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.«Arrivo!» Urlò la storica superando la barriera delle mura della sua stanza dove stava cercando di sistemare al meglio la scollatura dell'abito che indossava per una serata fuori dal comune. Invero, da quando si erano incontrati nel suo negozio lei e Garlic erano usciti altre volte, incontrandosi per lo più con la scusa di qualche bevuta insieme finendo però con il concludere la serata nell'appartamento di uno dei due. Se qualcuno però le avesse chiesto cosa ci fosse tra di loro la scozzese non avrebbe esattamente saputo come rispondere. Si stavano semplicemente divertendo come due amici con benefici o c'era qualcosa in più? Non poteva di certo nascondere le sensazioni che la vicinanza del predone le scaturiva, né tanto meno il coinvolgimento mentale che era in grado di suscitarle anche se in misura diversa rispetto ad un magitecnologo di nostra conoscenza. «Ci sono quasi...» Aveva invitato l'uomo comunque ad attenderla all'interno della casa che aveva sopra la libreria, consapevole di come la sua tabella di marcia fosse stata mandata alle ortiche da un cliente dell'ultima ora che non voleva saperne di andarsene da lì. «Eccomi, scusami per il ritardo.» Riemerse dalla stanza infilando la farfallina nella stecca dell'orecchino a bottone e lisciando poi il vestito che indossava. Era un tubino nude dal taglio piuttosto semplice che le arrivava al ginocchio e che le fasciava perfettamente il corpo sodo, mettendo il seno in risalto grazie al gioco di piccole pietre disposte a formare delicati fiori e giochi geometrici. Essendo comunque un abito capace di richiamare l'attenzione ad ogni movimento gli unici gioielli che si era concessa erano appunto degli orecchini a bottone che richiamavano i fiori del vestito, mentre gli accessori -un paio di semplici di décolleté dal tacco alto ed una clutch che poteva essere indossata anche a tracolla- erano di un rosso scuro, più tendente al bordeaux che alla ciliegia. Colore che richiamava il tono del rossetto che pennellava le sue labbra e che ben si sposava con il trucco naturale che aveva scelto, così come la volontà di lasciare che i capelli le ricadessero morbidi sulle spalle. «La camicia ti dona.» Osservò avvicinandosi pronta a sistemare quel colletto, che spiccava vistosamente dal look per lo più black di Philipp, sempre se l'uomo glielo avesse permesso. La cosa divertente, comunque, rimaneva l'imbarazzo e l'indecisione che sembrava avvolgere l'altro in sua presenza, tanto che non si sorprese neanche più di tanto nel vedere quella mano tesa verso di lei quasi ritrarsi. «Abbiamo fatto importanti passi avanti...» Le dita della donna si sarebbero andate a posare sul palmo dell'uomo, dandole il permesso, di fatto, di scortarla fino alla drakkar che li avrebbe ricondotti a Londra. «Anche tu non sei niente male...» E lasciò scivolare lo sguardo boscoso lungo l'intera figura prima di seguirlo anche se ben più desiderosa di tirarselo dentro casa e precisamente verso la prima superficie solida utile.
Invece finirono con il salire davvero su una delle tipiche imbarcazioni denrisiane e la MacEwen non poté che deglutire vistosamente quando Garlic si sfilò il chiodo di pelle rivelando quanto quella camicia fosse un diretto attacco ai suoi ormoni. «Dovresti metterle più spesso, ti stanno davvero... bene.» Ed anche lei come lui si privò del trench che copriva l'abito che forse era un po' troppo per una serata al paiolo, sebbene fosse il cinquecentesimo anniversario. Un paio di passi e si avvicinò all'uomo, unendo le labbra e fissandolo curiosa. «Però ammetto che sarebbe stato davvero... divertente vederti remare vestito così.»
