Let me be free

Evento di fine anno 20/21

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    Black Opal
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    Black Opal

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    I go crazy cause here isn't where I wanna be

    La fine della scuola da sempre era il desiderio principale che accompagnava gli studenti per l’intero anno, sin dal primissimo giorno che ne varcavano la soglia. Eppure, una volta che il fatidico momento giungeva era difficile non guardarsi indietro ai mesi e alle settimane passate con un leggero nodo alla bocca dello stomaco. Mettere il punto -per qualcuno si trattava ancora di un punto e virgola- a quella esperienza non voleva solo dire terminare un qualcosa per iniziare un altro paragrafo, pagina o addirittura capitolo della propria vita. Mettere quel dannatissimo punto significava anche venire a patti con le promesse solite che si facevano negli ultimi momenti di condivisione. Sapeva che man mano si fosse avvicinata ai Giardini avrebbe sentito risuonare diverse volte “ci vedremo presto”, “ti riempirò così tanto di lettere da averne la nausea di gufi e civette” o anche “due settimane in qualche isola caraibica e saremo i re del mondo”. Quest’ultima frase, in effetti, era più che certa sarebbe finita con l’appartenere allo scapestrato Blake Barnes che, non si sapeva come, era riuscito ad arrivare alla fine del terzo anno quando le quote degli scommettitori attestavano ad uno la sua bocciatura dopo un solo semestre. Eppure molti di loro erano ancora lì. Qualcuno con le proprie ferite, altri con drammi esistenziali ed i più fortunati con il solo peso della stanchezza degli esami finali ad accompagnarli anche in quei momenti. Elisabeth Lynch però non si sentiva di appartenere ad una categoria ben precisa. Impegnata nello studio in vista dei M.A.G.O. e gli allenamenti di quidditch la strega era riuscita a tenere a bada gli spettri pronti a tenderle agguati con domande che alla fine giravano sullo stesso argomento. Una volta salita sulla Dragone degli Abissi dove sarebbe andata? Cosa avrebbe fatto? Il problema economico non si poneva grazie ai galeoni, zellini e falci che erano ammonticchiati nella sua camera blindata alla Gringott. Poteva oziare, girare il mondo o anche solo vivere la sua vita di routine come se nulla fosse cambiato. Nonostante tutto però non si sarebbe sentita soddisfatta, ben consapevole che qualcosa avrebbe finito con il mancare nella sua vita di giovane donna. Lasciati scivolare tutti i bottoni nelle proprie asole, a nascondere un semplicissimo bikini bianco a fascia, e ravvivata la chioma con la maestria delle dita digitò un paio di messaggi. “Vedi di muovere le chiappe, non voglio aspettarti tutta la sera”. Destinatari due delle persone che mal si sopportavano tra loro: Cameron Cohen e Blake Barnes, due prime donne che non avevano assolutamente intenzione di deporre il proprio scettro (le armi piuttosto sarebbero state le sue e quelle di Lighthouse). Delle volte si era chiesta se lei fosse una calamita nell’attirare i casi umani e quando il suo sguardo finiva con il posarsi su Jones o su Hinds i dubbi erano sempre meno. Persino al gigante aveva inviato delle parole, seppur non tramite il supporto magitecnologico. Infatti Mushu era stato il povero messaggero, con un pezzo di pergamena arrotolato intorno al collarino rosso che ben si evidenziava sul suo pelo nero. “Ricordati del costume. Gli altri non saprebbero come sopravvivere a cotanta imponenza”. Nessun accenno di rossore era volato a colorare le sue gote, segno che la vicinanza del denrisiano l’avesse resa meno pudica in fatto di sensualità e sessualità. O almeno così le piaceva credere. Con il braccialetto che aveva costruito a lezione di magitech mesi prima a tintinnare ad ogni suo passo, la Lynch arrivò a destinazione senza però meravigliarsi più di tanto dello sforzo messo in campo dagli schiavi elfi di Victoria. Lo sguardo ceruleo saettò astioso in direzione della Preside, sollevando il mento e superandola senza degnarsi di salutarla. Già il fatto che fosse ancora in vita non le andava a genio. Nel frattempo l’istinto l’aveva condotta verso il tavolo drappeggiato di rosso e di nero apprezzando come su di esso ci fosse del cibo salato che rientrava nei suoi gusti e storcendo il naso nel vedere come le bibite fossero tutte ammonticchiate sul tavolo verde ed azzurro con una offerta perfetta per dei poppanti e non per studenti che avevano superato la maggiore età da un pezzo. La roba seria era su un tavolo drappeggiato di bordeaux che senza dubbio era riservato ai docenti. «Se riesco a beccare Black questa volta gli estorcerò ben più di un bicchiere di succo di frutta». Con quei propositi a cullarla l’Opal si spostò fino ad osservare l’imponente palco su cui per nulla al mondo sarebbe salita o al più per una scommessa persa. E, a proposito di scommesse perse, non poté non scuotere la testa nel vedere il suo migliore amico in compagnia di Jesse. I due alla fine erano riusciti ad evitarsi per gran parte del tempo e molto era dovuto al fatto che lei non portasse più quella P lucida che l’altro sfoggiava neanche fosse frutto di un parto trigemellare. «Persino l’ultimo giorno ti nascondi dietro le sottane di Barnes? Andiamo Aurelius perché per una volta non siamo noi ad allearci contro di lui?» Inconsapevole o meno di quanto le sue parole potessero scatenare nell’animo del Prefetto la Lynch indicò con un lento movimento del braccio i tavoli sorvegliati da un pigrissimo elfo. «Vesper e Foster vi unite anche voi?» Inutile dire come fosse stata proprio lei a mettersi al fianco del rampollo di una delle famiglie più ricche dell’intero mondo magico.

    and satisfaction feels like a distant memory




    Liz invia un messaggio a Cameron Cohen e Blake Barnes. A Ciaran Hinds invia un pezzo di pergamena tramite Mushu. Una volta giunta ai Giardini si dirige ai tavolini imbanditi storcendo il naso nel vedere la scelta della Preside e poi si avvicina a Blake e Jesse Lighthouse e a quest’ultimo chiede di unirsi a lei per battere Barnes(?). Pone poi una domanda simile ad Adamas Vesper e Erik Foster.

