Hidenstone Games

Evento inizio anno

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    Gli Snasi
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    Prima Prova
    hidenstone
    Un vento leggero si era sollevato dal mare, abbracciando l'isola fino ad i suoi territori più interni, a quel prato che era stato tirato a lucido così come il perimetro messo in risalto dalla porta naturale da cui poco distava un palchetto d'onore. Lì, a discapito delle forze della natura, vi era Victoria Burke, preside dell'accademia magica più prestigiosa ed in voga del momento, in un tailleur grigio antracite ma dal taglio fresco. Lo sguardo fiero ma distaccato della donna accoglieva gli studenti che aveva invitato la sera prima durante il banchetto di inizio anno. Un banchetto un po' scarno di informazioni e novità poiché aveva rimandato il momento pirotecnico alla fine di quella tre giorni elettrizzante, gli Hidenstone Games. Qualcuno avrebbe potuto pensare che, visto il mancato attacco di una terrorista e dei suoi scagnozzi o la visita di antichi fantasmi, la donna aveva optato di movimentare l'inizio dell'anno a modo suo, quando in realtà, tutto quello che desiderava era vedere quale fosse il livello dei suoi studenti, come avrebbero agito e quanto avrebbero cooperato, oltre a tastare la stoffa delle matricole che avevano messo piede a Denrise da pochissime ore.
    Tre giorni, tre prove, la gloria. Ma chi, o meglio, quale squadra avrebbe dominato? Via il viola ed il giallo, il rosso ed il nero, il blu ed il verde; via gli occamy, i thestral ed ippogrifi; niente spillette e responsi dello Snaso Dorato. E allora come avrebbero fatto le nostre leve a capire per quale squadra avrebbero dovuto combattere? Semplice, un nuovo piccolo smistamento. Infatti davanti al palco che accoglieva Preside e docenti, vi era un grande tavolo ovale in ardesia, al cui centro, su un cumulo di pietre fumanti, vi era un vecchio calderone, con tre piedini in argento, dall'aria vecchia e dalla bocca stretta. Infatti, seppur invogliati a sbirciare il colore o la forma che avrebbero estratto non avrebbero visto altro che oscurità, la più profonda che potessero immaginare. Quattro erano gli oggetti che avrebbero potuto pescare: una foglia d'acero rossa, un candido fiocco di neve, una rondine oscura o una stella marina gialla. Quattro come le stagioni, quattro come gli ingressi -del tutto ex novo- del labirinto: nord per l'inverno, ovvero il fiocco di neve; est per la rondine, la primavera; sud come il sole caldo dell'estate e la sua conchiglia; ovest, l'autunno nei colori caldi delle foglie d'acero. Il quinto ingresso, quello originario, sarebbe stato il punto d'uscita, quello utile per decretare la classifica della prova che di lì a poco sarebbero stati chiamare a svolgere.
    Per quelli che, invece, avrebbero declinato l'invito a partecipare ci sarebbero stati degli spalti, alti e solidi come quelli che circondavano il campo di quidditch, lungo l'intero perimetro per un tifo sentito o un tentativo di aiuto dall'esterno per i loro amici.
    Il silenzio sarebbe calato sulla folla nel momento in cui la Preside avesse compiuto un piccolo passo in avanti, sul palchetto, per emergere dal corpo docente con eleganza e superiorità. «Benvenuti alla prima edizione degli Hidenstone Games!» La voce cristallina sarebbe arrivata potente anche agli ultimi della fila, i soliti ritardatari, mentre una piccola smorfia divertita appariva sul suo volto. «Ieri vi avevo anticipato che le prove sarebbero state tre, così come i giorni a nostra disposizione, ma non in cosa consistevano». Un piccolo schiocco di dita e sulle teste dei presenti sarebbe comparsa l'immagine olografica del labirinto. Per chi aveva avuto la fortuna o l'ardore di entrarvi avrebbe potuto constatare come questo fosse stato del tutto stravolto, mantenendo intatto solo l'esterno e giusto qualche corridoio all'interno. Infatti, erano visibili cataste di legna così come piramidi di massi, arbusti così vecchi da avere delle grandi chiazze, lì dove la corteccia era caduta a causa di vento, pioggia e neve; ma anche parti che provenivano dal porto di Denrise, prue di drakkar a picco. Luoghi che potevano essere usati come fortini. «Ma prima di rivelarvi in cosa consisterà...» lo sguardo accarezzò il calderone ai piedi del palchetto, «scopriamo qual è la vostra stagione»
    NOTE OFF
    Benvenuti agli Hunger Hidenstone Games.

    Regole generali
    * Sono ammessi solo PG studenti.
    * Le scadenze sono fissate di tre giorni in tre giorni, salvo altre comunicazioni;
    * Non saranno concesse proroghe;
    * Potete fare un solo post a turno comprensivo di due azioni e una mezza azione;
    * Potete convertire exp fino al vostro primo post;
    * Sotto al post dovete postare un breve riassunto delle vostre azioni, a scanso di equivoci, indicando PP e quirk che vorreste impiegare nelle azioni stesse;
    * Potrete portare il numero degli oggetti pari a Res/10, così come previsto da regolamento.

    Obiettivi e possibilità
    * dovrete postare il vostro arrivo al labirinto e il momento della pesca senza dire quale oggetto avrete pescato, saremo noi Snasi nel prossimo esito a dirvelo.


    Per qualsiasi info potete:
    - inviare un MP allo Lo Snaso Triangolino, Lo Snaso Ubriaco, Lo Snaso Sbadato;
    - contattare su telegram Fra uragano, Alex o Giada.

