Lezione Biennio 20/21

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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Gli era piaciuto sentire quei commenti da parte della ragazza, il fatto che lei fosse carina era noto fin da prima e Harry non lo aveva nascosto nelle sue parole già quando si erano visti per la prima volta formando il gruppo per quell'avventura.

    Grazie mille Oktavia. Anche te non sei da meno, in costume così sei ancora più bella.

    Le fece un sorriso. Quella era una proposta che non poteva rifiutare.

    Me lo chiedi pure? Non mancherò certamente, non me lo faccio ripetere due volte, mi piacciono le ragazze intraprendenti. Dimmi quale sera e passo da te al lavoro, nel caso mi piacerebbe portarti fuori quando stacchi, scegli te dove andare quella sera ovviamente.

    Un nuovo sorriso verso la stessa, poi iniziarono la ricerca in mare.

    Uova a noi.

    Gli piaceva parlare con lei, c'era un grande feeling. Quei capelli ondeggianti della ragazza in mare erano ancora più belli, la luce li rendeva più particolari.

    Sono di Little Hangleton, conosci il posto? Si si, i miei sono entrambi maghi, soltanto che mio padre non abita in casa, è andato via quando ero più piccolo, ma direi che ho un buon rapporto lo stesso con lui. I tuoi invece?

    Per fortuna la sua tattica riuscì bene ed evitò di rimanere fulminato da quelle creature. Presero ben cinque uova per iniziare in due, non era facile ma ci erano riusciti alla prima. Non sapeva come stava andando Cameron dato che non era in acqua con loro, ma era certo delle sue qualità. Sembrava che potessero continuare quella ricerca senza problemi, le creature non sembravano disturbate, ed era meglio così.

    Continuiamo questa caccia Oktavia, ci saranno altre uova qui sotto da prendere.

    Detto ciò sempre stando attento a come si muoveva in acqua cercò di tornare alla ricerca delle uova sempre sul fondale marino, nuotò lontano dalle creature per evitare problemi, almeno quello era il suo scopo. Se tutto fosse andato per il meglio avrebbe provato a raggiungere nuovamente il fondale e se fosse riuscito nella cosa, appena arrivato nella zona di ricerca avrebbe preso la bacchetta magica e disegnato una freccia con la stessa che partiva dall'alto per poi terminare verso se stesso. A quel punto avrebbe detto la formula dell'incantesimo di Appello.

    Accio Uova.

    Una tattica leggermente differente dalla precedente.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
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    Harry continua la caccia alle uova nel fondale provando a utilizzare l'incantesimo di Appello dopo aver nuotato nuovamente fino al fondale.
     
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    “Oh mamma...bandito? E cos'ha combinato? A me sta davvero simpatico, quel professore”
    L'affermazione di Robert lo sorprese, doveva ammetterlo. Certo, era sicuro che il professor Maverick non fosse un mago casa e chiesa, ma doveva confessare che il suo modo di fare lo divertiva più di tutti gli altri professori.
    Comunque, quando il denrisiano si fermò di colpo e puntò il dito da qualche parte, si fermò anche lui prima guardò lui e poi si voltò su Mia che sbatteva contro la sua schiena. Fece un sorrisino verso il ragazzo e poi si voltò per vedere ciò che stava indicando.
    'Continuo a pensare che questo qui è molto meglio di quell'idiota di Cameron. Soprattutto è più simpatico di lui.'.
    “Wow, è davvero bello da quassù. E devo dire che questi Chocobo sono molto più comodi delle scope. Ne vorrei uno da compagnia, prima o poi”.
    Quando arrivarono, Aidan scese dal suo chocobo e rise alla battuta di Robert. “Ne hai messe tante, immagino. Vero, Robert?”
    Intanto si era messo alla ricerca delle uova. Mia aveva scavato ed aveva trovato subito un uovo. Ma Aidan fu meno fortunato. L'uovo non riuscì ad arrivare a lui. Riuscì solamente a smuovere un po' di neve. “Beh..almeno so dov'è...poteva andare peggio.” Quindi si avvicinò al punto dove si era mossa la neve e, puntando la bacchetta contro il punto del terreno, mormorò “Defodio!” Almeno magari sarebbe riuscito a prendere quell'uovo.
    Nel caso in cui fosse riuscito o meno a prendere quell'uovo, Aidan avrebbe continuato con la ricerca di altre uova, puntando la bacchetta nuovamente verso il terreno e tentando ancora quell'incantesimo di scavo. Dato che Mia era stata fortunata, perché non doveva esserlo lui?
    Quindi, con la bacchetta puntata sul terreno ripetè “Defodio”.
    Guardò i due compagni, per vedere cosa stavano facendo “Non pensavo che la lezione di antiche rune di oggi fosse quella di cercare delle uova. Hidenston mi sorprende sempre.”
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

    code by ©#fishbone



    Usa defodio per scavare sul terreno che aveva smosso precedentemente e usa un altro defodio per cercarne un altro.
     
