MINIQUEST: Le vie segrete

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    Gli Snasi
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    Un sabato pomeriggio sicuramente diverso, quello che aveva organizzato Ludmilla per divertirsi un po’.
    Ogni volta che aveva una notizia scoppiettante tra le mani, Ludmilla non stava nella pelle di condividerla con l’intera Accademia di Hidenstone. Proprio la settimana prima, infatti, era venuta a conoscenza – attraverso delle ricerche – di quanti misteri l’accademia nascondesse; tuttavia ce n’era uno che l’era piaciuto e aveva acceso la sua lampadina da detective: il mistero del tesoro di Rudmond Delley. Si narra che questo studente passato per le aule di Hidenstone, abbia lasciato ai posteri qualcosa di estremamente prezioso che in molti avevano desiderato trovare, senza mai riuscirci, e che avrebbe portato il fortunato o la fortunata a godere di potere e gloria, per il resto della propria vita.
    Quando l’Opale pettegola aveva scoperto questa piccola storiella, le si erano accese le lampadine del suo cervello impiccione e aveva sparso delle voci per i corridoi, consapevole di come questo fosse il metodo migliore per arrivare a tutti, senza scoprire chi fosse l’artefice del vociare. Il suo intento era quello di mettere su una squadra di ricerca, per poter essere tra i primi a trovare l’eredità di Delley.
    L’appuntamento era stato fissato per Sabato 3 Aprile alle ore 16.00 in punto nella sala da tè dell’Istituto. Lei era lì in anticipo, con la sua divisa da studente che sembrava stata lavata e stirata per quell’occasione importante e attendeva impaziente chi avrebbe preso parte a questa piccola avventura tra le mura della Scuola. Camminava su e giù per la sala, spesso intralciando Scopina che invece stava facendo il suo lavoro in maniera eccellente «Chissà chi avrà il coraggio di presentarsi qui. Sono proprio curiosa, questi studenti sembrano tutti noiosiiii» – il suo parlare era quasi infantile, un miagolio capriccioso di chi non aveva la minima intenzione di demordere in questa ricerca «Se non si presenterà nessuno, troverò questo tesoro da sola! E non lo condividerò con anima viva… o morta, non si sa mai!» – sollevò appena le spalle, per poi lasciarle ricadere verso il basso, mentre allontanava una sedia da un tavolo apparecchiato con dolcetti e biscotti, in attesa dei suoi probabili compagni di avventura.

    //Ciao bambini bellissimi, benvenuti al primo giro di questa fantasmagorica avventura tra le mura di Hidenstone (?).
    Questo primo turno non sarà per niente impegnativo, dovrete semplicemente entrare in scena, spiegando come siete venuti a conoscenza della ricerca di Ludmilla.

    Per gli studenti: Ludmilla Sercosky è una studentessa del secondo anno della Casa Black Opal, è molto impicciona e dalla lingua lunga, la maggior parte dei gossip che girano per l’Accademia si dice che siano stati messi in giro da lei.

    SCADENZA: 3 Aprile 2021 ore 23.59
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Quando aveva sentito parlare la sua concaasta Ludmilla di cercare nel castello di Hidenstone qualche passaggio segreto sapeva già che era una proposta quasi impossibile da rifiutare, era sempre un castello e a suo avviso tanti luoghi dovevano essere ancora scoperti al suo interno, passaggi, stanze, ci poteva essere di tutto tra i corridoi o qualunque altro luogo dello stesso, non a caso i fondatori avevano fatto ciò per gli studenti. Non era la prima volta che sentiva la ragazza proporre delle cose del genere e cercare dei luoghi simili, passaggi, tesori, da quando la conosceva era chiaro che fosse una ragazza avventurosa su quell'argomento, era poco ma sicuro Quel sabato pomeriggio aveva deciso di prendere parte insieme alla ragazza e chi voleva alla ricerca di quel tesoro, un tesoro era sempre una cosa importante e circondata da una aura di mistero. Alle quattro in punto del pomeriggio raggiunse la sala da thè della scuola, era impossibile non aver sentito parlare Ludmilla della cosa nella sala comune e voleva aiutarla nella ricerca, voleva fare assolutamente la sua parte. Entrò nella stanza e vide che era il primo ad arrivare dopo la stessa Ludmilla. La salutò con un bel sorriso sul volto.

    Ciao Ludmilla. Come stai?

    Si avvicinò a lei poi riprese a parlare.

    Ti ho sentita parlare l'altra sera quando eravamo tutti in sala comune di questo tesoro e direi che non posso tirarmi indietro su una cosa del genere. Sarei lieto di darti mano nella ricerca dello stesso. Se è qui nel castello deve finire nelle mani di noi Black Opal, mi sembra il mimino.

    Si fermò lasciando quindi spazio alla ragazza, una caccia a un tesoro lo ispirava molto e se le trovavano sarebbe diventati noti e ancora più conosciuti. Poi chissà cosa poteva contenere o essere.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
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    Lindsey-Stirling
    Addison Dannel
    Ametrin | 16 anni


    La ragazza dai capelli di fuoco si presentò all'appuntamento cinque minuti prima del dovuto. Indossava la divisa scolastica composta da gonna a pieghe viola, camicia bianca e gillet viola con bordi gialli aperto, cravatta gialla al collo e non stretta, cominciava ad essere abbastanza caldo, la primavera era alle porte.
    Ai piedi i suoi amati anfibi neri lucidi lasciati quasi sciolti.
    I capelli erano legati in una coda alta che dondolava ad ogni suo passo.
    Dalla tasca sinistra spuntava la bacchetta della giovane.
    Arrivò davanti alla ragazza e le sorrise alzando la mano destra che presentava un orologio dal bracciale rigido con piccoli fiori ed un braccialetto con le perline verdi ed un piccolo riccio in argento.

    Yoh, ciao è qui l'appuntamento per partire per l'avventura?! Non vedo l'ora...comunque io sono Addison Dannel, sono del primo anno ed appena ho saputo di queste voci, non ho potuto tirarmi indietro!

    Voltò lo sguardo grigio come il mare d'inverno verso i partecipanti cercando una faccia amica.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda Stat.
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Aidan era un ragazzo che preferiva spesso farsi i cazzi suoi. Non amava i pettegolezzi, era sempre l'ultimo a sapere le cose in quella scuola.
    E proprio di questa fantomatica Ludmilla che era alla ricerca di qualche tesoro di cui Aidan non sapeva per niente l'esistenza, lo venne a sapere grazie a Gyll. Dato che entrambe appartenevano ai Black Opal, era logico che Gyll lo venisse a sapere prima di lui.
    Poi però, durante quella giornata, lo venne a sapere quasi tutta la scuola, più o meno.
    Sapeva che la sua ragazza aveva intenzione di andarci e naturalmente Aidan aveva ben due motivi per non poter rifiutare quell'offerta: Il primo era la stessa Opalina. Non voleva lasciarla da sola e poi voleva avventurarsi in questa fantastica ricerca assieme a lei. E il secondo motivo era...beh, la curiosità. Voleva sapere se quello che gli era stato detto era vero e nel caso in cui fosse vero, riuscire a guadagnarci qualcosa.
    Aveva indossato un paio di Jeans ed una felpa nera con la scritta Green day sulla parte davanti. E con se aveva come sempre la bacchetta ed il cellulare.
    Quindi, assieme alla dolce metà, decise di andare all'appuntamento che Ludmilla aveva riferito ed arrivarono alla sala da tè alle 15:55.
    Appena entrò, Aidan vide la ragazza e altri due compagni. “Salve gente...” Disse salutando sia Ludmilla che Harry e Addison, rivolgendo a loro un sorriso gentile “Tutto bene? Siamo pronti per questa caccia al tesoro? Ne verranno altri, vero?”
    Intanto osservava i compagni che erano lì.
    Forse anche loro erano venuti lì per pura curiosità?
    Infine lo sguardo si posò nuovamente sulla ragazza. “Senti un po'...come sei venuta a sapere di questo tesoro? E, per curiosità...cosa c'è in questo tesoro? Spero che dopo tutto questo casino non ci troveremo carta straccia...vero?”.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