    Scadenza: sabato 03/09/2022 ore 23.59


    RevelioGDR
     
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    Ametrin
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    L'anno accademico era nuovamente iniziato, ma era sinceramente felice di tornare nel castello di Hidenstone, quella scuola era diventata la sua nuova casa e stava benissimo con i suoi compagni e compagne di classe. Sapeva che quello era il suo secondo anno e alla fine del medesimo avrebbe avuto i suoi esami, quindi un anno molto importante e difficile. Ma sapeva che poteva affrontare tutto ciò con la sorella prediletta Mar, Regina e Adrien. Cosa poteva chiedere di meglio? Assolutamente nulla. Iniziare quell’anno con gli Hidenstone Games lo mise in grande spolvero, voleva essere pronto per ogni prova che ci sarebbe stata in essi. Tanta curiosità e voglia di mettersi in luce per il suo bene e quello della sua casata, la gloria era sempre importante dal suo punto di vista. E avere una novità come quella era decisamente una cosa molto interessante, voleva prenderne assolutamente parte come protagonista sul campo di "battaglia", qualunque prova fosse da affrontare. Percorse la strada che lo divideva da quel calderone che avrebbe dato loro quell’oggetto per decidere la squadra di appartenenza. Era troppo facile stare sugli spalti, e non era assolutamente da lui lui voleva partecipare alla prova, era poco ma sicuro. Ascoltò con grande interesse le parole della preside poi si portò al calderone, quello che sarebbe uscito dallo stesso nella sua mano sarebbe stato per tutta la prova la sua squadra di appartenenza. Voleva finire in una squadra di livello che potesse competere per la vittoria, era molto combattivo e se poteva vincere era sempre in prima linea seppur non disprezzasse il gioco di squadra.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    Azione I: Fa la sua pesca nel calderone per trovare la sua squadra
    Azione II: //
    Mezz’azione: //
    Coraggio: 12
    Empatia: 8
    Intelligenza: 9
    Resistenza: 7
    Tecnica: 7
    Intuito: 10
    Destrezza: 8
    Carisma: 10

    Quirk:
    Re degli stalloni:
    Ognuno ha i suoi talenti e le sue affinità e sembra proprio che James eccella nelle cavalcature. +1 a Imposium; +2 se applicato su una cavalcatura.
    Non ti muovere!: James ha imparato a gestire bene l’incanto immobilizzante tanto che gode di +1 al dado, +2 se lo usa contro animali.
    Ha con se:

    - Bacchetta Magica
    - Uncino D'argento
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    L’inizio del suo anno accademico era stato un banchetto al di sotto delle sue aspettative, si aspettava un qualcosa in grande, ma la grande notizia era stata data dalla preside, ci sarebbero stati tre giorni di una specie di torneo, una prova dove mettersi in gioco, gli Hidenstone Game. Aveva passato decisamente un’estate perfetta dato che i suoi esami erano andati bene e aveva scelto la sua strada per il futuro nel mondo magico, un altro triennio di corsi in accademia da affrontare per poter entrare nella strada della diplomazia del Ministero della Magia, almeno quello era il suo sogno per continuare il percorso iniziato con il signor Remar, un vero ministeriale di grande esperienza. Aveva scelto di mettersi in gioco in quella prova messa in ballo dalla preside, non era un tipo da stare a sedere e osservare cosa accadeva, voleva essere un protagonista in prima persona. Gli piacevano eccome le sfide, soprattutto quelle misteriose. Quel labirinto che venne mostrato dalla preside fu un qualcosa di interessante, ma cosa c’entravano le stagioni? Sperava di finire in qualcosa che avesse a che fare con l’estate. Non era un grande amante dell’inverno seppur vivesse nel Regno Unito. L’unico passo da fare per arrivare all’inizio ufficiale degli Hidenstone Game era quel calderone che era davanti a loro. Mise la mano al suo interno per vedere cosa poteva tirare fuori dallo stesso. Aveva la sua speranza che fosse qualcosa legato al caldo, al sole, insomma all’estate.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR

    Azione I: Fa la sua pesca nel calderone

    Azione II: //

    Mezz’azione: //

    Coraggio: 14

    Empatia: 11

    Intelligenza: 11

    Resistenza: 13

    Tecnica: 11

    Intuito: 12

    Destrezza: 10

    Carisma: 11
    Quirk:
    • Colui che bagna
    Hai Shawn Mendez, e anche se in on i PG non lo sanno, noi lo sappiamo e accettiamo (?). +1 ad aqua eructo, inoltre i soggetti bagnati da questo incanto subiscono -1 alle prove di resistenza ai tentativi di seduzione e convincimento.
    • Flipendo, o mio flipendo!
    E' importante conoscere bene le formule e tu, sei ormai a conoscenza dei pro e dei contro di un flipendo. +1 al dado quando utilizza Flipendo.
    • L'ho già affrontato a lezione!:
    Brian ama mettere alla prova i suoi studenti, incitandoli a fronteggiare un numero spropositato di creature. Durante il proprio turno e solo una volta per quest, puoi usare una mezza azione per tentare un tiro su intelligenza e a discrezione del master potete aver un'informazione sul suo punto debole, come renderle meno aggressive o cosa bisogna evitare di fare.
    • Senso dell’orientamento: Harry si affida sempre ai suoi doni percettivi per trovare la strada. +1 quando usa guidami, +2 se lo impiega per trovare una via di fuga.

    Ha con se:
    - Bacchetta Magica
    - Cuore di Gomma
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Iniziare un nuovo anno accademico era sempre un trauma, la pace e la bellezza dell'estate veniva messa da parte almeno fino alle vacanze di natale dove potevano tornare a casa. Poi il primo banchetto non era stato come era nel precedente anno accademico, il suo primo nel castello, da abbondante era passato a essere un po' più contenuto. A fare da pieno alla mancanza di cibo però ci aveva pensato la preside dell'accademia dando quell'annuncio, gli Hidenston Games, una cosa che non dava la sensazione che sarebbe stata molto piacevole effettivamente, ma il suo spirito guerriero e voglioso di nuove prove l'aveva spinta a scegliere di partecipare. Il mistero spesso poteva essere una bella sorpresa, ma anche un vero disastro, preferiva assolutamente la prima opzione. Tre giorni di prove davanti a loro, ma la fatica non era una parte di lei, amare il mistero si. Il giorno successivo si portò dove si sarebbe tenuto il tutto, almeno iniziato ciò, quindi quando la preside parlò di stagioni il mistero divenne ancora più fitto, si poteva ritrovare in una montagna innevata in pieno inverno come in una bella spiaggia estiva dove il sole batteva, almeno ipotizzava nella sua testa. Quindi l'ultimo passo che la divideva dall'iniziare i giochi era quel calderone che stava su tre piedi, sembrava alquanto instabile a prima vista.

    A noi due calderone, dammi ciò che mi serve.