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    Dioptase
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    Cameron Cohen
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    Beh non era da biasimare, Oktavia, anche io andrei con Mendes, se me lo trovassi davanti... qualsiasi cosa avesse voluto fare.
    Ma in fondo a Cameron, non interessava assolutamente niente. Lui le aveva dato un consiglio, ma era indifferente se lo avesse seguito o meno, la sua intenzione non era di provarci con lei, ma solamente di trovare le uova per poi tornare sulla terra ferma al riparo da tutto quello. E con tutto quello, intendeva proprio il mare, dentro il quale, se vi fosse caduto, sarebbe certamente affogato.
    Beh non fu molto lontano dal vero, dal momento che legando il gabbiano e facendolo cadere in mare, l'intero stormo garrì di rabbia. Il lato positivo era che aveva trovato due uova. Ma a quale prezzo?
    Il becchettare feroce degli altri gabbiani gli stava ferendo le mani, il volto ed ogni angolo libero di pelle che aveva, anche se per fortuna erano ben pochi. Ma in quei pochi punti, il dolore era accentuato, trattandosi di parti del corpo più sensibili, come appunto il collo. Cameron provò a schermarsi con le braccia, disegnando una X a frapporsi tra il suo viso ed i gabbiani, ma erano decisamente troppi ed affrontarli in quel modo, sarebbe stato decisamente difficile. Intanto continuava ad indietreggiare, finché il suo piede destro non toccò il vuoto, quindi lo ritirò immediatamente, ritrovandosi però sull'orlo del precipizio con un intero esercito di uccelli ad attaccarlo. Così non avrebbe avuto il tempo per usare qualche incantesimo. Proprio quel tempo che, poco dopo, finì. E cadde. Non ci fu più il terreno sotto i suoi piedi, quindi iniziò a precipitare, la bacchetta stretta in pugno, il chocobo alla mercé dei gabbiani, anche se per ora sembravano avercela solo con lui. Cercò, tra il panico che lo aveva pervaso, di puntare la bacchetta contro il muro di roccia. Carpe Retractum! Esclamò, osservando quindi il filo bianco fuoriuscire dalla punta del catalizzatore per andarsi ad aggrappare alla parete e trascinarlo in quella direzione, anche se forse non si era fatto due calcoli, perché ci sbatté violentemente contro, vedendo le stelle per qualche secondo e graffiandosi le braccia. Ma per ora era quasi in salvo, mentre i gabbiani lo accerchiavano. Dall'alto, sentiva i versi agitati di Ashura, ma non poteva proprio farci niente, non sapeva come andare in suo soccorso. Proprio in quella, un gabbiano che forse aveva pranzato troppo spesso al Burger King, andò a becchettargli la mano, come se sapesse che era l'unica cosa che lo teneva ancorato al muro, anche se certamente era stata solo fortuna per lui e sfortuna per il castano. Fatto fu che, l'arto dolorante, non riuscì più a mantenere la presa e cadde.
    La caduta sembrò durare all'infinito, l'impatto con l'acqua così lontano. Il panico si impossessò di lui, stringendolo in una morsa. Il problema non era il cadere in mare in sé, ma proprio il fatto che lui si era rifiutato categoricamente di imparare a nuotare, dopo ciò che era successo a sua sorella. Non che avesse paura dell'acqua, non la evitava e anzi, quando poteva ci entrava, ma rimaneva sempre dove l'acqua non superasse, in altezza, il suo stomaco. E quel mare chissà quanto era profondo e quanti mostri o correnti marine ci sarebbero state.
    Dopo quelle che parvero infinite ore, il ragazzo bucò l'acqua senza possibilità di salvarsi; la bacchetta era andata persa quando aveva mollato la presa. Spalancò gli occhi e, stupidamente, anche la bocca, così che i suoi polmoni si riempirono d'acqua anziché aria. Non aveva mai avuto così paura in vita sua, paura di morire. Si siede dell'idiota per non aver voluto imparare a nuotare. E se lo disse mentre la sua intera esistenza gli passava davanti: da ricordi sfocatissimi dei suoi primi anni di vita, a ciò che ricordava più nitidamente come la morte della sorella, l'arresto del padre e "l'infortunio" invalidante della madre, l'ingresso ad Hidenstone, l'odio verso Mia che poi era sfociato in attrazione e forse amore... tutto. Chiuse gli occhi, mentre si rassegnava all'inevitabile, venendo trascinato via dalle correnti marine. Certamente chiunque era troppo lontano per prestargli soccorso. O forse no, ma un post così non può essere privo di melodramma oh.
    Stat scheda Dioptase
    CODICE ROLE © dominionpf


    Niente, si fa becchettare a morte. Cade dalla scogliera, riesce per un attimo a salvarsi col carpe retractum, ma un gabbiano gli becca la mano (mentre gli altri BECCAno il resto) fino a farlo cadere in mare e morire perché non sa nuotare
     
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  4. T.J.C.
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    Clarissa era una di quelle ragazze che obiettivamente erano in grado di prenderlo - in tutti i sensi. Vederla civettare a quel modo alludendo a qualcosa a cui evidentemente aspirava senza però dargli nulla di concreto non faceva altro che aumentare le sue aspettative e Thomas era un ragazzo che si lasciava entusiasmare da ben poco.
    Un sorriso malandrino gli stirò le labbra mentre la mano destra andava a scivolare con delicatezza sul fianco della giovane, prima di lasciarsi andare a una lieve e bassa risata.
    «Credo di potermi far venire in mente qualcosa.»
    Ammise passandosi una mano tra i capelli, come se quel gesto lo rendesse più affascinante o convincente. Non lo faceva con tale scopo, per altro, quanto per mera abitudine.
    Poi, nel rispondere all'invito della ragazza sulla serata che gli si prospettava davanti, annuì sussurrando.
    «Ci sarò.»
    Non aveva idea di come poter fare a lasciare il castello per aggregarsi ai festeggiamenti, ma se aveva ben capito - e per una volta si maledisse per non aver ascoltato il professore pochi minuti prima - vi era la possibilità che Hidenstone fosse invitata ai festeggiamenti. A quel punto avrebbe avuto modo di entrare nelle grazie di Clarissa, o almeno così sperava.
    Vederla rivolgere inviti ben più espliciti ad Adamas non lo infastidì, al contrario quello lo spinse a lasciare una pacca sulla spalla del compagno: se Clarissa non aveva problemi a condividere, perché avrebbe dovuto averne lui?
    Salito sulla scopa e dato il via alla loro esercitazione, Thomas fu certo di aver fatto tutto ciò che la logica richiedesse e, mettendo su un piano ben costruito, si vide addirittura aiutato nell'espletare il compito ma, a quanto pareva, la Natura non aveva preso di buon grado le sue gesta e in meno di un attimo si ritrovò con una vipera avvinghiata intorno al collo e tante altre con l'evidente intenzione di ucciderlo.
    Era legale portare avanti una lezione di quel genere?
    Imprecando e urlando, si portò entrambe le mani al collo per tentare di bloccare la testa della serpe per non finire in ospedale con il veleno al posto del sangue, dimenticando per un momento di avere il dono della magia. Si diede dell'imbecille quando rammentò di stringere tra le dita una bacchetta magica e, puntandola verso la serpe che rischiava di ucciderlo prima dell'arrivo delle altre, compì il gesto richiesto.
    «Reverto!»
    Se quello era il risultato di una magia trasfigurativa, riportando allo stato naturale la vipera si sarebbe ritrovato a stringere tra le dita un uovo... e in quel caso però gli importava più della propria salute personale che non di una stupida gara.
    Dopodiché puntò la bacchetta a mezz'aria e tentò di distrarre le vipere che sembravano essere molto interessate a lui - d'altronde come biasimarle? - con un incantesimo di poco conto.
    «Avis!»
    Se gli uccellini di carta avessero svolto il loro compito, beccando le serpi tanto da distrarle dal ragazzo, quest'ultimo avrebbe sollevato lo sguardo verso l'alto, alla ricerca di uno fra Clarissa e Adamas.
    «E adesso... hey, uno dei due mi prenderebbe al volo? »
    Non attese un consenso, ma sperò vivamente che nessuno dei due fosse tanto bastardo da lasciarlo lì a morire. Averlo sulla coscienza avrebbe dovuto preoccupare almeno uno di loro, no?
    ...
    Preferì non darsi risposta e, con una stoccata verso l'alto, esalò la formula magica.
    «Ascendo!»
    Thomas J.
    Carter

    I REBEL; THEREFORE I EXIST.

