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.“Il potere logora chi non lo haValentina Vestrit
As you wish
«Prego, fai pure.» Il tono della voce della giovane strega si era fatto caldo nel momento della risposta. Valentina non nutriva alcun tipo di interesse per Erik Foster, eppure, uno studente del secondo anno accanto le avrebbe fatto molto comodo. Per quanto la ragazza ne sapesse qualcosa di pozioni, la sua mancanza di manualità l'aveva trascinata più volte in situazioni di goffaggine.
Al contrario, decise di ignorare tutti gli altri presenti limitandosi, a sorridere ai membri della propria casata. Non era molto in vena di chiacchiere. Persino l'intercalare strafottente di quel ragazzo dagli zigomi spigolosi e dal passo silenzioso le passò attraverso. "Spesso chi si lamenta del disordine lo fa perché la sua mente, troppo limitata, non sa affrontare situazioni minimamente complesse. Non mi stupisce che stia dando ragione a quell'incosciente di un 'piromane'".
Valentina era assorta nei suoi pensieri e fu la voce melodiosa della professoressa O'Neill a riportarla nel mondo dei maghi. Così, con fare metodico, la ragazza tirò fuori dalla sua borsa il libro di testo scelto dalla professoressa, un piccolo quaderno dalle pagine gialle e la copertina in cuoio e, infine, un set di penne ed evidenziatori di diversi colori.
Accortamente, la strega iniziò a prendere appunti sul contesto e sui materiali che avevano spinto mister Budge a creare quel repellente. Era così concentrata che si limitò a sorridere sfoggiando un'impressione interessata alla battuta del suo compagno di banco. La sua attenzione vacillò quando la docente lanciò quell'incantesimo illusorio. Eppure, data la relativa distanza, solo Erik avrebbe potuto notare quell'attimo di esitazione.
Il fatto è questo. Durante le prime settimane di lezione, il simpatico professore di alchimia, Samuel Black, aveva evocato una vipera a pochi piedi di distanza dalla ragazza. L'esperienza l'aveva traumatizzata. E, ora, anche il più semplice gesto dei professori avrebbe potuto metterla in guardia.
Finito di prendere appunti, Valentina intrecciò le dita per ascoltare le domande dei suoi compagni. Fra queste, a colpirla di più furono le domande di Mia. Colei che vuole creare pozioni necessita di saper sia come mischiare i componenti, sia quanti ingredienti mischiare. Sbagliare un dosaggio era più che sufficiente per creare un incendio.
"Fegato di drago. Dovrebbe essere questo l'elemento che ha provocato la combustione spontanea." Valentina iniziò a puntellare i suoi appunti all'altezza di quell'ingrediente aspettando la risposta della professoressa.
Nel mentre, alzò anche lei la mano sinistra per fare delle domande. Quando la professoressa le avrebbe dato il permesso, avrebbe dunque cominciato a parlare. «Professoressa, anche io ho delle domande. Se fosse possibile, vorrei chiedere, prima di tutto, di indicarci le conseguenze su un umano nel caso questo finisca per assumere questa pozione. Dunque, data la loro affinità col fuoco, vorrei chiedere se un mezzo veela finirebbe per subire gli stessi effetti. Per concludere, vorrei chiedere, dato che ha fatto notare come spesso sia lei stessa a trovare gli ingredienti, quale sia, più o meno, il costo di quest'ultimi. Grazie.»CITAZIONENarrato
«Parlato»
"Pensato"✕ schema role by psicheSPOILER (clicca per visualizzare)Valentina risponde al compagno di banco (Erik), prende appunti e fa domande.. -
.16 YO ✕ Ametrin ✕ Twin sis“YOU BRING IT INSIDE IF YOU CAN'T HAVE IT NEXT TO ITEmma non era esattamente quella che si poteva definire una studentessa modello. Certo, a scuola se la cavava con voti decenti e in classe stava più attenta che riusciva, ma non era sempre facile. Soprattutto se le lezioni si tenevano in un sotterraneo, per quanto potesse essere interessante la lezione. Perché come già detto, adorava quella materia ma avrebbe preferito si svolgesse in un posto aperto, per quanto bella e suggestiva potesse essere l'aula.
Comunque aspettò che arrivassero tutti e quando lo fecero, la lezione poté finalmente iniziare. Osservò, prima, la donna scrivere qualcosa alla lavagna usando la bacchetta a mo di gessetto, ma non vi badò eccessivamente. Era concentrata a guardare tutti i vari materiali ed ingredienti presenti sia sul tavolo che sparsi per tutto il resto dell'aula, tanto concentrata che per un niente non si perse l'inizio della spiegazione della prof, ma per fortuna ciò non avvenne.
Quel giorno avrebbero parlato di Doxy, degli esserini che non era così difficile trovare in casa, anche se a lei non sembrava di averne mai visto uno. Fece spallucce e lasciò che la donna continuasse la spiegazione, cercando di carpirne ogni parola.
La professoressa fece un movimento di bacchetta e, in men che non si dica, tre di quegli esseri di cui aveva parlato, apparvero nell'aula. Tuttavia non erano reali, bensì delle semplici proiezioni che svolazzavano in giro senza fare alcun male a nessuno. No, decisamente non ricordava di averne mai visti.
Quindi quel giorno avrebbero dovuto fare una pozione per stordirli, figo! Ma non era ben chiara una cosa alla giovane biondina, cosa che avrebbe senz'altro chiesto alla donna, ma prima ascoltò le domande dei suoi compagni di classe. Tutte domande pertinenti e che le dissolsero molti dubbi, tuttavia qualcuno rimase lo stesso ed Emma, per quanto timida, non era solita rimanere con i dubbi che le giravano in testa. Mi scusi chiese, alzando a sua volta la mano. Quindi l'unico modo per sbarazzarsi di questi esseri è la Doxycida unita all'incantesimo di esilio? Non esiste nessun veleno universale che possa sterminarli? Ucciderli proprio? Non so se mi sono spiegata... voglio dire, ho ascoltato le sue parole... ma mi chiedevo se proprio non esistesse qualcosa di questo genere concluse, iniziando a ricopiare gli ingredienti sul proprio quaderno, tenendo contemporaneamente aperto il libro, affianco a lei. Forse era una domanda estremamente stupida, ma a volte chiedere ciò che sembra ovvio, poteva aiutare a chiarire molte cose... o no? Invero, non sapeva se questo ragionamento se lo stesse inventando, ma tentar non nuoce e lei non aveva intenzione di fare la figura di quella che se ne sta zitta, senza mai intervenire... la figura della semplice comparsa passiva in classe.[code by psiche]
SPOILER (clicca per visualizzare)Fa una domanda alla prof (segnata in blu) e scrive gli ingredienti sul quaderno). -
.17 YO ✕ Black Opal ✕ young mother“this may be the night that my dreams might let me know. All the stars approach you ♪Certo Blake, non vedo l'ora... replicò al ragazzo, quando le annunciò che doveva dirle qualcosa. Beh, non era mai un buon segno. Okay, era il suo migliore amico e gli voleva bene, però... era assai imprevedibile, chissà cosa voleva dirle stavolta! Ad ogni modo, non fece più troppa attenzione al biondino, notando che una ragazza si sedette accanto a lei. Oh ciao, Mia! salutò, sorridendo. Certo che puoi!
