Lezione Biennio 20/21

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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Con Gyll al suo fianco, il suo bacio e la sua voce, la giornata era migliorata un sacco. Ma se solo Cohen non si fosse presentato a lezione, la giornata sarebbe andata ancora meglio. Solitamente ignorava il resto della classe, per concentrarsi di più sulla lezione, a parte alcuni momenti in cui doveva interagire con loro o doveva parlare con Gyll o con Aibileen.
    Ma, essendo all'aperto, e pronti per una giornata tranquilla (apparentemente) in giro per il territorio denrisiano, era più rilassato e sentiva quello che dicevano gli altri. Quindi scosse la testa quando sentì le parole del concasata. Gli faceva venire il nervoso. “Cohen non ricordo se te l'abbia già detto. Se sì, te lo ripeto. Riesci a non sparare baggianate almeno per un giorno?” Non era riuscito a trattenersi, e probabilmente si sarebbe preso una piccola gomitata sulle costole da Gyll e qualche occhiataccia dal professore, ma niente, aveva provato a trattenersi e non ci era riuscito.
    Dopo quel breve sipario, Aidan scrisse le parole alla lavagnetta e ne diede anche la spiegazione. A quel punto il professore prese un violino e suonò la musica che Aidan aveva canticchiato. Spalancò gli occhi e sorrise, sinceramente sorpreso e stavolta ignorando le parole di Cameron. “Ooooh! Grande prof! È bravissimo a suonare, complimenti.”
    Poi sorrise rivolto ad Aibileen che gli aveva fatto l'occhiolino, quando lui ricevette i complimenti da Olwen, e la salutò con la mano.
    Ascoltò tutta la spiegazione del professore e, successivamente, dopo aver seguito il professore, di un abitante del villaggio. E rimase deluso dal fatto che non avrebbe partecipato alla caccia al tesoro assieme a Gyll. Si rivolse verso la sua ragazza e le lasciò un altro bacio “Niente, ultimamente le lezioni sono molto movimentate...oppure ci dividono, come in questo caso...ci vediamo dopo, ok? Fai attenzione...”
    E detto ciò, controvoglia, si avvicinò alla persona con cui avrebbe fatto coppia durante quella lezione. Vide che quella persona fosse Mia. Poteva ritenersi fortunato.
    Poco dopo si presentò anche il ragazzo denrisiano che li avrebbe accompagnati. Salutò il ragazzo con un cenno del capo “Ciao. Io sono Aidan. Piacere!”. Notò che quel ragazzo era più interessato alla ragazza 'È comunque una persona migliore di Cameron' pensò, accennando un sorriso divertito.
    Quando la ragazza propose di volare coi chocobo, Aidan annuì più volte, desideroso di provarli, dato che non l'aveva mai fatto. E alla domanda del luogo che lo ispirava più di tutti Aidan ci pensò un attimo. “A me piacerebbe dare un'occhiata nei...picchi di Odino. Che ne dici?” propose il Dioptase ai due ragazzi. “Magari troviamo pure Odino stesso, Thor, Loki e tutti gli Avengers...”. Ed a parte la battutaccia Aidan lanciò uno dei suoi sorrisi a Mia e Robert, in attesa di sapere se la sua proposta veniva accettata o meno.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

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    Saluta Gyll, si avvicina a Mia Freeman, saluta Robert, approva la scelta di usare i chocobo e propone di raggiungere la zona 4
     
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    Ciarán Hinds

    "Gold is the new black."
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    « If you worship gold, avarice is your religion. »
    [Scheda][Statistiche]


    «Gli uccelli, e in particolare i corvi, mediano tra il mondo dei mortali e quello degli dei» I corvi erano i messaggeri divini di Odino, ed era nel regno degli Uccelli che i protagonisti dell'omonima opera di Aristofane avevano trovato rifugio. «Il loro volare in barba alla gravità è una fonte di ispirazione, un continuo spronare a fare di meglio, ignorando le catene che ci legano a terra» Un sorriso venne rivolto a Ryu, il suo compagno di stanza. In effetti il giapponese aveva visto un altro uccello in camera. Knut, il corvo, preferiva rimanere libero. «Ma trovo interessanti anche i gatti» Questi erano gli animali di Freya. «Si dice che i maghi che li scelgano come famigli abbiano il coraggio per affrontare la morte. Sono un monito a sconfiggerla» I riferimenti alle "nove" vite degli animali sarebbe stato colto dall'altro.
    Ciarán ricambiò i saluti di tutti e quando toccò a Howard, il braccio si tese verso il vuoto e il gomito si piegò subito dopo per portare il dioptase verso il suo petto. «Sto bene» avrebbe mentito lui «E te?». Lo lasciò andare subito dopo. Sapeva quanto l'olandese tenesse alla sua media e quanto Olwen apprezzasse l'insegnare senza chiacchiericci di fondo.
    «Cra! Cra!» Il corvo bianco che era appollaiato sulla spalla del mezzo-gigante saltò sulla mano di quest'ultimo.
    «Sembri piacergli» Sussurrò il biondo. «Si chiama Knut, ed è il mio uccello?» Il grosso animale si voltò verso Howard «Puoi toccarlo, se vuoi».
    Non avrebbe aggiunto altro lasciando al resto degli studenti il tempo di esprimere concetti complessi per una festa che raramente avrebbero preso in considerazione sul serio e a Lancelot modo di diventare il centralino degli ospedali piemontesi con quella Primavera suonata a ripetizione.
    Si trovò a strozzare sbadigli più volte, forse più per il sonno che per la noia perché, quando il docente passò all'importanza delle allegorie, Ciarán sentì una botta di adrenalina scorrergli in corpo. "Quindi era un modo per introdurre l'importanza della potenza evocativa del proprio vissuto nel momento della scelta di un simbolo magico" Constatò lui, iniziando ad annuire mentre l'interesse prese a gonfiargli il petto "Interessante".
    Poi il discorso si fece più amaro. "Equilibrio tra luce e tenebre" Il ragazzo si ritrovò a brancolare nel buio. Ciò che aveva compiuto sui monti gli pareva tutto fuorché equilibrio. Loki aveva rubato una vita e Ciarán lo aveva aiutato senza rimorso; si sarebbe dovuto sentire in colpa al riguardo, ma non lo fece. "Gli dei hanno bisogno di potere" I polmoni si riempirono d'aria. Se gli dei avevano bisogno di aiuto, il ragazzo avrebbe dovuto fare la sua parte. E se il potere di Loki accresceva, ciò poteva dirsi anche del suo.
    Questione diversa fu comprendere il come. Gli fu chiaro il discorso sulle uova pregne di energia magica, e la cosa lo interessò particolarmente, ma la discussione si spostò sul "come" di quell'aiuto. Pensare agli altri studenti stranieri che mettevano le loro sporche mane su degli oggetti così sacri lo fece infartare *inserire sticker della mcGrannitt* "Spero siano uova finte".
    Il palmo della mano gli sbatté sulla fronte nel notare un volto famigliare "Magnus". Si trattenne dal salutarlo come questo aveva fatto con lui. Se il grande capo druido era lì, probabilmente le uova erano veramente sacre "Deleghi riti di questa importanza a degli stranieri? Non mi meraviglia che gli dei ti usino come puttanella per punizione". Forse avrebbe dovuto prendere la sua di vita piuttosto che quella di Clane, ma il mezzo-gigante era uruz, l'uro che trotta sulla neve privo di nemici: piangere sui "se" e i "ma" non faceva per lui. Si sarebbe limitato a trovare una soluzione.
    "Se facciamo in fretta posso trovare più di un uovo. Più ne trovo io, meno saranno quelli macchiati dagli stranieri" Non si sentì offeso dalla divisione dei gruppi e avere un altro denrisiano avrebbe certamente dato una marcia in più al suo gruppo.
    «Addison» Un cenno del capo andò alla ragazza. «Kurtz» Lo stesso accadde anche al compaesano.
    Quando le parole di scherno gli uscirono dalle labbra, Ciarán, dall'alto dei suoi due e passa metri, chinò il capo verso di lui portando un sopracciglio al cielo "Evoco divinità e te alla meglio riesci a evocare i pensieri di una fottuta sgualdrina mentre ti masturbi sulla sudicia amaca di una qualche drakkar dispersa in qualche mare. Cosa vuoi insegnarmi, fallito?". Se questo avesse aggiunto altro, non gli avrebbe dato gran peso, salvo che fossero informazioni utili.
    «Ci dirigeremo verso la spiaggia» Con i monti, per quell'anno, aveva già dato. «Rispetto alle altre zone della mappa, la sabbia potrebbe essere stata portata via dal vento o dalla marea rendendo più semplice il trovare le uova» Concluse, perché "ho i flashback del vietnam sui monti" sarebbe stato poco eloquente. «Olwen ci ha fatto portare i famigli. Sfruttiamoli» Indipendentemente dal mezzo scelto, una volta arrivati alla zona di riferimento, Ciarán avrebbe mandato in aria il suo corvo albino in modo che questo potesse fare da vedetta.
    «Utilizzerò il catalogus per scovare le fonti di magia» Aggiunse verso Addison. «È un incanto del secondo, però. Sono sicuro che tu saprai sorprendermi in qualche altro modo» Le rivolse un caldo sorriso per poi portare lo sguardo su Kurtz «Campione, mostraci cosa hai imparato dalla vita pratica».

    «Parlato»
    "Parlato"
    «Gracchiato Knut»
    Narrato

    Interagisce con Ryu, Howard, Addison e il suo PNG di riferimento.
    Si recano al punto 9. Lascio ad Addison scegliere il mezzo <3
    Il suo famiglio, che è un corvo, gli fa da vedetta dall'alto e una volta arrivato qua usa "Catalogus" a ripetizione per percepire la magia nella sabbia.

