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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Lucas, Blake, Markab.
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.Com'era dura la vita da adolescente? Insomma, da quando Gyll aveva tutti quei problemi ormonali, quando era una delle poche che l'unica cosa che la preoccupava era quanto potesse fuggire da scuola per buttarsi in mezzo al nulla a piedi nudi e giocare con Pixie?
Doveva essere iniziato tutto da Ostara, si. O forse prima quando aveva capito che c'era un qualcosa di piuttosto divertente oltre al giocare, che prevedeva l'avvicinarsi al sesso opposto (e talvolta non solo), per provare quelle strane sensazioni che erano pure piacevoli!
E fin quando la situazione era sotto controllo, poteva pure star bene come cosa, ma Ostara aveva complicato tutto. Quella lezione di rune che aveva portato Gyll ad affacciarsi troppo sul mondo esterno e soprattutto a puntare gli occhi sul più giovane dei Garlic.
Galeotta fu quella lezione, non c'è che dire. Da quel momento la confusione nella piccola testa bakata della mezza veela era diventato il vuoto cosmico. Alla presenza del biondino, diventava un'ameba la cui unica intenzione era quella di attirare le sue attenzioni.
Peccato che non aveva messo in conto il fatto che qualcuno avrebbe potuto non essere d'accordo per questa versione di Gyll passione Gerald e, oggi, la ragazzina ne avrebbe fatto i conti.
Quando si era allontanata da Aidan aveva cominciato a cercare nella sua testina mille e più modi per poter passare più tempo possibile alla bancarella di Philipp dove Gerald era presente, senza preoccuparsi che il dioptase avrebbe potuto seguirla per capire quel suo strano comportamento.
Arrivata alla Street forgia, Gyll si concentrò sul non sembrare troppo impacciata alla presenza del junior, guardando di sfuggita anche Philipp e ascoltando la sua spiegazione e la domanda che aveva rivolto a Gerald. La piccola annuì a tale domanda, ma senza specificare benissimo fin dove si conoscessero per non aumentare il suo rossore.
«Oh... L'essenza di un elemento in boccetta. Questo sì che è interessante. È una sorta di estrazione magica quella che hai messo in atto?» - domandò, trovandosi interessata all'argomento, seppur gli occhi viravano su un Gerald sfuggente. Prese respiro, come se il biondo le stesse rubando aria, poi proseguì
«Credi si possa fare per altri elementi? Mi piacerebbe imparare questa tecnica...» - Aggrottó la fronte credendo che potesse essere allo stesso tempo un ottimo oggetto, ma se finito in mani sbagliate una catastrofe enorme. Poi la domanda che la mezza rivolse a Gerald finalmente ebbe una risposta e anche un'espressione piuttosto delusa da parte della ragazzina, che sperava non fosse così tanto indaffarato. Si strinse nelle spalle, mordendosi il labbro inferiore, cercando qualcosa da rispondere, ma l'arrivo di Nathan la fece sobbalzare e diventare un peperone ancora di più.
«Io... Non...» - Guardò verso Nathan e gli diede un buffetto sulla spalla «Ehi!» - La sua faccia era letteralmente >///< questa, mentre le sorprese non erano finite lì. La voce di Lilith arrivò come una lama in sua direzione e la piccola strinse i denti e i pugni lungo i fianchi.
«Può fare quel che vuole. Io non ho guinzagli. E tu?...» - Sbuffó, facendo scivolare la voglia di ritornare a scuola sotto i piedi. Quel posto si stava facendo troppo affollato e Gyll iniziava a tirar fuori fumo dalle orecchie a causa di un mix di emozioni non ben note.
Voleva mettersi in disparte, cercare di respirare un po' di aria, ma siccome le persone non erano abbastanza, lì attorno, ecco che arrivò puntuale come un orologio svizzero anche Aidan. O era già lì? Insomma non è che proprio aveva badato a chi ci fosse quando si era diretta verso Gerald.
Quel bacio sul collo arrivò inaspettato e oltre a sobbalzare, la ragazzina si scostò delicatamente, aggrottando la fronte e rivolgendo ad Aidan uno sguardo quasi infastidito da quel suo gesto.