    La stagione che voleva era l'estate, non le piaceva molto il freddo inverno o il ventoso autunno, ma difficile dire dove sarebbe finita. Quindi prese coraggio e andò a fare la sua pescata per capire la sua stagione. Il calderone contro di lei, una sfida tra di loro.

    RevelioGDR



    Azione I: Fa la sua pescata nel calderone per capire la sua stagione

    Azione II: //

    Mezz’azione: //

    Coraggio: 11

    Empatia: 9

    Intelligenza: 9

    Resistenza: 11

    Tecnica: 9

    Intuito: 9

    Destrezza: 8

    Carisma: 9

    Quirk:

    La ragazza che sussurrava alle piante: Giada ha un animo dolce ed ha una empatia tale da renderle facile entrare in sintonia con le piante. +1 a Fortis Incrementum, +2 se lo usa per proteggersi o proteggere gli altri.

    Ha con se:
    - Bacchetta Magica
    - Pelliccia
     
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    Ametrin
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    Erik Foster | Ametrin | IV anno
    Questi Hidenstone games sono una novità assoluta! Non vedo l'ora di partecipare!
    Da quando Victoria aveva dato la notizia, il giovane ametrino non aveva fatto altro che pensare alla nuova trovata della scuola. In cosa consistevano le tre prove? Come le avrebbero svolte? Erano prove a squadre? Non lo so. L'unica cosa di cui sono certo è che ci divertiremo un mondo! La sera prima di andar a dormire mandò un messaggio a Blake, inoltrandolo successivamente a Ben, Howard, Jessica, Jesse e Adamas.

    Amici miei ≧ω≦
    Non vedo l'ora di giocare con voi domani
    (∗≧ꇴ≦)人(≧ꈊ≦∗)
    Spero di star in squadra almeno con uno di voi, ma se così non sarà sono certo che ci affronteremo in una competizione leale e sportiva all'insegna dell'amicizia
    (っ^-^)っ


    Forse aveva esagerato con le emoji, proprio come aveva esagerato con i zuccheri assunti durante la colazione del giorno successivo. Poco male, gli zuccheri in fin dei conti erano energia e mentre si dirigeva presso il labirinto i pensieri tornarono alla competizione. Il labirinto è un luogo spazioso, cosa può esserci che richieda così tanto spazio? Una caccia al tesoro? Un mini torneo di duelli? mentre era ancora assorto nei suoi pensieri arrivò a destinazione, proprio in tempo per udire le parole di Victoria.
    Salutò tutte le persone che conosceva già con un rapido gesto della mano e quando toccò a lui salire sul palco per afferrare chissà cosa dal calderone chiuse gli occhi. E sempre tenendo gli occhi chiusi sollevò l'oggetto da lui pescato in alto nel cielo. Ci tenevo ad augurare felici Hidenstone Games a tutti! Detto ciò fuggì sotto al palchetto, mescolandosi tra la folla e cercando coloro che avevano pescato il suo stesso oggetto.



    RevelioGDR


    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 26
    Resistenza: 27
    Tecnica: 20
    Intuito: 24
    Destrezza: 30
    Carisma: 21
     
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    Master of Graphic
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    Ametrin | 4 anno | sweety |
    Mia|Freeman
    Little ghost, you're listening, unlike most you don't miss a thing, you see the truth.
    THE EMPATH
    Dopo gli ultimi mesi, quando aveva letto dell'invito a quell'evento non aveva potuto evitare di sentire un brivido di aspettativa lungo la schiena. All'improvviso le sembrò di avere una ragione per provare qualcosa di nuovo, finalmente, ed era proprio quello di cui aveva bisogno. Si era sentita bloccata in quegli ultimi mesi, le sembrava di aver perso il suo entusiasmo e la voglia di fare, ma l'idea di farsi coinvolgere in un evento del genere le aveva messo addosso una eccitazione che non provava da parecchio.
    Non aveva idea di che cosa aspettarsi, a dire il vero fino a quel momento le inaugurazioni del nuovo anno scolastico erano state più traumatiche che entusiasmanti, e una parte di lei aveva paura di come sarebbe andato il tutto, ma questa volta era un gioco a squadre organizzato no? Sarebbe stato tutto sotto controllo, era sicura che i docenti avrebbero fatto del loro meglio per tenerli al sicuro e non avrebbero permesso a nessuno di rovinare, per l'ennesima volta, la cerimonia.
    Non poteva comunque dire di essere del tutto tranquilla, anche se stava provando a sembrare a suo agio e del tutto calma. Non era solo la paura che qualcosa di terribile potesse succedere - per l'ennesima volta- ma non sapeva nemmeno come avrebbe reagito nel rivedere i suoi compagni e Cameron. Come aveva passato l'estate? Sarebbe arrivato mano nella mano con Elisabeth? Aveva cercato di mantenere le distanze, di non guardare nemmeno i suoi social per sbaglio, pensando che fosse meglio prendere una pausa effettiva e concreta finchè poteva, non sarebbe stato così facile evitarsi tra le mura di Hidenstone.
    Se non altro non era obbligata a concentrarsi su di lui no? C'erano un sacco di persone che non vedeva l'ora di ritrovare e sorride, d'istinto, all'augurio di Erik, salutando a sua volta i suoi compagni di casata e amici man mano che facevano il loro ingresso. Non mancò molto a darsi della stupida: si era preoccupata tanto ma non tutti avrebbero partecipato ai giochi, perchè fasciarsi la testa prima di rompersela?
    Arrivò anche il suo turno di salire sul palco e sorrise appena ai presenti. "Concordo con Erik, buoni Hidenstone Games a tutti, cerchiamo di divertirci prima di tutto!" augurò ai presenti, cercando di sforzarsi di essere un po' più espansiva del normale, come aveva imparato nella sua carriera da Prefetta. Avrebbe poi chiuso gli occhi e pescato uno degli oggetti, aspettando col cuore in gola di vedere con chi l'avrebbe smistata la Dea Fortuna.


    | ms.


