Lezione triennio 21/22

Philipp Edition

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    383
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    dominic-sherwood-shadowhunters
    Philipp Garlic
    Predone | 28 anni
    L'avventura in Africa lo aveva riportato a casa con un nuovo compito e una stima da parte di Sigurd che mai avrebbe sperato di avere, ma al costo di una tremenda ferita sul petto: durante la battaglia aveva dovuto affrontare un Capitano del Mar Mediterraneo nel mentre Jonathan e Katarina si occupavano del cacciatore bianco e della sua ciurma e purtroppo per lui la donna si era rivelata all'altezza del suo ruolo, aprendolo in due come una scatoletta, nonostante le sue difese e le sue protezioni.
    Non aveva rischiato la morte, quello no, ma si era ridotto ai minimi termini e persino gli esperti guaritori dell'isola avevano dovuto rassegnarsi a raccomandargli un mese di riposo, il quale decisamente si malsposava sia col suo bisogno di rientrare alla forgia, sia colla sua missione di riprendere le esplorazioni nel sottosuolo insulano.
    In tutto questo, come ciliegina sulla torta, si ci era messa Victoria: la donna lo aveva incontrato una volta che aveva chiesto di servirsi del portale dell'accademia per esplorare i primi piani con degli uomini. La donna lo aveva visto, aveva sollevato un sopracciglio e gli aveva chiesto se avesse tanta fretta di morire. Sorvolando sulle gentilissime risposte del Cacciatore, la preside aveva fatto una controfferta al Garlic: se la sua convalescenza doveva durare un mesetto e lui non poteva né esplorare né forgiare efficacemente, perché non aiutava lei e i suoi studenti, rimasti privi di un insegnante di alchimia (il secondo in un anno)?
    Da bravo tsunderino, Philipp le aveva detto di andare al diavolo, ma la donna aveva un po' insistito, promettendo libero accesso all'uomo e alle sue unità dal suo cancello, e questo gli aveva permesso di accettare.
    'Però Victoria, ricordati che io sono un Garlic e ho i miei modi. Se poi i genitori dei ragazzi si lamentano, sono cazzi tuoi.' le parole del biondone erano state forti e lì, nell'aula di alchimia, doveva ammettere di essere stato stato al contempo fiero e sincero: infatti, mai più di così sarebbe potuto essere di parola, visto che fin dal primo giorno aveva instaurato un clima di terrore in aula, sommergendoli di prove pratiche ed esercitazioni da relazionare, il tutto con la classica pietà denrisiana per il prossimo.
    E sì, Philipp aveva la prima ora del lunedì mattina, col triennio.
    Avvicinandosi con gioia all'aula, i ragazzi sarebbero dovuti passare davanti alla sala dei trofei, dove un trofeo in ferro sarebbe balzato fuori fornendo un piacevole annuncio "Per le 8 puntuali in aula. Sempre che ci riusciate. E vedete di attraversare uno alla volta, che non stiamo giocando a quanti inglesi servono per entrare in un'aula!" gracchio esso, con una distorta voce del magitecnico, lasciando ai ragazzi il compito di avanzare e notare come in effetti il corridoio che ora li separava dall'aula (una decina di metri) fosse completamente sgombro.
    Una linea durata attraversava orizzontalmente il piano al limitare della sala dei trofei e oltre di essa due lampadari in ottone volteggiavano compiendo una ronda in cerchio.
    Una bella gatta da pelare, e il problema era che non era manco l'unica: un tappeto rosso si trovava dalla linea dorata e centralmente proseguiva fino all'aula di alchimia: chiunque vi avesse messo sopra un piede avrebbe scoperto che la superficie poteva attivarsi e diventare una sorta di tapis roulant a velocità folle.
    Il tappeto copriva solo la parte centrale del corridoio, sicché si sarebbe potuto pensare di potervi passare accanto, tra il muro e il tappeto, infatti, c'era da ambo le parti un metro abbondante, e in effetti era così, peccato che dal pavimento e dalle pareti laterali sarebbero emerse delle mani di pietra, pronte ad afferrare e rispedire indietro qualsiasi studente. Osservando meglio, i ragazzi avrebbero potuto notare come le mani non emergessero da punti casuali, ma da punti in cui erano stati incisi dei simboli runici.
    I lampadari durante questi esperimenti non avrebbero manifestato particolare interesse, a meno che non fossero successe due cose: due ragazzi collaboravano per superare gli ostacoli, o qualcuno provava a passare oltre volando/saltando. In entrambi questi casi i lampadari si sarebbero aperti come enormi fauci, cercando di inghiottire gli studenti e riportarli oltre la linea.

    NOTE OFF
    Benvenuti a questa lezione di alchimia con Philipp a sorpresa?
    Vi mancava la sua prorompente simpatia?
    Come potete leggere è la prima lezione del mattino e Philipp vi aspetta in aula puntuali, peccato vi abbia leggermente conmplicato le cose.
    Volendo riassumere:
    - il tappeto rosso centrale è un tapis roulant;
    - dal pavimento ai lati del tappeto e dalle pareti laterali escono delle mani di pietra che vi afferrano;
    - sopra di voi fanno la ronda due lampadari: se cercate di passare in più di uno alla volta, vi aggrediranno. Se provate a passare in volo o saltando, idem.

