Cinquecentesimo Anniversario del Paiolo

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    Denrise
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    «Arrivo!» Urlò la storica superando la barriera delle mura della sua stanza dove stava cercando di sistemare al meglio la scollatura dell'abito che indossava per una serata fuori dal comune. Invero, da quando si erano incontrati nel suo negozio lei e Garlic erano usciti altre volte, incontrandosi per lo più con la scusa di qualche bevuta insieme finendo però con il concludere la serata nell'appartamento di uno dei due. Se qualcuno però le avesse chiesto cosa ci fosse tra di loro la scozzese non avrebbe esattamente saputo come rispondere. Si stavano semplicemente divertendo come due amici con benefici o c'era qualcosa in più? Non poteva di certo nascondere le sensazioni che la vicinanza del predone le scaturiva, né tanto meno il coinvolgimento mentale che era in grado di suscitarle anche se in misura diversa rispetto ad un magitecnologo di nostra conoscenza. «Ci sono quasi...» Aveva invitato l'uomo comunque ad attenderla all'interno della casa che aveva sopra la libreria, consapevole di come la sua tabella di marcia fosse stata mandata alle ortiche da un cliente dell'ultima ora che non voleva saperne di andarsene da lì. «Eccomi, scusami per il ritardo.» Riemerse dalla stanza infilando la farfallina nella stecca dell'orecchino a bottone e lisciando poi il vestito che indossava. Era un tubino nude dal taglio piuttosto semplice che le arrivava al ginocchio e che le fasciava perfettamente il corpo sodo, mettendo il seno in risalto grazie al gioco di piccole pietre disposte a formare delicati fiori e giochi geometrici. Essendo comunque un abito capace di richiamare l'attenzione ad ogni movimento gli unici gioielli che si era concessa erano appunto degli orecchini a bottone che richiamavano i fiori del vestito, mentre gli accessori -un paio di semplici di décolleté dal tacco alto ed una clutch che poteva essere indossata anche a tracolla- erano di un rosso scuro, più tendente al bordeaux che alla ciliegia. Colore che richiamava il tono del rossetto che pennellava le sue labbra e che ben si sposava con il trucco naturale che aveva scelto, così come la volontà di lasciare che i capelli le ricadessero morbidi sulle spalle. «La camicia ti dona.» Osservò avvicinandosi pronta a sistemare quel colletto, che spiccava vistosamente dal look per lo più black di Philipp, sempre se l'uomo glielo avesse permesso. La cosa divertente, comunque, rimaneva l'imbarazzo e l'indecisione che sembrava avvolgere l'altro in sua presenza, tanto che non si sorprese neanche più di tanto nel vedere quella mano tesa verso di lei quasi ritrarsi. «Abbiamo fatto importanti passi avanti...» Le dita della donna si sarebbero andate a posare sul palmo dell'uomo, dandole il permesso, di fatto, di scortarla fino alla drakkar che li avrebbe ricondotti a Londra. «Anche tu non sei niente male...» E lasciò scivolare lo sguardo boscoso lungo l'intera figura prima di seguirlo anche se ben più desiderosa di tirarselo dentro casa e precisamente verso la prima superficie solida utile.
    Invece finirono con il salire davvero su una delle tipiche imbarcazioni denrisiane e la MacEwen non poté che deglutire vistosamente quando Garlic si sfilò il chiodo di pelle rivelando quanto quella camicia fosse un diretto attacco ai suoi ormoni. «Dovresti metterle più spesso, ti stanno davvero... bene.» Ed anche lei come lui si privò del trench che copriva l'abito che forse era un po' troppo per una serata al paiolo, sebbene fosse il cinquecentesimo anniversario. Un paio di passi e si avvicinò all'uomo, unendo le labbra e fissandolo curiosa. «Però ammetto che sarebbe stato davvero... divertente vederti remare vestito così.»

    Per fortuna però che il viaggio con la drakkar nulla ebbe a che vedere con le ere geologiche impiegate dalla galera che usavano i ragazzi ed i professori per raggiungere Hidenstone ogni anno e complice la Smaterializzazione si ritrovarono ben presto davanti al Paiolo Magico. Paiolo che però era profondamente cambiato da una sala enorme, il gioco di luci ed il rumore dei clienti che venivano talvolta sopraffatti dalla musica che faceva pensare più alla febbre del sabato sera. «Direi proprio di sì.» Lo sguardo misto scettico e stupito era diretto alle impronte fosforescenti che si seguivano sul pavimento scuro ogni volta che qualcuno faceva un passo. «Possibile che tu voglia impalettare chiunque?» Domandò divertita, sfiorandogli dapprima il braccio per poi afferrarlo per una mano e tirarselo dietro facendosi strada verso il bancone, tenendosi ben distanti dal proprietario della baracca che sembrava aver scelto qualcosa di più sbrilluccicoso di lei e che poco si sposava con quelle strane ali che lo sorreggevano e sopportavano nei vari spostamenti. «Però un po' di gente, eh?» Fortuna che aveva lasciato il trench sulla drakkar altrimenti lì sarebbe stato un bel problema soprattutto se aveva intenzione davvero di bere tanto quella sera così come paventato quando aveva accettato l'invito di Phill. La magistorica posò un gomito sul bancone, sollevando il palmo della mano destra cercando di richiamare l'attenzione del barman. «Un patto di Eros ed un...» Stava forse tirando un tiro mancino al suo accompagnatore? Probabile, ma credeva che sarebbe stato molto divertente vedere anche come quel drink speciale potesse avere effetto su di lei. «Fanne due!» La mano che stringeva ancora quella del biondo sarebbe stata posata sul fianco più lontano dall'uomo mentre la donna avrebbe lasciato scorrere lo sguardo dalla preparazione agli altri presenti al bancone attira impronte -diametralmente opposte rispetto al pavimento- riconoscendo il viso di qualcuno senza però metterlo davvero a fuoco. «A cosa vogliamo brindare?» Si sarebbe voltata per risultare a specchio con Philipp e sorridergli apertamente pronta a far scontrare il primo ordine per quella serata. «Vogliamo scoprire cosa c'è al di là di quegli specchi?» Di stare ferma al bancone non ne aveva voglia chissà magari dopo quel drink avrebbero avuto modo e tempo di fare un salto al tempio azteco.
    Kenna Ivonne
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    Interagisce con Philipp Garlic e ordina due patto di Eros ad Harry.
     
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    Denrise
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    « SHE WAS LIKE THE SEA, ALWAYS REFLECTING THE STARS IN THE NIGHT SKY, ALWAYS REFLECTING OTHERS' BEAUTY. »

