Aaron Barnes

whoiam nome&cognome: Aaron Barnes. Aaron oppure Aron, è la forma inglese del nome maschile italiano 'Aronne'. Diffusosi con la Riforma Protestante, il nome potrebbe derivare addirittura dall'egizio, oppure dall'ebraico 'Aharon' col significato di 'brillante', 'illuminato', anche se la sua etimologia resta dubbia. Porta con grande orgoglio il suo nome, essendo quello di suo nonno, uomo che lui ammira molto
età&luogonascita: Inghilterra, Londra, 25 giugno 1992
casata: ex Corvonero
professione: Se adulto (da aggiungere dopo aver controllato la Lista Lavori e aver ottenuto il posto richiesto)
statosangue: Purosangue
statosociale: Ricco
caratteristicaparticolare: //
segnipparticolari: ha una cicatrice sul fianco sinistro che si é procurato cadendo dalla scopa mentre giocava a quidditch con suo fratello minore. Aaron non ama molto questa sua particolarità, infatti ha cercato in ogni modo di nasconderla o comunque si farla riassorbire con tutti i metodi che lui conosce ed ha studiato.
allineamento: Neutrale puro
bacchetta: Bacchetta fabbricata con il legno di Frassino, rigida, lunga 9 pollici. Al suo interno contiene come anima una corda di cuore di Drago.



Aspetto fisico Sempre stato etichettato come il più attraente della sua famiglia, Aaron è alto 1.78, slanciato e molto attento al suo aspetto. Ha gli occhi azzurri, molto chiari che ricordano molto il ghiaccio. Cambiano spesso colore a seconda di quanta luce c'è e se ci sono nuvole o meno. Diventano più verso l'azzurro intenso quando le giornate sono molto chiare e tendono a diventare grigi quando il cielo è nuvoloso. Questa è una delle caratteristiche che lo rendono particolarmente sicuro di se. Ha una carnaggione chiara che tende ad arrossarsi inizialmente quando è esposta al sole in modo prolungato. In genere porta sempre i capelli corti sistemati con un semplice ciuffo che gli cade in modo spettinato, ma voluto da lui in quel modo, sulla fronte. Labbra carnose e rosse. Sonomiglia molto a suo nonno quando era giovane. Aaron essendo molto fissato con lo sport e con la corsa, in particolare, tende a tenersi molto in forma ed avere sempre un aspetto impeccabile. Suo fratello minore, tende a prenderlo in giro chiamandolo "sposa" per le ore che ci mette per prepararsi. L'aspetto esteriore per lui è importante tanto quanto quello interiore.
prestavolto: Gaspard Uliell

_{HO IMPARATO CHE L'IMPOSSIBILE è A UN BACIO DI DISTANZA DALLA REALTà}

Carattere Avendo avuto un'educazione molto rigida, ed essendo cresciuto completamente senza madre, ma solo con suo padre e suo nonno, Aaron ha un carattere molto posato, determinato e preciso. Non è mai stato uno di quei ragazzi ribelli e senza alcun senso del dovere, anzi, fin da bambino si è sempre sentito responsabile della morte di sua madre e questo lo ha segnato per tutta la sua vita. Non è un grande chiacchierone e tende a stare quasi sempre per fatti suoi con un libro o comunque con una matita ed un blocchetto per disegnare in mano. Ha un carattere riservato ed è molto sincero, non sa mentire e quando lo fa si tocca inevitabilmente i capelli, facendo il gesto per tirarsi in dietro il ciuffo. Gesto sicuramente automatico, che per chi lo conosce bene è rivelatorio. Questo suo carattere molto introverso non gli ha comunque impedito di farsi degli amici veri nella sua vita, essendo comunque una persona molto curiosa ed a tratti anche "impicciona". Una volta che entra in confidenza con qualcuno, e questo gli sta particolarmente a cuore, gli da tutto se stesso diventando la persona più generosa ed amichevole possibile. Di lui, sicuramente, non si può dire che è una persona solare e simpatica, ma Aron ci prova sempre a migliorare il suo carattere cupo e molto spesso pessimista. Non si fida facilmente del prossimo, e forse non si fiderà mai di nessuno in maniera completa ed incondizionata. é un ragazzo dolce, sensibile e molto, molto esplicito. Educato, coraggioso, studioso e determinato, con un seno del dovere e della responsabilità sopra la norma, è sempre pronto ad aiutare qualcuno in difficoltà, cercando semprela soluzione migliore che non metterebbe anche lui nei guai. Il cappello parlante, infatti, non ebbe nessun tipo di esitazione nel smistarlo nella casata dei Corvonero.



