Votes taken by Kenna MacEwen

  1. .

    Compiti Rune
    Biennio 2022/2023

    Tutti abbiamo un nome, ma non lo scegliamo, ci viene dato alla nascita. Ma quanto questo nome ci rappresenta? Quanto rispecchia la nostra personalità?
    Analizza il tuo nome attraverso l'alfabeto runico, individuandone affinità e discordanze con la tua persona. Successivamente, indica tra queste, se c'è, la tua runa nominale, ricordando come questa debba essere calzante alla propria identità e che sia una iniziale di nome, cognome -poco differenzia se materno o paterno- o se è un soprannome.

    Note off: avrete tempo fino al 30 settembre per l'esercizio. Potete anche giocarvelo in on, basterà inviarmi il link della discussione per mp, purché:
    • vi siano almeno tre post a pg;
    • le motivazioni vengano effettivamente approfondite e non appena accennate.
    Ovviamente, avrete tre exp extra se aprirete una role.

    Buona analisi e divertitevi!
    RevelioGDR
  2. .
    Kenna Ivonne MacEwen
    Passare del tempo col magitecnico significava battere, volta dopo volta, il guinness world record per sollevamento di occhi al cielo a seguito di affermazioni alquanto discutibili da parte sua. Oltre a quello si stava formando un callo, seppure la stratificazione dell'epidermide fosse equiparabile alle ere geologiche e non al tempo canonico per una donna, di più di trent'anni in perfetta salute. Lasciò scorrere l'acqua -non cheta- sotto i ponti, risolvendo -metaforicamente parlando- il problema della carenza delle risorse idriche per l'intera popolazione mondiale, preferendo avere un dialogo quasi esclusivamente con la proprietaria ed evitando il ragazzino che aveva scambiato per suo figlio. Era un demone -uno spettro, un che ne so perché non me lo ricordo più- e doveva aspettarselo da una ex consorella ambiziosa dallo sguardo più freddo dei ghiacciai artici (non che fosse poi così difficile, ma basta parlare dei problemi climatici che il passo da una gran gnocca magistorica e altri nomi altisonanti a Greta Thunberg è un attimo). Persino quando la sua nemesi aveva avanzato l'ipotesi di far assumere l'aspetto di una modella all'essere dalle sembianze fanciullesche, la MacEwen si limitò ad una alzata d'occhi -l'ho già detto che ha battuto l'ennesimo record?- ed uno sguardo insofferente verso la Stonebrug, lo stesso che si poteva lanciare quando lo zio ubriaco molesto, alla cena di Natale, decideva di mettersi in ridicolo ballando la conga su un tavolino da caffè traballante. «Parliamo di cose serie. Prendo le lenti spia con gli effetti di quelle del camaleonte e del serpente e...» riportò lo sguardo su di lei, dopo aver indicato i pezzi che voleva, «una caratteristica a tua scelta, so che non mi deluderai». Dopotutto se l'Osservatorio stava andando alla grande non poteva essere che per merito esclusivo della donna. «Oh, anche una piccola porzione di quell'intruglio che hai dato a Maverick. Non vorresti mica favorirlo a discapito di una tua consorella?» Quanto al denaro era consapevole di non poter avere uno sconto, ma sarebbe stata pronta a lasciare un bel po' di Galeoni nelle casse di Marina.


  3. .
    «Hai un po' di bava, proprio qui», fece la donna in direzione di Black che fino a quel momento l'aveva ispezionata più di una pec, prima di guadagnare il suo trespolo. E fu proprio da lì che vide le torri -segno che le carte ancora una volta avevano visto giusto- e poi le due imbarcazioni crociate, gridando improperi che ebbero uno strano effetto nel compagno. «Posso fare di peggio», rispose fredda -che novità!- una volta giunta da lui per decidere cosa fare. Aveva avvisato nel mentre le altre drakkar ed il suo compito era finito, un po' alla Milord. Quello prima di suggerire dove sbarcare, collaborando produttivamente col capitano che trasformò la scialuppa in un dirigibile che la donna velocizzò con un tocco di bacchetta.
    Una volta sbarcati il quintetto si divise: il belloccio, la (finta?) casta e la pura si sarebbero occupati del deposito, mentre lei e Garlic della torre di vedetta. Le premesse di lui erano appetibili, soprattutto il richiamo che fece al fuoco, ma quando iniziarono ad inoltrarsi nella foresta, molto più veloce di quello che pensava. Ma era presto cantar vittoria: un rumore di ruminazione giunse loro, anticipando di poco quello che videro. «Che delizioso animale domestico», sussurrò a voce bassissima la donna, immaginando che probabilmente l'altro ne avrebbe fatto sul serio il suo animale domestico, probabilmente scatenando l'invidia del lobalug(?).
    Un esemplare gigante di scorpione, da due code e due pungiglioni, stava banchettando allegramente con una gazzella (sigh!) tanto che dubitava potesse avvertire immediatamente la loro presenza. «Sei tu quello che sussurra agli animali», continuò con quel tono la magistorica, mentre concentrava la sua aura verso il monile che lui stesso aveva creato per attivarlo in vista di un eventuale attacco della bestia. Sollevò lo sguardo verso di lui mentre con le dita indicò dapprima la sua sinistra e poi la destra, le direzioni che avrebbero dovuto prendere per circondare il mostro. E proprio nella sua direzione tracciò, al contrario, Wunjo, «chorium runae», con il chiaro intento di limitare i suoi sensi percettivi -dubitava fosse la vista, visto che a stento gli scorpioni riuscivano a distinguere le figure, venendo colpiti per lo più per il cambio di luce- e quando giunse alla posizione iniziò a muovere la bacchetta sul suo palmo aperto -«Astra congrego»- fino a quando non si sarebbe generata una sfera violacea che avrebbe scagliato se le azioni del suo compagno non avessero avuto successo.
    Kenna Ivonne
    MacEwen

    "
    Nothing is absolute. Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away.
    "

    Negoziante
    Serpeverde
    ex-docente

    code by ©#fishbone



    Mezza azione: attiva sjalusi

    Azione 1: Chorium Runae Wunjo rovesciata verso scorpione (riduce incanti/azioni percettivi)
    PP di riferimento: tecnica, 32 intelligenza, 44
    Skill: Rune I

    Azione 2: Astra Congrego Saturno che lancia se le azioni di Garlic falliscono
    PP di riferimento: Carisma, 32 +1 quirk
    Skill: Astro I
    Quirk: Astro del fiele: che la lingua di Kenna sia benedetta da Saturno? In molti, in effetti, lo credono. +1 ad astra congrego saturno, inoltre la protezione del pianeta permane sulla donna fino al termine del turno successivo, conferendole +1 ad un altro incanto astrale saturnino.

    PP
    CITAZIONE
    Coraggio: 21 (quest non acc)
    Empatia: 20
    Intelligenza: 43 +1 di conversione
    Resistenza: 28 +4 di conversione
    Tecnica: 32
    Intuito: 37 (quest non acc)
    Destrezza: 30
    Carisma: 32

    Skill
    CITAZIONE
    Rune I
    Tec I
    Elem I
    Inc I
    Div I
    Astro I
    Nera I
    Aritmanzia Applicata (Astro II-IncII)
    Sigillo di Uisgesearbhag: sigillo ricostruito da kenna rielaborando gli incanti oscuri della Madre. Tracciandolo come una Linea Runica, fa cadere nell'area delimitata una pioggia acida che danneggia i nemici della strega e le cose artificiali, risparmiando Natura e alleati. [azione avanzata: provoca fatica e consuma 2pv/turno].

    Oggetti:
    CITAZIONE
    1. Sjalusi (d20+2): monile a forma di serpente smaltato d'oro o d'argento che si trasforma in una frusta di 3 metri di lunghezza. Se Kenna viene attaccata o toccata contro la sua volontà, acquisisce parziale senzienza, tentando di frustare l'aggressore (1d6 di danno se è nel raggio di azione dell'arma). Per attivare la funzionalità passiva del bracciale nel tempo è necessario sintonizzare la propria aura magica con l'oggetto al costo di un'azione.
    2. Sfera di luce: la sfera che dava vita al mostro e che sei riuscita ad attirare a te prima che venisse completamente distrutta; ha ovviamente perso parte dei suoi poteri e si è abbastanza rimpicciolita da essere inseribile in un vasetto. Se portata con te, ti garantirà +1 PV a turno.
    3. velo di Svanhildur; velo nuziale mai impiegato dalla principessa groenlandese. Il manto al tatto ha la stessa considenta della neve. Castandovi sopra una runa, essa avrà un effetto Duraturo e non più temporaneo su chi porta il velo.
    4. Memoria d'estate: rubino a forma ottagonale che incarna momenti di gioia pura e assoluta. -2 danni da fuoco, +1pv se il mago esegue magie di fuoco.
    5. (free tec I) dado runico giallo: cubo nero con sopra incise 6 Sowilu gialle luminescenti. Il cubo levita spontaneamente e se trasfigurato mantiene questa capacità, così come le sei rune luminescenti. Se attivato, diventa una pistola laser con capacità di Penetrare gli scudi.


    Quirk

    CITAZIONE
    Tutti si bagnano… tranne me:
    Se applichi Oceanum Plenere, attivando questo quirk, si creerà una zona protetta in grado di proteggere te e massimo un alleato.

    La storia non è noiosa... quanto me.
    Diciamolo, Kenna sa essere adorabile, ma quando vuole è proprio insopportabile.
    +2 Carisma se cerca di dissuadere qualcuno dal far qualcosa con un discorso di più di 40 parole.

    Vipera
    La lingua biforcuta di Kenna pare avere l’abilità di colpire sempre nervi scoperti degli altri. Se provoca malus a qualcuno con le sue parole, la durata dello stesso è maggiorata di un turno.

    Supporto runico:
    Kenna è una docente ed archeologa e quando traccia una strada, per quanto antica, è bene seguirla. Quando si serve di Circularis, l'archeologa può servirsi di una sua mezza azione per incantare con una specifica runa tutte le piattaforme evocate. Quando una persona si trova su una delle piattaforme, subisce l'effetto di un Chroium Runae con quella runa, che termina appena se ne stacca

    Pesca la tua carta, Kenna!
    Scelte sbagliate nella storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Unicamente durante il primo post di una quest o un evento, Kenna può usare una delle sue due azioni per pescare una carta dei tarocchi e il master darà un indizio a sua scelta su ciò che accadrà nella giocata.

