Lezione Incantesimi&Pozioni Biennio

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era forse stata l’ansia a farla arrivare prima del dovuto nell’aula della docente di Pozioni. Insomma, stavano per trattare un argomento decisamente delicato e aveva il timore che quei ragazzini avessero capito poco e mischiato i loro sentimenti con quello che avrebbero potuto dire. Per fortuna non lo avrebbe trattato da sola e avere Airwen come collega con cui condividere questo cruccio era sicuramente la scelta migliore che avrebbe potuto fare. La pozionista era riuscita a ricreare una versione blanda dell’amortentia, da proporre ai ragazzini, così da riuscire a destreggiare quel ramo della magia anche nella pratica e quando Eva lo aveva saputo era stata veramente molto orgogliosa della mezza-veela, riscoprendosi stranamente fiera di aver scelto lei per affiancarla.
    «Purtroppo ero troppo ansiosa per non giungere in anticipo, spero che non ti dispiaccia. Due mani in più fanno sempre bene per preparare il materiale, non credi?» – si strinse appena nelle spalle, trovandosi decisamente in imbarazzo ad ammettere che avesse il timore che quei ragazzini fossero poco pronti a lavorare con quel ramo della magia. Per fortuna, la O’Neill stava compensando quel suo stato d’ansia, facendole trovare un briciolo di serenità «Ohw. Hai usato due cavie» – rise appena, mantenendo sempre l’eleganza che la caratterizzava, mentre lo sguardo ghiaccio scivolava sull’aula che veniva sistemata. Quando la mezza ebbe finito, si poterono dedicare ad un paio di chiacchiere leggere e futili, nell’attesa che arrivassero i ragazzi e le ragazze «Oh, il Natale in famiglia, come la tradizione vuole. Io sono rimasta qui a badare ai ragazzi che non sono partiti per le vacanze e a sistemare qualche scartoffia.» – alla fine non l’era poi tanto dispiaciuto, a dire il vero, seppur dai suoi fratelli era da molto che non tornava; tuttavia, l’incombenza della nuova carica le aveva dato delle responsabilità a cui non poteva sfuggire.
    «Hm?» – guardò verso il fuoco e poi tornò a concedere un dolce sorriso alla collega «Tranquilla Airwen, ci vuole ben altro per farmi sentire freddo. Ma ti ringrazio per esserti preoccupata. Ah, comunque la tua maglia mi piace molto, complimenti.» – volse poi lo sguardo all’entrata. Ad ogni studente venne concesso un sorriso e un dolce saluto, mentre guardava tutti prendere posto, percependo come alcuni erano già divisi in coppie. Osservò ad uno ad uno chi entrava, soffermandosi appena esitante su Roberts che pareva un pelino a disagio. Chissà se quell’argomento avrebbe reso l’opale ancora più teso o lo avrebbe sciolto un po’. Notò anche il bacio che Benjamin diede a Giada, trovando molto tenera quell’immagine, per poi cercare di capire qualcosa riguardo il ruolo di un selvatico Julian apparso a lezione. Hargraves si fece riconoscere come sempre con la sua spigliatezza « Non mi lamento, sono stata piuttosto indaffarata e sono volate. Spero che voi tutti abbiate passato delle ottime vacanze.» – rispose dolcemente la rumena, prima di proseguire «Tempo al tempo, Hargraves» – gli fece un sorriso amorevole, non svelando ancora il tema della lezione. McCallister e Regina ebbero un caloroso sorriso da parte della docente, che poi si ritrovò a volgere lo sguardo verso Brooks e Marlee, che parevano avere tanto da raccontarsi; non li interruppe, alla fin dei conti la lezione non era ancora iniziata. Uno degli ultimi a giungere fu King, che non si smentì nemmeno questa volta. Eva gli sorrise, gentile e calorosa come l’era stata con gli altri «Signorino King, la ringrazio. Spero che questo l’aiuti a concentrarsi sulla lezione di oggi. Mi dispiacerebbe se la sua pozione esplodesse e fosse costretto a rimanere qui con noi a ripulire tutta l’aula.» – il suo tono delicato accompagnò quella richiesta di attenzioni verso le materie, piuttosto che sull’aspetto delle docenti presenti.
    Attese quindi che tutti arrivassero e una volta accomodati nei loro banchi, guardò Airwen a cui concesse un sorriso e un cenno del capo, mentre si discostava dalla cattedra e prendeva parola «E’ davvero un piacere vedervi qui, in questa lezione decisamente bizzarra.» – un colpo di bacchetta alle sue spalle, in direzione della lavagna: un gesso rosso iniziò a scrivere poche parole «Magia Rossa» – la rumena diede uno sguardo allo sfondo nero e poi tornò agli studenti «Magia rossa. Quanti di voi mi sanno dire cos’è la magia rossa?» – camminava tra i banchi lentamente, sorridendo quando incrociava lo sguardo di qualcuno di loro «Non abbiate paura a rispondere, anche se è un argomento che non abbiamo mai trattato insieme, sono certa che almeno un’idea ce l’abbiate.» – cercò di rasserenarli, mentre si fermava di nuovo davanti alla cattedra.
    Una volta raccolte le idee, annuì alla platea di ragazzini e passò rapidamente la lingua a umettarsi le labbra «La magia sentimentale.» – appellò quel ramo della magia «Una magia che non può essere definita né buona, né cattiva, ma prende accezione in base allo scopo personale per cui viene usata. Da alcuni antichi popoli veniva chiamata anche la magia dell’amore, ma… cos’è esattamente l’amore, secondo voi?» – non voleva scivolare nel filosofico, ma voleva rendere quei ragazzini più consapevoli e maturi anche da quel punto di vista.
    Lasciò nuovamente lo spazio ai ragazzi di esprimersi, poi proseguì, mentre ancora il gesso venne fatto muovere a scrivere due parole «Ossessione e affetto. Sono due parole che spesso si mescolano tra loro, diventando quasi un’unica emozione quando veniamo trasportarti dalle emozioni, dall’amore verso qualcuno.» – mentre parlava, la bacchetta si mosse a creare due sfere colorate, una rossa e una nera; le fece unire quando parlò di unica emozione, poi le divise di nuovo, mettendole una accanto all’altra, distanti tra loro «Eppure, sono due concetti profondamente distanti, opposti ci terrei a precisare. L’affetto è l’accezione positiva che possiamo dare ad un sentimento verso una persona, che sia essa la nostra anima gemella oppure no. L’ossessione è quella necessità di controllare qualcuno, quella smania di avere il pieno possesso di una persona e di esigere che lei appartenga solo a noi, sentirla di nostra proprietà.» – la sfera nera girò rapidamente tra i ragazzi, con una foga quasi pericolosa, soffermandosi spesso davanti i volti di qualcuno, come per esempio di Roberts, per poi tornare da Eva «L’ossessione ci spinge ad essere tormentati da qualcuno, a credere che appartenga solo a noi, anche al di fuori della sua volontà. Spesso l’ossessione comporta angoscia, impossibilità di razionalizzare le situazioni, tanto da creare idee persistenti qualora l’oggetto della nostra ossessione non si comporti esattamente come noi desidereremmo.» – guardò i ragazzi sperando di non averli impauriti «Chi mi sa dire, quando l’affetto può sfociare in ossessione?» – quindi andò a sedersi al bordo della cattedra, lasciando poi spazio alla collega.
    //Bene, eccoci al secondo post di questa lezione. Mi scuso già per la lunghezza del post, ma ho cercato di interagire con la maggior parte di voi, nel primo pezzo del post. Non uccidetemi.
    Questa, lo sappiamo tutti, è la parte un po’ più noiosa, per dirla semplicemente, la parte teorica. Abbiate pazienza e vedrete che terminerà in un niente! Rispondete come meglio credete e interagite con le domande, senza aver timore di sbagliare. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, io valuterò come interagite con la lezione.
    Visto che molti non hanno scritto i posti com’era stato richiesto, abbiamo deciso noi dove si sarebbero seduti, vi lascio qui sotto un ordine preciso delle postazioni scelte/assegnate:
    Regina: A1
    Julian: A2
    Harry: A4
    Ben: B5
    Giada: B6
    Aidan: B7
    Fitz: B8
    Nicholas: C9
    Thomas: C10
    Nathan: C12
    Brooks: D13
    Marlee: D14
    Per i prossimi post, mi raccomando a leggere attentamente sia il post, che lo spoiler ♥
    Scadenza: 15 Gennaio ore 23.59

    Eva Ivanova

    "
    Pensa, credi, sogna e osa.
    "
    Doc. Incantesimi, Resp. Diop

    code by ©#fishbone

    Attendete il post dell'altra sexy-prof!

     
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    Aibileen Beatrix
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    Il messaggio di Aidan era arrivato come un fulmine a ciel sereno, per Aibileen. Aveva riletto l'orario di lezioni della giornata talmente di sfuggita, quella mattina, che si era convinta, chissà come, di non avere una lezione prevista subito dopo pranzo..
    Si stava insultando in mille uno modi, ognuno più variopinto dell'altro!

    << Ed abbiamo pure una doppia lezione... Sì, è vero che sono entrambe gentilissima, ma... Non è carino arrivare in ritardo! Per niente! Stupidastupidastupida... >>

    Parlare da sole mentre si corre non aiuta ad arrivare meno in ritardo in classe. Sappiatelo. E si sbagliò pure di aula! Ciò non le corrispondeva per niente... Che cosa diamine le stava succedendo, in quel periodo? Una volta arrivata nell'aula giusta, guardò le due insegnanti con gl'occhi lucidi e sinceramente dispiaciuto, prima di balbettare, sentendo le gote accalorarsi:

    << M.. Mi dispiace moltissimo per il ritardo... Mi sono sbagliata di orario... >>

    Poi, grattandosi la testa con una mano, aggiunse:

    << E di aula... >>

    Merlino, quanto poteva essere cretina! Si sedette al primo posto libero che le capitò sotto tiro, rivolgendo uno sguardo di scuse anche ad Aidan.



    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stat.
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    SPOILER (click to view)
    Si confonde prima di orario (viene richiamata all'ordine dal messaggio di Aidan Hargraves, poi anche di aula... Dispiaciutissima ed in imbarazzo, si siede al primo posto libero disponibile.
     