Fece un passo più in là, inaspettatamente e quasi era confusa da quel suo stesso modo di fare. Scosse il capo alla sua prima domanda, e non disse niente.
«Philipp, potrei avere una boccetta di Lacrima?» - Disse cercando di smorzare un po' la tensione. Ma le domande di Aidan e il suo modo di fare sembravano pressarla sempre di più. Povero dioptase, non solo abbandonato, ma anche senza risposte
«Oddio basta! Troppe domande, Aidan!» - Sbottó lei, gonfiando le guance che manco un Jigglypuff poteva fare. Prese respiro, quasi come se quello sbottare le avesse fatto bene e portò lo sguardo su Gerald, sgranandolo appena. Lo vide saltare dal loro lato e a quella domanda, un sorriso lieve sul volto della mezza si accese. Cercó di mal celarlo mordendo l'angolo dell'inferiore, mentre annuiva con veemenza
«Solo quest'anno?!» - Impulsivamente l'idea di averlo solo per un anno le mise un po' di ansia, si portò una mano alle labbra come se avesse detto una fesseria e si tinse di porpora.
Le domande di Aidan rimanevano ancora senza risposta e lei si sentiva al centro di un grande problema dalla quale non sapeva come uscire, per quanto l'idea di lasciare Gerald per andare con Aidan non le stava facendo altro che sentire una stretta allo stomaco.
In suo "aiuto" arrivò Philipp a ringhiare qualcosa. La mezza veela lo guardò odiandolo e amandolo allo stesso tempo. Mandare via Gerald era una cosa che non gli avrebbe mai perdonato, ma stava mettendo a tacere quel casino.
Gli occhi di Gyll incrociarono quelli di Gerald, dopo aver fatto scivolare lo sguardo su Aidan. La mezza, adesso, doveva scegliere chi seguire.
Il pollice della sua mano destra venne morso appena, trattenne il respiro e tornò su Aidan
«Io...» - sentiva che qualcosa stava andando per il verso sbagliato e altro per il verso giusto. Il cristallino tornò su Gerald «Certo!» - e l'entusiasmo nella sua voce, tradì quasi l'idea che non stesse aspettando altro. Lo affiancó, passando tra i docenti a cui rivolse un sorriso e qualche saluto, fino ad arrivare da Kenna.
Rise per quelle parole del biondino «Che donna fortunata!» - Si lasciò scappare in tutta sincerità, prendendo respiro da quella situazione di poco prima. Avrebbe poi cercato di sfiorare il braccio di Gerald, se glielo avesse concesso, con delicatezza e forse un bel po' di imbarazzo «Ma dobbiamo per forza tornare lì? Io ho già poca voglia di tornare a scuola, tanto che rimarrei a Denrise nascosta in qualche posto. E poi...» - Calò lo sguardo, iniziando a giocare con le sue stesse dita «... Mi piacerebbe passare del tempo con te.» - Divampó completamente in volto, stringendo le iridi celesti «Cioè... Se non hai da fare ecco... Insomma, per il tirocinio... Per parlare... Per...» - Cercó una via di fuga guardandosi attorno o trovando nella sua mente qualcosa che potesse non far andare via Gerald «... Insomma non so.» - Era impanicata e si sentiva dal tono tremante della sua voce. Era certa solo di una cosa, non si sarebbe staccata da Gerald, se non fosse stata obbligata.
E Aidan? Beh, forse per il momento una scelta era stata fatta...SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Philipp Garlic e suo cugino, sfortunatamente png; compra una Lacrima d'Inverno (che Morrigan non sa fare prrrr), sbotta con Numero cinque (tvb Anto ♥) e risponde a Lilith Clarke e Nathan Parker King poi segue il suo png preferito Gerald ovunque che manco Pikachu con Ash.Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, III anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Il sorriso di Aidan sarebbe svanito diverse volte in pochi minuti.
