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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ed eccoci qua alla prova teorica di questa strana lezione! La richiesta di Daniele è molto semplice vi chiede di scegliere uno dei pianeti del sistema solare e descrivere quale potrebbe essere l’influenza su di una creatura magica. Ovviamente potete avvalervi del supporto di internet, ma badate bene, il post verrà valutato per la sua originalità, quindi non fate un copia ed incolla spudorato perché io me ne accorgerò!
SCADENZA VENERDì 8 ORE 23.30. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Confermo la scadenza del mio collega per venerdì 8 alle 23:30
Per la relazione vi chiedo di concentrarvi sia sul perché scegliete un determinato pianeta (in base alle sue caratteristiche) e a come può modificare il comportamento o, perché no, le capacità di una creatura.
Edited by Alexander Olwen - 4/5/2020, 12:16. -
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.Mia Freeman16 YOAmetrinCome on skinny love what happened here?Parlato - Pensato- AscoltatoNon era cieca, vedeva chiaramente quanto Cameron si stesse impegnando per riuscire a recuperare il loro rapporto, ma prendere le cose con calma, un passo per volta, era qualcosa che andava ben oltre il suo controllo. Non si sentiva ancora pronta ad accelerare le cose, già solo all’idea di passare un weekend assieme, fuori da Hidenstone, il suo cuore aveva cominciato a battere più forte nel petto, riempiendole anche le orecchie. E se non fossero andato d’accordo? Se avesse litigato? Se a Charles Cameron non fosse piaciuto? Se Cameron avesse chissà quale piani che lei non sarebbe riuscita a seguire? Non era il caso di pensarci adesso, apprezzò il suo tentativo di fare qualcosa di normale, assieme, e cercò di rimanere positiva senza fasciarsi la testa prima di rompersela. “Sì, sono certa che sarà divertente” provò a replicare, sforzandosi di prendere il tutto con leggerezza. Dannazione, perché non poteva essere come qualunque sua coetanea e prendere con filosofia quel genere di cose? Perché doveva sempre farsi mille domande?
Una volta seduta accanto a Cameron apprezzò il suo tentativo di rincuorarla, per quanto non troppo efficace: Ensor aveva su di lei uno strano ascendente, era più severo degli altri ma aveva anche un’aura di mistero intorno a sé che la inquietava non poco. Lo ascoltò attenta mentre le rispondeva e annuì lentamente. “La ringrazio.” replicò quindi, e quella risposta non l'aveva confortata del tutto. Lasciò che un brivido le corresse la schiena mentre si figurava Ensor fare strane esperimenti in un antro mal illuminato e provò a focalizzarsi sulle parole di Daniele, una presenza sicuramente più confortante del collega. Non esitò a prendere qualche appunto sul suo taccuino e lanciò un’occhiata divertita a Cam quando la stuzzicò. “Infinite no, qualcuna sì.” ammise per poi tornare a concentrarsi e provare a mettere in ordine le idee.
La presenza di Ensor, in qualche modo, aumentò la sua concentrazione, spronandola a fare del suo meglio per non dire troppe sciocchezze. In realtà era da sempre affascinata dalle stelle, dai pianeti e anche dalle creature magiche, si sforzò però di fare una cernita degli argomenti che avrebbe voluto trattare, provando a non dilungarsi troppo nella sua relazione e non esagerare con le informazione. Non era sicura di aver fatto la scelta migliore ma alla fine si convinse a scrivere, non voleva certo essere obbligata a troncare la sua relazione a metà per la mancanza di tempo.
"La mia scelta ricade sul pianeta di Mercurio, ed è guidata in gran parte dall’interesse personale e in parte per le sue peculiarità. Mercurio prende il suo nome dall’antica Grecia, dove designava messaggero degli Dei, non a caso questo è il pianeta della comunicazione e dell’intelligenza, del senso critico e dell’eloquenza. Penso che i pianeti però, per comprenderne le loro influenze, vadano analizzati con attenzione, sia nei loro aspetti positivi che in quelli negativi perché, come ben sappiamo, è necessario tenere sempre presenti entrambe le facce della medaglia.
