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.SPOILER (clicca per visualizzare)Risponde a Mia Freeman e poi tenta di capire quanto sia profondo il fiume finendoci dentro di faccia.
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.Cameron CohenCome ogni giorno, Cameron non aveva proprio voglia di fare lezione, quanto più di fare casino, ma ciò che più o meno lo placava era la presenza di Mia, molto più ligia allo studio rispetto a lui e certamente non voleva deluderla facendo alterare il docente ancora prima di iniziare la lezione, ma certe cose erano più forti di lui. Non riusciva proprio a stare zitto e buono per un secondo, anche se alla fine il professore se l'era presa solo con Nathan ed Olive, arrivata in ritardo. Beh, già da quello avevano un bel potenziale per diventare amici, doveva ammetterlo.
Non c'è male, biondina. Replicò a Mia, una volta arrivato a sedersi affianco a lei, dandole un bacio a fior di labbra. Era davvero bellissima e, solo a vederla, gli passava quasi la voglia di seminare caos. Ho detto quasi.
Infatti c'era qualcun altro che lo esortava inconsapevolmente a fare caos, qualcuno che forse non aveva mai degnato di una seconda occhiata, un ragazzo che aveva snobbato fin da principio, ritenendolo solo un cazzone di poco conto -che poi parlava lui...-: Nathan Parker King. Non se la prese quando lo vide fare l'occhiolino a Mia; anche se non erano amici e non lo conosceva poi così tanto, sapeva più o meno come fosse fatto e come si comportasse. Cam, quando non parlava, sapeva esser un ottimo osservatore, riuscendo a captare anche i più piccoli dettagli. Sorrise al ragazzo, prima di replicare alla sua domanda che, invero, non era molto seria.
Beh, direi che siamo in due allora... potremmo fare noi una lezione ed insegnare qualcosa a tutti questi sfigati. Incassò la testa nelle spalle e sospirò, pensando che forse dare una possibilità all'altro ragazzo, non era poi un'idea così malvagia. Sembravano così simili, sotto alcuni punti di vista, che pareva un peccato sprecare l'opportunità di conoscersi meglio. Ma vero? Si limitassero a spiegare le loro cose noiose, invece che questi stupidi compiti!
Comunque dovettero fare il test e lui scrisse quattro cazzate giusto per non lasciare il foglio in bianco, poi lasciò che esso volasse assieme agli altri nelle mani di Brian, prima di iniziare ad ascoltare la sua noiosa spiegazione su qualche schifoso mostriciattolo. Almeno finché l'uomo non decise di mostrare loro una passaporta. Non lo so Mia, ma sicuramente non in un parco divertimenti. Al che, Cameron alzò la testa nella direzione dell'uomo con un mezzo sorriso. E questa? L'ha strappata a qualche sua vittima? Domandò, aspettando qualche secondo prima di prenderla lui stesso e ritrovarsi in una foresta che non gli piaceva troppo. Faceva eccessivamente freddo. Aspettò che anche Nathan fosse dall'altra parte, dopodiché gli rivolse un ghigno. Oh hai presente quell'ametrin basso, con gli occhiali e lo sguardo da idiota? Moro, occhi marroni... insomma lui. Credo debba ancora oltrepassare il confine. Che ne dici se gli facciamo uno scherzo? Ovviamente non si era proprio accorto che quello stesso ragazzo, invece era passato, era proprio dietro di loro e che all'appello mancava solamente il docente. Al mio tre, gli spariamo un periculum addosso, ci stai? Alzò il catalizzatore e... tre... due... uno... Periculum! L'attacco fu perfettamente combinato a quello di Nathan ed entrambi partirono nella direzione dove sarebbe dovuto sbucare il compagno... solo che al suo posto, sbucò Brian Ensor. Oh cazzo esclamò il castano, indietreggiando e provando a confondersi in mezzo ai compagni, nella speranza che il docente non capisse chi fossero i responsabili.
Che l'avessero fatta franca o meno, era ora di dare inizio alla prova pratica. Quando Ensor divise i gruppi, la prima cosa che gli venne da fare, fu protestare per averlo diviso sia da Mia, sia da Elisabeth sia dal suo nuovo compagno di merende. Ma si guardò bene dall'esprimere qualsiasi disappunto al riguardo, decidendo di mantenere un profilo basso almeno per gli ultimi minuti prima di partire. Nathan dovette partire prima di lui, quindi gli si avvicinò. Give me five bro. Incredibile come gli esseri di sesso maschile, passassero dallo snobbarsi allegramente, all'essere migliori amici. Okay, non poteva definire così il loro neonato rapporto, eppure sembravano andare d'accordo. Quando si allontanò, avrebbero dovuto aspettare un quarto d'ora prima che toccasse a loro. Oddio ma che squadra di sfigati imbecilli mi è capitata? Si ritrovò a constatare, osservando uno ad uno i suoi compagni di squadra. A parte... Van qualcosa! Almeno avremo qualcuno con un po' di sale in zucca e... Adidas! Salutò anche l'altro con una sonora pacca sulla spalla piuttosto forte e sembrava evidente che si fosse drogato, prima di iniziare quella giornata. La realtà era che, sebbene non lo avrebbe mai ammesso, l'aver trovato un potenziale amico, un amico per davvero, lo rendeva estremamente euforico. Elisabeth e Mia andavano bene, le adorava ciascuna per una motivazione differente, ma non era come avere un amico maschio con il quale fare le peggio cazzate.
