Sussurri voraci

secondo atto

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    Denrise
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    Joanne Nilsson
    Densiriana | 24 anni
    Ovviamente quello che sapeva lei lo avrebbero saputo tutti in quella nave, tanto che li osservava uno per uno, capendo a primo sguardo chi e perchè erano li. Ovviamente non conosceva la storia di nessuno e non si aspettava neanche che nessuno conoscesse la sua di storia, ma avevano tutti quanti le faccie di chi sapeva quello che faceva, a differenza sua, e sapevano esattamente dove mettere le mani. Solo una donna dai capelli oro la fece distogliere dai suoi pensieri. Forse non doveva essere neanche li e sarebbe stata d'intralcio. Fece un piccolo sussulto rivolgendosi a lei sorridendole timidamente e forse anche troppo impacciata, come ogni volta che Joanne aveva una qualche interazione con qualcuno. Si... è la prima volta! Effettivamente mi sto anche chiedendo perchè sono qui! Aggiunse guardando gli altri dandosi da fare in qualche modo maniera. Voleva essere anche lei in quel modo, ma non sapeva neanche da dove cominciare. Invece tu... insomma sei venuta già in missione l'altra volta? Chiese poi sospirando. Prima di concentrarsi su quello che disse il capovillagio. Si, ok, la positività molto bella, ma lei non era mai uscita dalla sua dannatissima fattoria, era scarsa con la magia ed era troppo giovane per morire. Insomma non partiva proprio dalle basi di chi poteva essere effettivamente una persona positiva, giusto? Non era qualcosa di poi così assurdo l'essere negativi. Gaunt della notte. Ecco cosa la fece preoccupare di più. Conosceva quelle creature perchè le aveva studiate su di un libro che gli era stato prestato dalla biondina con cui aveva deciso di studiare, ma andiamo, una cosa era leggere ed una cosa era affrontare determinate cose. Il problema principale era che non riusciva a provare veramente paura, ma sentiva tutti i muscoli del corpo fremere per l'adrenalina. Voleva quell'avventura più di qualsiasi cosa al mondo, infondo non era qualcosa di sbagliato se, per una volta, nella sua vita voleva provare qualcosa che non fosse povertà e rammarico o comunque vergogna. Era li ed ogni persona che era li sembrava essere importante, sembrava sapere a cosa andasse incontro e sembrava anche che non gli importasse in quanto aveva la convinzione che comunque avrebbe vinto. Lei aveva la stessa convinzione? Ovviamente no. Sull'attacco corpo a corpo era sicuramente agile e portata, ma se doveva fare qualcosa con la bacchetta. beh, gli richiedeva molta concentrazione e sicuramente uno sforzo maggiore. Non era invincibile e preferiva l'arco con le frecce. Quindi qualcosa che volava era gestibile più di qualsiasi altra cosa. Si morse freneticamente il labbro cercando anche di non temere quello che sarebbe successo e non pensare a quante poche informazioni, e quindi quanto poco utile era stata in quel momento della sua vita. Si morse il labbro più e più volte prima di tornare a parlare con la bionda che gli sembrava essere la persona più affabile e con la quale si poteva parlare di più. Quasi che aveva più paura di Jhonatan che di tutta l'operazione! Credi che dovremmo fare qualcosa di specifico? Ovviamente non si sarebbe messa di certo a cucinare, ma voleva rendersi davvero utile e chiederlo al capo non le sembrava una buona idea.
    RevelioGDR



    Joa interaggisce per lo più con Rebecca!
     
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    Brusie Dunk
    Druido 45 anni
    Una densa chiazza gialla colorò il ponte. - Vi siete rammolliti tutti a forza di stare con questi Inglesi di Merda e le loro macchine del cazzo? Avete dimenticato il rispetto e l'onore che ci si deve portare fra fratelli?!- Brusie sputò di nuovo.
    La sua voce era in fiamme. Il druido si stava meritando, ancora una volta, il proprio soprannome: Dunk, chiassoso.
    Pochissimi avevano risposto al suo saluto.
    Calypso aveva controbattuto alle invettive con uno sguardo altezzoso, come quello di una direttrice di supermarket, mentre solo Jason aveva corrisposto al saluto di Brusie, ma con un cenno lieve e senza carattere. Gli altri avevano fatto come se il druido-predone non avesse nemmeno messo piede sulla Poseidon; e lui questo, da dei compagni di avventura, non lo accettava.
    -Che ne è dello spirito Denrisiano?! Svegliatevi!- Gli occhi vomitavano torture di fuoco contro tutti, compreso Sigurd che si era espresso solo con un commento inutile, ignorando lo sfogo del druido nei confronti di Rebecca, Calypso e Morrigan. No anche lui, il magitecnico, mostrò segni di vita, fin troppa per i gusti del druido folle.
    -Tu!- il dito si alzò verso Dragomir. -Non osare nemmeno rivolgerti a me!- Ci fu un rumore sgradevole colmo di sensazioni umidicce quali catarro ed odio puro; poi l'ennesimo sputo attraversò l'aria come freccia di Ullr ed atterrò a pochi centimetri dalle scarpe del professore. -Ed ora stai buono nell'oblio che ti meriti.- Brusie era in procinto di girarsi di scatto quando vide l'oste più avaro dell'isola fare una delle cose da lui più desiderabili: uno stupeficium lanciato contro una di quegli sporchi inglesi
    -Ah bene! Finalmente qualcuno è tornato in sé! Bravo il nostro Baker!-
    Detto ciò evitò, suo malgrado di godersi ancora lo spettacolino e tornò a fare quello che stava facendo. Ingonare Morrigan.
    Si fermò un attimo. -Auga! Gli dei mi hanno concesso una brillante idea! Potrei usare Avis per far piovere morte sui nostri nemici!- Gli altri della ciurma si sarebbero potuti chiedere con chi stesse parlando, ma lui della loro opinione se ne sbatteva. Attraverso la tela della tasca diede un buffetto alla conchiglia morta e si chinò.
    Nessuno aveva preso una runa dalla sacca.
    Un sorriso pericoloso ed ampio quanto la falce della luna prese il sopravvento -Ce ne sono di più per me-
    Tuttavia, su una cosa Sigurd aveva ragione, non poteva tenerle così o legarsele addosso.
    Brusie strinse i lacci della sacca già posta a terra, in modo da chiuderla saldamente, e poi strappò una striscia di qualche centimetro della propria braga destra.
    -Adesso vedranno, Auga, quante soluzioni un vero druido può trovare!- Si accarezzò di nuovo la tasca dove riposava il suo defunto famiglio e poi appoggiò sulla sacca la tela strappata; aveva lo stesso odore di un pesce morto da settimane.
    Con i denti si morse così forte il pollice sinistro da strapparne un piccolissimo pezzo che sputò a terra, poi riprese la procedura.
    La striscia fece da carta assorbente e si colorò con una goccia di sangue. Poi la bacchetta si mosse veloce; un tocco sull'oggetto da sacrificare ed un altro sul contenitore. -Mobilitatio!-
    In un attimo la striscia di tela fu assorbita dalla sacca, che iniziò ad agitarsi. Se l'incantesimo fosse andato a buon fine dei tentacoli da polpo sarebbero emersi dal contenitore, con tanto di ventose che ne avrebbero garantito la stabilità. Se una brusca manovra della nave avesse sbattuto la sacca di qua e di là essa, con i suoi tentacoli, avrebbe potuto attutire i colpi e nel caso attaccarsi al ponte od a qualsiasi altra superficie.
    Fatto questo, buttò uno sguardo al ponte. Solo qualcuno si stava dando da fare e con immenso dispiacere notò che il più utile di tutti sembrava proprio Morrigan. La lingua schioccò spazientita.
    -Fanculo!-
    I passi si susseguirono veloci per poi fermarsi a prua, affianco della polena, la sua sacca, l'avrebbe seguito, altrimenti se l'incanto fosse fallito, l'avrebbe raccolta e portata con sé.
    Lì, a prua, iniziò a perlustrare l'infinita distesa verde-acqua che governava l'orizzonte. Iniziò a camminare su e giù, senza staccare gli occhi dal mare in lontananza. Se ci fosse stato qualcosa lui l'avrebbe voluta vederla per primo.
    Tuttavia anche altro gli frullava nella testa.
    - Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra l'icastico e il chimerico. Nell'altro mondo anche la morte può morire. Quando sarà ora capirai.-
    La testa ondeggiò piano.
    -A volte mi chiedo perché gli dei non si esprimano più chiaramente.- Appena formulata questa frase, una maschera di terrore e spavento che nemmeno l'Urlo di Munk colorò i lineamenti scavati ed uno schiaffo volò. L'eco del colpo risuonò a prua. -Stupido! Stupido! Stupido!- Gli altri avrebbero potuto udire chiaramente le sue urla.
    Cadde in ginocchio, il volto coperto di lacrima e mano ad accarezzare il tricorno tatuato sulla fronte, il simbolo della sua cieca obbedienza agli dei. -Perdonatemi oh dei per la mia insolenza. Quando sarà tempo accetterò qualsiasi punizione voi riterrete più giusta.- Con un dito si asciugò il moccio dal naso. La mano scivolò sul pantalone per pulirsi. -Ora però torno al lavoro da voi affidatomi.-
    All'improvviso scrutare l'orizzonte era diventata una missione divina e lui la voleva eseguire con il massimo della diligenza. Si rialzò in piedi e ricominciò a camminare su e giù sulla prua, con gli occhi puntati sul mare in cerca di qualcosa di nuovo o strano.
    Ad ogni modo, se qualche Denrisiano Doc, avesse voluto ancora approfittarne per chiedergli una Bomba Runica, lui gliela avrebbe concessa con un sorriso.
    RevelioGDR


    Coraggio: 25
    Empatia: 30
    Intelligenza: 30
    Resistenza: 20
    Tecnica: 25
    Intuito: 30
    Destrezza: 20
    Carisma: 30

    Skill: Mago Runico(Rune I) | Scudo Magico(Arti Difensive I)

    Oggetti: 6 Bombe runiche (-14pv): se colpiscono il bersaglio, infliggono danno fisso.

    Azioni: - litiga un po' con tutti facendo una delle sue solite ramanzine
    - usa l'incantesimo del custode mobile (tecnica 25)
    - dopo una scenetta inizia a scrutare l'orizzonte (Intuito 30)

    Incantesimi utilizzati:
    Nome: Incantesimo del Custode Mobile.
    Classe: Trasfigurazione
    Formula: Mobilitatio
    Movimento: Compiere due tocchi veloci, uno sul’oggetto da sacrificare ed un altro sul contenitore.
    Effetto: questo incantesimo, in cambio del sacrificio di un oggetto che è stato a lungo a contatto col pg, anima un contenitore in modo tale che possa seguire il propietario dell'oggetto inglobato.
    Note:Il custode mobile seguirà il suo padrone sempre e comunque, a meno che sia lui a dirgli di restare dov'è.
    Il contenitore mutato manterrà la sua funzione di trasporto, non ci sarà alcun cambiamento particolare, a parte la crescita di gambe del suo stesso materiale che serviranno a farlo muovere.
    Tecnica ≥ 20 le gambe ottenute possono avere qualsiasi forma voluta, e oltre a poter essere di qualunque materiale(legno, carne, ecc...) con Tecnica ≥ 25 possono avere anche una propria particolarità (ventose, zoccoli, artigli ecc...)
    L’oggetto da sacrificare deve essere appartenuto al suo propietario per almeno un anno e deve essere bagnato con una goccia del suo sangue prima di venir posto sopra al contenitore e sacrificato.
    Il custode continuerà ad esistere fino a quanto concesso dal PP di Tecnica del mago, oppure fino a che non subisca un incantesimo di detrasfigurazione, che lo porterà alla sua forma originale, ma l'oggetto ad esso sacrificato sarà comunque perduto.
    Durata: Tecnica<25 = 6 post.
    Tecnica ≥ 25 = 1 role.
    Tecnica ≥ 35 = 2 role.
    Tecnica ≥45 indeterminata.
     