Per fortuna però che il viaggio con la drakkar nulla ebbe a che vedere con le ere geologiche impiegate dalla galera che usavano i ragazzi ed i professori per raggiungere Hidenstone ogni anno e complice la Smaterializzazione si ritrovarono ben presto davanti al Paiolo Magico. Paiolo che però era profondamente cambiato da una sala enorme, il gioco di luci ed il rumore dei clienti che venivano talvolta sopraffatti dalla musica che faceva pensare più alla febbre del sabato sera. «Direi proprio di sì.» Lo sguardo misto scettico e stupito era diretto alle impronte fosforescenti che si seguivano sul pavimento scuro ogni volta che qualcuno faceva un passo. «Possibile che tu voglia impalettare chiunque?» Domandò divertita, sfiorandogli dapprima il braccio per poi afferrarlo per una mano e tirarselo dietro facendosi strada verso il bancone, tenendosi ben distanti dal proprietario della baracca che sembrava aver scelto qualcosa di più sbrilluccicoso di lei e che poco si sposava con quelle strane ali che lo sorreggevano e sopportavano nei vari spostamenti. «Però un po' di gente, eh?» Fortuna che aveva lasciato il trench sulla drakkar altrimenti lì sarebbe stato un bel problema soprattutto se aveva intenzione davvero di bere tanto quella sera così come paventato quando aveva accettato l'invito di Phill. La magistorica posò un gomito sul bancone, sollevando il palmo della mano destra cercando di richiamare l'attenzione del barman. «Un patto di Eros ed un...» Stava forse tirando un tiro mancino al suo accompagnatore? Probabile, ma credeva che sarebbe stato molto divertente vedere anche come quel drink speciale potesse avere effetto su di lei. «Fanne due!» La mano che stringeva ancora quella del biondo sarebbe stata posata sul fianco più lontano dall'uomo mentre la donna avrebbe lasciato scorrere lo sguardo dalla preparazione agli altri presenti al bancone attira impronte -diametralmente opposte rispetto al pavimento- riconoscendo il viso di qualcuno senza però metterlo davvero a fuoco. «A cosa vogliamo brindare?» Si sarebbe voltata per risultare a specchio con Philipp e sorridergli apertamente pronta a far scontrare il primo ordine per quella serata. «Vogliamo scoprire cosa c'è al di là di quegli specchi?» Di stare ferma al bancone non ne aveva voglia chissà magari dopo quel drink avrebbero avuto modo e tempo di fare un salto al tempio azteco.Kenna Ivonne
MacEwen"Nothing is absolute. Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away."NegozianteSerpeverdeex-docentecode by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Philipp Garlic e ordina due patto di Eros ad Harry.. -
.« SHE WAS LIKE THE SEA, ALWAYS REFLECTING THE STARS IN THE NIGHT SKY, ALWAYS REFLECTING OTHERS' BEAUTY. »Rebecca WagnerRebecca si era già figurata quella serata. Sarebbe andata in qualche pub babbano a bere fino alla mezzanotte, orario in cui avrebbe raggiunto il cimitero dov'era seppellito Luke, avrebbe portato a lui un fiore, una rosa blu, come piacevano a lui e gli avrebbe raccontato cos'era successo in quegli anni, poi sarebbe tornata in hotel per poi ripartire il giorno seguente per Denrise. E invece, contro ogni aspettativa, ora si trovava a prepararsi per una festa alla quale sarebbe andata in compagnia del ricchissimo Aaron Barnes. Non tutti avevano quell'onore, no? La biondina si riteneva abbastanza fortunata e sperava che la serata si sarebbe conclusa nel letto di uno dei due, ma non era quello il momento di pensarci... soprattutto, non con la riccorrenza della morte di Luke!
Tu attirarmi Barnes? E quando mai... è già tanto se io abbia accettato di onorarti della mia presenza, ragazzino. Sorrise e ammiccò quando si ritrovò davanti al giovane medimago, prima che insieme andassero al Paiolo, dove si persero in una breve conversazione con Hedwin, il padrone ed organizzatore di quella bellissima festa.
Non si sentì nemmeno a disagio sotto lo sguardo del vecchio, c'era abituata, quindi si limitò a sorridere ed a riflettere su quanto avrebbe potuto bere mentre erano lì e soprattutto quanto avrebbe potuto mangiare. Non vedeva l'ora di addentrarsi tra la folla e scoprire quali altre meraviglie riservava loro quel posto.