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    Lezione Biennio
    POZIONI & INCANTESIMI
    Argomento lezione: Magia Rossa
    Pozione del Gentil-Istinto

    k5mWRWv

    Aveva ascoltato curiosa Eva raccontare di come aveva passato le feste di Natale. Le era dispiaciuto che fosse rimasta a scuola con gli studenti che non erano tornati a casa, ma ipotizzò fosse rimasto anche il professore di Trasfigurazione, suo fidanzato, e il fatto che si era tenuta così impegnata che il tempo era volato senza che se ne accorgesse la rincuorò un poco.
    << Cavolo, a saperlo ti avrei invitata a stare da me! Da noi c'è sempre posto per un amico in più, soprattutto se ha piacere di conoscere le nostre usanze e tradizioni. Spero che il prof. Samuel sia rimasto a scuola con te e... "abbia fatto il bravo"...>> un sorrisino malizioso lasciò intendere alla collega a cosa si stesse riferendo.
    Purtroppo le loro chiacchiere "da adulte" dovettero interrompersi con l'arrivo dei ragazzi.
    Ad ogni studente, ricambiò il saluto e ringraziò per i complimenti, rivolgendosi loro con un tono allegro, felice che le domande stessero già arrivando.
    << Niente spoiler Benjamin, lo scoprirai a breve.>> il sorriso rimase al suo posto, mentre si girava a rispondere ad un altro tentativo di scoprire in anticipo di cosa avrebbe trattato la lezione << Attendi Aidan, la mia bella collega inizierà la spiegazione appena arriveranno tutti.>>
    Anche a Regina rivolse uno sguardo divertito e incuriosito da come la ragazza si mostrò subito decisa e informata: << Non posso che ringraziarti per l'entusiasmo e la preparazione con cui vieni a lezione!>>
    Aveva dato un'occhiata al fascicolo personale dei nuovi studenti del biennio e si era stupita di ritrovare tanti compatrioti. C'era chi proveniva da Dublino e qualcuno da Galway... quasi non ci credeva. Avrebbe rivisto anche qualche studente incontrato l'anno prima, ora al secondo anno, cosa che sicuramente non le sarebbe dispiaciuto, infondo si era trovata bene con loro.
    Quando furono arrivati e seduti al loro posto, notò che avevano tutti il compagno di banco tranne Harry e Nathan.
    Stava per dir loro di spostarsi vicini quando entrò la signorina Beatrix tutta trafelata, scusandosi per il ritardo.
    << Non ti preoccupare Aibileen, sei arrivata in tempo prima che la Prof. Ivanova iniziasse.
    Siediti pure vicino a Nathan (C11).>>

    Fece segno alla collega di iniziare.
    Porre domande agli studenti era un'abitudine che aveva anche lei, il fatto che un'insegnante più veterana di lei (benchè non lo sembrasse dall'età) utilizzasse i suoi stessi metodi la rassicurò.
    Restò in attesa del proprio turno, seduta alla sua cattedra in legno massiccio, mentre seguiva con lo sguardo la collega, interessata sia alle sue parole, sia alle risposte degli studenti.

    Quando finì la parte teorica d'Incantesimi, Eva si appoggiò alla sua cattedra e le fece un cenno. Era ora di iniziare la sua parte, così Airwën si alzò e cominciò a parlare.
    << Bene. Ora passiamo alla mia materia.
    Per la lezione sulla magia rossa, durante queste feste di Natale ho studiato e rivisitato una pozione che soprattutto le ragazze conosceranno: l'Amortentia.
    Per chi non la conoscesse, si tratta di una "pozione d'amore" molto potente. Proprio per i suoi effetti, è classificata dal Ministero illegale.
    Questo perchè, se ben creata, è in grado di far innamorare temporaneamente la persona che la ingerisce di chi l'ha creata, ma si tratta di un'infatuazione più simile ad ossessione poichè chi ne è vittima, non solo non ha più controllo delle proprie azioni, ma non ricorda neanche cosa dice o fa, per e con, la persona "amata".
    - fece una breve pausa, sia per prendere respiro, sia per osservare l'espressioni degli studenti alle sue parole. - Oltre al grave effetto di annullare la capacità decisionale della persona che la ingerisce, un altro problema sono le lesioni che l'uso sconsiderato e prolungato può causare alla mente soggiogata. Più ne ingerisce, più ne sarà assuefatto e ne altererà il carattere e capacità cognitiva, arrivando a gesti anche violenti, autolesionisti e pericolosi. Ci sono stati casi di un reset totale delle emozioni "rosse" come incapacità di amare e di provare affetto o altri sentimenti legati "al cuore".>>
    Si spostò dalla cattedra per avvicinarsi di più alla prima fila di banchi. Aveva l'abitudine di muoversi mentre spiegava, cosa che poteva esser snervante per alcuni, ma a lei aiutava per elaborare mentalmente le spesso lunghe spiegazioni con concetti difficili da dare a degli adolescenti.
    << In commercio si trovano versioni più blande e "diluite" il cui effetto è più breve e non annullano completamente personalità e controllo, ma se ne deve ugualmente limitare l'uso, infatti col tempo diventano inefficaci.>>
    Detto ciò, tornò sui suoi passi per posizionarsi affianco ad Eva.
    << La pozione da me creata, è simile a quelle blande in commercio, sempre temporanea, ma non ci sarà nessuna perdita di controllo, infatti si limita alla prima risposta istintiva che viene data ad una domanda. La "vittima" resterà perfettamente conscia di cosa risponde, sempre sè stesso, solo le risposte alle domande che gli/le verranno poste, saranno influenzate.
    Esempio molto semplice:
    - si girò verso la collega - se la professoressa mi chiedesse "Come sto oggi Airwën? Ti piace il mio vestito?" io, normalmente e coi sensi inibitori attivi, risponderei con un "Stai benissimo, ti dona.".
    Invece, con questa pozione che ho chiamato "del Gentil-Istinto", la mia risposta non solo sarà diretta e istintiva, ma senza inibizioni, tipo "Sei una bomba sexy con questo tubino corto e aderente!".
    - attese un attimo le risate dell'aula, facendo fatica a trattenere le proprie - Più c'è complicità, attrazione, intesa, magari un legame tra le due persone, più le risposte saranno intime, spontanee e "affettuose"... forse spinte.>> un sorrisino malizioso venne rivolto prima alla collega, e poi all'intera classe, già pregustandosi le battute.
    Fece qualche passo per spostarsi davanti al proprio banco di lavoro, poi estrasse la bacchetta e la mosse con eleganza dove vi erano appese delle lavagne vuote.
    Le lavagne appese al muro vicino alla finestra si mossero per posizionarsi sospese sopra la loro testa, perfettamente in mostra e facilmente leggibili dagli studenti, anche quelli infondo all'aula. Magicamente comparvero delle scritte bianche in bella e chiara calligrafia.

    aGR7f7M



    << Negli ingredienti che vedete, alcuni sono simili alla pozione dell'Amortentia ma con quantitativi cambiati, altri sono diversi, ma soprattutto ho modificato il procedimento.
    Per iniziare abbiamo l'acqua pura, il cui boccione lo trovate vicino al lavandino al lato Nord, sempre lì ci sono le squame di Sirena nel vaso enorme che vedete.
    Secondo voi, perchè entrambe le pozioni Amortentia e Gentil-Istinto hanno questo ingrediente? Pensate anche ad un possibile lato mitologico.>>
    aveva dato loro un indizio non da poco, infondo nel loro mondo magico, molte leggende babbane erano in verità reali, anche se a volte un po' "rimodificate".
    << Al lato Sud, vicino al braciere col fuoco acceso, c'è il vasetto col peperoncino in polvere. Invece, in quella teca all'angolo perennemente buio, ci sono le pietre di Luna.
    Chi mi sa nominare una pozione la cui fase lunare è importante nella selezione degli ingredienti per il risultato finale?>>

    Anche in questo caso attese che gli studenti le rispondessero prima di continuare.
    << Sul mio piano di lavoro, potete notare un contenitore con le ali di fata. Invece qui nascosto...>> con un saltello si spostò dietro la cattedra e con attenzione sollevò un oggetto tondeggiante coperto da un mantello in velluto rosa. Lo appoggiò sul massiccio legno color rosso scuro e con voluta lentezza, scostò il tessuto, rivelando una gabbia con all'interno un uccello dalle piccole dimensioni e il piumaggio di un rosa sgargiante.
    << Ecco a voi un vero esemplare di Fwooper! Non so se lo avete già studiato in Magia Verde, ma è una creatura "particolare". Classificato dal Ministero come XXX, è un uccello africano dal piumaggio molto vivace, che può essere di 4 colori diversi: arancio, rosa, verde acido o giallo. Considerato il tema della lezione, quello rosa mi sembrava la scelta migliore.
    La caratteristica più importante che lo rende speciale è che il suo canto fa impazzire la gente, infatti chi ha un Fwooper come animale domestico deve avere una patente e fargli un Incantesimo Silenziatore ogni mese... naturalmente a questo piccoletto è già stato fatto.
    Penso sia scontato il collegamento del Fwooper con la pozione... Che rischi potrebbe comportare il non trattare bene questo ingrediente secondo voi?
    Ah, per non spaventarlo, dovrete recuperare la piuma magicamente, scegliete con attenzione l'incanto più adatto.>>

    Guardò un attimo l'uccellino che, appoggiato sopra il suo ramo/trespolo dentro la gabbia, sornecchiava tranquillo per poi riprendere la sua spiegazione.
    << Un ingrediente che penso tutti avrete notato, sono queste rose. - indicando l'enorme vaso con mille rose dai mille colori - Vi serviranno i loro petali, ma dovrete scegliere bene quale usare. Per l'occasione vi ho scritto i significati su quest'altra lavagna. Se non conoscete bene il vostro compagno di banco, fatevi ispirare dal suo aspetto, dalla voce, da come si atteggia... oppure chiedetegli una descrizione breve del suo carattere.>>

    Se388Yq QUI ingrandita



    << E siamo arrivati all'ultimo ingrediente.
    Un capello della persona che ha creato la pozione e verso cui devono esser rivolte le risposte "particolari". Escludendo questo elemento, l'effetto sarà generale ma più attenuato poichè si perde il legame/collegamento aggiunto tra le persone, quindi chiunque gli/le rivolgerà domande, risponderà in modo gentile, ma più tranquillo.>>

    Aveva finalmente finito. La teoria era sempre più difficile della pratica, implicava conoscenze che non tutti avevano, lei stessa aveva tanto studiato e si manteneva costantemente aggiornata proprio per migliorare pozioni o crearne di nuove e utili.
    << Avete domande o curiosità da pormi prima di passare alla parte pratica?>>
    Sembrava aver concluso, ma di colpo continuò con una ultima domanda per mettere alla prova i più temerari - Secondo voi, perchè non si possono dare più pozioni alla stessa persona? Chi mi saprebbe rispondere o vuole provarci?>>

    Docente: AIRWEN O'NEILL
    Outfit: 1 - 2
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Benvenuti alla 3° lezione del Biennio di POZIONI & INCANTESIMI!
    Come libro di testo, considerate "Mille Pozioni per Mille Utilizzi" .
    Trovate la descrizione dell'AULA QUI
    Vi chiedo un mini-riassunto, anche schematico, sotto spoiler o nel role code, ma ben distinto dal testo ONGdr, così da aiutarmi quando andrò a scrivere la mia risposta inserendo tutti.

    POSTI SCELTI/ASSEGNATI (se non specificato): Mappa AULA
    Regina: A1 | Julian: A2
    Harry: A4 | James A3
    Ben: B5 | Giada: B6
    Aidan: B7 | Fitz: B8
    Nicholas: C9 | Thomas: C10
    Aibileen C11 | Nathan: C12
    Brooks: D13 | Marlee: D14


    CRITERI di VALUTAZIONE
    - Impegno nella stesura dei post
    - Partecipazione con domande e interventi nella Parte Teorica
    - Descrizione della lavorazione degli ingredienti ed esecuzione della pozione nella Parte Pratica
    - Se mancano o sono stati sbagliati del passaggi nella preparazione
    - Utilizzo di tecniche e oggetti per favorire la creazione della pozione
    - Coinvolgimento durante la lezione

    Punti massimi assegnabili: 20 Tot.
    RANGE di Punti assegnati nelle 3 parti della lezione:
    0-3: Entrata
    0-5: Parte TEORICA
    0-12: Parte PRATICA = 0-3 Scarso | 4-6 Accettabile | 7-9 Buono | 10-12 Perfetto

    Premio: 1 fiala monouso della pozione creata

    SCADENZA: 15 / 01 ore 23:59



    Edited by LadyShamy - 19/1/2022, 05:13
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    La lezione proseguì, entrando effettivamente nella stessa. La prima a prendere la parola fu la professoressa Ivanova, titolare della cattedra di Incantesimi. Era un nuovo argomento che era decisamente interessante da affrontare. Sinceramente conosceva in parte molto lieve quel campo di magia quindi preferì non dire niente in merito e prendere appunti su quanto detto dalla docente nella sua spiegazione. Spiegare l’amore era difficile tra ragazzi, erano tutti giovanissimi e per loro era solamente passione e scoperta del momento stando accanto a chi piaceva.

