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.Per Eva era strano vedere tutti quei ragazzi crescere di giorno in giorno. Erano un passo dal mondo degli adulti, fuori da quelle mura che secondo lei proteggevano ognuno di loro, o almeno ci provavano visti i risultati di alcune brutte esperienze. Eppure, quei ragazzi erano riusciti ad arrivare sempre più forti fino a quel punto e lei ne era orgogliosa. Quel giorno era in compresenza con Olwen e avrebbero portato i ragazzi a svolgere un compito arduo, qualcosa che poteva esser utile loro per tutta la vita e che sperava non fosse troppo complicato per alcuni di loro.
«Sono proprio cresciuti, non trovi?» – la voce della Ivanova era quasi rotta da una malinconia dolciastra, mentre attendeva con ansia l’arrivo degli studenti del triennio, davanti le scale del grande atrio. Qualche giorno prima di quella lezione, nelle bacheche di ogni Casa, era apparsa una pergamena che recitava le seguenti parole:CITAZIONEGentilissimi studenti del triennio,
siamo lieti di invitarvi alla lezione congiunta di Antiche Rune e Incantesimi. Per tale occasione, vi preghiamo di recarvi alle ore 15 di martedì 1 Marzo, nell’atrio principale.
Vestite comodi, siete autorizzati a non indossare la divisa!
Eva Ivanova & Lancelot Olwen
Così concludeva il messaggio dall’elegante calligrafia e ora non restava che attendere i ragazzi nel luogo dell’appuntamento «Sono davvero curiosa di sapere come reagiranno i ragazzi quando li porteremo fuori. La prima volta che sono stata lì, ero emozionatissima.» – effettivamente la sua esperienza sul posto dove stavano andando era stata una di quelle che non avrebbe mai più dimenticato. Eva vide arrivare i primi studenti del quinto anno, che avrebbe accolto con un buongiorno e un sorriso amorevole, mentre li vedeva iniziare a vociferare tra loro ipotizzando quale sarebbe stato l’argomento della lezione di quel giorno. Eva ascoltava le mille ipotesi e sorrideva di tanto in tanto. «Quando siamo pronti, iniziamo.» – sussurrò avvicinandosi appena a Lancelot.SPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuti bambinetti belli del triennio a questa lezione congiunta di Rune e Incantesimi.
Non dovete fare altro, per questo primo post, che inserirvi a lezione e prepararvi ad intraprendere la magica (?) avventura!
Scadenza prevista: 9 Marzo 2022 ore 23.59Eva Ivanova"Pensa, credi, sogna e osa."Doc. Incantesimi, Resp. Diop"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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ATTENDERE IL PROFESSOR OLWEN PRIMA DI POSTARE ♥
Edited by Lancelot Olwen - 2/3/2022, 23:47. -
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Edited by Lancelot Olwen - 8/3/2022, 23:45. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Jesse è sovreccitato dalla gita.
Raccatta i ragazzi in sala comune black opal e li porta da eva e lance, poi arriva in perù, rimane in canotta e cerca di trasfigurare un tubetto di crema solare che offre anche a Blake e a chiunque voglia/possa servirsene.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Blake Barnes e Jesse Lighthouse.
Usa Vestis per trasfigurare la propria felpa in un cappello da esploratore stile Indiana Jones verde militare per Jesse; quindi, usa Vestis per trasfigurare la propria giacca a vento in una bandana bianca per sé.SPOILER (clicca per visualizzare)Coraggio: 14
Empatia: 16
Intelligenza: 24
Resistenza: 17
Tecnica: 13
Intuito: 20
Destrezza: 16
Carisma: 16
- Monile a forma di caduceo in mercurio ᛗ: Chi lo indossa ottiene un bonus al dado di +1 quando lancia Incanti Elementali.. -
.L'invito a non indossare la divisa ma vestiti più comodi, era stato accolto dal ragazzo con un sospiro di sollievo ed un'alzata di spalle. Non avrebbe indossato la divisa comunque, invero. Cosa gliene fregava lui di punti persi, punizioni o brutti voti? Era diventato un emo depresso che si tagliava perché soffriva cit. (?) e quindi aveva ancor meno voglia di prima di stare alle stupide regole imposte da quella vecchia mummia più longeva della Regina Elisabetta.