    Rebecca Wagner

    Rebecca si era già figurata quella serata. Sarebbe andata in qualche pub babbano a bere fino alla mezzanotte, orario in cui avrebbe raggiunto il cimitero dov'era seppellito Luke, avrebbe portato a lui un fiore, una rosa blu, come piacevano a lui e gli avrebbe raccontato cos'era successo in quegli anni, poi sarebbe tornata in hotel per poi ripartire il giorno seguente per Denrise. E invece, contro ogni aspettativa, ora si trovava a prepararsi per una festa alla quale sarebbe andata in compagnia del ricchissimo Aaron Barnes. Non tutti avevano quell'onore, no? La biondina si riteneva abbastanza fortunata e sperava che la serata si sarebbe conclusa nel letto di uno dei due, ma non era quello il momento di pensarci... soprattutto, non con la riccorrenza della morte di Luke!
    Tu attirarmi Barnes? E quando mai... è già tanto se io abbia accettato di onorarti della mia presenza, ragazzino. Sorrise e ammiccò quando si ritrovò davanti al giovane medimago, prima che insieme andassero al Paiolo, dove si persero in una breve conversazione con Hedwin, il padrone ed organizzatore di quella bellissima festa.
    Non si sentì nemmeno a disagio sotto lo sguardo del vecchio, c'era abituata, quindi si limitò a sorridere ed a riflettere su quanto avrebbe potuto bere mentre erano lì e soprattutto quanto avrebbe potuto mangiare. Non vedeva l'ora di addentrarsi tra la folla e scoprire quali altre meraviglie riservava loro quel posto.
    Quando furono al bancone, Aaron le presentò "ufficialmente" Skyler. La bionda sorrise quindi al ragazzo, smagliante.
    Un'amica, eh? sussurrò, punzecchiando Aaron con un sorriso divertito, prima di tornare a parlare con l'infermiere. Beh piacere allora, Skyler! Non dubito che ci siano persone in gamba, sono d'accordo, anche se difficilmente batterebbero i denrisiani, insomma hanno fegato da v- la sua frase si interruppe quando si accorse della presenza di Morrigan. L'uomo le rivolse la parola e la bionda, di rimando, sorrise. È la prima volta che torno a Londra dopo venticinque anni, in realtà... volevo vedere com'era cambiata! E quando ho saputo di questo avvenimento, non ho potuto non contattare Aaron. E finendo quella frase, con la sua solita esuberanza, tentò di abbracciare pure lo stesso Morrigan, prima di tornare con l'attenzione sul barista.
    Ti ricordo che nelle mie vene scorre sangue denrisiano. Siamo cresciuti con qualcosa di più forte della birra. Ammiccò, prima di portarsi l'indice al mento, riflessivo. Non lo so Aaron, ma possiamo inventarci qualcosa. Ammise maliziosa, anche se quella sera era abbastanza altalenante. Da un lato, non perdeva la sua solita malizia, dall'altro si sentiva irrispettosa nei confronti di Luke. Ci sono! Il perdente, dovrà raccontare all'altro qualcosa che non ha mai detto a nessuno... magari dopo la festa, andiamo a casa tua o all'hotel. Ammiccò nuovamente, sapendo già cosa le sue labbra l'avrebbero portata a dire, se avesse perso. Certo, stranamente non aveva messo in palio del sesso o cose del genere, però chissà... una cosa non escludeva l'altra.
    Quindi, si rivolse al barista nuovamente, in attesa che la loro sfida partisse.
    Le birre che preparò, emanavano un odore a dir poco schifoso ed il boccale sembrava decisamente grande per quella roba, perciò Becca -per un solo secondo- si chiese se sarebbe riuscita a buttarlo giù, ma cancellò subito il pensiero.
    Sorrise alla sua spiegazione, assimilandola e regalando al ragazzo un ammiccamento. Ma era ora di iniziare. Beh, vinca il migliore Barnes, inizia già a pensare al tuo segreto più inconfessabile. Portò le sue dita affusolate attorno al vetro del boccale, guardando il liquido e per un secondo le parve ribollire come lava in un vulcano, ma forse era solo condizionata dall'odoraccio e dalle parole poco confortanti di Harry. Deglutì un paio di volte a vuoto, prima di portare il boccale alla bocca, arricciando il naso per l'odore. Coraggiosamente, iniziò a bere quella sbobba, quasi subito pentendosi di averlo fatto. Aveva bevuto e mangiato tante cose di dubbio gusto, nella sua vita, ma quella... quella batteva qualsiasi altra cosa avesse mai toccato le sue papille gustative. Uno schifo inaudito le esplose in bocca, facendole desiderare un secchio per rigettare, anche se cercò di mantenere tutto dentro e mandare giù. Ma che mente malava aveva avuto, l'ideatore di quella birra? Non pensava che sarebbe stata così dura e che quella roba fosse così forte. Strinse il boccale finché le nocche non le divennero bianche e provò ancora a deglutire, pronta per un altro sorso.
    Scheda | Stat. | Cameriera
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    Interagisce con Aaron Barnes Skyler Mave Morrigan Maverick ed inizia la sfida ---> post 1/3
     
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  3. Peter@
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    « WHEN THE WORLD TURNS ITS BACK ON YOU, YOU TURN YOUR BACK ON THE WORLD. »

    Peter Coffey

    Peter decisamente non era un tipo da feste, sebben avesse partecipato a diversi dopopartita, come vincitore. La verità era che il biondo fosse davvero bravo a guidare la sua squadra alla vittoria, ma non lo era altrettanto nelle relazioni sociali. Non che non avesse amici, ma ci metteva davvero tanto tempo a conoscere qualcuno e tutto quel suo essere impacciato, si dimostrò al cospetto di Mirty, la bella gelataia. Cavolo, è proprio carina... pensò, mentre ella cercava di esaudire la sua richiesta che, Peter lo capiva da solo, fosse molto generale.
    La osservò, quasi incantato, preparare quel gelato, rivolgendole un dolce sorriso ed annuendo ogni tanto. Era davvero brava, non poteva negarlo. Quando, quindi, gli diede quella coppa di cristallo, la afferrò con gratitudine, aumentando l'ampiezza di quel sorriso. Sono sicuro che sarà davvero buono! Io comunque sono Peter, tu sei...? domandò con fare gentile, pregustando già tutto quel cioccolato che forse non era proprio indicato per la dieta, ma a lui poco importava. Magari torno più tardi per una granita. Sussurrò, alzandosi ed allontanandosi per andarsi a sedere, dopo aver ascoltato le sue ultime annotazioni.
    Si sedette, quindi, prendendo il cucchiaino ed iniziando a divorare il freddo gelato che aveva ottenuto -dopo aver pagato la giovane, ovviamente- sentendolo sciogliersi sulla lingua e gustando a fondo ogni singolo gusto di cioccolato, compreso anche il top di colore giallo. Dopo averlo mangiato, scoprì una cosa stranissima. Aveva soffiato, per casualità, sulla coppa di gelato e la sua superficie... s'era ghiacciata! Per curiosità, prese la goccia di smeraldo che teneva in tasca e provò a soffiare su di essa, scoprendo come si congelasse. Ma che figata! Esclamò, contento come un bambino, prima che un'altra figura arrivasse a turbare la sua quiete.
    Quel braccio gli pesava sulle spalle. Peters. Pronunciò il suo cognome con disgusto, levandosi il suo braccio di dosso, osservandolo in cagnesco. Che cosa vuoi da me? Non hai qualche ragazza da molestare? Sputò fuori, velenoso, ignorando volutamente le sue battute. Odiava quel tipo. Lo aveva sempre odiato fin dai tempi di Hogwarts. Era solo un bullo!
    Una nuova voce lo distrasse di nuovo, quindi si girò e vide un ragazzo che sembrava avere pressappoco la sua età. Non ne ho idea, forse Hogwarts? L'ho finito anni fa, magari ci siamo incontrati là. Replicò, ritrovando il suo tono gentile che solo Evan era capace di cambiargli. Comunque lui non è mio amico, è solo un'idiota sbruffone. Aggiunse, alzandosi in piedi e tornando verso il bancone, sperando che il nuovo arrivato lo seguisse. Gli era simpatico e non gli sarebbe dispiaciuto continuare a parlare con lui, magari avrebbe scoperto che davvero si erano conosciuti, in passato. Scusa... sarebbe possibile avere una granita alla fragola? Chiese, ricadendo di nuovo sul banale ma la adorava. A tal proposito, sperava che Evan se ne fosse andato una volta per tutte. Comunque il gelato era buonissimo, davvero! Complimenti! Un altro tenero sorriso, prima che ritirasse fuori la pietra preziosa dalla tasca. E guarda! Ci soffiò contro, mostrando alla ragazza come un lieve strato di ghiaccio, la ricoprisse.
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    Interagisce con Skyler Mave Evan Jack Peters e Mirty