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    Denrise
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    Philipp Garlic
    Predone | 26 anni
    Il viaggio della speranza per Ludwig riprendeva con uno spirito diverso ed emozioni diverse, legate anche al gruppo, in una maniera spesso inattesa.
    Si era atteso di essere orgoglioso di essere sulla stessa nave di Sigurd, di combattere la sua stessa battaglia, ma altre reazioni furono invece più inattese. Per esempio non si era aspettato di sorprendersi nel sorridere a Jason aprioristicamente, ma ancora di più alla battuta "La vuoi direttamente tutta in culo che ti esce dalla bocca?" rise lui, posando una mano sulla spalla del druido "E dire che l'altra volta ci avevi tanto tenuto a dire che ti piacciono le donne: è proprio vero che chi disprezza compra!"
    E fu così che lo congedò, avvicinando una persona che invece pensava di esser felice di rivedere, ma che, come sempre, alla terza parola, già lo aveva stancato: Jonathan 'Fanculo a me che gli parlo anche: ma quanto cazzo parla!' pensò lui, provando probabilmente ciò che in genere accadeva a Jonathan con Markab 'Sacrificherei un intero branco di vergini per tappargli la bocca' e, curiosamente, forse, ciò non aveva un connotato sessuale.
    Ascoltò gli scleri del predone passivamente, ma quando anche Morrigan si intromise che lui corrugò la fronte, digrignando i denti 'Ti ho detto di girarmi al largo!' ovviamente il fatto che lo avesse messo in mezzo Jonathan a lui non importava: era sempre e solo colpa di Morrigan.
    "Ti dovrei staccare la testa per aver anche solo pensato che Brugnir possa accettare nella sua bottega un fabbro che non conosca gli usi di Laguz" soffiò lui, giungendo davanti a Morrigan, guardandolo in maniera semplicemente truce "Ma del resto sono un fabbro mediocre e coglione può trovare innovativa una cosa del genere" e fu così che, facendo pesare la sua skill di secondo livello in magitecnica, diede una matura spallata all'insegnante, andando a fare il proprio dovere. In ritardo, perché in fondo anche lui sapeva essere primadonna a volte.
    Nei momenti più sbagliati, ma ehi, alla natura non si comanda! (?)
    Riuscì a fare il possibile, dando comunque priorità alle scialuppe: le palle, del resto, avevano solo uno scopo scaramantico, sicché ebbe, terminato il proprio lavoro, modo di vedere jonathan baker al proprio lavoro, grazie a Rebecca Wagner, rea di aver offerto i beni della taverna di Jon, senza manco prendersi tutte le sberle dovute per averlo anche solo pensato come un buon piano.
    'Secondo me muore d'infarto' pensò lui ghignando e mettendosi in un attimo a godersi la scena, osservando poi il ragazzone tentare di schiantare la ragazza, reazione che lo colse così impreparato da farlo ridere sonoramente, data la sua eccessività "Cazzo Jon, così la sfondi" lo incoraggiò quasi, trattenendosi dal battere le mani, divertito da tutta quella grottesca violenza, decisamente denrisiana e comunque rivolta a qualcuno di cui gli fregava meno di zero.
    Sentì il ragazzo bestemmiare e pian piano anche lui si ricompose, anche se non riusciva proprio a togliersi il sorrisetto, del resto il muscoloso predone stava davvero dando spettacolo, a parole e a fatti "Se vuoi, su quello ti faccio uno sconto" alzò poi la mano, divertito, avvicinando il predone quando questi minacciò di metterci dei soldi per farne carta igienica.
    Lo avrebbe fatto davvero? Forse sì, forse no: semplicemente, la reazione di Jon lo aveva divertito.
    Il viaggio partì e il Jonathan Show pareva non conoscer fine, almeno nella mente di Phil, visto che il ragazzo, sospinto da ciò che Jason aveva scoperto, iniziò a bestemmiare Rocket "Sempre a parlare di magia nera sei tu" disse comunque al druido, additandolo "Poi ti incazzi se affilo il paletto quando ti vedo!" ghignò nel mentre questi faceva presente come la cosa peggiore di tutta quella storia fosse di essere finiti dentro ad un romanzo, senza neanche ricevere i diritti d'autore 'Dentro qualcosa che manco sa leggere senza beccare il soldo di un quattrino?' riassunse Phil, curioso della reazione di Jon a quella scoperta 'Prima era tanto incazzato che ha perso pure l'accento denrisiano, ma questa volta ci esce di coccia e ci resta secco!' si disse lui, volgendo poi lo sguardo a Brusie incoraggiandolo alzando un pugno.
    Il viaggio era lungo ed era certo che se avesse continuato a guardare e ridere tanto di Jon questi si sarebbe incazzato 'O peggio, inizierà a menarmela che vuole uno sconto' e fu così che cambiò aria, avvicinando Airwen. Le picchiettò con gran classe (seh) la spalla e sollevò la borsa che aveva con sé "C'è un kit di pronto soccorso" disse solo, allontanandosi, reputando di essersi dimostrato fin troppo galante per l'aver riconosciuto come una guaritrice la ragazza.
    Osservò con la coda dell'occhio Jason supportare Calipso e lui si mise in un angolo, un po' isolato, cercando la calma 'Il viaggio è lungo e non sappiamo cosa ci aspetta... e che aspetto avrà' la Caria per come era stata descritta non sembrava una strega oscura, eppure lui ricordava bene cos'avesse visto: poteva esserci più del previsto e avere degli indizi poteva essere importante.
    Fu per quello che svuotò la mente e proprio facendo leva su quell'orgoglio e quell'esperienza poco prima rinfacciate a Morrigan, egli ripassò le caratteristiche di un avversaspecchio.
    Ne immaginò uno piccolo, nero, squadrato, richiudibile su di sé, comodo da portarsi dietro e un minimo protetto. Ricordò i delicati incanti sul vetro e l'argento per permettergli di non riflettere chi avesse davanti, ma i suoi nemici.
    Lo visualizzò chiaramente nella sua mente, poi tracciò in senso orario il simbolo di saturno, per attivare la magia trasfigurativa "Avversaspecchio Evocationis" enunciò lui, sperando di trovarsi nella mano sinistra quanto bramato.
    Eseguita quella prima trasfigurazione, il ragazzo si sarebbe scoperto l'avambraccio destro, ove si sarebbe inciso senza troppo rifletterci su una Tiwaz "Corium Runae" sibilò, evocando la forza di Tyr, il dio guerriero, al suo fianco.
    RevelioGDR


    Phil parla un po' con tutti.

    - Evoca un avversaspecchio (Tec40; alc1; alc2)
    - Si incide Tiwaz dritta per aumentarsi il coraggio


    al netto dei provini, riepilogo philipp
    Coraggio: 35
    Empatia: 34
    Intelligenza: 20
    Resistenza: 34
    Tecnica: 40
    Intuito: 27
    Destrezza: 20
    Carisma: 20

    Skill: Alchimia 1, Duello 1, Resilienza 1, Magitec 1; Oggettista Magico (2°liv)

    Equipaggiamento:
    - Jeger [d20]: alabarda con scure, lancia e uncino in argento di heimdallr e lama posteriore in argento di Thor
    - 1 paletto in frassino (narrativo)
    - 2m di cavo in metallo con da un lato un rampino
    - Kit del pronto soccorso: cerotti, fasce, disinfettante, 1 pozione di cura ferite (+7pv), 1 antidoto ai veleni comuni, 1 pozione peperita (cura il raffreddore), 1 pomata antiscottature.
     
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    Denrise
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    Rebecca Wagner | 35 y.o
    La sua prima missione marittima non era iniziata proprio col piede giusto, ma l'ottimismo e la positività di Becca, non sarebbero stati guastati facilmente, specialmente da un locandiere avaro, un pazzo urlante o chiunque altro. Ma andiamo con ordine. Aveva messo piede su quella nave con l'intenzione di provare ad inseguire il suo sogno e si era imbattuta in un equipaggio parecchio variegato, ma una cosa in comune sembravano avercela: la poca simpatia nei suoi confronti. Anche se, detto così, era piuttosto riduttivo, ma non importava. Si sarebbe adattata anche a quella situazione senza fare troppe storie, cercando in ogni modo di trarne beneficio.
    Sorrise alle parole della ragazzina, anche se non aveva consigli da darle se non "resta viva" stile mentore degli Hunger Games, ma non era certa che lei avrebbe apprezzato il consiglio. Ma non fece tempo a dirle alcunché, dal momento che un pazzo urlante salì sulla nave blaterando cose, alle sue orecchie, completamente prive di alcun senso logico. Ehi amico, una camomilla? replicò, ma senza nessuna cattiva intenzione, tanto che mantenne il suo sorrisetto per tutto il tempo di quella frase, anche se l'urlo del suo capo la fece sobbalzare. Jonny non prese proprio bene la precedente frase della bionda. Sapeva quanto fosse avaro, ma non credeva lo fosse a tal punto da lanciarle uno schiantesimo.
    Jon ma che cazzo fai gli urlò, estraendo al volo la bacchetta. Protego totalum! Esclamò, sperando che la familiare patina trasparente si ergesse a protezione della donna e, perché no, della zona in generale. Fosse mai che un incantesimo diretto a lei, andasse a colpire qualcun altro. In caso esso avesse retto -ti prego, dio dei dadi, assistici-, avrebbe rifoderato la bacchetta, gettando un'occhiataccia all'uomo. Un semplice "no", sarebbe andato benissimo, lo sai, vero? domandò in modo abbastanza retorico. Se invece non avesse funzionato, si sarebbe beccata il suo bel stupeficium addosso, probabilmente venendo scagliata chissà dove. Se si fosse semplicemente fatta male, senza svenire o morire, avrebbe girato la bacchetta verso di sé quasi con stizza. Innerva avrebbe detto, quindi, nella speranza di recuperarsi qualsiasi ferita avrebbe potuto provocarle. Sei troppo attraente per essere anche così scorbutico avrebbe commentato, spolverandosi distrattamente i vestiti. Non tanto per necessità, quanto per occupare le mani. Si sarebbe poi rivolta all'uomo che si era offerto di pagare. Ti ringrazio... fece una pausa, perché si rese conto di non sapere il nome dell'uomo, ma sorvolò con l'idea che glielo avrebbe detto lui. Però credo di essere in grado di occuparmene. In che modo, non era dato saperlo. Comunque, fece l'occhiolino a quello che prima o poi avrebbe scoperto chiamarsi Jason e tornò dalla ragazzina come se nulla fosse successo. Capisco! No, anche per me è la prima volta, non ho partecipato alla scorsa missione né a nessun'altra, ma sono parecchio fiduciosa. Il mio sogno sarebbe quello di diventare predona, per questo sono qui. Fece una pausa, giusto per lanciare un'occhiata in tralice a Jonathan, poi scosse la testa. Anche se la maggior parte qui, non sembra esserne molto entusiasta. Penso sia perché mio padre -almeno credo, se n'è andato quando avevo sei mesi- era inglese. Solo mia madre era denrisiana, ma a quanto pare non basta Commentò, anche se il suo tono non era quello di chi vuole essere compatita, anzi, era allegro e pimpante nonostante tutto ciò che era avvenuto poco prima. Era vero, non era nata a Denrise ma a Berlino, tuttavia ci viveva da venticinque anni, aveva imparato ad ergere attorno a sé stessa una corazza impermeabile a qualsiasi insulto o genere di discriminazione. Se usciamo vivi da qui, vienimi a trovare al Canto della Sirena. Offro io. Sorrise. Beh, non poteva dire che avesse una qualche difficoltà a fare amicizia.
    Dopo, comunque, che ebbe assimilato le informazioni di tutti, la nave poté partire a tutta velocità (?) verso la loro meta. Becca non vedeva l'ora di mettersi alla prova, di affrontare una vera sfida e, sì, rischiare anche la vita. Sembrava proprio divertente. I suoi pensieri vennero interrotti solamente da una nuova domanda della ragazza. Ehi, ci siamo stufate di chiamarla ragazza o ragazzina. Mh? Mugugnò, non capendo subito a cosa si riferisse. Ah, se ti riferisci a qualcosa che ha detto Jonny, lascia perdere... è burbero e giusto un po' maschilista. Unì pollice e indice come nell'emoticon di Whatsapp e le sorrise. Dovresti fare qualcosa che rientri nelle tue capacità. Comunque io sono Rebecca, ma puoi chiamarmi Becca. Si presentò, con un sorrisone a trentadue denti.
    Ovviamente tutto questo se non fosse morta o svenuta con lo schiantesimo precedente.
    RevelioGDR


    Interagisce con jonathan baker Joanne Nilsson Jason K. Byrne Lord Scimius

    Stat.