Questo è il pianeta dell’ingegno, della conoscenza, e anche quello del linguaggio, anche se lo stesso Hermes –altro nome del Dio Mercurio- era solito utilizzare il suo acume anche per alcuni suoi trucchi, anche a discapito degli altri Dei quando lo riteneva necessario. Ritroviamo quindi l’idea di un’intelligenza non solo teorica, utile nello studio e nella conoscenza, ma anche pratica, utilizzata talvolta non a scopi del tutto benefici: Mercurio è infatti anche il pianeta delle menzogne e dell’astuzia.
Proprio perché questo è il pianeta dell’intelletto, mi viene naturale pensare che possa essere strettamente collegato ai Centauri. Queste creature,corpo di cavallo e busto e testa di forma umana, sono tra quelle che reputo più interessanti, sia per via del loro comportamento che per via della loro stessa natura. Grazie alla loro intelligenza –che loro stessi considerano superiore a quella umana- sono in grado di praticare la medicina, l’astronomia e la divinazione, tutte attività che richiedono la capacità di ragionare ma anche di comunicare con un linguaggio complesso, parlando molto spesso anche la nostra lingua –tratto tipico, come è risaputo, solo delle creature più evolute. Eppure essi diffidano parecchio degli esseri umani, tanto da aver deciso autonomamente di isolarsi e vivere in branchi, e da arrivare ad assumere atteggiamenti violenti e aggressivi nei confronti di qualunque uomo minacci il loro territorio. Qualcuno potrebbe pensare che questo aspetto particolare li renda distanti dal pianeta di Mercurio, legato anche alla comunicazione, ma invece io trovo che questo ne confermi la correlazione: questo, infatti, è anche al contempo il pianeta del senso critico, spesso smodato, della convinzione di avere nelle proprie mani l’assoluta verità –tanto che i Centauri si credono superiore alle altre creature- e dell’impulsività.
Per via della sua vicinanza al Sole e della sua orbita particolare, la più eccentrica –quindi meno circolare- del sistema solare, Mercurio viene percepito dalla Terra come un pianeta molto rapido e, a causa di un’illusione ottica, questo è il pianeta che viene più spesso visto come retrogrado. Questo particolare fenomeno è il risultato della prospettiva che abbiamo dalla terra della sua orbita, tale per cui in ben tre periodi diversi durante l’anno si ha l’illusione che il pianeta proceda al contrario rispetto al suo solito verso di rotazione. Questo fenomeno ha chiare ripercussioni su tutte le creature influenzate da questo pianeta e, per tanto, sono convinta che influenzi anche i Centauri. Durante questa fase abbiamo due momenti distinti: il periodo retrogrado effettivo e un periodo-ombra, che avviene subito prima e subito dopo il principale evento di recessione ed è proprio qui che gli effetti di Mercurio sulla psiche e sul comportamento si concretizzano.
Se Mercurio è il pianeta della lucidità, quando è retrogrado influenza sull’umore, portando con sé attacchi di rabbia, provocando reazioni apparentemente immotivate e aumentando il nervosismo. Considerato il comportamento non sempre pacifista dei Centauri che, se presi nel modo sbagliato, non esitano a ribellarsi con gli altri esseri umani, sono abbastanza certa che in questo periodo essi siano suscettibili e ancora più propensi all’aggressività. La frequenza con cui questo fenomeno si ripresenta aiuterebbe anche a comprendere meglio perché esseri così intelligenti e vicini all’essere umani abbiamo preferito allontanarsi e prediligano la vita in piccoli branchi, reclamando la propria indipendenza.”