    Edited by Giadì - 20/10/2020, 02:14
     
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    Cinnquecento anni di Paiolo
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    La musica continuava a riempire il locale e i presenti a intrallazzare tra loro; chi con gli occhi confusi da cerbiatti curiosi, chi con le idee molto chiare da mulo in calore e chi con una sete che nemmeno la sabbia del deserto.
    Che quest'ultimo caso andasse per la maggiore potrebbe essere un fatto interessante, magari un caso di studio, ma a fanculo lo studio noi vogliamo i fatti.
    Un Harry sempre più sicuro servì a Charles Freeman un Exotic Shutter. -Ecco qui, un cocktail capace di svegliare anche un drago morto-
    Un bicchiere largo, dal liquido quasi nero e con una fetta di ananas infilata nei bordi di vetro.
    Passati alcuni minuti, il licantropo avrebbe sentito qualcosa. Un piccolo brivido lungo la spina dorsale, all'inizio. Poi una scarica di adrenalina sempre maggiore, fino al punto che gli era quasi impossibile stare fermo. Sentiva un estremo bisogno di muovere i muscoli.
    Un bisogno differente fu però quello che invase Kenna MacEwen e Philipp Garlic. -E..ecco qui- possibile che fossero tutti dei boni da combattimento quella sera?
    Ad ogni modo I due Patti erano stati serviti su un cristallo affusolato e lungo. Il colore del alcolico era ambrato e una decina di ribes fluttuavano in movimenti armonici sopra un lato del bicchiere. Un po' di acidità per contrastare il forte gusto dolce del cocktail.
    Un incredibile desiderio di contatto fisico, inteso nella forma a loro più congeniale, ecco cosa invase il denrisiano dal paletto facile e la sua accompagnatrice.
    Tutti che iniziano a volere ammmore e passsione e Skyler Mave che non fa altrettanto? Uno scenario a dir poco improbabile.
    L'infermiere era tornato all'attacco e di conseguenza la colorazione del barista iniziò a raggiungere tinte da bandiera rossa, ma senza falce e martello che aveva lasciato al russo nonno materno.
    -Sk..skyler eh? Un gran bel fi...nome.- per un attimo si scordò di essere nel pieno vortice del lavoro ed allungò la mano e solo quella, per il momento. -Harry- A differenza dei modi avuti fino a poco prima la stretta fu forte e decise. Qualche secondo di attesa e poi -Ecco qui il tuo drink bel fusto- Gli occhi gli brillavano ed erano ben puntati sul bel infermiere.
    Il bicchiere era di bronzo, semplice, ma brillante. Sul bordo era infilato uno spicchio d'arancia mentre dal suo interno usciva un lieve fumo inodore. Il sangue di Fiamma granchio era stato aggiunto all'ultimo e aveva riscaldato il cocktail. Il bicchiere di metallo era caldo.
    Dopo qualche minuto dall'inizio del drink, Skyler, come Anthony Lovegood poco dopo, sentì il cervello bruciare e esplodere. Da questa deflagrazione nacquero idee e trip mentali, per non parlare di una gran voglia di cimentarsi nell'arte che a loro veniva meglio; che fosse la danza il canto o qualsiasi altra cosa.
    Skyler però si trovò altro sotto il bicchiere: un bigliettino.

    -questo è il mio numero, oggi non so quando stacco, ma di solito attacco alle 18 e smonto verso le 3-


    L'infermiere si vide arrivare dal barista un forse imprevisto occhiolino di rimando -Per la bocca per ora no grazie, ma forse dopo- Harry si leccò con le labbra con una lentezza da diva e un occhio da giaguaro.
    Ah gli ormoni... di cosa sono capaci gli ormoni!
    Una volta ripresosi dall'uscita di scena di Skyler, l'attenzione del barista andò ad Anthony e Joanne -Ecco qui il tuo sussurro di Efesto e per lei signorina mi son permesso di preparare un London Smash! Whisky, crema di latte di Erumpent, vodka e caffè. Poi dimmi che ne pensi e se ci ho azzeccato.-
    Questa bomba di energia che affibbiò alla denrisiana, appena toccò il palato di Joanne, le travolse il corpo con un mare di fuoco. La donna sentì i muscoli pronti e scattanti, nonché una determinazione tale che un pensiero di invincibilità la conquistò.
    Invincibilità che dopo il flirt di Skyler sembrava percorrere anche Harry, che rispose a Nick con un mezzo inchino. -Mi dispiace molto per l'inadeguatezza mia e di questo locale- Il tono era serio e freddo. Poi quando il negoziante si allontanò si rivolse agli altri clienti e fece spallucce. -Se si comporta così vuol dire che il cocktail era ben fatto e il suo effetto ha funzionato alla grande.-

    -Come va? procede tutto alla grande?- Un braccio cinse all'improvviso le spalle di un Alexander Olwen buffato con il sangue di Giuda, ma la domanda era stata rivolta anche a chi era poco distante da lui: Kenna, Philip, Anthony e Joanne.
    Hedwin era arrivato. Sempre svolazzando, è ovvio.
    NOTE OFF

    Eccoci ragazzi! Ancora Benvenuti al Paiolo! Ricordatevi di inserire lo spoiler riassuntivo <3

    Note generali:
    - Il pavimento è scuro ma i vostri passi lasciano delle impronte di un bianco fosforescente che permangono per qualche secondo.
    - questione inversa per bancone, colonne del soppalco,i suoi parapetti e la scala circolare per salirci. Sono bianchi fosforescenti ed al tatto lasciano impronte nere.
    - Se volete sedervi potete farlo al banco, oppure dovrete andare sotto o sopra il soppalco, dove ci sono dei tavolini, schermati lievemente dalla musica per aiutare le conversazioni.
    - Al banco potrete provare le bevande presenti nel listino del Paiolo. On game costeranno 15 galeoni, ma Off game sono gratuite.
    Queste bibite offrono bonus e malus statistici, ma anche narrativi.
    - Al banco potrete provare le due sfide culinarie spiegate nel listino del Paiolo: la Gioviale di Gamp, oppure la Mefistofele.
    - Potrete ballare insieme alla folla al ritmo dei FUCKING CRAZY DIRICAWLS
    - Potete attraversare gli specchi magici ed andare nelle due location alternative: il galeone dei pirati o il tempio Atzeco.

    Charles: +3 Destrezza -3 Resistenza + effetto narrativo spiegato nel post e che sta a te giocarti come meglio credi.
    Skyler: +3 in Tecnica -3 a Destrezza + effetto narrativo spiegato nel post e che sta a te giocarti come meglio credi. Inoltre Harry ha ricambiato un po' e ti ha lasciato qualcosa insieme al bicchiere.
    Anthony: +3 in Tecnica -3 a Destrezza + effetto narrativo spiegato nel post e che sta a te
    Joanne: +3 Coraggio -3 Intelligenza + effetto narrativo spiegato nel post e che sta a te giocarti come meglio credi.
    Kenna e Philipp: +3 Empatia -3 Intuito + effetto narrativo spiegato nel post e che sta a voi giocarvi come meglio credete.
    Rebecca Wagner aspetto Aaron per esitarti

    Note tecniche:
    -potete fare quanti post volete. Non avete limiti
    -se avete problemi non esitate a contattarci
    -aspettate il post dello snaso sibillino per postare
    - sono state riformulate un pò di cose e non ci sarà una vera e propria scadenza, ma il 24 ci sarà un avanzamento dell'ambientazione

    Come sempre, divertitevi e divertitemi!

    RevelioGDR



    Edited by Hedwin Keratack - 21/10/2020, 17:14
     
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    Doveva dire che si era licenziato, oppure che si era fatto licenziare, o ancora che aveva semplicemente cambiato ruolo in quella scuola? Da insegnante di astronomia a soldato di Lancelot e Victoria per Hidenstone? Non ne aveva idea, ma era seriamente in un momento della sua vita che voleva morire seriamente. Sapeva benissimo che tutto quello era assurdo e che non aveva nessun senso continuare a piangere sul latte versato, ma insomma! Poteva essere uno di quei fighissimi vampiri insenganti che sbrilluccicavano al sole e con tutti i denti in bocca ed invece aveva deciso che per non brucaire era meglio lasciare semplicemente il posto. Perchè non si ritrovava mai a combattere per quello che voleva veramente? A quel punto, invece di passare l'ennesima serata in casa a pensare a cosa fare della sua vita e a cercare un lavoro da babbano e tornare alla sua vita mediocre e da essere vagamente normale, decise di infilarsi un vestito elegante ed andare a fare capolino a quello che era una festa speciale: il Paiolo festeggiava il suo 500esimo anno di vita! Incredibile vero? Era seriamente incredibile eppure era successo. Quando si decise ad andare, in realtà, era tardi, ma infondo era una festa e di conseguenza non poteva finire presto, no? Non voleva incontrare nessun docente di Hidenstone ma sapeva che sarebbe accaduto, ma quando entrò li dentro quasi si sentì morire. Come gli era venuto in mente di andare in un luogo con tutto quel dannato rumore, ragazzini pazzi e scosciati, sangue da per tutto e cuori battenti che non facevano altro che fargli venire una sete pazzesca? Fece un respiro profondo, prese la sua fedele boccetta che oramai portava sempre con se e con lo sguardo dritto verso il bancone, si diresse proprio li, in effetti nell'angolo più scuro che c'era. Infondo era un vampiro no? E Daniele era una persona già particolare di suo! Si mise li, in un posto in cui la visuale era totale e dopo aver richiamato l'attenzione del barista chiedendogli - fai 3 di qualcosa che non ho mai assaggiato e che renderà la mia vita sicuramente migliore di com'è adesso - notò tutte persone che conosceva e che forse non avrebbe mai più voluto vedere nella sua vita, partendo da Aaron Barnes e la sua cazzo di mania di invitare le persone più in vista del mondo tutte in una stessa stanza, ma che diavolo di problemi aveva? Morrigan, l'insegnante di magitec che lo aveva visto morire, Skyler era l'infermiere della scuola, Kenna era la donna che lo aveva accompagnanto al ballo e che adesso era con Philip! Scosse il capo quasi come se non se lo aspettasse. Ma in effetti non sapeva neanche chi fosse il biondone li. Ecco adesso si aspettava semplicemente che uscisse cora da qualche angolo della parete, e poi erano seriamente al completo! Ah no, non si era mai al completo senza un Xander Olwen sempre nella sua forma migliore. Perchè aveva deciso di andare li? Beh, forse era semplicemente stanco di stare da solo e seppur, in quel momento, era comunque da solo, aveva deciso che cominciare a stare in mezzo alle persone era comunque un modo per mettere alla prova tutto l'autocontrollo che aveva imparato ad avere in quei mesi! Aspettò i suoi drink e continuò a vagare con lo sguardo in quel luogo assurdo e addobbato a festa. Cavolo, il proprietario si era veramente dato da fare!
    RevelioGDR



    Chiede tre drink diversi al barista che lo facciano stare meglio. OSserva i presenti, o almeno quelli che conosce!
     