    (pioggia) Acida: le conoscenze in fatto di pioggia e acidume sono enormi nella magiarcheologa. +1 se cerca di mettere la pioggia con Meteo Recanto, inoltre può rendere tale pioggia acida, provocando danni ad area su amici e nemici.

    Astro del fiele: che la lingua di Kenna sia benedetta da Saturno? In molti, in effetti, lo credono. +1 ad astra congrego saturno, inoltre la protezione del pianeta permane sulla donna fino al termine del turno successivo, conferendole +1 ad un altro incanto astrale saturnino.
  4. .
    Il cicaleccio agitato degli abitanti del villaggio arrivava, complici persiane aperte ed imposte socchiuse, fino all'ex docente che se ne stava seduta in un angolo della sala, sulla sua poltrona preferita, a sorseggiare una tazza di caffè intervallate dalle volute di fumo di una sigaretta, mentre scorreva la sua corrispondenza che aveva finito con l'ammucchiare in più di una settimana. Aveva già messo da parte la richiesta di collaborazione con i ministeri magici di Romani, Australia e Congo con l'appunto mentale di declinare con gentilezza la proposta indicando al contempo figure valide che avessero potuto sostituirla, pronta ad afferrare la prossima recante lo stemma del suo vecchio dipartimento universitario. Non riuscì ad aprirla a causa di urla femminili che non poté fingere di non udire come aveva fatto fino a quel momento. Spense la sigaretta nel fondo di caffè, afferrò la bacchetta e si diresse verso la piazza ormai gremita, rimanendo però sul limitare della stessa. Onore, gloria e avidità erano il cuore del discorso di quella Denrisiana che aveva tirato giù dal letto il capovillaggio col suo compagno per avere il permesso ed il supporto per reclamare quanto ritenesse proprio. Sapeva che il suo compagno avrebbe risposto alla chiamata, non si meravigliò neanche di scorgere la sua chioma e le sue spalle, decidendo però di non raggiungerlo.
    I frettolosi passi, infatti, la portarono nella sua abitazione con un unico quesito: cosa sono disposta a fare? Un quesito che mai si sarebbe posta neanche un paio di anni prima, segno che la sua rigida morale avesse subito dei piccoli cambiamenti a forza di frequentare persone che un tempo aveva definito unicamente come grette, primitive e stolte. Eppure aveva finito col rivedere le sue posizioni, rimanendo pur sempre consapevole che quei tre aggettivi fossero comunque ancora validi, perdendo però la carica negativa che recavano. Il fulcro del suo vacillare risiedeva nel fatto che quella spedizione non era come quelle affrontate in passato, su una richiesta di aiuti da parte di terzi o soccorsi per la salvaguardia della Terra. Lì si parlava della parte più istintiva ed oscura del popolo del mare: razziare, mettere a ferro e fuoco interi villaggi, lasciarsi dietro violenza, morte e distruzione. E lei non sapeva se prenderne parte fosse giusto, se ritenesse idonea la causa perché sì, la Predona aveva ragione a livello legale di pretendere quanto stipulato dal contratto col capovillaggio africano, ma questo non giustificava ai suoi occhi l'uso spropositato della forza. O forse sì? Il carisma di quelle parole l'aveva alimentata, infervorata, permettendole di accarezzare l'idea che anche lei fosse una di loro salvo poi scontrarsi con il ricordo degli sguardi dubbiosi ogni volta che partiva all'avventura nonostante l'appoggio -in un certo senso- di Sigurd stesso riconoscendole le sue capacità. Capacità che aveva affinato non solo col tempo ma anche con una formazione di tutto rispetto proprio nell'università magica che le aveva inviato una missiva prioritaria. Missiva che la guardava dal bracciolo della poltrona su cui era caduta in tutta fretta per raggiungere il cuore pulsante del villaggio. Si avvicinò, con pochi passi, afferrandola rabbiosa e strappandone il bordo con poca grazia. La spiegò, correndo veloce con lo sguardo righe che alla fine la portarono a non aprire le porte del Leabharlann per l'intero giorno.

    Un posacenere ricolmo di cicche spente, una bottiglia di whisky ormai piena solo per un terzo ed una lettera davanti a lei, avvolta solamente dalla spugna di un grande telo. Fu così che la trovò Garlic quando, probabilmente servendosi della copia delle chiavi che gli aveva dato, entrò in casa. Sapeva il motivo per cui era lì: lui sarebbe partito e voleva sapere cosa avesse scelto di fare. L'uomo non avrebbe trovato alcuna traccia di sorpresa nel suo sguardo mentre ascoltava parole che lei stessa si era detta più e più volte nel corso delle ultime ore. E sul piatto della bilancia ci sarebbe stato non solo il viaggio per la chiamata alle armi di Katarina, ma anche il luogo che aveva messo su, nascendo dalle sue stesse ceneri, e il rapporto con l'uomo che si definiva fortunato per essere al suo fianco. «È più di un anno, ormai, che sono qui al villaggio», iniziò, continuando a sostenere il peso di quei cristalli particolari. «Ero perfettamente a conoscenza dello stile di vita, passami il termine, dei suoi abitanti così come sono consapevole che questo momento, prima o poi, sarebbe arrivato», le dita continuavano a lisciare la pergamena che più volte aveva accartocciato per poi stendere.
    «Da quando la Capitana ha richiamato l'onore dei denrisiani non ho fatto altro che pensare a quale fosse il mio ruolo qui, quanto la mia morale fosse in grado di essere malleabile alle esigenze altrui», un sorriso mesto delineò le sue labbra, abbassando lo sguardo su quanto teneva tra le mani. «Da quando ho aperto questa lettera ho cercato poi di mettere i tasselli al loro posto», gliela sbatté sul petto, lasciandogli l'arduo compito di processare da solo cosa ci fosse scritto: l'offerta di dirigere il dipartimento di storia e legislazione magica della Magica Università di Harvard. «Tu mi conosci più di chiunque altro, più di quanto mi piaccia ammettere» e solo e soltanto perché lei aveva deciso di farlo e non perché qualcuno -coff, coff Maverick- si fosse arrogato il diritto e la presunzione di farlo. «E credo che tu possa comprendere dove risiede la mia incertezza», gli diede le spalle, prendendo un bicchiere pulito e versando due dita generose di whisky, smollandoglielo mentre lei si attaccò direttamente alla bottiglia. «Non mi sento più inglese da molto tempo, ormai; ma non mi sento ancora al cento per cento parte di questo posto, non vedo ancora vista come una di voi nonostante quanto abbia già dimostrato e forse questa sarà la chiave di volta». Un modo per comprendere se avesse dovuto accettare l'offerta o rimanere con lui, lì, su quell'isola che ancora la guardava con ostilità. Sempre che fossero sopravvissuti. «Partirò con te, Capitano Garlic», annunciò, sedendosi a cavalcioni su di lui, incurante del cedimento del telo che nascondeva le sue forme. Non aveva alcuna intenzione di lasciarlo andare, non quella notte.

    Lo stato di dormiveglia l'aveva accompagnata per l'intera notte, abbandonando il suo giaciglio solo quando Phillipp si apprestò a prepararsi per la partenza. In una sorta di rito propiziatorio, la donna decise di mettere mano agli antichi tarocchi che le erano stati donati tempo addietro. Non aveva testa di effettuare chissà quale lettura a sette o cinque carte, per cui preferì optare per un semplice mescolio di carte, taglio del mazzo e pesca di una sola e singola carta che sperava facesse luce su quanto li avrebbe attesi al loro arrivo. Per quanto la sua parte razionale fosse scettica, aveva deciso di seguire quei piccoli gesti ripetitivi prima di indossare, dopo una doccia veloce, i classici abiti con cui era solita adornarsi per quei frangenti: pantaloni comodi e che seguivano le sue forme, dotati di diverse tasche; un top bianco ed una giacca di quelle termiche che si adattavano alla temperatura in base al luogo; ai piedi le solite scarpe da trekking. Al polso faceva sfoggio di sé Sjalusi, l'arma che il suo uomo aveva creato per lei; in vita c'era il velo di Svanhildur, ancora immacolato, mentre nelle tasche le due gemme più preziose: il rubino memoria d'estate e la sfera di luce dai poteri curativi. Ad aleggiare intorno a lei il dado runico giallo che col suo bagliore l'accompagnò fino al molo dove salì sulla cara e vecchia Nightwing. Da lì al molo designato dalla denrisiana fu un crescendo. Armata del suo miglior sguardo assassino la donna salutò a modo suo il vecchio compagno di party che l'aveva vessata non poco nell'ultimo viaggio, mentre sulla drakkar di Phil iniziavano a prendere posto una denrisiana che non aveva mai scorto precedentemente; un'altra che aveva sempre visto con la rossa dallo spirito simile a quello della Northgate ed infine uno sconosciuto che sembrò farle una radiografia completa, attivando il radar di Garlic che si portò subito al suo fianco. «È forse il nome con cui chiami tua madre?» Lo riprese, lasciandosi andare ad una smorfia di disgusto a quel vezzeggiativo davvero inflazionato. «Kenna MacEwen», aggiunse, presentandosi di fatto anche all'altra donna dagli occhi scuri, chinandosi poi verso il compagno. «Credo che per questa volta non scomoderò Damocle», rivelò, lasciandogli intendere che non aveva alcuna voglia di tentare di animare la ciurma, preferendo di gran lunga rimanere ad esser vigile per scorgere il più piccolo dei particolari durante l'intera navigazione.
    Kenna Ivonne
    MacEwen

    "
    Nothing is absolute. Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away.
    "

    Negoziante
    Serpeverde
    ex-docente

    code by ©#fishbone



    Interagisce con Philipp Garlic, Joanne Nilsson, DanaAnFeng, Edward Heart e Black.


    Azione 1: Divinazione tramite tarocchi
    PP di riferimento: Intuito, 37 (+1 quest passata non acc)
    Skill: Div I
    Quirk: Pesca la tua carta, Kenna! Scelte sbagliate nella storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Unicamente durante il primo post di una quest o un evento, Kenna può usare una delle sue due azioni per pescare una carta dei tarocchi e il master darà un indizio a sua scelta su ciò che accadrà nella giocata.


