-
.
Inaugurazione di Magie Sinister
Al decader d'Aprile, una voce si sparse nell'aria, serpeggiando maliziosa in ogni luogo del Mondo Magico: dopo vent'anni di chiusura, causati dalla superstizione e dai legami che il luogo aveva in passato avuto con Voldemort ed i suoi seguaci, il negozio dell'occulto al 13/b di Nocturne Alley riapriva i battenti.
Magie Sinister stava per esser nuovamente inaugurato.
Dai tarocchi, ai malocchi, gli occhi di tutti ormai, eran puntati su quell'evento strano assai: la curiosità riguardo tanto a quell'attività ormai chiusa da due decenni, quanto a chi ne aveva preso possesso si fece strada trai londinesi, il mistero sul possible coinvolgimento dell'americana Sélène con l'Acromantula Scarlatta, i di lei modi enigmatici ed inquietanti, e le nuove merci che i pochi vicini avevano osservato uscir dalle mura del negozio intrigavano i più, che andando oltre il pregiudizio e le maldicenze si sarebbero fatti vivi a quell'inaugurazione nella notte dell'Aprile ormai morente.
Poche notti precedenti al 30 d'Aprile, numerosi volantini apparvero per le strade di Diagon Alley, confermando le voci che da giorni si facevan strada tra la gente: Magie Sinister avrebbe riaperto nella notte di fine mese, con un'inaugurazione vera e propria a far da palco scenico per qualcosa di più intrigante. Un'asta, una corsa al denaro pur d'ottenere un artefatto magico estremamente potente ed antico, e che Sélène Du Marais sarebbe stata disposta a dare al miglior offerente, fosse stato questi tanto un criminale quanto un Auror; unico indizio a riguardo del misterioso pezzo, era l'immagine di una logora valigia serrata da innumerevoli lucchetti, un'ennesima aggiunta al mistero di quell'oggetto, la cui identità fece girar ancor più storie a riguardo dell'evento, tra false verità e supposizioni a cui solo la nuova proprietaria di Magie Sinister avrebbe potuto dar conferma o smentita.
E così, infin si giunse al tanto agognato evento: erano ne 22:30 del 30 di Aprile, quando chi fosse arrivato nella via ove era situato il negozio, si sarebbe trovato dinnanzi qualcosa di decisamente diverso. Ad occupare buona parte della strada v'era una cinereo tendone dalle rifiniture dorate, al cui ingresso, poggiata su d'un piedistallo, una Mano della Gloria faceva cenno ai passanti di venire, muovendosi altresì per aprir l'accesso alla tenda a chi fosse voluto entrare. All'interno, ove la pavimentazione della strada era ricoperta da un tappeto rosso, l'illuminazione era composta da alcune lampade ricavate da dei teschi umani, che emettevano una spettrale luce bluastra lungo tutto quel corridoio si stoffa, nel quale però si veniva subito bloccati: una testa voodoo intimava ad ogni presente di strapparsi una ciocca di capelli, che poi, presa da un'ennesima Mano della Gloria, sarebbe stata inserita all'interno di una bambolina voodoo, Per evitare che qualche stronzo faccia il furbo e tenti di rubare, avrebbe risposto la testa a chiunque gli avrebbe chiesto il motivo di quelle misure.
Superata quella misura di sicurezza, si sarebbe potuto vedere come alcuni banchetti eran situati lì nella tenda, ricolmi di vari articoli: sulla lunga tavolata che occupava la zona a sinistra della tenda, erano riposti in ordine una vecchia maschera in ferro, un paio di scarpette da ballerina d'un rosso molto acceso, un trio di pistole revolver ed infine una pregiata lira d'argento, tutti disposti ordinatamente sul tavolo, ed affiancati ognuno da un cartellino che ne spiegava il nome ed il funzionamento; sulla tavolata a destra invece, eran disposte numerose fedi dorate, dei narghilè ricavati da teschi umani, delle penne cineree, un paio di Mani della Gloria ed infine alcuni Boccini d'Oro completamente neri, e che al posto delle ali mostravano delle possenti zanne sulla parte anteriore.