    Black Opal - I anno

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    Ametrin
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    “Uh! Noi, no - lui, cioè, io… vedrò cosa si possa fare…”
    Stava seriamente prendendo in considerazione quella proposta? Assolutamente no, ma dare una negazione forte e immantinente non era propriamente nelle corde di Adamas. Tuttavia, forse non avrebbe dovuto dare una risposta aperta ad un’interpretazione libera, poiché si ritrovò addosso più mani poco conosciute (ben due!) di quelle che potesse tollerare.
    Sembrava procedere tutto per il meglio, almeno finché Thomas non decise di appiccare un piccolo incendio: le vipere si arrabbiarono abbastanza, nel vedere deturpare il loro habitat, e una saltò al collo del Black Opal. Strinse l’uovo che aveva recuperato più saldamente nel braccio sinistro, a causa del nervosismo; puntò quindi la bacchetta verso il compagno.
    “Molliate!”: il primo istinto fu tentare di rallentare l’altrui caduta, sapendo bene come ci si sentisse a cadere nel vuoto. Mise poi meglio a fuoco la scena, notando il serpente attorno al collo di Thomas.
    ‘Diamine, no! Il soccorritore più vicino è Olwen, ed è comunque lontano… devo evitare che soffochi… potrei usare il Betlum Exumai, ma potrebbe farle irritare ulteriormente...’
    “Immobilus!”: mentre si lanciava in picchiata inseguendo la caduta pur rallentata del ragazzo, puntò quell’incanto verso la vipera. Avrebbe tentato di rallentarla, in modo che non stringesse ulteriormente le sue spire.
    Notò quindi come anche le altre vipere effettivamente non stessero battendo la fiacca: sembravano circa una decina, e se avessero azzannato il ragazzo una dose simile di veleno non avrebbe lasciato scampo a nessuno.
    “Ventus! Su, volate via - non vi faremo più del male! Prendilo tu sulla tua scopa, Clarissa - se puoi! Sei sicuramente più leggera di me.”
    Una volta che il compagno della prova gli sarebbe parso fuori pericolo, avrebbe finalmente notato il piccolo coniglietto volante che sembrava attratto dal suo uovo.
    “Uh - e tu chi sei? No, questo non posso dartelo, mi serve”: cercò di schivare l’animaletto che cercava di prendere il suo uovo, ma poi decise di provare una via più diplomatica.
    “Vedi quelle vipere? Sono uova anche loro, solo trasformate - se ci aiuti a catturarle, possiamo lasciartene qualcuna! Ci stai?”
    Avrebbe quindi dato l’uovo che aveva conquistato a Clarissa, in modo che lo mettesse al sicuro nella borsa, per poi dedicarsi nuovamente alla caccia alle vipere.
    “Ebublio!” esclamò, puntandone una.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Molliate per rallentare la caduta di Thomas.
    Immobilus per bloccare la vipera che ha al collo.
    Ventus per disperdere le altre.
    Ebublio per catturare un nuovo uovo.

    In più interagisce con Thomas, Clarissa ed un vorpal bunny (?).
     
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    Mia Freeman
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    Forse era vero, il lupo perde il pelo ma mai il vizio, e Mia avrebbe dovuto imparare a cogliere meglio certi segnali prima che cose non troppo piacevoli succedessero. Non che tutti i ragazzi al mondo fossero come Mark, ma di certo non riconoscere certi segnali avrebbe potuto non giocare sempre a suo favore.
    Se non altro riuscì a rendersi conto che quella cavalcata, a bordo del Chocobo, non era una “normale”, ma imputò più alle scarse capacità di guida di Robert la colpa che alle sue intenzioni non troppo caste. Certo, un denrisiano che non sapeva guidare un Chocobo le sembrava qualcosa di strano, ma tenne comunque quel pensiero per sé perché sospettava non fosse una cosa consona da dire e per quanto spesso faticasse a non essere sincera una nascosta verità non poteva definirsi certo una bugia.
    Non colse nemmeno granchè le occhiate di Aidan ed era lontana chilometri luce dal poter intuire i suoi pensieri circa Cameron e Robert: nel suo mondo personale, fatti per lo più di gatti e un’estetica vintage, nessuno si preoccupava molto della sua situazione sentimentale ed era qualcosa di ben poco interessante per la maggior parte del mondo, magico e non, ancora di più per i suoi compagni.
    Arrivati scese dal Chocobo, senza cogliere nemmeno la battuta di Robert sulle corna, che lei di certo non aveva alcuna intenzione di mettere proprio a nessuno. Cercò di non farsi troppe domande in merito, archiviando la cosa come un suo modo strano di scherzare, e provò a concentrarsi sulla propria ricerca, senza per questo ignorarlo del tutto. Stava giusto controllando come fosse messo con le creature che li stavano attaccando quando si rese conto che, solo toccandoli, li aveva trasformati in uova senza alcuna fatica.
    Mia a quel punto si illuminò, lasciando che fosse Aidan a occuparsi del terreno e avvicinandosi a Robert. “Basta toccarli e tornano uova!” constatò con entusiasmo e una certa ovvietà, per poi avvicinarsi al ragazzo e mettersi in una sorta di posizione di “difesa”, le mani tese davanti a sé e le ginocchia appena piegate, convinta che fosse molto più semplice così trovare più uova: non voleva perdere troppo tempo e le sembrava che quello fosse un metodo più efficace.
    “Protego Astralis” avrebbe quindi pronunciato, tracciando il simbolo di Marte all’interno del cerchio e affiancando Robert solo dopo essersi protetta a dovere: poteva non sembrare la soluzione migliore ma aveva intenzione di toccare le creature senza rischiare la pelle e di certo non si sarebbe messa in pericolo inutilmente, anche se quel brivido di adrenalina lungo la spina dorsale le diede una notevole carica, cancellando dalla sua mente Cameron almeno per il momento.

    code made by gin



    Utilizza un "Protego Astralis" con Marte per generare uno scudo, dopodichè affianca Robert nel tentativo di toccare alcuni degli animali e trasformarli in uova più velocemente che cercandoli nel terreno.
     
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    Amelia Farley
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    Non aveva intenzione di portarsi a casa un voto che non fosse eccellente, e ora che era anche infastidita dl comportamento di Nathan la caccia alle uova era la scusa perfetta per concentrarsi su qualcosa e tenersi impegnata, cercando di non pensare troppo a quanto avrebbe voluto prendere a schiaffi l’ametrino e il suo nuovo amichetto. Non era sicura che la sua minaccia avesse funzionato, forse avrebbe fatto l’errore di sottovalutarla e non prenderla sul serio, ma avrebbe dovuto scontrarsi presto con la dura realtà: una Farley manteneva sempre la sua parola.
    In quel momento al centro dei suoi pensieri c’erano i nibbi, per lo più, e qualche parola di Kaya che la portò ad alzare un sopracciglio con una certa verve. “Devo sapere sempre tutto io quindi?!” avrebbe replicato senza mezzi termini, sollevata se non altro nel constatare che il suo compagno di squadra non era un totale idiota e che anzi sembrava intenzionato a conquistare davvero qualche uovo. Certo, non che avesse apprezzato la sua risposta da saputello, che le aveva rivolto come se Amelia non fosse stata attenta alla spiegazione di Lancelot e che aveva fatto guadagnare a Ryu un’occhiata storta. “Sì, fin lì c’ero anche io.” replicò con sufficienza e una certa dose di ovvietà, per poi darsi all’inseguimento.
    Ecco, poteva anche aver ascoltato la spiegazione di Lancelot –e forse era un bene che nessuno mettesse in discussione questo dettaglio, almeno non ad alta voce- ma non aveva immaginato che potesse bastare toccare le creature per poterle far tornare al loro status originale. Una minuscola vocina nella sua testa le diede della stupida per non esserci arrivata subito, ma non avrebbe mostrato nemmeno un briciolo di quel pensiero a chiunque la circondasse.
    “Allora andiamo all’inseguimento!” decretò quindi con decisione, cambiando rapidamente la propria strategia senza tentennare. Se non altro l’idea di inseguire i nibbi sembrò accenderla parecchio, cancellando temporaneamente qualsiasi pensiero dalla sua testa, mentre si affrettava all’inseguimento degli uccelli con la sicurezza di chi si sentiva a suo agio su una scopa e non aveva alcuna paura di farsi male o di correre qualche rischio.
    Se anche poteva essere più responsabile e riflessiva di certo non aveva alcuna ragione di esserlo ora, quando le veniva data la possibilità di liberarsi dei suoi pensieri per dedicarsi anima e corpo ad un compito ben più importante. E non aveva alcuna intenzione di risparmiarsi. Nel caso avesse avuto il tempo avrebbe dedicato anche attenzione ai simboli riportati sulle uova, come aveva detto Olwen, malgrado fosse molto più presa dalla caccia che dal resto.

    code made by gin



    Dopo aver constatato come i nibbi tornano uova toccandoli si butta all'inseguimento, cercando di collezionare più uova possibili.
     