    Scegliete il vostro destino: avete due azioni e mezzo per trovare una soluzione ad almeno uno di questi ostacoli ed entrare in aula.
    Ovviamente non siate autoconclusivi! u_u

    Scadenza venerdì 13 ore 23.59
    Divertitevi e divertitevi
    se ci riuscite (?)
    RevelioGDR


    Edited by Cora Delaine - 9/5/2022, 02:11
     
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    1,200
    Reputation
    +323
    Location
    Holyhead, Galles

    Status
    🗲
    La gita era stato un banco di prova più per il legame che la univa a Cohen che altro. Il ragazzo, una volta giunti a Bora-Bora, le aveva confidato di averne abbastanza di Hiddenstone e di tutta quella montagna di escrementi fumante che caratterizzava la sua vita, senza nascondere il tacito assenso alla ricerca di Mia che era andata via diverse settimane prima.
    E così, alla fine, il suo incubo peggiore si era realizzato: era sola. Definitivamente.
    Avrebbe voluto urlare, spaccare qualcosa, piangere fino a finire le lacrime ma non se lo permise, facendo leva su un unico pensiero. Quella era la sua ruota del destino e se al momento era chiamata nuovamente ad affrontare un abbandono lo avrebbe fatto. Quanto al piangersi addosso, aveva smesso.
    Lo sguardo fiero, spalle dritte, i capelli stretti in una coda, lunga e liscia, che dondolava ad ogni passo fatto in direzione dell'aula di Trasfigurazione. Non c'era gioia nella sua aurea oscura, mentre aumentava il passo per guadagnarsi i posti migliori. Black le mancava, in un certo senso, quanto a colui che l'aveva sostituito non aveva fatto in tempo neanche ad imparare il suo cognome che era svanito. Dopo di che era giunto colui cui aveva commissionato gli orecchini che portava indosso, mettendo su un regime quasi Ensoriano per la durezza. Quindi, quando superò la Sala Trofei non era gioiosa, bensì curiosa di vedere quanto avrebbe spinto Garlic a lezione oltre a perdere una fracca di pv per lo spavento, sguainando la bacchetta.
    «Ma cosa?» Ebbe la decenza di non lasciarsi andare a volgari elocuzioni, prestando attenzione alla voce proveniente dal trofeo in ferro che l'aveva colta di sorpresa. La voce le sembrava familiare, nonostante avesse un non so che di metallico le sembrava familiare. Ad ogni modo non ripose la bacchetta, ma anzi, ne rafforzò la presa perché il suggerimento significava solo guai. Dopo tutto erano nella scuola di Victoria. Non si fidava della donna, ancor di più dopo gli eventi di Skanda Purana ed il tentativo di comprarli con dei giorni in un luogo di extra lusso.
    Aggiungi poi il corridoio vuoto da orpelli se non per due lampadari che giravano in tondo. Fece per mettere il piede sul tappeto rosso quando venne urtata per una spalla da un biondino, contravvenendo alla regola da poco ascoltata. «Ma sei sordo o cosa?» Un braccio era scattato per impedire l'avanzamento mentre i lampadari rallentarono come se avessero avvertito il loro passo falso. Abbassò lo sguardo e vide che le punte delle scarpe oscuravano una parte della linea dorata dal cui verso opposto partiva un tappeto rosso. Il ragazzo, probabilmente del quinto, sbuffò scuotendo il capo ed iniziando a camminare oltre il tappeto rosso venendo afferrato da una mano di pietra, portandolo ad urlare mentre tornava al punto di partenza. «Tappeto rosso, unica strada», commentò prendendo un profondo respiro ed avanzando con il piede destro su di esso. E qualcosa sembrò attivarsi tanto che non cadde, forse, solo per il fisico allenato per via del quidditch. Ad ogni modo andava velocissimo e doveva fare qualcosa per fermarlo e non solo assecondare la corsa, anche perché la porta si faceva sempre più vicina. Puntò il catalizzatore verso quello strano tapis roulant, effettuando un doppio movimento verticale e secco, dal soffitto ai suoi piedi, seguito da un affondo. «Corpusfiguro». Se rosso chiama rosso si aspettava di trovare o una splendida fenice o uno di quei panda rossi dal temperamento più vivace rispetto ai loro cugini. E, se le fosse riuscito, avrebbe disegnato una spirale che andava stringendosi ed in senso orario, in direzione della creatura generata. «Craveo lampadari!» In qualche modo avrebbe potuti rallentarli, no? Tutto per arrivare puntuale a lezione!
    Elisabeth
    Lynch

    "
    Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can.
    "

    Black Opal
    Serpeverde
    Battitrice

    code by ©#fishbone



    Mezza azione: cerca di assecondare la corsa del tapis roulant
    PP di riferimento: Destrezza, 16 Res, 20(?)

    Azione 1: Corpusfiguro su tappeto. Lo vuole trasformare in un animale
    PP di riferimento: Tecnica 15

    Azione 2: se riesce corpofiguro fa craveo lampadari sulla creatura
    PP di riferimento: Carisma 18

    Coraggio: 30
    Empatia: 7
    Intelligenza: 16
    Resistenza: 20
    Tecnica: 15
    Intuito: 14
    Destrezza: 16
    Carisma: 18

    Oggetto: Paletto mercurio duplice (danni d20+2): che diventano una coppia di orecchini a forma di squalo e delfino. Toccando il delfino diventano un paletto rotondo e sottile; toccando lo squalo, uno squadrato e largo.


    EDIT: su permesso del docente. 🔥

    Edited by Eilidh Mae Aileanach Rheon - 14/5/2022, 10:24
     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    252
    Reputation
    +131

