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.SPOILER (clicca per visualizzare)Harry arriva in aula, saluta l ospite della lezione stessa (decisamente vip) e prova a rispondere alla domanda posta..
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.AIDAN HARGRAVESBeh, da una prima stima mio caro ragazzo
Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!Code ©#fishbone“Tre anni che conosco il prof Olwen e seguo le sue lezioni e ancora non riesco a capire se mi sta simpatico oppure no.” Così aveva cominciato quella giornata, mentre chiacchierava con un suo compagno di casata tra un cornetto alla nutella e l'altro. Lui aveva Rune, ed era da solo, dato che Aibileen non aveva scelto quella materia. Quindi aveva salutato la sua ragazza con un bacio e si diresse dritto dritto verso l'aula di rune.
“Buongiorno prof OlwHAT THE F...?! Dov'è Olwen?” chiese Aidan, sorpreso dalla presenza d quel tizio. Tizio che in effetti gli ricordava qualcuno che aveva già visto da qualche parte. Finché non ricordò dove lo aveva già visto e, cosa più rara che mai, si ricordò anche il nome di questo tizio!
“Cosa...cosa ci fa lui qui?” era più un pensiero ad alta voce, non rendendosi conto che c'erano anche altre persone assieme a lui.
Prof Kwaku rispose alla domanda subito dopo, anche se rimase vago sul motivo per il quale non era lì.
Dopo quel piccolo shock, si risistemò, salutò anche i compagni e si andò a sedere al suo posto.
Era strano non vedere il prof Olwen..e sperava che non dovesse farci l'abitudine per il resto dell'anno.
Il prof cominciò a parlare e a introdurre la lezione di quel giorno. “Cultura Baltica..sembra rivelarsi una lezione figa, oggi!”
Mormorò incuriosito, appoggiando i gomiti sul banco, aspettando che continui.
Appena fece apparire i quattro oggetti, Aidan si sporse un po' per vederli meglio, concentrandosi di più sul fumetto. “Quello lo voglio io, a fine lezione..”.
E quando fece la domanda Aidan alzò la mano e provò a dare una risposta. “Quel fumetto mi incuriosisce. Anche se, con tutto il rispetto, sono Team Iron Man fino al midollo. Thor, mi corregga se sbaglio, dovrebbe essere un dio Norreno, quindi potrebbe far parte del popolo del mar baltico...ma se fosse stato lui, avrebbe messo una riproduzione del Mjolnir, no? La nave e il vaso non credo proprio, dato che quelli sono della parte orientale...quello che potrebbe effettivamente far parte del mar baltico potrebbe essere la croce...dato che l'originale si trova al ministero della magia della Danimarca che, se non ricordo male si trova proprio nel mal baltico. Ma potrei anche aver detto una cavolata colossale”. Detto ciò, rimase in silenzio ad ascoltare le risposte dei compagni.SPOILER (clicca per visualizzare)Ecco arrivare Aidan, che saluta il professorOlwenkwaku e risponde alla domanda a modo suo. -
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.Qualcuno avrebbe dovuto trovare un modo per spiegarle quella incomprensibile legge magica che regolava il tempo: come diamine era possibile che al biennio pur seguendo tutte le materie si trovava con più tempo libero rispetto al triennio in cui aveva potato via quello che riteneva inutile e superfluo per concentrarsi esclusivamente su cinque insegnamenti? Giurava di esser arrivata ad un livello tale di multitasking che avrebbe fatto morire anche il più impavido degli uomini. Sì, proprio quelli che con due linee di febbre si appellavano a druidi, sciamani e sacerdoti per avere l'estrema unzione. E, rimanendo in esalazioni di ultimi respiri e preghiere che ti accompagnavano nell'aldilà, la lezione di Antiche Rune diveniva il suo personalissimo campo di morte. Non si trovava solo tra due fuochi rappresentati da Joshua e Cameron, appartenenti al suo stesso anno, quella era una lezione in cui convergeva l'intero triennio e quindi alla quanto più probabile presenza di fantasmi presenti e passati, probabili futuri, nelle persone di Lucas, Jesse, Blake e Lilith, senza dimenticare Vesper. Un calderone esplosivo vero e proprio, una lezione capace di metterla in ginocchio e non nel modo più piacevole e sensuale della sua versione.