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    Dark Side of Super Sayan

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    »Ryu Okami [X]
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    Non mi dispiacque, lo ammetto, veder la Denrisiana e la Farley a battibeccare, lasciando anche correre quell'occhiataccia che mi venen lanciata proprio da quest'ultima nel momento in cui ribadii la spiegazione del professore: era sì, una staccata diretta alla sua persona, la mia, implicando che ella non avesse ascoltato il professore, ma era anche, e soprattutto, un modo per render ancora più partecipe e produttiva la nostra compagna non studente, che beh, diede il meglio di se. Come potei constatare anche io, dopo aver preso uno dei Nibbi ed aver toccato quello da me addomesticato, le uova al semplice tocco riprendevan la loro forma, e fu così che la Denrisiana ne catturò tre in un colpo solo, prima di renderci nota la cosa, Interessante, indubbiamente interessante, mi ritrovai quindi io a sentenziare... solo però per puntar lo sguardo su una presenza che beh, mi sembrava alquanto interessata alle uova così come noi.
    Uno strano essere, misto tra un coniglio ed... un soffione? Non avrei saputo dirlo con certezza, seppur, al contrario, ero certo che fosse interessato alle uova in nostro possesso, visto il suo sguardo, e col cavolo che me le sarei fatte fregare o rompere, ne andava del mio voto! Se quella bestia voleva interferire, avrebbe subito le conseguenze: puntando la bacchetta in direzione della creatura, ed eseguendo un cerchio in antorario con la punta del mio catalizzatore, castai l'incantesimo dell'Illusione di Rovina, Dismundo! Avrei cercato di colpire la bestia, così da causarle tramite quell'incantesimo mentale delle visioni abbastanza angoscianti da farla probabilmente desistere da qualsiasi intento maligno nei nostri confronti. Mentre avrei mantenuto il contatto visivo con la bestia, nel caso l'illusione fosse andata a buon fine ed avessi dovuto mantenerla attiva, avrei cercato, non appena qualche nibbio mi fosse entrato nel campo visivo, di lanciare un Incarceramus, tracciando nella direzione dei Nibbi a me visibili la classica spirale dell'incanto, così da generare delle corde dal mio catalizzatore utili a catturare le uova trasformate ed ad avvicinarle a me.

    Statistiche
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Psicologico: //
    Casata: Black Opal
    Razza: Metamorfomagus
    Abilità:
    CITAZIONE
    Urlo nero:
    Certe volte, nella vita, si può solo fare una cosa: urlare.
    +1 agli incanti Sonici; +2 se si è castato Sonorus.

    Skill://
    Incantesimi Utilizzati:
    CITAZIONE
    Nome: Illusione di Rovina
    Classe: Mentale
    Formula: Dismundo
    Movimento: Disegnare un cerchio in senso antiorario che parte dalla sua estremità inferiore
    Effetto: Fa apparire strane e terrificanti visioni. E' necessario il contatto visivo.
    Note: il bersaglio è singolo e con Carisma ≥ 35 le illusioni provocano danni psicosomatici reali

    Nome: Fattura Imprigionante
    Classe: Offensivo
    Formula: Incarceramus
    Movimento: Disegnare una spirale in senso antiorario
    Effetto: Genera delle grosse funi dalla bacchetta che avviluppano la persona o la Creatura Magica contro cui è lanciato l’incantesimo
    Note: con Tecnica > 25 possibile decidere il materiale delle funi; con Coraggio > 25 è possibile che le funi infliggano dolore; con Intelligenza ≥ 35 le funi possono inibire la magia del mago

    «The Dragon God Rises!»
    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Ryu dopo aver catturato le due uova in suo possesso, nota il Vorpal Bunny e cerca di usare un Dismundo contro la creatura, per poi, mantenendo l'eventuale contatto visivo necessario alla magia, lanciare un Incarceramus su di un possibile Nibbio che gli passi dinnanzi, così da catturarlo e tirarlo a se tramite le corde.
     
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    Ciarán Hinds

    "Gold is the new black."
    ezgif-1-f5db78495b5c
    « If you worship gold, avarice is your religion. »
    [Scheda][Statistiche]


    Kurtz sapeva il fatto suo, Ciarán dovette ammetterlo; quindi decise di non offenderlo anche perché, tra i due, era palesemente il gigante ad aver vinto a chi lo ha più gigante.
    «Kurtz ha ragione, lui è un uomo di mondo e tra gli stranieri non troverai nessuno al suo livello» Perché offenderlo quando poteva fargli da spalla? Lo stacco dei libri lo stava divertendo incredibilmente e il sole primaverile di Denrise aveva divorato anche le ombre, facendogli dimenticare - almeno per una giornata - le macchie di sangue che si portava addosso.
    Stavano combattendo contro degli squali armati di una coda tanto potente da decapitare pesci e invertebrati, eppure si sentiva più al sicuro del solito. «E come predone conoscerà anche i posti migliori dove mangiare pesce» E lo stava dicendo senza doppi sensi. «Fossi in te accetterei» Se da un latro il giovane pensava al compaesano come qualcuno che, in quanto non altezza, non rappresentasse una minaccia; dall'altro credeva veramente che Kurtz avrebbe potuto offrire ad Addison molto di più rispetto a uno straniero. Kurtz era un coglione, ma era pur sempre un denrisiano.
    «Il kappa lo lascio a voi, il lavoro di squadra consolida le coppie» Un sorriso stranamente genuino venne lanciato ai due per poi spostare l'attenzione sul Vorpal Bunny.
    "A noi due" La creatura era veloce e stava persino volando. "Probabilmente ha ossa cave come gli uccelli" Non conosceva il suo momentaneo nemico ma era abbastanza certo che potesse volare raggiungendo altezze considerevoli. Lo spesso manto di pelo che aveva addosso fece presupporre al ragazzo che era proprio così.
    "Riesco di ucciderlo se lo schianto con un incanto" I polmoni si riempirono d'aria e la ragione iniziò a pensare a una tattica come se non avesse mai ucciso senza pensarci due volte. "Sarà veloce, ma sembra essere poco resistente, forse posso raggirarlo".
    Nella natura c'era una certa correlazione tra grosso e difficile da indebolire, i mezzo-giganti ne erano una prova. Che valesse anche il contrario? «Impedimenta!» La bacchetta puntò la palla di pelo a mezz'aria nella speranza che la fattura minore potesse lederne la velocità di movimento. Probabilmente non sarebbe stato abbastanza per rendere il resto del piano di facile esecuzione e, quindi, avrebbe dovuto fare altro.
    Lo scontro con gli squali volpe gli aveva ricordato quanto i sensi fossero importanti in una battaglia e lo stesso poteva dirsi dell'udito. «Cantis» Spingere il vorpal a cantare avrebbe ancora la mira non solo alla vista ma anche agli altri sensi.
    «Obscuro» Sulla falsariga di cui prima, reso il target più "facile" da colpire, decise di rendere a quest'ultimo più difficile lo schivare. Se l'incanto fosse andato a buon fine, una benda si sarebbe materializzata attorno agli occhietti del Vorpal e - con delle braccia kawaii così corte - quest'ultimo avrebbe avuto qualche problema a togliersela. «Confundus» Un incanto verbale per complicare ancora di più il tutto.
    «Knut, borraccia!» La mano si sarebbe tesa verso il fidato uccello che, nel migliore dei casi, gli avrebbe portato quanto richiesto. «Nasum properem» Il mago avrebbe dunque dato a questa l'odore tipico delle uova di pasqua kinder denrisiero e, tendendo il braccio, avrebbe lanciato il contenitore verso il Vorpal.
    Spero che la creatura riuscisse a prenderlo sfruttando l'olfatto - che non aveva debuffato con incanto alcuno - il mezzo-gigante avrebbe teso il braccio per lanciare un ultimo «Bellyplenio». Per quanto incanti mentali e fatture minori fossero gli incanti più congeniali al giovane opale, il suo background da denrisiano lo aveva spinto a sviluppare anche gli incanti animali. Se il Belly fosse andato a buon fine, probabilmente il Vorpal si sarebbe sentito sazio e, magari, avrebbe cercato di sgranocchiare la falsa borraccia in un secondo momento.