Ad ogni modo, arrivato il loro momento, partirono.
Conoscendo Ensor, di sicuro non ci aspetta un buffet. Forse qualche soft tortura. In quel gruppo, chi aveva potenzialità per diventare amica -o amico- suo, era proprio Olive, che era arrivata in ritardo facendo perdere punti agli Ametrin. Fu quando Adamas urlò, che Cameron alzò gli occhi verso l'alto e vide fin troppe stalattiti di ghiaccio piovergli addosso. Lui ne deviò una parte, ora il dioptase avrebbe pensato al resto. Expulso! Una stoccata verso un gruppo di stalattiti che si ruppero senza troppe cerimonie. Lui non era proprio male con gli attacchi offensivi, doveva ammetterlo. Si era parecchio esercitato. Expulso! Ripeté, allontanando le ultime stalattiti che esplosero e vennero definitivamente spazzate via da Adamas. Eh cosa ti aspettavi? Orsetti gommosi salterini? Ma lo hai visto, Ensor? Esclamò ad Aidan, prima di voltarsi verso il ragazzo snob -anche se farlo dire a Cameron sarebbe metagame(?)- Bel lavoro, Adidas. Beh che dire, era il primo complimento che gli faceva in due anni di conoscenza, quindi poteva ritenersi soddisfatto almeno fino al quinto.
Ah ma quindi non sei completamente inutile! Annunciò a Gyll, quando ella fece sparire in parte la nebbia con un abile incanto. Ah, bel lavoro anche a te darkettona. Stavolta l'elogio era rivolto a Livs, che aveva contribuito a far sciogliere le stalattiti. Poi continuarono a camminare. E camminarono. E camminarono. Finché non si trovarono davanti ad un vicolo cieco, con solo una parete di roccia a dividerli dalla salvezza, probabilmente. Sbuffò.
Non possiamo tornare indietro, ci metteremmo troppo tempo. Se qualcuno soffre di vertigini, lo dica ora o taccia per sempre. Usate il Carpe retractum. Io porto Livs, qualcuno porti Aidan. È un incantesimo del secondo anno ed essendo loro al primo, non possono usarlo. Ovviamente questo è ciò che vi consiglio io, ma fate come volete. Non mi interessa poi molto. Carpe Retractum. E così facendo, una linea bianca partì dalla punta della sua bacchetta e raggiunse la sommità della parete -che comunque non era molto alta- portandolo con sé, dopo aver agganciato Livs con il braccio libero. Si aiutò con i piedi, spingendo contro la parete di roccia, finché arrivò su e guardò in basso. Noi ci siamo, tocca a voi! E se qualcuno avesse avuto bisogno di una mano, lo avrebbe aiutato, sennò avrebbero proseguito la loro camminata.CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Lancia un Periculum contro Ensor per sbaglio LOL poi fa tutto il resto ç_ç. -
.Il suo saluto un po' troppo sopra le righe non venne accolto bene da parte di Ensor che arrivò a castare un incantesimo silenziante su di lui che lo costrinse a comunicare coi gesti almeno per qualche minuto, rimandando di poco le interazioni successive, in particolare quelle con Cohen. Se al molo aveva capito che fosse mal aria sfarfallare troppo con la sua Prefetta, doveva pur riconoscergli come fosse circondato comunque da tanta gnocca, oltre a portarsi dietro un alone di simpatia irresistibile. Eppure, per quanto diversi, King era convinto di avere un punto in comune col Dioptase: lo scarso rispetto per le regole. A modo loro avevano esultato alla notizia del probabile allontanamento del responsabile dei Black Opal e sempre un po' sopra le righe reagirono ai vari rimproveri. Lui aveva la Lewis e la Farley a indirizzarlo sulla retta via, lui la fidanzatina. Ma per quanto le briglie dell'ammmore e dell'amicizia avrebbero potuto trattenerli dal commettere idiozie? Alla biondina, che aveva sottolineato come sarebbe stata meglio senza che lui creasse scompiglio, riservò il suo miglior sorriso sghembo, mentre per la sua ghiacciolina il miglior sguardo da cucciolo bastonato. Invero voleva più di una mera e semplice parolina di suggerimento da parte sua.
Comunque consegnato il compito, cercò di star tranquillo e attento nella parte di spiegazione, gasandosi nel vedere la zampa pelosa come passaporta e cercando di essere tra i primi a prenderla per sapere subito cosa li aspettasse. Di certo non un ambiente soleggiato vista la natura del compito che ruotava su insetti ed anfibi.
