Ryan A. Rheon

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    All we are saying is give peace a chance. »
    Ryan Rheon
    Peace is not unity in similarity, but unity in diversity, in the comparison and conciliation of differences.
    Nome
    Ryan Alexander
    Cognome
    Rheon

    Data di nascita
    23 maggio 2006

    Età
    16 anni (Metamorphomagus)

    Provenienza
    Cardiff, Galles

    Residenza
    Cardiff, Galles

    Stato Economico
    Ricco

    Soprannome
    Ry/Yan

    Occupazione
    Studente

    Orientamento Sessuale
    Bisessuale

    Stato di sangue
    Purosangue
    Situazione sentimentale
    Single
    Ex Scuola
    Hogwarts, Tassorosso
    Allineamento
    Caotico buono

    Peace cannot be kept by force; it can only be achieved by understanding.
    Eil
    Prefe cousin
    Jake
    His person
    Fitz
    Twin
    Emily
    Lil sis
    Curiosità

    ♊︎ È aracnofobico;
    ♊︎ È poliglotta (Inglese, Giapponese, Tedesco, Spagnolo e qualche fondamento di Francese), però gli piacerebbe imparare moltissime altre lingue, come il russo ed il cinese. Infatti ci sta lavorando da autodidatta, per quanto possa risultare complicato;
    ♊︎ Ha una repulsione naturale per l'insalata, rischia di vomitare solo a sentirne il sapore sulla lingua;
    ♊︎Il suo colore preferito è l'azzurro in tutte le sue sfumature con una leggera predilezione per il ciano scuro;
    ♊︎ Adora il milkshake al cioccolato;
    ♊︎ Ha una vera e propria passione per la cultura Giapponese e la mitologia Greca;
    ♊︎ Sulla spalla destra, ha tatuata una Carpa Koi che simboleggia l’immortalità ed il coraggio. La leggenda giapponese narra infatti che questo pesce riesca a risalire le cascate fino a raggiungere la Porta del Drago, dove si tramuta in dragone ottenendo così l’immortalità. Mentre sul polso sinistro, ha una piccola aquila che simboleggia la libertà
    ♊︎ Nel tempo libero, pratica uno sport babbano: il pattinaggio. Lo aiuta a liberarsi dello stress e lo diverte molto
    Ryan si presenta come un ragazzo abbastanza alto che, con il suo metro e ottanta, non ha nulla da invidiare ai suoi coetanei.
    Il ragazzo presenta un fisico asciutto, snello con i muscoli accennati e ben definiti grazie alle ore di quidditch e di pattinaggio.
    I capelli sono castano chiaro, corti e lisci e incorniciano un viso dai tratti poco marcati, delicati che danno a Ryan un’aria dolce e gentile estremamente coerente con il suo carattere.
    Le labbra, leggermente sottili con un naturale colore roseo, sono quasi sempre piegate in un sorriso che contribuisce a rendere più allegri gli occhi del ragazzo, verde chiaro con pagliuzze marrone chiaro che rendono i suoi occhi particolarmente espressivi e la sua espressione magnetica, allo stesso tempo, capace di comunicare fiducia ed affidabilità in chi lo circonda, così come la sua voce dalla cadenza calda e regolare, il più delle volte. Forse la sua non è una bellezza tradizionale, oggettiva, però lui è piuttosto soddisfatto del proprio aspetto e se ne prende davvero molta cura, passando a volte ore in bagno a sistemarsi i capelli o controllare che la sua pelle non abbia imperfezioni, che i suoi denti siano completamente bianchi e che i suoi occhi non presentino occhiaie. Per quanto passi un sacco del suo tempo su una scopa o con una penna in mano per esercitarsi con le varie lingue, le sue mani risultano prive di calli o piccole ferite, in quanto ci tiene che siano sempre curate, nascondendo in uno zainetto, un kit per curarle, soprattutto se vede delle pellicine agli attorno alle unghie. Segni indelebili sulla sua pelle leggermente abbronzata, solo la Karpa Koi sulla spalla e l'aquila sul polso, in onore di Jake. Due disegni che lo legano indissolubilmente a lui, oltre i confini dello spazio tempo, oltre che a quelli che dividono il terreno dall'ultraterreno.
    Ryan ama vestire con colori prevalentemente chiari, anche se non disdegna il nero, preferendo indossare felpe e T-shirt per la maggior parte del tempo anche se, quando necessario, non si tira indietro dal vestire elegante. Qualsiasi sia il suo outfit, lo accompagna con un profumo alla vaniglia, molto delicato e quindi non penetrante, in modo da non infastidire gli olfatti più sensibili, anche se a volte sceglie i profumi gli agrumi o al patchouli. Ha una vera e propria collezione di profumi, sulla propria scrivania e ne va molto fiero.
