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.SPOILER (clicca per visualizzare)Siete stati divisi in squadre e l'obiettivo è semplice: condurre le creature magiche che troverete all'interno del vostro recinto. Per far ciò è necessario svolgere due post. Nel primo, sicuramente più breve e coinciso, scriverete in quale zona della mappa vorrete andare.
Sotto al vostro post scrivete in spoiler "Pinco Pallino va nella casella 6 azzurra". Dopodiché io e la mia socia posteremo un breve esito in cui esporremo la situazione che troverete e voi agirete come meglio ritenete opportuno, autoconcludendo azioni e incantesimi, riportando la creatura nel recinto. Dopo aver condotto una spedizione con successo siete liberi di procedere nuovamente.
Riguardo alla valutazione terremo conto di come vi comporterete con le creature, l'impegno che metterete nella prova e la presenza o meno di azioni OP. Siete comunque studenti del primo e del secondo anno, non dimenticatelo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ed eccoci qua alla prova pratica! Se avete domande potete postarle tranquillamente! Daniele vi da l'opportunità di provare prima l'incanto e poi andare a svolgere la prova pratica, ma se vi sentite sicuri, allora potete tranquillamente procedere.
é importante che siate sempre coerenti con il vostro pg e che non vi sentiate studenti arrivati, quindi come dal mio collega annunciato, rendete l'incontro con le creature credibili perchè è questo che verrà premiato!
Per quanto riguarda il protego astrale, vi metto qui le varie varianti, visto che ancora non c'è un manuale di astronomia:
Spiegate, anche durante il post che fate utilizzando l'incantesimo, ( magari evidenziandolo tipo "pensato") il perchè avete scelto quel determinato elemento!
Scadenza 28.05. 2020 ore 23.59.
(la scadenza è per i due post che sono stati indicati anche da Brian quindi potete organizzarvi come volete, noi cercheremo di esitare ogni tre post, così almeno nessuno rimane bloccato! Buona fortuna!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Adamas va nella casella 3 azzurra.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Erik si sposta nella casella 2 viola
Edited by Erik Foster - 12/5/2020, 23:21. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Casella 6 viola!.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Jesse sceglie la 3 viola.
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.“Il potere logora chi non lo haValentina Vestrit
As you wish
Il cielo si tinse di rosso in risposta al Periculum del professor Ensor e gli occhi della ragazza si posarono su di lui. Alle sue spalle si trovavano due recinti apparentemente vuoti e Valentina si mise sulle punte dei piedi per assicurarsi che fosse così. Non le servì a molto perché dopo qualche secondo il docente le rivelò le modalità con cui si sarebbe svolta la prova pratica. Purtroppo Howard si trovava nell'altro team, Valentina ne rimase delusa perché nelle ultime lezioni aveva ottenuto degli ottimi risultati. Dunque, rimase delusa da sé stessa.
Dopo l'incontro con Jesse si era ripromessa di agire in modo più spontaneo. Non sarebbe stata la fine del mondo performare sotto la media, giusto?
Al solo pensiero un brivido scosse la ragazza e il suo respiro si fece grave e lento. I polpastrelli finirono per scivolare sulla fronte in un tentato massaggio dagli effetti deludenti.
"Blake è in gamba, troverà un modo per cavarsela. Inoltre nell'altra squadra ci sono solo maschi. Possiamo ancora vincere." Prendendo una boccata d'aria la strega si fece coraggio e raggiunse l'opale che, in quel momento, stava parlando con Lilith.
La strega si limitò a fare un cenno di consenso dopo aver sentito il 'parere' di Blake. Quella volta i due si stavano muovendo sulla stessa linea di pensiero. Gli studenti del secondo anno, più abili, si sarebbero dovuti posizionare lontani dai recinti in modo da poter gestire creature magiche che, a parità di aggressività, avrebbero comunque dovuto percorrere tragitti più lunghi.
«Cercherò di occuparmi di una zona vicino al recinto, allora» Disse lei calando gli occhi nella zona nord-est. A quanto pare non era l'unica ad aver avuto la stessa idea ma non per questo avrebbe dato la possibilità a qualcun altro, nel suo team o meno, di prendersi una zona semplice da gestire. Valentina avrebbe cominciato ad agire in un modo più umano. Ma da domai.
