Eilidh Mae Aileanach Rheon

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    whoiam Eilidh Mae Aileanach Rheon: Eilidh diminutivo del nome scozzese Eilionoir, significa “torcia”. Nome scelto dal padre in quanto, al momento della nascita, aveva una chioma rosso fuoco, dovuta ai suoi poteri di metamorfomaga.
    Mae diminutivo di Maia, nome di origine greca, dal significato ignoto, ma che molti hanno ipotizzato in “madre” di derivazione onomatopeica neonatale di mamma. Il suo secondo nome viene usato solo dalle persone che hanno uno stretto legame con la ragazza.
    Aileanach Rheon: Unione dei due cognomi dei genitori, con la volontà di non perdere le loro radici Scozzesi e Gallesi.
    data&luogonascita: 16 maggio 1993, Wigtown, Scozia
    casata: ex-Corvonero
    professione: Medimaga
    statosangue: Purosangue
    statosociale: Ricco
    segniparticolari: Cicatrice a forma di runa Eihwaz sulla spalla sinistra
    caratteristicheparticolari: Metamorphomagus
    allineamento: Neutrale Positivo
    bacchetta: questa bacchetta è stata fabbricata col legno di nocciolo. È leggermente flessibile ed è lunga undici pollici. Al suo interno contiene come anima una piuma di Fenice.

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    Aspetto fisico Capelli nero corvini, o almeno quella è la base del suo colore naturale. Se non fosse che, da quando è venuta al mondo, Eilidh ha dato dimostrazione di essere una Metamorfomaga, prediligendo colori vivi come il rosso fuoco o il viola più intenso. Potrebbe cambiare, ogni giorno, lasciandosi guidare dal suo umore e dalle piccole pazzie, i tratti del suo viso, magari anche dell’improbabile interlocutore che si interfaccia con lei ma, la sua vera passione, sono i capelli. Per cui è normale vedere ogni giorno un taglio od un colore diversi.
    Profondi e grandi sono gli occhi, di un azzurro intenso, con qualche pagliuzza verde, accompagnati da labbra carnose e guance piene. Un viso dai tratti delicati, con un piccolo naso all’insù su una pelle di porcellana che ripudia il sole, per via delle scottature. Nonostante le piacciano le sue labbra, odia il suo sorriso, definendolo troppo “gengivoso”, anche se la sua risata è estremamente contagiosa, arrivando a grugnire di tanto in tanto. Ha un viso fin troppo espressivo, come una pagina di un libro vi si può leggere qualsiasi cosa le passi per la testa ed anche se con gli anni ha cercato di arginare questo aspetto, può dichiarare, controvoglia, di essere stata bellamente sconfitta. Alta un metro e settantacinque, fisico ben allenato, dato dal suo passato da giocatrice di Quidditch e la sana abitudine di andare a correre ogni giorno prima di iniziare un turno.
    Seppure la sua altezza vada oltre la media femminile, si sente una nana, comparata al ramo della famiglia scozzese, dove tutti sono giganti. Per questo motivo odia la genetica materna, anche a causa del suo sedere troppo formoso per i suoi gusti, ma la ringrazia per il generoso décolleté che le è stato donato. Allo specchio potrà anche vedere tutti i suoi difetti ma, deve ammettere, di essere carina.
    prestavolto:Katy Perry.