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    Skyler Mave
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    Skyler aveva un sesto senso per capire quando la gente se ne andava per divertirsi un po’; non puoi essere il migliore amico di Markab dalla tenera età di 11 anni e non sviluppare una simile capacità, no? Tuttavia, alla sparizione semi-improvvisa di Morrigan e della giornalista, non disse niente, limitandosi ad ammiccare ad Harry.
    ‘Oh, i denrisiani sono adorabili - però potrebbero iniziare a scendere dal loro piedistallo…’: ovviamente evitò di esporre il suo pensiero a Rebecca, limitandosi a sorridere ed annuire senza esporre il suo pensiero. Preferiva stare in silenzio e passare per stupido, piuttosto che parlare ed iniziare una faida eterna con gli isolani, di cui apprezzava tanto la cultura quanto provava insofferenza verso il loro confondere gallesi e inglesi.
    ‘Insomma, dovrebbero capire che i gallesi non sono poi così dissimili dai denrisiani… vabbé, problema loro…’
    Si concentrò su attività emotivamente più redditizie, come il provarci con Harry: ricambiò in maniera decisa la stretta di mano, ma alla fine, quando i palmi si stavano separando, trasformò quel tocco deciso in uno sfioramento leggero ma che lasciava altamente intendere i pensieri impuri e divertenti che attraversavano la sua mente.
    “Ti ringrazio, Harry - beh, il tuo è senz’altro un nome importante… devo dire che ti si addice! Oh, grazie per il bel fusto… anche se devo dire che tu sei senz’altro messo meglio. Mi farebbe comodo un compagno per… allenarmi meglio - e credo che tu abbia ottime capacità, in quel campo.”
    Durante la conversazione, ammirava il ragazzo preparare con maestria il suo cocktail; da quando il Nonno gli aveva insegnato a spillare birra e versare idromele, i baristi lo avevano sempre affascinato per la sicurezza e la rapidità dei gesti. Se poi erano gran fighi, beh, l’effetto era sicuramente più piacevole.
    “Mmm, calore piacevole, devo ammetterlo - ho fatto bene a fidarmi di te, Harry!”: iniziò a sorseggiare il drink, diventando progressivamente più… infiammato. Sembrava che l’ardore ispiratogli dal cocktail lo portasse a nuovi e sempre più ingegnati pensieri su… come divertirsi con il suo Nuovo Barista Preferito.
    ‘Porca troia - è abbastanza spesso da prendermi come vuole… anche se forse è lui, a voler essere dominato. Beh, potremmo fare un po’ per un po’ per uno - spero che sia d’accordo… e questo?’
    La lettura del biglietto di Harry gli fece comprendere che se ne sarebbe fregato degli orari e lo avrebbe aspettato fino a chiusura.
    ‘Piuttosto mi faccio una pera di caffeina, ma stasera quando esci da qui entri nel letto con me. Fottesega del resto. Tanto domani non ho un cazzo da fare. Chissà se riesco a montare un’altalena da dungeon… Amazon Prime me la porterà entro domattina? O ci sarà nel sexy shop di Notturn Alley? Sento che potrei montarla in 10 - no! Che dico, 5 minuti! E poi… iniziamo un’altra catena di montaggio - mi spiace bello mio, ma stanotte ti sdraio sicuro…no, che dico: non dispiacerà a nessuno dei due!’
    Fortunatamente fu abbastanza sobrio da non esternare eccessivamente i suoi pensieri, se non prendendo il magifonino per segnare il numero di Harry con il nome ‘Sexy Barista da Palestra Sessuale’.
    “Ti mando un messaggio più tardi, allora… poi magari possiamo assaggiare un po’ di… gelato assieme. Buon lavoro, bello - i tuoi drink spaccano!”: lo salutò con un occhiolino, accompagnandolo con la mano destra che eseguiva gesto tipico dei surfer.
    Forse forse sulle montagne si sarebbe aspettato un clima più fresco, ma dovette ammettere che il calore tropicale si sposava bene con quello mentale che provava dal Sussurro di Efesto. Pur con i suoi pensieri ancora imbambolati su Harry, riuscì a spiccicare parola con Peter.
    “Beh, Hogwarts è stato tipo una notte di speed date moltiplicata per anni, per me… quindi è possibile che ci siamo incontrati. Sono Skyler, ero nei Grifondoro - ma non sembra il tuo caso, a prima vista…”; restò un attimo interdetto dalle parole che il Bambino all’Apparenza (‘Ma davvero ha finito Hogwarts?’) pronunciò, rivolto all’altro. Non lo conosceva abbastanza per poter esprimere un parere soggettivo, quindi si limitò a cercare di calmare le acque.
    “Su, anche io ed il mio migliore amico veniamo definiti idioti sbruffoni… ma a volte abbiamo anche dei difetti. E poi, nessuno può litigare circondato da Pupazzi di Gelato!”
    Iniziava a pentirsi di essersi alzato dal bancone del bar, tuttavia seguì il nuovo incontro per prendere un gelato. In condizioni normali avrebbe dato certamente molte attenzioni alla gelataia, tuttavia quella sera aveva già una preda e, da solo, non riusciva a cacciare più di una persona alla volta.
    ‘E poi, magari si conoscono pure… nah, per stasera mi concentrerò sul barista, dai…’
    “Ciao! Immagino sia tu la creatrice di questi Pupazzi di Gelato… sono adorabili! Ma… mi potresti dare una granita alcolica… mmm, cosa si sposa bene col Sussurro di Efesto? Sai, vorrei evitare di mischiare eccessivamente - più tardi ho impegni di natura amorosa!”
    Il Too Much Information, con Skyler, impallidiva; soprattutto quando parlava delle sue conquiste.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Interagisce ulteriormente con Rebecca Wagner ed Harry, quindi va al tempio atzeco e, dopo aver parlato con Peter@, ordina una granita alcolica a scelta di Mirty. E NON CI PROVA CON MIRTY PERCHÉ PENSA A DOVE TROVARE E COME SI COSTRUISCA UN'ALTALENA SESSUALE.
    +3 in Tecnica -3 a Destrezza.
     