Quando furono al bancone, Aaron le presentò "ufficialmente" Skyler. La bionda sorrise quindi al ragazzo, smagliante.
Un'amica, eh? sussurrò, punzecchiando Aaron con un sorriso divertito, prima di tornare a parlare con l'infermiere. Beh piacere allora, Skyler! Non dubito che ci siano persone in gamba, sono d'accordo, anche se difficilmente batterebbero i denrisiani, insomma hanno fegato da v- la sua frase si interruppe quando si accorse della presenza di Morrigan. L'uomo le rivolse la parola e la bionda, di rimando, sorrise. È la prima volta che torno a Londra dopo venticinque anni, in realtà... volevo vedere com'era cambiata! E quando ho saputo di questo avvenimento, non ho potuto non contattare Aaron. E finendo quella frase, con la sua solita esuberanza, tentò di abbracciare pure lo stesso Morrigan, prima di tornare con l'attenzione sul barista.
Ti ricordo che nelle mie vene scorre sangue denrisiano. Siamo cresciuti con qualcosa di più forte della birra. Ammiccò, prima di portarsi l'indice al mento, riflessivo. Non lo so Aaron, ma possiamo inventarci qualcosa. Ammise maliziosa, anche se quella sera era abbastanza altalenante. Da un lato, non perdeva la sua solita malizia, dall'altro si sentiva irrispettosa nei confronti di Luke. Ci sono! Il perdente, dovrà raccontare all'altro qualcosa che non ha mai detto a nessuno... magari dopo la festa, andiamo a casa tua o all'hotel. Ammiccò nuovamente, sapendo già cosa le sue labbra l'avrebbero portata a dire, se avesse perso. Certo, stranamente non aveva messo in palio del sesso o cose del genere, però chissà... una cosa non escludeva l'altra.
Quindi, si rivolse al barista nuovamente, in attesa che la loro sfida partisse.
Le birre che preparò, emanavano un odore a dir poco schifoso ed il boccale sembrava decisamente grande per quella roba, perciò Becca -per un solo secondo- si chiese se sarebbe riuscita a buttarlo giù, ma cancellò subito il pensiero.
Sorrise alla sua spiegazione, assimilandola e regalando al ragazzo un ammiccamento. Ma era ora di iniziare. Beh, vinca il migliore Barnes, inizia già a pensare al tuo segreto più inconfessabile. Portò le sue dita affusolate attorno al vetro del boccale, guardando il liquido e per un secondo le parve ribollire come lava in un vulcano, ma forse era solo condizionata dall'odoraccio e dalle parole poco confortanti di Harry. Deglutì un paio di volte a vuoto, prima di portare il boccale alla bocca, arricciando il naso per l'odore. Coraggiosamente, iniziò a bere quella sbobba, quasi subito pentendosi di averlo fatto. Aveva bevuto e mangiato tante cose di dubbio gusto, nella sua vita, ma quella... quella batteva qualsiasi altra cosa avesse mai toccato le sue papille gustative. Uno schifo inaudito le esplose in bocca, facendole desiderare un secchio per rigettare, anche se cercò di mantenere tutto dentro e mandare giù. Ma che mente malava aveva avuto, l'ideatore di quella birra? Non pensava che sarebbe stata così dura e che quella roba fosse così forte. Strinse il boccale finché le nocche non le divennero bianche e provò ancora a deglutire, pronta per un altro sorso.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Aaron Barnes Skyler Mave Morrigan Maverick ed inizia la sfida ---> post 1/3. -
Peter@.
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« WHEN THE WORLD TURNS ITS BACK ON YOU, YOU TURN YOUR BACK ON THE WORLD. »Peter CoffeyPeter decisamente non era un tipo da feste, sebben avesse partecipato a diversi dopopartita, come vincitore. La verità era che il biondo fosse davvero bravo a guidare la sua squadra alla vittoria, ma non lo era altrettanto nelle relazioni sociali. Non che non avesse amici, ma ci metteva davvero tanto tempo a conoscere qualcuno e tutto quel suo essere impacciato, si dimostrò al cospetto di Mirty, la bella gelataia. Cavolo, è proprio carina... pensò, mentre ella cercava di esaudire la sua richiesta che, Peter lo capiva da solo, fosse molto generale.