    Sicuramente tra noi ragazzi e ragazze così giovani l’amore è un momento di passione, lo stare bene con un’altra persona, amare una persona.

    Aveva Ben accanto a se quindi sapeva cosa voleva dire essere innamorati, avere una relazione vera e importante al momento. Non era semplice spiegare cosa fosse l’amore ma almeno ci aveva provato nel suo piccolo. Il passaggio tra amore e ossessione era una cosa lieve e difficile da riconoscere.

    Direi che secondo me tra amore e ossessione il confine è molto vicino. Si passa da affetto a ossessione quando l’amore che si ha verso una persona non è ricambiato e non si accetta la cosa in se cercando di far funzionare la cosa.

    Erano chiaramente i suoi pensieri. La successiva parte fu legata al mondo delle Pozioni, altra parte della loro lezione. L’Amortentia era una pozioni molto interessante e di fatto come detto dalla docente illegale per quello che faceva nel suo effetto. Una versione pià blanda era tutto sommato potente e facile da trovare. Sinceramente non sapeva a cosa fosse collegato a livello mitologico quell’ingrediente elencato dalla docente, le squame di sirena, ma tutto sommato sapeva che erano esseri mitologici e forse legati al mondo dell’amore in qualche campo. Seguì con interesse anche le altre spiegazioni dei vari ingredienti, cercò nella sua testa delle pozioni che potevano essere collegate alla fase lunare ma non gli venne niente in mente per il momento. Per quanto riguardava le rose dai mille colori e la possibilità di scegliere i petali in base al carattere sapeva già dove andare a parare con Ben, era facile come cosa. Sinceramente non aveva molte domande da porre, preferì lasciare le domande a chi aveva dei dubbi.

    RevelioGDR


    Giada prova a dire cosa sia per lei l’amore e la differenza tra ossessione e affetto.
     
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    Harry Wood
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    Gli dispiacque molto che Leah non fosse arrivata alle lezione, forse non si era sentita bene, di sicuro glielo avrebbe chiesto appena uscito dall’aula, era poco ma sicuro. Accanto a se aveva però lo studente della casata di Ametrin, James Beauvais, un modo per conoscerlo meglio tutto sommato. In ogni caso la lezione proseguì. Ascoltò la parte della teoria messa sul piatto dalla docente di Incantesimi, la magia Rossa. Rispose a quella domanda.

    Direi che la magia rossa è quella legata all’amore e ai sentimenti.

    Dopo quel piccolo intervento tornò a prendere degli appunti sulle stesse parole della docente poi alzò la mano per dire la sua sul cosa fosse l’amore.

    Difficile da definire l’amore in ogni sua linea, ma penso che sia quando noi siamo legati con un forte sentimento a un’altra persona, quando sentiamo un qualcosa di forte nel nostro cuore quando si vede e si parla con quella persona. Per quanto riguarda la differenza tra affetto e ossessione direi che l’ossessione la vedo come un affetto non ricambiato ma voluto.

    Aveva detto la sua in merito senza entrare troppo nel merito. Il sentire parlare della pozione Amortentia era molto interessante da ascoltare, un qualcosa che a livello ministeriale era illegale ma una versione più leggera era fattibile, così come fatto dalla docente per loro. Era difficile collegare le squame di sirena a un fattore mitologico, le sirene si poteva collegarle ma le squame era alquanto complicato a suo avviso. Per la pozione fu la stessa cosa, non gli veniva niente in mente sulla cosa, ma poteva ragionarci con calma. Fu molto diverso vedendo quell’esemplare di Fwooper, lo riconobbe subito. Provò a dire la sua in merito sulla questione della piuma della stessa creatura.

    Provo a ipotizzare che un buon trattamento della piuma possa essere riconosciuto in un effetto più sicuro e netto quando la utilizziamo invece se trattiamo male la stessa piuma della creatura potrebbe avere un effetto molto minore come parte fondamentale nella pozione del Gentil-Istinto.

    Finita la frase ascoltò il proseguo della spiegazione sugli ingredienti, quindi trovò il modo di prendere al meglio gli appunti. Lavorare in coppia era interessante solitamente e trovare il carattere di una persona che non conosceva perfettamente non sarebbe stato facile, ma voleva fare ugualmente un buon lavoro.

    Ipotizzo, almeno ci provo, nel dire che le pozioni hanno in linea di massimo lo stesso effetto quindi se vengono date insieme forse potrebbero anche avere un effetto troppo forte o addirittura potrebbero annullarsi l'un l'altra.

    Non era certo di quello che avesse detto, ma ci aveva almeno tentato.

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    Harry risponde alle domande legate all'amore, differenza tra affetto e ossessione, sulla piuma di Fwooper e infine alla domanda finale posta dalla docente di Pozioni

    P.S. Post modificato nella parte finale con permesso della player della docente O'Neill


    Edited by Harry Wood - 11/1/2022, 15:18
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    Amore, sentire parlare di amore era come se tornasse ogni volta alle sue relazioni passate, un qualcosa da ricordarsi sempre. Non aveva nemmeno la sua sorella accanto, aveva scelto un altro posto, ma non gli avrebbe mai fatto pesare la cosa dato che era sempre libera di fare cosa voleva. Rispose alla docente di Incantesimi alla domanda legata all’amore.

    Amare, una parola forte e bella professoressa, direi che vuol dire stare accanto a una persona speciale con la quale condividere momenti speciali e bellissimi.

    Sinceramente non sapeva come esprimersi sull’ossessione quindi lasciò perdere quella parte per non dire delle cose di troppo. Invece per quanto riguardava le sirene a livello mitologico qualcosa di più aveva sentito dire quindi provò a dire la sua.

    Se non ricordo male ho sentito dire che le sirene a livello mitologico sono delle creature capaci di sedurre quindi le squame potrebbero dare quel potere in più in fatto di amore nelle pozioni come quelle che stiamo guardando oggi a lezione.

    Non era un esperto delle creature magiche quindi non volle dire altro su quella questione messa sul banco dalla docente di Pozioni, non poteva dire molto di più. Anche il vaso di rose gli piaceva molto, avevano tantissimi colori, ne avrebbe prese anche un po’ da regalare se poteva. Una spiegazione degli ingredienti che era stata molto ben fatta e perfetta a suo avviso, la lezione si stava rivelando decisamente molto interessante e di alto livello, il proseguo sarebbe stato decisamente ancora più bello , aveva delle aspettative importanti. Controllò di aver scritto tutto negli appunti, amava prendergli al meglio per poi studiare e leggere anche nel dormitorio. La domanda finale della docente di Incantesimi era interessante ma non sapeva cosa dire sulla cosa, non era facilissima, era meglio lasciarla agli altri. Poter lavorare con Harry era una cosa nuova per lui, ma poteva conoscere meglio quel ragazzo.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    James risponde alle varie domande della docente.
     
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    Quella lezione non sarebbe stata complicata, molto di più. Non solo doveva mantenere l’attenzione sull’argomento della lezione, ma anche sul fatto di non distrarsi con quelle due bellezze diverse, ma anche – e soprattutto – sul fatto che Regina si sarebbe accorta di qualsiasi cosa, conoscendolo a menadito. Ma il problema principale, in realtà, era proprio il fatto che quell’argomento non era decisamente il migliore da affrontare in quel momento in cui qualcosa stava succedendo, ogni volta che Rey era nei paraggi. Eppure, doveva mantenere una media alta e quindi avrebbe cercato di dare il meglio di sé come poteva. L’arrivo di Regina fu puntuale sulla sua battuta, tanto che portò il ragazzo a sollevare gli occhi e seguirla mentre si sedeva accanto a lui, dopo aver fatto una delle sue entrate da secchioncella. Avevano entrambi la media alta, ma a Julian non interessava mostrare quanto studiasse, a Rey invece sì. Uno l’opposto dell’altro. Dannazione, ma com’era possibile. Sospirò alle sue parole sussurrate, allungando un dito a far dondolare la sua treccia dietro la sua schiena, prima di avvicinarsi al suo di orecchio «Lo so che vuoi le mie attenzioni tutte per te, Rey.» – la prese in giro facendole un occhiolino, prima di tornare in quella posizione che per lui era scomoda ma che era dovuta al fatto che sotto il banco non ci entrava alla perfezione; sentì qualcuno scompigliargli i capelli e sollevò lo sguardo, allargando un sorriso beffardo quando incontrò il volto di Nicholas, a lui concesse un bacio volante e un occhiolino. L’unica cosa che lo fece metter ritto sulla sedia, fu una voce dalla terza fila, una voce che non avrebbe ricollegato a nessuno visto che non memorizzava più di tanto le voci di chi non era di suo interesse, quindi si voltò lentamente a guarda in volto chi cazzo aveva osato invitare Regina a sedersi accanto a lui, ma lo fece girandosi in direzione di Nathan con un sorriso divertito sul volto «Regina in terza fila. Questa mi piace.» – disse, come se volesse sfoggiare la sua conoscenza della ragazza, rispetto a quello che sembrava un carlino preso a schiaffi. Quindi si girò, si allungò di nuovo all’orecchio di Regina «Quindi cerchi un bel manzo. E io che credevo ti servisse qualcuno con il cervello…» – la punzecchiò divertito, e lei sarebbe stata consapevole che quello sarebbe stato solo l’inizio; anche se Julian doveva ammettere che era davvero infastidito dall’idea che uno con quella faccia potesse anche solo chiedere a Regina di sedersi accanto a lui. Ritornò con l’attenzione sulle docenti, quindi ascoltò anche i vari interventi dei suoi compagni, trovandoli piuttosto superficiali. Cos’era l’amore? Cos’era l’affetto? Ma perché dovevano parlare di quello? Insomma, era più importante quanto fosse pericolosa o non lo fosse quel tipo di magia «In alcuni testi antichi, si parla di magia rossa come magia esoterica capace di risolvere questioni d’amore. Rossa perché richiama il colore che spesso si associa alla passione, al fuoco legato all’atto di bruciare, verbo che spesso si affianca al sostantivo passione. Professoresse, quanto è pericoloso questo tipo di magia?» – razionalizzava anche quel sentimento, per cercare di non pensarci e di non rendere troppo personale quella lezione, soprattutto con Rey accanto «Tuttavia, è importante specificare che l’amore è qualcosa di biochimico, causato da dinamiche ormonali e fisiche. Una maga antropologa americana dell’Università Magica del New Jersey ha studiato le menti degli innamorati, sottoponendoli ad una risonanza magnetica. Il campione era di circa una cinquantina di persone, con diverse situazioni: nuove relazioni, relazioni appena finite e durature.» – quando entrava nel panico, iniziava a sciorinare roba scientifica, cercando di trovare una spiegazione approssimativamente migliore di quella che poteva essere quella dettata dalle emozioni e dai sentimenti «Addirittura lo studio ha evidenziato che l’attività neuronale presente nelle persone innamorate risiedono nelle stesse regioni del cervello che vengono attivate da alcune sostanze stupefacenti, atte alla produzione e distribuzione di dopamina, un neurotrasmettitore che attiva e alimenta il sistema di ricompensa cerebrale.» – sospirò, socchiudendo gli occhi e cercando di razionalizzare anche la parte riguardante l’ossessione e l’affetto «Anche questo è scientifico. Come abbiamo detto prima, si attivano aree cerebrali uguali a quelle che vengono attivate con delle sostanze stupefacenti, quindi sia gli innamorati, sia i drogati vogliono di più. Questo comportamento se alimentato, viene soddisfatto; ma qualora non venisse soddisfatto, il drogat--- ops, l’innamorato, andrebbe in crisi d’astinenza, facendo dell’oggetto della sua attenzione, un’ossessione, perché unica e sola che può soddisfare quel bisogno di volerne di più. L’affetto, quello che non sfocia in ossessione, è quel bisogno soddisfatto, che spesso viene alimentato maggiormente quando vi è desiderio sessuale, ancor meglio stimolatore di dopamina.» – stava scappando da quella lezione facendolo con il cervello. Era qualcosa che accadeva ogni volta che si sentiva in difficoltà, eppure sul suo volto traspariva solo tranquillità e un pizzico di presunzione. Tuttavia, quando prese parola la docente di pozioni, Julian sgranò gli occhi, mandando giù a vuoto «Le sirene sono creature mitologiche ostiche. Per il vecchio e caro Omero, erano come le muse e le sibille, consapevoli di tutto quello che è presente e futuro; capaci con il loro canto e la loro bellezza di incantare marinari e naviganti, fino a farli innamorare della loro voce e farli naufragare. Probabilmente, riportando il tutto all’idea dell’amore visto come sentimento ed emozione» – storse un po’ il muso come se avesse quasi il timore di quelle parole «queste due pozioni che ammaliano la mente, in un certo senso, hanno lo stesso effetto del loro canto, quindi, grazie alla componente sirenica.» – tacque di nuovo, cercando di rimanere concentrato sul non sbilanciarsi troppo, seppur quella pozione la riteneva piuttosto pericolosa. Mentre la docente parlava, lanciò uno sguardo di sottecchi a Regina «L’infuso spirituale.» – mormorò, distratto ad osservare il volto della compagna di banco, fin quando la docente non nominò il fwooper, che richiamò il suo sguardo «E’ una sirena un po’ più pelosa.» – disse ghignando divertito «La follia. Credo sia questo il rischio che si corre, giusto?» – poi di nuovo sentì la gola bruciare. Davvero doveva fare una pozione per Regina? Con quel significato, poi? Julian non poteva crederci, eppure sul suo volto sembrava fosse completamente sereno, come ogni giorno. Si voltò verso Rey, con un sorriso divertito «Sei pronta a dichiararmi il tuo amore, Rey-Rey?» – la punzecchiò appena.
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    EDIT: aggiunta interazione persa con Nicholas ♥