La prima volta fu a causa della risposta poco divertente del venditore. Infatti lo sguardo del Dioptase si accigliò, all'inizio, infastidito dal comportamento del negoziante, ma poi il suo sorriso divenne il classico sorriso sarcastico che faceva quando qualcuno cominciava a stargli sulle palle. “Quindi se ti avessi detto che la tua roba fa cagare lo avresti preso come un complimento? La mia mazza non è mica stata costruita da voi o da qualsiasi altro armaiolo. Ma ti assicuro che fa comunque male, sai?”.
E da quel momento decise di non dar più retta al tizio biondo, concentrandosi su Gyll...e sul tizio giovane. “Ah sì? E cosa gli insegnerai? L'arte dell'antipatia gratuita, come il tuo parente?”.
Il moretto cominciava ad innervosirsi. E a peggiorare le cose fu anche Gyll che gli rispose in modo sgarbato. Cosa che gli fece perdere il sorriso per la seconda volta.
“Che diamine ti è preso?!” .
Non ebbe nessun'altra risposta dalla ragazza. E, come se non bastasse, sempre lei, alla richiesta di Aidan di venire con lui, decise di rifiutare e accettare quella del tizio giovane, lasciando a bocca spalancata e con la vena della tempia pulsante dalla rabbia e dalla delusione.
Bastava fare due più due: Gyll conosceva molto bene Gerard. Ma ora voleva sapere come e perché l'ha conosciuto.
Fosse stato l'Aidan di Hogwarts, Avrebbe fatto spallucce e avrebbe detto 'che culo, questa volta non sono stato io lo stronzo a lasciare la ragazza. Va benissimo, così mi trovo n'altra senza problemi e senza i sensi di colpa che non ho mai avuto'.
Ma ora Aidan era cambiato molto, soprattutto da quando aveva conosciuto Gyll, si comportò in modo completamente diverso.
Aidan decise di ignorare chiunque gli avrebbe rivolto la parola e seguì i due ragazzi fino alla loro destinazione.
“Gyll! Gyll! Ma che ti passa per la testa?! Mi lasci così come un idiota e te ne vai con uno che è veramente un idiota?! Voglio sapere che cosa hai fatto con questo. Non puoi andartene così senza spiegarmi nulla!”
Aidan non sorrideva più, non aveva più quella voglia di scherzare. Ora era piuttosto incazzato. E osservava Gyll con un amaro in bocca ed una delusione mai provata prima d'ora, probabilmente. Forse era la prima volta che gli capitava una cosa del genere.
“Mi dici che ti succede, allora? Ed ora non accetto che tu non mi risponda!”.
Avrebbe bellamente ignorato tutte le bancarelle presenti, se ne sarebbe fregato di qualsiasi cosa sarebbe successa, finché Gyll non avrebbe deciso di rispondere. Poi guardò Gerard “E tu stai zitto che voglio che sia lei a spiegarmi tutto. Lei sarebbe la mia ragazza.” Incrociò le braccia, si mise davanti a Gyll e attese la ragazzina. Non se ne sarebbe andato.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce conGyll McKenzy e Philipp Garlic e company. -
.Le parole di Samuel cercavano di farla stare tranquilla, ma l'appresione di quella donna verso i suoi studenti andava oltre quello che potesse immaginare l'alchepirata. Lei sorrise dolcemente, apprezzando quella parte di Sam che tentava di tenerla con i piedi per terra e senza troppe paranoie mentali, sapeva quanto fosse difficile starle dietro e lui ci riusciva piazzandosi sempre un passo avanti a lei. «Sicuramente avrai ragione, ma come ben sai abbiamo tante bombe ad orologeria che mi preoccupano. Una di queste è proprio lì dove non dovrebbe essere...» - disse indicando con il mento Blake, che era all'unico bancone dove - secondo la docente - vendevano cose pericolose come l'alcol, per uno come Blake. Decisamente, l'alcol era più pericoloso delle armi, giusto? Eva sospirò «E per quanto ci sia scritto che siano analcoliche, non è che quello stand mi sembri così tanto affidabile.» - strinse le dita attorno a quelle di lui e si avvicinò al suo braccio, con un sorriso smielato sul volto.