    Mentre una cosa che il giovane non sempre approva, è il suo essere quasi un libro aperto per chi ben lo conosce, poiché solo dalla sua espressione, dal suo sguardo o dai suoi movimenti, per un osservatore un po' più attento, non è così difficile capire quale sia il suo stato d'animo e cosa gli passi per la testa. Però, per fortuna, per chi poco lo conosce, riesce a mascherare qualsiasi cosa davanti ad un'espressione ermetica che non lascia trasparire i suoi pensieri in nessun modo.
    Un suo tic, se così possiamo definirlo, è il mordicchiare il colletto delle magliette quando è nervoso, tanto che a furia di tirarlo con i denti, qualcuno ne ha già rotto attirandosi gli aspri rimproveri di varie persone; inoltre, un suo difetto è certamente lo straparlare quando è a disagio, per esempio quando cala un silenzio imbarazzante.
    Ryan si presenta come un ragazzo estremamente gentile, cordiale con chiunque gli si ponga davanti nonostante il tragico avvenimento che lo ha colpito pochi anni fa.
    Sempre con il sorriso sulle labbra, che sia circostanziale o veritiero, il ragazzo si dimostra sempre dolce, pronto a tendere la mano a chiunque corra da lui in cerca di un aiuto.
    È, quindi, il classico bravo ragazzo che non si è mai lasciato abbattere nonostante tutto ciò che ha passato fiducioso che, prima o poi, avrebbe trovato anche lui la vera felicità, condizione che comunque raggiunge in tutti i momenti in cui il clan si riunisce.
    Non è per nulla timido, sempre vivace e disponibile con tutti, solare ed amichevole proprio con chiunque, desideroso di non precludersi nessuna possibile amicizia.
    Ottimo ascoltatore, è una perfetta spalla su cui piangere ed è sempre pronto a dispensare consigli preziosi alle persone a cui vuole veramente bene.
    Nonostante ciò il ragazzo preferisce ascoltare piuttosto che essere ascoltato, incapace di aprirsi totalmente con chi gli sta intorno e preferendo nascondere le sue emozioni dietro una cortina di fumo difficile da diradare se non si ha la pazienza (e la testardaggine) necessaria.
    Ryan è un ragazzo tendenzialmente tranquillo, anche se a volte adora stare al centro dell'attenzione o tormentare i cugini con i suoi racconti tratti dai libri che, ancora oggi, divora. Vorrebbe diventare come uno di quegli eroi di cui legge, forte e senza paura alcuna, coraggioso in ogni occasione ed incapace di lasciarsi abbattere. Ci sta lavorando.
    Sempre pronto a stagliarsi in difesa degli altri, anche con le maniere forti, tira fuori un lato di sé più combattivo e protettivo, soprattutto se di mezzo c'è qualcuno che ama. Non lascia mai nessuno in difficoltà, sia uno dei suoi cugini, sia qualcuno che gli sta antipatico. Non è un tipo rancoroso e cerca sempre di fare del suo meglio per lasciare una buona impressione a chi lo circonda, riuscendoci quasi sempre anche grazie al suo carattere aperto ed altruista e alla sua straordinaria empatia. Ma non è tutto oro quel che luccica, no? Anche lui ha i suoi difetti, il suo cosiddetto lato oscuro. Si fa per dire, un ragazzo come lui non può certo essere cattivo, ma nonostante sia un bravo ragazzo, dolce e premuroso, sa essere anche possessivo verso alcune persone -certo, non in modo molto patologico, ma si ingelosisce facilmente, sebbene tenti di non darlo a vedere- e sicuramente protettivo; non fa nulla di male, ma ci tiene a prendersi sempre cura delle persone a cui vuole bene. Solitamente preferisce il dialogo, piuttosto che venire alle mani, alle quali ricorre solamente se non c'è altra alternativa e se con le parole, non riesce a risolvere. A tal proposito, è un ragazzo che misura molto le parole che usa per non ferire gli altri, perché è perfettamente consapevole che esse abbiano un certo peso ed usate male, si trasformano in coltelli che provocano ferite che potrebbero non rimarginarsi mai. Grazie alla sua dote innata per ascoltare le persone, chiunque abbia un problema voglia semplicemente parlare, troverà in lui un perfetto ascoltatore che mai giudicherà, cercando invece di rendersi utile il più possibile. Pensa sempre prima agli altri che a se stesso, qualsiasi sia l'occasione. Sa tirare fuori uno straordinario coraggio, quasi al pari della sua incredibile sensibilità e si butterebbe nel fuoco pur di salvare la persona che riesce ad entrargli nel cuore.
    Non è un ragazzo che non accetta le critiche se costruttive, ma ove questo non avviene, tende a prenderla sul personale e ad offendersi e quando succede, è capace di non rivolgere più la parola a nessuno -anche chi nulla ha fatto- persino per giorni e giorni. È infatti molto vendicativo, se subisce qualche pesante torto, anche se quando gli passa, tutto torna come prima, quasi non fosse mai successo nulla.
    Biografia
    Nasce, cresce, corre. Fine.