    Mezza azione: //

    Azione 2: //
    PP di riferimento: //
    Skill: //

    PP
    CITAZIONE
    Coraggio: 21 (quest non acc)
    Empatia: 20
    Intelligenza: 43 +1 di conversione
    Resistenza: 28 +4 di conversione
    Tecnica: 32
    Intuito: 37 (quest non acc)
    Destrezza: 30
    Carisma: 32

    Skill
    CITAZIONE
    Rune I
    Tec I
    Elem I
    Inc I
    Div I
    Astro I
    Nera I
    Aritmanzia Applicata (Astro II-IncII)
    Sigillo di Uisgesearbhag: sigillo ricostruito da kenna rielaborando gli incanti oscuri della Madre. Tracciandolo come una Linea Runica, fa cadere nell'area delimitata una pioggia acida che danneggia i nemici della strega e le cose artificiali, risparmiando Natura e alleati. [azione avanzata: provoca fatica e consuma 2pv/turno].

    Oggetti:
    CITAZIONE
    1. Sjalusi (d20+2): monile a forma di serpente smaltato d'oro o d'argento che si trasforma in una frusta di 3 metri di lunghezza. Se Kenna viene attaccata o toccata contro la sua volontà, acquisisce parziale senzienza, tentando di frustare l'aggressore (1d6 di danno se è nel raggio di azione dell'arma). Per attivare la funzionalità passiva del bracciale nel tempo è necessario sintonizzare la propria aura magica con l'oggetto al costo di un'azione.
    2. Sfera di luce: la sfera che dava vita al mostro e che sei riuscita ad attirare a te prima che venisse completamente distrutta; ha ovviamente perso parte dei suoi poteri e si è abbastanza rimpicciolita da essere inseribile in un vasetto. Se portata con te, ti garantirà +1 PV a turno.
    3. velo di Svanhildur; velo nuziale mai impiegato dalla principessa groenlandese. Il manto al tatto ha la stessa considenta della neve. Castandovi sopra una runa, essa avrà un effetto Duraturo e non più temporaneo su chi porta il velo.
    4. Memoria d'estate: rubino a forma ottagonale che incarna momenti di gioia pura e assoluta. -2 danni da fuoco, +1pv se il mago esegue magie di fuoco.
    5. (free tec I) dado runico giallo: cubo nero con sopra incise 6 Sowilu gialle luminescenti. Il cubo levita spontaneamente e se trasfigurato mantiene questa capacità, così come le sei rune luminescenti. Se attivato, diventa una pistola laser con capacità di Penetrare gli scudi.


    Quirk

    CITAZIONE
    Tutti si bagnano… tranne me:
    Se applichi Oceanum Plenere, attivando questo quirk, si creerà una zona protetta in grado di proteggere te e massimo un alleato.

    La storia non è noiosa... quanto me.
    Diciamolo, Kenna sa essere adorabile, ma quando vuole è proprio insopportabile.
    +2 Carisma se cerca di dissuadere qualcuno dal far qualcosa con un discorso di più di 40 parole.

    Vipera
    La lingua biforcuta di Kenna pare avere l’abilità di colpire sempre nervi scoperti degli altri. Se provoca malus a qualcuno con le sue parole, la durata dello stesso è maggiorata di un turno.

    Supporto runico:
    Kenna è una docente ed archeologa e quando traccia una strada, per quanto antica, è bene seguirla. Quando si serve di Circularis, l'archeologa può servirsi di una sua mezza azione per incantare con una specifica runa tutte le piattaforme evocate. Quando una persona si trova su una delle piattaforme, subisce l'effetto di un Chroium Runae con quella runa, che termina appena se ne stacca

    Pesca la tua carta, Kenna!
    Scelte sbagliate nella storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Unicamente durante il primo post di una quest o un evento, Kenna può usare una delle sue due azioni per pescare una carta dei tarocchi e il master darà un indizio a sua scelta su ciò che accadrà nella giocata.

    (pioggia) Acida: le conoscenze in fatto di pioggia e acidume sono enormi nella magiarcheologa. +1 se cerca di mettere la pioggia con Meteo Recanto, inoltre può rendere tale pioggia acida, provocando danni ad area su amici e nemici.

    Astro del fiele: che la lingua di Kenna sia benedetta da Saturno? In molti, in effetti, lo credono. +1 ad astra congrego saturno, inoltre la protezione del pianeta permane sulla donna fino al termine del turno successivo, conferendole +1 ad un altro incanto astrale saturnino.
  5. .
    Kenna Ivonne MacEwen
    data meteo clothing other
    Il sabato era sempre un giorno frenetico, soprattutto perché oltre gli abitanti del villaggio si riversavano anche gli studenti di Hiddenstone. Delle volte era facile trovarla a scambiare poche parole -davvero basilari- con ex studenti, altri li studiava con attenzione immaginando le loro vite e il loro futuro. Quel giorno però, non aveva il tempo. La libreria sembrava assalita dall'incredibile numero di persone che volevano acquistare un libro di narrativa o qualcosa sulla magitecnica. Quanto successo al porto -e non solo- aveva fatto il giro dell'isola in pochissimo tempo. Dopotutto come dimenticarsi di Sigurd e della sua furia? Neanche fosse Achille e Kwaku il suo Patrocolo. Okay, non c'entrava niente con la storia ma la similitudine era così bella che era impossibile lasciarsela scappare. Mentre serviva alcuni clienti, mantenendo sott'occhio gli altri avventori, fece il suo ingresso una delle studentesse brillanti ma al tempo stesso più odiose del quarto anno. «Jessica», un'occhiata di rimprovero alle sue parole. Almeno si era trattenuta nell'usare un linguaggio volgare. Un cenno della mano atta ad avvicinarla. «Per favore, saresti così gentile da raggiungermi dietro il bancone?» E non era un caso che avesse calcato proprio su una precisa parola. «Come te la cavi con l'impacchettamento di libri?» Avrebbe chiesto poi, di fatto relegandola in quel compito ingrato ma utile per lei. Quello, fino a quando il Leabharlann non tornò a navigare in acque calme con voci che provenivano dal chiostro. Un attimo di calma, ma per quanto sarebbe durato? «Sono contenta di vederti qui», annunciò, chiudendo con un colpo di fianchi il registratore di cassa, volgendosi verso di lei. «Sei venuta a trovare me o per acquistare qualcosa?» Terribile lei che l'aveva relegata lì dietro a condividere la loro stessa aria. Però, se le fosse servito qualche galeone extra, il pensiero di reclutare qualche studente che l'aiutasse nel fine settimana non era poi cosa da sottovalutare. Ma la Whitemore, forse, avrebbe potuto prendere quell'offerta come un insulto. E non sarebbe stata neanche la prima volta tra le due. I trascorsi erano piuttosto chiari. «Grazie, comunque, per avermi aiutato».


  6. .
    Kenna Ivonne MacEwen
    data meteo clothing other
    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Donec quam felis, ultricies nec, pellentesque eu, pretium quis, sem. Nulla consequat massa quis enim. Donec pede justo, fringilla vel, aliquet nec, vulputate eget, arcu. In enim justo, rhoncus ut, imperdiet a, venenatis vitae, justo. Nullam dictum felis eu pede mollis pretium. Integer tincidunt. Cras dapibus. Vivamus elementum semper nisi. Aenean vulputate eleifend tellus. Aenean leo ligula, porttitor eu, consequat vitae, eleifend ac, enim. Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus. Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet. Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies nisi. Nam eget dui. Etiam rhoncus.
    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Donec quam felis, ultricies nec, pellentesque eu, pretium quis, sem. Nulla consequat massa quis enim. Donec pede justo, fringilla vel, aliquet nec, vulputate eget, arcu. In enim justo, rhoncus ut, imperdiet a, venenatis vitae, justo. Nullam dictum felis eu pede mollis pretium. Integer tincidunt. Cras dapibus. Vivamus elementum semper nisi. Aenean vulputate eleifend tellus. Aenean leo ligula, porttitor eu, consequat vitae, eleifend ac, enim. Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus. Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet. Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies nisi. Nam eget dui. Etiam rhoncus.
    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Donec quam felis, ultricies nec, pellentesque eu, pretium quis, sem. Nulla consequat massa quis enim. Donec pede justo, fringilla vel, aliquet nec, vulputate eget, arcu. In enim justo, rhoncus ut, imperdiet a, venenatis vitae, justo. Nullam dictum felis eu pede mollis pretium. Integer tincidunt. Cras dapibus. Vivamus elementum semper nisi. Aenean vulputate eleifend tellus. Aenean leo ligula, porttitor eu, consequat vitae, eleifend ac, enim. Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus. Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet. Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies nisi. Nam eget dui. Etiam rhoncus.