    Status
    🗲
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Alchimia era sempre stata una di quelle materie per le quali Howard aveva sempre avuto una grandissima passione, tanto che, nonostante avesse deciso di frequentare un percorso che non la prevedesse, l’aveva inserita tra le materie da lui frequentate a scelta, così da poter completare il proprio percorso tenendo ben a mente anche di poter utilizzare delle tecniche trasfigurative ed alchemiche in quella che sperava sarebbe presto diventata la sua professione: il medimago.
    Per la lezione, come al solito, Howard era perfettamente pronto e deciso a dare il meglio di sé, tanto da aver portato con sé non solo uno zainetto con quaderni e libri per poter affrontare la lezione in maniera adatta. Decise quindi di dirigersi verso l’aula con il suo solito passo ben calibrato ed elegante, andando successivamente a passarsi una mano tra i capelli così da essere sufficientemente posato per la lezione. Ovviamente non avrebbe potuto sapere che da lì a poco quel suo ‘aggiustarsi’ per la lezione sarebbe stato del tutto inutile, visto che si sarebbe dovuto conquistare la sua ‘entrata’ all’interno della classe con ogni singolo mezzo a sua disposizione.
    Una volta arrivato nei pressi della sala trofei, dunque, il ragazzo avrebbe ascoltato attentamente ciò che il trofeo aveva da dire, ed effettivamente quella voce metallica che emetteva era davvero strana, come se non sapesse minimamente a chi riferirla: non aveva mai sentito una voce simile prima d’ora, ed il fatto che non fosse del docente solito, in qualche modo, sembrava averlo confuso. Quando decise di approcciare al tappeto, quindi, una volta messo un piede su di esso, si ritrovò immediatamente sbalzato lievemente all’indietro, dal momento che si era trasformato come in un tapis roullant.
    Indietreggiato in seguito a quella smodata corsa del tappeto, quindi, il ragazzo sembrò immaginare da subito una soluzione a quel problema, andando quindi a sfoderare la propria bacchetta, schiarendosi appena la voce, per poi evocare immediatamente un incantesimo che potesse aiutarlo a superare quell’ostacolo primario. Disegnò con la propria bacchetta un cerchio cercando di indicare con accuratezza la zona sopraelevata rispetto al tappeto, così che con quell’incantesimo potesse evocare delle piattaforme sopra il tappeto stesso: se lui non avesse messo piede direttamente a contatto con il tappeto, presumibilmente il tappeto non si sarebbe dovuto attivare, o almeno così sperava. “Circularis!” E così prese a correre sopra le piattaforme evocate, riscontrando che però, essendo comunque in una situazione ‘sopraelevata’ rispetto al livello del suolo, sebbene di poco, si attivarono i lampadari.
    Entrambi sembrarono spalancare delle fauci con lo scopo di afferrare il ragazzo per riportarlo al suo posto iniziale, ma fu in quel momento che Howard decise di utilizzare un altro incantesimo, compiendo una frustata con la bacchetta verso il lampadario a lui più vicino, andando a controllarne i movimento, o comunque cercando di riuscire a farlo. “Imperium!” Nel caso in cui ci fosse riuscito, dunque, il ragazzo avrebbe cercato di indirizzare il lampadario mirato contro l’altro, così da ostacolare l’altro mentre lui si dirigeva correndo sulle piattaforme verso l’aula.
    RevelioGDR


    Azione 1: Circularis così da far apparire delle piattaforme sulle quali camminare per 'evitare' il tappeto.

    Qui ho 'autoconcluso' solo la reazione dei lampadari: camminando Howard su delle piattaforme leggermente rialzate dal livello del pavimento, ho fatto sì che i lampadari si triggerassero male, e volessero rimandarlo indietro. Almeno aggiungo un po' di pepe in più!

    Azione 2: Imperium sul lampadario a lui più vicino, scagliandolo contro l'altro così che lo 'attaccasse' e che lui potesse andare in aula. <3
     
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    Il destino non poteva essere ne così crudele ne tanto meno così scontato. Blake già affrontava una volta al mese quel tipo e ce le prendeva di santa ragione, adesso anche a scuola doveva stare? Insomma, lui adorava Phillip, davvero! Tanto che si faceva massacrare sia fisicamente che moralmente, ma quando rientrava a scuola, sapeva di essere nel suo regno di mondo, dove poteva essere lui quello prepotente e stronzo, ed invece...! Un mese di inferno, che poi proprio l'ultimo mese? Ma quello che aveva fatto le supplenze a Samuel non era di ruolo? Oddio non ci stava capendo niente e la cosa assurda era che non gli piaceva per niente quella cosa. A scuola non poteva usare la violenza neanche per farsi la sua ragazza, quindi entrare il lunedì mattina presto in classe con Phillip e non poter fare quello che facevano di solito era veramente, ma veramente una tortura. Il tutto era sicuramente impacchettato dal fatto che ogni volta riusciva a inventarsi un modo diverso per rompere le palle. Alle 7.30 era di fronte a quell'orrendo percorso ad ostacoli. Si vede che non scopa abbastanza. Se no non avrebbe tempo di pensare a tutta sta roba. Pensò semplicemente guardandosi intorno. Tappeto di fronte, mani che ti acchiappavano, lampadari che ti mangiavano. Che poi mi chiedo. Come cavolo ti lasciano fare tutta sta roba in un corridoio di tutti. Bah! Pensò sospirando e cercando di storiare un pò le situazioni. A correre sapeva correre veloce, non era un problema, ma quel coso era disumano. Phil aveva un debole per le rune a quanto pareva! Sospirò si scrocchiò le dita ed il collo. Adesso, Blake era sotto pressione per due motivi: il primo era che ci teneva all'opinione di Phill, il secondo era che sapeva benissimo che se non fosse riuscito in qualche modo a passare fino all'aula, lo stesso Phill non solo lo avrebbe preso in giro più di quanto già non facesse, ma non lo avrebbe aiutato neanche sotto tortura, quindi sarebbe rimasto schiacciato, appeso, ingabbiato, fino a quando non sarebbe finita la scuola e forse anche oltre. Quindi alla fine sospirò, si guardò intorno. Al tirocinio gli era stato insegnato a guardare bene, ad essere sicuramente attento e a fare prima un quadro della situazione e poi ad agire. Oddio e dove era finito il ragazzino che aveva visto della nebbia e ci si era fiondato dentro neanche fosse una piscina piena di bolle di sapone? Rune. Possibile che non faceva altro che mettere rune in mezzo a tutto?
    Teritriturus! Avrebbe provato nel modo più densiriano possibile. Insomma anche solo per dirgli in faccia che era un cazzone e che non serviva fare tutto quello per farli entrare in aula, dove lui, non voleva neanche entrare tra le altre cose!Disegnò un quadrato e al suo interno disegnare la runa ehwaz ᛖ. Gli piaceva giocare con le rune no? In fondo erano in una lezione di alchimia e full metal alchimist gli aveva insegnato che le rune e quelle stronzate erano effettivamente importanti, oltre che oltremodo potenti. il muro venne direzionato da un'estremità del soffitto verso terra, in maniera tale che l'impatto avrebbe dovuto romperesia le mani orizzontali che quelle robe che spuntavano dal terreno. Poi cercò di individuare la runa che attivava il tappeto. Effettivamente era difficile farlo, Phill non era uno sprovveduto, ma come tale, era sicuro che si sarebbe incazzato anche se Blake non avesse l'ardore almeno di riconoscerle quelle rune. Cavolo stava più insieme a quello che alla sua non fidanzata, ultimamente! Convèrto! Disse poi verso il tappeto, cercando di far qualcosa di molto più semplice, in quanto, comunque l'incanto di prima lo aveva leggermente affaticato. Se la sua magia fosse riuscita, il tapiroulan sarebbe dovuto di venire completamente di cemento. In maniera tale che spostarsi ad alte velocità fosse impossibile. Dio solo sapeva quando avrebbe voluto essere in grado di disattivare quel dannatissimo giochino. Ma Non ci si mise immeditamanete sopra.Phill era un pò come pixie. un dispettoso moccioso che si divertiva a far inciampare letteralmente gli studenti. Con lui, poi aveva una propensione distruttiva a farlo.
    blake barnes