    Coraggio: 25
    Empatia: 30
    Intelligenza: 25
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 25
    Destrezza: 25
    Carisma: 30

    Skill:
    Resilienza & Magia verde

    Oggetti:
    Bacchetta obv, lanterna ad olio, bibbia (SI. PROBLEMI?), un coltellino ed un kit di pronto soccorso

    Azione 1: protego totalum (in caso lo schiantesimo minacci di colpire altri XD)
    Azione 2: se viene ferita (ma non sviene o muore), usa innerva per curarsi
     
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    Doc.POZIONI_DRUIDA
    AIRWËN
    O'NEILL

    Le parole di Morrigan la fecero sorridere ancora di più, avvicinò il proprio viso a quello di lui e con voce provocante gli rispose:
    << E chi te lo dice che avrò bisogno della tua protezione? Forse sarò io a proteggere te e a salvarti le chiappette come ho fatto la scorsa volta con Jonathan... - si raddrizzò e sempre guardandolo continuò con tono allegro - Grazie delle tue cavalleresche e rassicuranti parole, sei un bravo mago e uno dei pochi Denrisiani aperto mentalmente e che pensano con la testa e non con gli ormoni, sono sicura che in caso di bisogno ci sarai!>>
    Voleva chiedergli com'erano andati i M.A.G.O. della sua materia ad Hidenstone, infondo anche lui era un nuovo docente, per loro erano stati i primi esami ed era curiosa della prova che aveva preparato per gli studenti, ma venne distratta dalla scenetta tra la bionda di nome Rebecca e il predone Jonathan.
    Una cosa era sicura: con loro non ci si annoiava mai, che fossero risse, festeggiamenti, incitamenti come quelli urlati da Brusie o combattimenti contro creature abominevoli ed entità malvagie.
    Il suo sguardo cadde sul druido più "anziano" e lo osservò compiere il rito per creare il Custode Mobile per poi notare con la coda dell'occhio Jason che applicava una runa magica su Calypso.
    [Per me tra quei due c'è qualcosa, sembrano neanche accorgersi dei rispettivi sentimenti... o per lo meno il bel ragazzone druido si è mostratto particolarmente preoccupato per la carpetiera.]
    Nascose il sorrisetto in tempo per vedere l'accenno di saluto nella sua direzione di Sigurd, ciò le fece venir in mente che doveva riferirgli quello che aveva scoperto su Caria, così si congedò dall'amico con la promessa di tornare appena riferite le informazioni al capovillaggio.
    Lo raggiunse e si rivolse a lui come avrebbe fatto con la Preside di Hidenstone, infondo entrambi erano autorità importanti nel loro ambiente ed era grazie a lui e alla fiducia che nutriva per sua zia se le era stato permesso di vivere a Denrise e diventare loro druida.
    << Capo villaggio Sigurd, ho informazioni sulla sacerdotessa Caria da riferirle.>> iniziò a raccontargli tutto quello appreso dal druido più saggio del villaggio, quando ebbe finito, aprì la propria scarsella ed estrasse la sua pozione per prevenire alterazioni di stati mentali e con la sua modifica curava pure, anche se di poco.
    Gliela diede spiegandogli di cosa si trattasse e aggiungendo seria: << Le abbiamo raccontato cosa ci è successo per colpa del "canto" di quelle orribili creature, vorrei evitare che la persona probabilmente più esperta e pericolosa della nave inizi ad attaccare i propri compagni. Se perdessimo la sua guida, temo che la ciurma non riuscirebbe ad autogestirsi con così tante persone dal diverso modo di pensare e reagire alle situazioni.>>
    Sperò che non succedesse, sperò che quella missione si concludesse senza troppi danni, senza perdite e altre vite da piangere... Aveva capito che quando si saliva su una drakkar, non vi erano più certezze, solo speranze.
    << Scelga bene il momento in cui berla, è potente ma ha un tempo d'immunità molto limitato.>>
    Detto questo si allontanò per occuparsi dei propri preparativi, erano già partiti da un po' e non ci avrebbero messo molto ad arrivare considerata la magia di cui erano intrinseche le navi Denrisiane.
    Si posizionò in quello che le sembrò circa il centro della nave, sfilò la fedele bacchetta dalla sua fodera, agganciata alla cintura del corpetto, e cercando di concentrarsi, benchè la confusione che li circondava, provò a tracciare un semicerchio verso il legno della barca su cui poggiavano i suoi piedi, per poi dire << Sanctuarium >>
    e chiudendo gli occhi nella sua mente immaginò una barriera eterea che circondava la nave, per tenere lontane possibili creature magiche (o mitologiche) che potevano comparire da un momento all'altro, sia dal cielo sia dall'acqua.
    Dopo un profondo respiro li riaprì e sempre col catalizzatore nella mano destra, cercò di disegnare un arco rivolto verso l'alto, per poi dire << Fianto Duri>> questa volta la barriera, di diversa consistenza e colore, avvolgeva lei silenziosa e invisibile, l'intento era di creare uno scudo che la proteggesse in caso di attacco improvviso.
    Finito di occuparsi degli scudi magici da conferire alla nave e a sè stessa, tornò da Morrigan, con una strana tensione addosso, come che si stesse avvicinando una tempesta, che fosse una vera e propria e una figurata, poco cambiava, la certezza era che avrebbe fatto male.

    25 anni _ MEZZAVEELA _ Irlandese _ Outfit
    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    [STATISTICHE]

    Coraggio: 21

    Empatia: 32

    Intelligenza: 32

    Resistenza: 24

    Tecnica: 22

    Intuito: 25

    Destrezza: 25

    Carisma: 31



    [SKILL]
    MED I
    Il mago ha dedicato la propria vita alla cura delle persone, studiando come riconoscere sintomi e segni clinici che portino ad una corretta diagnosi e terapia per le principali patologie magiche e babbane.
    Le sue elevate competenze mediche gli fruttano un bonus di +4 al dado per qualsiasi azione di cura o diagnosi, incluse quelle magiche.
    POZ I
    Il mago ha scelto la sottile arte delle pozioni, imparando di destreggiarsi tra ingredienti, ricette e proporzioni da rispettare.
    Il mago sa eseguire agilmente le pozioni facili e di media difficoltà in maniera autoconclusiva, inoltre gode di un bonus di 4 nel momento in cui prepara una pozione o cerca di indovinarne la composizione.
    Un vero pozionista non può uscire mai senza i suoi amati intrugli e infatti 3 pozioni occupano per lui un solo slot.

    [QUIRK]
    Chiamatemi healer: La sue pozioni curative sono un vero portento: recuperano 1 PV aggiuntivo al ferite, +2 se la salute del ferito è inferiore al 50%.
    Protezione di Danaan: La dea madre ha toccato la druida ed imposto su di lei la sua benedizione: la chioma e la pelle della sacerdotessa sono estremamente resistenti al fuoco, al punto che i danni di questo elemento le causano meno danno e malus meno duraturi (-2 al danno; -1 turno ai malus).

    [EQUIPAGGIAMENTO]
    - Bacchetta
    - 1 Pozione Cura Ferite (ripristina 7 PV)
    - 1 Pozione Cura Ferite (ripristina 9+1 PV) [d20:18+4 +1pv di cura da quirk]
    - 1 Antidoto Mentale: Cura stati mentali alterati e ripristina 3pv [d20:19+4 +1pv di cura da quirk]
    - 1 Pozione per Prevenire Stati Mentali alterati e cura 1pv (dura per due turni dopo il post in cui la si beve) [d20:14+4 + 1pv da quirk] --> Data a Sigurd
    - 1 Pozione Extimulo Potente: nei due post successivi dopo l'utilizzo il mago che la assume avrà +5 al dado per colpire e +5 al danno.


    Nome: Incantesimo Scudo Invalicabile [DCAO]
    Classe: Scudo Avanzato
    Formula: Fianto Duri
    Movimento: Disegnare un arco rivolto verso l'alto
    Effetto: Genera una barriera che danneggia o disintegra ogni cosa vi impatti contro
    Note: lo scudo scala su Empatia, la distruzione su Coraggio (difesa dalla distruzione: Resistenza).
    Questa magia provoca Fatica.


    Nome: Sortilegio Respingifiere
    Classe: Animale
    Formula: Sanctuarium
    Movimento: Tracciare un semicerchio verso il terreno.
    Effetto: Rende impossibile ad una creatura magica avvicinarsi ad un'area.
    Note: La grandezza dell'area dipende dai punti del mago in Empatia: < 10: 2 mq; 10-20: 5 mq; 21-30: 10 mq; 31-40: 20 mq; 41-50: 50 mq.
     
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    Sussurri voraci | Quest
    Breve specchietto delle azioni
    Lo Stupeficium di Jonathan era carico della sua rabbia e fu eseguito con una tale maestria che lo scudo evocato da Rebecca non poté nulla contro la sua avanzata. Il fascio di luce rossastro lo penetrò e venendo a contatto con la ragazza le fece fare un volo di qualche metro, scaraventandola rovinosamente a terra. Grazie allo scudo riuscì a evitare lo svenimento e a seguito di un Innerva ben riuscito la bionda curò ogni sua ferita, lasciandola in preda a un semplice mal di testa.
    Forse Jason stava ancora pensando a questa scena quando eseguì i suoi Chorium Runae [2D20: (6+)5;3]. Tra i due solo la prima runa disegnata sulla pelle di Calypso, la quale improvvisamente fu colta da uno strano ottimismo che per un lasso indefinito di tempo l'avrebbe resa più fortunata del solito.
    Philipp evocò un avversaspecchio dalla forma particolare e si incise Tiwaz, runa che ben presto lo fece sentire più forte e avventato.
    In un mondo ricco di tatuatori runici Airwen si stava comportando da vera predona. Forse reduce della sua vecchia esperienza innalzò un Sanctuarium eseguito a regola d'arte, intento a proteggere la drakkar e il suo equipaggio da qualunque creatura fosse nei paraggi. Il Fianto Duri, invece, per quanto fosse una difesa eccezionale, era un incantesimo avanzato ed estremamente faticoso. Richiedeva troppa concentrazione e delle doti magiche ineguagliabili per controllare la barriera nel tempo su un mezzo in continuo movimento.
    Morrigan riuscì a parlare col legno della nave che non oppose la minima resistenza in quanto oramai era abituato a collaborare con i denrisiani del corso delle loro missioni. Durante il momento dello sbarco non ho assistito a nessun tipo di pericolo. Quando parte dell'equipaggio è tornato sulla drakkar nessuno li accompagnava se non degli strani rapaci dal becco aguzzo. Ovviamente la descrizione ti ricordava in tutto e per tutto i Gaunt che avevate affrontato durante la missione di soccorso. Al momento non ho nessun desiderio se non quello di vendicare l'equipaggio che ho ospitato. Riguardo ad altro potremo nuovamente parlare quando tutta questa storia sarà finita.
    I Mobilitatio di Brusie uscì proprio come se lo era immaginato [D20:15+6] e nonostante avesse scrutato con attenzione l'orizzonte non notò nulla di insolito almeno per il momento.