    ALL THESE VOICES IN MY HEAD GET LOUD


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    CarattereDelineare il suo carattere è fin troppo difficile. Qualcuno, se non ricorda male la nonna, le ha attribuito il detto babbano “nove mesi, nove visi”, rigirandola, attraverso un improbabile studio filologico, alle sue tante personalità per ogni ora della giornata. Suonava come “ventiquattro ore, ventiquattro lune”. Ecco, forse sarebbe proprio giusto parlare di lunaticismo: il suo umore è calante e crescente, come le fasi della luna, perlappunto, cosa che molti l’hanno paragonata a vivere sulle montagne russe. Si butta a capofitto in una cosa, ma molto presto ne viene a noia; ha un bisogno continuo di stimoli, ma anche di momenti dove perfino un “ciao” potrebbe mettere a serio rischio e pericolo la vita del povero malcapitato. E guai, guai a parlare subito appena sveglia e senza aver ingurgitato almeno due tazze abbondanti di caffè, rigorosamente nero, il bacio del Dissennatore sarebbe una dimostrazione d’amore a confronto.
    Ad Eilidh piace credere di essere una persona leale, che aiuta il prossimo per passione e non per un tornaconto personale (forse questo carattere l’ha preso proprio dalla madre che, oltre ad essere impiegata al Ministero, dedica parte del tempo libero ad una associazione per i diritti di tutte le Creature Magiche); è sincera, senza peli sulla lingua, cosa che le ha creato non pochi problemi, soprattutto con quelle persone che le sono poche simpatiche a pelle. Perché se c’è una cosa di cui si fida, più di un buon libro, è il suo istinto. E se quest’ultimo le dice di scappare, beh, lei lo fa.
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    Odia:
    -le bugie, anche quelle dette a fin di bene;
    -le carote;
    -il sentirsi un peso per gli altri;
    -non essere abbastanza.

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    Ama:
    -l'odore del caffè a prima mattina;
    -la cannella;
    -la cioccolata;
    -leggere fino a tarda notte;
    -l'alcol e il fumo.

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    storiaFamiglia: Morey Gys Aileanach è un uomo all’apparenza freddo e riservato, mentre, nel nido familiare, si presenta come il giullare. Uomo dalla battuta pronta, da una sottile ironia ed eroe della piccola Eilidh. Quarantatré anni e non sentirli, direbbe qualcuno, perché, nonostante qualche rara presenza di capelli bianchi, la sua chioma è ancora folta e rossa, come a voler rimarcare in ogni fibra del suo essere la sua discendenza scozzese. Ex Grifondoro, è ora impiegato al ministero presso il Dipartimento di Cooperazione Magica Internazionale. Dipartimento dove ha conosciuto, o sarebbe più giusto dire riconosciuto Siwan Myr Rheon, bonaria Tassorosso, gallese di nascita e sua coetanea. L’amore sbocciò in una delle tante trasferte internazionali per il bene della comunità magica e persiste nonostante siano passati quasi venticinque anni di matrimonio. Eilidh rappresenta la loro unica figlia, motivo per cui, durante le loro “missioni”, la bruna veniva affidata ora ai Rheon ora agli Aileanach.
    Per qualsiasi bambina essere sballottata da una parte all’altra dell’isola sarebbe stato motivo di odio e rancore verso i propri genitori. Qualsiasi bambina, ma non Eilidh; lei non vedeva l’ora che i genitori partissero da un momento all’altro perché solo così, con la complicità di Effy Ailenach, figlia del primogenito di Grant, Gregor e di Catriona, avrebbe potuto rendere una vita di inferno a Stuart, il povero gemello della sua cugina preferita.
    Ovunque guardasse, il clan Aileanach-Rheon le sembrava infinito: quattro nonni, dieci zii e tredici cugini, alcuni con la carica di humor sottile e, qualcuno -leggasi Gareth Cadogan (sì era proprio in onore del ritratto più strambo di Hogwarts il suo nome) - con il risentimento verso i propri genitori per la scelta di nomi tutt’altro che leggeri per dei ragazzini.