Il rapporto tra l'opalina e l'ametrina si stava evolvendo in fretta, soprattutto da quella fredda giornata di metà gennaio. Ancora non aveva detto a Blake che aveva messo mano alla sua riserva degli alcolici. Beh, prima o poi glielo avrebbe detto, ma in fin dei conti che cosa importava? Non avevano su un'etichetta con scritto "Blake Barnes" e se anche l'avessero avuta, lei non l'avrebbe notata... ma se l'avesse notata, beh, l'avrebbe tranquillamente ignorata.
Ad ogni modo, non vedeva l'ora di scoprire cos'avrebbero imparato quel giorno a lezione. Finché aspettava che arrivassero tutti, lasciò vagare ancora qualche attimo il suo sguardo per la stanza, finché la voce della professoressa e la sua relativa spiegazione, attirò la sua attenzione. Avrebbero parlato dei Doxy, ovvero dei parassiti che, beh... per certi versi potevano somigliare alle formiche! Estremamente fastidiosi...
Guardò le proiezioni degli esserini che svolazzavano per l'aula e le venne da sorridere. Sembravano così innocui! Ma probabilmente solo perché quelli non erano reali. Jessica non avrebbe mai voluto trovarseli in casa!
Ascoltò attentamente ogni parola della professoressa, così come ascoltò le domande dei suoi compagni. E, pensando ai vari antidoti, le venne alla mente una domanda, quindi alzò la mano. Quando ella le avesse dato la parola, Jess avrebbe posto il suo quesito.
Professoressa, mi scusi, lei ha detto che è necessario assumere un determinato antidoto per le ferite che i Doxy possono causare, giusto? Ma è l'unico esistente? Voglio dire, so che anche le lacrime delle fenici hanno capacità curative, andrebbero bene anche quelle per far rimarginare la ferita?
Certo, probabilmente era molto più facile trovare gli ingredienti per quella pozione, piuttosto che una fenice in carne ed ossa, ma la loro abilità curativa la incuriosiva e non poco, quindi si chiedeva se fosse efficace su qualsiasi tipologia di ferita o solo su una determinata categoria.
Successivamente a quella domanda, prese il proprio quaderno ed iniziò ad appuntarsi tutti gli ingredienti e le quantità con chiarezza, per essere sicura che non sbagliasse le dosi! Mise giù la penna, una volta fatto, e sorrise soddisfatta.[code by psiche]
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Jesse non capisce l'ultimo ingrediente alla lavagna, poi pone una domanda sul potere residuo del doxicida su stoffa.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Howard interagisce con Emma, poi pone due domande alla professoressa!.
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.18 YO ✕ Dioptase ✕ Big bro“NEVER TRUST ANYONE TOO MUCH, REMEMBER THE DEVIL WAS ONCE AN ANGELSospirò, piantando le iridi nocciola contro la nuca di quella biondina saputella. Era quasi tentato di ignorarla e concentrarsi su qualcos'altro di più interessante, ma alla fine un piccolo sorrisetto si disegnò sulle sue labbra. Parli con me? chiese, sebbene la risposta fosse parecchio palese. Se vuoi ti ci porto, in camera mia, magari la vedi di persona le sussurrò, provocandola. Stava certamente scherzando, oltre al fatto che era un'ametrina mentre lui un dioptase; non avrebbe mai potuto entrare nella sua Sala Comune. Ad ogni modo, perse quasi subito interesse per la Freeman -almeno temporaneamente- per dedicarsi all'ascolto della lezione. Strano ma vero. Pozioni gli piaceva; poteva creare tanti di quegli intrugli strani e dai mille effetti -tipo uccidere delle persone, il che non sarebbe stato affatto male- che cercava di stare il più attento possibile durante le lezioni della professoressa O'Neill. Alla fine cosa gli costava?
Quel giorno avrebbero trattato i Doxy e un metodo per neutralizzarli. Essi erano degli esserini, dei parassiti, che infestavano le case e sicuramente non erano molto piacevoli come coinquilini, sebbene a lui non fosse capitato mai... ma non era così sicuro che si trovassero anche in case babbane... e, nel caso, non di certo nella sua.
Per una volta, comunque, dovette dare mentalmente ragione a Blake. Sicuramente non lo disse a voce alta -già il suo ego era abbastanza smisurato- ma... perché stordire quei bastardi invece di ucciderli? Insomma, non saranno certo immortali!
Ma questi così, i Doxy... dove vivono e di cosa si nutrono? Va bene, si stabiliscono nelle case, ma... verranno fuori da un qualche luogo specifico, no? E, appunto, cosa mangiano? Inoltre... ha detto che si stabiliscono nei luoghi freddi perché li preferiscono, ma c'è una temperatura indicativa? Perché sennò non capisco che interesse possano provare per divani e tende, non mi risulta siano così freddi, a meno che non sia una casa abbandonata o qualcosa del genere.
Nemmeno Cam si sarebbe aspettato da se stesso tutte quelle domande, in realtà. Cioè, pensava che sarebbe stato zitto e basta, e invece... beh, era pur sempre un corvonero, no? Almeno, lo era stato... e se qualcosa gli interessava, non esitava di certo a fare domande, anzi. Come in quel caso. Se doveva essere onesto, non aveva per nulla ascoltato le domande poste dai compagni -forse tranne qualcuna- quindi non sapeva esattamente se quella domanda fosse già stata posta e, francamente, non gli interessava.[code by psiche]
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.1° Lezione Biennio__POZIONIArgomento lezione: DOXYCIDA
Le domande arrivarono a raffica, che fossero curiosità o prettamente di genere didattico, alcune non se le aspettava, e denotavano attenzione da parte degli studenti oltre a conoscenze pregresse.