    "
    Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra
    "

    blake barnes - 19 anni
    Pureblood
    black opal

    code by ©#fishbone



    Azione 1: Teritriturus
    Azione 2: Convèrto
     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    747
    Reputation
    +391

    Status
    🗲
    jpg
    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    "Acciderbolina" l'imprecazione di fosteriana memoria derivava dall'arrivo di Jesse davanti all'aula di Alchimia, o meglio, nei suoi pressi, laddove fu sorpreso da un trofeo parlante che con una voce ben poco simpatica (per quanto nota) gli spiegò com'era il buon mattino augurato in casa Garlic.
    "Uh" fu l'unico commento di Jesse, che poi si grattò la testa, avvicinandosi e iniziando a studiare il pezzo di stanza "State tutti bene, ci sono dei feriti?" esordì lui, ben sapendo come ciò non dovesse essere dato per scontato, specialmente durante una prova pratica improvvisata come quella senza neanche troppa supervisione 'Ma il Signor Garlic non può pensare a cose serie invece di farci diventare matti così?' si chiese lui, sospirando, studiando però l'ambiente con rinnovato interesse, cosa che un po' lo infastidì: per quando detestasse ammetterlo, preferiva l'approccio diretto di Garlic agli enigmi e indovinelli di Samuel Black 'Sì, insomma... capisco che sono più pericolosi... ma io sono forte e stupido, mica gracile e intelligente' rifletteva incrociando le braccia e posando un piede sul tappeto, ritraendolo quando questo divenne un tapis roulant.
    'Uh, ho già corso oggi' pensò lui, levando gli occhi al cielo e notando le gabbie aggirarsi, tenendosi però per il momento indifferente, anche se qualcuno dalla regia gli disse che chiunque avesse tentato di fare come Mahmood su un bici di diamanti era finito lì ingabbiato. Jesse preferì non chiedere cosa ne fosse stato di loro, avvicinandosi invece ai lati, dove notò presto un simbolo, dalla quale uscì una mano.
    "Uh!" esclamò lui, facendo un balzo indietro, come un ragazzo sprovveduto quando la sua donna gli diceva di non prendere la pillola "Ciao Full Metal Alchemist, che ci fai qui?" si chiese lui, ben ricordando come grazie a quelle mani nell'anime/manga una persona c'avesse rimesso un braccio e una gamba. Ovvero quella fortunata delle due.
    "Mh, bel casino" si disse lui, grattandosi la nuca e riflettendo sul da farsi. Una parte di lui aveva voglia di provare a battere in velocità il tappeto, ma davvero poteva essere così facile, e soprattutto, se non ci fosse riuscito, quanto sarebbe sembrato idiota 'E poi mi sono spompato fino a poco fa... sono sicuro di reggere una prova di resistenza così a tradimento?' si chiese lui, rendendosi conto che, per qualsiasi evenienza, gli serviva supporto.
    Avvicinando nuovamente lo spazio laterale, iniziò a studiare pareti, pavimenti e soffitti, scoprendo lungo il percorso delle rune, probabilmente di attivazione 'Escono da lì le mani no?' realizzò lui, iniziando seriamente a pensare di poterle aggirare, magari con un po' di aiuto.
    "Vestis" disse lui, usando una magia che permetteva molte cose, ma che nel concreto cambiò le sue scarpe, rendendole più aderenti, ideali per un po' di sano parkour 'Sì, insomma, non sono i miei calzari volanti... ma con quelli finirei in gabbia quindi anche no' si disse lui, studiando ancora una volta il percorso e cercando di immaginarne uno che gli permettesse di non incorrere nel raggio d'azione dei cerchi runici, schivando le mani, o almeno complicandone l'azione.
    'Veloce... a cazzo duro proprio, o la va o la spacca' Jesse fece un po' di streatching poi si mise in posa come un corridore, scattando alla massima velocità, pronto a poggiarsi sui muri coi piedi, a rotolare a terra e schiacciarsi contro le pareti, tutti allo scopo di evitare i simboli e arrivare fino all'aula. Possibilmente senza mai avere entrambi i piedi in aria.
    RevelioGDR


    az1: studia i simboli e la loro posizione
    az2: vestis per rendere le scarpe più aderenti
    mezza: parkour
     