Ehi Ash, a quanto pare oggi non dovremo stare in quelle aule ammuffite annunciò, accarezzando il piumaggio bordeaux del proprio chocobo, che ormai era decisamente più cresciuto rispetto a quando la sua testolina era sbucata fuori dall'uovo. Aveva detto "dovremo" poiché che fosse possibile da regolamento oppure no, Cameron aveva iniziato a portarselo ovunque; Ashura era diventata la sua unica compagnia, ormai, una compagnia fissa e con la quale passava la maggior parte del suo tempo, l'unico esserino che lo amava incondizionatamente. Cioè vogliamo dire, Mia lo aveva lasciato per una cazzata, con Elisabeth invece le cose erano parecchio complicate, anche se sembravano aver ristabilito una parvenza di equilibrio. Nonostante ciò, Cam non voleva forzare la mano, lasciandole spazi e tempi di metabolizzare tutto.
Quindi si alzò dal letto dov'era steso pigramente con qualche foglio di carta colorata in mano, intento ad intrecciarli, piegarli e modellarli come creta sotto le sue dita, fino a farli diventare copie perfette di oggetti reali, solamente che questa volta erano degli origami. Depositò i suoi lavori sulla scrivania ed indossò una tuta molto poco scazzo e delle scarpe comode, quindi uscì, seguito dal suo vedere ed adorato Chocobo.
Erano circa le 15:05 quando arrivò in atrio, tallonato dal fedele Ashura, che studiò curioso i due docenti da dietro le gambe di Cameron. Il chocobo già conosceva il biondo, quindi non si fece poi così tanti problemi a zampettare verso di lui, magari nella speranza che gli desse qualcosa da mangiare o qualche coccola. Cameron osservò il docente come a dire "io in camera non lo riporto". Ed era un po' un ordine categorico, non voleva separarsi dal suo famiglio, piuttosto avrebbe droppato lui stesso la lezione. Buongiorno, professori chiosò alla fine, forse un po' a scoppio ritardato, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni ed attendendo che svelassero l'arcano. Per fortuna non era arrivato in tempo per sentire le grida da checca di Jesse, ma comunque si tenne ben lontano dai due piccioncini, evitando di simulare i conati di vomito, solamente perché aveva davanti dei docenti così noiosamente pallosi.
Semola è piuttosto egocentrico commentò, ricordando lo scoiattolo del docente, quando davanti a loro comparve una statua dalle simili fattezze. Beh, a parte che gli scoiattoli erano tipo tutti uguali, soprattutto se ripresi a mo' di statue.
Quando fu ora, posò la mano su una delle zampine dello scoiattolo, continuando ad ignorare chiunque attorno a sé, sbuffando giusto un paio di volte. Quindi, scomparirono nell'oblio. Ovviamente, prima di questa procedura, aveva sollevato Ashura, tenendolo saldamente con il braccio libero e per sicurezza gli aveva fatto toccare la statua con l'aletta, giusto perché la sicurezza non è mai troppa. Vennero dunque trascinati in un oblio che durò pochi secondi, perché presto i loro piedi toccarono il terreno di un altopiano, il sole che stava appena sorgendo. Anche uno non avvezzo allo studio come Cameron, poteva intuire che fosse per via di un fuso orario completamente diverso.
Non che ci voglia poi così tanto per superare l'estate londinese commentò, osservando gli alpaca. Peccato che Cameron è Cameron e non Emma, sennò sarebbe saltato già al collo di quegli animali. Ma il castano si limitò ad un'occhiata fredda, trattenendo Ashura per la collottola ed ancora una volta, ignorando i compagni. Non aveva la crema, di sicuro Jesse non gliela avrebbe prestata e lui non gliel'avrebbe chiesta, con gli incantesimi trasfigurativi faceva schifo. La sua pelle chiara, abituata ad un paese freddo come la Norvegia, ne avrebbe sicuramente risentito ma vabbè, c'est la vie.Cameron Cohen
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SPOILER (clicca per visualizzare)Minaccia Lance (?)
