Daniele Salvatore

whoiam nome&cognome: Daniele Salvatore. nome deriva dall'ebraico Daniy'el, composto da dan "ha giudicato", oppure da dayan "giudice", e la forma abbreviata 'el di 'elohim "Dio"; il significato è quindi "Dio ha (così) giudicato" o "il mio giudice è Dio"; è bene specificare che suo padre, ha origini italiane, precisamente i suoi bis nonni erano di Roma, e per questo Daniele si è ritrovato con un nome del tutto italiano, proprio per omaggiare il suo bisnonno, che lui non ha mai conosciuto però!
data&luogonascita: Londra, 26 dicembre 1986
orientamento sessuale: Eterosessuale
exscuola: Grifondoro
professione: Professore di Astronomia
statosangue: Nato Babbano
statosociale: Benestante
segnipparticolari: Ha una cicatrice sul mento, che si è provocato giocando a calcio quando era piccolo.
allineamento: Neutrale Buono.
bacchetta: fatta di quercia, il nucleo di corda di cure di drago ed è lunga 12 pollici e tre quarti, flessibile.



Aspetto fisico Alto, snello, con occhi nocciola, capelli ricci e per la maggior parte delle volte un pò arruffati e spettinati. La sua passione per la conoscenza degli astri e le stelle lo hanno reso un pò stravagante sia nel modo di vestirsi che di presentarsi, ma sempre ben in linea con il suo pensiero e la sua professione. Daniele non è un tipo che tiene molto alla sua forma fisica ma non disnegna chi va in fissa per queste cose. Ha uno stile molto informale e giovanile, tende a curare molto i dettagli deluso abbigliamento ed ha una passione sconfinata per i papillon. Daniele ha dei lineamenti del viso molto dolci ed in linea con il resto del suo corpo, fin da bambino gli è sempre stato detto di essere uguale a suo padre da giovane, ed in realtà vedendo le foto, egli stesso, riesce a notarne la somiglianza. Ha delle labbra carnose e lineari, morbide al tatto. Tende ad essere molto maniaco della cura della sua pelle andando ad applicare varie creme per averla sempre impeccabile, così anche come per le labbra: porta sempre con sè un burrocacao in tasca per fare in modo che non si screpolino al freddo e non si secchino quando il clima è troppo torrido! Una sorte di fissazione, tutti ne abbiamo una! I suoi capelli sono di un castano molto scuro, portati un pò lunghi in quanto molto ricci ed ingestibili. In genere li tira dietro con del gel, ma non sempre ha la pazienza e la costanza di aggistarsi nel migliore dei modi e proprio per questo il suo aspetto sempre molto ordinato viene disturbato da dei capelli ribelli e, delle volte, arruffati. Daniele essendo un uomo molto curioso ama sperimentare sempre nuove cose, in particolare ama mangiare sempre i cibi particolari di dove va in vacanza o dove si sposta per lavoro. Odia le persone ipocrite, odia chi è sempre scontroso e negativo e sopratutto non sopporta le persone arroganti e saccenti. Quelle lo fanno andare veramente in bestia! Al contrario si trova molto bene con le persone solari e spiritose, buone e gentili! Ha una grande umilità che ritiene essere uno dei sui pregi più rari e che lo caratterizzano di più. La sua paura più grande? Beh, è leggermente claustrofobico. Amando l'universo e le cose sconfinate, Daniele non si trova per niente a suo agio in posti troppo piccoli e sopratutto in posti molto affollati. Riesce a controllarsi, ma per poco tempo, poi cede spesso e volentieri in attacchi di panico. La passione più grande è quella del disegno, Daniele è un grande disegnatore, fin da bambino! Ha sempre amato disegnare e sperimentare qualsiasi tecnica dai caboncini alla pittura! Non capisce niente di musica, la il disegno è esattamente quello che ha sempre usato per comunicare quando con le parole non riusciva a farlo!