    Edited by Julian Miller - 12/1/2022, 11:01
     
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    Dopo aver lanciato alle due docenti uno sguardo di gratitudine, unito ad un balbettante ed appena mormorato:

    << G.. Grazie mille, P.. Professoressa O'Neill e Professoressa Ivanova.. >>

    Aibileen, nel disperato tentativo di disturbare il meno possibile durante quella lezione, non tardò a piazzarsi accanto a u>Nathan Parker King, che salutò con un sorriso un po' più convinto dell'espressione con la quale era entrata in classe, e decisamente più rilassato... Ma l'agitazione e l'imbarazzo che quel ritardo le aveva provocato non tardarono a palesarsi in tutt'altro modo: in una gaffe. La borsa a tracolla, infatti, le scivolò di mano prima che lei potesse posarla normalmente a terra, facendola finire sul piede del compagno.

    << Oddio! Scusascusascusascusa! >>

    L'Ametrin proveniente dalla Terra dei Canguri, di suo, non era una persona sbadata... Erano la sua timidezza e le sue insicurezze a portarla a fare simili figuracce, quando le suddette riuscivano a prendere il sopravvento!
    Ma, grazie a Merlino, la lezione cominciò. Quella mattina Aibileen aveva, effettivamente, partecipato alle lezioni in programma, ma si poteva dire che avesse fatto in esse, in nom del vero, mero atto di presenza. Quella svista e quel ritardo sembravano averla però, paradossalmente, “risvegliata”, e per quanto, dalla morte del cugino Tyler, che adorava fare pozioni, fosse particolarmente difficile per lei seguire le lezioni di quella materia, si sentì decisa a sforzarsi di tornare ad essere più attiva in essa. Si sforzò di ascoltare con attenzione le parole della Professoressa Ivanova, cercando di dare, man mano, delle risposte alle sue domande:

    << I.. Il Rosso è... Un colore che richiama a sé la passione... L.. La spontaneità e la potenza dell'elemento del Fuoco... >>

    “E fin lì..”

    Aibileen abbassò, per qualche istante, il proprio sguardo sulla gonna della sua divisa, prima di ritrovare la forza di risollevarlo verso la Professoressa Ivanova.

    << Ed è s.. Spesso collegato, come la Magia Rossa... Da quel poco che ne so..

    Prese un respiro profondo. Merlino, quanto poteva essere difficile parlare in pubblico? Ma solo lei sentiva il cuore batterle a quel modo nel petto ed il respiro mancarle, ogni volta che doveva farlo? Perché non riusciva ad essere più sicura? Strinse le mani a pugno intorno all'orlo della sopraccitata gonna, nel tentativo di raccimolare più coraggio, se proprio doveva fare a meno della disinvoltura.

    << A... All'Amore. >>

    Sorrise, non riuscendo, paradossalmente, a non dar voce ad un suo ben poco accademico pensiero:

    << M.. Mi fa anche pensare alla canzone “True Colors”... M.. Ma non c'entra nulla... M.. Mi scusi per questa d.. Divagazione! >>

    Ammise con un sorriso timido, prima di rispondere, dopo la spiegazione e la domanda che seguirono della Professoressa Ivanova:

    << C.. Credo che l'affetto sfoci i.. In ossessione... >>

    Balbettò, riflettendo mentre parlava, pensando agli sguardi che ancora aveva la fortuna di vedere scambiati trai propri genitori, e a quali avrebbero potuto essere degli sguardi opposti ad essi:

    << Q.. Quando negli sguardi rivolti all'altro si perde la fiducia... Ed.. Ed anche l'altro, paradossalmente. >>

    Si bloccò, grattandosi la testa.

    << N.. Non so se riesco a spiegarmi bene... C.. Credo che quando l'affetto sfocia in ossessione, si ”vede” l'altro, sì, anzi, non si “vede” altro, ma... L'altro N.. Non viene guardato veramente. In quanto persona. S.. Secondo me.. >>

    Poi, si fermò, per ascoltare le eventuali risposte degl'altri suoi compagni e, ovviamente, per ascoltare la spiegazione della Professoressa O'Neill, seguendo con gli occhi le peripezie dei suoi passi intorno all'aula (?). Trovò la complicità tra le due insegnanti veramente bella, così come la stava interessando sempre di più quella lezione che offriva loro di studiare le connessioni esistenti tra gli Incantesimi e le Pozioni in maniera più esplicita ed approfondita che di consueto.
    Provò poi, a modo suo, a rispondere alla domanda posta sull'utilità delle Squame di Sirena nelle Pozioni dell'Amortentia e del Gentil-Istinto:

    << C.. Credo che le Squame di Sirena s.. Servano ad aumentare il potenziale attrattivo d.. Di una persona... E.. Ecco... >>

    E a quella sul dare l'esempio di una Pozione il cui risultato dipendesse dall'influenza subita dagl'ingredienti in determinate fasi lunari, ma le paroline “fasi lunari” la fecero bloccare su un unico pensiero, e fu proprio per quel motivo che riuscì soltanto a rispondere con un filo di voce, sentendo, improvvisamente, la gola secca, e non riuscendo a guardare la Professoressa O'Neill negl'occhi fino alla fine:

    << … L.. La... Pozione Anti-Lupo.. >>

    L'arrivo del Fwooper di un vivo color Rosa riuscì, fortunatamente, a permetterle di trattenersi e di concentrarsi quel che bastava dal non sentire oltre i suoi occhi farsi sempre più lucidi. Alla domanda che fece loro l'insegnante sulle possibili conseguenze di un trattamento erroneo dell'ingrediente costuito dalla piuma della creatura magica qui sopra nominata, Aibileen rispose ipotizzando quello che segue:

    << P.. Potrebbe portare la o le persone che ingeriscono la Pozione a.. Alla pazzia... ? >>


    Provò, infine, a rispondere all'ultima domanda della docente di Pozioni in questo modo:

    << L.. La persona n.. Non rischierebbe una sorta d.. Di cortocircuito emotivo? Sv.. Svenendo, p.. Per esempio... ? >>

    Lo disse più di pancia che altro, anche perché, in nom del vero, le stava costando veramente parecchio parlare così tanto davanti a tutti i suoi compagni di Biennio. Dovette infatti, per riprendersi, abbassare per qualche istante lo sguardo verso le proprie mani ancora chiuse a pugno sull'orlo della gonna, prima di riuscire a rialzarlo sulle proprie insegnanti, nonché in direzione degl'altri compagni che avrebbero, eventualmente, preso ulteriormente la parola.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stat.
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    SPOILER (click to view)
    Attenta alla vita di quel povero cristo di Nathan Parker King (la borsa le scivola sul piede di lui, per via dell'agitazione e dell'imbarazzo dovuti al ritardo) quando si siede vicino a lui, seguendo le istruzioni dell'insegnante, e provando a rispondere alle domande delle due docenti. Ha parecchie difficoltà a parlare davanti a tutta la classe e nel farlo, spesso, balbetta ancora.
     