Procedendo oltre quelle tavolate, la tenda si sarebbe appoggiata all'entrata del negozio, ove, oltre ad un buffet composto tanto di dolce quanto di salato, la proprietaria, Sélène Du Marais, avrebbe accolto chi si fosse avvicinato, spiegando come nella tenda fosse stato allestito uno spazio espositivo per gli articoli meno pericolosi e quindi direttamente provabili dal pubblico, mentre lei successivamente avrebbe tenuto una dimostrazione degli articoli più pericolosi, prima di passare all'asta, che si sarebbe tenuta solo a serata inoltrata.SPOILER (clicca per visualizzare)Note Off:Bene regà, benvenuti all'inaugurazione ufficiale di Magie Sinister
L'evento, come detto nella descrizione stessa, è ambientato nella serata del 30 di Aprile, quindi nella serata di oggi uwu A voi la scelta di come venite a sapere dell'evento, se tramite voci, i volantini sparsi per Diagon Alley o come preferite, purché sia coerente col vostro personaggio e con la sua storyline. In questo primo step dell'inaugurazione, innanzitutto per la sicurezza, dovrete lasciar una ciocca di capelli come pegno, in modo che possa esser inserita in una bambolina voodoo a voi legata nel caso tentiate di rubare o truffare, cosa che vi sconsiglio caldamente se non volete ritrovarvi a soffrire torture giusto un po' atroci in ogni caso, in questa prima fase dell'evento potrete volendo provare diversi articoli, di cui alcuni depotenziati così da non rendere drastiche le misure per toglierveli dalle mani. Sulla tavolata di sinistra, troverete in ordine: la Maschera de Boia di Bourg, che, depotenziata, una volta indossata vi indurrà le consuete visioni unicamente sino a quando non la toglierete; le Scarpette Rosse Maledette, che vi costringeranno a ballare senza sosta sino a che le indosserete, e per vostra fortuna non occorrerà tagliarvi i piedi per toglierle; le Revolver Memoriali, che avranno il loro consueto effetto; ed infine la Lira del Mondo Infero, che però, invece di far addormentare chiunque ne ascolti la musica, causerà invece una lieve sonnolenza in cui suonerà e a chi gli starà vicino. Sulla tavolata di destra vi saranno invece: gli Anelli di Crono, che una volta indossati cambieranno l'aspetto dell'indossatore ad un'età da egli scelta, e che si invertirà una volta rimosso l'anello, senza bisogno di tagliare il dito; i Teschi Narghilé, le Black Quill, due Mani della Gloria e dei Boccini Mordenti.
Per ogni informazioni a riguardo di tali articoli, ed alla descrizione dell'interno del negozio, vi rimando al Listino Prezzi dove è tutto ben spiegato
Non vi è un limite di post che potete fare, così come non v'è un ordine preciso in cui postare, l'unica cosa che vi chiedo è per favore di segnarmi in spoiler o a inizio post con chi interagite.
Detto ciò, buon divertimento
SCADENZA: 23:59 del 05/05/2020
P.S. Voglio vedere chi mi coglie la citazione che ho messo in mezzo al post di descrizione uwu
Edited by Sélène Du Marais - 5/5/2020, 18:07. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Brian scrive un messaggio a Alyce Coffey e interagisce con Sélène Du Marais
Edited by Alexander Olwen - 2/5/2020, 19:03. -
.ALYCE COFFEYAnimagusCode ©#fishbone
Erano giorni che vedeva quei volantini di Magie Sinister e della sua inaugurazione e si era ripromessa di andarci, senza ombra di dubbio. Tuttavia, aveva da poco preso in gestione il locale a Diagon Alley e passava giorno e notte a sistemare il posto, con i vari lavori che c'erano da fare. Inoltre stava ancora guardando la lista data dal capo, per decidere da chi iniziare a chiamare per le mansioni che c'erano all'interno del locale.
Erano le dieci e mezza circa e sentiva la stanchezza addosso, quasi che stava ripensando alla sua presenza all'inaugurazione.
Era seduta ad uno dei tavolini che aveva ordinato per il posto, con la gamba accavallata, una penna nella mano sinistra - da brava mancina - e un bicchiere di whisky ambrato nella destra, mentre valutava se cominciare i colloqui per i camerieri, le signorine ammaliatrici o le guardie. Insomma, aveva sicuramente tanto da fare, poteva davvero concedersi di andare all'inaugurazione di quel posto?
Prese il telefono, con l'intento di staccare gli occhi dalla lista, quando notò il messaggio che da un po' giaceva senza risposta di Brian.
Alyce sgranò gli occhi, quasi stupita, vedendo il nome del ragazzo. Che ci fosse qualche problema lavorativo?
Lesse il messaggio e la penna venne lanciata per aria.
Non erano modi cavallereschi, quelli di Brian, ma Alyce a questo faceva poco caso. Quello che la rese euforica, fu il suo Vediamoci lì che la stupì quasi quanto un principe azzurro sul suo cavallo bianco. Insomma, a lei non interessavano mica i modi, ma la sostanza.