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    Ain't No Rest For The Wicked @ Cage The Elephant - @ CTF
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    La spiegazione di Lancelot a quelle prime ore del mattino era una grande mazzata sui... ehm, molto pesante, per Gyll, che ancora sognava il suo cuscino e le sue belle copertine, dove affondare in maniera vergognosa. Sospirò, quindi, cercando di seguire al meglio ogni intervento, compreso quello dei compagni.
    Quando Pixie scappò e il docente la ripresere (seppur in quel modo così delicato), Gyll arrossì e si sentì come farsi piccola piccola, annuì a quelle parole, portando lo sguardo celeste su Ryu, moritificato di aver dato fastidio con Pixie e poi mormorò un «Scusate, professor Olwen» - calandosi a riprendere il panda rosso.
    Lo strinse tra le braccia, mentre la sua testolina spuntava da quelle a guardare i presenti con aria curiosa «Sta' buona, Pixie. Ci riprenderanno.» - disse in un sussurro alla sua piccola peste, prima di guardarsi attorno e sperare che nessun altro fosse stato infastidito da Pixie.
    Un'altra cosa che spesso doveva tener a bada, erano le risposte di Aidan a Cameron. Gyll voleva bene ad entrambi, sicuramente nei confronti di Aidan c'era altro, ma non sopportava quando i due si attaccavano, soprattutto a lezione, quindi - come aveva previsto l'onniscente narratore della controparte - il dioptase dovette subire una piccola gomitata nelle costole oltre che un «Ti mordo la guancia.» - davvero poco minaccioso, sussurrato al compagno, come se volesse persuaderlo dal non battibeccare con Cameron davanti al docente.
    La camminata iniziò, quindi, verso dove sarebbero dovuti andare; si mise in cammino accanto ad Aidan, guardando gli alberi accanto cui passavano.
    Quindi erano lì per aiutare i denrisiani? Di Sabato? E va bene che erano un grande popolo di lavoratori e gente di mare, ma sapevano che il sabato era la giornata in cui lavorare faceva male alla salute?
    Mentre camminavano, Pixie si era addormentata, questo fece sì che Gyll si sentì più tranquilla: probabilmente non avrebbe dovuto rincorrerla per il restante del tragitto.
    «Uh? Una caccia alle uova, quindi.» - mormorò appena. Ma non ricordavano da soli dove avessero messo le uova? Avevano necessariamente bisogno di svegliar loro di sabato? Vabbè, ormai erano lì e non aveva altra scelta, soprattutto se questo era oggetto della sua valutazione.
    Guardò da capo a piedi il druido che avevano davanti, per poi annusare l'aria e sentire odore di carne grigliata, fu allora che Pixie si svegliò, forse a causa anche del mancato movimento fatto fino ad ora per camminare.
    Annuì alle parole di Lancelot, per poi pescare la sua runa, la guardò e poi spiò quella di Aidan «Uffa.» - sbuffò, appena, con il labbro inferiore che sporgette appena. Ricambiò il bacio e annuì «Sta' attento anche tu.» - si raccomandò, per poi cercare chi avesse la stessa sua runa.
    Il primo recuperato, tra i primini, fu Nathan «Ehi, Nathan. Anche tu hai Wunjo.» - disse, mentre col mento indicò la sua runa, girandosi la propria tra le dita «Manca solo il denrisiano.» - disse, per poi guardarsi attorno «Direi di cercarlo, altrimenti rimarremo indietro.» - la sua vocina cristallina non era molto convinta di voler trovare il denrisiano, ma sapeva che era quello che doveva fare. Iniziò a girare per la radura, fino a quando in lontananza non vide un ragazzo intento a scolpire un paletto di legno. Era ormai al limitare della radura e sembrava che la maggior parte dei suoi compagni avesse trovato il proprio gusto «Ehi! Anche tu partecipi alla caccia, vero?» - disse, con un sorriso dolce sulle labbra. Il ragazzo sembrò non parlare, quindi Gyll cercò con lo sguardo celeste Nathan. «Io sono Gyll McKenzy, piacere di fare la tua conoscenza.» - forse sapendo il nome, avrebbe sbloccato il giovane.
    Finalmente riuscirono ad ottenere una risposta, quindi il nome e il suo mestiere. Gyll sussultò appena e dalle sue labbra uscì spontaneamente un nome «Philipp.» - la giovane aveva gli occhi sgranati e per brevi istanti pensò che forse il cacciatore a cui aveva promesso di dare fastidio in futuro, poteva essere nei paraggi. Scosse il capo, cercando di tornare al presente «Ehm, dicevo. Dovremmo andare a cercare le uova, giusto ragazzi? Che ne dite? Andiamo verso la torretta oppure preferite i Picchi di Odino?» - lasciò loro la scelta, guardando Nathan con un sorriso e poi Gerald, mordendosi il labbro. Probabilmente aveva qualche domanda da fargli ma quella sua freddezza stava bloccando il tutto.
    Una volta scelta la zona, Gyll guardò la scopa e il chocobo e si grattò sulla nuca «Fantastico.» - mormorò ironica «Anche su questo potete scegliere, rischierei di cadere sia dall'uno che dall'altro.» - ammise con leggerezza, scrollando le spalle. Sospirò, quindi alla scelta dei compagni, si sarebbe accodata e avrebbe raggiunto la meta.
    Gyll McKenzy

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    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
    "
    Black Opal, II anno

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    Gyll cerca di non addormentarsi e seguire la lezione, il più possibile. Quindi prende a gomitate Aidan e lo minaccia (sorry, love), pesca la runa e cerca/trova Nathan e poi va alla ricerca di Gerald bonazzo!, si presenta e chiede ai ragazzi se preferiscono andare verso sud (ZONA 0) o verso nord (ZONA 4). Per la scelta del mezzo, siccome sarebbe imbranata in entrambi i casi, a lei non cambia molto la scelta, quindi si accoda qualora scegliessero chocobo o scopa.
     
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    Emma Lewis
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    Nonostante il sonno che, comunque, aveva ogni giorno, l'idea di festeggiare l'equinozio di primavera in un modo diverso dal solito -ovvero facendo qualcosa- la incuriosiva non poco, anche se quella foresta non le piaceva particolarmente. Richiamò Mirtillo con un fischio e, quindi, il cagnolino arrivò da lei trotterellando, accostandosi poi alla sua gamba, proprio mentre Olwen iniziava a spiegare, dopo aver lasciato che ognuno di loro si esprimesse come meglio credeva.
    Quando finì di parlare di orge, fece apparire degli ovetti super colorati e super bellissimi che se Emma avesse potuto, avrebbe preso ed avrebbe portato in camera per esporli qua e là, abbellendo la sua stanza e costringendo quindi le sue compagne, a fare altrettanto. Ma ovviamente non avrebbe potuto sottrarli al docente, anche se questa consapevolezza non le impedì di fare un passo avanti, alzando timidamente la mano. Ehm... pensa che sia possibile dopo averne uno? Oppure... potrebbe farne apparire uno da poter mettere in camera? Per quanto considerasse Lancelot l'insegnante migliore soprattutto per quel che riguardava il lato umano, aveva comunque paura che la riprendesse, le togliesse punti o chissà cos'altro. Ma quella era una paura molto comune, per Emma, quindi non c'era nemmeno troppo da stupirsi.
    Era così concentrata su ciò che aspettava i ragazzi, che a stento si accorse di com'era finita la musica che, invero, non era stata nemmeno così spiacevole, anzi. La musica classica era un ottimo metodo di rilassamento, per quanto lei suonasse la batteria che tutto poteva essere fuorché classico.
    Si misero dunque in marcia per una decina di minuti lungo un sentiero. Emma stette in coda al gruppo, gettando ogni tanto qualche occhiatina ai due scoiattolini dietro di lei, ammirata da come eseguissero gli ordini di Lancelot apparentemente senza battere ciglio. Magari gli dava del cibo particolare o era davvero bravo ad addestrarli. Ad ogni modo, arrivarono in una radura piena di ragazzi denrisiani, chocobo, tendoni e scope e vennero accolti da un druido biondo.
    CACCIA ALLE UOVAA?! Si lasciò sfuggire con una certa dose di entusiasmo, gli occhi che scintillavano d'eccitazione. Forse non era stata un'idea così pessima sfuggire ai sogni colorati per ritrovarsi immersi in una realtà altrettanto colorata. Scusate... solo che mi pare una cosa bellissima! E dal suo sorrisone, era evidente che fosse sincera e che non lo dicesse tanto per dare aria alla bocca.
    Alla fine, comunque, pescò la sua runa ed andò a caccia dei ragazzi che avevano la sua stessa, fino a trovarsi affianco a Kjell e ad una ragazza denrisiana con un arco.
    Sììì mi sa proprio di sì! L'altro era un black opal di un anno più piccolo, ma Emma adorava fare amicizia con tutti, indistintamente da età, casata ed anno di corso. In fondo, era la migliore amica di Nathan.
    Si sentì osservata per un attimo, ma poi il suo sorriso tornò ad essere ampio. Tanto piacere, Emma! Vedendo che aveva messo le mani in tasca, non gli porse la sua ma non per questo fu meno entusiasta di conoscerlo. Io invece sono Emma, ametrina. Si presentò di nuovo all'altra, stringendo anche la mano di Katherine, sollevata che fosse vestita in modo normale.
    WAO UN ARCO! Si mostrò decisamente entusiasta dell'arma che aveva in spalla lei, salvo poi pentirsi di non aver portato Spider. Anche io tiro con l'arco! Ho preso lezioni fino a qualche tempo fa e penso che presto parteciperò a qualche torneo. Anche in quel momento, i suoi occhi erano super illuminati, ancora più del solito, mentre osservava uno strumento che adorava come poche cose al mondo. Si voltò poi verso il nuovo compagno di avventure di quel giorno. Se ti interessa l'arco, potrei farti vedere come si fa, qualche volta! Tipico di Emma approcciare le persone nei più disparati modi per far amicizia, senza minimamente preoccuparsi di risultare stupida o inopportuna. Era semplicemente il suo modo di fare e nessuno l'avrebbe cambiata.
    Sono super d'accordo, amo i chocobo! E soffro di vertigini... anche se mi hanno incastrato nella squadra di quidditch. Sbuffò lei, ricordandosi ancora il suo prefetto che praticamente la pregava di presentarsi alle selezioni, sebbene la ragazzina avesse una paura matta di volare, anche se pian piano le stava passando.
    Lo credo anch'io, secondo me poi le montagne sono piene di anfratti segreti dove poter nascondere delle uova ed i chocobo sono espertissimi nel muoversi nell'isola. Forse dal cielo non avremmo la stessa visione ottimale. Spiegò, optando quindi per un punto montano.
    Arrossì appena all'occhiolino di lui e ricambiò con un sorriso, dirigendosi anche lei verso gli "struzzi" e salendoci sopra, dirigendosi verso la meta designata.
    Stat scheda Ametrin
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    Emma interagisce con Lance, Magnus circa, Kjell e Katherine, proponendo di andare verso le montagne (4). Ci vanno in chocobo.
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"


    Il rumore del vento fresco riuscì a svegliare Benjamin che vide arrivare anche gli altri compagni di corso alla lezione di Antiche Rune e capì che non tutti amavano alzarsi presto come lui. Poi nel frattempo Benjamin riconobbe qualche volto ormai conosciuto come ad esempio Aibileen, la ragazza che apparteneva alla sua casata Mia, il prefetto degli Ametrin, Cameron, Aidan, il ragazzo della casata dei Diopase, Nathan che come il solito rischiava di far perdere dei punti, ma non successe nulla. Ascoltò le parole di Amelia e dopo averla ascoltata, spostò lo sguardo su Ciàran, il mezzo gigante a cui doveva la vita alla lezione di difesa e sorrise per un attimo e lo salutò:

    “Ciao Ciàran, grazie per avermi salvato durante la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure. “

    Parlò mentre osservò gli altri studenti due, erano nuovi erano Thomas e Kjell non voleva farsi mettere in riga da loro così incrociò le braccia, non amava chi era migliore di lui e mentalmente aveva i seguenti pensieri.

    ‘ E mo chi sono questi due studenti? Non ci riusciranno a essere migliori di me. Farò di tutto per migliorare nello studio.‘

    Pensò ancora innervosito di come lo aveva svegliato il professor Olwen, ma poco dopo si calmò, ascoltando con attenzione le parole dell’insegnante riguardo alla spiegazione della lezione che aveva quella mattina.