Storia La famiglia Barnes ha sempre avuto un ruolo molto rilevante all’interno della società sia magica che babbana, in quanto Aaron Barnes, dal niente, era riuscito a costruire, con degli ottimi investimenti e con un ottimo fiuto per gli affari, un impero immobiliare investendo in case di lusso e solo successivamente espandendo il suo dominio imprenditoriale anche ad Hotel di Lusso, che portano immancabilmente il nome dei Barnes. Nato in una clinica privata di Londra al il piccolo rampollo dei Barnes viene dato il nome di suo nonno come augurio di fortuna per il proprio futuro ed anche perché fin da subito, l’anziano Barnes aveva deciso che lui, e solamente lui avrebbe ereditato l’intera fortuna di famiglia, intestandogliela nel momento stesso il piccolo e dolce Aaron fece il suo primo vagito. Figlio di Helena Harding e Jason Barnes, Aaron ha sempre avuto il meglio di entrambi, i migliori vestiti, i migliori giochi, le migliori cure. La parola d’ordine per il piccolino dagli occhi blu era “io voglio” ed immancabilmente, Aaron otteneva qualsiasi cosa.
Helena Harding anch’ella strega purosangue e ricca da generazioni cercò di tenere all’oscuro suo figlio delle sue condizioni mediche per la maggior parte della sua esistenza fino a che, all’età di rimase incinta di nuovo e non poté fare a meno di dire al suo ometto che non solo doveva stare sempre al passo con l’istruzione, con il nonno e con suo padre, ma che avrebbe dovuto badare anche immancabilmente a quello che sarebbe stato il suo fratellino, e che doveva scegliere lui e soltanto lui il nome del nuovo nascituro. Aaron si chiese spesso perché tutte quelle raccomandazioni, ma quando Helena si aggravò davvero non poté più rimandare la spiegazione e confessò, con dolcezza ed amore, che era malata di leucemia e che mandando avanti quella gravidanza, molto probabilmente sarebbe morta subito dopo il parto, ma non per il bambino o per complicazioni strane ed assurde, ma semplicemente perché il suo corpo non sarebbe riuscito davvero a reggere la fatica di tutto quello. Fu a quel punto che Aaron Barnes, il piccolo viziato della casa, prese la sua decisione: da grande sarebbe diventato un medimago e non avrebbe intrapreso la carriera del nonno. Da subito il giovanissimo Aaron promise a sua madre che sarebbe stato l’angelo custode di suo fratello e che lo avrebbe protetto da tutto e da tutti, ma Aaron era sempre stato un inguaribile positivo e sperava, con tutto sé stesso, che sua madre sarebbe sopravvissuta a tutto quello. Infondo la medicina era andata avanti ed era così tanto raro morire di parto che non era possibile che sarebbe capitato proprio a lei. Appena saputa la notizia, l’anziano Barnes rimase un po' sconcertato, infondo aveva deciso di dare tutto ad Aaron per fargli continuare il suo impero e da subito non diede davvero peso alle parole di un bambino di 9 anni che vedendo la madre stare veramente male cercava solamente di fare qualcosa per farla sentire meglio; ma dovette cambiare idea con il passare del tempo in quanto vedeva il ragazzino sempre con la testa sui libri di medicina per cercare di capire cose che non avrebbe mai capito alla sua età. Il piccolo Aaron Barnes non aveva idea che quella gravidanza avrebbe davvero cambiato la sua vita per sempre, ed infatti, il 2 gennaio 2002, quando Aaron aveva ancora 9 anni, 10 da compiere a giugno, arrivò il piccolo Blake. Fin da subito, Aaron si rese conto che quel bambino era speciale, aveva il colore degli occhi quasi uguale al suo, solo leggermente più intenso e meno chiaro, ma una faccetta vispa e ribelle. Fin da bambino Blake aveva dimostrato di essere uno di quei bambini che non accetta né un no come risposta, e soprattutto, che ottengono sempre quello con vogliono: sbattendo quei piedini, urlando o semplicemente conquistandoti con quel sorrisetto furbo ma dolce allo stesso tempo.
