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Edited by Aibileen Beatrix - 4/2/2023, 22:03 -
.Erano mesi che avrebbe voluto cedere ai suoi istinti di pigrizia e narcolessia, tuttavia il troppo lavoro lo stava assorbendo così tanto che l'unica cosa alla quale stava riuscendo a cedere erano gli sporadici incontri con Brianna fuori dal lavoro per dedicarsi una birra e qualche chiacchiera.
Ad ogni modo, nonostante l'effettiva apatia del momento e soprattutto il suo tentativo di fingere che quella situazione non fosse affatto strana, la serata cominciò a prendere autonomamente una piega abbastanza anomala.
Riuscì a lanciare il suo saluto in direzione di Anthony, peccato che la cosa scaturì una reazione inaspettata nella rossa che si accompagnava alla strana ragazzina che era seduta di fianco a lui.
Si accigliò vistosamente, indugiando spudoratamente sul volto di Juno senza avere modo di riconoscerla davvero e folgorandola senza il minimo riserbo.
Quella non va.
Si accodò alle parole di Brianna per accennare all'altra rossa, facendo in modo che solo la collega potesse udire le sue parole, mentre un brivido di intimo sospetto gli si arrampicava lungo la schiena.
Ringraziò il barista per la sua birra, senza tuttavia perdere di vista la situazione e lasciando che i due colleghi cominciassero ad approcciare la ragazzina nel tentativo di sbrogliare quella curiosa conversazione.
Mentre gli altri due si intrattenevano con Kendall, afferrò il boccale contenente la sua birra per poi alzarsi e cambiare posto, andando ad accomodarsi lì dove Anthony aveva lasciato uno sgabello libero di fianco alla rossa strana.
Prende qualcosa da bere o da mangiare?
Finse di unirsi al coro di ringraziamenti in sua direzione elargiti da Lovegood per la sua presunta gentilezza e spirito di solidarietà, tracannando un sorso di birra più per cercare di non insospettirla circa il suo sospetto (?) nei suoi confronti che per reale desiderio di bere ciò che aveva ordinato.
In due dovrebbero farcela.
Abbozzò un sorriso stranamente accondiscendente, mentre solo per un attimo i suoi occhi cercarono la complicità di quelli di Brianna, prima di dedicarsi ad uno studio approfondito - anche se solo di sottecchi - alla figura della strana donna che gli stava di fianco. Prese un altro sorso di birra e poi allacciò le braccia al petto scaricando il peso del corpo su di uno gomito che andò a posarsi sul bancone. Le dita della mano nascosta erano sul manico della bacchetta celata al di sotto della maglietta, ma era sul suo sorriso che avrebbe voluto calamitare le attenzioni della rossa.Kjell
Halvorsen"Shake me down."Aurorcode by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Si insospettisce dopo l'occhiata di Juno e lascia che gli altri due si occupino della ragazzina, mentre lui cerca di spostarsi con tanto di birra di fianco alla rossa per fingere diflirtarechiacchierare con lei, ringraziandola a nome del popolo del Regno Unito (?) per la sua gentilezza. Intanto la scruta, mano alla bacchetta.
Oggetti
- Bacchetta
Stats
Coraggio: 30
Empatia: 20
Intelligenza: 30
Resistenza: 30
Tecnica: 20
Intuito: 20
Destrezza: 30
Carisma: 20
Skills
- Duel. Mag I
- Dif. I -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con il gruppo Alaska (salmoni and co), Harry Wood Numero cinque
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Coraggio: 31
Empatia: 26
Intelligenza: 26
Resistenza: 21
Tecnica: 20
Intuito: 27
Destrezza: 28
Carisma: 27
Duello I
Verde I
Brianna si avvicina a Kendal, dal lato esterno, rassicurandola della propria identità e del rispettivo ruolo, mostrandole il distintivo e chiedendole come poterla aiutare. Nel mentre si prepara ad afferrare la bacchetta, messa in allerta dalla reazione di Anthony. -
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Einar, Charles, Morrigan e James: Layla vi aspetta qui
Brianna, Kjell, Anthony: la vostra lupa è qui
Wyatt, Bloom, Vath perdonatemi, ma eravate troppi da gestire e ho scelto chi non ha fatto quest recentemente.