Finì di scrivere e ne approfittò per drizzare per qualche istante la schiena e sciogliere i polsi, leggermente intorpiditi per aver scritto parecchio e forse troppo velocemente. Notò che anche Cam aveva finito e gli riservò un leggero sorriso per poi perdersi a osservare le stelle, aspettando paziente che anche i compagni finissero e approfittandone per cercare di rilassarsi e calmare la solita leggera ansia che la invadeva ogni volta che doveva fare un compito.code by ;winchester. -
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.“Il potere logora chi non lo haValentina Vestrit
As you wish
Valentina sollevò il quaderno per nascondere una genuina risata in risposta al gesto di Erik. La ragazza era la prima a portarsi appresso delle paure ma di certo non le avrebbe mostrate di fronte a degli insegnanti. Non di nuovo. La ragazza si ripromise di riuscire in questo in questo compito e la 'promessa' trovò solidi basi nel senso di fiducia che i professori trasmettevano.
Salvatore le ricordava una calda giornata di Maggio e Ensor una notte in tempesta passata sotto a delle spesse lenzuola. Giravano strane voci sul docente di Difesa contro le arti oscure ma alla strega non interessava, meglio un professore che incuti timore ma conosca l'argomento che un volto acqua e sapone che spenda ore a parlare del sesso dei doxi.
Tuttavia la richiesta degli insegnanti la colse di sorpresa e le sopracciglia si incurvarono mostrando disorientamento ed esitazione. La strega conosceva i pianeti e aveva compreso come questi, sia nella teoria che nella pratica, potessero influenzare l'uomo come la luna influenza le maree. L'idea che gli astri potessero guidare gli esseri viventi la fece sentire debole e Valentina non riuscì a trattenersi dallo stringere i denti. La sua mancanza di empatia e l'idea positiva che aveva di sé rendevano difficile digerire come qualcosa di così distante la stesse guidando senza che lei potesse opporrsi. Inoltre, il solo pensare di doverci scrivere una relazione le provocò l'emicrania e, a complicare il tutto, si aggiunse il soggetto del compito: Le creature magiche.
Da prima Valentina pensò a Venere e l'elemento a questo connesso: l'amore. Questa illusione che dominava le menti degli uomini da secoli aveva portato gli eredi a tradire le famiglie secolari e i regnanti a dichiarare guerre. Ma quella sera la ragazza aveva sete d'avventura e di cambiamento e nessun pianeta più di Marte avrebbe fatto al caso suo.
Valentina prese un pezzo di carta e l'inchiostro si trasformò in parole.
"Fuoco e distruzione, questo è ciò che accomuna i draghi a Marte. Nella storia della magia ogni parola è utilizzata per uno scopo ben preciso e dietro ad ogni formula si cela un incantesimo. Dunque questa relazione andrà a studiare la storia dei nomi di questo pianeta introducendo, nel mentre, anche i suoi elementi più caratteristici. Per concludere, quest'ultimi verranno analizzati in modo da comprenderne l'influenza sui draghi di fuoco.
Come è noto ai più il pianeta è stato nominato 'Marte' in onore del dio romano della guerra. Al contrario, gli astronomi appartenenti alla civiltà babilonese gli diedero il nome di 'Nergal', in onore della loro divinità del fuoco e della distruzione. Inoltre, anche i seguaci della mitologia cinese dei Cinque elementi attribuirono al pianeta caratteristiche collegate alle fiamme dandogli il nome di 'Stella infuocata'.
Il motivo per cui le più importanti civiltà del passato ricollegavano il fuoco e poi la guerra a questo pianeta è da ritrovarsi nelle sue caratteristiche sfumature di rosso intenso dovute all'ossido ferrico. Il rosso è il colore delle fiamme ma anche il colore del sangue che, per l'appunto, condivide l'elemento ferro con con la superficie di Marte. Sarebbe superficiale soffermarsi su come le fiamme e il sangue siano gli elementi che caratterizzano le guerre ma, al contrario, è interessante studiarne la simbologia.
Sia il fuoco che la guerra rappresentano grandi cambiamenti, come mostrato da Empedocle di Agrigento con il primo e da Hegel con la seconda, e Marte è, infatti, uno dei pianeti più vivi e in mutamento del sistema solare. Famosi sono i suoi vulcani, tra cui spicca l'Olympus Mons con i suoi venticinque chilometri d'altezza e seicento chilometri di diametro. In pochi, eppure, sanno di come al suo interno sia ospitato il più grande deposito vulcanico esplosivo dell'intero sistema solare. Questo ammasso la cui estensione è pari ad un quinto degli Stati Uniti sarebbero il risultato di anni ed anni d'eruzioni.