Questo loro interesse dell'argomento della lezione le fece un gran piacere, oltre al vederli prendere subito nota degli ingredienti.
<< Wow avete veramente tante domande!
Ok, andiamo per gradi e intanto che vi scrivete gli ingredienti e aprite la pagina del vostro libro per i quantitativi, risponderò a tutti...>>
Prese un profondo respiro e iniziò:
<< Per prima cosa rispondo alla Signorina Mia: No, non ci sono incantesimi utili ed è inutile provare a catturarli senza l'uso del Doxycide. Sono troppo piccoli, veloci. L’incanto “Flipendo” li allontana momentaneamente poiché spinge indietro anche più creature insieme, ma è utile in caso di attacco e non siete preparati, non risolve il problema.
Sempre sulla linea "pacifista" c'è il Signorino Adam che vorrebbe liberarsene con solo l'incantesimo di Esilio... Il problema è che, nel momento in cui hai lanciato l’incantesimo loro sono già volati da tutt’altra parte e da dietro altri ti stanno per attaccare. Queste creature sono numerose, piccole e veloci, infestano le case creando letteralmente degli sciami, è impossibile neutralizzarle con un incantesimo pressochè a bersaglio se sei circondato da un fitto sciame di questi esserini arrabbiati perché cerchi di sfrattarli da casa loro.
Alla fine cosa c’è di più semplice di spruzzare contro di loro un po’ di Doxycida? Se ne prendono di più alla volta, restano paralizzati il tempo necessario per raccoglierli in un sacco o buttarli in un secchio per poi liberarsene anche senza l’incantesimo di esilio.
Come ho già spiegato, il filtro Doxycida li stordisce e paralizza, non li uccide, quindi ipoteticamente parlando, quando sono in quello stato, li potresti portare dove preferisci, il più lontano possibile da casa tua... Attenzione, quando si riprendono dallo stato di stordimento e paralisi sono sempre più aggressivi e più difficili da prendere. - guardò con la coda dell'occhio Blake e con un sorrisino sulle labbra riprese - Non li uccide, con gran dispiacere del Signorino Blake che invece li vorrebbe ammazzare tutti dritto e diretto. Della stessa idea mi pare anche la Signorina Emma che invece andrebbe di veleno universale per sterminarli proprio.
Per ucciderli così direttamente ci sono certo veleni potenti, che però sono nocivi anche per noi.
Non so quanto convenga comprare, illegalmente se per uso di privati, veleno di Acromantula o Drago o un veleno del XXX gruppo di tossicità e spargerli per tutta casa, specie se poi rischi di morirci anche te per le esalazioni tossiche o nell'intento di ripulire.
Per di più la loro consistenza non permette di esser comodamente spruzzati come il Doxycide, quindi risulterebbe impossibile ucciderli tutti prima che lo sciame non abbia avuto il tempo di attaccarti più e più volte.>>
La sua attenzione tornò sulla ragazza che per prima le aveva posto le domande...
<< Non so a che punto del programma di Erbologia siete arrivati, ma avreste dovuto riconoscere anche altri ingredienti nocivi nella lista scritta alla lavagna.
Pressochè tutti gli ingredienti sono velenosi o dannosi e possono contribuire allo stato di stordimento e paralisi che li induce. Non solo l’Essenza di Cicuta, ma anche quella di Cowbane, pianta simile alla Cicuta, è velenosa, e il Secreto di Bundimun è un potente acido capace di corrodere anche le superfici, evitate di rovinare i vostri banchi possibilmente.
I gusci di Streeler, che dalla forma assomigliano a conchiglie, hanno le punte estremamente avvelenate come lo è la scia della bava lasciata da queste lumache.
Solo la Tormentil è innocua e tecnicamente il fegato di drago.>> detto ciò guardò verso Valentina e continuò: << Puoi capire, che dal mix di veleni e acidi che questa pozione contiene, è decisamente sconsigliata l’ingestione se non vuoi finire al San Mungo, o peggio…
Anche se la Tormentil è un’erba medicinale e il fegato di drago usato spesso per le pozioni di guarigione, non sappiamo come il nostro organismo potrebbe reagire all'enorme controparte nociva del filtro… Sinceramente non sono a conoscenza di casi di persone che hanno avuto la brillante idea di bersi questo filtro e preferirei che voi non siate i primi a sperimentarlo.
Ma... conosco casi di persone che hanno ingerito le uova Doxy, principalmente per colpa di stupide scommesse perse. Sono state così male da non riuscire ad alzarsi il giorno dopo e so che un ragazzo che aveva ingerite tante da esser ricoverato in ospedale. >>
Era successo ad un suo concasato di dover mangiare per scommessa persa le uova di Doxy ed era stato ricoverato al San Mungo tra atroci dolori.
La successiva domanda della bella ragazza l'aveva lasciata un poco spiazzata, non si aspettava che uno studente le chiedesse il costo dei materiali... Ci penso su un momento, proprio perchè lei se li creava a casa molti degli ingredienti era da un po' che non prestava attenzione al costo sul mercato.
<< Posso dirti il costo che potrebbero avere sul mercato, comprati alla Farmacia Misurino o in un’Erboristeria magica… L’ultima volta che mi è capitato di dare un’occhiata venivano: 16-17 Falchi al pezzo di fegato di drago, ma di solito lo si trova già tritato in contenitori da 3 Galeoni in tutto.
La Tintura di Tormentil 15 pezzi a 2 Galeoni, stesso prezzo per l’Essenza di Cicuta, invece quella di Cowbane 25 pezzi a 2 Galeoni, ma queste erbe per esempio io le raccolgo nella foresta e me le lavoro da sola.
Il secreto di Bundimun dipende dal quantitativo che si compra, di solito con la bottiglia da 4 Galeoni si fanno un po’ pozioni proprio perché è così potente che ne basta poco. - attese un attimo per poi rispondere anche curiosa domanda di Howard - Questa domanda andrebbe posta al vostro insegnante di Cura delle Creature Magiche, ma comunque non mi risulta proprio che ai draghi si rigenerano gli organi, soprattutto se sono stati esportati, hanno una rigenerazione alle ferite sorprendente Sì di solito. Gli ingredienti un po’ “particolari” di solito provengono da allevamenti approvati dal Ministero che rispettano specifiche e severe norme anche etiche sul benessere degli animali e l’abbattimento di queste creature solo in caso di necessità, infatti le scorte per materiali simili sono limitate e non ci vuole niente che non si possa creare una pozione perché alcuni ingredienti non sono reperibili in certi periodi dell’anno.