Ci saranno altre occasioni questo mese, tranquilli! -
.15 Dicembre. Mancavano pochi giorni alla fine della scuola prima delle vacanze natalizie e Gyll non faceva altro che vedere lo scorrere del tempo sul calendario, nella magra speranza che avrebbe potuto lasciare quelle mura per circa due settimane. Era qualcosa di meraviglioso visto quanto quella gabbia dorata le stava stretta e attendeva ogni volta la pausa dalle lezioni per poter fuggire in chissà quale posto magnifico o, semplicemente, tornare a casa sua, dove poteva stare in grazia di Odino, senza nessuno che le rompeva le scatole.
Quel giorno, la ragazzina stava cercando di seguire al meglio ogni lezione, senza alcuna distrazione, tuttavia, l'idea che le attendeva la lezione di rune, fece tornare alla mente della ragazzina il fatto che era da un sacco di tempo che non vedeva Gerald.
Sospirò, giungendo in quella stanza che ormai era diventata delizia e tortura per la sua mente, quindi a capo chino cercò il primo posto in ultima fila che fosse libero, prima di sussultare ad una voce ben diversa da quella del professor Olwen (n.d.a.: impegnato col suo doppelganger chissà dove!!!), tanto che lo stupore le si disegnò in volto a trovare Kwaku a presenziare alla lezione e non il dolce e gentile Lancelot.
Kwaku incuteva decisamente più terrore di quanto lo facesse Olwen, ma doveva ammettere che era decisamente affascinante. Forse il debole che Gyll aveva per gli uomini di Denrise sarebbe stato un grosso problema per la sua concentrazione a lezione. Poggiò il mento sul dorso della mano e lo osservò da capo a piedi, quasi affascinata, con i suoi occhi da cerbiatto a concentrarsi su ogni particolare. Era uno dei Superquattro della Lega dei Duelli e le storie che Gerald aveva raccontato su di lui erano svariate, ma tutte piene di eroismo, tanto che la mezza-veela si chiedeva se fossero realtà o solo un'esaltazione della figura dell'altro.
Sgranò gli occhi alla rivelazione su Lancelot, credendo fermamente che quella frase avesse tutto di sessuale e niente di duellante. Non poteva crederci che Olwen... cioé Labaan... ma a scuola?! Voleva chiederlo, ma sapeva che non erano fatti suoi, quindi si limitò a guardarlo come se avesse appena scoperto la cosa più strana del mondo, con gli occhietti sgranati e le guance arrossate.
Ascoltò le risposte dei suoi compagni e quasi timidamente sollevò la mano, non aveva voglia di farsi notare, sapeva che se lo avesse fatto il mondo sarebbe crollato su se stesso e tutto sarebbe andato in frantumi, come capitava da troppo tempo, ormai, ogni volta che si metteva al centro dell'attenzione.
«Seppur tradizionalmente ci riferiamo ad Estonia, Lettonia e Lituania, come Paesi Baltici, dimentichiamo che bagnata da questo mare c'è anche la Danimarca. Lei, professor Labaan, ci ha chiesto quale di questi appartiene ai popoli del MAR Baltico, non a quelli che noi reputiamo i Paesi Baltici (quindi i primi tre); quindi sì, per esclusione direi che la croce cristiana esposta al Ministero della Magia Danese, appartiene ai popoli del mar Baltico. Inoltre, essendo il cristianesimo la religione più diffusa in quello Stato, seppur il luteranesimo abbia un'alta percentuale di fedeli.»
Tornò in silenzio, sperando di non aver fatto troppi danni con la sua apparizione e la sua domanda, ma rimase a guardare il docente per caso (?) in attesa di quello che andava fatto.Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, IV anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.SPOILER (click to view)Interagisce con Aidan Hargraves. Inizia a pattinare con lui, e finiscono a terra (
ghiacciata) come due pere cotte!
Edited by Aibileen Beatrix - 10/12/2022, 07:28 -
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Piccola interruzione per comunicarvi che la scadenza è revocata postate finché vi pare, interverrò quando meno ve lo aspetterete eheh o, più semplicemente, per cambiare l'orario
Ne approfitto per dire che tra una cosa e l'altra, è passata un'ora ed adesso sono le 22
Stay tuned! -
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.SPOILER (click to view)Aibileen si prepara, s'incontra con Aidan Hargraves , va al ballo insieme a lui. Si dirige verso la pista da pattinaggio, entusiasta dalla proposta del ragazzo di pattinare, e saluta con allegria i compagni che conosce e che riconosce, e più timidamente quelli che incrocia e che conosce, per il momento, solo di vista.