    Statistiche:

    Coraggio: 12

    Empatia: 23

    Intelligenza: 27

    Resistenza: 11

    Tecnica: 15

    Intuito: 22

    Destrezza: 13

    Carisma: 16
     
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    Black Opal
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    Lo sguardo di Jessica abbracciò l'intero cortile.
    Un nuovo anno era iniziato ed era l'ultimo che l'avrebbe vista tra le mura di quell'Accademia prima che il mondo adulto se la inghiottisse... ed era completamente intenzionata a goderselo fino in fondo. Avrebbe provato a scansare il passato ed i ricordi foschi, lasciando spazio solamente a nuove avventure da vivere assieme ai suoi amici ritrovati.
    E quella prima di tre giornate, avrebbe segnato l'esatto inizio del suo ultimo e scoppiettante anno.
    Gli anni passavano ma la sua mal sopportazione per Victoria Burke era sempre lì poco sotto la superficie, ciononostante la guardò con fierezza senza tradire il minimo fastidio. Avrebbe dovuto aver a che fare con lei per un altro anno solamente, poi sarebbe stata libera. Non aveva idea di come questo la facesse sentire: era felice perché dopo i GEMMA, avrebbe preso il via la sua nuova vita, ma ciò la rattristava ancora perché non avrebbe più potuto vivere a stretto contatto con gli amici. Ma ad ogni modo, decise che si sarebbe vissuta quell'ultimo anno minuto per minuto, senza pensare troppo al futuro... era fiduciosa.
    Non aveva idea di che cosa la preside avesse in serbo per loro quell'anno, ma era già stato un grande traguardo il fatto che avessero avuto un rientro tranquillo, molto differente da quello degli altri tre anni, che aveva visto gli studenti protagonisti di mille vicissitudini.
    Scrutò con un ultimo sguardo tutti gli insegnanti, disposti in fila come soldatini, prima di concentrarsi sull'enorme tavolo che distoglieva tutta l'attenzione da qualsiasi altra cosa. Al centro vi era un calderone.
    Era buffo, sembrava di essere stati catapultati negli Hunger Games, in Harry Potter ed in Divergent allo stesso momento, probabilmente con qualche pizzico di Percy Jackson.
    Aveva ricevuto un messaggio da Erik il giorno prima che l'aveva fatta sorridere, perché non si parlavano da così tanto che quel piccolo gesto, un contatto così umano, l'aveva fatta quasi emozionare. Era stata felicissima di rivedere tutti i suoi amici, le erano mancati più di qualsiasi altra cosa. Sorrise, accarezzando il profilo del magifonino che era saldamente posato nella propria tasca. Avrebbe voluto avvicinarlo, ma proprio in quel momento, la Preside decise di rompere le righe per parlare.
    Osservò con celato stupore tutti quei cambiamenti apposti all'interno del labirinto. Se lo ricordava come pericoloso ed inquietante, quando al suo terzo anno vi era entrata per il tirocinio con Ensor, trovandosi ad affrontare un affamato lupo mannaro, uscendone viva solamente per miracolo. Ora sembrava... addirittura un posto desiderabile.
    Quando venne il suo turno, salì sul palco e gettò un'ultima occhiata a tutti i docenti. Infilò quindi la mano nel calderone, estraendo la sua stagione prescelta.
    E che possa la fortuna essere sempre a nostro favore, immagino sussurrò in risposta alla frase precedente di Erik. Sembrava qualcosa di estremamente interessante e non vedeva l'ora di mettersi alla prova, possibilmente sbaragliando le squadre avversarie.
    Jessica Whitemore


    Black Opal
    V Anno
    Bisex

    code by ©#fishbone




    Il post in breve: Pensieri carini per i suoi amici e replica alla frase di Erik
    Azione 1: Pesca la propria stagione

    Azione 2: //

    Mezza-azione: //
    Quirk Attivo: -
    Skill:-
    Inventario: - Persephone, la sua fatina
    - Scudo in Ferro di Athene ☽[d18]:Scudo rotondo in Ferro di Athene consacrato alla Luna. Nel momento in cui il PG userà una delle sue azioni per parare un attacco, lo scudo proietterà un'energia gravitazione che attirerà parte degli eventuali ulteriori attacchi lanciati dai nemici. Il danno di questi attacchi subirà un malus di Empatia/10+2.
    - Easter B-egg smartwatch: questo modello non possiede una tasca. A livello della spallina vi è un dispositivo praticamente invisibile ad occhio nudo e allo zaino è associato uno smart-watch che attiva una delle seguenti funzioni:
    5. Walky Tolky: smartwatch e zaino possono comunicare tramite due microfoni


    Coraggio: 30
    Empatia: 30
    Intelligenza: 24
    Resistenza: 30
    Tecnica: 21
    Intuito: 24
    Destrezza: 24
    Carisma: 25
     
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    Dioptase
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    AIDAN HARGRAVES
    Beh, da una prima stima mio caro ragazzo
    Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!
    Code ©#fishbone

    “E che il terzo anno abbia inizio!” Esclamò con un sorrisetto soddisfatto, guardandosi allo specchio.
    “Chi proverai a prendere a bastonate, questa volta?” chiese ironica la sorella, con un sorrisetto divertito sulle labbra.
    “Te, se non la smetti di infastidirmi” rispose lui, voltandosi verso di lei “Comunque quest'anno sarà diverso. Sto con Aibi. E sto bene con lei.” poi osservò la mazza “Quella starà nello zaino.”
    Forse invece gli sarebbe servita. Ancora non sapeva che cosa avrebbero dovuto fare. Quello che la preside stava organizzando per loro avrebbe fatto confondere i più grandi e forse anche quelli nuovi, che non si aspettavano una sorta di 'prova di coraggio' o chissà cosa.
    Quindi...cambiamo magicamente scena dalla camera di Aidan alla nave per Hidenstone e dalla nave direttamente alla scuola.
    Già nella nave, Aidan aveva sentito che le lezioni sarebbero cominciate dopo alcuni giorni e che al loro posto ci sarebbe stata una manifestazione o qualcosa del genere.
    Appena arrivò a scuola e sentì la preside parlare, capì che quello che avrebbero fatto non aveva a che vedere con 'una manifestazione'. Ma era una sorta di Hunger Games.
    Aidan, come accennato in precedenza, rimase confuso. Cercò di ascoltare la preside, incuriosito dalle prove che avrebbe affrontato in quei tre giorni.
    Ma la preside non disse molto. Si limitò, per ora, a mostrare loro una versione olografica del labirinto. Da quello che vide, era stato praticamente stravolto. Cosa che lo incuriosì ulteriormente.
    Poi posò lo sguardo sul tavolo e sul calderone. Avrebbe dovuto pescare l'oggetto lì dentro, ed in base a ciò che prendeva avrebbe fatto parte della squadra con quel simbolo. O almeno così aveva capito..
    “Va bene...quindi...devo pescare un oggetto dentro quel calderone...ok..” appena arrivò il suo turno, Il dioptase si avvicinò al calderone e vi infilò il braccio, agguantando ciò che toccò prima di tutti gli altri oggetti. “Cosa avrò preso?”