Tirò un respiro profondo, quindi si alzò e si sistemò il suo outfit che era decisamente diverso da quando stava iniziando a gestire quel posto: aveva un jeans nero molto attillato a vita alta, che risaltava le forme del suo sedere, sollevando appena, aveva quattro bottoni piatti sul ventre, un top - che più che top sembrava un reggiseno, di pizzo nero, con delle spalline sottili che poi si incrociavano sulla parte alta del seno, con un pizzo decorativo che scendeva come uno skin tattoo sull'addome, lasciandone scoperto la metà. Quel top lasciava intravedere uno dei suoi nuovi tatuaggi che cadeva a nascondersi tra i seni; sopra di esso aveva un semplice coprispalla lungo, in maglina con tonalità che andavano dal tortora al bianco, giusto per spezzare un po' il nero del resto dell'abbigliamento, compreso il decoltè alto, che portava una catena dal lato del tallone.
Aveva sciolto i capelli rossi, che adesso ricadevano sulle spalle, mossi e ribelli, mettendosi al polso l'elastico. Si annusò appena e si sentiva ancora odore di vaniglia nera sulla sua pelle, come se lo avesse appena indossato.
Sicuramente il suo abbigliamento era diverso dal solito, ma aveva capito che gestire un posto metteva in secondo piano molti aspetti e - nonostante avesse qualcosa di sobrio addosso - non aveva perso il suo personalissimo stile.
Si smaterializzò al 13/b di Nocturne Alley cinque minuti dopo l'orario in cui sarebbe iniziato tutto, trovandosi di fronte al tendone che avevano allestito per l'occasione.
«Hm?» si guardò attorno, cercando di capire cosa non voleva assolutamente per la sua inaugurazione e il tendone era uno di questi, quindi varcò la soglia, invitata da quella mano inquietante ma decisamente simpatica.
Avanzò, quindi, curiosa di vedere come quel posto fosse stato ripreso, dopo circa vent'anni di inattività, ma poco prima di addentrarsi ecco che quella testina voodoo che aveva bisogno di una crema antirughe, la fece balzare indietro «Ma che---» sentì la richiesta, quindi alzò le smeraldine al cielo e accorciò la manica del coprispalla, mostrando l'elastico e prendendone dei capelli che si erano incastrati quando aveva sciolto la sua chioma «Ora posso andare?» chiese, aspettandosi che la testina rispondesse e poi commentando anche «Avresti bisogno di un'antirughe, comunque.» scrollando le spalle e sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi. Guardò un'ultima volta la mano della Gloria, sperando che non le toccasse qualche parte del corpo, quindi avanzò.
Quando finalmente fu dentro, iniziò a guardarsi intorno, sbirciando la merce che era in esposizione e leggendone le caratteristiche. C'erano cose davvero interessanti, ma non voleva togliersi il divertimento: probabilmente, la cosa che più le interessava, era quello che aveva letto sul volantino, ossia l'asta.
Insomma, cosa poteva offrire quel baule di così tanto interessante?
Avanzò ancora, cercando di focalizzare l'attenzione sulla ricerca del docente, mentre passava tra la gente, cercando di non urtarne troppa.
Lei odiava stare in mezzo alla gente, soprattutto se questa si appiccicava addosso. Sollevò la testa per cercare Brian e buttò un occhio verso il bancone, tra un testone e l'altro degli invitati, Alyce scorse il docente. Un ghigno leggero sul suo volto, mentre tentò a passo svelto di raggiungerlo.
Una volta giunta al suo fianco, avrebbe atteso che ci fosse una pausa tra le sue domande, sfiorandone appena la schiena, quasi a voler far notare la sua presenza, senza essere invadente (wow! non era decisamente in sé), mentre gli occhi smeraldo si sarebbero poggiati a guardare la proprietaria di quel negozio. Effettivamente, ora che ci pensava, poteva essere un ottimo aggancio per gli affari, quella tizia. Quindi tra un pensiero e l'altro, si voltò verso Brian, con un sorriso decisamente solare e le smeraldine che guizzavano allegre, quindi avrebbe tentato di avvicinarsi alla sua guancia per fingere un bacio di saluto. Se fosse riuscita ad avvicinarsi le labbra si sarebbero dedicate a sfiorare la sua pelle, in un semplice saluto, poi la ragazza avrebbe dedicato le sue attenzioni alla proprietaria. Alyce non era molto brava nelle conversazioni di senso compiuto, ma ultimamente, con l'aiuto del suo strizzacervelli nuovo e con i contatti che doveva tenere per il locale, aveva cercato di darsi una regolata e aveva imparato che presentarsi era un ottimo passo avanti nel rapporto interpersonale «Io sono Alyce, invece.» non specificò di cosa si occupava, lasciando cadere la cosa, qualora avesse voluto sapere, si sarebbe sicuramente data da fare per bofonchiare qualcosa a riguardo «Devo dire che ha fatto un gran ottimo lavoro, qui dentro.» nella sua testa, le sue voci, nel frattempo facevano a botte «A me non piace, troppo rozzo, troppo grottesco.
