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.Emma LewisUff, io volevo dormire... brontolò la Lewis indossando una giacca azzurra e stropicciandosi gli occhi azzurri ancora gonfi di sonno. Era incomprensibile come quella ragazzina dormisse così tanto ed avesse ancora sonno, ma tant'era. Aveva preso la sua borsa e ci aveva buttato dentro il magifonino, matitine colorate ed un quaderno con disegnato un pinguino ciccione e, stavolta, si era ricordata di mettere dentro anche una bustina con il necessario con l'insulina, fosse mai che venissero catapultati in qualche modo parallelo per chissà quanto. Si poteva dire che era pronta per quella che sarebbe stato un pesante sabato mattina a lezione piuttosto che tra le lenzuola a fare tanti sogni colorati come insegnava Alex.
Scese verso l'uscita dell'accademia, lasciando che Mirtillo la precedesse di pochi passi. Ormai non lo portava più al guinzaglio ad Hidenstone; aveva imparato ad essere diligente ed a non camminarle tra i piedi, oltre che a non allontanarsi troppo, a meno che non scorgeva l'animaletto di uno dei suoi amici, come per esempio Zeus, il gattino di Mia.
Il professor Olwen, che un po' aveva perso punti costringendola a quella levataccia, aveva concesso loro di portare un famiglio, quindi sperava di non essere l'unica ad aver permesso al proprio di venire con lei.
Ovviamente, si era svegliata dieci minuti prima dell'orario dell'incontro, quindi si era vestita di fretta e non aveva nemmeno fatto colazione. A nulla erano valse le quindici sveglie che si era messa. Ecco, adesso mancavano solo due minuti all'inizio della lezione e lei stava ancora arrancando lungo i giardini. Muoviti Mirtillo o faremo tardi! Esortò così il barboncino nano, spiccando una piccola corsetta per arrivare al limitare della foresta Eterea con il fiatone, piegandosi e posando le mani sulle ginocchia, i capelli ribelli ed il viso leggermente arrossato. Scu... scusate per il ritardo. Balbettò, provando a darmi una parvenza di serietà, sistemandosi la chioma bionda e prendendo respiro.
Non fece nemmeno in tempo a salutare per bene i suoi amici, soprattutto Nathan, il più importante di tutti, che Olwen disse loro cosa avrebbero dovuto fare per prima cosa, facendo apparire una bacheca ovoidale su un albero. Forte... mormorò, mentre Stella Filante pensò bene di usare la sua testa come un nido. SPARKLY! Sulle prime si spaventò perché non se lo aspettava, ma dopo fu felice di ritrovarsi il dolcissimo petauro di Nathan, addosso. Alzò una mano, tastandosi la testa fino ad individuarlo con il tatto e gli regalò tante carezze, accogliendolo tra i suoi capelli senza nessun tipo di problema. Adorava gli animali e quello del suo parabatai, anche se non lo aveva mai visto prima, l'aveva fatta innamorare da subito, quando lui glielo aveva presentato. Mirtillo, dal canto suo, si avvicinò a Nathan -che conosceva bene- colpendolo ai polpacci con leggerezza con il muso per attirare la sua attenzione e, magari, farsi fare le coccole da zio NattyPie. Lei lo lasciò fare, soprattutto perché venne il suo turno e dovette avvicinarsi alla bacheca.
Atramenta. Pronunciò l'incantesimo tracciando il quadrato e sorridendo nel veder l'inchiostro colorarsi di un blu brillante, proprio il suo colore preferito. Scrisse due semplici parole ma, che per lei, erano pregne di significato.
Amici e rondini. La grafia era ordinata e delicata, tanto che si sentì orgogliosa di aver scritto qualcosa di comprensibile e non gli soliti scarabocchi.
Allora, io ho scelto amici perché per me la primavera è una stagione allegra, piena di vita... perciò la associo ad ogni volta che vedo i miei amici, ogni volta che posso passare del tempo con loro ed ogni volta che posso abbracciarli. Ecco, per me la primavera è soprattutto questo. Gioia, calore e divertimento. Fece una pausa, rendendosi conto che forse stava iniziando a parlare un po' troppo. E per quanto riguarda la rondine.... beh forse una rondine non fa primavera, però appena ne vedo una mi emoziono perché la associo all'inverno che sta finendo e all'arrivo di una stagione che amo, in cui loro tornano dalla migrazione... ed è bellissimo. Solo allora riuscì ad avvicinarsi a Nathan, senza smettere di sorridere. Sono stata brava, Captain America?🥺CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Emma interagisce soprattutto con Nathan e scrive "Amici, rondine" sulla lavagna, spiegandone poi il significato.