Hidenstone è un’accademia facoltosa che può permettersi spese ingenti per l’istruzione dei suoi studenti, ma io per prima evito lo spreco d’ingredienti, soprattutto se deteriorabili come la carne e altre parti anatomiche fresche.
Per questo selezioni accuratamente le lezioni da insegnarvi a seconda della disponibilità degli ingredienti.>>
A malapena trattenne una risata sentita la curiosità di Erik sulla tossicità dei Doxy e possibili utilizzi alternativi, così si trattenne e si limitò a sorridergli mentre raccontava:
<< Un po' di tempo fa’ furono create, da dei simpatici burloni, degli snack, le “Merendine Marinare” che contenevano una dose di veleno di Doxy e, a seconda di quella che sceglievi di mangiare, ti faceva star male il giusto per mostrare i sintomi di un malessere da poter saltare una o più lezioni, ma non troppo forti, così da riuscire a prendere “lo snack-antidoto” che faceva passare i sintomi.
Naturalmente sono state ritirate e vietata severamente la vendita.
Anche perché avevano il pericoloso difetto che ogni persona poteva reagire in modo diverso, c’era chi soffriva meno e chi invece così tanto da richiedere l’intervento di altri per somministrargli l’antidoto, proprio come fossero stati morsi dalla creatura in carne ed ossa.
Considerate che il veleno di Doxy fa sì parte del X (1°) raggruppamento di 3, quello più basso tra i veleni nocivi, ma se vi ricordate da una nostra precedente lezione, è nella posizione più alta, è il veleno limite oltre il quale si passa al XX (2°) gruppo. >>
All'aneddoto sulle Merendine Marinare si collegò all'interrogativo di Jessica, a cui rivolse il proprio sguardo:
<< Certo, in natura ci sono antidoti potentissimi come le lacrime di Fenice e il sangue di Unicorno, ma a menochè lei non ne abbia uno in casa, non sono facilmente reperibili essendo creature alquanto “rare e speciali”.
L’antidoto utilizzato per il morso di Doxy è l’Antidoto Polivalente per Veleni Comuni, lo studierete per il vostro compito a casa. E' di bassa e media tossicità e come detto prima, il veleno di Doxy è classificato nel X gruppo, sul limitare del XX, ma c’è un Antidoto Universale che tutti voi dovreste ricordare, una pietra magica rara e che per fortuna si può anche comprare per 10 Galeoni a Diagon Alley: il BEZOAR. Anche solo ingerito cura i veleni del XXX gruppo considerati i più letali tanto che non si trovano in natura.
Qui in aula ho dei Benzoar pronti per voi nel caso vi venga la curiosità della vostra compagna di "assaggiare" le vostre pozioni anche quando vi dico di non farlo. Non fatelo e basta.>>
Il dubbio grammaticale di Jesse le fece alzare un sopracciglio, eppure la sua scrittura si era sempre capita, una risata generale si sollevò dalla classe, così lasciò perdere e si limitò ad un'alzata di spalle:
<< No, Signorino Jesse, è Essenza di Cowbane.
Ti consiglierei di venire prima la prossima volta e di metterti in un banco un po' più vicino alla lavagna...- nascose con la mano destra quella che stava diventando una risata, troppo contagiosa quella della classe per resistere... - Comunque posso capire il tuo ragionamento, ma purtroppo non è fattibile.
A parte che è come distribuire trappole per topi in giro per casa nell’ottica del “nel caso entrino io le trappole le ho già messe”, pur non sapendo ne quando e ne se succederà di avere un’infestazione di Doxy. Il Doxycide serve a prevenire i loro attacchi e liberarsene, ma spruzzato in anticipo sulle tende non ha effetto…
Questo perchè la pozione reagisce proprio sul corpo della creatura, quindi va spruzzata direttamente e perde efficacia nel giro di qualche ora, quindi siate veloci.
Su un tessuto rischia di esser proprio inefficace o al massimo potrebbe stordirli se l’hai appena spruzzata quindi il drappo è ancora umido...
Inoltre scoprirete presto che oltre ad esser color nero, è anche maleodorante, quindi non solo macchi le tende, ma le impuzzolentisci pure.
Se però ci sono stati casi di Doxy magari dai vicini e rischiate che lo sciame venga cacciato da casa loro e si rifugi nella vostra, conviene esser pronti col filtro preparato, e se sentire ronzare nelle tende e arazzi, sapete che sono arrivati.
Invece per evitare una re-infestazione di casa, lanciare delle protezioni sulle tende in cui si erano insediati e che quindi erano risultate a loro idee per metter su famiglia, è la scelta più sicura.
Confesso caro Adam che per adesso non ne ho avuti di questi problemi, tranne quando ero più piccola nella casa di campagna della mia famiglia.
Sicuramente un “Repello” potrebbe funzionare, bisogna chiedere alla professoressa di Incantesimi cosa consiglierebbe. Ci sono altri trattamenti che utilizzano materiali naturali tipo erbe, essenze ed altro, ma non sono così efficaci e duraturi come la magia, vanno rinnovati frequentemente soprattutto ad ogni lavaggio della tenda o arazzi.>>
Non si aspettava tutti quei dubbi quando raccontò la storia del primo prototipo di Budge finito col dar fuoco non solo alla casa dell'uomo ma pure dell'intera isola.
Alla domanda di Mia rispose senza tanti "problemi": << Mi verrebbe da pensare al Fegato di drago, provenendo da una creatura sputa-fuoco potrebbe aver reagito con gli altri ingredienti scatenando un’auto-combustione a contatto con i Doxy >> ma quella di Valentina la lasciò letteralmente spiazzata...
Cosa potevano centrare le mezzeveele con quella pozione?
Si era incuriosita alla razza della veela perchè aveva sentito così tante persone dire che la madre era bella come una di quelle creature da essersi incuriosita e aver voluto conoscere qualcosa di più, ma essendo tanto rare e poco inclini al mescolarsi con gli umani, non aveva mai preso "seriamente" la razza.