     
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    Ametrin
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    Ametrin | 3 Anno | Fidanzato|
    Benjamin|D' Angelo
    L' amore quello vero forse lo si trova sempre se trovi la persona giusta
    Mai Mollare in varie situazioni se trovi chi ti da una mano
    ‘Che cosa? I Hidestone Games? Non vedo l’ ora di poter partecipare e mostrare quello che so fare. Potrebbe essere a squadre oppure no ? Accidenti alla preside... le novità a quanto pare non finiscono mai.... poi credo che ci ritroverò un po’ tutti, ma soprattutto i terzini con cui condividerò il corso quando inizieranno ‘

    La sera prima il suo magifonino squillò molto forte sull’ ‘ app di messaggistica che aprì subito dove vide un numero che non riconosceva e sorpreso spalancò gli occhi celesti mentre cercava di capire chi fosse ... alla fine si accorse che era un messaggio da Erik, il Prefetto degli Ametrin di cui non aveva il numero Cosi lo salvò e poi con un sorriso dolce rispose al messaggio.

    Anche io non vedo l’ ora di giocare assieme a te. Certo te lo prometto che sarà una competizione leale. Chissà se finiamo assieme io ci spero tanto ma non è facile <3 Ben <3

    Dopo aver mandato la risposta andò subito al letto emozionato chiudendo gli occhi per riposare un po’ pensando agli Hidestone Games che si sarebbero svolti nei tre giorni successivi... quindi quando la mattina si svegliò presto per si lavarsi, pettinarsi e infine mettersi la divisa degli Ametrin, poi uscì dal dormitorio per andare a fare una colazione abbondante nella Sala Grande dopodiché si alzò velocemente dal tavolo degli Ametrin raggiungendo il portone d’ ingresso che attraversò ritrovandosi fuori dal castello dove si trovano i giardini. Erano tre anni ormai che li attraversava... nella zona nord si trovava il labirinto. Una volta raggiunta la destinazione entrò sicuro di sé, poi si guardò attorno con lo sguardo e si accorse che c'era un nuovo smistamento utilizzando un vecchio calderone e le quattro stagioni rappresentate con quattro oggetti: una foglia d'acero rossa, un candido fiocco di neve, una rondine oscura o una stella marina gialla. Dopo aver ascoltato quello che doveva fare. I suoi occhi si voltarono verso Giada, Erik , Mia e una ragazza dai capelli neri che riconobbe subito..era Jessica... con la quale aveva avuto un bellissimo duello qualche mese prima di questo evento. Li salutò con bacio volante e ricambiò quelle parole di entrambi i suoi prefetti.

    “Anche a voi”

    Disse lui mentre fu il suo turno a salire sul palco per pescare. In quell’ istante con calma facendo un bel respiro chiuse gli occhi come fece all’ esame di Divinazione.... poi infilò la mano come fosse un amo da pesca mentre la sua testa ragionava...

    ‘Vediamo un po’ che stagione avrò pescato....’

    Pensò Benjamin in quel momento anche se sapeva che la sua stagione era la primavera, ma lì forse non sarebbe stato così....


    | ms.



    Risponde al messaggio di Erik Foster e poi li saluta ricambiando l' augurio di Mia Freeman

    Coraggio: 13

    Empatia: 13

    Intelligenza: 11

    Resistenza: 12

    Tecnica: 11

    Intuito: 10

    Destrezza: 9

    Carisma: 11
     
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    Quella mattina aveva accarezzato il volto di sua sorella. Una solida presenza artificiale, protetta da un vetro troppo liscio per essere reale. Aveva guardato la fotografia sul comodino del suo dormitorio ed aveva abbandonato la stanza senza troppe cerimonie per impedire a se stesso di perdersi in qualche stupido ed inaccettabile sentimentalismo.
    Sentiva la pietruzza grezza dei tenui colori dei dioptase, quasi bruciare contro il petto, ma non per questo l'avrebbe tolta. Da quando la Lynch gliela aveva regalata per Natale, non ci aveva nemmeno pensato ad abbandonarla, nonostante il loro litigio che, invero, era stato unilaterale. Lui si era arrabbiato, lei era stata zitta. Ma adesso era tutto risolto, finalmente ogni cosa era al suo posto, anche se...
    Ciao.
    Una semplice parolina condita di una certa neutralità, senza il calore che lo aveva sempre segnato quando parlava con lei, che le aveva rivolto più per senso del dovere che per vero bisogno o vera voglia. Molte cose erano cambiate nel corso dei mesi, ma non il subbuglio dei suoi sentimenti quando vedeva Mia Freeman. Non sapeva mai cosa dire o cosa fare con lei, non sapeva mai come prenderla. Era un enigma incomprensibile, uno di quei giochetti dei quali non ti stanchi mai, troppo desideroso di decifrarne ogni segreto inconfessabile. Era così diverso dalla Black Opal, molto più simile a lui in ogni cosa. Con lei era così facile... bastava tirare fuori un manuale sul Quidditch ed erano capaci di parlarne per ore, trovando qualsiasi minuscolo errore dell'autore o dando le loro versioni su ogni cosa. Con la piccola Freeman, invece, non sapeva cosa avesse in comune. Eppure si era innamorato di lei, anche se il famigerato "ti amo" non aveva mai lasciato le sue labbra e probabilmente non le avrebbe lasciate mai.
    Mia era come il burro su una fetta biscottata, non c'era modo che non piacesse, che non andasse bene... mentre Liz era come il gelato sulle patatine fritte. Un abbinamento audace, inusuale ma che funzionava.
    Scosse la testa per scacciarvi le due ragazze, sebbene una delle due fosse a poca distanza da lui, visto che gli si era andato ad accostare.
    Ascoltò la preside senza battere ciglio e senza mostrare alcuno stupore per la scelta inusuale dell'attività di apertura di quell'anno. Ma non se ne lamentò troppo, era qualcosa di interessante e dinamico, totalmente diverso dal solito.
    Aspettò il suo turno e si avvicinò al calderone, pescando la propria stagione. Prima di guardare, desiderò ardentemente che fosse legata al fuoco. E sempre prima di guardare, allungò il collo a cercare Liz da qualche parte, non aveva idea se avesse preso parte a quel gioco ma sapeva anche che non diceva mai di no ad una sfida. Ashura, nel mentre, era sempre al suo fianco.
    Cameron Cohen


