Lezione Biennio 20/21

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Ametrin
    Posts
    489
    Reputation
    +232

    Status
    🗲
    Emma Lewis
    FIxod5L
    Uff, io volevo dormire... brontolò la Lewis indossando una giacca azzurra e stropicciandosi gli occhi azzurri ancora gonfi di sonno. Era incomprensibile come quella ragazzina dormisse così tanto ed avesse ancora sonno, ma tant'era. Aveva preso la sua borsa e ci aveva buttato dentro il magifonino, matitine colorate ed un quaderno con disegnato un pinguino ciccione e, stavolta, si era ricordata di mettere dentro anche una bustina con il necessario con l'insulina, fosse mai che venissero catapultati in qualche modo parallelo per chissà quanto. Si poteva dire che era pronta per quella che sarebbe stato un pesante sabato mattina a lezione piuttosto che tra le lenzuola a fare tanti sogni colorati come insegnava Alex.
    Scese verso l'uscita dell'accademia, lasciando che Mirtillo la precedesse di pochi passi. Ormai non lo portava più al guinzaglio ad Hidenstone; aveva imparato ad essere diligente ed a non camminarle tra i piedi, oltre che a non allontanarsi troppo, a meno che non scorgeva l'animaletto di uno dei suoi amici, come per esempio Zeus, il gattino di Mia.
    Il professor Olwen, che un po' aveva perso punti costringendola a quella levataccia, aveva concesso loro di portare un famiglio, quindi sperava di non essere l'unica ad aver permesso al proprio di venire con lei.
    Ovviamente, si era svegliata dieci minuti prima dell'orario dell'incontro, quindi si era vestita di fretta e non aveva nemmeno fatto colazione. A nulla erano valse le quindici sveglie che si era messa. Ecco, adesso mancavano solo due minuti all'inizio della lezione e lei stava ancora arrancando lungo i giardini. Muoviti Mirtillo o faremo tardi! Esortò così il barboncino nano, spiccando una piccola corsetta per arrivare al limitare della foresta Eterea con il fiatone, piegandosi e posando le mani sulle ginocchia, i capelli ribelli ed il viso leggermente arrossato. Scu... scusate per il ritardo. Balbettò, provando a darmi una parvenza di serietà, sistemandosi la chioma bionda e prendendo respiro.
    Non fece nemmeno in tempo a salutare per bene i suoi amici, soprattutto Nathan, il più importante di tutti, che Olwen disse loro cosa avrebbero dovuto fare per prima cosa, facendo apparire una bacheca ovoidale su un albero. Forte... mormorò, mentre Stella Filante pensò bene di usare la sua testa come un nido. SPARKLY! Sulle prime si spaventò perché non se lo aspettava, ma dopo fu felice di ritrovarsi il dolcissimo petauro di Nathan, addosso. Alzò una mano, tastandosi la testa fino ad individuarlo con il tatto e gli regalò tante carezze, accogliendolo tra i suoi capelli senza nessun tipo di problema. Adorava gli animali e quello del suo parabatai, anche se non lo aveva mai visto prima, l'aveva fatta innamorare da subito, quando lui glielo aveva presentato. Mirtillo, dal canto suo, si avvicinò a Nathan -che conosceva bene- colpendolo ai polpacci con leggerezza con il muso per attirare la sua attenzione e, magari, farsi fare le coccole da zio NattyPie. Lei lo lasciò fare, soprattutto perché venne il suo turno e dovette avvicinarsi alla bacheca.
    Atramenta. Pronunciò l'incantesimo tracciando il quadrato e sorridendo nel veder l'inchiostro colorarsi di un blu brillante, proprio il suo colore preferito. Scrisse due semplici parole ma, che per lei, erano pregne di significato.
    Amici e rondini. La grafia era ordinata e delicata, tanto che si sentì orgogliosa di aver scritto qualcosa di comprensibile e non gli soliti scarabocchi.
    Allora, io ho scelto amici perché per me la primavera è una stagione allegra, piena di vita... perciò la associo ad ogni volta che vedo i miei amici, ogni volta che posso passare del tempo con loro ed ogni volta che posso abbracciarli. Ecco, per me la primavera è soprattutto questo. Gioia, calore e divertimento. Fece una pausa, rendendosi conto che forse stava iniziando a parlare un po' troppo. E per quanto riguarda la rondine.... beh forse una rondine non fa primavera, però appena ne vedo una mi emoziono perché la associo all'inverno che sta finendo e all'arrivo di una stagione che amo, in cui loro tornano dalla migrazione... ed è bellissimo. Solo allora riuscì ad avvicinarsi a Nathan, senza smettere di sorridere. Sono stata brava, Captain America?🥺
    Stat scheda Ametrin
    CODICE ROLE © dominionpf


    Emma interagisce soprattutto con Nathan e scrive "Amici, rondine" sulla lavagna, spiegandone poi il significato.
    Con sé ha il suo barboncino nano Mirtillo, magifonino, bacchetta e KIT PER NON MORIRE DI DIABETE TIE' STE
     
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    318
    Reputation
    +192
    Location
    Highlands, Isola di Skye

    Status
    🗲

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Che brutta cosaaaaaa!
    Le lezioni di sabato erano davvero una brutta cosa, non c'era che dire. Lei che non vedeva l'ora di potersi godere una giornata senza suono della sveglia e senza andare continuamente di corsa in giro per le aule, spesso sbagliando anche in quale entrare. Uffa, non aveva proprio voglia di passare un'altra giornata tra libri e lezioni, ma aveva promesso ad Aidan che avrebbe fatto in modo e maniera di essere presente alle lezioni, quindi - essendo una che le promesse le mantiene - Gyll si sentiva in dovere di dimostrare al ragazzino quanto fosse brava a presentarsi anche di Sabato a lezione. Fosse stata una lezione di Ensor, sicuramente si sarebbe data malata, chiedendo aiuto all'Infermiere Mave, o fingendo di svenire proprio nella sua infermeria. Per fortuna, però, quello che era così felice di fare una lezione il sabato, era Olwen e doveva ammettere che il docente non sembrava per niente male, aveva qualcosa di umano, rispetto al Responsabile della loro Casa.
    Dopo aver fatto una doccia e svogliatamente essersi vestita, Gyll sentì squillare il magifonino. Il messaggio di Aidan la fece arrossire e sorridere. Anche se aveva sbagliato una lettera (non che sapesse esattamente quella L cosa comportava), ma alla fine era davvero strano tutto quello che stava accadendo da Natale, ancora non ci aveva fatto l'abitudine.
    Rispose al ragazzo con degli smile e finì di prepararsi, prendendo la bacchetta e iniziando a fischiare, brevi suoni «Pixie, andiamo. Oggi vieni con me, non sei contenta?» - il panda rosso, sentendo che doveva andare con lei, si nascose sotto il cuscino. Gyll sospirò, roteando gli occhi al cielo e andando a scoprire l'animaletto «Poche storie, signorina. Dovrai venire con me, che ti piaccia o no.» - disse, mettendola nella tasca della felpa, che era sulla sua pancia: lì sarebbe stata abbastanza comoda, perché la tasca era abbastanza larga e unica. Aveva indossato quella felpa rossa, che le arrivava a metà coscia, sotto di questa un leggins nero e delle semplici scarpette da ginnastica.
    Pixie avrebbe continuato a dormire ancora un po', mentre lei si preoccupava di raggiungere Aidan in Sala Grande.
    «Io non voglio fare lezione il sabato...» - miagolò, ricambiando il bacio di lui e crollando appena appena sulla sua spalla.

    Dopo la colazione seguì il dioptase verso la Foresta Eterea, camminando al suo fianco e con la testolina di Pixie che spuntava dalla sacca «Pixie ancora non è convinta di voler venire. Se mi scappa dovrò rincorrerla.» - mormorò appena, infilando le mani nella tasca per accarezzare il suo panda.
    Arrivati al punto d'incontro, Gyll si guardò attorno «Buongiorno professor Olwen!» - squittì appena, la ragazzina.
    La voce di Olwen attirò l'attenzione di Pixie e quella di Gyll, che ascoltarono attentamente le sue parole.
    Quando fu il suo turno, pensò un attimo a quel che le veniva in mente pensando alla primavera e le parole che scrisse furono «Libertà. Allegria.» - non seppe il motivo, infatti non diede spiegazioni in merito, si limitò a tracciare il quadrato «Atramenta!» - e una bolla d'inchiostro verde smeraldo l'aiutò a tingere quelle parole sulla bacheca, ritornando poi vicino ad Aidan.
    Ma Pixie, che invece sembrava essersi un tantino svegliata, sembrò riconoscere uno sei suoi amichetti e saltò fuori dalla saccoccia della felpa, per zampettare verso Loki.
    «Pssss... Pixie! Vieni qua!» - Gyll divenne tutta rossa, già pronta al peggio. Sapeva che Pixie non era tipo da seguire le lezioni e che l'avrebbe fatta trovare nei guai. Quindi decise di cercare di arginare la cosa, tirando Aidan per il braccio e avvicinandosi a Loki e Ryu «Ehi» - mormorò all'altro Opale con un sorriso semplice e felice.
    Interagisce con Aidan e va a rompere le scatole a Ryu insieme a Pixie. Sulla bacheca scrive libertà e felicità.
    Gyll McKenzy

    "
    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
    "
    Black Opal, II anno

    code by ©#fishbone

     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    252
    Reputation
    +131