Ormai libero dal freno dell'incantesimo del prof, Nathan non si curò minimamente della presenza di tracce enormi o di fittissime ragnatele. No, in quella nebbia di quel pomeriggio pallido e assorto il bostoniano era troppo impegnato a fare gli occhi dolci alla Farley, carezzarle una guancia e a lasciarle persino un bacio sulle fronte. «Come siamo catastrofiche, vedrai che andrà tutto bene» Fece per cingerla in un abbraccio quando Cohen non li raggiunse, mantenendo comunque una mano sul fianco sinistro della Dioptase. «Ma stai parlando di quella piattola di Rupert Lovelace?» Vari potevano corrispondere a quella descrizione e King voleva esserne certo che fosse proprio lui, vittima perfetta per uno scherzetto idiota. «Ci sto!» Gli diede un pugnetto sulla spalla, lasciando la ghiacciolina con un pizzicotto sul fianco, seguendolo lì dove aveva visto più studenti comparire. Contrapposto rispetto a Cameron alzò il catalizzatore e al suo tre sibilò il miglior «periculum» di tutta la sua vita. Peccato però che gli studenti erano finiti e che l'ultimo a giungere fu proprio Ensor. «Sono morto!» sussurrò, indietreggiando rapido e provando a confondersi tra gli altri.
Il cuore batteva forte e lo sentiva galoppare anche quando vennero suddivisi in gruppi e venne gettato nel primo capitanato dalla Freeman. L'unica cosa che aveva realmente compreso era quello di dover correre per quattro chilometri in direzione nord suggerita dalla bussola tenuta dalla Prefetta. Sembrò andare tutto sommato bene fino a quando non finirono nei pressi del fiume. Lì la sua migliore amica aveva deciso di voler fargli saltare i nervi, non tanto per aver tirato fuori un forma depso magistrale, quanto perché voleva andare per ultima. «Vai prima tu, follettina. Io chiuderò la fila, su, su, muoversi», non che non si fidasse delle sue capacità, ma con quel fiume incazzoso preferiva esser sempre sul chi va là per aiutarla. Forse gli aveva buttato troppa sfiga, sia a lei che alla Dannel prima di lei, perché con due tonfi le due ametrine finirono in acqua. «Ma che diavolo!» Recuperò un ramo abbastanza lungo tracciando un semicerchio con la bacchetta e terminando il movimento con un affondo. «Muto!» L'idea era stata di trasformare il mero pezzo di legno in un'asta di metallo con dei fori grandi abbastanza per far infilare l'intera mano ed aggrapparsi. «MARCUS, TU OCCUPATI DI ADDISON, CI PENSO IO AD EMMA!», anche perché tra le due la più vicina alla sponda sembrava essere proprio pel di carota. Lui cercò di usare la passerella creata dall'amica, fino a raggiungerla, il più velocemente possibile nonostante la stessa fosse abbastanza scivolosa, facendogli perdere più volte l'equilibrio che riuscì a mantenere grazie alla sbarra di metallo messa in parallelo alla superficie dell'acqua. «Em, resisti!» Cercò di incoraggiarla ogni secondo, arrivando all'altra sponda e poi da lì costeggiando la riva dal terreno friabile fino ad arrivare alla sua altezza, solo allora le allungò la sbarra. «Afferrala!» Ma l'acqua era troppo veloce, impetuosa e sembrava non volesse lasciar scampo. «Dai, Em!» Finì anche con lo stendersi sulla pancia, fuoriuscendo dal terreno dalle spalle in su.
Tra lo sforzo di lui e quello dell'amica, il salvataggio fu compiuto. Quando tornò da lei Nathan la strinse forte in un abbraccio, fregandosene se potesse bagnare anche i suoi vestiti. «Mi hai fatto morire, Em, tanto!» E al tempo stesso le tastava ogni parte del corpo per sincerarsi che fosse sana e salva. Ora non le sarebbe bastato che qualche colpo di bacchetta per asciugarsi per poter rimettersi tutti nuovamente in marcia. C'era una corsa da portare a termine.Nathan Parker
King"The biggest misunderstanding about me is that I'm just a bratty, gobby idiot."AmetrinWampusQuidditchcode by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Nathan fa il romanticone con Amelia Farley, poi, in combutta con Cam-Cam, convinto di colpire un ametrin del secondo anno casta un periculum in faccia ad Ensor, poi cerca di confondersi tra i suoi compagni. Urla a Marcus di aiutare Addison e poi casta un muto su un ramo trasformandolo in un'asta metallica con fori e salva Emma.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Howie interagisce con Adamas, consiglia a Gyll di usare il Meteo Recanto, distrugge (?) una stalattite con Expulso così da liberare la strada e aggrappa Aidan per portarlo con sé oltre il muro di roccia di media altezza.
Una volta giunto al di là dell'ostacolo, continua la propria missione assieme ai suoi compagni!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ragazzuoli, perdonate il piccolo ritardo, ma la lezione va avanti!
Non so se si sia capito, ma nel dubbio lo specifico qui: state affrontando lo stesso momento, ma in tre momenti differenti. Quindi tra gruppi non potrete comunque collaborare. Da ciò che riuscite a comprendere (anche se sarà necessario dirvelo in on) è riuscir a riprendere la passaporta e tornar tutti in aula. Naturalmente nulla vi vieta di concentrarvi direttamente su quella e lasciar perdere i vostri compagni, ma come annunciato in precedenza il lavoro di squadra verrà valutato.