<< Credo che questa sia una domanda da porre al vostro professore di DCAO essendo Creature consenzienti, ma a mio parere personale non penso. Da quello che posso ricordare le veele hanno Sì una debolezza/affinità al fuoco a seconda se sono nelle sembianze umane o di arpia, ma questo è un filtro creato e perfezionato appositamente per i Doxy, infatti non prendono più fuoco com'era successo nel primo prototipo della pozione, ma restano storditi e paralizzati… Forse potrebbero provare irritazione alla pelle se in forma di donna, le arpie sono addirittura immuni al fuoco, ma sicuramente le mezzeveele, essendo solo in parte veela, avranno effetti ancora minori, magari nulli, sempre SE c’è un’effettiva reazione essendo stata studiata per le caratteristiche un'altra creatura ben diversa.>>
All'ultima domanda di Cameron non seppe proprio come rispondere purtroppo. lei insegnava e aveva studiato (e creato) pozioni di ogni tipo, ma quelle già perfezionate da altri per un utilizzo come il Doxycide non sapeva dire a quale ragionamento era arrivato il creatore...
<< Se il primo tentativo del Signor Budge fece prendere fuoco ai Doxy, significa che sono particolarmente sensibili al calore e gli ingredienti utilizzati come il fegato di drago potrebbero insieme scatenare uno shock termico che li paralizza e stordisce, ma non ne sono sicura.
Purtroppo cosa mangiano non lo so per certo, sono stati trovati arazzi mangiucchiati e tende bucate... So che si trovano in tutto il Nord Europa e il Nord America, visto che prediligono climi freddi. Si annidano nelle tende specialmente, meno nei divani che devono esser in case inutilizzate, coperti da quei teli contro la polvere che si vedono nei film degli orrori sui mobili delle case abbandonate.
Perché prediligano tende e arazzi, comunque tessuti appesi non lo so…
Mi dispiace, ma queste domande le dovrai fare anche te al professore di Cura delle Creature Magiche perché non è il mio campo… - ma con fare complice aggiunse sorridendogli - ...e ti confesso, che io stessa mi sono posta la domanda.
Quando ti verrà data la risposta dall'insegnante, ti chiedo di venirla a riferire anche a me, perché mi toglieresti un grande dubbio e curiosità.>>
Guardò la classe in attesa di altre domande o interventi.
Non ricevendone, iniziò finalmente quella che preferiva: la prova pratica di Pozioni.
<< Perfetto!
Ora vi mostrerò cosa dovete fare e appena avrò finito lo replicherete. Il procedimento comparirà sulla lavagna quando starà a voi.
Mi raccomando, usate i guanti protettivi che sono sopra il solito mobile vicino i lavelli e cambiateli ogni volta che toccate un nuovo ingrediente.
Oggi lavoriamo con sostanze velenose e acide, prestate attenzione e meglio non mescolare cose a caso sopra le vostre mani, possibilmente evitate proprio di sporcarvi.
Iniziamo con la 1° Parte.>>
Magicamente mosse il suo tavolo da lavoro in modo da potersi muovere tra quello e la cattedra permettendo di lavorare rivolta agli studenti che potevano vedere i suoi movimenti.
Mise il calderone a scaldare accendo il fuoco sotto e tenendolo basso.
Dopo aver infilato i guanti protettivi si diresse al lavello e prese una delle buste di carne dal contenitore con ghiaccio.
<< Il FEGATO DI DRAGOcome ho già anticipato è usato per molte pozioni curative. In ogni sacchetto c'è la carne già della giusta quantità che dovrete tritare col bel coltello affilato che avete sopra il vostro banco e il sul tagliere in pietra affianco.>>
Subito si diresse al suo piano di lavoro e con destrezza e una precisione quasi millimetrica iniziò a tagliare la carne in fette così sottili che poi a tritarle divennero un "quasi invitante macinato" di fegato.
<< Vi faccio fare questo lavoro per primo perchè quando andremo ad aggiungere l'ingrediente prima, non ci sarà abbastanza tempo per tritarlo bene.>>
Lasciò la carne leggermente sanguinolenta sul tagliere e prese una specie di cucchiaio-misuratore in pietra che permetteva loro di prelevare dosi di alcune sostanze senza bisogno della bilancia, utile se non era richiesta una dose perfetta dell'ingrediente. Col suo mortaio nell'altra mano, si diresse di nuovo ai lavandini e si inginocchiò.
Un poco nascosta, vi era una teca piena di terra e al suo interno, una strana melma verdastra con molti occhi.
Era rimasta in un angolo buio, sotto una cappa magica, ma quando dissolse l'incantesimo, si capì subito il motivo per non l'aveva subito mostrata agli studenti: una puzza di marcio e decomposizione si sparse nell'aria a gran velocità...
Per fortuna Airwen aveva già attivato il sistema di ventilazione per non farli morire tutti da quell'odore nauseabondo.
<< Questo è un BUNDIMUN, un parassita, simile ad un fungo o melma verdognola, che si può trovare nelle case, mangia terra e il suo segreto e così acido da far marcire un'intera casa. Ne prendete 5 misurini e lo mettete nel mortaio. - così fece, lasciò vicino alla teca il cucchiaio cosìchè lo potessero usare anche loro e tornò al piano di lavoro - Lo schiacciate per bene fino ad ottenere abbastanza secreto da aggiungere 3 pipette nel calderone. Del resto della melma ve ne liberate nel contenitore apposito incantato che ogni coppia di banchi ha in mezzo a terra, è grande per entrambi.>>
Si diresse al mobile vicino il focolaio col barattolo con dentro i gusci appuntiti di Streeler.
<< Lo STREELER è una lumaca che lasciata crescere all'età adulta diventa parecchio grande, in Africa se ne sono viste di giganti, ha la particolarità che il guscio, da vive, cambia colore su base oraria, e non sto scherzando! Lascia una scia velenosa tanto da bruciare erba e terra dove passa e gli spuntoni sul guscio sono a loro volta velenosi.
Facendo attenzione a non pungervi, con le pinze, prendete 3 Streeler (questi sono piccoli, ci serve soprattutto il guscio) di medie dimensioni, li aggiungete al mortaio e li riducete ad una poltiglia per bene.>>
Con energia ridusse in pochi minuti le conchiglie con ciò che restava della lumaca ad una pasta velenosa, per poi aggiungerne 2 misurini al calderone.