    Status
    🗲
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Il fatto che fossero state annullate le lezioni di antiche rune durante quella settimana aveva leggermente portato in basso il morale di Howard, che comunque non godeva di una nota allegria in quel periodo. Tuttavia, il ragazzo sembrò piuttosto sollevato dal fatto che avrebbero recuperato il tutto con una lezione mattutina di sabato, senza neanche chiedersi troppo la motivazione: nella sua natura c’era il fatto di voler affrontare le lezioni con curiosità e partecipazione, ed era sicuro che se avesse indagato un minimo sugli argomenti che avrebbero potuto eventualmente trattare, si sarebbe rovinato la sorpresa. Per sua fortuna, non fu un trauma alzarsi così presto al mattino dato che era abituato a svolgere un’ora di attività fisica all’alba di ogni giorno, e decise di riproporre quella cadenza rituale anche quel giorno, così da essere sicuro di affrontare quella lezione con carica ed energia.
    Se probabilmente avesse letto “non portate i libri” l’anno precedente, si sarebbe sentito estremamente inadatto e a disagio, considerando che fino ad allora non aveva mai avuto fiducia nelle proprie capacità pratiche e manuali. Tuttavia, dopo gli ultimi eventi e le lezioni di quel secondo anno, le cose sembravano essere cambiate: trovava finalmente un eccellente riscontro pratico in tutte le congetture teoriche che aveva modo di studiare, e questo gli fece sentire anche di essere migliorato considerevolmente con il passare del tempo. Quella mattina, dunque, decise di seguire l’ordine del docente alla lettera, optando quindi per un pantalone di tuta molto comodo dal color nero ben marcato, abbinato ad una maglietta a mezze maniche dalla colorazione di un azzurro pastello, il tutto insieme ad un paio di scarpe comode e una felpa nera che avrebbe tenuto aperta, giusto per non prendere freddo alle braccia e alla schiena. Si passò una mano nei capelli che aveva appena lavato, dato il suo ‘workout mattutino”, così da aggiustare per bene quel ciuffo biondo scuro, per poi sorridersi allo specchio nel notare che le lentiggini presenti sulle sue guance erano stranamente più visibili del normale. Decise di non fare troppo caso ai particolari, e dopo aver afferrato la propria bacchetta ed aver messo il magifonino in tasca, il ragazzo prese a camminare verso il luogo d’incontro, portando dietro di sé il proprio famiglio: una tenerissima puffola pigmea dal colore indaco chiaro che saltellava da una spalla all’altra emettendo dei suoi molto dolci.
    Uscito dall’accademia, diretto verso il luogo d’incontro, il ragazzo si limitò a respirare per bene quell’aria purificata e limpida, scorgendo da lontano il gruppo di studenti – suoi colleghi – con i quali aveva un rapporto molto tranquillo e confidenziale. E poi, ovviamente, c’erano quelli con cui aveva legato di più, come ad esempio Adamas, Ciaran e Cameron che vennero salutati con un cenno della mano inizialmente. L’attenzione venne rivolta verso il docente, per il quale Howard nutriva un rispetto estremo, al quale sorrise subito dopo aver dato il suo buongiorno cordiale come di consueto. “Buongiorno professore, la vedo energico oggi!” E si limitò a fare quel commento prima di osservare in direzione di Ciaran, accennando un sorrisino, e rivolgendo un saluto molto tranquillo anche a lui. “Ehi… ciao. Come stai?” Era sempre molto strano interagire con lui, e forse doveva iniziare a mettere i puntini sulle i. Non sapeva cosa lui sentisse, ma Howard sentiva che in qualche modo doveva riuscire a togliersi da quella situazione di impasse, e forse avere il coraggio di affrontare la questione di petto. Dopo quel lieve saluto nei confronti del mezzogigante, gli rivolse un ultimo sorriso molto amichevole e dolce, prima di spostare le guance lentigginose nei confronti del docente ed iniziare ad ascoltare la lezione.
    Non appena venne annunciato l’argomento, ecco che Howard spalancò appena gli occhi, rendendosi ora conto di quanto tutto avesse senso: il professore aveva annullato le lezioni perché voleva avvicinare tutti loro a quel giorno di festa e recuperare il tempo perso con una lezione interattiva. Accennò un sorriso, visibilmente felice di quanto stesse accadendo, per poi ascoltare il docente ed eseguire l’incantesimo richiesto, andando a tracciare un quadrato e mantenendo un adeguato livello di concentrazione. “Atramenta.” La formula venne pronunciata con fare deciso, e vide in quel momento apparire le parole da lui scelte con la solita grafia elegante che lo contraddistingueva. Subito dopo, avrebbe usato un minuto per spiegare la propria scelta. “Io ho deciso di usare le parole Colori e Rinascita. Nel primo caso perché la primavera è la stagione dei fiori, ed è a me molto cara perché in Olanda le colline si riempiono di tulipani e fiori, regalando delle distese arcobaleno. Rinascita invece è una parola che ho scelto perché, nella mia concezione, è il momento in cui la natura riprende a brillare e respirare dopo il periodo invernale, tipicamente più cupo.” Ed a quel punto attese un responso da parte del docente, passandosi una mano tra i capelli e guardando i propri compagni di casata con un sorriso in volto.
    RevelioGDR


    Saluta Cameron Cohen, Adamas Vesper e il professore, poi interagisce con Ciaran Hinds e infine risponde alla richiesta del docente, scrivendo le parole "Colori" e "Rinascita", motivando brevemente la risposta a voce.
     
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Insegnante
    Posts
    1,887
    Reputation
    +586
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    data la particolarità di questa lezione, per la quale mi è complicato inserire in medias res studenti, concedo una proroga fino a domani alle 22.00.
     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Ametrin
    Posts
    562
    Reputation
    +302

    Status
    🗲
    tenor
    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 16 anni


    Era molto contenta all’idea di poter vivere un’esperienza a dir poco fuori del suo ordinario, essendo lei cresciuta in città, come quella della scoperta dell’Equinozio di Primavera Denrisiano. Emozionata, oserei dire.

    Ma.
    Era pur sempre un sabato mattina. Ed Aibileen aveva avuto la geniale idea di mettersi a disegnare, quel venerdì sera. “Solo un’oretta, massimo due…”, si era detta.
    Se. Era andata a letto alle 02h30 e, per com’era fatta lei, quell’orario l’aveva fatta alzare dal morbido ed accogliente materasso con la lentezza di un bradipo reduce da una serata di fiesta con gli amici.

    “Stupida, stupida, stupida…”

    Non ce l’aveva proprio fatta, a lasciare il disegno cominciato a metà. Mannaggia a lei.
    Praticamente a rallentatore, s’infilò i vestiti che aveva scelto la sera prima (prima di mettersi a disegnare): un paio di jeans blu scuro, un maglioncino lilla, una giacca a vento dello stesso colore, e degl’anfibi di un marrone scurissimo.

    “Merlino, chi me l’ha fatto fare??”

    Per fortuna, il pensiero di poter portare con sé il suo gattino nero sempre meno gattino (lo aveva ricevuto in regalo dal suo fratellastro l’agosto scorso) Nuvola l’addolcì notevolmente. Ed anche la colazione, l’aiutò assai a migliorare il suo umore. Dopo essersi riempita la pancia come se stesse per partire per il Tibet, altro che per la Foresta eterea di Hidenstone, aveva ancora un sonno tremendo, ma il suo umore poteva dirsi considerevolmente migliorato.
    Anche perché la colazione le aveva permesso di ricordarsi del tempo extra che aveva potuto passare in Sala Grande, giusto, giusto ieri, per concedersi un pranzo da autentica regina, ed in tutta calma per giunta!
    Le sue compagne di stanza, a colazione, avevano, comprensibilmente, preferito andare di fretta, quindi, dopo un paio di “richiami”, si erano avviate verso la Foresta eterea. Lei, però, non ce l’aveva proprio fatta ad alzarsi insieme a loro: aveva troppa fame. E sonno! Tanto sonno. Stupida, stupida, stupida, stupida…

    “Aibi. È sabato mattina. Hai una lezione a breve, è vero, ma visto che stai ancora mangiando: relax.”

    Salvo poi muovere di corsa il deretano non appena ebbe la grazia (?) ed il buon senso di buttare nuovamente un’occhiata al suo magifonino.

    “Mannaggia a me!”

    Pensava la giovane Ametrin, mentre correva a perdifiato verso il luogo dell’appuntamento che aveva dato loro il Professor Olwen. Non faceva venire i brividi bababividi come il Professor Ensor, però le sarebbe dispiaciuto mostrarsi poco rispettosa verso la sua lezione! Quando giunse finalmente a destinazione, si sforzò di riprendere fiato il più velocemente possibile.

    << B.. Buongiorno, Professor Olwen! S.. Scusi per l’attesa… Buongiorno a tutti! >>

    Salutò ulteriormente con un cenno della mano o della testa, oltre che con un sorriso, i compagni che incrociò e che conosceva. Il tono entusiasta dell’insegnante l’aveva abbastanza ringalluzzita, anche se la sensazione di sonno pesava ancora sulle sue palpebre. Non riuscì, infatti, a trattenere qualche sbadiglio, che coprì prontamente portando la mano davanti alla bocca che si apriva per liberarlo (?).
    Come faceva spesso per Mia Freeman e Cameron Cohen, non osò avvicinarsi ad Aidan Hargraves e a Gyll Mckenzy, nel timore di disturbarli. Era, comunque, notevolmente impegnata nel tentativo di far connettere i suoi neuroni, non alla perfezione, ma almeno decentemente, abbastanza da sembrare sveglia e da dare un minimo di senso alle parole del Professor Olwen. Alla fine, ad ogni modo, poteva dirsi sinceramente contenta di essere lì. Quella foresta, era davvero un posto meraviglioso! Soprattutto quando poteva essere abbastanza sicura del fatto che, con il docente che li accompagnava e guidava, non avrebbero corso il rischio di ritrovarsi divorati da delle adorabili, ma anche assai pericolose Acromantule!
    Osservò la bacheca in legno che il loro capocasata aveva fatto apparire con curiosità, e quando chiese loro due termini che collegassero, d’istinto, alla primavera, un paio di neuroni in più si risvegliarono nella sua testolina costellata, all'esterno, di capelli castani.
    La gioia del Professor Olwen era decisamente tenera e contagiosa, ragion per cui, non poté fare a meno di sorridergli con entusiasmo, nonostante il sonno, quando fu il suo turno di condividere le sue due parole con i compagni. Aprì la zip di una delle tasche della sua giacca a vento, tirando fuori la propria bacheca e tracciando con essa un quadrato immaginario, prima di esclamare:

    << A.. Atramenta! >>

    Il fatto di rivelare a così tante persone tutte insieme i suoi pensieri (anche se, obiettivamente, non dovevano importare poi molto, a quell'assonnante sonnacchiosa banda di studenti assonnati, e comprensibilmente risentiti verso colui che aveva fatto loro muovere il deretano di sabato mattina), continuava a causarle qualche difficoltà, nonché una certa emozione. Non riuscì, quindi, ad evitare di balbettare un po’.
    Quando la bolla d’inchiostro verde trifoglio apparve davanti a lei, comunque, Aibileen v’intinse la propria bacchetta, per andare a scrivere, dove indicato dal docente, i due termini che le erano venuti in mente, senza riuscire, però, a scriverli separati, senza collegarli:

    Rinascita nella Continuità.

    … Ma di spiegare ad alta voce perché avesse scelto proprio quei due termini, non ci pensava minimamente anche se, alla fine, si trattava semplicemente di un modo per parlare del risveglio della natura, del canto alla vita dell’esistenza. Ma si vergognava troppo! Senza contare che, le facce stanche, e pure un po’ imbronciate, di una buona parte dei suoi compagni, le stava vedendo pure lei. Dubitava che avrebbero prestato chissà quale attenzione a delle sue eventuali parole, dunque. Trattandosi di un sabato mattina, Aibileen sentiva di comprenderli.
    La giovane Ametrin era convinta, però, dentro di sé, che quello sforzo sarebbe valso la pena. Anche se il suo incontro con il proprio amatissimo letto, quella sera, sarebbe stato certamente ricco di sentimento e di enfasi.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR

    SPOILER (click to view)
    -Si alza a fatica. Si è addormentata tardi, causa: voglia di disegnare.