    Alle informazioni che diede Jason su Edward Rocket, scaturendo rabbia cieca in alcuni alleati, si aggiunsero quelle di Airwen sulla Caria. Il mistero si infittiva: se quello della sacerdotessa era un popolo pacifico allora cos'era successo quando l'equipaggio del capitan Ludwig era sbarcato? Forse solo il capitano avrebbe potuto rispondere all'interrogativo. A ogni modo il capovillaggio si mise in tasca la pozione che gli era stata offerta dalla druida. Ti ringrazio, sei stata previdente a prepararla. Mi auguro solo di berla prima che sia troppo tardi. Ah, in tal caso, ti vedo sveglia, ricordami tu di berla quando sarà il momento.
    Tra un predone decisamente promettente che schiantava una sua cameriera, gente che sfruttava i propri talenti runici e chi aveva cominciato a parlar con la drakkar stessa, Sigurd non poté far altro che apprezzare la capacità di Brusie nel risolvere l'impiccio che potevano generare le sue bombe e la barriera di Airwen che in vista di un potenziale scontro sarebbe sicuramente stata più utile di qualunque altra cosa.
    A discapito di ciò il viaggio proseguì tranquillamente. Il forte vento permetteva alla Poseidon di mostrare la sua reale velocità, l'odore della salsedine si sentiva da ogni punto dell'imbarcazione. Di tanto in tanto il capitano buttava lo sguardo in direzione del suo equipaggio, ignorando per un attimo solo ciò che Brusie aveva notato: le cascate illusorie che avrebbero permesso l'accesso all'arcipelago erano imminenti. Da quel momento il cielo si ricopriva di nuvole cupe, il vento che fino ad allora spingeva in una sola direzione divenne imprevedibile e l'ansia di non sapere cosa ci sarebbe stato dall'altra parte cresceva in coloro che non avevano mai navigato.
    Sigurd affrontò l'avversità senza timore e il coraggio fu premiato. Davanti agli occhi di tutti si estendeva uno specchio d'acqua assolutamente calmo, quasi come fosse la superficie di un lago. Cinque isole formavano un pentagono e al centro vi era ciò che a detta di Ludwig era l'isola in cui abitava la Caria. A dir il vero non fu difficile da credere: in lontananza si intravedeva l'estremità di una torre, ma a causa della fitta vegetazione e dalla forma collinare dell'isola era difficile giudicare quanto fosse grande.
    L'equipaggio era libero di sbarcare con la propria drakkar o di far scendere l'ancora e procedere per mezzo delle due scialuppe controllate da Philipp. Jason e Airwen - in quanto druidi - rappresentavano ciò che vi era di più vicino alla fede per Denrise e oramai conoscevano bene le sensazioni che si provavano quando ci si stava avvicinando a un luogo sacro e tendenzialmente mutavano a seconda della natura del dio a cui era legato un determinato spazio. Entrambi [2D20:16+6;7+5] riuscite a percepire una presenza assolutamente ostile e Airwen siccome aveva fatto un lancio più alto aveva notato un fatto assolutamente particolare: uno stormo di quattro strani gabbiani dal manto nero che stava volando nella vostra direzione cominciò a curvare fino a indirizzarsi verso l'isola centrale. Molti dei erano particolarmente legati alla natura e si diceva spesso che per mezzo di animali e piante anche i sacerdoti riuscissero a vedere cosa stesse accadendo in una determinata area. Airwen, eri certa che la Caria si era accorta del vostro arrivo. Brusie, invece, non si era accorto di ciò perché per l'ennesima volta gli spiriti che aveva pregato al tempio fecero risuonare la loro frase sibillina: Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra l'icastico e il chimerico. Nell'altro mondo anche la morte può morire. Da in qui in poi non potremo seguirti.
    Mentre i druidi erano alle prese con le loro cose da druidi, il resto dell'equipaggio non poté far a meno di domandarsi come il tutto stesse sembrando troppo facile. Insomma, nessun mostro marino a guardia delle isole? E dov'erano gli abitanti delle isole? Passando con la drakkar - o con le scialuppe - vicino alle varie isole era tutto fin troppo silenzioso. La vegetazione era prepotentemente rigogliosa al punto tale da non lasciar spazio ad abitazioni. Philipp notò qualcosa di strano: la vegetazione era sicuramente rigogliosa, ma sul terreno l'erba sembrava estremamente secca, quasi come se ci fosse stato un incendio. Becca invece si accorse di come una grossa chiazza scura vi stava seguendo. Affinando lo sguardo Riconobbe un numero inimmaginabile di avvincini. Sapevi come normalmente nuotassero molto più velocemente di come stessero facendo e se solo avessero voluto attaccarvi lo avrebbero già fatto.
    Non spiegava il motivo per cui stessero lasciando modo e spazio ai denrisiani di sbarcare su una qualsiasi isola, in fin dei conti perché chiederselo? Perché farlo quando lo sguardo di Sigurd stava diventando sempre più assente. Sto bene! Disse annuendo con lo sguardo, incapace poi di trattenere un sonoro sbadiglio che ben presto divenne contagioso su tutti voi.
    La situazione era strana, a tratti assurda, ma bisognava prendere una decisione sul da farsi, specialmente ora che l'immagine di questo mare piatto si stava facendo via via più rilassante e la leggera brezza diveniva sempre più piacevole.

    RevelioGDR


    Eccoci al terzo giro di post!
    Come sempre potete fare 2 azioni (e ricordo a tutti che parlare e tirar fuori la bacchetta non costa nessuna azione).

    Veniamo ai bonus che avete ottenuto a col precedente giro di post:

    Calypso: +1 al risultato del suo dado per 3 azioni a partire questo giro
    Philipp: +2 a coraggio per 3 post

    Jonathan e Rebecca -> non ho segnato danni sul post per non riempirlo di numeri ma le cose sono andate così:
    Stupeficium: 16+17-5= 28 danni
    Difesa: 13+7= copre 20 danni
    Innerva: 19+7= torna full vita

    Per qualsiasi dubbio scrivetemi sul gruppo o in pvt. Prossima scadenza: Giovedì 13 alle 23:59
     
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    Brusie Dunk
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    Uno sguardo di magma fu rifilato a Rebecca Wagner ed il tono acquisì le stesse tonalità di fuoco che furono riservate a Morrigan -La camomilla te la puoi anche ficcare nel culo!- Poi il druido battendo il pugno sul petto accettò l'incoraggiamento di Philipp si godette il volo della donna, elogiò Jonathan(elogio fatto nel post precedente) per poi ignorare tutto e tutti e dedicarsi alla sua sacca.
    Come previsto una decina di tentacoli viola scuro erano diventati i mezzi di locomozione del contenitore contenete tutte le bombe runiche e furono subito messi alla prova per seguire il loro padrone a prua. All'iniziò la sacca animata dovette prendere un po'di confidenza con la sua nuova vita e qualche tentacolo incespicò, ma la scena fu molto alla "barcollo ma non mollo" e, grazie alle altre estensioni, l'esplosione della nave fu scongiurata.
    La ricerca in mare invece non fu altrettanto proficua e non svelò nemici, tuttavia le cascate illusorie non tardarono a farsi vedere. -Eccole. A dritta!- la voce sputò quelle parole con la foga dell'eccitazione. Brusie non vedeva l'ora di farsi valere e se fosse morto...bhè, una bella valchiria lo avrebbe portato nelle sale dorate del Valhalla. In ogni caso lo attendeva un lieto fine.
    Superarle fu come cavalcare uno squalo con le mestruazioni, ma la bravura di Sigurd non aveva rivali al timone e dopo poco uno specchio d'acqua calmo e piatto li aveva accolti fra le sue braccia.
    Il problema, tuttavia, era che era troppo calmo e sereno.
    - É stato troppo facile Auga.- il druido presa la conchiglia dalla tasca e se la rigirò in mano come una reliquia. -C'è qualcosa sotto.- l'accarezzò -dobbiamo restare vigili, ma non preoccuparti, qualsiasi cosa succederà ti proteggerò io.- detto ciò rimise la conchiglia in tasca e assottigliò lo sguardo in direzione dell'isola centrale. A dire di Airwen, una druida che a malapena sopportava a causa della sua professione da insegnante aveva detto qualcosa a riguardo. La Caria avrebbe dovuto trovarsi là.
    Con grandi falcate si avvicinò verso Sigurd, la sacca hentay che gli trotterellava dietro, forte di un ormai trovata abitudine alla sua nuova natura. -Puntiamo lì giusto?- ed indicò la torre lontana -Potremmo provare a cavalcare la bassa corrente con la Poseidon e a 50 metri scendere con le scialuppe e nel caso io salgo con loro due.- Indicò Jonathan e Philipp, gli unici dell'equipaggio che lo convincevano veramente. Poi tornò a parlare di navigazione.
    -Non vorrei che la nave si incagliasse. Il terreno fangoso di queste lagune è terribile.- Chiuse in bellezza con l'ennesimo sputo da scarti di pesca. Stavolta il ponte fu risparmiato, l'obbiettivo del denso liquido era l'acqua stessa.
    Brusie sarà stato anche un folle, ma era pur sempre un predone da più o meno 25 anni.
    Avrebbe aggiunto altro, ma una voce familiare gli risuonò nella testa. Brusie sbiancò. -Gli dei non possono seguirci da qui in poi.- La voce pareva una marcia funebre. Chiuse gli occhi. -Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra l'icastico e il chimerico. Nell'altro mondo anche la morte può morire.- Le labbra tremavano come foglie d'autunno. - Qual..qualcuno ha già sentito questa frase. Lo..- si piegò in ginocchio, la testa a terra -Loro hanno ripetuto. Hanno ripetuto questo prima di...-Le lacrime iniziavano a far capolino come una pubblicità fastidiosa, quando una mano gli accarezzò la guancia. Un ondata di calore lo invase. Le dita che gli avevano dato energia erano le sue. -Gli dei non possono seguirmi, ma loro sono in me.- iniziò a rialzarsi. -Non mi potranno seguire, ma il loro occhio mi guarderà sempre ed io non posso deluderli!- E poi era Alexander ad avere manie di protagonismo.
    Tornò appena in tempo in piedi prima di sentirsi riempito da una sensazione di pace e sonnolenza. Si guardò le rune tatuate sui propri palmi. -Ma io ho già dormito- Scosse la testa e vide Sigurd sbadigliare e anche tutti gli altri dare segni di stanchezza. -No...yawn...non va bene-
    Sfilò di nuovo la bacchetta dal fodero e la puntò sul proprio petto per poi tracciare col vertice del catalizzatore il doppio triangolo incrociato di dagaz. -Chorium Runae!- poi, che l'incanto fosse andato bene o meno, puntò la bacchetta verso la spalla del predone più vicino, Philipp Garlic e tracciò di nuovo Dagaz, il segno del dio Dagr, figlio di Dellingr lo splendente e di Nòtt la notturna, ma anche runa relativa a Víðópnir il gallo cosmico che col suo urlo sveglierà gli eroi, preparandoli a combattere il caos del Ragnarock. -Chorium Runae!-. Indicò l'isola della Caria.-Lei sa che siamo qui! Dobbiamo restare svegli!-
    RevelioGDR


    Coraggio: 25
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    Intelligenza: 30
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    Tecnica: 25
    Intuito: 30
    Destrezza: 20
    Carisma: 30

    Skill: Mago Runico(Rune I) | Scudo Magico(Arti Difensive I)

    Oggetti portati: 6 Bombe runiche (-14pv): se colpiscono il bersaglio, infliggono danno fisso. (trasportate su sacca incantata dall'incantesimo del custode mobile)

    Azioni: -Spara consigli sulla navigazione e propone di salire con Philipp e Jonathan nella scialuppa.
    - Riferisce frase detta dagli dei (Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra l'icastico e il chimerico. Nell'altro mondo anche la morte può morire)
    -Vaneggia
    - Chorium Runae su sé stesso
    - Chorium Runae su Philipp
     
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    Jonathan Baker | Predone
    Di motivi per cui essere incazzato Jonathan ne aveva molteplici: c'erano donne sulla Poseidon, Edward Rocket stava sfruttando Denrise per i suoi sporchi fini e, soprattutto, Rebecca aveva preso le provviste della locanda senza il suo consenso.
    Dentro di sé i demoni scalpitavano, tuttavia riuscì a rilassare i nervi non appena sentì il tonfo del corpo della cameriera sul ponte della nave. Ciò gli bastava? Assolutamente no e per questo l'incitazione di Phil e Brusie e l'intervento di Jason furono per la bionda una vera manna dal cielo e non ultimo Morrigan che sottolineò come fosse possibile fabbricare armi in grado di galleggiare. LO SAPEVO, AVEVO RAGIONE IO! Guardò a quel punto Philipp con uno sguardo di sufficienza, incredulo per ciò che stava per dire. Quindi fateme vedé se ho capito bene, quello stronzo de Brugnir e il suo assistente non so' en grado de farme n'arma in grado de galleggià mentre er magitecnicologico - detestava le parole difficili - sì? Ahi, forse aveva sopravvalutato le capacità artigianali di Brugnir e forse era giunto il momento di appendere il martello al chiodo.
    In tutto ciò chi fu l'unica a beneficiare? Rebecca ovviamente poiché l'oste oramai si era dimenticato di ciò che era successo.
    Calì, ma certo che no, non vojo che cucini pe' tutti. E cos'era tutta questa gentilezza? Non penso che la cret-ehm Becca abbia preso cosa da cucinare. M'accontento pure se affetti un po' de prosciutto o se ce prepari qualcosa de buono. Ah, ok, era rimasto il buon caro e vecchio Jon.
    Il viaggio fu tranquillo e come navigatore riuscì senza problemi a dar le giuste istruzioni a Sigurd per raggiungere la loro meta. Lo sguardo del locandiere si fece più serio e feroce nel momento stesso in cui Brusie notò le cascate. Jonathan sguainò la bacchetta pronto a scagliare il più forte dei suoi incantesimi, ma rimase di stucco nel notare come al di là dell'illusione non ci fossero nemici su nemici ma solo un mare piatto. Che cazzo sta succedendo? Si disse, notando le prime isole che cominciava a scorgere. Avvicinarci troppo potrebbe essere un problema.
    Brusie c'ha ragione, dovemo calà l'ancora. Dopodiché osservò le due scialuppe e non si oppose alla volontà del druido di voler viaggiare insieme al locandiere e a Philipp. Sigurd, viene pure te! Aggiunse solo dopo che Airwen poté consegnargli la sua pozione, intromettendosi per un attimo nel discorso. Anche se ora ce dividemo, ce conviene rimané vicini. E puff, dalla sua piccola imbarcazione Jon era pronto a sentire le parole di Brusie che per qualche assurdo motivo trovò poco interessanti. Cioè non tanto piacevoli come la visione di quel mare piatto e della pace che attraversava quel luogo. Gli uomini di... ah, sì, intelletto, ippocampo, chimerico. Sì, nella scorsa missione c'ho avuto 'na visione con 'ste parole inventare. Non so cazzo vogliano dire, secondo me si so' inventati le parole. Jonathan non era il migliore degli alleati se si parlava di conoscenze o interpretare parole o segni.
    Poi notò Sigurd con un'aria assente e dopo il suo sbadiglio anche Jon ne fece uno. Odino marpione, c'ho sonno. Nonostante fosse indeciso su come agire alzò la destra per poi sferrare poderosissima pacca sulla spalle di Sigurd. Sei con noi? Non c'abbandonà. Già, peccato che poi pure il locandirere parve abbandonarsi a quella calma. C'era qualcosa che poteva o doveva fare per riprendersi? Probabilmente sì, ma l'omone era convinto di essere invincibile. Alzò la bacchetta in cielo. AHO', DEMOCE 'NA MOSSA. Per tenersi in qualche modo impegnato afferrò entrambi i remi e cominciò a remare in direzione dell'isola centrale.