Tutti voi avete a disposizione 2 incantesimi, inoltre potete interagire tra di voi senza limiti.
Cameron e Nathan, data la vostra ferita non riuscite a concentrarvi a pieno. Unicamente il vostro primo incantesimo avrà un malus di -4 al dado.
La scadenza per postare è Martedì alle 23:59. -
.Durante la camminata nella foresta Aidan aveva dato la sua giacca a Gyll. E lei, a confermare la sua grande dolcezza, usò l'incantesimo che aveva già utilizzato Adamas su se stesso, facendo apparire un maglioncino degli stessi colori della sua casata, addosso ad Aidan che le sorrise dolcemente e le stampò un veloce bacio sulle labbra. “Grazie”. Disse “Anche se non ce n'era bisogno. Non ho così tanto freddo poi”.
Continuando il cammino, si trovarono a dover 'affrontare' delle stalattiti di ghiaccio. E fin qui andò bene. Al commento di Cameron, quando Gyll usò l'incantesimo per far sparire la nebbia Aidan stavolta non si trattenne. “Se la smettessi di dire cazzate mi faresti un grossissimo favore.” e sul suo viso si disegnò il classico sorrisetto ironico.
Cameron e Howard fecero un incantesimo di cui Aidan non aveva capito una mazza ma si lasciò trasportare senza dir nulla da Howard. Appena arrivò a destinazione, grazie ad Howard guardò Cameron e disse “Ah ma allora non sei completamente inutile! Sono veramente sorpreso. Pensavo dicessi solamente cazzate su cazzate. Wow!”
Arrivati a quel punto, sentì qualcosa muoversi attorno a lui e delle urla. Guardò in alto e vide Gyll ed Adamas appesi a testa in giù. La preoccupazione, per il dioptase non poteva non essere concentrato solo sulla sua ragazza. Ciò che poteva fare era quello di urlare agli altri compagni “Qualcuno si occupi di Adamas. Gyll stai ferma, ora ti faccio scendere.”
Aidan si guardò intorno... “merda...pure i ragni ci mancavano!”.
Ma prima di doversi occupare di Gyll doveva cercare di allontanare quei ragni, in qualche modo. Quindi puntò la bacchetta contro uno di quei ragni ed urlò “Betlum Exumai” se ci fosse riuscito si sarebbe dedicato ad aiutare la compagna appesa a testa in giù. Si sarebbe messo vicino ad un fungo quasi sotto Gyll, avrebbe puntato la bacchetta e urlò “Herbivicus!” Se l'incantesimo fosse andato bene, avrebbe visto il fungo ingrandirsi ed Aidan avrebbe potuto salirci ed aiutare Gyll strappando in qualche modo quella ragnatela.
Dopo avrebbe avvertito i compagni della passaporta che era riuscito a visualizzare e, sceso da lì avrebbe corso assieme agli altri verso quella passaporta per poter tornare in aula.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Betlum exumai per allontanare i ragni, Herbivicus per ingrandire il fungo, arrivare fino all'altezza di Gyll e liberarla.
Dopo avverte i compagni della passaporta e, sceso da lì, si avvia verso di essa per tornare in aula. -
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RevelioGDRSPOILER (click to view)-In una mano ha la bacchetta, nell’altra il ramo, ed al collo porta la Lacrima d’Anima come ciondolo.
-Aibileen cerca di mantenere la calma e la concentrazione, di capire cosa sta succedendo e di reagire. Panic Moment controllabile: in Australia, di aracnidi ne vede da vicino, e pure di grosse, da sempre.
-Comunica ad Amelia Farley, a Ciarán Hinds e a Benjamin D'Angelo che ha contato una decina di cuccioli di Acromantula.
-Tenta di liberare le proprie mani con il ramo, ed interagisce con Elisabeth Lynch, dicendole di non muoversi troppo: cercherà di liberarle le mani.
-Chiede a tutti come stanno. E, nel caso questi tentativi riescano…
Azione 1:
Betlum Exumai sul gruppo di Acromantule a loro più vicino, ma a malincuore (non vorrebbe ferirle). Nel caso di riuscita dell’incanto: aura verde trifoglio.
Si preoccupa per gl’altri suoi compagni di classe.
Si chiede dove sia finito il Professor Ensor, convinta, prima di un’eventuale soffiata di Benjamin D’Angelo, che sia lui ad avere la passaporta.
<u>Azione 2:
Convèrto sulla ragnatela che tiene bloccata la passaporta, se l’evolversi degli eventi glielo permetterà, e se Benjamin D’Angelo, effettivamente, gliela indicherà loro.. -
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RevelioGDRSPOILER (click to view)-In una mano ha la bacchetta, nell’altra il ramo, ed al collo porta la Lacrima d’Anima come ciondolo.
-Aibileen cerca di mantenere la calma e la concentrazione, di capire cosa sta succedendo e di reagire. Panic Moment controllabile: in Australia, di aracnidi ne vede da vicino, e pure di grosse, da sempre.
-Comunica ad Amelia Farley, a Ciaràn Hinds e a Benjamin D'Angelo che ha contato una decina di cuccioli di Acromantula.