    -Porta con sé il suo gattino nero Nuvola, si strafoga di cibo, corre per non arrivare tardi.

    -Non osa avvicinarsi alle coppiette, ma saluta tutti con un sorriso.

    -È contenta di poterne sapere di più sull’Ostara.

    -Con Atramenta scrive (colore dell’inchiostro: verde trifoglio) ”Rinascita nella Continuità”.
     
    .
  6.     +4   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Insegnante
    Posts
    1,887
    Reputation
    +586
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    gif
    Lancelot OlwenDocente di Rune
    Per un povero dirigente medico reperibile, essere sul luogo di lavoro alle nove del mattino non era una cosa adulta, ma un conto era parlare di un narratore onniscente (oh, beh...) trentenne, e un altro era parlare di un branco di studenti ormonati.
    I ragazzi bene o male sfuggirono tutti dalle braccia di morfeo, chi svegliandosi allegro, chi con fatica, chi imprecando, chi sfuggendo a sogni colorati. Tutti arrivarono quindi, chi con un famiglio, chi con solo la voglia di tornarsene a letto, e ben pochi sembravano grati del dono offerto loro, oltre la festa, ovvero quello di potersi godere appieno il sabato che, leopardianamente, era il miglior giorno della settimana.
    Lancelot accolse tutti, animali e famigli (?), con un sorriso, che fu incrinato solo dall'impertinenza di Cameron, salvo poi essere esaltato dall'entusiasmo di Howard "E' una giornata importante, e sono felice di poterla condividere con voi... e con tutta Denrise" ammise infatti al dioptase, introducendo il tema della giornata, salvo passare quasi subito la palla nuovamente a loro, per quanto ancora Cohen parve aver bisogno di allungare quella mattinata "Ovviamente, Cameron: è un'occasione unica, irripetibile, ma ci torneremo dopo sul perché" ammise lui, scoppiando poi a ridere quando il ragazzo comprese che la festa prevedesse anche una parte vietata ai minori.
    Non rispose a quelle provocazioni, comunque, del resto era noto per essere un docente elastico e da quanto lui e Nathan confabulavano era certo sarebbero riusciti entro fine giornata a farsi togliere qualche punto!
    Lasciò ai ragazzi il compito di descrivere quella giornata e la primavera in generale, servendosi della magia di cui tanto avevano parlato. Si tenne di lato, osservando ed annuendo, anche se dopo un po', soprattutto in risposta all'agitazione di Emma e Gyll, dovette volgere il capo verso il gruppo "Sono felice abbiate portato i vostri famigli con voi, oggi del resto è un giorno di condivisione. Vi chiedo però di tenerli sotto controllo: siamo in molti e presto saremo ancora di più, non ci serve condividiate altra confusione" chiarì lui, senza però mostrare uno sguardo particolarmente severo, anche se con Lancelot non si poteva mai sapere: era capace di rifilare le peggio punizioni con il più candido dei sorrisi.
    Ascoltò Amelia imprecare contro l'estate ed osservò con un sorriso tirato la creatività di Cameron infrangersi contro il fatto di non possedere la skill di Runica di primo livello (con buona pace dell'orgoglio di Mia), ma fu Aidan a catturare davvero il suo sguardo, e persino la sua risata.
    "Aspetta, non sono sicuro" affermò lui, spostandosi un poco e prendendo da dietro un albero una custodia di violino, che aprì, rivelando un magnifico esemplare in legno, che si posò contro la spalla, facendo della propria bacchetta un archetto "Intendi questa?" chiese lui, intonando a memoria le prime note della la splendida melodia citata "Un ottimo accostamento, Hargraves" affermò quando interruppe il proprio suonare e ripose lo strumento, salvo poi ruotare la bacchetta e generare una sfera luminosa che iniziò a riprodurre all'infinito l'intero brano, rendendo decisamente accattivante la suoneria di Thomas e Kjeel, e fornendo forse qualche ottima ragione per menare il dioptasio.
    Lancelot cercò per un istante lo sguardo di Aibileen, che aveva una certa passione nel vederlo esibirsi, poi lasciò spazio ancora ai ragazzi, incluso chi era arrivato giusto in tempo, come Aibileen, ma anche Thomas e Kjell, alle cui parole si irrigidì 'Passi l'uscita strafottente da bulletto, ma insultare la mia lezione e la mia person...' il biondo scoccò uno sguardo rovente verso il norvegese, salvo poi sollevare entrambe le sopracciglia fino a corrugare la fronte davanti alla spiegazione "Oh... interessante prospettiva" concluse infine, salvo poi esser parimenti sorpreso dall'argomentazione di Adamas, il quale citò l'amore. Probabilmente il nero stava pensando a Jesse, ma durante l'esposizione la mente del docente volò lontano, a Londra, fino a giungere ad una delle persone che più lui amava: Alexander, suo cugino, del quale poteva chiaramente vedere i tratti e, perché no, anche sentire i pensieri al senti nominar il sublime Petrarca.
    'CHIIIIIIII?!' pensò infatti lui a quel punto, del resto del poeta persino molti italiani ignoravano l'esistenza, figuriamoci un runista inglese, per quanto, ovviamente, tenne in fondo al suo cuore quel pensiero, limitandosi ad annuire con far sicuro e paternalistico: del resto, alcune volte, l'importante era atteggiarsi, no?
    Se possibile, il docente tenne per sé i commenti, ma quando vide avvicinarsi Nathan un poco si irrigidì, forse per il planare del suo petauro, forse per il suo sguardo, o forse perché conosceva il suo pollo. Osservò le parole, quindi udì il suo commento.
    Socchiuse gli occhi, quindi contò fino a tre "Nathan, credevo avessimo già discusso che lo sminuire gli altri non giovi in alcun modo al tuo ego, evidentemente fragile" spiegò lui, piantando le iridi sul ragazzo "Ma sono certo che sabato prossimo potremo discuterne in maniera più esaustiva... direi alle otto del mattino" chiarì lui, spostando poi un poco lo sguardo "Cameron, tu ti unirai a noi, immagino, del resto è tutta la mattinata che confabulate: sarà un piacere chiacchierare anche con te... e con il tuo chocobo ovviamente: sai che è sempre il benvenuto" chiarì infine, spostando poi lo sguardo su Thomas e Kjell, come ad avvertirli che sarebbero stati i prossimi a trovarsi un sabato rovinato, non si fossero comportanti in maniera consona.
    Non tolse punti agli Ametrin, del resto come capocasata sapeva perfettamente quanti ne avesse fatti perdere il ragazzo, ormai nauseato dalla cifra, sicché lasciò finire le descrizioni, notando negli ultimi, purtroppo, qualche ripetizione, ma dimostrandosi comunque soddisfatto.
    "Bene..." disse lui scansandosi e ripetendo uno ad uno i termini citati "Come abbiamo visto per le rune, qualsiasi simbolo ha un'infinità di significati, in funzione del proprio retaggio culturale, delle proprie origini, delle proprie esperienze e del proprio vissuto: a Ryu richiama il giappone e la sua forte tradizione, mentre per Kjell è un ricordo più amaro, vicino all'inganno e ad Amelia porta ansia perché segna l'arrivo dell'estate" il docente batté colla bacchetta sulle scritte, sottolineandole "Ricordatevelo sempre quando approcciate un elemento allegorico e, mi raccomando, ricordatevi sempre che non esistono risposte giuste o sbagliate, se avrete la mente abbastanza ampia... e un interlocutore onesto e benintenzionato" come non era stato Nathan, cosa che sottolineò osservandolo.
    "Ostara è un classico esempio: in molte culture i riti dell'equinozio sono stati spostati alla prima luna piena seguente, a celebrare la pasqua. Come molti di voi hanno sottolineato, Ostara è la festa dell'equilibrio tra luce e tenebre, quando la luce prevale, ma è anche un giorno di inizio e di rinascita: la natura risorge, gli animali si svegliano e anche gli dei, molto spesso, ricevono nuovo potere... ed è infatti anche questa la ragione per cui siamo qui"
    Il docente fece sparire la bacheca, quindi si iniziò a guardare intorno, finché dagli alberi non piombarono giù i suoi due scoiattoli: Semola e Cassiopea. Li carezzò con affetto, poi riprese a parlare "A Denrise sono giorni che si preparano i riti di questa giornata di festa, non solo perché è molto cara agli isolani, ma anche perché porta con sé il favore e il rafforzamento degli dei, cosa di cui sentono molto il bisogno, essendo imminente un'importante missione" la Caria, del resto, era prossima a poter eseguire la magia di cui tanto aveva parlato al Capovillaggio e agli altri avventurieri, e tutti sapevano, nel Villaggio, come sarebbe stata una Missione difficile, dove sarebbe servito l'aiuto di tutti, dei inclusi. E perché no, pure l'accademia.
    "Saranno riti potenti e per questo hanno chiesto la massima partecipazione, richiamando chi era lontano e volendo anche coinvolgere noi dell'Accademia... e voi sapete bene quanto siano comunque restii a condividere le loro usanze con gli inglesi" e ovviamente fissò Ciaran, che lo sapeva meglio di chiunque altro "Sono stato coinvolto in quanto runista e sacerdote runico" affermò, riprtando gli occhi su Cameron, nel mentre si vantava della sua skill di secondo livello in runistica "E sì, Cameron, presenzierò anche ai riti ierogamici della sera, ma solo come sacerdote" precisò poi con un occhiolino.
    "So che vorreste parlare tutto il giorno dei riti ierogamici, di come funzionino e di come vincolino l'unione carnale al potere degli dei... ma quello è argomento da GEMMA. Oggi parleremo ancora di Atramenta e in generale della tintura magica, sia essa prodotta tramite la magia o tramite derivati pozionistici ed erboristici"
    Con un colpo di bacchetta, il docente fece apparire degli ovetti coloratissimi, che poi fece levitare tra di loro "Il concetto di uovo cosmico è sacro ad ostara e la colorazione del suo guscio è fondamentale per definire l'augurio del nuovo anno: si usano tutti i generi di colori e i denrisiani solgono servirsi di tinture derivate da piante e creature da loro allevate o predate in mare, cui uniscono rune... decine di uova sono state così benedette e poi sono state sepolte in ogni angolo dell'isola, per assorbire il nutrimento dalla madre terra, nel mentre le stelle in cielo stabilivano l'equilibrio tra luce e tenebre. Ora, quelle uova, dovranno essere trovate e riportate al villaggio, cariche di magia... ed è qui che entrate in gioco voi"
    Un piccolo ghigno e l'uomo fece finalmente terminare la sinfonia di Vivaldi, recuperando anche la propria custodia di violino per poi incamminarsi, lasciando Semola e Cassiopea in fondo alla fila, per eventualmente guidare chiunque si fosse perso.
    Camminarono una decina scarsi di minuti lungo un sentiero, fino a giungere in una ampia radura, ove erano stati allestiti dei tendoni. Vi era molto movimento, estremamente gioviale e chiassoso, in pieno stile Denrisiano.
    "Druido Magnus" salutò con rispetto il docente un uomo, che gli strinse prontamente la mano.
    "Grazie di aver accettato l'invito, ragazzi" affermò lui, ignaro di come non avessero avuto altra scelta (forse) "Denrise non dimenticherà il vostro supporto, il suo specialmente, professor Olwen" chiarì poi, facendo gongolare il musicista.
    Attorno ai ragazzi vi era molta vita, c'era chi stava grigliando carne e verdure, vi erano persne che accudivano chocobo adulti e altri che oliavano delle scope. E poi c'erano molti altri ragazzi di età vicina a quella degli studenti.
    "Come immagino il professor Olwen vi avrà detto, il principale rituale di Ostara è la caccia alle uova" affermò lui, riprendendo da dove Lance si era fermato "Le uova sono state sotterrate e nascoste in tutta l'Isola, ad accumulare potere, ma oggi, nel giorno dell'equinozio, devono essere trovate e riportare per i riti della notte, in quando oggi culminerà il loro potere. Diverse squadre sono già partite, ma alcune zone sono ancora libere, a vostra disposizione"
    Il druido fece comparire una mappa dell'isola, con dieci punti evidenziati "So che non conoscete bene l'isola... e infatti sarete sempre in gruppo con un ragazzo del villaggio"
    Fu a quel punto che Lancelot, con modestia, si fece avanti, indicando quanto loro mostrato, nel mentre alcuni ragazzi, alcuni diffidenti, alcuni meno, si fecero avanti "Buongiorno ragazzi..." li salutò con garbo, tornando ai propri studenti "Sarete divisi in gruppi da tre: uno studente del primo anno, uno del secondo e infine un autoctono... sempre che Ciaran non venga offeso da questa definizione" propose con un largo sorriso, facendo levitare tre sacchetti.
    "So che vorreste andare con amici, ma stiamo parlando di qualcosa di rituale ed è necessario che ogni fase sia, in fondo, affidata agli dei: pescate una runa dal sacchetto, trovate gli altri due ragazzi con la stessa runa e quindi accordatevi su quale punto scegliere..." spiegò lui.
    "Potete raggiungere la meta via scopa o via chocobo. Scegliete con cura, del resto una visione dall'alto può essere molto utile, così come affidarsi all'esperienza dei chocobo" affermò il druido, nel mentre Lance iniziava a lasciare che i ragazzi scegliessero senza guardare le rune.
    "Oh, giusto: mi raccomando, studiate con attenzione i motivi delle uova. Saranno oggetto di compito in classe" chiarì infine, facendo presente come fossero lì per festeggiare, ma fossero comunque parte di una scuola!