    Recupero al prossimo giro l’interazione con Mia Freeman. <3
     
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    Cameron Cohen
    Finalmente quel cazzo di anno era giunto al termine; solamente l'evento di fine anno ed i MAGO, lo separavano dal comodo sedile di un aereo, direzione Oslo, sua città natale.
    Era venerdì sera e non vedeva l'ora di vedere Mia, dal momento che ultimamente non stavano uscendo troppo a causa della grande mole di studio e della natura di secchiona della sua ragazza, ma quella sera non ci sarebbe stato posto per lo studio né per altro: solo Cameron e Mia. Dio, come stava diventando schifosamente romantico. Mentre formulava quel pensiero, due dita si congiunsero e si avvicinarono alla gola, simulando un conato di vomito. Cosa sto diventando, Ashura borbottò al proprio chocobo, mentre apriva l'armadio per cercare qualcosa da mettersi. Non aveva nessuna intenzione di indossare la schifosa divisa né di mettersi il costume, rendendo così la sua schiena vulnerabile a qualsiasi sguardo che non fosse quello della Freeman che, ormai, aveva imparato a conoscere anche quel lato di lui. Ma non possono, che ne so, fare un ballo di fine anno, una volta tanto? Hanno cagato il cazzo con queste feste in costume, 'sti coglioni sbottò, spalancando le due ante. Ebbene, non era esattamente di buon umore quel venerdì sera come si sarebbe facilmente notato anche per un occhio non attento. Dopo quella frase, sentì il proprio cellulare vibrare e, alla vista del mittente, un sorrisetto gli si disegnò sulle labbra. Non ti farò aspettare troppo, principessina replicò alla sua migliore amica, lanciando poi il telefono sul letto e continuando la sua ricerca. Alla fine, indossò semplicemente un paio di pantaloncini corti blu chiaro con sopra una polo bianca e delle scarpe ad essa abbinate. Sono pronto Ash, possiamo andare... Mia starà aspettando da un po'! Fu il suo commento, mentre si avviava verso l'uscita dalla propria sala comune, Chocobo al seguito. Stava per varcare la soglia che lo avrebbe immesso nel corridoio, quando si fermò, riflessivo. Aspetta, mi stavo dimenticando una cosa... con pochi balzi, raggiunse le scale e scese verso il piano del secondo anno, tornando nella propria camera ed afferrando un paio di pacchettini apparentemente identici, se non che uno era cremisi e l'altro nero come la notte. Ecco, ora ci siamo! Annunciò, potendo finalmente lasciare la sala comune, uscendo nel fresco corridoio di pietra che, a quanto pareva, non risentiva del calore che preannunciava l'arrivo dell'estate. Che cos'hai lì? Non ti sembra che sia esagerato mangiarsi tutti quei cosi? Esordì a mo' di saluto nella direzione di Mia, avvicinandosi a lei ed osservandola, inclinando la testa. Le dita del ragazzo si chiusero sui bordi del vassoio, sollevandolo in alto, sopra la testa di Mia, lontano dalla sua portata. Lascia che ti aiuti, pare che tu stia per sprofondare sotto il peso di questo affare, quindi lo riabbassò, reggendolo solamente con il braccio sinistro, mentre l'altro andò a ricercare la mano di lei, intrecciando le dita con le sue. Ashura, invece, salutò Athena con il suo tipico Kue. A quel punto, poterono avviarsi.
    Non ci sarebbe voluto molto per raggiungere i Giardini, ubicazione della festa, perciò Cam si trascinò la ragazza oltre il cancello, raggiungendo un tavolo -quello dei dioptase-, in cui fece un po' di spazio tra le bibite e vi posò il vassoio di Mia, così che non dovesse trasportare tutto quel peso da sola. Bionda, ti abbandono un attimo... ma prima, tieni questo! E le avrebbe passato un pacchetto rosso cremisi senza accennare nulla in riferimento al suo contenuto, l'unica informazione che poteva percepire Mia, era la natura morbida. Fatto ciò, le diede un bacio a fior di labbra e si diresse da Aibileen che al momento, era nella zona con le pistole a vernice. Ehi, australiana la appellò, lanciando il secondo pacchetto -color nero notte- nella sua direzione, auspicandosi che lo prendesse al volo, anche se comunque non si sarebbe rotto nemmeno cadendo. Spero ti piaccia ammiccò, allontanandosi subito dopo e lasciando che la mora esaminasse il contenuto del suo pacchetto, allegato vi era un bigliettino che recitava semplicemente "Buttati" e non nel senso giù da un burrone. Solo allora tornò dalla sua ragazza, tirandola a sé e stringendole le braccia attorno alle spalle, un sorriso addolcito sulle sue labbra. Senti ma perché tra poco non ce ne andiamo e... stava sussurrando, quando si accorse che Ashura non era più affianco a lui a giocare con Athena. Si guardò attorno, cercando la creaturina, quando si accorse che si era avvicinato a qualcuno, quindi sbuffò e decise di seguirlo, sempre tenendo la mano della Freeman.
    Il cucciolo aveva ben pensato che potesse essere divertente giocare a giro giro tondo attorno alle gambe del loro docente di Antiche Rune, affianco al tavolo degli Alcolici. 'Sera prof! Lo salutò, avvolgendo le spalle di Mia con il braccio, guardando ora il biondo, ora il chocobo. Scusi Ashura, vuole giocare commentò, scrollando le spalle e spostando le iridi nocciola verso Skyler. Oh ma ce n'è anche per noi? Dai su, è l'ultimo giorno, non siate tirchi pregò i due adulti lì presenti, pensando che solamente così avrebbe tirato avanti quella sera. Mentre attendeva un responso, non si esimò dallo scrivere un ennesimo messaggio a Liz che non aveva ancora visto, per ora. Sono al tavolo degli alcolici. Tento di spillare qualcosa ad Olwen. Se riesco, ti prendo qualcosa. Ci vediamo dopo e ci divertiamo.
    20 y.oStudenteDioptaseII annoFrom Oslo


    Interagisce con Mia Freeman Aibileen Beatrix Lancelot Olwen Skyler Mave e si trova nella zona A, tavolo docenti, dove poi scrive un messaggio a Elisabeth Lynch


    Edited by Giadì - 13/6/2021, 18:02
     
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    Brian Ensor | Docente DCAO
    Nel vedere Morrigan puntagli contro la pistola rimase impassibile, annuendo solo quando il collega di magitecnica si sedette accanto a lui. Ok, Brian non era un campione in simpatia e non stava cantando Pistolero di Elettra Lamborghini alla vista del collega, ma neanche si allontanò chissà dove per continuare la sua latitanza in completa solitudine. Qualcuno che non mi causa prurito alla vista!
    Morrigan Maverick. Sono triste perché sono a una festa. Commentò con estrema freddezza e razionalità, lasciando poi emergere il sorriso. La fine dell'anno è l'unica ragione per rallegrarsi. Tra poco andremo in ferie. Mentre parlava l'attenzione era rivolta verso la pistola. Voleva capire cosa avesse intenzione di fare con le rune e quando intuì la sua idea non fece nulla per fermarlo anche se la voglia di trasfigurare le pistole per quel buffo gioco in armi vere era immensa. Dovrei organizzare degli hunger games in questa accademia. Sbuffò, tornando poi a prestare attenzione alle parole del docente. Pensavo di partire a luglio per visitare qualche luogo poco abitato e accogliente. Tipo la Siberia. Tutte le mete esotiche erano escluse a priori, comprese quelle che facevano del reggaeton la loro lingua madre. E magari di ampliare la mia collezione di teschi di animali morti. Un giorno se ti va, te la mostro. Attualmente conta la bellezza di 371 esemplari e la stanza in cui sono custoditi ha una temperatura abbastanza fredda da evitare che si deteriorino. Ah, beh, Brian dimmi che sei inquietante senza dirmi che sei inquietante.
    Tu, invece, questa estate cosa hai combinato? Oh, ma tranquillo, se vuoi andar a divertirti con gli studenti vai pure. Io rimarrò qui a bere, ma se mi vede qualcuno dirò che faccio da guardia agli alcolici.

    RevelioGDR


    Si parla con Morry del mio corazòn <3
     
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    Stardust Bringer

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    Midgar (FF7)

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    Causa problemi tecnici, l'aspetto di questo post sarà triste e il post stesso sarà inviato dall'account sbagliato, lol


    Leah Branwen - Ametrin - 15 anni


    Leah stava facendo letteralmente i salti di gioia leggendo la bacheca della sala comune.

    "è consigliato indossare un costume al di sotto della divisa"

    Sì, bastava davvero poco a renderla felice!

    [...]

    Finalmente il giorno era giunto!
    Mise il suo total body rosa pastello con le sfumature viola sui fianchi e un'apertura a forma di cuore sulla schiena, contanti di spalline viola; su di esso mise la classica divisa della sua casata e al collo mise il pendente con l'ametrino, mentre la sua stella portafortuna la legò al polso destro. Infilate un paio di scarpe da tennis si avviò verso il luogo dell'evento.