    Dioptase
    III Anno
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    Il post in breve: Cam interagisce con Mia Freeman e pensieri sparsi per Elisabeth Lynch
    Azione 1: <i>Pesca la tua carta Sakura


    Azione 2: //
    Mezza-azione: //
    Quirk Attivo: -
    Skill:-
    Inventario: ASHURA
    Chocobo - Cavalcatura - XXX - addomesticato

    Caratteristiche: esemplare di color bordeaux, tende ad eseguire solo gli ordini di Cameron, guardando impassibile ed in aria di sufficienza chiunque altro gli impartisca un comando. Ghiotto di erba Ghisal e di meloni stagionali, ama correre all'aria aperta e tenerlo troppo rinchiuso, potrebbe incattivirlo anche nei confronti di Cameron stesso.

    Anello di Osiris: anello in osso che ha la forma di una piccola laringe e ne simboleggia la gola. +1 a Carisma se indossato.


    Coraggio: 23
    Empatia: 13
    Intelligenza: 13
    Resistenza: 17
    Tecnica: 13
    Intuito: 16
    Destrezza: 16
    Carisma: 17
     
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    Ametrin
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    Indovina chi sono! Trillò Emma, dopo essere giunta alle spalle di Erik ed avergli coperto gli occhi con le mani, puntellandosi sui piedi per riuscire a raggiungerlo, anche se la differenza d'altezza era ancora piuttosto netta.
    Finalmente era riuscita ad accedere al terzo anno, non ci sperava proprio più, perciò aveva deciso di iniziarlo con un nuovo spirito. Aveva rivisto entrambi i Thomas della sua vita, aveva rivisto il suo Nathan, non gli serviva altro per essere felice, almeno per il momento.
    La sera prima, durante il banchetto, la Preside aveva parlato loro degli Hidenstone Games, tuttavia non aveva ben specificato in che cosa consistessero, solamente che avrebbero avuto tre giorni di prove e la biondina non vedeva l'ora, nonostante un po' fosse intimorita da quello che aspettava tutti loro.
    Osservò la preside, osservò Erik ed osservò Mia, mettendo successivamente un braccio attorno alle spalle della ragazzina.
    Ehi, voi in che squadra vorreste finire? Speriamo di essere insieme! Commentò e domandò, tornata iperattiva come suo solito. Non voleva nemmeno pensare che per colpa della sua bocciatura, avrebbe dovuto stare due anni senza Erik, quando avesse finito, ed uno senza Mia. Aggrottò le sopracciglia mentre quell'idea le si insinuava con cattiveria in mente, minacciando la sua ritrovata allegria. Ma non glielo avrebbe permesso, quindi cercò di distrarsi quando la Burke innalzò sopra le loro teste, un ologramma del labirinto. Emma vi era stata anni prima ed era stato il momento in cui aveva così tanto legato con i bulli, il suo personale Captain America. Sorrise al pensiero dell'amico, anche se non ne vedeva traccia. Ma se non avesse partecipato ai giochi, sicuramente lo avrebbe rivisto al termine di ogni prova ed avrebbe potuto dedicargli la sua dose di coccole quotidiane. Quelle non mancavano proprio mai!
    Allora vado io! Annunciò, quando vide che tutti gli altri avevano già pescato, quindi si diresse verso il calderone ed infilò la mano, mescolando ciò che vi era dentro, come se quello l'avrebbe aiutata a pescare la squadra giusta.
    La sollevò in aria con fierezza.
    A voi cos'è capitato? Chiese con ansia ai due amici.
    Emma Lewis


    Ametrin
    II Anno
    Eterosessuale

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    Il post in breve: Interagisce con Erik e Mia
    Azione 1: Pesca
    Azione 2: //
    Mezza-azione: //
    Quirk Attivo: -
    Skill:-
    Inventario: Arco + Freccia di Phoebe (Elegante freccia in legno con la punta che sembra fatta da un cuore di vetro. Fornisce +1pp a Destrezza, inoltre, se scoccata, ha il potere di trapassare senza subire o apportare danni un ostacolo tra la PG e il bersaglio.)

    Coraggio: 9
    Empatia: 21
    Intelligenza: 16
    Resistenza: 13
    Tecnica: 23
    Intuito: 14
    Destrezza: 12
    Carisma: 11
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quale modo migliore di iniziare l'anno se non con la Cerimonia di inizio anno? Insomma, non che fosse così tanto entusiasta di essere lì, ma aveva deciso che quest'anno avrebbe provato a farsi piacere quella scuola e quella città; non sarebbe stato lo stesso per i suoi studenti e i suoi docenti, ma hey, non si può essere perfetti, qualche difetto si doveva anche avere.
    Quell'anno, tuttavia, la Burke sembrava avere in mente qualcosa di più della semplice Cerimonia e questo poteva essere un ottimo inizio, a dire il vero.
    Si guardò attorno, riconoscendo volti antichi e conosciuti mescolati a quelli delle nuove matricole. Ritrovarsi davanti al labirinto faceva un certo effetto, ma doveva ammettere che mettersi in gioco con delle prove a squadra era qualcosa di stimolante, almeno per lui e il suo sorrisetto strafottente.
    Ascoltò la vecchiaccia dare le sue direttive, tre giorni di Games, era davvero un festival inaspettato, sollevò il capo a guardare l'immagine del labirinto che la Burke aveva fatto apparire sopra le loro teste, quindi tornò con lo sguardo su Victoria che in realtà non aveva fatto assolutamente luce su quello che avrebbero dovuto fare; questo gli strappò un sorrisetto audace, mentre attendeva il suo turno di pesca.
    Nel mentre cercò di allungare il collo alla ricerca di volti familiari e quando rivide Cameron, quasi si allargò quel sorriso a trentadue denti che lo caratterizzava. Provò a farsi spazio ed avvicinare il concasato «Se siamo rivali, sappi che vincerò io.» - esordì con un tono divertito, dando una pacca sulla spalla al Cohen, se lo avesse raggiunto.
    Si avvicinò al tavolo e si guardò attorno. Dove sarebbe finito a questo nuovo smistamento? Chi sarebbero stati i suoi compagni e le sue compagne di squadra? Sperava davvero nelle migliori leve di quella scuola di eccellenze (?) perchè lui aveva in testa solo un obiettivo: vincere!
    Allungò una mano, socchiudendo gli occhi e pescò...
    In realtà niente di che. Raggiunge il labirinto, molesta un po' Cameron Cohen e poi pesca
    Julian Miller

