Lezione Astronomia Biennio 20/21

Ore 21, 11 maggio 2021

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    Summer Parton
    Prof di Astronomia? | 28 anni

    Aveva scelto di tenere quella lezione all’aperto, un po’ perché era un peccato sprecare una notte di novilunio, e un po’ perché non aveva molta voglia di tenere l’ennesima lezione convenzionale. Summer era insofferente alle convenzioni, e questo si era capito: tuttavia, aveva nel tempo imparato che tenere una facciata da normie funzionava egregiamente, nella vita, ed era il motivo per cui aveva ottenuto il discreto successo di insegnare in un’Accademia abbastanza rinomata.
    Aveva acquistato quel macchinario astronomico da poco, e finalmente era arrivato il momento di metterlo in gioco. Lo aveva portato in tasca dalla sua stanza, ma arrivata sul posto ne aveva aumentato le dimensioni con un Engorgio, per rendere più agevole la ricarica. Quando aveva letto le istruzioni, si era resa conto che avrebbe potuto usare quel pretesto per costruire una piccola prova pratica, che aveva iniziato a preparare già dal primo pomeriggio.
    ‘Il ripasso di un anno di studi non sarà mai più così divertente… o boh, ma che me frega. Basta che non lo debba ricaricare da sola!’
    Li avrebbe attesi accanto ad un fuoco magico rosa shocking, acceso sia per rischiarare la notte, sia perché la base cava del marchingegno necessitava di una fiamma viva per iniziare la ricarica. Per l’occasione aveva anche portato qualche marshmallow, che tuttavia aveva nascosto, per non creare confusione: sapeva come reagivano i ragazzini di fronte all’idea di un piccolo campeggio improvvisato.
    ‘Se i ragazzi si comporteranno bene, potrebbero anche ricevere un dolcetto… e se si comportano male, potrebbero comunque ricevere un marshmallow caldo, ma in faccia.’ Non l’avrebbe mai fatto, perché era un reato, ma almeno l’avrebbe immaginato, in via completamente legale.
    Li avrebbe attesi, canticchiando California Girls di Katy Perry, alla luce rosata del falò: la notte di Luna nuova lasciava ampio spazio all’oscurità, rendendo possibile vedere gran parte della Via Lattea in cielo. La ragazza, abituata a vivere in una nazione in cui l’inquinamento atmosferico e quello luminoso erano fin troppo presenti, iniziava ad apprezzare quella tranquilla isola inglese, anche se forse non l’avrebbe mai ammesso a nessuno. Compensava quasi la mancanza di negozi per fare shopping.
    ‘Beh, se i ragazzi si comportano bene, può anche darsi che diventi una bella serata…’
    Una volta che gli studenti fossero giunti sul luogo, avrebbe esordito con queste parole: “Buonasera, ragazze, ragazzi, trans e genderfluid. Bene, vedo che la comunicazione del cambio di ora e di luogo della lezione vi è arrivato in tempo. Vi starete chiedendo il perché c’è un macchinario così strano sopra ad un fuoco rosa… beh, mi serve il vostro aiuto per attivarlo.”
    Era una piccola bugia: avrebbe potuto farlo benissimo da sola, ma il procedimento base era così noioso che, come già scritto, aveva sentito il bisogno di complicarlo, e di manlevare gli studenti.
    ‘Sarete per una sera i piccoli aiutanti di Sailor Summer. Sperando che siate più utili di Milord…’
    “Se vi chiedete il perché abbia scelto questa data... beh, la prima Luna nuova dopo il Sabba di Beltane è un momento di risveglio, non solo per gli animali, ma anche per la magia. Stasera avrete accesso ad una potenza magica aumentata, e questo permetterà una migliore ricarica di questo oggetto astronomico molto delicato. E poi, ricordate quali sono i benefici del novilunio, vero?"
    La luce del falò lasciava comunque abbastanza punti d'ombra, impedendo la visione totale del viso della docente: tuttavia, la sua voce calma e sicura provò ad ammaliare gli studenti. Questi forse avrebbero potuto vedere un effimero luccichio negli occhi di Summer... che stesse bluffando? Non avrebbero mai potuto esserne completamente certi con la luce del giorno, figurarsi con la Luna nuova.
    "Ora, prima che vi spieghi nel dettaglio in cosa consiste la prova… vi occorre una precisazione su qualche argomento che abbiamo già visto a lezione, o che avete studiato in proprio?”
    Avrebbe sicuramente ripassato gli incantesimi che i ragazzi avrebbero dovuto utilizzare quella notte, ma facendo quella domanda aperta sperava che i dubbi uscissero da soli. Nonostante tutti i suoi difetti, Summer ricordava ancora com’era essere un’adolescente, e sperava che una lezione più interattiva avrebbe mantenuto viva la loro attenzione.
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    ENTRATA

    Benvenuti all'ennesima lezione di Summer dell'anno, ma alla mia prima lezione di sempre. Per l'occasione, Summer ha allestito una piccola prova quasi totalmente pratica nei giardini dell'Accademia. Vi è arrivata la comunicazione nelle Sale Comuni, e alle 21 della sera dell'11 maggio vi presentate al cospetto della docente, che vi attende per celebrare la Luna nuova... o forse no.

    Summer non vi ha ancora detto nulla su ciò che dovrete fare, ma trovate un marchingegno la cui base è posta sopra al fuoco rosa della docente. Nel post di entrata potrete fare domande su qualunque dubbio astronomico (e non, ma in questo caso non rispondo della risposta di Summer) voi abbiate; ai vostri PG sembrerà quasi di fare un campeggio. Per ora. Essendo la fine dell'anno scolastico, Summer vi ha sicuramente spiegato l'Incantesimo Stellaformante, gli influssi degli Astri Prossimi Maggiori (compreso Chorium Astra, Protego Astralis e Astra Natura) ed il Lunagemino Artemis e Sèlas (alcuni sono incantesimi del secondo anno, ma anche i primini ne hanno sentito parlare, seppur non possano ancora usarli).

    Qui potete trovare il Manuale di Astronomia aggiornato.

    Il marchingegno è al momento completamente semitrasparente e consta di una base di appoggio emisferica con 4 aperture ad arco, ed un cinta in cui vanno inserite 4 sfere mancanti; sopra di questa è situata una sfera semitrasparente, al momento immobile. Potrebbe sembrare solamente un soprammobile costoso, ma incompleto.

    Scadenza mercoledì 5 marzo alle ore 23.59

    Per qualsiasi cosa contattatemi su questo account per MP, o scrivetemi su Telegram. Al momento non c'è ancora una descrizione dell'aula di Astronomia ed infatti casualmente la lezione non si svolge in aula #pappappero, e le notizie su Summer che conoscete almeno in parte potete trovarle qui.

    Macchinario-Astro-incompleto
     
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    Harry Wood
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    Per quell'ora insolita serale della giornata era in programma una nuova lezione, si trattava di Astronomia. Di sicuro non era una brutta vista avere davanti agli occhi una docente carina come e giovane come la professoressa Parton, aiutava assolutamente a suo avviso il buon svolgimento della lezione. Poi adorava le sue lezioni e come erano impostate. Prese le cose che gli servivano per la lezione poi raggiunse il luogo dove si sarebbe tenuta la lezione, un luogo insolito dato che era nei giardini dell'accademia, ma era comunque una cosa suggestiva. Ci mise pochi minuti ad arrivare alla sua meta. Appena arrivato fece un bel sorriso verso la docente, poi la salutò.

    Salve professoressa Parton. Ha scelto un luogo unico per questa lezione, complimenti.

    Si dette una bella sistemata ai capelli mettendosi a sedere poi ascoltò le parole della docente. Si guardò per un attimo intorno, era come se fosse in una sorta di campeggio o qualcosa di simile, un bel modo per passare una serata all'esterno del castello.

    Avremo anche i marshmallow da arrostire al fuoco? Sarebbe una gran bella cosa.

    Quel macchinario era davvero insolito, era veramente particolare a prima vista ma per fortuna la spiegazione della professoressa gli dette già qualche risposta su cosa potesse essere. La spiegazione dette anche un esito sul motivo della data e dell'orario, una cosa che avrebbe chiesto senno da solo se non fosse stato anticipato. Avere una potenza magica aumentata non era una cosa da tutti i giorni, era come un upgrade facilitato dei loro incantesimi dal suo punto di vista. Per lui era tutto chiaro fino a quel momento nel programma quindi non voleva e doveva fare domande a riguardo. Lasciò campo agli altri studenti e studentesse nel caso che loro avessero bisogno.