    La temperatura di quella serata dal sapore estivo era decisamente piacevole, esattamente come l'atmosfera che trasmetteva il luogo.

    Salutò educatamente la preside e tutti gli adulti di cui incrociava il cammino, quindi, seguendo il proprio naso, raggiunse il tavolo della sua casata, quello coi dolci!

    "Awwww"

    Era il suo unico pensiero, a quella vista mozzafiato.

    Senza pensarci troppo prese un piattino e ci mise dentro tre meringhe alla fragola, un bombolone alla crema e un cannolo, e, passando per il tavolo dei Dioptase, posò il tutto e si riempì un bicchiere di Fanta alla fragola, una bevanda da lei assaggiata a casa di un'amica di sua nonna, che viaggiando spesso verso gli States, aveva a casa un sacco di roba proveniente da quelle terre lontane (?).

    Quando finalmente prestò attenzione al resto dell'ambiente, vide Ben e, da buona compagna di casata, corse a salutarlo.

    Ciao Ben! Come va! Hai visto che roba!?

    Era difficile frenare l'entusiasmo in situazioni come quelle, soprattutto per una persona come Leah, il cui pensiero era strettamente legato alle sue emozioni.

    Azioni: arriva alla festa e mette sotto assedio il tavolo dei dolci (?)


     
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    Andrè De Long-Prée
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    Quella sera Andrè aveva intenzione di divertirsi e di far divertire tutti quanti con la sua personalità più che spumeggiante, motivazione per la quale aveva deciso di organizzare qualcosa che sperava che riuscisse a tirare su gli animi a tutti coloro che, quell’anno, avrebbero avuto gli esami e quindi erano immersi nell’ansia, e poi voleva un po’ rallegrare la serata a tutti coloro che avevano una vena piuttosto giocosa ed allegra! Dopo essersi preparato alla perfezione per presentarsi alla festa, decise di mascherare il suo outfit per mostrarlo in un momento più adatto della serata: l’unica cosa che sarebbe stata visibile agli altri sarebbe stato il suo taglio di capelli, sempre corto come al solito, ma stavolta di un colore blu intenso. Il resto del suo corpo era coperto da un mantello lungo che arrivava fino ai piedi, così che non potesse permettere agli altri di scorgere cosa stesse indossando.
    Una volta dato inizio ai festeggiamenti, Andrè decise di dedicarsi un po’ di tempo per bere un gin lemon – il suo cocktail preferito – preso appositamente dal tavolo dei docenti. Lì incontrò anche Skyler, Lance e Kara ai quali rivolse un rapido cenno di mano, chiedendo poi qualche domanda di rito tra colleghi sempre con il suo solito sorriso in volto. “Carissimi! Come state? Pronti per le vacanze estive? Io penso che andrò a fare una bella vacanza di un mese in Egitto, Il Cairo mi aspetta!” Disse, accennando successivamente un lieve risolino acuto, uno dei suoi soliti, per poi attendere una risposta dagli altri colleghi. Avrebbe quindi chiacchierato un po’ con loro con il suo solito modo di fare molto espansivo, a tratti eccessivamente voluminoso, rivolgendo infine un occhiolino al suo infermiere preferito, verso il quale però non si espresse ulteriormente. Si congedò dai propri colleghi dopo poco, cercando dunque di osservare qualche attività presente così da poterne usufruire: da una parte c’erano le bolle di sapone-palle di neve, dall’altra i fucili spara-colore, e cosa avrebbe potuto scegliere una diva come Andrè se non l’ultima attrazione disponibile, il palco?
    Era il suo momento di entrare in scena e di mostrare realmente ciò che nascondeva sotto i vestiti, mentre con sé portava un particolare scettro che sembrava essere quello di una Sailor. Non gli sarebbe servito in quel momento, dato che già indossava il suo primo costume da esibizione, e difatti gli bastò salire sul palco con la propria mantella nera per far partire dalle casse una base musicale (click qui) sulla quale si sarebbe esibito per tutti. In quel momento, la sua mano sciolse il nodo della mantella nera, lasciandola volare via e facendo rivelare a tutti ciò che indossava: un completo azzurro costituito da pantaloncini, una canottiera che era lunga il giusto che serviva per arrivargli in vita, un paio di stivaletti azzurri e, alle mani, dei guanti del medesimo colore degli altri pezzi dell’abbigliamento. In quel momento Andrè era vestito come una versione maschile di Hanon delle Principesse Sirene, ed avrebbe immediatamente dato sfogo alla propria vena artistica iniziando a cantare una canzone adatta al suo personaggio, accompagnando la voce con tanto di movenze adatte ed accurate. “Lo sguardo mio - è rapito ormai - da un cielo che ha - milioni di stelle! Accese nel blu - che mi spingono nell’oceano!” Continuò a cantare ancora la canzone, eseguendo qualche passo di danza sul posto così da accompagnare il canto in maniera appropriata. “Dal destino non puoi scappare mai, mai, mai, mai! Ed il cuore mi dice di non arrendermi!” Fece un occhiolino al “pubblico”, continuando a cercare di cantare nella maniera più appropriata possibile e divertendosi a sfoggiare delle abilità artistiche coltivate in anni di studio e di esercizio. “Torno nell’oceano più blu! Tra le onde a cui davo del tu! Creature del male, vi posso fermare ancora e non vedervi più!” E, in seguito, continuò la sua esibizione fino a quando non sarebbe terminata.
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    Azione 1: Andrè si fa un Gin Lemon e fa qualche domanda a Skyler Mave, Lancelot Olwen e Kàra Onfroy.
    Azione 2: Andrè sale sul palco vestito come una versione maschile di Hanon Hosho e canta "Torno nell'oceano" (PANICO)
     
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    Jessica Whitemore
    Manco lei ci credeva al fatto di essere arrivata al terzo anno. Aveva ottimi voti, non erano di certo loro la possibile minaccia che non le avrebbe fatto superare l'anno, quanto più il suo comportamento non proprio esemplare, costellato di punizioni per i primi due. Durante il terzo, tutto era andato un po' meglio, per fortuna... ed ora erano arrivati all'ultimo giorno sani e salvi, non restava che festeggiare. Quell'anno non aveva nemmeno gli esami, quindi avrebbe potuto dedicare tre mesi interamente al divertimento. Giusto per non smentirsi, quel giorno non aveva nessuna intenzione di mettersi la divisa, così aveva optato per qualcosa di molto più semplice e d'effetto.
    Una maglietta grigia legata in vita ed un paio di short di jeans, il tutto abbinato a delle scarpe basse. Oggi porto anche te, sono sicura che ci divertiremo! Annunciò a Pantera e, in cuor suo, sperava davvero che avrebbe potuto divertirsi, visto l'epilogo di certi eventi, però aveva deciso che, per quella sera, non ci avrebbe proprio pensato. Non aveva idea di che cosa aveva in mente quell'anno la preside, tuttavia sapeva che avrebbe dovuto indossare un costume, ragion per cui sotto quegli abiti che tutto erano fuorché una divisa scolastica, decise di indossare un bikini rosso fuoco, giusto per ribadire la natura del suo carattere. Era l'ultimo giorno ed aveva voglia di chiudere l'anno con il botto, perciò si ripromise di fare qualcosa di memorabile -sperando di uscirne viva- che però avrebbe deciso solamente una volta vista la natura della festa. Quindi, una volta pronta, uscì dalla sala comune, seguita da Pantera e si diresse nei giardini che raggiunse in breve. Varcò i cancelli e si fermò. Wao, anche quest'anno, hanno deciso di fare le cose in grande... nel dirlo, venne da subito attratta dall'area delle pistole, quindi vi si diresse. Le si stava formando un'idea forse un po' folle, ma sarebbe stata sicuramente divertente... a patto che ne uscisse viva e quello, sicuramente, non era garantito. Prese una pistola standard e si avviò al tavolo delle vernici, optando da subito per quella arcobaleno; sicuramente si prestava meglio di tutte alle sue intenzioni. Prese il necessario e ricaricò le pistole, dopodiché prima di dirigersi dal suo obiettivo, fece una fermata da Jesse e Blake. Ciao, ragazzi! Sentite, mi fate un favore? Potete tenere d'occhio un attimo Pantera? Sì? Grazie! Lo disse abbastanza tutto d'un fiato, quindi si girò verso la sua più grande nemica: Elisabeth. Tuttavia, quella era una sera di festa, quindi... che ne dici se per stasera, ti togli quel palo dal culo e vieni con me? La invitò con un gesto della mano, quindi si allontanò fino a giungere a pochi metri da dove si trovava Brian Ensor. Vuoi morire, Jess? Le chiese una vocina nella sua testa, anche se la corvina la mise subito a tacere, super convinta di ciò che stava per fare. Ehi prof! Perché non viene a divertirsi un po' con noi? Alzò la pistola, puntando la canna direttamente al centro del petto dell'uomo.
    Tre
    Due
    Uno
    Premette il grilletto ed uno spruzzo di vernice arcobaleno, saettò proprio in direzione del direttore degli Opali.
    18 y.oStudenteBlack OpalIII annoFrom NY