Maddaiiiiii! Hai visto che belli quei teschi illuminati?
Sono orribili!
C'è la maschera de Boia di Bourg, proviamola!
Che schifo, no.» stavano decisamente litigando tra loro, forse adesso che aveva la mente più libera, iniziavano a risvegliarsi.
Dannazione.
Si guardò appena attorno, scrollando il capo e aggrottando la fronte, mentre d'istinto si portò una mano alla tempia, grattando appena.
Se solo avesse trovato dell'alcol, avrebbe potuto mettere a tacere tutte quelle voci e proseguire la sua serata
«Oh, guarda c'é Brian.
Idiota, sta qui da un po'.
Ah.
Ho fame.
Io no.
Questo lo dici tu.» quanta confusione facevano. Alyce sbuffò appena, roteando gli occhi al cielo, quindi incrociò le braccia sotto i seni, quasi a voler ammonire quelle voci che sentiva solo lei.
«Chiedo scusa, c'è un bagno?» domandò all'improvviso a Sélène. Doveva darsi un po' d'acqua in faccia.SPOILER (clicca per visualizzare)Interazioni: brian ensor Sélène Du Marais. -
.Sii ciò che vuoi essere Te, non ciò che gli altri pensano tu debba essere...
Era stata indecisa fino all'ultimo se presentarsi all'inaugurazione del rinnovato negozio di NocturnAlley, infondo chi lo frequentava era prevalentemente gente che utilizzava la magia oscura e praticava rituali ben poco "legali", ma era anche uno dei pochi posti dove poteva trovare alcuni ingredienti alquanto rari per le sue pozioni più potenti e non voleva inimicarsi la nuova proprietaria, non le sembrava certo una persona da voler come "nemica"... E poi pareva che ci sarebbe stata un'asta alquanto interessante e lei certo non voleva perdersela.
Non sapeva cosa s'indossasse all'inaugurazione di un negozio di quel tipo, così opto per il nero lucido con un leggero pizzo a ai bordi e uno spacco vertiginoso tra i seni, infondo gli invitati sarebbero stati più interessati ad altre mercanzie piuttosto che le sue.
Avvolta in un mantello nero come la notte, così da celarsi e passare inosservata in mezzo ai passanti di quelle vie, benchè non ce fossero tanti considerata l'ora, usò la smaterializzazione per raggiungere Diagon Alley e poi col favore della notte s'infilò nella stradina che portata al "lato oscuro" della città dei maghi.
Arrivata nei pressi di dove ricordava trovarsi il negozio, rimaste stupita da come era stato allestito l'evento: un tendone color grigio dalle rifiniture dorate bloccava la strada, attraversato da un tappeto rosso che conduceva i clienti direttamente al suo misterioso interno. Una mano della gloria appoggiata su di un piedistallo faceva entrare le persone scostando un lembo della tenda svelandone l'accesso.
Appena la ragazza vi entrò, resto un attimo bloccata alla vista dei teschi umani utilizzati come lanterne al cui interno vi era una fiamma blu che creava un'atmosfera veramente suggestiva. Quando poi le venne chiesto di staccarsi una ciocca di capelli per inserirla all'interno di una bambola voodoo ci pensò un attimo se era caso di continuare... Sapeva che con una semplice ciocca di capelli si potevano fare parecchie cose, non solo pozioni, ma veri e propri rituali anche potenti e di consegnare un ingrediente tanto importante nelle mani della proprietaria di quel posto non la esaltava molto.
Ma se non faceva niente di male che motivo aveva di rifiutarsi?
Infondo la testina aveva detto che era per evitare possibili furti, magari non c'erano altri fini meno onesti... Infondo le poche volte che era entrata a dare un'occhiata non le era sembrata una donna da approfittarsi dei propri clienti con minacce e ricatti.