Saluta i prof
Ignora i compagni
Dice cose a caso
Ciao. -
.Le gite nelle quali, nell'organizzazione, c'era Lancelot Olwen, non finivano mai bene.
Insomma, in Egitto erano quasi morti tutti quanti, nella caccia alle uova -che non era proprio una gita, ma ci siamo vicini- qualcuno era caduto in acqua da tremila metri. Un uccello del malaugurio dai capelli dorati e gli occhi chiari. Beh, mica male come portatore di sventura.
Comunque, indossò una t-shirt bianca, dei pantaloni più o meno dello stesso colore e delle scarpe coordinate.
Lanciò un bacio volante a Persephone e quindi la invitò ad adagiarsi sulla sua spalla. Aveva imparato che un aiuto era sempre utile, in qualsiasi caso.
Quindi, la bacchetta saldamente in mano, si diresse con calma verso il punto d'incontro. A differenza di Cameron, lei era in orario ed anzi, le piaceva giungere in anticipo giusto per far vedere che prendeva seriamente il suo compito da prefetta o, comunque, che stava iniziando a farlo, a seconda dei punti di vista.
O meglio, si stava dirigendo prima di sentire le urla aquilesche di Jesse. Sorrise, scuotendo appena la testa di fronte a quelle manifestazioni, ma non disse nulla e decise semplicemente di seguirlo, forse molto più preoccupata di lui su che cosa gli avrebbe riservato quella gita tanto inattesa quanto preoccupante e gradita al tempo stesso.
Quando arrivarono, trovarono Olwen e la Ivanova ad attenderli con sui volti giovani, i soliti sorrisi con i quali li accoglievano sempre.
Buon pomeriggio professor Olwen, professoressa Ivanova salutò, mentre la fatina osservava chiunque con diffidenza -ad eccezione di Blake- e si nascondeva tra i capelli corvini di lei. Lasciò perdere, ormai la piccola era fatta così, non c'era nulla da fare.
Dobbiamo preoccuparci? Domandò, osservando apparire la grossa statua a forma di scoiattolo, chiaro segno di quanto Olwen fosse megalomane, oltre che buono e tenerello. L'ultima gita non è andata poi così bene, forse sta invecchiando. Ma in realtà era contenta di staccare dalla routine, di lasciarsi per un po' alle spalle qualsiasi problema. Non c'era niente che risolvesse i drammi come una bella gita in...
Prese la passaporta assieme a tutti gli altri, sentendo subito mancare la terra sotto i piedi, venendo quindi teletrasportata in un luogo completamente diverso dalla fredda Isola denrisiana.
...Perù.
Ma quelli sono Alpaca? E sputano? Domandò, chiedendosi se si stesse confondendo con i lama o se avessero entrambi quella peculiarità. Li osservò da una certa distanza, non osando avvicinarsi troppo. Per quel che ne sapeva, quei simpaticoni potevano avergli fatto qualche magia per renderli odiosi o qualcosa del genere.
Dobbiamo tipo cavalcarli? Chiese, forse abituata troppo bene alla hot zone (?)