Ma per quanto il momento fu bellissimo ed emozionante, per quanto avere il fratellino tra le braccia fosse qualcosa di estremamente unico, Aaron dovette dire addio per sempre a sua madre, la donna della sua vita, quella che gli aveva insegnato tutto, insieme a suo nonno. Si, Jason Barnes non era mai stato un punto fisso per il ragazzo e non aveva mai veramente avuto la sua stima ed adesso, adesso che c’era Blake, le cose sarebbero cambiate non solo per lui, ma anche per l’uomo. Aaron era sempre stato un bambino ubidiente e tranquillo, un bambino pacifico che piangeva raramente, uno di quei bambini “mangia e dormi” che era raro anche sentirlo, Blake, invece, era completamente il contrario. Piangeva continuamente, non mangiava, voleva stare sempre in braccio e questo, Jason Barnes, non lo aveva mai sopportato. Aaron aveva appena 9 anni, 10 a giugno dello stesso anno della nascita di Blake, ma aveva fatto una promessa a sua madre e non aveva nessuna intenzione di deluderla, meno che mai adesso che Helena non c’era più. Fino a che non ricevette la lettera per Hogwarts, Aaron, che aveva frequentato una scuola privata a Londra per imparare a leggere, a scrivere ed i primi rudimenti della magia – insomma le elementari-, non vedeva l’ora di tornare a casa e giocare con il piccolo Blake, leggergli delle piccole storie e cercare, in tutti i modi, di capire se anche lui era magico. Vedeva che suo padre non gli dava molta considerazione, anzi, da quando era nato Blake stava raramente in casa ed aveva pagato una tata che stesse con lui notte e giorno. Anche in quel caso fu il vecchio Barnes ad occuparsi, quando riusciva e poteva, dei due piccoli maschietti. Il primo compleanno di Blake fu spettacolare, Aaron fece in modo di riuscire a trasmettere a suo fratello più piccolo tutto il suo entusiasmo e la voglia di stare insieme a lui, ma quell’anno, quel 2 gennaio 2003, fu la rottura definitiva di Aaron con suo padre, che a differenza sua non aveva mai accettato la presenza del piccolo “Taz” nella loro vita, rifugiandosi nell’alcool e nella disperazione per la perdita di sua moglie. A quel punto fu chiaro e lampante di come Jason Barnes avrebbe rovinato la vita di Blake e di come avrebbe reso impossibile quella di Aaron. Ma quest’ultimo non si diede mai per vinto, alla fine avevano soldi, avevano istruzione ed avevano suo nonno, che ovviamente, capendo la situazione, cercò in tutti i modi di tenere ben lontano Jason da Blake.