prestavolto:Colin O'Donoghue



Carattere Daniel è uno di quei classici uomini di altri tempi, gentili e con un temperamento mite, dedito molto, fin troppo, alle regole e al bene. Daniele è un pacifico nato in un mondo che invece celebra la guerra, ha uno spirito di sacrificio e di responsabilità molto alto e tende sempre ad essere quello che infrange le stesse regole, da lui tanto celebrate, per amor del vero, del giusto. Il coraggio, la forza di volontà, il dovere, il "bene superiore", sono dei principi che sono insiti in lui. Questo carattere rigido, viene compensato dalla passione per le stelle che lo rendono un sognatore ad occhi aperti, sempre allegro, positivo (anche troppo) e con una buona parola con tutti. Daniele risulta essere una delle persone più gentili che si possano conoscere. Si arrabbia molto raramente in quanto ritiene la sua pazienza smisurata una delle doti più rare che si possano avere, ma nel momento in cui si arrabbia, allora lo fa davvero per bene, infondo si dice che per conoscere un vero cattivo bisogna far arrabbiare un vero buono! In amore risulta essere una persona raffinata e molto molto romatica. Premuroso e attento, può diventare anche molto arrogante e presuntuoso se vengono messi in discussione i suoi valori e le sue credenze. Molto coraggioso e solare, Daniele ha sempre avuto una passione smisurta per l'insegnamento, adora chiacchierare, ascoltare e scambiare opinioni. Ottimo amico, leale e fedele. Spesso per tutte queste sue caratteristiche risulta essere un pò pesante, ma infondo ognuno di noi ha dei difetti, e forse, il suo è semplicemente questo: l'ostinazione. Caratteristica che potrebbe essere confusa con la determinazione, ma sono due cose differenti: si, lui è anche molto determinato, ma tende a diventare ostinato quando si incaponisce con qualcosa che lui ritiene debba essere fatta, o fatta capire anche se, razionalmente, rinosce che non ha nessun senso rimanere fissi su quel pensiero, su quella persona! Avendo sempre vissuto in una famiglia del tutto normale, Daniele si presenta come una persona altrettanto normale se non fosse per la sua curiosità fuori dagli schemi, una sete di conoscenza sconfinata e le mille domande che si chiede da bambino; è un tipo sveglio, intelligenente, preferisce sicuramente stare più sui libri che praticare uno sport.