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    Stephanie Hudson-Bennett
    Giornalista | Mezza Veela

    Quella situazione di conoscenza con l’infermiere dell’accademia gli sembrava particolarmente strana, ma comunque si limitò a sfoggiare uno dei suoi soliti sorrisi eleganti, a tratti forse anche da femme fatale. Afferrò il bicchiere che gli stava venendo porto dal barista, senza guardarlo direttamente negli occhi, ma limitandosi a rispondere con la sua voce estremamente femminile, melodiosa, a tratti tagliente, apprezzando quell’effetto che aveva avuto su di lui. “Ti ringrazio, Harry. Comunque Skyler, credo di aver sentito parlare di Markab a lavoro. Di certo l’ho visto sui social, è molto seguito!” E congedò quella discussione con il suo modo di fare estremamente delicato, tornando poi ad osservare Morrigan con il proprio sguardo felino, quasi affamato. Era una donna che non si poneva alcun limite nel corteggiamento dell’uomo, una di quelle donne emancipate che non permetteva a nessuno di scegliere se corteggiarla o meno, perché era lei stessa a prendere le redini della situazione.
    Ascoltò attentamente le parole di Morrigan, sfarfallando appena con le proprie ciglia coperte da un lieve velo di mascara, per poi mantenere quel sorriso malizioso dipinto di rosso lacca che tanto la faceva sembrare una donna di altri tempi. “Credo che siano proprio alcolici di questo tipo a rendere le serate più movimentate. Ne sono certa.” E dopo aver pronunciato quelle parole, la donna avrebbe preso a bere elegantemente quel cocktail, mantenendolo con estrema grazia nella propria mano, e bevendolo a sorsi lenti e cadenzati. Man mano che sentiva scendere quel liquido all’interno del suo stomaco, lentamente, sentiva di necessitare di una botta di vita, di una ventata di amore e di passione, tanto che il primo sul quale andò il suo sguardo fu proprio il docente di Magitecnica. Il sorriso sul volto di Stephanie divenne oltremodo malizioso, ancor più di prima, tanto che lasciò tranquillamente quell’uomo avvinghiarle la vita con fare piuttosto audace, soffiando in maniera lenta sul suo orecchio dopo aver sentito quella semplice parola. Un “seguimi” molto equivoco, ma che preannunciava qualcosa di estremamente piacevole per la donna, e sicuramente anche per l’uomo.
    Lo vide dirigersi verso un’altra zona del locale con la coda dell’occhio, ed in quel momento la donna si aggiustò l’abito alzandosi da quella postazione. Ringraziò il barman, lasciandogli una mancia piuttosto consistente, per poi girare di scatto il proprio volto in direzione di Alexander: non aveva mai avuto modo di chiacchierare con lui, ma sapeva benissimo chi fosse, così come immaginava che lui sapesse della sua persona, essendo lei una giornalista molto nota sul suolo pubblico. Rivolse un sorriso anche verso lui, salutandolo con un bacio nell’aria che gli venne successivamente soffiato contro, quasi come se fosse una Jessica Rabbit del ventunesimo secolo, per poi dirigersi proprio verso Morrigan. In quel momento non voleva nessuno se non che lui, ed era sicura che sarebbe riuscito a stupirlo e a divertirlo, tanto da andare verso di lui con un movimento lievemente ancheggiante ed oscillatorio dei fianchi, sparendo per molto tempo.
    Le bastò aggiustarsi un poco dopo quel lungo periodo di assenza, tanto che riuscì dal luogo insieme all’altro: lei semplicemente aprì il proprio specchietto portatile così da rifinirsi per bene il rossetto rosso, decisamente sbavato per via dell’attività appena conclusa, tornando ad essere perfetta ed intonsa come non mai. Decise a quel punto di seguire l’uomo nei pressi di quella specie di tempio azteco, accennando un sorriso sulle labbra e lasciandosi offrire quel gelato, appostandosi poi nel clima mite descritto dal suo compare. “Che magnifica serata.”
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    Interagisce con Morrigan Maverick, Skyler Mave, Alexander Olwen, poi scompare con Morrigan e con lui, infine, si dirige al tempio azteco.
     
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    Evan Jack Peters
    Sociopatico | 27 anni
    Era il suo modus operandi. Lo faceva con la sola intenzione di molestare le persone, dargli fastidio e sfogare ogni suo istinto. Infondo era l'unica cosa che voleva ed era l'unica cosa che la sua mente processava veramente. I sociopatici avevano un narcisismo sviluppato al proprio interno che li rendeva insopportabilmente affascinanti. Evan aveva la caratteristica più infame del mondo e che un sociopatico sviluppata in quanto intrinseco nel suo essere, ossia mentire. Evan mentiva continuamente, da lui la verità non sarebbe mai uscita. Era una malattia, una caratteristica, un vizio e tante altre cose, ma mentire era la sua aria ed il suo pane quotidiano e non aveva intenzione di smettere. Sicuramente la sua natura non gli dava neanche modo di farlo e sicuramente il fatto che non aveva intenzione di riconoscere il proprio problema dava un carico da 100 a tutta quella situazione, ma insomma! Al momento era ad una festa, in una piramide azteca, con una ragazza carina di fronte, un suo compagno, o meglio ex compagno di Hogwarts affianco e...Sorrise a Skyler ed ignorò completamente il tassorosso. é timido, siamo amici da quando andavamo ad Hogwarts insieme. Solo che essendo un tassorosso... sai non ha la prontezza giusta per riconoscere le giuste amicizie! Ecco, appunto, mentiva, inventava e diceva cose che potevano far risaltare lui e screditare un'altra persona. Comunque, il mio nome è Evan... e carissimo Peter, io l'ho trovata già la mia ragazza! Ovviamente la ragazza da molestare era lui! Con Skyler di mezzo diventava semplicemente leggermente più difficile, ma non importava, Evan si adattava facilmente a tutto e tutti. Sorrise appena quando si alzò e alle parole del grifondoro. Ecco! Vedi? è che Coffey davvero non ha il senso della misura. Non sono uno sbruffone, l'ho riconosciuto, l'ho visto e sono venuto a salutarlo. é evidente che il bullo non sono io tra i due se lui non riusce neanche ad apprezzare un saluto di un vecchio compagno di scuola! Screditare gli altri, mentire come se non ci fosse un domani ed assumere quell'aria da ragazzino innocente e dispiaciuto. Ecco Evan sapeva fare benissimo tutto quello che non era. Forse perchè se stesso era troppo complicato no? Quando Peter si alzò, Evan alzò un soprcciglio, ma no, non lo seguì affatto. Infondo aveva chiesto alla ragazza un gelato ed un gelato voleva, per il resto, se Peter non lo voleva, lui non gli avrebbe corso dietro come un cagnolino, ma infondo lo stronzo sarebbe stato lui che lo aveva trattato in quel modo, no? Almeno nella testa di Evan. Fece un sospiro fintamente rassegnato e poi guardò Skyler. Vi lascio ai pupazzi di neve, infondo, a quanto pare la mia presenza non è gradita! Lo disse con fare dispiaciuto e per chi non lo conosceva poteva anche sembrare, effettivamente dispiaciuto della situazione. Rimase seduto su quella panca in attesa del suo gelato mentre continuava ad osservare Skyler e Peter. è proprio un frocio che prende una granita alla fragola dopo un cazzo di gelato al cioccolato! Dio santo che degrado assurdo! il vero pensiero di Evan era chiaro e palese ed era anche chiaro che non pensava niente di buono. Lasciarlo così, da solo a meditare vendetta non era mai la soluzione giusta.
    RevelioGDR




    Evan interagisce con Skyler Mave e Peter@
    aspetta il gelato precedentemente ordinato a Mirty
     