Ad 11 anni Aaron era già un ometto e quando andò ad Hogwarts venne smistato, come suo nonno, nella casata dei Corvonero, dove si trovò da subito molto bene ed in sintonia con i suoi compagni, ma soprattutto con le caratteristiche che la stessa casata aveva. La conoscenza il sapere, i libri, lo stare quasi sempre in silenzio senza dare troppi problemi in giro, il non voler essere rotti le scarole e la tendenza alla solitudine, il senso del dovere e della cultura sviluppata. Insomma, praticamente per Aaron, una seconda casa. Ad Hogwarts le giornate scorrevano così veloci che il giovanissimo Barnes non si rendeva neanche conto di quello che succedeva in casa sua ed ogni volta che chiedeva a suo nonno, quest’ultimo cercava di minimizzare e gestire casa Barnes nel migliore dei modi e così, Aaron, ebbe un’adolescenza abbastanza normale, almeno quando era a scuola e fu proprio in quelle mura così antiche e piene di storia che il ragazzo conobbe quella che sarebbe stata la sua migliore amica di sempre Annie-Macrae Welsh! Una rossa che gli cambiò completamente la vita, non solo perché era il suo completo opposto ma perché davvero ritrovò in lei delle caratteristiche fondamentali che in lui mancavano, come l’essere completamente sconsiderati e pazzi, quella follia contagiosa di cui non sarebbe mai riuscito a fare a meno. E così fu la loro amicizia, tra alti e bassi fu veramente essenziale per fare in modo che Aaron riuscisse a superare tutte le estati lontano da Hogwarts e con suo padre, che oramai era divenuto un alcolizzato ed anche senza alcun tipo di controllo. Aaron si era sempre confidato con la rossa e non smise mai di farlo, fino a che all’età di 17 anni, quando ebbe davvero la possibilità di prendere la custodia di suo fratello e con il totale appoggio di suo nonno, chiese alla rossa di accompagnarlo dal notaio e cercare di risolvere quella questione. Certo, lei non doveva fare assolutamente niente, ma era necessaria la sua presenza, era necessario per lui che Annie stesse li e gli desse quella forza e quell’energia che in quel momento a lui mancavano totalmente.
Con suo padre via di casa e l’incolumità di Blake conquistata, Aaron pensava davvero che la sua situazione potesse essere migliorata e doveva ammettere che per molto tempo, fino ai sui 24 anni, la sua vita trascorse in maniera quasi impeccabile, aveva intrapreso l’università per diventare medimago, aveva viaggiato, passava molto tempo con Blake, lo vide andare a scuola, cercò in tutti i modi di placare il suo atteggiamento violento e privo di qualsiasi disciplina, cercò di essere il fratello maggiore migliore del mondo ed all’occorrenza anche un padre ed una madre per il giovanissimo Barnes, ma la verità era che Aaron era solamente un ragazzo e non si sentiva minimamente all’altezza di tutta quella situazione. Ma la vera batosta arrivò quando suo nonno, il vecchio Aaron Barnes, nel 2016, quindi quando Aaron aveva 24 anni, morì. Semplicemente di vecchiaia, semplicemente si andò a mettere a letto e non si alzò mai più. Aaron ne uscì completamente distrutto dalla cosa, tanto che per una settimana rimase chiuso in casa, completamente KO. Aveva soldi infiniti, l’università da portare avanti, un fratello minore con incessabili attacchi di rabbia, un patrimonio da gestire ed una casa da mandare avanti. Era sopraffatto. Si sentiva completamente male al solo pensiero di affrontare tutto quello da solo, completamente da solo. Ovviamente, ancora una volta, c’era Annie insieme a lui, Annie che non aveva mai smesso di sentirsi con lui di vedersi con lui. Avevano intrapreso la stessa carriera, solamente ed inevitabilmente, le strade si separarono quando Aaron dovette cominciare ad allentare un po' lo studio per preoccuparsi dei vari investimenti, di concludere trattative cominciate da suo nonno, eventi di beneficenza a cui partecipare, a cui andare. La sua vita, già