Biblioteca

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    Gli Snasi
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    Biblioteca

    Al quarto piano, pochi metri dopo il rovéto dei Dioptase, dal muro di pietra del corridoio emerge un grande portone di castagno. Una volta entrati ci sarà la biblioteca di Svali il libraio, una delle più fornite di tutto il mondo.
    Libri e manoscritti ovunque, però ordinati tutti in grandi librerie.
    Tranne qualche apertura riservata alle lunghe e sottili finestre, il muro è ricoperto da questi mobili colmi di testi, fin quasi arrivare al soffitto. Sul pavimento, invece, le librerie sono disposte in modo concentrico ed in alcune parti distanziate tra loro così da formare stretti passaggi.
    Nei pressi della parete del lato destro sarà possibile trovare una piccola scala in metallo che porterà al primo ed al secondo balcone.
    I balconi non sono altro che dei passaggi di metallo costruiti per facilitare la consultazione dei testi disposti sulle lunghissime pareti.
    Tutte questo è illuminato, oltre che dalla luce naturale che si infiltra dalle sottili finestre, anche da una ventina di lunghi candelabri che pendono dal soffitto.
    Sul lato sinistro affianco all'ingresso ed incassata al muro vi è una costruzione quadrata in legno, la cui area è di circa 10m². Questa è la postazione della libraia, Doris Chandler.
    La biblioteca, non si estende solo al quarto piano, ma occupa buona parte di tutti i cinque piani dell'ala ovest, più il piano terra. Per accedervi è necessario usare la scala-torre.
    Il quinto piano è riservato al reparto proibito, il piano terra, il primo, il terzo ed il quarto sono quasi del tutto identici, se non che nel terzo e nel primo le librerie sono meno numerose e sparsi per il piano ci sono 5 o 6 tavoli rettangolari per lo studio e la consultazione. Tavoli solitamente usati dagli studenti più riservati che preferiscono stare lontani dal secondo piano.


    Il Secondo Piano

    Attorno alla scala torre del secondo piano c'è la solita e stretta circonferenza di librerie e poi solo altre due: una centrale e poi quella a muro.
    Infatti, gran parte dello spazioTutto è occupato da tavoli rettangolari, sempre disposti secondo un ordine concentrico. Qui gran parte degli studenti si spostano a studiare dopo aver preso i libri di loro interesse dagli altri piani della biblioteca.
    Le finestre di questo piano sono più larghe e tolgono un po' di spazio ai testi, in favore però di una maggiore luminosità.
    Sulla parete di sinistra, nello spazio che al quarto piano corrisponderebbe alla porta d'ingresso della biblioteca, vi è un arco a sesto acuto. Sopra di esso un rombo di pietra su cui è scolpito il volto di una vecchia che col dito davanti alle labbra incita al silenzio. La scultura non è animata, ma incantata e stende sull'arco privo di porte una barriera silenziatrice che blocca ogni suono in entrata ed in uscita da quella stanza.
    Questa non è altro che la stanza ristoro della biblioteca. Ci sono divani e tavolini in ogni dove, e due tavoli di legno ai lati opposti dove per ognuno è possibile trovare due macchinette del caffè e due bollitori, con una scatoletta colma di diversi tipi di tè.
    Il pavimento è coperto da una moquette con il colore della scuola, ovvero dorata e le pareti, foderate di legno, sono coperte di tanto in tanto da dipinti animati. La parete opposta all'ingresso è un immensa vetrata che dà sui campi da quidditch.
    In questa stanza si può chiacchierare oppure fare insieme i compiti od altre faccende, sempre nei limiti del regolamento scolastico.
    Fuori dalla stanza, affianco all'arco d'ingresso ed incassata al muro vi è una costruzione quadrata in legno, la cui area è di circa 10m². Questa è la postazione dell'altra libraia, la gemella della prima, Brigitte Chandler.