Con sé ha il suo barboncino nano Mirtillo, magifonino, bacchetta e KIT PER NON MORIRE DI DIABETE TIE' STE. -
.Che brutta cosaaaaaa!
Le lezioni di sabato erano davvero una brutta cosa, non c'era che dire. Lei che non vedeva l'ora di potersi godere una giornata senza suono della sveglia e senza andare continuamente di corsa in giro per le aule, spesso sbagliando anche in quale entrare. Uffa, non aveva proprio voglia di passare un'altra giornata tra libri e lezioni, ma aveva promesso ad Aidan che avrebbe fatto in modo e maniera di essere presente alle lezioni, quindi - essendo una che le promesse le mantiene - Gyll si sentiva in dovere di dimostrare al ragazzino quanto fosse brava a presentarsi anche di Sabato a lezione. Fosse stata una lezione di Ensor, sicuramente si sarebbe data malata, chiedendo aiuto all'Infermiere Mave, o fingendo di svenire proprio nella sua infermeria. Per fortuna, però, quello che era così felice di fare una lezione il sabato, era Olwen e doveva ammettere che il docente non sembrava per niente male, aveva qualcosa di umano, rispetto al Responsabile della loro Casa.
Dopo aver fatto una doccia e svogliatamente essersi vestita, Gyll sentì squillare il magifonino. Il messaggio di Aidan la fece arrossire e sorridere. Anche se aveva sbagliato una lettera (non che sapesse esattamente quella L cosa comportava), ma alla fine era davvero strano tutto quello che stava accadendo da Natale, ancora non ci aveva fatto l'abitudine.
Rispose al ragazzo con degli smile e finì di prepararsi, prendendo la bacchetta e iniziando a fischiare, brevi suoni «Pixie, andiamo. Oggi vieni con me, non sei contenta?» - il panda rosso, sentendo che doveva andare con lei, si nascose sotto il cuscino. Gyll sospirò, roteando gli occhi al cielo e andando a scoprire l'animaletto «Poche storie, signorina. Dovrai venire con me, che ti piaccia o no.» - disse, mettendola nella tasca della felpa, che era sulla sua pancia: lì sarebbe stata abbastanza comoda, perché la tasca era abbastanza larga e unica. Aveva indossato quella felpa rossa, che le arrivava a metà coscia, sotto di questa un leggins nero e delle semplici scarpette da ginnastica.
Pixie avrebbe continuato a dormire ancora un po', mentre lei si preoccupava di raggiungere Aidan in Sala Grande.
«Io non voglio fare lezione il sabato...» - miagolò, ricambiando il bacio di lui e crollando appena appena sulla sua spalla.
Dopo la colazione seguì il dioptase verso la Foresta Eterea, camminando al suo fianco e con la testolina di Pixie che spuntava dalla sacca «Pixie ancora non è convinta di voler venire. Se mi scappa dovrò rincorrerla.» - mormorò appena, infilando le mani nella tasca per accarezzare il suo panda.
Arrivati al punto d'incontro, Gyll si guardò attorno «Buongiorno professor Olwen!» - squittì appena, la ragazzina.
La voce di Olwen attirò l'attenzione di Pixie e quella di Gyll, che ascoltarono attentamente le sue parole.
Quando fu il suo turno, pensò un attimo a quel che le veniva in mente pensando alla primavera e le parole che scrisse furono «Libertà. Allegria.» - non seppe il motivo, infatti non diede spiegazioni in merito, si limitò a tracciare il quadrato «Atramenta!» - e una bolla d'inchiostro verde smeraldo l'aiutò a tingere quelle parole sulla bacheca, ritornando poi vicino ad Aidan.
Ma Pixie, che invece sembrava essersi un tantino svegliata, sembrò riconoscere uno sei suoi amichetti e saltò fuori dalla saccoccia della felpa, per zampettare verso Loki.
«Pssss... Pixie! Vieni qua!» - Gyll divenne tutta rossa, già pronta al peggio. Sapeva che Pixie non era tipo da seguire le lezioni e che l'avrebbe fatta trovare nei guai. Quindi decise di cercare di arginare la cosa, tirando Aidan per il braccio e avvicinandosi a Loki e Ryu «Ehi» - mormorò all'altro Opale con un sorriso semplice e felice.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Aidan e va a rompere le scatole a Ryu insieme a Pixie. Sulla bacheca scrive libertà e felicità.Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, II anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Saluta Cameron Cohen, Adamas Vesper e il professore, poi interagisce con Ciaran Hinds e infine risponde alla richiesta del docente, scrivendo le parole "Colori" e "Rinascita", motivando brevemente la risposta a voce..