    Ma entrando più nello specifico, Ryan nacque un tranquillo e soleggiato pomeriggio di fine marzo; quell'anno l'estate aveva ceduto rapidamente il passo alla primavera, sebbene secondo il calendario, mancasse quasi un mese al cambio di stagione. Tuttavia, faceva parecchio caldo, soprattutto in quella piccola stanza di un ospedale altrettanto piccolo situato a Cardiff, dove la temperatura sembrava superare i 50 gradi, tanta era la tensione e l'ansia che aleggiava nell'attesa di quel piccolo miracolo. Non ci volle molto, invero, dal momento che quel parto fu particolarmente veloce e non troppo doloroso, forse ad indicare quanti pochi problemi avrebbe creato il piccolo Ryan nella vita. Ecco, come degno membro del Clan dai mille nomi e cognomi, i suoi genitori per lui ne scelsero due: Ryan, derivato da Ó Riain che significa "discendente di Rían"; il nome Rían significa "piccolo re", da rí ("re") combinato con un suffisso diminutivo, e Alexander che deriva dal greco Alexandros, composto dai termini alexo ("difendere", "aiutare") e andros ("uomo"). Il significato viene quindi variamente interpretato come "protettore degli uomini", oppure "uomo che difende".
    Fin da piccolo, si è dimostrato un bambino vispo e curioso, oltre che molto intelligente e con una vera propensione verso lo studio, ben bilanciato con il suo essere uno sportivo, infatti il suo sogno è sempre stato quello di diventare un cercatore in qualche grande squadra di Quidditch, iniziando con Hogwarts. Ryan ha sempre passato moltissime ore sui libri, cercando di imparare quanto più possibile ed in particolare, si è appassionato alla mitologia greca, tanto che -al contrario di molti bambini- per Natale o per il suo compleanno, chiedeva soprattutto libri che narrassero di eroi leggendari, bestie furiose e leggende mistiche ed antiche. La sua cameretta, a Cardiff, era tappezzata di poster di semidei, di Dei e di altre mille creature mitologiche. Così anche ai vari incontri con la sua numerosissima famiglia, ha sempre tempestato i cugini con una miriade di curiosità sempre diverse ed è quasi convinto che se potessero, gli cucirebbero la bocca senza tanti complimenti. Crescendo, questa cosa non è cambiata nemmeno un po', anche se ha lasciato spazio ad altri argomenti, come l'amato quidditch. Nonostante ciò, sono molto uniti e lui vuole bene a tutti i suoi cugini, anche se segretamente, considera Eilidh come un modello da seguire, sebbene non lo dimostri mai e, anzi, tormenti specialmente lei con tutte quelle curiosità probabilmente inutili ma che lui adora apprendere e condividere. Finalmente, comunque, iniziarono gli anni di Hogwarts e lui non vedeva l'ora di conoscere tanti ragazzi e ragazze, fare amicizia e divertirsi in quella che sarebbe diventata a tutti gli effetti la sua nuova casa. Figlio unico, ha sempre sofferto la mancanza di qualcuno più o meno della sua età, sebbene ciò fosse sopperito dagli incontri della famiglia e dal tempo passato con i tredici cugini. Non ha mai avuto, al di fuori di loro, molti amici sia per il fatto di essere cresciuto in un quartiere prevalentemente abitato da persone anziane i cui figli erano ormai adulti, sia perché da sempre è stato un ragazzo che preferisce essere molto selettivo circondandosi di poche persone da conoscere, però, fino in fondo. Non ha però ancora trovato qualcuno di estremamente importante, infatti un po' invidia i rapporti come quello tra sua cugina e Brianna, sebbene fosse molto felice per Eilidh. Comunque ad Hogwarts è riuscito bene ad inserirsi e si trovò bene da subito, sentendo una particolare affinità con un Serpeverde, contro ogni pronostico. Jake era il suo nome. Aveva due grandi e curiosi occhi color zaffiro, profondi come l'oceano ed espressivi come quelli di un bambino. Ryan non si capacitava di come fosse finito in quella casata, anche se davanti agli altri, innalzava un muro che solo con la compagnia del giovane Rheon, crollava. Forse, si diceva sempre lui, aveva trovato quella persona che tanto stava cercando. Ma come tutte le cose belle, fu estremamente effimera. Durò giusto i primi due anni, poi qualcosa andò storto. Ryan aveva da subito notato quanto fosse diafana la sua pelle, come sembrasse fragile, però l'aveva attribuito ad un fattore di melanina e non ci aveva mai fatto caso, così come aveva sempre sorvolato sul perché i suoi occhi paressero sempre velati di un'infinita tristezza anche quando sorrideva, soprattutto alla fine dell'anno scolastico.