    ‘ Wow! Davvero interessante l’argomento è anche bravo a spiegarlo il professor Olwen.'

    All'improvviso sentì una strana melodia provenire da un violino che stava suonando il professor Olwen cercando di memorizzare la musica perché la amava e cercò di capire che musica fosse quella.

    ‘ Che bravo, non sapevo che suonasse il violino e credo che il brano che sta suonando sia proprio un brano sia la primavera di Vivaldi, mi sembra che mi faccia ricordare il Sogno di una mezza estate quando Titania s’innamora a prima vista di Botton.’


    Fece un complimento ad Aidan e poi seguì il professor Olwen camminando con gli altri compagni di corso per un po’ lungo un sentiero che si trovava all'interno della Foresta fino a spiazzo con dei tendoni ed era piena di gente che lui non conosceva e ascoltò le parole del druido.

    ‘ Oh finalmente la caccia alle uova sta per iniziare e spero di impegnarmi stavolta’.

    Dopo aver ascoltato tutto con attenzione mantenendo la concentrazione Benjamin pescò la runa dal sacchetto e vide che aveva la runa Thurisaz così si guardò attorno a sé finché si avvicinò a Howard, un ragazzo della casata dei Dioptase notando che anche lui aveva la sua stessa runa. Ascoltò le parole sorridendogli. Gli sembrava una persona simpatica e si presentò cordialmente.

    “ Ciao! Io mi chiamo Benjamin è un piacere conoscerti Howard, mi fa piacere collaborare con te.”

    Sorrise gentilmente al compagno di gruppo mentre capì che era un ragazzo molto buono. Forse è anche ora che facesse amicizia con qualcun altro no? Ascoltò il piano di Howard per trovare l’ ultimo compiente che aveva la loro stessa runa così accettò la proposta sorridendogli.

    “D’ accordo! Ti do una mano a cercarlo, ma credo che sia semplice ”

    Aggiunse Benjamin mentre cominciò a guardarsi attorno cercando con lo sguardo celeste chi poteva essere tra la gente rimasta così si avvicinò ad una ragazza e le chiese gentilmente se era lei che apparteneva loro gruppo ma la risposta fu negativa, ma non si arrese così continuò ad interrogare l’ ultime due persone ricevendo però un no come risposta Poi all’ improvviso gli venne in mente di utilizzare al meglio le sue capacità visive osservandosi attorno ai tendoni quando non vide un ragazzino con degli abiti molto simili a quelli del druido che aveva parlato prima.

    “Eccoti, ti abbiamo trovato finalmente “

    Concluse il giovane Ametrin mentre osservò con molta attenzione e vide che anche lui aveva la stessa runa Thurisaz ed era un ragazzino dal carattere timido. Appena raggiunse Howard ascoltò la presentazione che fece Howard al ragazzino e poi sorrise a trentadue denti quando lo lasciò parlare.

    “E io invece mi chiamo Benjamin e tu come ti chiami ?”

    Domandò curioso aspettando una risposta da lui. Finalmente tutti e tre si erano riuniti e poi osservò Howard che teneva in mano la mappa e lo ascoltò la sua proposta prima di parlare.

    “ Hai avuto un ottima idea Howard, almeno non ci allontaniamo troppo. Credo che più si allontana dalla foresta le probabilità siano basse , ma non vorrei sbagliarmi però .“

    Aggiunse Benjamin mentre attese la risposta anche da Koll, il ragazzino a loro assegnato e poi continuò ad ascoltare Howard sul come muoversi per arrivare al punto uno. Rifletté un po’ su prima di rispondere.

    “ Mi sembra un' ottima idea quella di spostarsi con le scope capiremo se c'è qualcosa di utile. “

    Aggiunse con un sorriso Benjamin guardando gli altri due se tutto fosse andato bene, il gruppo sarebbe partito alla volta della zona uno, aspettando il segnale del professor Olwen.


    My Heart Will Go On
    @Celine Dion

    || @jasoo


    Interagisce con Ciaran Hinds ascolta la lezione e pesca la runa Thurisaz e trova il suo compagno Howard H. Van Leeuwen accetta di seguire il piano per trovare l'ultimo componente. Utilizza le sue capacità visive per trovarlo e alla fine lo trova e poi raggiunse Howard e si presenta a Koll e accetta la proposta di andare nella zona 1 e accetta di volare sopra alla scopa.
     
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    La giovane dai capelli di fuoco e gli occhi colore del mare in inverno ascoltò attentamente le parole del professore ed una faccia quasi scocciata le apparve sul volto. Posò le mani sui fianchi e storse la bocca, con un piccolo sbuffo.

    Davvero dobbiamo andare alla ricerca delle uova di sabato mattina?! Incredibile...mah, va bene ogni esperienza è buona no?Famigli? Io farò comunque del mio meglio. Sarà anche l'occasione buona per conoscere qualcuno di nuovo, collaborare per uno scopo comune è sempre una buona scelta.

    Pensò avvicinandosi al ragazzo che aveva la sua stessa Runa, gli sorrise mostrando la runa che teneva nella mano destra.


    A quanto pare gli Dei hanno deciso che lavoreremo insieme, io sono Addison Dannel. Sono d'accordo con te sulla spiaggia e vorrei utilizzare i Chocobo per muoverci, gli animali di solito hanno un sesto senso che potrebbe tornarci utile. Io sono solo del primo anno, ma ti assicuro che mi impegnerò al massimo per compiere questo compito. Allora andiamo?

    Si avvicinò ad un Chocobo e dopo un paio di tentativi maldestri riuscì a salire in groppa all'animale dirigendosi verso la spiaggia, bacchetta stretta nella mano sinistra.
    Durante il viaggio si presentò anche a Kurtz sempre con tono gentile e cordiale, gli occhi pieni di entusiasmo, mentre sobbalzava sulla groppa del volatile.
    Appena giunsero alla spiaggia la ragazzina scese con qualche difficoltà dal mezzo scelto per spostarsi ed annuì dicendo verso il suo compagno di scuola

    Appena scorgi qualcosa io ti darò una mano a scavare, o a raccogliere le uova, mettiamocela tutta!!!!!!!!

    Alzò il pugno destro in aria e fece l'occhiolino ai due ragazzi con cui era capitata in squadra.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda Stat.
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    Addison si avvicina a Ciaran e sceglie come mezzo di trasporto il Chocobo, giunta insieme a Ciaran e Kurtz alla spiaggia aspetta che il suo compagno più anziano lanci l'incantesimo così che possa essere anche lei di qualche utilità, magari scavando.
     
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    battitrice



    I go crazy cause here isn't where I wanna be

    Ogni minuto che passava il fastidio in Elisabeth cresceva e, come di rimando, anche quello di Mushu che finì col soffiare un paio di volte verso alcuni studenti del primo anno. Più gli studenti sfilavano verso la bacheca e più l'Opal si trovava a sollevare le sopracciglia in senso di disappunto, con picchi elevati quando il suo amico blu-verde finì col fare il duo degli idioti con un ripetente come King.
    «E quindi mi sarei persa il mio allenamento per cosa? Due parole scritte in croce e riti a cui non parteciperemo?» No, anche per della musica finemente suonata dal professore di Rune. Era decisamente piena: le note prodotte dalle corde del violino non le disprezzava affatto ma quel giorno il suo animo richiedeva qualcosa di più carnale, di primitivo come solo un tamburo poteva essere. Ed invece tra animali che mal si sopportavano e famigli che facevano di tutto per arrecare fastidio agli altri, il runologo rivelò loro il vero motivo per cui erano stati richiamati lì quel giorno: delle fottute uova. Uova intrise della magia più potente per carità, ma pur sempre uova. E se qualche speranza le era sorta dopo aver raggiunto una radura decisamente popolata, questa venne spazzata via nell'apprendere come non avrebbe potuto scegliere con chi far coppia e con alte probabilità di beccarsi qualche caso umano del primo anno. Probabilmente un'esagerazione la sua, visto che sotto altro punto poteva essere lei quella indicata come tale, ma che comunque la portarono a pescare la runa tutt'altro che con il cuore pacato, bensì in piena tempesta.
    «Calzante», non poté frenare quel pensiero a voce alta nel rigirarsi hagilaz tra le dita prima di tornare da Mushu che aveva preferito la vicinanza silenziosa della Freeman a quella del suo ragazzo. Ragazzo che, al momento di ricercare gli altri due vertici del suo triangolo, si fermò a chiederle di vedersi più tardi. «Ti avviso, se pensi di riuscire ad imbucarti al festino di stasera...» -lo sguardo per un momento si spostò sulla sagoma del mezzo gigante prima di tornare sul viso di Cohen- «sai che ti dico? Ci starei pure». E probabilmente quella che sarebbe stata una scappatina di due dei ragazzi più odiati all'interno del castello si sarebbe trasformata in una gita fuori porta. Ovviamente con le persone giuste. A proposito di persone giuste avrebbe fatto meglio a cercare anche lei altre due hagilaz. Ad onor del vero non ebbe neanche il tempo di impartire l'ordine di muoversi al suo gatto nero che la Beatrix, una delle poche del primo anno che riusciva ad accettare, giungesse a lei mostrandole la copia della sua runa. «Figurati, piuttosto, cerchiamo di capire con chi avremo a che fare» Non era la prima volta che salvava il culo ai suoi compagni -e probabilmente non sarebbe stata neanche l'ultima- ma più che ricevere blandi e scontati ringraziamenti un domani lei avrebbe preteso favori, in un perfetto do ut des. Quanto ai Denrisiani doc la Lynch conosceva ben poco, complice il mese disastroso di ottobre di due anni prima quando era stata rapita da un gruppo di loro per un rituale, ma anche la vicinanza con Hinds che, con silenzi e strane complicità, l'avevano portata ad erodere i pregiudizi che si era fatta sulla sua gente. Con Mushu che camminava alla sua destra mantendo alta la sua coda sinuosa nera e lucida, le due finirono con il trovare l'altro elemento che mancava all'appello. La prima cosa che colpì la gallese furono le dita anellate della Denrisiana. Aguzzò lo sguardo per sincerarsi che ci fossero delle rune come quelle che lei stessa aveva inciso sulla chiusura del bracciale creato a lezione di Magitech e da cui mai si era separata, rimanendo impassibile alla verve dell'ametrina, che si dimostrava per l'appunto tale, con l'approcciare l'altra che era tutto tranne che una principessa. Quando venne il momento di scegliere quale mezzo di locomozione usare la ragazza si trovò momentaneamente in difficoltà, il tutto per la presenza di Mushu. «Direi Chocobo. Potrebbero anche essere più utili di un manico di scopa nella ricerca delle uova». Poi, stendendo la mappa, il suo sguardo ceruleo si arrestò sui picchi delle Montagne di Vé, probabilmente luogo delle caverne che l'avevano ospitata per diverse settimane. «Se per voi va bene direi che o qui...», indicò il punto sei, «o qui potremmo aver fortuna. Tu cosa consigli?», avrebbe sollevato poi lo sguardo su Gabrielle dopo aver indicato il punto tre. Ad ogni modo, Elisabeth avrebbe tracciato ᛊ, sowilu, dritta, sul polso sinistro, pronunciandone risoluta l'incantesimo di marchiatura. «Chorium Runae». Successivamente si sarebbe avvicinata con accortezza alla creatura magica, stabilendo un legame visivo prima di salire sul suo dorso, sistemare il suo gatto nero tra le gambe e appigliarsi alle sue piume, cercando di non stringere troppo, e comandare di librarsi in volo.

    and satisfaction feels like a distant memory



    Recap: Elisabeth interagisce prima con Cameron Cohen, poi con Aibileen Beatrix e Gabrielle. A queste ultime suggerisce di usare i chocobo, propone la zona 3 e la zona 6 (vicino al Dito di Freya) lasciando l'ultima parola alla Denrisiana. Poi si fa un Chorium Runae (sia mai mi privi delle rune ao) con Sowilu che dritta fornisce della vista ad infrarossi. Sale con Mushu su uno dei Chocobo e via verso l'infinito e oltre(?).
     