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    Denrise
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    Joanne Nilsson
    Densiriana | 24 anni
    Vide chiaramente il ragazzo salutare qualcuno dietro di lei, ma non si voltò neanche a controllare chi fosse, tanto comunque non lo avrebbe conosciuto visto e considerato che era la prima volta che entrava dentro a quel posto e la seconda volta che si spingeva fino a Londra. Infondo era una classica densiriana: non aveva soldi, non aveva portato il suo arco e le sue frecce quindi si sentiva quasi nuda e sopratutto non era una che amava i londinesi ne le loro abitudini, ma tutto quello sembrava essere veramente qualcosa di stratosferico. Gli piaceva, gli piaceva da matti. Quelle luci, le canzoni, quegli apparecchi elettronici che non facevano altro che amplificare la voce della tizia, e i suoi degli strumenti degli altri. Le persone che slatellavano e bevevano come se non avessero problemi. Era così quindi che ci si divertiva a Londra ed in generale? Erano tutti quanti così poco sorpresi da quello che gli stava capitando intorno che si sentiva sempre più fuori luogo ma sicuramente sempre più affascinata da tutto quello. Sorrise appena al ragazzo biondo e poi tornò a guardare la tizia che stava suonando. Era proprio una tizia strana, ed era una femmina? Oddio, i rumori assordanti della stanza a cui lei non era per niente abituata, stavano offuscando anche il suo giudizio e non voleva essere offensiva per nessuno.Io non conoscevo neanche la canzone! A dire il vero non so neanche come si chiamano gli strumenti che stanno suonando... si vede che sono proprio di un altro mondo! Il che in un certo senso era vero. Era vero perchè alla fine Denrise era una bolla di sapone in un oceano, era oscurata dalle cartine e ci si poteva arrivare solamente con una nave densiriana e per uscire era la stessa solfa! Joanne inoltre era povera ed era sempre stata dentro una fattoria, insomma, un disastro totale. Ma era contenta che il giovane le avesse dato chiacchiera. Sorrise ancora prima di ridacchiare e seguirlo tranquillamente al bancone.
    Una volta al bancone si sentì quasi sollevata che si bevesse, almeno quello, anche se non in quel modo ed in minima parte, era abituata almeno a vederlo anche se non aveva mai veramente bevuto, infondo il suo credo gli imponeva una certa rigidità nel divertimento quindi evitava di "sballarsi" in tutti i modi possibili. Che nomi strani! Chissà da dove provengono! Il tizio con le ali avrà avuto una grande fantasia per inventarsi tutti questi nomi strambi e questi ingredienti assurdi! Chissà se li ha provati tutti prima di metterli in vendita! Aveva 24 anni ma su tante cose, Joanne era proprio una ragazzina. Quando Harry il ragazzone argentato e muscoloso gli propose quella bevanda Joanne annuì appena e timidamente e poi prese il bicchiere e si rivolse al ragazzo. Come si dice?Alla nostra? Era veramente il suo promo bridisi, e di conseguenza la sua prima sbronza? Anthony sarebbe stato pronto davvero a tutto quello? Bene, scorpiamolo!
    Il drink fu bevuto tutto d'un fiato, infondo era così che aveva visto nei film, quelle poche volteche aveva visto dei film, e di conseguenza per non fare la figura della solita bambina con la faccia da perdente, imitò quelle super mega biondone nelle feste che bevevano alcool come se fosse acqua liscia. Ma l'effetto di tutto quello fu da prima un buon sapore in bocca e poi tutto il corpo che prendeva fuoco come se gli avessero dato una botta di vita non indifferente. I suoi occhi brillarono quasi di rimando a quell'alcool, come se adesso, riuscisse a vedere le cose da un'altra prospettiva. Fece un giro su se stssa e poi tornò al suo nuovo amico biondino a cui sorrise in maniera vispa. Dobbiamo andare a ballare! Assolutamente! Ho bisogno di movimento! Aveva un senso di convizione addosso che non sapeva neanche lei da dove arrivasse e tutte quelle sensazioni arrivarono in maniera talmente tanto improvvisa che Joanne aveva perso completamente il senso di inibizione che la dominavano sempre. Infilò la sua mano in quella del ragazzo e senza neanche pensarci, se lo trascinò in mezzo alla pista. Se il ragazzo avesse deciso di farsi trascinare, Joanne gli avrebbe posato le braccia sulle spalle ed avrebbe cominciato a ballare muovendosi, nella sua testa in maniera sensuale, ma ovviamente in maniera del tutto goffa, per divertirsi. Infondo Joanne non sapeva neanche cosa fosse ne la sessualità ne la sensualità! Oddio è divertentissimo! A te piace ballare? Io non sapevo neanche di saperlo fare! Disse poi cominciando a saltellare come sela pista fosse sua. Ecco, forse era quella la libertà!
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    Beve il drink e poi in preda ai suoi effetti prende Anthony e lo trascina in pista per andare a ballare con lei.
     
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    Cinnquecento anni di Paiolo
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    Alla carezza di Skyler l'epidermide di Harry si mise a suonar le maracas mentre qualcos'altro cresceva e cresceva. Poi alle parole dell'infermiere le sue cellule nervose si unirono in un unicum travestito da Raffaella Carrà pronta a far un lungo viaggio da Trieste in giù.
    MA STAVA LAVORANDO.
    Doveva aspettare.
    -Ci conto e a dopo- Un occhiolino spavaldo.
    Tra Skyler che lo aveva acceso come la torcia olimpionica e molti clienti che lo coprivano di complimenti, compresa Stephanie, Harry era carico. Carico abbastanza da strafegarsene della salute di Daniele. -Più vendo più quello stronzo di mio padre allargherà il collare. Magari non sfonderà le palle se dormo fuori stanotte.-
    Sorrise all'ex professore.
    -Certo, arrivano in un lampo lampante!-
    E fu così che lo spericolato Daniele si trovò tre bicchieri decorati a festa -procedendo da sinistra verso destra abbiamo un Exotix Shutter che prenderà a schiaffi i tuoi muscoli e il tuo cervello, il patto di Eros che metterà un po' di passione in quelle ossa stanche e il London Smash; la bevanda del coraggio e della sicurezza.-
    Daniele era un vampiro, certo, ma anche lui avrebbe avuto difficoltà a bere 3 dei cocktail speciali di Harry, dove già uno solo di quelli era capace di rendere quasi ubriachi la maggior parte degli esseri umani più resistenti di tutto il globo.
    Qualcuno si stava già lasciando trasportare dagli effetti e Stephanie richiese una camera insieme al bel Morrigan.
    -Siete fortunati che solo per oggi abbiamo ampliato di molto il numero delle stanze! 40 Galeoni per una notte!-
    Certo, era un po' caro, ma quella era una giornata speciale.
    Avrebbe consegnato loro le chiavi per poi istruirli sulla strada da seguire. Dovevano raggiungere una piccola porta in cima al soppalco. Da lì partiva il corridoio per le camere. La stanza era la numero 69.
    NOTE OFF

    Eccoci ragazzi! Ancora Benvenuti al Paiolo! Ricordatevi di inserire lo spoiler riassuntivo <3

    Note generali:
    - Il pavimento è scuro ma i vostri passi lasciano delle impronte di un bianco fosforescente che permangono per qualche secondo.
    - questione inversa per bancone, colonne del soppalco,i suoi parapetti e la scala circolare per salirci. Sono bianchi fosforescenti ed al tatto lasciano impronte nere.
    - Se volete sedervi potete farlo al banco, oppure dovrete andare sotto o sopra il soppalco, dove ci sono dei tavolini, schermati lievemente dalla musica per aiutare le conversazioni.
    - Al banco potrete provare le bevande presenti nel listino del Paiolo. On game costeranno 15 galeoni, ma Off game sono gratuite.
    Queste bibite offrono bonus e malus statistici, ma anche narrativi.
    - Al banco potrete provare le due sfide culinarie spiegate nel listino del Paiolo: la Gioviale di Gamp, oppure la Mefistofele.
    - Potrete ballare insieme alla folla al ritmo dei FUCKING CRAZY DIRICAWLS
    - Potete attraversare gli specchi magici ed andare nelle due location alternative: il galeone dei pirati o il tempio Atzeco.

    Daniele: +3 Destrezza -3 Resistenza +3 Empatia -3 Intuito +3 Coraggio -3 Intelligenza.
    Ti invadono un grande coraggio e determinazione(London Smash), i tuoi muscoli morti sembrano tornare in vita dalla voglia di correre e muoversi in generale(Exotic shutter) sale in te un enorme voglia di contatto fisico. Se sessuale, affettivo o entrambi dipende dal mood di Daniele(patto di Eros).
    E' ufficiale. Abbiamo tra noi un vampiro sbronzo.
    Stepanie e Morrigan: la vostra camera sarà la numero 69, una volta lasciata potrete anche tornavici quando volete. Basta che domani, entro le 11 del mattino la lasciate libera. Il costo in On è di 40 galeoni, in off non vi prendiamo nulla:)
    Joanne : aspetto Anthony per esitarti


    Note tecniche:
    -potete fare quanti post volete. Non avete limiti
    -se avete problemi non esitate a contattarci
    -aspettate il post dello snaso sibillino per postare
    - sono state riformulate un pò di cose e non ci sarà una vera e propria scadenza, ma il 24 ci sarà un avanzamento dell'ambientazione

    Come sempre, divertitevi e divertitemi!

    RevelioGDR

     
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    Gli Snasi
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    La PiramideI gelati erano freddi, ma scaldavano il cuore, come i dolci sorrisi di @peterPeter, ai quali Mirty rispose con altrettanto calore.
    "M-Mirty... piacere mio e torna... per tutti i gelati che vuoi" affermò lei, talmente agitata da confondere granite e gelati, ma, per sfortuna di Evan Jack Peters, non abbastanza da confondere la sua sufficienza con altro.
    "Ti è sufficiente chiedere" e fu così che la ragazza si spostò di lato, raggiungendo il limite del bancone e tirando fuori da non si capiva bene dove altri gusti, tornando al ragazzo con un cono a tre gusti "Mandarino e basilico, maracuja e Bellini, ovvero pesca e spumante. Spero possa soddisfare le tue esigenti papille. Il topper al lampone è omaggio" chiarì lei offrendo quanto da lei preparato.
    Ovviamente il topper sapeva davvero di lampone, ma aveva una sorpresa: dopo un po' (al secondo post dopo questo esito del PG), Evan avrebbe iniziato a sanguinare copiosamente dal naso. Nulla di grave, ma sarebbero serviti due Epismendo per arginare l'emorragia!