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    383
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    dominic-sherwood-shadowhunters
    Philipp Garlic
    Predone | 28 anni
    Secondo qualcuno di molto scurrile, Philipp aveva tutto quel tempo a causa della frigidità di Kenna.
    Tralasciando il lato glaciale della magiarcheologa, in vero forse il fabbro aveva tutto quel tempo libero in quanto infortunato, il che, combinandosi con il suo sadismo si era rivelata una combinazione micidiale, che forse Victoria aveva anche sottovalutato. Del resto chi mai si sarebbe aspettato di ritrovarsi in Giochi Senza Frontiere direttamente davanti all'aula? E soprattutto, chi mai aveva autorizzato una cosa cosa del genere?
    Oh, beh, la risposta all'ultima domanda era facile: nessuno. Philipp era stato in quello fedele alla regola 18 di Gibbs: Meglio chiedere il perdono che il permesso.
    "Ehi, allora qualcuno è riuscito ad entrare e pure in orario" la prima a varcare la soglia fu Elisabeth: la ragazza aveva deciso di sfidare il tappeto, trasfigurandolo in un panda rosso e lanciandolo poi contro i lampadari per distrarli, un'operazione che le era riuscita solo parzialmente, trasfigurando solo parte del tappeto (troppo grosso per lei, soprattutto perché già incantato da Philipp), ma tenendolo sufficientemente occupato perché lei, bene o male, riuscisse ad arrivare in aula.
    Entrata, la ragazza si sarebbe trovata ad una scena curiosa: Philipp, infatti, indossava solo dei pantaloni di pelle e degli stivali. Per il resto, era a petto nudo, con la ferita al centro del petto ben in vista e non fasciata.
    Dietro di lei, poco dopo, sarebbe arrivato Howard. Il ragazzo avrebbe visto il tappeto placarsi e riprendere la classica forma e ciò gli avrebbe permesso di tracciarvi sopra delle piattaforme col circularis, facendo in effetti inferocire i lampadari, anche se meno convintamente che in altri casi (segno che erano sensibili all'altezza). Il suo Imperium non aveva modo di spostare un lampadario intero, ma fortunatamente questi avevano una catena per appenderli al soffitto, e quella fu perfetta per lanciarla come un rampino contro l'altra e agganciarli, garantendogli un'agevole entrata.
    Entrando Howard, così come Liz e poi a seguire gli altri, avrebbero notato quanto Philipp avesse devastato l'aula: l'aspetto accademico voluto da Black era svanito e ormai nella stanza vi erano alle pareti ogni genere di arma e strumentario, mentre al centro vi erano solo dei banchi singoli, distanziati di due metri che manco il COVID. Lui, intanto, sedeva alla cattedra, dietro la quale si ergevano due lavagne levitanti.
    "Barnes, ci sei riuscito: sono contento che questi anni insieme non siano stati buttati nel cesso" fu il saluto del magitecnologo al terzo arrivato. Anche Blake aveva cercato di essere risoluto, non risparmiandosi in quella prova, il che gli fece guadagnare un lungo cenno del capo da parte di Philipp, cosa che accadeva sempre quando lui scorgeva impegno nel biondino, e in quel caso ne aveva ben d'onde, del resto il giovane si era servito prima di una magia avanzata e poi aveva reso di cemento il tappeto per bloccarlo, scoprendo purtroppo come la magia del suo docente travalicasse il materiale, tanto che il giovane barnes con la sua seconda magia era riuscito solo a rallentare il moto del tappeto. Forse non sarebbe riuscito ad arrivare in aula, ma il suo teritriturus falcidiò alcune mani, riducendone il numero quanto bastava perché lui potesse saltellare lateralmente e alla fine arrivare in aula, sfinito ma integro.
    A breve giro giuse l'ultimo: Lighthouse si era trasfigurato le scarpe per entrare in aula, servendosi poi della propria agilità per evitare di essere afferrato, cosa che aveva funzionato, non fosse stato che una mano gli aveva di fatto tirato uno schiaffo, lasciandogli una guancia al momento rossa, ma che poi sarebbe divenuta livida.
    Con indifferenza Philipp fece apparire una pietra infusa di elemento gelido in mano al giovane "Mettila sulla guancia. Sedetevi, comunque" disse lui, grugnendo un poco e mettendosi seduto più compostamente, andando poi a colpire con la bacchetta della garza, che iniziò a passarsi sulla ferita, non prima ovviamente di averci praticato sopra un altro incanto trasfigurativo che l'aveva resa molto più candida di prima.
    "Vi è piaciuto il percorso?" chiese lui con un ghigno, mentre la garza lo avvolgeva, andando a coprire la ferita pulita e chiusa da almeno venti punti "Ho pensato che ci voleva qualcosa di forte per tenervi svegli a questa ora infame" rise lui sonoramente "Comunque molto bravi, sinceramente ero convinto che nessuno sarebbe riuscito ad entrare. Si vede che alla fine le Pietre non sono state proprio cretine a scegliervi" disse lui con disinvoltura sorvolando sul fiatone di Blake ed Elisabeth (sorvolando sull'infarto che si era presa per il trofeo), il mascone di Jesse e il pallore di Howie.
    Le bende finirono il loro lavoro e guardando l'orologio, il biondone rilevò come fossero le otto e cinque.
    "Bene, tempo scaduto" e fu così che la porta si chiuse, a doppia mandata, ma non prima che due armature di ferro uscissero dall'aula "Gli altri se non riescono a passare possono ascoltare dal corridoio: sono qui, idioti! Il trofeo!" affermò lui, chiaramente rivolgendosi ai presenti ma anche a chi c'era fuori.
    "Bene, dicevamo... perché vi ho rifilato quella roba là fuori? E no, la risposta non è solo perché è stronzo" propose con un sorriso malvagio, alzandosi in piedi, ma poi storcendo la faccia e cambiando idea.
    'Che palle' pensò lui, riferendosi alle fitte di dolore che aveva provato, tornando poi alla classe "Ovviamente vi volevo far vedere quanta bella roba si potesse fare con l'animazione... c'eravate arrivati tutti che è roba animata, vero?" chiese lui, allargando le braccia e poi indicando Elisabeth "Tu. Dimmi come ho fatto ad incantare il tappeto" affermò, indicando poi Blake "Tu, parlami delle mani dalle pareti" e a quel punto fu il turno di Howie "Dioptase, tu che sei intelligente - a sentire Victoria - parlami dei lampadari. Tu, invece, prefetto opale, parlami del trofeo"
    Philipp aveva battezzato tutti i ragazzi, poi prima che rispondessero, sghignazzò "E sì, vi ho osservati e so come avete superato le prove. E no, ora non sento cosa combinate fuori, non c'ho testa di stare in due luoghi, ma i lampadari registrano tutto e se scopro che mi insultate troppo vi tolgo dei punti" al che, aggrottò la fronte "Ah, sì, giusto, bella pensata Howard: 5 punti ai Dioptase" concluse lui, rimanendo infine in silenzio, cedendo davvero la parola ai ragazzi.
    NOTE OFF
    La lezione prosegue!
    Come avete visto siete gli unici quattro ad essere entrati: gli altri sono tutti fuori a parlare col trofeo animato.
    Philipp è mezzo nudo e sembra si sia medicato: sapevate già delle sue condizioni di salute, ma non avevate mai visto la ferita prima.
    Ad ognuno di voi ha assegnato un argomento su cui speculare: vi raccomando di agire in coerenza col vostro bagaglio di conoscenze (incluso l'elenco incanti).