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    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 17 anni



    Appena fu uscita dall'aula di Alchimia-Trasfigurazione, Aibileen si snodò la cravatta con un sospiro decisamente soddisfatto.

    << Finalmente! Via! >>

    Esclamò con fare liberatorio, mentre infilava la cravatta dell'uniforme giallo-viola nella borsa a tracolla che usava quotidianamente per le lezioni. Dopo aver sorriso nel sentire il suo collo decisamente più libero, non tardò a bloccarsi in mezzo ai corridoi, schiaffandosi una mano sulla fronte.

    << Merlino è vero! Astronomia! >>

    … Doveva proprio rifarsi il nodo alla cravatta, quindi?

    … Sì?

    << Oh, che palle! >>

    Esclamò con disappunto, mentre riprendeva la sua camminata in direzione del banchetto.

    “Dopo cena!”

    Patteggiò infine con se stessa. Questa sua reazione, in realtà, era esclusivamente legata alla cravatta. L'idea di partecipare ad una lezione di Astronomia all'aperto, al contrario, l'elettrizzava notevolmente! Non tardò, infatti, a tornare a sorridere con allegria, tirando fuori dalla borsa, mentre continuava ad avanzare, un passo dopo l'altro, verso la sua meta, il proprio magifonino, accendendolo e scrivendo un messaggio ad Aidan Hargraves: “Non vedevo l'ora di togliermi quella stramaledettissima cravatta! Buon appetito, ci vediamo dopo :*
    Una volta rimpinzatasi adeguatamente, come suo solito, di cibo, la giovane Ametrin si diresse verso il posto dove avrebbe avuto luogo la lezione serale di Astronomia.
    Provava dei sentimenti contrastanti verso la Professoressa Parton : a tratti la trovava decisamente interessante e divertente, nonché brava a spiegare quello che voleva dire loro, mentre ad altri, era in grado d'intimorirla (non che intimorirla fosse difficile, eh) non poco!
    Al notare, da lontano, un fuoco magico rosa shocking, nonché al sentire la voce della loro professoressa cantare “California Girls”, non poté che sorridere divertita per l'esuberanza colorata di quest'ultima.
    Quando si fu avvicinata abbastanza, salutò con un sorriso la loro insegnante di Astronomia:

    << Buonasera, Professoressa Parton! H.. Ha una bella voce, complimenti >>

    Le disse, sincera, salvo poi dedicare un saluto a metà tra l'allegro ed il sognante ai compagni che conosceva e che incrociò, mentre si guardava intorno, sempre più entusiasta ed intrigata dal modo in cui sembrava essere stata organizzata quella lezione! Quell'atmosfera quasi da campeggio, la stava decisamente facendo andare in brodo di giuggiole. Lei, con la sua famiglia, ci andava spessissimo!

    “... Mancano solo delle belle tende magiche, e potremmo quasi dormire qui!”

    Pensò con entusiasmo. Al saluto che rivolse loro la docente, la giovane allargò il proprio sorriso: adorava l'apertura mentale di quella donna!
    Le battute di Sailor Sum.. Ehm, della Professoressa Parton, la riportarono ai pomeriggi passati a guardare l'omonimo Anime di Sailor Moon dalla sua zia Nata Babbana, con le cugine Taylor e Charlie, nonché alle prese in giro (dovutamente silenciate dalle sorelle, o messe a tacere da qualche cuscinata di tutt'e tre, a seconda della “gravità” delle uscite del gemello di Taylor) di Tyler.
    Ma si affrettò a tornare sul Pianeta Terra (Mondo Magico) per seguire la lezione.

    “Chissà che cosa avrà in serbo per noi questa volta?”

    Si chiese, ormai avvezza a doversi aspettare all'incirca... di tutto, da quell'insegnante! Quando quest'ultima chiese loro se avessero qualche dubbio o domanda, sugli argomenti studiati a lezione o su qualche tematica studiata da loro in autonomia (e legata all'Astronomia, naturalmente), ad Aibileen venne spontaneo ripensare ad un quesito che si era posta durante un suo tentativo di approfondire le informazioni che si avevano sulle caratteristiche dei vari tipi d'incanti astronomici.
    Dopo qualche istante di silenzio, trovò finalmente il coraggio di alzare la mano, per attirare l'attenzione della Professoressa Parton.

    << I.. Io una domanda ce l'avrei, Professoressa! S.. Sugl'Incanti Zodiacali... Questo tipo d'incantesimi, varia a seconda della cultura astrologica del paese in cui è cresciuto il mago? I.. In tal caso, le formule e gli effetti cambierebbero di molto? E... N.. Nel caso un mago fosse per metà cinese e per metà americano, per esempio, p.. Potrebbe usare gl'Incanti Zodiacali di entrambi i paesi, s.. Senza problemi o differenze? >>

    … E meno male che era solo una domanda, Aibileen! Imbarazzata per aver parlato così tanto, si attorcigliò attorno ad un dito la cravatta che si era rimessa prima di avviarsi verso la lezione di Astronomia. Aveva, per il momento, lasciato aperto il cappotto beige che indossava.

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    SPOILER (click to view)
    -Esce dall'aula di Alchimia-Trasfigurazione, invia un messaggio ad Aidan Hargraves. Va a cena.

    -Dopo essersi scofanata di cibo, va a lezione. Quando arriva, saluta la Professoressa Parton ed i suoi compagni. L'idea della lezione all'aperto le piace, e le fa pensare ad i campeggi che fa regolarmente con la sua famiglia.

    -Quando la Professoressa Parton chiede se hanno domande o dubbi, Aibileen alza la mano, e pone le sue, sempre con il suo solito imbarazzo nel parlare davanti alla classe, per quanto, rispetto al settembre del 2020, già notevolmente migliorato (almeno parla, insomma).
     
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    “Andiamo a vedere le stelle, in pratica. Solo che dobbiamo anche studiarle...ed io non è ci capisca molto”
    Aidan era seduto al suo tavolo, a cenare. E nel frattempo osservava l'orologio. “È ancora presto.” Accanto a lei c'era Gyll che ascoltava le sue cavolate (Sempre se lei avesse voluto o potuto cenare con lui nello stesso tavolo). E intanto mangiava la sua bistecca, pensieroso. “Che cosa pensi ci faccia fare? E perché poi dobbiamo uscire fuori? Per quanto sia una bella serata” mormorò. Poi si avvicinò al suo orecchio, per poterle sussurrare “Avrei preferito una serata diversa a dire il vero...magari anche all'aperto” un sorrisetto malizioso si disegnò sul suo volto, quando si allontanò dal suo orecchio.
    Guardò nuovamente l'orologio e nello stesso istante gli arrivò un messaggio sul cellulare. Era Aibileen. Sorrise divertito e le rispose
    CITAZIONE
    “Grazie Aibi! Pensa io come sto, che odio indossare le cravatte...è come avere un cappio al collo! Ti capisco benissimo! Ahahah
    Io sto per alzarmi da tavola. Mangio l'ultimo pezzo di bistecca e arrivo con Gyll. A dopo :*