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data la particolarità di questa lezione, per la quale mi è complicato inserire in medias res studenti, concedo una proroga fino a domani alle 22.00. . -
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RevelioGDRSPOILER (click to view)-Si alza a fatica. Si è addormentata tardi, causa: voglia di disegnare.
-Porta con sé il suo gattino nero Nuvola, si strafoga di cibo, corre per non arrivare tardi.
-Non osa avvicinarsi alle coppiette, ma saluta tutti con un sorriso.
-È contenta di poterne sapere di più sull’Ostara.
-Con Atramenta scrive (colore dell’inchiostro: verde trifoglio) ”Rinascita nella Continuità”.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Nella mappa ci sono per errore due 6.
Harry e Cam sono andati in quello a nord: resta libero quello vicino al dito di freya
Edited by Lancelot Olwen - 13/3/2021, 17:52. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Harry propone On a Cameron di andare nella zona 6 della mappa e di usare la scopa, poi interagisce con la ragazza, Oktavia, chiedendole conferma sulla zona..
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RevelioGDRSPOILER (click to view)-Prevalentemente ascolta, sbadiglia un pochino, coccola Nuvola che le si addormenta appena in tempo in braccio (lei, Semola e Cassiopea non si azzufferanno, a questo giro!), e si entusiasma sempre di più per quello che accade.
-Fa l’occhiolino ad Aidan Hargraves quando il Lancelot Olwen si complimenta con lui per aver citato Vivaldi.
-Contenta di essere in gruppo con Elisabeth Lynch, si avvicina a lei e la saluta timidamente, ma con entusiasmo.
-Presenta lei ed Elisabeth Lynch a Gabrielle (**), chiedendo loro se preferiscono avanzare via chocobo o via scopa. Spera che quest’ultima si sciolga un minimo, e quanto meno alzi lo sguardo verso di loro.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Saluta brevemente Howard H. Van Leeuwen; interagisce con Thomas e Clarissa.
Propone il manico di scopa come mezzo e la zona 2 (in un punto dove ci siano meno alberi) per la ricerca, a meno che la zona attorno al Tempio di Freyr e al Dito di Freya non possa accogliere altre persone.
Chiede a Clarissa se sia probabile un incontro con qualche creatura problematica a.k.a. potenzialmente mortale/piena di zanne.. -
T.J.C..
User deleted
Fu difficile, molto difficile non sorridere nel notare l'occhiata che il professore riservò a entrambi i ritardatari a seguito della punizione assegnata a due dei presenti. Era come, chissà perché poi, li stesse avvertendo di non creare problemi.
Eppure, pensò Thomas nel tentare Kjell in un'occhiata fugace ed eloquente, gli era sembrato che di recente non ne avessero combinata nessuna degna di nota.
Lasciò correre e incrociò le braccia al petto, facendo sì che fosse la spalla a reggere il peso del busto mentre Olwen esponeva tutto quel che avrebbero dovuto fare. Quando venne detto di doversi trascinare fino a Denrise, il ragazzo si lasciò sfuggire un verso di approvazione: che fosse o meno per una lezione, uscire dai confini dell'accademia era sempre qualcosa che apprezzava immensamente.
Durante il tragitto scambiò qualche parola con Kjell e lanciò qualche occhiata in giro, una in particolare alla compagna di Casa dai lunghi capelli castani. Elisabeth era intrigante e ugualmente velenosa, in netto contrasto con Gyll, tanto per dire, che non gli dispiaceva neppure. Il fatto di prestare particolare attenzione ai membri della propria Casa era, in un certo senso, un difetto di fabbrica. Così facendo riusciva a considerare qualcuno che non rientrasse esclusivamente nel suo anno di corso.
Giunti a destinazione focalizzò lo sguardo sull'uomo a cui si approcciò il docente, finendo per pescare la propria runa per confrontarla con quella del compagno e amico. Un sorriso di resa accompagnò lo sguardo che gli rivolse.
Naturalmente non erano insieme.
Con un cenno del capo gli diede le spalle, sollevando una mano in cenno di saluto.
«A più tardi.»
Trovare i compagni di squadra non fu particolarmente difficile: l'Ametrin che gli si parò davanti era talmente carico di voglia di iniziare che quasi ne passò un po' anche a lui.
Quasi.
«Ciao, amico. Thomas Carter.»