    Una piccola nota: Blake, sei affaticato; Jesse, lo zigomo destro ti pulsa; Howard, ti sei preso un bel infarto quando hai visto che potevi muovere solo la catena e che quindi avevi molto poco tempo; Liz, anche tu c'hai un bel fiatone dopo la corsa che hai dovuto comunque fare.

    ps: se qualcuno si vuole aggiungere a lezione, mi contatti.

    Scadenza domenica 22 ore 23.59
    Divertitevi e divertitevi
    se ci riuscite (?)
    RevelioGDR


    Edited by Lo Snaso Sibillino - 15/5/2022, 23:07
     
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    747
    Reputation
    +391

    Status
    🗲
    jpg
    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Le poche certezze di Jesse erano generalmente in negativo: non era bello, non era intelligente, non era una brava persona e soprattutto non meritava l'amore di Blake e Adamas e mai avrebbe capito perché ancora lo sopportassero. La sfilza di difetti era ovviamente allungabile rispetto a quanto sopra riportato, ma a suon di battere il ferro, due certezze non negative erano penetrate nell'animo del ragazzo: era bravo a trasfigurare, ed era agile.
    Entrare in aula da Garlic si era rivelata una corsa ad ostacoli e Jesse aveva deciso di investire sui suoi sedicenti scarsi talenti per tentare l'impresa: si era trasfigurato le scarpe, aveva studiato la disposizione delle mani sulle pareti e poi con un sapiente gioco di balzi e scatti aveva percorso pavimento e pareti fino ad arrivare dall'altra parte.
    'Fiiiico!' quasi stupito che un piano così elementale avesse funzionato, il ragazzo si distrasse quanto bastava per prendersi una manata in faccia dalla parete, che lo fece guaire senza però arrestarne il moto, tanto che, alla fine di tuttto, si trovò dall'altra parte insieme ad una manciata di altri studenti, tranquillamente contabili con le dita di una mano.
    "Ci vediamo dopo ragazzi!" Jesse salutò con la mano chi stava tentando e aveva fallito, senza ovviamente un tono canzonatorio, entrando poi in aula massaggiandosi uno zigomo e potendo infine ricevere i complimenti del non-docente e comprendere chi fosse stato abbastanza abile e pazzo da trovare una soluzione "Beh, che dire... bravi tutti, specialmente noi opalini!" propose alzando la mano al cielo per congratularsi con gli altri, prendendo posto, cercando di non fissare troppo i muscoli e la ferita a vista del docente, interessandosi invece e non poco alla naturalezza con cui aveva animato le bende 'Uffa, voglio farlo anche io' pigolò nella sua mente, aumentando la sua concentrazione sentendo parlare delle pietre, portandosi istintivamente la mano al petto, nel mentre Philipp dichiarava lo scadere del tempo passimo, chiudendo la porta e rivelando come gli altri avrebbero seguito lezione dal corridoio, sentendo la loro voce da un trofeo.
    "Ehm, sì professor Garlic, la ved-" Jesse aveva preso posto in un banco in prima fila, sempre accanto al suo migliore amico, che certo non si sarebbe potuto mettere in fondo davanti al suo aguzzino di fiducia, iniziando a rispondere al biondone almeno finché non comprese di star venendo ignorato a favore di chi era fuori, costretto a parlare con un arrogantissimo trofeo 'Uh, quindi prima ci vedeva e ci parlava' realizzò lui, apprendendo di come i lampadari fossero tarati per registrare, nel mentre il tema della giornata veniva introdotto: l'animazione.
    Tutto quello che avevano affrontato era stato animato dal docente. In una lezione normale, il docente avrebbe spiegato cosa fosse stato fatto, avrebbe fatto un recap sull'argomento e poi avrebbe assegnato ai ragazzi dei compiti per esercitarsi. Purtroppo quella non era una lezione normale e infatti senza nessun tipo di introduzione a tutti i ragazzi che avevano avuto la (s)fortuna di trovare una soluzione fu chiesto di dedurre come lui avesse agito. Tra tutti, a Jesse toccò il trofeo.
    "Uh" il ragazzo non ebbe la creanza di mascherare la propria confusione, regalando al biondone due enormi occhi azzurri, vuoti come il cuore di Brian Ensor, nel mentre, lentamente, i meccanismi della sua mente si attivavano e qualcosa iniziava a prendere forma "Credo... sì, insomma, credo si sia servito di un Incanto di Animazione Controllata... il trofeo si muoveva liberamente, ma non eseguiva ordini... direi... immagino che abbia usato un albero runico con rune che richiamassero il suono e il parlare, come Ansuz, Mannaz e Perth e abbiate infuso nell'oggetto un Corpus Locomotor con una magia simile al Carboscribo, ma sonica... come una variante della fatura dell'eco... che ripete la sua voce quando parla" propose lui, grattandosi la testa e sperando di non essere cacciato fuori dall'aula. O peggio, costretto a medicare il docente, rimanendo a stretto contatto con tutti quei muscoli.
    RevelioGDR
     