    e dopo aver scritto ciò, posò il cellulare in tasca e finì la sua bistecca in poco tempo. Guardò l'orologio e poi si rivolse di nuovo a Gyll. “Hai finito di mangiare, Tesoro?”
    Qualora anche lei fosse pronta, Aidan si sarebbe alzato e diretto verso il luogo che aveva indicato la professoressa.
    Mentre si avvicinavano, Aidan sentì una canzone che aveva già sentito da qualche parte, e conosceva, a dire il vero, anche se non faceva parte del suo genere di musica preferito.
    Arrivarono infine al 'campeggio' e non poté fare a meno di notare quell'aggeggio vicino a lei. Ma soprattutto, non resistette a farle un commento, lanciandole un sorrisetto divertito “È brava a cantare, professoressa, devo ammetterlo. Però per le andrebbe bene Wrecking Ball...anche se io preferirei Katy Perry...e soprattutto il video di California Girls, dove Katy è nuda sopra una nuvola...o zucchero filato...non sono mai riuscito a capire cosa fosse. A differenza di Miley Cyrus che si mette a cavalcare una palla demolitrice” Disse “per non parlare di quando si mette a leccare il martello” mormorò infine.
    Ma dopo quel breve commento sulle doti canore della professoressa, Aidan osservò meglio il macchinario che aveva sulla fiamma e alla fine le chiese “potrei sapere cos'è?”.
    Infine, prendendo per mano Gyll, si sarebbe avvicinato un po' di più e si sarebbe fermato accanto ad Aibileen. “Aibi, buonasera!” disse rivolgendole un sorriso divertito. Con un cenno della mano avrebbe anche salutato Harry.
    Quando tutti finalmente arrivarono, la lezione poté cominciare e la professoressa iniziò a parlare. Aveva cominciato con quel macchinario che aveva vicino, sopra ad una fiamma di un colore alquanto discutibile, per i gusti del Dioptase.
    Comunque rimase in silenzio ad ascoltare, parlando anche del motivo per il quale aveva scelto proprio quel giorno per la lezione “aah ecco perché...certo...la prima nuova luna” avrebbe detto rivolgendosi a Gyll. “Cosa pensi possa fare quell'aggeggio?”.
    Non aveva capito molto, in realtà. Non sapeva o non ricordava nemmeno cosa fosse il 'sabba di Beltame'.
    Quando lei fece la domanda, provò ad alzare la mano “I benefici? Dice forse che la luna nuova è un momento adatto a cominciare nuove esperienze? O iniziare diete, abbandonare qualche vizio?”
    La sua risposta forse non era nemmeno corretta, ma almeno ci aveva provato.
    Poco dopo, quando la professoressa chiese se qualcuno non aveva capito le cose spiegate nelle lezioni precedenti, Aidan si voltò verso Aibileen che cominciò a rivolgerle tutte quelle domande. Fece un sorriso divertito ma non disse nulla. Spostò invece lo sguardo verso la professoressa e continuò ad ascoltare.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 17 anni

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    Interagisce con Gyll McKenzy e Aibileen Beatrix
    Saluta Harry, "Risponde" alla domanda della professoressa
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era appena tornata in sala comune dopo una cena veloce, quella sera non presentava chissà quanta fame e si era concessa il giusto apporto energetico che un'insalata poteva darle, non era strano che lei non mangiasse, purtroppo la pozione che doveva prendersi una volta al mese ogni tanto le dava un certo fastidio allo stomaco e le si chiudeva quasi definitivamente, ma come le avevano raccomandato i medici mangiava comunque qualcosa per non rimanere totalmente senza forze e ritrovarsi da qualche parte svenuta, era già successo e non voleva ripetere tale esperienza. Mentre stava passando davanti la bacheca dove erano affisse tutte le comunicazioni varie il suo sguardo cadde su una in particolare, la lezione di Astronomia si sarebbe tenuta quella sera nel giardino nel castello.
    Astronomia!
    Perchè questa testolina non riesce a ricordarsi una comunicazione simile!
    Mentre pensava quelle sue parole la si potè vedere correre letteralmente per la sala comune diretta verso il proprio dormitorio, scansando quasi egregiamente le persone che le si peravano davanti durante il cammino e arrivare tutta trafelata in camera per recuperare le poche cose che potevano esserle utili in una lezione all'aperto, per fortuna tenutasi di sera o sarebbe letteralmente cotta sotto il sole con addosso quel suo amato mantello nero per niente leggero.
    Sistemata un poco la cravatta davanti lo specchio della stanza, non era per niente capace di fare quel dannato nodo non aveva mai imparato, infatti pure in quell'istante era mezzo storto, si fiondò nuovamente in sala comune e poi per i corridoi dell'Accademia, passo veloce e niente corsa, voleva evitare di essere ripresa da qualche prefetto e perdere tempo che effettivamente non aveva per arrivare sino in giardino a lezione.
    Una volta giunta in giardino un respiro di sollievo scaturì dalla sua bocca, era sera e lei si sentiva così bene sotto quel cielo stellato che amava così tanto, niente poteva farla sentire meglio che le ore dopo il tramonto del sole. Si prese tutto il tempo che restava per passeggiare con calma sino a dove la professoressa aveva detto di ritrovarsi. Una volta giunta nelle vicinanze notò sin da subito quel fuoco rosa shocking che bruciava al centro del luogo d'incontro e rischiarava la zona, se lo doveva aspettare dalla Professoressa che non sarebbe stato tutto nella norma, ma le piaceva appunto per quello, riusciva a rendere una cosa simile il più normale possibile, era fantastica!
    Più si avvicinava più notava che alcuni studenti erano già giunti al luogo dell'incontro e spese un piccolo sorriso cordiale per tutti, allargandolo quando incrociò lo sguardo di Aibileen e andando poi a sedersi proprio al suo fianco, lasciandole un piccolo bacino sulla guancia come fine del suo saluto speciale per lei.
    Buon Beltane Professoressa!...anche se in ritardo di qualche giorno Disse il primo pezzo di frase con un sorriso sprezzante in viso, rivolgendo lo sguardo verso la prof, ma poi abbassò piano il volume della voce nell'appurare che era comunque in ritardo come augurio, ma si era sentita così e lo aveva detto.
    E comunque ADORO il suo fuoco rosa fluo, vorrei tantissimo saperlo fare pure io!
    Per un qualcuno che non conosceva la ragazza poteva sembrare una sviolinata bella e buona nei confronti della professoressa, ma per chi la conosceva sapeva benissimo che era sempre così Siria, un poco con la testa tra le stelle e un poco presente sulla terra, e poi si sapeva che il rosa era uno dei suoi colori preferiti, aveva sempre un dettaglio con se che rimandava a quel colore, come per esempio il fermaglio che ora portava tra i suoi capelli biondi.
    Una volta che la professoressa iniziò la lezione lei si zittì, rimanendo incantata un poco da quelle fiamme rosa che danzavano davanti ai suoi occhi e un poco dall'esuberanza della donna che parlava davanti a loro. Il suo sguardo però lo si poteva vedere perso pure verso il cielo, la via lattea era così bella visibile che non poteva perdersi assolutamente uno spettacolo simile, ma teneva sempre l'attenzione verso le parole che stava enunciando la professoressa. Alla sua domanda, sul novilunio, infatti la sua attenzione fu riposta nuovamente verso la sua figura e lasciando che il suo compagno Dioptase rispondesse per primo, volle comunque aggiungere una piccola cosa extra.
    Il novilunio è anche il momento ideale dove far chiarezza su cosa è maggiormente importante per noi e purificarsi dal resto, o se si seguono queste tradizioni anche purificare gli ambienti a noi importanti per scacciare il male da essi...
    Sperava tanto di essere rimasta in tema con la domanda e non aver osato troppo nell'aggiungere magari un dettaglio non richiesto dalla donna, diciamo che si era lasciata un poco trasportare dalle sue conoscenze su quell'argomento. Tornò così ad ascoltare quello che dissero altri studenti e la successiva richiesta della professoressa su argomenti trattati e non capiti. Trovò alquanto affascinante la domanda fatta da Aibileen, effettivamente era una curiosità che ci poteva stare e ora pure lei era curiosa di sapere se tali incanti dipendessero da quelle cose. Rimase così con lo sguardo sorridente rivolto verso di lei mentre la ascoltava domandare quella cosa e poi lo riportò verso la professoressa in attesa della risposta al quesito.
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    - Si ricorda di avere lezione
    - Arriva a lezione e augura alla professoressa un felice betlane, le fa i complimenti per il suo fuoco rosa
    - Risponde alla domanda della professoressa, dopo Aidan Hargraves
    - Ascolta con attenzione la domanda rivolta da Aibileen Beatrix


    Edited by Siria Healy - 3/5/2021, 22:12
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Benjamin quella sera dopo cena quando passò davanti alla bacheca della sua sala comune dove c’era appeso un avviso da parte della professoressa Parton che gli comunicava:

    La Lezione ha avuto un cambiamento si svolgerà alle ore 9.00 presso i Giardini di Hidestone.

