MINIQUEST: Le vie segrete

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    Gli Snasi
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    Ludmilla sembrava più che contenta del gruppo che era riuscita a mettere su e cercò di non dare troppo peso all’antipatia che provava nei confronti del povero Blake (chissà perché l’era antipatico, poi… lui che è sempre così tenero, no?) e quando ebbero le informazioni giuste la ragazza guardò gli altri membri di quella squadra di ricerca, entusiasta del fatto che avessero subito risolto gli indovinelli di quel quadro impanicato.
    «Bene, direi che siamo davvero una squadra favolosa! Non ci resta che iniziare a cercare nei posti giusti e finalmente avremo questo magnifico tesoro!» – rallegrò gli animi di tutti, con un sorriso smagliante e passando a rassegna ogni persona che c’era davanti a lei. Poi Gyll decise di mettere ancora sotto torchio il quadro, che continuava a guardarsi intorno come se fosse stato scoperto e avesse paura delle eventuali conseguenze. Tuttavia, un po’ per lo stress dell’interrogatorio che aveva ricevuto, un po’ per la poca incisività della ragazzina, Mr. Duck iniziò ad urlare contro la poveretta «NON SO, VUOI ANCHE CHE VENGA IO A TROVARE LE COSE PER VOI? Devo fare sempre tutto io! Già sono stato ingannato! Vooooiiiii!! Voi mi avete ingannatooooo!!!» – si voltò di spalle, proprio ad indicare che non avrebbe dato ulteriori aiuti a quei ragazzini che avevano già osato troppo, povero Mr. Duck! Nel frangente in cui tutti erano impegnati a parlare con il quadro e cercare di ottenere altre informazioni, Addison con mano lesta, riuscì a mettersi in tasca la targhetta del povero vecchio signore vestito nero.
    Una volta che i gruppetti furono formati, Ludmilla si guardò attorno e notò come nessuno la stesse includendo. Tuttavia, per amor di gentilezza, Aidan sembrò invitare chiunque volesse andare con loro e sbuffando appena, consapevole che avrebbe fatto la candela, la ragazzina si avvicinò ai due «Beh, visto che nessuno mi vuole, io vengo con voi!» – quindi si diressero tutti nelle zone che avevano deciso di ispezionare.
    Non appena tutti furono fuori e soprattutto lontani dalla sala da tè, Mr Duck tornò a guardare la stanza rimasta ormai vuota, se non fosse per gli elfi che continuavano imperterriti il loro lavoro «Sono andati via?» – domandò guardando a destra e sinistra, quasi a cercarli in un buco buio della stanza «oh, finalmente… adesso sono finalmente più tranquillo. Mentre loro sono a cercare i --- OH, SANTO MERLINO, COSA HO COMBINATOOOOO! COSAAAAAA!!!!» – il poveretto, adesso si rese conto che aveva svelato loro un segreto che aveva promesso di mantenere «Mi uccideranno, cancelleranno i miei colori! Diventerò una cornice vuota, sono un quadro finitooooo!!!» – iniziò a piagnucolare in maniera molto fastidiosa, tanto che quadri vicini si tapparono le orecchie, borbottando lamentele incomprensibili perché dette tutte insieme. «Devo fare qualcosa! Devo fare qualcosa! Tinky, Winky! Correte, andate ad avvisare tuttiiiiii! Le fontane, Rub! Correteeeeeee» – due elfi che stavano posando dei vassoi sul buffet si fermarono all’istante e facendo cadere il piatto sul pavimento con un tonfo metallico assordante, corsero nei luoghi citati ad avvisare chissà chi, poi. «Voi altri!» – e questa volta un braccio si allungò ad afferrare due signore con un camiciotto da cucina, del quadro accanto «Sala trofei e biblioteca! Fate girare la voce! STANNO ARRIVANDO! STANNOOOOO ARRIVANDOOOOOOOOOOOOOO!» – il panico era sparso, ormai.

    Sala Trofei

    La sala dei campioni, la vetrina della Gloria. Ecco cos'era quella stanza dove Blake, Ben ed Harry erano arrivati, e come non aspettarsi che il così tanto egocentrico Blake non andasse lì dove prima o poi ci sarebbe stato anche un suo ricordo?
    Peccato, però, che oggi non stava andando tutto per il meglio per l'Opale: separato dai suoi amici (ciao Jesse, ciao Erik!), picchiato da una scopa e ... nella sala che probabilmente avrebbe fatto perdere la pazienza al ragazzo già poco stabile emotivamente. Il discorso che aveva fatto prima ai due primini, aveva fatto capire ai ragazzini che Blake era un leader, uno di quelli che prendeva in mano la situazione qualsiasi essa fosse stata, nonostante le sue parole fossero state un po' antipatiche. Il primo a varcare la soglia del Portale della Gloria fu proprio il ragazzo del terzo anno, a capo di quell'improvvisato gruppetto.
    Avanzando nel museo, avrebbero potuto notare come tanti fossero i trofei lì esposti e sembravano tutti uguali, come se non avessero niente di particolare da poter attirare l'attenzione dei tre ragazzi. Il B.P.T. era al proprio posto e il caro e vecchio Ruckus sembrava dormicchiare come se della loro presenza non gli interessasse poi molto, fedele alla Preside e al corpo docenti, esclusivamente. Alla fin fine, lui era lì solo ed esclusivamente come guardia affinchè non rubassero niente, giusto?
    Avanzando nella sala dell'egocentrismo (leggasi: sala dei trofei lol), i tre non sembravano constatare così tanta differenza tra una coppa e l'altra, ma allora, cosa stavano cercando?
    Ben, guardandosi intorno aveva potuto notare che alcuni quadri si stavano agitando e facevano un passaparola, tra loro, bisbigliandosi alle orecchie.
    Quel loro bisbigliare, però, fu interrotto da un tonfo improvviso, come se fossero caduti a terra tanti lucchetti e poi uno strano fruscio frenetico, come ali che continuavano a sbattere.
    Ma oltre a questi rumore, dalla Sala, nella zona dove vi erano i manufatti dell'età moderna, iniziarono a risuonare dei tamburi, creando una particolare atmosfera di sfida. Se i tre avessero raggiunto la zona dove tutti questi rumori sembravano accumularsi, avrebbero notato con sommo piacere di Blake che molte medaglie, statuine, coppe avevano le ali ed erano arrivate fin sotto la volta alta 6 metri, della stanza.
    Poco più avanti avrebbero potuto vedere - esposte e ben lucidate - tre scope, che erano appartenute ai tre Capitani delle case di Hidenstone dell'anno 2012. Se avessero letto i loro nomi, non ne avrebbero riconosciuto nessuno, ma i colori che erano dipinti sul manico erano facilmente riconoscibili in quelli di Ametrin, Black Opal e Dioptase. Il rumore delle ali rendeva quasi fastidioso il parlare lì dentro, eppure se avessero alzato la voce, sarebbero riusciti anche a sentirsi tra loro: fantastico, no?
    Ben e Blake, se avessero aguzzato la vista verso i volatili improvvisati, avrebbero notato che ce n'era una, tra le coppe che svolazzava, davvero più brillante delle altre. Che fosse quello che stavano cercando?

    Le fontane Emotive

    Che bella scelta che aveva fatto Erik con Addison, vero? Gli unici fortunati che avevano la possibilità di uscire dalle mura di quell’Accademia per questa ricerca del tesoro. Era un’accoppiata strana quella del prefetto e della primina, ma alquanto interessante. I due avevano iniziato ad attraversare i Giardini, e potevano ammirarne le meraviglie floreali che in primavera sembravano donare ancora più colore a quella vasta area verde che pareva na cartolina! Da lì era possibile vedere quasi ogni punto dell'Accademia: il cancello d'ingresso, il misterioso labirinto, finanche il bosco di Ragna. Ma non mancava nemmeno la possibilità di visitare il lago Vaan, che grazie a condotti artificiali innaffiava campi rigogliosi... Insomma, una vera e propria riserva naturale. Ogni colore sembrava essere esaltato dai raggi del sole pomeridiano che ancora non voleva calare, le giornate si erano allungate ed era quasi piacevole camminare all'interno di quello spazio.
    Ma Erik e Addison sapevano benissimo che non c'era poi il tempo di una così romantica passeggiata nella natura, perché erano andati lì con un motivo importante: disseminate in quattro punti dei Giardini, vi erano quattro importanti fontane. A vederle, a dire il vero, si sarebbe pensato che Victoria non avesse pagato abbastanza un architetto per poter abbellire quelle che sembravano semplici marmi decori messi lì per bel vedere, eppure tutti gli studenti sapevano che ognuna di quelle fontane era il riflesso liquido di una loro possibile emozione. La gioia, la paura, la rabbia e l'invidia erano raccolte in quelle bacinelle, aspettando solo che qualche malcapitato ci si specchiasse per mostrare volti contorti da tali emozioni e se ne avessero bevuto anche solo un sorso, quelle sarebbero diventate le loro di emozioni, per un bel po' di minuti.
    Erik e Addison erano diretti proprio lì, in quella zona dove i sentimenti diventavano acqua. E mentre quei due erano intenti a capire dove stessero andando a cavar il pelo nell'uovo, qualcosa colpì l'attenzione di Erik: sentì una volata di vento, come se qualcuno avesse rapidamente spostato l'aria passando accanto a lui e si sarebbe girato abbastanza in tempo per vedere un elfo frettoloso scappare verso zona sud-ovest del giardino.
    Cosa ci faceva un elfo lì? Chiaramente loro non sapevano di cosa aveva combinato quel piagnucolone di Mr. Duck non appena erano usciti dalla Sala da té, tuttavia, pochi attimi dopo, lo stesso elfo, Twinky tornò indietro con la medesima fretta, ma... «AHIO!» - l'elfo cadde col suo sederino a terra, toccandosi il naso dopo essersi schiantato contro il Prefetto Ametrin. Con il viso arrabbiato, guardò il ragazzino, per poi sgranare i suoi occhioni verdi «Oh no! Oh no! Si arrabbierà con Twinky, ora! ci hanno scoperto, stupido Twinky.» - quindi saltò di nuovo in piedi e corse via in un batter d'occhio!
    Se Erik fosse stato tanto attento, avrebbe potuto confermare che l'elfo stava guardando proprio nella direzione da cui gli era parso vederlo scappare prima, sud-ovest. Che avesse a che fare con la loro ricerca? Poteva provare ad intuirlo, ma ci fu una cosa che Addison ed Erik avrebbero potuto dire con certezza: improvvisamente, dopo l'apparizione e la scomparsa caotica di Twinky, nell'aria si era sollevato uno strano suono che proveniva da quella direzione. E se avessero deciso di imboccare quella strada, sarebbe continuato a crescere, e crescere...