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    1,200
    Reputation
    +323
    Location
    Holyhead, Galles

    Status
    🗲
    Il petto si alzava e abbassava, la camicia della divisa aderiva parzialmente alla schiena e il petto nudo del supplente di Alchimia non aiutava. «Buongiorno», articolò, avvicinandosi al primo banco libero, apprezzando che non dovesse essere gomito a gomito con nessun altro. Non le era sfuggito il fatto di essere stata la prima ad avere successo nella prova, così come la ferita sul corpo di Garlic. In effetti, mentre attendeva gli altri e recuperava fiato, lo sguardo insisteva sull’entità della prova del suo coraggio, portandola a chiedersi in che occasione se la fosse procurata. Non azzardò a farlo ad alta voce. Il suo essere fan delle armi poste sulle pareti -in chiaro restyling post Black- non la spingeva a volerne provare una sulla sua pelle. Altri studenti riuscirono ad attraversare il percorso ad ostacoli, tra cui Blake, il suo (ex?) migliore amico, e Jesse, il ragazzo con cui aveva condiviso fin troppo. Un cenno di saluto per loro due, così come per il prefetto dei Dioptase, prima di irrigidirsi alle parole di Garlic. La conferma che lui avesse incantato il trofeo per parlare con loro non fu così sorprendente. Era sadico, quasi quanto Ensor, e ciò le piaceva ed il fatto che non avesse memorizzato il suo nome -o presumerlo- non cambiò l’opinione su di lui, a differenza di Maverick al loro primo incontro vis a vis. «Credo che abbia incantato il tappeto con un Corpus Locomotor, comandandone l’attivazione non appena qualcuno avesse posato sopra un piede». Fu la sua risposta istintiva, poco articolata ma funzionale, e, soprattutto, basata sulle conoscenze accumulate fino a quel momento nel suo percorso scolastico. «Inoltre, presumo si sia servito anche di un sigillo. Probabilmente Fehu, per potenziarne il potere trasfigurativo; Tiwaz, Raido ed Ehwaz, per rafforzarne il movimento e la velocità, forse per quest’ultima anche Sowilu». Poi sembrò pensarci prima di aggiungere ultime parole, con tracce ancora di fiatone tra le sue parole. «Ha usato, presumo, Ehwaz non solo per stabilizzare il sigillo ma anche per attivarlo nel momento in cui il tappeto registrava il movimento di qualcuno su di esso».
    Elisabeth
    Lynch

    "
    Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can.
    "

    Black Opal
    Serpeverde
    Battitrice

    code by ©#fishbone



    Risponde alla domanda di Garlic.

    Coraggio: 30
    Empatia: 7
    Intelligenza: 16
    Resistenza: 20
    Tecnica: 15
    Intuito: 14
    Destrezza: 16
    Carisma: 18

    Oggetto: Paletto mercurio duplice (danni d20+2): che diventano una coppia di orecchini a forma di squalo e delfino. Toccando il delfino diventano un paletto rotondo e sottile; toccando lo squalo, uno squadrato e largo.
     
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    252
    Reputation
    +131