Mordicchiandosi il labbro inferiore leggermente nervosa per aver deciso di acconsentire alla richiesta, lentamente abbassò il cappuccio del proprio mantello finemente decorato e afferrato un capello dalla sua lunga chioma rossa, tirò per staccarlo. Lo consegnò alla seconda mano della gloria che attendeva silenziosa di ricevere "il pagamento" per partecipare a quell'asta, meno paziente si era mostrata la testa voodoo, alquanto irritante.
Con un sospiro superò la misura di sicurezza e iniziò a guardarsi intorno curiosa dagli oggetti riposti sui banchetti che occupavano buona parte del tendone.
Fece un giro, leggendo ogni cartellino con la spiegazione dell'oggetto, ma ad attirarla furono soprattutto i Boccini Mordenti e gli anelli dai singolari effetti.
A quel punto era veramente curiosa di vedere anche gli oggetti più "pericolosi", così si diresse da Sélène.
Attese che la donna forse libera e le rivolse la parola come fosse una qualsiasi negoziante e lei una possibile cliente, cercando di mostrarsi meno intimorita di quanto fosse in verità considerato dove si trovasse.
<< Buona sera Madame De Marais.
Complimenti per come ha allestito l'inaugurazione, con tanto di mani della gloria e teste voodoo all'ingresso. I teschi umani con le fiamme blu dentro poi, aggiungono il giusto tocco di.... inquietudine , perfetto per un evento organizzato dalla nuova proprietaria di Magie Sinister.>>
Ormai era lì, tanto valeva approfittarne per conoscere quella donna dal singolar aspetto e interessi "poco innocenti" per così dire.
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Xander interagisce con Thomas nella prima parte del post, poi prova a usare un narghilè se possibile farlo.
Edited by Alexander Olwen - 1/5/2020, 22:28. -
..
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Damien intravede Xander e Thomas ai quali semplicemente sorride, dopodiché si reca dov'è Seléne interagendo con lei e Alyce..
-
..
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Cora entra sotto polisucco, stuzzica damien e offre un dono alla proprietaria con un enigmatico bigliettino di scuse, poi si mette vicina ad Airwen.
-
..
-
.“Always leave a place better than you found itMorrigan Maverick
Long may I reign!
Tra i palazzi di Diagon Alley, Morrigan roteò il bastone da passeggio a mezz'aria e, poco prima che questo potesse cozzare contro il suolo, la sua mano agguantò il pomello. Con quell'abito verde foresta e il cappotto nero assoluto il mago sarebbe potuto sembrare più serio del solito eppure l'espressione sul suo volto lo tradiva. Era raro vedere dei sorrisi così beati sul volto d'un denrisiano a Londra eppure Morrigan, dopo aver passato tutte quelle settimane in quel chiuso villaggio, bramava l'aria di civiltà come uno squalo brama il sangue.
Su quelle strade aveva passato i migliori anni della sua vita. Su quei sanpietrini aveva camminato, corso e pianto. La sua breve carriera da Auror gliene aveva regalate di avventure in quella via ma Sinister non era mai stata al centro di queste. Il negozio era stato chiuso quando di sinistro Morrigan aveva solola cronologia del computersentito parlare lontanamente.
"Intrufolarsi in uno dei luoghi più sacrileghi di questa città" L'ex auror si infilò in quella fila che, per il capriccio di qualcuno, stava scorrendo in modo particolarmente lento "Cosa potrei chiedere di più?"
La risposta arrivò dopo una qualche manciata di minuti passati ad evitare occhiate indiscrete e fu una mano a dargliela, o meglio, una testa.
"Dare dei capelli ad una potente maga oscura?" Morrigan afferrò una ciocca poco sotto l'orecchio destro e con un singolo strattone se la strappò "Cosa potrebbe mai andare storto?"
Un'altra domanda in testa ma Morrigan rimase poco a crucciarsi sull'argomento. Al contrario, a passi veloci, si tuffò all'interno del negozio. Aveva visto qualcosa di piacevole e famigliare: Il cibo. Le sue mani afferrarono un piccolo panino al salame che poi si portò alla bocca ignorando eventuali sguardi discreti. Il modo migliore di contrattare era farlo con un alito al gusto di cipolla, aye. Ecco perché suo zio Orthmund riusciva a giudicarsi i prezzi migliori al mercatino delle pulci.
Detto questo Morrigan notò altro. Doveva essere una fata, o una principessa, d'altronde erano a Londra. Oppure no, quella splendida ragazza l'aveva già vista da qualche parte ma prima di importunare lei avrebbe dovuto importunare la proprietaria del negozio.