    CODICE
    <div style="width: 600px; margin-auto;"><div style="background: url(https://c.tenor.com/1wfRjGA2ji0AAAAC/angelina-jolie-flirt.gif) top; background-size: cover; border-radius: 30px 30px 0 0; overflow: hidden;"><div style="margin: 5px; margin-top: 50px; background: #111; background-repeat: no-repeat; border-radius: 100px; padding: 10px; width: 30px; height: 30px; display: block;"><a href="https://reveliohogwartsharrypottergdr.forumfree.it/?t=76492579"><img style="width: 50px !important" title="gilda" src="https://i.imgur.com/G56V1MP.png"></a></div><div style="margin: 5px; background: #111; background-repeat: no-repeat; border-radius: 100px; padding: 10px; width: 30px; height: 30px; display: block;"><a href="https://reveliohogwartsharrypottergdr.forumfree.it/?t=76492711"><img style="width: 50px !important" title="scheda" src="https://i.imgur.com/8JcWkoh.png"></a></div><div style="margin: 5px; margin-bottom: 50px; background: #111; background-repeat: no-repeat; border-radius: 100px; padding: 10px; width: 30px; height: 30px; display: block;"><a href="https://reveliohogwartsharrypottergdr.forumfree.it/?t=77045348"><img style="width: 50px !important" title="portfolio" src="https://i.imgur.com/u2rWWpk.png"></a></div><div style="background: #111; padding: 10px; border-radius: 60px 60px 0 0"></div></div><div style="border-radius: 0 0 40px 40px; background: #111;"><div style="font: 26px cambria; color: #d5a036; text-align: center;">Kenna Ivonne MacEwen</div><div style="font: 10px calibri; text-transform: lowercase; font-variant: small-caps; text-align: center;"><span style="padding: 2px 7px; background: #050505; display: inline-block; margin: 3px; border-radius: 5px">data</span> <span style="padding: 2px 7px; background: #050505; display: inline-block; margin: 3px; border-radius: 5px">meteo</span> <span style="padding: 2px 7px; background: #050505; display: inline-block; margin: 3px; border-radius: 5px">clothing</span> <span style="padding: 2px 7px; background: #050505; display: inline-block; margin: 3px; border-radius: 5px">other</span></div><div style="margin: 5px 30px; font: 13px cambria; max-height: 300px; overflow: auto; color: #aaa; padding: 10px; text-align: justify; line-height: 150%;">Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Donec quam felis, ultricies nec, pellentesque eu, pretium quis, sem. Nulla consequat massa quis enim. Donec pede justo, fringilla vel, aliquet nec, vulputate eget, arcu. In enim justo, rhoncus ut, imperdiet a, venenatis vitae, justo. Nullam dictum felis eu pede mollis pretium. Integer tincidunt. Cras dapibus. Vivamus elementum semper nisi. Aenean vulputate eleifend tellus. Aenean leo ligula, porttitor eu, consequat vitae, eleifend ac, enim. Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus. Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet. Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies nisi. Nam eget dui. Etiam rhoncus.
       Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Donec quam felis, ultricies nec, pellentesque eu, pretium quis, sem. Nulla consequat massa quis enim. Donec pede justo, fringilla vel, aliquet nec, vulputate eget, arcu. In enim justo, rhoncus ut, imperdiet a, venenatis vitae, justo. Nullam dictum felis eu pede mollis pretium. Integer tincidunt. Cras dapibus. Vivamus elementum semper nisi. Aenean vulputate eleifend tellus. Aenean leo ligula, porttitor eu, consequat vitae, eleifend ac, enim. Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus. Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet. Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies nisi. Nam eget dui. Etiam rhoncus.
       Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Donec quam felis, ultricies nec, pellentesque eu, pretium quis, sem. Nulla consequat massa quis enim. Donec pede justo, fringilla vel, aliquet nec, vulputate eget, arcu. In enim justo, rhoncus ut, imperdiet a, venenatis vitae, justo. Nullam dictum felis eu pede mollis pretium. Integer tincidunt. Cras dapibus. Vivamus elementum semper nisi. Aenean vulputate eleifend tellus. Aenean leo ligula, porttitor eu, consequat vitae, eleifend ac, enim. Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus. Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet. Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies nisi. Nam eget dui. Etiam rhoncus.</div>
       </div></div>
       <div style="padding: 2px; background: #050505; font: 10px calibri; text-transform: lowercase; font-variant: small-caps; text-align: center; width: 200px">&copy; [URL=https://fuckyeah.blogfree.net/?act=Profile&MID=67163]#fishbone[/URL]</div>
  7. .

    34 anni

    ex Serpeverde

    ex docente

    proprietaria leabharlann



    Nothing is absolute

    Forse era la nostalgia che recava con sé quella data, forse si sentiva la sua mancanza tra i corridoi nella scuola -in realtà ne dubitava fortemente- ma, ad ogni modo, i colleghi e gli studenti sembravano attratti dalla sua merce ma anche da lei, visto che alcuni si erano fermati anche solo come un saluto come la Ivanova ed il suo compagno con cui aveva rinnovato la promessa di un vecchio duello. Ad ogni modo la rumena era sempre gentile con lei, ora come allora, e forse inconsapevole che la scozzese per lei avesse provato un interesse carnale così forte da sviluppare una forte antipatia verso la taccola. «A me non è permesso accedere all'accademia, quindi appena ti sarà possibile liberarti dei tuoi impegni potremmo bere qualcosa al Canto». E con quello si sarebbe accomiatata dalla docente di incantesimi perché nel mentre Wood era alle prese su quanto e cosa comprare, due Prefette avevano deciso di farle visita. In primis la corvina che aveva cercato di salvare qualche Halloween prima che non aveva ben inteso la natura del suo rapporto con il fabbro alle sue spalle, credendo che fosse ancora piena di ragnatele là sotto. Dopotutto il suo atteggiamento, almeno con lei, non era del tutto cambiato. «La simpatia non è nel mio DNA, signorina Whitemore, ormai dovrebbe saperlo», una schiera di denti perfetti venne mostrata, limitandosi a commentare una sua futura venuta con una scrollata di spalle ed un commento piatto. «Come desideri». L'Opale avrebbe potuto notare lo stridore tra il tono adoperato con lei e con la Clarke, uno scambio di parole e di convenevoli un po' più sentito, seppur abbastanza formale, come se la Serpeverde stesse indossando una vecchia pelle che si era lasciata indietro per un po' di tempo. «Sarò lieta di incontrarti al Leabharlann, magari lei e i suoi compagni potreste fermarvi a studiare nella sala studio o a colloquiare nel chiostro», invero per gli studenti, in particolare per i Dioptase, quel luogo avrebbe dovuto rappresentare il paradiso, peccato che forse non era stata brava nel pubblicizzare gli spazi a loro riservati. Ad ogni modo anche le due studentesse vennero accomiatate per focalizzarsi sull'eterno indeciso Opale. Un Opale che forse avrebbe avuto una marcia in più nel suo insegnamento, viste le sue parole. «Capisco, un periodo fresco fresco se inserito nella linea temporale, allora immagino che queste», prese le tre biografie, impilandole una sull'altra, «facciano al caso suo». Un colpo di bacchetta e quelle sarebbero state incartate ed infilate nel suo sacchetto. «Sono quarantacinque Galeoni», avrebbe informato venendo poi distratta dal caos che Gerald, Gyll -cui prima aveva accolto le sue parole con un profetico (?) «La fortuna è quella che ci creiamo, McKenzy»,
    ed un altro studente avevano messo su, dopo che aveva affidato un compito al cugino di Phill. Riscossi i Galeoni si sarebbe avvicinata al capannello di persone, forte della lancia che il suo uomo le aveva recapitato. Il malcapitato delle sue attenzioni sarebbe stato proprio il Dioptase. «La pregherei di abbassare i toni» e nel dirlo avrebbe accarezzato l'asta, senza arrestare le parole. «La ragazza non è di sua proprietà, pertanto non le si rivolga come ad un oggetto» e con quello si complimentò mentalmente con le due spillate per come erano riuscite a calmare i bollenti spiriti dei presenti, prendendosi un secondo per scoccare un'occhiata a Gerald che, come l'eterocromico sguardo, sembrava soffrire un po' della sindrome del possesso e della gelosia. Ad ogni modo, per quanto avrebbe voluto commentare e continuare a fare salotto, venne richiamata ai suoi doveri da un altro ex collega, nonché responsabile. «Lancelot», un cenno del capo in segno di saluto, avvicinandosi all'uomo visto che ormai aveva abbandonato le retrovie del suo chiosco. «Al momento dovrai accontentarti di qualcosa di semplice», le iridi verdi a spostarsi sui tomi della Bath che un buon studioso avrebbe già dovuto possedere.
    «Se vuoi testi interessanti dovrai venire a trovarmi al Leabharlann», dopotutto il libro di Quarbart o quello di Blackmore sarebbero stati pericolosi nelle mani di qualcuno poco esperto come i suoi giovani studenti. Le palpebre si abbassarono andando a dar man forte ad un sorriso che modellò le sue labbra. «Così come la mia è stata in parte affidata a te», stranamente non c'era traccia di acredine, l'uomo davanti a lei non aveva colpe.
    «Piuttosto, perché non esci un po' dalla tua zona di comfort?» Avrebbe sfilato la costa del libro della Wisedly, "Poteri che non sapevate di avere: cosa farvene ora che avete aperto gli occhi", un'opera dal sapore cospiratorio. «O anche questo», indicò quello di Villanova, se non ricordava male aveva una partner con cui metter in pratica i relativi insegnamenti.
    «Se, invece, proprio non riesci a fare a meno di testi storiografici, potresti prendere i libri della Bloomidale su avvenimenti e personaggi del ventesimo secolo». Poi vedendo un ragazzino avvicinarsi dall'altro lato prese del tempo dal collega per rivolgersi al nuovo arrivato. Sapeva che avrebbe compreso facilmente. Un ragazzino che si complimentò per l'assortimento e la varietà delle sue proposte. «La ringrazio», piccole rughette di espressione comparvero agli angoli della bocca, mentre impilava i testi da lui selezionati. «Certamente», li avrebbe poi posti su un piccolo tavolino dove gli acquisti venivano incartati, affrettandosi a rispondere alle sue domande curiose. «Sono pergamene utili per una corrispondenza tra due sole persone. Solo mittente e destinatario potranno leggere ciò che è scritto, quanto agli altri si ritroveranno con frasi non proprio adatte allo sguardo di tutti», sbilanciandosi in avanti ed abbassando poi la voce. «Molto utile a lezione, non trova?», un occhiolino complice, maledicendosi silenziosamente visto che lei, nei panni da docente, l'avrebbe bruciata in due secondi. «Sono delle piume particolari. Non hanno bisogno di calamai di inchiostro, le basterà solo aprirle e scrivere sulla sua pergamena. Così non avrà più macchie indesiderate o dita colorate», chiosò, dando ultime spiegazioni anche sulle semplicissime biro colorate. «Prende anche queste?»
    Ma il momento idilliaco tra il runista ed il primino venne incrinato dall'entrata in scena del suo ex amante, cui non poté non reagire con una smorfia nel sentirla appellare principessa. Ed era stato fortunato a non averle scatenato un conato di vomito. «Dragomir», il secondo nome sputato come una sentenza, gli occhi a sgranarsi sempre più man mano che l'uomo avanzava fino a sedersi sulla rientranza della bancone lato destro, le nocche della mancina divenire bianche per la forza con cui stringeva l'asta dono di Garlic. «Dopo il drama di qualche secondo prima sì», sbuffò dalle narici quella verità, abbassando il tono e rendendolo udibile solo a lui. «Ogni anno che passa diventano sempre più vanesi», ovvio che dicesse una cosa del genere visto che lei da quei teatrini, alla loro età, aveva cercato di tenersene il più possibile alla larga. «C'è forse il tuo zampino?» Un quesito forse fin troppo generico il suo, tanto che non sarebbe rimasta sorpresa se l'altro avesse finito col lasciarlo cadere nel vuoto. Dopotutto era sua abitudine farlo, così come quello sguardo che di comune e professionale aveva davvero poco. Lo conosceva perché l'aveva sperimentato in altre circostanze. Un brivido lungo la schiena, lo sguardo a superare la figura dell'ex auror solo per accertarsi che qualcuno fosse troppo preso per vederlo. «Sposta le tue chiappe da lì, Maverick», la parte terminale dell'asta a carezzare gli stinchi dell'uomo. «E tieniti a distanza di sicurezza, sai non vorrei che finissi col trovarti un paletto ficcato dietro la schiena» ed ora sì che avrebbe guardato apertamente il Predone. «Ma soprattutto non costringermi ad usarla su di te, so quanto potrebbe piacerti», un ultimo sussurro fu fatto, rendendosi troppo tardi di essersi avvicinata lei per prima a lui. Uno schiocco di frusta e fu lesta nel volare verso una nuova ragazzina che si era fermata ad osservare i suoi astucci particolari. Anche lei, come Wood prima, aveva abbassato la sua età oltre che il suo stato sociale. «La ringrazio per la signorina», la lancia sempre a farle compagnia, «ma son più che convinta le si addica di più». Non era famosa per essere una bugiarda e con quelle parole non fece altro che rafforzare quell'immagine di sé. «Certamente, è per un regalo?» Avrebbe preso quello in pelle di ashwinder, attivando la sua bacchetta per preparare un incarto con la spessa carta da pacchi rigata, uno spago doppio ed intrecciato, cui -dopo aver fermato l'asta nell'incavo tra braccio e fianco- legò a metà di quel che rimaneva del fiocco un piccolo pezzo di pergamena ritagliata a formare piccole onde. «Ad ogni modo le ho messo un talloncino per ogni evenienza», avrebbe posto il pacchetto. «Sono quindici Galeoni, se non desidera altro».

    Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away




    Qui trovate il listino prezzi del Leabharlann. Vi ricordo che in vendita saranno: il reparto cancelleria, tutto; libri molto comuni e comuni.
    In aggiunta a questo delle ulteriori proposte:
    Pergamena-pizzino: una pergamena incantata, con rune in trama, che rende leggibile il contenuto solo tra mittente e destinatario; chi cercherà di leggere, su lancio di dado, potrà trovare o insulti o appunti inerenti alla lezione.
    Avvertenza: in caso di strappo o danneggiamento la pergamena perderà il suo potere.
    Costo: 5 Galeoni, confezione da 2 pergamene.
    Hypercolor post-it: tracciando un rettangolo con la bacchetta sulla pagina del testo interessato e poi trascinandola sul post-it si avranno parole-chiave a formare una mappa concettuale. Utile per i pigri e per chi si riduce sempre all’ultimo minuto.
    Costo: 7 Galeoni, in confezione 30 post-it.

    Astuccio in:
    • pelle di Mokessino: a prova di ladro, per poterlo aprire bisognerà carezzare le cuciture poste ai lati della zip. Avvertenza: tende a rimpicciolirsi e sparire;
    pelle di Drago: morbida pelle di Vipero Peruviano, dalle scaglie ramate, risente dell’umore del proprietario, infatti qualora il soggetto fosse infastidito e/o arrabbiato piccoli sbuffi di fumo usciranno ai lati più piccoli dell’astuccio. Attenzione: potrebbe surriscaldarsi;
    • pelle di Ashwinder: astuccio verde pallido, sprigiona l’odore della legna bruciata, perfetto per i freddolosi visto che stretto tra le mani rilascia un piacevole senso di calore;
    • pelle di Clabbert: resistente, vista l’appartenenza alla famiglia degli anfibi magici, ha un animo dispettoso: infatti, quando richiede attenzioni è solito saltellare fino a cacciare una piccola linguetta -posta a sinistra- per manifestare il suo disappunto leccando quanto trova a tiro. Avvertenze: goloso di insetti, è facile trovarne residui all’interno dell’astuccio;
    • intreccio del Diavolo: per i vegani e vegetariani, un astuccio fatto con tentacoli baby del Tranello del Diavolo intrecciati. Chiunque cercherà di aprirlo, che non sia il proprietario, tenterà di strizzar loro le dita o frustarle con piccoli tentacolini.
    Costo: 15 Galeoni.

    Il PP ottenuto dipende se acquistate prodotti che forniscono PP, altrimenti +1 Intelligenza.


    Interagisce con Harry Wood, Lilith Clarke, Lancelot Olwen, Giadì, Gyll McKenzy, Numero cinque, Gerald (png), Philipp Garlic, Lionan Ceir, Edith Arbell Brightstone, Morrigan Maverick.
    Pregherei Lionan Ceir di indicarmi sotto spoiler un solo pp (visti i tomi che fornivano un parametro), rimandando per chiarimenti al post iniziale dello snaso sibilino e al listino del Leabharlann (lo trovi nel primo spoiler).
  8. .

    34 anni

    ex Serpeverde

    ex docente

    proprietaria leabharlann



    Nothing is absolute

    Dietro la banalità si cela l'universo, così come la Luna mostrava solo un lato a loro comuni mortali. Quella consapevolezza sapeva essere chiave di lettura della lettera del collega, ma soprattutto consiglio per la sua nemesi. Un tassello che fu costretta a mettere da parte, complice l'ingresso di una donna dal sapore del passato, seppur non pienamente definito. Una sconosciuta, ma forse non straniera, che invece il suo nome conosceva.
    «Sì?» Una sola sillaba tesa, mentre l'espressione del viso virò verso la sua maschera di cera, inflessibile, che tanto aveva mostrato ai suoi studenti durante gli anni di insegnamento. Non la perse di vista man mano che quegli occhi ipnotici avanzavano verso di lei, mentre la sua favella, alquanto criptica, finiva solo con l'avvolgerla nel fumo e nella mancanza di connessione di elementi. «Stelle? Mi scusi, ma sono alquanto confusa» ammise, corrucciando la fronte ed inumidendosi le labbra, per poi arricciarle. «Sarebbe così gentile da ricordarmi il suo?» Sapeva di conoscerla, eppure continuava a non afferrare. Che fosse una ex Concasata? Le Serpi non erano poi infinite, soprattutto nel ramo femminile, del suo anno ed in quelli più vicini. Che fosse solo una bambina quando lei era ormai lanciata nell'adultità? Forse era sulla strada giusta, visto il riferimento agli anni passati dal loro ultimo incontro. Almeno a sua detta. Guardinga, non abbassò le sue difese, seppur ricambiando il suo sguardo seppur privo dello stesso calore. In realtà quello non per colpa della corvina davanti a lei, quanto più insita nella sua natura, riservandolo a persone che si contavano sulla punta delle dita di una mano e, al momento, a stento arrivava all'indice. Che poi appartenessero per lo più al genere maschile era un altro discorso. Piccoli accenni però li aveva dimostrati alle donne che avevano partecipato alle varie spedizioni, un calore che Nara si era presa a suo di carisma mentre Becca, forse, per un pizzico di compassione per come veniva trattata e sminuita dagli altri membri dell'equipaggio.
    Tuttavia la storica non si tirò indietro nel raccontare quella che ormai era una vita lontana e passata, nonostante fossero trascorsi poco più di trecentosessantacinque giorni da quando era stata allontanata dalla Burke. Il pensiero però la fece viaggiare a quando nella sua aula cercava di trasmettere la sua stessa passione ed amore, seppur sapeva che i più ritenessero la storia una materia pesante ed inutile, sordi ai tentativi di lei nel far comprendere come per affrontare il futuro non avrebbero potuto dimenticare il passato. Senza considerare che quella disciplina non era rigida e statica come molti pensavano, bensì dinamica, ramificata e su più piani. Ahimé, però, quello ormai era un capitolo chiuso. «Interessante e stimolante, ma saprà perfettamente come aspirazione e realtà non sempre vadano di pari passo, soprattutto per la formazione di una giovane mente». Quell'ultima parte una frecciatina alla onnipresente Preside, che aveva avuto l'ardire di eliminare del tutto la disciplina, incanalandola in Rune, ma facendole perdere quel tratto avanguardista, in particolare sulla politica. I futuri ministeriali, in particolare quelli che avrebbero ricoperto i ruoli all'interno dell'Ufficio Cooperazione Magica Internazionale sarebbero stati privi di fondamenta. Alla fine era una scelta della suprema e a lei non era restato far altro che reinventare la propria vita, continuando a prestare conoscenze ai vari Ministeri del Mondo e qualche lezione straordinaria. Quelle, invero, non le faceva da un po', presa dalle dinamiche dell'isola che sembravano non lasciare un attimo di respiro a chi voleva vivere con attività e partecipazione al suo sviluppo.
    Avrebbe continuato a perdersi nelle sue elucubrazioni mentali, se non fosse stato per le domande sulla cancelleria che vendeva -complice la vista sull'enorme scaffalatura alle sue spalle- con qualche chicca riservata ad Ametrin, Black Opal e Dioptase, rigorosamente in ordine alfabetico. Dopotutto, persino quando era rappresentante degli ultimi, non aveva mai fatto preferenze di sorta. Sì limitò quindi ad annuire, aggiungendo poche parole e con un pizzico di puntualizzazione inutile. «Così come il Ghirigoro e la libreria di Hogsmeade vendono quelli per le case di Hogwarts. Delle volte è ridondante, ma alcuni trovano conforto nei colori che indossano ogni giorno». All'altra avrebbe mai interessato il suo parere sulla questione? Ne avrebbe dato uno suo o avrebbe lasciato cadere il discorso? Quello che però era certo, sembrava essere la curiosità che l'animava, soprattutto per la vita legata ai cancelli più su, oltre i confini del villaggio.
    «In tutta onestà? Direi una tra Ametrin e Dioptase, ma l'unico modo per scoprirlo è interrogare lo Snaso d'Oro», anche se un pizzico degli Opali sembrava esserci nelle sue movenze, ma nelle aspirazioni? «Dubito però che la Burke faccia una giornata aperta al mondo per vedere in quale casa si verrebbe smistati», una cosa che però avrebbe potuto interessare avventori e cuori, proprio come la cliente di quel momento. In fondo, quando voleva, Victoria sapeva dimostrarsi un'ottima padrona di casa, perfetta nei tempi e nei modi, ma decisamente arida nel più profondo. «Allora... cercavi qualcosa in particolare o sei passata solo per dare un'occhiata?»

    Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away


  9. .