La osservò, quasi incantato, preparare quel gelato, rivolgendole un dolce sorriso ed annuendo ogni tanto. Era davvero brava, non poteva negarlo. Quando, quindi, gli diede quella coppa di cristallo, la afferrò con gratitudine, aumentando l'ampiezza di quel sorriso. Sono sicuro che sarà davvero buono! Io comunque sono Peter, tu sei...? domandò con fare gentile, pregustando già tutto quel cioccolato che forse non era proprio indicato per la dieta, ma a lui poco importava. Magari torno più tardi per una granita. Sussurrò, alzandosi ed allontanandosi per andarsi a sedere, dopo aver ascoltato le sue ultime annotazioni.
Si sedette, quindi, prendendo il cucchiaino ed iniziando a divorare il freddo gelato che aveva ottenuto -dopo aver pagato la giovane, ovviamente- sentendolo sciogliersi sulla lingua e gustando a fondo ogni singolo gusto di cioccolato, compreso anche il top di colore giallo. Dopo averlo mangiato, scoprì una cosa stranissima. Aveva soffiato, per casualità, sulla coppa di gelato e la sua superficie... s'era ghiacciata! Per curiosità, prese la goccia di smeraldo che teneva in tasca e provò a soffiare su di essa, scoprendo come si congelasse. Ma che figata! Esclamò, contento come un bambino, prima che un'altra figura arrivasse a turbare la sua quiete.
Quel braccio gli pesava sulle spalle. Peters. Pronunciò il suo cognome con disgusto, levandosi il suo braccio di dosso, osservandolo in cagnesco. Che cosa vuoi da me? Non hai qualche ragazza da molestare? Sputò fuori, velenoso, ignorando volutamente le sue battute. Odiava quel tipo. Lo aveva sempre odiato fin dai tempi di Hogwarts. Era solo un bullo!
Una nuova voce lo distrasse di nuovo, quindi si girò e vide un ragazzo che sembrava avere pressappoco la sua età. Non ne ho idea, forse Hogwarts? L'ho finito anni fa, magari ci siamo incontrati là. Replicò, ritrovando il suo tono gentile che solo Evan era capace di cambiargli. Comunque lui non è mio amico, è solo un'idiota sbruffone. Aggiunse, alzandosi in piedi e tornando verso il bancone, sperando che il nuovo arrivato lo seguisse. Gli era simpatico e non gli sarebbe dispiaciuto continuare a parlare con lui, magari avrebbe scoperto che davvero si erano conosciuti, in passato. Scusa... sarebbe possibile avere una granita alla fragola? Chiese, ricadendo di nuovo sul banale ma la adorava. A tal proposito, sperava che Evan se ne fosse andato una volta per tutte. Comunque il gelato era buonissimo, davvero! Complimenti! Un altro tenero sorriso, prima che ritirasse fuori la pietra preziosa dalla tasca. E guarda! Ci soffiò contro, mostrando alla ragazza come un lieve strato di ghiaccio, la ricoprisse.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Skyler Mave Evan Jack Peters e Mirty
Edited by Giadì - 20/10/2020, 02:14. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Hedwin Keratack - 21/10/2020, 17:14. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Chiede tre drink diversi al barista che lo facciano stare meglio. OSserva i presenti, o almeno quelli che conosce!.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce ulteriormente con Rebecca Wagner ed Harry, quindi va al tempio atzeco e, dopo aver parlato con Peter@, ordina una granita alcolica a scelta di Mirty. E NON CI PROVA CON MIRTY PERCHÉ PENSA A DOVE TROVARE E COME SI COSTRUISCA UN'ALTALENA SESSUALE.
+3 in Tecnica -3 a Destrezza.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Morrigan Maverick, Skyler Mave, Alexander Olwen, poi scompare con Morrigan e con lui, infine, si dirige al tempio azteco..
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Evan interagisce con Skyler Mave e Peter@
aspetta il gelato precedentemente ordinato a Mirty. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Beve il drink e poi in preda ai suoi effetti prende Anthony e lo trascina in pista per andare a ballare con lei..