Dunque, proprio per questa ferocia con cui questo pianeta è stato destinato a cambiare, la sua influenza sull'uomo è ricollegata al cambiamento e all'ambizione. Il fuoco scioglie il ferro e la guerra ridisegna i confini delle nazioni. Tuttavia, il dominio dei draghi è immutabile e le fiamme scivolano sulla loro pelle. Inoltre i draghi sono per natura ambiziosi e per questo motivo si impossessano dei più grandi tesori dell'umanità. È chiaro come ciò che sia raro nell'uomo, eterno cambiamento e infinita ambizione, siano il 'normale' per i draghi di fuoco. Di conseguenza questo pianeta influenza in modo positivo questi signori dei cieli rasserenando con calma e portando alla pace i loro animi. Dal Dorsorugoso di Norvegia all'Ironbelly Ucraino, passando dal Petardo Cinese fino al Vipertooth Peruviano, ogni drago di fuoco è classificato come Ammazzamaghi impossibile da addomesticare poiché il suo animo è in perpetuo tumulto.
Antiche leggende narrano però di come i draghi passino gli ultimi anni di vita su Marte prima di abbracciare la morte eterna. La bassa densità dell'atmosfera di Marte non sarebbe in grado di consumare completamente né meteore né i draghi la cui pelle è così spessa da schermare frecce e incantesimi. Inoltre, sebbene la temperatura del pianeta spazi dai -120 ai -14° C, il fuoco che alimenta i draghi permetterebbe a quest'ultimi di sopravvivere sulla sua superficie sebbene inducendoli ad uno stato di fatica che ne consuma l'animo rivoltoso.
Sebbene questi possano essere soltanto miti è innegabile come Marte possa trasformare, per contrapposizione, l'uomo tedioso in un drago furioso e, per analogia, il drago furioso in uomo tedioso."
Valentina finì di scrivere qualche minuto in anticipo e diede degli strattoni con la mano destra dolorante. Era soddisfatta di come avesse elencato poche caratteristiche ma in relazione ad un significato preciso e dunque sorrise aspettando il suo turno per consegnare il compito ai professori. Lei non era un drago ma un giorno lo sarebbe diventata, l'ambizione c'era erano e un giorno ci sarebbero state anche le fiamme.CITAZIONENarrato
«Parlato»
"Pensato"
"scritto"✕ schema role by psiche. -
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.UN RAGAZZO SOGNA SEMPRE DI ESSERE IN UN GRUPPO, ROCK: TUTTO È PIÙ GRANDE DELLA REALTÀ.Rise alle parole di Jessica, ma non rispose sollevando gli occhi al cielo, tuttavia zittendosi. Almeno fino a quando lei non lo stuzzicò ancora «Vie di mezzo? Non conosco questo strano modo di cui parli» la canzonò appena, quindi, toccandole una ciocca di capelli e guardandola intensamente «In realtà sto benissimo e so perfettamente che non mi sopravvaluto, ma capisco che tu non voglia darmi le giuste soddisfazioni... ho ricordi molto nitidi per affermare di aver ragione.» alzò un sopracciglio, con aria di sfida, perché lei sapeva bene a cosa si stava riferendo. Tornare a parlare con Jessica era un toccasana per la sua testa, alla fine la loro relazione di dicembre non prevedeva una vera relazione e aver chiarito quello che era successo li aveva aiutati a trovare un nuovo sviluppo per il loro rapporto che sicuramente sarebbe stato duraturo ed era così particolare che era solo loro.
«Credo di avere un'idea sul perché vuoi arrivare prima a lezione... ma, farò finta di non aver idea sul motivo che ti spinge a voler correre ad Astronomia.» beh, gliel'aveva servita su un piatto d'argento quella battuta.