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    Ametrin
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    Ametrin

    jolly del quidditch



    The biggest misunderstanding about me
    is that I'm just a bratty, gobby idiot

    Il weekend ad Hiddenstone era sacro e quando questo gli veniva toccato King si dimostrava l'idiota che era al cubo della sua massima potenza. L'insofferenza mitigata solo dalla compagnia della Farley tornò pian piano a fargli visita, soprattutto quando ebbe a che fare con l'atramenta, Olwen e il suo essere cornuto. In primis rivelò a Cameron qualcosina, tra cui uno sporco segreto che nulla aveva a che vedere col tiro mancino che la Prefetta degli Opal gli aveva tirato circa la paternità di Alex. «Non lo so e non lo voglio sapere. Però una cosa sì: mi sa che ho visto una tendina nelle sue parti basse, ma era così piccola che probabilmente era tutto frutto della stoffa» disse a Cameron, con tono complice e divertito nella descrizione inesistente delle parti basse di Lancelot. Quanto a lui, poi, Nathan non poté far a meno di stuzzicarlo, complice la nenia della musica che l'aveva solo urtato di più e il fatto che Olwen finisse con l'essere monotono insieme alle sue punizioni. Infatti bastò davvero poco ad accenderlo. «Prof, abbiamo già discusso di come lei comunque rimarrà sempre un guardone, vero?» Usò un tono di voce basso, che solo il biondino figlio dei fiori avrebbe potuto ascoltare, salvo poi alzarlo quando lui e Cohen finirono con l'essere invitati il prossimo sabato ad un'ora ben peggiore di quella odierna. «Col piffero! Non farò di nuovo il suo personalissimo Elfo Domestico! Lei è un controsenso a tutti gli effetti, professore». Non aveva alcuna idea di essersi appena messo allo stesso livello di una creatura magica, sminuendosi quindi da solo.
    Ma il professore che probabilmente non vedeva un orifizio degno di nota da mesi non era l'unico con cui Parker dovette far i conti. La Farley, infatti, gli fece momentaneamente gelare il sangue con la sua rigidità, ma questo non fece venir meno in lui un lamento alquanto infantile. «Amelia, per favore, non anche tu. Lui ce l'ha con me dal molo, senza neanche conoscermi!» Sebbene l'altra avrebbe potuto trovare traccia nei propri ricordi su quanto avesse visto tra lui e la Whitemore, l'ex Wampus preferì sorvolare sul fatto in sé. Alla fine tra camminate nei boschi, presenze di druidi e qualche gnocca locale, Nathan aveva solo registrato caccia alle uova, tanto che fu uno degli ultimi a rovistare nel sacchetto e beccarsi Isaz. No, momento, Perth o era Mannaz? Divertente fu sapere che Gyll sapesse cosa fosse. «Ah, sì, giusto, Wunjo!» E cercò di battere il pugno con lei sorridendo poi al panda rosso che l'accompagnava. Cercando di accarezzarlo si ricordò di come il suo petauro fosse ancora dalla sua migliore amica. «Scusami un secondo, tu cerca pure il tipo -o la tipa- con cui stiamo», la superò, sollevando poi il tono di voce e mettendosi sulle punte per individuare la chioma bionda della Lewis. «Em, aspetta, ridammi Sparkly!» La rincorse per rimettersi il famiglio sulla spalla, senza però dimenticarsi di lasciarle un tenero bacio sulla fronte. Probabilmente quello avrebbe fatto andare in ulteriori escandescenze Amelia. Ma non era quello il momento di preoccuparsene: infatti tornando alla ricerca della McKenzy Nathan si dimostrò fortemente deluso nel vederla insieme ad un biondo, M A S C H I O. «E che cazzo di sfiga, oh!» Sconsolato li raggiunse studiando i movimenti del denrisiano nel tentativo di affilare un paletto di legno. Immediata fu l'associazione a Buffy, i vampiri, i paletti e... «Hai anche i proiettili in argento?» Una domanda mista a strafottenza a pura curiosità ma che probabilmente avrebbe fatto urtare i nervi di Garlic. «Io sono Nathan, comunque» sollevò la destra in alto unendo indice e medio e anulare e mignolo in un saluto di chiaro rimando ad una vecchie serie fantascientifica. Finì comunque col dire un paio di cose anche lui, tipo sullo scegliere la destinazione -«Direi torretta, magari ci becchiamo qualche fantasma»- e sui mezzi di trasporto da usare -«Io sarei per i Chocobo, poi siete liberi di scegliere quello che più preferite»- optando più per essere da contorno e supporto che come leader. Non c'era storia tra lui e il muscoloso aitante figlio di un'antica dinastia di cacciatori. Non che lui lo sapesse, ma qualcosa di antico e rispettoso aleggiava intorno al ragazzo. Quanto a lui, beh cercò di dimostrarsi una persona quantomeno educata e cavaliere con l'unica donzella tra i tre. «Ehi, Gyll, hai forse bisogno di una mano per salire su?»

    It's not like I'm falling in love I just want you to do me no good
    and you look like you could




    Nathan interagisce con Cameron Cohen, con Lancelot Olwen -a cui ne dice quattro(?)- e con Gyll McKenzy. Si ricorda che il suo animale lo ha Emma Lewis e va da lei, per poi tornare da Gyll e Garlic Jr. Cerca di fare il simpatico e suggerisce la zona della torretta e di usare i chocobo.
     
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    Dark Side of Super Sayan

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    »Ryu Okami [X]
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    Un punto di vista indubbiamente interessante, non posso negarlo, sentenziai io in replica alle parole di Ciaràn, mio compagno di stanza, che ammetto riconobbi solo dopo essermi avvicinato, Spero che nel mio caso sia come dici tu: personalmente non ho l'aspirazione di morir giovane, e se Loki può aiutarmi in ciò, di certo non vado a rifiutar la zampa protesa, continuai quindi; era molto intrigante quel discorso, su come gli animali fossero legati a doppio filo all'ideologia della morte, ma purtroppo dovei rimandare quel discorso a data da destinarsi, in quanto fu un'altra bestiola a me nota a farsi avanti. Salutai il denrisiano con un cenno, muovendomi quindi, assieme al mio micio per raggiungere a metà strada Gyll e Pixie, quest'ultima che, non appena visto il mio micio, si era subito diretta verso di lui, ritrovandosi un miagolio felice a salutarla, Konnichiwa Gyll-chan, dissi io con un gentil sorriso, salutandola come Loki aveva fatto con la piccola panda. Non ebbimo però poi troppo tempo di parlare o confrontarci, che il professore si mise a spiegare in cosa, nel dettaglio, sarebbe consistita la lezione odierna: una... caccia alle uova insomma; ci saremmo dovuto dividere in gruppi, due studenti ed un autoctono di Denrise, per cercare delle uova rituali in diversi punti dell'isola, potendoci spostare tramite scopa o in sella ad un Chocobo, Non ci penso neppure molto a salire su quelle bestie, scopa tutta la vita, pensai quindi io, mentre Loki agilmente mi saltava in spalla, per poi accompagnarmi nel momento in cui venne estratto il mio compagno di quel dì: Amelia Farley. Dioptase.
    Sono sincero, se già provavo poca simpatia per i miei compagni di casata, fatte poche eccezioni tra cui il mio coinquilino e Gyll, l'idea di dover essere messo in coppia con membri di altre casate non era decisamente qualcosa che apprezzavo... ma non lo diedi troppo a vedere. Tranquillamente replicai al suo saluto con un cenno analogo, prima che anche la denrisiana di turno ci raggiungesse, ed ecco che la Farley sembrò prendere il comando, togliendo immediatamente di mezzo l'opzione del Chocobo e proponendo un punto dove dirigerci, Nessuna obbiezione da parte mia, sentenziai, Vediamo solo di fare in fretta: prima compiamo il nostro dovere, prima il rituale si potrà svolgere al meglio, sentenziai infine io; non era effettivamente quella la motivazione al voler velocizzare le cose, a dire il vero era per potermi togliere di mezzo la compagnia forzata con una Dioptase, non che però glielo sarei andato a dire.

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    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Psicologico: //
    Casata: Black Opal
    Razza: Metamorfomagus
    Abilità:
    CITAZIONE
    Urlo nero:
    Certe volte, nella vita, si può solo fare una cosa: urlare.
    +1 agli incanti Sonici; +2 se si è castato Sonorus.

    Skill://
    Incantesimi Utilizzati:
    CITAZIONE
    //

    «The Dragon God Rises!»
    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Ryu interagisce con Ciaràn e Gyll, per poi raggiungere Amelia e Kaya, concordando sulla scelta di raggiungere il punto 3 con la scopa.
     
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    Lancelot OlwenDocente di Rune

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    Insultare Lancelot sembrava qualcosa di naturale per due come Cameron e Nathan, forse per le classiche dinamiche tipiche del branco, tuttavia i due parevano aver dimenticato un aspetto fondamentale: non erano loro quelli che potevano fare un po' il diavolo che volevano.
    "Tre punti in meno sia ai Dioptasi sia agli Ametrini" Lance neanche si scompose alle loro proteste, forse abituato, forse rassegnato alle stesse, manco incrinò il proprio sorriso in vero, non troppo almeno "Dispiace dover precisare che il mio invito non fosse opzionale e che mi aspettassi da parte vostra non certo una protesta, bensì delle scuse rivolte ai vostri compagni per aver, ancora una volta, disturbato la lezione." affermò lui, volgendo lo sguardo verso il resto della classe, anche se solo per un istante, visto che comunque i suoi occhi tornarono presto sui due "E per inciso, se vi sento ancora insultare i vostri compagni o un qualsiasi altro membro dello staff sarà mia cura rispedirvi in classe con almeno dieci pagine a testa da tradurre" e no, a quel giro, non vi furono sorrisi fintamente cordiali ad accoglierli, bensì solo occhi furenti.
    Chiuso il discorso, il docente tornò ad ascoltare le idee dei ragazzi, incassando anche alcuni applausi dai melomani presenti, cosa che ripristinò immediatamente il suo buonumore, al punto che all'ennesima provocazione di Cameron si dimostrò nuovamente conciliante e capace di star allo scherzo.
    "Come ti ho già detto, Cameron, non starò qui a spiegare nel dettaglio la funzione di un sacerdote runico nella notte di Ostara: è decisamente discorso da percorso Gemma, quando masticherete molto di più i rituali runici e, soprattutto, sarete abbastanza maturi da riuscir a parlare di riti ierogamici senza l'impellente bisogno di celare un'erezione tra i pantaloni tramite sghignazzamenti e battutine più vecchie delle rune stesse"
    Non lo disse con cattiveria, anche se di fondo forse una frecciatina l'aveva anche tirata, forse anche per ribadire la naturalezza con cui lui avrebbe potuto parlar loro di sesso, fossero stati minimamente in grado di farlo civilmente.
    Scortò i ragazzi da Magnus e qui spiegò il loro incarico, che fece strillare Emma "In genere più che una caccia è una raccolta, Emma" ammise Lancelot con un sorriso, nel mentre i suoi scoiattoli salivano sulle sue spalle "Ci si riferisce alla tradizione con termine caccia perché alcune volte è accaduto che le uova, che sono impregnate di potere della natura, soprattutto animale, si trasmutassero spontaneamente in animali"
    Concluse le precisazioni, ai ragazzi non rimase che separarsi in gruppi, nolenti o volenti, come accadde anche nel caso di Elisabeth e del suo commentare la propria runa, alla quale il biondo rispose solo con un occhiolino, lasciandoli poi liberi di conoscersi e socializzare, nonché di scoprire come quella radura fosse pregna di magia, al punto che eventuali chorium runae, lì, sarebbero miseramente falliti: una volta tracciati, la luce si sarebbe tramutata in polvere non appena essa fosse stata incisa sulla pelle.