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.SPOILER (clicca per visualizzare).
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Comunicazione di servizio: Willie è impegnato in una gara sull'albero maestro, quindi, nel caso superiate lo specchio e giungiate sulla nave, vi troverete ad accogliervi il Capitano!
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.Quella ragazza sembrava estranea ad ogni cosa di quel posto. Di dov'era? Era rimasta isolata dal mondo per tutti questi anni, forse? Se glielo avesse chiesto come avrebbe reagito? Le aveva già chiesto di dov'era, ma le varie circostanze gli fecero pensare ad altro sia a lui che a lei.
“Ma come? Non conosci nulla? Chitarra, Pianoforte...niente? Che musica ascolti?”
La domanda probabilmente l'avrebbe fatta inutilmente, perché il barista diede loro i drink.
Anth annuì quando lei parlò dei nomi e degli ingredienti, accennando una risata mentre teneva in mano il bicchiere. “Secondo me quel tizio ne berrà cinque sei al giorno!”
E dopo quella frase, nello stesso momento di Joanne, sorrise alla ragazza “Esatto. Alla nostra!” Alzò il bicchiere e infine bevve il suo drink tutto d'un sorso. Subito sentì qualcosa ribollirgli dentro. Sentiva voglia di fare una cosa che non aveva mai fatto in vita sua. Anzi, due. La prima era quella di voler scrivere un romanzo più ingarbugliato e lungo del Trono di spade. Aveva già in mente tutto! Personaggi, ambientazione, trama e titolo.
La seconda era quella di voler ballare, muoversi e muoversi. Avrebbe tirato lui Joanne in pista se lei non lo avesse anticipato, quindi si fece tirare senza problemi e si mise a ballare assieme a lei.
“Io non so ballare infatti!” Urlò euforico il biondo, rivolto alla ragazza “Ma ho una voglia matta di ballare e quindi facciamolo! Ho anche in mente di scrivere una saga di 25 libri! Mi serve un taccuino!”
Rise di gusto e cominciò a fare dei passi di danza che erano un misto tra la break dance e il balletto che faceva Vincent Vega con Mia Wallace nel film “Pulp Fiction”. Probabilmente non c'entrava nulla con la musica che c'era in quel momento, ma lui voleva ballare così. Poi quando Joanne gli mise le mani sulle spalle, Anthony cambiò il suo 'Stile di ballo', e con un sorriso posò sue mani sui fianchi della ragazza.
“Cosa diamine c'era in quel drink? Non ho nemmeno letto attentamente gli ingredienti!”Anthony Lovegood".Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento."Auror, 24 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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SPOILER (clicca per visualizzare)eh niente...avevo postato nel mio forum -.-
Comunque...si mette a ballare assieme a Joanne Nilsson dopo aver bevuto il drink.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Peter@ e Mirty, alla quale chiede un topping per la granita.
+3 in Tecnica -3 a Destrezza.. -
.La vita è come una ruota che gira... Ci vuole tanto tempo, molta pazienza ma alla fine ognuno raccoglie ciò che semina.Charles FreemanTi ringrazio. Charles sorrise al barista, stringendo tra le dita il vetro di quel bicchiere, dove dentro vi era un liquido piuttosto scuro, tendente al nero... anche se il tutto era rallegrato da una fetta d'ananas aggrappata alla circonferenza del bicchiere.
Iniziò a berlo lentamente, assaporandone ogni sorso, finché... sentì un brivido corrergli lungo la schiena e socchiuse gli occhi, osservando il suo drink. Un altro sorso. Il liquido scese senza problemi lungo la sua gola fino a depositarsi nel suo stomaco da licantropo, ma ad un certo punto sembrò quasi che una scossa elettrica gli percorresse ogni muscolo del corpo, impedendogli di stare fermo. Aprì e chiuse le mani per diverse volte, alzandosi da quello sgabello nel quale si era momentaneamente seduto. Stava per allontanarsi verso uno dei due specchi, quando lo svolazzante proprietario del Paiolo, si avvicinò al gruppo che era sul bancone. Dovette fare un enorme sforzo per non muoversi e rimanere almeno il tempo di un educato saluto. Qui tutto bene ed il locale è davvero mozzafiato, complimenti. Riuscì a dire, mentre l'impellenza di muoversi aumentava di secondo in secondo, quindi doveva trovare una scusa per allontanarsi il prima possibile da lì. Ora, se volete scusarmi... ed era rivolto a chiunque fosse in ascolto, vado a godermi questa meritata serata di riposo dal lavoro. Concluse, al solito senza svelare che tipo di lavoro svolgesse.