Il tono della voce dell'alchimista cambiò appena e questo fece corrucciare la fronte di Eva che si fermò e ne guardò le iridi «Guarda che è tutto uguale agli altri anni, dobbiamo solo sperare che non ci siano attacchi terroristici, ecco.» - cosa poteva saperne lei di cosa aveva in serbo il futuro, a differenza di Samuel che sapeva fin troppo?
Rise all'immagine del capovillaggio con la frusta e chiuse gli occhi a sentir sfiorare la pelle delle labbra, con quella dell'uomo. Era un respiro di ossigeno puro, quello di Samuel, per Eva e non vi avrebbe rinunciato per nulla al mondo. E quando questo evitò le sue labbra con negativa sorpresa di lei, Eva sgranò gli occhi e li fissò in quelli di lui, mentre un ciuffo dei suoi capelli si tingeva di lilla «Tutto bene, caro?» - era così strano che non ci fosse quel contatto con le loro labbra, tanto da far preoccupare visivamente la donna.
Cercò di smorzare l'aria tesa con una nuova battuta «In tutto questo, mi chiedo Ensor cosa se ne stia facendo. E cosa abbia fatto durante l'estate. Non mi sembra uno da tintarella in spiaggia, tu che dici? Lo vedo più nelle grotte, tipo un pipistrello...» - ovviamente il tono ironico era volutamente basso per rendere quella conversazione intima e privata. Tuttavia, l'idea che prima lui si era scostato dalle proprie labbra la stava attanagliando e anche le parole di Kenna e il suo sorriso che l'era tanto mancato, non sembrarono aiutare la rumena. Annuì appena, ancora con un'espressione contratta dal dubbio che l'era venuto da quel gesto di Samuel «Sì, credo di sì... pensi che quest'anno riusciremo a prendere qualcosa da bere insieme, per spezzare un po' l'anno?» - domandò, sorridendo appena alla donna. Le mancava la complicità che avevano in Istituto e doveva ammettere che ad Eva mancava appoggiarsi su qualcuno con cui potesse parlare senza peli sulla lingua.
L'arrivo di Jessica la fece sobbalzare e un po' distrarre da quello che era la situazione con Samuel. Gli occhi di lei si rivolsero alla Prefetta «Oh Jessica, bentrovata, mia cara!» - il suo entusiasmo fu tanto e il sorriso che rivolse a Jessica fu caldo e carico di ogni possibile affetto che andava oltre l'esserle docente, tanto che se l'avesse concesso l'avrebbe abbracciata calorosamente. «Come stai? Tutto bene, vero?» - la sua preoccupazione era reale.
poi la scenata poco più in là, attirò la sua attenzione e cercò Samuel con lo sguardo «Hargraves e McKenzy... Jessica, che ne dici di vedere se c'è bisogno di una mano?» - domandò, cercando di capire se tutto andasse per il verso giusto.SPOILER (clicca per visualizzare)Samuel Black Kenna MacEwen Giadì Numero cinqueEva Ivanova"Pensa, credi, sogna e osa."Doc. Incantesimi, Resp. Diop"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Decisamente divertente, per Julian, quell'approcciare in maniera shalla e poco raffinata nei particolari, con la commerciante. Non aveva davvero voglia di farci chissà cosa, ma solo l'idea di sfoggiare il suo favoloso sorriso non era qualcosa che potesse fermarlo. L'arrivo di un'altezzosa Amelia non sconvolse il rampollo dei Miller, il quale volse lo sguardo alla bionda e le sorrise come se niente fosse, ignorando la sua espressione di superiorità; poi tornò sulla commerciante e la guardò ammiccando leggermente «Non ho mai visto una S in vita mia, signorina...?» - fece per indicarla con il mento, come se volesse sapere il suo nome. Sbuffò una risata, poi, alle sue parole «So essere molto duro, credimi...» - disse avvicinando una mano al gatto per farsi annusare e poi per accarezzarlo. «I tuoi galeoni e il mio numero di telefono, chissà nella vita non si può mai sapere.» - disse facendo un occhiolino e dedicandosi a tutt'altro.