    Harry, Cameron & Oktavia


    Oktavia ebbe un grosso sorriso per entrambi i ragazzi, ma alle parole di Harry non poté che sorridere, manifestando un certo imbarazzo, carezzandosi e rigirandosi tra le dita i capelli "Mi chiamo Oktavia... e... tutti i punti vanno bene, ma se vuoi restare vicino al villaggio... potremmo andare qui" e fu così che indicò il punto più a nord, che in apparenza sembrava una radura, ma in realtà si trattava di una scogliera.
    Il gruppo si avviò a bordo delle scope, sorvolando la scogliera limitrofa al villaggio e notando diversi punti interessanti, almeno finché la ragazza non dovette gemere "Oh no, Magnus aveva detto che poteva succedere, ma... non pensavo... davvero" disse lei, indicando l'acqua del mare, ove parevano nuotare molti pesci, alcuni dei quali, balzando fuori, parvero colorati quanto le uova "Alcune uova devono essersi trasformate in animali... quelle sono delle torpedini: se ci avviciniamo senza prudenza ci fulmineranno!" affermò lei, chiaramente preoccupata, anche se non troppo spaventata.
    "Però pensiamo positivo... magari... ci tocca spogliarci e tuffarci in mare" ammise lei con una risatina, nel mentre, sorvolando il luogo si andavano a delineare tre punti che parevano ideali per le ricerche da fare.
    Un'alta scogliera verticale era piena di insenature, il che suggeriva come al loro interno potessero esservi delle uova non ancora trasformate. Il problema erano i gabbiani che lì avevano nidificato, decisamente feroci!
    Un secondo punto era su uno scoglio basso, a livello del mare: vi erano dei cespugli che potevano celare delle uovo, come comprovato dalla presenza, attorno di alcune uova-torpedine.
    Un terzo buon punto era chiaramente in mare: vi era un punto con molte torpedini dove il mare sembrava poco profondo: era facile intuire che sotto quei due-tre metri di acqua vi fossero altre uova.

    Aibileen, Elisabeth & Gabrielle


    Gabrielle non pareva una di molte parole e infatti ben poche ne scambiò con le due ragazze. Indossava abiti in cuoio, ma la cosa che più colpiva di lei era la mole di anelli che portava alle dita, tutti di metalli diversi, cui si sommava l'enorme ascia bipenne che aveva lungo la schiena "Gabrielle" disse comunque alla fine, sistemandosi alcune trecce in cui erano organizzati i suoi capelli, cosa che mise in mostra i suoi molti orecchini, ascoltando intanto le speculazioni delle due, dopo le quali fece semplicemente spallucce "Sono un fabbro, mi trovo bene con i manici quanto con i chocobo... ma hai ragione" disse osservando l'ex-prefetta "Gli uccellacci sanno il fatto loro per trovare cose" decretò sancendo dunque il mezzo, ma anche la meta, che si sarebbe rivelato essere un punto vicino al Dito di Freya, ma meno dell'atteso, essendo soprattutto più rilevato.
    I chocobo condussero le ragazze lungo un affluente del lago Vaan in un punto ricco di pesci, ma anche di uova... animate!
    "Fanculo, allora era vero che seppellendo le uova e facendo riti quelle bastarde prendevano vita... e io che credevo che il mio istruttore mi prendesse per il culo" affermò lei, notando nuotare qui e là nella forte corrente alcune lontre colorate come lo erano le uova della ricorrenza. L'acqua, oltre ad essere violenta, pareva promettere anche di essere molto fredda, per quanto era probabile che anche sul suo fondo, così come tra gli arbusti, si celassero uova non ancora trasformate.

    Adamas, Thomas & Clarissa

    Clarissa per essere una Denrisiana appariva alquanto alla mano, forse troppo, a giudicare dagli urletti di Adamas, che la fecero comunque ridere "Clarissa, Drumstrang" affermò lei, rigirandosi in mano il proprio paletto, per poi rimetterlo alla cinta, osservando anche Thomas ed andando ad ascoltare il piano di Adamas, cui annuì "Non male come strategia, ma non ci sono uova dalle parti del tempio di Freyr e del Dito di Freya... troppa energia divina... o cose così" spiegò lei, indicando il punto corretto e tracciando l'area che credeva avrebbero dovuto perlustrare "Qui comunque la vegetazione non è troppo folta: in volo avremo una buona visuale... comunque... ottima pensata: sei anche tu un Cacciatore?" chiese lei, divertita, passando poi dietro a Thomas, tentando di posargli una mano sulla schiena per farla scorrere.
    "A Denrise i problemi non mancano mai... solo che in genere finiscono con un paletto nel cuore" propose lei "E sì, farsi aiutare dalle piante sarebbe una buona idea... se lo sapete fare... sapete, io al massimo so usare il legno lavorato... non sono molto brava con quello vivo" ammise lei facendo spallucce, andando a prendere per tutti una scopa, mettendosi poi davanti all'opalino primino "E sì, i chocobo sono intelligenti e svegli e una mano in più non farebbe schifo... per le uova... come stasera" ridacchiò "Ma i chocobo sono gelosi: se andiamo in scopa si offendono e non vogliono venire... quindi... scopa!" e fu così che si misero in volo.
    Sorvolarono i boschi verso il proprio punto, trovando una vegetazione a tratti fitta e in altri molto meno, ma un albero più alto attirò l'attenzione dei presenti, specialmente Clarissa, che urlò "Oh cazzo, le uova hanno preso vita: sono vipere!" affermò lei, notandone alcune sibilare, coloratissime, dall'albero "Scommetto che sono pure velenose!" affermò lei preoccupata, per quanto tra le chiome si potessero notare anche delle uova non trasformate, come probabilmente doveva accadere anche a terra.
    Aggirandosi ancora, comunque, il gruppo avrebbe notato due radure: una era ricchissima di serpenti, mentre l'altra da quel punto di vista pareva abbastanza sicura, anche se nessuno poteva sapere cosa si celassero dietro cespugli e sassi.

    Aidan, Mia & Robert

    Mia avrebbe desiderato tanto stare con il suo fidanzato, non tanto perché la sua player fosse morbosamente attaccata a questa ship, in barba al fatto che questo admin, da sempre, la tifasse con Blake, ma quanto per controllare il dioptasio e tenerlo in riga.
    Era invece da considerarsi una bella fortuna che così non fosse stato, del resto Robert aveva sì dei modi cordiali, ma era abbastanza palese avesse un unico interesse "Un vero piacere Mia... e sì, mi pare una saggia idea andare in chocobo: i pennuti ne sanno una più del diavolo!" ammise lui ridendo e tentando di fare un baciamano alla ragazza, prestando una marginale attenzione all'altro, salvo annuire quando lo sentì parlare di picco di Odino ed altri Avengers "Comunque eviterei battute sugli dei... specialmente a portata d'orecchio dal druido: sa diventare isterico per queste cose" ammise, dirigendosi a prendere due chocobo, uno per Aidan e uno per lui... e Mia "Li so cavalcare benissimo: vieni con me?" propose poi, lasciando che il trio si mettesse in marcia, scalando senza troppe difficoltà il picco tramite irti sentieri, lasciandosi guidare dagli animali, che si arrampicavano come stambecchi finché non giunsero in uno spiazzo innevato.
    "Mh... niente Ironman... ma se vuoi ci sono uova-montoni... fanculo, ogni tanto qualche uovo si era animato anche gli anni scorsi... ma così tanti mai!" affermò lui, notando qui e là dei montoni con gli stessi colori e decorazioni delle uova, che si muovevano sulla neve, pronti ad incornare chiunque si fosse avvicinato.
    Di uova-uova neanche l'ombra, ma era anche vero che erano sopra un metro di neve buona: scavando era facilissimo ve ne fossero.

    Benjamin, Howard & Koll

    Trovare Koll non fu proprio facile, ma se così poco fosse bastato a far perdere i due studenti, come mai avrebbero fatto con le uova?
    Il giovane un po' sobbalzò all'apparizione della coppia, decisamente troppo allegra e sopra le righe per lui, che prontamente cercò atterrito lo sguardo del druido, Magnus, senza successo, sicché si rassegnò a deglutire.
    "K-koll" balbettò infatti "P-piacere mio... s-scusate se non vi ho cercati prima ma... credevo che il maestro Magnus... avesse... bisogno di me" affermò lui, indicando l'adulto e rimanendo poi passivo ad annuire alle decisioni dei due, accettando di buon grado di andare in scopa fino al punto 1.
    I tre si misero in volo e raggiunsero il punto designato, trovandosi in uno splendido angolo di mondo tra la montagna, la foresta e il mare. Ovunque si potevano sentire garrire le rondini di mare, facendo in effetti sentire tutti quanti in piena primavera, almeno finché Koll non gemette "L-le uova si sono animate... alcune almeno!" affermò lui, notando uno stormo di rondini con i colori delle uova, chiaro segno che da esse si fossero generate.
    Oltre allo stormo in cielo, non fu difficile per i tre perlustrare alcune chiome, ove vi erano nidi di volatili (veri) con anche al loro interno uova di pasqua coloratissime, così come, verso il mare, una radura con un piccolo specchio d'acqua ospitava diversi di quegli uccelli animati, assieme ovviamente ad arbusti e buche, ideali per seppellir uova.