Si avvicinò al ragazzo per stringergli la mano, o per lo meno tentò di farlo ma con scarsi risultati: Adamas saltò quasi in aria dopo l'arrivo di Clarissa, la ragazza loro assegnata e a cui Thomas riservò uno sguardo interessato. Il paletto che portava con sé come si trattasse di uno smartphone non era esattamente rassicurante, ma dava l'impressione che la ragazza sapesse il fatto suo. O almeno l'opale lo sperava. Per ogni evenienza avrebbe evitato di restare nel suo raggio d'azione troppo a lungo.
Apprezzò il tentativo del compagno del secondo anno di renderlo partecipe alla decisione da prendere, e per quanto l'interesse di Thomas propendesse per altre zone, lasciò all'altro la scelta.
«Sicuro.»
Si strinse nelle spalle e sfilò le mani dalle tasche preparandosi a seguire il piccolo gruppo decisamente molto eterogeneo. Cercò per un momento Kjell per vedere come fosse andata a lui, poi decise che sarebbe stato meglio non irritare Olwen più del dovuto per quel giorno.
«Ho sentito dire che qui i problemi non vi mancano.»
Asserì ridacchiando nel sentire la richiesta di Adamas circa cosa avrebbero potuto trovare nella foresta, prima di rivolgersi a Clarissa.
«C'è concesso portare uno di quelli? Hanno esperienza, diceva il tuo... capo.»
Con "uno di quelli" intendeva una delle creature che avrebbero potuto usare come mezzi di trasporto. Se lui e Adamas preferivano nettamente la scopa, magari la biondina avrebbe puntato ad avere con sé un'altra guida del posto.
Salì a cavallo del manico e si rivolse al compagno di squadra.
«Ha detto che le uova sono pregne di magia. Se analizzassimo una pianta nei dintorni magari riusciremmo ad avere un'idea più chiara di dove si trova la fonte magica che li investe.»
Poi si dedicò alla loro guida, riservandole un'espressione più rilassata di quella del compagno.
Lui aveva lanciato un'idea, dopodiché avrebbe fatto il minimo indispensabile per portare a termine quel sabato mattina e magari godersi la festa.SPOILER (clicca per visualizzare)TJ sale sulla scopa ma chiede a Clarissa se possano ugualmente portarsi dietro un chocobo. Condivide la scelta di Adamas circa la zona 2 e propone di usare la fattura rivelatrice.Thomas J.
CarterI REBEL; THEREFORE I EXIST.Black Opal - I annocode by ©#fishbone
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.Mia Freeman
Prefetto AmetrinAveva cercato di far capire a Cameron che non avrebbe dovuto continuare ad auto-sabotarsi in quel modo e non voleva nemmeno intromettersi nelle sue amicizie e nella sua vita privata ma cominciava a sospettare che quella combutta con Nathan non gli facesse troppo bene. Non voleva porgli dei limiti, era sicura che non avrebbe preso troppo bene qualsiasi genere di rimprovero da parte sua ed era ancora intenzionata a non fargli pressioni, anche se temeva che prima o poi avrebbe dovuto parlargliene.
Sospirò profondamente, guardandolo dal basso e scuotendo piano la testa, provando a essere comprensiva ma incapace di trattenersi fino in fondo. “Cam…” gli avrebbe poi detto alla fine, senza aggiungere altro perché sospettava che riconoscesse bene quel tono e quell’espressione. Avrebbe riservato una mezza occhiata anche ad Amelia, che in quel momento era vicina a Nathan e che aveva visto spesso visto insieme all’ametrino, ma non ricevette niente in cambio dalla ragazza.
Sospirò piano e provò comunque a concentrarsi su quello che avrebbero dovuto fare anziché pensare sempre a Cameron: sapeva bene che era parte della loro relazione, non avrebbe mai smesso di preoccuparsi per lui ma non poteva nemmeno giocarsi tutti i suoi voti e tutti i suoi sforzi, sapeva bene che anche lui non lo avrebbe voluto.
Conosceva già in parte il rituale di cui Lancelot stava parlando, non avrebbe potuto evitare di arrossire nel sentirgli parlare dei riti ierogamici e cercò di non pensare al Professor Olwen che vi presiedeva e a nessun altro coinvolto. SI schiarì la voce più che altro, focalizzandosi sulla storia delle uova e sul loro compito che per fortuna non interessava niente che fosse troppo fuori dalla sua comfort zone.
Non avrebbe saputo nemmeno lei in cosa sperare, forse si augurava di capitare con Cameron per tenerlo d’occhio, o forse in cuor suo già sapeva che non sarebbe successo. Una volta pescata la runa si guardò intorno, confrontandosi con gli altri per cercare il suo compagno fino a scoprire che si trattava di Aidan. Entrò subito in modalità “studentessa concentrata” e provò a focalizzarsi unicamente sul loro compito, senza pensare ad altro.