Ti dispiace? Grazie. Se Jesse non avesse avuto nulla in contrario, avrebbe preso il tubetto di crema per applicarsela nei tratti di pelle scopertiJessica Whitemore
Black OpalIV AnnoBisexcode by ©#fishbone
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.Se mai qualcuno dei Black Opal, ma in generale ogni essere vivente o meno del castello, avesse avuto l'ardire di dimenticarsi dell'avviso affisso in bacheca da Ivanova ed Olwen bastava seguire il trillio di gioia di Lighthouse per arrivare puntuali all'appuntamento dato dai due docenti. E alla fine anche la Lynch, non del tutto volente, aveva finito con l'essere un topolino alla musica ipnotica del flautista. «No, stiamo andando semplicemente nella stessa direzione», perché mai avrebbe appoggiato o seguito Jesse in qualcosa. O così le piaceva credere. Giunse in Sala Grande confondendosi tra gli altri, le braccia conserte, lo sguardo a passare tra i presenti, fino a soffermarsi su Cohen e Ashura. Si avvicinò loro, per carezzare la testolina del chocobo del suo migliore amico. «Ciao, splendore», le dita immerse nel piumaggio morbido della fida compagna di Cam cui rivolse un sorrisino appena abbozzato, certa che le male lingue già iniziavano a tessere nuovi pezzi di trama in quella storia. «Buon pomeriggio!» salutò i responsabili delle due cattedre che li avevano convocati quel primo giorno di marzo così vicino all'equinozio di primavera. E nonostante stessero veleggiando verso i mesi più caldi, la Lynch indossava una di quelle tute leggere di un beige chiaro, capaci di valorizzare il suo fondoschiena e lasciando intravedere, appena appena, un filo di pancia quando sollevava entrambe le braccia; a completare l'abbigliamento un paio di scarpe sportive, che si adattavano sia a camminate che a scarpinate vere e proprie, ai lobi gli orecchi di Garlic che all'occorrenza divenivano un paletto. Il tempo di radunare i partecipanti ai due corsi che una passaporta, una statua a forma di scoiattolo, venne presentata dal runista che invitò, senza troppe cerimonie, a toccarla per smaterializzarsi in un luogo altro che non fosse Denrise. La sensazione dello strappo all'ombelico, il torcere dello stomaco a quel mezzo di trasporto magico che metteva a dura prova anche chi mandava giù amianto, furono presto dimenticati quando sbattendo le palpebre velocemente per abituarsi ad una nuova luce, così intensa rispetto a quella che vi era in Sala Grande. Quella e la sensazione di avere un mano a stringerle la gola. Per Morgana, lì sì che faceva caldo! Ma l'espressione solitamente paragonabile alla presenza di oggetti dubbi lì dove non batte il sole che si portava dietro venne sostituita da una di puro stupore e poi di calma: alba, un altopiano che non aveva mai visto e degli... alpaca?
Nell'arrivo era finita vicino alla Whitemore che, nel frattempo, si era appropriata della crema solare di un più che provvidenziale Jesse. «Ti spiace?» Avrebbe chiesto col catalizzatore alla mano, eseguendo un semicerchio in senso orario, toccando poi il tubicino di crema e poi trascinando la bacchetta verso di sé, lenta, concludendo il tutto con una stoccata sulla sua mano libera. «Gemino», qualora una copia della stessa le fosse riuscita avrebbe sorriso -oh mio Dio, sì, sorriso- alla corvina. «Così che anche gli altri possano usarla». Così facendo avrebbe iniziato ad applicare la stessa su ogni porzione della pelle scoperta, avvicinandosi poi a Cohen con il tubicino. «Fossi in te mi proteggerei, norvegese». Che non si dica che non si preoccupasse del Dioptase.Elisabeth
Lynch"Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can."
Black OpalSerpeverdeBattitricecode by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Cameron e Jessica. Fa un gemino (III anno, trasfigurativo) sulla protezione solare per poi spalmarla e darla a Cohen o a chiunque altro ne necessiti.
