Rebecca Wagner

Despite the lies that you're making
 your love is mine for the taking
My love is just waiting
To turn your tears to roses
I will be the one that's gonna hold you I will be the one that you run to
 my love is a burning, consuming fire
No, you'll never be alone
 when darkness comes I'll light the night with stars 
hear my whispers in the dark
No, you'll never be alone

“

Rebecca è una donna che, di certo, non può passare inosservata con il suo metro e settantacinque che delinea una figura slanciata e sicura di sè, con due gambe magre e lunghe.
Il viso presenta tratti armoniosi, delicati che danno a Rebs un'espressione da perenne bambina dietro la quale, però, è sempre possibile scorgere la fierezza che contraddistingue e contraddistinguerà sempre la donna.
Gli occhi sono grandi, di un blu profondo, quasi glaciale, e tendono a schiarirsi divenendo azzurri in presenza di molta luce e sono sempre contornati da un velo curiosità che, seppur sia ormai adulta, non ha mai perso.
I capelli sono mossi, biondo scuro e ricadono lungo le spalle di Rebecca incorniciandole il viso e permettendo alla donna di lasciarli prevalentemente slegati con rare eccezioni dove li raccoglie in code di cavallo o in eleganti acconciature quando la situazione lo richiede.
Il naso è poco pronunciato, così come le labbra sono carnose di un naturale rosa chiaro che viene messo in risalto dalla carnagione abbronzata della donna.
L'abbigliamento di Becca è prevalentemente casual, niente di troppo esagerato, accompagnato, però, sempre da vestiti che possano mettere in risalto le sue forme e valorizzare la sua figura.
Nonostante ciò la donna può, quando deve, indossare anche abiti e vestiti eleganti solo quando strettamente necessario sfoggiando tutta la sua eleganza.
Non ama il trucco troppo vistoso, non ne ha certamente bisogno, preferendo un look acqua e sapone accompagnato solo da una sottile linea di eye-liner e da un leggero rossetto per mettere in risalto le sue labbra.

Rebecca appare, senz'ombra di dubbio, come una donna estremamente decisa, sicura di ciò che vuole e di come ottenerlo.
Essendo senza padre praticamente fin dalla nascita, in una situazione disastrosa, ha dovuto sin da subito rimboccarsi le maniche per dimostrarsi all'altezza della situazione, per aiutare sua madre che svolgeva già tre lavori pur di non farle mancare niente. finché non si è sposata con un uomo molto ricco.
Proprio per questo la donna, fin da piccola, ha sviluppato un carattere molto indipendente ed autoritario in tutto ciò che fa.
Nonostante il suo carattere solare e propositivo verso gli altri, la giovane tende comunque a mantenere una certa distanza dalle persone, aprendosi veramente solo con chi le sta a cuore.
È raro che si arrabbi preferendo fulminare con lo sguardo chiunque osi farle un torto riuscendo a mantenere la calma e il sangue freddo ogni volta che la situazione lo richiede divenendo, però, una furia quando si raggiunge il limite e non riesce più a contenersi.
Estremamente razionale, ama ragionare a mente fredda, sviscerare i problemi cercando la soluzione migliore ed evitando di agire d'istinto, preferendo pensare e analizzare ogni situazione che le viene posta. È successo ben poche volte che si lasciasse trascinare dall'impulsività.
Estremamente vendicativa, non perdona mai un torto subito, covando la vendetta per tutto il tempo necessario per poi colpire al momento opportuno nel tentativo di ferire e distruggere il suo avversario.
Nella donna convivono questi due lati, quello più dolce e disponibile e quello più chiuso e distaccato, in perfetto equilibrio.

