Sala dei trofei

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    Sala Trofei

    Un tripudio di gloria ed onori sempre in crescita. Ecco cosa si può trovare al terzo piano, poco oltre l'aula di arti Alchemico-Trasfigurative.
    Qui vengono mantenuti e puliti tutti i premi vinti dagli studenti. Premi che vogliono viaggiare nel tempo e che anche fra secoli saranno lì a ricordare le loro glorie.
    Una volta entrati ci si troverà dentro una stanza colma di premi, tutti ben ordinati in scaffalature di legno massiccio.
    Sono posizionati per tipologia e riguardano tutte le attività svolte nell'accademia, dal 2012, anno della sua fondazione, fino ad oggi. La struttura scolastica, non può vantare una storia centenaria come Hogwarts ed in meno tempo si vince di meno. Tuttavia alcuni armadi e teche di vetro vuote sono già pronte a contenere le gloria dei futuri studenti.
    Al centro la stanza, a parte il B.P.T., è lasciata volutamente vuota per permettere a tutti di passeggiare con tranquillità osservando i vari premi.
    Speculare alla Porta della Gloria si trova un alto arco a sesto acuto che porta al Corridoio dei Difensori.
    Questi non sono altro che una sessantina di armature vuote, poste a due a due ai lati del corridoio. Su ogni lato, fra un armatura e l'altra, una finestra ad illuminare il passaggio.
    Difendono la Vecchia Sala, che altro non è che la sala dei "trofei" dei vecchi propietari del castello. Un museo che racconta lo stesso edificio e la storia di chi lo ha occupato dal 1200 d.C, che parrebbe l'anno della sua costruzione, fino al 1940. Anno in cui il castello fu unicamente lasciato a qualche volontario di Denrise, affinché lo custodisse.
    I vari manufatti sono divisi in sezioni che seguono gli schemi storici al giorno d'oggi più usati.
    Medioevo :(dalla fondazione del castello fino al 1500).
    Età Moderna: (dal 1500 fino al 1800).
    Età Contemporanea: (dal 1800 fino al 1940).
    Molto amata dagli studenti è la testa di Serpente marino che levita immobile in mezzo alla stanza.


    Particolarità

    Porta della Gloria
    L'ingresso alla sala dei trofei è alto e rettangolare, senza porte. Un inscrizione runica campeggia sull'architrave e l'aria, all'interno dell'uscio, sfrigola. Elettricità? No. Magia? Si.
    Le iscrizione alterano lo spazio fra i due stipiti creando una parete eterea ed illusoria che si può attraversare con il semplice passo. Se invece di superare immediatamente l'ingresso qualcuno si soffermasse a studiarne l'aria che crepita, in un primo momento vedrà formarsi come delle interferenze e poi, subito dopo, comparire la sua immagine in festa e con una coppa fra le mani.
    Infatti questa è chiamata la Porta della Gloria e mostra a chi l'osserva il proprio trionfo nell'attività scolastica in cui vorrebbe più trionfare: uno studente assai studioso che vuole prevalere in questo campo, vedrebbe la Preside e l'intero corpo docenti consegnarli la targhetta come miglior studente, altri invece si vedrebbero fra le mani la spilla di Caposcuola, altri la Coppa delle Case ed altri ancora la Coppa del Quidditch od una piccola statuina che certifichi la loro bravura incomparabile in uno dei 4 ruoli di questo sport.
    Le possibilità sono tante quante le onorificenze che la scuola da.
    Se anche ricevere un premio simile non è nelle maggiori corde di ognuno, la Porta della Gloria sa sondare l'animo umano e trovare ugualmente quella che preferiremo ricevere.
    Tutti, coscienti o meno della cosa, vogliono vincere qualcosa.

    Il Busto Illumina Futuro o B.P.T.
    Una volta entrati si potrà vedere al centro della stanza un piedistallo a forma di colonna. Questa arriva ad un metro di altezza ed appoggiato lì sopra vi è il Busto Illumina Futuro.
    Altro non è che un busto indefinito, senza forma, come se qualche scultore avesse cominciato a lavorare sulla nuda pietra , ma poi, al momento di definire i dettagli del volto, si fosse stufato ed avesse lasciato perdere.
    Gli studenti però potranno dargli una forma, anche se inconsapevolmente. Lo scopo di questo busto infatti è dare consigli su come agire per ottenere il premio che si vuole.
    Lo studente allora dovrà toccare il volto del busto con il vertice della bacchetta e concentrarsi sul premio che desidera. Dopo qualche secondo potrà vedere un volto scolpirsi gradualmente e sarà quello di uno dei vecchi studenti che hanno guadagnato in passato quella determinata onorificenza e che vi darà come ha fatto.