-Tenta di liberare le proprie mani con il ramo, ed interagisce con Elisabeth Lynch, dicendole di non muoversi troppo: cercherà di liberarle le mani.
-Chiede a tutti come stanno. E, nel caso questi tentativi riescano…
Azione 1:
Betlum Exumai sul gruppo di Acromantule a loro più vicino, ma a malincuore (non vorrebbe ferirle). Nel caso di riuscita dell’incanto: aura verde trifoglio.
Si preoccupa per gl’altri suoi compagni di classe.
Si chiede dove sia finito il Professor Ensor, convinta, prima di un’eventuale soffiata di Benjamin D’Angelo, che sia lui ad avere la passaporta.
Azione 2:
Convèrto sulla ragnatela che tiene bloccata la passaporta, se l’evolversi degli eventi glielo permetterà, e se Benjamin D’Angelo, effettivamente, gliela indicherà loro.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)- Cerca di rassicurare Aibileen
- Condivide l' informazione della passaporta che lui vede
- Sonitus per infastidire i ragni
- Betltum Exumai sui i dieci cuccioli di acromantula
Edited by Benjamin D' Angelo1 - 14/2/2021, 17:20. -
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[/color] SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Betlum exumai contro le Acromantule più vicine.
Azione 2: Flagramus per incendiare la ragnatela in un punto più stretto per liberarsene.
Prima di cadere urla ai compagni di attutire la sua caduta; mentre cade si protegge istintivamente testa e collo il più possibile.. -
.Amelia Farley
DioptaseOvviamente non avrebbe mancato di provare un forte disappunto verso l’idea idiota di Cameron e Nathan: avrebbe guardato entrambi estremamente contrariata, scuotendo la testa più volte e ancora di più vedendo l’altra biondina accorrere a cercare di capire se il suo principe era intero. “Idioti.” si sarebbe limitata a commentare invece lei, a voce abbastanza alta per permette ad entrambi di sentirla.
Nonostante considerasse quell’idea proprio stupida –se proprio volevano prendersela con qualcuno almeno che un minimo di intelligenza!- cominciò a preoccuparsi per Nathan, non tanto perché si meritasse i suoi pensieri ma perché non voleva che se ne andasse in giro con qualche lesione prima ancora di cominciare. Poteva non trattarsi di qualcosa di troppo importante, ma era comunque una distrazione.
Non avrebbe permesso ai suoi pensieri di annebbiarla troppo, in ogni caso, e avrebbe proseguito con la sua missione provando a focalizzarsi su quel che avrebbero dovuto fare. Sarebbe rimasta comunque sorpresa dalla ragnatela, facendo un saltello indietro nel momento in cui Liz e Aibileen sarebbero state trascinate verso l’alto.
Era vero, Amelia non era il tipo di persona che si preoccupava granchè per qualcuno che non fosse lei stessa, ma Liz non le sembrava poi così male e le sarebbe dispiaciuto perdere una delle poche persone vagamente promettenti con le quali avesse avuto a che fare di recente. Inoltre la riuscita dell’intera squadra avrebbe inficiato anche il proprio voto e lei non aveva alcuna intenzione di prendere una A o peggio solo perché non si era sforzata di essere meno egoista.
Intendeva sempre impegnarsi al meglio, faceva parte della sua indole cercare di raggiungere sempre il massimo e se era costretta a trascinarsi dietro tutti gli altri tanto meglio, ma non aveva intenzione di fare figuracce. Ancora meno con Brian Ensor, quello era decisamente l’ultimo dei suoi sogni.
Si sarebbe impegnata per non scomporsi, calcolando rapidamente quanto quella faccenda avrebbe potuto finire male e quanto rapidamente. Lei si sentiva coperta, si sarebbe tirata anche su il cappuccio coprendosi parte del viso nel caso in cui i ragni avessero ben penato di buttarle addosso chissà quale sostanza velenosa, ma subito dopo avrebbe pensato a come agire concretamente per far finire quell’impreviso in fretta.
Non avevano bisogno di venire rallentati, non aveva idea di come fossero messi gli altri –sospettava che Ensor sarebbe stato equo- ma non aveva alcuna intenzione di lasciarsi superare. Avrebbe fatto quindi un breve ragionamento, cercando di stare attenta alla posizione di Liz e Abileen e provando a pensare in fretta. Durante la notte di Halloween un Paperante le aveva salvato la vita, ma sospettava che quei piccoli di Acromantula, con tutti quegli occhieti vispi e fin troppo numerosi, non avrebbero gradito un attacco di quel tipo.
Infondo il docente non doveva avergli suggerito quel nuovo incantesimo per caso, non era forse il momento giusto per usarlo?!
“Betlum Exumai!” avrebbe pronunciato con sicurezza, puntando ai cuccioli di acromantula che nessuno dei suoi compagni aveva ancora mirato, nella speranza di riuscire quantomeno a colpirli o a fare qualche danno. Con ogni probabilità l'aura di Amelia sarebbe apparsa di un profondo rosso scuro, vibrante e deciso. Dopodichè, dopo essere stata avvisata da Benjamin della passaporta, avrebbe pensato ad un modo per raggiungerla. Era comunque a quattro metri di altezza, e le ragazze rimanevano appese come salami ad un’altezza considerevole: non aveva intenzione di vederle spiaccicarsi a terra e comunque avevano bisogno di un modo per raggiungere la passaporta, per quanto ora apparisse inutilizzabile.