    Cucine

    Ah, le cucine. Un luogo decisamente non troppo romantico, ma alla fine si sa: cucinare è un atto d'amore, perché lo fai per gli altri.
    Era forse per questo che Aidan aveva proposto alla mezza-veela che gli faceva da dolce metà, di accompagnarlo tra gli scaffali della cucina? Forse il pensiero di poter utilizzare farina, mattarello e quant'altro, stava creando in lui pensieri un pochetto osé?
    Peccato che qualcuno aveva deciso di rovinare il loro viaggetto culinario, facendo da terza incomoda. Ludmilla si piazzò tra i due e tutti e tre si diressero verso le cucine.
    Dovettero scendere, scendere, scendere, scendere e ... no, ok, risalite un pochino che siamo scesi troppo... dicevamo; si diressero nella zona più movimentata della Hidenstone sotterranea, lì dove ogni stomaco avrebbe trovato ristoro, se non fosse che non era permesso loro rubare senza prima aver ripulito i piatti che sembravano non terminare mai di apparire, sporchi e da lucidare.
    Durante il tragitto, Ludmilla si stava annoiando e per questo motivo iniziò a molestare la coppietta «Quindi, quindi, quindi... da quanto tempo state insieme?» - Ludmilla era sempre a caccia di scoop, non poteva farne proprio a meno. Tuttavia, ormai alle porte delle cucine, iniziate a sentire un rumore di piatti che venivano sbattuti e qualcuno che borbottava, con un accetto leggermente francesce «Pour l'amour de Dieu! Quella idiot di Ruri me ne ha fatta un'altra! Tutto io devo fare! Come sempre! E adesso ci voleva anche questa cosa di Rudmond! Quel ennui!» - il suo parlare era veramente stizzito e potevate giurare che avevate sentito anche qualche brutta imprecazione verso la povera Ruri.
    Quando finalmente entrate nelle cucine, Rub non si accorge di voi e potete vedere che l'elfo, con il cappello da cuoco di qualche taglia più grande di lui, saltella da una parte all'altra cercando di sistemare tutti gli utensili. Qualche piatto vola, quasi come se fosse un modo dell'elfo di sfogare la rabbia contro Ruri. «Saaaaaaaalve Chef!» - Ludmilla sembrò ignorare completamente il pessimo umore dell'elfo e si fece avanti, salutandolo a gran voce.
    Gli occhioni scuri dello chef, grandi sicuramente più della norma, si voltarono verso i presenti, zittendo il suo borbottio e fermando anche il lancio dei piatti «Ah. Quindi siete qui davvero. Mon Dieu, ma che male ho fatto!» - non sembrava per niente contento del vostro arrivo, tuttavia lo vedete prendere tre stracci bianchi e lanciarveli contro «Se siete qui senza essere stati invitati, dovrete smazzare con me. Allez, bouge!» - sicuramente lui non era uno di quelli che ammetteva dei no, ma quando vi aveva guardati, i suoi occhi scuri che erano sempre in costante movimento per tenere tutto sotto controllo, ebbero una leggera smorfia di ulteriore fastidio, roteando verso l'alto, quindi se non volevate essere voi a fare la fine dei piatti rotti a terra, sarebbe stato meglio non contraddirlo.
    Dopo avervi dato gli stracci e avervi nevroticamente indicato una grandissima pila di piatti da lucidare, Rub iniziò a trafficare con la cucina, prendendo un vecchio librone impolverato e sbattendolo sul ripiano di lavoro «Devo anche cucinare per voi, quelle douler! A breve ci sarà la cena, dovete pure venirmi a disturbare!» - parlava pressocchè da solo e non sembrava calcolarvi più di tanto. Quando aprì il librone e iniziò a sfogliarlo, qualcosa successe: un rumore di tamburi che sembravano annunciare la guerra in arrivo, iniziò a battere fino a far vibrare i vostri cuori. Che c'entrasse qualcosa con quel libro?

    Biblioteca

    C'è chi scende e c'è chi sale, giusto? Beh, voi salite. Un'altra bellissima combriccola improvvisata: due prefetti, una scopa e un chocobo rosa a cui Jesse aveva tatuato una runa che nel renderlo silenzioso come una piuma, aveva fatto sì che il chocobo si sentisse un passerotto legiadro, pronto a camminare anche sulle uova.
    Jesse mandò avanti Scopina e quella, di tutta risposta si avviò, sbagliando strada e accorgendosene solo dopo che gli altri si sarebbero avviati, seguendoli di corsa. Inutile a dire, che a quanto avanscoperta, Scopina non sapeva rendersi utile.
    I quattro cavalieri, quind, si dovettero accontentare di raggiungere la biblioteca con il rischio di incappare in pericoli e mostri (?).
    Per loro fortuna, però, questo non accadde e riuscirono a raggiungere l'enorme biblioteca in men che non si dica.
    Tuttavia, quando varcarono l'enorme portone di legno, un rullo di tamburi iniziò a risuonare e Scopina si nascose dietro Jesse, quasi per paura di quel che stava per accadere.
    I quattro non riuscirono proprio a varcare la soglia che davanti a loro, una da destra e una da sinistra, un po' come il Team Rocket, apparvero le due sorelle Chandler «Io sono Doris!» - disse la signora dagli occhiali rossi «Ed io Brigitte!» - e in coro proseguirono «Vi stavamo» «Aspettandooooooo!» e fecero vibrare le loro ugule come se stessero scaldando la voce per una sorta di canzone «Siamo qui per allietarvi!» - «Per stupirvi!» - «E alle vostre domande» - «Rispondereeeee!» - oltre a parlare completandosi le frasi, ora avevano iniziato addirittura a farlo con un leggero ritmo a cappella, che sembrava rallegrarle di molto.
    «Noi sappiamo cheeeeee» - «Di Rudmond quiiii...» - «Volete sapereeeee!» - e il loro ritmo cambiò ancora. Ogni jingle era decorato con ampi gesti delle braccia, giravole e talvolta espressioni che coronavano le loro voci. Scopina e Jolly sembravano quasi incerti di quello che stava succedendo!


    //Iniziamo la vera caccia al tesoro, signorini!
    Come avete notato, adesso gli scenari si sono divisi *_* ognuno di voi ha qualcosa con cui avere a che fare, nel frattempo vi faccio dei brevi riassuntini ♥

    - Sala trofei: ehi voi tre! Non sarebbe divertente se improvvisamente tutti i trofei iniziassero a volare sotto una volta di 6 metri? *_* beh, vi accontento subito! Se volete sapere chi sono Ruckus e B.P.T., vi consiglio di dare un'occhiata qui.

    - Fontane Emotive: qui trovate la descrizione del luogo, che vi potrebbe servire per il vostro post in questo scenario. Erik sei riuscito a vedere Twinky all'andata, ma lo scontro con lui è stato durante il ritorno. La musica parte non appena il piccolo elfo scappa via e cresce man mano che vi inoltrate nella zona sud-ovest.

    - Cucine: siete alle prese con un'impicciona e uno chef incavolato. Vi piazza quegli stracci in mano e decide che dovete pulire i suoi piatti, mentre lui prepara la cena per tutti gli studenti. Eppure, quando apre quel libro, uno strano suono inizia a rimbombare nella stanza. Qui la descrizione delle cucine!