E sarebbe andata anche peggio. «Ma che diamine?» fu la reazione nel non trovarsi il calmo ex Responsabile degli Opal ora sugli Ametrin, bensì Labaan famoso per essere un amante del pettorale nudo, gioielli che non potevano essere definiti meri punti luce e compagno/marito/amante del Capo Villaggio di Denrise. Ah, sì, anche uno dei Superquattro. Un uomo cui portare rispetto ma non proprio da prendere come suo personalissimo modello. «Salve», non si sperticò in complimenti, leccate di culo o suonate di violino improvvisate, preferendo andare ad occupare un posto il più lontano possibile da Lighthouse. Con il Caposcuola i rapporti, dopo anni, erano ben oltre i minimi storici: il nulla cosmico. Persino ora che Evans era tornato. Sperava non si facesse trascinare anche lui dal carisma e dal fascino dell'Ametrin, aggrappandosi alla sua più che annuale relazione con Adamas. Ed a proposito di relazioni... dov'era finito Cohen?
La sua presenza lì, prima di altri personaggi delle sue vicende personali, poteva rivelarsi un vero e proprio asso nella manica. Forse.
Kwaku si lanciò in scuse che avevano del torbido in merito all'assenza dell'irreprensibile Olwen che era stato già sostituito dalla vecchia enoncara MacEwen, in una staffetta cui persino un appassionato di tennis non riusciva a tenere fissi gli occhi sul testimone. «Punti in più per Labaan ed il suo essere selvaggio», seppur il breve accenno su quello che avrebbero toccato la mandò in crisi. Cultura baltica? In che senso? Alcuni studiosi facevano risalire ad essa i tre paesi che detti uno dopo l'altro sembravano uno scioglilingua -Estonia, Lettonia, Lituania- o impropriamente tutti quelli che si affacciavano nel suddetto Mare: a quelli di prima si aggiungono Danimarca, Germania, Danimarca, Polonia, Svezia, Russia e Finlandia. No, la Norvegia manco per l'anticamera del cervello. «A prescindere da quali paesi includiamo nella cultura balcanica -per me i soli Estonia, Lettonia, Lituania- la religione cristiana, nelle sue declinazioni, è diffusa in ogni angolo del globo ed ha come simbolo la croce; la miniatura della Kobukson ricorda le drakkar -che però sono della cultura scandinava, quindi seppur Svezia, Danimarca e Finlandia si affaccino sul mar Baltico, secondo alcuni studiosi è improprio definirli anche Baltici. Ma se vogliamo metterli in un calderone, direi che possiamo vederne delle influenze anche nell'imbarcazione coreana», prese un attimo, riordinando le idee. «Quanto ai koropukkuru sono nani o comunque esseri legati alla natura, un po' come gli spiriti o il popolo verde riscontrabili, sotto altri nomi, in tutte le culture. Infine Thor. Non ricordo se propriamente Lituani od Estoni, c'era Taarapita, Taara, che è associato al dio del fulmine. Quindi direi... il fumetto di Thor». Sperava che la sequela di informazioni che aveva sciorinato fosse comprensibile al signor di Sigurd, così come lo era nella sua mente contorta.Elisabeth
Lynch"Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can."
Black OpalPrefettaBattitricecode by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Pensieri sparsi su Cameron Cohen, Joshua B. Evans, Lucas Jughed Jones, Jesse Lighthouse, Blake Barnes, Lilith Clarke. Risponde alla domanda.. -
.15 Dicembre. Mancavano pochi giorni alla fine della scuola prima delle vacanze natalizie e Gyll non faceva altro che vedere lo scorrere del tempo sul calendario, nella magra speranza che avrebbe potuto lasciare quelle mura per circa due settimane. Era qualcosa di meraviglioso visto quanto quella gabbia dorata le stava stretta e attendeva ogni volta la pausa dalle lezioni per poter fuggire in chissà quale posto magnifico o, semplicemente, tornare a casa sua, dove poteva stare in grazia di Odino, senza nessuno che le rompeva le scatole.