“Circularis!” pronunciò, puntando la bacchetta con sicurezza: il suo piano era far comparire delle piattaforme che permettessero sia a loro che alle ragazze di raggiungere la passaporta, aiutando anche Liz e Aibileen a non cadere a terra rovinosamente ma ad avere una superficie su cui appoggiarsi.code made by ginSPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Betlum Exumai contro le acromantule che i suoi compagni ancora non hanno cercato di colpire
Azione 2: Circularis per creare delle piattaforme che permettano sia a chi è a terra che a chi è appeso di raggiungere la passaporta. Le piattaforme che ha in mente Amelia dovrebbero passare abbastanza vicine a Liz e Aibileen da aiutarle a non cadere una volta libere.. -
.Emma LewisUn secondo tonfo, poco dopo il suo, catturò la sua attenzione, per quanto fosse difficile. Stava cercando di rimanere a galla come poteva, sballottata qua e là dalla corrente, ma riuscì a vedere un lampo rosso... e l'unica con quel colore di capelli, nel loro piccolo gruppo, era Addison. Avrebbe voluto aiutarla nonostante la precaria situazione in cui si trovava ma proprio a causa di quella situazione, non ci sarebbe riuscita. Tentò con tutte le sue forze di rimanere a galla, artigliando persino una roccia, graffiandosi tutte le mani pur di non affogare.
Non aveva dubbi che i suoi compagni e Nathan in primis, avrebbero fatto di tutto per salvarla, così come avrebbero cercato di salvare Addison.
Per sua fortuna, la bionda era un'eccellente nuotatrice, perciò riuscì a rimanere abbastanza a galla. I suoi occhi azzurri, a tratti appannati, riuscirono ben a vedere Nathan, il suo migliore amico, assieme ad un altro ragazzo, armeggiare con qualcosa che sicuramente sarebbe stata in grado di tirarli fuori, tuttavia non riuscì a percepire nient'altro, troppo occupata a non morire.
Vide quindi Marcus, questo il nome del ragazzo, tentare di allungare un ramo verso di lei, perché ne uscisse.
Delle urla, chiaramente la voce di Nath, poi però l'acqua le invase le orecchie, ovattandole qualunque suono provenisse dall'esterno. Sentiva ormai il suo corpo cedere alla stanchezza della resistenza, l'improvvisa voglia di chiudere gli occhi finché non fosse tutto finito... sarebbe stato senza dubbio più facile, più immediato...
Un tonfo contro il pelo dell'acqua la ridestò dal suo torpore momentaneo, in contemporanea con la voce di Nathan che provava ad incoraggiarla. Lottò contro se stessa, finché le palpebre si alzarono ed il suo sguardo, ancora terrorizzato, vide l'estremità della sbarra di metallo che non esitò ad afferrare, stringendola tra le mani gelide e tremanti, ridotte ad uno stato di parziale insensibilità a causa della bassissima temperatura dell'acqua.
Nonostante ciò, lo strinse con tutte le sue forza e tra lei che provava a nuotare in quella direzione, il suo amico che tirava verso di sé ed una posizione che non fosse controcorrente, riuscì a sbattere contro l'argine con il corpo, affondando le dita nel terreno sdrucciolevole, fino a rialzarsi e ritrovarsi tra le braccia di Nathan un secondo più tardi, le lacrime agli occhi. Le braccia della biondina si aggrapparono al collo dell'altro come se fossero la sua unica ancora di salvezza. Ho avuto così tanta paura... gli sussurrò all'orecchio, tremante. Ma non c'era davvero tempo da perdere, dovevano arrivare al punto prestabilito. Si scostò di qualche centimetro da Nathan ed impugnò la bacchetta. Vestis. Sussurrò, puntandosi addosso il proprio catalizzatore. Al posto della divisa bagnata, comparvero un paio di pantaloni neri felpati, un maglione oversize ed una calda sciarpa nera, assieme ad un paio di comodi guanti. Sono... pronta... andiamo, ma prima... la ragazzina caracollò da Marcus e, che fosse d'accordo o no, avrebbe abbracciato anche lui. Grazie per aver salvato Addison e per aver provato a salvare me. Si scostò ed il suo sorriso era sincero, poco prima che il suo sguardo si volgesse verso la rossa. Stai bene?? Dopo essersene sincerati, riuscirono a proseguire la marcia tra la nebbia, ragnatela e versi inquietanti.
Alla fine, comunque, raggiunsero uno spiazzo piuttosto ampio e, Emma lo sperava, sarebbero potuti ritornare a casa. Certo, se il docente gli aveva parlato dell'incantesimo, avrebbero dovuto senz'altro usarlo, quindi qualcosa sarebbe presto successo.