    - Biblioteca: ehm ehm... avete presente quelle puntate musical delle serie tv?! BENVENUTI MIEI CARI NEL VOSTRO MUSICAL!
    Vi tocca fare i conti con le sorelle Chandler per recuperare qualche informazione che possa servirvi. Qui ulteriori informazioni sul luogo!

    Vi specifico solo piccole cose: da questo momento in poi, vi chiederei di inserire lo spoiler alla fine delle vostre azioni con indicato quello che fate e tutti i dati necessari al fine della quest, così come regolamento recita, così da facilitare chi gioca con voi, ma soprattutto avere sempre bene a mente le vostre statistiche, quirk, azioni e i vostri oggetti.
    Se volete un esempio semplice di quel che dovrebbe esserci in uno spoiler potete sbirciare qui.

    Motivati dal discorso di Ludmilla, durante la quest potete decidere una sola azione su cui poter far valere il lancio con vantaggio, ripensando alle sue parole!
    Che significa? Che avrete la possibilità di comunicare in spoiler, qualora vogliate, quale azione avrà la possibilità di godere di due lanci dei dadi, così che la vostra azione abbia maggiore possibilità di riuscita, dovendo scegliere - il master - il valore più alto del dado.
    CITAZIONE
    ❈ Attacco con Vantaggio
    Il Vantaggio indica una posizione particolarmente favorevole del mago, tale per cui al momento dell'esito il master per quella data azione non lancerà un singolo dado, bensì due, scegliendo tra di essi quello più favorevole al PG (generalmente quello più alto).

    E' stato rollato il dado per l'Easter B-Egg, tuttavia sarà necessario al prossimo post dichiarare che abbiate portato il vostro zaino. Vi comunico che il valore uscitò dall'Easter B-Egg è: 1d7=6

    Adesso, un po' di numeri:
    CITAZIONE
    HARRY: Easter B-Egg: Collirio / quadri: d20=4+1=5 / trofeo: d20=13+1=14
    ADDISON: Easter B-Egg: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna / elfo: d20=8+1=9
    AIDAN: Easter B-Egg: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
    ERIK: Easter B-Egg: Collirio / elfo: d20=13+3=15
    JESSE: Easter B-Egg: Collirio / runa perth su Jolly: d20=8+7=15
    BEN: Easter B-Egg: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna / quadri: d20=18+1=19 /trofeo: d20=20+1=21
    BLAKE: Easter B-Egg: Bomba abbagliante / blake che fa blake: d20=5+7+1=13 / quadri: d20=11+5=16 / trofeo: d20=20+5=25
    GYLL: Easter B-Egg: 12 Caramelle
    HOWARD: Easter B-Egg: Collirio

    CUCINE: AIDAN+GYLL+LUDMILLA
    SALA DEL TESORO: HARRY+BLAKE+BEN
    FONTANE EMOTIVE: ERIK+ADDISON+PIUMA
    BIBLIOTECA: HOWARD+JESSE+SCOPINA+JOLLY

    SCADENZA: 18 Aprile 2021 ore 23.59
    Baciotti stellari ♥
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Le parole di Blake non lo resero felice, aveva osato mettere in dubbio che lui avrebbe potuto, così come lo stesso altro membro del gruppo, Benjamin, mettere in discussione il lavoro che potevano fare nella ricerca nella Sala dei Trofei, alla fine volevano tutti la stessa fine, trovare un tesoro.

    Stai tranquillo Blake, non faremo niente che non faccia gioco di squadra.

    Cercò conferma nelle sue parole rivolgendosi anche a Benjamin.

    Giusto Ben?

    Poi iniziarono la loro camminata verso la sala dei Trofei. Arrivati quindi dopo pochi minuti nella stessa stanza del castello. Di sicuro non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa da Blake, era lì per fare la sua parte, così come doveva fare Blake, poco ma sicuro. Ad entrare in essa fu per primo proprio il più grande di quel gruppetto. Guardò i trofei che si ponevano davanti ai suoi occhi ma non vide niente di particolare che potesse essere considerato un tesoro o qualcosa del genere, sperava sicuramente in qualcosa che desse nell'occhio. Un punto a loro favore però sembrò esser dato dai quadri nella stanza, vederli parlare era normale, ma bisbigliare così tra di loro era strana come cosa. Un forte rumore, un tonfo, lo fece girare subito di scatto per vedere cosa era successo.

    Ma cosa è successo qui? Avete sentito anche voi vero ragazzi?

    Oltre ciò sentì anche dei rumori come se fossero dei tamburi. Non capiva a cosa potessero portare tutti quei rumori così vari, ma non era una cosa abituale nella stanza, poco ma sicuro. Raggiunse la zona prendendo l'iniziativa.

    Seguitemi ragazzi.

    Arrivato nella zona dove aveva sentito i rumori vari, vide come delle coppe, statuine e medaglie era insolitamente in alto, avevano preso il volo arrivando fino in cima alla volta, erano diversi metri da fare. Si girò un attimo e notò quelle scope con sopra dei nomi che a primo occhio non erano famosi, ma avevano i colori delle tre casate, tra cui la sua i Black Opal. Era un chiaro segno che era ora di volare con le scope, per lui il problema non esisteva adorava il Quidditch. Dette un occhio alle cose svolazzanti, e vide come una delle coppe era decisamente più brillante delle altre, era forse quello che poteva essere considerato il tesoro? Per lui si. Prese quindi la scopa staccandola da dove era appoggiata poi ci salì sopra e iniziò a salire in alto con la stessa cercando di avvicinarsi il più possibile a quella coppa così brillante. Se fosse riuscito ad arrivare vicino al punto giusto avrebbe fatto di allungare la mano destra per cercare di prendere quella particolare coppa, così come avrebbe fatto per prendere un boccino d'oro in una partita.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Charlie prova a salire sulla scopa dei Black Opal e salire intorno ai sei metri per provare a prendere quella coppa così brillante. Il prendere la coppa ovviamente è tutto in maniera ipotetica.
     
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quelle ragazze erano la rovina di Aidan. Lo dimostrava quel miagolio di Gyll all'orecchio del povero ragazzo innocente. “Dai...concentriamoci su quello che sta dicendo la ragazza...”.
    Non lo aveva ancora detto ma la trovava davvero carina. Comunque dopo aver parlato col quadro Aidan e Gyll si prepararono ad andare nelle cucine. Quando il dioptase invitò chiunque volesse ad unirsi con loro due, solo Ludmilla si unì al gruppo. “Oh certo!” disse Aidan rivolgendole un sorriso gentile “Sei la benvenuta”. Due ragazze assieme a lui...entrambe carine...non avrebbe potuto desiderare di meglio.
    I tre porcellini giovani ragazzi si avviarono verso le cucine. In effetti la master conosce bene il ragazzino: Potrebbe essere una proposta indecente che le potrebbe fare nei giorni a venire...ma torniamo a noi!
    Aidan prese per mano Gyll e si incamminarono per i corridoi della scuola. Dopo un po' Aidan sentì Ludmilla rivolgergli una domanda. Aidan si voltò verso di lei, le fece un sorriso (stavolta sarcastico) e le disse “A parte che sono cazzi nostri...” (semicit.) “ma non sarebbe meglio se ci concentrassimo su questa caccia al tesoro?” Si voltò verso Gyll lasciandole un tenero bacio sul collo e tornò a guardare di fronte. “Siamo quasi arrivati.”
    Infatti, alcuni minuti dopo i tre ragazzi si trovarono di fronte all'ingresso delle cucine. Aidan sentì qualcuno parlare, fece una smorfia seccata e un mormorio uscì dalle proprie labbra, così basso che solo Gyll l'avrebbe potuta sentire (forse) “Mh, quel quadro lo avrà avvisato...”.
    Appena entrarono, Aidan si guardò intorno per osservare un po' la stanza. Venne però distratto dall'elfo e subito dopo dalla voce di Ludmilla che salutò lo chef. Si unì anche lui al saluto con un semplice “Buonasera...”.
    Avrebbe potuto dire qualcos'altro ma lo chef prese subito parola. Aidan lo osservava accigliato. Immaginava che non sarebbe stato contento, dopo che aveva sentito ciò che disse prima che i tre ragazzi entrassero.
    E quando il cuoco ordinò loro di aiutarlo a pulire le sue sopracciglia si alzarono ancor di più. “Cos...?” non riuscì a parlare, perché il cuoco gli lanciò contro uno straccio che per poco non lo prendeva dritto in faccia. Era piuttosto innervosito dalla situazione e di certo non avrebbe toccato nemmeno un piatto. Ma comunque non fiatò, mormorò un “assecondiamolo” alle due compagne e si avvicinò ai piatti. Mentre il cuoco era impegnato con la cucina Aidan faceva finta di lavare i piatti. Poco dopo sentì un suono di tamburi che lo fece voltare. Vide il cuoco con un libro tra le mani. Doveva provare a parlare con lui. "Quindi...è lei che fa quelle pietanze così deliziose...lo giuro, ogni volta che entro in sala grande, il profumo di tutto quel cibo inebria le mie narici...qual è il suo segreto?
    Non volevamo disturbarla, davvero...eravamo venuti qui per pura curiosità. Può gentilmente raccontarci un po' questa storia? Nel frattempo le puliremo ogni singolo piatto. Sempre se vuole, ovviamente..."
    Chissà se con quel suo complimento avrebbe, almeno leggermente, addolcito il caro Chef?
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

    code by ©#fishbone





    Con mia grande emozione(?) per la prima volta uso un quirk.
    Azione 1: Fa il pervertito
    Azione 2: fa delle domande allo Chef