Quel giorno, la ragazzina stava cercando di seguire al meglio ogni lezione, senza alcuna distrazione, tuttavia, l'idea che le attendeva la lezione di rune, fece tornare alla mente della ragazzina il fatto che era da un sacco di tempo che non vedeva Gerald.
Sospirò, giungendo in quella stanza che ormai era diventata delizia e tortura per la sua mente, quindi a capo chino cercò il primo posto in ultima fila che fosse libero, prima di sussultare ad una voce ben diversa da quella del professor Olwen (n.d.a.: impegnato col suo doppelganger chissà dove!!!), tanto che lo stupore le si disegnò in volto a trovare Kwaku a presenziare alla lezione e non il dolce e gentile Lancelot.
Kwaku incuteva decisamente più terrore di quanto lo facesse Olwen, ma doveva ammettere che era decisamente affascinante. Forse il debole che Gyll aveva per gli uomini di Denrise sarebbe stato un grosso problema per la sua concentrazione a lezione. Poggiò il mento sul dorso della mano e lo osservò da capo a piedi, quasi affascinata, con i suoi occhi da cerbiatto a concentrarsi su ogni particolare. Era uno dei Superquattro della Lega dei Duelli e le storie che Gerald aveva raccontato su di lui erano svariate, ma tutte piene di eroismo, tanto che la mezza-veela si chiedeva se fossero realtà o solo un'esaltazione della figura dell'altro.
Sgranò gli occhi alla rivelazione su Lancelot, credendo fermamente che quella frase avesse tutto di sessuale e niente di duellante. Non poteva crederci che Olwen... cioé Labaan... ma a scuola?! Voleva chiederlo, ma sapeva che non erano fatti suoi, quindi si limitò a guardarlo come se avesse appena scoperto la cosa più strana del mondo, con gli occhietti sgranati e le guance arrossate.
Ascoltò le risposte dei suoi compagni e quasi timidamente sollevò la mano, non aveva voglia di farsi notare, sapeva che se lo avesse fatto il mondo sarebbe crollato su se stesso e tutto sarebbe andato in frantumi, come capitava da troppo tempo, ormai, ogni volta che si metteva al centro dell'attenzione.
«Seppur tradizionalmente ci riferiamo ad Estonia, Lettonia e Lituania, come Paesi Baltici, dimentichiamo che bagnata da questo mare c'è anche la Danimarca. Lei, professor Labaan, ci ha chiesto quale di questi appartiene ai popoli del MAR Baltico, non a quelli che noi reputiamo i Paesi Baltici (quindi i primi tre); quindi sì, per esclusione direi che la croce cristiana esposta al Ministero della Magia Danese, appartiene ai popoli del mar Baltico. Inoltre, essendo il cristianesimo la religione più diffusa in quello Stato, seppur il luteranesimo abbia un'alta percentuale di fedeli.»
Tornò in silenzio, sperando di non aver fatto troppi danni con la sua apparizione e la sua domanda, ma rimase a guardare il docente per caso (?) in attesa di quello che andava fatto.Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, IV anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Se doveva essere sincero, la cosa che più aspettava delle lezioni di Antiche Rune, era proprio tormentare il docente. Ma lo faceva con affetto, eh. Se in un primo momento lo aveva odiato, con il passare del tempo si era trasformato in un mentore, una persona di riferimento che era anche riuscito ad indicargli quale fosse, forse, il percorso migliore per lui da seguire per iniziare il Triennio.
Beh, quel giorno non faceva eccezione dalle sue aspettative, anche se non si aspettava chi avrebbe trovato al posto di Olwen.
Era giovedì, un comunissimo giovedì, a sentir scrivere altri, ed in effetti poteva dire che fosse così. Era abbastanza contento; era riuscito a mettere la prima pietra volta a creare un ponte per ricucire un qualche rapporto con la Freeman, aveva invitato la Lynch al ballo che si sarebbe tenuto di lì ad una settimana e non si era ancora ammazzato con Jesse dall'inizio dell'anno. Tutto andava liscio, no? Ma preferì non dirlo troppo ad alta voce per evitare che chiunque manovrasse la Legge di Murphy, lo sentisse.
