Smistamento

Smistamento

Gli studenti del primo anno, dopo il viaggio sulla nave Denrisiana con gli alunni degli anni successivi, verranno guidati dal custode lungo il sentiero che dal Lago, da cui sono emersi, li porterà al portone principale dell'Accademia di Magia di Hidenstone. Lì troveranno i tre responsabili di casata ad attenderli, con parole altisonanti e regali, spiegando loro come si svolgerà lo smistamento, ben diverso rispetto alle loro scuole di provenienza. Infatti, una volta entrati in Sala Grande gli studenti troveranno un percorso illuminato da fuochi fatui galleggianti a mezz'aria fino ad arrestarsi alla nicchia, alla sinistra del tavolo degli insegnanti, dove troneggia la statua, d'oro, di uno snaso. La scelta di quell'animale non è stata affatto casuale per la Preside Burke: la donna, di origine denrisiana, ha deciso di rendere omaggio alla sua terra natia, nonché luogo dove è stata costruita la scuola per cui tanto ha lottato, adottando la creatura magica perché compagna dei Predoni nelle loro scorribande nei mari inglesi e non. Essendo lo Snaso un animale attratto da tutto ciò che è prezioso e luccicante la scelta di usare le pietre, come tratto distintivo per i vari gruppi di studenti, fu naturale. L'ametrino, pietra degli Ametrin, si poteva trovare in una grotta vicino alla cima del monte più alto dell'isola di Denrise; l'opale nero, che da il nome ai Black Opal, per l'appunto, era particolarmente diffuso all'interno della Foresta Eterea; infine, il dioptasio, minerale che tratteggia i Dioptase, che con i suoi giochi di luce illumina le grotte marine di Denrise.
Trovati tutti gli elementi, una delle donne più potenti del mondo magico, che racchiudeva in sé tutte e tre le anime delle case, si adoperò per trovare un modo per far sì che gli studenti venissero collocati nella casa giusta. Nella sua mente frullava l'idea che fino a quel momento le streghe ed i maghi del futuro ancora non avevano scoperto ciò che erano, le loro aspettative, le loro difficoltà e i punti di forza, credendo fortemente che la sua scuola, così com'era stata pensata e poi creata, avrebbe rivelato loro ciò che li definiva. Per cui pensò ad un incantesimo che tutti gli studenti, provenienti dalle parti più disparate del mondo, potessero conoscere: revelio.
Nel momento in cui sarebbero stati chiamati a presentarsi al cospetto della statua, gli studenti avrebbero dovuto provare a cercare il proprio io più nascosto, canalizzare quella forza e decisione nel movimento che la bacchetta avrebbe dovuto compiere nel castare quell'incantesimo sulla statua dello Snaso. A quel punto, come per magia, sarebbe comparsa una spilla che avrebbero dovuto appuntare sulla divisa che da monocromatica avrebbe preso i colori della casa in cui erano stati smistati.

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