    ‘ Oh! Mai una gioia pensavo di poter andare a dormire prima, invece no ... che rabbia però! Tutta colpa della professoressa Summer che ha cambiato così all'improvviso sia l’orario della lezione, sia il luogo, dove la materia si sarebbe svolta, ma che modi sono, almeno mi potrò concentrami meglio andandoci no ? ’

    Pensò il piccolo Ametrin con lo sguardo fisso sulla bacheca, mentre sul suo volto sì formò un’espressione un po’ mista tra rabbia, gioia e preoccupazione, anche se non vedeva l’ora di raggiungere l’insegnante nel luogo stabilito. Così andò nel dormitorio a darsi una sistemata per essere presentabile. Una volta entrato si diresse verso la sua camera e si avviò verso il bagno a lavarsi la faccia. Aprì il rubinetto con la mano destra e fece scorrere l’acqua mettendosi tutte le due mani sotto il gesto d’acqua che schizzò per qualche secondo sul suo volto sentendo una sensazione piacevole e non troppo fastidiosa. Dopo essersi lavato, uscì dal bagno ritrovandosi nella sua stanza dove prese tutto quello che serviva per materia e così chiuse la porta della stanza poi uscì dal dormitorio. Amava le stelle fin da bambino e migliorati anche grazie agli insegnamenti ricevuti a IIvermony Appena raggiunse il luogo che aveva scelto dalla professoressa Parton il suo viso fece un espressione sorpresa.

    ‘Oh! Finalmente qualcosa di insolito ... chissà che cosa si farà fare l’ insegnate stasera ? Oh che brava che è a cantare ’

    Mentre lui le sorrise per un attimo e poi cordialmente la salutò con molta calma e tranquillità.

    “Buonasera, a lei professoressa. Se mi permette posso farle i miei complimenti per la scelta del luogo è molto bello.”

    Disse Benjamin mentre le fece una domanda da vero curioso nonostante aveva quasi concluso il suo primo anno.

    “ E’ vero che la festa del Beltaine proviene dalla cultura celtica?”

    Era un ragazzo che aveva un carattere in apparenza arrogante sicuro di se, ma nel profondo aveva un animo molto gentile che non mostrava spesso. Cosi sfruttò un po’ di intelligenza e un po’ di intuito. Voleva cercare rispondere alla domanda che la professoressa Parton aveva domandato quella sera. Così si concentrò con la sua mente.

    "Il novilunio è la prima fase della luna in si dice che nel mondo magico è chiamato anche - periodo di cambiamento - dello spirito del mago stesso che si lascia tutto il suo passato alle spalle e cominciare a vivere altre nuove piccole esperienze, sperando che le cose saranno migliori di quelle avute in precedenza, non è vero ?"

    Chiese curioso ancora una volta, sperando di aver afferrato il concetto della domanda che gli aveva chiesto la professoressa.

    ‘ Ora potrò andare avanti senza che il ricordo di Jane mi continua ad assillarmi...’

    Pensò Benjamin mentre si voltò e salutò Harry, Abileen e Aidan con un sorriso i suoi compagni di corso.

    “Buonasera a tutti voi, come state?”

    Domandò con voce molto calorosa, anche se prima non era cosi ora riusciva a dare il meglio di sé. Si mise vicino a loro e attese che arrivassero tutti e la professoressa iniziasse a spiegare l’ argomento.

    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo



    Arriva a lezione fa un complimento alla professoressa della scelta del luogo e risponde alla domanda e saluta anche gli altri compagni prima di inizare la lezione
     
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    Amelia Farley
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    Se qualcuno si fosse interessato alla sua opinione avrebbe scoperto che Amelia Farley non era di certo una fan della docente di astronomia. Per quanto continuasse a studiare per la sua materia, per quanto consegnasse sempre i compiti per tempo e non si tirasse certo indietro di fronte alle lezioni che la docente organizzava per loro, comunque noj poteva dirsi entusiasta dei suoi metodi d’insegnamento. D’altronde da una ragazzina che stravedeva per Brian Ensor era difficile aspettarsi un pensiero diverso: lei era più per le lezioni tradizionali, per le persone sempre serie e ligie al dovere, e di certo Summer non rispettava quei canoni.
    Amelia non sarebbe comunque mai potuta mancare ad una lezione, nemmeno se rovinava i suoi personali progetti per il sabato sera. Nemmeno se aveva pensato più volte di lasciare perdersi, assentarsi e magari trascinare Nathan da qualche parte, per il brivido del rischio. Che cosa le stava succedendo?! Non ne aveva idea, forse niente di buono.
    Comunque, dopo aver indossato una giacca di pelle sopra la sua divisa –l’aria della sera era ancora pungente, e anche se lei adorava il freddo quella via di mezzo, quel caldo non troppo convinto, le urtava parecchio i nervi, ancora di più quando sentiva la pelle raffreddarsi anche se non era poi così tanto freddo. Cercò di avviarsi a lezione con il migliore atteggiamento possibile ma era evidente che non fosse troppo entusiasta di aver appena rovinato il proprio sabato sera per… un falò rosa?! Faceva sul serio?? La ragazza alzò un sopracciglio, avvicinandosi sempre di più a quel punto senza riuscire a capacitarsi del perché una persona adulta, per di più una docente, avrebbe dovuto scegliere qualcosa di così pacchiano e sopra le righe per una lezione ufficiale. “Buonasera.” salutò comunque, in modo educato e impeccabile ma comunque piuttosto serio. Non c’era molto che le si potesse biasimare, era stata puntuale e si era messa l’uniforme come una studentessa modella, ma questo non significava che il suo atteggiamento fosse dei migliori.
    Non riuscì a nascondere la sua espressione, giudicante e titubante al tempo stesso, e non riusciva nemmeno a portare a Summer quel rispetto reverenziale che portava a persone come Ensor perché faticava a vederla come una vera e propria docente, ancora meno se aveva organizzato una cosa del genere. Non che fosse il tipo che se ne andava in giro a fare stronzate – non era Nathan Parker King che scagliava incantesimi contro gli insegnanti!- ma non c’era ragione per lei di fingere molto più di quanto non stesse già facendo.
    Ascoltò la spiegazione della docente ma quando chiese se c’erano domande Amelia riuscì a tenere la lingua a freno solo per ben poco. I suoi compagni si concentrarono su dettagli irrilevanti, per lo più cose che lei sapeva già e che non aveva davvero bisogno di sentire ripetute per l’ennesima volta. Era quasi tentata di alzare gli occhi al cielo di fronte a quelle richieste così scontate e banali, e se non avesse avuto un minimo di contegno avrebbe pure chiesto ai presenti di tornare in camera a studiare se non avevano capito cose così basilari.
    “Il colore del fuoco ha una qualche utilità, o è solamente una questione estetica?” domandò lei dal nulla, all’improvviso, l’aria di qualcuno che di certo non avrebbe evitato di farsi un’idea ancora più precisa di chi aveva di fronte, forse più in negativo che in positivo.
    Per quanto riguarda i suoi compagni aveva rivolto un breve cenno ad Aibileen Beatrix e uno sguardo un po’ torvo a quella ragazza, Siria Healy , con cui non aveva ancora interagito ma che aveva appena elogiato quel fuoco decisamente irritante.
    Certo, d’altro canto il macchinario sembrava interessante, Amelia si sarebbe allungata verso di esso con occhi incuriositi, impaziente di passare nel vivo della lezione.
    “E’ l’energia della luna che lo alimenta, vero? Il novilunio è un momento di rinnovo… servono parecchie energie per ricominciare da capo. E’ per questo che siamo qui questa notte e non in una qualsiasi.” replicò, senza dilungarsi troppo in quella spiegazione ma affascinata più che altro da che cosa avrebbero potuto attivare, di preciso.