    Interagisce con Blake Barnes Jesse Lighthouse brian ensor
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    'Uh!' Jesse quella sera era iperattivo, più del solito almeno: c'erano così tante persone, così tante cose da fare, che per lui era davvero difficile focalizzarsi su qualcosa o anche solo capire cosa volesse fare per primo o davvero, forse anche perché, in fondo, a lui bastava stare con chi amava. Come Adamas.
    "Scemo" gli rispose ai suoi complimenti, cronicamente ad accettarne senza imbarazzarsi o trovarli semplicemente eccessivi, per quanto apprezzasse e non poco le attenzioni fisiche del suo fidanzato, che infatti cinse non appena possibile, ricambiando il suo bacio con una discreta passione "Tu stai bene in foto, in video e dal vivo..." ridacchiò, carezzandogli le spalle "Ma sei al tuo meglio nudo, mio lunghissimo Snowpiercer" aggiunse poi con un sussurro, ritirandosi divertito per poi far spallucce, ormai rassegnato/abituato ad essere un po' troietta con Adams, e non solo: non a caso questo narratore amava dire che Jesse Lighthouse stesse tirando su carisma a suon di leccate di culo!
    Fosse stato per il ragazzo - e non ci fosse stato Blake - Jesse si sarebbe chiuso in camera con Adamas tutta la notte, forse anche in prospettiva dell'imminente partenza, ma ciò non era ovviamente possibile, anche perché ben presto giunse un altro degli uomini del Lighthouse, quello più solare "Ehilà parabatai!" esclamò lui, quasi balzando addosso ad Erik, salvo avere quasi un orgasmo quando questi chiamò Blake amicone 'Io sono il suo parabatai... il suo fidanzato... e il suo socio... non sono amicone...' ricapitolò lui, entusiasta di quanto esclusive fossero le sue relazioni, avendo quasi la sensazione di possedere tutto per sé un pezzo degli altri, tutto e solo per sè.
    Nel mentre Jesse diventava il Jonathan delle relazioni (mmmio!), Erik si informò sulle altrui intenzioni, nel mentre Adamas palesava la propria tensione, al punto di dire una parolaccia 'Uh!' sobbalzò lui, ben conscio della straordinarietà dell'evento, cosa che lo riattivò per l'appunto, portandolo a cingere da dietro l'altro "Abbiamo superato questo oscuro momento nell'unico modo possibile: insieme!" decretò lui, dimostrando a tutti come fosse una spugna che assorbiva atteggiamenti e anche frasi da chi amava.
    Tenne teneramente per sé il suo ragazzo, posando anche una guancia sulla sua spalla, per un poco, allentando forse lievemente deluso la presa quando gli altri ragazzi manifestarono intenzioni diverse dalla sua proposta "Oh, uh, sì... certo... ehm.... ci sta..." affermò lui, liberando il fidanzato dal suo giogo, ingoiando il dispiacere un po' come faceva con altre cose di Adamas, rizzando poi la schiena quando un altro contendente si fece avanti, e non una qualsiasi, bensì la più feroce: Elisabeth.
    "Non mi sto nascondendo... sto solo... con chi voglio bene" sobbalzò lui alla venuta dell'altra, sgranando gli occhi nel sentirsi chiamare col suo secondo nome e nel sentire la proposta "Io... allearmi contro Blake?" affermò lui, manco la giovane avesse detto che il cielo era rosa "Ma io... sono il suo migliore amico... io sono sempre dalla sua parte" rivelò, annuendo poi lievemente confuso a Jessica, osservando il suo famiglio e lasciandola poi libera di andare a squirtare dove meglio credeva 'Uh beh, almeno questa volta non ci ha mollato anche Alex...' si disse lui, riportando poi la sua attenzione della Lynch, con la quale poi si portò comunque verso l'arena delle pistole.
    "Vestis!" affermò lui, cercando di mettersi in canotta e slippino (costume) blu, osservando poi l'altra "Cominciamo con un duello, poi chi si unisce si unisce" propose lui, scoccando poi un'occhiata agli altri, non tanto minacciosa, quando semplicemente curiosa e divertita, anche perché il suo look era molto leggero e lasciava poco alla fantasia 'Mi lascerai qui bagnato e schizzato vestito così, Adamas?' si chiese lui, che ovviamente riconosceva al fidanzato piena libertà di azione indipendentemente da lui, e anzi lo spronava a realizzarsi ed affermarsi, ma ciò non toglieva il fatto che fosse una puttana di attenzioni e trovasse sempre e comunque molto divertente fare un po' la troietta e richiamare l'iperprotettivo Adamas a sé.
    Indipendentemente da ciò, comunque, il prefetto sarebbe schizzato di lato, cercando di colpire la ragazza con della vernice blu.
    RevelioGDR


    Jesse interagisce con blake, adamas, jessica, erik e infine accetta la sfida di liz

    az1: vestis
    az2: spara a liz (vernice blu)
     