Coraggio: 29
Empatia: 7
Intelligenza: 16
Resistenza: 17
Tecnica: 15
Intuito: 13
Destrezza: 16
Carisma: 18
Oggetto: Paletto mercurio duplice (danni d20+2): che diventano una coppia di orecchini a forma di squalo e delfino. Toccando il delfino diventano un paletto rotondo e sottile; toccando lo squalo, uno squadrato e largo.. -
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Blake Barnes ~ Black OpalErano tempi molto, molto duri per Blake Barnes. Non faceva altro che allenarsi, cercare di sopravvivere alle botte di Phillip, cercare di sopravvivere a Lilith e Jesse e come al solito a quell'insana voglia di scappare via lontano da tutto e tutti solamente per essere rincorso e cercato. Si, il suo egocentrismo non era per niente diminuito, anzi! Forse più cresceva lui più il suo ego aumentava a dismisura! Quella mattina non aveva minimamente calcolato che la sveglia si sarebbe svegliata molto prima di lui e soprattutto non aveva considerato la conpresenza di incantesimi e rune. Che poi, due soggetti al quanto strani ed imprevedibili insieme! La cosa veramente divertente e disastrosa era che sia con la professoressa Ivanova che con il professor Olwen aveva fin troppa confidenza. Il fatto che il maggiore dei Barnes avesse un rapporto storico - seppur non tantissimo "pacifico" - con il professore di rune, ed un rapporto ambiguo con la professoressa di incantesimi era come se lo legittimassero ad essere più coglione e stronzo del solito. Sogghignò a Jesse per quello che disse. Non ti preoccupare, magari questa volta muore veramente! Ancora non aveva avuto modo di prendere Cameron in disparte, ma non è che non se ne ricordasse o non ne avesse avuto modo, stava trovando solamente il luogo giusto dove seppellirlo e non farsi beccare. Samuel Black, nonostante se ne fosse andato come un gran vigliacco, e Brian Ensor, mentore di sempre, gli avevano spiegato fin troppo bene come riuscire a fare cose che non poteva fare ma che voleva fare senza che nessuno gli rompesse le uova nel paniere e, forse, in quello era davvero cresciuto! Ma tornando alla lezione, gli venne da ridacchiare anche quando arrivando nel posto che i professori avevano indicato sentì Adamas salutarlo, e lui ricambiare semplicemente, e poi stringere la mano a Jesse. Niente, nessuno voleva imparare che Jesse era suo e per quanto lui volesse fare il duor o il fedele, in fondo lo sapeva davvero a chi apparteneva. Lo lasciò fare, Lilith ancora non era arrivata, ma c'era un'altra persona che non avrebbe mai lasciato in pace: Jessica. Fece un gesto del capo anche verso la Lynch per poi guardare con un disprezzo mai visto Cameron. La cosa buona, davvero buona era che il disprezzo era sempre molto ricambiato e per quanto le cose fossero ancora troppo calme, prima o poi, sarebbero scoppiati in un modo o nell'altro! Professoressa Ivanova! é venuta a controllare con il professor Olwen non ci venda a qualche divinità? Chiese poi impertinentie come al solito, invece ad Olwen fece semplicemente un occhiolino. Niente, non ce la faceva, con lui proprio era impossibile. Poteva mai essere davvero formale con il fidanzato di quella che era la parabatai di suo fratello maggiore e che per giunta abitava con lui? Cioè, Blake li vedeva uscire insieme, messaggiare, sentiva Annie parlare al telefono con lui con una vocina stupida... impossibile essere davvero formali con il biondino. Ma quando vide la passaporta a forma di scoiattolo si rivolse a Jessica. Whitemore, già il fatto che tu non mi abbia salutato è grave, diventa ancora più grave il fatto che tu non stia recuperando! Aggiunse poi al tre posando la mano sulla statuetta ed una sensazione di nausea lo invase completamente.
Una volta in Perù sorrise e si guardò intorno, con un "vestis" una camicia azzurrina con le maniche piegate fino ai gomiti, ed un pantalone che gli arrivava fino a sopra il ginocchio di colore baige, sostituirono la sua divisa, possibilmente occhiali da sole scuri per gli occhi ed un paio di scarpette bianche, modello stan smith. Ma quando si voltò verso gli alpaca e quel recinto sgranò gli occhi verso Howard. Si carini, ma puzzano! Storse con la mente al suo primo anno ed al professore Dean di cui non aveva mai capito il cognome, e quella cosa enorme che gli aveva fatto pulire, le scarpe la coste buttate e un mese in più di punizione arrivata a bomba. Si rivolse verso i professori e poi verso Jessica alzando un sopracciglio. Jess... la prese in giro scuotendo appena il capo. Prof. che c'era il Perù con le rune? Chi ha scoperto cosa qui e che rune hanno più "influenza" da queste parti e perchè ho la sensazione che gli Alpaca non saranno così carini e coccolosi? Chiese poi guardandosi intorno. Poi riflettè. Ed inoltre, se siamo all'aperto, posso fumare una sigaretta? Giustamente faceva il quarto anno ed era Blake Barnes che faceva domande inopportune e fuori lugo come sempre. cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terraSPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con tutti, fa una domanda ad Olwen ed una domanda fuoriluogo ad entrambi i prof.. -
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.Sorrise al saluto di Lancelot, arrossendo appena sentendosi chiamare Vicepreside dal suo collega. Ogni tanto dimenticava di avere quel ruolo che prima apparteneva alla sua dolce metà e quasi doveva ammette di non riuscire a pensarci di ricoprire il posto che forse aveva mandato lo stesso Samuel in crisi e lo aveva fatto allontanare da lei e dalla scuola.