    34 anni

    ex Serpeverde

    ex docente

    proprietaria leabharlann



    Nothing is absolute

    La parola del giorno era banalità. Non l'aveva scelta aprendo a caso il dizionario come delle volte le capitava di fare per trovare un senso, una risposta o per conoscere qualcosa di nuovo. Quella parola sembrava che qualcuno l'avesse sussurrata per tutta la notte e non si trattava di certo di Garlic che le dormiva addosso. L'esser banali era quanto di più aveva aborrito con forza nei suoi anni di formazione e ancor di più in quelli caratterizzati dal contributo scientifico. L'aveva combattuto con forza, divenendone quasi ossessiva nell'accertarsi che non ce ne fosse la minima traccia in nessun ambito della sua vita. Probabilmente ciò era dovuto ad un vecchio contributo filosofico di una grandissima donna babbana che si era chiesta come il male, quello più puro, potesse divenire banale e, pertanto, nella mente della magistorica quella parola aveva assunto un'unica sfumatura: la negativa.
    Questo prima che il contratto non le venisse rinnovato dalla Burke e prima ancora di metter su una libreria in un luogo dove la cultura e la lettura andavano di pari passo con chi osava compiere il sacrilegio di mettere del parmigiano sugli spaghetti allo scoglio. Eppure... la sua vita aveva assunto i toni della banalità della quotidianità: aprire il negozio, servire i clienti, mettere a posto, chiuderlo e vedersi con Garlic. Banalità andava di pari passo con routine ma, per la prima volta, Ivonne ci vide altro, precisamente speranza e vita. Già perché l'opposto di quel sostantivo femminile altro non era che originalità, novità ed imprevedibilità. E dannazione se aveva imparato in quasi dodici mesi come i Denrisiani fossero capaci di azioni davvero imprevedibili! E le apprezzava, tutte, dalla prima all'ultima, seppur sul momento se ne lamentava, che fosse affrontare un iceberg pronto a spazzar via i territori scandinavi o una pazza invasata che aveva fatto patti con una divinità che Hela -in particolare nella versione marveliana- era un agnellino sacrificale. Così quel giorno sapeva che la banalità che tanto le teneva compagnia sarebbe stata ribaltata anche da piccole cose, ad iniziare dalla lettera di Orteo Dominiyanni, estimato studioso di sigilli, che accompagnava un paio di copie del suo ultimo libro. Una l'aveva già messa da parte per Maverick, rigorosamente incartata ai limiti del maniacale e posta sotto al bancone in modo da poterla donare una volta che si sarebbero rivisti, l'altra era nell'appartamento di sopra. Eppure, quello che più aveva stuzzicato l'interesse dell'ex docente erano i termini che aveva scelto, come se fossero stati buttati a casaccio seppur il senso del testo fosse chiaro. Presa da quello non aveva percepito la presenza di nessuno se non dopo una voce chiara, decisamente femminile, che annunciava con discrezione che fosse entrata al suo negozio. Ripose di fretta e furia la lettera, cacciandola in un comparto nascosto del bancone, sollevando lo sguardo sulla nuova arrivata e distendendo le labbra piene in un ricordo di sorriso. «Benvenuta al Leabharlann», le mani aperte sul bancone e lo sguardo chiaro a studiare i lineamenti del viso della donna. Aveva qualcosa di familiare eppure non poteva associarla ai volti che incontrava al villaggio,né tantomeno a quello dei suoi ex studenti di Hiddenstone. «Libera di guardare quello che più la incuriosisce e se ha bisogno di una mano o di un consiglio, non esiti a chiedere», un tono caldo e pacato che però non arrivava a scaldare i suoi occhi da gatta che erano troppo impegnati nel tentativo di recuperare informazioni sulla donna, decisamente affascinante, che era entrata nella sua libreria.

    Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away


  10. .
    Il Leabharlann si stava dimostrando un porto sicuro sia per gli abitanti del villaggio che per gli inquilini temporanei di Hiddenstone. A dimostrazione parlavano gli incassi che man mano erano aumentati, esponenzialmente con le sue partecipazioni alle spedizioni dell'isola. In quasi un anno di vita la libreria sembrava risplendere come un diamante, molto più luminoso anche delle sue più rosee aspettative. Ed un bilancio fu costretta a farlo in pochi battiti di ciglia, non appena una zaffata di muschio bianco solleticò le sue narici prima ancora di vedere una donna per cui aveva provato una forte attrazione sessuale in passato. Eva Ivanova nel suo vestitino di lino traforato a metter in evidenza le sue curve era a dir poco magnifica, da mozzare il fiato. E lo trattenne per qualche secondo la scozzese, cercando di richiamare una briciola di contegno oltre che un sorriso il più vicino possibile ad uno naturale. Un elemento stonante per i ricordi della rumena così come il tipo di abiti che indossava, decisamente lontani dalla gonna a tubino e blusa di seta che caratterizzavano i suoi outfit accademici. Infatti indossava un vestito alla greca dai toni della terra con ricamati all'apparenza dei simboli privi di segno ma che in realtà erano riproduzioni di sigilli runici ricamati. Ai piedi un paio di sandali alla schiava di cuoio, intrecciati per tutta la lunghezza del polpaccio. I capelli lasciati liberi e mossi in morbide onde. «Certo che si può. Benvenuta al Leabharlann». Superò il bancone, andando ad accoglierla con l'intento di stringerle una mano -la sinistra con la sua destra- non nel tipico segno di saluto. Le iridi verdi in quelle appena più chiare della docente di Incantesimi. «Finalmente libera, eh? Come sono andati i M.A.G.O. quest'anno?» Continuava a scrutarla, come alla ricerca di qualcosa. «Mi hanno detto che quest'anno hai preso il mio posto come responsabile dei Dioptase. Come stanno i miei... ehm, gli studenti?» Se l'avesse permesso l'avrebbe accompagnata verso il giardino interno, invitandola a sedersi ad uno dei tavoli e sedute in pietra, mentre con un paio di colpi di bacchetta chiuse i battenti del negozio e appellò un paio di bicchieri con un vassoio su cui erano adagiati diversi alcolici, cui la stessa donna avrebbe potuto servirsene in completa autonomia. «Allora... cosa mi racconti? Come stai?» Le labbra appena bagnate da un velo di Ogden Stravecchio, mentre nella sua mente arrivò la realizzazione di quello che cercava forte e chiaro. Per tutto quel tempo aveva cercato una traccia, la più piccola, di nocciola, come quella che pennellava una delle iridi di Garlic.
    Kenna Ivonne
    MacEwen

    "
    Nothing is absolute. Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away.
    "

    Negoziante
    Serpeverde
    ex-docente

    code by ©#fishbone

  11. .

    34 anni

    ex Serpeverde

    ex docente

    proprietaria leabharlann



    Nothing is absolute

    «Poco tempo? Di solito? Non è accademicamente accettabile questa risposta» bofonchiò a seguito della risposta dell'autoctono. Quanto aveva detto poteva significare tutto quanto niente, il che comportava scoprirlo da sola. Odiava quando non aveva una traccia da seguire. Per fortuna, però, che il suo compagno, non volendo, riuscì a distenderle un po' i nervi con uno spogliarello davvero niente male. «Sai che nulla mi vieterà di farlo quando torneremo nella palafitta, forse anche prima», si era avvicinata a lui, fino a raggiungere il suo orecchio che sfiorò volutamente con le labbra, ritraendosi e leccandole con sordide promesse non velate. «Dovrebbero mettere il tuo volto sul manifesto della gentilezza», non lo disse con un tono di accusa. Ormai aveva rinunciato alla mancanza di bon ton dell'uomo e sapeva che alla fine gli piaceva soprattutto per quello. Con lui e Dafar iniziarono la discesa e poi il cammino fino ad incontrare una straniera che inizialmente scambiò come nemica. Solo quando aprì bocca, chiedendo loro se fossero di Denrise e nominando un halloween particolare che la strega riuscì a collegare i tasselli. Aveva parlato con lei quella notte, dopo aver sconfitto Naga Berteg, per darle il permesso di portare via alcune delle studentesse che più avevano patito le settimane di prigionia, tra cui la sua ex Prefetta. «Medimaga?» chiese, senza però abbassare la guardia, «Medimaga Welsh?» Non si sarebbe sprecata nel ricordarle il suo nome, non tanto per mancanza di interesse quanto più per l'esigenza di capire dove fossero o meglio cosa fossero quelle scale e dove conducessero. Il calore del mystes sembrava non scalfire le scale in argento mentre per quanto riguardava il buco sembrava più uno di quelli nell'acqua che per altro. In quelle condizioni, con uno sguardo superficiale, non riusciva ad andare oltre, soprattutto quando Garlic sembrava premere per voler seguire la greca di Atlantis. «Eppure pensavo che ti piacessero gli squali», lo stuzzicò ricordando di fatto come nuotare con i predatori del mare non gli era poi così dispiaciuto visto quello che ne aveva fatto della loro pelle. Andiamo allora. Ripresero a camminare, con il gruppo a seguire Dafar, silenziosa guida fluttuante, con lei ad affiancare il fabbro, per svariati minuti fino a quando la magia tecnologica che colorava il loro percorso non si stagliava imponente di fronte a loro, seppur distante. Ma mano che si avanzava il bagliore diventava comprensibile, assumendo segni che ricordavano qualcosa a lei familiare. Nonostante la distanza la strega cercò di comprendere cosa ci fosse scritto, perdendosi inizialmente il comportamento della mascotte del gruppo. «Che gli prende?» domandò spontaneamente, seguendo lo sguardo della creatura fino a vedere delle macchie nere di bruciatura. «Fantastico», e senza perdersi in troppe cerimonie iniziò a tracciare quella che all'apparenza sembrava una x, ma che in realtà era Gebo, la runa della fortuna, della generosità. «Chorium Runae», accompagnò al disegno sul palmo della mano della runa, sperandola di vederla colorarsi di giallo. Successivamente, quasi in contemporanea con la medimaga, decise di richiamare a sé il potere di Plutone in loro difesa. Se davvero quelle bruciature significavano fuoco, qualsiasi cosa le avrebbe generate sperava che finissero con l'impattare contro lo scudo che avrebbe desiderato evocare per proteggere tutti, Dafar incluso. Tracciò quindi un quadrato con all'interno il simbolo di Plutone, lasciando risuonare la sua voce decisa: «Protego Astralis».

    Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away





    Mezza azione: cerca di capire cosa c'è scritto sul cubo
    PP di riferimento: Intuito, 35
    Skill: Divinazione I (?)

    Azione 1:Chorium Runae Gebo dritta (Pot. Sortilegi Scudo)
    PP di riferimento: Tecnica, 32, Empatia, 20
    Skill: Rune I (+4)

    Azione 2: Protego Astralis
    PP di riferimento: Empatia, 20, Intuito, 35
    Skill: Magiastronomia I

    CITAZIONE
    Protego Astralis (II Anno)
    Nome: Incantesimo dello Scudo Planetario
    Formula: Protego Astralis
    Movimento: tracciare un quadrato e al centro di esso un simbolo astrale
    Effetto: evoca uno scudo influenzato dall'astro richiamato
    Note: ogni astro genera un effetto diverso. Lo scudo scala regolarmente su Empatia, ma gli effetti secondari scalano tutti su Intuito. Data la complessità e la variabilità dello scudo, si lancerà 1d16.