    «Parlato»
    "Parlato"
    «Gracchiato Knut»
    Narrato

    Coraggio: 11
    Empatia: 12
    Intelligenza: 06
    Resistenza: 12
    Tecnica: 13
    Intuito: 10
    Destrezza: 15
    Carisma: 13

    Rimette il Kappa a Kurtz e alla sua lady <3

    Si offre di occuparsi del Vorpal Bunny perché Kurtz ne sa sicuramente più di lui sulle creature marine.

    Ciarán punta ancora una volta su ciò che gli riesce meglio: gli incanti da carismatici 😎
    Impedimenta per rallentare il coniglietto.
    Cantis per farlo cantare, in modo da usare anche il suono per prendere al meglio la mira.
    Obscuro per fargli apparire una benda sugli occhi.
    Confundus per intontirlo.
    Si fa portare una borraccia dal Corvo su cui applica un Nasum properem per dare l'odore di uomo.
    Lancia la borraccia ormai svuotata portatagli da Knut, nella speranza che il Vorpal l'afferri scambiandola.
    Bellyplenio per indurgli sazietà e spingerlo a mordere la borraccia in un secondo momento.

    tumblr_m7w2p9qThT1r6o8v2
    Ain't No Rest For The Wicked @ Cage The Elephant - @ CTF
     
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    I go crazy cause here isn't where I wanna be

    Che Elisabeth Lynch non fosse uno stinco di santa né la migliore delle persone nel mettere le altre a proprio agio era cosa risaputa ma da qui al non avere una comprensione lineare della domanda da parte del terzo membro del gruppo era decisamente troppo. Il fatto che potessero essere simili, per il modo di porsi, la sfiorò in minima parte, preferendo adottare lo stesso tono di Gabrielle. «Hai forse problemi ad accettare complimenti?» Lo sguardo assottigliato e le mani leggermente strette a pugno. «Volevo chiedere se li vendessi o meno, comunque», ancora una volta un cenno del suo mento fu fatto in direzione dei suoi gioielli, sogghignando quando l'altra tentò di minacciare dentatura. «Quanto ai denti mi preoccuperei più per i tuoi», non era una minaccia, quanto una constatazione: a conti fatti aveva rotto più denti di quanto l'altra avrebbe potuto immaginare. «Devo imparare a girare con mazza e bolidi», oppure semplicemente deturpare il suo gioiello potenziato ed incantare i ciondoli che penzolavano allegramente. In quello scambio di battute con l'autoctona si era momentaneamente dimenticata della presenza della Beatrix, troppo impegnata a mostrare gli artigli all'altra. «Tranquilla, Aib, pensiamo a muoverci piuttosto», il tono nei suoi confronti risultò molto più morbido rispetto a quello usato fino a quel momento.
    Volarono sui chocobo fino a giungere alle Dita di Freya, con l'opale che ammise quanto il volo lo preferiva su dei manici di scopa rispetto agli animali, eppure aveva finito col fare di necessità virtù, oltre a tentare di prendere il comando della mini spedizione.
    «In realtà l'unica infante tra i presenti sei proprio tu», commentò acida, trasfigurando i suoi vestiti in una muta da sub. «Fa un po' quel che ti pare», chiosò avanzando nel fiume ed iniziando una perlustrazione dello stesso fino a trovare un uovo non ancora digievolutosi in lontra. Di ritorno all'asciutto bastarono un paio di colpi di bacchetta per asciugarsi e un finite per ritornare con i vestiti originari. Tra le mani il suo bottino che si unì a quello trovato da Mushu e dal suo chocobo e che inserì in una delle sacche poste sul dorso dell'animale. Sollevò gli occhi al cielo nel sentire le parole di Gabrielle, ma ancora una volta si sforzò nell'essere gentile almeno con Aibileen. Dopotutto con la prima non avrebbe avuto di nuovo a che fare -se lo augurava perlomeno- mentre con l'altra avrebbe dovuto condividere ancora tre anni e mezzo.
    «Tutto bene», abbozzò un sorriso e rivolgendole uno sguardo che significava solo una cosa: tu? Era troppo pigra e svogliata per articolare ancora parole e poi l'atteggiamento di Mushu che soffiava contro del fogliame in direzione opposta a dove era sbucato prima era riuscito a solleticarne la sua curiosità.
    «Faccio un ultimo tentativo lì, voi se volete avviatevi pure», annunciò usando il plurale per comodità ma con un consiglio diretto esclusivamente alla mulatta. Una carezza sul fianco dell'uccello, come a suggerire di seguirla, fu fatta prima di avanzare in direzione del suo gatto nero con la bacchetta sguainata. «Che c'è? Credi che ci siano altre uova lì?». Lo sguardo scandagliava la zona, procedendo lentamente e seguendo la coda di Mushu neanche fosse una stella cometa. Si stavano addentrando, con il rumore dell'acqua che giungeva sempre più lontana alle sue orecchie. Il felino si arrestò diviso tra una serie di piccoli massi ammonticchiati ed un cespuglio di una pianta che non seppe ben definire. Prima ancora di tentare qualsiasi movimento in quella direzione, la ragazza si appellò nuovamente all'incantesimo di inquadramento, tracciando un quadrato attendendo che la bacchetta si illuminasse di un rosso intenso per avere la certezza che ci fosse una delle uova magiche. Se così fosse stato avrebbe tracciato una freccia che dall'alto terminava in direzione del suo petto. «Accio uova». Avrebbe messo in atto quel procedimento almeno un altro paio di volte, coadiuvata dai due animali cui ordinò di andare a caccia insieme a lei, prima di compiere un movimento ondulatorio da sinistra verso destra fino a puntare verso una quercia. «Aquam Quaerere». Con la speranza che la pianta le indicasse una fonte di acqua dolce la strega avrebbe poi posato il catalizzatore sul palmo, trasformandola di fatto in una bussola. «Guidami». L'idea era di tornare al fiume e poi da lì risalire sul dorso di Chocobom -ormai aveva appellato la creatura, seppur breve fosse il tempo trascorso insieme- con Mushu ben al sicuro tra le sue gambe e le uova recuperate all'interno della sacca. Peccato che non aveva fatto i conti con lui: un tutt'altro che tenerissimo coniglio volante che, guarda caso eh, amava quelle uova. «Mushu sali su Chocobom, cerco di arrivare il prima possibile». Lesta tracciò un quadrato e al centro di esso il simbolo astrale di Urano. «Protego astralis». Messo al sicuro animali e uova la strega si direzionò verso l'animale, tracciando un cerchio terminando il movimento con una stoccata all'interno della figura geometrica puntando il vorpal bunny. «Visus privatio», tanto per iniziare aveva tentato di privarlo del senso dell'udito, per poi tracciare una linea dall'alto verso il basso. «Impedimenta!» Essendo una creatura lesta ed imprevedibile era forse quanto di più sensato potesse fare, insieme al terzo incantesimo che castò verso la sua direzione. Partendo dal basso tracciò un nuovo cerchio, completando il tutto con la formula di un altro incanto mentale, sperando di avere il supporto del suo braccialetto a tema quidditch. «Dismundo». Elisabeth non era dolce di sale con le persone e priva di un'empatia anche con gli animali, tanto che non si preoccupò della possibilità di creare visioni terrifanti alla povera bestia. Per completare l'opera disegnò una spirale in senso orario. «Incarceramus», urlò ancora una volta prima di correre in direzione del chocobo, tracciando una f, accompagnata da un «Finite Incantatem». Avrebbe fatto leva sul suo corpo allenato duramente nelle sessioni di quidditch per salire con agilità sul dorso della creatura e ordinare di librarsi in volo. «Andiamo Chocobom! È ora di tornare alla base».