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    Ammetteva di essersi affezionata parecchio a Daniele, l’anno precedente, forse anche per via di quel che aveva vissuto durante il suo primo anno e per il modo in cui qualunque abitante di Hidenstone avesse lasciato un segno dentro di lei più o meno profondo. La storia di Jess, le lezioni… Daniele le piaceva, ma aveva cercato comunque di non partire prevenuta con Summer ed era contenta di non averlo fatto: la docente si era dimostrata parecchio fuori dalle righe, imprevedibile per certi versi, e ancora alle volte si sorprendeva dei programmi che proponeva per le sue lezioni, sempre colta alla sprovvista dalle sue scelte.
    Le lezioni all’aperto rimanevano comunque le sue preferite, per il momento: Mia aveva sempre apprezzato l’ambiente dell’Accademia ma doveva ammettere che avere la possibilità di respirare aria fresca e di lasciarsi distrarre di tanto in tanto dall’ambiente circostante non era male, anzi rendeva il tutto ancora più coinvolgente. Ancora di più se si stava parlando della lezione di Astronomia, che di certo svolta all’aperto assumeva tutto un altro fascino. Se per anni era stata affezionata ai libri, agli ambienti chiusi come le biblioteche e alle ore passate a studiare, ma per quanto la riguardava cominciava a credere che invece niente battesse le lezioni più creative e originali.
    Era così eccitata per quella lezione, forse anche grazie al clima ora sempre più piacevole anche di sera, che non le importava nemmeno di dover andare a lezione a quell’ora, dopotutto non era una cosa così rara per quella materia e ormai era curiosa. Non era sicura che Cameron sarebbe stato dello stesso avviso, in realtà, sospettava che il ragazzo avrebbe preferito di gran lunga rimanersene in camera e messaggiare fino a tardi, o magari guardarsi un film a distanza.
    Lei dal suo canto aveva provato a convincerlo che non sarebbe stato così male, che Summer avrebbe trovato un modo per rendere la serata interessante e meritevole di quel piccolo sforzo. Si augurava che fosse davvero così o non avrebbe voluto essere in sé stessa quando Cam avrebbe avuto iniziato a lamentarsi, avendo anche ragione…! Arrivata al luogo prestabilito rimase colpita dal colore accesso e tutt’altro che sobrio del falò che illuminava l’ambiente, trovando il suo posto nella cavità di un marchingegno che non aveva ancora avuto mai modo di vedere prima di quel momento.
    Salutò con un sorriso raggiante Aibileen: continuava a provare un profondo affetto per quella ragazza e ora che sapeva che Blake era stato colpito da lei non faceva a meno di immaginarseli assieme. Non che le augurasse Barnes, ma pensava che avrebbero potuto farsi del bene a vicenda. “Ehi!” le disse anche raggiante, affiancandola per poi lanciare un saluto anche a tutti gli altri presenti.
    Quell’atmosfera le piaceva, la trovava piuttosto particolare e rimase incantata per qualche istante dai riflessi rossastri tutti intorno: non le dispiaceva la particolarità di quella lezione e non vedeva l’ora di vedere che cosa avrebbero dovuto fare ma per il momento si concentrò sul presente e su quello che Summer aveva richiesto.
    “Il novilunio aveva radici profonde nella cultura druida e celtica. Era durante questa fase e durante il plenilunio che si eseguivano gli Esbat. Ho letto da qualche parte che si tratta di rituali pagani piuttosto importanti… simili ai Sabbat, giusto?” domandò alla docente prima di continuare. “Da quel che so gli Esbat sono rituali più intimi dei Sabbat, e ogni mese si celebre una Luna diversa.” proseguì, prendendo qualche istante per riportare alla mente le parole che aveva letto in uno dei tanti libri che aveva preso in prestito dalla biblioteca qualche tempo prima. “Quella di maggio è la Luna del fiore, è un momento di unione tra gli Dei e anche di massima energia: in questo preciso momento dell’anno l’energia spirituale è aumentata grazie all’influenza dell’astro.” terminò quindi, con un mezzo sorriso timido. “Significa che si tratta di un macchinario che trae la sua forza dall’energia spirituale?” chiese infine, per poi mordicchiarsi il labbro inferiore per darsi una calmata e smetterla di invadere tutti con il suo fiume incontrollabile di parole.


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    Interagisce direttamente con Aibileen Beatrix e lancia sorrisi e saluti a tutti i presenti.
    Pone poi le sue domande e riflessioni sul novilunio a Summer.
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    L'anno sembrava non terminare mai. Era ancora Maggio e gli esami M.A.G.O. si stavano avvicinando. L'agitazione di Gyll non era tanto per la preparazione di quest'ultimi, quanto per il fatto che avrebbe dovuto davvero studiare. Era molto nervosa in questo periodo, ciò la portava a non sopportare praticamente nulla. Sbuffava, mentre mangiava, come se anche cenare le desse sofferenza. Stava cenando accando ad Aidan, sospirando spesso, mentre il ragazzo - poveretto - doveva sopportarla. Spostava il cibo nel suo piatto, dividendolo in piccoli bocconi, ma senza realmente poi mangiarne la quantità stabilita, quasi come se stesse giocando con il cibo «Sì, ma non è giusto che anche una cosa bella come guardare le stelle, diventi un fastidioso studiare. Tra l'altro questo cambio di giorno ha scombussolato tutti i miei piani.» - sbuffò, lasciando cadere la forchetta nel piatto. Scrollò le spalle «Per me tutto è noioso, Aidan.» - il povero dioptase sapeva con certezza che Gyll era nel suo periodo no, un po' come se fosse costantemente ciclata, e riusciva comunque a starle accanto, anche tirandole fuori un sorriso quando alluse a qualcosa di diverso per quella sera «Immagino che saltare la lezione non sia concesso, vero?» - erano il diavolo e l'acqua santa quando si parlava di studiare.
    Riprese a giocare con i rimasugli nel suo piatto, mentre con la coda dell'occhio guardo Aidan sorridere al telefono. Sbuffò veramente infastidita «Cos'è che ti fa ridere tanto?» - sì, la piccola Gyll era davvero nervosa, non si poteva negare. Lasciò perdere le ultime briciole nel piatto e si alzò spostando la sedia di scatto, senza rispondere alla dolce domanda del dolce Aidan (vittima).
    Avrebbe seguito il ragazzino in silenzio, lungo il tragitto che li avrebbe portati nel posto della lezione, quindi si sarebbe guardata attorno per vedere un qualche volto che almeno in quel periodo, tuttavia la sola cosa che attirava la sua attenzione era quel fuoco rosa shocking che Gyll trovava almeno un po' divertente e quel macchinario strano che lei non aveva idea a cosa servisse. Ascoltòle parole della docente, mentre con la coda dell'occhio non perdeva di vista Aidan. Non rispose alle domande della docente, perchè come al solito non era proprio preparata e lasciò che fossero gli altri a farlo, cercando di attirare poco l'attenzione su se stessa.
    Gyll McKenzy

    "
    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
    "
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    La ragazza dai capelli di fuoco si presentò a lezione, con la divisa ormai estiva. La gonna a pieghe viola era rimasta la stessa, come anche gli anfibi neri lucidi che calzava, ma sopra portava una camicia bianca, sbottonata di due bottoni, vicino al collo, tenuta fuori dalla gonna così che le arrivasse a mezza coscia. Sopra portava un gilet viola con bottoni e rifiniture gialle. Sulla spalla destra vi era la tracolla della borsa piena di fogli, piume d'oca e boccette di inchiostro. La bacchetta della rossa sporgeva dalla tasca sinistra della gonna. Attorno al collo aveva la cravatta color giallo sabbia, tenuta mezza slargata. I capelli della fanciulla erano legati in una mezza coda e tenuti da una piuma d'oca, pulita e non sporca di inchiostro. Al polso destro portava un piccolo orologio dal bracciale, fatto di fiorellini, rigido ed un braccialetto composto da perline verde scure con un piccolo riccio che penzolava ad ogni passo.
    Si avvicinò al falò e gli occhi si spalancarono, prima alla vista del macchinario enorme e poi notando che c'era forse qualcosa di sbagliato nel colore delle fiamme... erano rosa!
    Sorrise verso la professoressa e disse con tono allegro tenendo la mano destra sulla tracolla della borsa.

    Buonasera professoressa, che splendida serata per osservare il cielo e che magnifico fuoco rosa, il colore particolare rende tutto più suggestivo... sono contenta che sia una serata così bella!

    Ascoltò con attenzione le parole dell'insegnante, portò il dito indice della mano sinistra alle labbra e chiuse gli occhi grigi come il cielo d'inverno, aggrottò le sopracciglia e poi rispose sorridendo e scuotendo piano la testa

    No professoressa tutto chiaro, ah no una ne ho, chiedo scusa. Sia il Chorium Astra che l'Astra Natura imprimono sulla pelle o sull'oggetto un simbolo, ma esso è permanente? Oppure dopo aver assolto il suo compito svanisce come succede per alcune rune?

    Cerca gli occhi dell'insegnante con lo sguardo grigio ed intenso, fattosi ancora più scuro per via del buio circostante, ma intriso di riflessi rosei che la fanno assomigliare ad una eroina degli anime.