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    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    La fine dell’anno stava per essere celebrata con quella cerimonia di conclusione che, in Howard, sembrava non lasciare una sensazione di estrema tranquillità. Se anche tutti gli altri studenti fossero potuti sembrare rilassati, l’ansia per gli esami si sarebbe fatta sentire: Howard voleva a tutti i costi eccellere in quegli esami finali, ed anche se comunque i presupposti erano piuttosto favorevoli aveva comunque l’ansia di non riuscire a mettercela tutta in ogni disciplina, al contrario di come invece voleva assolutamente fare. Per quella serata aveva deciso di indossare un costume color verde tiffany con delle angurie disegnate sopra, ed ovviamente al di sopra portava la solita divisa perfetta come non mai, sempre pronta ad essere corredata da una bella spilla che segnava la sua prefettura. Era stato un anno molto lungo, a tratti anche difficile per lui a seguito delle disavventure che aveva vissuto anche a livello affettivo con i suoi amici, ma era felice di aver trovato una parte di sé che non pensava di avere: se infatti era entrato come un ragazzino troppo insicuro all’interno di quell’accademia, adesso era in grado di valutare con correttezza le situazioni che gli si presentavano davanti e di agire senza farsi prendere dall’ansia di non potercela fare. Che fosse stato tutto possibile grazie all’apparizione di Kyoshi durante una lezione di incantesimi, in cui il ragazzo si era sentito particolarmente legato all’elemento della terra? Questo non poteva saperlo, ma di certo si sentiva molto meglio rispetto a prima.
    Quella sera aveva deciso di cambiare un po’ look, ed infatti stava prestando molta cura al modo in cui trattava i capelli: li aveva avvolti attorno ad un turbante di alluminio per un’oretta, così da permettere al prodotto che aveva applicato di fare effetto, ed effettivamente una volta che i capelli furono asciugati e pettinati il ragazzo ottenne ciò che si era prefigurato: un bel ciuffo di un rosso molto audace, così da dare un po’ di brio in più alla sua figura, ed anche per apparire un po’ più interessante. Era stato anche un periodo in cui aveva scoperto di essere un bel ragazzo, dopotutto, quindi perché evitare di valorizzarsi maggiormente e sperimentare con il proprio corpo?
    Una volta pronto, perfettamente lavato e profumato, Howard si diresse con il suo solito passo spedito ma elegante verso il luogo che era stato adibito per la cerimonia. Si passò per un’ultima volta la mano nel ciuffo rosso prima di arrivare definitivamente nei giardini, dirigendosi poi verso il tavolo del salato che era quello dei Black Opal, cercando di prendere un piattino con un paio di piccoli panini al salame e delle patatine di contorno, andando poi verso il tavolo della propria casata così da prendere un bicchiere di succo di pera, il suo preferito. Aspettò dunque lì che la situazione si movimentasse un po’, e decise di guardarsi comunque un po’ intorno così da scegliere attentamente a quale attività prendere parte.
    RevelioGDR


    Howie arriva e prende da mangiare al tavolo dei BO, poi prende da bere a quello dei Dioptase. <3
    Si guarda intorno, valutando cosa fare!
     
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    Lancelot OlwenDocente di Rune
    I dispiaceri e le paure andavano affogate nell'alcool, secondo molti, e forse quella sera poteva essere la volta buona per testare l'efficacia di tal metodo.
    Il docente mostrò un caldo sorriso all'infermiere che stava schiavizzando, volgendo il capo solo quando si sentì chiamare proffy, riconoscendo ben presto il dolcissimo Foster 'Come fai a dire a Foster che ha scelto un nomignolo di merda?' si chiese lui, sentendosi alla sola idea di esternare quel suo punto di vista orribile come un cacciatore di cuccioli di foca, limitandosi di conseguenza a salutare il ragazzo "Ti vedo molto felice, Erik. Contento di tornare a casa?" chiese lui, col semplice intento di far conversazione, accogliendo poi l'arrivo di Kara con un cenno della mano e un sorriso gentile, che si fece un po' di plastica quando l'altra cadde dalle nuvole in funzione del suo violino "Non ho ancora deciso... sicuramente sono stufo di ammorbare le vostre e loro orecchie con brani di musica classica, tra missioni, salvataggi e anche la compilation che c'è nella sala da té" disse lui, cercando elegantemente di ricordare alla ragazza in quanti posti potesse udire il suo violino 'Sono solo uno dei più grandi talenti musicali dello Stato e del mondo, mi sembra normale dimenticarmi del fatto che suono il violino... un po' come dimenticarsi che lei ha un Demiguise che però non porta in missione!' si disse tra sé e sé, forse un po' piccato da quella che doveva essere una risposta leggera e gentile, ma che ovviamente non avrebbe compromesso la conversazione, essendo Lancelot troppo signore per certe cose "Pensavo di proporre ai nostri studenti un duetto o qualcosa di un po' più moderno e adatto al clima conviviale della serata" chiarì infine, accettando il drink preparato per lui dall'infermiere e sorseggiandolo con piacere "Interessante... ma... cos'è?" domandò forse troppo tardi al ragazzo, visto che ben presto tra le sue gambe comparve l'uccello di Cameron.
    "Ashura, ti vedo energico" salutò il chocobo, vedendo non troppo lontano Cameron venirgli incontro con opportune e sui-generis scuse, che accolse con un cenno del capo in segno di diniego "Tranquillo Cameron, ci è toccato subire di peggio da te" lo canzonò brevemente con un occhiolino, posandogli una mano sulla spalla e salutando anche la prefetta in sua compagnia, finendo comunque per sospirare alla richiesta del giovane "Ne riparliamo quando avrai 21 anni, ok?" chiuse lì l'argomento, chinandosi per grattare la testa al chocobo bordeaux nel mentre sopraggiungeva André, il quale si presentò come sempre sobrissimo anche senza alcool in corpo, spiattellando in tempo zero cosa avrebbe fatto in estate.
    "Oh, Egitto, affascinante..." approcciò lui "Io stavo valutando se tornare a studiare le linee di Nazka in Sudamerica o concedermi un altro viaggio in Giappone... o se magari fare una vacanza con la mia compagna, mia sorella e mio cugino magari in una bella spiaggia tropicale... o... perché no, magari tutte e tre le cose" propose lui ridendo, osservando poi il docente recarsi sul palco, richiamare il potere della sua perla degli oceani e tentare di scacciare i pericolosi sgherri di Gaito con la sua splendida voce.
    Il sorriso di Lancelot divenne a quel punto una paresi, virando rapidamente dalla curiosità alla confusione al mero sgomento. Deglutì a fatica, quindi afferrò il bicchiere, scolandoselo per buona metà "Beh... che dire... originale e moderno sicuramente" ammise lui, schiarendosi la gola "Forse... più adatto ad una fiera che ad un evento di fine anno però..." concluse lui, cercando soprattutto gli occhi dell'infermiere, talmente cringiante da non farsi venire un infarto per le brillanti idee di fine anno di Jessica.


    Lancelot interagisce con Cameron, Erik, Skyler, Kara e André.
    Per fortuna non vede Jessica, o gli veniva un infarto
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Harry non fu da solo per molto tempo, stava per riempire il piatto nuovamente con qualche pezzetto di torta salata, ma vide attimo dopo attimo arrivare sempre più persone alla festa fino a che non sentì una voce che lo chiamava, era Benjamin D' Angelo1. Gli rispose con il sorriso sul volto.

    Ehi Benjamin, tutto bene grazie mille. Te invece?

    Ricambiò il cenno con la mano per salutarlo poi continuò a parlare.

    Ti sta piacendo questa festa di fine anno?

    Attese una risposta, poi vide arrivare nella zona del buffet anche Leah Branwen. Non perse tempo per salutarla, avere a che fare con le ragazze dell'accademia era un fattore importante per lui.

    Ciao Leah, come va?

    Le fece un gran bel sorriso poi riprese.

    Una grande festa non trovi? Ah, ti trovo decisamente bene stasera, perfetta per la festa, ti devo assolutamente fare i miei complimenti.

    Non era una novità che ci provasse iniziando con le parole, era il suo modo di agire. A quel punto rimase per un attimo a guardare la ragazza, le avrebbe chiesto assolutamente di fare un ballo se ci fosse stata l'occasione dato che la bionda era decisamente carina. Con la coda dell'occhio vide arrivare anche Giadì , ma non stette molto nella zona. Gli sarebbe piaciuto parlare con lei dopo quello che era successo nella torre dell'orologio, ma non ebbe nemmeno il tempo di fare ciò, sicuramente avrebbe potuto ritrovare dato che si sarebbe incrociati senza ombra di dubbio a giro per le varie zone della festa di fine anno, quello era assolutamente poco ma sicuro. Almeno per il momento aveva il cibo e la compagnia di un ragazzo tranquillo come Ben e una bella ragazza bionda come Leah, era assolutamente il suo tipo.