«Heyla capo, scommetto che questa inaugurazione sarà ardemoniggiante! Capita, eh?» Morrigan finì per autocompiacersi alzando il pollice e poi si rivolse ad una splendida Airwën vestita di scuro «Piccolo il mondo, eh?»
Domandò lui, senza avere la minima idea di chi fosse la persona con cui stesse parlando.CITAZIONE«Parlato»
"Pensato"
NarratoSPOILER (clicca per visualizzare)Coraggio: 25
Empatia: 24
Intelligenza: 32
Resistenza: 28
Tecnica: 32
Intuito: 21
Destrezza: 24
Carisma: 20
Magitecnlogo & Duellante nato
Morrigan scrocca un panino, saluta Selene (Che non mi fa taggare) e poi si rivolge ad Airwën✕ schema role by psiche. -
..
-
.✘ Evalilith A. Drago❝Il lato oscuro della Luna ha un fascino tutto suo come tutte le cose legate al significato di 'sinistro', da sempre visto come un vocabolo dall'oscuro potere. Eppure ha un fascino tutto suo, in cui anche uno sulla retta via prima o poi cede, anche solo per un attimo.Al dire il vero non era poi così interessata all'evento, era più interessata a vedere che aria tirava al suo interno, vedere un pò se c'era qualcosa che le potesse interessare.
Ciò che da subito le diede tremendamente fastidio fu il dover legare la sua essenza ad una bambola voodoo, anche se temporaneamente. Di certo non perché volesse rubare, si intende, bensì perché era una costrizione molto fastidiosa, che poteva lasciare tracce.
Tuttavia, aveva deciso di andare ugualmente a quell'evento e non batté ciglio quando le fu detto cosa andava fatto prima di entrare nella struttura.
Curiosità? Forse. In fondo, quando lei prese possesso del Ghirigoro, non fece nessuna inaugurazione, tutto continuò normalmente dopo il passaggio di cappello.
Per lei era stato meglio così, ma di certo per il Sinister non valeva la stessa regola.
Non aveva avuto un passaggio di cappello, era stato chiuso per molto tempo. Veniva da sé che quindi doveva farsi notare.
Quei volantini erano stati affissi anche fuori una delle vetrine del Ghirigoro. Aveva voluto fare un favore, molti negozianti di quella via si erano invece rifiutati, ancora legati alle dicerie. Ciò nonostante, erano lì, intenti ad accalcarsi in fila impazienti di andare oltre le tende.
La rossa alzò un sopracciglio con le braccia incrociate sotto al seno.
La mancanza di coerenza del genero Umano l'ha sempre incuriosita. Bastava poco per fargli cambiare idea, per spingerlo oltre le proprie ideologie.
Per l'occasione aveva deciso di indossare un abito lungo a pantalone a strisce nere e grigie con tanto di cappello nero a punta e visiera larga tutto intorno, richiamando molto l'arcaica visione che si aveva delle Streghe e degli Stregoni. Sotto il vestito intero portava invece dei piccoli stivaletti dal tacco moderato. Avendo le tasche il vestito, non c'era bisogno di portarsi borse o zainetti, così era più comoda e libera nei movimenti.
Il trucco era semplice, ma quel rosso sangue sulle labbra faceva la sua figura, illuminando il resto del volto. Una semplice eyelainer decorava il lato superiore degli occhi.
Non era una da trucco pesante. Più facile che mettesse abiti dal gusto discutibile che un trucco troppo marcato.
Una volta fatto il rito di legame con la bambola, le vennero scostate le tenda così da poterle permettere di entrare nel negozio.
Le braccia si stesero lungo i fianchi e gli occhi saettarono in ogni direzione.
Molti dei presenti li conosceva, ovviamente, e sorrise a chi riconosceva lei a sua volta, così da fare un lieve saluto di cortesia per poi tornare ad ispezionare quel posto.
Era stato ben arredato, tutto sembrava molto 'sinistro' appunto. Impacchettato però in modo che potesse piacere a chi vi si immergeva, come se si fosse fatto una magia di occultamento o di illusione.
Non sapeva molto della nuova proprietaria, però doveva ammettere che aveva avuto gusto.
Gli occhi si fissarono più sull'arredamento e sulla merce esposta che sulla futura clientela del negozio.
Ogni cosa era stata esaltata al punto giusto, enfatizzata da piccoli dettagli scenografici.