    Era l'estate tra il suo secondo ed il terzo anno. Aveva litigato con i suoi genitori per un motivo futile che nemmeno si ricordava, quando i suoi capelli da castano, assunsero un color nero pece, si spaventò molto, però subito dopo ne rimase affascinato, quindi spinto dalla curiosità, iniziò a fare ricerche su ricerche sui libri e su internet, arrivando anche a scrivere una lettera a Jake per raccontarglielo e chiedergli se lui avesse idea di che strano fenomeno fosse stato. Era luglio, quando gli scrisse. I giorni passavano, le settimane anche, tanto che pensò che Ermes, il gufo di suo padre, si fosse perso, avesse perso la lettera o, peggio, fosse morto. Solo durante la prima metà di agosto, gli arrivò una telefonata. Rispose suo padre e Ryan sentì chiaramente il nome di Jake, solo che... il tono di Rheon senior, non sembrava promettere bene: era triste, tesa, dolorante. Anche loro avevano conosciuto il serpeverde, l'estate precedente. Gli volevano già bene. Lo aveva presentato anche ai cugini ai quali era più legato, come per esempio Eilidh, Effy, Stuart e Cad. Era così felice, a volte gli pareva di toccare il cielo con un dito, ma bastarono poche parole, per farlo piombare in un inferno senza fine. "Jake ci ha lasciati. Era molto malato" furono le parole che, con cautela, gli rivolse il padre. Fu come precipitare in un incubo. Ryan si ricorda solo di essere caduto in ginocchio, mentre le sue urla si dispersero, rimbalzando contro le pareti della casa. Poi il buio. Doveva essere svenuto. Quando riaprì gli occhi, la notte era calata ormai da parecchio tempo, l'orologio a muro segnava mezzanotte ed un minuto. Il compleanno di Jake. Ancora sconvolto, il ragazzo si rialzò e trovò sul proprio comodino una lettera che il suo amico aveva scritto e mai spedito. Infatti il compito era stato portato a termine da suo padre. Il pezzo di carta era datato ad un paio di giorni dopo rispetto alla lettera dove Ryan spiegava la sua avventura con la lampadina e chiedeva se lui avesse qualche idea. Proprio in quel foglio, scriveva che era successa la stessa cosa anche a lui: si era arrabbiato con sua madre che gli aveva vietato di uscire -essendo lui molto malato- ed anche i suoi capelli avevano assunto una colorazione stranissima, perdendo momentaneamente quel biondo del nord. Quando lui stesso chiese delucidazioni ai suoi, gli spiegarono tutto. Quindi era un... metamorfomagus. Questo diceva la prima parte della lettera, mentre la seconda era molto più triste. Spiegava che aveva una malattia molto rara ed incurabile, lo xeroderma pigmentoso (X P). Ecco quindi spiegata la sua carnagione così simile ad una mozzarellina ed il perché si vedessero solo la sera, oltre al motivo per cui ad Hogwarts non usciva mai dal castello se non quando calava il buio. Ma un giorno, per un fatale errore, era rimasto esposto alla luce solare per fin troppo a lungo. Non gli rimaneva molto tempo e con le ultime forze, gli scriveva quella lettera. Si era lentamente spento la notte stessa. Per Ryan fu un dolore insopportabile, addirittura fisico, che gli dilaniò il petto. Si chiuse in sé stesso e non volle più sentire nessuno fino alla fine di agosto e stava persino per perdersi il suo terzo anno ad Hogwarts, se non fosse stato per le persone a lui care. Sempre per quelle persone, Ryan era riuscito ad riacquistare un po' di vitalità, tornando parzialmente quello di una volta, anche se per mesi e mesi, non era stato che l'ombra di se stesso. Fu solo durante l'estate successiva, tra terzo e quarto anno, che decise definitivamente di riprendere in mano la propria vita, perseguendo anche i sogni dell'amico. Jake, da sempre, avrebbe voluto imparare diverse lingue ed anche lui, diventare un campione di Quidditch. Quindi, per prima cosa, oltre alle materie scolastiche, si mise a studiare svariate altre lingue come il Giapponese -già amava la loro cultura- e lo Spagnolo che da sempre lo aveva affascinato, oltre che ad altre lingue. La sua propensione per lo studio e l'essenziale aiuto della sua famiglia, furono fondamentali per riuscire nell'impresa ed oltre a questo, giurò all'amico, che avrebbe sfondato nel Quidditch. Anche per questo, non aveva ancora mai avuto una ragazza -ma era giovane, c'era tempo- né amici stabili, a volte quasi spaventati dalle sue abilità e dalla sua determinazione, strano eh?
    Continuò così per tutto il suo percorso ad Hogwarts ed ora, ad un passo da entrare ad Hidenstone, si può dire parecchio soddisfatto, sebbene non abbia intenzione di mollare. Nonostante questo, comunque, riesce lo stesso a trovare tempo per la sua numerosa famiglia e soprattutto i suoi adorati cugini. Sempre per Jake, si è tatuato una Carpa Koi ed un'aquila.
    Jack Harries