La battuta sui primini, fece sì che lui sgranasse gli occhi quasi incredulo «Dovremmo insegnar loro qualcosa, non credi?» avevano imparato entrambi a incontrarsi in maniera furtiva, durante i mesi precedenti, prima del loro distacco, quindi sarebbero potuti essere utili per i ragazzini. Annuì, poi, tornò a guardare la luna, annuendo alla ragazza «Bravissima, una luna piena di quelle spettacolari. Se vuoi possiamo andarla a vedere...» non c'era niente di male, in fin dei conti. Lui amava passare le ore a guardare il cielo, con il naso all'insù. Lo rendeva più tranquillo e pacato e farlo in compagnia era solo un toccasana. Quando aveva bisogno di star solo, sicuramente non rimaneva ad Hidenstone e ormai Jessica lo sapeva.
«Vedrai che non sarà poi così male avere Ensor a lezione.» ironizzò l'Ametrino, ben poco convinto di quello che potesse succedere e se uello che aveva detto rassicurasse lui in primis.
Era distratto dal guardare Emma, quando JJ richiamò la sua attenzione che venne spostata su dove l'Opale stesse indicando. Sospirò ridendo «Beh, devi sapere che uno dei sogni erotici proibiti da tutti è il docente, quindi non puoi che aspettartelo...» la canzonò appena, quindi per poi riprendere «Ma non preoccuparti, JJ, sono certa che il tuo prof non abbia altre relazioni con studentesse, tu sei già abbastanza impegnativa» le diede una leggera spinta con la spalla, in maniera affettusa. Lui era il tipo di ragazzo che per tirare su qualcuno, non trovava esattamente le parole giuste. Poi sbuffò «Invece... secondo te, perché Erik ed Emma se la stanno a parlare così tanto?» tirò di nuovo un'occhiata verso la ragazzina bionda, prima di ritrovare l'attenzione sulla lezione e la spiegazione, rimanendo come richiesto da JJ, vicino alla compagna, in tutta tranquillità. Mentre Howard andò a salutarli, Lucas - però - si ritrasse da Jessica, iniziando a spostarsi per guardare meglio la primina degli ametrin, con il suo compagno di stanza, senza però alzarsi dal posto. Il battito di mani di Daniele, lo fece sussultare «Mi è già passata la voglia di restare qui...» sospirò in un sussurro che potesse sentire solo Jessica.
Ascoltò la spiegazione e quando fu il turno di mettere nero su bianco tutto, non ci penso su più di tanto e si mise a scrivereCITAZIONEMarte è il così detto "Pianeta rosso", è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, questo spesso risulta visibile ad occhio nudo.
Ma veniamo al motivo per cui, in astronomia, esso è chiamato pianeta rosso: la grande quantità di ossido di ferro che lo ricopre, da lui un colore rossiccio, così come quando pensiamo alla ruggine, di cui l'ossido di ferro è la componente. Ha delle temperature piuttosto basse e quindi un'atmosfera rarefatta, tuttavia è il pianeta più simile alla terra che possiamo trovare nel sistema solare. Ha una superficie vulcanica, deserti sabbiosi e formazioni geologiche che proprio ultimamente hanno dato dimostranza di una passata idrosfera. E' curioso come, una tra le formazioni geologiche più importnati del pianeta rosso, sia chiamato Monte Olimpo. Infatti, non c'è da dimenticarsi che questo Pianeta prende il nome da uno degli dei più importanti del pantheon romano.
Marte, in mitologia è il Dio della guerra, e il suo simbolo astronomico è la stilizzazione di uno scudo e della lancia del dio, anche simbolo che indica la mascolinità. In astrologia, infatti, Marte è considerato un astro "malefico", in quanto produce una natura opposta agli astri benefici, provocando secchezza. E' considerato uno degli astri superiori, influenza le cose durature, quindi. In questo, il pianeta influisce su molte creature, ma è singolare il rapporto che questo pianeta ha con gli Snasi.