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    Era piuttosto soddisfatto dalla scelta del suo posto a lezione. Tom era un buon amico - con tutto che riuscivano a vedersi davvero poco - e le cose con Brooks erano ancora leggermente…strane, forse un po’ troppo per poter sedersi accanto a lui a lezione. Si raddrizzò in tempo per vedere Fitz che entrava in aula, salutava il gemello con un colpetto alla testa - adorabile come sempre - e si sedeva accanto ad Aidan. Lo guardò senza nascondersi, quasi sperando che da un momento all’altro si girasse per ricambiare. Quello che sentiva per Fitz era talmente confuso da spaventarlo, a volte - spesso - e altre invece lo lasciava con un euforia tale da farlo sorridere per una giornata. Spostò lo sguardo, notando come la Ivanova avesse praticamente cominciato la lezione mentre lui occhieggiava il suo personalissimo purgatorio.
    Trattenne un po’ il respiro alla spiegazione dell’argomento della lezione, ringraziando Merlino e Morgana che non fosse seduto accanto a Fitz, per poi leccarsi leggermente le labbra con la punta della lingua.
    -La magia dell’amore, senza dubbio. Sapeva che però nella magia con le candele il rosso è considerato amore sessuale - rifiutò di arrossire - e il rosa è utilizzato per l’amore vero?
    Si guardò le mani, sentendosi stranamente agitato. Si diede dell’idiota, e stringendo leggermente le mani a pugno alzò lo sguardo per continuare a partecipare alla lezione. Alzò un sopracciglio in direzione di Ulan sentendo la sua risposta, per poi scuotere la testa.
    -L’amore non può essere solo chimica, non è giusto secondo me ridurlo solo a quello. L’amore è…vasto e complicato, e pieno di diversi punti di vista. - gesticolò un pochino - è regalare dei fiori a tua madre pur non avendo nulla da festeggiare, è aprirsi con una persona e farle conoscere tutto di te, è diventare vulnerabili. E allo stesso tempo sentirsi in cima alla montagna più alta del mondo a guardare giù.
    Arrossì davvero, stavolta, e si rifiutò di muovere lo sguardo da quello della professoressa. L’ossessione era un sentimento ancora diverso, da esaminare, ma il cervello di Nick in quel momento non era decisamente in grado di farlo. Solo la voce della Professoressa O’Neill lo fece uscire dalla specie di trance-non trance in cui era entrato. Si riscosse, lanciando un sorriso a Tom e scusandosi - probabilmente penserà che sono pazzo - per poi ascoltare attentamente le parole della prof di pozioni, ridacchiando leggermente al complimento sul tubino, e si ritrovò a ringraziare ancora una volta i grandi maghi per il culo a non essere seduto accanto ai due ragazzi. Lesse gli ingredienti strizzando leggermente gli occhi, ricopiandoli poi su una pergamena pulita, per dovere di studio. Alzò una mano mentre scriveva, e rispose mentre finiva di mettere il punto, rialzando lo sguardo.
    -Le sirene da sempre, anche dai Babbani sono considerate creature ammaliatrici, come diceva Julian. Odisseo si fece legare all’albero maestro della sua nave pur di vederle e sentirle cantare, ma a differenza delle sirene che conosciamo noi la mitologia le descrive come uccelli con volto umano…direi abbastanza lontano da quello che sono in realtà.
    Si appoggiò leggermente alla sedia, leggendo di sfuggita i colori delle rose, cercando di scegliere quella più adatta per Thomas.
    La domanda della prof lo fece sorridere, era bello essere spronati in quel modo a cercare di saperne sempre di più. Ci pensò su un attimo.
    -Se le pozioni hanno due petali di rosa differenti potrebbero confondere il ricevente e diventare mmh…ineffettive?
    Si prese il mento tra le dite, non del tutto convinto. Ma ehi, almeno ci aveva provato.

    © code by LaNine e prelevabile Qui

    interagisce con Thomas S. Roberts, guarda Fitz G. O'Connor. Risponde alle domande delle professoresse, non sempre convintissimo della risposta data ma con la voglia di provarci.
     
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    |thomas seanàn roberts|



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    Non potè fare a meno di illuminarsi quando vide Nicholas Mc Callister avvicinarsi, un po' del suo imbarazzo messo da parte quando l'altro si sedette accanto a lui senza troppi problemi, come se compagnia di un viso conosciuto potesse diminuire il potere intimorente delle docenti. "Oh ehi! Sì, sembra una vita fa!" ammise con allegria, annuendo alle sue parole, sorridendo contento quando l'altro gli chiese di Mr Erminio. "Oh sta bene, penso sia ingrassato in queste feste di Natale. Niente di grave si intende! E tu invece come stai? Come hai passato le vacanze?" domandò con ritrovata energia, illuminandosi ancora di più - se possibile - quando Marlee Beauvais fece il suo ingresso nella stanza.
    Si sbracciò nella sua direzione per salutarla, dedicandole un sorriso che brillava di luce propria, per quanto avvolto in un certo imbarazzo, preso più dalla felicità di vederla che dal pensiero che forse non avrebbe dovuto o potuto salutarla in quel modo, non quando lei si era limitata ad un cenno di saluto e lui stava palesemente esagerando, attivandosi ancora di più solo perchè gli aveva riservato un po' di attenzioni.
    Dopotutto non ci stava più capendo niente, non sapeva che cosa succedesse tra loro, ma il sollievo di vederlo lo aveva mosso, tanto da portarlo ad accennare anche un "Ciao Rere com-" che però si spense molto in fretta, nell'istante in cui Brooks la trascinò a sè e cominciò a dirle cose che Tom a quella distanza non poteva e non voleva sentire. La sua voce si affievolì, a quella scena, portandolo a serrare le labbra tra loro, spiazzato perchè era abituato all'allegria di Marlee e alla sua compagnia, non ad averla così distante e tra le braccia di qualcun altro.
    La scena sembrò scavare un piccolo buco nel suo petto, proprio al centro, in corrispondenza di quello che si era cominciato a formare quando li aveva visti baciarsi e che pensava si fosse richiuso anche se chiaramente non era così.
    Ci pensarono le docenti a distrarlo a dovere, in particolare Eva Ivanova : le bastò nominare la magia sentimentale - di cui Tom aveva rimosso ogni nozione - per attirare la sua attenzione e portarlo a voltarsi, arrossendo lentamente ma inesorabilmente. Il ragazzo cominciò a sentirsi a disagio, come se la donna stesse parlando direttamente con lui e non con tutta la classe.
    Si rivedeva nella nozione di affetto, ovviamente, e pensò subito a Marlee, a quanto si sentisse bene con lei, a quanto volesse proteggerla eppure... non voleva controllarla vero? Non voleva davvero trascinarla lontana da Brooks, in quel preciso momento, giusto?! E' che...loro avevano condiviso momenti quando lui non c'era, sembravano così legati che aveva paura potesse dimenticarsi di lui da un momento all'altro...la voleva libera, felice, non voleva soffocarla, assolutamente no...
    Ecco che Eva aveva appena mandato in crisi un ragazzino spaurito, che si ritrovò a perdersi nei suoi pensieri e riuscì a malapena a cogliere la domanda della docente, a cui rispose solo per pura coincidenza, senza nemmeno accorgersi di aver parlato a voce alta. "Quando non vogliamo che quella persona si allontani da noi e non ci rendiamo conto di impedirle di essere libera..." sussurrò a mezza voce, senza nemmeno sapere se qualcuno lo stesse ascoltando.
    Inutile dire che le parole di LadyShamy non riuscirono a sbrogliare granchè il rovo dei suoi pensieri, tutte quelle informazioni che gli stava gettando addosso non sembravano fare presa, tranne qualche parola sporadica e... ecco, sentì bene le frasi usate dalla docente che lo portarono a rizzare la testa e guardarlo sorpreso, di certo non aspettandosi un'uscita simile. "Ma... Q-quindi... se si finisce per parlare così, anzichè come al solito, ma le impressioni sono le proprie... Non è una specie di...uhm... Veritaserum?" domandò confuso, provando a mettere da parte l'imbarazzo della docente che faceva commenti del genere e cercando di non sembrare un completo idiota.
    Se non altro riuscì a stare più attento, portando lo sguardo su ogni singolo ingrediente e sforzandosi di rimanere concentrato. Non doveva pensare a quel che avrebbe potuto dire a Mar dopo aver ingerito una cosa simile nononononono.
    Si schiarì la voce quindi, annuendo alle parole dei suoi compagni.
    "Beeeeh le Sirene seducevano i marinai no...?! Chiunque metterebbe una roba del genere in una pozione che vuole sedurre qualcuno! Anche se non sono così affascinanti come si pensa, cioè sì lo sono ma in alcune culture si dice che attirassero gli uomini per divorarli... insomma, non le amanti migliori che uno possa immaginare." mugugnò piano, salvo poi ritornare in silenzio fissando la lavagna per qualche istante. Provò a pensare ad una pozione a cui servissero le fasi lunari ma, se la sua preparazione in termini di mitologia non era male, la sua memoria per le materie di studio e ancora di più per la teoria di pozioni non era proprio una delle migliori.
    Quando vide l'uccello si illuminò, più che altro attratto dal suo piumaggio colorato, e si sarebbe sporto verso di lui pur non essendo in prima fila. "Ma che car-" cominciò a dire, salvo poi fermarsi quando la docente andò avanti con la sua spiegazione. La risposta gli uscì senza che avesse bisogno di pensare granchè, e di nuovo la sua ansia tornò a circondarlo come se stesse per costringere Marlee a ingurgitare quella roba, cosa che non avrebbe mai fatto. "Si impazzisce..." realizzò parlando più tra sè che altro, come avrebbe fatto anche poco dopo per rispondere all'ultima domanda di Airwen, dopo averci ragionato per molto più tempo di quanto non avrebbe fatto normalmente. "Perchè la persona potrebbe magari cominciare ad amarti e poi...ossessionarsi e impazzire?" buttò lì quasi cupo, lanciando un'occhiata ad Aibileen Beatrix alle sue parole "Beh sì potrebbe anche andare in controcircuito... ODDIO!" si animò come preso da una idea improvvisa. "Tipo con i circuiti, quando si immettono troppi impulsi insieme! Vanno in sovracaricamento, si surriscaldano e ...puf! Alle volte prendono anche fuoco. Non che...le persone pos- non prendono fuoco se assumono la pozione due volte, vero?!" domandò, più agitato verso la fine.