    RevelioGDR


    Azione 1: Jon tira una pizza pacca contro Sigurd per mantenrlo attivo
    Azione 2: per tenersi impegnato e concentrato si arma di remi e comincia a remare in direzione dell'isola centrale

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    Empatia: 24
    Intelligenza: 20
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    Destrezza: 20
    Carisma: 32

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    Duellante Magico, Magia Verde, Resiliente, Magipredatore

    Oggetti
    Ascia barbuta, lanterna a olio, dadi truccati, bottiglia di rum
     
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    Morrigan Maverick
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    Il capo di Morrigan si tese verso il basso quando la drakkar terminò di parlare. Con un sorriso, il magitecnico fece intendere all'imbarcazione che sarebbe tornata da lei dopo aver completato la spedizione.
    I modi di Brusie gli erano sembrati fin troppo gentili per un denrisiano estremista come lui. Il tentativo di Philipp di marchiare il territorio, al contrario, gli ricordò un video di un Chihuahua che urinava sul padrone dormiente. Tutto ciò era divertente ma non abbastanza.
    Il vento scivolò tra i capelli di Morrigan riportando il denrisiano in Primavera. Un profumo famigliare catturò la sua attenzione e un sorriso splendente seppellì la preoccupazione nel suo volto. Con degli occhi raggianti, il docente sfiorò la spalla della collega «La Poseidon mi ha chiesto di ringraziarti per le protezioni che hai castato su di lei. Sei stata veramente in gamba.»
    Nel tono di Morrigan si trovava un pizzico di serenità e due cucchiai di gioia, proprio come si parla al nipote che ha appena riposto in ordine i suoi giocattoli. La Drakkar si era limitata a rispondere alle domande del magitecnico e dunque, in quel momento, quest'ultimo stava mentendo. Ma cercare di portare gioia era forse un reato?
    Il magitecnico avrebbe atteso un'eventuale risposta dell'amica fiammante per poi ascoltare anche gli altri membri della spedizione. Le parole di Brusie risvegliarono qualcosa in Morrigan, qualcosa di profondo. Infine, la sua teatrale reazione costrinse il magitecnico a strozzare una risata.
    Qualcosa gli cadde addosso, come una spessa coperta in una serata invernale. Il mago si sentì pesante e mite, come con una tisana calda tra le mani. Il gomito andò a coprire le labbra, tanto spalancate da sembrare le fauci di un leone «...Yawn.»
    Gli occhi tornarono sulla pozionista. La sua bellezza era la caratterista che spiccava maggiormente, proprio come in una rosa. Ma, come questo fiore, Airwen possedeva anche un affilato set di spine. Era sopravvissuta alla prima spedizione e alla festa di laurea di Aaron. Morrigan poteva contare su di lei.
    «Airwën, credo che dovremmo avventurarci nel mondo dei sogni per scoprire la natura di questo incubo.» Quelle parole enigmatiche gli sfuggirono dalla bocca accompagnate da un tono perplesso. Il mago distolse lo sguardo dall'amica per poi concentrarsi sulla cupola blu sopra di lui. La bacchetta avrebbe tracciato due "U" consecutive, come a voler disegnare un gabbiano stilizzato. Il magitecnico cercò di riportare alla mente il rumore delle ali dei gabbiani che abitavano i porti di Denrise mentre dalle labbra sarebbe fuoriuscito un deciso «Avis.»
    Se l'incanto fosse andato a buon fine, il magitecnico avrebbe imposto il seguente comando all'interno dello stormo "Siate le nostre vedette nel cielo durante questa spedizione. Come vedette, avvisateci in caso notiate qualcosa di strano, come un nostro attacco di sonno improvviso o simili. Ah, e se dovete avvisare Philip cagategli coriandoli addosso, grazie."
    Fatto ciò, si sarebbe voltato verso la druida un'ultima volta «Tra i due io sarò il più bello ma tu sei certamente la più sveglia. Ora lasciami tirare fuori il Lancelot che è in me» Con un gesto del capo, Morrigan avrebbe invitato Airwen a porgerle la mano sinistra. Dunque, una serie di fendenti fino a formare due triangoli gemelli nell'aria tra lui e lei «Chorium Runae» La runa scelta dal magitecnico era Dagaz ᛞ, dritta «So che solo il tuo talento da druida può competere con la tua abilità da pozionista. Spero di esserti stato d'aiuto.»
    Per quanto potesse concernere la distribuzione nella varie scialuppe, Morrigan avrebbe atteso gli altri per prendere una decisione (AKA ci si divide come deciso su telegram u.u).

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    Coraggio: 23
    Empatia: 28
    Intelligenza: 32
    Resistenza: 29
    Tecnica: 33
    Intuito: 30
    Destrezza: 20
    Carisma: 21

    Skill: Magitecnologo, Scudo Magico, Alchimia Fondamentale & Magia Elementale

    Generalità: Calzini e stivali color testa di moro per non finire con i piedi bagnati dopo le prime due gocce d'acqua. Pantaloni ampi, quasi alla zuava, ma più lunghi - almeno fino allo scarponcino -. Una cintura in cuoio e una camicia in cotone senza colletto e particolarmente larga, in modo da poter legare al suo interno la sua bacchetta all'avambraccio con qualche elastico che aveva rubato a delle amanti anni addietro. Dunque una pozione fumogena legata in petto con una serie di lacci all'interno della camicia stessa e una caramella gommosa nella tasca destra dei pantaloni.
    Oh, e per finire un pacchetto di gessi colorati nella sinistra.
    E non dimentichiamoci della giacca a tre quarti viola, l'impermeabile verde oliva e il mantello porpora
    .

    4 Oggetti:
    1 - Calzini propulsori
    2 - Gessi
    3 - 1 Pozione Fumogena
    4 - Una caramella gommosa a forma di pesce


    RECAP: Morrigan interagisce con AIRWEN

    Azione 1: Avis, per creare uno stormo di uccellini di carta con il seguente comando ("Siate le nostre vedette nel cielo durante questa spedizione. Come vedette, avvisateci in caso notiate qualcosa di strano, come un nostro attacco di sonno improvviso o simili. Ah, e se dovete avvisare Philip cagategli coriandoli addosso, grazie.) [Se si ha Empatia ≥25 è possibile, quando si lancia la trasfigurazione, inserire un comando base al’interno dell’animale in via di foggiatura.]
    Azione 2: Chorium Runae su Airwen, scegliendo Dagaz, dritta. [Rende più vigili]

    ✕ schema role by psiche
     
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    Denrise
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    JASON KRATOS BYRNE
    Druido
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    Rise a quello che il predone disse, tuttavia non potè fare a meno di alzare un sopracciglio «Stavo pensando lo stesso della mia bacchetta per te, Garlic. Tu guarda che coincidenza.» - non aveva mai odiato quel ragazzo, nonostante il suo utilizzo della magia nera lo aveva destabilizzato quasi un anno prima. «Visto? Anche i migliori sbagliano a volte, non vorrai tirarti indietro, adesso?» - rispose a Philipp con una leggerezza disarmante, come se fosse normale il loro discorso da pervertiti. C'era molta più confusione della volta precedente e questo aveva inefficiato anche la sua castazione, era chiaro. Sbuffò un paio di volte, mentre cercava di non pensare al peggio che avrebbero trovato. Forse il battibeccare divertente con Phil rendeva tutto molto più leggero e, a volte, non faceva pensare a quanto stessero andando contro la morte.
    Guardò verso la Capra, quindi, mentre scuoteva il capo «Credi che aggredendoci tra noi, questa missione possa filare liscia come l'olio? Sono inglesi, bene. Fanno schifo anche a me gli inglesi, ma ora come ora, se possono aiutare a salvare il culo di qualcuno, restano e tu dovresti imparare che da solo non puoi farcela. Quindi smettila di sbraitare come un'oca impazzita, che sembri un'isterica. E cerca di collaborare, solo così siamo riusciti a tornare tutti vivi dalla missione precedente.» - il suo sorriso caldo si allargò sul viso, mentre le sue parole uscivano con una pacatezza assurda.
    Ancora una volta fu Phil a raffreddare gli animi, con quella battuta successiva al racconto del druido. Roteò gli occhi al cielo «Se vuoi ti faccio provare anche il mio di paletto, Garlic. E' sempre in caldo.» - rise sommessamente per poi dedicarsi alla sua concentrazione.
    Sbuffò ancora e quando si avvicinarono alla metà, qualcosa di strano parve avvertire.
    Storse le labbra, quindi portò indietro i capelli lunghi e voltò lo sguardo ai presenti, prima di concentrarsi sull'isola - «Un luogo sacro dove proprio non ci vogliono... Chi mai sarà questo dio o dea avversa?» - si domandò quasi retoricamente, cercando di guardare verso l'isola alla ricerca di un qualche segno della presenza di un dio, un tempio, un totem o quel che poteva esserci.
    Prese la bacchetta «Occhiali Evocationis!» e velocemente tracciò, con la punta di essa, il simbolo di saturno, procedendo in senso orario, partendo dal segmento verticale di sinistra; una lieve stoccata e il blu elettrico che si sarebbe generato avrebbe evocato, con la stoccata un paio di occhiali da vista. Se questo incanto fosse riuscito, la punta della bacchetta si sarebbe mossa per disegnare le rune di Kenaz e Pert, per poi toccare il centro della fronte del mago «Supra Oculus» - mormorò, sperando di riuscire in quel che voleva fare, per poter avere una visione migliore, cercando di scrutare oltre quella fitta vegetazione se ci fosse qualcosa che li aspettava: fonti di luce magica, per esempio.
    Tuttavia, mentre scrutava l'orizzonte con quella vista un po' più ampia, Jason iniziava a sentirsi gli occhi pesanti. Si sedette un po' meglio, ma le palpebre scendevano da sole, come se fosse così stanco che manco avesse fatto le ore piccole. Forse il fissare tanto tempo su quell'isola, lo aveva fatto stancare, o magari era un'effetto collaterale della visione alterata.
    Sbatteva le palpebre a poco a poco più pesantemente e il tempo in cui erano chiusi, gli occhi, si faceva sempre più ampio.
    Scrollò il capo e si strofinò gli occhi - «Mi sento particolarmente... » - uno sbadiglio enorme, interruppe la frase - «... assonnato ... anche io... non è... normale... restiamo svegli, ragazzi...» - cercò d tenere gli occhi il più aperti possibile.
    Azione 1: Decide di evocare un paio di occhiali con evocationis
    Azione 2: utilizza Supra Oculus per cercare di scrutare il più possibile l'orizzonte, soprattutto in cerca di forze magiche.
    Quirk Attivo: -
    Equipaggiamento: -
    Skill:
    Magia Verde I
    Arti Elementali I
    Coraggio: 25
    Empatia: 30
    Intelligenza: 23
    Resistenza: 32
    Tecnica: 26
    Intuito: 21
    Destrezza: 22
    Carisma: 28
    Druido
    Quirk:
    Frangibarriere: le grosse competenze runiche di Jason lo rendono un eccellente distruttore di barriere. +1 a Coraggio se tenta di spezzare una barriera; +2 se impiega una runa