    code by ©#fishbone



    Interagisce con Harry Wood e haru90 oltre che con Ludmilla e Gyll
     
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    Erik Foster | Ametrin | III anno
    Quando Erik venne a sapere della possibile presenza di un tesoro all'interno dell'Accademia gli si illuminarono gli occhi. Ebbene sì, per chi mi sta leggendo sono lo stesso player di Jonathan, a questa volta fu il giovane licantropo che partì in quarta non appena udì del pettegolezzo direttamente dalla bocca di Ludmilla. Forse per non aver grane coi prefetti decise di rivolgersi direttamente all'ametrino, il quale non la ostacolò minimamente col suo gruppo di ricerca e, anzi, provò pure a ingrandirlo.
    La sera del giorno prima, infatti, creò un gruppo su telegram con Jesse, Blake e in via del tutto straordinaria Howard.

    Amiconiiiiiii! Ho una notizia nuovissima, bellissima, fortissima! ʢᵕᴗᵕʡ
    Ludmilla mi ha detto che c'è un tesoro e mi piacerebbe un sacco trovarlo ≧ω≦
    Come vedete ho invitato anche Howy perché oltre a essere tenero e coccoloso sa tutto, quindi hai mai sentito parlare di Rudmond Delley?
    Io domani alle 16 sarò alla sala da tè e mi farebbe molto piacere se veniste anche voi. Insomma, esiste un modo migliore di godersi un tesoro se non quello di condividerlo coi propri amici? Vi voglio bene e spero di vedervi domani.
    Vi mando un saluto, col cuore! ♡^▽^♡


    Inutile dire che il giovane Foster non chiuse occhio per tutta la notte. Immaginava cosa potesse nascondere il tesoro: galeoni? Il nero potere? Una fornitura di un anno di cioccolato al latte con le nocciole? Lo stomacò brontolò. Mammina, qualsiasi cosa sia spero di trovarla.
    Manco fosse una lezione del professor Ensor, il pomeriggio seguente si recò nella sala da tè. Era sabato quindi la divisa non era obbligatoria e addosso aveva una semplice maglia azzurra a maniche corte che raffigurava All Might di My Hero Accademia con tanto di frase motivazionale "eroe è chi riesce sempre a spingersi oltre i propri limiti", a seguire i pantaloni di una tuta e delle comode scarpe da ginnastica.
    Non appena spalancò la porta della Sala da tè venne subito invaso dal dolce aroma dei biscotti burrosi. Erano come quelli danesi che avevano proprio il gusto di calorie, ma erano anche così buoni. A questo si affiancava l'odore di mille miscele di tè e infusi e prima di dirigersi da Ludmilla fu impossibile non fermarsi al buffet per un piattino che riempì di bignè al cioccolato, éclair al caramello salato e una decina di tartellette con frutta di stagione.
    Buonsalve a tutti amici miei! Affermò Erik, posando poi il piattino al centro. Se volete un dolcetto non esitare a prendere. Vado a prendere un po' di tè e arrivo subito. Dopo tanto ispezionare alla fine decise di rinunciare alla sua miscela preferita in favore di un particolare zenzero, pompelmo e miele. Tornò al tavolo con la tazza di tè fumante e tornò a rivolgersi al gruppo. Aidan, Addison, vi trovo in forma. Harry, hai assaggiato le tartellette? Sono spettacolari. Continuò a far conversazione, salvo poi annusare e sorseggiare il tè che aveva di fronte. Oh, Ludmilla, la ricerca del tesoro non è l'essenza stessa tesoro? Dicci, se ci hai fatto riunire qui immagino che avrai una pista.



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    Interagisco con tutti <3 e mando la sera prima un messaggio a Jesse, Blake e Howard
     
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    Black Opal
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Jesse era un soggetto curioso... e non solo nel senso che destava curiosità, ma anche nell'esatto opposto: era curioso come una Markab scimmia!
    Ludmilla non era esattamente un soggetto silenzioso e Jesse dall'alto della sua forte destrezza e del suo basso carisma era uno che sapeva passare inosservato e sentire spesso troppo 'Sì insomma, uh, non si fa... ma ehi, sono prefetto quindi è ok no?' in vero non ne era molto convinto, ma restava il fatto che a volte gli capitava di ascoltare cose particolari e le ricerche di Ludmilla, ovviamente, rientravano pienamente in quella categoria.
    Solo, che fare?
    Si sarebbe potuto dire "c'è una voce in giro, rispondi all'annuncio e chiudila lì: tu vuoi andare, lei cerca gente, è perfetto!" e in effetti lo sarebbe stato, pareva anche semplice, forse troppo semplice per un disagiato come Jesse 'SE VADO SCOPRE CHE HO ORIGLIATO E MI ODIERA' A VITA!' arrovellandosi tra senso di colpa, paura e curiosità morbosa, che lo avevano reso più nervoso del solito, cosa che Blake aveva trovato tradotto nel fatto che il giovane passasse praticamente tutto il tempo libero a correre con Jolly 'Che faccio?' si chiedeva infatti lui, avendo poi l'impellente bisogno di correre. Da lì le sue cosce d'acciaio, cui si sommavano quelle felicissime di Jolly!
    In suo aiuto, come spesso accadeva, era giunto Erik: anche lui aveva sentito dell'annuncio e in tempo zero aveva creato un gruppo con lui, Blake e Howard.
    Uh, fico! Howard è simpaticissimo, è un sacco amico di Adamas: è perfetto! avrebbe commentato alla vista del messaggio puccissimo di Erik, cui avrebbe fatto seguito un secco Io ci sto!
    Il tempo successivo fu trascorso a scodinzolare a Blake per convincerlo a venire: era probabile lo avrebbe fatto da solo, ma Jesse sapeva come Blake amasse essere pregato, e chi era lui per non gonfiargli ancora un po' l'ego, del resto?
    "Sei pronto? Io non vedo l'ora!" affermò al Socio, mostrandosi con addosso dei jeans strappati e una maglietta blu con sopra lo scudo di captain america "Finalmente gli Avengers di Hidenstone hanno una missione degna di loro... e forse non mortale!" esclamò facendo schizzare il pugno al cielo ed afferrando il proprio easter b-egg, nel quale aveva riposto ciò che tutti gli adolescenti avrebbero messo: uno scudo a torre in paravibranio e una sfera cangiante. (?)
    "Kueeee!" Jolly, il suo sobrissimo chocobo rosa, zompettò allegro, facendo ridere il ragazzo, che dapprima mandò un messaggino ad Erik per confermare che si stava mettendo in moto con Blake e quindi prese la propria aquila di carta, flag "Portalo ad Adamas e tienigli compagnia" le disse, carezzando poi il capo del suo chocobo e mettendosi in marcia col suo migliore amico, giungendo rapidamente alla sala da té.
    "CIAOOOO!" salutò lui, sobriamente come sempre, strozzandosi quasi alla vista di altre persone, tanto da storcere la bocca 'Ma non ci siamo solo noi...' pigolò nella sua mente, triste come un bambino che scopriva come babbo natale non esistesse 'Che palle!' si disse ancora, dimentico di come appunto l'annuncio fosse stato pubblico, mica a loro dedicato.
    Osservandosi intorno, il ragazzo notò un capannello di primini attorno all'organizzatrice della giornata e più appartato Erik, verso al quale si avvicinò quasi subito, tentando di stringerlo "Pronto ad una missione, Captain Hidenstone?" chiese al parabatai, nel mentre Jolly, alla vista del ragazzo, emise un pigolio molto acuto, iniziando poi a guardarsi frenetico intorno, forse in cerca di Piuma.
    Salutato l'amico, il ragazzo avrebbe per un istante avvicinato la padrona di casa, salutandola in maniera militare "Eccomi Ludmilla, per questa missione! Io, il mio scudo e il mio chocobo siamo a tua disposizione e uh, tranquilla, anche la mia riservatezza! Del resto non sono uno che origlia o ascolta di nascosto, tranquilla!" avrebbe proposto lui, rivolgendole un occhiolino per poi caracollare nuovamente da Erik e Blake.
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    Benjamin D' Angelo
    "l' amore vince su tutto "