Storia Londra, 26 dicembre 1986. Per Ernest e Claire Salvatore il giorno più bello della loro vita: il loro primogenito ed unico figlio, Daniele, viene al mondo. Per una coppia di sposini giovani ed inesperti, Daniele diviene il regalo di Natale posticipato più bello del mondo. Un figlio che amano e che volevano fin dal loro primo incontro, fin dal loro primo sguardo!Con un'infanzia invidiabile e caratterizzata da amore, giochi e vizi, Daniele cresce in una totale oasi felice fatta di sorrisi ed amore, mai una violenza, mai un segno di rifiuto nei suoi confronti da parte dei suoi genitori. Sempre stato un bambino molto coccolato, ma nonostante questo, fin da piccolo ha sempre avuto un senso di responsabilità fuori dal comune. I suoi genitori avevano sempre pensato che fosse speciale, un bambino non comune, con dei comportamenti, delle volte bizzarri, quasi magici. Anche crescendo rimane sempre pacato, molto studioso,curioso e con una vasta gamma di domande che rivolge senza sosta ai suoi insegnanti nonchè genitori; un bambino dedito alle regole e molto ubbidiente. I suoi genitori non hanno mai avuto nessun tipo di problema, anzi: mentre Daniele era chiuso nella sua cameretta a disegnare mappe, studiare chissà quale libro e sopratutto leggere libri fantasy, loro cercavano di spronarlo ad uscire, conoscere amici, magari qualche ragazza. Non era un ragazzino solo, che non faceva amicizia, anzi, a scuola era socievole sempre con tutti e ben inteserito in tutte le varie attività extra scolastiche. La sua voglia ed esigenza di stare un pò per fatti suoi, fa parte di lui da sempre, tende a voler stare un pò con se stesso per dedicarsi a lui e le sue passioni! Ma ad 11 anni, la vita di Daniele cambierà per sempre. Non aveva mai badato al fatto che i suoi genitori lo ritenessero una persona speciale con dei comportamenti, a volte, inspiegabili! Erano i suoi genitori, è normale che per loro fosse speciale, ed invece, da subito, loro ( provenieti da una famiglia normalissima senza nessuna affinità con il mondo magico) avevano capito che non era così, Daniele era speciale. Non sapevano esattamente in cosa, non sapevano esattamente come definirlo, ma sapevano benissimo che prima o poi sarebbe successo qualcosa che avrebbe spiegato loro cosa fosse veramente il loro bambino.
Claire una semplice proprietaria di un negozio di fiori vicino al cimitero, che si cimentava anche con qualche decorazione per matrimoni e battesimi, e Ernest un impiegato statale. Entrambi non avevano mai ricevuto una convocazione urgente da parte della scuola per colpa di loro figlio. Erano quasi spaventati e non arrabbiati. Avevano il timore che stava per succedere l'inevitabile! Daniele aveva sempre voti alti, non litigava mai con nessuno, era un bambino normale e vivace, ogni tanto aveva risposto a qualche maestra, ma niente di serio, ogni tanto aveva discusso con qualche suo amichetto, ma niente di eccessivo, insomma quella chiamata li fece preoccupare e non poco. Ed infatti era come avevano previsto: aveva lanciato un astuccio in pieno viso di un ragazzo. Fino qui, si potrebbe dire che non era qualcosa di anormale o comunque di eccessivamente preoccupante, il problema fu quando la maestra spiegò che il bimbo non utilizzò neanche un dito per farlo. La maestra non sapeva spiegare quanto era successo, sapeva solamente che il ragazzo colpito stava dando fastidio ad un compagno di classe di Daniele e, quest'ultimo, per difenderlo aveva avuto questa reazione insolita di dare prima un pugno sul banco per attirare l'attenzione del presunto bullo e poi... Claire ed Ernest avevano paura, stupore, amirazione, gioia ed inquietudine negli occhi. Ed adesso? Cosa sarebbe successo? Cosa aveva il loro bambino che non andava? Avevano sempre sospettato che alcuni eventi nella loro casa fossero accaduti perchè Daniele fosse speciale ma avere una conferma di tutto quello li terrorizzava. Non credevano nella magia, non credevano nelle streghe o nei maghi, erano cose da telefilm, cose che non si potevano spiegare. Ed allora? Forse era posseduto? Forse non era stato lui! Mille dubbi e domande erano affollate nella loro testa. Quella stessa giornata, tornando a casa con Daniele e facendosi spiegare per l'ennesima volta l'accaduto, trovarono una lettera ad aspettarli in casa. Indirizzata a Daniele Salvatore, con una grafia perfetta, elegante e con un sigillo che non avevano mai visto: era arrivata la lettera per Hogwarts per il loro piccolo. Quindi era un mago, quindi tutto quello che loro avevano creduto fino a quel momento era una semplice menzogna, o come gli venne spiegato successivamente dal preside della scuola, una piccola omissione per far in modo che i due mondi coesistessero, che non venissero alterate le realtà, che nessuno si facesse male. Una sorta di protezione per i babbani ( non magici) e per i maghi. Anche la vita di Claire ed Ernest cambiò per sempre ed amarono il loro unico figlio ancora di più, ancora più intensamente. Pagarono tutto il necessario per farlo andare in quella scuola insieme a persone che potessero capire ed aumentare il suo potenziale, con l'unica promessa che l'estate e le varie vacanze, Daniele doveva tornare a casa e stare con loro.
La reazione del giovane mago nel sapere che apparteneva ad un mondo diverso? Incontenibile gioia. La sua prima volta a Diagon Ally fu qualcosa di stupefacente, aveva costantemente le pupille diltate, gli occhi che gli brillavano, la mascella sempre aperta nel vedere come le cose si muovevano da sole, la bacchetta gli avrebbe dato un potere immenso, i vestiti erano diversi, i cappelli a punta, le scope volanti, gli animali che ti guardavano e sembrava che ti capissero davvero, che avessero un legame speciale con te. Insomma un turbinio di emozioni che culminò all'apice del piacere quando venne smistato - da un cappello parlante, assurdo!- nella casata dei Grifondoro. Non conosceva niente di quel mondo e per la sua sete di conoscenza e di curiosità era qualcosa di indescrivibile, non sapeva esattamente quando dormire, voleva fare tutto quello che c'era da fare: volare, il quidditch, sotria della magia, incantesimi... le pozioni! E poi il suo cuore fu rapito, letteralmente, dall'astronomia. Vedeva qualcosa nelle stelle che non aveva mai capito. Fin da piccolo si stendeva sul prato di casa sua, di notte e rimaneva li ore ed ore intere ad osservare il cielo, le stelle, le stelle cadenti. Voleva vedere i pianeti, ne studiava le caratteristiche. Insomma quando vide quella torre di astronomia, quelle strumentazioni così magicamente complesse ne venne completamente rapito e la sua passione diventò quasi uno stile di vita. Non passava giorno che non andasse su quella torre, li diede il suo primo bacio, fece la sua prima volta, ebbe il suo primo rifiuto e la sua prima scazzottata con un Serpeverde. La sua sete di giustizia veniva alimentata dal suo sapere sulle stelle, un sistema così perfetto che non serviva nessun sistema. Insomma Daniele Salvatore proseguì gli studi in astronomia in maniera meticolosa, in maniera eccessivamente pignola. Voleva essere bravo, voleva essere impeccabile, voleva che la cosa funzionasse a prescindere. Non aveva mai avuto grandi storie d'amore pur di dedicarsi a quella materia. Aveva preferito viaggiare, conoscere il mondo, sapere tante cose, amare la sua famiglia, amare il suo mondo. E poi la sua soddisfazione più grande: diventare insegnante nell'accademia di Hidestone. Una delle più grandi, competenti e soprattutto con una preside che metteva i brividi addosso, che Silente levati. Voleva davvero trasmettere tutta quella passione ai suoi studenti, era pronto per farlo. Non sapeva esattamente come si doveva comportare con i suoi studenti o con i suoi colleghi, ma avrebbe imparato anche quello. Infondo la legge era dalla sua parte e lui era intelligente nel saperla interpretare e rispettare!

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