“

La donna nacque una soleggiata mattina di luglio, un apparente normalissimo lunedì pomeriggio, da una denrisiana molto affascinante, e un uomo del quale Rebs non ha mai saputo nulla, essendo che ha abbandonato la famiglia quando la piccola aveva appena sei mesi. Quindi fin dalla tenera età, sono sempre state loro due, non avevano bisogno di nessuno. O almeno, così credevano. Non era nata in una condizione economica favorevole, anzi, si trovavano in una catapecchia in uno dei quartieri più malfamati di Berlino Ovest. Erano veramente poveri e la madre, già dalla nascita di Rebecca, svolgeva tre lavori per mantenerla. Fin qui tutto abbastanza normale, se non fosse stato che lei era una strega. Proveniva da una famiglia densiriana da secoli, eppure lei non aveva mai condiviso la loro chiusura e la loro avversione verso il mondo esterno; voleva scoprire ogni angolo del globo e, una volta raggiunta la maggiore età, decise di prendere le sue poche cose e di lasciare l'isola, a sua detta, per sempre. Infatti una volta cresciuta, si fidanzò con quello che lei pensava essere un babbano, quando in realtà così non era. Purtroppo non stettero insieme abbastanza tempo perché lo capisse: un mese dopo essersi messi insieme, la donna rimase incinta e, sei mesi dopo il parto, lui sparì nel nulla, abbandonando così fidanzata e figlia appena nata. Proprio per questo la donna non volle mai raccontare a Rebecca nulla su suo padre. Ma insomma, era ancora molto giovane e non ci mise molto a conoscere un bel tedesco, Hans, del quale si innamorò perdutamente, allontanandosi sempre di più dalle sue radici. La bionda prese il suo cognome, non ne voleva sapere di prendere quello del padre -che, peraltro, non sapeva- e quindi divenne Rebecca Wagner. Però si sa, le cose belle non durano mai a lungo, infatti ben presto -Becks aveva solo dieci anni- l'uomo si ammalò e morì, lasciando comunque alle due, una discreta eredità. La madre prese diversi soldi, la figlia e decise di tornare lì dov'era nata: Denrise. Com'era prevedibile, una famiglia tradizionalista e legata alle proprie radici come la sua, non la riaccettò tra le proprie mura, così fu costretta a prendersi una casa e vivere per conto suo con Rebecca. Ma la ragazzina aveva preso lo spirito ribelle e avventuriero della madre, non accettava di stare rinchiusa in un'isoletta senza poter conoscere cosa si celasse oltre il mare, ma essendo ancora una bambina, poco poteva contro le difficoltà che sicuramente avrebbe incontrato. Quando compì undici anni, la madre -che ancora non aveva perso la sua voglia di vivere- le permise di frequentare Hogwarts, anche se inizialmente era molto riluttante. Ma gli anni al castello erano una vera boccata d'aria per la giovane, che poteva svagarsi senza avere mille restrizioni. Proprio lì conobbe il giovane Luke di origini americane e nato babbano. Le raccontò che finita la scuola, avrebbe dovuto arruolarsi nell'esercito per volere del padre. Nonostante ciò, passò anni memorabili in sua compagnia, anche se non poté arrivare ai GUFO. Nel periodo di Natale del suo terzo anno, tornata a casa per quel breve periodo, trovò un biglietto dove la madre le diceva che non poteva più vivere così e le augurava buona fortuna. Fu così non poteva più andare alla scuola di Magia e Stregoneria poiché non poteva lasciare la casa a se stessa né la nonna, ormai troppo vecchia per stare sola, decise quindi di rimboccarsi le maniche, (nonostante come l'aveva trattata) trovando diversi lavori che le permisero di andare avanti anche quando l'eredità lasciata da Hans, finì. Proseguì comunque, per conto suo, studi sulla magia e così riuscì anche a vedere Luke; anche se, pochi mesi dopo l'arruolamento di Luke, venne a sapere che era morto in Iraq. Come? Semplicemente, la madre di lui conosceva la loro storia e le aveva mandato una lettera. Aveva meno di vent'anni e quella notizia le strappò un pezzo di cuore, ma non poteva mollare tutto, per quanto avrebbe voluto. Passò un periodo buio, quello era certo, ma trovò la forza di andare avanti sempre con lavoretti qua e là in bar o pub come cameriera, mettendo via diversi soldi. Un giorno, però, scoprì che in casa sua, era nascosta una piccola cassaforte con una discreta somma, ancora lasciata da Hans. Riuscì a rimettersi in piedi e ad avere una vita dignitosa, anche se mise da parte il suo sogno di viaggiare e non lasciò più Denrise, nella quale vive in pianta stabile ormai da venticinque anni, togliendo i tre anni ad Hogwarts. Si accorse però che non era così male e pian piano si formò lei un piccolo sogno, quello di diventare Predone. Anche se non sapeva se fosse impossibile o meno. Intanto si era trovata un lavoro più fisso al Canto della Sirena