Ci sarebbe stata un'asta, ma lei non era poi così convinta di volerci partecipare, anche perché non aveva neppure idea di cosa effettivamente ci fosse effettivamente in ballo. Poteva essere anche un qualcosa di tremendamente inutile, come fortemente pericoloso e sprecare soldi per qualcosa che, in ambo i casi, le avrebbe procurato delle seccature, non era certo la sua aspirazione.
La rossa sospirò per poi passarsi una mano dietro la nuca massaggiandosela. I colori caldi, ma allo stesso tempo forti, la opprimevano in qualche modo.
Forse ciò era dovuto a tutta quella calca di persone che presenziava all'evento.
I luoghi particolarmente affollati le davano problemi, a volte era come se le mancasse il respiro, ma fortunatamente, sapeva controllare quel suo disagio.
Non a caso aveva deciso, oltre che per passione personale, di occuparsi del Ghirigoro. Poca gente ed il massimo della folla si aveva solo quando iniziavano le scuole e lei in ogni caso era pur sempre dietro un bancone a servire e non in mezzo alla folla.
Ad ogni modo, per distanziarsi un pò dagli ospiti, si portò vicino al telo del tendone dalla cui base entrava e saliva a lei un pò d'aria fresca, così da rigenerarsi in un attimo. Del resto, per sua fortuna, i tendoni non sono fissi ermeticamente al suolo.
Da lì ebbe modo di vedere tutti i presenti. Le voci degli ospiti ormai si mescolavano fra loro dando vita ad un continuo fruscio che quasi le diede fastidio alle orecchie.
Non era stata forse una buona idea presenziare all'evento, ma ormai era lì. Tanto valeva vedere come sarebbe andato avanti.role scheme by jasoo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare).
-
.
Inaugurazione di Magie Sinister
In ben poco tempo quell'evento all'insegna dell'Occultismo e della Magia Nera attrasse innumerevoli personalità: da Auror a membri dell'Acromantula Scarlatta, da soci in affari di Magie Sinister a professori di Hidenstone, e proprio un'esponente di questa categoria fu il primo ad approcciarsi alla strega latina che dirigeva la baracca. Brian Ensor giunse da Sélène, presentandosi alla sua persona, così come fecero anche Airwën ed Alyce, Mercì beaucoup, esordì la padrona di casa, lasciandosi sulle labbra un sorriso inquietante, prima di proseguire: Non è stato semplice ma sì, ho allestito tutto da sola, non ho ancora collaboratori attualmente, replicò lei alle parole del docente di Difesa Contro le Arti Oscure di Hidenstone, vedendosi poi porre da Alyce il quesito in merito al bagno. Sélène non ebbe neppure il tempo di rispondere a quella domanda, che altre personalità si fecero avanti: a rispondere per la padrona di casa vi pensò Damien, il quale, giunto sul posto, si intromise indicando la posizione del bagno e chiedendo in merito a cosa fosse accaduto al vecchio Sinister, mentre una figura ben nota alla strega latina si palesò porgendole un presente, Anche voi qui, Monsieur Aaron? Domandò la donna lasciandosi andare in una lieve risata, prima di tornar a concentrarsi su Damien, non curandosi dei discorsi tra Alyce ed Aaron; Il bagno effettivamente è ancora nel retro, nel caso però accompagnerò io chi deve recarvisi... diciamo che è abbastanza cambiato rispetto a vent'anni fa, sentenziò Sélène, facendo quindi una breve pausa, Per quanto riguarda la sorte del precedente proprietario, non ne so molto purtroppo: ho sentito in giro voci di come, in preda alla disperazione per il fallimento della sua attività, abbia lanciato su se stesso la Maledizione Cruciatus arrivando ad impazzire, ma nulla di certo però, spiegò quindi all'ex Auror, di cui però qualcun altro fece subito nome: tale Layla Worthword, capo branco di una comunità di lupi mannari, che, come Aaron prima di lei, lasciò un pacchetto regalo alla proprietaria del negozio, prima di allontanarsi. Così fece anche Kether della bottega di Ollivander, donando una pianta carnivora alla strega latina, seguito poi da Morrigan che se ne uscì con una battuta tanto pessima da far roteare gli occhi di Sélène quasi con fare scocciato, più che interessato.