Non me lo ricordavo nero, Olwen pensò Cameron, entrando in aula ed osservando il novello docente. Ovviamente non diede voce a quel pensiero perché sembrava che Kwaku potesse spezzarlo con una sola occhiata storta e sebbene Cameron corresse quasi tutte le mattine, non aveva un fisico adatto a contrastare chicchessia.
Una volta entrato in aula, la nocciola andò subito a setacciare i volti alla ricerca di quello che più di tutti voleva vedere. Non ci mise molto a trovarla, invero, l'avrebbe riconosciuta tra altri mille. Quindi si avvicinò, accostandosi al suo orecchio e sorridendole.
Volevo portarti dei fiori, ma poi ho pensato che li avresti fatti appassire le sussurrò con una mezza risata. Era sia un complimento che un insulto -anche se affettuoso-, stava a lei interpretarlo come meglio le aggradava. Quindi le si mise di fianco, sedendosi pesantemente sulla propria sedia, stravaccandosi come se fosse casa sua. Meno male che non ho portato Ashura, oggi commentò, riferendosi all'assenza del proprio Chocobo, che aveva preferito rimanere al caldo della camerata, piuttosto che avventurarsi sotto il sole leggero di metà dicembre.
Osservò il superquattro prima di volgere lo sguardo verso Liz ed attirare la sua attenzione soffiandole contro la guancia. Avrebbe parlato solo quando si fosse assicurato che stesse ascoltando. Questo qui già mi piace affermò, indicando la sua postura che era molto meno rigida ed impostata di quella di Lancelot, anche se aveva qualcosa da ridire sul suo abbigliamento privo di stile. Si strinse nelle spalle e si tese in ascolto di ciò che aveva da dire.
Trattenne una risata e convenne con se stesso che sì, effettivamente, non era male quel sostituto. Qualcuno ha fatto le ore piccole commentò con una certa malizia e senza preoccuparsi di tenere un tono basso, quello non poteva ucciderlo durante una lezione. Vero? ...Vero?
Sono d'accordo con Hangover. Esiste qualcuno che non è Team Iron Man? Commentò, informato su tutto quel che c'era da sapere grazie anche al sangue babbano che gli scorreva nelle vene. Gli mancavano ancora alcuni film Marvel a dire il vero, ma ne aveva visti abbastanza per poter confermare la sua scelta. Quindi, tornò a fissare gli oggetti messi a disposizione.
Io opterei per la croce. Insomma, è un popolo Cristiano e poi è bagnata dal Mar Baltico, la Danimarca. Semplice e coinciso. Non aveva tutta quella voglia di fare grandi discorsi come i suoi compagni, lo trovava abbastanza inutile.
Thor non c'entra nulla, quelli hanno delle divinità completamente impronunciabili, la nave potrebbe ricordare una drakkar e tutto quello che volete ma non stiamo parlando di Denrise, il vaso boh non l'ho mai visto in tutta la mia vita, ma non credo stiano bene insieme cultura baltica e roba giapponese.
Una volta chiusa la bocca, incrociò le braccia al petto e tornò a rilassarsi sulla sedia. Non c'era Olwen, non era particolarmente interessato a fare bella figura -meno del solito, s'intende- quindi era in relax completo.Cameron Cohen
DioptaseIII AnnoEterosessualecode by ©#fishbone
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.Quell'anno era iniziato decisamente meglio di come si aspettava. Non solo il suo ruolo da Caposcuola, ma anche le sue attività stavano andando nei migliori dei modi. Doveva ammettere che - comunque - stavano succedendo tante di quelle cose strane che Lilith non si spiegava perché dovessero accadere proprio il suo ultimo anno di scuola. In primis, dopo la sua rottura disastrosa con Blake e il loro non tornare insieme, aveva pensato che tutto sarebbe andato sempre più in fondo, tuttavia dovette ricredersi, complice anche la presenza di interessanti argomenti di conversazione che aveva ritrovato in un primino dal fare strano.