La ragazza ebbe modo di notare sia come Jesse che Erik si fossero diretti in quella zona. Tentò di salutare il primo ma era troppo lontano e dunque ci rinunciò. Al contrario, quando provò ad alzare una mano verso il secondo l'afferrò a mezz'aria per riportarla a terra cercando di nascondere un'espressione imbarazzata che, da quella distanza, nessuno avrebbe notato.
Ora camminava sola, avvolta dall'odore di terra e dalle prime lingue di vento della Primavera. C'era da dire che un incantesimo come il Protego non l'aveva mai affascinata perché la magia difensiva non era il suo forte. In compenso non riuscì a trattenersi dal provare la versione astrale. L'idea di essere influenzata dalle stelle la disgustava, l'idea di trarre potere da quest'ultime no.
Pochi minuti prima aveva visto il professor Salvatore disegnare una linea dalla sinistra verso la destra tingendo l'aria di fronte a lui di un colore chiaro e dalle forme affilate. Come richiesto dal professore la ragazza si era inchinata per raccogliere un sasso che, subito dopo, lanciò con decisione verso il docente. Decise di non trattenersi perché se i ruoli fossero stati inverti lei si sarebbe ritenuta offesa. Quando la roccia venne a contatto con l'incanto un velo trasparente l'avvolse congelandola completamente.
La strega dunque chiuse gli occhi per poi immaginarsi un largo scudo dalle sfumature violacee. Con un colpo secco dalla sinistra verso la destra un velo profumato si aprì davanti a Valentina subito dopo all'aver pronunciato due parole «Protego Veneris»
Lo scudo era largo ma estremamente sottile. In alcune parti presentava chiazze e buchi come un vecchio lenzuolo. Doveva aver sbagliato qualcosa. Ma cosa?
No, non si trovava di fronte al dito di Freya e non si sarebbe potuta permettere distrazioni. Cercando un masso o un arbusto abbastanza alto da potersi lasciare alle spalle per evitare un pericoloso accerchiamento, la ragazza rallentò il passo per poi fermarsi del tutto. Avrebbe tentato di concentrarsi esclusivamente su ciò che la circondava ignorando le sue preoccupazioni.CITAZIONENarrato
«Parlato»
"Pensato"
"scritto"SPOILER (clicca per visualizzare)Risponde a Blake e alle altre ragazze, dunque si sposta nella casella viola n.1✕ schema role by psiche. -
.Mia Freeman16 YOAmetrinCome on skinny love what happened here?Parlato - Pensato- AscoltatoMia era dedita alla disciplina, era un tipo affezionato alle regole, in esse aveva trovato la propria sicurezza per molti anni e non era ancora pronta a rinunciarvi. Eppure Ensor, che era sinonimo di regole e disciplina, non faceva altro che inquietarla. C’era qualcosa che la preoccupava in quell’uomo e che, allo stesso tempo, le faceva desiderare di non fare niente che potesse indisporlo, nemmeno per sbaglio. Non c’era da sorprendersi quindi che, nonostante la presenza di Daniele, fosse piuttosto preoccupata circa l’esito di quella prova e quello che avrebbero dovuto fare.
In una lezione che coinvolgeva anche Ensor avrebbe potuto aspettarsi di tutto, per quel che la riguardava era praticamente certa che avrebbero corso enormi pericoli o che l’uomo avrebbe fatto di tutto per metterli alla prova e capire quanto davvero sapessero applicarsi. Mia non era poi così sicura di essere all’altezza delle aspettative di quell’uomo, nonostante si impegnasse sempre fin troppo per superare ogni compito e non avesse mancato di studiare anche quella volta, per quanto non si fosse preparata per qualcosa di così inaspettato. Come avrebbe potuto farlo?! Era sicura che Ensor lo avesse fatto di proposito, che non li avesse avvisati della sua presenza proprio perché voleva metterli in difficoltà, non c’era alcun dubbio in merito.