Il drama di Aidan e Gyll non era qualcosa che interessava Julian, che virò su ben altre lande. Lande di nome Dermot, povero pargolo alle prese con l'incubo peggiore della sua vita.
Rise sarcastico vedendo il volto stupito di Dermot e quelle parole che gli fecero capire quanto fosse poco sincero. Julian sollevò un sopracciglio, solleticato dal suo modo di fare, quindi schioccò la lingua e notando lui che si spostava, fece il passo nella direzione amica «Eri così stupito anche quella volta, della mia presenza...» - sussurrò appena, inclinandosi verso di lui per far sì che lo sentisse solo Dermot e non orecchie indiscrete «Bevi qualcosa con me...» - quel suo tono basso ed imperativo, era contornato dallo sguardo che prometteva ben altro «...magari ricorderai il mio nome.» - che l'alcol aiuti la memoria è ben risaputo. Quindi se l'avesse accompagnato, sarebbero andati al Canto della Sirena «Due bevande più forti che ha, per noi...» - ordinò da bere, mentre il sorriso strafottente veniva dedicato a Dermot, se lo avesse seguito.SPOILER (clicca per visualizzare)Gerd Kaleel paga 75 galeoni e si prende il micino, Dermot G. Barker rompe le scatole e va al canto jonathan baker a prendere da bere per entrambi.Julian Miller"Light my fire."Studente, I anno - Ametrin-"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Alle parole di Blake fece una linguaccia al ragazzo e cercò di non essere troppo divertita da quale suo modo di fare. Sapeva che pur di farla arrabbiare lo avrebbe fatto e questo a lei andava anche bene, se significava avere le sue complete attenzioni. «Non osare, potrei gridare alle molestie su Prefetto.» - ovviamente sollevò un sopracciglio e uno dei suoi ricci iniziò a colorarsi di nero, segno di quello che stava accadendo dentro di sé, stando vicino a Blake. Aprì di nuovo la bocca per dire qualcosa sul fatto che stesse fumando e la richiuse con un sospiro quando Blake le ricordò che non fossero a scuola.
Il tono di Blake a vedere Garlic era completamente diverso da quello della ragazzina che invece non stava nella pelle di incontrare il suo tutor denrisiano.
Ascoltò le parole di Blake e lo guardò con la fronte corrucciata «Si ma... quindi mi lasci da sola?» - non fece nemmeno in tempo a finire la frase che si ritrovò con le labbra di Blake appiccicate alle sue, quindi ricambiò quel dolce bacio, lentamente, assaporandone quel gusto misto al fumo del ragazzo. Quelle labbra che quando si staccarono le lasciarono il freddo ad avvolgerla, come se fosse la sua unica fonte di calore.
Lo vide andar via e il cuore le si fermò appena, non era pronta per affrontare Jessica da sola; quindi si avvicinò prima a Garlic e lo guardò con un sorriso dolce e alle sue parole rivolse gli occhi alla mazza chiodata e poi il martello «Andata per il martello di legno incantato.» - disse «Passato bene le vacanze? Volevo chiederti se quest'anno potessi passare da te per allenarmi un po', voglio rinfrescarmi le idee. Che ne pensi? E credo che mi serva anche per tenere il più a bada possibile qualcuno di nostra conoscenza.» - disse cercando con lo sguardo di nuovo Blake. Una volta pagato prese il magifonino e mandò un messaggio al ragazzo «Credi che staremo lontani fino ad Hidenstone? Poi dovrò occuparmi delle matricole...» - lo inviò con anche un cuoricino allegato, quindi sollevò lo sguardo su Kenna e i suoi occhi si illuminarono alle parole della docente, oltre che qualche ciocca si tinse di rosso, così come le sue guance «Ho viaggiato un po', senza mai mettere da parte lo studio e la lettura. Vedo che ha sempre le migliori stesure del mondo magico e non. Complimenti. Quest'anno credo che la verrò a trovare volentieri, magari in una giornata in cui possiamo dedicarci all'analisi di qualche testo interessante, che ne dice?» - quindi sorrise ancora una volta e guardò Jessica, abbracciata dalla Ivanova «Salve professoressa. Come sta?» - disse la ragazza, per poi volgere lo sguardo a dove la docente aveva indicato l'opale e il dioptase.