    Ametrin
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"


    ‘ Mi sento il piccolo Detective chiamato Conan Edogawa che deve risolvere un mistero.’

    Pensò Benjamin quel sabato pomeriggio alle 15.30, mentre era rimato al castello perché non aveva nulla che fare quando all'improvviso aveva sentito parlare di una ricerca da parte di una ragazza che si chiamava Ludmilla appartenente ai Black Opal e faceva il secondo anno.

    ‘ Meglio non farla aspettare. Comunque saranno gli Ametrin a pendere il misterioso tesoro. ‘

    Così Benjamin raggiunse il luogo dell’appuntamento alle quattro precise: aveva una maglietta bianca firmata Valentino abbinata ai pantaloni di Armani entrò nella sala da tè e vide che non era stato neanche il primo ad arrivare. Sorrise a Ludmilla e la salutò cordialmente.

    “ Ciao!”

    Poi posò lo sguardo celeste su lei e pronunciò le seguenti parole:

    “ Ho saputo che qui ci sarà un’ avventura a scuola giusto ? E farò di tutto per ritrovare il tesoro te lo prometto Ludmilla“

    Dopo aver parlato Benjamin sorrise cordialmente a lei. Nel frattempo capì subito che Ludmilla, la ragazza opale, era una tipa pettegola e parlava un po’ troppo. Anche se non era la prima volta che si trovava in situazioni simili. Comunque lui amava il mistero, scoprire che cosa nascondeva il tesoro e anche andare in giro per la scuola. Appena Benjamin arrivò a destinazione riconobbe alcuni volti ormai noti perché li vedeva spesso: Addison, Harry, Aidan che erano compagni di corso. Così si avvicinò al gruppetto per salutarli come aveva sempre fatto.

    “ Ciao! Ragazzi, anche voi qui ? Non me lo aspettavo di rivedervi così presto. Tutto bene ? “

    Chiese il biondo Ametrin mentre attese la risposta dei suoi compagni che erano arrivati lì prima di lui. Sorrise mentre vide arrivare anche il Prefetto degli Ametrin che aveva incontrato in precedenza.
    ‘ Come direbbe Lucio il cantante – Non è un ‘ avventura se non la vivi – ‘
    Pensò mentre aspettò che arrivassero anche gli altri partecipanti alla caccia al tesoro che si trovava all’ interno della scuola.

    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo
     
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    Black Opal

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    xscheda | blake barnes | statistiche

    Ciò che davvero aveva attirato l'attenzione di Blake non era il tesoro in se, ma il fatto che questo donava potere e gloria eterna. Blake era uno snaso che invece di rincorrere l'oro rincorreva la notorietà, ma il principio era sempre lo stesso. Ci sarebbe andato, ed avrebbe trovato quel tesoro. In realtà il fatto che fosse stata quella ragazzina a sentire per prima quella voce, lo innervosiva un pò, ma in fondo c'era anche da dire, che lui non si interessava a quelle cose quindi non poteva essere certamente quello che scopriva qualcosa. Ma non dilunghiamoci in inutili chiacchiere e torniamo a bomba. Blake era contento di fare quel tipo di esperienza ed avrebbe obbligato Jesse ad andare con lui, ma quando erik mandò quel messaggio sogghignò appena. Si, era sicuramente molto felice di fare quella cosa con entrambi ma la gelosia per Jesse era sempre li vigile ed attenta e non se ne sarebbe andata certamente facilmente. Comunque non disse niente, oramai era bello che maggiorenne e non poteva più sbattere i piedi come prima, ma questo non voleva dire che non li avrebbe sbattuti, aveva solamente trovare un altro metodo e di conseguenza, una volta letto il messaggio guardò Jesse e fece uno sbadiglio. Mi sa che non ci vengo, saranno solamente cazzate come tutto quello che dice quella ragazzina! Frase detta solamente per vedere Jesse intorno a lui che lo pregava e cercava di convincere a fare qualcosa che lui aveva già intenzione di fare. Il fatto era che doveva essere lui al centro dell'attenzione del prefetto e di conseguenza se le stava prendendo. Una volta convinto, Blake si alzò e senza pensarci e dopo essersi fatto una bella doccia, quella mattina del 3 aprile, si infilò un pantalone nero della tuta, una t-shirt bianca, infilò nelle sue tasche il cellulare e la bacchetta, prese il suo easter b-egg ( ninja), una felpa sulle spalle sempre nera, la sua fatina Samubuca seduta sulla sua spalla destra, una rapida occhiataccia a Jesse per aver solo nominato Adamas ed il fatto che qualcuno dovesse fargli compagnia e poi, andò con il suo migliore amico alla sala da te. L'idea di Erik venne presa ampiamente dal ragazzino, che si fermò prima al buffe a prendere qualcosa da mettere sotto i denti e dopo, mentre loro si salutavano e parlottavano tra di loro, Blake si mise seduto su di un tavolino, gambe penzoloni e li osservava semplicemente. Quindi ricapitolando. Cerchiamo questo teroso e poi che facciamo? Lo specciamo in parti eque fino ad esaurimento? Le cose importanti erano altre, e salutare tutti lo avevano già fatto Erik e Jesse, anche per lui no? Poi erano tutte persone che conosceva quindi non c'era bisogno di essere troppo formali. Finì i suoi biscotti e poi si alzò da dove era. Inoltre, io direi che se proprio dobbiamo seguire qualcuno, questo sia Erik. Non era una ragazza che gli stava particolarmente simpatica sia perchè lui, quando non voleva far sapere qualcosa, c'era sempre lei che in un modo o nell'altro riusciva a scoprirlo, sia perchè le pettegole non gli erano mai piaciute. Comunque non era li per quello. Sorrise verso Aidan, Addison, Harry, e Ben. Poi guardò anche Jesse e se lo sguardo poteva uccidere sicuramente, in quel momento sarebbe morto, si avvicinò al suo orecchio. No Jesse non sei a sua disposizione, ne il tuo scudo ne nient'altro. Siamo una squadra ed il nostro capitano, se proprio ne dobbiamo scegliere uno è il tuo parabatai. Ancora non lo aveva chiamato così, quindi doveva ricordarlo a se stesso, a Jesse e a tutto il mondo. Tornò a guardare la ragazzina. Comunque non siamo noi ad essere noiosi. Sei tu a non aver il coraggio di fare qualcosa da sola e quindi ti serve una squadra. Era così, in quel momento chi non lo conosceva o lo aveva conosciuto in maniera singola e si era chiesto se ce l'aveva proprio con lui o era proprio il suo modo di fare, poteva ben capire che Blake non era razzista, trattava tutti allo stesso modo di merda. Era una sua caratteristica, tutto qui! E quella mattina non si era alzato neanche con il piede sbagliato, insomma era sereno.