    Formazione dei Gruppi


    La festa di Ostara entra nel vivo e Denrise ha bisogno di voi!
    Ascoltate senza possibilmente addormentarvi Lancelot, pescate la runa e incontratevi coi vostri compagni. Accordatevi in off sulla meta da seguire e su come raggiungerla e quindi comunicatemela, così la inserisco nel riepilogo che posterò in fondo.

    Le coppie non sono libere, ma sono state da me già definite, tenendo conto fondamentalmente di tre parametri: mettere due studenti di anni diversi e di casate diverse. L'ordine si basa anche sull'ordine di entrata in classe (ovvero quando avete postato). Ad ogni coppia spetta anche un PNG

    Di seguito trovate i gruppi (indicano ingame la runa che tutti e tre avete pescato, ciscuno dal proprio sacchetto), con anche un abbozzo di approccio del PNG: ad ogni esito, li muoverò e vi permetterò quindi di interagirci.

    Gruppo Fehu
    HARRY CAMERON OKTAVIA
    La ragazza si presenta vestita estremamente leggera, vi colpisce molto la sua bellezza e soprattutto una certa abbondanza toracica. Sembra molto amichevole, vuole immediatamente sapere come vi chiamate e da dove venite.

    Gruppo Uruz
    ADDISON CIARAN KURTZ
    Ciaran, tu conosci già Kurtz: è poco più grande di te e da un paio di anni solca il mare come predone. Anche lui sa chi sei. Non appena si presenta, ti chiede se sei ancora a perder tempo sui libri invece che imparare cose della vita vera.
    Indossa una scamiciata che mette in risalto la sua forte muscolatura. Al fianco tiene un'accetta oltre la sua bacchetta.

    Gruppo Thurisaz
    BENJAMIN HOWARDKOLL
    Siete voi a dover trovare Koll, perché lui, data la sua timidezza, non vi approccia. Ha sedici anni, ma sembra più giovane, ha un fare molto timido e indossa degli abiti da mago che sono molto simili a quelli di Magnus, il druido che vi ha parlato.

    Gruppo Ansuz
    AMELIA RYU KAYA
    E' Kaya a trovarvi quasi subito. Indossa abiti da combattimento tipici dei predoni ed ha un modo di porsi arrogante. Al fianco, tiene una frusta.

    Gruppo Raido
    AIDAN MIA ROBERT
    Robert è uno dei pochi a parte voi a vestire in abiti "civili" (come nella foto). Si dimostra socievole e sorridente, specialmente con te, Mia.

    Gruppo Kenaz
    THOMAS ADAMAS CLARISSA MORGENSTERN
    Non notare il completo in pelle rossa della ragazza è difficile, così come non notare che al fianco porta un paletto in frassino. Vi avvicina ad entrambi con far amichevole e sembra avere un atteggiamento molto fisico (pacche sulla spalla, sulla schiena, vi stringe la mano...).

    Gruppo Gebo
    KJELL EMMA KATHERINE
    Vi solleva vedere che la ragazza indossa una banale felpa rosa. Ha modi di fare molto calmi e cordiali, anche se in spalla porta un arco.
    Si presenta stringendovi la mano.

    Gruppo Wunjo
    NATHAN GYLL GERALD GARLIC
    Gerald deve essere trovato: si trova al limitare della radura, intento a scolpire un paletto di legno, che poi, quando vi vede, si mette al fianco, vicino ad un altro.
    Non vi rivolge la parola, ma dopo la vostra presentazione, ne dice tre "Gerald Garlic. Cacciatore"
    E tanto vi deve bastare.

    Gruppo Hagalaz
    AIBILEEN ELISABETHGABRIELLE
    La ragazza sembra piuttosto indifferente al vostro arrivo: si rigira diversi anelli in ferro, tutti con forme uniche e complesse.



    Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, preciso che ogni gruppo può scegliere di andare o in chocobo o su scopa: il mezzo deve essere lo stesso per l'intero gruppo e potete muovervi da soli o in coppia sullo stesso mezzo (nel caso i PNG sanno tutti andare sia su chocobo sia su scopa).

    Per facilitare i compagni, vi chiedo di postare sotto il vostro post uno spoiler con un breve riassunto di cosa fate, inoltre vi raccomando di taggare ed avvertire in privato eventuali PG con cui interagite.
    Chi dal prossimo turno non metterà lo spoiler riceverà malus alla valutazione!

    Scadenza domenica 14 marzo alle ore 23.59
    Per qualsiasi cosa contattatemi su questo account per MP o scrivetemi su Telegram. Vi ricordo inoltre che qui trovate qualche notizia in più su Lance e l'aula.

    Divertitevi e divertitemi!


    Nella mappa ci sono per errore due 6.
    Harry e Cam sono andati in quello a nord: resta libero quello vicino al dito di freya


    Edited by Lancelot Olwen - 13/3/2021, 17:52
     
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Black Opal
    Posts
    267
    Reputation
    +62

    Status
    🗲
    7b5fe8a06bfc4dc7a211127d946d6a90
    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Seguì il docente e il gruppo di alunni della classe per quel sentiero nel quale si infilarono, era sempre bello camminare per la foresta con la grande pace della mattina, era come un ambiente diverso e non gli dispiaceva fare due passi tra alberi natura e versi degli animali. Arrivato alla radura con tutti rimase colpito, era una visuale veramente bella nonostante ci fossero diversi tendoni che ostruivano la visuale generale, ma era un problema minore. Controllò che il suo famiglio lo seguisse senza perdersi nel fare una svolazzata a giro per gli alberi, ma in ogni caso sapeva che sarebbe tornato senza problemi nella sua gabbietta posta accanto al letto nel dormitorio, un luogo dal quale non si sarebbe mai staccato. Gli piaceva quell'ambiente così pieno di vita. Quel druido che gli accolse era veramente tipico per come aveva studiato quella popolazione, un tipo particolare per come lo vedeva lui, ma era solo una sua impressione. Sentendo le sue parole capì che forse avrebbero quasi dovuto fare una sorta di caccia al tesoro, ma il premio sarebbero state delle uova. Era lieto che nel caso il gruppo sarebbe stato un un ragazzo nativo del luogo, era certo che si sarebbe perso in pochi minuti sennò. Dopo aver pescato la sua runa nel sacchetto cercò chi aveva la stessa e trovò subito il ragazzo della casata di Dioptase, Cameron Cohen.

    Ehi Cameron, a quanto pare siamo insieme a lavorare. Speriamo di fare bene, anzi ne sono certo, bisogna portare a casa quest'uovo. Dove possiamo iniziare la nostra ricerca? Ti proporrei la zona vicina al villaggio, mi sembra forse la più semplice. E soprattutto come andiamo nella zona? Io direi con la scopa.

    Poi vide che la stessa runa era nelle mani di una ragazza del posto, era veramente bella e soprattutto era decisamente abbondante ma in maniera positiva nel lato A, era impossibile non notarlo. Era stato fortunato per quella scelta del destino e per la sua passione delle belle ragazze.

    Ciao, io sono Harry, piacere di fare la tua conoscenza. Come ti chiami te invece? Ah, vengo da Little Hangleton. Devo essere diretto con te, sei molto carina, complimenti.

    Le fece un bel sorriso sistemandosi i capelli poi riprese.

    Secondo te dove potremmo cercare? Quale luogo ci conviene? Che ne dici se andiamo vicino al villaggio?