Avrebbe salutato con gentilezza Robert, sorridendogli innocente e senza nemmeno notare granchè la sua preferenza. “Piacere, Mia Freeman.” lo avrebbe quindi salutato con un leggero sorriso, sollevata dall’idea che fosse vestito in “civile”, cosa che la metteva a suo agio. Avrebbe lanciato un’occhiata ad Aidan, al momento di scegliere come muoversi, e avrebbe quindi avanzato la sua proposta . “Io direi che potremmo muoverci in Chocobo, che ne dici? Hai qualche posto che ti ispira di più?” gli avrebbe quindi domandato dopo aver studiato la mappa. Non voleva scegliere lei per entrambi e non aveva nemmeno mai avuto troppo modo di lavorare con Aidan: ora che aveva la testa in parte altrove, sentiva la necessità di pensare ad altro e sperava che il ragazzo proponesse un posto interessante e che li tenesse abbastanza impegnati.
Avrebbe comunque accettato qualsiasi sua proposta con piacere e avrebbe seguito lui e Robert sui loro Chocobo, raggiungendo la meta prefissata.code made by ginSPOILER (clicca per visualizzare)Dopo aver in parte ripreso Cameron per la sua uscita, pesca la runa e si avvicina ad Aidan. Si presenta a Robert e propone di muoversi con i Chocobo, per poi aspettare che anche Aidan la sua sulla meta da raggiungere.. -
.Cameron CohenNon sapeva proprio come facesse, Mia, ad essere così dannatamente allegra, mentre lui avrebbe solamente voluto sprofondare nel cuscino e non rialzarsi per le prossime dodici ore. La verità era che i suoi incubi, quella notte, lo avevano tenuto sveglio più del solito, impedendogli di godere di un buon riposo, ragion per cui quel giorno era molto più che intrattabile, era il ragazzo più odioso sulla faccia dell'Accademia, la mattina di sabato 20 marzo.
Non è così irripetibile! L'equinozio avviene tutti gli anni. T-U-T-T-I! Tentò di spiegare a Mia, sbuffando sonoramente e non condividendo nemmeno un po' la sua filosofia di vita, almeno non quel giorno.
Comunque a quella lezione dovevano andare e, almeno una nota positiva, Cameron aveva potuto portare Ashura, il suo adorabile chocobo. Era certamente migliorato nella disciplina, da quando Mia si era messa in testa -e per fortuna- di provare ad insegnargli qualcosa e Cameron le era grato, anche se quella mattina l'animaletto sembrava così in fibrillazione da aver dimenticato come ci si dovesse comportare. Forse era solo contento di poter vedere Mushu, il gatto di Liz. Ci avevano messo poco a diventare amici, nonostante fossero di due specie completamente differenti, uno babbano e l'altro magico.
Una volta arrivati, accettò quasi di buon grado la gomitata di Mia, perché sapeva di non aver detto una cosa poi così carina, ma quel giorno era più forte di lui. Non ce la faceva ad essere gentile.
Salve, Vesper. Ricambiò il saluto dell'ametrino non appena lo sentì, trovandosi stupito nel non aver fatto qualcuna delle sue solite battute, ma quel giorno tutto il suo fastidio era concentrato su Olwen, che aveva osato buttarli giù dal letto così presto!
Arrivò anche Liz, quindi salutò lei con un'alzata di mano e Mushu con un sorrisetto. Adorava quel gatto quasi quanto adorava l'amica, anche se avevano un modo tutto loro di dimostrare determinate cose.
Fu l'arrivo di Nathan a rallegrargli un poco di più la mattinata. Sapeva di aver trovato in lui un complice, qualcuno con il quale poter combinarne di ogni senza problemi e senza giudizi. Si salutarono come due veri uomini, iniziando poi con una pioggia di frecciatine nei confronti del docente. Quel giorno condividevano anche il fastidio verso il biondo, a quanto pare. Ora capisco perché secondo lui, un'orgia è un'occasione unica ed irripetibile... è l'unica volta che può far sesso. Replicò quindi, parlando sempre con Nathan ma senza badare al proprio tono di voce che poteva essere udibile benissimo anche dal docente biondo. Sapeva perfettamente di star giocando col fuoco, ma quel giorno si era svegliato con addosso un'irritazione verso il mondo senza precedenti.