    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR
     
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    Emma Lewis
    Mia mi starà sicuramente aspettando, su Mirtillo andiamo! L'ho vista uscire quasi venti minuti fa, mentre noi siamo ancora qui! Sbuffò, un'enorme scatola tra le braccia. Avevano passato il giorno precedente a confezionare dei regali per tutti ed in particolare, per le persone a loro più care. Mia si era occupata del cibo -Emma non sapeva troppo cucinare, anche se l'altra bionda le aveva dato qualche dritta e la Lewis era riuscita a fare qualcosa- mentre lei aveva confezionato un piccolo pensierino per ciascuno: delle frecce. Sembrava un regalo strano, ma Emma aveva personalmente personalizzato ciascuna delle frecce, dipingendole del colore che secondo lei si abbinava meglio al ricevente e alla coda di ciascuna di esse, aveva legato un piccolo ciondolo intagliato nel legno. Si era fatta aiutare da una ragazza più grande della stessa casata, mentre lei aveva pitturato tutto. Ora aveva messo le frecce nell'imponente scatola che teneva tra le braccia ed era in ritardo all'appuntamento con l'amica, quindi sperava non si fosse spazientita troppo. Aveva indosso diligentemente la sua divisa e sotto un costume blu elettrico che difficilmente passava inosservato. Troppe erano state le persone che, nel corso di quell'anno, le avevano ricordato che non doveva vergognarsi per ciò che era, che doveva essere coraggiosa... non ultima, Katherine. Chissà, poi, se Kat stava bene, se le cose con David stavano proseguendo nel migliore dei modi anche dopo Ostara... persa nei suoi pensieri, nemmeno si accorse di essere ormai arrivata ai Giardini, tanto che quasi sbatté la testa contro i cancelli spalancati!
    Scosse la testa come a riprendersi e ritornare con la testa sulla terra, quindi proseguì la sua marcia fino a raggiungere il tavolo dei dioptase dove aveva notato l'esponenziale vassoio di Mia, ma di lei nessuna traccia, quindi si guardò attorno... e la vide vicino a Cameron, da Lancelot. Chi è che aveva il coraggio di guardarlo in faccia, adesso? Dalla fine dell'effetto di quella runa, aveva accuratamente evitato lo sguardo del docente a lezione, così come aveva evitato di partecipare troppo attivamente, limitandosi a parlare quando fosse stata interpellata, passando il resto del tempo con la testa china sul proprio foglio. Prese un grosso sospiro e si avvicinò di soppiatto alla prefetta ametrin, tirandole un lembo della divisa, timidamente. Ehm... io... ho portato... tutto sussurrò alla ragazzina, mentre il suo sguardo vagava ovunque, tranne che sul professore. Ciao Skyler! Tutto bene? uhm... il lavoro come va? Domandò abbastanza a caso, giusto per fare conversazione, dal momento che non sapeva esattamente cosa dire. Buona-Buonasera professore si decise infine a salutare anche Lancelot, premendo per allontanarsi.
    17 y.oStudenteAmetrinII annoFrom Dublin


    Lancelot Olwen Skyler Mave Mia Freeman Zona A
     
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    Gli Snasi
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    Lo SnasoSicuramente quella sarebbe stata una serata indimenticabile e Morrigan lo aveva certamente intuito, dato che non perse tempo provando ad incantare la propria pistola. Forse, però, ha sottovalutato l'influenza di Victoria in quella parte di isola. La donna più per motivi legali che altro non desiderava affatto che qualcuno si ferisse, perciò si era incaricata personalmente di mettere in sicurezza tutto l'ambiente, armi comprese senza però togliere il divertimento a chi le avrebbe usate, perciò la sua magia funzionò anche se con enorme difficoltà e con un effetto abbastanza smorzato, forse minando anche la struttura dell'arma dalla quale infatti, a seguito del sigillo, Morrigan avrebbe quasi potuto percepire un sinistro scricchiolio, così come avrebbe anche percepito la presenza di numerosi incanti su di essa, tuttavia resse, pronta alla battaglia.

    Uguale ma diversa fu l'intenzione di Jesse. Lui non pensò di incantare la pistola, ma semplicemente di usarla per colpire la sua acerrima nemica: Elisabeth. Per prima cosa, optò per un Vestis, riuscendo senza problemi a trasfigurare il proprio abbigliamento, in uno più consono all'attività, proprio come da lui voluto. Fu quindi l'ora di attaccare ed un getto blu elettrico partì dalla sua pistola, arrivando con enorme precisione proprio al centro della schiena di Elisabeth, lasciandole una macchia colorata che -almeno per quella sera- non se ne sarebbe andata nemmeno con una generosa quantità di sapone. Per Liz pareva non essere cambiato proprio nulla, almeno per i primi due secondi dopo essere stata colpita... ma dopo accadde ciò che tutta l'Accademia avrebbe voluto vedere in due persone -lei e Brian-: l'opalina si sentì pervadere una un'ondata di positività e, fisicamente, un'aura rosa l'avvolse, tutti poterono vederla. Da quel momento in poi, dalle labbra della ragazzina sarebbero uscite solamente belle parole nei confronti di chiunque le capitasse a tiro, persino Jessica e Jesse.

    La vita è una cosa estremamente effimera, può scomparire da un momento all'altro... e questo, Jessica, sembrava non averlo colto, tanto che aveva saggiamente deciso di provare a coinvolgere Brian nei giochi. Un getto arcobaleno fu quello che uscì dalla pistola della corvina che però si limitò a sfiorare la camicia bianca dell'uomo, passandogli sopra la spalla e colpendo la sedia dove prima lui stesso era seduto, rendendola un caleidoscopio di colori, ma nulla più.


    Buonasera cuori! Non ho messo dadi per rendere più scorrevole la lettura, quindi ve li metto qui:

    Morrigan: 1! // 9+11+4 ---> se spara, fuoriuscirà un cavallo che darà -2 alla schivata del bersaglio
    Jesse: 12+9 // 5+9-3
    Jessica: 7+8-15 :')

    Elisabeth: avrai una voglia irrefrenabile di spendere solo belle parole per le persone per due giri di post