    Ruckus
    All'interno del museo, riposa sull'arco a sesto acuto della porta d'ingresso Ruckus, un gargoyle guardiano che pare essere il "fratello" maggiore di Rufus, il guardiano della sala insegnanti.
    A differenza del fratello, è molto meno possente, ma può parlare e le sue forme sono più slanciate ed elastiche.
    I suoi pugni, che poggiano pesanti sul pavimento, sono grandi come una normale mano umano, ma le sue braccia sottili sono alte 3,5m e quando sta in posizione, aderente all'arco, la distanza fra una e l'altra e di circa 1m. Oltre alle braccia compare un busto spigoloso che le unisce alla testa da corvo; gli occhi sono composti da zaffiri luccicanti.
    Ruckus è ai completi ordini del corpo docenti e della preside ed a chiunque altro risponderà in maniera spocchiosa o non lo farà affatto.
    Quando qualcuno entra nella sala del museo, non lo perde d'occhio un momento, ma anche se lo facesse nessuno può uscire con della refurtiva. Difatti la presenza di Ruckus sull'arco, mantiene una barriera totalmente invisibile che fermerà chiunque abbia preso impropriamente un artefatto del museo. L'effetto è come se il ladro sbattesse contro un vero e proprio muro.

    Memory Dive
    Ogni oggetto esposto nel Museo della sala trofei, quello presidiato da Ruckus, ha davanti a sé un piedistallo di metallo la cui estremità è un quadrato obliquo.
    Al centro vi sono due impronte di una mano destra.
    Questi piedistalli sono i memory dive è sono stati costruiti in modo da essere legati all'oggetto a cui stanno davanti. Quando qualcuno mette la mano sull'impronta del memory dive, viene messo in contatto con l'artefatto magico a cui esso è legato. E se ne possono vedere i ricordi. L'esperienza sarà simile a quella che avviene con un pensatoio.
    Sarete osservatori passivi di un ricordo dell'oggetto, ma vi potrete vedere l'un l'altro, se farete dive in due, o comunque vedere il proprio corpo che però sarà del tutto simile a quello di uno spettro e non potrà venir notato dagli esseri che si potrebbero trovare nel ricordo.


    La Storia

    Quando Victoria avviò la ristrutturazione del castello che sarebbe diventato l'accademia di Hidenstone, sentì il bisogno di emulare Hogwarts su una cosa in particolare, la sala dei trofei.
    Riteneva infatti che fosse cosa sana, buona e giusta far passare alla storia gli studenti più competenti dando al contempo un incentivo a tutti.
    Non gli fu difficile scegliere quale parte del castello adibire a questo scopo. "Perché non unire i trofei del passato con quelli del presente?"
    Difatti tutti i precedenti propietari avevano avuto la tendenza di raccogliere oggetti e trofei degni di nota in quelle ampie stanze del terzo piano. Qualcosa, dopo lo stato di quasi totale abbandono del 1940, era stato trafugato, ma tra gli impegni di Victoria ci fu quello di recuperare tutti gli oggetti rubati. Ancora adesso non ha finito quest'opera di ricerca.
    A volte, chiede anche l'aiuto del corpo docenti nel caso il recupero dell'oggetto sia di particolare importanza. Difficilmente chiede l'assistenza del ministero, ma in qualche caso data la pericolosità di alcuni manufatti, si è reso necessario e forse lo richiederà anche in futuro.
    Ad ogni modo si deve a Victoria l'attuale organizzazione del museo di tutte le peculiarità di queste sale come il Portale della Gloria, il B.P.T. e Ruckus.


    Curiosità & Dicerie

    La Porta della Gloria è nata per dare un assaggio agli studenti di quello che otterrebbero se si impegnassero duramente. Quindi lo scopo palese è quello di invogliarli a buttarsi nello studio e nelle altre attività, ma si vocifera che la Burke voglia spostare all'interno questo artefatto, o lo voglia perfino togliere, pervia dei disagi che porta.
    Infatti non è raro che degli studenti litighino tra loro per stare davanti ad esso e mirarsi e rimirarsi in tutta la loro possibile gloria. Arrivando anche ad occludere agli effettivamente interessati, l'ingresso alla sala dei trofei ed al museo.

    Molti pensano di fare i furbetti e dato che nella sala dei trofei non c'è nessun guardiano qualcuno ha provato a forzare le teche per rubare i trofei del passato e del presente, ma una brutta sorpresa è spettata loro ed a chiunque altro tenterà azioni simili.
    A parte che i vetri sono magicamente incantati per essere infrangibili, chiunque non sia un insegnante od un elfo domestico e proverà a forzare le serrature od a lanciare contro i mobili un incantesimo subirà una lieve scossa e per circa una settimana sarà affetto da un male di vivere cronico che lo porterà a non concludere nulla, compreso il furto.

    Busto Illumina Futuro, per molti ragazzi era un nome molto dozzinale oltre che lungo da dire. Quindi avevano iniziato a chiamarlo Busto Personal Trainer, ma anche quello lo cominciavi a dire oggi e finivi domani. Così si è deciso per un acronimo e fra gli studenti il Busto Illumina Futuro è conosciuto universalmente come B.P.T.

    Come per il "fratello" si dice che Ruckus possa staccare gli arti dalla parete ed anche il resto del corpo. Si pensa che quest'ultima eventualità sia prevista unicamente nel caso di un possibile attacco ai danni dell'accademia, ma alcuni sono pronti a giurare sotto veritaserum che quando hanno fatto troppo chiasso dentro al museo, Ruckus si sia staccato dall'arco, li abbia presi per la testa e gli abbia "gentilmente" sbattuti fuori.


    RevelioGDR


    Edited by SamuelBlack - 2/9/2020, 23:28
     
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