    Plutone: lo scudo congela a contatto.

    CITAZIONE
    PP
    Coraggio: 20

    Empatia: 20

    Intelligenza: 41 (manca ancora l'accredito richiesta conversione pre quest sussurri)

    Resistenza: 25

    Tecnica: 32

    Intuito: 34 + 1 quest sussurri

    Destrezza: 25 + 1 quest sussurri

    Carisma: 32

    CITAZIONE
    Quirk
    • La storia non è noiosa... quanto me.
    Diciamolo, Kenna sa essere adorabile, ma quando vuole è proprio insopportabile.
    +2 Carisma se cerca di dissuadere qualcuno dal far qualcosa con un discorso di più di 40 parole.

    • Vipera
    La lingua biforcuta di Kenna pare avere l’abilità di colpire sempre nervi scoperti degli altri. Se provoca malus a qualcuno con le sue parole, la durata dello stesso è maggiorata di un turno.

    • Supporto runico
    Kenna è una docente ed archeologa e quando traccia una strada, per quanto antica, è bene seguirla. Quando si serve di Circularis, l'archeologa può servirsi di una sua mezza azione per incantare con una specifica runa tutte le piattaforme evocate. Quando una persona si trova su una delle piattaforme, subisce l'effetto di un Chroium Runae con quella runa, che termina appena se ne stacca.

    • Pesca la tua carta, Kenna! Link qui
    Scelte sbagliate nella storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Unicamente durante il primo post di una quest o un evento, Kenna può usare una delle sue due azioni per pescare una carta dei tarocchi e il master darà un indizio a sua scelta su ciò che accadrà nella giocata.

    • Sigillo di uisgesearbhag link qui
    sigillo ricostruito da kenna rielaborando gli incanti oscuri della Madre. Tracciandolo come una Linea Runica, fa cadere nell'area delimitata una pioggia acida che danneggia i nemici della strega e le cose artificiali, risparmiando Natura e alleati. [azione avanzata: provoca fatica e consuma 2pv/turno].

    (pioggia) Acida: le conoscenze in fatto di pioggia e acidume sono enormi nella magiarcheologa. +1 se cerca di mettere la pioggia con Meteo Recanto, inoltre può rendere tale pioggia acida, provocando danni ad area su amici e nemici.

    Tutti si bagnano… tranne me:
    Se applichi Oceanum Plenere, attivando questo quirk, si creerà una zona protetta in grado di proteggere te e massimo un alleato.

    CITAZIONE
    Oggetti

    1. Frusta: Sjalusi (d20+2): monile a forma di serpente smaltato d'oro o d'argento che si trasforma in una frusta di 3 metri di lunghezza. Se Kenna viene attaccata o toccata contro la sua volontà, acquisisce parziale senzienza, tentando di frustare l'aggressore (1d6 di danno se è nel raggio di azione dell'arma).

    2. velo di Svandhildur: velo nuziale mai impiegato dalla principessa groenlandese. Il manto al tatto ha la stessa considenta della neve. Castandovi sopra una runa, essa avrà un effetto Duraturo e non più temporaneo su chi porta il velo.

    3. Memoria d'estate: rubino a forma ottagonale che incarna momenti di gioia pura e assoluta. -2danni da fuoco, +1pv se il mago esegue magie di fuoco.

    CITAZIONE
    Skill

    Rune I
    Magiatleta I
    Magiecologo
    Incantesimi I
    Divinazione I (ma non presente in stat)
    Magiastronomia I (non presente in stat)


    Philipp Garlic, Annie-Macrae Welsh.
  12. .

    34 anni

    ex Serpeverde

    ex docente

    proprietaria leabharlann



    Nothing is absolute

    Inutile dilungarsi su quanto la MacEwen avesse ormai le ovaie piene della megalomania autoreferita di Morrigan, così tanto che alle sue battutine sui guadagni si limito ad un: «Anche due, non si sa mai», nello stesso tono che avrebbe usato per dire che mancavano le uova nella lista della spesa. E anche delle gocce di valeriana visto che stava davvero tendendo i suoi nervi oltre ogni misura, in particolare quando avanzò l'ipotesi di lei che sacrificava Garlic per mettere fuori gioco la Burke. Un'idea che ancora carezzava piacevolmente la sua anima ma che avrebbe casomai adoperato quando si sarebbe presentata la giusta opportunità e, soprattutto, con il minor spargimento di sangue possibile. Per cui tutto quello che disse fu una frecciatina che non sapeva neanche lei dove volesse andare a parare in tutta onestà, ma di certo non voleva starsene in silenzio con le narici fumanti. «Non sono un'invasata come alcune tue colleghe», spallucce ed un sorriso tirato che accompagnarono il proseguimento verso Francesca ed il fetish dei nomi {altolà, per una volta prenditela con il generatore automatico dei nomi, non con me}. Anche perché okay che il collega non era poi così attraente ma sapeva che, ai tempi, aveva una vita sessualmente attiva con un giovane studente. «Denigrare? Ho semplicemente presentato la realtà dei fatti», chiosò per non continuare a sottolineare inutilmente la natura di gigolò del lì presente, anche perché c'erano sigilli, la divinazione ed una nuova sfida a profilarsi all'orizzonte.
    Peccato però che Morrigan Dragomir Maverick si comportò come sempre: zero punti di riferimento, niente regole e la mania ossessiva della sorpresa. «Mai una cosa fatta bene, eh?» Odiava non sapere le cose. Odiava non avere il controllo della situazione. Eppure... sapeva che si sarebbe fatta trovare pronta nel caso di richiesta di aiuto.
    Ad ogni modo era giunto il momento di lasciarsi, almeno per quel giorno, con diverse promesse -alcune molto tacite- ed una MacEwen fortemente scettica per la sua realizzazione.
    «Dammi quindici galeoni e sparisci da qui. Tu, Smaug può venirmi a trovare ogni volta che vorrai». Un ultimo sguardo fu riservato al drago, voltando le spalle all'uomo ben prima che uscisse dal suo negozio.

    Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away




    +1 pp in Intelligenza per Morrigan
  13. .
    Dopo aver lasciato Garlic, la MacEwen fece ritorno al suo appartamento senza passare dal negozio che aveva chiuso non appena era giunta voce di una nuova spedizione alla ricerca di Ehi fu Rocket. Le persiane, che davano sul vicolo interno, erano aperte per lasciare spazio alla brezza marina di rinfrescare le quattro mura. La donna se ne stava in piedi davanti alla scatolina di tarocchi che mesi prima aveva consultato. Non sapeva perché l’istinto l’avesse portata lì, neanche il perché le sue mani tremolassero man mano si avvicinavano alla scatolina. Aveva il terrore di scoprire cosa potessero riservare per lei i tarocchi eppure, dopo averle mescolate, spaccate con la mancina e reimpilate in maniera precisa decise di voltarne solo la prima con un’unica domanda a farla da padrone. «Qualsiasi indizio sarà utile su come andrà». Sperava solo che carte nefaste o rovesce sarebbero state lontane ma sapeva che più lo desiderava e più sarebbe stato irrealizzabile.

    L’indomani il cammino fino al porto con l’alba ancora un po’ lontana era caratterizzato dalla ripetizione continua degli oggetti che aveva con sé. In un marsupio in cuoio, magicamente espanso, la storica aveva conservato la preziosa gemma recuperata dal nucleo dell’iceberg islandese, insieme ad una dozzina di punte chiodate che potevano sempre tornare utili. L’acquisto del giorno prima da Brugnir era ben saldo sull’avambraccio sinistro, con le spirali del serpente che sembravano riflettere di luce propria. All’occasione il monile si sarebbe trasformato in una frusta letale. Degli short in lino terra di Siena coprivano le sue cosce fino a cinque dita dalle ginocchia, lasciando libere le lunghe gambe, soprattutto perché il caldo di giugno non sarebbe stato clemente con lei. Tuttavia erano dei finti pantaloncini, in quanto le gambe erano state arrotolate e fermate da una stringa di stoffa e un bottoncino, capaci di trasformare un indumento fresco anche in qualcosa di protettivo, qualora fosse servito. Il busto era coperto dal velo di Svandhildur che aveva allacciato dietro la schiena e la nuca, trasformandolo in un top magico. Prima di indossarlo l’ex docente aveva castato un «chorium runae» tracciando Berkana, al suo dritto, sul velo da sposa della principessa, capace di aiutarla a resistere ad eventuali attacchi.
    I suoi saluti, una volta giunta al molo, furono silenziosi, con solo la mimica facciale a parlare per lei. Non ebbe alcuna sorpresa nel rivedere tutti quelli che avevano partecipato alla missione contro la sedicente Madre, al massimo sarebbe stata più sconvolta nel vedere qualche defezione dell’ultima ora. E ancora più piacevole fu osservare come le quote rosa fossero dominanti, nonostante la società denrisiana fosse fortemente maschilista.
    Così come nessuna sorpresa avrebbe scorto sul viso dei denrisiani una volta salita sulla drakkar di Garlic e posizionandosi vicino a lui, al timone. Non ci sarebbero state paroline dolci tra loro -ma di sicuro oscenità dalla bocca di Phil- neanche quando una volta sbarcati, dopo un giretto sulle scialuppe, non si sarebbero divisi in gruppi. Dopotutto dove andava uno andava anche l’altra e la MacEwen non aveva poi così tanta voglia di sollevare un polverone, soprattutto dopo l’uscita alquanto infelice di Maverick. «Che strano lo ricordavo in maniera un po’ diversa. Tipo che sei stato te a smuovere mari e monti per ottenere il mio di numero». Un ghigno solo per lui, mentre afferrava lo specchietto magico che il magitecnico le stava porgendo. «Spero di rivederti con la testa attaccata al collo, Dragomir», le dita a sfiorare il palmo dell’uomo. «Sarebbe un peccato perdere la possibilità di farlo io stessa». Poi si avvicinò nuovamente al suo compagno, scoccando un’occhiata divertita allo scopacadaveri. «Questa volta vedi di non spargere troppo il tuo seme, campione», per poi indicare con un cenno del mento la scogliera lontana. «Noi andiamo per di là?» Lo sguardo gelido volò per un’ultima volta sui membri della spedizione, fermandosi su Baker. «Ehi, locandiere, fossi in te starei attenta a divorare così quei frutti, non sai cosa può succedere», soprattutto quando erano in una strana isola caraibica momentanea dimora dell’aberrazione individuata dalla Caria.
    Kenna Ivonne
    MacEwen

    "
    Nothing is absolute. Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away.
    "

    Negoziante
    Serpeverde
    ex-docente

    code by ©#fishbone



    Azione 1: Consulta i tarocchi
    PP di riferimento: Intuito, 34
    Attivazione quirk: • Pesca la tua carta, Kenna! Link qui
    Scelte sbagliate nella storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Unicamente durante il primo post di una quest o un evento, Kenna può usare una delle sue due azioni per pescare una carta dei tarocchi e il master darà un indizio a sua scelta su ciò che accadrà nella giocata.