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    Black Opal
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era impossibile non venire a conoscenza di ciò che Ludmilla aveva organizzato. L'opale era talmente euforica di questa scoperta che diceva di voler far conoscere a tutti, che erano settimane che ne parlava a gran voce in Sala Comune. Gyll all'inizio cambiava strada, perché la voce stridula e fastidiosa della piccola gazettina della Casa nero-rossa le stava proprio antipatica, ma quando le voci iniziarono a saltare di bocca in bocca, l'attenzione di Gyll venne rapita un pochino di più, giorno per giorno. L'opalina cercò di infilarsi in qualche "comizio" della concasata per scoprirne di più, ma lei continuava a dare notizie sfuggenti, continuando a mantere il mistero su un certo tesoro di uno studente degli anni passati. Questo era sicuramente stimolante per una come Gyll che sembrava annoiarsi facilmente in quel periodo dove tutti erano presi a studiare (come se lei non dovesse farlo, con i M.A.G.O. alle porte!) e vide uno spiraglio di una possibile avventura che potesse divertirla. Tornò in camera dopo uno degli ultimi incontri che la ragazzina aveva convocato a gran voce e si buttò sul letto, con la sua piccola Pixie «Che ne dici? Alla fine non abbiamo niente di meglio da fare domani, potremmo andare a vedere di cosa si tratta e se proprio ci annoiamo torniamo qui.» - l'animaletto, tuttavia, non sembrava proprio interessata alla cosa, attratta più dallo sgranocchiare come suo solito. Ovviamente, la mezza-veela ne aveva parlato con Aidan, il ragazzino dioptase che aveva intrapreso quella lunga strada in salita per spiegare bene a Gyll cosa fosse una relazione (poraccio!), quasi come se coinvolgendo lui fosse un tantino più divertente. Aidan ne sembrò entusiasta, questo coinvolse la studentessa del secondo anno ancora di più.

    Quel sabato, dopo aver fatto il bagnetto a Pixie, le disse di seguirla e si diresse in sala da tè, dove sembrava ci fosse la riunione dei poveretti coinvolti da Ludmy. Pixie entrò correndo in quella sala, saltando su qualche tavolo e prendendo qualche biscotto, mentre gli elfi - vedendola - iniziarono a seguirla con gran foga, per evitare che mangiasse tutto quello che c'era in giro per i tavoli «Eccoci qua!» - disse entrando ed avvicinandosi ad Aidan «Ha già detto qualcosa di interessante?» - domandò in un sussurro al compagno, mentre gli occhi cristallo viaggiavano a guardare i volti dei presenti in stanza. Per l'occasione aveva indossato un pantaloncino di tuta, nero con delle fasce bianche laterali e una magliettina bianca a maniche corte con su scritto "Seven Up", il marchio di una bibita gassata di anni a Gyll lontani. Nel frattempo, Pixie aveva finito di raccogliere biscotti e si era seduta in mezzo alle gambe di Gyll che per una volta stava ferma ad aspettare cosa di tanto emozionante ci fosse.
    Gyll McKenzy

    "
    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
    "
    Black Opal, II anno

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    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard non aveva molto da fare nella sua giornata da studente, e per quella motivazione passava ogni momento libero in biblioteca, così da studiare ed approfondire gli argomenti delle lezioni per mostrarsi sempre molto preparato. In quel momento, proprio mentre stava terminando degli esercizi di Astronomia, ricevette una notifica che mostrava l’inserimento del suo contatto in un gruppo. Per qualche istante decise di lasciar perdere lo studio, dedicandosi a quel fenomeno alquanto strano: chi mai avrebbe potuto aggiungerlo su un gruppo viste e considerate le sue amicizie piuttosto ristrette? Si passò quindi la mano nei capelli per aggiustarsi il ciuffo biondo, iniziando a leggere il messaggio ed accennando un sorrisino spontaneo, un sorriso che mostrava chiaramente quanto ci fosse rimasto contento che qualcuno lo avesse incluso in una simile avventura. Erik aveva accennato a quel tesoro di cui aveva sentito parlare in giro per la scuola qualche giorno prima, e nel leggere quel nome sul telefono Howard aggrottò appena la fronte. Rispose quindi a quel messaggio rapidamente, mettendo alla fine un paio di emoticons carine e coccolose così da renderlo molto più amichevole e disponibile. “Hey! Io sono in biblioteca, provo a cercare qualche informazione su questo tizio e quando ci incontriamo vi dico cos’ho trovato!” E, in seguito a quel messaggio, avrebbe riposto il proprio libro all’interno della propria sacca dai colori sgargianti, iniziando a setacciare la biblioteca per ottenere qualche informazione in più su quel Rudmond Delley. Le mani viaggiavano sugli scaffali, sfiorando i vari libri con lo scopo di riuscire finalmente a trovare qualcosa che potesse servire. Di utile, purtroppo, non aveva trovato molto rispetto a quanto veniva raccontato in giro su questo ragazzo, motivo per il quale si sarebbe confrontato con tutti gli altri l’indomani.
    Il giorno successivo, dunque, il ragazzo avrebbe raggiunto gli altri nella sala da tè dell’accademia all’orario indicato, dove avrebbe potuto parlare con loro e confrontarsi sul da farsi. Indossava un paio di pantaloni della tuta che gli avrebbero donato sicuramente più libertà nei movimenti, il tutto abbinato ad un paio di scarpe sportive, una felpa lasciata aperta con sotto una magliettina dai colori molto delicati. I colori pastello della parte superiore e delle scarpe spezzavano con la tuta nera, e si abbinavano perfettamente agli occhi chiari del ragazzo, andando a donare quell’aria di tenerezza che lo contraddistingueva da sempre. Preso il proprio zainetto con all’interno dei fogli e delle penne, e tenuta la bacchetta saldamente in tasca assicurandosi che non cadesse, il ragazzo decise di dirigersi verso il luogo dell’incontro con il solito passo elegante e ben cadenzato, passando gli occhi di tanto in tanto sulla scolaresca per assicurarsi che tutto proseguisse per il meglio. Dopo aver raggiunto la porta della sala da tè, si aggiustò per un’ultima volta il ciuffo prima di entrare nella stanza suddetta, andando a sorridere a tutti i presenti con fare molto sincero prima di salutarli con educazione. “Ciao a tutti! Come state? Vedo che siamo in tanti ad essere interessati, ahahah!” E dopo aver dato un saluto ad Aidan, Gyll e Ben con la mano, il ragazzo avrebbe principalmente raggiunto Erik, Blake e Jesse, coinvolgendo successivamente anche gli altri. “Io ho cercato qualcosa in biblioteca, ma oltre a ciò che dicono le voci in giro, non ho trovato di più. Però, dato che è stato uno studente di Hidenstone, abbiamo già un indizio, no?” E guardò tutti, sfarfallando appena con le proprie ciglia, per poi proseguire. “Hidenstone è stata fondata nel 2012, sono pochi anni, non dovrebbe essere troppo difficile trovare gli altri indizi, no?”
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    Gli Snasi
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    La sala da té non era mai stata così tanto gremita di studenti a quell'ora di pomeriggio del sabato. Scopina, infatti, mentre continuava a spazzare la moquette rossa, sembrava entusiasta di saettare in mezzo a così tanti ragazzi.
    La giornata fuori dalle mura sembrava essere promettente, il sole, infatti allungava i suoi raggi fino a toccare i vetri delle finestre del lato sud-ovest, illuminando naturalmente i tavolini allestiti. Ludmilla, al primo ingresso, fermò il suo camminare, quasi come se fosse stupita che qualcuno davvero stesse prendendo parte a quella strana chiamata alle armi. Il primo a giungere fu Harry, a cui Ludmilla concesse un sorriso entusiasta «Tutto bene, Harry! Non vedo l'ora che arrivino anche gli altri, così vi racconterò tutto quello che ho scoperto!» - come se già sapesse che altri sarebbero arrivati. Forse ci credeva davvero, perché crederci era il primo passo per far si che quella cosa si avverasse, no? Quando gli studenti cominciarono ad arrivare, gli elfi domestici che stavano allestendo il buffet e sistemando i tavolini, si guardarono un tantino preoccupati. Mancava un'ora esatta all'ora del té e se quegli studenti avessero dato fondo a tutti i dolciumi, loro avrebbero dovuto continuare a preparare dolci su dolci su dolci. Gli elfi sapevano com'erano fatti i ragazzi di quella Scuola: dove c'era cibo, loro si fiondavano. Infatti, per i più affamati e golosi e col fuso orario sarebbe stato possibile servirsi del té e mangiare dei biscottini, seppur non fossero le 17.00.