    Si fermò lasciando la parola anche al ragazzo e la ragazza.


    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Harry propone On a Cameron di andare nella zona 6 della mappa e di usare la scopa, poi interagisce con la ragazza, Oktavia, chiedendole conferma sulla zona.
     
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Ametrin
    Posts
    562
    Reputation
    +302

    Status
    🗲
    tenor
    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 16 anni


    Piano, piano, si stava lasciando svegliare dall’aria fresca che il vento mattutino le stava spruzzando in viso.
    L’Equinozio di Primavera non era un avvenimento che si festeggiasse, a casa sua, quindi era sinceramente curiosa di saperne di più. Non seguendo particolarmente la rivalità tra casate, all’infuori del Quidditch, la consapevolezza del rischio che Nathan Parker King faceva correre ripetutamente agli Ametrin di arrivare a 0 punti entro fine mese, non le amareggiò in alcun modo la giornata. Anche se, da un lato, era contenta che lui e Cameron Cohen si fossero avvicinati, dall’altro bisognava ammettere che quei due insieme erano davvero tremendi!
    Per lei, in quel frangente, era già abbastanza duro svegliarsi.

    “Dovrei riuscire a disegnare solo nel week-end… Ma non ce la farò mai…”

    Ragionò, rassegnata al fatto che si sarebbe certamente ritrovata in una situazione analoga di sonno pesante, durante altre lezioni, negl’anni accademici che l’attendevano!
    Stava tenendo in braccio la sua Nuvola, un felino coccolone e mansueto, anche troppo per essere un gatto. Sentendo cominciare ad arrivare da lui le classiche, adorabili vibrazioni delle fusa, non tardò a cominciare a prodigargli dei grattini all’orecchio, lanciandogli qualche sguardo tenero di tanto intanto; anche se, la maggior parte del tempo, naturalmente, guardò ed ascoltò il suo insegnante. E meno male!
    La riflessione di Amelia sull’estate la divertì, in parte capiva la sua passione per l’inverno, ma anche le stagioni più calde avevano i loro lati positivi, che le piacevano parecchio.

    “Semplicemente, le serate passate a bere cioccolata calda e a strafogarsi di biscotti di Mia davanti al camino, sono difficilmente eguagliabili…”

    Ma non appena le fosse stato possibile, sarebbe di certo andata a farsi un bagno al mare. E di quello, non vedeva veramente ma veramente l’ora.
    Osservò come il Professor Olwen riportò la calma, tra un intervento e l’altro, trai suoi studenti, e lei si lasciò placidamente cullare dai loro scambi di battute, mentre cercava di uscire vincitrice dalla sua lotta contro il sonno. Si appiccicò prontamente una mano sul volto, mentre le usciva fuori uno sbadiglio da primato, che le fece chiudere gl’occhi per un momento, salvo poi tornare a puntarli sul biondo docente di Antiche Rune. Fece un occhiolino giocoso ad Aidan Hargraves, quando egli si beccò il complimento da esso.

    “Oooooh, che bello!

    Pensò al settimo cielo, quando il suddetto tirò fuori un violino, che le fece pensare ad uno strumento delle Fate Musicali, piccole come ciliegie e spesso intente a suonare qualcosa, ogni gruppetto uno strumento diverso!
    Si mise quasi a saltellare sul posto, sempre entusiasta di poter sentire qualcuno suonare o, comunque, dedicarsi alla propria passione!

    Com’è bravo!

    Pensò, mentre accennava un breve applauso del quale poi, prontamente, s’imbarazzò, abbassando per qualche istante lo sguardo.
    Sorrise di autentica gioia, anche perché Nuvola le si era appena addormentata in braccio, quando spuntarono giù dagl’alberi Semola e Cassiopea, i due scogliattoli del Prof.
    Non poté essere sicura di aver capito tutto quello che spiegò loro quest’ultimo, dal suo punto di vista, quasi alla velocità della luce, ma le brillarono gl’occhi quando apparvero davanti a loro gli ovetti colorati. La parte della storia delle uova benedette le piacque un sacco, facendole dimenticare persino il sonno!
    Cominciò a seguire il Professor Olwen, quando esso cominciò a camminare.
    Quando si ritrovarono davanti a dei tendoni, e ad un’atmosfera a dir poco chiassosa, Aibileen sentì il suo sguardo ravvivarsi ancora di più, e cominciò a guardarsi attentamente intorno, voltandosi da tutte le parti, incuriosita.

    “Che carini quei chocobo!”

    Pensò, entusiasta al ricordo di aver presenziato, poco prima dell’arrivo di sua zia, alla nascita del chocobo di Cameron Cohen.
    La giovane Ametrin salutò subito con un sorriso timido ed un cenno del capo i ragazzi denrisiani che si fecero avanti per aiutarli in quella Caccia alle Uova

    “Woooooow! Che forza, che forza, che forza!”

    Era veramente una bella tradizione! Anche se si vedeva che, per loro, non era un gioco, ma una faccenda molto importante. Come indicato loro dal Professor Olwen, pescò una runa dal sacchetto che ne conteneva di diverse, e quando capì di essere capitata con Elisabeth Lynch, la cercò immediatamente con lo sguardo per lanciarle un sorriso emozionato: da quando li aveva guidati durante la “lezione” di Difesa Contro le Arti Oscure, in una parte scura e nebbiosa della foresta, l’ammirava incondizionatamente! E poi, le piaceva l’idea di poterla conoscere meglio senza rischiare di essere divorate o fatte finire male da qualche zucca o spettro, una volta tanto.
    Si avvicinò prontamente a lei.

    << S.. Sono contenta che siamo insieme, Elisabeth! Grazie ancora per l’altra volta, a Difesa! >>

    Le disse con un sorriso timido, ma sinceramente entusiasta. Quando arrivò il momento di fare la conoscenza della ragazza che le avrebbe accompagnate, Gabrielle, la salutò inizialmente con lo stesso sorriso timido, ed un cortese cenno del capo, sforzandosi di guardarla dritta negl’occhi, e di non abbassare lo sguardo.

    << B.. Buongiorno! N.. Noi siamo Elisabeth Lynch >>

    Esordì, indicando con un gesto della mano la propria compagna Opale.

    << E.. Ed Aibileen Beatrix >>

    Terminò indicandosi.

    << T.. Tu come ti chiami? Preferite… Procedere volando c.. con il chocobo, o sulla scopa? >>

    S’nformò subito, non le sarebbe dispiaciuto avanzare in groppa ad un chocobo, ma era certa che si sarebbe istintivamente fidata di più di ciò che avrebbe potuto giudicare più idoneo la loro “guida denrisiana”. Anche se… Avrebbe anche potuto guardarle. Aveva certamente dei begl’anelli, ma non era molto carino, quel modo di fare! Forse, non era così contenta, lei, che loro s’intromettessero nelle tradizioni del suo popolo...



    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR

    SPOILER (click to view)
    -Prevalentemente ascolta, sbadiglia un pochino, coccola Nuvola che le si addormenta appena in tempo in braccio (lei, Semola e Cassiopea non si azzufferanno, a questo giro!), e si entusiasma sempre di più per quello che accade.

    -Fa l’occhiolino ad Aidan Hargraves quando il Lancelot Olwen si complimenta con lui per aver citato Vivaldi.

    -Contenta di essere in gruppo con Elisabeth Lynch, si avvicina a lei e la saluta timidamente, ma con entusiasmo.

    -Presenta lei ed Elisabeth Lynch a Gabrielle (**), chiedendo loro se preferiscono avanzare via chocobo o via scopa. Spera che quest’ultima si sciolga un minimo, e quanto meno alzi lo sguardo verso di loro.
     
    .
  9.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Ametrin
    Posts
    292
    Reputation
    +168

    Status
    🗲
    tumblr_phc1g0wHXm1qdt2dio7_r1_500
    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    “Ehi, ciao Howie!”: sorrise al Dioptase, notando solo di sfuggita il modo in cui l’amico aveva salutato Ciaran. Che ci fosse qualche tipo di sottinteso, tra i due? Forse nell’ultimo periodo stava trascurando la loro amicizia, ma non era abbastanza ficcanaso da voler indagare così, a freddo. Preferiva che l’altro si aprisse se e quando si fosse sentito a proprio agio.
    Il procedere della lezione (e dei pensieri su Jesse) portò altrove la sua attenzione.
    Adamas considerava Lancelot il professore più colto e degno di ammirazione di Hidenstone, per cui vedere come la sua citazione petrarchesca fosse stata colta lo ringalluzzì; certo, se avesse saputo i veri pensieri di Olwen, probabilmente avrebbe cambiato idea. Fortunatamente, però, non era un Legilimante, per cui il problema non si propose affatto; si limitò a seguirlo con occhi pieni di stima, ascoltando la spiegazione su Ostara e su ciò che avrebbero dovuto affrontare.
    ‘Riti ierogamici… ma noi studenti non possiamo partecipare, no? Cioè - non voglio che tutti vedano me nudo, e Jesse ancora meno… però è una buona scusa per usare la Stanza delle Necessità. Forse lo posso proporre a Jesse, come tradizione…’. A dire il vero, la coppia ormai aveva già una tradizione: fare l’amore in tutti i momenti possibili, il che includeva quasi ogni sera dopo le lezioni, i weekend e… beh, avete capito.
    Il rituale della caccia alle uova, invece, sembrava particolarmente divertente, nonostante il trovarsi a Denrise fosse un fattore di rischio per attacchi di creature mostruose e possibilmente dotate di zanne e artigli; Adamas temeva che anche sull’isola pure il coniglietto pasquale avrebbe mostrato la sua natura di predatore, sviluppando l’abilità di sputare acido et similia.
    Pescò la runa Kenaz e si mise alla ricerca dei suoi compagni di squadra, rendendosi presto conto di non conoscerli; certo, data la sua natura relativamente schiva e la testa tra le nuvole per l’amore che aveva avuto negli ultimi tempi, sarebbe stato abbastanza difficile conoscere davvero qualcuno. ‘Ok - nuovi incontri… aiuto, spero di non sbagliare il nome. Sarebbe estremamente imbarazzante.’
    “Uh, ciao, io sono Adamas Vesper, Ametrin… aaah!”: si girò di scatto al tocco estraneo, rendendosi conto che si trattava di un apparentemente innocua ragazza. Adamas si presentò, con lieve imbarazzo, mentre la denrisiana, di nome Clarissa, stringeva la sua mano mentre gli dava una pacca sulla spalla, consigliandogli con giusta ragione di rilassarsi. Forse avrebbe seguito più volentieri il consiglio della ragazza se non avesse notato il paletto di legno al suo fianco; che gli autoctoni sapessero qualcosa?
    ‘Sono diventato molto più sospettoso, a furia di frequentare Hidenstone…’
    “Ehm, ecco - se voi siete d’accordo, preferirei prendere i manici di scopa per perlustrare la zona di caccia, se così vogliamo chiamarla”: la verità era che grazie agli allenamenti di Quidditch era diventato molto più esperto nel manovrare una scopa, e quest’ultima aveva il bonus di non emettere odori animali, piume o chissà cos’altro.
    “Tu sei d’accordo?”: si sarebbe rimesso alla decisione del primino, per farlo sentire accolto. Non era passato troppo tempo da quando era entrato in Accademia, e ricordava ancora la sensazione di stordimento dovuta alla novità.
    Una volta ricevuta risposta, si sarebbe rivolto a Clarissa: “Dimmi un po’, com’è la situazione visibilità in questo punto dell’isola?”. Avrebbe indicato un punto tra la Foresta Eterea e la costa: “La mia intenzione - ditemi se voi siete d’accordo - sarebbe quella di cercare un punto in cui la boscaglia sia meno fitta, in modo da poter osservare meglio dall’alto la zona. Nascondendo le uova, anche con la magia, dovranno pur aver lasciato dei segni di riconoscimento, no?”
    Si fermò un attimo, inforcando la scopa, prima di rivolgere uno sguardo indagatore alla denrisiana: “Scusa se te lo chiedo, ma potrebbe esserci qualcosa di problematico sottolineò la parola con un’inflessione di apprensione, venata però da una certa eccitazione - stavano per entrare in azione “nella Foresta?”
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR


    Saluta brevemente Howard H. Van Leeuwen; interagisce con Thomas e Clarissa.

    Propone il manico di scopa come mezzo e la zona 2 (in un punto dove ci siano meno alberi) per la ricerca, a meno che la zona attorno al Tempio di Freyr e al Dito di Freya non possa accogliere altre persone.

    Chiede a Clarissa se sia probabile un incontro con qualche creatura problematica a.k.a. potenzialmente mortale/piena di zanne.
     
    .
  10. T.J.C.
        +3   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Fu difficile, molto difficile non sorridere nel notare l'occhiata che il professore riservò a entrambi i ritardatari a seguito della punizione assegnata a due dei presenti. Era come, chissà perché poi, li stesse avvertendo di non creare problemi.
    Eppure, pensò Thomas nel tentare Kjell in un'occhiata fugace ed eloquente, gli era sembrato che di recente non ne avessero combinata nessuna degna di nota.
    Lasciò correre e incrociò le braccia al petto, facendo sì che fosse la spalla a reggere il peso del busto mentre Olwen esponeva tutto quel che avrebbero dovuto fare. Quando venne detto di doversi trascinare fino a Denrise, il ragazzo si lasciò sfuggire un verso di approvazione: che fosse o meno per una lezione, uscire dai confini dell'accademia era sempre qualcosa che apprezzava immensamente.
    Durante il tragitto scambiò qualche parola con Kjell e lanciò qualche occhiata in giro, una in particolare alla compagna di Casa dai lunghi capelli castani. Elisabeth era intrigante e ugualmente velenosa, in netto contrasto con Gyll, tanto per dire, che non gli dispiaceva neppure. Il fatto di prestare particolare attenzione ai membri della propria Casa era, in un certo senso, un difetto di fabbrica. Così facendo riusciva a considerare qualcuno che non rientrasse esclusivamente nel suo anno di corso.
    Giunti a destinazione focalizzò lo sguardo sull'uomo a cui si approcciò il docente, finendo per pescare la propria runa per confrontarla con quella del compagno e amico. Un sorriso di resa accompagnò lo sguardo che gli rivolse.
    Naturalmente non erano insieme.
    Con un cenno del capo gli diede le spalle, sollevando una mano in cenno di saluto.
    «A più tardi.»

    Trovare i compagni di squadra non fu particolarmente difficile: l'Ametrin che gli si parò davanti era talmente carico di voglia di iniziare che quasi ne passò un po' anche a lui.
    Quasi.
    «Ciao, amico. Thomas Carter.»
    Si avvicinò al ragazzo per stringergli la mano, o per lo meno tentò di farlo ma con scarsi risultati: Adamas saltò quasi in aria dopo l'arrivo di Clarissa, la ragazza loro assegnata e a cui Thomas riservò uno sguardo interessato. Il paletto che portava con sé come si trattasse di uno smartphone non era esattamente rassicurante, ma dava l'impressione che la ragazza sapesse il fatto suo. O almeno l'opale lo sperava. Per ogni evenienza avrebbe evitato di restare nel suo raggio d'azione troppo a lungo.
    Apprezzò il tentativo del compagno del secondo anno di renderlo partecipe alla decisione da prendere, e per quanto l'interesse di Thomas propendesse per altre zone, lasciò all'altro la scelta.
    «Sicuro.»
    Si strinse nelle spalle e sfilò le mani dalle tasche preparandosi a seguire il piccolo gruppo decisamente molto eterogeneo. Cercò per un momento Kjell per vedere come fosse andata a lui, poi decise che sarebbe stato meglio non irritare Olwen più del dovuto per quel giorno.
    «Ho sentito dire che qui i problemi non vi mancano.»
    Asserì ridacchiando nel sentire la richiesta di Adamas circa cosa avrebbero potuto trovare nella foresta, prima di rivolgersi a Clarissa.
    «C'è concesso portare uno di quelli? Hanno esperienza, diceva il tuo... capo.»
    Con "uno di quelli" intendeva una delle creature che avrebbero potuto usare come mezzi di trasporto. Se lui e Adamas preferivano nettamente la scopa, magari la biondina avrebbe puntato ad avere con sé un'altra guida del posto.
    Salì a cavallo del manico e si rivolse al compagno di squadra.
    «Ha detto che le uova sono pregne di magia. Se analizzassimo una pianta nei dintorni magari riusciremmo ad avere un'idea più chiara di dove si trova la fonte magica che li investe.»
    Poi si dedicò alla loro guida, riservandole un'espressione più rilassata di quella del compagno.
    Lui aveva lanciato un'idea, dopodiché avrebbe fatto il minimo indispensabile per portare a termine quel sabato mattina e magari godersi la festa.

    TJ sale sulla scopa ma chiede a Clarissa se possano ugualmente portarsi dietro un chocobo. Condivide la scelta di Adamas circa la zona 2 e propone di usare la fattura rivelatrice.
    Thomas J.
    Carter

    I REBEL; THEREFORE I EXIST.

    Black Opal - I anno

    code by ©#fishbone

     
    .
  11.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Master of Graphic
    Posts
    1,126
    Reputation
    +356

    Status
    🗲
    Mia Freeman
    Prefetto Ametrin

    SHEET |STAT |DRESS
    parlato - pensato- ascoltato
    Aveva cercato di far capire a Cameron che non avrebbe dovuto continuare ad auto-sabotarsi in quel modo e non voleva nemmeno intromettersi nelle sue amicizie e nella sua vita privata ma cominciava a sospettare che quella combutta con Nathan non gli facesse troppo bene. Non voleva porgli dei limiti, era sicura che non avrebbe preso troppo bene qualsiasi genere di rimprovero da parte sua ed era ancora intenzionata a non fargli pressioni, anche se temeva che prima o poi avrebbe dovuto parlargliene.
    Sospirò profondamente, guardandolo dal basso e scuotendo piano la testa, provando a essere comprensiva ma incapace di trattenersi fino in fondo. “Cam…” gli avrebbe poi detto alla fine, senza aggiungere altro perché sospettava che riconoscesse bene quel tono e quell’espressione. Avrebbe riservato una mezza occhiata anche ad Amelia, che in quel momento era vicina a Nathan e che aveva visto spesso visto insieme all’ametrino, ma non ricevette niente in cambio dalla ragazza.
    Sospirò piano e provò comunque a concentrarsi su quello che avrebbero dovuto fare anziché pensare sempre a Cameron: sapeva bene che era parte della loro relazione, non avrebbe mai smesso di preoccuparsi per lui ma non poteva nemmeno giocarsi tutti i suoi voti e tutti i suoi sforzi, sapeva bene che anche lui non lo avrebbe voluto.
    Conosceva già in parte il rituale di cui Lancelot stava parlando, non avrebbe potuto evitare di arrossire nel sentirgli parlare dei riti ierogamici e cercò di non pensare al Professor Olwen che vi presiedeva e a nessun altro coinvolto. SI schiarì la voce più che altro, focalizzandosi sulla storia delle uova e sul loro compito che per fortuna non interessava niente che fosse troppo fuori dalla sua comfort zone.
    Non avrebbe saputo nemmeno lei in cosa sperare, forse si augurava di capitare con Cameron per tenerlo d’occhio, o forse in cuor suo già sapeva che non sarebbe successo. Una volta pescata la runa si guardò intorno, confrontandosi con gli altri per cercare il suo compagno fino a scoprire che si trattava di Aidan. Entrò subito in modalità “studentessa concentrata” e provò a focalizzarsi unicamente sul loro compito, senza pensare ad altro.
    Avrebbe salutato con gentilezza Robert, sorridendogli innocente e senza nemmeno notare granchè la sua preferenza. “Piacere, Mia Freeman.” lo avrebbe quindi salutato con un leggero sorriso, sollevata dall’idea che fosse vestito in “civile”, cosa che la metteva a suo agio. Avrebbe lanciato un’occhiata ad Aidan, al momento di scegliere come muoversi, e avrebbe quindi avanzato la sua proposta . “Io direi che potremmo muoverci in Chocobo, che ne dici? Hai qualche posto che ti ispira di più?” gli avrebbe quindi domandato dopo aver studiato la mappa. Non voleva scegliere lei per entrambi e non aveva nemmeno mai avuto troppo modo di lavorare con Aidan: ora che aveva la testa in parte altrove, sentiva la necessità di pensare ad altro e sperava che il ragazzo proponesse un posto interessante e che li tenesse abbastanza impegnati.
    Avrebbe comunque accettato qualsiasi sua proposta con piacere e avrebbe seguito lui e Robert sui loro Chocobo, raggiungendo la meta prefissata.


    code made by gin



    Dopo aver in parte ripreso Cameron per la sua uscita, pesca la runa e si avvicina ad Aidan. Si presenta a Robert e propone di muoversi con i Chocobo, per poi aspettare che anche Aidan la sua sulla meta da raggiungere.
     