    code © psiche



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    Empatia: 07
    Intelligenza: 05
    Resistenza: 06
    Tecnica: 04
    Intuito: 04
    Destrezza: 04
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    Complimenti, la tua scheda è stata approvata! Ora lascia che ti mostri alcuni semplici passaggi per permetterti di procedere al meglio con la tua avventura all'interno del GDR.
    1. Se non l'hai ancora fatto, occupa il tuo PRESTAVOLTO in questa discussione.
    2. Non vedi l'ora di scoprire in quale CASATA verrai smistato/a? QUI c'è tutto ciò che bisogna sapere per scoprirlo.
    3. Non vedi l'ora di aprire ROLE ma non sai con chi aprire? Pubblica un annuncio in questa SEZIONE e iniziare a giocare.
    4. All'interno del nostro gioco, i PG mossi con diligenza CRESCONO costantemente, maturando capacità e abilità. Troverai tutto ciò che c'è da sapere nel topic adibito alla CRESCITA DEL PERSONAGGIO, inoltre ricordo che per ogni post di 300 parole otterrai 1 punto esperienza e per post con almeno 700 parole o se posterai entro 4 giorni ne potrai ottenere addirittura 2!
    Per dubbi e domande non esitare a contattare un membro dello staff!
    La tua avventura inizia da qui, buon divertimento!

    RevelioGDR
     
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