    Troppo crudele, dite? Oh beh, era pur sempre una sorellastra di Nara!
    Evan avrebbe avuto ciò che meritava e anche Morrigan Maverick e Stephanie: anche loro ricevettero due coppe. Lei ricevette una coppa ai fior di latte: fior di latte alla lavanda, alla rosa e stracciatella. Lui invece avrebbe trovato gusti più aggressivi: cioccolato e arancia candita, mandarino e basilico e, come ultimo gusto, caffè.
    Non ricevettero però dei topper: forse la ragazza era rimasta troppo distratta da Skyler? O ora colpa di Evan, che intanto se ne stava andando?
    La ragazza sorrise a Skyler, posandosi un dito sul mento "Mh... fammi pensare... che ne dici di una granita spritz?" propose lei, allungandogli un bicchiere di vetro alto ripieno di una granita arancione, non troppo alcoolica, servendo poi anche Peter, ancora, con la sua fragola "Non ti devi giustificare per i gusti... i classici sono anche i migliori, e la mia granita alla fragola, con vera polpa di fragola, saprà soddisfarti... anche se ti avrei consigliato di unirci i frutti di bosco" ridacchiò lei, forse un po' civettuola.


    La CaravellaWillie non cadde nelle provocazioni di Nick: accettò la sua sfida e gli strinse la mano e poi lo condusse semplicemente sull'albero maestro. Evidentemente, ciò che aveva da dargli, glielo avrebbe detto con le freccette e i bersagli.
    Lasciò cominciare gli altri, osservando dapprima Thomas, il quale colse un momento piuttosto tranquillo, che gli permise di piantare la propria freccetta nel bersaglio meno nobile, portandosi a casa bel 14 punti.
    "Non è da tutti fare un centro sull'albero maestro: bravo!" gli disse lui, inclinando poi il capo quando fu il turno di Nick, il quale mirò al bersaglio di bronzo: il ragazzo cercò di studiare il mare, il vento e tutto, ma forse aveva semplicemente puntato un bersaglio troppo lontano per le sue capacità, ed infatti con un piccolo aiuto della sfortuna mancò il bersaglio, destando una sonora risata di Willie.
    "Finalmente imparerai la moda immortale!" ghignò, voltando poi di colpo il capo a Samuel, il quale centrò abbastanza abilmente il bersaglio grigio, totalizzando 21 punti, ma anche l'interesse del ragazzo.
    "Rifammi le stesse domande a fine partita..." ghignò lui afferrando la propria freccetta nera.
    Si stiracchiò un poco, la soppesò, saggiò il vento e poi puntò il bersaglio d'argento "Iniziamo con il riscaldamento" disse, fissando divertito Nick e puntando lo stesso bersaglio che lui aveva miseramente mancato.
    Lanciò la propria freccetta e fece punto, totalizzando, in tutto, ben 28 punti.
    Osservò il proprio risultato, poi andò davanti a Nick "Pare che io sia primo. E tu ultimo."

    Riassumo i vostri punteggi (sotto poi lascio gli esiti)
    Willie: 28
    Sam: 21
    Tom: 14
    Nick: 0

    TOM: FRECCETTE GIALLE GRIGIO B:6+5; P:3+6+5=14
    intu 30 des27

    NICK: frecce blu bronzo +10; B:12+10=22 (mancato)
    intu20 des24

    SAM rosso grigio+5 B:15+5 (peloooo); punti:7+8+1+5=21
    intu 20 des34

    Willie nero bronzo+10; B:15+10:25; P:9+8+10:28
    intu 35 des35

    Regole del gioco

    Di base dovrete fare in sequenza tre post per concludere la sfida; dopo ogni giro (quando tutti avrete postato una volta), io esiterò e vi darò i parziali secondo le regole seguenti.

    Punti: i punti sono colcolati lanciando 1d20+des/4. Se avete magiatleta, riceverete +1 ad ogni post.

    Bersagli
    Come vi ha accennato Willie, potete scegliere se colpire uno dei seguenti bersagli, i quali, conferiranno un bonus al risultato.
    Grigio: +5
    Bronzo: +10
    Argento: +15
    Oro: +20

    Dove sta la gabola? Beh, è semplice, come è stato accennato nel post, la nave si muove e c'è anche forte vento, e voi siete mooolto in alto, sicché non solo maggiore è la distanza, più è facile sbagliare, ma c'è anche la componente fortuna, legata a quanto si muove la nave!
    Prima di lanciare il dado del risultato, quindi, lancerò un altro d20, cui sommerò gli stessi bonus sopra elencanti (se si vorrà quindi colpire il bersaglio di bronzo, lancerò d20+10): se il risultato sarà superiore al vostro Intuito, mancherete il bersaglio. In caso contrario, lancerò il dado per il punteggio.

    Al fine di non bloccare troppo il gioco agli altri, vi concedo tre giorni per postare (non avete un ordine preciso): se non lo farete, lancerò io per voi un dado al momento dell'esito, ma non vi aggiungerò alcun bonus (sarà un dado secco sul bersaglio grigio).

    Vince chi fa più punti, ovviamente, ma, in base ai punti che totalizzerete, potrete vincere tutti un premio!





    Comunicazione di servizio: Willie è impegnato in una gara sull'albero maestro, quindi, nel caso superiate lo specchio e giungiate sulla nave, vi troverete ad accogliervi il Capitano!

     
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    Ministero
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quella ragazza sembrava estranea ad ogni cosa di quel posto. Di dov'era? Era rimasta isolata dal mondo per tutti questi anni, forse? Se glielo avesse chiesto come avrebbe reagito? Le aveva già chiesto di dov'era, ma le varie circostanze gli fecero pensare ad altro sia a lui che a lei.
    “Ma come? Non conosci nulla? Chitarra, Pianoforte...niente? Che musica ascolti?”
    La domanda probabilmente l'avrebbe fatta inutilmente, perché il barista diede loro i drink.
    Anth annuì quando lei parlò dei nomi e degli ingredienti, accennando una risata mentre teneva in mano il bicchiere. “Secondo me quel tizio ne berrà cinque sei al giorno!”
    E dopo quella frase, nello stesso momento di Joanne, sorrise alla ragazza “Esatto. Alla nostra!” Alzò il bicchiere e infine bevve il suo drink tutto d'un sorso. Subito sentì qualcosa ribollirgli dentro. Sentiva voglia di fare una cosa che non aveva mai fatto in vita sua. Anzi, due. La prima era quella di voler scrivere un romanzo più ingarbugliato e lungo del Trono di spade. Aveva già in mente tutto! Personaggi, ambientazione, trama e titolo.
    La seconda era quella di voler ballare, muoversi e muoversi. Avrebbe tirato lui Joanne in pista se lei non lo avesse anticipato, quindi si fece tirare senza problemi e si mise a ballare assieme a lei.
    “Io non so ballare infatti!” Urlò euforico il biondo, rivolto alla ragazza “Ma ho una voglia matta di ballare e quindi facciamolo! Ho anche in mente di scrivere una saga di 25 libri! Mi serve un taccuino!”
    Rise di gusto e cominciò a fare dei passi di danza che erano un misto tra la break dance e il balletto che faceva Vincent Vega con Mia Wallace nel film “Pulp Fiction”. Probabilmente non c'entrava nulla con la musica che c'era in quel momento, ma lui voleva ballare così. Poi quando Joanne gli mise le mani sulle spalle, Anthony cambiò il suo 'Stile di ballo', e con un sorriso posò sue mani sui fianchi della ragazza.
    “Cosa diamine c'era in quel drink? Non ho nemmeno letto attentamente gli ingredienti!”
    Anthony Lovegood

    "
    .Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento.
    "

    Auror, 24 anni

    code by ©#fishbone





    eh niente...avevo postato nel mio forum -.-
    Comunque...si mette a ballare assieme a Joanne Nilsson dopo aver bevuto il drink.
     