    PARLATO - ASCOLTATO - NARRATO
    bymars

     
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    Brooks O'Connor
    Forse, in effetti, afferrare Marlee con quella foga, non era stato proprio il massimo, soprattutto per la discrezione di ciò che voleva dirle, ma non gli importava proprio niente, doveva confidarle una cosa così intima ed urgente che non avrebbe osato dire proprio a nessun altro. Avevano definitivamente rotto quella strana cosa tra loro, ma ciò non voleva dire che non la considerasse ancora la sua migliore amica. In effetti, il loro rapporto non era cambiato per nulla, si comportavano come quando erano fidanzati, tolto ovviamente il finire a letto insieme ed i baci -ovviamente quelli sulla guancia esclusi-, quindi sentiva che sarebbe stata l'unica a capirlo veramente ed a non giudicarlo, nonostante avesse fatto una cosa lievemente stupida. Scusami May, ma era davvero urgente e... stava per aggiungere altro, quando vennero interrotti da quello zuccone di Fitz.
    Ehi, come fanno a sopportare te, piuttosto! Protestò, anche se non era realmente arrabbiato. Si massaggiò la nuca come se l'altro gli avesse causato del dolore fisico, ma non aveva usato una forza tale, per fortuna. Si volevano bene, in fondo. Molto in fondo.
    Shhh May, è un super segreto! Le portò con delicatezza un dito alle labbra, per poi ridacchiare appena, annuendo. Dopo la lezione ti racconto tutto, promesso annunciò, girandosi dritto ed osservando le due docenti, visto che la lezione sembrava star ufficialmente per cominciare. Era un disastro a pozioni, quindi sperava vivamente che la presenza anche di Incantesimi, inibisse il resto. Speranza che andò ben presto in frantumi, ma procediamo con ordine.
    La prima a prendere parola, fu la professoressa Ivanova.
    Magia Rossa, lesse gettando ogni tanto occhiatine di sottecchi a Marlee, interessato più alla sua compagna di classe che alla lezione. Ma non poteva proprio esimersi da provare a partecipare, non era esageratamente competitivo ma Jessica teneva loro i fucili puntati perché portassero a casa punti. Non ne ho mai sentito davvero parlare, ma immagino si riferisca all'amore, seguendo una semplice associazione colore-emozione replicò e come ogni volta, Giada non lesse le risposte dei compagni per non condizionarsi. Sospirò, comunque, pronto a rispondere alla domanda con la sua solita aura candida. Per me l'amore è vedere qualcuno e sentire le farfalle nello stomaco, sentire di star toccando il cielo con un dito. Per me l'amore è quando vedi tutti i difetti della persona, non sei cieco e la giudichi perfetta, ma li abbracci e li accetti, non cercando di cambiarla ma aiutandola a migliorarsi costantemente. Quasi in maniera istintiva, volse lo sguardo verso Nick per qualche secondo, ma poi tornò a concentrarsi. Aveva cercato di chiudere quel capitolo durante le vacanze, a Bali, in modo che potessero diventare Parabatai senza alcun tipo di segreto. Tu sei stata la mia magia rossa sussurrò a Marlee, con un sorriso a metà tra il dolce ed il divertito, prima di rispondere alla successiva domanda della docente. Mmmh io direi che il confine tra affetto ed ossessione è molto labile. Sono abbastanza sicuro che ci sia qualcuno che non si accorge di superarlo. Credo sia quando dalla curiosità di sapere cosa fa e dove va l'altra persona -sottolineo curiosità-, al doverlo per forza sapere. Non so se mi spiego, ma se adesso io scrivessi a Marlee "Oggi pomeriggio che fai?" "Stai attenta" e cose del genere, sarebbe molto diverso da scriverle "Voglio sapere cosa fai oggi pomeriggio, no non puoi farlo se non ci sono anch'io" o cose del genere. Questa narratrice si rende conto che la cosa è molto cringe, tuttavia Brooks è fatto così e ci accontentiamo e ce lo teniamo perché è tenerello.
    Ascoltò le parole della seconda docente con evidente confusione, grattandosi la nuca quasi a disagio sia per ciò che aveva detto prima, sia per le parole della docente. Quindi... insomma... mi sta dicendo che lei è fidanzata con la professoressa Ivanova? Domandò alla rossa e se fosse potuta sembrare una provocazione detto da un altro pg della sottoscritta, detto da Brooks fu solamente una semplice domanda dettata dalla curiosità -e forse dal suo ADHD mai diagnosticato-. Comunque questa pozione ha un nome un po' scemo. Non si rivolse a nessuno in particolare, anche se l'intento era quello di parlare con Marlee, ma lo disse a voce abbastanza alta perché un po' tutta la classe lo potesse sentire. Sono d'accordo con Thomas, comunque. Questa pozione non mi piace, è una brutta copia del veritaserum. E poi la prima risposta è molto più educata, ma forse... a voi piace essere troie. Sì, era questo che avrebbe detto se non fosse stato Brooks, ma per esempio Cameron. Forse non mi piacerebbero questi effetti, preferisco che una persona resti realmente se stessa disse invece, con una scrollatina di spalle, posandosi contro la sedia ed ascoltando il resto della spiegazione, decisamente annoiato. Iniziò a muoversi nervosamente sulla sedia, giocherellando con il pulsante della penna, facendo uscire e rientrare la punta quasi ossessivamente, tamburellando con il piede sul pavimento. Per quanto riguardava le sirene, non aggiunse altro per paura di essere ripetitivo e sembrare ancora più scemo. Non era ferrato in pozioni, quindi non rispose nemmeno alla domanda successiva.
    Mi scusi... perché sta rubando il lavoro alla professoressa Onfroy? Brooks odiava stare seduto per troppo tempo e quando questo succedeva, si agitava ed iniziava a parlare a sproposito, quasi avesse una doppia personalità. Ma davvero non riusciva a stare attento per più di dieci minuti senza impazzire.
    Io una domanda ce l'avrei... tutta questa pappardella su ogni singolo ingrediente... ci servirà mai a qualcosa? Domandò nervoso, rialzandosi a sedere ed iniziando a tormentarsi le pellicine delle unghie. Solamente Fitz, Nick, Marlee ed Amalea sapevano di questo suo piccolo problema con l'agitazione e la difficoltà a stare attento. Era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, ma doveva concentrarsi per rispondere almeno all'ultima domanda. Presumo sia come i farmaci... alcuni di semplici se presi insieme non hanno particolari effetti, ma altri più potenti devono essere presi distintamente. Insomma, quando per esempio ti fanno i vaccini, chiedono sempre se stai assumendo altri farmaci. E per lo stesso motivo, non mescolano i vaccini. Potrebbero avere qualche effetto collaterale, invece che procedere con i loro effetti, farebbero star malissimo chi le assume concluse, stringendosi nelle spalle e tornando a sedere scompostamente.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland


    Interagisce più o meno per tutto il post, a sprazzi, con Marlee Beauvais Eva Ivanova LadyShamy e concorda con Thomas S. Roberts
    Inoltre ad inizio post interagisce con Fitz G. O'Connor
     
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    BENJAMIN D'ANGELO
    Se so cos’è l’amore, è grazie a te.

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    PARLATO - PENSATO - NARRATO
    Prima che iniziasse la lezione combinata tra le due materie, Benjamin si voltò verso la porta, dove osservò in silenzio entrare anche gli altri compagni di corso riconoscendo il Dioptase Aidan, poi c’erano Nicholas , Brooks, Marlee James, Julian, Nathan, con cui aveva avuto qualche divergenza, anche sé era riuscito ad accettarlo con il passare del tempo. Poi sentì arrivare una trafelata Aibileen di cui non gli importava più ormai. Dopo averle confessato che le piaceva, ricevendo un secco no, che lo fece rimanere deluso da lei, credendola sua amica, poi in quel momento si accorse che le sue gote si tinsero di rosso non appena la professoressa Ivanova si soffermò vedendolo fare quel gesto a Giada, che lo fecero stare in imbarazzo. Era la prima volta che lo faceva davanti a tutti in classe. Nello stesso tempo provava un mix di emozioni tra la gioia l’ ansia e l’ emozione che lui aveva dentro di sé. Appena tutti si furono seduti ai propri banchi, Benjamin si voltò verso la professoressa Ivanova che in quel momento aveva cominciato a spiegare l’ argomento. Ascoltò con molta attenzione la spiegazione con occhi pieni di curiosità, felicità e entusiasmo come faceva sempre. Era la prima volta che ne sentiva parlare cosi prese il taccuino dove si segnò il nome. Dopo aver preso gli appunti, pur sapendo che lui, ci era già passato. Così Benjamin mise in moto il cervello per trovare le parole giuste alla prima domanda che la professoressa Ivanova propose e infine le trovò.

    “ La Magia Rossa è una branca della Magia minore che si trova tra la Bianca e la Nera. Questa magia nasce principalmente in Sardegna dove sono state trovate alcune statuette che rappresentavano la fertilità, e facendo queste tipo di preghiere furono la genesi della Magia Rossa, dal punto di vista storico, poi esiste anche un collegamento tra la Bibbia e l’ Antica Grecia cioè nella Bibbia c’era una donna Jezabel, la moglie di Re Acab. La regina era donna lussuriosa e una devota a Baal, che significava l’ energia sessuale, mentre nell’ Antica Grecia con i riti per onorare Venere la dea dell’ Amore e Eros, il dio della Passione. Interviene nel campo Esotetico per affrontare e cercare di risolvere i problemi nel mondo affettivo e sentimentale. Il colore che simboleggia questa magia è il rosso, anche se prima di oggi serviva per contraddistinguere alcune pratiche magiche che usavano il sangue nei loro rituali. Questo colore ha tre significati Passione, Fuoco e Amore. Potremmo immaginarla anche come un magnete che opera su due fattori: attrazione fisica e mentale e i sentimenti. “


    Disse Benjamin mentre rispondeva alla prima domanda, al suo fianco aveva Giada accanto a sé. Fece una pausa prima di riprendere a rispondere alle ultime due domande che la professoressa Ivanova gli aveva chiesto.

    “ L’ amore secondo me è una cosa che non si comprendere facilmente. Soltanto chi è il nostro vero amore ci rende liberi. Nel mondo psicologico c’è un dottore cognitivo Sternberg che ha trovato un metodo che cerca di spiegare quali sono le tre tipologie d’ amore combinate tra intimità, passione e decisione, impegno.”

    Mentre cercò di essere bravo con la spiegazione per poi chiedere qualcosa pur sapendo che era un ragazzo curioso che cercò di interagire con la lezione.

    “ E’ vero che l’ ossessione può essere un disturbo ossessivo compulsivo? “

    Domandò curioso il secondino mentre puntava lo sguardo celeste sulla professoressa Ivanova, attendendo una risposta, poi sul volto gli apparve un sorriso e poi rispose.

    “ L’ affetto si trasforma secondo me in ossessione quando si ha paura di essere giudicati o avere anche poca autostima di se stessi .“

    Esclamò Benjamin mentre sul suo viso si formò un sorriso che gli rimase stampato sulla faccia. Quando ebbe finito con le domande che la professoressa Ivanova gli aveva posto, iniziò la seconda parte della lezione con la spiegazione dell’ insegnante O’ Neil, che ascoltò con molta attenzione. Benjamin in quel momento fece un’ espressione piena di entusiasmo, felicità e di gioia che riuscì a farlo sorridere da quando l’ aveva conosciuta dal primo anno e in silenzio continuò a prendere appunti, segnando tutto quello che non sapeva. Poi cominciò ad ascoltare le domande che l’ insegnante O’ Neil aveva da proporgli cosi con la sua mente intelligente, cercò di mettere le prime parole alla prima domanda.

    “ Le Pozione Amortentia e Il Gentil – Istinto hanno questo ingrediente le squame di Sirena che si collega a Ulisse che fa parte dell’ Odissea e vi vorrei citarvi questa frase: « Le Sirene lo incantano con limpido canto, adagiate sul prato: intorno è un mucchio di ossa di uomini putridi, con la pelle che raggrinza». Queste figure mitologiche hanno un canto ammaliatore che perfino agli uomini come Ulisse e suoi compagni era difficile resistergli perché il loro canto poteva portare alla morte ma fu grazie a Circe che consigliò di legarsi per salvarsi la vita. Un'altra leggenda sulle Sirene si trova nelle Argonautiche di Apollonio Rodio, dove Giasone e gli argonauti incontrano le sirene, qui vengono salvati dalla musica di Orfeo scampando alla morte. Poi esiste anche una fiaba Italiana: Skuma di Taranto la storia è di due giovani sposi che però a causa del lavoro dell’ uomo che lasciò spesso la moglie da sola e qui un ricco signore la vide e la sedusse quando però lei confessò al marito quello che aveva fatto suo marito pieno di rabbia la spinse in acqua, ma la donna non sapeva nuotare. Le sirene quando la incontrarono per la prima volta videro che era bellissima la salvarono e la incoronarono come loro regina e poi le diedero il nome di Skuma. Il marito che frattempo si era pentito, cercò un modo per tornare dalla sua amata così dovette raccoglie il fiore bianco di corallo nel regno delle sirene per finalmente ricongiungersi con lei. “

    Disse Benjamin mentre sul suo viso apparì un ‘ espressione contentezza e felicità quando gli occhi celesti si posarono sulla professoressa O’ Neil sperando di essere esauriente poi continuò con la sua mente a cercare la pozione che poteva essere collocata con Luna, finché non gli venne in mente il nome della Pozione che sembrava giusta visto che aveva un ingrediente uguale all’ argomento trattato quel pomeriggio.