Manco a dirlo, qualche millesimo di secondo dopo, Marcus e Mia si ritrovarono appesi per i piedi, tenuti saldamente da alcune ragnatele, a parecchi metri da terra. La biondina sobbalzò, mentre loro si ritrovarono circondati da una decisa di esemplari di acromantula. E lei era aracnofobica. Oh cazzo cazzo cazzo. Era raro che usasse delle parolacce, tuttavia era parecchio spaventata. Senza nemmeno accorgersene, strinse la mano di Nathan, quella opposta a quella con cui reggevano la bacchetta. Dobbiamo... BETLUM EXUMAI! Esclamò ad un ragno che si era avvicinato decisamente troppo a loro, sperando quindi che funzionasse e che esso fosse respinto da essere schifoso qual era. Pensò, poi, ad un piano che potesse funzionare. Addison, Nathan... per prima cosa dobbiamo tranciare le ragnatele, poi... potremmo usare Muto -come ha fatto Nathan prima- per trasformare quel ramo, in una specie di materassone. E nel dirlo, trascinò un grosso ramo sotto i due ragazzi appesi. E scacciamo questi ragni. Fu la sua proposta, mentre si guardava in giro alla ricerca del docente o della passaporta. Voi due, lassù! Riuscite a liberarvi? Ho paura di colpirvi, da qui! Magari usando Convérto, corpusfiguro o qualcosa del genere!
Sperava solo che tutto finisse nel migliore dei modi.CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Vestis ancora quando sono al fiume
Azione 2: Betlum exumai contro un ragno che si è troppo avvicinato. -
.Sì, era tutto decisamente strano e quella lezione stava diventando davvero troppo ambigua. Quando Aidan le strappò quel bacio sulle labbra, velocemente, Gyll divampò appena, gonfiando le guance come un pulcino bagnato. Tuttavia, cercò di scuotere la testa per scacciare via quell'idea che tutti avessero visto quel bacio e tentò di concentrarsi sulla lezione «Non puoi prendere il raffreddore. Dopo dobbiamo assolutamente andare a prendere una cioccolata calda! Me la merito!» - disse, quasi come se stesse facendo un buffo capriccio.
Quando Howard le fece notare che sarebbe stata brava nel Meteo Recanto, Gyll prese coraggio e lo fece, ottenendo un ottimo risultato. Era davvero contenta, forse doveva credere un po' di più in lei, dovette ammetterlo.
Era decisamente più sorridente di come aveva iniziato, anche se le parole di Cameron quasi le fecero perdere l'entusiasmo.
Strinse i denti e calò la testa, quasi ricordandosi della lezione di Magitech. Poi, improvvisamente, le parole di Aidan la scossero appena.
Gyll lo guardò con gli occhi sgranati e per un attimo si sentì a disagio, ma il tempo di quel disagio fu talmente breve, che si trasformò in qualcosa di diverso. La ragazzina aggrottò la fronte «So fare molto più di quel che tu possa pensare!» - disse al Dioptase, come se volesse ripeterlo anche a se stessa. Sicuramente sembrava un pulcino che sembrava volesse fare il cattivo, ottenendo risultati davvero pessimi, ma il fatto di avergli risposto, la faceva sentire un tantino meglio.
Rise alle parole di Aidan, come se il suo pungere Cameron l'avesse fatta riprendere un pochino. Ma quel ridere durò il tempo necessario per trasformarsi in un «AAH» - breve, ma intenso.
In un attimò si ritrovò a testa in giù, legata da una ragnatela che sembrava essere stata la sua trappola, come fosse una mosca.
«Oh, figo il mondo da quassù!» - commentò, con il cuore un tantino in gola. Effettivamente, per quanto potesse essere a quattro metri d'altezza, Gyll non era ancora del tutto spaventata. Guardò poco più sopra e sgranò le iridi celesti quando vide tutti quei ragni pieni di occhi minacciare la sua incolumità «Oh-oh.» - disse, iniziando davvero a temere di diventare cibo per quei ragnetti.
«Saaaalve... ehm... io non vorrei rovinare i vostri piani, ma non sono poi così tanto commestibile.» - disse, rivolgendosi ai ragnetti. Era una follia parlare con loro, ma a Gyll piacevano le creature magiche e l'idea di ferirle, nonostante fosse in pericolo lei stessa, non tanto le piaceva.
Sentì la voce di Aidan «Ah, beh... non ho molta scelta, vista la situazione in cui mi trovo. Non posso sicuramente scappare, ecco.» - disse, con un tono un po' preoccupato.
Si fidava di Aidan, tuttavia quei ragnetti non sembravano propensi a rimanere senza cibo «Adamas, tutto bene?!» - chiese cercando con lo sguardo l'altro.