<< Mescolate 5 volte in senso ORARIO, poi riscaldate a bassa temperatura per 15 secondi. - aspettò il tempo necessario per poi continuare - Ora aggiungete il fegato di drago precedentemente tritato.>>
<< Mescolate 10 volte, in senso ANTIORARIO, senza fretta mi raccomando... Appena finito agitate la bacchetta e lasciate fermentare per alcuni minuti, poi agiteremo la bacchetta per concludere la 1° parte della pozione.>>
Veloce iniziò a lavare i propri strumenti, mentre gli studenti finivano di scrivere e c'era chi bisbigliava per chiedere qualche passaggio perso per strada.
<< Ora la 2° Parte, "più facile" e veloce diciamo.
Aggiungiamo 3 pipette di ESSENZA DI CICUTA detta anche Conium maculatum e mescoliamo 4 volte in senso Orario.
Poi aggiungiamo 5 pipette di ESSENZA DI COWBANE detto anche Cicuta virosa>>
Senza mescolare, prese direttamente la boccetta dal colore giallo intenso e continuò: << Questa volta non dovete mescolare. Aggiungete subito 3 pipette di TINTURA DI TORMENTIL , ricavato da un fiore la Potentilla erecta, piccolo e giallo che probabilmente tutti conoscete.
Questa volta mescolate 9 volte in senso Antiorario.>>
<< Riscaldate ad alta temperatura per 16 secondi e appena passano agitate di nuovo la bacchetta.
Lasciamo di nuovo fermentare.
Infine agitate un'ultima volta la bacchetta per completare la pozione.>>
Lentamente dalla lavagna scomparvero gli ingredienti e comparvero le due parti del procedimento.
<< Ecco a voi il DOXYDICE, Filtro Doxycida!>>
Il composto si presentava nero come la pece e di un odore decisamente maleodorante.
<< Ora dovete ripetere voi la Pozione. Se avete bisogno io sono qui per aiutarvi.>>SPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuti alla prova PRATICA di Pozioni!
Ho risposto a tutte le vostre domande ma non infila di come mi sono state poste, per sapere la risposta vi toccherà leggere tutto!
Mi scuso io perchè, se avessi spiegato gli ingredienti nella teoria e non nella pratica, forse alcuni dubbi non vi sarebbero venuti e alcune domande non ci sarebbero state.
Per la prossima lezione saprò muovermi meglio.
Spiegato il Procedimento della Pozione in tutte e 2 le parti, mi dispiace non esser stata molto descrittiva nei movimenti, ma non è che c'era tanto da scrivere a parte quello che già diceva a voce.
Ora sta a voi ripeterla, se avete dubbi scrivetemi pure un MP o su Telegram!
_Poichè il vostro PG potrebbe aver bisogno dell'aiuto della professoressa durante l'esecuzione (non essendo una "normale prova Pratica"), potrete mandarmi un MP spiegandomi di cosa avrebbe bisogno il vostro PG e valuterò se effettivamente necessita di un mio intervento, in caso affermativo, vi scriverò direttamente come si comporta Airwen e aggiungerete il pezzo direttamente (copia-incolla) nel vostro post, mettendo in modo chiaro la parte scritta da me distinta dalla vostra.
Sotto spoiler aggiungerete la Nota in rosso che il post è stato concordato con la professoressa.
Trovate la descrizione dell'aula QUI e nel 1° post ho indicato dove si trovano gli ingredienti che verranno usati.
RICORDATE
Vi chiedo un mini-riassunto, anche schematico, sotto spoiler o nel role code ma ben distinto dal testo ONGdr, delle azioni del vostro PG così da aiutarmi quando andrò a scrivere la mia risposta comprendendo quella di tutti voi.
Criteri di Valutazione (Prova PRATICA di fine lezione):
- Lunghezza del post (+ di 300 parole come da regolamento per punti Bonus)
- Grammatica (un errorino può sfuggire, ma prima di pubblicare è sempre meglio rileggere)
- Coerenza del PG , di quello che scrivete, con la materia di cui state seguendo la lezione, la spiegazione da me fatta (se avete dubbi, scrivetemi pure un MP)
- Originalità (sempre ben accetta, soprattutto se rende la lettura del post piacevole e interessante)
- Correttezza e Precisione nell'esecuzione della parte pratica
- Onestà nello scrivere ciò che è stato spiegato e non quello che trovate su internet anche perchè potrei aver modificato qualcosa per motivi logici e pratici.
- Impegno in generale
SCADENZA: 31 / 03 ore 23:59
NON verranno concesse prologhe.
EDIT: Scadenza Posticipata al 31 per mia disattenzione nel non aver letto l'aggiornamento del regolamento per gli insegnanti
Edited by LadyShamy - 25/3/2020, 21:23. -
.17 YO ✕ Black Opal ✕ young mother“this may be the night that my dreams might let me know. All the stars approach you ♪Ascoltò con attenzione la risposta della professoressa, annuendo di tanto in tanto. Certo, lo supponevo. Grazie della risposta. Sorrise, ascoltando anche le domande con relative risposte che le avevano posto gli altri. Doveva tornare al suo solito regime di E; se avesse preso un'altra O, sarebbe davvero impazzita. Comportamento esagerato? Sicuramente, tuttavia adorava prendere bei voti.
Ma non vedeva l'ora di cimentarsi in una prova pratica, sarebbe stato piuttosto interessante; soprattutto se si fosse trovata in casa quegli esserini, sebbene sperasse che ciò non sarebbe mai avvenuto.
Ma finalmente le domande cessarono e la donna poté iniziare a dimostrare loro come si facesse quella pozione doxycida.
Osservò anche ogni singolo procedimento con attenzione, sebbene non fosse proprio nei suoi programmi della giornata toccare quella carne schifosa con origini non ben definite.
Ad ogni modo, si alzò per andare a prendere diverse paia di guanti così da averceli sempre pronti e non doversi alzare ogni volta per prenderne un paio di nuovi.
Forse ne aveva presi troppi, ma era meglio averne in più; fatto questo, si avvicinò al proprio sacchetto, guardandolo. Davvero, chissà che carne era. Lo aprì e la tirò fuori, per poi afferrare il coltello con l'altra mano. Oh, era fegato di drago. Bello. Sbuffò e iniziò a tagliare i vari pezzi di carne come aveva fatto in precedenza la professoressa, ascoltando contemporaneamente quello che aveva da dire.