    Quirk Attivo: Adulatore:
    I complimenti sono sempre utili nella vita, e Aidan questo lo sa bene.
    +1 se adula qualcuno, +2 se teme, è spaventato


    Skill:
    ////

    Coraggio: 10
    Empatia: 09
    Intelligenza: 10
    Resistenza: 07
    Tecnica: 08
    Intuito: 10
    Destrezza: 07
    Carisma: 09

    Quirk:
    Adulatore:
    I complimenti sono sempre utili nella vita, e Aidan questo lo sa bene.
    +1 se adula qualcuno, +2 se teme, è spaventato

    Ti amMAZZO
    Diciamocelo, meglio non farti arrabbiare, eh! +1 se aggredisci verbalmente qualcuno che ti ha aggredito fisicamente; +2 se hai con te la tua fida mazza
     
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    Ametrin
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    Erik Foster | Ametrin | III anno
    Erik si ritrovò nella sala da tè con un gruppo fantastico, infatti gli studenti non impiegarono poi molti a risolvere i difficilissimi indovinelli del quadro che con impegno e astuzia avevano convinto a parlare. I gruppi si divisero e quello in cui si ritrovò Erik portava la bandiera giallo-viola. Era con Addison, ragazza del primo anno appartenente alla sua casata. I due non avevano mai avuto grande modo di interagire, tuttavia aveva una faccia simpatica e per quel poco che la conosceva poteva dire che fosse una brava ragazza. Poi non mi da del nerd perché mi piacciono gli anime!
    Sorrise a trentadue denti quando lei lo seguì urlando non plus ultra, così a passo lesto entrambi lasciarono quel luogo per incamminarsi in direzione dei giardini. Non ho idea cosa troveremo lì, ma se ci sarà da lottare sappi che farò il possibile per proteggerti! Anzi, sono certo che ci guarderemo le spalle a vicenda. Sì, insomma, un po' com'era successo ad halloween.
    I giardini era una delle aree che Erik preferiva maggiormente del castello. Era all'aperto, circondati dal verde e poi c'erano le fontane! Solitamente verso aprile o maggio giocava spezzo a far i gavettoni ai propri amici e di nascondigli lì ne conosceva a bizzeffe. Se c'è qualcuno in grado di trovar l'indizio qui, quel qualcuno siamo noi!
    Poi avvertì una folata di vento. Cosa è stato? Là! Indicò con l'indice l'elfo che stava scappando in direzione sud-ovest. Ci vuole rubare il tesoro? POTREBBE ESSERE STATO ASSOLDATO DA ENSOR! Panico. Poi tornò indietro e l'elfo si scontrò contro lo stesso Erik. Aoch! Ehi, ti sei fatto male? Chi si arrabbierà con Twinky? Eppure nessuna risposta, l'elfo corse verso chissà dove.
    Eppure una musica cominciò a crescere. Addison, la senti anche tu? Sembra provenire da lì. Indicò la direzione nella quale stava scappando l'elfo e fece per avvicinarsi in quella direzione. Se facciamo piano, forse riusciamo a scoprire cosa sta accadendo. La sua intenzione era chiara: muoversi il più silenziosamente possibile per evitare che qualcuno potesse udire il loro avvicinarsi.





    RevelioGDR


    Erik segue la direzione verso cui la musica si intensifica e si muove con estrema silenziosità per non far accorgere nessuno della sua presenza.

    Coraggio: 26
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    ‘ E ti pareva meglio mantener la calma sennò è impossibile far gioco di squadra …’.

    Benjamin alle parole di Blake fece un’espressione degusta. Non voleva certo farsi mettere in testa da nessuno tantomeno dall'opale che vide entrare per primo davanti a loro nella Stanza dei Trofei.

    “ si hai ragione, il gioco di squadra è la cosa giusta da fare secondo me. ”

    Disse Benjamin mentre seguì Harry all’ interno della stanza osservando con molta attenzione quello che c’era attorno a sé: trofei esposti e sembravano tutti uguali poi c’era anche il B. P. T. e vecchio Ruckus che dormicchiava perché non gli interessava il gruppetto. Proseguì esplorando tra una coppa e l’altra e all’ improvviso notò con la sua vista diciamo “ Magica “ alcuni quadri della stanza che sembravano agitati e che bisbigliavano nelle orecchie.

    ‘ Oh! cavoli ancora che avranno da bisbigliare ? ’

    Pensò Benjamin mentre seguiva il suo compagno Harry ascoltando gli altri rumori attorno nell'ambiente dove ci trovavano poi Benjamin all'improvviso, si voltò verso la zona dove proveniva quel tonfo. Facendo un salto spaventandolo un pochino.

    “ Si l’ho sentito anch'io, ma che cosa è successo qui ? “

    Chiese lui e poi camminò cercando di seguire il rumore che aveva appena sentito provenisse dalla zona, dove vi erano i manufatti dell'età moderna, e poi all’ improvviso sentì dei tamburi così raggiunse la zona e poi con attenzione osservò che molte medaglie, statuine, coppe avevano le ali ed erano arrivate fin sotto la volta alta 6 metri, che gli ricordavano un film che aveva visto e poi si guardò attorno a sé: c’erano tre scope Ametrin, Black Opal e Dioptase.

    ‘ Non sarà che devo affrontare una sfida per recuperare una parte della mappa?’

    Alzò lo sguardo in alto sul soffitto vide tantissime coppe svolazzanti e ne notò una in particolare che brillava molto rispetto alle altre.


    ‘ Non sarà che quella coppa che brilla sia il premio che stiamo cercando … '

    Pensò il giovane mentre cercò di informare i suoi compagni della scoperta.

    “ Credo di aver trovato la coppa che ci serve. Eccola lì. ”

    Aveva usato la sua vista “magica” per capire dove fosse la coppa [/color]che stavano tutti e tre cercando. Cosi prese la scopa degli Ametrin e volò per sei metri e si ritrovò davanti alle coppe svolazzanti che stridevano sbattendo le ali e facendosi spazio con la mano libera. All'improvviso notò che tra quelle svolazzanti c’era la coppa brillante e si avvicinò poi cercò di allungare la mano per afferrarla come se fosse il boccino sperando che il Quidditch gli tornasse utile poiché ci giocava spesso con suo padre adottivo che gli aveva trasmesso la passione per questo bellissimo sport.


    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo

    E'infastidito dal discorso di Blake e usa " La sua vista magica" e nota sia i quadri e poi la coppa brillante infime interagisce con Harry Wood

    Azione 1 :Prova con la scopa Ametrin a superare la sfida
    Azione 2 : -

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    Oggetti: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Gyll sbuffò alla risposta di Aidan, gonfiando le guance «Gne, gne, gne... ascoltala tu. Io la sento ogni giorno.» - mormorò infastidita da un qualcosa che ben non comprendeva, come se il fatto che volesse porre attenzione su Ludmilla l'avesse contrariata tanto. Incrociò quindi le braccia sotto i seni e se ne stette.

    Il fatto che Ludmilla gli avesse seguiti, rese Gyll ancora più impaziente di finire presto quella caccia al tesoro che ancora non la stava rendendo entusiasta. «Beh, sei contento che è venuta con noi?» - sussurrò al ragazzino in modo che potesse sentirlo solo lui, sporgendosi appena verso il suo orecchio, con un tono stizzito. Poi la domanda della pettegola le fece roteare le sfere ghiaccio verso l'alto, sbuffando infastidita ancora una volta «Lud, non saremo il tuo gossip del mese. Chiudi quella boccaccia una buona volta!» - il tono irritato era udibile a chiunque fosse stato nei loro dintorni.
    Una volta giunti alle porte della cucina, Gyll aggrottò la fronte «Rub non sembra di buon umore.» - ammise con leggerezza, seguendo poi il dioptase, annuendo poi alle parole di Aidan.
    Sbuffò ai modi di Ludmilla, quindi lasciò la mano del ragazzo e si guardò attorno, non voleva sentire ancora quella voce fastidiosa di Ludmilla che faceva la papera in qualsiasi situazione. La sua attenzione, inoltre, era stata attirata dallo strano rumore che pareva provenire dal libro che l'elfo aveva tirato fuori.
    Non fece in tempo ad avvicinarsi che fece faccia a faccia con il pezzo di stoffa che Rub lanciò loro.
    Sbuffò, quindi, come se fosse davvero irritata per tutta quella situazione. Prese lo straccio e davvero poco interessata al conversare con lo chef, cercò - fingendo di pulire qua e là - di avvicinarsi al libro che lo chef stava guardando, approffitandone dell'eventuale distrazione di quest'ultimo per rispondere agli altri due. Quindi avrebbe tentato di prendere il libro e cercare qualcosa di interessante al suo interno, visto che pareva l'oggetto che aveva provocato quello strano rullo di tamburi. Vi cercò dentro qualcosa di interessante, magari la chiave era lì.
    Azione 1: Cerca di avvicinarsi furtiva al libro
    Azione 2: Cerca qualcosa nel libro, se fosse riuscita a raggiungerlo
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    Appena si ritrovarono all'esterno la ragazza si stiracchiò intrecciando le dita delle mani ed alzando le braccia sopra la testa. Chiuse gli occhi e il volto si contrasse in una smorfia.