    Kjell, Emma e Katherine

    Non molti avevano avuto la fortuna di capitare con qualcuno di ostile e che al contempo paresse saperne qualcosa di sopravvivenza, ma la cosa si sarebbe potuta dire per Katherine reciproca, del resto chi mai si sarebbe immaginato di imbattersi in qualcuno appassionato di arco?
    "Non credo sia proprio lo scopo della giornata, maaaa... se vuoi" la ragazza approcciò Kjell con un sorriso, estraendo la propria arma, quasi a volerla mostrare all'altro "Magari ti potrei far vedere qualcosa dopo che avremo recuperato le uova, del resto siete venuti qui per la raccolta, immagino vi fermerete anche per la serata, no?" propose, volgendo anche il capo verso Emma, annuendo "Tornei eh? Allora ci si ripotrebbe beccare anche là..."
    Negli occhi della giovane vi era una luce di sana e costruttiva sfida nei confronti di Emma, del resto la giovane non sembrava in vena di gareggiare a chi ce l'avesse più lungo, lasciando anche ai due ampio spazio decisionale soprattutto sull'animale, anche se, al loro argomentare, ebbe una proposta "Il lago è un'idea interessante... ma se quello è il piano, il punto migliore è questo" affermò lei, indicando il punto 5 "I chocobo saranno perfetti... sapete andarci su o vi serve una mano?" chiese lei, ben disposta a dividere il proprio con uno dei due.
    I tre si misero dunque in marcia, inizialmente guidando i pennuti, ma, una volta giunti sulla riva del lago sentirono degli acuti kueeee e senza neanche aver tempo di capire cosa stesse succedendo gli animali corsero in avanti, entrando in acqua e nuotando agilmente come cigni fino ad un isolotto. Attorno a loro, intanto, si trovavano non pochi pesci, tra i quali lucci multicolori "Alcune uova si sono animate... era un po' di anni che non succedeva" chiese lei, per nulla preoccupata della cosa, per quanto fosse chiaro che catturarli sarebbe stato tutt'altro che semplice "Fortuna che abbiamo i chocobo per muoverci in acqua... e un arco" fece presente lei, nel mentre a tutti sovveniva quante uova potessero celarsi sul fondo del lago.

    Amelia, Ryu & Kaya

    "Salve a voi" nonostante il modo di fare duro, Kaya sembrava conoscere qualche barlume di educazione, quanto le bastava per guardare i due in cagnesco senza aggiungere troppi insulti e anzi, assumendo anche un atteggiamento piuttosto propositivo quando vide i due manifestarsi come pragmatici e diretti, annuendo convintamente nel mentre incrociava le braccia "Non ho capito che cazzo abbiate contro i chocobo, ma... sull'originale non posso che essere d'accordo... specialmente perché io passo più tempo in mare che su terra" ammise, prendendo comunque una scopa, come gli altri, mettendosi poi in volo verso la meta, finendo presto con il vedere in lontananza le montagne "Là!" disse la ragazza, indicando un picco nello specifico, sulla cui sommità volavano molti nibbi, i quali, però, quando furono meglio visibili, mostrarono di essere dalle piume variopinte, come le uova che aveva loro mostrato Lance "Mi sa che sono uova animate!" affermò lei, osservando lo stormo di uccelli radunarsi, forse per aggredirli.
    Osservando più in basso, i ragazzi avrebbero trovato una zona della parente con delle cavità, ove avevano nidificato alcuni di quegli strani nibbi: anche nei nidi parevano esserci uova, comunque, forse in attesa di evolvere a loro volta.
    Il picco era molto scosceso per un versante (quello coi nidi), ma dalla parte opposta appariva più dolce e ospitale, possedendo infatti arbusti, sotto i quali era probabile trovare delle uova non custodite.

    Nathan, Gyll & Gerald

    Ci potevano essere nella vita tante sfighe, ma capitare con il cugino di Philipp, tra tutte, spiccava e non poco!
    Il biondo guardò malissimo Nathan fin dalla sua comparsata, ma non riservò sguardi molto migliori alla ragazzina, almeno inizialmente, visto che quando se la trovò davanti la sua natura veela un po' schiuse le sue labbra, addolcendone lo sguardo "Sì... sono un Cacciatore..." fece lui presente, per quanto lo avesse già detto, sollevando poi entrambe le sopracciglia al sentir nominare il cugino fabbro "Conosci Phil?" le domandò "Ah già, l'anno scorso è venuto a scuola da voi... anche tu lo conosci?" domandò all'altro, salvo poi inclinare una smorfia "No, direi di no: ti avrebbe ammazzato" affermò, infine lasciandoli speculare sulla meta abbastanza liberamente "Andiamo dove volete: non ho preferenze. So cacciare in ogni territorio" precisò lui, approvando anche la scelta del chocobo, così come della torretta.
    In effetti i gallinacci portarono i tre proprio alla costruzione, lungo la quale notarono quasi subito delle lucertole colorate come le uova mostrate loro da Lance "Beh, dovremo cacciare davvero" affermò Gerald smontando "Voi cercate uova e io penso alle lucertole?" domandò, indicando gli arbusti e il terreno intorno alla torretta, ove sicuramente scavando avrebbero trovato uova non animate.

    Addison, Ciaran e Kurtz

    Si era detto che l'arroganza fosse un tratto tipico dei denrisiani, e ciò aveva un fondo di vero, forse fu anche per quello se Ciaran non notò come Magnus, occupandosi di uno dei principali sabba, stesse di fatto affermando la sua scalata politica nell'ambito del tempio, così come non colse come non fosse saggio rispondere oltre un tot alle provocazioni di Kurtz, che del resto pareva esser nato per disprezzare e far saltare i nervi al mezzo-gigante.
    "Ciao Addison. Non preoccuparti, a Dernise non siamo tutti coglioni e incapaci come Ciaran: vedrai che sarà un successo questa missione" le disse, mettendosi poi con le braccia conserte ed alzando gli occhi al cielo fin troppo spesso alle parole del biondo "Chi parla è perché non sa fare. Comunque la spiaggia è il mio elemento: va bene" affermò lui, annuendo anche alla proposta animale di Addison, offrendosi anche, nel caso, di aiutarla a montare o di andare direttamente con lui.
    Quando fossero smontati dal chocobo, si sarebbero trovati davanti ad una spiaggia candida e sarebbero stati accolti dalle grasse risate di Kurtz "Forse al posto di studiare merda a scuola dovresti torare più spesso al Villaggio e ricordarti le nostre tradizioni" affermò lui, indicando in mare alcune pinne colorate "Alcune uova sono diventati squali volpe, a quanto pare" affermò lui, iniziando a spogliarsi senza troppi scrupoli fino a mostrare un fisico massiccio e restare in mutande, armato solo della sua bacchetta.
    Il giovane avrebbe dedicato un lungo sguardo alla ragazza, salvo poi tornare sul suo bersaglio preferito "Saranno aggressivi, forse conviene che state a riva e cercate uova nella sabbia con quella magia che dicevi prima... magari con quella li distingui dai sassi" rise "Comunque se tu vuoi venire in acqua non è un problema: nel caso ti aiuto io a difenderti!" propose rivolgendosi solo ad Addison, con far sprezzante, ma non offensivo: si sarebbe quasi potuto dire che fosse un discutibile tentativo di flirt.

    Prova Pratica pt1


    La festa di Ostara entra nel vivo e Denrise ha bisogno di voi!

    Vi siete ormai divisi ed ognuno di voi è in una diversa ambientazione, chi è andato in scopa vede dall'alto più posti papabili con rischi e benefici diversi, mentre chi ha il chocobo ha avuto una sola scelta, ma potrete anche servirvi dell'animale per trovare più agilmente le uova, o inseguire, nel caso, quelle animate.

    Come avrete notato, infatti, alcune uova sono nascoste, mentre altre si sono animate e hanno assunto le sembianze e il comportamento di specifici animali.
    Il vostro compito in questo post è tentare di recuperare le uova. Potete decidere di cercare le uova nascoste o puntare a quelle animate: nel post dovete descrivere come approcciate la ricerca, poi sarò io ad esitare il tutto.
    Preciso sin d'ora che, al momento, potete cercare o le uova nascoste o inseguire le altre animate; non potete fare entrambe le cose. Ciò non toglie che se A cerca le uova, B non possa comunque inseguire quelle animate: ognuno di voi può solo fare una delle due cose, ma nulla vieta agli altri di far diversamente.

    Il gruppo può agire singolarmente o collaborare, come meglio ritenete, potete servirvi liberamente del chocobo e dei vostri famigli, mentre per quanto riguarda i PNG potete chiedere loro di far qualcosa, ma sarò io a muoverli.
    Non avete un limite di incanti/azioni descrivibili nel post, mi rimetto alla vostra fantasia: non siate autoconclusivi però sul catturare/trovare uova, a quello penserò io (sulle magie singole, invece, potete essere autoconclusivi).
    Di fatto descriverete la ricerca/cattura di un solo uovo, ergo non mi aspetto pariri infiniti (anche perché la prova pratica NON si conclude con questo primo giro di post).

    Per facilitare i compagni, vi chiedo di postare sotto il vostro post uno spoiler con un breve riassunto di cosa fate, inoltre vi raccomando di taggare ed avvertire in privato eventuali PG con cui interagite.
    Chi dal prossimo turno non metterà lo spoiler riceverà malus alla valutazione!

    Scadenza lunedì 22 marzo alle ore 23.59
    Per qualsiasi cosa contattatemi su questo account per MP o scrivetemi su Telegram. Vi ricordo inoltre che qui trovate qualche notizia in più su Lance e l'aula.

    Divertitevi e divertitemi!
     