Doveva fare qualcosa, quindi con la bacchetta stretta in mano, cercò di individuare il punto in cui la ragnatela sembrasse più sottile, quindi tentando di formare una croce con la bacchetta, proferì la formula «Flagramus!» - gridò, tentando di rendere incandescente la ragnatela, che si sarebbe dovuta spezzare, qualora fosse andato a buon segno l'incanto. Tuttavia, da quell'altezza, il volo sarebbe stato davvero pericoloso, quindi - conscia che Aidan sarebbe stato sotto di lei - tentò di tracciare una linea dal basso verso l'alto «Molliate!» - gridò a gran voce e se fosse riuscita anche in questo, si sarebbe fatta accompagnare dolcemente tra le braccia del suo salvatore.SPOILER (clicca per visualizzare)Gyll penzola a testa in giù, quasi divertendosi. Quindi pensa a qualcosa che non ferisca le creature, provando un flagramus una volta trovata la tela più sottile, poi un molliate per finire nelle braccia del suo principe azzurro (omg, è veramente azzurro visto che è dioptase!)Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, II anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Mia Freeman
Prefetto Ametrin<mark data-uid="13301096">Ovviamente Mia avrebbe sgranato gli occhi vedendo quel che Cameron e Nathan avevano deciso di fare. Non aveva potuto fare niente per fermarli ma non aveva potuto fare a meno di portarmi le mani a coprire la bocca non appena il loro incantesimo aveva colpito Ensor. Era stato tutto così veloce che non aveva potuto nemmeno provare a mettersi in mezzo e nella sua mente era riuscita a riaffiorare una sola e unica domanda: perché?. Perché Cam aveva finito per fare qualcosa del genere? Era davvero convinta di averlo aiutato a tenersi lontano da quel genere di istinto, a fargli capire che forse non era il caso di rischiare così tanto.
Avrebbe potuto in qualche modo “giustificare” quella scelta come bravata se ci fosse stato dall’altra parte qualcuno come Olwen, per dire, se non altro paziente o benevolo non qualcuno che era capace di punirli per un banale ritardo. Era arrabbiata? Più che altro vagamente delusa, le dispiaceva sapere che il ragazzo aveva compiuto ancora una volta lo stesso errore, e ancora di più le dispiaceva che Ensor lo avesse punito: prevedibile ma anche evitabile. Si sarebbe affrettata ad avvicinarsi a lui e Nathan, guardandoli con disappunto ma evitando di dire qualcosa in merito: non voleva fare la parte della mammina, e sapeva anche che provare a riprendere Cameron non avrebbe portato a niente di buono, per quanto le fosse impossibile non dimostrare il suo disappunto. “Fa molto male?” avrebbe domandato comunque preoccupata, salvo poi non avere molto tempo per occuparsi di loro.
Avrebbe voluto cercare di sistemare la faccenda ma a parte immaginare che Ensor non avrebbe approvato la sua idea, non aveva comunque avuto modo di fare qualcosa per loro. Si erano divisi troppo in fretta, portandola a preoccuparsi non poco, cosa che era apparentemente destinata a peggiorare. Poco dopo Emma sarebbe finita col cadere nel fiume, portando la bionda a sbiancare e affrettarsi sulla riva. Fortunatamente Marcus e Nathan furono più pronti di lei, tirandola fuori dall’acqua, e Mia avrebbe cercato di avvolgerla nella propria giacca perché non prendesse troppo freddo. “Emma mi hai fatto prendere un colpo…!” avrebbe ammesso con voce leggermente tremante, frizionandole le spalle con le mani per cercare di scaldarla.
Una volta assicurata che l’altra ragazza stesse bene avrebbero proseguito con il loro percorso, salvo poi sentirsi tirare verso l’alto, incapace di reagire. Avrebbe urlato questa volta, presa in contropiede, e lo avrebbe voluto fare ancora una volta nel vedere i piccoli di acromantula puntare i loro molteplici occhietti su di loro. “Merda.” si sarebbe fatta scappare, cercando poi poco dopo di appellarsi alla sua scarsa lucidità provando a capire cosa fare.
Nel sentire la voce di Emma dal basso, così preoccupata, si sarebbe sforzata ancora di più per mantenere la calma e provare a non dare di matto. “Andrà tutto bene Em, vedrai! Cerchiamo di mantenere la calma.” avrebbe provato a dire, per poi cercare di liberare almeno le mani dalla ragnatela tanto meno quel che bastava per poter usare comunque la sua bacchetta. Non appena ci fosse riuscita avrebbe lanciato un “Betlum exumai” verso uno dei ragni che si stava avvicinando troppo a Marcus, per poi chiedersi quale sarebbe stata la cosa meno stupida da fare.
Non era un’esperta di ragni ma per quel che ne sapeva non avrebbero dovuto apprezzare particolarmente i suoni di un certo tipo e così la prima cosa che riuscì a pensare fu di pronunciare un sonoro “ Sonitus!” con l’intenzione di produrre un suono che potesse infastidirli abbastanza e farli arretrare, allontanandoli da sé stessa e da Marcus se possibile.code made by ginSPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Cam e Emma.
Dopo aver cercato di liberare almeno la mano destra dalle ragnatele, si concentra sui ragni.
Azione 1: Betlum Exumai su un ragno che si stava avvicinando a Marcus
Azione 2: Sonitus rivolto sempre ai piccoli di Acromantula, con l'intendo di generare un suono fastidioso che possa spingerli a ritirarsi.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Addiso si rialza e cerca di fare notare la passa-porta agli altri per poi usare le due azioni lanciando Descendo su Marcus e Mia, sperando che basti per staccarli dalle ragnatele.