    Mentre qualche teiera fluttuava nell'aria, portata forse da un invisibile elfo domestico che non aveva voglia di socializzare con gli studenti, Ludmilla iniziò a contare i presenti «Uno. Due. Cinque... uh, abbiamo anche qualche animaletto.» - li contò tutti, notando con stupore che tanti erano i volti che non si sarebbe mai aspettata di vedere e, notando i famigli che erano giunti con grande sopresa. Evitando, quindi, qualche piatto volante stracolmo di biscotti, la ragazzina dalla pelle diafana si fece avanti «Bene, se nessuno più deve arrivare direi che possiamo iniziare!» - il suo tono squillante era eccitato dall'idea di poter gestire una vera e propria squadra di ricerca, mentre portava i lunghi capelli color paglia da un lato e fissava ognuno di loro con il suoi occhi nocciola, sembrava quasi che li stesse scrutando per cogliere sui loro volti quanto fossero motivati a star lì. Cercò di piazzarsi al centro dello sgangherato gruppetto eterogeneo di studenti, quindi prese un respiro profondo e iniziò a parlare «Io sono Ludmilla Sercosky, per chi non mi conoscesse, secondo anno, casa Black Opal.» - la ragazza sembrava avere una buona prospettiva futura come politica, visto che pareva essere all'inizio di un comizio. Gli occhi dell'opalina si posarono per qualche istante di troppo su Erik, squadrandolo da testa a piedi con un sorriso di approvazione (non è dato sapere se fosse per la sua presenza lì, apprezzata particolarmente dalla ragazzina o per la frase che lesse sulla sua maglia), tuttavia, proprio quest'ultimo particolare la fece riprendere a parlare «Come il nostro Foster ci insegna oggi: un eroe è chi riesce sempre a spingersi oltre i propri limiti.» - il suo tono era solenne, come se stesse motivando una folla di manifestanti ad izzarsi contro lo stesso governo «Ed oggi voglio che siamo noi gli eroi di questa giornata. Ebbene sì, miei cari amici e colleghi, oggi vi ho chiamati qui perché è arrivato il momento di arrivare fino in fondo ad uno dei misteri che aleggia nella nostra Accademia: il tesoro di Rudmond Delley!» - sembrava che con le sue parole stesse creando un climax crescente.
    Ciò nonostante, quando il nome dello studente passato venne decantato, Scopina sembrò fermare il suo spazzare, quasi come se avesse avuto un sussulto ai suoi filamenti di paglia. Ludmilla, però, non ci fece caso alla mazza di scopa che iniziò a tornare indietro, spazzando spazzando, e proseguì il suo parlare; ad accorgersi però di questo strano sobbalzare della scopa furono Gyll ed Erik, seppur non sapendo spiegare esattamente cosa avesse da sobbalzare una mazza di scopa e trovando la cosa piuttosto strana «Il nostro caro e vecchio - forse non troppo - Rudmond, sembra aver lasciato in eredità un tesoro che porterà alla gloria e al potere chiunque lo trovi. E allora mi chiedo: perché non iniziare a venirne a capo di questa storia? Delley sembrerebbe esser stato fiero di quel tesoro tanto da essere ricordato da tutti per tale lascito, ma nessuno è riuscito mai più a ritrovarlo, tanto fosse nascosto bene.» - fece qualche passo verso i ragazzi, guardandosi intorno con cautela e cicospezione, quindi abbassò appena il tono, facendo segnò con la mano agli altri di avvicinarsi di poco per ascoltare bene quello che stava per dire «Pare che questo patrimonio faccia gola a molti, qui dentro, e tra questi c'è anche il professor Ensor. Ho sentito dire che ogni notte perlustra una zona diversa del castello per cercare tale ricchezza, ma che ancora non sia riuscito a trovarlo. » - fece una pausa per lasciare che i ragazzi assimilassero la cosa, ma i ragazzi non furono i soli ad ascoltarla. Curiosa come una scimmietta ammaestrata, Scopina si fece avanti, chinando il suo manico ad ascoltare il parlare dell'opalina. La mazzarella di scopa sembrava essere davvero interessata a quel discorso: che Ludmilla fosse talmente coinvolgente da riuscire ad attirare anche le mazze di scopa? Può essere, ma ad un occhio attento, sarebbe potuto sembrare strano il comportamento della scopetta.
    «Capite?! Potremmo addirittura trovarlo prima di Ensor ed essere finalmente un passo avanti a lui!» - il suo modo di parlare era davvero coinvolgente, quasi ammaliante, tanto che tutti parvero credere ad ogni singola parola di quel che disse, sentendo - dentro di loro - che non era stata una scelta sbagliata presentarsi lì.