Questo l'aveva stimolata anche a mostrarsi un tantino più superba in giro per i corridoi, come se l'aver attirato una nuova leva - cosa non nuova, certo, ma di un livello decisamente migliore - avesse sollevato l'asticella della propria autostima.
Aveva varcato la soglia dell'aula di Rune con il mento alto e un sorriso spensierato sul volto, mentre avanzava tra i banchi per raggiungere la prima fila, proprio di fronte a quella che sarebbe dovuta essere la postazione dell'Olwen.
Postazione lasciata ad uno di quei denrisiani che Lilith stimava senza alcun limite: Kwaku. Aveva visto tutti i suoi duelli della Lega, sognava di riuscire a diventare almeno un minimo come lui, almeno avvicinarsi, o - magari nei suoi sogni - diventare sua allieva.
Lilith era persa per quella figura, quindi quando lo vide, non fece altro che guardarlo con ammirazione, mentre ne ascoltava ogni singolo suono.
«Buongiorno, professore.»
Lo salutò con educazione, sistemando sul banco il proprio Manuale e le pergamene degli appunti, quindi si mise in diligente ascolto.
Ascolto che la portò a volgere il ghiaccio verso ogni membro dell'aula che parlava, trovandosi in disaccordo e in accordo diverse volte con il loro dire.
Si riallacciò alla divinità di Thor, già toccata da diversi di loro ma soprattutto da Elisabeth.
«Credo che ognuno di quegli oggettini, possa essere in un certo qual modo riavvicinato alla cultura Baltica. Nei paesi scandinavi vi era il culto di Taara, come appunto diceva Lynch. Ogni cultura, alla fin dei conti, ha rivisto in diverse forme e salse, le proprie divinità, Thor era Taara per gli scandinavi, ma Giove per i Romani.»
Soffiò quelle parole, ritornando poi in silenzio a vedere il proseguo di quella lezione.Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Caposcuola"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Rune era una delle sue materie preferite assieme a Difesa ed Incantesimi, sebbene fosse -tra le tre- quella di più difficile comprensione. Ma andava bene così, le piacevano le sfide, la stimolavano sempre a fare meglio.
L'ora precedente ce l'aveva avuta libera, non frequentando Magia Verde, quindi ne aveva approfittato per rispolverare un po' il suo manuale di rune, leggiucchiando tutto il programma del triennio. O meglio, il programma del quinto anno, precisamente, e con lui, tutti gli argomenti. Aveva solamente un'ora, quindi ovviamente è stata una letta veloce, ma tanto le è bastato per darsi un'idea complessiva su che cosa avrebbero affrontato quell'anno.
Quando il suo magifonino segnò meno dieci minuti all'orario di inizio della lezione, Jess chiuse il libro e lo mise sottobraccio, sollevandosi ed abbandonando il confortevole calore della sala comune a favore di quello molto più freddo dell'esterno, di quei corridoi ancora così pieni di spifferi, una caratteristica che da sempre, accomunava Hidenstone ad Hogwarts.
Arrivò al primo piano, fermandosi in corrispondenza dell'enorme porta dell'aula. Ricordava chiaramente che la cosa che più l'aveva affascinata, era stato il fatto che quella porta si aprisse sempre nei modi più disparati e genericamente, a seconda di che stagione vigesse in quel periodo.
Quel giorno, visto che ormai l'inverno era prossimo, si disciolse in un turbinio di neve molto affascinante, che le diede appena il tempo di osservare i simboli runici intarsiati su tutta la superficie, indubbiamente opera di una mano esperta.
Quando riuscì a superare i fiocchi che danzavano, innocui, attorno a lei ed entrò ufficialmente nella classe, rimase per un secondo interdetta nel non vedere come al solito Olwen, magari con le sue camice verdi ed i pantaloni cachi. Al posto suo, c'era la sua versione più muscolosa... e meno bianca. Non le ci volle molto per apprendere chi fosse quell'uomo palestrato e vestito come se dovesse andare a caccia, poiché era abbastanza famoso nell'isola anche per chi in quell'isola non ci aveva messo mai piede fino all'inizio dell'Accademia.