abbastanza piatta e fatta solamente di doveri si era completamente ridotta solamente a doveri, libri ed affari. L’unica magra consolazione fu che Blake era la maggior parte del tempo ad Hogwarts e seppure anche da li riusciva a farlo impazzire e preoccupare, almeno li c’erano dei professori che comunque riuscivano a malapena a gestire. Dovette coprire un sacco di volte quel diavoletto di suo fratello, ma la vera svolta nella vita di Aaron fu l’incontro con Katrina. Una giovane Auror russa che lo aveva completamente travolto e rapito. Lei era bella, era dinamica, era risolutiva, era indipendente ed era autonoma ed Aaron se ne innamorò perdutamente. Forse l’unica ragazza di cui davvero si era innamorato fino a quel momento nonostante, con il suo bell’aspetto avesse avuto sicuramente le sue esperienze. Katrina era diventata una parte integrande della vita del giovane milionario, non gli aveva mai nascosto niente della sua famiglia, del rapporto difficile che aveva con suo padre, di un Blake instabile e violento, del fatto che lui non volesse nessuno a casa loro, meno che mai una donna, ma Aaron era innamorato di lei ed era veramente intenzionato a passare la sua vita con la giovane auror. L’aveva anche presentata ad Annie ed era tutto perfetto fino a quando, Aaron, non venne a sapere che Katrina lo aveva tradito. Lo aveva saputo in maniera diretta? Assolutamente no, ma ad un campo organizzato nell’isola di Denrise, dove aveva costretto suo fratello ad andare subito dopo Hogwarts, che ospitava quella che era diventata l’accademia magica più importante del mondo magico, aveva semplicemente visto un ragazzo guardarla in un determinato modo, e lui conosceva abbastanza bene la sua ragazza da sapere che ecco, si… ci era andata a letto insieme o comunque avevano fatto qualcosa. Preso dalla rabbia e dalla gelosia aveva riservato a Katrina lo stesso identico comportamento andando a letto con una ragazza che in quel momento non aveva fatto altro che alimentare i suoi comportamenti sbagliati. Di fatto, Aaron aveva tradito Katrina e se stesso, e da bravo ragazzo quella fosse, e dopo mesi di allontanamento, freddezza e di fatto indifferenza reciproca, aveva chiesto a Katrina un incontro, incontro dove Aaron confessò il suo tradimento e Katrina il suo amore per la sua libertà. Era finita.
A quel punto, l’errore più grande fu non andare dalla sua migliore amica, ma dalla sua coinquilina. Un flirt sbagliato con Eilidh Rheon, un avvicinamento rapido, un fuoco di paglia che bruciò con una rapidità sconvolgente, ma che per Aaron fu intensa e passionale. Erano stati a letto insieme in una di quelle feste da ricconi, forse per il troppo alcool e la troppa noia, ma per Aaron era stato bello e quando si lasciò con Katrina, rivedendola in un locale, ubriaco come non mai, non perse tempo e andò di nuovo tra le sue braccia. La morte di una loro compagna di scuola, nonché prima cotta esemplare di Aaron, Brianna cambiò il loro rapporto per sempre, come il 31 ottobre 2019. Senza neanche rendersene conto, la medimaga era sparita e Aaron si rese conto che l’unica cosa veramente importante in quel momento della sua vita era davvero suo fratello e soprattutto la sua amicizia con Annie, che aveva esclusa per chissà quale assurda ragione. Il periodo immediatamente successivo anche a quella delusione, fu per Aaron il periodo più assurdo della sua vita, ma bisogna anche ammettere, il più divertente. Finalmente niente fidanzate e niente drammi. Un Blake più tranquillo e per la prima volta fidanzato e tutta la sua vita da portare avanti.
Al momento Aaron ed Annie vivono nella stessa casa di Londra dove i due fratelli Barnes sono nati e cresciuti, Aaron sta per laurearsi e dirige gli hotel e gli investimenti di famiglia in maniera eccellente.

_{Meglio vivere una vita di rimorsi che di rimpianti!}

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