    "
    Light my fire.
    "
    Studente, I anno - Dioptase

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    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Gli Hidenstone Games erano una novità che aveva immediatamente stuzzicato la curiosità infinita di Howard: non si erano mai tenuti prima di quel momento, quella sarebbe stata la prima edizione, e sicuramente avrebbe potuto portare con sé una serie di ricordi in merito a quelle tre giornate di prove che avrebbe affrontato con abilità insieme ai propri futuri compagni di squadra. Non esistevano casate in quel momento, tantomeno amicizie, se non la cooperazione e la solidarietà tra compagni di squadra così che potessero arrivare al termine delle prove vittoriosi.
    Howard aveva sempre uno sguardo particolarmente fiero, sebbene il colore chiaro e delicato dei suoi occhi gli donasse quella leggerezza e dolcezza rara da trovare in giro. E fu proprio quello sguardo chiaro a riempirsi completamente dei colori della cerimonia di apertura, riflettendo i meravigliosi giochi pirotecnici e le colorazioni pazzesche che schizzavano da una parte all’altra di quel labirinto che avevano dovuto raggiungere poco prima. Lo sguardo a quel punto si mosse verso gli spalti, osservando come ci fossero anche moltissimi studenti che avevano deciso di non partecipare e di dedicarsi unicamente a guardare lo spettacolo di cui Howard e quei compagni sarebbero stati protagonisti.
    A quel punto, quindi, il suo magifonino si illuminò, a dimostrazione di aver ricevuto un messaggio da parte di qualcuno. Non appena lesse il contenuto e vide che fu mandato da Erik, sul suo volto si dipinse un sorriso molto addolcito, tanto da portarlo successivamente a dirigersi nei pressi del ragazzo e di tutti gli altri che si erano riuniti lì attorno, andando a quel punto a ringraziarlo e ad augurare un buon gioco a tutti quanti. “Ehi, Erik! Ho letto il messaggio, spero anche io di essere in squadra con te!” Si fermò, passando quindi lo sguardo su tutti gli altri, in particolare su Jessica ed Emma con le quali lì dentro aveva sicuramente avuto modo di parlare e condividere dei bei momenti. “Buoni Hidenstone Games a tutti voi, ragazzi! Divertiamoci, manteniamo uno spirito sportivo e… che vinca la squadra migliore!”
    Dal canto suo, Howard avrebbe cercato di portare alla propria squadra le sue qualità migliori: l’intelligenza, lo spirito di adattamento, la creatività, la strategia, tutti elementi che sicuramente combinava con la sua grandissima voglia di mettersi in gioco, quasi come se fosse un desiderio di rivalsa per far capire di non essere solo un ragazzo bravo a scuola, ma anche un giovane uomo coraggioso e d’onore. A quel punto, quindi, andò a pescare l’oggetto dal calderone misterioso che li avrebbe nuovamente smistati per quella competizione, lasciando al fato la decisione in merito al proprio destino.
    RevelioGDR


    Interagisce con Erik Foster, augurando poi il divertimento a tutti gli altri! Poi pesca. <3

    STATS:
    Coraggio: 16 (dopo la conversione exp)

    Empatia: 19

    Intelligenza: 19

    Resistenza: 14

    Tecnica: 16

    Intuito: 17

    Destrezza: 12

    Carisma: 13
     
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    Ametrin
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    CASSEDY (CASSANDRA) HARTMANN
    Non si vive per accontentare gli altri! Davvero? Non lo avevo capito!
    30.07.2006, BERLINO - 16 ANNI - AMETRIN

    Era stata smistata da un giorno negli ametrin ed era qualcosa di incredibilmente assurdo. Per una volta nella sua vita aveva deciso una cosa per se stessa e si era anche realizzata. Sorrise quando si svegliò, si stropicciò gli occhi ed immediatamente si andò ad infilare sotto la doccia e subito dopo la sua bella divisa. Era contanta. Per la prima volta nella sua vita poteva dirsi contenta di quello che le stava succedendo. Non aveva visto nessuno delle vechie conoscenze, il giorno prima, in sala grande. Comunque, insieme alla sua divisa, quegli immancabili guanti. Scese più tardi, non fece colazione, si limitò ad immaginare le torte che c'erano ed il latte caldo o fresco, dipendeva dai gusti. Era sazia. Lo sentiva. Lo stomaco a quel pensiero già non brontolava più. Per quella giornata decise di indossare dei guanti neri, che le coprivano completamente le mani, con delle unghie corte, e con dello smalto messo il giorno prima viola. Ci teneva tantissimo alla sua casata ed ad essere ordinata e fare bella figura. Era veramente, ma veramente importante. Uscì da sola dalla sua camera e poi seguì il flusso. ok, dovevano andare a labirinto. Si strinse in uno scialle giallo e viola, per una folata di vento. Chissà se tutti gli evento ad Hidenstone sono così! Lo disse ad una ragazza che si era affiancata a lei, forse era del terzo anno, o forse più piccola, non ne aveva idea, questa, comunque decise di sorridere appena ed annuire. Poi accellerò il passo e Cassedy lo fece a sua volta arrivando di fronte alla preside. Quella donna le metteva un pò paura a dire la verità. Ma non voleva pensarci minimamente. Si fermò, al centro della folla e guardò i suoi compagni, erano tutti quanti molto carini, simpatici e soprattutto nessuno era da solo. Ecco, in quel momento si sentì un pò fuori luogo, ma poi fece un bel respiro profondo, si sistemò la gonna nervosamente e si voltò verso una ragazzina bionda. Ciao! Mi chiamo Cassedy Hartmann e sono del primo anno. Tu come ti chiami? Chiese poi sorridendole e tendendole la mano per stringerla. Se l'avesse stretta, avrebbe sentito una stretta di mano debole, aveva paura di far del male a qualsiasi essere umano. Poi sorrise vedendo una chioma conosciuta, affianco alla biondina. Ma quello è Erik!?Era una domanda un pò camuffata da affermazione. Ma cosa doveva fare esattamente? Oddio, nessuno che le diceva cosa fare e lei andava nel panico. Aveva bisogno di mangiare, anzi no, se ne sarebbe pentita, ma dio solo sapeva come in quel momento era l'unica cosa che voleva fare. Poi la invitarono a scoprire la sua stagione. Spero che io sia estate... anche se effettivamente ho i toni dell'autunno...! Pensò ad alta voce prima di pescare un qualche oggetto. La sua presa guantata, un guanto di cotone, non le dava modo di sentire al tatto in maniera indistinta, ma amava le sorprese!