Lilith roteò gli occhi al cielo e si diresse verso Aidan e Gyll, cercando di capire la situazione «Merlino...» - mormorò e afferrò, se glielo avesse concesso, il braccio di Jessica «Jey, che ne dici se facciamo qualcosa?» - sussurrò alla collega prefetta, cercando quella loro armonia di prima, quella complicità che le caratterizzava e gli occhi celesti si spostarono sul volto di lei.
Avrebbe atteso l'altra, magari fatto anche sfogare un po' i due ragazzini, prima di piazzarsi davanti ad Aidan e fissarlo con gli occhi freddi e distaccati, mentre i suoi capelli diventavano di un violaceo scuro, segno che stava perdendo la pazienza «Aidan Hargraves.» - chiamò il suo nome sollevando di poco il tono, quindi, senza distogliere lo sguardo da lui. Sapeva perfettamente che il suo ruolo da Prefetto avrebbe potuto imporsi sul ragazzino, ma sapeva anche che i problemi di cuore colpivano quando meno te lo aspetti «Credo che questo non sia né il luogo, né il momento giusto per parlare di questa cosa con la signorina McKenzy; quindi vi invito a rimandare il vostro discorso personale quando sarete da soli, lontano da occhi e orecchie indiscrete; sono certa che entrambi avrete bisogno di risposte, ma agli altri non interessa tutto questo. Non vogliamo iniziare col piede sbagliato, vero?» - il suo tono rimaneva autoritario e piuttosto imperativo, mentre le braccia rimanevano lungo i fianchi, impassibile nella sua espressione.SPOILER (clicca per visualizzare)Kenna MacEwen Giadì Gyll McKenzy Blake Barnes Philipp Garlic Numero cinqueLilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con jonathan baker Jesse Lighthouse Adamas VesperSPOILER (clicca per visualizzare)
BodypaintingPittura Scaccia-Sfiga al costo di 20 galeoni
normalissima pittura che sfrutta la superstizione per essere venduta a prezzo più alto. La pittura conferisce +1 ai lanci di dado su carisma per il resto della giocata.
Per gli acquisti presso questo negozio garantiranno ai PG +1 in Resistenza. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Brian cerca Victoria con lo sguardo per essere certo se può o meno tentar il fugone :3.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Ama e Gerd Kaleel Markab Castlewine jonathan baker e compra un drink con i soldi altrui.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Julian Miller Dermot G. Barker Se bevete quel drink sarete ubriachi fino a quando ve lo dirà il master ù.ù
Bevande SICURAMENTE analcoliche
Sono boccette da 33 cl contenenti un liquido colorato e dal sapore incredibilmente fruttato. A ogni sorso è necessario sottrarre un d6 alla resistenza del mago. Il master esiterà la sbornia man mano che proseguirà.
Lista bevande (verranno tutte servite con del ghiaccio) al costo di 10 galeoni
Limonata -> Tequila, limone, soda
Cedrata -> Mezcal, bourbon e succo d'ananas
tè freddo -> Rum bianco, rum scuro e succo alla pesca
Coca cola -> Rum scuro, cachaca e cola
Aranciata -> Whisky, idromele e succo di arancia rossaBodypaintingPittura Scaccia-Sfiga al costo di 20 galeoni
normalissima pittura che sfrutta la superstizione per essere venduta a prezzo più alto. La pittura conferisce +1 ai lanci di dado su carisma per il resto della giocata.