    Ahh! Adoro stare all'aria aperta... quindi... ami gli anime! Non lo avrei mai detto, la cosa non mi dispiace affatto, anzi... sei al terzo anno quindi se fossimo in giappone io dovrei chiamarti...

    Un sorrisetto apparve sulle labbra della sedicenne dai capelli di fuoco, mentre le braccia si andavano ad intrecciare dietro alla schiena.

    Senpai! Sai una no-mag, la mia migliore amica a dire la verità, è giapponese, un po' mi ha insegnato la lingua ed è stata lei a farmi conoscere gli anime e i manga, ma di solito non mostro questo mio lato perchè nel mondo magico, non pensavo che si conoscesse questo aspetto dei no-mag, ma sono contenta che invece sia il contrario... Quindi tu come hai conosciuto questo magico e meraviglioso mondo degli otaku?

    Si sentiva dal tono allegro della voce che avesse voglia di conoscere un po' meglio quello studente del terzo anno con cui ancora aveva interagito poco. Stava camminando e guardando verso est, quando sentì un tonfo ed una voce provenire dal basso.
    Lo sguardo grigio come il mare d'inverno si portò verso il piccolo elfo, non fece a tempo a porre neanche una domanda che quello era già fuggito.
    Sospirò e chiese

    Chissà chi voleva fargli del male...spero nessuno...

    Alle parole del suo senpai la ragazza annuì vistosamente due volte, estrasse la bacchetta e sussurrò.

    Sì,lo sento anche io, che sia un rituale? Ok, muoviamoci silenziosamente, io la bacchetta la tengo in mano per ogni evenienza e... grazie per volermi proteggere ...senpai!

    L'ultima parola la disse con tono ilare, ridacchiando piano e facendo una piccola linguaccia.
    Avrebbe cercato di seguire Erik Foster Erik verso il suono incessante dei tamburi che suonavano a ritmo sempre più sostenuto.

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    Cerca di conoscere un po' meglio il suo compagno di avventure e poi cerca di camminare, insieme a lui, verso il suono dei tamburi il più silenziosamente possibile
     
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    Black Opal
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Piuma e Jolly erano stati ricongiunti, ma, anche complici le scoperte di Jesse, la loro riunione sarebbe stata breve, del resto i migliori di loro si sarebbero dovuti dividere, per vegliare sui più deboli.
    E lasciare Blake da solo col suo ego a distruggere ciò che rimaneva (?). In vero ciò era una cattiveria, visto che il ragazzo quel giorno si stava dimostrando abbastanza pacato, protettivo e anche propositivo (per i suoi standard soprattutto) "Già... vero..." pigolò al Socio, osservandolo poi quasi supplice "In effetti dovremmo proprio fare come dici tu... solo noi... tipo che tu ci rapisci e poi si va all'avventura" e si poteva a quel punto sfidar chiunque a non definire una quest con simil premesse "mortale"!
    Congedati gli amici, il ragazzo rimase con il buon Howard, il quale in effetti manco aveva preso in considerazione di poter andare altrove, cosa che lo fece un po' ridere, almeno finché l'altro non parlò di mostri ed abbandoni "Uh, io, lasciarti? Sei matto?" sobbalzò lui "Sei un bravo ragazzo e piaci anche ad Adamas! Non ti lascerei mai in balia di un mostro!" affermò lui, chinandosi poi sul suo zaino, per estrarvi il suo enorme e bellissimo scudo in paravibranium "Anzi, tieni questo, così sarai al sicuro tutto il tempo: se lo lanci torna indietro!"
    E fu così che Howard si ritrovò a portarsi in giro due metri di scudo a torre, vittima degli eccessi di zelo di Jesse.
    La bizzarra coppia si avviò con davanti Scopina e Jolly, i quali si dimostrarono utili quanto Blake in una notte di fuoco tra il prefetto e il suo fidanzato (spoiler alert: molto poco!), anche se, almeno, non fecero troppo casino, lasciando questo incombente compito alle novelle Jassie e James.
    'Uh, fico, il Team Rocket della scuola!' si disse lui, inclinando la testa ed ascoltando i tamburi e anche le parole delle due, ma riuscendo sotto sotto solo a ripassare gli incantesimi elettrici 'Magari la sfida è spedirle via alla velocità della luce'
    O forse no.
    Il prefetto levò le sopracciglia quando le due fecero il nome di Rudmond: sciolse le sue braccia conserte e fece un passo in avanti "Voi cosa..." e fu a quel punto che si iniziò a guardare intorno, perplesso.
    'Loro cantano... quindi questo... è un musical?' si chiese lui, sbiancando giusto un istante dopo 'E SONO SENZA IL FRONTMAN DELLA MIA NON-BAND?! Perché Blake non è venuto con me: QUESTA ERA LA SUA PROVA!' si disse lui, dimentico che una biblioteca era piena di carta e legno, il che lo rendeva troppo poco ignifigo per la presenza del Barnes.
    Si schiarì la voce 'Ok... Jesse: ti piaccio i ragazzi, hai un chocobo rosa e sei amico di Blake... e sì, sai fare la beatbox ma non è il momento: CE LA PUOI FARE!' e fu così che il ragazzo iniziò a guardarsi attorno cercando indizi, ma soprattutto i tamburi che aveva sentito all'ingresso.
    Si sarebbe avvicinato ad uno di essi, per prenderlo, o avrebbe semplicemente iniziato a percuotere una superficie di legno, poi avrebbe osservando le due ragazze "Scusate la maleducazione, ma non sono abituato a parlare e cantar" intonò lui, canticchiando un poco e cercando soprattutto di imporre un buon ritmo con le mani "Sì, è di Rudmond che vorremmo sapere tutto, ma non solo di lui: voi siete qui, da tanto e siete incredibili, fantatische, uniche" l'arte del lecchinaggio era forte in questo giovane padawan, forgiato da tre anni con a Blake "E quindi anche di voi vogliam saper: come lo conoscete, e come sapete del suo tesoro... e soprattutto, perché siamo arrivati con la musica?" domandò infine, a dir poco curioso, nel mentre il suo chocobo si emozionava ed iniziava a ballicchiare intorno a lui, emettendo ogni tanto adorabili kueeee quando comprendeva che il giovane aveva finito una strofa-concetto.
    RevelioGDR


    Jesse si guarda intorno e cerca indizi e tamburi.
    Inizia a battere su qualcosa (possibilmente un tamburo e del legno) e canticchiando chiede alle ragazze di Rudmond, ma soprattutto di come lo hanno conosciuto, di come sanno del tesoro e ancora di più del perché entrando sono stati accolti da della musica.


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    - magifonino
    - jolly

    Zaino medico (1 collirio) con dentro:
    - scudo in paravibranium
    - sfera cangiante
     
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    Howard H. Van Leeuwen
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    Le parole che Jesse gli aveva rivolto, in qualche modo, sembravano averlo rassicurato e aver lasciato spazio a pensieri molto più felici all’interno della sua mente. Si passò una mano nel ciuffo biondo per aggiustarlo, non sia mai che morisse in maniera sciatta o disordinata, per poi dirigersi verso il luogo designato assieme al suo compagno, al suo animaletto e a Scopina, accennando un lieve sorrisino quando ricevette una specie di scudo a torre alto ben due metri. “Beh, è un po’ grande… Proverò a portarlo agevolmente!” E lo disse sorridendo, andando successivamente a percorrere quella strada con quello scudo che, talvolta, gli finiva in mezzo ai piedi e gli causò per ben tre volte un rischio di finire con il cranio contro la pavimentazione fredda dell’accademia. Lo sguardo, in primo luogo, si poggiò sulla scopa che gli fece sbagliare strada: Howard sapeva benissimo dove andare, ma sperava che seguendo quella scopa magari la destinazione fosse stata più facile da raggiungere, o magari che lei conoscesse qualche scorciatoia. “Scopina, che dire, dovevi stare più attenta! Però va bene così, non preoccuparti!”
    E il ragazzo avrebbe continuato a seguire il gruppo in maniera tranquilla, forse rimanendo indietro per via della pesantezza di quello scudo enorme, ma cercando ugualmente di mantenersi al passo con tutti loro. I ragazzi sarebbero tranquillamente entrati in biblioteca a fare tutte le ricerche necessitate se, purtroppo, non si fossero palesate le gemelle Kessler davanti a loro. “Ohm… Emh…” Sembrò titubare per qualche attimo nel rispondere alle loro parole, ma solo quando le Paola e Chiara di Hidenstone smisero di parlare, ecco che Howard si aggiunse a quanto il suo compagno aveva avuto modo di precisare poco prima cantando. A quanto pare, avrebbero dovuto mantenere quella sorta di gioco canterino per poter intrattenere quelle due sorelle, e Howard che aveva avuto modo di conoscerle molto in quei due anni, date le sue innumerevoli giornate passate in biblioteca a studiare, avrebbe cercato di utilizzare quel suo ‘privilegio’ per convincerle a lasciarli in pace. Dunque, dopo aver dato qualche colpo allo scudo che il ragazzo gli aveva prestato, come a voler fornire un maggior ritmo alla loro cantata, ecco che Howard avrebbe intonato qualche parola seguendo le false righe di Jesse. “Per favore, bellissime e intelligentissime gemelle, lasciateci proseguire nella nostra ricerca, sapete quanto per me sia importante studiare e sapere sempre qualcosa in più!” E lo cantò in maniera molto allegra, cercando sempre di seguire il ritmo che Jesse aveva accennato, abbinando in più anche qualche movimento di danza, rispolverandone qualcuno dalla sua collezione di mosse di ginnastica artistica. Era ridicolo? Sì, ma almeno si stava un po’ divertendo.
    RevelioGDR