Un guardone?! Che schifo, chissà cosa fa mentre spia gli altri scopare, a questo punto. Se Cameron voleva essere bocciato e magari espulso, poteva benissimo continuare su quella linea. Non è che avesse qualcosa contro l'uomo, anzi in un certo modo lo rispettava, ma Cameron non era mai stato un ragazzo... normale.
Comunque poco dopo fu ora di scrivere sulla bacheca ciò che a loro ricordava la primavera e quando fu il turno di Nathan, scoppiò a ridere nel constatare che avesse sottilmente dato del cornuto a Lancelot.
Ehi ma tu sei sempre così?! Stavolta la sua attenzione era tutta rivolta ad Aibileen, che non sembrava poi molto sicura delle parole che pronunciava. Dovresti svegliarti un po', insomma... si fermò, cercando di non infierire troppo, mentre questa narratrice chiedeva mentalmente (e poi anche su telegram) scusa a Gaelle.
Quando poi il docente prese il proprio violino e cominciò a suonarlo, Cameron alzò gli occhi al cielo. Ma per favore! Già mi sto addormentando, non ho bisogno di una noiosa ninna nanna affermò lui, decisamente infastidito dalla situazione, evitando però di insultare quell'idiota di Aidan per aver messo strane idee in testa ad Olwen.
Oh sì concordo con Kjell. La primavera in Norvegia non esiste davvero. Comunicò, anche lui nato in quel paese così freddo.
Come, prego? Cameron spalancò la bocca per protestare sonoramente alle parole di Lancelot. Io non mi ci sveglio ancora una volta così presto, i servetti può farli fare a qualcuno di questi leccaculo. Con il mento, indicò in modo generico i suoi compagni, anche se aveva chiaramente in mente alcuni nomi.
Ascoltò le spiegazioni che seguirono, restando molto perplesso dal fatto che volesse fare il sacerdote durante un'orgia. Ma quindi... farà tipo il direttore dell'orgia? E che dovrebbe fare un direttore d'orgia? "Tu dietro, tu davanti..." cose di questo genere? Lancelot poteva pure vantarsi tutto il giorno della sua skill di secondo livello, ma a Cameron poco importava, fraintendendo completamente il significato delle sue parole e ripetendo quelle dette da Alex in videochiamata la sera precedente a questo post.
Alla fine, con un colpo di bacchetta, l'uomo fece apparire uova super colorate, che riuscirono a zittire persino un alterato Cameron. Uh, una caccia al tesoro? Allora questa lezione non farà così schifo come pensavo! Commentò, inopportuno come sempre, già pronto ad andare in giro per quel villaggio di gente strana. Iniziarono quindi a camminare seguendo l'uomo fino a giungere in una radura piena di vita. Una volta arrivati, un Druido che era molto familiare a colei che sta scrivendo questo post, iniziò a parlare, rendendo noto cosa esattamente avrebbero dovuto fare quel giorno. Andò a pescare la runa, sbuffando. E ti pareva che non ci fosse na cazzo di fregatura? Inveì, riferendosi al compito in classe. Ad ogni modo, andò a cercare chi avesse una runa come la sua, svogliato.
Scoprì quindi che avrebbe fatto coppia con Harry Wood e con una ragazza denrisiana niente male. Amico, ci vediamo dopo eh! Salutò Nathan quasi sconsolato per poi avvicinarsi alla Freeman e lasciarle un bacio sulla fronte. Ti prometto che farò il bravo. O che non bullizzerò troppo quel tipo opale. Gettò però un'occhiata ad Oktavia, pensando che ci sarebbe stato da divertirsi. L'ultimo saluto lo riservò a Liz. Oggi pomeriggio possiamo fare un giro, visto che è sabato. Magari Mushu e Ashura possono giocare. Propose mentre il suo chocobo si produceva in un verso tanto acuto quanto adorabile.
Si avvicinò, comunque, ai membri del suo gruppo. Sì sì, andiamo dove preferisci... e va bene la scopa. In quanto battitore dei Dioptase, sapeva usarla piuttosto bene ed anche con una sola mano, così avrebbe potuto, con l'altra, tenere Ashura. Molto piacere, Cameron. Porse la mano alla denrisiana, sfoderando uno dei suoi classici sorrisi impertinenti, ma senza aggiungere altro, dirigendosi verso la zona delle scope e cavalcandone una. Strinse al petto il suo cucciolo di chocobo e, colpendo il terreno con i piedi, si alzò in volo per andare al luogo scelto.CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Continua ad insultare Lance, poi interagisce con Aibileen, Nathan, Mia, Elisabeth, Adamas, Harry, Oktavia e va al punto 6 della della mappa con Harry, utilizzando le scope. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ascolta le spiegazioni del prof e del druido, poi estrae la runa Thurisaz e si rende conto di essere in team con Benjamin D' Angelo1, presentandosi a lui e successivamente cercando e trovando Koll ad esclusione. Una volta fatto ciò, si presenta anche a Koll e propone ai due un piano: andare verso il punto 1 e dirigervisi con le scope. Qualora il piano andasse bene a tutti, partirebbero..