Per gli acquisti presso questo negozio garantiranno ai PG +1 in Resistenza
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Edited by jonathan baker - 6/9/2021, 21:56. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Jason K. Byrne Mia Freeman
Compra la Tisana della tranquillità (-70 galeoni). -
.Mia Freeman
Prefetto Ametrin
Mia non conosceva Marina, come era ovvio che fosse, eppure riuscì a sentirsi subito in sintonia con lei non appena cominciò a parlare con lei . Non potè evitare di ammirare la sua eleganza e la sua cortesia, che non mettevano però in ombra una notevole forza d’animo: come avesse fatto a cogliere tutti quei dettagli da qualche frase era un mistero anche a lei, forse era il modo di porsi dell’altra o il fatto che non si aspettasse tanto interesse quando non aveva ancora chiesto niente.
Non potè evitare di sorridere, colpita ed entusiasta, annuendo piano. “Wow… grazie mille. E’ una bellissima spiegazione.” ammise, studiando attenta le lenti che aveva di fronte a sé. Non avrebbe mai valutato quel tipo di lente per sé, probabilmente attratta da altro, e non avrebbe mai pensato alle implicazioni di una vista come quella: all’istante la colpì la consapevolezza che con una lente simile avrebbe potuto tenere d’occhio anche Cameron, anche quando non era con lei magari, e provare ad evitare altri incidenti come quello dell’anno precedente. Sapeva di non poter controllare ogni singola cosa, sapeva di non poter sempre essere ovunque, ma ora che aveva ottenuto quello spiegazione non poteva fare a meno di sentirsi affine a quello strumento.
“Potrei avere una lente di Falco montana su un cannocchiale retraibile? Qualcosa che non occupi molto posto, se possibile.” chiese poco dopo, giusto appena prima di vedere Erik avvicinarsi alla bancarella e rivolgergli un sorriso entusiasta. ” Certo che sarai prefetto anche quest’anno, io non ho alcun dubbio!” affermò con allegria e sincerità, davvero convinta di ogni singola sillaba.
Venne distratta subito da Nicholas però, che la prese in contropiede offrendole prontamente uno zuccotto: se l’era preparato? Sapeva che l’avrebbe incontrata e si era preparato in anticipo? Non avrebbe saputo dirlo ma di certo non si aspettava niente del genere. “Oh… grazie Nick, hai una memoria di ferro.” rispose con un sorriso dolce, spiazzata. Non mancò di rivolgere un saluto allegro a Emma e Nathan, non appena si avvicinarono, e rivolse la stessa allegria anche a Clive, allungando una mano verso di lui per presentarsi. “Ben arrivato a Hidenstone, Clive. Spero che entrerai nella nostra casata.” rispose gentile, distratta solo dall’occhiolino di Blake a cui rispose con un breve cenno.
Immaginava che Cameron avesse intuito la sua agitazione anche se non aveva detto niente fino a quel momento. Lo aveva visto sparire e non poteva fare a meno di chiedersi dove fosse finito ma aveva ancora intenzione di provare a non farsi venire ansia prima ancora che qualcosa succedesse. Non potè comunque evitare di sentire le spalle distendersi nel sentire la voce di Cameron e si voltò subito verso di lui, sorridendogli dolce e sgranando gli occhi nel vedere la tisana. Non aveva avuto bisogno di dirgli niente, non aveva chiesto nulla e lui le aveva appena dato quello di cui aveva bisogno. “Grazie” sussurrò grata, allungandosi verso di lui per baciarlo, arrossendo comunque nel farlo. “Hai trovato qualcosa che ti piace?” gli avrebbe chiesto poco dopo, sorseggiando poi la tisana e sentendosi quasi subito meglio. “Oh, era proprio quello che ci voleva…”code made by ginSPOILER (clicca per visualizzare)Interazione con Marina Stonebrug per acquisto; saluta Nicholas Mc Callister, Clive Greenwell, Erik Foster, saluta Nathan Parker King e Emma Lewis_ e Cameron Cohen .
Acquisto: cannocchiale con Lenti Falco.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Saluta i suoi genitori, sistema i bagagli sulla cabina numero 30 e poi interagisce con Erik Foster e Mia Freeman.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Mia Freeman Philipp Garlic Nathan Parker King Thomas S. Roberts..
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Kenna MacEwen Eva Ivanova SamuelBlack Lancelot Olwen Gyll McKenzy Lilith Clarke Blake Barnes.