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Dioptase
    Posts
    580
    Reputation
    +259

    Status
    🗲
    Cameron Cohen
    FIxod5L
    Non sapeva proprio come facesse, Mia, ad essere così dannatamente allegra, mentre lui avrebbe solamente voluto sprofondare nel cuscino e non rialzarsi per le prossime dodici ore. La verità era che i suoi incubi, quella notte, lo avevano tenuto sveglio più del solito, impedendogli di godere di un buon riposo, ragion per cui quel giorno era molto più che intrattabile, era il ragazzo più odioso sulla faccia dell'Accademia, la mattina di sabato 20 marzo.
    Non è così irripetibile! L'equinozio avviene tutti gli anni. T-U-T-T-I! Tentò di spiegare a Mia, sbuffando sonoramente e non condividendo nemmeno un po' la sua filosofia di vita, almeno non quel giorno.
    Comunque a quella lezione dovevano andare e, almeno una nota positiva, Cameron aveva potuto portare Ashura, il suo adorabile chocobo. Era certamente migliorato nella disciplina, da quando Mia si era messa in testa -e per fortuna- di provare ad insegnargli qualcosa e Cameron le era grato, anche se quella mattina l'animaletto sembrava così in fibrillazione da aver dimenticato come ci si dovesse comportare. Forse era solo contento di poter vedere Mushu, il gatto di Liz. Ci avevano messo poco a diventare amici, nonostante fossero di due specie completamente differenti, uno babbano e l'altro magico.
    Una volta arrivati, accettò quasi di buon grado la gomitata di Mia, perché sapeva di non aver detto una cosa poi così carina, ma quel giorno era più forte di lui. Non ce la faceva ad essere gentile.
    Salve, Vesper. Ricambiò il saluto dell'ametrino non appena lo sentì, trovandosi stupito nel non aver fatto qualcuna delle sue solite battute, ma quel giorno tutto il suo fastidio era concentrato su Olwen, che aveva osato buttarli giù dal letto così presto!
    Arrivò anche Liz, quindi salutò lei con un'alzata di mano e Mushu con un sorrisetto. Adorava quel gatto quasi quanto adorava l'amica, anche se avevano un modo tutto loro di dimostrare determinate cose.
    Fu l'arrivo di Nathan a rallegrargli un poco di più la mattinata. Sapeva di aver trovato in lui un complice, qualcuno con il quale poter combinarne di ogni senza problemi e senza giudizi. Si salutarono come due veri uomini, iniziando poi con una pioggia di frecciatine nei confronti del docente. Quel giorno condividevano anche il fastidio verso il biondo, a quanto pare. Ora capisco perché secondo lui, un'orgia è un'occasione unica ed irripetibile... è l'unica volta che può far sesso. Replicò quindi, parlando sempre con Nathan ma senza badare al proprio tono di voce che poteva essere udibile benissimo anche dal docente biondo. Sapeva perfettamente di star giocando col fuoco, ma quel giorno si era svegliato con addosso un'irritazione verso il mondo senza precedenti.
    Un guardone?! Che schifo, chissà cosa fa mentre spia gli altri scopare, a questo punto. Se Cameron voleva essere bocciato e magari espulso, poteva benissimo continuare su quella linea. Non è che avesse qualcosa contro l'uomo, anzi in un certo modo lo rispettava, ma Cameron non era mai stato un ragazzo... normale.
    Comunque poco dopo fu ora di scrivere sulla bacheca ciò che a loro ricordava la primavera e quando fu il turno di Nathan, scoppiò a ridere nel constatare che avesse sottilmente dato del cornuto a Lancelot.
    Ehi ma tu sei sempre così?! Stavolta la sua attenzione era tutta rivolta ad Aibileen, che non sembrava poi molto sicura delle parole che pronunciava. Dovresti svegliarti un po', insomma... si fermò, cercando di non infierire troppo, mentre questa narratrice chiedeva mentalmente (e poi anche su telegram) scusa a Gaelle.
    Quando poi il docente prese il proprio violino e cominciò a suonarlo, Cameron alzò gli occhi al cielo. Ma per favore! Già mi sto addormentando, non ho bisogno di una noiosa ninna nanna affermò lui, decisamente infastidito dalla situazione, evitando però di insultare quell'idiota di Aidan per aver messo strane idee in testa ad Olwen.
    Oh sì concordo con Kjell. La primavera in Norvegia non esiste davvero. Comunicò, anche lui nato in quel paese così freddo.
    Come, prego? Cameron spalancò la bocca per protestare sonoramente alle parole di Lancelot. Io non mi ci sveglio ancora una volta così presto, i servetti può farli fare a qualcuno di questi leccaculo. Con il mento, indicò in modo generico i suoi compagni, anche se aveva chiaramente in mente alcuni nomi.
    Ascoltò le spiegazioni che seguirono, restando molto perplesso dal fatto che volesse fare il sacerdote durante un'orgia. Ma quindi... farà tipo il direttore dell'orgia? E che dovrebbe fare un direttore d'orgia? "Tu dietro, tu davanti..." cose di questo genere? Lancelot poteva pure vantarsi tutto il giorno della sua skill di secondo livello, ma a Cameron poco importava, fraintendendo completamente il significato delle sue parole e ripetendo quelle dette da Alex in videochiamata la sera precedente a questo post.
    Alla fine, con un colpo di bacchetta, l'uomo fece apparire uova super colorate, che riuscirono a zittire persino un alterato Cameron. Uh, una caccia al tesoro? Allora questa lezione non farà così schifo come pensavo! Commentò, inopportuno come sempre, già pronto ad andare in giro per quel villaggio di gente strana. Iniziarono quindi a camminare seguendo l'uomo fino a giungere in una radura piena di vita. Una volta arrivati, un Druido che era molto familiare a colei che sta scrivendo questo post, iniziò a parlare, rendendo noto cosa esattamente avrebbero dovuto fare quel giorno. Andò a pescare la runa, sbuffando. E ti pareva che non ci fosse na cazzo di fregatura? Inveì, riferendosi al compito in classe. Ad ogni modo, andò a cercare chi avesse una runa come la sua, svogliato.
    Scoprì quindi che avrebbe fatto coppia con Harry Wood e con una ragazza denrisiana niente male. Amico, ci vediamo dopo eh! Salutò Nathan quasi sconsolato per poi avvicinarsi alla Freeman e lasciarle un bacio sulla fronte. Ti prometto che farò il bravo. O che non bullizzerò troppo quel tipo opale. Gettò però un'occhiata ad Oktavia, pensando che ci sarebbe stato da divertirsi. L'ultimo saluto lo riservò a Liz. Oggi pomeriggio possiamo fare un giro, visto che è sabato. Magari Mushu e Ashura possono giocare. Propose mentre il suo chocobo si produceva in un verso tanto acuto quanto adorabile.
    Si avvicinò, comunque, ai membri del suo gruppo. Sì sì, andiamo dove preferisci... e va bene la scopa. In quanto battitore dei Dioptase, sapeva usarla piuttosto bene ed anche con una sola mano, così avrebbe potuto, con l'altra, tenere Ashura. Molto piacere, Cameron. Porse la mano alla denrisiana, sfoderando uno dei suoi classici sorrisi impertinenti, ma senza aggiungere altro, dirigendosi verso la zona delle scope e cavalcandone una. Strinse al petto il suo cucciolo di chocobo e, colpendo il terreno con i piedi, si alzò in volo per andare al luogo scelto.
    Stat scheda Dioptase
    CODICE ROLE © dominionpf


    Continua ad insultare Lance, poi interagisce con Aibileen, Nathan, Mia, Elisabeth, Adamas, Harry, Oktavia e va al punto 6 della della mappa con Harry, utilizzando le scope
     
    .
  13.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    252
    Reputation
    +131

    Status
    🗲
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard aveva avuto modo di seguire attentamente tutto ciò che il professore stava ampiamente spiegando, motivazione per la quale iniziò per bene a cercare di memorizzare tutte le informazioni più importanti. Le uova sembravano essere un elemento centrale di quella festività, e da quanto aveva capito loro avrebbero svolto delle attività che avrebbero incluso le uova stesse. Il ragazzino accennò un lieve sorriso, per poi perdersi nuovamente nella spiegazione di un altro uomo che era entrato in scena in quel momento: le sue parole furono ben recepite dal prefetto dei Dioptase, e decise quindi di estrarre la runa che lo avrebbe assegnato a un gruppo di lavoro. Salutò nuovamente Adamas, ricambiando quel saluto con un sorriso molto dolce e disponibile, fiducioso del fatto che gli avrebbe parlato successivamente e che avrebbe potuto raccontargli delle ultime disavventure.
    Una volta infilata la mano nel sacchetto ed estratta la runa Thurisaz, il ragazzo si guardò intorno, così da individuare gli altri compagni di squadra. Riuscì a notare che anche un ragazzo del primo anno aveva avuto la fortuna di prendere quella runa, e di conseguenza Howard si avvicinò a lui, sorridendogli e presentandosi in maniera del tutto amichevole e cordiale. “Ehi, ciao! Io sono Howard, e da quanto ho capito siamo in squadra insieme!” Disse, sorridendogli con fare molto tranquillo e delicato, per poi iniziare a guardarsi in giro, così da cercare di individuare il terzo componente del proprio team. Intanto, molte persone iniziavano già ad avvicinarsi tra di loro, sinonimo che effettivamente avevano avuto la fortuna di beccarsi subito. Purtroppo Howard non aveva ben capito chi fosse l’altro componente del gruppo, motivazione per la quale decise di aspettare per qualche istante: una volta che più gruppi si riunirono, vide solamente delle persone rimanere spaiate, una delle quali era un ragazzino dall’aria piuttosto timida e che aveva dei vestiti molto simili a quelli del druido che avevano avuto la fortuna di conoscere poco prima. Guardò il suo compagno di squadra attuale, Benjamin, per poi cercare di spiegargli il suo piano per capire chi dovesse essere nel loro gruppo, utilizzando delle parole che volevano in qualche modo anche trasmettergli fiducia. Howard aveva sempre paura di risultare piuttosto inquietante o di mettere le persone in soggezione a causa della sua nomina a prefetto, ma le persone sapevano bene che era un ragazzo molto tranquillo e sereno, ed avrebbe fatto di tutto per trasmettere la sua bontà verso Benjamin e magari stringere anche amicizia con lui. “Dunque, Ben! Secondo me, visto che sono rimaste solo due persone, dobbiamo provare a chiedere a chi è rimasto, perché evidentemente il nostro compagno è piuttosto timido. Bene, proviamo con quella ragazza!” E, dopo aver detto quelle parole, Howard sarebbe andato verso una ragazzina alla quale chiese se anche lei appartenesse al gruppo Thurisaz, ricevendo tuttavia una risposta negativa, e la stessa cosa accadde anche per le successive due persone alle quali lui si rivolse. Decise quindi di guardarsi ancora attorno, per poi puntare con gli occhi lo stesso ragazzino dagli abiti simili al druido più grande, decidendo di andare verso di lui. “Andiamo Ben, forse ho capito chi è!” Dieci metri furono percorsi velocemente da quel ragazzo, ed una volta arrivato davanti a Koll, finalmente riuscì a constatare che anche lui possedeva la runa Thurisaz. “Perfetto, finalmente siamo tutti riuniti! Io sono Howard, prefetto della casata Dioptase, e lui è Benjamin ma lascerò che si presenti lui! Tu chi sei?” E lo lasciò rispondere, per poi osservare la mappa con tutti e due i suoi compagni di squadra. A quel punto avrebbe indicato il punto uno, considerandolo come uno dei punti di probabile ricerca. “Io direi di dirigerci verso il punto uno, così da ritrovarci in una parte boscosa ma sufficientemente agibile per via della vicinanza con il mare. Secondo voi, va bene? Io pensavo che potremmo affidarci ai manici di scopa per volare sin lì e setacciare anche la zona dall’alto. Se per voi va bene, io direi di partire, altrimenti ditemi se avete delle proposte migliori!” E, qualora tutto fosse andato bene, Howard avrebbe tranquillamente proposto di partire.
    RevelioGDR