     
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    Doc.POZIONI_DRUIDA
    AIRWËN
    O'NEILL

    Forse cercare di creare due barriere una dopo l'altra non era il massimo, tanto che percepì la prima intorno alla nave concretizzarsi, mentre la seconda era così intangibile che dubitò avesse funzionato... Per sua fortuna non successe niente, nel caso avrebbe riprovato nel momento in cui fosse comparso il pericolo.
    Continuava a controllare l'orizzonte osservando il tempo che cambiava ad una allarmante velocità, innaturale come lo era quella missione fin dalla sua partenza.
    Per loro fortuna questa volta c'era con loro Singurd che affrontò la tempesta alla perfezione.
    Quando raggiunsero la zona scoperta nella precedente navigazione e si videro le cascate, trattenne il fiato fincè non le ebbero attraversate completamente, confermando non solo che erano mere illusioni, ma che oltre esse vi erano le isole della leggenda raccontata dal saggio druido, le stesse che formavano un pentacolo e su cui dimoravano le sacerdotesse che proteggevano il villaggio, e tra le quali vi era sicuramente Caria.
    Entrati in quei invisibili confini, la magia esplose intorno a lei.
    Se a Denrise riusciva a percepirla forte, in quel posto poteva quasi toccarla, una concentrazione così grande da inondarla, entrarle sotto la pelle come per nutrire il centro della sua magia.
    Chiuse gli occhi e un accenno sorriso le comparve sul viso, assorbendo quanta più energia riuscisse a raccogliere intorno a sè, un senso di serenità che lentamente s'impossessava di lei. Era quasi soporifera, la dolce ninna nanna che le cantava la madre quando piccola prima di addormentarsi, la sua delicata e calda carezza sulla guancia per rassicurarla che la mattina dopo ci sarebbe stata, col suo bellissimo sorriso e gli occhi di un azzurro intenso... fino al giorno in cui la lasciò, e il giorno dopo non la trovò come le aveva promesso la sera prima.
    Senza preavviso Morrigan< le chiese di allungargli la mano, così ubbidì curiosa e lo guardò stupita quando sembrò cercare di inciderle magicamente una runa, riconobbe una Dagaz ᛞ dritta. Era druida, come poteva non conoscere le rune anche se stava ancora studiando per poter maneggiare quell'antica arte alla perfezione come avrebbe voluto.
    Lo ringraziò e in risposta, con un movimento quasi provocante, gli aprì i primi bottoni della camicia e con la bacchetta cercò di tracciargli sul bicipite destro la runa "Perth" ᛈ dritta. Mentre la sua bacchetta scivolava sulla sua pelle con l'intento di incidergli magicamente il simbolo sacro, come una penna su un liscio foglio di carta, dalle sue labbra la formula runica << Chorium Runae>> venne pronunciata con fermezza e chiarezza.
    Stava controllando se il suo incanto avesse funzionato, che uno strano torpore l'avvolse, come un abbraccio amorevole, facendola rilassare, tanto che per un attimo dimenticò ogni preoccupazione per quel viaggio.
    Sentì il bisogno di esser sorretta, come che tutta la magia assorbita fin'ora e che ancora saturava l'aria stesse diventando quasi pesante e soffocante.
    Lentamente si adagiò contro l'amico, il petto di lei si appoggiò al suo braccio, mentre la mano strisciò lungo la sua schiena per afferrargli la camicia a livello delle spalle, il viso che gli sfiorò la guancia.
    Il suo sguardò volse casualmente verso il cielo e fu in quel momento che notò uno stormo di quattro strani gabbiani dal manto nero che stava volando nella loro direzione ma per poi curvare fino a indirizzarsi verso l'isola centrale.
    Come una secchiata di acqua fredda si raddrizzò, senza aver più bisogno di appoggiarsi contro l'amico. Ora sentiva di esser osservata con maggior chiarezza benchè il torpore perdurasse e minacciasse di farla addormentare.
    << Caria sa che siamo arrivati! Quelle creature devono esser sue evocazioni - le indicò ai compagni, mentre parlava con la voce abbastanza alta da farsi sentire facilmente - Temo che le creature non ci hanno attaccate perchè LEI vuole che la raggiungiamo... all'isola centrale dove si sono diresse quegli strani volatili.>>
    Forse non era il suo incanto ad aver tenuto lontane le creature marine, forse un'altra entità li voleva in quel posto mistico, ma per quale motivo?
    "Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra l'icastico e il chimerico. Nell'altro mondo anche la morte può morire" ogni volta che pensava alla voce sentita nella sua testa la prima volta, le stesse parole scritte sul diario del capitano Ludwing uno strano timore l'assaliva.
    Cosa potevano mai voler dire? Quando icastico e chimerico non erano distinti? E come poteva morire la morte stessa?
    L'unico modo per uccidere completamente qualcuno, era privargli della reincarnazione o del riposo eterno, e l'unico modo era distruggerne l'anima, l'unica cosa immortale nei loro corpi oltre alla loro magia che però tornava alla Natura al momento della morte, come poi il corpo... cenere alla cenere, polvere alla polvere. Solo l'anima ascendeva.
    Creare horcrux andava contro quella stessa legge universale, proprio perchè frammentava l'anima, ma poteva anche esser... distrutta?
    I predoni che li avevano attaccati la volta precedente si comportavano da "zombi" perchè non avevano più un'anima? Mossi come burattini da una sacerdotessa malvagia immischiata nella necromanzia?
    Forse stava vaneggiando, ma sicuramente la frase non prometteva NIENTE di buono per loro...
    Quando venne proposto di raggiungere la terra ferma con le scialuppe di Philipp non ne fu particolarmente felice, anche se si trattava di un tratto breve non le piaceva avvicinarsi tanto a quel mare inquietante, che chissà cosa nascondeva, con un misero pezzo di legno galleggiante, ma non avevano altre scelte e sicuro nuotare era una scelta ben peggiore.
    Mentre decidevano il dafarsi e come dividersi sulle piccole imbarcazioni, Airwen rapida prese i remi che avrebbero usato e li posizionò tutti vicini.
    Concentrandosi su di essi, isolandosi mentalmente da rumori e voci esterne, cercò di tracciare con la punta della bacchetta una "e", terminando con una stoccata finale nella loro direzione e al contempo dire decisa << Totum Corpus Locomotor!>>
    Se avesse funzionato, i remi si sarebbero animati non appena avessero toccato tutti l'acqua, remando da soli verso l'isola.
    Sperava di evitare ai compagni uno sforzo fisico inutile e soprattutto permetter loro di poter intervenire in caso di bisogno/attacco mentre attraversavano il breve tratto di acqua tra la nave e la spiaggia dell'isola.
    Appena finito, optò per salire sulla stessa scialuppa di Morrigan e attese speranzosa che il suo incanto trasfigurativo prendesse vita, ma appena notò lo sguardo sempre più assente di Sigurd, preoccupata gli urlò << Usa la pozione!>>

    25 anni _ MEZZAVEELA _ Irlandese _ Outfit
    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    AZIONE 1: Incide runa a Morrigan
    AZIONE 2: Incanta i remi affinchè remino da soli fino all'isola

    [STATISTICHE]

    Coraggio: 21

    Empatia: 32

    Intelligenza: 32

    Resistenza: 24

    Tecnica: 22

    Intuito: 25

    Destrezza: 25

    Carisma: 31



    [SKILL]
    MED I
    Il mago ha dedicato la propria vita alla cura delle persone, studiando come riconoscere sintomi e segni clinici che portino ad una corretta diagnosi e terapia per le principali patologie magiche e babbane.
    Le sue elevate competenze mediche gli fruttano un bonus di +4 al dado per qualsiasi azione di cura o diagnosi, incluse quelle magiche.
    POZ I
    Il mago ha scelto la sottile arte delle pozioni, imparando di destreggiarsi tra ingredienti, ricette e proporzioni da rispettare.
    Il mago sa eseguire agilmente le pozioni facili e di media difficoltà in maniera autoconclusiva, inoltre gode di un bonus di 4 nel momento in cui prepara una pozione o cerca di indovinarne la composizione.
    Un vero pozionista non può uscire mai senza i suoi amati intrugli e infatti 3 pozioni occupano per lui un solo slot.

    [QUIRK]
    Chiamatemi healer: La sue pozioni curative sono un vero portento: recuperano 1 PV aggiuntivo al ferite, +2 se la salute del ferito è inferiore al 50%.
    Protezione di Danaan: La dea madre ha toccato la druida ed imposto su di lei la sua benedizione: la chioma e la pelle della sacerdotessa sono estremamente resistenti al fuoco, al punto che i danni di questo elemento le causano meno danno e malus meno duraturi (-2 al danno; -1 turno ai malus).

    [EQUIPAGGIAMENTO]
    - Bacchetta
    - 1 Pozione Cura Ferite (ripristina 7 PV)
    - 1 Pozione Cura Ferite (ripristina 9+1 PV) [d20:18+4 +1pv di cura da quirk]
    - 1 Antidoto Mentale: Cura stati mentali alterati e ripristina 3pv [d20:19+4 +1pv di cura da quirk]
    - 1 Pozione per Prevenire Stati Mentali alterati e cura 1pv (dura per due turni dopo il post in cui la si beve) [d20:14+4 + 1pv da quirk] --> Data a Sigurd
    - 1 Pozione Extimulo Potente: nei due post successivi dopo l'utilizzo il mago che la assume avrà +5 al dado per colpire e +5 al danno.


    Nome: Incantesimo di Marchiatura
    Formula: Chorium Runae
    Movimento: tracciare mentre si recita la formula la runa interessata
    Effetto: il mago può incidere, anche a distanza, rune sulla pelle delle persone, provocando loro effetti positivi o negativi (Rune Opposte) temporanei. Le rune appariranno sulla pelle col colore tipico della scrittura del mago.
    Note: la riuscita e la durata dell'incanto dipenderà da Tecnica; la potenza dell'effetto scalerà su Empatia per gli effetti positivi e Intelligenza per quelli negativi.

    RUNA: ᛈ PERTH Incrementa le azioni a turno di uno o più maghi



    Nome: Incanto di Animazione Controllata di Massa Minore.
    Classe: Trasfigurazione
    Formula: Totum Corpus locomotor
    Movimento: tracciare con la punta del catalizzatore una "e" che termina con una stoccata finale in direzione dell'oggetto o degli oggetti da animare.
    Effetto: un ampio fascio di luce blu elettrico investe i bersagli inanimati e li anima. Questi saranno privi di una propria volontà ed eseguiranno dei comandi semplici impartiti dal mago o dalla maga che ha eseguito l’incantesimo.
    Note: L'incanto ha un raggio massimo di 5 metri.
    Oggetti piccoli animabili= Tecnica/5(in difetto).
    Oggetti medi animabili= Tecnica/10(in difetto).
    Oggetti grandi animabili= Tecnica/20(in difetto).
    Intelligenza ≥20 gli oggetti animati di taglia piccola potranno levitare
    Intelligenza ≥30 gli oggetti animati di taglia media potranno levitare
    Intelligenza ≥40 gli oggetti animati di taglia media potranno levitare
    Il mago, compiuto l'incanto, dovrà dare un ordine agli oggetti animati ed essi faranno di tutto per portarlo a termine. Se si desidera dare un nuovo ordina si dovrà ripetere l'esecuzione dell'incanto.
    Ogni turno il mago dovrà spendere 1 azione. Essa varrà come azione degli oggetti animati.
    Se si vuole che agiscano due volte, sarà da spendere anche la seconda azione.
    Con la spesa del punto azione è possibile far agire tutti gli oggetti animati, basta che il comando sia lo stesso.
    Si può decidere di escludere qualche oggetto dall'eseguire il comando.
     