In quel momento, per qualche ragione che nemmeno lei voleva spiegarsi, la presenza di Cameron era quasi di conforto, se non altro il ragazzo la stava facendo sentire apprezzata e al sicuro, anche se ancora non era tornato tutto come prima. Quasi le dispiacque sapere che non sarebbe stata nella sua stessa squadra, ma se non altro era stata smistata nel gruppo di Blake e Jessica, sempre meglio di nulla. “Mi raccomando, non fare sciocchezze.” cercò di accertarsi, vagamente impacciata perché stava palesemente mostrando la sua preoccupazione, per poi allontanarsi dal ragazzo e raggiungere la sua squadra. Non aveva ancora avuto modo di parlare davvero con Valentina ma le sembrava simpatica, ed Emma non era da meno con la sua aria vivace e solare: erano compagne di stanza eppure non aveva ancora trovato modo di legare quanto avrebbe voluto, forse anche a causa della tristezza che l’improvvisa partenza di Theresa aveva portato con sé. Con Ayla aveva invece già condiviso qualche altra avventura e Lilith…beh se doveva essere sincera avrebbe preferito non dover passare troppo tempo con lei, si sentiva a disagio sapendola lì, pronta a giudicare il suo modo di rapportarsi con Blake e farsi chissà quale illusione. Non la colpevolizzava per il suo comportamento, poteva capire che ne avesse passate parecchie, ma non voleva essere ancora una volta motivo di un loro litigio o anche peggio. Ma si trattava di un compito no? Avrebbero dovuto concentrarsi su quello non su chissà che altro.
Non aveva idea di che cosa aspettarsi da quel genere di prova ma cercò di prestare attenzione alle parole dei suoi compagni di squadra e provare a scegliere di conseguenza. Di certo scegliere una posizione non troppo lontana dal recinto poteva rivelarsi una buona strategia, ma non era tipo che sceglieva le cose più semplici o la strada più breve per raggiungere il suo obbiettivo, e poi se conosceva un po’ Ensor –aveva molta più fiducia in Daniele- una posizione più vicina al recinto non significava di certo essere avvantaggiati.
Mia si fidava di Blake, per certe cose, ma se c’era qualcosa che aveva imparato era che il ragazzo tendeva ad essere abbastanza impulsivo, alle volte, e lei teneva sia ad avere un buon voto, che ad uscirne tutti vivi da quella prova, non ci teneva certo che gli succedesse qualcosa. Proprio per questo, dopo aver sentito l’annuncio di Blake e quello di Valentina si ritrovò a pensare che la cosa più intelligente da fare fosse trovare un posto nel mezzo, giusto per cercare di controllare meglio le cose e provare ad evitare incidenti di percorso. Certo, non avrebbe avuto modo e tempo di fare granchè, temeva, ma l’idea di poter controllare la rendeva più tranquilla in un certo senso.
“Vengo anche io!” annunciò riferita a Blake, lanciando poi un’occhiata a Lilith sperando di non aver fatto qualche altro disastro. Si allontanò prima di poter subire le conseguenze della propria frase. Il suo piano era quello di prendere una posizione il più possibile strategica, sperando di poter essere abbastanza utile, e una volta raggiunta avrebbe aspettato impaziente –e anche vagamente preoccupata- l’inizio effettivo della prova.code by ;winchesterSPOILER (clicca per visualizzare)Mia sceglie la casella 5 blu. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)
Vi ricordo che col vostro post potete essere autoconclusivi e riportare la creatura al recinto. Non siate OP, fate vedere lo sforzo e la difficoltà che i vostri pg impiegano per riuscire nell'intento.
Mappa aggiornata. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Howard si dirige nella casella numero 2 della colonna di colore giallo..
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.Valentina
Black Opal
Vestrit
Valentina si impegnò per mantenere un linguaggio del corpo calmo e rispettabile. Da qualche parte, nascosti a prendere appunti, si trovavano i due professori che li avrebbero esaminati in base alle loro azioni. Superato un folto cespuglio di bacche la ragazza si ritrovò in uno spiazzo largo e desolato in cui poche rocce e rami secchi la facevano da padrone.