    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda Stat.
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    Saluta la professoressa e poi le fa una domanda specifica su chorium astra e astra natura
     
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    Una lezione serale in più, in quel periodo, per Adamas voleva dire solo una cosa: meno tempo da passare insieme a Jesse. Già l’avvicinarsi dei M.A.G.O. lo stava mettendo a dura prova, per non menzionare l’ultima A in Pozioni (che per un perfezionista come lui era inaccettabile, nonostante Snowflake avesse tentato di tirarlo su di morale in diversi modi); ma il fatto di avere ormai sempre meno tempo libero a causa degli studi iniziava ad essere estremamente scomodo.
    Astronomia era profondamente cambiata: i tempi del riflessivo Daniele Salvatore erano finiti, purtroppo, ed ora erano nelle grinfie di un’americana scapestrata, a tratti troppo casinista, e spesso inopportuna. Non che Adamas odiasse Summer, ma era ben lontana dai suoi canoni di docenza, e decenza: era più somigliante ad uno Skyler (ma ancora più fuori luogo), piuttosto che al professor Olwen, che ormai era assurto nel suo cuore a fulgido esempio di docente perfetto.
    ‘Almeno a questo giro non sono in ritardo…’
    Le stelle in cielo rendevano la notte più romantica, e questo era uno dei pochi lati positivi che ci sarebbero stati negli anni seguenti nel continuare gli studi di Astronomia; forse sarebbe stato meno recalcitrante se la docente avesse avuto un altro tipo di approccio non alla materia, ma alla vita.
    Il fuoco rosa della radura non lo sorprese eccessivamente: aveva già vissuto scene simili, nelle lezioni precedenti. Lo stesso ascensore per giungere nell’Aula di Astronomia era eccessivo. Notò tuttavia che quella notte la professoressa sembrava più posata del solito, nonostante il suo canticchiare.
    “Buonasera, professoressa… ciao a tutti.”
    Prese posto nella radura, tentando di ignorare il buio ignoto in cui potevano nascondersi insetti di varia natura, e cercando di concentrarsi sui discorsi dei suoi compagni. Sembravano molto più avanti di lui nello studio, e si sentì parecchio fuori luogo; doveva mettersi in pari, ad ogni costo.
    “Mi scusi, ma muoversi durante la Luna nuova non potrebbe essere pericoloso? Insomma, non è che si veda poi molto… e se ci attaccasse qualcosa?”
    La voce di Adamas tremolò, al pensiero di dover affrontare l’ignoto dei dintorni dell’Accademia al buio. Ricordava fin troppo bene la lezione di Ensor sul Betlum Exumai, e sperava di non fare nuovamente brutti incontri.
    ‘Oh, beh - anche la lezione di Ostara di Olwen non è andata molto meglio…’
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    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard era sempre stato attratto dalla logica che si nascondeva dietro i calcoli aritmantici, e spesso riusciva a coglierne anche le connessioni con gli elementi astronomici che venivano trattati durante le lezioni della nuova docente di Astronomia. Sin dall’inizio del suo operato, la docente si era dimostrata avvezza a lezioni che spaziavano in lungo e il largo, e questa ventata di aria fresca e metodi educativi all’avanguardia era sicuramente un fattore da lui molto apprezzato. Per quella lezione in particolare, che a quanto pare era stata spostata in un luogo più aperto e probabilmente consono ad eventuali osservazioni astronomiche, Howard aveva deciso di prepararsi per bene: la divisa era, come al solito, indossata nel migliore dei modi, sempre con la spilla da prefetto ben posta ai lati della propria toga, mentre portava a tracolla una delle ultime cartelle che aveva comprato: finta pelle, completamente nera, sempre tempestata di spille carine e coccolose, e che conteneva come al suo solito una quantità esorbitante di libri, quaderni ed eventuali pergamene su cui svolgere compiti in classe. Dopo aver passato una mano nei capelli, così da rendere il proprio ciuffo ben ordinato, avrebbe iniziato la sua solita marcia verso il luogo della lezione, al quale arrivò prima del previsto.
    Lo sguardo, inizialmente, si volse verso la docente di Astronomia, alla quale il ragazzo regalò un sorriso dei suoi più dolci, accompagnandolo successivamente con un saluto cordiale e rispettoso, sempre rimanendo in perfetto ‘mood Howard’. “Salve professoressa, come sta?” Frase di rito che il ragazzo, per cortesia e per rispetto, rivolgeva sempre ai propri docenti. Ascoltò poi le sue parole circa gli avvenimenti di calendario, annuendo lievemente così da farle comprendere di seguire ciò che stava spiegando, per poi mordersi appena il labbro inferiore nell’osservare quello strano marchingegno che avevano di fronte con tanto di fuoco rosa brillante. Immediatamente, Howard, cercò di mostrarsi incuriosito, visto che comunque non aveva mai visto nulla di simile; dopo aver aspettato il proprio turno, avrebbe dunque chiesto alla professoressa qualche cosa in più su quanto avevano di fronte. “Professoressa, a cosa serve questo marchingegno? E cosa dovremo fare per attivarlo? Mi incuriosisce parecchio, e tutti noi siamo pronti a unire le forze per farlo tornare a funzionare!” Disse, sempre con la solita voce allegra e piena di vita, prima di iniziare a riflettere su qualche altra domanda da porle in merito al programma. Si grattò appena il capo, cercando in maniera continua una sorta di dubbio da colmare, ma effettivamente non riuscì a trovarne nemmeno uno: la docente era molto lineare nelle spiegazioni, e non perdendosi in dettagli superflui rendeva davvero i concetti in maniera ben chiara e lucida. In merito al concetto di Novilunio, Howard accennò un lieve sorriso, andando ad esprimere le proprie conoscenze ed opinioni in merito. “Si potrebbe erroneamente attribuire la ‘luna nera’ con qualcosa di negativo, come se di primo impatto rappresentasse una mancanza. Ma in realtà è proprio l’immagine del rinnovo, della rinascita: le energie che ci circondano sono pronte a risorgere, a sbocciare, proprio come un fiore apre la propria corolla al sorgere del Sole.” Breve pausa, prima di continuare a tutti gli effetti con il proprio discorso, qualora gli fosse stato concesso. “È anche una crescita a livello fisico, e difatti durante questa fase il nostro corpo vede i capelli crescere maggiormente, così come le piante si rinvigoriscono!” Ed attese le ulteriori parole della docente, andandosi a grattare leggermente il capo, così da comprendere nella totalità quello che lei stava spiegando.
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    Ametrin
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    Emma Lewis
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    Yuppie ye! Stava canticchiando la biondina, dirigendosi fuori dal castello per l'ennesima lezione di Astronomia dell'anno. Quella materia le piaceva, la docente le piaceva, stare all'aperto le piaceva... insomma, pareva tutto perfetto! Si stava chiedendo cosa aveva pensato per loro la professoressa Parton, sperando fosse qualcosa di figo -anche se, conoscendosi, le sarebbe piaciuta qualsiasi cosa esulasse dal semplice stare sui libri. Quell'anno, mancava poco più di un mese, avrebbe affrontato gli esami M.A.G.O e ne aveva abbastanza di stare china a studiare, quindi ogni tanto un po' di divertimento, era ben accetto.
    Si era talmente persa ad osservare il cielo, durante il proprio cammino, in quella serata speciale, che arrivò proprio a filo, infatti non era ancora davvero giunta a destinazione quando le arrivarono all'orecchio le parole della docente, anche se entro pochi passi sarebbe arrivata anche lei ed infatti spiccò una piccola corsetta che manco Heidi con le caprette e si fermò vicino a Mia. Ehi! Sussurrò alla compagna, tutta eccitata. La lezione non è ancora iniziata, vero? Mi sono distratta ad osservare il cielo... è bellissimo, non trovi? Sempre sussurrando, l'avrebbe sommersa di domande prima di accorgersi dello strano marchingegno lì presente, alla cui base era posto un insolito fuoco rosa. Secondo te a che serve? Sarà tipo una macchina per i pop corn? Domandò ancora alla Freeman, ascoltando poi le parole della docente ed eventuali dubbi dei suoi compagni. Lei non avrebbe proprio saputo cosa dire, visto che certe volte quando le chiedevano se avesse domande, sparivano tutte misteriosamente dalla sua mente, quindi stette -stranamente- in silenzio ad ascoltare. Ma Beltaine non è un pokemon, un digimon o qualcosa del genere? Chiese e non era certo una battuta per provare a far ridere qualcuno: credeva davvero in ciò che stava dicendo, visto che il nome non le era nuovo ma non si ricordava assolutamente dove lo avesse sentito prima di allora. E per caso... quel macchinario, prima era una slot machine che lei personalmente ha trasformato in qualcosa di astronomico? Aggiunse, interrogativa. A chiunque fosse in ascolto, quella domanda avrebbe potuto sembrare campata per aria al massimo senza nessun reale fondamento, ma Emma aveva ricordato le parole della stessa Summer durante il suo colloquio di orientamento per il percorso G.E.M.M.A. da scegliere e non aveva potuto fare a meno di chiederle se avesse applicato quel suo hobby anche in merito alla lezione di quella notte. Che Emma, avendo vissuto per tutta la vita tra i babbani, non avesse mai visto una slot machine, era parecchio strano... ma non impossibile.
    Stat scheda Ametrin
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    Interagisce con Mia e Summer :')
     
