Cucine

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    Cucine

    Nelle segrete apparentemente poco frequentate, spicca una grande sala sotterranea molto movimentata: le cucine.
    L'architettura è ispirata molto agli standard artistici norreni ed è interamente in legno, escluso il pavimento e le pareti.
    Al centro dell'immenso ambiente, distanziati l'uno dall'altro di parecchi metri, svettano i tre forni. Grandi strutture in pietra dalla forma simile a quella di un fungo. Alla radice vi è un muretto per sostenere e rialzare il tutto, poi, alla base del "fungo" vi è una costellazione di piccoli fori romboidali dove andranno inserite le pietanze più minute e poi, ancora più su, quattro aperture semicircolari di discreta misura permettono di inserire nel forno i manicaretti di dimensioni più consistenti.
    Quello che sembrerebbe il cappello del "fungo" è la cappa ed alle estremità vi è agganciato del pentolame vario e pronto a qualsiasi portata, mentre più su questa semisfera si collega ad un tubo di pietra che sale verso la superficie, per poi immettersi nei sistemi di canaline che portano l'aria calda in giro per il castello che infine viene buttata fuori dai comignoli sparsi per i tetti.
    Oltre ai forni, organizzati per file ordinate, vi sono tutta una serie di banchi da lavoro che hanno in alcune loro parti delle braci che fungono da effettivi fornelli. Mancano solo tra il secondo ed il terzo forno dove è disposta un enorme brace rettangolare atta a grigliare i pezzi carne più immensi come quelle delle grandi bestie marine cacciate dai denrisiani e pagate a caro prezzo da Victoria.
    A destra, a sinistra ed a volte pure sopra questi piani da lavoro vi sono una sterminata serie di utensili o di ingredienti. Seppur in un primo momento la stanza potrà sembrarvi disorganizzata se vedrete mai gli elfi al lavoro vi renderete presto conto che ogni disposizione ha uno scopo ben preciso ed aiuta i lavoratori ad essere più veloci ed efficienti.
    Le pareti di pietra sono coperte da grandi scaffalature colme di oggetti utili all'arte culinaria ed ogni tanto qui in disparte si potranno trovare barili pieni del cibo che attende una prima lavorazione, come il pesce fresco appena arrivato, o la carne sanguinolenta appena giunta dai cacciatori o dal mercato. Ovviamente alla sera, dopo l'ultimo turno di lavoro non vi saranno più.
    Oltre che dai piani di cottura, dai forni e dalla grande brace, la cucina è illuminata da delle lanterne appese al soffitto dei corridoi laterali e da delle piccole fessure che incorniciano la parte più alta delle pareti di questi passaggi e che sono incantate per generare della luce naturale. Il grosso però lo fanno le tre grandi aperture corrispondenti allo spazio attorno ai forni. Da qui infatti scende la luce magicamente simulata del primo piano.


    Primo piano

    Il primo piano, raggiungibile da delle scalette a pioli ed a misura d'elfo, è diviso nelle due sezioni laterali ed in quella centrale. Le sezioni laterali sono composte da una grande serie di lettini, ognuno con il proprio comodino. Si, queste sono le "camerette" degli elfi, motivo per cui la notte non si dovrebbe far troppo casino nelle cucine a meno che non vogliate ricevere tutta una serie di lamentele da un esercito di piccoli domestici incazzati.
    Nella parte centrale invece sono concentrate tutte le scorte alimentari. A dispetto dell'ambientazione medievale sono presenti diverse celle frigorifere, che appaiono come semplici frigoriferi, se non fosse che sono incantate con potentissimi incantesimi di estensione. Ad ogni modo in questa zona centrale, fuori dai frigoferi, è lasciata anche la carne e varie erbe a seccare, che creano, insieme, un forte odore di base che aleggia per tutto il primo piano.


    Particolarità

    Le finestre magiche
    La particolarità del primo piano sono le ampie finestre magiche che coprono gran parte delle pareti laterali ed il soffitto, dando l'apparenza di camminare dentro una stanza di vetro e natura. Difatti queste finestre non sono altro che un artificio magico che simula un paesaggio di una campagna inglese. Di notte sarà possibile invece immergersi in un cielo stellato.
    Le piccole finestrelle nei corridoi laterali del piano terra simulano le stesse identiche immagini, anche se sarà più difficile notare i dettagli, data la loro grandezza e posizione.