    Richiama l'attenzione di Scopina, chiedendole di stare più vigile, e poi accompagna Jesse in quel canto con lo scopo di convincere le signore a farli passare.
     
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    Black Opal

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    xscheda | blake barnes | statistiche

    Guardò Jesse e sospirò. Per rapirti significa che tu non mi seguiresti più di tua spontanea volontà. Il che mi farebbe incazzare talmente tanto che rapirti sarebbe davvero il minimo! Più sincero di così si poteva seriamente morire, in effetti, ma non poteva farci niente, con Jesse, tutto quello veniva spontaneo. Era veramente importante per lui, di conseguenza se solo lui non lo avesse più idolatrato e seguito anche nella bocca dell'inferno, sarebbe stato davvero un problema, sia per il suo ego sia per il suo essere più profondo.
    Pochissime cose c'erano che spaventatano il ragazzo. Era sempre stato un impavido testa di cazzo, aveva sempre fatto tutto da solo e lui, il gioco di squadra, non sapeva neanche cosa fosse. Il fatto era che con i maschi era tutto più difficile diventare l'alfa di ragazzini che si credevano davvero alla sua altezza e soprattutto pensavano davvero di competere con lui, era qualcosa di fastidioso specialmente per uno che non aveva nessun tipo di pazienza. Ed fu per questo che Blake dopo il suo fantastico discorso, decise di non rispondere ne all'opalino ne tanto meno all'ametrin. Era qualcosa che a lui non interessava e comunque avrebbe fatto quello che era necessario per portare a termine quello che lui riteneva opportuno. Ecco perchè nella sala dell'egocentrismo Blake si trovava tremendamene a suo agio. Era li, bello, tranquillo e pieno di se, ingorando semplicemente i bisbiglii dei quadri. insomma bastava utilizzare una leggerissima logica. I quadri parlavano tra di loro e se quel vecchio aveva anche solo parlato la metà di quello che aveva detto a loro, allora, voleva dire, che qualsiasi cosa potesse accadere era collegato al fatto che non volevano che prendessero un indizio o comunque qualcosa che li avvicinasse ancora di più a quel famoso tesoro. Blake, comunque era sempre più convinto che ci fosse una possibilità su mille che Brian fosse bello tranquillo seduto nel suo ufficio ad aspettare che loro prendessero il tesoro e poi boom, sarebbe arrivato. Quindi si guardò più volte indietro e fu più attento a vedere se ci fossero spiee o arnesi vari - leggasi come rune - che potessero spiarli che altro. Ma poi venne seriamente distratto da quelle che furono le considerazioni dei suoi compagni di scuola e da quel tonfo che non ebbe precedenti. Si morse il labbro ed andò nella direzione del rumore. Adesso, se qualcuno voleva fargli davvero del male era proprio quello il modo. Blake aveva una fobia per le altezze non indifferente. Si paralizzava completamente e per quanto fosse una persona competititva, quando c'erano scope di mezzo rischiava veramente di morire di paura. Ma non lo avrebbe detto di certo ad alta voce, e comunque la sua espressione era così impenetrabile che... niente, i due presero le scope, salirono e non si voltarono proprio a vedere il loro compagno di scuola, il che, se da un lato Blake era super contento della cosa, dall'altro si rendeva conto che erano proprio dei primini privi di qualsiasi tipo di stratgia o di coscienza. Oddio, Blake Barnes che parla di consceinza? Davvero? Insomma, non era lui che al suo secondo anno si era buttato a cazzo duro verso una strega millenaria? Preferirei mille volte affrontare Naga o Ensor a duello, o prendercele da Phil, che salire su questa fottuta scopa, che poi, mi hanno lasciato anche quella dei dioptase, il che è un aggravante. I pensieri dell'opalino in quel momento erano abbastanza negativi, ma avrebbe comunque trovato il modo giusto per spuntarla. Impugnò la scopa e la sua mente andò immediatamente alla prefetta, sospirò. che merda! Pensò vedendo i due salire fino in alto per prendere la coppa più brillante. Adesso, possibile che nessuno dei due aveva pensato a farsi un incantesimo di protezione? Insomma se quela coppa era così in alto, voleva dire che sarebbe stata difesa. Alzò gli occhi al cielo, prese la sua bacchetta. Ma ti pare che devo essere io quello più maturo tra i tre! Io boh! pensò poi cercando di salire mooolto lentamente ad una velocità tranquilla verso i due ragazzi e reggendosi con una mano che quasi gli era diventata bianca per quanto forte stava stringendo il manico e con l'altra la bacchetta Protego!, disse in direzione dei due tizi. In quel momento non aveva neanche il tempo di pensare a scerare, perchè davvero pensava che non ne valeva neanche la pena. Immobilus aggiunse verso quella che era la coppa più brillante in maniera tale che i due che si erano avvicinati di più verso la stessa, almeno potevano cercare di prenderla. Era sconcertato da se stesso. Aveva veramente utilizzato un incantesimo di protezione e non uno offensivo? Oddio, c'era stato un momento che avrebbe voluto davvero fare un bambarda verso entrambi i suoi compagni, ma si era trattenuto per amor della scuola e sopratutto perchè se no sarebe stato espulso, visto che la minaccia di vittoria era sempre valida e presente. Si morse ancora il labbro e poi cercò di scendere. Era davvero provato e quell'altezza era qualcosa che non gli apparteneva neanche un pò. Se i suoi assiste sarebbero andati a buon fine avrebbe cercato di far capire a quei due che la prossima volta che prendevano iniziative così stupide, potevano anche evitare di farlo! Insomma chi è che in una sfida si lancia verso una scopa e fa esattamente quello che gli si chiede di fare? Ma perchè nessuno ragionava fuori dagli schermi? Se fosse riuscito a toccare terra, avrebbe semplicemente sospirato. Un pò ci spero che si facciano male! Pensò. Insomma li aveva protetti una volta, non potevano sperare davvero che Blake diventasse uno bravo ed attento ai bisogni degli altir. Era sempre un egoista incapace di non fare niente per gli altri.