Quindi, le sue gambe si mossero quasi in automatico in direzione dello specchio che avrebbe portato il ragazzo sulla nave pirata.
Passando, però, scorse Daniele tutto solo al bancone e, come colto da una grande iperattività, si fermò dietro da lui e gli diede una sonora pacca sulla spalla. Non mi aspettavo di vederti qui Daniele, tantomeno tutto solo... perché non vieni con me alla Nave? Vorrei fare un torneo di freccette, sarebbe divertente sfidarci. Detto quello, senza troppo aspettare risposta, riprese il suo cammino sperando che l'ex docente lo avrebbe seguito, quindi superò lo specchio e si ritrovò con i piedi sul ponte della nave e ad accoglierlo, un omone che un po' di soggezione la metteva. Ehm salve! Vorremmo sfidarci a freccette, dice che è possibile? Domandò, indicando il vampiro con un cenno del capo.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce brevemente con Hedwin e Daniele Salvatore e poi va sulla nave e saluta il capitano, chiedendo se sia possibile sfidarsi a freccette Lo Snaso Sibillino. -
Nick Ross.
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IL FALSO BUONISMO È IL LATO VISCIDO DELLA CATTIVERIANick RossTutto si poteva dire di Nick, ma non che non sapesse incassare i colpi con eleganza, infatti quando tutti fecero un centro a parte lui, non batté ciglio, anzi si limitò ad un ghigno leggero.
Probabilmente è solo fortuna replicò, scuotendo la testa. E se quella la chiami moda... aggiunse, già figurandosi con quella merda addosso e rabbrividendo.
Solo chi non osa, non sbaglia... giusto? Pronunciò quell'aforismo gettando un'occhiata a tutti i suoi compagni di partita, prendendo in mano un'altra freccetta. Era più che altro un modo per uscirne a testa alta, sebbene dentro di sé quel tiro non gli era andato per nulla giù. Anche in lui si instillò il dubbio ancora inespresso, che le freccette nere potessero essere truccate. Sam non aveva condiviso il suo pensiero, perciò non fu per quello che Nick disse quello che disse. Non ci voleva niente a formulare quel pensierino e mettere due frasi in fila.
Ma prima che io tiri la seconda freccetta, perché non ce la scambiamo? A meno che tu abbia qualcosa da nascondere, ovviamente. Lo accusò velatamente, protendendo la mano in modo che lui potesse dargli una delle nere. Se non fosse successo nulla, avrebbe incassato la sconfitta senza una parola, ma se invece erano davvero truccate...
Se Willie gli avesse dato la freccia nera, lui avrebbe fatto scambio con la blu e si sarebbe preparato al tiro, mirando però il bersaglio più vicino, stavolta. Qualsiasi fosse stata la freccetta che aveva in mano, avrebbe provato a fare gli stessi calcoli mentali di prima, anche se in caso lui non avesse accettato lo scambio, Nick aveva deciso che lo avrebbe accusato più apertamente, al termine della partita.
Ad ogni modo -sempre qualsiasi colore avesse avuto in mano- avrebbe fatto lo stesso gesto già svolto in precedenza per capire da che lato tirasse il vento, stavolta perdendoci qualche secondo in più, quindi cercò di bilanciare il suo corpo sul duro legno a seconda del dondolio della nave e solo allora avrebbe lasciato partire il braccio nella direzione di quel bersaglio, sperando di portare a casa un po' di punti per non fare una totale figuraccia.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Chiede a Willie uno scambio di freccette, poi tira
+3 Carisma
-3 Empatia
Post della sfida 2/3.