    and satisfaction feels like a distant memory




    Elisabeth ha uno scambio di opinioni con Gabrielle, interagisce con Aib e poi decide di seguire Mushu, portandosi dietro Chocobom (il suo chocobo), suggerendo alle altre di avviarsi. Lungo il cammino chiede anche agli animali di cercare mentre lei effettua i suoi tentativi con la combo di catalogus e accio. Poi per tornare sui suoi passi chiede ad una quercia, con un incanto ricerca-fonte il fiume. Una volta tornata a riva trova il simpaticissimo coniglietto. Mette al sicuro Mushu, Chocobo e uova con un protego astralis urano {Urano: genera a contatto una folata di vento che scaglia via chi vi sbatte contro}. Poi sull'animale un privatio, un dismundo, un incarceramus. Fa un finite per il protego e sale al volo sul dorso di Chocobom e dice di volare in direzione del punto di partenza.


    Edit su concessione del prof.

    Edited by Elisabeth Lynch - 31/3/2021, 21:39
     
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    Gli occhi della giovane brillarono alle parole di Kutrz e chiese con voce che faceva trasparire una cerca curiosità

    Riti della sera? Che riti? Come si celebrano e soprattutto che divinità viene omaggiata? Ci andassimo tutti e tre insieme? Avete litigato in precedenza? Scusa se chiedo, ma mi pare che l'aria si sia fatta molto tesa...

    Si voltò verso Ciaran Hinds Ciaran che le aveva appena fatto l'incantesimo Testabolla e disse sorridendogli

    Grazie dell'aiuto, me ne ero proprio scordata, l'emozione di questa lezione e l'alzataccia purtroppo non hanno aiutato.

    Si immerse un paio di volte, dopo che alcuni squalivolpe erano stati schiantati e riemperse con due uova nella mano destra, mentre nella sinistra teneva la bacchetta.


    NE HO TROVATE DUE!EHI!QUELLO E' NOSTROOO!

    Urlò verso un Kappa che aveva preso un terzo uovo. Mise le uova dentro alle tasche dei pantaloni da ginnastica ancora arrotolati e tenendo la bacchetta ben salda nella mano sinistra tracciò un "8" in orizzontale urlando

    FARFALLUS EXPLODIT

    Se avesse funzionato uno sciame di farfalle si sarebbero dirette verso il Kappa per poi esplodere.
    Subito dopo avrebbe agitato la bacchetta verso il Kappa per urlare di nuovo con tutto il fiato che aveva in gola


    FLIPENDO!

    Se avesse funzionato un debole fascio di luce sarebbe fuoriuscito dal catalizzatore dirigendosi verso la creatura.

    Le sopracciglia di fuoco erano aggrottate, ma negli occhi si leggeva eccitazione per la situazione completamente nuova che stava vivendo.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda Stat.
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    Addison ringraziaCiaran Hinds per averle castato addosso Testabolla e poi usa le due azioni prima per lanciare farfallus explodit e poi flipendo verso il Kappa che ha preso un terzo uovo
     