    “Credo che sia la Pozione Anti Lupo. Questa pozione serve ad avere il controllo mentale a chi la prende la settimana prima del Plenilunio.”


    Esclamò il secondino dagli occhi celesti mentre sul suo volto appari un sorriso che si allargò sulla sua faccia. Mentre provava a rispondere ancora una volta con una sicurezza che non aveva prima, ma avrebbe fatto di tutto per migliorarsi in entrambe le materie, poi proseguì a prendere appunti sull'animale che la professoressa O’ Neil stava spiegando in quel momento. Osservò un attimo il Fwooper che aveva un bellissimo color rosa e ascoltò la domanda che l’ insegnante gli aveva posto. Utilizzò un po’ di concentrazione e un po’ intuito.

    “Per chi non sa ancora trattare questo ingrediente bene può portare a chi la beve, l’ impazzimento oppure l’ ossessione per quella persona a cui tieni.”

    Cercò di spiegare a modo suo quali sarebbero stati i rischi, sperando di aver azzeccato almeno qualcosa. Sorrise appena quando arrivò all’ ultima domanda così Benjamin fece un attimo di pausa e poi rispose.

    “Potrebbero essere come le medicine che tu prendi nel mondo non magico e vi posso far un esempio se io prendo una medicina da 200 g sarà meno potente di una che ne ha 400 g di cui prendo soltanto la metà e ce ne sono alcune medicine che dovrebbero essere prese da sole per non aver effetti collaterali. Se invece non si vuole andare in politerapia farmacologica bisogna stare sempre attenti con le medicine che può portare a un errore di dosaggio e un’ assunzione scorretta. “

    Concluse la risposta mettendo insieme sia l’ esempio delle medicine. Mentre si segnò le rose sul taccuino per la prova pratica che avrebbe sostenuto, ma prima decise di fare una domanda.

    “E’ vero che l’ Amortentia ha degli odori diversi come gusti e preferenze a seconda della persona che la beve ?”

    Domandò il secondino con un’espressione curiosa mentre posò lo sguardo celeste sulla professoressa O’ Neil, aspettando una risposta dall’ insegnate, e poi attese che anche i suoi compagni prendessero la parola... aspettando la parte conclusiva della lezione.



    Scheda - Statistiche - Outfit

    @yuiccia



    Prova a rispondere alle domande delle professoresse e fa qualche domanda
     
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    |marlee "mar" beauvais|


    16|NYC|TWIN|Black Opal

    S
    e la stranezza di essersi svegliata aggrovigliata come un baco da seta non fosse stata abbastanza, la lezione di quel giorno si prospettava ricca di contenuti potenzialmente disastrosi. Appena entrata aveva visto Tom con un sorriso meraviglioso che stava per parlarle, ma naturalmente Brooks aveva altri piani, e lei si ritrovò seduta al banco con lui senza possibilità di scampo. Voleva quasi arrabbiarsi, ma la notizia che il ragazzo le aveva dato era decisamente più disastrata di tutto il resto, così non disse nulla e si limitò ad un sorriso di scuse in direzione del suo cuore, che se ne stava seduto vicino a Nicholas Mc Callister e sembrava più tranquillo. Scoccò un saluto a Fitz, sorridendo rilassata.
    -È quello che si fa con gli amici, Fitz!
    Era poi diventato decisamente difficile ignorare l’avvicinamento dell’inizio della lezione, perciò la ragazza si raddrizzò sulla sedia e posò i gomiti sul banco, andando a sistemare la testa su di essi. La professoressa di incantesimi cominciò la spiegazione...e la faccia di Marlee diventava sempre più pallida. Non che non volesse lavorare con Brooks, solo che…Spostò lo sguardo su Thomas, trovandolo leggermente rosso e sorridendo tra se. Riportò l’attenzione alla biondissima professoressa, ascoltandone le parole.
    -Dipende, prof, da quale tipo di amore si parla. Per i greci ne esistevano addirittura dodici, lo sa? Sessuale, amicizia profonda, l’amore familiare…esisteva per loro anche l’amore per il mestiere che facevano, così come l’amore incondizionato e potente.
    Era particolarmente interessante notare come l’aria della classe fosse cambiata nel momento esatto in cui l’argomento era stato annunciato, così come era interessante osservare le reazioni della classe.Sorrise a Brooks e gli diede di gomito.
    -Anche tu la mia, Kookie. - alzò lo sguardo verso la prof-Anche io la penso così. La mania, ossia il desiderio incondizionato di amare e possedere, è tossico, perché fa diventare la persona oggetto dell’amore tossico solo un oggetto.
    Si dondolò leggermente sulla sedia, spostando lo sguardo alla professoressa di pozioni, che aveva appena preso parola. La bocca spalancata come un a piccola “o” alla spiegazione sull’amortensia, Marlee faceva quasi ridere.
    Guardò Brooks sorridendo alla successiva spiegazione della prof, contenta di essere seduta accanto a lui ma un po’ rimpiangendo di non essere con Tom. Sarebbe potuta essere la volta buona…Si perse un po’ tra i meandri dei suoi pensieri, facendosi viaggi mentali particolarmente piacevoli, e si riscosse solo alla seconda domanda della professoressa.
    -Anche nella pozione polisucco la lunaria va raccolta in luna piena, se non ricordo male.
    Spalancò gli occhi alla vista del fwooper, sorridendo al piumaggio brillante, per poi inclinare la testa alla spiegazione. Peccato, sembrava un animale così carino…
    -Porterebbe la persona alla pazzia, sicuramente.
    Scrutò la lavagna, con i petali di rosa descritti sopra, decidendo che avrebbe utilizzato il petalo rosa. Le sembrava decisamente il più adatto alla causa. Si portò le mani in grembo, ascoltando anche l’ultima domanda della prof, ma non sapendo bene cosa rispondere, e considerato che i suoi compagni avevano risposto quasi tutti preferì tacere.


    PARLATO - ASCOLTATO - PENSATO - NARRATO
    bymars



    risponde alle prof, interagisce con Fitz G. O&#39;Connor, Brooks Ryan O'Connor e sorride a Thomas S. Roberts



    EDIT: Aggiunta interazione persa Con Brooks
     
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    «Siete quasi più noiosi di me, oggi» salutò il gemello e la Beauvois che non gliela raccontavano giusta, andando a sedersi accanto ad un povero Aidan cui aveva sottratto involontariamente la sua (nuova) bella. Da lì, tra resistere alla tentazione di voltarsi a guardare apertamente Nicholas, non ridere ai vari ritardatari e a prestare attenzione alle due donne che quel pomeriggio avrebbero cercato di calamitare la loro attenzione con un tema forse fin troppo caro ad alcuni -se non tutti- presenti. Alla prima domanda della Ivanova anche Fitzgerald fece la sua parte sollevando la domanda e parlando solo dopo che la docente di incantesimi l'avesse invitato a proseguire. «La magia rossa , come hanno già detto alcuni miei compagni, è legata alla sfera sessuale, praticata attraverso atti sessuali per ottenere diversi effetti, come un desiderio sessuale maggiore o una soddisfazione di tutti i bisogni. Però può anche usata nella divinazione o nel rafforzare gli incantesimi tramite l'uso del sangue o altri tipi di tessuti, si basa anche sull'amore e sull'ossessione per il raggiungimento dell'oggetto desiderato». Una definizione standard la sua, ben lontana dal fervore che magari qualcuno aveva messo nelle sue parole. Una maschera a celare il tumulto interiore che lo stava attraversando, soprattutto quando venne posta la domanda sempre dalla bionda dell'Est su cos'era, per loro, il più importante dei sentimenti. «L'amore è il più grande atto di coraggio che si possa fare, sia esso verso un'altra persona, sia verso se stessi» e qui, una leggera incrinatura l'avrebbero potuta scorgere solo alcuni tra i presenti: Marlee, Nicholas e soprattutto Brooks. Un'incrinatura che in realtà nascondeva un pensiero più profondo e che non riuscì a pronunciare ad alta voce. «Sono fatto del venticinque per cento affetto, la restante parte è solo ossessione» In realtà l'avrebbe voluto urlare a qualcuno in particolare, ma l'orgoglio ebbe la meglio su di lui. Il che non era male visto che non appena la Vicepreside si acquietò aprì le danze la "protettrice" del calderone che però diede da pensare al povero irlandese. «Chiedo scusa, professoressa O'Neill, sta forse dicendo che noi ragazzi non siamo in grado di conoscere e riconoscere l'Amortentia solo perché il nostro apparato genitale è diverso da quello femminile?» In questo caso nulli erano stati i meccanismi di filtraggio del suo cervello, anche per la domanda successiva che finì col porre con sincera confusione sui suoi tratti. «Non le sembra di essere un po' sessista?» Un brivido a correre lungo la sua schiena, perché erano diverse le esperienze che lui e Brooks si portavano dietro per via della loro famiglia tutt'altro che tradizionale. «O forse sei solo più stupida di quanto appari», un pensiero che ebbe la decenza di tenere rigorosamente per sé. Ma a quanto pare, quel giorno, i Black Opal erano sul piede di guerra, stranamente compatti tra loro, con a capo un Brooklyn in tutto il suo splendore di ADHD. Ed oggi era anche piuttosto calmino, eh.
    Ad ogni modo, dopo essersi sorbiti le varie spiegazioni infinite degli ingredienti, dove su alcuni Garrett preferì lasciar perdere un tentativo di risposta come nel caso delle sirene, decidendo di appuntarsi sulla pergamena che alla fine aveva tirato fuori tutto quello che in realtà non gli tornava, in particolar modo sulla pozione che recava un nome che era il contrario di quello che faceva, a meno che...«Professoressa O'Neill, sempre io, ho qualche dubbio però». Ne approfittò infatti dell'angolo delle domande messo a disposizione della sua conterranea. «Il primo: sono necessari due capelli o uno solo? Perché da come ha appena detto sembrerebbe che il capello debba essere lo stesso sia di chi crea la pozione che della persona cui vengano poste delle domande. Forse voleva dire che servono due capelli, uno del creatore della pozione e l'altro per il destinatario della stessa? O che il capello del pozionista andrà a rafforzare la volontà di conoscere determinate risposte a determinate domande e quindi ne servirà solo uno?» All'indice che aveva sollevato in aria aggiunse il medio, proprio quando dalle sue labbra uscivano parole unite tra loro da tanti piccoli punti di domanda. «Il secondo: non ci sono limiti di privacy nelle domande da porre? Questa pozione, come le ha già fatto notare il mio gemello e Tom, non è paragonabile al Veritaserum? E quindi perché non è considerato illegale?» Lo scetticismo era visibilissimo probabilmente anche da altre galassie, così come uno strano fuoco da magiavvocato che sembrava lo stesse divorando. «Ben inteso che, secondo me, debba essere comunque etichettato dal Ministero come illegale perché va contro la volontà di una persona, a prescindere dal grado di delicatezza o difficoltà della domanda che viene posta». Una pausa e poi all'indice e al medio aggiunse l'anulare. Secondo alcune tradizioni era il dito legato al cuore, all'amore, dopotutto calzante al tema della lezione. O no? «Terzo: forse mi è davvero sfuggito il senso di questa pozione, quindi, se gentilmente, può tornare a spiegarlo nuovamente». E si servì della migliore delle sue facce d'angelo, oltre ad un tono rispettoso nei confronti dell'insegnante anche se forse il contenuto del suo messaggio lo era molto meno.
    Una volta avute le sue risposte, nel momento dell'ultima domanda sempre posta dalla pozionista la mano di Fitz avrebbe svettato senza grandi fatiche. «Vorrei provare a rispondere alla sua domanda». Pausina tattica e poi il via alla fiera del disagio. «In realtà non credo che si possa affermare con assoluta certezza che una persona non possa assumere più pozioni. In primis bisognerebbe fare una distinzione piuttosto semplice: parliamo di una pozione somministrata in più dosi in un giorno? Direi che qui dipenda da eventuali effetti del sovradosaggio. In realtà, tornando all'idea di "più pozioni" come assunzione di pozioni diverse assunte da una stessa persona direi che la risposta giusta sia: dipende». Stava sul serio diventando la parola del giorno quella? «Prendiamo ad esempio le pozioni curative: i medimaghi somministrano diverse pozioni ad un paziente, talvolta combinandole tra loro; altre volte mi è capitato di aver visto affumere dell'ossofast e insieme alla scacciabrufoli e non ricordo di aver visto alcun tipo di reazione». Le spallucce furono solo un tocco di classe. «Volendo uscire dall'ambito curativo potrei dirle che la risposta potrebbe essere dipende anche se un soggetto dovesse assumere l'Amortentia e il Veritaserum». A quanto pare quelle due pozioni sembravano voler divenire le vere protagoniste della lezione. Era forse un caso che queste fossero ritenute illegali? E che le volesse usare su qualcuno prima o poi? Affatto. «Dipende, infatti, che una potrebbe sopraffare l'altra o causare uno svenimento o altro effetto collaterale, oppure potrebbe non accadere nulla. Potrebbe dipendere anche da chi porrà le domande dopo aver assunto il Veritaserum e da chi prepara l'Amortentia. Se queste corrispondono, forse, anche in base alle domande potrebbe crearsi un effetto di confusione o chissà che altra reazione, ma se queste non dovessero corrispondere (le persone) non è detto che le due pozioni debbano entrare per forza in conflitto». Alla fin fine i suoi dubbi, se fugati correttamente, gli avrebbero potuto concedere non pochi risvolti interessanti al suo roseo, rossissimo, futuro.
    Fitz O'Connor