    Ludmilla sembrava davvero fiera della squadra che aveva messo su e ci credeva talmente tanto alla buona riuscita di quella missione che guardava tutti con occhi lucidi e pieni d'orgoglio.
    Alla domanda di Blake, Ludmy voltò lo sguardo scuro sul ragazzo «Ognuno avrà la sua parte, Blake! Puoi starne certo.» - Scopina, sentendo la voce di Blake sembrò essere attirata dalla sua parte. Penserete: Blake riesce ad attirare anche le mazze, vero? No. Scopina iniziò ad avanzare minacciosa verso di lui che era seduto sul tavolo e avrebbe iniziato a picchiettarlo sulla spalla col suo manico fin quando non sarebbe sceso da lì.
    Ludmilla, nel frattempo, sospirò alle parole di Blake «Non sei costretto a star qui, Barnes! Ognuno di noi deve dare il meglio per questa ricerca, così che il gruppo ne possa giovare.» - il suo sorriso era così rassicurante che sarebbe stato impossibile credere che stesse discutendo con qualcuno.
    Scopina, nel frattempo, riprese a vagare intorno agli studenti ma la sua agitazione era diversa questa volta. Sembrò iniziare a spazzare i piedi a diversi di voi, come se volesse attirare la vostra attenzione. Infatti la mazzarella di scopa, non sapeva parlare, tuttavia aveva i suoi modi di farsi capire e questo suo atteggiamento per Blake e Howard sembrava decisamente strano, tanto che - quando Scopina sembrò spazzare verso la parte nord-est Pixie - capirono che stava cercando di dirgli qualcosa. O meglio ancora, di far notare loro qualcosa su quella parete, dove erano molti i quadri appesi.
    Howard, inoltre, sentendo raccontare quelle storie su Rudmond si ricordò di quello che aveva letto nei libri. Infatti, le ricerche di Howard avevano portato un risultato più che ottimo! Ficcando il naso qua e là, il dioptase era riuscito a scoprire che Rudmond Delley era uno studente molto popolare durante la sua permanenza qui. Era stato studente durante il 2012 ed era il miglior studente che Hidenstone era riuscito ad avere finora. Tuttavia, in vecchi articoli trovati su numeri del giornalino scolastico, qualcuno si chiedeva come facesse ad essere sempre nel posto giusto, al momento giusto. Questa era la domanda che tutti gli ponevano e a cui Rudmond rispondeva sempre con un sorriso e un'alzata di spalle.
    E mentre Howard raccontava (qualora avesse voluto) Erik e Addison avrebbero visto, con la coda dell'occhio, accadere qualcosa ai quadri della parete nord-est. Infatti vi era un quadro di un uomo, seduto su di una poltrona rossa, con una lunga tunica nera e un cilindro in testa, dalla lunga barba grigia che finiva in due treccine ben curate, che sembrava essere irrequieto e non volesse incrociare lo sguardo degli studenti, come se lui sapesse qualcosa che in realtà non voleva rivelare. Harry, invece, si accorse che gli abitanti dei quadri accanto sono un tantino in agitazione, pare che stiano bisbigliando qualcosa e se si avvicinasse a qualcuno di loro sentirebbe frasi come «Dovresti aiutarli. Tu sai!» e «Lo hai fatto per Rudmy! Sapevi sarebbe arrivato questo momento, aiutali!» - ma il bisbigliare era talmente basso che solo lui avrebbe potuto sentirlo se si fosse avvicinato abbastanza e poteva essere certo che si stessero rivolgendo al quadro centrale, quello con l'uomo vestito di nero, notato da Erik e Addison.

    //Carissimi cuoricini!
    Eccoci qua, proseguiamo questa avventura e vediamo dove ci porta.
    Ludmilla vi ha spiegato la situazione e alcuni di voi hanno notato cose un po' sospette da parte di Scopina e di alcuni quadri, in particolare uno, quello dell'uomo vestito di nero.
    Sta a voi decidere cosa fare ;)

    Vi specifico solo piccole cose: da questo momento in poi, vi chiederei di inserire lo spoiler alla fine delle vostre azioni con indicato quello che fate e tutti i dati necessari al fine della quest, così come regolamento recita, così da facilitare chi gioca con voi, ma soprattutto avere sempre bene a mente le vostre statistiche, quirk, azioni e i vostri oggetti.
    Se volete un esempio semplice di quel che dovrebbe esserci in uno spoiler potete sbirciare qui.

    Motivati dal discorso di Ludmilla, durante la quest potete decidere una sola azione su cui poter far valere il lancio con vantaggio, ripensando alle sue parole!
    Che significa? Che avrete la possibilità di comunicare in spoiler, qualora vogliate, quale azione avrà la possibilità di godere di due lanci dei dadi, così che la vostra azione abbia maggiore possibilità di riuscita, dovendo scegliere - il master - il valore più alto del dado.
    CITAZIONE
    ❈ Attacco con Vantaggio
    Il Vantaggio indica una posizione particolarmente favorevole del mago, tale per cui al momento dell'esito il master per quella data azione non lancerà un singolo dado, bensì due, scegliendo tra di essi quello più favorevole al PG (generalmente quello più alto).

    E' stato rollato il dado per l'Easter B-Egg, tuttavia sarà necessario al prossimo post dichiarare che abbiate portato il vostro zaino. Vi comunico che il valore uscitò dall'Easter B-Egg è: 1d7=6

    Adesso, un po' di numeri:
    CITAZIONE
    HARRY: scopina: 12+1=13; quadro: 17+1=18 - Easter B-Egg: Collirio
    ADDISON: scopina: 16+1=17; quadro: 18+1=19 - Easter B-Egg: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
    AIDAN: scopina: 2+2=4; quadro: 14+2=16 - Easter B-Egg: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
    ERIK: scopina: 15+3=18; quadro: 17+3=20 - Easter B-Egg: Collirio
    JESSE: scopina: 14+2=16; quadro: 5+2=7 - Easter B-Egg: Collirio
    BEN: scopina: 10+1=11; quadro: 16+1=17 - Easter B-Egg: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
    BLAKE: scopina: 20+5=25; quadro: 13+5=18 - Easter B-Egg: Bomba abbagliante
    GYLL: scopina: 17+1=18; quadro: 3+1=4 - Easter B-Egg: 12 Caramelle
    HOWARD: scopina: 20+2=22; quadro: 17+2=19 - Easter B-Egg: Collirio

    SCADENZA: 7 Aprile 2021 ore 23.59
     
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Prima che la ragazza parlasse, dovette aspettare che arrivasse altra gente, almeno così aveva detto Ludmilla. Come se era sicura che sarebbero venuti altri compagni.
    Quando Gyll gli rivolse la parola Aidan si voltò verso di lei “Eh no...sta aspettando che arrivino gli altri...spero solo che non sia una cavolata”.
    A quanto pareva, Ludmilla aveva ragione. Dopo di lui arrivarono altri ragazzi che ovviamente riconobbe tutti: Fece un cenno di saluto ad Blake e poi tornò a guardare la ragazza. Forse la ragazza stava cominciando a parlare e Aidan incrociò le braccia al petto e la ascoltò.
    Era troppo concentrato ad ascoltare la ragazza per notare cosa stava succedendo intorno a lui. Il dioptase voleva capire cosa dovevano cercare e magari conoscere questa storia.
    Ludmilla aveva fatto il nome di un certo Rudmond Delley. La sua faccia era da 'non ho la più pallida idea di chi tu stia parlando'. Non sapeva chi fosse questo Rudmond e non conosceva nulla di quella storia. Ma non disse nulla, fece parlare ancora la ragazza con la curiosità che cresceva.
    La ragazza quindi continuò a parlare ed Aidan ne ascoltava le parole con attenzione, cercando di capirne qualcosa. Aveva sempre la stessa espressione e la posizione non era minimamente cambiata.
    Solo che ora aveva qualche domanda da fare...
    Quando parlò di Ensor, Aidan sbuffò e mormorò un “Ci mancava pure lui...”
    Quindi Ludmilla finì di parlare, e quando disse l'ultima frase, il dioptase era pronto, convinto a cercare quel benedetto tesoro. Il fatto che potevano trovare il tesoro prima di Ensor lo aveva gasato.
    Ma la domanda era ancora nella sua testa, con la speranza di avere una risposta positiva. Quindi dopo che Blake disse la sua e, ovviamente senza rendersi conto di quello che stava succedendo nel frattempo, parlò “Avrei una domanda. Noi non abbiamo qualcosa in più del professore? Magari una mappa del tesoro...oppure conosci qualcuno che sappia o pensi di sapere dove si trova questo tesoro? Un piccolissimo indizio potrebbe aiutarci tantissimo, no?”.
    Finalmente si mosse e la mano destra andò ad appoggiarsi sotto il mento, mentre il suo sguardo cambiò da 'non ho la più pallida idea di chi tu stia parlando' a 'non ho la più pallida idea di chi tu stia parlando ma se troviamo questa cosa prima di Ensor io sarò un ragazzo felice'.
    Provava una profonda antipatia per quel professore, e non sperava altro che vedere la sua faccia, appena vedrà Aidan e gli altri compagni col tesoro in mano.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