Ancora una dolce parentesi si allargò sul volto della rumena quando Lancelot commentò la crescita di Blake «Non oso immaginare. A proposito, è da un po' che non si sentono danni da lui causati, pensi che dobbiamo preoccuparci? Starà preparando qualcosa di più... pericoloso?» - sussurrò al collega, nonché amico, con un briciolo di ironia, seppur non mentiva quando diceva che era da tanto che Blake non combinava uno dei suoi casini degni di nota «Tuttavia, difficile sentirsi vecchi con questi ragazzi: ci fanno stare sempre in forma a furia di corrergli dietro. E se anche avessi l'età di Merlino, devo dire che non te la porti per niente male, Lance.» - gli fece un occhiolino di complicità, sospirando mentre vedeva arrivare i primi ragazzi, a cui avrebbe concesso un cordiale saluto ai loro ingressi. «Buongiorno a te, Jesse, sono molto felice del tuo entusiasmo, carica anche i tuoi compagni e sono certa che vi servirà una certa dose di carica per questa gita.» - ammise con sincerità, per poi guardarlo mentre assaliva la sua dolce metà, trovandoli amorevolmente teneri.
Il chiaro dei suoi occhi si spostò su Cameron, che in quel periodo trovava particolarmente diverso dal solito «Benvenuto Cohen» - ma il suo cuore si strinse in un calore quando vide giungere anche Jessica e la sua fatina.
«Molto bene, Howard. E tu? Sei pronto per questa lezione?» - si stava accertando delle condizioni del dioptase, quando l'apparizione di Blake la fece sussultare «Oh, per Morgana. Olwen non farebbe mai niente del genere, ne sono certa, ma se può farti stare più sicuro, mi accerterò che non accada.» - poi guardò il collega confermare quanto da lei pensato, ma dovette storcere il muso con ironia <b>«Beh, Lancelot, aspetta a dirlo. Non li venderemo a nessuna divinità... A meno che il baratto con la divinità non ne valga la pena, eh...» - lo prese appena appena in giro, cercando di alleggerire quanto potesse quella lezione.
Lasciò che Lancelot presentasse la sua passaporta, simboleggiata dal suo animale totem, quindi la toccò e insieme ai ragazzi vennero catapultati in Perù «Ah che posto meraviglioso, non trovate?!» - si guardò attorno, quindi tornò dai ragazzi.
Vide con piacere che i ragazzi erano piuttosto attratti dagli Alpaca e trovò la cosa decisamente tenera, pensando quanto quei finti adulti, fossero ancora dei teneri bambini attratti dai peluche «Cavalcheremo gli alpaca se dopo ci avanzerà del tempo, promesso.» - cercò complicità negli occhi di Lancelot, avvicinandosi poi al collega «Credo che se lo meritino un po' di svago del genere, Lancelot. E poi... se rientreremo più tardi del dovuto, mi occuperò io di giustificare i ragazzi. Sono o non sono la vicepreside?» - disse con una piccola risata.
Attese che Lancelot terminasse la sua lezione molto interessante sulla cultura di quel popolo antico, perdendosi anche lei ad ascoltarlo con ammirazione, quindi, una volta che il collega le lasciò il timone, annuì «Grazie mille, caro. Bene, come ha detto il professor Olwen, ci troviamo di fronte ad una delle forme di magia grafica più antica e piena di energia. Questa antica civiltà, così come tante altre in passato, aveva degli usi e costumi a loro molto cari. Noti sono i rituali religiosi che la civiltà nazka svolgeva.
Ma la vera domanda, adesso è cos'è un rituale? Qualcuno di voi sa rispondere?» - lasciò spazio ai ragazzi per poter dire la propria, rendendo loro i veri protagonisti della costruzione di quella lezione, per poi riprendere lei in mano le redini.