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    Skyler Mave
    Infermiere | 24 anni

    “Oh, sì - Markab è anche un ottimo influencer (‘Ed escort, e giornalista, e amico, e parabatai, e Vincitore Incontrastato della Coppa delle Bevute 2014…’), quindi ci sta…”: furono le ultime parole che rivolse a Stephanie quella sera, avendo capito come fosse interessata a Morrigan. Non volendo fare cockblocking, rivolse le sue attenzioni ad Harry (con i risultati già descritti) prima di recarsi alla Gelateria Più Alta del Mondo.
    Come già reiterato più volte in precedenza, Skyler non era un mago nel capire le relazioni tra le persone; spesso aveva scambiato semplici amicizie per amori, e viceversa. Ma era sicuramente più capace nel distinguere le persone e cercare di non fargli capire i suoi pensieri.
    Non che ci volesse un genio, ma capì che il rapporto tra Peter e… il Biondo Sbruffone non era di certo dei migliori; tuttavia non era il tipo da giudicare le persone solo sulla base di una supposizione. Si trovò tra l’incudine ed il martello, e avrebbe cercato per quanto possibile di calmare gli animi; tuttavia il problema si risolse - almeno per il momento - da solo, con l’allontanamento del tizio.
    “Piacere, Skyler. Maaa… se non sono indiscreto, che succede con il biondo?”: modulò la voce in modo che non potesse essere ascoltata da altri se non da Peter. “Ah, allora è probabile - io ero Grifondoro!” affermò, con una punta di orgoglio malcelato. “Non che importino ormai, queste stupide competizioni tra Case…”
    Seguì il Bambino all’Apparenza al bancone dei gelati, dove assistette in parte al suo siparietto con Mirty. Tenne momentaneamente per sé i commenti sulla situazione, giusto per il quieto vivere.
    “Oh sì, grazie - una granita spritz è un’ottima proposta. Ci sapete fare, al Paiolo Magico - certo, se possiamo definire questo posto” gesticolò vagamente con la mano i dintorni mesoamericani “come Paiolo…”
    Sorseggiò la granita, trovandola ottima ma non eccellente; mancava qualcosina, a parer suo.
    “Scusami, Mirty - la granita è super, ma posso chiederti un topping aggiuntivo? Pago anche il sovrapprezzo, senza problemi.” Sorrise gentilmente alla ragazza - non voleva che il topping fosse un suo sputo da esasperazione.
    “Sai… sarebbe utile qualcosa che possa aiutarmi a montare, ehm”: stava quasi per dire Altalena Sessuale o Quel Fregno d’un Barista, ma si fermò in tempo “un mobile Ikea… nel post serata. Sai com’è, alcuni amici richiedono le mie mani d’oro anche ad orari improbabili della notte!”
    Forse era una scusa un po’ debole, ma aveva come l’impressione che parlare esplicitamente di sesso di fronte a Peter fosse fuori luogo; continuava a pensare che fosse minorenne.
    Una volta che la sua richiesta fosse stata esaudita (se fosse stata esaudita), avrebbe trovato un momento per parlare in disparte col ragazzo.
    “Sai, credo che Mirty abbia un debole per te - perché non provi a chiederle di prendere un caffè?”
    Uno dei talenti di Skyler era proprio quello: farsi ingenuamente i fatti altrui, cercando sempre di essere una buona spalla.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR


    Interagisce con Peter@ e Mirty, alla quale chiede un topping per la granita.
    +3 in Tecnica -3 a Destrezza.
     
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    La vita è come una ruota che gira... Ci vuole tanto tempo, molta pazienza ma alla fine ognuno raccoglie ciò che semina.

    Charles Freeman

    Ti ringrazio. Charles sorrise al barista, stringendo tra le dita il vetro di quel bicchiere, dove dentro vi era un liquido piuttosto scuro, tendente al nero... anche se il tutto era rallegrato da una fetta d'ananas aggrappata alla circonferenza del bicchiere.
    Iniziò a berlo lentamente, assaporandone ogni sorso, finché... sentì un brivido corrergli lungo la schiena e socchiuse gli occhi, osservando il suo drink. Un altro sorso. Il liquido scese senza problemi lungo la sua gola fino a depositarsi nel suo stomaco da licantropo, ma ad un certo punto sembrò quasi che una scossa elettrica gli percorresse ogni muscolo del corpo, impedendogli di stare fermo. Aprì e chiuse le mani per diverse volte, alzandosi da quello sgabello nel quale si era momentaneamente seduto. Stava per allontanarsi verso uno dei due specchi, quando lo svolazzante proprietario del Paiolo, si avvicinò al gruppo che era sul bancone. Dovette fare un enorme sforzo per non muoversi e rimanere almeno il tempo di un educato saluto. Qui tutto bene ed il locale è davvero mozzafiato, complimenti. Riuscì a dire, mentre l'impellenza di muoversi aumentava di secondo in secondo, quindi doveva trovare una scusa per allontanarsi il prima possibile da lì. Ora, se volete scusarmi... ed era rivolto a chiunque fosse in ascolto, vado a godermi questa meritata serata di riposo dal lavoro. Concluse, al solito senza svelare che tipo di lavoro svolgesse.
    Quindi, le sue gambe si mossero quasi in automatico in direzione dello specchio che avrebbe portato il ragazzo sulla nave pirata.
    Passando, però, scorse Daniele tutto solo al bancone e, come colto da una grande iperattività, si fermò dietro da lui e gli diede una sonora pacca sulla spalla. Non mi aspettavo di vederti qui Daniele, tantomeno tutto solo... perché non vieni con me alla Nave? Vorrei fare un torneo di freccette, sarebbe divertente sfidarci. Detto quello, senza troppo aspettare risposta, riprese il suo cammino sperando che l'ex docente lo avrebbe seguito, quindi superò lo specchio e si ritrovò con i piedi sul ponte della nave e ad accoglierlo, un omone che un po' di soggezione la metteva. Ehm salve! Vorremmo sfidarci a freccette, dice che è possibile? Domandò, indicando il vampiro con un cenno del capo.
    Scheda | Stat. | Auror
    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf


    Interagisce brevemente con Hedwin e Daniele Salvatore e poi va sulla nave e saluta il capitano, chiedendo se sia possibile sfidarsi a freccette Lo Snaso Sibillino
     
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  15. Nick Ross
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    IL FALSO BUONISMO È IL LATO VISCIDO DELLA CATTIVERIA

    Nick Ross

    Tutto si poteva dire di Nick, ma non che non sapesse incassare i colpi con eleganza, infatti quando tutti fecero un centro a parte lui, non batté ciglio, anzi si limitò ad un ghigno leggero.
    Probabilmente è solo fortuna replicò, scuotendo la testa. E se quella la chiami moda... aggiunse, già figurandosi con quella merda addosso e rabbrividendo.
    Solo chi non osa, non sbaglia... giusto? Pronunciò quell'aforismo gettando un'occhiata a tutti i suoi compagni di partita, prendendo in mano un'altra freccetta. Era più che altro un modo per uscirne a testa alta, sebbene dentro di sé quel tiro non gli era andato per nulla giù. Anche in lui si instillò il dubbio ancora inespresso, che le freccette nere potessero essere truccate. Sam non aveva condiviso il suo pensiero, perciò non fu per quello che Nick disse quello che disse. Non ci voleva niente a formulare quel pensierino e mettere due frasi in fila.
    Ma prima che io tiri la seconda freccetta, perché non ce la scambiamo? A meno che tu abbia qualcosa da nascondere, ovviamente. Lo accusò velatamente, protendendo la mano in modo che lui potesse dargli una delle nere. Se non fosse successo nulla, avrebbe incassato la sconfitta senza una parola, ma se invece erano davvero truccate...
    Se Willie gli avesse dato la freccia nera, lui avrebbe fatto scambio con la blu e si sarebbe preparato al tiro, mirando però il bersaglio più vicino, stavolta. Qualsiasi fosse stata la freccetta che aveva in mano, avrebbe provato a fare gli stessi calcoli mentali di prima, anche se in caso lui non avesse accettato lo scambio, Nick aveva deciso che lo avrebbe accusato più apertamente, al termine della partita.
    Ad ogni modo -sempre qualsiasi colore avesse avuto in mano- avrebbe fatto lo stesso gesto già svolto in precedenza per capire da che lato tirasse il vento, stavolta perdendoci qualche secondo in più, quindi cercò di bilanciare il suo corpo sul duro legno a seconda del dondolio della nave e solo allora avrebbe lasciato partire il braccio nella direzione di quel bersaglio, sperando di portare a casa un po' di punti per non fare una totale figuraccia.
    Scheda | Stat. | Rich
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    Chiede a Willie uno scambio di freccette, poi tira

    +3 Carisma
    -3 Empatia

    Post della sfida 2/3
     
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92 replies since 14/10/2020, 21:47   8632 views
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