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    UzIa
    Calypso O'Queen Carpentiere

    Parlato - Pensato - Ascoltato


    Il viaggio proseguì abbastanza tranquillamente, più o meno. Ovviamente "tranquillità" era una parola che nel dizionario Denrisiano non esisteva affatto, Calypso però non era Denrisiana al 100% quindi evitò di intromettersi nei discorsi degli altri membri dell'equipaggio e stette per lo più per conto suo, osservando il mare scorrere.
    Dopo un po' riuscì a rilassarsi e ignorare il casino che succedeva attorno a lei e i discorsi ad alta voce di alcuni suoi compagni di viaggio, fino a quando non giunsero vicino alla loro destinazione: nuvole tutt'altro che rassicuranti iniziarono a ricoprire il cielo, l'aria si fece tesa e pesante.
    Poi, ecco lì l'arcipelago, composto da cinque isole che sembravano formare un pentagono. Era quella la loro destinazione. Ma qualcosa palesemente non andava: la calma era troppa, persino per lei. Si trattava di una calma inquietante, che faceva percepire che qualcosa non andava. Dove erano le persone?
    Stava riflettendo su questo quando sentì Sigurd: Sto bene! Si voltò verso di lui e notò che non stava affatto bene. Sembrava stranamente stanco, le palpebre si stavano facendo pesanti, lo poteva notare. E allora si accorse di non sentirsi tanto bene anche lei. O meglio, si, si sentiva bene, fin troppo bene. L'aria di quel posto, il panorama così sereno e pacifico... sentiva di potersi sedere là a riposarsi volentieri. Sbdigliò anche lei come Sigurd e si appoggiò al parapetto.
    Nella sua testa, un campanello d'allarme suonò. Sapeva che non era normale, sapeva che c'era sicuramente un pericolo in vista, ma cosa poteva fare per mantenersi sveglia? La runa di Jason sarebbe bastata a proteggerla da quell'incanto o qualunque cosa fosse?
    Scosse la testa cercando di mantenersi sveglia e osservò alcuni degli altri prendere le scialuppe per proseguire il viaggio. Avrebbe dovuto farlo anche lei? Il suo compito da carpentiera le imponeva di occuparsi della nave, cosa avrebbe dovuto fare?
    Si avvicinò quindi a Jason, che a parte John era quello con cui aveva un po' più di confidenza all'interno della ciurma e che ancora non aveva raggiunto le scialuppe.
    Tu credi sia saggio? Accennò con la testa alle scialuppe e ai ragazzi che avevano iniziato ad andare. Anche Airwen sembrava aver optato per seguire gli altri ma non era sicura di voler andare.
    RevelioGDR


    Statistiche:
    Coraggio: 27
    Empatia: 20
    Intelligenza: 25
    Resistenza: 30
    Tecnica: 30
    Intuito: 26
    Destrezza: 25
    Carisma: 20

    Skill: Magitecnologo; Incantesimi Avanzati
    Quirk: Riparatrice d'emergenza: Cal ha scelto la via della carpenteria e mettere a rischio la sua vita per adempiere il suo compito non la spaventa.
    +2 a Destrezza se impiega l'intero turno a riparare qualcosa.

    [/QUOTE]
     
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    Denrise
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    Philipp Garlic
    Predone | 26 anni
    Agrodolce era la partenza, così come le persone che lui aveva re-incontrato. Se infatti Jonathan e Morrigan is stavano impegnando a fargli saltare i nervi, quanto bastava per gonfiargli la vena temporale e farlo sbottare qualcosa come "Se paghi, puoi avere tutto" al povero Jon, in altri momenti li avrebbe voluti sposare tutti, persino Jason.
    "Non c'è pericolo" malignò lui "Sono troppo vivo e caldo perché ti si rizzi" rise apertamente, anche se non quanto il simpatico spettacolino offerto da Rebecca e Jon.
    Jon lo aveva dunque anche divertito, ma alla fine nessuno gli regalava soddisfazioni quanto la trasfigurazione (ciao avversaspeccio strano!) e Jason "Tu sei un druido: io non insegno a curare persone a te e tu non pretendi di usar paletti con me" ghignò, incrociando fieramente le braccia e lasciando il viaggio proseguire, nel mentre il biondone si chiedeva da dove spuntasse quella forma strana di avversaspecchio 'Chi cazzo vorrebbe mai uno specchio di merda così?' si diceva lui, osservandolo quasi schifato, manco fosse di design, ma solo di un incidente frontale.
    Il ragazzo concluse la sua contemplazione solo quando fu ormai nei pressi delle cascate 'Ci siamo' pensò lui alzandosi.
    Non era un druido, ma il cambio del vento lo percepì, forte e chiaro e ben presto rivide le cascate illusorie 'Ci siamo davvero'
    Strinse forte il suo catalizzatore ed osservò le cupe nuvole manco fossero loro il nemico, nel mentre il vento scompigliava furioso i suoi capelli. Sigurd non si diede pervinto ed avanzò, superando le illusioni e giungendo in un mare placido come una tavola da surf, costituito sostanzialmente da sei isole.
    'Troppo... calmo' vi era una pace assoluta in quel luogo, il che era molto compatibile con ciò che sapevano delle Caria, eppure Phil ricordava chiaramente i Gaunt e sapeva perfettamente come fossero creature oscure, aliene a quel posto 'Quindi o non sono di questo posto... o...' o era una trappola.
    Phil prese il proprio avversaspecchio e vi si riflesse, per vedere se qualche suo nemico fosse ora nei pressi, salvo poi levare lo sguardo e guardarsi intorno, quanto bastava per notare una cosa anomala "Vedo del terreno strano" indicò la folta vegetazione, verdissima "Sembra che brucino la terra o qualcosa del genere" disse, un po' a tutti, ma soprattutto a Sigurd "Forse sono riti di Magia Verde" propose infine.
    Vi erano molte ragioni per ciò che Phil aveva notato, ma molte meno per le ombre che vennero presto segnalate 'Merda...' gli avvincini non erano certo tra le creature più pericolose al mondo, ma in grosso numero sapevano essere una grossa rogna, specialmente durante uno sbarco 'Dobbiamo stare attenti' pensò lui nel mentre si dava retta a Brusie e si gettava l'ancora, per avviarsi su due scialuppe, riviste precedentemente da lui 'Dovrebbero reggere' si disse lui salendo su una scialuppa con un gruppo di tutto rispetto, formatosi anche per merito proprio del bizzarro uomo.
    "Sei uno sveglio" disse infatti il cacciatore a Brusie, giusto per ricordarci quanto fosse fuori come un balcone anche lui.
    Si sedette e si assicurò che anche l'altra imbarcazione si caricasse correttamente, quindi osservò le onde, in cerca di pericoli, sviluppando ben presto quella che credette noia 'Che palle... meglio spiare i vampiri al bar' pensò lui sbadigliando come un leone della savana, pensando per un istante di essere stato anche contagiato da Sigurd salvo poi comprendere l'errore e preoccuparsi a sua volta.
    'Merda!' assistette alle pacche di Jonathan quasi con paura, ringraziando per una volta quanto lui urlasse, anche se dovette essere grato ancora di più a Brusie, il quale gli incantò addosso una runa, nel mentre Jon iniziava a remare per non addormentarsi.
    "Grazie" affermò diretto all'uomo che lo aveva incantato, sistemandosi sulla nave, posando a terra il proprio borsone e ruotando la sua alabarda per esporre al cielo la lama inferiore 'Concentrati Philipp: non puoi dormire' lo aveva detto Jon, lo diceva Brusie e persino un tontolone come lui ci era arrivato, quindi non esitò ed afferrò la lama con la mano mancina, quella non dominante.
    'Vivi il dolore e sta sveglio' afferrò non con troppa forza la lama, quanto bastava per sentir dolore e vedere un rivoletto di sangue nel mentre si mordeva un labbro 'Devo concentrarmi sul dolore e stare sveglio' si ripeteva lui, senza mai socchiudere gli occhi, per paura di addormentarsi.
    Ripose la alabarda quindi afferrò il catalizzatore, ponendosi se possibile al centro dell'imbarcazione: se del resto Jonathan si stava mostrando per le sue doti muscolari, lui doveva distinguersi con la bacchetta, salvando tutti i presenti dagli avvincini o da altre creature marine, servendosi della magia che meglio conosceva (Orbis).
    'Sei un Cacciatore e hai ben due rune incise, Philipp: vedi di darti da fare' si ripeteva per tenersi sveglio "Se qualcosa si avvicina troppo lo spezzo in due" sussurrò ai compari, per chiarire le proprie intenzioni.
    RevelioGDR


    Phil parla un po' con tutti.

    - guarda nell'avversaspecchio
    - afferra con la mano non dominante (sinistra) la seconda lama della sua alabarda, realizzata in argento di Thor, che combatte la magia oscura. La afferra con non troppa forza, e si concentra sul dolore per non dormire
    - Orbis su qualsiasi cosa venga percepita da Phil come un pericolo (specialmente creature come appunto gli avvincini)

    attivo un quirk
    Luce del Cacciatore
    Philipp ha fatto della caccia all’oscuro una vocazione, tanto che ha la facoltà di manifestare Orbis come due paletti scagliati.
    I due paletti non sono tangibili ma possono provocare danni da perforazione tra cui sanguinamento.


    al netto dei provini, riepilogo philipp
    Coraggio: 35
    Empatia: 34
    Intelligenza: 20
    Resistenza: 34
    Tecnica: 40
    Intuito: 27
    Destrezza: 20
    Carisma: 20

    Skill: Alchimia 1, Duello 1, Resilienza 1, Magitec 1; Oggettista Magico (2°liv)

    Equipaggiamento:
    - Jeger [d20]: alabarda con scure, lancia e uncino in argento di heimdallr e lama posteriore in argento di Thor
    - 1 paletto in frassino (narrativo)
    - 2m di cavo in metallo con da un lato un rampino
    - Kit del pronto soccorso: cerotti, fasce, disinfettante, 1 pozione di cura ferite (+7pv), 1 antidoto ai veleni comuni, 1 pozione peperita (cura il raffreddore), 1 pomata antiscottature.
    - 1 avversaspecchio strano

    Rune attive: dagaz? e Tiwaz
     
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    Denrise
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    Rebecca Wagner | 35 y.o
    Okay, il suo scudo non aveva totalmente retto allo stupido gesto di Jonathan, tuttavia -probabilmente- le evitò conseguenze ben peggiori delle semplici ferite. Riuscì quindi a rialzarsi, dopo essere stata scaraventata a chissà quanti metri di distanza, e ad eseguire su di sé un Innerva che riuscì piuttosto bene, facendole recuperare quel po' di vitalità che aveva perso. Ora era nuovamente pronta all'avventura. Non vedeva l'ora di mettersi in gioco e scoprire se il suo sogno fosse davvero realizzabile o stesse solo perdendo tempo inseguendo l'ombra di un desiderio partorito in giovinezza. Si lisciò i capelli, guardando con un cipiglio irritato il suo capo, ma lei non era in grado di portare rancore o almeno non ci era mai riuscita perché nessuno le aveva mai dato un motivo abbastanza grande.
    Una risatina lasciò le sue labbra alle parole di Brusie, in concomitanza con un quasi impercettibile movimento della testa. Oh andiamo, sorridi un po' bofonchiò, incrociando le braccia sotto il seno e chiedendosi quanto mancasse all'arrivo, prima di udire altre parole di Jon. La cretina sibilò, lanciandogli un'occhiataccia. Ha preferito evitare cose che andassero cucinate; potremmo non avere modo di cuocere, se sbarcheremo da qualche parte... e mangiare carne cruda penso non faccia molto bene. Spiegò, roteando gli occhi al cielo. Ho anche del rum, se volete aggiunse, con un'alzatina di spalle, prima di liquidare completamente l'argomento. Aveva altro a cui pensare, come il fatto che ormai mancasse poco allo sbarco e che avrebbero dovuto procedere con delle scialuppe. Sarebbe stato un problema se la nave si fosse incagliata. Quando fu ora di salire a bordo delle scialuppe, lo fece senza esitare un attimo, anche se si sistemò in quella che conteneva meno persone possibili che la odiassero e si guardò attorno. Era tutto così tranquillo, lo specchio d'acqua così placido... quasi veniva voglia di stendersi sul fondo della barchetta e schiacciare un pisolino, per quanto fosse conscia di non potersi lasciar andare al dolce far nulla. Si guardò attorno. Sembrava tutto troppo calmo, decisamente troppo tranquillo... finché... ehm ragazzi, non vorrei allarmarvi ma quelli... quei cosi ci stanno seguendo affermò poi, indicando la macchia di Avvicini dietro di loro e sbattendo un paio le volte le palpebre per assicurarsi che fosse reale. Non era più sicura se lo fosse o se fosse solo un sogno, vista l'impellente voglia di stendersi. Ma non sembrava una cosa solo da lei, visto che anche gli altri sembravano stanchi, il capo villaggio per primo. Infatti il suo sbadiglio era realmente contagioso, tanto che venne naturale anche a lei, quindi si coprì la bocca con la mano destra. Sono sicura che siano nuotatori più bravi di così, cosa c'è dietro? Come mai non ci aggrediscono? Domandò un po' al vento, stiracchiandosi e annuendo alle parole di Jason. Non sarebbe male prenderci una pausa... e riposare un po' sussurrò, producendo un nuovo sbadiglio, mentre apprendeva parecchio passivamente tutto ciò che veniva detto dagli altri, dopodiché si ricordò dello zaino che aveva ancora in spalla. Era quello per le provviste con l'incantesimo estendibile irriconoscibile, mentre a tracolla aveva quello con gli strumenti che aveva deciso di portare con sé, anche se forse avrebbe potuto metterlo dentro l'altro zaino. Si ricordò un dettaglio già detto in precedenza. Ehi, qui dentro ho scorte di Rum per parecchie persone, magari possono aiutarci a tenerci svegli? tentò, combattendo quella sensazione di torpore che la stava ghermendo con estrema dolcezza. Certo che farsi i fatti suoi e starsene a casa -mangiando e bevendo gratis al Canto- non sarebbe stata una cattiva idea, ma Becca era prontissima ad affrontare qualunque sfida, non certo Morfeo che cercava di portare tutti loro nel suo regno!
    RevelioGDR


    jonathan baker Jason K. Byrne Lord Scimius

    Stat.