«Il rito, o rituale, è una pratica magica molto antica, spesso strettamente connessa con la religione. In antichità era un modo per rendere tangibile l'esperienza religiosa, ha uno forte contenuto simbolico, oltre che un'enorme quantità magica.» - prese fiato, lasciando che i ragazzi assimilassero quello che aveva detto «Diversi sono i rituali che le antiche popolazioni mettevano in pratica e segnavano, molto spesso, un ponte tra una meta e l'altra della vita. Prendiamo ad esempio i riti di iniziazione o di passaggio. Tuttavia questi non sono i soli esempi di rituali che possiamo trovare. Ma non voglio annoiarvi troppo, con quanti tipi di rituali abbiamo e vorrei passare subito a parlarvi della struttura, ma prima: ci sono domande?» - attese che qualcuno esponesse dubbi od opinioni, quindi proseguì «Questa pratica magica prevede una preparazione, delle azioni precise e una concentrazione molto alta. Solitamente gli effetti dei riti variano in base a cosa si sta chiedendo nel rituale, alla forza del mago e alla capacità di quest'ultimo. Alcuni rituali richiedono due o più maghi, per lo svolgimento del rito. Anche l'effetto può variare ed essere più o meno duraturo nel tempo.» - sorrise ai ragazzi e lasciò ancora una volta che assimilassero quanto detto «Se non avete domande, possiamo proseguire.» - cercò consenso anche dal collega sorridendogli.SPOILER (clicca per visualizzare)Sono belli gli alpaca, vero? *-*
Comunque niente, adesso avete un quadro completo di quello che è la lezione del giorno u.u divertitevi e divertiteci
Scadenza: Venerdì 18 Marzo ore 23.59Eva Ivanova"Pensa, credi, sogna e osa."Doc. Incantesimi, Resp. Diop"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Era arrivata giusto in tempo per sentire i professori commentare i loro arrivi, era affannata e con i capelli scompigliati. Lei che faceva tardi a lezione? Com'era potuto accadere? Certo, se solo la sveglia avesse suonato. O ma ancora meglio, sarebbe stato perfetto se avesse avuto l'accortezza di ricordarsi di mettere in carica il magifonino prima, invece di addormentarsi con l'apparecchio sul naso, dimenticandosi di ricaricarlo. Quella era la cosa principale: un telefono scarico, non fa suonare la sveglia e lei ne aveva fatto i conti proprio quel pomeriggio, quando reduce da una notte di studio assiduo, aveva prolungato tutta la mattina, decidendo di andare a riposare giusto qualche minuto per poi andare alla lezione congiunta di rune e incantesimi.
Lei principalmente era interessata alla seconda, più che alla prima, ma alla fin dei conti Olwen non era niente male con il suo charme.
Quando giunse cercò di riprendere fiato «Scusate il ritardo, professori.» - effettivamente i suoi ricci erano ribelli e si tinsero appena appena di rosso, forse dall'imbarazzo. Fece in tempo a mettere la mano sulla passaporta e ritrovarsi in Perù e fu allora che si avvicinò quasi istintivamente a Blake «Ehi... mi ero addormentata...» - sussurrò piano al ragazzo, per poi volgere lo sguardo verso gli alpaca, prima di dedicarsi alla spiegazione dei due docenti.
Erano davvero bravi, quei due. Insieme, poi, sembrava una lezione di alti livelli e quasi se la stava perdendo, non poteva crederci in quell'errore che stava per fare. Guardò verso il sito peruviano e alzò la mano «Professor Olwen, lei crede che anche le linee di Sajama, in Bolivia, siano intrinseche della magia che possiamo trovare qui? Sembrerebbe che la loro area è superiore a quella coperta dalle linee di Nazca e anche lì non si sa come siano state fatte. Seppur differenziano da queste, in quanto quelle di Sajama siano solo linee senza alcuna figura di animali o piante.» - la curiosità era sveglia, non c'era che dire.Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Jesse, fa una domanda ai docenti.
Azione: tenta di trovare una traccia di energia magica sulle linee di Nazca..