     
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    Gli Snasi
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    Victoria E. Burke | Preside
    Dopo che i cancelli furono aperti, non ci volle molto perché gli abitanti dell'Accademia iniziassero a defluire in tutta l'area, chi seguendo le istruzioni e quindi in divisa e chi, con suo grande disappunto, con vestiti fin troppo casual. Si portò due dita alle tempie e sospirò, recuperando subito la sua calma glaciale e pensando che forse, per una volta, avrebbe potuto chiudere un occhio sulle infrazioni, dopotutto era l'ultimo giorno ed anche quell'anno, i problemi non erano mancati, sebbene meno eclatanti di quelli dello scorso. Magari avrebbe potuto semplicemente far divertire i ragazzi.
    Ricambiò cordialmente vari saluti e sorrisi, finché qualcuno non si avvicinò a parlarle. Voltò la testa nella direzione di Lancelot Olwen, indossando un sorriso misurato che non vacillò nemmeno dopo le sue parole, quasi fosse fatto di plastica. si limitò ad annuire con un cenno impercettibile del capo, puntando i suoi occhi di ghiaccio in quelli limpidi del docente. Da quel giorno, è sempre presente. Confermò, guardandosi attorno e chiedendosi per l'ennesima volta, se fosse stata una buona idea, quella di organizzare quella festa.
    Quando poi l'uomo si allontanò per andare a godersi la festa, Victoria si alzò in piedi lentamente, volgendo le spalle ai cancelli, puntandosi la bacchetta alla gola nel più chiaro e semplice incantesimo che le avrebbe permesso di farsi udire da tutti i presenti. Passò uno sguardo indagatore su ciascuno di loro, sincerandosi che vi fossero più o meno tutti, in modo che non avrebbe dovuto ripetere il discorso due volte.
    Anche quest'anno è giunto al suo epilogo iniziò, seguita da applausi ed urla di giubilo che quasi coprirono la sua voce anche con l'effetto del sonorus. Silenzio, per favore. Non ho potuto fare a meno di notare l'assenza della divisa in molti di voi, tuttavia non vi toglierò punti quest'anno. Ci penseranno i vostri docenti, compensando la mancanza di disciplina, con compiti aggiuntivi. Soggiunse con estrema severità, passando ora lo sguardo su ciascuno dei propri docenti... anche su Andrè, che aveva deciso di esibirsi, facendola amaramente pentire di aver fatto apparire quel palco. Preferì non commentare, passando a ciò che sicuramente interessava di più i presenti.
    Qualcuno di voi ha davanti un'estate intera, altri dovranno ripresentarsi qui tra qualche giorno per gli esami MAGO e GEMMA, ma siamo arrivati alla fine anche quest'anno... tutti. Sottolineò quella parola come se volesse gongolare del fatto che nessuno fosse morto davvero o per finta, ma non vi si soffermò troppo. I miei complimenti a tutti voi che quest'anno avete dimostrato di meritare di star qui e camminare tra i corridoi di questa Accademia. Non si stava certo riferendo a tutti, infatti qualcuno avrebbe potuto sentire lo sguardo penetrante di Victoria sulla schiena, ma non aveva intenzione di fare nomi e cognomi, perciò riprese senza ulteriori indugi.
    Purtroppo, però, oltre a coloro che hanno contribuito a far accrescere il punteggio della propria casata, vi è anche chi ha contribuito a farlo diminuire! Una pausa drammatica mentre la donna decise lo stesso di sottolineare come ci fossero condotte deplorevoli ed immeritevoli di quella scuola prestigiosa. Tra alti e bassi, solo una si aggiudicherà la Coppa delle Case. Un'ennesima pausa molto più teatrale di quella precedente, seguito da un battito di mani. Ci volle forse un secondo e tutto cambiò: le tovaglie, i piatti, i bicchieri, il desing dei macchinari e delle pistole, si colorò di giallo-viola ed apparvero, sospesi in aria, degli stendardi dei medesimi colori. Complimenti, per il secondo anno di fila, alla Casa degli Ametrin! Annunciò a gran voce, lasciando che i ragazzi si godessero la sudata vittoria che, c'era da dirlo, quell'anno era stata combattutissima, soprattutto tra loro ed i Black Opal.
    Non vi rubo altro tempo, godetevi questa notte dedicata a voi! Sorrise e con un colpo di bacchetta, da un paio di macchinari posti al lato del palco, iniziò a fuoriuscire una quantità spropositata di schiuma che andò a ricoprire qualsiasi cosa si trovasse nei paraggi o sul palco.
    NOTE OFF

    Haloo! L'evento prosegue, ragazzi. Anche quest'anno, la vittoria è degli ametrin -sento Lance piangere da qui-! (Ndr. Maledetti che siete un esercito, ma l'anno prossimo i Black Opal vi faranno mangiare la polvere ùù)

    Sicuramente avrete notato che l'ambientazione è divisa in più parti e spero di averle spiegate abbastanza chiaramente, ma ve le espongo brevemente anche qui per maggior trasparenza! Sì ci sono similitudini con lo scorso anno, però ho visto che vi è piaciuto e spero vi possa divertire anche così, con piccole variazioni ma con lo stesso concetto ♥️

    Sono le 20 di un venerdì sera e gli studenti, il lunedì della stessa settimana, hanno visto nelle proprie bacheche di casata -affissato dai prefetti- l'avviso che sotto la divisa, sarebbe stato meglio avessero indossato un costume. Ovviamente Vicky bella è pronta a togliere punti se arrivate senza divisa (quando andate a giocare, potete pure polverizzarla).
    Il giardino ha una grossa area delimitata da lampioni molto luminosi, collegati tra loro con luci simili a quelle natalizie.

    Zona A: Buffet, ogni tavolata ha qualcosa.
    Black Opal ---> piatti salati
    Dioptase ---> Bibite analcoliche
    Ametrin ---> dolci
    Tavolo docenti ---> Bevande alcoliche

    Potete inventarvi qualsiasi bibita o cibo voi vogliate, ci sarà. Gli alcolici sono solo per i docenti e Skyler, perciò non fate i furbi, studentelli. Ci potrebbero essere conseguenze!*

    *Solo on, non vi preoccupate, off non verrete picchiati (?)

    Zona B: un grande palco con due altrettanto grandi casse dove, volendo, è possibile per gli studenti esibirsi. Su questo palco, sono sistemate due macchine spara schiuma che, al momento del vostro arrivo, sono accese.

    Zona C: una specie di campo di battaglia dove ognuno può prendere una pistola d'acqua standard ed un barattolo di vernice; per ottenere una pistola più forte e più precisa, sarà necessario mandare a segno i bersagli.

    3 bersagli (ragazzi) colpiti: pistola che da +3 a coraggio;
    5 bersagli (ragazzi) colpiti: granata colorata che può colpire fino a tre bersagli;
    7 bersagli (ragazzi) colpiti: fucile che da +2 a coraggio e +2 a destrezza.
    Quindi, alla luce di ciò, il gesto di lanciare scalerà su coraggio (d+cor/3) da cui si scalerà la schivata automatica del bersaglio (des/3)
    Vi basterà andare dall'elfo che vigila le armi.

    Zona D : Una macchina produci-bolle, vi darà alla volta uno stock di 5 bolle. Potete selezionare anche l'opzione "dieci bolle" presente a lato del macchinario (pulsante rosso sgargiante) ma in quel caso, non godrete della schivata mentre le bolle vengono erogate.
    Se invece scegliete l'opzione standard, nessun problema.

    Qui l'azione del lanciare scalerà su intuito (d+intu/3) e al bersaglio verrà sottratta la schivata automatica (des/3)

    Essendo che i colori realmente sì, sono infiniti, ma di certo non il mio tempo e la fantasia per trovare gli effetti LOL i colori presenti sono:
    - Arcobaleno
    - Rosso
    - Giallo
    - Verde
    - Arancione
    - Azzurro
    - Blu
    - Magenta
    - Viola

    Valgono per entrambe le "attrazioni", anche se -per esempio- l'arcobaleno delle pistole, è diverso da quello delle bolle ♥️

    Come fosse una quest, avete due azioni a testa per post -ovviamente non siate autoconclusivi; se mirate su qualcuno, aspettate il post snaso per sapere se verrà colpito o meno. Cercherò di fare un miniesito ogni qualvolta ce ne sarà bisogno senza far troppo attendere.
    In caso il bersaglio decidesse di schivare, valuterò post e PP, per determinare se vincerà difesa o attacco. Prendere lo stock da 5 palloncini, NON sarà considerata azione, mentre se volete il plus con 10, allora sì. Anche ricaricare la pistola consuma un'azione, tuttavia la quantità di vernice, varrà per tre spruzzi, prima che sia necessario ricaricarla.

    L'ambientazione andrà avanti il 24 giugno alle ore 22:00! Vi ricordo che avete tempo per convertire, fino al vostro primo post!