    Revelio GdR

     
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    Sala Trofei


    Mai la Sala dei trofei fu così caotica: il fluttuare così veloce delle medaglie generava un suono piatto e perpetuo, le targhette parevano quasi tagliare l'aria e i grossi trofei se solo avessero urtato una delle teste degli studenti solo nelle più rosee delle aspettative se la sarebbero cavata con qualche bernoccolo. La situazione non era affatto rassicurante e la musica epica che riecheggiava nella stanza lasciava intendere quanto la sfida fosse ardua.
    Blake rimase stupito nel vedere lì delle scope. Soffriva di vertigini e forse ciò lo destabilizzò abbastanza da lasciare a Harry e Ben la possibilità di essere più veloci. Nello stesso istante i due primini salirono sulla scopa. Avevano entrambi appreso l'arte del volo nella scuola prima di Hidenstone, tuttavia non avevano mai cavalcato una scopa in quel marasma di confusione. Individuare la coppa da acciuffare era un'impresa tanto difficoltosa quanto pericolosa, cosa che non sfuggì a Blake che in un secondo momento si mise in sella al suo manico.
    Non appena i due primini presero il volo, immediatamente i trofei, le targhette e le medaglie puntarono gli studenti. I grossi trofei sfrecciarono contro Harry, il quale poté godere del Protego di Blake. Nonostante l'opale fosse al terzo anno, non era specializzato negli incantesimi protettivi e come avrebbe potuto facilmente immaginare lo scudo venne infranto da una coppa più grossa delle altre, lasciando a un piccolo trofeo d'argento la possibilità di impattare contro la spalla del più giovane, costringendolo a deviare la sua traiettoria, impedendogli così di acciuffare la coppa che voleva prendere.
    Ben, invece, venne attaccato dalle medaglie. La sua abilità in volo lo aiutò a schivare la maggior parte di queste, purtroppo però due riuscirono a centrarlo: lo graffiarono all'altezza delle due braccia, senza però riuscir a disarcionarlo, permettendogli così di afferrare la coppa un tempo appartenuto al proprietario del tesoro. Essa conteneva l'indizio, ma prima di esaminarla per bene era necessario atterrare.
    Blake subì le angherie delle targhette. Tentò di schivarle al meglio delle sue possibilità, purtroppo però i problemi nel volo erano evidenti: una targhetta lo prese dritto in petto e nonostante in una situazione normale non avesse fatto poi tutto questo male, il fatto che sfrecciava a una velocità stratosferica rese il colpo ben più forte di come sarebbe dovuto essere. C'era qualcosa per cui recriminarsi? Assolutamente no, nonostante il colpo subito, Blake era riuscito a prendere il volo, proteggere un suo compagno da un colpo che probabilmente lo avrebbe steso e in tutto ciò non era stato disarcionato.
    Per agevolare la discesa del resto del gruppo, il giovane Barnes usò un Immobilus che riuscì egregiamente: molti degli oggetti svolazzanti smisero di muoversi, fluttuando in aria. I tre giovani avrebbero potuto riporre la scopa a terra, tuttavia sarebbe accaduto qualcosa di strano: mentre avrebbero cercato di fuoriuscire dalla stanza, diversi trofei cominciarono a sfuggire dall'effetto dell'incantesimo. Si piazzarono di fronte alla porta e nel giro di pochi istanti formarono un vero e proprio muro che li separava dalla porta.
    La musica si fece più intensa e quasi come se la coppa avesse potuto comunicare con loro telepaticamente, tutti avrebbero potuto udire le seguenti parole: Ogni muro è eretto per essere un giorno abbattuto. Io son riuscito a farlo, ora tocca a voi dimostrare di esserne in grado.



    Le fontane Emotive


    Tonk! Tonk! Tonk! Il suono dei tamburi nei giardini si faceva sempre più intenso. Ricordava musiche tribali, quelle dai tratti esotici, magari a due amanti del mondo nerd come Erik e Addison quelle colonne sonore di film dal calibro di Indiana Jones o la mummia. Con estrema accortezza si stavano recando presso un'area piuttosto trasandata dei giardini.
    I due, infatti, non procedevano lungo il sentiero piastrellato, ma proseguivano a camminare sul prato, oltrepassarono diversi cespugli e giunsero dinnanzi a una fontana delle emozioni piuttosto malandata: piante rampicanti crescevano lungo lo spoglia roccia e passo dopo passo il suono dei tamburi divenne sempre più intenso.
    Poi Addison vide qualcosa che destò la sua attenzione: si trattava di una bottiglia verde con tanto di tappo. Al suo interno c'era un pezzo di pergamena, che fosse l'indizio? Si trovava proprio in cima alla fontana, tuttavia, avvicinandosi a questa, sarebbe accaduto qualcosa che i due ragazzi non poterono mai immaginare: la fontana si attivò di colpo e l'acqua che emerse da essa prese una forma tutta sua. Aveva tratti umanoidi e dal modo in cui emergeva dalla fontana dava quasi l'impressione di trovarsi di fronte a un genio. Era composto interamente d'acqua, ma ben presto di manifestò la bocca e due occhi vuoti osservarono i due ragazzi.

    L'elfo ha spezzato il mio riposo,
    dicendomi che stavate arrivando voi con fare giocoso.
    Mi aspettavo più persone di fronte a me, questo è ridicolo
    non vi rendete conto di quanto siete in pericolo?
    So che intenzionati voi siete ad aver l'indizio,
    dunque la mia prova può avere inizio.



    Il genio d'acqua chiuse per un istante gli occhi, dopodiché alzò le mani: il getto della fontana divenne assai più forte e le gocce d'acqua arrivarono a un'altezza maggiore, tanto da far quasi sembrare che intorno ai due giovani stesse piovendo. Per superare la prova avrebbero dovuto acciuffare la bottiglia e fuggire da lì.

    Cucine


    Perdonatemi, non pensavo fosse un tasto dolente. Affermò la ragazza con un sorriso stampato in volto quando Aidan e Gyll non lasciarono dichiarazioni interessanti riguardi i dubbi che la ragazza aveva avanzato in precedenza. Comunque sì, le cucine sono vicine, quindi concentriamoci sul nostro obiettivo.
    Varcarono così le porte della cucina e mille odori furono quelli che poterono assaporare. C'era chi si stava occupando della preparazione della linea della sera, chi si occupava delle pulizie e l'intransigente chef Rub che pareva più agitato del solito: evidentemente nonostante il duro lavoro di tutti erano in ritardo.
    Chi gli rivolse parola fu Aidan. L'elfo lo osservò e sbuffò. Mon dieu! Intelligente, sai presentarti e vuoi sapere. Devi essere un dioptase. Il suo discorso non faceva una piega, anche se Aidan avrebbe potuto scorgere un sorriso compiaciuto in seguito ai complimenti che aveva fatto.
    Mais je ne veux pas parler! Anzi, volete l'indizio? Bene, allora ecco che dovete fare: cucinate il piatto preferito di Rudmond. Fatelo e io vi darò ciò che cercate. Ora però laissez-moi in pace! Detto ciò andò in direzione del libro. Lì Gyll senza essere notata era riusciva a sfogliarlo, giungendo in una pagina interessante in cui veniva menzionato appunto il piatto preferito di Rudmond. Si trattava di un dolce con diverse preparazioni e se avesse voluto la ragazza avrebbe potuto scattare una foto.
    Il dessert aveva una una frolla al cocco come base, su cui seguiva una crema frangipane, una mousse alla nocciola, bavarese alla vaniglia, coperta interamente da una meringa abbrustolita poi col cannello. Avrebbero trovato tutti gli ingredienti in dispensa.
    Oh, non mi aspettavo una prova simile. Non so voi, ma non sono una pasticcera, quindi cercherò su internet ogni informazione. Comunque mi prenoto per far la frolla, facciamo un lavoro di squadra!

    Biblioteca


    Solitamente le biblioteche erano il luogo del silenzio, del rigore e dell'impegno, ma Doris e Brigitte rendevano tutto più frizzante. L'accoglienza che avevano riservato a Jesse, Howard, Scopina e Jolly fu eccentrica, ma allegra, esattamente come la prova a cui il gruppo venne sottoposto.
    Ma parlare Noi vogliamo se la prova voi supererete.
    Fu allora che entrambe mossero la bacchetta e due pesanti tomi giunsero dinnanzi ai due ragazzi. Il buon caro Rudmond era un mago nel vero senso della parola dell'improvvisazione e in suo onore tale prova abbiamo escogitato!
    Mossero ancora la bacchetta e nelle pagine di entrambi i tomi apparve il medesimo testo: se le informazioni volete recuperare, in un esibizione vi dovrete cimentare. Se avete fretta e volete fare prima, il suggerimento mio è quello di cantare in rima. Prive di peccato noi siamo, per questo il tema noi vi consigliamo: un amore sfuggente sotto un cielo stellato di due amanti dall'aspetto seducente e dal cuore legato.
    Le parole si cancellarono in circa dieci secondi, venendo poi sostituite da ciò che i due giovani avrebbero detto. Scopina e Jolly si sarebbero esibiti anche loro, ma non avendo né il dono della parola, tantomeno quello della rima, si sarebbero limitati a danzare sulle note della musica di sottofondo.


    Lanci <3
    Harry: Vola e cerca di acciuffare la coppa -> 5+1= 6
    Ben: Vola e cerca di acciuffare la coppa -> 18+1
    Blake: Protego e Immobilus -> 9+3 e 13+4

    Oggetti: 16-13 (harry) 4-1 (Ben) 13-4 (Blake)

    Erik: si muove silenziosamente -> 11+7
    Addison: si muove silenziosamente -> 20

    Aidan: Interroga lo chef -> 18+2
    Gyll: Si avvicina furtivamente e fa ricerche sul libro -> 11+1 e 18+1


    //Eccoci giunto al clou della giocata!

    Sala dei trofei: dovete abbattere il muro di trofei
    Giardini: dovete recuperare la bottiglia e sappiate che il genio vi ostacolerà in ogni modo possibile
    Cucina: dovrete cimentarvi nella pasticceria!
    Biblioteca: come si dice in teatro, rompetevi una gamba, vi toccherà improvvisare <3



    CUCINE: AIDAN+GYLL+LUDMILLA
    SALA DEI TROFEI: HARRY+BLAKE+BEN
    FONTANE EMOTIVE: ERIK+ADDISON+PIUMA
    BIBLIOTECA: HOWARD+JESSE+SCOPINA+JOLLY

    SCADENZA: domenica 25 Aprile 2021 ore 23.59
    Baciotti stellari ♥
     
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Il suo tentativo di prendere la coppa che sembrava luccicare più delle altre fu un tentativo ampiamente fallito, la sua capacità di volo con la scopa non bastò per far si che tutto andasse per il meglio, quando quei trofei gli stavano andando addosso fu lieto dell'aiuto apportato da Blake, nonostante non fu del tutto perfetto, ma era sempre qualcosa. La sua traiettoria in volo cambiò rapidamente e ringraziò il suo compagno di casata.