Prima di specificarlo, ricordiamo che gli snasi sono delle creature magiche che vengono scambiate per goblin, con una passione indescrivibile nel cercare tesori, quindi ottimi scavatori, hanno un muso allungato (da cui prendono il nome), hanno un manto soffice e una pelliccia nera. I loro arti anteriori sono piatti, tanto che gli consentono di afferrare oggetti e scavare facilmente. Quando Marte si avvicina di più al sole, quindi diventando più visibile, questi esserini diventano più irrascibili. Essi, infatti, si organizzano in branco per poter cercare tesori ovunque, diventando un tantino più aggressivi rispetto alla loro natura buffa e goffa. Inoltre, è il periodo dell'accoppiamento e l'uomo, così come Marte è simbolo della mascolinità, il maschio dello snaso, si adopera con più vigore nel mettere al mondo i propri cuccioli anche con snase differenti, rubando le femmine agli snasi maschi più deboli. Insomma, una vera e propria guerra tra snasi, mai a trovarsi in mezzo.
Concluse, quindi, ridendo appena di quello che aveva elaborato.
«Oh, finito.»©Scheme Role by Amphetamines' - Vietata la copia anche parziale.. -
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.Lilith era un tipetto orgoglioso e questo Blake lo sapeva benissimo, tuttavia spesso capitava che il suo orgoglio non diceva esattamente cosa la facesse scattare. Lei sapeva perfettamente cosa fosse successo quella sera, tuttavia il ragazzo con cui Lil era arrabbiata non sapeva che lei non avesse accettato che non fosse andato a lezione con lei.
I loro sguardi si incrociarono, lei spostò lo sguardo altrove, con il nasino all'insù, sbuffando pure indignata. Beh, era pur sempre una femminuccia e aveva i suoi momenti del mese che la facevano essere suscettibile.
Notò lo spostamento di posto di Blake, pensò di raggiungerlo, ma in quel momento il professore battè le mani. Forse evitando una lite di quelle furiose che i due potevano fare. Nel frattempo che lei seguiva la lezione, di tanto in tanto si girava a guardare Blake, ma senza niente da dirgli.
Arrivò il momento del compito e la ragazzina si concentrò su quelloCITAZIONEVenere: è il secondo pianeta del sistema solare, prende il nome dalla dea dell'amore e della bellezza, il suo simbolo astronomico è la mano di Venere che sorregge uno specchio ♀. E' l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna, quindi fin dall'antichità è conosciuto. Visibile soltanto dopo il tramonto e poco prima dell'alba, essa era chiamato Stella della Sera o Stella del Mattino, fino a quando studi di Pitagora non portarono alla luce che fosse lo stesso oggetto. La sua atmosfera è costituita da CO2 principalemnte, quindi anidride carbonica, che insieme alla densità molto alta, crea un effetto serra naturale, rendendolo il pianeta più caldo. E' coperto da uno strato di nubi riflettenti, composte da acido solforico, che ne impediscono la visione della superficie, non ha satelli e ha un campo magnetico più debole di quello terrestre. Come la luna, la porzione di Venere visibile dalla Terra, non risulta completamente illuminata, subendo anche lei una variazione delle fasi. In astrologia, Venere, indica la capacità affettiva, i sentimenti, la sensibilità, la diplomazia, la sessualità e le arti dell'individuo. E' l'archetipo della vita e dell'amore, nel percorso che fa, ruotando intorno a sole e alla terra, disegna una stella a cinque punte, perfettamente regolare. Venere, per tali motivi, influenza molte creature, tra cui, le più note, sono le fate. Esse sono piccole bestie decorative, note per la loro scarsa intelligenze, ma molto carine da vedere. Sono piccole e graziose, dal corpo femminile. Durante Venere Pieno, la fase in cui il pianeta è totalmente illuminato, queste graziose creature, diventano più socievoli ed attraenti. Si racconta che nelle radure dove esse vivono, facciano un rituale "Il bagno di Venere" dove le fate si immergono nelle acque naturali di un fiume o di un lago boschivo festeggiando la loro nascita. Infatti, durante il condizionamento che Venere pone sulle creature in questione, queste diventano più luminescenti e molto più lige a farsi incontrare dagli umani, inoltre il loro canto che solitamente è stridulo e fastidioso come un ronzio, diventa più soave e sono molto meno litigiose del solito.©Scheme Role by Amphetamines' - Don't steal!.