    do it for the aesthetic -- ms. atelophobia




    Fa la sua entrata e decide di interagire con Emma Lewis! Vede vicino Erik e chiede conferma ad emma se sia affettivamente lei.


    Ps. Ho seguito un pò lo schema degli altri, spero di non aver dimenticato niente.
     
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  15. Louise De Maris
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    User deleted


    LIBERTÀ
    Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza.
    Le erano sempre piaciute le sfide: sin da quando era stata una nanerottola, più un maschiaccio che una bambina ben educata, aveva accettato di buon grado e con entusiasmo le proposte di competizione dei suoi coetanei maschi, con i quali aveva avuto di certo più a che fare rispetto che con alle bambine della sua età. Poi era cresciuta e si era fatta donna, in tutto e per tutto, ma non aveva mai perso, grazie ad una buona percentuale di determinazione e testardaggine, il piacere dell’accettare una sana proposta di sfida. Ed era per questo che lei era lì, per mettere alla prova sé stessa e sfidare i suoi limiti. Non pensava certo di poter competere con gli altri studenti più grandi, che erano sicuramente più preparati di lei, ma era una gara a squadre, no? Non era il singolo, ma l’unione di più singoli a fare la forza in quel caso.
    Ma c’era un altro motivo per cui aveva deciso di prender parte agli Hidestone Games: quell’estate aveva promesso a sé stessa che avrebbe lasciato alle spalle quella parte di sé che la faceva piuttosto schiva, timorosa di affrontare quelle scelte che avrebbero potuto cambiarle la sua vita. E l’ametrina sapeva bene che il cambiamento partiva proprio dalle piccole cose, anche dalla semplice partecipazione ad un gioco a squadre. Lei guardava il lato positivo: avrebbe conosciuto più gente, scambiato due chiacchiere e si sarebbe divertita, almeno che la preside Burke non avesse in mente di catapultarli in qualcosa di mortale… perché sì, lei lo sapeva che ne era capace. Comunque, cercò di tranquillizzarsi, dicendo a sé stessa che non ci sarebbe stato motivo di temere, perché, questa volta, sarebbe stato tutto diverso.
    La mattina degli Hidestone Games si era svegliata tutta elettrizzata: dopo una doccia veloce, aveva indossato degli abiti comodi, ginnici: pantalone largo grigio, un top antracite e, per dare un tocco di eleganza, un blazer a quadri sfumati. L’unico gioiello che si permise fu il suo caro pendente in zaffiro dei Mari, che ripose al di sotto del collo della magliettina. Non sapeva in cosa consistessero le prove, ma era sempre meglio avere un ampio margine di movimento.
    Aveva raggiunto il luogo dei giochi puntualissima, perciò aveva avuto il piacere di vedere alcuni volti conosciuti tra la folla di studenti che si stava costituendo via via: e come poteva mancare colui che aveva scombussolato l’intera sua esistenza quella estate? Salutò Blake Barnes con un movimento del capo e un sorrisetto. L’intero modo di essere di Louise in quel momento esprimeva una certa confidenza con sé stessa e con il proprio corpo e una sicurezza che l’opale non aveva mai visto, se non in alcune occasioni riservate. Poi, virò il capo e vide avvicinarsi Regina Beauvais: aveva deciso di mettere da parte qualsiasi, anche piccola, ascia di guerra che potesse esserci tra di loro. Fece qualche passo verso di lei, con un sorriso.
    - Ciao Regina! -
    Le diede un bacio di saluto su ogni guancia.
    - Come stai? – le domandò e, poi, aggiunse. – Pronta per gli Hidestone Games? Vedo che non hai perso il tuo tocco in materia di forma fisica: stai alla grande! – si complimentò. Era sincera e, a dir la verità, era suo volere approfondire quel seme di amicizia che era sbocciato l’anno prima. Salutò con un rapido – Buongiorno – tutti gli altri e attese il suo turno per pescare nel calderone. I minuti passarono rapidi: con passo sicuro, si avvicinò a questo e vi infilò un braccio. Non si diede ad alcuna mescolanza: raccolse quello che le capitò per primo sottomano.




    18 ANNI
    AMETRIN
    SCHEDA PG
    STATISTICHE
    LOUISE DE MARIS
    Una donna è libera nel momento in cui desidera esserlo.


    Saluta Blake Barnes e interagisce con Regina Beauvais. Poi, pesca l'oggetto dal calderone.

    Azione 1: Pesca l'oggetto
    Azione 2: //
    Mezza azione: //

    Statistiche:
    Coraggio: 14
    Empatia: 10
    Intelligenza: 12
    Resistenza: 10
    Tecnica: 10
    Intuito: 10
    Destrezza: 12
    Carisma: 10

    Quirk:
    Transfy-Supporter: Louise è una supporter nata, si preoccupa del benessere degli altri tanto da modellare qualsiasi cosa a supporto della causa. +1 tec quando trasfigura piante, +2 se lo fa per proteggere un alleato.

    Oggetti con sè:

    Pendente in zaffiro dei Mari: quando indossato -1 ai danni subiti, +1 Tecnica
     
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125 replies since 31/8/2022, 23:06   3036 views
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