Si trattava di Kwaku: compagno -in teoria- di Sigurd nonché noto superquattro in quella lega duelli che lei aspirava a conquistare, una volta uscita da quella scuola. Ora che ci pensava, mancavano solamente pochi mesi. A dividerla dal futuro, solo una manciata di lezioni e la pressione degli esami GEMMA a gravare sulle spalle di ognuno di loro.
Buongiorno salutò il neo docente, guardandosi attorno per scorgere volti conosciuti. Sconosciuti no di sicuro, visto che stavano assieme da una quantità innumerevole di anni. Individuò subito Jones in penultima fila e sollevò gli occhi al cielo, per nulla rincuorata del fatto che le cose non fossero cambiate nemmeno con l'avanzare degli anni. Proprio quella mattina, aveva dovuto tenerlo sveglio, altrimenti si sarebbe assopito dentro la propria colazione. Passando, salutò con un cenno della mano Blake, Jesse ed Howard, riservando ad Elisabeth solamente uno sguardo di sbieco, dirigendosi poi verso il moro, scivolando nel posto accanto al suo.
Almeno in classe te lo potresti togliere commentò a bassa voce, accennando al cappellino con il mento. E siediti composto, quel tizio ha l'aria di uno che potrebbe spaccarti in due solo col pensiero. Anche se sembra molto più chill di Olwen. Una pausa drammatica, mentre lo osservava da capo a piedi con espressione sconsolata. Fra dieci anni, non venire a lamentarti da me se avrai mal di schiena. Un mezzo sorrisetto le illuminò le labbra, osservandolo ora con la coda dell'occhio, i gomiti posati sul banco e l'espressione lievemente assorta in direzione di Labaan.
Chissà, magari si è intrattenuto nel letto con Annie sussurrò a Lucas, quasi a voler dire che avrebbero potuto fare la stessa cosa invece che andare alla lezione. Anzi, senza "quasi". Per quanto adorasse Lance e le sue lezioni, a volte sapeva essere veramente pesante con la sua parlantina. E con le sue paternali. Sorrise con affetto al pensiero, prima di concentrarsi sull'argomento della lezione: la cultura baltica.
Osservò tutti gli oggetti con aria pensosa, indicandoli e catalogandoli uno ad uno nella propria testa, cercando un nesso logico che li potesse unire.
Mh... Thor, il Dio norreno del tuono, preso così com'è non c'entra nulla, ma se consideriamo che anche la cultura baltica prevede la credenza in più Dei, potrebbe corrispondere a Pērkons, il loro Dio del Tuono. Era d'accordo con le parole di Blake: ognuno di quelli oggetti, poteva essere ricollegato alla Cultura Baltica, anche se il fatto che l'uomo avesse detto che solamente un oggetto era ad essa legato, un po' la mandava in crisi. Che fosse una domanda trabocchetto?
Quindi, in senso ampio, possiamo considerarlo legato a loro. Allo stesso modo in cui quella romana e greca sono state legate, immagino. Si soffermò sull'oggetto successivo, soppesandolo con il pensiero. Non capisco quale sia la risposta giusta sussurrò a Lucas, in modo che solo lui sentisse, mentre nella sua testa tentava di trovare una quadra. Non so, credo anche io che la risposta sia La Croce, sia perché appunto erano un popolo cristiano, sia perché in un certo periodo, i danesi hanno dominato il territorio. Basta, quello era tutto ciò che sapeva. Il fatto che un quesito così facile l'avesse mandata in crisi, la innervosiva parecchio e temeva di aver sbagliato risposta.Jessica Whitemore
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SPOILER (clicca per visualizzare)Saluta Blake Barnes Jesse Lighthouse Howard H. Van Leeuwen ed interagisce con Lucas Jughed Jones. -
Joshua B. Evans.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Harry si unisce al gruppo di lavoro Dagaz guidato da Numero cinque Con il quale interagisce per dare le sue prime idee sul villaggio in questione..