Poi sentì il 'crack'.
Un incedere scostante, accompagnato dal suono del legno che si spezza e da un respiro irrequieto. Una sagoma venne illuminata dai raggi di luna, proseguendo nella direzione della ragazza con degli occhi carichi di rabbia.
"Un Porlock?" Quella bestia era avvolto da un pelo rossastro annodato sui fianchi e chiazzato da fango e paglia negli arti inferiori. Il suo volto era simile a quello d'un cavallo e la statura a quella d'un bambino eppure gli occhi dalla pupilla orizzontale, simile a quella delle capre, la sconfortarono.
Da quello che aveva studiato alcune bestie avevano sviluppato occhi simili perché utili in ambienti montuosi o, per lo più, a prospettiva verticale. Eppure, a Valentina sembrò che quelle due piccole linee nere fossere più ristrette del solito. Il restringimento della pupilla può avvenire in due casi, o quando una luce fulgida brilla sull'occhio o quando incontri una persona che odi. E, in quella notte, di luce ce ne era poca.
Quando lo zoccolo schiacciò l'ennesimo ramo ma con più prepotenza la strega ebbe una conferma delle intenzioni della creatura. Sebbene il Porlock fosse piccolo Valentina cominciò ad avvertire un senso di disagio. Instintivamente afferrò la bacchetta nella mano destro mentre le gambe cominciarono a tremare come ghiaccio in piena Estate.
L'aria intorno alla bestia cominciò ad incresparsi mentre riccioli di fuoco ne avvolsero il manto. Un secondo e il Porlock scattò. La strega disegnò un fendente nell'aria e sussurrò delle parole «Protego Veneris.»
Dalla punta della sua bacchetta un fumo violaceo cominciò ad espandersi e, petalo dopo petalo, una larga rosa le comparve davanti. Ancora una volta il profumo era intenso ed invitante ma numerose crepe ne decoravano la struttura.
"Deve funzionare, deve funzionare." Ripeté a sé stessa ma i suoi pensieri vennero sopraffatti dal martellare del suo cuore. Quando il Porlock le arrivò a due metri di distanza Valentina distese il braccio per distanziarlo sia dal terreno che dal suo busto. Come un toreador la strega scattò sulla sinistra sfruttando la sua destrezza per tentare di evitare il colpo. La paura le aveva annebbiato le capacità cognitive facendola finire per terra ma in compenso il Porlock era continuato dritto nella sua avanzata senza ferirla.
Purtroppo, quel mantra non era servito a nulla e delle fitte le risalirono le gambe. La strega trattenne qualche lacrima mentre sugli occhi un velo umido cominciò a distendersi lentamente. Non era il dolore a preoccuparla quanto il timore di non riuscire in quella prova. Odiava perdere e perdere di fronte agli altri era ciò che odiava ancora di più.
"Forse è questo il problema" Valentina fece perno sulle braccia per rialzarsi "Posso provare ad interessarmi della vita degli altri senza doppi fini ma non è la mia natura. Io cammino sola. Le aquile non volano a stormi."
Il suo forte non sarebbe mai stato consolare gli altri e mai lo sarebbe stato. Al contrario, sfruttare quello che sapeva di qualcuno per trarne vantaggio era ciò che le riusciva meglio.
"I Porlock sono creature schive. Evitano l'uomo e dal loro amore nella cura dei cavalli si può intendere che preferiscono la natura all'artificiale. Eppure, se il Porlock continua così scoppierà un incendio nella riserva." Gli occhi della strega si posarono sulla creatura che aveva completato la sua corsa contro uno dei tanti cespugli. La sua testa da cavallo si era conficcata nei rovi e ora stava cercando di tirarla fuori strattone dopo strattone.
Precedentemente la ragazza aveva sfruttato la visione a prospettiva verticale della bestia per schivare in orizzontale. Tuttavia, se avesse voluto portare a casa un buon punteggio avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e entrare nel pieno dell'azione. Con uno scatto raggiunse il cespuglio di bacche che aveva visto precedentemente. Le dita tremanti cominciarono a strapparne i frutti in modo da nasconderli nella tasca della divisa.