    code by ©#fishbone




    Interagisce con Gyll McKenzy e fa una domanda a Ludmilla.
    Azione 1: -
    Azione 2: -

    Quirk Attivo: -
    Skill:
    ////

    Coraggio: 10
    Empatia: 09
    Intelligenza: 10
    Resistenza: 07
    Tecnica: 08
    Intuito: 10
    Destrezza: 07
    Carisma: 09

    Quirk:
    Adulatore:
    I complimenti sono sempre utili nella vita, e Aidan questo lo sa bene.
    +1 se adula qualcuno, +2 se teme, è spaventato

    Ti amMAZZO
    Diciamocelo, meglio non farti arrabbiare, eh! +1 se aggredisci verbalmente qualcuno che ti ha aggredito fisicamente; +2 se hai con te la tua fida mazza



    grazie per questo coso...ora i miei post sembrano più professionali (?)
     
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  13.     +1   +1   -1
     
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    Ametrin
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    Benjamin D' Angelo
    "l' amore vince su tutto "

    Ametrin
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"


    ‘ Conan entra in azione! ‘

    Pensò il piccolo Ametrin, dai capelli biondo cenere mentre aspettò che Ludmilla, la ragazza Opale cominciasse a parlare non appena anche gli altri avrebbero raggiunto il luogo stabilito. Poi Benjamin nel frattempo vide che tra i presenti: c’ era anche Blake, il ragazzo Opale che aveva conosciuto qualche giorno prima e non se lo aspettava di rivederlo lì poi infine Howard, il giovane Dioptase con cui aveva collaborato a lezione del Professor Olwen. Gli sorrise per salutarlo, anche se meritava un abbraccio, ma non era quello il momento però.

    “ Ciao! Hawie, Come stai? Anche tu ti sei unito a noi, mi fa piacere.”

    Disse Il biondo dallo sguardo celeste mentre aveva la testa piena di pensieri appena lo vide arrivare nella sala da tè ascoltando le parole di Ludmilla rivolte al suo compagno di casata.

    “ Ecco brava ben detto! “

    Concordò Benjamin mentre rise alla scena della manico di scopa che lo picchiava e pensò:

    ‘ Oh!Accidenti.. ci mancava pure lui... Ma perché devo sopportarlo anche qui nella missione per trovare il Bottino ‘

    Infatti, Benjamin quel pomeriggio aveva portato con sé uno zaino che sembrava un marsupio color porpora che conteneva un oggetto che serviva per quella caccia al tesoro. Appena arrivarono tutti Ludmilla cominciò a spiegare di chi fosse il tesoro che dovevano trovare in quel pomeriggio. Dopo averla ascoltata capì che dovevano trovarlo prima del professor Ensor.

    ‘ Mhm ancora lui! Accidenti! Le sue lezioni mettono paura però ho intenzione di usare tutto il coraggio che ho appreso grazie ai suoi insegnamenti ‘

    Pensò Benjamin mentre ascoltò i vari rumori che provenivano nella stanza da tè e fu grazie alla scopa che gli era passata accanto a lui in modo di fargli capire che c’era qualcosa che non andava.

    ‘ Ehm! Credo che ci sia qualcosa che non va.’

    Mentre posò lo sguardo celeste verso la parete nord – est dove c’erano molti quadri e poteva benissimo sfruttare l’ oggetto dentro il suo marsupio color porpora, ma prima rivolse una domanda da detective.

    “ Ci sono degli indovinelli che dobbiamo risolvere per caso ? Per trovare il tesoro di Rudmond Delley? ”

    Domandò curioso a Ludmilla mentre attese una risposta della ragazza opale che sapeva tutto. Chissà se insieme ai suoi compagni sarebbe riuscito nella missione.
    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo




    Intragisce con Howard H. Van Leeuwen e poi concorda con le parole di Ludmilla e fa una domanda alla giovane aspettando una risposta.

    Azione 1 : -
    Azione 2 : -

    Quirk Attivo: -
    Oggetti: Monocolo: +1 vista a distanza; +1 vista notturna
    Skill:
    ///






    Coraggio: 08
    Empatia: 08
    Intelligenza:05
    Resistenza: 05
    Tecnica: 08
    Intuito: 04
    Destrezza: 05
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Quello che aveva sentito dire era vero, la ricerca del tesoro era qualcosa che poteva succedere a breve. Non aveva bisogno di altre motivazioni per far parte di quel gruppo studentesco di spedizione e ricerca, un tesoro era pur sempre un tesoro. La sua concasata, Ludmilla, sembrava essere decisamente emozionata e vogliosa di trovare qualcosa all'interno del castello. Superare i propri limiti era una frase e un modo di vivere che apprezzava parecchio, per lui era una cosa che faceva su ogni cosa, in ogni ambito.

    Anche il professor Ensor cerca il tesoro? Allora sarà avvantaggiato dato che ha già cercato in tanti luoghi del castello.

    Non gli sarebbe dispiaciuto assolutamente trovare quel tesoro ancor prima di un docente, sarebbe stato un bel successo personale e di gruppo, poco ma sicuro. Si lasciò trasportare in tutto quel discorso quasi elettorale della stessa ragazza, una dote che certamente non le mancava una buona parlantina.

    Ma che cosa succede qui?

    Quando sentì quelle voci provenire da un quadro vicino non si insospettì dato che ormai aveva imparato che i quadri nel castello parlavano e interagivano con studenti, professori e chiunque era nella scuola. Volle sentire cosa avevano da dire, poteva essere una cosa utile per la loro ricerca, al massimo era solo qualche attimo perso, nulla di più. Fece un passo verso i quadri vicini e sentì delle cose che erano molto interessanti, non era assolutamente tempo perso, ma ben speso. Quel nomigliolo "Rudmy" era facilmente collegabile a Rudmond. Ascoltò con ancora più interesse a quel punto. E notò come i personaggi che parlavano indicavano quasi sicuramente quel quadro centrale dove c'era un uomo vestito di nero. Voleva e doveva provare a parlare a quell'uomo nel quadro, era fondamentale a suo avviso per la ricerca in corso. Si portò a quel quadro con l'uomo poi provò a parlargli.

    Scusami, per caso sai niente del tesoro di Rudmond Delley? Ci faresti un grande favore se ci dici cosa sai in merito. Da cosa hanno detto altri occupanti dei quadri te hai aiutato proprio Rudmond. Dacci questo aiuto per piacere.

