| Jul Brann xxx La storia di un popolo non si forgiava solo col successo di innumerevoli battaglie, ma anche da una solide tradizioni. Cos'è un popolo senza un'identità? Cosa ne sarebbe di Denrise senza i suoi usi e costumi? Tutti, grandi guerrieri e coraggiosi garzoni, prodi predatrici e donne che avevano fatto della lussuria il proprio mestiere, tornavano in patria per concedersi un giorno di festa. La notte tra il 25 e il 26 Dicembre si celebrava lo Jul Brann. Letteralmente significava fuoco di natale, questo perché la data era estremamente vicina alla cerimonia a stampo religioso-babbano, tuttavia le similitudini tra le due tradizioni terminavano lì. A Denrise non si celebrava la nascita di nessun fortunato pargolo, tanto meno un vecchio con evidenti problemi di peso che donava regali ai bambini, bensì ciò che poteva essere visto come l'apice dell'orgoglio denrisiano: la fondazione del villaggio. Motivo per cui durante quella giornata tutte le attività erano sospese e tutti collaboravano per i preparativi di quella notte. Le locande cucinavano e offrivano i loro migliori prodotti, le donne preparavo le pelli che avrebbero indossato i componenti della loro famiglia, i druidi pregavano la natura affinché il popolo potesse vivere un nuovo anno ricco di gloria e prosperità. Gli uomini si occupavano della legna che sarebbe servita per alimentare il grande fuoco e ai giovani spettava l'organizzazione dei tipici giochi che si sarebbero tenuti quella stessa sera. «Arilda, abbonda con la carne di cervo, dobbiamo sfamare mezzo villaggio! Figurati se gli stronzi arrivano a stomaco vuoto! » A dar le direttive era Bjørn, uno degli uomini più fidati dello stesso Sigurd. Il Capo Villaggio sarebbe tornato dalla sua missione quella sera stessa e per tale motivo aveva mandato un Gufo all'uomo, incaricandolo di assicurarsi che i preparativi andassero a buon fine. «Helge, voglio tutti i boccali stracolmi di birra, poi occupati del pesce!» Non era semplice organizzare tutto nel bel mezzo della spiaggia. Il grande falò faceva da punto centrale dell'evento, intorno ad esso vi era un cerchio di pietre e accanto ad ognuna di esse i druidi che pronunciavano una preghiera per ogni capovillaggio che aveva preceduto Sigurd. All'estrema destra del perimetro utilizzato per la festività erano state allestite le tavolate. Ciò che colpiva più all'occhio era la quantità di cibo che era stato preparato: chili e chili di cervo cotto a fuoco lento, succosi e croccanti avvincini fritti, tranci di serpente marino cotto al forno e i più comuni frutti di mare preparati in vario modo. Per quanto riguardava le bevande il rum era il protagonista indiscusso della serata, dopodiché se la giocavano l'idromele e la birra. Non poche erano le attrazioni preparate per quella sera: i carboni ardenti per la corsa a piedi nudi, un cerchio delimitato con delle costruzioni in sabbia e rafforzate dalla magia per creare una sorta di arena che avrebbe permesso a due o più persone di lottare con o senza magia, e la tradizionale scalata al totem. Il totem spiccava per grandezza e solennità, non a caso era un simbolo sacro: costruito con lo stesso legno ricavato dalle drakkar dei più grandi predoni del passato. Secondo la tradizione per poter scalare il totem è necessario dimostrare la propria abilità. Come? Vincendo una gara sui cardoni ardenti o una lotta contro qualcuno. Recentemente fu aggiunta una regola: avrebbe potuto partecipare alla scalata anche chi quella sera avrebbe bevuto più boccali di rum. Chi avrebbe scalato il totem avrebbe ottenuto il favore degli dei per l'anno successivo. «Se tutto è pronto avvicinatevi tutti al cerchio» Sigurd fece vedere il suo brutto muso proprio in quel momento e lui per primo si inginocchiò davanti al fuoco, subito dopo lo seguirono coloro che erano intorno a lui. Takk fir det ru donert. Takk fir det ru donert. Takk fir det ru donert. Takk fir det ru donert. Grazie per ciò che ci avete donato. Sigurd gettò al fuoco un'erba molto scura e per pochi secondi le fiamme divennero verdi. Quando tornarono al loro colore originario si alzarono i primi druidi e quando cominciarono a suonare la festa poté finalmente avere inizio.
//NOTE OFF
Benvenuti all'evento invernale di Denrise! Oltre alle semplici interazioni ecco cosa potrete fare durante la role:
- Riempirvi lo stomaco con le prelibatezze offerte dalle locande del villaggio - Ubriacarvi fino alla morte (potete bere fino a un massimo di due boccali per post. Io lancerò un d4 per boccale da voi bevuto e lo sottrarrò alla vostra resistenza per determinare il grado di ebrezza) - Se lo desiderate potete sfidare qualcuno a una gara di bevute (Per rendere i post più celeri si lanceranno dei d10 per boccale e perderà chi per primo vedrà la propria resistenza raggiungere lo zero) - Corsa sui bracieri ardenti (Prevede coinvolti almeno 2 Pg. L'attività dura due post e verrà lanciato un d20+destrezza a ogni post per determinare chi avrà la meglio. Il master può far lanciare con vantaggio al pg che descrive con maggior coinvolgimento la corsa sui carboni ardenti) - Lotta corpo a corpo (Prevede coinvolti almeno 2 Pg. Seguirà le regole dei classici duelli) - Scalare il totem (Questa attività sarà praticabile solo nella seconda parte dell'evento) - Se fallite una delle precedenti prove non temete, i denrisiani amano fare festa e se riuscite a trovare il modo per farvi notare è possibile che vi ammettano alla scalata del totem.
Ricordo che la partecipazione all'evento è solo per gli adulti di Denrise. Divertitevi, divertiteci! Uh, dimenticavo il numero minimo di parole per questa role è fissato a 200!
A sorpresa potrebbe accadere qualcosa ù.ù
Edited by Alexander Olwen - 30/11/2022, 22:05 |
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