    Grazie Blake.

    Quando finalmente tornò a terra rimise la scopa dove l'aveva trovata e vide che la porta era ancora libera, forse sarebbero anche riusciti ad uscire dalla stanza senza altri problemi, ma fu una cosa che gli balenò solo per un attimo nella testa, vide che davanti a loro si formò come un muro di trofei, erano diventati una parete che gli divideva dall'uscita. Udire quelle parole fu un qualcosa che lo spinse a trovare con maggior voglia il modo di uscire da quella porta.

    Ogni muro è eretto per essere un giorno abbattuto. Io son riuscito a farlo, ora tocca a voi dimostrare di esserne in grado. Volevi la sfida? Sarai accontentato.

    Guardò verso quel muro di trofei, poi pensò come agire, dopo qualche attimo ebbe un idea che a suo avviso poteva anche funzionare, da solo non sarebbe stato il massimo, ma se gli altri compagni di avventura avessero inteso cosa voleva fare poteva avere successo. Puntò la bacchetta contro quel gruppo di trofei che stavano bloccando la loro uscita, più precisamente il suo obiettivo era liberare almeno il passaggio alla porta, il resto gliene importava meno. Agitò la bacchetta verso la direzione che era presa dai suoi obiettivi, poi disse la formula magica.

    Flipendo!

    Se fosse riuscito nel suo intento avrebbe potuto iniziare a liberare la strada davanti a loro dal muro di trofei.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Charlie prova a lanciare il Sortilegio d'attacco contro i trofei che stanno proprio a bloccare la porta.
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Il comportamento di Gyll su quello che aveva detto Aidan lo farà divertire diverse volte, come sta facendo il player durante la scrittura, a dir la verità.
    La prima risatina la fece mentre lei gli rispondeva in modo infastidito a quello che aveva detto sul concentrarsi su ciò che stava dicendo. Col sorrisino divertito sul volto le disse “Ma dai, è solo per capire che informazioni ha da riferirci!”
    Quando poi Ludmilla si unì a loro due per andare alle cucine il fastidio di Gyll, che lui poteva benissimo definire come 'gelosia', aumentò.
    E qui fece un altro sorrisetto divertito quando lei gli sussurrò quelle parole “Tu sei gelosa!” disse in un sussurro anche lui, in modo che solo Gyll potesse sentirla. “Mi piace questa cosa...” disse facendo un sorrisetto malizioso “Però no...avrei preferito che fossimo solamente noi due...”.
    Qui però, la mente perversa di Aidan si faceva i peggiori film mentali per adulti, che aveva visto solo nei migliori siti di quel genere (il threesome è un desidero di Aidan che prima o poi gli verrà esaudito). Ma erano in una missione molto importante e quei pensieri non potevano distrarre il dioptase.
    Quando Aidan parlò, lo chef gli rispose, però non come sperava. Aveva sorriso, quando indovinò la casata a cui apparteneva e quindi annuì leggermente per fargli capire che aveva azzeccato, senza dire nulla.
    Però il suo sorriso svanì poco dopo, quando disse quella frase in francese che non aveva capito subito ma che le parole che disse dopo gli fecero immaginare il significato.
    Aidan lo guardò confuso. Quale diamine era il piatto preferito di Rudmond?
    Sarebbe stata Gyll a rispondere a quella domanda però ora ne aveva un'altra: Chi dei tre era in grado di cucinare un dolce?
    Ludmilla parve tranquilla, nonostante non fosse una pasticcera (parole sue), ma il dioptase era ancora interdetto. “io a malapena riesco a farmi una frittata...figurati i dolci...” disse grattandosi la testa “Ma dobbiamo trovare sto pezzo di mappa...quindi ci tocca...quindi tu fai la frolla...io provo a fare la mousse e...boh...” Poi si sarebbe rivolto a Gyll “Tu sai fare i dolci, Gyll? Cosa vuoi fare?”.
    Poco dopo, prese il suo magifonino e anche lui andò a cercare su internet il procedimento per la preparazione di quel dolce. Così, dopo aver trovato la ricetta, avrebbe cominciato con la preparazione di quel piatto. “Lei però è più bravo di noi a fare queste cose...” Mormorò il dioptase, rivolgendosi allo Chef, mentre cominciava a recuperare gli ingredienti necessari e si metteva a lavoro. Chi lo avrebbe mai detto che, pur di prendere quella mappa avrebbe dovuto fare il pasticcere?
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 17 anni

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    Azione 1: Fa sempre il solito scemo
    Azione 2: inizia a preparare la Mousse senza però smettere di fare complimenti allo chef

    Quirk Attivo: Adulatore:
    I complimenti sono sempre utili nella vita, e Aidan questo lo sa bene.
    +1 se adula qualcuno, +2 se teme, è spaventato


    Skill:
    ////

    Coraggio: 10
    Empatia: 09
    Intelligenza: 10
    Resistenza: 07
    Tecnica: 08
    Intuito: 10
    Destrezza: 07
    Carisma: 09

    Quirk:
    Adulatore:
    I complimenti sono sempre utili nella vita, e Aidan questo lo sa bene.
    +1 se adula qualcuno, +2 se teme, è spaventato

    Ti amMAZZO
    Diciamocelo, meglio non farti arrabbiare, eh! +1 se aggredisci verbalmente qualcuno che ti ha aggredito fisicamente; +2 se hai con te la tua fida mazza
     
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    Ametrin
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    Ametrin
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"


    ‘Accidenti! Ci mancava solo questa situazione in cui ci troviamo … che non è semplice per nulla. ’

    Pensò il piccolo Ametrin mentre la sfida con le medaglie trofei sembrava più difficoltosa del solito per poter recuperare la famosa coppa brillante. Capì che lui e Harry erano stati i primi a volare verso l’ alto per cercare di prendere la coppa brillante. Benjamin aveva la stessa esperienza di volo di Harry, l’ opale nella scuola precedente a Hidestone. Poi notò Harry cercare di recuperare il premio, ma non fu facile perché l’ incantesimo che Blake lo difese appena in tempo e lo costrinse a cambiare direzione con la sua scopa ed impedirgli di prendere la coppa brillante che aveva adocchiato prima. Benjamin era rimasto in volo grazie alla sua abilità che suo padre gli aveva insegnato riuscì a schivare la maggior parte delle coppe ancora in volo, ma non fece in tempo che due lo graffiarono provoca dogli sulle braccia senza però farlo cadere dalla scopa dell’ Ametrin del passato.

    ‘ Aia! Mi hanno ferito ... accidenti! Non sapevo che avevo questa abilità di giocare a Quidditch … Mah dovrò ringraziare sia mio padre sia la mia insegnate di volo che ho avuto prima di venire qua a studiare ….’

    Appena prese in mano la coppa appartenuta al proprietario del tesoro dovette scendere con la scopa dell’ Ametrin del passato facendo un morbido atterraggio come si faceva in ogni partita di Quidditch. Una volta a terra ripose la scopa al suo posto ma secondo lui c’era qualcosa che non andava e così si incamminò verso la porta che sembrava libera, ma all’ improvviso vide alcuni trofei sfuggire al controllo dell’ incantesimo di Blake formando un muro alto davanti alla porta bloccando l’uscita. Sentì quelle parole che lo spronarono ad voler uscire da quella maledetta stanza.

    Ogni muro è eretto per essere un giorno abbattuto. Io son riuscito a farlo, ora tocca a voi dimostrare di esserne in grado.

    ‘ Ancora una altra sfida! Andiamo bene! Vediamo se trovo una soluzione per distruggere sto muro poiché sono soltanto al primo anno. Oh! trovato forse un Sortilegio d’ attacco potrebbe funzionare. ‘

    Pensò l’Ametrin mentre si voltò verso Harry, il suo compagno di scuola capendo cosa volesse fare così senza pensarci ben due volte impugnò la sua bacchetta con coraggio e determinazione come gli aveva insegnato il professor Ensor pronunciò l’incanto:

    “ Flipendo! ”

    Se l’incantesimo fosse riuscito alla perfezione, avrebbe potuto liberare la strada per la porta che si trovava dietro al muro di Trofei.

    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo


    è graffiato sulle braccia, ma riesce a recuperare la coppa contenente l' indio e poi affronta un altra sfida quella del muro dei Trofei che si era messo davanti alla porta.

    Azione 1 :Prova a lanciare Flipendo aiutando Harry ad abbattere il muro di Trofei
    Azione 2 : -

    Quirk Attivo: -
    Oggetti: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
    Skill:
    ///






    Coraggio: 08
    Empatia: 08
    Intelligenza:05
    Resistenza: 05
    Tecnica: 08
    Intuito: 04
    Destrezza: 05
    Carisma: 07
     
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61 replies since 1/4/2021, 12:42   1253 views
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