    Attese quindi una risposta.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
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    Azione 1: Harry chiede al quadro con l'uomo vestito di nero informazioni su quel tesoro e Rudmond.

    Coraggio: 06

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    Intelligenza: 06

    Resistenza: 05 Tecnica: 06

    Intuito: 05

    Destrezza: 06

    Carisma: 06
     
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    Black Opal
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Lecchinare Blake, per Jesse, era un dovere e un piacere, del resto, se non poteva leccargli le pudenda, perché non farlo con le terga? (?)
    Fece il suo dovere, dunque, lieto che Howard si sarebbe occupato della parte bibliotecaria, recandosi poi sul posto, all'orario previsto, colmo di speranze, di affetto, di oggetti e pure con due animali: Blake e Jolly!
    "Sono contento che Jolly possa parlare con Piuma... e sì, che si vogliano così bene" disse ad Erik "Perché, sì, insomma, anche Roger e Coccolo si adorano" o quantomeno a Coccolo piaceva molestare Roger "Ma - uh! - sì, insomma, Jolly e Piuma non sono amici: sono fratelli!" nata da una madre daltonica, dati i colori, o quantomeno senza acchiapacolore nell'utero, ma ehi, sempre fratelli erano! (?)
    Entrato in stanza, il ragazzo osservò i presenti, notando anche ovviamente diversi suoi protetti "Ciao Harry, anche tu non hai resistito?" gli chiese, nel mentre davanti a loro passava un piatto con biscotti, dal quale ne afferrò uno, che si mise in bocca per istinto, sgranando poi gli occhi "Uh, scusa: vuoi?" gli chiese infine, tendendogli la metà non mangiucchiata, dopo averlo spezzato.
    Conclusi i convenevoli si recò da Gyll, che salutò dolcemente rispondendo al suo entusiastico ingresso, ritornando poi da suoi amici, avendo anche l'ardire di provare a mettere un braccio al collo di entrambi "Sono contento di essere in questa avventura con voi... anche se sì, uh, in effetti con voi andrei ovunque!" affermò lui, ben sapendo che questo, con Blake, significasse andare anche all'inferno, e con Erik in convento, e gli andava benissimo così.
    Salutò anche il prefetto dei dioptase, Howard, cui fece un occhiolino, ascoltando poi quanto da lui scoperto, in vero, al momento, non molto "Sei stato bravissimo lo stesso... sì insomma, io sarei morto di noia... o di allergia alla polvere... a passare del tempo a far ricerche in biblio! E sì... comunque non son passati manco dieci anni... qualcuno dovrà pur sapere qualcosa!" gli disse, infine, caotico e indulgente come sempre.
    Qualcuno come Ludmilla, che infatti prese presto la parola "Vai Ludmy!" affermò quando si presentò, evitando però di applaudire a casissimo, salvo poi sobbalzare "La potrò chiamare Ludmy?" chiese poi a Blake, nel mentre la giovane pareva avere occhi solo per il suo parabatai, cosa che lui capiva perfettamente 'Anche io avrei occhi solo per Erik fossi una ragazza: è fantastico, il fidanzato perfetto!' si disse lui, osservandolo per un attimo, nel mentre ella lo citava, allargando un enorme, orgoglioso, radioso sorriso sulle labbra dell'aspirante marine.
    'Sapevo che era una ragazza geniale!' si disse lui, semplicemente per il fatto che trovava adorabile il prefetto ametrino, ascoltando il prosieguo del discorso "Fico, in pratica lui è il Gol D. Roger dell'Accademia... e noi siamo i pirati che salpano alla volta del Grande Blu per trovare Laugh Tale e lo One Piece!" esclamò, forse a voce troppo alta per star solo parlando con i suoi due amici, con tal entusiasmo che fece anche cinguettare Jolly, spostando l'attenzione del ragazzo al pavimento e quindi anche a Scopina.
    'Uh!' si disse lui, notando a casissimo quanto fosse interessata.
    Anche Ensor sembrava sulle tracce di quel tesoro, il che aveva un gusto agrodolce per Jesse, che in effetti non aveva piacere di incontrare oltre l'indispensabile l'uomo, cosa che lo rese pensieroso, dando tempo a Blake dell'Accademia di far partire un nuovo
    Barnes Show "Uh, sì, fico, in effetti, questa è una squadra, siamo praticamente gli Avenger dell'Accademia allargati.. e quindi ci dovrebbe guidare Captain Hidenstone... fila tutto"
    In effetti filava tutto... SE ERI PSICOPATICO, JESSE!
    Nel mentre il castano farneticava, Blake riusciva a far saltare i nervi all'organizzatrice in tempo record 'Uh, cavolo, Ludmilla ha sopportato Blake solo per due Barnes' pensò lui, che aveva deciso di codificare un'unità di misura esplosiva, che indicava il tempo in cui ci si metteva a detonare o far detonare Blake. Anche Scopina, in effetti, stava dando di matto, e il giovane non poté non notarla.
    "Ehi, uh, no, tranquilla, che Blake ha capito e ora si alza!" affermò lui, timoroso che ella potesse digievolgere Fiaccola e durare giusto uno o due Barnes (?) "Comunque sì, ho capito che sei emozionata oggi... tutti questi ragazzi... sì, insomma, hai sentito la storia e vuoi venire anche tu vero?" al che, osservò tutti e alzò la voce "Ragazzi, vuole venire anche scopina, va bene no? Insomma, siamo prefetti, studenti, chocobo e anche altri animali... io dico che c'è posto anche per una scopa!" esclamò alzando un pugno e poi inginocchiandosi davanti a Blake, come giusto che fosse (?), ma in vero per essere alla stessa altezza della saggina di Scopina "Mettiamocela tutta, dai!" propose lui, finendo poi per offrire i propri servigi anche a Ludmilla, cosa che fece adirare Blake.
    "SCUSA BLAKE" rispose lui al volo, ben sapendo non fosse mai bene iniziare una conversazione con Blake arrabbiato in maniera divera "Non ho mai detto che sono il suo scudo, lo so che non sono il suo scudo... solo... citavo il signore degli anelli... più o meno ecco!" facendosi poi da parte davanti all'invettiva della ragazza, dopo la quale sospirò.
    'Uffi...' un po' mesto, il ragazzo si chinò su Jolly, riflettendo sul da farsi, sicché, alla fine, ebbe un'idea "Aspetta... ma se era uno studente... allora non può essere troppo vecchio... quindi... sì, insomma, lui esisterà!" e ovviamente, intendeva, ovviamente, esistere sui social: fu così che prese in mano il suo magifonino, avviando una ricerca su google e sui principali social, in cerca di informazioni sul proprietario del sedicente tesoro 'Sì insomma... ok, non ci sarà magari scritto dove è il tesoro... ma non sarebbe male sapere cosa fa ora... magari ci dà indizi su dove girava ai tempi e su cosa sapeva fare e quindi su dove poteva aver nascosto qualcosa' si disse lui, osservando poi Harry spostarsi e seguendone il movimento fino ai quadri, osservandoli incuriosito.
    RevelioGDR


    AZ1: Cerca di arruolare Scopina
    EMP12

    AZ2: Cerca info su Rudmond Delley su internet
    TEC 28

    Mezza: Osserva i quadri
    Intu12


    Equip
    - magifonino
    - jolly

    Zaino medico (1 collirio) con dentro:
    - scudo in paravibranium
    - sfera cangiante
     
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