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.La frustrazione di Olwen nei confronti del loro ritardo non lo scalfì minimamente. Ricambiò lo sguardo di Thomas facendo spallucce e facendosi scivolare di dosso l'occhiata al vetriolo del docente, mentre prendeva posto addossandosi al tronco dell'albero.
Per lo meno avevano cercato di fare la loro comparsa nella maniera più silenziosa possibile.
Accennò ad Elisabeth con un vago movimento del capo in sua direzione per indicarla all'amico, dopo essersi accorto delle attenzioni di lei catalizzate dal compagno di dormitorio. Ammiccò anche in maniera spudorata, senza preoccuparsi di poter essere visto, sottintendendo senza mezzi termini un "buttati che è morbido" all'altro. Non che Thomas avesse bisogno di incoraggiamenti in tal senso, ma per lo meno il norvegese si tenne impegnato per qualche minuto.
Quando Cameron gli diede ragione circa l'inesistente primavera in Norvegia, il nostro gli rivolse un cenno del capo ed un mezzo sorriso storto, continuando a starsene piantato contro l'albero ed attendendo che tutti finissero di esprimere i loro punti di vista circa la stagione che era alle porte.
La falsariga dei suoi pensieri si assopì alla presenza delle osservazioni degli altri ed il fatto che non fosse abituato a quelle temperature - senza dubbio diverse rispetto a quelle scandinave - lo portò a sentirsi vagamente avvilito all'idea di passare l'intera giornata in giro.
Si incamminò con tutti gli altri fino a quando non giunsero al cospetto del loro ospite denrisiano, che scrutò con una certa curiosità mentre il professore di rune riprendeva con le spiegazioni.
Pescò la propria runa e non ebbe neppure l'istinto di confrontarla con quella di Thomas, considerando che frequentavano lo stesso anno e sarebbe dunque stato impossibile per loro finire in gruppo assieme.
Ricordati che poi dobbiamo fare quella cosa, cerca di non spaccarti niente nel processo.
E qualsiasi fosse la cosa che dovevano fare, lo scopriremo nella prossima puntata.
Con una schicchera del pollice contro il tassello con incisa su la propria runa, la fece rimbalzare per aria per poi riacciuffarla al volo, mentre si spostava alla ricerca del proprio compagno. Dopo qualche minuto, individuò in Emma la sua altra metà.
Heya, mi sa che stiamo insieme.
Fece dondolare la prova dell'accoppiata davanti allo sguardo altrui, dedicandole anche un sorriso sbilenco mentre la squadrava da capo a piedi senza discrezione alcuna.
Kjell.
Si introdusse, nascondendo le mani nelle tasche del jeans e spostando lo sguardo verso la ragazza di Denrise che intanto si era approcciata a loro per chiudere il terzetto delle meraviglie.
Voi siete?
Domandò a quel punto, accennando poi a Katherine e al suo arco con un rapido movimento del capo in sua direzione che ne fece ballonzolare i ciuffi biondicci scompigliati che si portava sul capo.
Figo quello, nella giornata di oggi è compresa una lezione di tiro con l'arco?
Le chiese, ampliando un sorriso affilato sulle labbra e attendendo un eventuale riscontro prima di tornare a rivolgersi ad entrambe le ragazze.
Io direi chocobo tutta la vita, se siete d'accordo. Per lo meno ci facciamo due risate.
Propose poiché, dopotutto, nonostante non fosse un giocatore di Quidditch, sulla scopa ci volava spesso e volentieri per diletto personale. Per lo meno un giro su quella sottospecie di struzzo gigante gli avrebbe regalato un brivido... diverso.
Lanciò dunque uno sguardo alla mappa, studiandone attentamente il contenuto e cercando di ipotizzare quale avrebbe potuto essere il posto ideale per nascondere delle uova.
Non so perché, ma qualcosa mi dice lago o montagna.
Osservò, riflettendo più che altro tra sé e sé seppur lo fece ad alta voce, dunque rivolse le attenzioni alle due ragazze, in particolare ad Emma.
Scegli tu, tanto comunque vada sarà un successo.
Aggiunse, premurandosi anche di strizzare un occhio all'Ametrin, prendendosi una certa confidenza con lei come se la conoscesse da chissà quanto.