"Deve essere Marte ad influenzare la creatura. Come l'uomo il Porlock è docile e ora è iracondo." La strega aspettò che la bestia si liberasse. Fu una questione di secondi e il bipede caricò nuovamente Valentina. Quando la creatura fu abbastanza vicina l'opale chiuse gli occhi per un secondo. Questa volta lo scudo che si stava immaginando era molto più piccolo del precedente, a stento sarebbe riuscito a proteggere lei. Ma era questo lo sbaglio che aveva commesso pochi minuti prima. Pretendere che non fosse questo ciò a cui mirava. La bacchetta tranciò nuovamente un fendente e dalle labbra dell'incantatrice fuoriuscirono due parole «Protego Uranii»
Una contorta spirale di vento le comparve davanti. Era stretta ma estremamente solida. Sembrava quasi che l'aria si fosse compressa a formare un mattone. Il Porlock vi cozzò contro e facendo forza sugli zoccoli robusti la struttura cominciò ad infrangersi. La strega mantenne la concentrazione quanto più possibile. Fu inutile. Il bipede riuscì a penetrare il protego e Valentina cadde a terra.
Ma le sue pupille si erano fatte più spesse. E le fiamme sul suo corpo erano state dissipate dallo scudo.
La creatura guardava con curiosità la mezza veela mentre quest'ultima le allungò alcune delle bacche che aveva precedentemente raccolto. Forse per la fame data dallo sforzo la creatura sembrò disposta ad accettare quell'offerta. La lingua bagnata del Porlock sfiorò la mano di Valentina ma lei sorrise. Lentamente, per non spaventare la bestia, Valentina si mise in piedi per poi soffocare le fiamme che avrebbero potuto distruggere la foresta. A quello sarebbe bastato Blake.
Urano può imporsi sugli status elementali e io posso impormi su uno stolto Porlock.
Bacca dopo bacca, passo dopo passo, l'opale aveva raggiunto il recinto. Le parve di essere la prima ma non le importò molto. La sua attenzione ricadeva completamentamente sul primo successo della serata. Persino le fitte di dolore sembrarono trascurabili.
Dopo aver scortato l'animale nel recinto della sua squadra scrisse sulla pergamena 'Porlock, aggressivo poiché influenzato da Marte'. Forse troppo sicura di sé, la strega si sarebbe diretta in una delle zone vicine al recinto della squadra avversaria in modo da toglierli una vittoria facile.SPOILER (clicca per visualizzare)«Parlato»
"Pensato"
Scritto
NarratoSPOILER (clicca per visualizzare)Valentina porta la creatura nel recinto della sua squadra e scrive sulla pergamena 'Porlock, aggressivo poiché influenzato da Marte'. Poi si dirige nella casella 1 color arancione.© scheme role created by Amphetamines'. -
.Certo era che i modi discutibili di Ensor cozzavano a dismisura con quelli di Salvatore. Quel periculum la fece sobbalzare e allargare gli occhi celesti, quasi le stesse venendo un infarto. Quindi guardò il docente e cercò di capire cosa dovevano fare adesso. Divisi in squadre a riportare indietro delle creature, non sarebbe stato male se solo il docente non avesse messo Blake nella sua squadra.
Davvero? Ma non era una donna, era evidente che le squadre fossero state scelte per sesso, perché Blake era con loro. Con la coda dell'occhio lo cercò, ma poi si concentrò di nuovo su Ensor.
Molto più interessante fu la spiegazione di Salvatore, che mostrò loro una variante del protego, davvero molto particolare. Era pronta, adesso che aveva tutto dalla sua parte, sapeva perfettamente cosa fare.
Insomma, doveva difendere se stessa, non attaccare la creatura, portarla nel recinto ed evitare Blake.