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    jolly del quidditch



    The biggest misunderstanding about me
    is that I'm just a bratty, gobby idiot

    «Yawn» uno sbadiglio accolse le minacce di Garlic Jr. segno che non se ne fregava un emerito cavolo di tutte quelle manfrine che diceva. Più parlava e più Nathan pensò di ritrovarsi di fronte Johnny Lawrence, lo sbruffoncello che si credeva il maestro delle arti marziali. Ovviamente, neanche a sottolinearlo, lui era lo scanzonato Daniel LoRusso. Dopotutto se Lancelot Miyagi non era riuscito a scalfire la sua personalità e la sua gioia di vivere figurarsi se ci fosse riuscito uno che neanche nel revival di Buffy sarebbe stato preso in considerazione. Forse perché era già stato scritturato per quello di Ghostbuster? Di solito i nerd non sopravvivevano alla prima tornata e uno come Gerald, un perfetto ibrido tra cazzone e sapientone, era una mina vagante. Tipo, non appena Gyll si allontanò anche con Jupiter alla ricerca di uova, ebbe da ridire sul suo operato castando un sonorus solo per urlare come un dannato. «E poi sarei io il cazzone» bisbigliò colui che aveva deciso di farne della lucertola-uovo il suo nuovo animale domestico. Per fortuna che il pietrificus non gli era riuscito. Infatti tracciò il simbolo matematico che stava per minore in sua direzione. «Reducio!» con la speranza che diminuisse la sua stazza abbastanza per appollaiarsi sulla sua spalla e usando il guinzaglio per stringerlo con doppio nodo ad uno dei lacci della sua felpa, che ai tempi fu anche il cappio di Elia (rip <3). Quanto a Sparkley Nathan lo accolse con una sonora grattatina sulla sua testa per congratularsi con lui con il recupero di un uovo che lasciò cadere all'interno della tasca della felpa, lasciandogli spazio per occupare l'altra spalla libera. Chi tra lui e la lucertola fosse il diavoletto o l'angioletto ancora non sapeva dirlo. «Non so te ma io le seguirei», fece per avviarsi verso l'ingresso della torretta quando due cose lo incuriosirono: Gyll che era tornata dalla foresta ed uno strano cagnolino fatto con un palloncino. «Ma è un cane preservativo! Geniale!» Non riuscì a trattenere una risata di pancia, aspettando che l'Opale li raggiungesse. «La caccia è andata bene anche a te?» Un atto di gentilezza prima di avanzare, castando un lumos per vedere meglio. Alla prima lucertola che avrebbe trovato davanti avrebbe disegnato una c nella sua direzione. «Confundus», seguito ancora una volta dal disegno di un minore e la relativa formula. «Reducio!» Avendo terminato i posti sulle spalle e guinzagli fai da te, fu davvero costretto a castare l'incanto delle pastoie. «Petrificus Totalus». Una volta divenuto rigido e privo di movimenti l'avrebbe raccolto per infilarlo nell'altra tasca e procedere. «Ehi, Gyll, tutto bene? Hai visto? Fino ad ora zero fantasmi!» Ahimé quelle furono le ultime parole famose visto che un suono sinistro sembrò provenire dall'altro man mano che salivano la scala a chiocciola. «Occhi aperti...» sibilò, cercando di mettere un passo avanti l'altro per evitare di produrre rumori molesti e bruschi. «Sparkly, tieniti pronto» avvisò il suo petauro dello zucchero, visto che non sapeva se avrebbero finito col trovare un'altra lucertola o qualcos'altro. «MACHECARINO!» Infondo chi se non lui avrebbe potuto trovare interessante ed amabile un perfido cacciatore di uova magiche? «Cercate di non attaccarlo... e qualcuno pensi a proteggere le uova» suggerì, puntando il catalizzatore verso di lui. «Imposium», cercò di ammansirla e poi di soddisfare i suoi appetiti servendosi della trasfigurazione. Infatti lo sguardo si fermò su una delle assi divelte del pavimento che smosse prima di puntare contro la bacchetta. Un doppio movimento, secco e dal basso verso l'alto seguito da un affondo accompagnò la formula. «Corpusfiguro», se avesse funzionato il getto bordeaux avrebbe trasfigurato l'asse in un paio di pulcini, probabilmente rientranti nei gusti del bunny. Aveva la morte nel cuore ma dopotutto stava solo rispettando il ciclo della natura fatto di prede e predatori.

    It's not like I'm falling in love I just want you to do me no good
    and you look like you could




    Nathan interagisce con Garlic 2.0, poi aspetta che Gyll li raggiunga prima di seguire le lucertole dentro la torretta. Lì tenta un confundus seguito da un reducio su una di quelle ed un pietrificus. Se ci riesce la mette in tasca. Poi procede fino a salire, sempre con gli altri e alla vista del "nemico" chiede agli altri di non attaccarlo, cercando quindi di tranquillizzarlo con un imposium e poi trasfigura una delle assi del pavimento con un corpusfiguro in un almeno un paio di pulcini con cui sfamare il coniglio. Lascia libertà d'azione agli altri due, anche se suggerisce loro di mettere al sicuro le uova.
     
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    Howard H. Van Leeuwen
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    Il suo piano di recuperare quelle uova e di riuscire a mettere in fuga gli uccellini sugli alberi, dopotutto, era ben riuscito, motivazione per la quale il ragazzo avrebbe immediatamente provveduto a dirigersi su qualche altro albero per rubare altre uova. Ovviamente, proprio nel momento in cui si stava dirigendo verso un albero, il ragazzo poté osservare una creatura avvicinarsi con un’aria particolarmente interessata all’uovo che aveva ottenuto. Immediatamente la bacchetta di Howard si levò contro quella creatura, un vorpal bunny, contro il quale sapeva che avrebbe dovuto utilizzare tutta la propria astuzia e la propria furbizia per vincere. Conosceva quelle creature, e sapeva che erano note per la loro spiccata furbizia, motivazione per la quale avrebbe dovuto ingannare la creatura con qualche mossa falsa, così da far eventualmente cadere le difese da lei eventualmente attuate.
    Mosse quindi la bacchetta verso di lei, come se volesse lanciare un incantesimo, e mugugnò qualche parola a caso come per simulare l’esecuzione di una formula, e cercò quindi di ingannarla in quel modo. Dopo aver notato l’eventuale reazione della creatura a quella sua finta, dunque, Howard avrebbe tentato di batterla sul tempo, sfruttando il fatto di averle fatto abbassare la guardia, così da colpirla con un incantesimo per poterla rendere innocua. Si trattava semplicemente di spostare l’attenzione della creatura altrove con quella specie di incantesimo finto, così da farla spostare o mettere sulla difensiva, per poi sfruttare l’occasione per attaccarla, sempre cercando di non arrecare un grave danno alla stessa. Dopo averla velocemente puntata con la bacchetta, dunque, il ragazzo avrebbe enunciato il vero incantesimo che aveva intenzione di eseguire, enunciandone la formula a gran voce. “Glacius!” E, così facendo, avrebbe sfruttato quel momento di distrazione della creatura per poterla congelare e rendere quindi inoffensiva nei confronti dell’uovo da lui recuperato. In seguito a quella mossa, per essere più sicuro delle proprie azioni, il ragazzo avrebbe scagliato un altro incantesimo per renderla ancor più immobile ed intrappolata, così da dedicarsi successivamente alla raccolta di altre uova dato che aveva messo in fuga gli uccellini con successo. Disegnò quindi una spirale in senso antiorario nei confronti di quella bestiola, enunciando adesso l’incantesimo per renderla stabilmente bloccata. “Incarceramus!” E, dopo aver eseguito l’incantesimo, avrebbe preso a correre verso gli alberi sui quali aveva interagito poco prima. “Scusa tanto, coniglietto! Ti voglio bene!”
    E dopo aver pronunciato quelle parole, il ragazzo osservò un nido su un albero, notando una serie di colori particolari al suo interno ed arrivando alla conclusione che potesse contenere delle uova dedicate a quella festività. Accennò quindi un sorriso, mirando quel nido ed eseguendo un incantesimo che gli avrebbe permesso di farlo cadere dall’albero, andando quindi ad eseguire quattro giri in senso orario con la bacchetta mentre pronunciava la formula. “Boreolum!” E, dopo aver pronunciato quella parola, avrebbe potuto scagliare una forte ventata contro quell’albero, facendo riversare il nido ed il suo contenuto verso il suolo. Onde evitare di rompere le uova ed il loro contenuto, dunque, il ragazzo avrebbe scagliato contro di loro l’incantesimo per attutire le cadute, andando quindi a disegnare una linea dal basso verso l’alto. “Molliate!” E, una volta che le uova avrebbero dolcemente toccato il suolo, il ragazzo avrebbe potuto raccoglierle ed aggiungerle a quella già precedentemente recuperata. Era abbastanza convinto della propria strategia e delle mosse che aveva attuato, forse perché aveva avuto la possibilità di mettere in pratica le tanto amate conoscenze teoriche alle quali era sempre stato attaccato come una cozza ad uno scoglio, mostrandosi non solo come un secchione studioso ma anche come un ragazzo dalle potenti capacità pratiche. “Chissà come se la passano Ben e Kol!”
    RevelioGDR