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.Il ballo di Natale era il suo promemoria annuale di come avrebbe dovuto trovare un modo per sfasciarsi a Capodanno. Aveva superato i trenta da un po', ormai, e anche nel 2022 non era ancora morto. Sopravvissuto a sacerdotesse svitate, dungeon mostruosi, draghi colorati parlanti, attacchi terroristici - da vittima dell'attacco -, attacchi terroristici parte due - questa volta da terrorista -, e cacciatori di maghi, non poteva dir di star vivendo una vita noiosa, ma certamente la questione si stava facendo stressante.
Nel martellare il metallo o nel combinare rune in complessi alberi per incantare artefatti, si ritrovava spesso a pensare agli impegni che lo avrebbero atteso nel resto del giorno o settimana. Non era un tipo da agenda, lui, e la cosa lo stava facendo sentire più vecchio di quello che si sarebbe mai augurato. Tra la guerra con i crociati del Mediterraneo e gli studenti da seguire, non aveva più di poche ore a settimana per sé.
«Salve» Entrò in sala grande in un vestito elegante in cotone di manticora e lana violacea su cui erano incastanati gioielli d'ossidiana che riflettevano aghi di luce nera al primo stimolo esterno.
Un'occhiata andò a quel rudere della Burke. Nelle sue esplorazioni dei fondali marini del Triangolo delle bermuda aveva trovato relitti di barche che sembravano più giovani della strega. Glielo leggeva in quei sorrisi tetri e gelidi che non stesse scopando da tanto ma, allo stesso tempo, non volle credere che gli studenti fossero nella stessa situazione.
Approfittando dei preparativi dell'altra, il mago avrebbe raggiunto un angolo nascosto per poi portare la bacchetta verso la tasca della sua giacca. Tre colpi decisi ma costanti e come fossero dei bravi militari, quadrati di plastica animati dalla magia sarebbero volati timidamente, sfruttando il favore delle tenebre e della luce in penombra, verso diversi studenti.
Avrebbe dunque mosso qualche passo verso il tavolo riservato ai professori per poi portare la mano destra lungo un calice di vino bianco. Portata la bevanda alle labbra, si sarebbe concesso un sorso prima che uno studente - probabilmente un ametrin distratto dal vischio volante - gli arrivasse alle spalle colpendolo con tanta foga e poca fi.
Diverse gocce di vino avrebbero dunque colpito il Professore di divinazione «Oh, che sbadato». Si sarebbe preso la colpa facendo un cenno con la sinistra all'ametrino per congedarlo.
«Parlato»
"Pensato"
NarratoBe the chaos you want to see in the world.©SPOILER (clicca per visualizzare)Se interagite con me ditemelo pure su tg che ho una certa età e mi perdo cose
Arriva e fa il caotico incantando dei preservativi affinché volino a caso, come fossero farfalle, verso gli studenti. Lo fa di nascosto mentre Victoria non guarda ma anche se lo nota al massimo li scambia per palloncini da gonfiare lel.
Nel particolare, uno arriverà a Numero cinque
Poi prende un drink ma qualcuno gli da una spinta per sbaglio e ne rovescia un po' su @andrée pret a porter de longhi -
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Fatto entrambi! -
.Continuava a sorridere a quel ragazzino con cui c'era stato un episodio piuttosto particolare l'anno prima. Era strano come - davanti a lei - avesse la stessa persona che poco tempo prima si era fatta usare da Blake solo per una sfida. Ancora non capiva perchè Aidan l'avesse fatto e se quel bacio (e quello schiaffo, ma dettagli!) fosse stato il tasto che aveva premuto per rovinare la sua relazione con Gyll o se la ragazzina aveva già fatto l'opera sua.
Non credeva all'idea che Blake aveva usato per giustificare il gesto del concasato, ossia quella di avere l'unica opportunità per baciarla. Lilith aveva un'autostima molto alta, ma se Aidan le avesse chiesto quel bacio, lei gli avrebbe dato almeno due motivazioni per non farlo ed evitare che tutto si complicasse.
Ora, invece, che lei era single e la sua situazione emotiva era veramente poco stabile, si chiedeva se forse avrebbe potuto dargli un'altra possibilità e magari, questa volta, permettergli di gustarsi un po' di più un suo bacio. Lì, lontano da tutti e da tutte, distanti dagli occhi indiscreti di chiunque, sarebbe stato solo il loro piccolo segreto.
Lilith scosse il capo, cercando di mandare via quel pensiero disastroso più per lui, che per lei, quindi sorrise alle frasi sulla sorella.
«Se dovesse ripensarci, mi propongo come sua insegnante.»