    Reparto Proibito

    Si può accedere al reparto proibito solo se si superano le Mura del Permesso poste nella scala-torre fra quarto e quinto piano.
    La scala condurrà i visitatori fino ad un pianerottolo occupato a lato solo da un tavolo di legno, una sedia, mentre al centro torreggia un enorme portone di legno scuro il cui arco a tutto sesto è tempestato da bassorilievi.
    Sulla sinistra facce demoniache si contorcono di rabbia e dolore, sulla destra angeli beati sorridono e salutano. Sul vertice torreggia un cerchio in cui è inscritto un ottagono che a sua volta contiene un cielo stellato. Il simbolo di Svali Ericksson, detto anche il Libraio.
    Basterà bussare ed il portone s'aprirà silenzioso.
    Nessuno sa effettivamente come sia fatto il reparto proibito, dato che inabissato in un eterna notte che si ciba di qualunque luce. È tutto buio e non si vede nulla.
    L'unica parte all'interno della stanza salvata da quest'oscurità è la zona più prossima al portone: un semicerchio di un area di 5m², infatti, è contorniato da rune e sigilli astronomici che insieme scacciano il nero più profondo.
    Non dovrete aspettare molto che vedrete una luce avvicinarsi. Un fantasma la cui presenza, per qualche motivo, scaccia le tenebre più prossime a lui.
    Si presenterà a voi come il Guardiano e non accetterà di perdersi in chiacchiere, vorrà solo sapere il libro che desiderate od il tema su cui vi volete informare. A quel punto vi guiderà fino al volume richiesto oppure quello più adatto alla vostra ricerca e vi permetterà di prendere solo quello o quelli, senza concedervi di curiosare sugli altri testi. Poi, vi ricondurrà all'ingresso e senza salutare tornerà ad immergersi nelle tenebre.
    I libri sono consultabili soltanto sul tavolino al di fuori del portone e per il massimo di 3 ore, poi devono essere riportati al Guardiano che sennò uscirà personalmente per riprenderlo, ma non sarà propriamente di buon umore.


    Particolarità

    Le Sorelle Chandler
    Due donnine simpatiche che sembrano delle vamp uscite dagli anni settanta. Bassine, testa invasa da ricci scuri, a tratti un po' brizzolati, sorriso largo invaso dal rossetto, giacchettina in pelle di giaguaro, sciarpa pelosa, décolleté marron scuro e gonna a tubino azzurro. Le voci di entrambe sono acute e paiono dei squittii.
    Le due sorelle sono identiche in tutto tranne per il colore degli occhiali. Doris li porta rosso fuoco, Brigitte verde-acqua.
    Alcuni studenti non riescono a trattenere il riso quando le vedono camminare tutte impettite, con quelle gambine corte e la pancetta che sembra voler far esplodere le gonne strette.
    Tuttavia sono entrambe amabili ed estremamente acculturate ed informate, sopratutto riguardo i libri della biblioteca ed i pettegolezzi della scuola e pure di Londra.
    Spesso potrà capitare di vederle col magifonino in mano o con gli occhi incollati sui loro schermi, cuffiette, rosso fuoco Doris e verde-acqua Brigitte, collegate al dispositivo.

    Le Candele delle Sorelle
    Se la conoscenza riguardo al mondo londinese delle sorelle Chandler può essere giustificata dalla loro insistente presenza sui social, quella riguardo Hidenstone deriva dalle loro candele animate.
    La biblioteca è colma di piccole candele che levitano costantemente. La loro fiamma produce luce, ma non calore e ciò permette con sicurezza di evitare possibili incendi.
    Questi oggetti però sono come delle telecamere per le due sorelle dato che ciò che viene detto e fatto attorno a loro, circa 5m², viene registrato e trasmesso su degli schermi di vecchi computer posti nelle postazioni delle due donne.
    Quando una candela registra qualcosa che va contro il regolamento la parte relativa dello schermo si illuminerà di rosso ed una delle sorelle, od entrambe potranno intervenire. Se lo fanno, gli sventurati che hanno infranto il regolamento si vedranno caricare dalla candela dove dentro la fiamma sarà ben visibile la faccia delle Chandler che gli urleranno contro.
    A volte basterà una ramanzina, altre verrà intimato ai "furbetti" di presentarsi o da loro od in sala insegnanti.
    Ogni tanto capita che qualche candela venga vista muoversi fuori dalla biblioteca.

    Mura del Permesso
    Dalla scala-torre è possibile spostarsi fra i piani della biblioteca, tuttavia se si vuole salire al quinto ci si scontrerà contro una barriera invisibile. Per passare si dovrà ricevere sulla mano un timbro speciale, il quale è detenuto dalle sorelle Chandler in uno scrignetto sottochiave.
    Il timbro può essere concesso dopo aver firmato un modulo apposito in cui inserire nome e cognome, data di nascita e testi che si vogliono consultare od il tema della ricerca che si vuole fare. Questo deve essere fatto firmare da un docente e poi portato ad una delle sorelle.
    Il timbro scomparirà o quando chi lo ha ricevuto uscirà dalla biblioteca o quando oltrepasserà le Mura del Permesso.
    Le mura del Permesso bloccano anche chi tenterà di portare ai piani inferiori al quinto uno o più dei libri proibiti.