    "
    I etched the face of a stopwatch on the back of a raindrop and I did a swap for the sand in an hourglass.
    "

    Black Opal
    Serpeverde
    Bisex

    code by ©#fishbone



    Risponde a:
    - domanda Ivanova su cos'è la magia rossa;
    - domanda Ivanova su cosa sia per lui l'amore;
    - pone una prima domanda alla O'Neil per quanto riguarda la sua affermazione sul fatto che "solo le ragazze conoscono l'Amortentia";
    - nella sezione "domanda ad Airwen" Fitz fa diverse affermazioni, domande e solleva dubbi;
    - domanda O'Neil sul perché una persona non possa assumere più pozioni.


    Si siede accanto ad Aiden, posto 8 fila B. Si interfaccia con Marlee Beauvais e Brooks Ryan O&#39;Connor. Guardicchia Nicholas Mc Callister.
     
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    «Non sarebbe davvero una punizione, prof!» E lui di punizione made in docenti ne sapeva davvero qualcosa, sia su quell'isola sperduta in chissà quale mare, sia ad Ilvermorny. Il siparietto con Regina e quanto avrebbe risposto Miller lo avrebbe lasciato scorrere via, decidendo di recuperarlo successivamente nel caso, anche perché l'uragano Beatrix si era appena abbattuto nei sotterranei di Hiddenstone. Con la mezza vela a dire di sedersi accanto a lui, il saluto della bella concasata fu quello di fargli sparire un ciao a fior di labbra per essere sostituito da un ben più sonoro «Ahi!» con tanto di ritiro del piede di scatto dalla mega borsa pesante, volgendo però un ampissimo sorriso alla mulatta. «Tranquilla, Aib, ti perdonerò sempre tuuuuuutto», perché era vero, la Beatrix era una delle persone più belle e solari che erano nel castello. E di bellezza, affetto e amore sembrava che fosse piena quella stanza, con somma tristezza nell'animo dell'ex Wampus per la mancanza della sua futura parabatai e della sua dolce metà. Avrebbe voluto fare una bellissima dichiarazione alla sua bella, magari dopo aver fumato un ingente quantitativo di droghe, finendo con il fare il suo show un po' alla cazzo di cane e soprattutto con sottofondo le peggiori hit del raeggeton. Tra un twerking mentale e l'altro Parker iniziò a parlare. «Fino a qualche tempo fa avrei detto che l'amore è una grandissima str- ehm, una stupida invenzione degli umani per giustificare le proprie relazioni o anche per farsi perdonare le corna». Mai parole furono più veritiere, anche perché quello che più importava lui era inzuppare il biscotto, ben protetto, in ogni tipo di fiore che avrebbe incontrato il suo cammino. Tutto però era cambiato quando aveva incontrato la licantropa. «Ma ora le direi che l'amore, per me, è vedere una ghiacciolina sciogliersi nel più bello dei sorrisi grazie a me» e lo era davvero uno spettacolo unico, irripetibile e che aveva la fortuna di assistere solo lui per buona parte delle volte. Una piccola conquista che avrebbe desiderato fare ogni giorno, fino a quando gli sarebbe stato possibile. Ma il rovescio della medaglia dell'amore sano che stava vivendo con la Dioptase era un tipo di relazione che diverse volte aveva visto tra i suoi coetanei e che, in parte, gli avevano fatto sempre protendere per il pensiero che l'amore non facesse per lui. «L'affetto sfocia in ossessione se uno è già pazzo di suo. Cioè, okay, non solo quello. Forse dipende anche dal tipo di educazione?» Se solo si fosse fatto una cultura il bostoniano non sarebbe poi andato così lontano dalla realtà dei fatti. Ma non era così, il suo era un pensiero basato su ipotesi e strani ragionamenti logico-deduttivi.
    «Se una persona ha come modello un amore malato, dove affetto e ossessione si confondono è quasi naturale che veda come quella l'unica via corretta di amare. In concreto se vedo sempre che una persona si arrabbia o fa scenate solo perché ha abbracciato un'altra persona o che le ha accarezzato la guancia, perché li lega un legame di amicizia vuol dire semplicemente che è pazza, pazzissima». Il tutto ovviamente era stato detto in maniera teatrale, con i gesti ampi delle mani a sottolineare le parole fino a posare quegli stessi palmi sul banco, per alzarsi e poi puntare la bacchetta sullo stesso a mo di Gandal nel primo dei tre libri di Tolkien. «Quindi, bro&sis, che siete in queste relazioni malate vi do un solo suggerimento: fuggite, sciocchi!» Quella performance significava che gli Ametrin avrebbero perso punti quel giorno per colpa sua? Forse forse no, ma delle volte, soprattutto con quello che seguirà da qui a breve il passo sarà davvero corto. Lo scenario era cambiato, in "cattedra" era salita Airwen.
    «Ma prof e se dovessi prenderla io come funzionerebbe?!» In fondo il ricordo del suo apprezzamento in direzione dell'Ivanova doveva essere ancora fresco nelle orecchie degli altri. «Io sono già sboccato, diventerei quindi gentile Oddio e come sarebbe stato King gentile? Uno di quei cosini tutti zuccherosi? Ewww, faceva meglio non pensarci e candidarsi alla posizione di "inventore di nomi discutibili di pozioni". «Posso rinominarla la pozione dello Sboccato-Istinto Una domanda più che legittima, a suo modo di vedere. E apportò spiegazioni a sostegno della sua tesi. «Anche perché io sono sempre, ma davvero sempre e il professor Olwen lo può confermare, intimo, spontaneo ed affettuoso, nonché davvero, ma davvero spinto!» Chiuso il capitolo nomenclatura si arrivò alla soporifera spiegazione di qualsiasi ingrediente, con una sonnolenza che aleggiava prepotentemente tra i banchi o forse solo nella sua testa, fino a quando una domanda non capitalizzò la sua scarsa attenzione, rispondendo un po' fuori traccia. E i prof non avrebbero neanche dovuto meravigliarsi visto che era il secondo anno che avevano a che fare con lui. «Una pozione dove è importante la fase lunare per gli ingredienti? O anche per la preparazione in sé? Che c'è oggi prof, le piace proprio bistrattare le minoranze?» Tamburellò distratto le dita sul banco che aveva occupato quel pomeriggio. «Visto che mi piace mettere sempre ingredienti a caso nel mio calderone le dirò: amortentia -lo so, banalissimo- antilupo, ma solo perché una fase vuole l'influenza del satellite; polisucco, perché si raccoglie l'erba fondente durante la luna piena; ovviamente il veritaserum per, beh, per tutto. E poi...» Un improvviso lampo di genio: «La Luna non riguardava anche la pozione super-mega-iper-segretissima per diventare animagus?» Gli occhi brillantinosi però si spensero nel vedere e tentare di rispondere al perché servisse proprio una piuma "fresca fresca" di Fwooper. «Vuole usare il Fwooper per far impazzire la gente e quindi farle rispondere alle domande?» Aveva compreso male o quella pozione l'aveva davvero creata lei? Ad ogni modo a lui non cambiava poi tanto la vita, perché ben altre erano le sue preoccupazioni. «Ma prof, la Onfroy sa che lei ha il fwooper qui nelle segrete?» Oltraggio per uno come lui che amava le creature magiche e che da "grande" sognava di fare il magiveterinario, vedere un uccello africano al "buio". «E poi perché le sembrava più giusto quello rosa? Anche l'arancio ed il giallo possono ricordare l'amore». Scosse la testa sconsolato fino a posarla sulla spalla della povera Ametrin al suo fianco. «Aib, ma siamo su candid camera, vero? Qui sembra il festival degli stereotipi!» Soprattutto per l'utilizzo delle rose, il fiore più inflazionato al mondo per dichiarare l'amore. Ancora non si capacitava sul perché le persone rifiutassero garofani e crisantemi iper colorati, ma anche le orchidee, gli iris e le calle per dire "ti amo". Dopotutto però erano davvero ad una lezione che se ambientata nel 1700 avrebbe più avuto senso di esistere. «Aib, tanto tu non hai bisogno che descriva il mio carattere, vero? Mi conosci fin troppo!» Un bisbiglio il suo in attesa di passare finalmente alla parte pratica.
    Nathan Parker
    King

    "
    The biggest misunderstanding about me is that I'm just a bratty, gobby idiot.
    "

    Ametrin
    Wampus
    Quidditch

    code by ©#fishbone




    Nathan risponde a diverse domande, tra cui cos'è l'amore, l'utilizzo del fwooper, fa osservazioni ed interagisce anche con Aib.
     
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50 replies since 3/1/2022, 18:10   1638 views
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