Chi fu però a dar decisamente fastidio fu Hedwin: la sua voce, amplificata dal Sonorus rimbombò in tutto il tendone e poco ci mancò che infrangesse le vetrate del negozio... Sélène di certo non ne fu poi così contenta; si scusò con i presenti dinnanzi a lei, e, superatili con delle veloci falcate, si portò all'ingresso del tendone, dove il proprietario del Paiolo Magico, assieme all'armadio che era uno dei figli, aveva dato inizio a quel baccano. Lo lasciò parlare, mentre esponeva dissenso nel lasciare una ciocca di suoi capelli a Donovan, la testa voodoo, e non poté far altro che sospirare per calmarsi, per evitare di cacciare una persona come era Hedwin. Mon Cher, come hai detto tu quando ci siamo incontrati al Paiolo: "Fuori da qui potete fare quel diavolo che volete, ma qui dentro si fa quel che dico io, e quel che dico io è che qui dentro siete tutti uguali". Quindi per favore, come io ho rispettato il tuo volere al Paiolo, tu rispetta il mio qui a Magie Sinister. Grazie. E con quelle parole, Sélène allungo la mano verso la testa ormai quasi calva di Hedwin, strappandogli una ciocca di capelli e dandola quindi alla Mano della Gloria che la inserì in una bambola voodoo, Vedi di far fare lo stesso al ragazzone qui, non voglio problemi nel mio negozio, sentenziò quindi la strega, lasciando Hedwin a se stesso, non prima di avergli lanciato un sorriso malizioso ed un occhiolino ben poco rassicurante. Situazione simile a quella del proprietario del Paiolo, fu quella di Alexander Olwen, il cui operato però, assieme a quello del suo servetto, Thomas Richenford, non fu motivo per scomodare nuovamente Sélène, che anzi tornò al negozio, pronta a rispondere alle domande di chi avesse voluto porgliele.
Quando Alexander tentò di usare il Teschio Narghilé, nel fumo si sarebbe proiettato un suo ricordo, delle immagini vivide e ben distinguibili, che egli sarebbe riuscito anche a manipolare, solamente pensando a modifiche rispetto al ricordo mostrato; lì nelle vicinanze, dopo che ebbe salutato Sélène, Charles Freeman si apprestò a prendere uno dei Boccini Mordenti, solo per ritrovarsi con il Boccino che gli morse il pollice non appena uno dei presenti lì nelle vicinanze asserì ad una ragazza di essere scapolo, ovviamente mentendo; il morso non era molto profondo, non sarebbe uscito sangue, ma almeno era segno che i Boccini Mordenti facevano il loro dovere: a rimarcare ciò, se Charles si fosse girato verso il tavolo ove erano poggiati i simili dell'oggetto magico, avrebbe trovato una Mano della Gloria ad indicare sul cartellino dei Boccini come questi reagissero alle bugie.
Tralasciando poi Evalilith e i suoi problemi di claustrofobia, a cui, vista la mole di gente, Sélène non riuscì a prestare attenzione, la proprietaria stessa si portò all'ingresso tra il negozio ed il tendone, e, come Hedwin prima di lei, utilizzò la magia Sonorus, così da amplificare la propria voce, seppur non esagerando come il proprietario del Paiolo: Buona serata a tutti, esordì la donna, Per chi non mi conoscesse, mi presento: sono Sélène Du Marais, nuova proprietaria di Magie Sinister. Dopo venti anni di chiusura, sono felice di poter dire che finalmente questa attività riapre bottega, e lo farà in grande stile: attualmente nel tendone sono presenti alcuni degli articoli del negozio, di cui vari su cui è stato posto un incanto per ridurne i poteri così che possiate provarli con mano; a breve inizierà, per gli interessati, un'esposizione di articoli che ahimé non posso farvi provare in prima persona, in quanto troppo pericolosi, ed alle 23:30, si aprirà l'evento per cui immagino sia venuta la maggior parte di voi: l'asta, detto ciò, prese uno dei Teschi Narghilé non lasciati in libera esposizione, ed utilizzatone uno, nel fumo da esso generato proiettò l'immagine della valigia, di cui ad uno ad uno i vari lucchetti si stavano aprendo, sino a lasciar la borsa libera di aprirsi; quando però le due metà della valigia iniziarono a separarsi, un fumo nero uscì dalla valigia, oscurando il resto della visione, che venne poi dissipata come il fumo da cui era composta.
Buon proseguimento, e grazie a tutti per essere qui, concluse quindi Sélène, lasciando ai presenti la possibilità di provare i vari articoli lì presenti, o di venir ancora a parlarle, prima che iniziasse la sua dimostrazione.SPOILER (clicca per visualizzare)Note Off:Non c'è molto da dire: siete liberi di provare i vari articoli esposti e descritti nel post precedente, o di parlare ancora con Sélène,a voi il post uwu
SCADENZA: 23:59 del 10/05/2020.