    Azione 2: Chorium runae su velo di Svandhildur (Berkana, dritta, recupera PV ad ogni turno)
    PP di riferimento: Tecnica, 32; Empatia, 20
    Oggetti: 2. velo di Svandhildur: velo nuziale mai impiegato dalla principessa groenlandese. Il manto al tatto ha la stessa considenta della neve. Castandovi sopra una runa, essa avrà un effetto Duraturo e non più temporaneo su chi porta il velo.


    CITAZIONE
    PP
    Coraggio: 20

    Empatia: 20

    Intelligenza: 36 + 1 (segnalato ma non accreditato dopo secondo acquisto) +3 conversione 40

    Resistenza: 25

    Tecnica: 32

    Intuito: 34

    Destrezza: 25

    Carisma: 32

    CITAZIONE
    Quirk
    • La storia non è noiosa... quanto me.
    Diciamolo, Kenna sa essere adorabile, ma quando vuole è proprio insopportabile.
    +2 Carisma se cerca di dissuadere qualcuno dal far qualcosa con un discorso di più di 40 parole.

    • Vipera
    La lingua biforcuta di Kenna pare avere l’abilità di colpire sempre nervi scoperti degli altri. Se provoca malus a qualcuno con le sue parole, la durata dello stesso è maggiorata di un turno.

    • Supporto runico
    Kenna è una docente ed archeologa e quando traccia una strada, per quanto antica, è bene seguirla. Quando si serve di Circularis, l'archeologa può servirsi di una sua mezza azione per incantare con una specifica runa tutte le piattaforme evocate. Quando una persona si trova su una delle piattaforme, subisce l'effetto di un Chroium Runae con quella runa, che termina appena se ne stacca.

    • Pesca la tua carta, Kenna! Link qui
    Scelte sbagliate nella storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Unicamente durante il primo post di una quest o un evento, Kenna può usare una delle sue due azioni per pescare una carta dei tarocchi e il master darà un indizio a sua scelta su ciò che accadrà nella giocata.

    • Sigillo di uisgesearbhag link qui
    sigillo ricostruito da kenna rielaborando gli incanti oscuri della Madre. Tracciandolo come una Linea Runica, fa cadere nell'area delimitata una pioggia acida che danneggia i nemici della strega e le cose artificiali, risparmiando Natura e alleati. [azione avanzata: provoca fatica e consuma 2pv/turno].

    (pioggia) Acida: le conoscenze in fatto di pioggia e acidume sono enormi nella magiarcheologa. +1 se cerca di mettere la pioggia con Meteo Recanto, inoltre può rendere tale pioggia acida, provocando danni ad area su amici e nemici.

    CITAZIONE
    Oggetti

    1. Frusta: Dettagli al prossimo giro. <3

    2. velo di Svandhildur: velo nuziale mai impiegato dalla principessa groenlandese. Il manto al tatto ha la stessa considenta della neve. Castandovi sopra una runa, essa avrà un effetto Duraturo e non più temporaneo su chi porta il velo.

    3. Memoria d'estate: rubino a forma ottagonale che incarna momenti di gioia pura e assoluta. -2danni da fuoco, +1pv se il mago esegue magie di fuoco.

    Bonus B-egg ninja: Punte chiodate (una dozzina, da lanciarsi in una sola volta)

    CITAZIONE
    Skill

    Rune I
    Magiatleta I
    Magiecologo
    Incantesimi I
    Divinazione I (ma non presente in stat)
    Magiastronomia I (non presente in stat)

    Vestiti: pantaloncini terra di Siena che si trasformano in pantaloni lunghi (zero magia), scarponcini da trekking, marsupio in cuoio magicamente espanso e velo usato come top.


    Interagisce principalmente con Philipp Garlic, Morrigan Maverick, Jason K. Byrne, jonathan baker.
  14. .
    Oh se c’è posto mi infilo anche io!
  15. .
    AbsoluteDisastrousCottonmouth-size_restricted



    Kenna Ivonne MacEwen
    età: 33| Negoziante - Leabharlann | parlato | pensato | database: | scheda: | stat.:

    Non era ormai un'insegnante da tre mesi e ascoltare, dopo tanto, quell'appellativo fu un dardo dritto al cuore per lei.
    «Non sono più una professoressa, Jessica». Sentiva la bocca secca, la gola bruciare quasi quanto il dolore che le provocava pensare alle cause del mancato rinnovo del suo contratto. «Ciò non toglie che tu debba continuare a darmi del lei», continuò cercando di mantenere un'aria greve fino a sorridere furbescamente. «No, scherzo. Ormai non c'è più alcun legame o vincolo lavorativo, puoi chiamarmi Kenna e darmi del tu», rivelò modulando la voce in tono leggermente più dolce ma non per questo meno rigido. Dopo tutto era ancora lontano il suo cambiamento e forse lì stava ancora mettendo un tassello dietro l'altro. «Però apprezzerei comunque un linguaggio forbito e non quello che sei solita usare coi tuoi compagni». Redarguirla era sempre meglio che trovarsi davanti ad un lessico osceno e intervallato da parole di dubbio gusto. «Ancora non ha compreso come va il mondo» si ritrovò a pensare quando l'altra se ne uscì con una domanda retorica capace di farle sollevare gli occhi al cielo.
    «Vedi Jessica» le indica una roccia da condividere, per poi andare a sedersi su una delle estremità. «Quella notte io volevo proteggere la tua vita e quella di tuo figlio, non darti contro per il mero gusto di farlo». Scioccamente pensava che le sue intenzioni fossero chiare, ma i ricordi di quella notte potevano essere distorti dalle proprie lenti di ingrandimento. I punti di vista, quello che era stato detto ma soprattutto quello che veniva recepito passava sempre sotto il filtro del proprio io, della propria morale e il proprio modus operandi. «E non sono mai stata arrabbiata, neanche per un momento» ci tenne a precisare, aggiungendo poi una chiosa a quel discorso che, per quanto le riguardava, si era concluso l'ultima notte di ottobre dell'anno precedente. «Non con te, almeno». Altre erano le donne che aveva messo nel mirino e se una era riuscita ad abbatterla l'altra dettava ancora legge nel suo castello dorato. Eppure se per lei c'era un punto per l'opale vi era ancora un punto e virgola, ovvero sottolineare come la sua intenzione fosse quella di proteggere ed aiutare i suoi amici. «Solo che sei ancora inesperta» decise di usare il presente proprio a voler sottolineare come la strada da fare fosse ancora lunga, che il margine di crescita non era sottile ma bello grande. «Volevi agira come un auror, ma hai dimenticato che stai ancora studiando per esserlo, che non possiedi ancora tutte le frecce della faretra, che stai ancora strutturando la tua ossatura». Il che era vero: Hidenstone ti preparava al futuro, il presente era ancora in divenire. Figurarsi il passato.
    «L'intento era nobile, ma chi avrebbe salvato te?» Non per nulla era stata salvata da adulti che si trovavano sull'isola per puro caso, non dai suoi stessi compagni impegnati su un altro fronte. Un momento karmatico, significativo, che sperava avesse eliminato i paraocchi che l'altra sfoggiava con grande orgoglio e che, a conti fatti, indossava ancora.
    Eppure la Whitemore aveva le idee ben chiare su quello che sarebbe voluta diventare da grande, il che le rendeva onore, un po' meno però per i modi con cui lo affermò.
    «Vedo che la modestia non ti manca», il tono ironico e tagliente tornò prepotentemente, spazzando quello più morbido, quasi materno, con cui si era interfacciata prima.
    «Tutti hanno le potenzialità Jessica, pochi hanno la perseveranza». E lei avrebbe avuto solo una potenzialità inespressa o sarebbe stata costante e lungimirante?
    «Lo sai che se vorrai entrare davvero a far parte degli auror dovrai seguire protocolli e regolamenti?» E quelli dei ministeriali erano infiniti, checché ne dicessero gli altri, accecati dalla brama del successo e della fama. «Quello che stai tratteggiando è il caos. Freya me ne sia testimone quando dico che è l'ultima cosa di cui ha bisogno il mondo in questo momento». Il caos era affascinante, ammaliatore come lo era la musica prodotta da un flauto per un serpente a sonagli. Se lo lasciavi entrare dentro di te finivi con il non essere padrone di niente, neanche della propria vita.
    Il bello della vita era scegliere, continuamente, porsi nuovi obiettivi e superarli. Un po' come aveva fatto lei scegliendo di rimanere a Denrise, di ridare una possibilità ad una vecchia attività e di costruire un nuovo capitolo su pagine bianche e ancora da scrivere. «E invece credo che ci vedremo spesso se scenderà fino al villaggio», la informò con un lieve sorriso. «Ho rimesso a nuovo la vecchia libreria con l'aggiunta di qualche modifica», la streghetta avrebbe potuto notare negli occhi della donna come fosse comparsa una luce diversa, felice, allegra. «Magari potresti venire con i suoi amici qualche fine settimana ed approfittare dell'aula studio, anche se dubito che vogliate farlo davvero. Ad ogni modo le porte del Leabharlann per te saranno sempre aperte». Come per qualsiasi altro studente avesse deciso di farle visita, anche solo per una chiacchierata. «Vada per il the verde», annuì alla sua proposta, sollevando un sopracciglio dubbioso nel sentire come fosse legato ad una figura di sesso maschile. «Immagino che non sia per lui che hai scelto questo percorso» le scappò senza riuscire a tenere a freno quell'osservazione, tenendo però per sé l'altra parte che completava la frase: «Almeno me lo auguro». Comunque cercò di recuperare allontanando lo spettro del pregiudizio nei confronti di un'allieva che tanto aveva fatto tra le quelle mura. «Piuttosto sono propensa a credere che hai riempito il tirocinante di una sfilza di domande infinite o sbaglio?»


    I am my own muse
    CODICE ROLE SCHEME © dominionpf
78 replies since 18/1/2015
.
UP