    Howie inganna il suo vorpal bunny con una finta, facendolo tentennare, scagliandogli contro un Glacius ed in Incarceramus subito dopo.
    Dopodiché, si dirige verso un albero lì di fianco, e dato che nella parte precedente della lezione aveva messo in fuga gli uccellini a difesa dei nidi, questa volta utilizza un Boreolum per far cadere un nido al suolo, rallentandone la caduta con Molliate, prima di poter effettivamente raccogliere le uova festive. <3
     
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    Ametrin
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    Benjamin D' Angelo
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    'Tranqillo Howard Stiamo Bene '

    Benjamin riuscì finalmente con le mani a tirare fuori l’ uovo che era rimasto sotto terra dopo alcune ricerche poi vide che lo aiutò anche Koll, il timido ragazzo di Derise che utilizzò la magia Herbivicus che animò subito alcuni arbusti che gli fecero trovare altre tre uova che andarono sommarsi alle due uova trovate da Benjamin. Nel frattempo capì che il piano di Howard aveva avuto successo cosi si voltò verso lo stormo dei gabbiani del mondo babbano e vide che c’erano ancora dei nidi inesplorati e sorrise guardando un attimo i suoi compagni di gruppo.

    ‘ Mhm credo che lì dentro ci sia ancora qualcosa di importante, se voglio dare una mano ad Howard sarà meglio trovare un altro modo: Forse userò il chocobo per cercare altre uova e proteggere le uova che abbiamo.’

    Pensò Benjamin mentre salì sul chocobo con Koll e strinse a se le due uova quando sentì una strana presenza attorno a loro che sembrava secondo lui attratta anche essa dalle uova che stavano cercando.

    ‘ Oh no! Non altri problemi. Prima di trovare altre uova dobbiamo sbarazzarci di questa creatura che è talmente fastidiosa. A noi due ’

    Mentre aveva la sua bacchetta in mano per poter difendere dal vorpal Bunny che correva tentando di prendere le loro uova. Cosi pensò ad un incantesimo per fermarlo sperando che l’ incanto fosse giusto. Puntò il catalizzatore verso il Vorpal Bunny,l’ essere che sembrava un coniglio e parlò determinato l’ Ametrin.

    “ Mi dispiace per te. Non potrai mai essere veloce, non quanto me. Quindi preparati. “

    Aggiunse ancora una volta e dopodiché pronunciò il nome dell’ incanto che serviva in preciso momento:

    “Petrificus Totalus “


    Dopo aver pronunciato l’ incantesimo contro il dispettoso Vorpal Bunny, sperando che dal catalizzatore magico uscì un grigio fascio di luce che lo avrebbe colpito in pieno forse e poi chiese al chocobo con un gesto gentile di raggiungere Howard per aiutarlo ad raccogliere le uova che si trovavano all’ interno dei nidi che erano stati scoperti prima. Volando notò alcune colorazioni molto diverse e sorrise.
    “ Ohh! Finalmente le abbiamo trovate. Ma che belle che sono “

    Disse Benjamin mentre mise a sicuro le cinque che avevano trovato prima tra gli arbusti. Così saltò dentro al nido per recuperarle sperando di aver fatto un buon bottino rispetto a prima.


    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo


    cambia strategia affronta un coniglietto Vorpal e poi raggiunge Howard e lo aiuta
     
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    Ametrin
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    Emma Lewis
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    Tra kue vari, i tre raggiunsero il piccolo isolotto, con la bionda super fomentata per ciò che sarebbero dovuti andare a fare. Anche se un po' si rabbuiò alle parole della loro guida denrisiana. Inarcò un sopracciglio, incapace comunque di indisporsi davvero, quindi si limitò ad uno sbuffo. Non ho tante paure... mormorò, prima di trasfigurare il proprio vestiario, in una muta da sub grazie alla quale, avrebbe potuto cercare più agilmente le uova senza bisogno di spogliarsi, visto che il costume proprio non lo aveva.
    Non mi vergogno del mio corpo... solo che non mi va replicò, incrociando le braccia sotto le tette inesistenti, indignandosi per il narrato di Lancelot (?) e quindi così offesa, decise di tuffarsi nelle profondità del mare. Sapeva nuotare e sapeva farlo piuttosto bene, quindi decise di approfittarne per cercare meglio le uova, optando per un semplice accio... un incantesimo vecchio come il mondo, insomma.
    Riuscì quindi a trovarne due, rabbrividendo poi nel vedere i fake lucci, infilzati dalle frecce della momentanea compagna, ma non aveva proprio tempo da perdere. Raccolse una pietra dal fondale e ci puntò la bacchetta, pronunciando un incanto grazie al testabolla. Muto! Mormorò, guardando il getto nero posarsi sul sasso e trasformarlo, a poco a poco, in uno zaino ove avrebbe quindi potuto mettere le proprie uova; magari sarebbe riuscita addirittura a prenderle entrambe! Engorgio. Fu la sua seconda scelta, visto che lo zaino non sarebbe stato abbastanza da contenerne due, quindi lo guardò ingrandirsi e sperò che, quindi, sarebbe stato sufficiente. Nuotò per avvicinarsi alle uova, quando... una specie di coniglietto super veloce che speedy gongales levate proprio, iniziò a sfrecciarle attorno, quasi facendole girare la testa. Fermo! Provò a dire, sperando che l'incantesimo lo incollasse al fondale, ma era troppo veloce e la magia colpì un sacco. Quindi, il coniglio iniziò a nuotare verso le uova. Immobilus! Niente, nemmeno stavolta. Ma all'improvviso, le venne un'idea... si fermò e lasciò che l'animale si avvicinò agli ovetti, per poi puntare il catalizzatore verso di lui. Pietrificus totalus! E finalmente, il getto colpì ed immobilizzò il coniglio, quindi lei poté nuotare verso il basso e cercare di mettersi nello zaino almeno un uovo, anche se sperava due.
    Ma non fu tutto: se fosse riuscita, avrebbe preso tra le braccia il coniglietto per portarlo in superficie e posarlo sull'isoletta. Finite Incantatem e sarebbe tornato a muoversi normalmente. Vi fosse riuscita, gli avrebbe fatto pure i grattini sulla pancia.
    Stat scheda Ametrin
    CODICE ROLE © dominionpf


    Emma interagisce Katherine, si immerge e usa Muto ed Engorgio su un sasso per prima trasformarlo in uno zaino o borsa e poi ingrandirlo, dopodiché vede il bunny e cerca di usare Fermo ed Immobilus senza successo, ma poi decide di lasciar andare il coniglio verso le uova sperando si distragga, poi lo pietrifica (c'ho il quirk figo OH), recuperato l'uovo o le uova, le mette nello zaino e torna in superficie stringendo il coniglio, poi usa finite incantatem e gli fa i grattini
     
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