Gli aveva in parte rivelato che sapesse ballare, ma non quanto. Soprattutto visto quello che da lì a breve avrebbe detto, negando la sua capacità di farlo.
Non aveva ballato davanti a nessuno in tutti questi anni, se non davanti a Blake, era come se tradisse quella sua scelta, se adesso avesse fatto il contrario.
Annuì alla sua teoria, ma Lilith aveva una risposta anche a questo.
«Ad alcune persone l'adrenalina scarica la tristezza, tu sei tra queste, a quanto pare. E fai benissimo! Altre scaricano tutto svuotando le sacche lacrimali.»
Rise leggermente, non sapendo lei dove si fosse collocata, qualora ne fosse stato necessario, visto che riusciva a trovare giovamento da entrambi i metodi, in base a chi era l'oggetto della sua tristezza.
Guardò il proprio libro e scosse la testa rassegnata.
Aidan aveva deciso di non farla leggere e non sapeva se ringraziarlo o meno.
Guardò quella mano e l'afferrò.
«Solo un po', ok?!»
Lo guardò quasi come se lo stesse sgridando, quindi rise quando lo vide muoversi a quella maniera, mentre si faceva tirare ancora un po' al centro della pista.
I suoi capelli iniziarono a muoversi in maniera strana, Aidan che stava facendo?
Lilith rise divertita, quindi allargò le braccia e iniziò a girare su se stessa, come se fosse realmente una trottola, ma utilizzando l'equilibrio classico delle ballerine.
Chiuse gli occhi e rise, di gusto, mentre perdeva poi l'equilibrio finendo, si spera non a terra, addosso ad Aidan.
Se lui fosse caduto o meno, lei gli sarebbe stata addosso, ridendo ancora divertita e leggera, in quel frangente, mentre stringeva le braccia attorno al suo collo quasi a voler ritrovare la stabilità.
«Sei un pazzo, Hargraves!»
Gli disse ridendo ancora, e tenendosi stretta con la paura di cadere, mentre la testa le girava un pochino, con il volto molto vicino al suo collo, ma inconsapevole di star respirando sulla sua pelle, tanto che le girava la testa e rideva.Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Caposcuola"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Ballare, per Lilith, era un po' come poter liberare la propria anima, lasciarla libera di vagare nello spazio senza alcun limite corporeo e renderla leggera fino a purificarla.
Per lei la danza era arte e rottura delle catene, libertà e passione. Quando ballava riusciva a rendere i suoi passi, poesia silente.
Se era sola e aveva uno spazio ampio, eccola che le gambe fremevano per poter liberare quelle note di pura bellezza; la sua mente eliminava tutti i pensieri, cacciandoli brutalmente da ogni prospettiva e concentrava tutta la propria attenzione alla musica e ai passi. Sembrava esser nata per ballare, come se nel DNA aveva quella vena che era dedicata solo per muovere il suo corpo con così tanta facilità da rendersi tutt'uno con l'aria che riempiva gli spazi.
Scivolava su quel palo, sentiva il freddo dell'acciaio sul proprio corpo, mentre provava ciò per cui si era allenata fino a quel giorno.
Era sola con la musica, quelle note lente e sensuali che l'accompagnavano nei movimenti, il palo che scivolava tra lo spacco del suo sedere, fino quasi a terra, all'altezza giusta per allungare le gambe, indurire l'addome e farle risalire, aggrappate al tubo.
Riaprì gli occhi celesti che fino a quel momento erano rimasti chiusi, solo perché voleva spiare come fosse il mondo a testa in giù.
E fu allora che lo vide. Spike, poggiato alla porta.
In un primo istante la sua reazione fu di sussultare, strinse la presa con le gambe al palo, poi respirò e afferrò anche con le mani l'acciaio freddo, mentre le gambe lentamente si scioglievano e una per volta ruotavano verso il basso, mostrando all'altro l'elasticità del suo corpo.
Una volta messi entrambi i piedi a terra, la riccia si raddrizzò e non fermò la musica, diminuì solo il volume, quindi ripuntò lo sguardo cerulei sul vampiro.
«E' suo questo posto? Se è così chiedo scusa, me ne vado subito...»
Riprese fiato, sentendo il suo addome contrarsi ad ogni respiro. Ventre scoperto, da quel top attillato nero, a spalline un po' scese, corto fin sotto i seni, mentre le gambe erano nude, a coprire solo i glutei c'era un pantaloncino nero, attillato anch'esso.Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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