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    Summer Parton
    Prof di Astronomia? | 28 anni

    I ragazzi iniziarono ad arrivare e a prendere posto, e Summer dovette ammettere che non dar loro una vera e propria traccia per le domande si era rivelato un errore abbastanza grossolano. Li saluto più o meno informalmente, mentre continuava a inframmezzare sprazzi di canzone: era un peccato perdere il filo prima che arrivassero tutti.
    “Ciao, Harry - grazie, immagino. Beh, era un peccato sprecare una serata così, no?”: indicò le stelle. Avrebbe tanto voluto sdraiarsi sull’erba e non fare lezione, ma era quello il suo ruolo ora, no? Se avessero avuto tempo dopo, forse avrebbe potuto…
    ‘Nah - non ci sarà mai tempo, e se sforano il coprifuoco mi rompono le palle…’
    “Tutto bene, Howard - grazie. Grazie a tutti per il commento sulla voce, ma purtroppo il concerto è finito, e anche il tempo per i convenevoli!”: si alzò, finalmente, attizzando maggiormente il falò in modo che si potessero finalmente vedere tutti in viso.
    Era finito il momento di cazzeggio.
    “Aibileen, per quanto riguarda la tua domanda, ecco: questo tipo di Incanti... beh, li ho perfezionati io, prendendo spunto dallo Zodiaco occidentale. Ovviamente, nulla vieterebbe di crearne di simili in base ai Segni Zodiacali di altre culture, e di usarli - anche senza appartenere necessariamente a quella cultura. Forse alcuni potrebbero dire che si tratti di appropriazione culturale… ma sono stronzate, in questo caso; gli Incanti Zodiacali, per dirla in breve, assorbono l’energia cosmica delle Costellazioni a cui fanno riferimento. E le Costellazioni sono di appartenenza di qualunque creatura del cosmo.”
    Riprese fiato, notando la quantità di parole che aveva pronunciato, e della loro velata sfumatura da hippy new age; tuttavia, non avrebbe mai potuto fare a meno di vantarsi un poco. Erano stati teorizzati dal suo mentore, ma solo Summer era riuscita a metterli in pratica in una forma stabile e adatta al combattimento magico.
    ‘Resta ben poco di hippy, direi.’
    “Tuttavia, sono un argomento del quarto anno - le loro implicazioni e i loro limiti li vedremo assieme a tempo debito.”
    Guardò Aidan con il mezzo sorriso che, ai tempi di Ilvermony, dedicava agli atleti eccessivamente su di giri: celava una minaccia di un Aguamenti in piene parti intime, con una punta di condiscendenza.
    “Aidan, capisco gli ormoni, ma siamo a lezione: quando avremo finito, potrai guardare tutti i video che vorrai - ma non siamo qui per mercificare ulteriormente il corpo femminile, direi. Ora, il macchinario per ora lo lasceremo da parte, ma il tuo discorso sul novilunio è, almeno in parte, corretto… ascoltiamo anche i tuoi compagni, però. E no, Emma - non è una slot machine ricostruita; il legame tra Fortuna e Astri lo affronteremo al terzo anno.”
    Avrebbe dato modo a tutti di esprimersi, prima di sbilanciarsi su una risposta: riteneva più opportuno che si scervellassero un minimo, invece di imboccarli con una risposta pronta.
    “Grazie, Siria, ma le lusinghe non ti faranno alzare il voto…” disse, con tono fintamente serio, ma tradendosi con un piccolo ghigno “ma basta impegnarsi negli studi e riuscirete anche voi. Anche se alcuni di voi potrebbero non apprezzare l’estetica” e qui si voltò verso Amelia “per citare Khloé Kardashian: avete una vita intera per essere vecchi, ma pochi anni per essere giovani. Considerando ciò, un po’ di indulgenza verso qualche innocuo capriccio può solo fare bene - anche se potrebbe sembrare inutile, o sciocco. Ma vivete la vostra vita al meglio, e come ritenete giusto.”
    Oh, com’era facile per le ragazze adolescenti giudicare le altre donne; se fosse riuscita a insegnare loro un poco di solidarietà femminile, Summer ne sarebbe stata felice.
    “Detto ciò, grazie a tutti coloro che hanno citato Beltane - che non è un Pokémon, né tanto meno un Digimon. Neanche un mostro di DragonBall e affini.”
    Sospirò, fintamente sconcertata, prima di continuare: “Sì, possiamo dire che almeno in parte abbia origini celtiche, ma come molti dei Sabba le sue origini si perdono e si mescolano in diverse culture. So che il professor Olwen vi ha fatto una lezione durante Ostara, e probabilmente è molto più ferrato di me sulla storia dei Sabba; tuttavia, qualunque sia la loro origine reale, i Sabba si legano a momenti astronomici molto importanti. Beltane si rispecchia nella levata eliaca di Alpha Tauri, l’astro principale del Toro… ma anche questo sarà approfondito più avanti. Apprezzo la lettura che avete dato al Manuale, ma se dovessi coprire tutti gli argomenti non ci basterebbe… beh, un Biennio.”
    Sospirò, fintamente stremata dalle loro domande: era tutto sommato divertente essere messa, per così dire, sotto interrogatorio. Le ricordava le indagini dell’FBI di un passato ormai lontano.
    “Come molti di voi hanno giustamente riportato, il novilunio è il periodo del mese di rinascita e cambiamento… e perché no, anche di nuovi inizi. Anche se per le diete sono meglio i lunedì, Aidan.”
    Che fosse una battuta? Il tono neutro della professoressa non avrebbe aiutato a comprenderlo, ma ciò era altamente probabile.
    “La Luna del Fiore cade nella notte di plenilunio di maggio, quindi quest’anno cadrà il 26… ma le energie di questa notte hanno molto in comune con quella ricorrenza. Diciamo che durante questa Luna Nera” si voltò verso Howard, come ad apprezzare il suo commento sulla errata percezione del novilunio “occorre per rigenerare le energie, ed è proprio quello che tenteremo di fare stanotte.”
    Ascoltò quindi la domanda di Addison, pensando che in futuro forse sarebbe stato meglio fare una domanda chiusa, piuttosto che permettere agli studenti di inondarla; le faceva piacere l’interesse, ma ricevere millemila richieste diverse era arduo da gestire. Tuttavia, dissimulò il pensiero: avrebbe risposto agli studenti in maniera adeguata. Si sarebbe divertita in seguito.
    “Chorium Astra e Astra Natura imprimono un segno, come dici tu, ma questo dura a seconda della bravura di colui che usa l’incanto. Insomma, un po’ come per le Rune, immagino - più si è abili, più l’effetto planetario è duraturo.”
    Avrebbe osservato gli studenti, iniziando a dividerli all’apparenza casualmente in quattro gruppi.
    “Bene, iniziamo con la prima parte pratica; come vedete, al macchinario mancano dei pezzi, per la precisione quattro sfere. Purtroppo, attualmente sono scariche ed invisibili; le istruzioni riferiscono che le sfere tendono a cercare determinati punti energetici per essere ricaricate.”
    Scandiva bene il discorso, in modo che i ragazzi potessero seguirla; in parte stava spiegando le vere istruzioni, in parte stava romanzando la realtà. Gli studenti però non sarebbero mai riusciti a capire quale fosse la parte inventata.
    “Ora, non avete ancora appreso dei metodi efficaci per la ricerca dei punti energetici magini… ma il novilunio vi aiuterà: stanotte, potrete avvalervi di ogni mezzo, per non perdervi e per ricercare la via. Purtroppo non potete affidarvi ad altra fonte di luce, e dovrete lavorare in gruppo per procedere nella totale oscurità.”
    Era giusto dirgli quale incantesimo era più opportuno per ritrovare le tracce? Forse sì, ma dare la pappa pronta agli studenti non era nel suo stile; era più formativo farli ragionare con la propria testa.
    ‘Beh, dai - un piccolo suggerimento è ok.’
    “C’è tuttavia un incantesimo che farebbe al caso vostro, per la ricerca delle tracce magiche - è del primo anno, e l’avete sicuramente sottovalutato. Non vi dirò di più, perché credo nella vostra abilità di ragionamento; potete arrivarci in autonomia.”
    Fece una pausa solenne, più utile a inventare l’ultima parte di discorso che a rendere importante quanto riferito fino a quel momento.
    “Ecco, non so che genere di creature si annidi nell’oscurità stanotte, Adamas - ma almeno potete stare tranquilli, non sono licantropi. Vi renderete conto di essere arrivati quando brancolerete nel buio più totale, ma i fasci di energia trovati dalla squadra si concentreranno in un’unica direzione. Cercate di non perdere il vostro gruppo: vi serviranno abbastanza forze magiche, per una ricerca efficace.”
    Chissà come si sarebbero ingegnati per non disperdersi; Summer era consapevole che l'incantesimo ottimale per quella ricerca, durante il novilunio, non era particolarmente utile ad illuminare i dintorni - gli studenti avrebbero comunque continuato a brancolare nel buio. Si sarebbe manifestato solo una flebile traccia, che unita alle altre li avrebbe aiutati a trovare l’energia magica sopita delle sfere.
    Si riteneva abbastanza soddisfatta dalla spiegazione fornita, ma mancava ancora un particolare.
    “Ah, vi sconsiglio di usare il Visibula Noctambulus… ma, se proprio ci tenete al rischio, fate pure. La vita è un gioco azzardo, no? Ricordate solo che vale la pena scommettere se la speranza della vittoria è maggiore del danno della sconfitta… ma non vi dirò se questo è il caso.”
    Tirò fuori un visore a infrarossi, con il quale avrebbe seguito la prova; se voleva che il suo avvertimento, forse falso, forse no, fosse almeno preso in considerazione, avrebbe dovuto essere la prima a seguirlo.
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    Summer ha risposto brevemente a tutte le vostre numerosissime domande, maledicendosi per aver permesso a quest'orda di marmocchi di dire qualunque cosa passasse loro in testa apprezzando la vostra lettura del manuale. Ma ora si entra nel vivo.