Ecco, questo venne meno quasi subito, visto che fu lui ad avvicinarsi «Te lo chiederai ogni volta che verrai a lezione con Jesse e terrai il posto a me e non viceversa.» sibilò velenosa, al suo stesso orecchio prima di voltarsi verso le altre ragazze. Una di loro li stava raggiungendo e lo sguardo di ghiaccio di Lilith si posò interrogativo, quasi a volerle chiedere perché diamine si stesse avvicinando, non aveva visto che stavano parlando? E Valentina non era la sola, che sembrava preoccuparsi per Blake. Ancora, Freeman. «Beato fra le donne come sempre, eh Barnes... quasi chiederei un cambio squadra, per me...» un altro sibilo di veleno, prima che le altre si avvicinassero, quindi fu lei ad allontanarsi dalla star delle ragazzine ormonate e prese la sua bacchetta e tracciò il simbolo della dea Venere per poi proferire «Protego Veneris» cercando di far apparire quello scudo ammaliatore con il suo profumo. Il motivo per cui l'aveva scelto era che se le creature fossero state ammaliate, probabilmente sarebbe stato più semplice per lei portarle dove voleva.
Sentì di nuovo le parole di Blake «Fallo anche tu.» poi lo vide allontanarsi per fatti suoi e le venne una rabbia. Quindi prima che raggiungesse la sua posizione, lo fermò da un braccio «Lavora con la squadra. Se perdiamo, mi spoglio nuda davanti a tutti i tuoi compagni di casata, quindi ti conviene agire bene e portare quanti più animali dentro quel cazzo di recinto, Blake. Io. Non. Perdo. Mai.» gli sussurrò in maniera che la minaccia e la sfida la potesse sentire solo lui.
Quindi si avviò qualche passo più in là, andando nella zona adiacente a quella di Blake.SPOILER (clicca per visualizzare)casella 6 blu©Scheme Role by Amphetamines' - Don't steal!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Prossima casella per Erik 3 arancione.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Diricawl, influenzato da Nettuno (?)
5 giallo!. -
.Mia Freeman16 YOAmetrinCome on skinny love what happened here?Parlato - Pensato- AscoltatoAveva cercato di immaginare che cosa i docenti avrebbero preparato per loro, ma se poteva anche arrivare a intuire che cosa avrebbe potuto organizzare Daniele, l’idea di poter entrare nella mente di Ensor, anche solo per un istante, la spaventava. Sapeva di non essere in grado di prevedere le sue mosse, forse era anche meglio così, anche se provò a stare attenta all’ambiente circostante, ad intuire che cosa avrebbe potuto nascondere in quel punto nello specifico. Aveva seguito il percorso del ruscello per un po’, cominciando a studiarlo, cercando di pensare a che creature potessero nascondersi sotto la superficie dell’acqua ma con quella poca luce non era così semplice distinguere i sassi da qualsiasi altra cosa.
Forse avrebbe dovuto avere più fiducia, Ensor rimaneva un docente di Hidenstone e per quanto inquietante era un buon insegnante, non poteva dire di non aver imparato parecchie cose da quando aveva cominciato a seguire le sue lezioni, e nonostante l’ansia perenne era sempre stato interessante e piuttosto stimolante, per la sua insaziabile curiosità. Nonostante tutto era più che impaziente di mettere alla prova quel nuovo incantesimo e tutte le informazioni di cui puntualmente si cibava e che non vedeva mai l’ora di mettere alla prova.
Mia infondo adorava leggere i libri, ma le piaceva ancora di più mettere in azione le sue conoscenze: per quanto le parole avessero un’importanza decisiva nella sua vita, da sempre, trovava che l’esperienza fisica e diretta fosse molto più formativa e lasciasse una traccia ben più duratura, per quanto fosse molto rassicurante rinchiudersi in una stanza e perdersi tra le pagine di un manuale. Soprattutto in quel momento, mentre stava seguendo con attenzione la sfera di luce che arrivò ad illuminare sempre di più il fondo del fiume fino a mostrargli un Clabbert. Aveva letto qualcosa a riguardo di quelle bestiole, ma al momento non ricordava granchè tranne il loro aspetto inconfondibile: di certo tra le varie creature non spiccavano per fascino ma ricordava vagamente che fossero tranquille, per lo più. Tutti i Clabbert forse erano davvero tranquilli, tranne quello che Mia aveva di fronte in quel momento, apparentemente, che sembrava piuttosto scocciato e maldisposto.