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    Infanzia: Eilidh nasce a Wigtown, cittadina scozzese della costa occidentale, il 16 maggio del 2014. Nonostante il suo essere senza “fissa dimora” a causa del lavoro dei suoi genitori, la Aileanach si sente molto attaccata al suo paese natale, che conta poco più di novecento babbani e altrettanti maghi. Ai più la cittadina è conosciuta come la città dei libri, in quanto il numero di librerie arriva a sfiorare il numero di abitanti babbani, ma, per la popolazione magica, il nome ricorda per lo più la squadra sanguinaria di quidditch dei Wigtown Wanders, dalla divisa rosso sangue e una mannaia come simbolo. Inutile a dirsi che il ramo scozzese della sua famiglia fosse sostenitrice della squadra dei Parkin, cui il nonno Grant insiste nel sostenere di avere il sangue dei macellai nelle vene. Per cui, il sogno più grande di ogni Aileanach era quello di poter indossare un giorno la divisa della propria squadra del cuore. Sogno che verrà realizzato, in parte, da Wallace Aileanach come sostituto portiere.
    Figlia unica, sopperisce alla mancanza dei fratelli, non solo con il numero impressionante di cugini che la circondano, ma anche con i libri. Amante della letteratura babbana e non, Eilidh si rifugiava spesso in una delle librerie della città, in particolar modo nella vecchia libreria del signor Clane, mago anch’egli che adorava le produzioni babbane quasi quanto la bambina. E fu la sera di partire per la prima volta per Hogwarts che promise al vecchio libraio di aiutarlo con la sua attività una volta completati gli studi.

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    Hogwarts: Con grande sorpresa di tutti il vecchio Cappello Parlante la spedì, senza passare dal via, tra i Corvi. Il padre per il primo mese credeva che fosse uno dei suoi scherzi e che in realtà fosse finita tra i Grifondoro, proprio come lui; forse lo realizzò davvero solo quando, al momento di acquistare la divisa per il primo anno, visto che era cresciuta di un paio di centimetri, pagò a suon di Galeoni da Madama McClane i colori bronzo-blu.
    Tutto sommato Eilidh era felice della scelta fatta dal Cappello saggio, dato che poteva condividere il dormitorio con due delle sue cugine: Effy Aileanach ed Elain Rheon.
    Gli anni vissuti presso la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts furono gli anni più felici ed avventurosi della sua vita: nuovi amicizie, scherzi (quasi sempre ai danni di “Cadogan”), la buona cucina degli elfi domestici ed il quidditch. Perché sì, nonostante la sua statura non fosse delle migliori, Eilidh era agile e forte, tanto da ricoprire per quasi quattro anni il ruolo di battitrice. Era per lo più un passatempo piacevole, nei momenti ritagliati dallo studio matto e disperatissimo e i suoi doveri di Prefetto, prima, e Caposcuola, poi.
    Amava scoprire cose “nuove” attraverso la storia; infatti non era un caso che la materia dove eccelleva, per passione e non per studio, fosse Storia della Magia, complice anche il fatto di aver letto innumerevoli volte il libro di Bathilda Bath. Non disdegnava neanche materie come Pozioni, Incantesimi e Divinazione, tenendo un occhio di riguardo anche per Babbanologia. Ma mai, mai provare a nominarle Aritmanzia o, peggio, Cura delle Creature Magiche che avrebbe dato di matto.
    La sua vita subirà un cambio al suo quinto anno, l'anno dei G.U.F.O., dove a seguito dei cugini ormai diplomatisi, è costretta uscire dal suo guscio e ad andare al di là dei rapporti esclusivamente familiari.
    La prima ragazza con cui stringe un rapporto solido è Brianna Scott, Grifondoro dalla punta dei capelli a quella dei piedi. Lei è la classica persona che ti entra dentro senza neanche chiederti il permesso. Per Eilidh il loro rapporto va oltre all'essere migliore amica o ad identificarla come sua sorella. Per lei la Scott è la sua persona, con cui litigherà ma con cui ritornerà sempre a far risplendere il sole su di loro.
    A quello strano duo ci sarà anche una Annie, Grifondoro, e della sua stessa età con cui formeranno un trio, che poi verrà allargato ad un allegro sestetto. Infatti, oltre la componente femminile ci saranno un tasso, un grifo e un corvo/serpe. Bellamy Octavian Murray sarà il fratello che Eilidh non ha mai avuto, ma che ha sempre desiderato; Lancelot Olwen, tassorosso, fidanzato di Annie (?) e cugino di Alexander Olwen.
    Con Alexander Olwen, degno rappresentante dei Serpeverde, ebbe il primo vero incontro con l'amore. La metamorphomagus credette di trovare il sentimento travolgente di Elizabeth Bennet e Mr. Darcy, protagonisti del suo romanzo preferito, ma in realtà era più una delle relazione tipiche di due adolescenti che volevano due cose diverse dalla vita.
    Nello stesso periodo in cui la relazione con Olwen finì, un altro colpo arrivò a minare la figura della galloscozzese. Brianna, per via delle condizioni di salute precarie di suo padre, aveva deciso di lasciare la scuola di Magia e Stregoneria, per passare gli ultimi momenti insieme della vita dell'unico uomo che probabilmente avrebbe mai amato incondizionatamente. Per quanto sofferente e vicina all'amica, la Rheon subì comunque l'allontanamento della ragazza, cercando di portare avanti la loro amicizia anche tramite infiniti scambi epistolari.