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  11. T.J.C.
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    Le parole del professore erano altalenanti in base all'interesse dell'opale, che ne recepiva alcune senza problemi mentre altre le lasciava andare totalmente al vento. L'accenno ai compagni "casinisti", però, fu colto piuttosto rapidamente e con un sorriso fuggevole: chi credeva che fare l'idiota rendesse "figo" aveva qualche problema alla base. Lui e Kjell preferivano di gran lunga far tutto in sordina senza farsi beccare e il più delle volte ci riuscivano. O questo era quel che gli insegnanti volevano far loro credere.
    Quando il professor Olwen diede il suo benestare a tutti gli studenti per iniziare quella caccia alle uova, Thomas trovò il proprio gruppo, ma per lui sarebbe stato difficile collaborare. Non era abituato a guardare le spalle di qualcuno che non fosse se stesso, tuttavia supponeva che le cose potessero finire male se non avesse aiutato i compagni che a loro volta avrebbero dovuto aiutare lui. Guardò con mal celato interesse la ragazza che aveva di fronte, lanciando di tanto in tanto delle occhiate di intesa ad Adamas e rabbrividendo lievemente nel sentire la sua mano sottile sulla schiena.
    «Intrigante. Magari un giorno mi mostri come si usa.»
    Le propose accennando col capo al paletto. Era davvero incuriosito da quei modi bizzarri di sistemare le controversie, ma doveva ammettere che gli interessava scoprire anche altro. Le rivolse un mezzo sorriso mentre recepiva ogni parola con moderato interesse, accettando alla fine l'idea di sorvolare la zona scelta.
    Seguì i due e si mise in volo, lanciando uno sguardo di là e uno di qua per capire in che punto dell'isola si trovasse. Poi la voce di Clarissa interruppe le sue supposizioni e attirò il suo sguardo verso un covo di vipere.
    «Porca miseria!»
    Imprecò non riuscendo a trattene una risata. Una delle cose che non aveva ascoltato dal professore, era che le uova colme di magia potessero addirittura assumere la forma di animali.
    «Sì, ma lì potrebbe esserci qualcosa di peggio!» Urlò in direzione di Clarissa mentre prendeva una chiara e semplice decisione: meglio affrontare qualche vipera che arrischiarsi in una radura silenziosa da cui sarebbe potuto comparire il peggiore dei mostri. E Thomas non sapeva affatto usare un paletto.
    Sfilò la bacchetta dalla tasca interna della giacca e si diresse in picchiata verso le vipere, puntando il catalizzatore su uno dei cespugli; aveva due strategie in mente ed era certo che una fosse quella vincente, ma paradossalmente era l'altra ad attirarlo.
    «Incendio.»
    L'idea era quella di spaventare i serpenti fino a permettergli di atterrare nella radura senza averli tra i piedi, con il fuoco alle spalle. Se queste si fossero allontanate dal fuoco concentrandosi al centro dello spiazzo, il ragazzo avrebbe puntato al terreno eseguendo un movimento a spirale.
    «Defodio.»
    L'idea era quella di "trivellare" il suolo per porre le serpi a qualche centimetro di distanza da sé, di modo da potersi avvicinare senza che lo assalissero per ucciderlo. Si accucciò al bordo del buco creato per osservare meglio le serpi e focalizzarsi su una in particolare, quella più isolata rispetto alle altre.
    «Finite Incantatem!»
    Puntò la bacchetta sulla vipera e disegnò una "F" mentre pronunciava la formula, sperando che parte della magia che aveva reso le uova veri e propri animali si interrompesse. Poi ne puntò una seconda e tentò con un incantesimo volto ad annullare gli effetti della trasfigurazione.
    «Revèrto!»
    Prima di controllare se almeno una delle uova fosse tornata se stessa per afferrarla, direzionò la bacchetta sul fuoco nel tentativo di spegnerlo.
    «Stavo per dimenticarmene... Glacius.»
    A quel punto non restava che verificare se fosse possibile scorgere un qualsiasi eventuale mutamento.

    Thomas fa danni e quindi decide di andare nella radura delle vipere. Prima scaglia un incendio su un cespuglio per spaventarle, poi usa il defodio per far crollare il terreno sotto di loro e farle scendere al piano inferiore (che?!) poi usa il finite incantatem su una serpe e su un'altra il reverto, infine il glacius sulle fiamme per salvare la foresta, se non è troppo tardi.
    Thomas J.
    Carter

    I REBEL; THEREFORE I EXIST.

    Black Opal - I anno

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    Harry Wood
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    Si aspettava un altra risposta da quella ragazza, forse più piacevole, ma non fu un problema dato che era una lezione. Voleva fare bene per la sua casata e quello era più importante.

    Piacere di fare la tua conoscenza Oktavia.

    Il luogo indicato era in linea di massima quello a cui aveva pensato, ma sicuramente la ragazza aveva una conoscenza maggiore del luogo, quindi volle fidarsi quasi ciecamente.

    Aggiudicato, andiamo lì allora. Troviamo queste uova.

    Fece un sorriso prima di inziare a volare con la scopa sul luogo indicato. Sentendo la ragazza urlare quando erano in volo non capì cosa voleva dire, ma cercò di indagare immediatamente.

    Cosa succede Oktavia? Ti senti male?

    Nel caso era pronto ad aiutarla insieme al suo compagno di avventura, era certo che anche lui l'avrebbe aiutata.

    Cosa ha detto che poteva succedere questo Magnus?

    Vedendo dove indicava a livello del mare iniziò a capire, i pesci erano nella norma, ma quei colori così stravaganti per gli stessi potevano dir qualcosa. Ma fu sempre la ragazza a sistemare al meglio le sue idee. Provò a rivolgersi a Cameron Cohen.

    Bisognerà stare attenti allora a come faremo a provare a prendere quelle uova diventati pesci, non voglio rimanerci fulminato.

    Fece una nuova risata alle parole della ragazza. Non gli sarebbe dispiaciuto fosse successo ciò, non aveva problemi a mettersi in costume e secondo lui quella ragazza in costume non sarebbe stata male da vedere, come ravvivare la giornata tutta insieme.

    Se c'è bisogno lo faremo Oktavia, per le uova tutto.

    Gli altri luoghi dove potevano esserci le uova sembrava quasi più accettabili e facili da raggiungere, ma nessuno era facilissimo a suo avviso. Tra l'insenatura in alto, il mare e lo scoglio basso tre punti su cui ragionare e poi tentare di agire, ognuno aveva le sue caratteristiche e lui poteva fare sia quelle in volo che in mare, ma l'allenamento lo avrebbe certamente aiutato nel nuotare e scelse quella strada. Comunicò la sua scelta.

    Cameron, Oktavia, io provo ad andare a prendere le uova in mare. Fossi te Cameron proverei a prendere quelle in alto dato che sei molto bravo a volare. Oktavia, te scegli dove andare o chi aiutare, penso che in mare mi saresti d'aiuto, quindi se vuoi seguimi pure.

    Fece un sorriso poi si diresse verso il basso. Si portò vicino al mare in un punto asciutto. Scese dalla scopa poggiandola poi a terra. Si tolse le scarpe, i calzini, la maglia e infine i pantaloni. Rimase solo con le mutande addosso, amava il suo fisico quindi non aveva problemi a farlo. Voleva tenere i suoi vestiti all'asciutto, era la soluzione migliore. Era certo che sarebbe stato un bel vedere per tante ragazze, ma l'unica che poteva vedere quello spettacolo era Oktavia. Da dove era sceso iniziò la sua preparazione anche a livello magico. Per nuotare meglio optò per l' ncantesimo Testabolla. Diresse la bacchetta magica verso la sua testa, poi disse la formula magica.

    Bullacapite!

    Era diventato quasi come un pesce, ma aveva un tempo limitato, quindi si tuffò in mare rapidamente. L'acqua era molto piacevole fin dalla prima sensazione che ebbe a contatto con essa. Si diresse a bracciate verso quel tratto che era stato indicato precedentemente dalla ragazza, c'erano anche quei pesci che potevano mettere a rischio la sua prova, ma era certo che sotto di essi ci potessero essere anche delle altre uova, aveva quella sensazione. Arrivato vicino al pezzo in cui a suo avviso potevano esserci le uova iniziò a cercare in maniera migliore, sperava di poter tirare su delle uova. Doveva cercare in ogni insenatura possibile sul fondale, sarebbero stati i colori delle stesse ad attirarlo. Ovviamente cercò di passare lontano da quei pesci che potevano fulminarlo, era poco ma sicuro.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Harry usa l'Incantesimo Testabolla e sceglie di cercare le uova possibili nascoste in mare, ricerca ovviamente in maniera non autoconclusiva e chiede a Oktavia di seguirlo se vuole.
     
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    Conosceva bene i problemi di Cameron, e cercava sempre di dimostrarsi comprensiva e pronta a difenderlo, ma aveva anche lei di limiti che considerava insuperabili e che non accettava di mettere da parte solo perché si trattava di Cameron. Dopo Capodanno sapeva bene che la sua storia non era semplice, che quel che il ragazzo aveva vissuto era qualcosa di cui non ci si poteva liberare e comprendeva anche di più quel suo odio verso l’autorità, quel suo istinto che lo portava puntualmente ad andare contro i docenti o chiunque ricoprisse un ruolo di “potere”. Non voleva prendersela con lui più del dovuto, ma pensava comunque che quando decideva di accanirsi contro i suoi compagni smetteva di essere giustificabile e cominciava ad essere solo fastidioso.
    Non voleva cambiarlo radicalmente, si rendeva conto da sola che quello era un pensiero sbagliato, ma non aveva attenzione di rimanere spettatrice delle sue battutine e non fare niente al riguardo, ancora di più se se la prendeva per qualcosa che non dipendeva direttamente dall’altra persona, come il più becero bulletto di quartiere. Non c’è quindi da stupirsi se, quando il ragazzo apostrofò Aibileen con quella sua battutina fuori contesto, la bionda lo guardò con aria molto più severa, scuotendo la testa. “Lasciala stare.” lo avrebbe quindi apostrofato, guardando poi altrove.
    Le sue guance si colorarono di rosso alle battute di Cameron sul ruolo di Lancelot durante le orge e avrebbe davvero voluto seppellirsi, in quel momento, ma si sforzò di tenere lo sguardo basso e non scomporsi troppo. Questa volta non si sforzò nemmeno di zittire il ragazzo e incassò la perdita di punti degli Ametrin senza protestare più di tanto, arrivando ad augurarsi che tutto quello finisse al più presto. Non sapeva nemmeno lei che cosa fare e l’unica cosa che riuscì a pensare fu che lei non era la madre di Cameron, non aveva il dovere di “tenerlo a bada” e forse avrebbe anche dovuto smettere di provarci.
    Non era più tanto sicura che fosse un peccato non essere finiti in gruppo assieme, non aveva voglia di litigare e cominciava a sentire la sua gioia-impossibile-da-cancellare sgretolarsi lentamente sotto le sue dita. Avrebbe sospirato piano al suo bacio sulla fronte, annuendo brevemente e provando a non rispondere in modo troppo rigido. “Ci conto…” avrebbe quindi replicato, lanciando poi un’occhiata allo scambio di battute tra Cameron ed Elizabeth che non ebbe modo di cogliere del tutto. Le faceva piacere che il ragazzo avesse un’amica e infondo la Black Opal non le dispiaceva così tanto… anche lei aveva i suoi amici no?! Mica erano obbligati a uscire sempre assieme e fare tutto in coppia.
    Avrebbe rivolto ad Elizabeth un breve sorriso, se l’avesse notata mentre gli osservava, per poi focalizzarsi su altro e provare a lasciarsi tutto il resto alle spalle, per quanto fosse difficile.
    Non era abituata a ricevere molto interesse, Mia era la classica ragazza che quando qualcuno le riservava attenzioni particolari se ne accorgeva sempre troppo tardi. Infondo lei non avrebbe avuto ragione per guardare a qualcuno con lo stesso interesse che Cameron le riservava ed era convinta che valesse anche il contrario.
    Interpretò quindi le occhiate di Robert come semplice gentilezza e non si soffermò troppo a pensare che potesse avere chissà quale altra ragione per parlare in quel modo. Non si conoscevano , certo, e forse non era da tutti offrirle un passaggio ma lei non sapeva certo come guidare un Chocobo e l'idea di non diversi occupare di tutto da sola, magari facendo un disastro, non le dispiaceva affatto.
    La proposta di Aidan avrebbe ricevuto un tiepido sorriso di parte di Mia: era evidente che fosse d’accordo con la sua idea ma cominciava a faticare a mantenere il suo entusiasmo dopo tutto quello che era successo in pochi minuti. “Mi sembra un’ottima idea! Magari c’è un covo degli Avengers davvero da quelle parti” avrebbe quindi replicato con leggerezza, anche se lei degli Avengers non sapeva poi molto e stava solo cercando di concentrarsi su qualsiasi cosa che non fosse Cameron e i disastri che sembrava più che in vena di fare. “Non puoi sempre preoccuparti per lui. Pensa ad altro, per una volta.” si rimproverò da sola, voltandosi poi verso Robert e sorridendo appena. “Lungi da noi mancargli di rispetto…” avrebbe quindi replicato per poi seguirlo verso il Chocobo, interpretando la sua offerta come un gesto di cortesia e senza ritrarsi a quell’invito.
    Avrebbero quindi raggiunto i Picchi, dove Mia si sarebbe trovata di fronte alle uova-montone, che di certo non si aspettava. Alzò un sopracciglio, lanciando un’occhiata a Robert che sembrava sorpreso a sua volta. “Decisamente un fenomeno affascinante…” avrebbe replicato, tenendosi comunque a debita distanza dagli animali. “Non mi sembrano entusiasti di averci qui però e io non credo sia il caso di disturbarli… penso che riusciremo a trovare quel che ci serve anche scavando.” avrebbe quindi concluso, intenzionata a non dare fastidio ai montoni e preferendo invece concentrarsi sul terreno. “Defòdio” avrebbe quindi pronunciato, eseguendo una spirale in senso orario in un punto non troppo distante, abbastanza lontano dai montoni da non attirare troppo la loro attenzione, con un po’ di fortuna, mettendosi quindi a cercare le uova scavando nel terreno.



