Evan Jack Peters

whoiam nome&cognome: Evan Jack Peters
età&luogonascita: Londra, 20 Gennaio 1993
casata: Serpeverde ad Hogwarts, Black Opal ad Hidenstone
professione: ?
statosangue: Purosangue
statosociale: Benestante
segnipparticolari: Ha dei tagli lungo il braccio sinistro che si è provocato tagliandosi ripetutamente le vene quando era in orfanotrofio, metamorfo.
allineamento: Caotico Malvagio

Aspetto fisico Bello e dannato. L’aspetto di Evan non rispecchia per niente la sua essenza interiore. La pelle chiara e delicata, i capelli color oro e gli occhi di un marroncino che, con il riflesso del sole, tendono al verde. È alto 1.80 ed i suoi lineamenti sono molto delicati, quasi sembra un adolescente perenne. I suoi capelli sono sempre scompigliati, ed il biondo cenere viene accentuato quando si espone al sole, ossia quasi mai. Non ama infatti stare in giro di giorno, tende sempre alla vita notturna e questo lo si può notare dalle occhiaie che esibisce spesso, volentieri e senza alcuna vergogna di giorno, quelle rare volte che esce. In genere, quando decide di andare in giro di pomeriggio tardi, Evan porta degli occhiali da sole scuri che in genere, porta sopra la nuca, ed indossa giusto quando la luce comincia a fargli bruciare gli occhi. Le sue mani sono affusolate e con delle dita lunghe e molto fine, questo lo ha aiutato molto nello studio del pianoforte. Ha un fisico asciutto e gli piace molto fare esercizio fisico, la sua più grande passione, infatti è sicuramente la bicicletta da cross che poi si è trasformata nella passione per le moto. Ha delle labbra carnose. La sua parte del corpo più espressiva sono sicuramente gli occhi. Esattamente come i gatti, le sue pupille tendono ad allargarsi quando sono in un momento di estremo disagio ed adrenalina e tendono a stringersi quando è sotto pressione o è in un momento di estrema riflessione. Non tiene molto al suo aspetto, infatti spesso e volentieri tende a vestirsi sempre monocolore e con tute larghe e forse, anche malandate.
prestavolto: Alex Pettyfer

_{Morire non è nulla; non vivere è spaventoso}

Carattere Evan è un ragazzo sociopatico. Con un disprezzo patologico per le regole e le leggi della società e dei diritti altrui, assume spesso e volentieri dei comportamenti ingannevoli, manipolatori, ostili e spesso aggressivi verbalmente e fisicamente. Come ogni persona affetta da tale disturbo, Evan tende a mentire in maniera convulsiva e cerca in qualche modo di ottenere c’ho che vuole secondo le sue regole. È un ragazzo che tende ad essere provocatore ed aggressivo con le persone che portano la divisa e che in qualche modo rappresentano l’autorità. Evan è perfettamente cosciente degli stati mentali delle persone con le quali interagisce, ma trova difficoltà ad assumere la prospettiva altrui. Dimostra una grande autostima, è un soggetto disinibito ed impulsivo tendente alla noia. Una persona completamente incapace di provare empatia verso il prossimo, oltremodo ingrato verso qualsiasi forma di gentilezza gli viene fatta. Tende ad essere un soggetto menefreghista e privo di coscienza morale, che si infila nelle situazioni di pericolo senza avere un minimo di freno per quello che gli potrebbe succedere o che potrebbe provocare, con le sue azioni, in un altro soggetto. Evan non sa cosa sia l’amore e da quando gli hanno diagnosticato tale disturbo della personalità, ci marcia anche pesantemente sopra, sfruttando questa sua peculiarità per il suo tornaconto personale. Insomma, è una persona con un carattere complesso, ma con le idee ben chiare su cosa e chi vorrebbe essere.

storia Il 20 gennaio 1993 fu il giorno più bello per i coniugi Peters. Il primo genito di una famiglia fin troppo vecchia e senza nessun tipo di erede. Evan non solo era stato veramente voluto, ma era amato fino da prima del suo concepimento. Nato da una famiglia non solo benestante ma con un rigore morale molto forte, Evan, fin da piccolo ha cominciato a mostrare i segni del suo disturbo della personalità, infatti, fin dai 4 anni, per le continue bugie e la tendenza a far del male ad animali e propri compagni, venne fatto seguire dai migliori pedagogisti e medipsicologi che, per un primo momento, lo aiutarono a razionalizzare e ad avere un comportamento più o meno normale e conforme alle regole. Ma proprio per queste regole che gli vennero imposte, Evan, crescendo non fece altro che rifiutare tutto quel sistema e cercare di evadere in tutte le maniere possibili. Nato da una famiglia per bene e sempre molto rispettata, Evan divenne subito la pecora nera della famiglia e così, prima di andare ad Hogwarts venne chiuso per qualche anno in un collegio per farlo educare e farlo crescere come doveva. Seppur i genitori lo amavano in maniera incondizionata e per loro era sempre il suo bambino biondo dalle guanciotte rosa e morbide, Evan covava dentro un forte rancore per loro, tanto che quando ne ebbe l’occasione, ossia prima di andare ad Hidenstone e subito dopo aver preso il diploma di Hogwarts, all’età di appena 16 anni, decise di mettere fuoco interamente a casa sua e farlo sembrare del tutto un incidente. Preferiva essere orfano piuttosto che avere a che fare con i suoi genitori che lui considerava vecchi ed anche inutili. Per quanto gli riguardava, l’unica cosa che vedeva nei suoi genitori era solamente un bancomat a cielo aperto. Rimasto solo con suo nonno materno, non ci volle molto per farsi cacciare da Hidenstone e cominciare una vita completamente stregolata, piena di sesso, droghe di ogni genere, gioco d’azzardo e risse come se piovessero. Evan amava vivere in quel modo ed amava anche tutto quello che lo faceva sentire così vivo. Era una persona dinamica e si sentiva il re del mondo, fino a quando la morte di suo nonno arrivò e si ritrovò veramente da solo. E la solitudine è quella situazione mentale che lascia tutti quanti almeno per un momento senza fiato e soprattutto ti da modo di pensare. Il suo pensare, però, con una mente oramai completamente disturbata e sopraffatta dalle sue esperienze, decide di voler tentare quello che gli sembrava il mondo più vicino al modo in cui pensava. L’Acromantula.

_BOOM

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