    Ascolta le spiegazioni del prof e del druido, poi estrae la runa Thurisaz e si rende conto di essere in team con Benjamin D' Angelo1, presentandosi a lui e successivamente cercando e trovando Koll ad esclusione. Una volta fatto ciò, si presenta anche a Koll e propone ai due un piano: andare verso il punto 1 e dirigervisi con le scope. Qualora il piano andasse bene a tutti, partirebbero.
     
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Ministero
    Posts
    31
    Reputation
    +16

    Status
    🗲
    La frustrazione di Olwen nei confronti del loro ritardo non lo scalfì minimamente. Ricambiò lo sguardo di Thomas facendo spallucce e facendosi scivolare di dosso l'occhiata al vetriolo del docente, mentre prendeva posto addossandosi al tronco dell'albero.
    Per lo meno avevano cercato di fare la loro comparsa nella maniera più silenziosa possibile.
    Accennò ad Elisabeth con un vago movimento del capo in sua direzione per indicarla all'amico, dopo essersi accorto delle attenzioni di lei catalizzate dal compagno di dormitorio. Ammiccò anche in maniera spudorata, senza preoccuparsi di poter essere visto, sottintendendo senza mezzi termini un "buttati che è morbido" all'altro. Non che Thomas avesse bisogno di incoraggiamenti in tal senso, ma per lo meno il norvegese si tenne impegnato per qualche minuto.
    Quando Cameron gli diede ragione circa l'inesistente primavera in Norvegia, il nostro gli rivolse un cenno del capo ed un mezzo sorriso storto, continuando a starsene piantato contro l'albero ed attendendo che tutti finissero di esprimere i loro punti di vista circa la stagione che era alle porte.
    La falsariga dei suoi pensieri si assopì alla presenza delle osservazioni degli altri ed il fatto che non fosse abituato a quelle temperature - senza dubbio diverse rispetto a quelle scandinave - lo portò a sentirsi vagamente avvilito all'idea di passare l'intera giornata in giro.
    Si incamminò con tutti gli altri fino a quando non giunsero al cospetto del loro ospite denrisiano, che scrutò con una certa curiosità mentre il professore di rune riprendeva con le spiegazioni.
    Pescò la propria runa e non ebbe neppure l'istinto di confrontarla con quella di Thomas, considerando che frequentavano lo stesso anno e sarebbe dunque stato impossibile per loro finire in gruppo assieme.
    Ricordati che poi dobbiamo fare quella cosa, cerca di non spaccarti niente nel processo.
    E qualsiasi fosse la cosa che dovevano fare, lo scopriremo nella prossima puntata.

    Con una schicchera del pollice contro il tassello con incisa su la propria runa, la fece rimbalzare per aria per poi riacciuffarla al volo, mentre si spostava alla ricerca del proprio compagno. Dopo qualche minuto, individuò in Emma la sua altra metà.
    Heya, mi sa che stiamo insieme.
    Fece dondolare la prova dell'accoppiata davanti allo sguardo altrui, dedicandole anche un sorriso sbilenco mentre la squadrava da capo a piedi senza discrezione alcuna.
    Kjell.
    Si introdusse, nascondendo le mani nelle tasche del jeans e spostando lo sguardo verso la ragazza di Denrise che intanto si era approcciata a loro per chiudere il terzetto delle meraviglie.
    Voi siete?
    Domandò a quel punto, accennando poi a Katherine e al suo arco con un rapido movimento del capo in sua direzione che ne fece ballonzolare i ciuffi biondicci scompigliati che si portava sul capo.
    Figo quello, nella giornata di oggi è compresa una lezione di tiro con l'arco?
    Le chiese, ampliando un sorriso affilato sulle labbra e attendendo un eventuale riscontro prima di tornare a rivolgersi ad entrambe le ragazze.
    Io direi chocobo tutta la vita, se siete d'accordo. Per lo meno ci facciamo due risate.
    Propose poiché, dopotutto, nonostante non fosse un giocatore di Quidditch, sulla scopa ci volava spesso e volentieri per diletto personale. Per lo meno un giro su quella sottospecie di struzzo gigante gli avrebbe regalato un brivido... diverso.
    Lanciò dunque uno sguardo alla mappa, studiandone attentamente il contenuto e cercando di ipotizzare quale avrebbe potuto essere il posto ideale per nascondere delle uova.
    Non so perché, ma qualcosa mi dice lago o montagna.
    Osservò, riflettendo più che altro tra sé e sé seppur lo fece ad alta voce, dunque rivolse le attenzioni alle due ragazze, in particolare ad Emma.
    Scegli tu, tanto comunque vada sarà un successo.
    Aggiunse, premurandosi anche di strizzare un occhio all'Ametrin, prendendosi una certa confidenza con lei come se la conoscesse da chissà quanto.
    Sistemati i capelli all'indietro con un distratto gesto della mano e soprattutto con poco successo, si sarebbe diretto verso uno dei chocobo qualora le altre due fossero state d'accordo e in groppa a quello avrebbe preso a dirigersi verso la meta stabilita da Emma.

    Intercetta Emma Lewis e chiede a Katherine se può dar loro una lezione di tiro con l'arco. Dunque propone di spostarsi in groppa ai chocobo in zona montagna (4) o lago (6), lasciando l'ultima parola all'Ametrin.

    Kjell
    Halvorsen

    CAN YOU TELL THAT I'M FULL OF MISCHIEF?

    Black Opal - I anno

    code by ©#fishbone

     
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    207
    Reputation
    +131

    Status
    🗲
    Amelia Farley
    Dioptase

    SHEET | STAT| SOCIAL| DRESS
    parlato - pensato- ascoltato
    Le sue nascenti speranze in Nathan e nel suo buon senso non impiegarono molto ad essere deluse. Sperava che dopo quel che era successo a DCAO con Ensor, lui e Cohen si sarebbero dati una regolata e se fino a quel momento sembravano averci provato, ora era chiaro che non ne avessero alcuna intenzione.
    Aveva colto l’occhiata della Freeman, eppure non l’aveva degnata di nessuna attenzione così come aveva deciso di non darla vinta nemmeno a Nathan, dandogli troppe attenzioni in merito: la sua punizione era proprio la sua freddezza, quella era la sua scelta. “Continua così e vedrai che cosa vuole dire stare con un ghiacciolo.” commentò solo, guardando con testardaggine di fronte a sé e incrociando le braccia al petto. Non era nemmeno per il suo orgoglio –per la prima volta nella sua vita, forse- che stava agendo, ma perché la innervosiva fin troppo il fatto che il ragazzo sembrasse così intenzionato ad auto sabotarsi. Se lei si era svegliata così presto e si era trascinata lì, che cosa diavolo costava a lui cerca di mantenere un minimo di decenza per il tempo necessario a terminare la lezione?! Era proprio necessario fare l’idiota con Cameron?
    Ascoltò la spiegazione di Lancelot senza mai scomporsi: non si sorprese né si lasciò andare a sorrisetti idioti di fronte alla spiegazione, comportandosi come la docente modello che era quasi sempre o almeno per la maggior parte delle volte. Non aveva intenzione di scomporsi nemmeno in quell’occasione, ovviamente, perché non faceva parte del suo carattere e avrebbe stoicamente ignorato ogni tentativo di Nathan di attirare la sua attenzione, se ci avesse provato. Né tanto meno avrebbe calcolato troppo Emma, che fin dal suo arrivo si era dimostrata rumorosa e casinista come suo solito: cominciava a trovarla più buffa che irritante –ancora una volta, lungi da lei farne parola con qualcuno- ma rimaneva comunque troppo goffa per meritarsi troppe attenzioni da parte sua.
    Teneva a lui? Ahilei sì, molto più di quanto lei piacesse ammettere, ma questo non significava che gli avrebbe fatto passare liscio ogni errore solo perché rientrava nella sua breve lista di persone che sopportava volentieri. SI sarebbe avvicinata poi al docente, pescando la sua Runa e cercando, in modo rapido e funzionale, senza fronzoli, il suo compagno o compagna di squadra. Non che il lavoro in team le piacesse, ma provò in qualche modo ad evitarsi troppi commenti o troppe facce strane, trovando poi il suo compagno in Ryu.
    Non avrebbe mancato di imporsi subito e dare subito voce alle sue idee, dritta al punto come sempre se non di più –perché preferiva riempire il silenzio con la sua voce che ascoltare i suoi pensieri che continuavano a parlarle solo di Nathan. Avrebbe rivolto un breve cenno di saluto alla loro accompagnatrice, con un breve "Buongiorno", apprezzandola parecchio per il suo modo di porsi, per poi lanciare un’occhiata al ragazzo. “Escludo di salire su un Chocobo, ci rallenterebbe e lo considero un mezzo di locomozione troppo…spartano. La scopa andrà benissimo.” affermò con sicurezza per poi indicare la mappa. “E io mi sposterei qui.” disse indicando la zona indicata dal numero “3” sulla mappa. “Non facciamo scelte scontate, per lo meno.”

    code made by gin



    E' molto contrariata da Nathan Parker King e fa tutta la superiore.
    Fa un cenno di saluto all'accompagnatrice e si riunisce con Ryu. Propone di spostarsi in scopa -e su questo vedete che non ammette repliche- e poi dice di volersi muovere verso l'area montuosa della mappa, dove si trova il bollino con il numero "3".
     
    .
76 replies since 3/3/2021, 00:58   2271 views
  Share  
.
UP