Quando ebbe finito, si ritenne abbastanza soddisfatta del risultato. Poi magari non era venuto un buon lavoro e la pozione veniva male, ma intanto per lei poteva andare. Come quasi tutti i personaggi di questa narratrice, Jess non era tipa da chiedere aiuto, quindi decise di arrangiarsi... come veniva, veniva. Sebbene cercò di impegnarsi ad ogni passaggio per prendere il tanto agognato bel voto.
La professoressa, comunque, si chinò verso i lavandini e... ben presto una puzza orrenda si sparse per l'aula... aveva nascosto un cadavere, là sotto?
Preferì non pensarci, ringraziando i condotti di aerazione per non farli morire asfissiati.
Come aveva fatto la professoressa in precedenza, afferrò il misurino, prendendone cinque e svuotandone uno ad uno all'interno del mortaio. Ma ora che ce l'aveva così vicino al naso... faceva ancora più schifo.
Per fortuna era apparso il procedimento alla lavagna -che lei aveva repentinamente copiato- e poteva guardare ogni volta che voleva quali fossero i passaggi.
Prese quindi il mortaio ed iniziò a schiacciare il parassita fino alla quantità indicata, dopodiché aggiunse le tre pipette nel calderone. Una volta finito ciò, prese i residui e li svuotò nel "cestino" che aveva tra il banco suo e quello di Mia, poi badò di buttare anche i guanti e metterne un paio nuovo, come aveva caldamente consigliato la prof.
Afferrò quindi le pinze e prese i tre gusci di Streeler per poi buttare anche quelli nel mortaio ormai vuoto e iniziò a schiacciarli finché non si... polverizzarono? Era davvero soddisfatta di ciò che stava facendo fino a quel momento, che andasse bene o meno.
Aggiunse al calderone ciò che doveva aggiungere e iniziò a mescolare in senso orario, contando con attenzione quanti giri faceva. Accese il fuoco e lasciò che si scaldasse per pochi secondi, poi aggiunse il fegato di drago. Si tolse anche quei guanti, indossandone un altro paio e mescolò in senso antiorario le volte richieste, con calma.
Lasciò fermentare il tempo necessario, dedicandosi quindi alla pulizia di coltello, tagliere e così via.
Ora, passato il tempo, avrebbe finalmente potuto eseguire la seconda parte. Prese le pipette e l'essenza di cicuta, aggiungendole al calderone per poi mescolare di nuovo e lentamente in senso orario. Altro cambio di guanti. Fece la stessa cosa con l'essenza di cowbane e non mescolò. Aggiunse la tintura di tormentil e mescolò nove volte in senso antiorario.
Iniziò quindi a riscaldare nuovamente e contò i sedici secondi, agitando poi la bacchetta per far fermentare. Quando ebbe finito, la agitò di nuovo per completare la pozione.
Finalmente aveva finito. Si tolse i guanti e li buttò, aspettando il verdetto della donna.[code by psiche]
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.“Il potere logora chi non lo haValentina Vestrit
As you wish
All'udire quelle risposte, Valentina distorse la bocca in una parvenza di sorriso, ma i suoi occhi rimasero freddi e immobili come il marmo. La ragazza si era segnata le parole più interessanti della professoressa, compresi i prezzi dei vari ingredienti. Però non si ritenne completamente soddisfatta. Il veleno doxycida poteva uccidere sicuramente un umano data la presenza di cicuta. Tuttavia, un effetto diverso sarebbe stato molto più interessante.
«Grazie mille» Quelle due parole scivolarono dalle labbra della strega intonando una morbida melodia e, subito dopo, anche il suo sguardo assunse una forma consona al sorriso. Dunque, attese la fine della spiegazione per cominciare la parte pratica.
Proprio come aveva fatto la sua professoressa, Valentina mise il calderone a riscaldare a fiamma lenta nella speranza di raggiungere la temperatura ideale in tempi consoni. Dunque, si spostò verso il lavello per bagnare uno dei panni presenti nell'aula per poi sistemarlo sotto il tagliere di pietra. In questo modo l'attrito avrebbe evitato movimenti bruschi nel piano di lavoro, sopratutto durante una procedura complicata come la macinazione del fegato.
Allora, tornò nuovamente verso il lavello per prendere più di una dozzina di guanti. Non voleva rimanere a secco perché ciò avrebbe comportato una perdita di tempo, nonché la seccatura di doversi spostare nuovamente.
Dopo aver indossato quelle protezioni, si accinse a prendere una delle buste di carne contenente il fegato di drago che poi, con cura e rispetto per l'ingrediente, posizionò sul piano di lavoro.
Tenendo fermo il fegato con la mano sinistra, lo tagliò a listarelle con un coltello corto ma affilato. Come le aveva insegnato sua madre, la presa cinse fra la lama e l'impugnatura, per essere quanto più stabile possibile. Dunque, ripeté il processo fino ad ottenere dei bastoncini più sottili. Allora la sua mano sinistra cinse un coltello più largo che la ragazza usò come guida, tenendo fermi i bastoncini, mentre il coltello più piccolo, delicatamente, cominciò a trasformarli in cubetti. Ripeté l'operazione più volte fino ad ottenere una consistenza simile a quella ottenuta dalla sua professoressa.
Soddisfatta del suo lavoro, gettò i guanti in un cestino e poi ne indossò di nuovi. Fu allora che una ventata acicidognola la colse in pieno volto. Valentina si portò il gomito al naso per attutire quell'odore. Ma non ci riuscì. Fortunatamente, dopo qualche secondo, i sistemi di areazione resero l'ambiente meno malsano.
Trattenendo la sua repulsione per quel parassita disgustoso, Valentina afferrò il suo mortaio fino a giungere alla teca da cui la professoressa aveva estratto l'ingrediente. Usando lo stesso cucchiaio, prese 5 misurini e li versò nel mortaio. Poi, nuovamente, tornò sul suo piano di lavoro. Qui, tenendo ferma con la mano sinistra il mortaio, strinse il pestello nella mano destra e iniziò a macinare il composto con movimenti circolari accompagnati da una leggera pressione. Normalmente, quando si usa un mortaio, è possibile anche tritare una spezia colpendo in rapida successione con una pressione maggiore. Ma questo avrebbe portato a degli schizzi che, data l'acidità dell'ingrediente, Valentina avrebbe voluto evitare. Quando il tutto fu pronto, la strega versò 3 pipette del composto nel calderone per poi gettare quello che era avanzato nell'apposito cestino.