    NB: eventuali ritardatari potranno ancora entrare a lezione; semplicemente, Summer vi spiegherà brevemente cosa cercare e non saprete con chi siete capitati in gruppo. Non vi vedrete, almeno finché brancolate nel buio, ma sentirete i rumori prodotti dagli altri.

    Le squadre sono quattro, e sono le seguenti;
    1) Alfa: D’Angelo; Farley; Vesper.
    2) Bravo: Beatrix; McKenzy; Van Leeuwen.
    3) Charlie: Healy; Wood; Lewis.
    4) Delta: Dannel; Hargraves; Freeman.

    I nomi in grassetto sono i capisquadra; non avranno una vera e propria carica di comando, ma saranno responsabili della coesione, affinché i membri del loro gruppo non si dividano.

    Ogni squadra, una volta lasciato il campo base dove si trova il fuoco, dovrà ricercare una sfera del macchinario; le regole sono poche e semplici:
    1) cercare in tutti i modi di restare uniti, altrimenti perderete il gruppo e sarà difficile rivelare la traccia. Il buio in cui sarete immersi è davvero scuro, e al momento pare che le stelle non riescano a rischiararlo;
    2) usare la magia per trovare la scia di energia lasciata dalle sfere (Summer ha ammesso che uno in particolare del primo anno è migliore per questo lavoro, ma non sapete quale sia);
    3) se usate un Visibula Noctambulus, non sapete cosa potrebbe accadere; Summer l'ha solo sconsigliato, non vietato.

    La prossima scadenza è il 12 maggio, ore 13.00.

    Da questo momento in poi, gradirei uno spoiler con il riassunto delle azioni eseguite dal vostro personaggio; non c'è un limite numerico, ma non è detto che non ci siano delle conseguenze ad un eccessivo uso di magia. In ogni caso, non rischierete mutilazioni e/o la vita; Summer non vuole ulteriori denunce o indagini a suo carico.
     
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    Anche per lui sarebbe stata decisamente una serata migliore se fosse stato da solo in compagnia di una ragazza, un luogo molto romantico dove poter esprimere al meglio e liberamente i suoi sentimenti con la stessa, ma non era così ed era pur sempre una lezione. L'essere divisi in gruppi aveva sempre dei possibili imprevisti, ma non si sarebbe assolutamente limitato per finire in team con qualcuno o qualcuna con cui non andava perfettamente d'accordo per lui quello era poco ma sicuro. L'utilizzo di quel macchinario aveva quindi uno scopo più preciso e loro divisi in team dovevano andare alla caccia dei pezzi mancanti dello stesso, non era un compito almeno inizialmente impossibile anche se ormai aveva imparato che le sorprese potevano essere dietro l'angolo. Ricercare delle sfere non sembrava essere impossibile, poteva essere decisamente fattibile a suo avviso con un po' di impegno. Cercò di ragionare su quale incantesimo poteva essere utile alla loro causa, gli indizi della professoressa potevano assolutamente aiutarlo a capire quale era. Pensandoci trovò quello che secondo lui poteva fare al loro caso, aveva tutte le caratteristiche necessarie per trovare la sfera da portare poi al macchinario, ovviamente doveva agire in squadra. Si avvicinò a Emma e Haley poi prese la parola.

    Ragazze, vediamo se riusciamo a fare un buon lavoro, dobbiamo trovare questa sfera per fare bene.

    Dette un piccolo sguardo sulle compagne di avventura e disse il suo responso sul possibile incantesimo che serviva a suo avviso.

    Forse ho trovato ciò che fa al caso nostro, il Sortilegio della Luce Astrale, che può rendere visibile una cosa invisibile come può essere la traccia della sfera che dobbiamo trovare. Voi avete delle altre idee in merito?

    Sperava che approvassero la sua idea, ma lui avrebbe provato lo stesso, era la soluzione giusta per lui. Per prima cosa usò la bacchetta per fare un po' di luce, il buio non era assolutamente un alleato. Portò la bacchetta in alto e fece una piccola circonferenza con la stessa. Poi disse la formula magica.

    Lumos!

    Se fosse riuscito nell'incantesimo la punta della bacchetta sarebbe diventata una fonte di luce e avrebbe aiutato il loro percorso. Poi avrebbe riportato la bacchetta davanti a se e avrebbe fatto con decisione un cerchio in senso antiorario. Poi con un attenzione e decisione ancor maggiore avrebbe detto la formula magica dell'incantesimo scelto per provare a cercare le tracce della sfera, l'obiettivo della loro ricerca.

    Lumos Astralis!

    Sperava a quel punto che il suo catalizzatore potesse generare un fascio di luce ma con un effetto decisamente diverso, avrebbe forse, almeno nelle sue intuizioni, rendere visibili ciò che era invisibile, quindi anche la traccia magica della sfera.


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    Entrambi gli incantesimi sono in maniera non auto conclusiva

    Nome: Incantesimo della Luce
    Classe: Generico
    Formula: Lumos
    Movimento: bacchetta in alto, fare una piccola circonferenza
    Effetto: Illumina la punta della bacchetta, fornendo una fonte di luce al mago
    Note: con Intelligenza > 25 consente di colorare la luce emessa; con Intelligenza ≥ 35 il mago può concatenare Nox e Lumos liberamente rendendo la luce intermittente.
    La bacchetta continua ademettere luce finché non viene utilizzato Nox.

    Nome: Sortilegio della Luce Astrale
    Classe: Generico
    Formula: Lumos Astralis
    Movimento: Un cerchio in senso antiorario
    Effetto: genera un fascio di luce simile a lumos ma che gode dei potere dell’astro splendente in cielo. Di giorno emette un fascio arancione che può abbagliare e ustionare; di notte evoca un fascio azzurrino che può rendere visibile l’invisibile
    Note: l’effetto solare è proporzionale all’Intelligenza del mago; l’effetto lunare all’Intuito.
     
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