    Ricordo, come ultima cosa, che è opportuno fare uno spoiler inserendo le interazioni per facilitare gli altri player, oltre che eventuali azioni

    Se qualcosa non vi è chiaro, chiedete senza problemi ùù

    Possa la fortuna, sempre essere a vostro favore ♥️
    RevelioGDR
     
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    Morrigan Maverick

    "Be the chaos you want to see in the world"
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    « A MAN IS NOT DEAD WHILE HIS NAME IS STILL SPOKEN. LONG MAY HE REIGN. »
    [Scheda][Statistiche]

    Brian Ensor era un puzzle di cui Morrigan non aveva ben delineato l'immagine originale. Se da prima il suo lamentarsi della festa gli fece intuire come l'uomo fosse un grande lavoratore, il suo gioire per le ferie lo portò a concludere il contrario. O semplicemente Ensor era un genio sprecato e incompreso tra dei pivelli privi di talento come gli studenti di quell'accademia.
    «Oh, la Siberia è un luogo assolutamente affascinante. Tranne se un negromante discendente di Rasputin ti scaglia contro zombie di ghiaccio, carne marcia e rancore» L'indice prese a picchiettare il mento peloso mentre lo sguardo si perse tra i ricordi. «Ebbi modo di conoscere la Russia quando ancora lavoravo come Auror. È un posto parecchio freddo, sai, ma di Estate è fattibile. E le donne sono bellissime» Gli bastava chiudere gli occhi per rivedere quelle regine dei ghiacci rifatte e super-fattibili.
    «Comunque mi farebbe estremamente piacere vederla. Anche la mia famiglia colleziona ossa di predatori morti. Tanto più il nemico è ostico, tanto più sfoggiano il suo cranio con piacere. La difficoltà nell'abbattere certe creature è inferiore solo al piacere di mostrarne le ossa» Le labbra si sollevarono verso l'alto e la voce si colmò di tensione almeno per qualche secondo. «Alcuni li ho trafugati, però, per farci artefatti. Si sposano bene agli incanti offensivi» Conclusa quella breve ma piacevole parentesi, Morrigan riprese a farsi prospettive sul futuro «Beh, a essere onesti non programmo mai nulla. Vivo al momento. Non so cosa mi attenderà questa Estate. Probabilmente qualche missione mortale, immagino».
    Quando la signorina Whitemore osò avanzare nella loro direzione con la furtività di un elefante, Morrigan si piegò leggermente di lato per assicurarsi di non finire sulla sua traiettoria. Si dice che i ragazzi che si sparino tante seghe diventino ciechi, lo stesso doveva valere per le ragazze che facevano tante seghe «Jessica! Annunciare il tuo arrivo è un buon modo per perdere lo sneak attack».
    La mano scivolò verso Brian Ensor: tra le dita era stretta la pistola dalla parte della canna. «Credo che Victoria le abbia manomesse in qualche modo, ma questa ti aiuterà a ottenere la tua vendetta. O per lo meno a mostrare agli alti come sparare».

    Fatto il suo dono, Morrigan accompagnato dalla bottiglia di Rum e Smaug - il drago nano - fece per avvicinarsi alle Bolle. Ne prese 5 conscio di come avrebbe voluto far altro prima che ancora di finirle.
    «Ancora una volta complimenti, Lancelot Il primo bersaglio della sua sfera fu il giovane Holden Olwen. Non aveva il minimo problema con il runista, ma vederlo tutto serio gli provocò un lieve dispiacere. Era l'ultimo giorno di scuola e anche lui meritava di divertirsi.
    «Non sento l'ispirazione bardica, Andrè In seguito al tentativo di colpire il docente di rune, Morrigan si portò nei pressi del palco per lanciare la seconda sfera verso il prof di divinazione. Qualcuno avrebbe potuto suggerire che all'uomo interessava il presente, e non il futuro. «No, ok, mi piace come canti ma voglio qualcosa di più rock» Seminato il chaos, il denrisiano fece un passo verso Smaug che, di rimando, ghignò «Sai già cosa fare se tentano di colpirci, vero?».

    «Parlato»
    "Parlato"
    Narrato

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    Applause @ Lady Gaga - @Artpop


    Outfit: Chino & Camicia
    Ha con sé: bacchetta e Smaug - un drago nano -

    Cosa fa: Interagisce con BRIAN ENSOR, JESSICA WHITEMORE, LANCELOT OLWEN & ANDREE PRET A PORTER

    Azioni 1 e 2: Lancia una sfera (Rimetto il colore al master <3) verso Lancelot e verso Andree
    Intuito: 33

    Mezza-azione: Smaug userà le sue ali per deviare eventuali attacchi nemici con folate di vento 3:D
    Resistenza: 39
     
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    Ametrin
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    “Ma io non ho te al mio fianco durante gli esami. Quindi dovrò portarmi un ricordo”: baciò nuovamente il suo Snowflake, per poi iniziare a mordicchiargli giocosamente il collo. Quando vide però il suo tentennamento nell’essere lasciato “da solo”, iniziò ad avere dei ripensamenti sul da farsi.
    ‘Cosa dovrei fare? Vorrei stare con lui, ma sono più scarso con le pistole…’
    I suoi dubbi (‘Ma non potevo rimanere in stanza a studiare?’) furono esacerbati ulteriormente all’arrivo di Elisabeth.
    “Uh, ecco, Lynch, non saprei - insomma, pistole e bolle dovrebbero essere giochi diversi, credo…”: non era propriamente in buoni rapporti con la ragazza, più che altro per il suo modo di porsi nei confronti di Jesse.
    Lo guardò ancora un attimo, prima di guardarlo colpire la Black Opal: forse la positività che il colpo le aveva ispirato avrebbe migliorato il suo umore acido.
    ‘Che faccio?’
    “Sei bellissim…”
    Fu interrotto dal discorso della Preside: fortunatamente aveva messo la divisa, evitandosi i compiti aggiuntivi. Se avesse ricevuto in quel momento una punizione simile probabilmente sarebbe esploso in lacrime per lo stress.
    “Wow - abbiamo vinto di nuovo. Grande lavoro da Prefetto, Erik! Jesse, ho avuto un’idea: potrei giocare con te con le pistole, anche se sono più scarso, ma… se per una volta facessimo una sfida? Potremmo prenderlo come allenamento, che ne dici?”
    Avrebbe atteso la risposta del suo fidanzato e, in caso affermativo, si sarebbe spogliato dalla divisa, riponendola al sicuro in modo che non si sporcasse di vernice. In questo modo avrebbe rivelato il costume da bagno sottostante: un boxer corto in fantasia militare.
    “Scusa il tradimento, Erik, però ho in mente qualcosa…”
    A quel punto si sarebbe avvicinato all’orecchio di Jesse, ancora disarmato, per poi sussurrargli in modo seducente “Il perdente fa, per una notte, tutto ciò che vuole il vincitore. Ci stai?”
    Nel caso Jesse avesse accettato i patti, avrebbe chiesto una pistola per poi allontanarsi un poco da lui; la avrebbe caricata con la vernice viola, per poi tentare di colpire il fidanzato.
    ‘In questo modo, anche se gioco con lui, non è più un seguirlo passivamente, giusto?’
    Il suo Olwen mentale non era così certo della fondatezza di simili sofismi.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR


    Interagisce con Jesse Lighthouse, Erik Foster e Elisabeth Lynch.

    Si congratula con il suo Prefetto per la vittoria della Coppa, per poi proporre una sfida al suo Perfetto Jesse e, se il fidanzato accetta, allora:
    Azione 1: carica una pistola con vernice viola.
    Azione 2: spara a Jesse dopo essersi allontanato un poco.
     
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