    Coraggio: 25
    Empatia: 30
    Intelligenza: 25
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 25
    Destrezza: 25
    Carisma: 30

    Skill:
    Resilienza & Magia verde

    Oggetti:
    Bacchetta obv, lanterna ad olio, bibbia (SI. PROBLEMI?), un coltellino ed un kit di pronto soccorso

    Azione 1: Prova ad avvisare tutti degli Avvicini
    Azione 2: Offre il rum. Magari davvero aiuta a restare svegli XD
     
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    Sigurd, Jonathan e Philipp si ritrovarono in mare con un equipaggio estremamente diverso dal solito. I predoni, infatti, erano abituati a solcare i mare con gente estremamente impavida che faceva della forza bruta il proprio cavallo di battaglia. A questo giro, invece, l'intero gruppo parve utilizzare un approccio più cauto forse a causa dell'essenza stessa della missione che stavano affrontando. Brusie, per esempio, si unì alla falsa riga dei tatuatori runici cercando di rendere maggiormente vigili se stesso e Philipp. Gli effetti non furono dei migliori [(8;2)+10] La prima runa riuscì sicuramente meglio della seconda, tuttavia non riuscì ad annullare del tutto quella sensazione di calma e tranquillità che lo circondava. Philipp, invece, ne parve uscito con un semplice tatuaggio, se non altro Dagaz era tra le rune più belle dell'intero Aett. La stessa runa fu utilizzata anche da Morrigan e con un effetto non assai dissimile [2+7]: la rossa ne uscì con un segno evidente, ma privo di potenziale magico. Non tutto però era perduto: l'avis del docente fu eseguito in maniera magistrale [17+7], riuscendo così a evocare ben tre gabbiani che capirono l'ordine riferitogli e cominciarono a svolgere il ruolo di vedetta e ricognizione.
    L'ultima prodezza runica fu svolta da Airwen. Oramai la stanchezza cominciava a farsi sentire tra i membri dell'intero equipaggio e lei parve risentirne più di tutti. Era intenzionata a incidere la runa Perth dritta, ma come se il cervello avesse per un attimo smesso di connettere a causa del sonno la incise rovesciata [1+5]. A seguito dell'incisione Morrigan non si sentì affatto più vigile, se non il contrario e in quel dolce navigar perdesti completamente la concentrazione, fissando l'isola di fronte con l'espressione di chi al momento era completamente assente. Decisamente meglio riuscito fu il secondo incantesimo [16+5] e subito dopo aver pronunciato la formula entrambi i remi della scialuppa cominciarono a muoversi, diretti verso l'isola centrale.
    L'altra scialuppa era mossa dalla forza non indifferente di Jonathan che riuscì in minima parte a combattere il sonno sia grazie all'attività fisica sia grazie alla pizza che ricevette da Sigurd in risposta a quella che gli aveva dato. Ovviamente l'intento di nessuno dei due era quello di farsi necessariamente male, così come non lo era il trafficare con l'alabarda di Philipp. Inoltre, guardo nello specchio il cacciatore non osservò nulla e ciò poteva significare tre cose: lo specchio non percepiva come ostili le presenze che sentiva, tali presenze erano troppo lontane per essere avvertite o al momento non vi era nessuna presenza ostile, compresi gli avvincini che altrimenti non avrebbero esitato ad attaccare.
    Lungo il tragitto l'equipaggio poté osservare le sponde delle prime isole e Philipp ipotizzò come la vasta vegetazione in qualche modo bruciasse la terra, ma Sigurd scosse fermamente il capo. Non credo. A me sembra che ci sia stato un incendio e solo in un secondo momento sono cresciute le piante. Ovviamente in natura era impossibile che piante così grandi e addirittura alberi potessero crescere in ben poco tempo, tuttavia l'arcipelago era pregno di un'energia magica non indifferente, chissà se era la stessa che stava man mano tentando il sonno dell'equipaggio. A Brusie, invece, non fece alcun segno quando propose di proseguire in direzione dell'isola centrale e stappò la pozione che Airwen gli aveva consegnato non appena gli fu consigliato di berla. Scosse il capo, crucciò appena lo sguardo a causa del sapore e la sensazione di spossatezza dovuta alla calma e alla quiete del luogo scomparve in un istante. Mi sento meglio. Aveva ingerito una pozione in grado di annullare gli effetti delle magie che operavano a livello mentale e ciò diede la certezza alla pozionista che il gruppo stesse combattendo contro un qualche tipo di magia. Non era chiaro se si trattasse di un incantesimo, un rito o una barriera ed era impossibile intuire anche chi o cosa lo avesse generato e da dove.
    La torre dell'isola centrale si faceva sempre più grande man mano che si avvicinavano alla spiaggia e uno dopo l'altro ogni gabbiano evocato da Morrigan crollò in acqua, ritrovandosi poi a galleggiare e divenire preda degli avvincini. Ciò che sorprese praticamente tutti, Sigurd compreso, fu come nonostante l'impatto con l'acqua e gli innumerevoli morsi i rapaci non riuscirono a svegliarsi. Ok, forse questo era il momento migliore per accettare il rum proposto da Rebecca.
    Prendere sotto gamba quel sonno poteva rivelarsi un errore fatale.
    Senza troppe difficoltà le due scialuppe arrivarono sulla spiaggia dell'isola centrale. La sabbia era di una sfumatura di giallo tendente al bianco. Il cielo era placido e si vedevano le cupole nuvole irradiate dal debole sole prima del crepuscolo. Non doveva essere tipo l'ora di pranzo? Assolutamente sì, ma il fuso orario di Papua Nuova Guinea era estremamente diverso da quello di Londra e da lì a poco sarebbe cominciato l'imbrunire.
    Brusie e Airwen calpestarono qualcosa di strano, era duro ma anche molle allo stesso tempo. Rivolgendo lo sguardo verso di esso i due avrebbero potuto notare resti di cadaveri sparsi qua e là, come se qualche povero malcapitato avesse fatto la fine dei gabbiani per mano di qualche altra creatura. Preoccupante? Assolutamente sì e il solo pensiero che tali corpi potessero appartenere a membri dell'equipaggio di Ludwig vi faceva impallidire a tal punto da desiderare di abbandonare quella stessa spiaggia al più presto. L'unica nota positiva era che la paura aveva preso il posto del sonno.
    Nonostante la sensazione di pericolo tutto sembrava estremamente calmo e silenzioso. L'isola era composta da una trentina di metri di spiaggia, la torre dalla grandezza ignota che spuntava al centro e una fittissima vegetazione della quale però non si muoveva una sola chioma.
    Avvicinandosi ai primi alberi, fu Morrigan a trovar a terra un particolare oggetto: era una costruzione sferica di circa trenta centimetri posta sopra a una grande roccia. Tale costruzione era composta da bambù intrecciato e grazie a una piccola apertura l'insegnante riuscì a vedere un corno di [15-5] una creatura che non fu in grado di riconoscere. Probabilmente la causa di ciò non era solo la runa precedentemente incisa da Airwen, ma anche la scarsa conoscenza di un ambito molto diverso da quello in cui il mago era specializzato. Trovandolo, però, Morrigan ebbe una sorta di sussulto e quasi come se fosse uno spettatore esterno vide nello stesso punto in cui si trovava un aborigeno dalla pelle scura e dal torace squartato. Caolnasneng alla Caair. La spaventosa figura allungò una mano verso il proprio torace e da esso prese qualcosa che porse tra le mani dell'uomo. Fu allora che un forte mal di testa colpì il magitecnologo e come se nulla fosse successo si ritrovò di fronte alla costruzione di bambù. Era un'illusione? Forse, ma tra le mani aveva davvero un oggetto: si trattava di un ciondolo con inciso un simbolo a forma di triangolo equilatero spaccato a metà.
    Stranieri, il mare ora è calmo. Questa sarà la vostra sola occasione per abbandonare l'arcipelago. Abbandonate l'ira e non cedete agli impulsi negativi. Da troppo tempo sogno queste isole, e loro sognano me, nel tormento verosimile d’una veglia eterna. Quasi come se l'intera isola ascoltasse le parole sibilline della donna, parte della fitta vegetazione tropicale marcì di colpo, facendo spazio a un nuovo sentiero caratterizzato da erba alta circa 40 cm che conduceva verso l'entroterra. Lungo questo sentiero la sensazione di pace e quiete si fece estremamente più forte. Il delicato aroma dei fiori tropicali inebriava la mente, i soffici steli d'erba sembravano quasi pregare il corpo di distendersi su di essi per un sonno ristoratore.
    Solo se il gruppo avesse lottato per tenersi sveglio sarebbe riuscito a proseguire per diverse centinaia di metri, punto in cui la strada di diramò più e più volte. Comparvero quattro percorsi: a est, nord-est, nord-ovest e ovest. Jason e Rebecca furono gli unici [i due tiri più alti] a individuare per terra, nel percorso che conduceva a nord-est tracce di sangue secco. In quel preciso momento, com'era capitato a Morrigan, anche loro due parvero assistere a quella scena da spettatori. Questa volta riusciva a riconoscere facilmente i membri dell'equipaggio del capitan Ludwig che si fecero avanti lungo quel percorso, attivando una sorta di trappola. Quella via, infatti, avrebbe permesso l'accesso a solo la prima persona che l'avrebbe oltrepassata. Tutti gli altri caddero a terra addormentati.
    Ho pena per le anime incapaci di rimaner attaccate alla vita. Bene, avete fatto la vostra scelta. Io vi aspetterò alla torre, ma sappiate che per raggiungerla ogni via dovrà essere percorsa.
    Subito dopo scese il silenzio e l'equipaggio comprese come fosse giunto forse il momento più delicato dell'intera avventura: dividersi in gruppo e non solo. Alla fine di ogni percorso - escluso quello a nord est - i vari gruppi avrebbe trovato un grande spiazzo d'erba apparentemente innocuo e privo di pericoli. Ah, al centro di ogni spiazzo era disposto il medesimo letto costruito in bambù. Lì sopra c'era spazio per una sola persona.
    Il cielo si era fatto buio prima del previsto, quasi come se in quel luogo non avessero senso le regole dello spazio e del tempo. Degli strani suoni in lontananza diventavano sempre più intensi e l'incertezza di cosa stesse per accadere era davvero snervante.



    RevelioGDR


    Cuccioli di snaso, siamo arrivati al quarto post!
    Ciò che vi si chiede alla fine è palese: dividervi in gruppo. Avete piena libertà su come farlo con la consapevolezza che non sapete cosa troverete lungo ogni percorso.

    Piccole info di servizio:
    - Morrigan hai solo un'azione in questo turno
    - Per quanto mi riguarda potete organizzarvi anche per andar 7 da una parte, 1 dall'altra e 1 dall'altra ancora. Basta che andate in ogni percorso e mi scrivete in spoiler oltre alle vostre azioni i nomi dei pg che sono con voi.
    - Ovviamente potete mandare Sigurd da solo a nord-est, ma se non lo farete bisognerà mandarci qualcun altro
    - Ricordo che parlare ed estrarre la bacchetta non consuma un'azione.
    - Non tutti i percorsi hanno la stessa difficoltà.

    Rendetemi orgoglioso di voi. La prossima scadenza è fissata per Lunedì 17 alle 23:59
    Possa il cuore essere la vostra chiave guida <3
     
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102 replies since 5/8/2020, 15:03   2051 views
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