Lo osservò per qualche istante e sussultò, facendo un istintivo salto indietro quando il suolo sotto al Clabbert si gelò in seguito ad un colpo della sua coda. Non era proprio quello che si aspettava ma Mia sapeva essere cocciuta e dopo la sorpresa iniziale si ricordò quale fosse la missione e quanta poca voglia avesse di indisporre anche Ensor, oltre che quella creaturina. Nel momento esatto in cui Daniele aveva illustrato il nuovo incantesimo aveva cominciato a fremere dalla voglia di provarlo e quella sembrava proprio la situazione migliore.
Ragionò per qualche istante, cercando di capire come avrebbe potuto difendersi senza fare comunque del male al Clabbert. Quest’ultimo, da parte sua, sembrava abbastanza infastidito dalla presenza della ragazza, tanto da continuare ad avanzare verso di lei, gelando altro terreno al suo passaggio e con tutta l’aria di voler fare lo stesso anche con lei. Era chiaro che lo avesse disturbato in qualche modo e che lui –o lei?!- non fosse per niente felice di quella inaspettata compagnia. ”Pensa in fretta, Mia, pensa in fretta.” provò a dirsi mentre indietreggiava a sua volta, il fogliame di alcuni alberi bassi che le si impigliava tra i capelli.
Il Clabbert continuava ad avvicinarsi, come se non avesse altro da fare che inseguirla e alla fine Mia prese la sua decisione. “ Avrebbe potuto di certo utilizzare anche qualche altro scudo, aveva pensato all’eventualità di pronunciare un Protego Saturnii ma non era certa che fosse la mossa più saggia, avrebbe potuto non essere sufficiente oppure il Clabbert avrebbe potuto congelarla prima di toccare lo scudo. Così alla fine optò per la cosa che le sembrò più logica: battere l’animale con il suo stesso elemento, ghiaccio con ghiaccio.” Pronunciò quindi con una scoccata decisa “Protego Pluonis!” e fece comparire uno scudo di un colore cangiante, tra il bianco, l’azzurro e il violetto che in effetti ricordava per riflettenza, consistenza e trasparenza il ghiaccio. Dopotutto Plutone era un pianeta che le si addiceva, era il simbolo del potere personale, del lasciar andare le persone e lasciarsi alle spalle il passato, cosa che lei aveva fatto quando era solo una bambina ed era fuggita dai Nott, ma che aveva replicato anche poco tempo prima con la questione di Mark. Non le servì molto per avere prova che il suo scudo funzionava, non appena un ramo minacciò di cavarle un occhio le bastò cercare di proteggersi per congelarlo all’istante. Il Clabbert rimase sorpreso e colpito da quel fenomeno, qualcosa che sicuramente era abituato a fare lui per primo e non veder accadere senza che fosse lui a volerlo e, anche se non avrebbe scommesso sull’intelligenza di quelle creature, sicuramente si rivelò curioso e si avvicinò. Non fu così semplice attirarlo nella propria “trappola”, richiese una certa pazienza, ma alla fine riuscì a farlo avvicinare abbastanza da congelarlo e, recuperato con delicatezza il corpo freddo e immobile dell’animale, si diresse verso il recinto verde, quello della sua squadra. Fu complesso per Mia non sentirsi esageratamente il colpa, ricordarsi che quella creatura si sarebbe ripresa presto e che non la stava davvero fissando.
Portato a termine il suo compito e resasi conto di avere ancora un po’ di tempo, Mia non avrebbe esitato a pronunciare un Innerva a favore del Clabbert, giusto per accertarsi che non soffrisse inutilmente, e poi si sarebbe diretta di nuovo verso il sentiero cercando qualche altra creatura da “catturare”.code by ;winchesterSPOILER (clicca per visualizzare)Clabbert influenzato da Marte, per via della rabbia.
Mia usa Protego Pluonis per l'affinità col ghiaccio.
Si sposta nel 2 arancione..