    Il Guardiano
    Poco o nulla si sa su questa figura perché poco o nulla lui stesso vuole svelare. Il fantasma porta una lunga tunica ed ha un cappuccio calato sul volto. Due occhi acuti si intravedono dalle ombre di questo indumento, ma i tratti del viso risultano nascosti, mentre è ben visibile una folta e lunga barba bianca. Le mani sono scheletriche e rugose e la grande tunica fluttuante non fa intravedere i piedi di quello che un tempo fu un uomo. Gira spesso con un grande e spettrale libro stretto al petto trasparente e la sua voce risulta sempre colorata da un insistente fretta; come se volesse liberarsi presto dei visitatori del reparto proibito per tornare a qualche faccenda.


    La Storia

    La storia della biblioteca del castello è vecchia quasi quanto l'edificio stesso.
    Si narra infatti che intorno al 1300, il propietario del castello, nonché capo villaggio di Denrise, dopo una scorribanda in Danimarca, oltre a oro, gioielli e schiavi si fosse portato dietro anche un nuovo consigliere, un certo mago chiamato Svali Ericksson, detto il Libraio.
    Svali era un mago estremamente acculturato e possedeva una cospicua collezione di testi che si portò dietro dal suo castello Danese e con la quale, con il permesso del suo nuovo signore, Ragni Lothor, edificò la base di quella che diventò l'attuale biblioteca di Hidenstone. Si racconta che servirono 4 Drakkar per portare nell'isola soltanto i suoi manoscritti.
    Non passò troppo tempo però che la biblioteca si ampliò passando da un solo piano ai diversi che oggi sono visitabili. Infatti le razzie di Ragni Lothor furono su scala mondiale, arrivando fino al nuovo continente, ma anche toccando le coste più orientali del mediterraneo ed alcuni magistorici si spingono perfino a dire che queste giunsero anche nelle coste più remote del continente africano. Sotto l'occhio vigile di Svali però oltre alle ricchezze definite da lui "più banali" venivano trafugati, papiri, tavolette e, dove non era ancora un sistema di scrittura articolato, potenti stregoni ed acculturati del luogo in modo tale da poterli interrogare con calma per estrapolare saperi e conoscenze da poi tradurre su manoscritto.
    Qualche decina di anni furono sufficienti a rendere Hidenstone la perla del Sapere più brillante di tutta la terra. Perla che anche i responsabili della biblioteca successivi a Svali( che si dice visse per circa 200 anni), cercarono di ampliare, oltre che a mantenere.
    Alcuni testi furono perduti o trafugati durante il periodo di semi abbandono che il castello visse nella seconda metà del 1900, ma la preside si sta ancor oggi battendo per recuperarli tutti.


    Curiosità & Dicerie

    la scala-torre ha delle fattezze palesemente orientaleggianti che la rendono un po' fuori posto in un castello norreno. Tuttavia può essere valutata come una prova del potere Denrisiano dell'epoca di Ragni Lothor che giunse fino ai più orientali confini del mondo.

    pare che le sorelle siano abbastanza corruttibili in fatto di pettegolezzi. Dicono che basti portar loro un pacco di dolcetti o cioccolatini che siano all'improvviso pronte a scucire le labbra; ma attenzione! Quando iniziano a spettegolare diventano un fiume in piena e la loro parlantina veloce ed acuta può portare ad effetti collaterali come forti emicranie, dolori alle orecchie e nel peggiore dei casi conati di vomito.

    riguardo al Guardiano girano molte voci. Risulta anche inspiegabile la sua capacità di respingere la magia oscura che affoga il reparto proibito. Tanti dicono che sia Hoswli lo Studioso, altri Hitch l'acido, alcuni sforzano la propria immaginazione fino a riconoscerlo come lo stesso Svali. Testimonianze dicono che sorvegli il reparto proibito fin dal 1600, altre dicono anche dal 1400, ma molti testi a riguardo sembrano esser perduti quindi la questione rimane assai fumosa. Una cosa è certa. La sua vera identità potrà essere svelata solo da lui stesso.

    Le voci riguardo al grande libro di Svali, quello in cui il Libraio avrebbe condensato ogni suo sapere, e che concederebbe al suo propietario le capacità di comandare lo spazio ed il tempo, aleggiano molto attorno al reparto proibito, che sembrerebbe il posto perfetto per nascondere qualcosa che non deve essere ritrovato. Victoria ha smentito queste voci in passato, ma la gente continua a parlarne.


    RevelioGDR


    Edited by Lo Snaso Depravato - 13/6/2020, 16:12
     
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0 replies since 3/4/2020, 15:45   98 views
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