Sistemati i capelli all'indietro con un distratto gesto della mano e soprattutto con poco successo, si sarebbe diretto verso uno dei chocobo qualora le altre due fossero state d'accordo e in groppa a quello avrebbe preso a dirigersi verso la meta stabilita da Emma.SPOILER (clicca per visualizzare)Intercetta Emma Lewis e chiede a Katherine se può dar loro una lezione di tiro con l'arco. Dunque propone di spostarsi in groppa ai chocobo in zona montagna (4) o lago (6), lasciando l'ultima parola all'Ametrin.Kjell
HalvorsenCAN YOU TELL THAT I'M FULL OF MISCHIEF?Black Opal - I annocode by ©#fishbone
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.Amelia Farley
DioptaseLe sue nascenti speranze in Nathan e nel suo buon senso non impiegarono molto ad essere deluse. Sperava che dopo quel che era successo a DCAO con Ensor, lui e Cohen si sarebbero dati una regolata e se fino a quel momento sembravano averci provato, ora era chiaro che non ne avessero alcuna intenzione.
Aveva colto l’occhiata della Freeman, eppure non l’aveva degnata di nessuna attenzione così come aveva deciso di non darla vinta nemmeno a Nathan, dandogli troppe attenzioni in merito: la sua punizione era proprio la sua freddezza, quella era la sua scelta. “Continua così e vedrai che cosa vuole dire stare con un ghiacciolo.” commentò solo, guardando con testardaggine di fronte a sé e incrociando le braccia al petto. Non era nemmeno per il suo orgoglio –per la prima volta nella sua vita, forse- che stava agendo, ma perché la innervosiva fin troppo il fatto che il ragazzo sembrasse così intenzionato ad auto sabotarsi. Se lei si era svegliata così presto e si era trascinata lì, che cosa diavolo costava a lui cerca di mantenere un minimo di decenza per il tempo necessario a terminare la lezione?! Era proprio necessario fare l’idiota con Cameron?
Ascoltò la spiegazione di Lancelot senza mai scomporsi: non si sorprese né si lasciò andare a sorrisetti idioti di fronte alla spiegazione, comportandosi come la docente modello che era quasi sempre o almeno per la maggior parte delle volte. Non aveva intenzione di scomporsi nemmeno in quell’occasione, ovviamente, perché non faceva parte del suo carattere e avrebbe stoicamente ignorato ogni tentativo di Nathan di attirare la sua attenzione, se ci avesse provato. Né tanto meno avrebbe calcolato troppo Emma, che fin dal suo arrivo si era dimostrata rumorosa e casinista come suo solito: cominciava a trovarla più buffa che irritante –ancora una volta, lungi da lei farne parola con qualcuno- ma rimaneva comunque troppo goffa per meritarsi troppe attenzioni da parte sua.
Teneva a lui? Ahilei sì, molto più di quanto lei piacesse ammettere, ma questo non significava che gli avrebbe fatto passare liscio ogni errore solo perché rientrava nella sua breve lista di persone che sopportava volentieri. SI sarebbe avvicinata poi al docente, pescando la sua Runa e cercando, in modo rapido e funzionale, senza fronzoli, il suo compagno o compagna di squadra. Non che il lavoro in team le piacesse, ma provò in qualche modo ad evitarsi troppi commenti o troppe facce strane, trovando poi il suo compagno in Ryu.
Non avrebbe mancato di imporsi subito e dare subito voce alle sue idee, dritta al punto come sempre se non di più –perché preferiva riempire il silenzio con la sua voce che ascoltare i suoi pensieri che continuavano a parlarle solo di Nathan. Avrebbe rivolto un breve cenno di saluto alla loro accompagnatrice, con un breve "Buongiorno", apprezzandola parecchio per il suo modo di porsi, per poi lanciare un’occhiata al ragazzo. “Escludo di salire su un Chocobo, ci rallenterebbe e lo considero un mezzo di locomozione troppo…spartano. La scopa andrà benissimo.” affermò con sicurezza per poi indicare la mappa. “E io mi sposterei qui.” disse indicando la zona indicata dal numero “3” sulla mappa. “Non facciamo scelte scontate, per lo meno.”code made by ginSPOILER (clicca per visualizzare)E' molto contrariata da Nathan Parker King e fa tutta la superiore.
Fa un cenno di saluto all'accompagnatrice e si riunisce con Ryu. Propone di spostarsi in scopa -e su questo vedete che non ammette repliche- e poi dice di volersi muovere verso l'area montuosa della mappa, dove si trova il bollino con il numero "3"..