    Chef Rub
    Chef Rub è il vero responsabile delle cucine e le sue abilità culinarie son talmente elevate che Cracco è destinato a baciare i calli dei suoi piedi puzzolenti.
    Porta un maestoso cappello da chef, ben più grande di lui ed una camicia da cuoco. Tutti questi abiti bianchi fanno risaltare molto gli immensi occhi scuri, ancora più grandi rispetto allo standard elfico. Queste sfere sono sempre in movimento e non si perdono un dettaglio, oltre che procurare una dose non indifferente di ansia in chi provi a parlare con lui.
    Come accennato prima, lui è il vero responsabile delle cucine. Incarico affibbiatogli dalla stessa Ruri, che preferisce poltrire od al limite fare lavori di forza piuttosto che gestire un "affare così noioso", così lo definisce lei. Tuttavia vedere Chef Rub al lavoro è tutt'altro che noioso. Saltella di qua e di là dimostrando grandi doti atletiche e con le sue zampine è sempre pronto a correggere qualche ricetta, con qualche spezia; il coriandolo di solito. Lui adora il coriandolo. Questa sua attività è spesso accompagnata dal suono del fischietto che porta al collo. Con il quale lancia diversi segnali codificati alla sua truppa per aumentare il tiro, dare il via alla preparazione di alcuni piatti ecc...
    Il fischietto è più utile della voce, che da sola non riuscirebbe a superare i canti e la musica degli elfi. Difatti, secondo il parere di Chef Rub, non ci può essere cucina senza musica. Così ad ogni orario lavorativo sarà possibile udire fin dal resto delle segrete tutta una serie di canti e di battiti coinvolgenti atti a divertire e caricare gli elfi domestici che spesso, seguendo l'esempio del loro capo, si perdono in esercizi coreografici lanciandosi con abilità e precisione ingredienti e pentolame vario e prendendoli con salti e piroette degni dei migliori ballerini russi.
    Rub è un esserino, gentile, ma deciso e sicuro di sé. Oltre a ciò è estremamente curioso ed ama alla follia scoprire nuovi piatti e leccornie.


    La Storia

    Victoria nella ristrutturazione partita nel 2009 mise subito in chiaro una cosa: voleva che le cucine di Hidenstone rinascessero nella loro antica gloria. Non voleva nessun mutamento radicale, tranne l'ammodernamento portato dalle celle frigorifere, e le finestre magiche, atte a dare un po' di sollievo ai piccoli domestici del castello. Malgrado questi piccoli cambiamenti, quando si entra dentro le grandi cucine di Hidenstona, l'impressione di immergersi in un glorioso mondo perduto non si perde affatto. Per mantenere questa sensazione, ovviamente la struttura fa tanto, ma sono anche i canti ed i profumi a dare il loro grande contributo. Difatti Chef Rub deriva da una grande stirpe di capi cuochi del castello e malgrado lui abbia rivisto molte ricette tradizionali di queste mura, non ne ha alterato il cuore. Lo spirito della cucina del castello, che batte allo stesso ritmo del mare salato e feroce, non si è mai persa.


    Curiosità & Dicerie

    Dalle cucine vengono smaterializzati i cibi che arrivano direttamente sulle lunghe tavole della sala grande. Tuttavia se ad Hogwarts era possibile una plausibile smaterializzazione ordinata dato che i tavoli di partenza e quelli di arrivo erano speculari, qui molti non riescono proprio a spiegarsi come sia possibile che tutto, nella sala grande, acquisisca un ordine specifico, dato che i cibi preparati partono dagli innumerevoli piani di lavori, la cui disposizione è assai diversa rispetto alle tavolate delle casate ed a quella del corpo docenti.
    Chef Rub sembra l'unico, oltre alla preside, a conoscere questo segreto, e molti in passato hanno provato a spillargli questa verità, ma tutti hanno fallito. Che avessero usato metodi di persuasione troppo inefficaci rispetto a quelli che adotterete voi?

    Pare che Chef Rub sia il padre di Ah, Eh ed Oh, ma ogni volta che gli si farà questa domanda negherà con decisione, pur dimostrando grande fastidio per il quesito. Ad ogni modo, forse per questo o per altri motivi, pare odiare profondamente Ruri, la quale ricambia con dedizione. Tendono a farsi diversi dispetti l'uno con l'altro e spesso non diranno di no a qualcuno che li volesse aiutare nelle loro burle.

    I mobili son stati restaurati con la magia, per quanto possibile e sono tutti molto antichi. Ogni tanto sarà possibile notare su qualche banco di lavoro vecchie rune e scritte, ma serve un occhio veramente acuto per riuscire a decifrare i segni mal conservati, malgrado gli interventi magici.


    RevelioGDR
     
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0 replies since 3/7/2020, 14:56   43 views
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