"Che spreco, magari lo avrebbe potuto usare lui." Pensò la strega, fissando con la coda dell'occhio il suo compagno di banco mentre, con fare emulatore, si apprestava a giungere al barattolo contenente gli Streelers. Usando le pinzette, ne portò tre all'interno del mortaio per poi tornare al piano di lavoro. Ancora una volta, la strega sfruttò il pestello per renderle poltiglia. Ancora una volta, si cambiò i guanti.Dunque, da quella pasta velenosa, estrasse due misurini che aggiunse al calderone.
Mescolare cinque volte in senso orario, scaldare a fiamma bassa per quindici secondi, poi aggiungere il fegato di drago. Fissando il suo orologio da polso, si sentì leggermente in ansia, ma non vedendo ancora nulla andare a fuoco, poté ritenersi soddisfatta.
Dopo aver versato il fegato, mescolò in senso antiorario dieci volte emulando i ritmi della docente. Dunque, attese i minuti necessari per poi agitare la bacchetta e concludere la prima parte. In quei secondi di calma, non rimase immobile, al contrario cercò di sistemare il suo piano di lavoro per renderlo più pulito possibile. L'ordine era essenziale.
Quando fu il momento della seconda parte, Valentina capì di potersi rilassare. O almeno le parole della docente la persuasero a farlo. La strega aggiunse tre pipette di essenza di cicuta per poi mescolarla quattro volte in senso orario. Dunque aggiunse cinque pipette di essenza di cowbane. Senza mescolare, la strega aggiunse tre pipette di tintura di Tormentil, mescolando nove volte in senso antiorario.
Allora alzò la temperatura, lasciando il composto a riscaldare per sedici secondi per poi agitare nuovamente la bacchetta in attesa della fermentazione. Concluse agitando un'ultima volta la bacchetta e il gioco era fatto. Anche la seconda parte aveva richiesto diversi cambi di guanti ma, gettando l'ultimo paio, la strega si sentì libera come il vento.
Valentina attese impazientemente il giudizio della professoressa. L'idea di poter scacciare dei doxy non la interessava. Quella di avere avuto successo, si.CITAZIONENarrato
«Parlato»
"Pensato"✕ schema role by psiche. -
.“Come on skinny love what happened herePrese appunti mentre la docente rispondeva alle sue domande e quelle dei compagni. Non aveva ottenuto esattamente la spiegazione che sperava circa la Cicuta, e sapeva che vi erano anche altri veleni tra gli ingredienti ma si appuntò di approfondire la conoscenza di ogni singolo componente, giusto per essere più preparata alla lezione successiva. Non apprezzò comunque l’appunto di Cameron sul fatto di uccidere i Doxy direttamente e gli lanciò un’occhiata. “Poverini, non meritano di morire…sono infestanti e velenosi, certo, ma se allontanati e tenuti a distanza non fanno male a nessuno.” osservò, da pacifista quale era.
Mia non era il tipo di persona che accettava la possibilità di chiedere aiuto, era sempre impegnata a mettersi alla prova e cercare di fare tutto da sola, quando poteva, soprattutto in ambito scolastico. A meno che non fosse espressamente richiesto di lavorare in gruppo –cosa che comunque non le dispiaceva e che aveva anche trovato utile in più occasioni-, non era di certo il tipo che chiedeva supporto o appoggio da qualcuno, indipendentemente dalla difficoltà del compito assegnato. Sì, avrebbe cercato di portare a termine una qualunque istruzione, facile o meno, ma lo avrebbe fatto da sola, anche solo per dimostrare a sé stessa di esserne capace.
SI mise quindi all’opera dopo aver minuziosamente appuntato il processo e cercò di seguire l’ordine corretto di ogni azione e il quantitativo giusto di ogni ingrediente, dopo aver indossato i guanti. Ora, non si reputava un tipo facilmente impressionabile e sapeva che nelle pozioni spesso bisognava utilizzare determinati ingredienti, ma non potè reprimere una mezza smorfia quando si trovò a dover lavorare con il fegato di drago. Sospirò piano e si fece forza, continuando a ripetersi che si trattava di carne normale, anche se Mia era più vegetariana che altro.
Se pensava che il fegato di drago fosse un ingrediente difficile era perché non aveva ancora visto il Bundinum: l’odore le provocò un conato di vomito non indifferente, nonostante il sistema di aereazione attivo, e si sforzò di essere il più rapida ed efficiente possibile, liberandosi della melma in eccesso dopo aver riempito 3 pipette e averle messe nel calderone.
Dopo quel che aveva appena fatto, prendere tre streeler di mezze dimensioni e pestarne il guscio le sembrò quasi una passeggiata, per quanto le dispiacque trattarli in quel modo ne aggiunse la polvere al mortaio e la lavorò con decisione e ne aggiunse due misurini al composto. Girò cinque volte in senso orario, riscaldò a bassa temperatura per 15 secondi –precisi al millesimo, controllò con attenzione il timer- poi passò a girare, con calma, 10 volte in senso antiorario e poi agitò la bacchetta prima di lasciare fermentare per qualche minuto.
Agitò ancora la bacchetta per dare inizio alla seconda fase, in effetti più semplice come era stato detto dalla docente. Aggiunse tre pipette di Conium Maculatum, girò quattro volte in senso orario, e poi aggiunse 5 pipette di Cowbone, ben attenta a non mescolare di nuovo. Più velocemente possibile e cercando di non fare danni aggiunse subito tre pipette di Tintura di Tormentil e poi mescolò ancora una volta, nove volte in senso antiorario. In pratica aveva quasi finito: alzò la temperatura e lasciò riscaldare per sedici secondi, agitò la bacchetta poi lasciò fermentare e chiuse tutto il processo con un altro movimento sicuro della bacchetta.
Aveva fatto tutto in ligio silenzio e osservò il suo composto: vedendolo così, comprendeva perché non fosse piacevole metterlo preventivamente in giro per casa ma solo all’occorrenza.Mia Freeman-SHEET-
"Parlato" - "Pensato"- "Ascoltato"[code by psiche]
SPOILER (clicca per visualizzare)Risponde a Cameron Cohen , poi esegue la pozione seguendo i passaggi elencati dalla prof.. -
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Jesse si deprime e poi si chiude nel suo autismo in cucina.