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    Passato Recente: Una volta presi i M.A.G.O. Eilidh non sapeva cosa fare della sua vita: se tentare la scalata al Ministero, come avevano fatto i suoi genitori prima di lei, oppure prolungare il suo percorso di formazione in una delle tante offerte accademiche. Ci pensò il destino, decisamente infausto, a decidere per lei. Il giorno del suo rientro dalla vacanza trascorsa con i suoi cugini, in una delle isole sperdute dell’Oceano Pacifico, il vecchio signor Clane morì. La sorpresa seguì all’apertura del suo testamento dove, tra le sue ultime volontà, aveva deciso di fare dono della sua libreria.
    Nonostante la cittadina di Wigtown le andasse un po’ stretta, la giovane decise di rimboccarsi le maniche e mantenere fede alla promessa fatta quando aveva solo undici anni. Ogni giorno, per un lunghissimo anno, si era recata alla libreria che profumava di carta ed inchiostro, dove accoglieva con fare professionale i clienti abituali e i pochi turisti che si recavano a visitare il vecchio municipio di epoca medievale.
    Si sentiva un po’ fuori dal mondo, nonostante le passaporte le permettessero di arrivare in ogni angolo del Paese; si sentiva sola e abbandonata con gli echi delle avventure dei cugini pronti a godersi la vita londinese e la frenesia di Diagon Alley, senza dimenticare le numerose lettere dei suoi amici, soprattutto di Brianna e dei suoi favolosi racconti sull'accademia Auror che stava frequentando.
    Aveva solo diciannove anni eppure le sembrava di condurre una vita più monotona della vecchia zitella di famiglia.
    Una molla era scattata in lei: trovò un giovane commesso cui affidò la sua piccola attività, che avrebbe supervisionato lei stessa, e partì alla volta di Londra, dove chiese ed ottenne un tetto sulla testa da Annie. Aveva ripreso la sua vita in mano, ora non le restava altro che viverla.
    Si iscrisse all'accademia di Medimagia, specializzandosi in Psicomagia e in Pronto Intervento Magico per Ferite Oscure. La seconda specializzazione la prese con non poca fatica, facendo tantissimi salti mortali per ottenerla, giostrando i turni al San Mungo. La motivazione che l'aveva spinta a prendere quella branca era stata dettata per lo più dalla paura di dover perdere la sua persona senza avere il poter di fare nulla per salvarla.
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    Oggi: Da quel giorno molte cose erano cambiate. A quanto pare anche la vita credeva di averla privata di tante cose, arrivando a restituirle tutto ciò che le era mancato, con tanto di interessi.
    Gestisce il reparto di Pronto Intervento Magico per Ferite Oscure, anche se continua ad essere di appoggio alla sezione di Psicomagia.

    THAT MOMENT THAT I NEED YOU BUT YOU LEAVE ME ALONE


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    Edited by Eilidh Mae Aileanach Rheon - 17/8/2021, 12:12
     
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    Edited by Victoria E. Burke - 26/3/2019, 21:57
     
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