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    Interagisce con Cameron Cohen, Numero cinque e Robert.
    Utilizza Defòdio per scavare nella neve e trovare le uova.
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Gyll non sapeva esattamente perché aveva nominato Philipp, ma in quel momento sembrava quasi aver ricordato che aveva fatto al fabbro una promessa che lei ci teneva a mantenere e probabilmente era arrivato proprio quel momento, dopo questa lezione.
    Lo sguardo iniziale di Gerald fece raggelare il sangue nelle vene di Gyll: ma erano tutti così i cacciatori di Denrise? Sospirò, poi, vedendo quello stesso volto addolcirsi appena appena. Annuì alla sua domanda, mordendosi il labbro inferiore «Sì, gli ho promesso di andar da lui un giorno di questi... Mi ha parlato della forgia di Brugnir. Dovrò cercarlo lì, a quanto pare.» - scrollò le spalle, sbuffando un piccolo sorriso. Lo sguardo celeste della ragazzina si rivolse a Nathan, quel tanto che bastava per donargli un piccolo sorriso, prima di tornare all'autoctono e alle sue battute sulla possibilità che Phil avrebbe potuto ucciderlo, se lo avesse conosciuto. Scosse il capo, un po' rintronata dall'idea di Philipp come possibile assassino di studenti (pensate che mente ingenua, quella povera mezza-veela).
    La scelta di Nathan sulla torretta, con l'idea di incontrare un fantasma, la fece un tantino rabbrividire, mentre non ebbe niente da ridire sulla scelta del mezzo.
    Quando Gyll si avvicinò a loro, li guardò appena, sollevando il capo «Come si sale su ques---» - ma per fortuna un cavaliere venne in suo aiuto. Gyll arrossì in maniera sproporzionata, mentre portava dietro l'orecchio un ciuffo di capelli biondi «Sì...» - mormorò appena, con un sorriso tirato e imbarazzato allo stesso tempo «Te ne sarei davvero grata Nathan. Non sono mai salita su... beh, su niente, ecco!» - quindi con l'aiuto di Nate, finalmente iniziò a cavalcare qualcosa... e Pixie anche sembrava molto contenta.
    Nel tragitto, cercò di affiancare i due ragazzi «Gerald?» - chiamò timidamente la ragazzina «Ci sono davvero fantasmi alla torretta?» - provò a chiedere, mentre si guardava intorno.
    Quando arrivarono a destinazione, la prima cosa che sbalordì la piccola opalina, fu proprio la presenza di lucertole delle stesse colorazioni delle uova mostrate dal docente.
    «Hanno gli stessi colori delle uova che ci ha mostrato il prof. E' possibile che siano uova anche quelle lucertole?» - Pixie spuntò dalla felpa della ragazza e guardò anche lei quello che avevano davanti.
    Annuì alle parole di Gerald, quindi guardò Nathan «Io, Pixie e il chocobo, potremmo cercare le uova, mentre voi... » - indicò le lucertole, sorridendo all'ametrino «L'importante è che stiate attenti, tutti e due, non voglio che vi facciate male, ok?» - e lo sguardo passò da Nathan a Gerald con un sorriso dolce sul volto, quindi si diresse insieme ai due animali (il famiglio e il chocobo) nei punti indicati da Gerald.
    Arrivata nel territorio di ricerca, Gyll lo osservò e lo divise mentalmente in quadrati. Dopo averlo fatto scelse un punto nel terriccio e cercò un rametto in terra. Lo piazzò in uno dei suoi quadrati mentali «Partiremo da qui, in senso orario.» - disse riferita ai due animali che le facevano compagnia.
    «Allora, Pixie, adesso devi fare quello che sei bravissima a fare... scavare. Puoi scavare quanto vuoi, qui. E' esattamente quello per cui siamo venute.» - scese dal chocobo, quindi e posò Pixie a terra «Cerca le uova colorate!» - il suo tono entusiasta non tradiva il suo sorriso felice, mentre poi il celestino si rivolse al chocobo «Beh, direi di metterci a scavare anche noi, mio nuovo amico. Che ne dici? Io mi occuperò di quella parte, tu puoi starmi vicino occupandoti di della terra attorno a quell'arbusto, che ne pensi?» - cercò di fare una carezza sul muso della creatura, quindi puntò la bacchetta nel quadrato che si era assegnata e «Defòdio» - la spirale a mezz'aria venne disegnata, in senso orario, puntando la zona dove voleva rimuovere parte del terreno, scavando.
    Se avesse trovato qualcosa o non avesse trovato niente, questo non avrebbe fatto altro che far proseguire l'opale.
    Se ce ne fosse stato bisogno, avrebbe pensato anche a scavare con le mani, per tirar fuori le eventuali uova trovate.
    «Dai ragazzi, stiamo facendo un ottimo lavoro!» - disse la mezza veela, nonostante fosse un tantino stanca. Aveva scavato per diversi quadrati, trovato e non trovato uova probabilmente, chissà quante ce n'erano da cercare.
    Disegnò quindi una spirale, ancora una volta e «Defòdio!» - sperando in una nuova zolla che le mostrava un altro uovo!
    Gyll McKenzy

    "
    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
    "
    Black Opal, II anno

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    Gyll dice cose (e il che non conta tanto, visto chi parla ò.ò), poi accetta l'aiuto di Nathan per salire sul chocobo e chiede a Gerald se davvero ci sono i fantasmi alla torretta (povera cucciola spaventata). Una volta viste le lucertole ipotizza che siano delle uova e chiede a Nate se vuole aiutare Gerald con quelle, mentre lei - insieme a Pixie e al chocobo - andrebbe a scavare intorno alla torretta.
     
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    Amelia Farley
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    L’ambizione che scorreva nelle vene di Amelia l’aveva sempre schermata da qualsiasi delusione, soprattutto relativa a persone che la circondavano. Era brava a ignorare chiunque, in genere, ma era palese che con Nathan le sue difese non funzionassero mai troppo bene, e ancora avrebbe voluto scoprire perché. Non voleva interessarsi così tanto al ragazzo, avrebbe dovuto detestarlo per tutte quelle idee idiote che lo stavano portando a infastidire anche Olwen, e non avrebbe voluto nemmeno dimostrargli che le importava così tanto del suo destino.
    La verità era che non sopportava l’idea di essere così tanto debole, lei voleva essere indipendente e concentrata sulla sua carriera, non voleva interessarsi ai casini del ragazzo più del dovuto, non voleva farsi coinvolgere quando lei avrebbe dovuto pensare a ben altro. Detestava tutto quello, detestava preoccuparsi per Nathan quando lui continuava a fare di testa sua.
    Voleva cambiarlo? Voleva banalmente ficcargli un po’ di sale in zucca e fargli capire che poteva essere sexy se faceva il ribelle con stile, ma facendo così a suoi occhi risultava solo un idiota, per di più in allegra compagnia di Cameron Cohen, di cui lei non aveva una grande opinione.
    Ignorò sai lui che il suo compagno di casata, lasciando a quest’ultimo una profonda occhiata di astio quando Olwen tolse punti alla loro casata per colpa sua. Se il ragazzo avesse incrociato il suo sguardo avrebbe notato quanto lei lo stesse detestando in quel momento e forse avrebbe dovuto cominciare a preoccuparsi molto di più per la sua incolumità. Amelia poteva non sembrare possente, aveva un corpo minuto e non aveva di certo la presenza fisica più minacciosa del mondo ma pochi potevano immaginare che cosa il suo cervello fosse in grado di escogitare.
    Aspettò pazientemente, immobile, fino a che non fu il momento di cercare le Rune e solo allora avrebbe allungato una mano al polso di Nathan, avvicinandosi rapidamente a lui e alzandosi addirittura sulle punte per sussurrargli all’orecchio. “Fai un’altra cazzata e ti ritrovi come Olwen. Sono stata chiara?” avrebbe domandato, riferendosi ovviamente a quella “mancanza di vita sessuale” che Nathan e Cameron affibbiavano al docente. Avrebbe parlato a voce abbastanza bassa da essere udita dal ragazzo e poi si sarebbe allontanata, raggiungendo Ryu.
    Pensava di detestare il compagno di squadra, come accadeva sempre, ma il fatto che il ragazzo fosse silenzioso e non sembrò dare troppo fastidio se non altro le fece piacere. Non era appena entrato nella sua lista delle persone peggiori, era già qualcosa. “Sono d’accordo” avrebbe concesso brevemente, per poi dirigersi verso la scopa e seguire, suo malgrado, la denrisiana. Anche lei non le dispiaceva, era una di poche parole e non sembrava intenzionata a perdere troppo tempo dietro faccende inutili.
    Raggiunte le coste frastagliate Amelia cominciò a sentirsi molto più viva, l’adrenalina le scorreva nelle vene e ovviamente non aveva intenzione di tirarsi indietro davanti alla possibilità di andare all’azione. “Di che tipo di magia si tratta?! Come hanno fatto a diventare così?” avrebbe quindi domandato a denti stretti, guardando con attenzione gli uccelli e poi sfoderando la bacchetta. Si sarebbe anche degnata di lanciare un’occhiata a Ryu “Non so cosa tu voglia fare, io direi di puntare a loro.” avrebbe annunciato brevemente, per poi inventarsi qualcosa. Non aveva idea di che cosa avrebbe potuto ottenere ma avrebbe pronunciato un deciso. “Revèrto” pronunciò quindi con fierezza, già pronta a sfoderare le sue abilità di giocatrice di Quidditch per recuperare l’uovo se mai fosse tornato “in sé”.

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    Amelia interagisce con Nathan Parker King e DarkSuperSayan.
    Utilizza Revèrto su uno degli uccelli sperando di ritrosformalo in uovo e chiede a Kaya come funzionino le metamorfosi delle uova.
     
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76 replies since 3/3/2021, 00:58   2271 views
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