    Status
    🗲
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Bella trovata quella che aveva avuto, no? Se non fosse che il proprio incantesimo, per un primo istante, non sembrò funzionare esattamente come si aspettava che accadesse, dandogli un’immediata scossa di terrore al cuore. Aveva paura di aver sbagliato, andando quindi a correre sempre più velocemente per cercare di scappare ad un fallimento quasi certo di quella prova, ma effettivamente notò come il proprio incantesimo riuscì comunque a ‘bloccare’ uno dei due lampadari servendosi dell’altro, permettendogli quindi di avere il giusto tempo per scappare e mettersi in salvo, entrando in classe mettendo una mano sulla porta aperta. Lo sguardo si rivolse verso il professor Garlic, al quale il ragazzo accennò un lieve sorriso, facendolo seguire da un saluto cordiale. “Buongiorno, professore.” E non disse altro, andando a prendere posto in maniera tale che potesse farsi ben notare da lui e guardandolo in maniera sicura. Ascoltava ciò che diceva, accennando ogni tanto un lievissimo colpo di gola così da schiarirsi la voce, sorridendo nel momento in cui Philipp sembrò addirittura lasciarsi andare a qualche complimento in merito a lui in quanto Dioptase intelligente, rimanendo anche piuttosto colpito di aver ricevuto dei punti bonus per l’esecuzione di quella prova.
    Con un dolce sorriso dipinto sulle labbra, dunque, Howard ebbe la possibilità e la forza di voler mostrare nuovamente ciò di cui fosse capace. Voleva dimostrare di conoscere molto, forse anche più di quanto avrebbe dovuto, mostrando quanto effettivamente fosse davvero legato allo studio di quella meravigliosa materia che era l’alchimia, apprezzandola davvero sotto ogni singolo aspetto. Ancora con un po’ di fiatone a causa della corsa, considerando anche quanto fosse non abituato ad allenamenti di ‘scatti’ eccessivi, il ragazzo prese la parola cercando di spiegare il suo ragionamento che aveva condotto in merito all’incantamento dei lampadari. “Buongiorno ancora. Mi verrebbe da dire che i lampadari fossero incantati con un incanto di Animazione Apparente, meglio conosciuto come Dissigno Imperium. È un incantesimo particolarmente avanzato e complesso, che mi ha subito stupito quando ho avuto modo di leggerne la descrizione in biblioteca. Ritengo che sia particolarmente adatto alla situazione per alcune motivazioni.” Si fermò qualche istante, ritornando poi subito a parlare in merito a quell’incantesimo. “Anzitutto, la particolarità di questo incantesimo è quella rendere un oggetto animato ammesso che si verifichino alcune condizioni. Nel caso del lampadario, infatti, se uno studente avesse attraversato la stanza volando o saltando, ad esempio, si sarebbe attivata la magia di animazione che avrebbe indicato al lampadario di attaccare lo studente in questione.” Si fermò ancora un attimo, volendo aggiungere qualcosa in merito a quell’incantesimo. “Ciò che mi spinge ad optare per questo incantesimo, inoltre, è il fatto che dei maghi molto abili in termini di abilità trasfigurative hanno la possibilità di trasformare questo oggetto in un animale o di dotarlo di determinati arti tali da eseguire uno scopo, e questo a mio parere giustificherebbe la comparsa delle fauci fameliche nei lampadari nel caso in cui uno studente provasse a passare volando o saltando.” SI fermò, andando quindi a ragionare ulteriormente. Nel momento in cui fu pronto, dunque, il ragazzo proseguì.
    “Mi verrebbe anche da pensare che, per quanto un incantesimo possa essere potente, esso comunque infonderà nell’oggetto anche un certo ‘errore’ o ‘ritardo’ di attivazione dell’animazione. Mi spiego meglio: nel mio caso ho avuto modo di notare come i lampadari non si fossero inferociti con la stessa forza di altri casi, segno che evidentemente fossero in qualche modo sensibili all’altezza. Questa sensibilità potrebbe essere a mio avviso giustificata da questo ‘ritardo’ di attivazione dovuto dal fatto che l’altezza a cui ero era davvero irrisoria, essendo poco più alta del livello del pavimento, facendo attivare i lampadari con una convinzione minore.” Si fermò brevemente, andando poi a continuare la sua speculazione. “Mi verrebbe poi da dire che l’atteggiamento aggressivo dei lampadari non sia stato solo causato da un incantesimo di animazione, ma anche dall’inserimento di alcune incisioni runiche: la runa Uruz con il suo significato di ‘forza primitiva’ e la runa Tiwaz con il senso di ‘scontro’ potrebbero aver donato questa natura bellicosa ai lampadari, così come eventualmente l’applicazione di un eventuale marchio astronomico del pianeta Marte, chiaramente legato alle azioni di forza e di guerra come ci suggerisce anche la mitologia.” Ragionando poi in negativo, invece, disse qualcosa in merito al fatto che i lampadari fossero sensibili all’altezza, aggiungendo. “In merito al discorso di sensibilità all’altezza, mi sento di dire che i lampadari in merito non hanno ricevuto delle incisioni runiche che potenziassero la forza di ‘animazione’ dell’incantesimo, come potrebbe essere ad esempio l’incisione della runa Isaz capovolta, con il significato opposto di ‘stasi’, che interpreterei come movimento, o eventualmente con l’incisione della runa Ehwaz, tra i quali significati troviamo quello di ‘movimento’. Se le avessero ricevute, infatti, il potere di animazione sarebbe stato sufficientemente forte da permettere ai lampadari di bypassare il concetto di sensibilità all'altezza.”
    RevelioGDR
     
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    Si beatò, neanche troppo apparentemente, del cenno prolungato della testa di Phil e soprattutto del fatto che sapeva benissimo il suo cognome. Era qualcosa di spettacolare. Sapeva benissimo che alla fine gli era rimasto nel cuore anche se lui non lo avrebbe mai e poi mai ammesso. Il fatto era sempre lo stesso: Blake o lo si amava alla follia o lo si odiava intensamente per i suoi modi, in quel caso era un amore ed odio oscillante da parte del biondino verso il biondonoe che faceva veramente, ma veramente scintille. Lo osservò mentre si fasciava la ferita e gli venne curiosità. Aveva sentito di una mezza specie di spedizione verso chissà dove, ma non si era interessato, in fondo se morivano densiriani non era un affar suo, ma Phil era comunque diverso. Alzò la mano - si, in quattro anni almeno qualcosa lo aveva imparato a suo di punizioni di Ensor! Come si è procurato quelle ferite?Chiese poi con un tono interessato e per niente strafottente, sembrava quasi preoccupato della questione. Ma la prima cosa che gli venne davvero in mente fu Cazzo, forse conciato così posso batterlo almeno una volta! Ma si guardò benissimo da dire qualsiasi cosa, in fondo non avrebbe fatto la parte del cretino perdente davanti all'unico amore della sua vita. Infatti si voltò verso Jesse e gli sorrise scuotendo il capo. Dovevi fare più attenzione! Era il suo modo per dirgli che era preoccupato e felice che alla fine non si era fatto troppo male. Blake ed i suoi modi di voler bene e dimostrare affetto. Poi sentì le porte dietro di loro sigillarsi e quel puntare il dito a tutti loro lo fece riflettere. Cosa doveva dire di quelle mani? Ascoltò tutto quello che dissero i suoi compagni, un pò perchè Blake BArnes era una persona pigra, un pò perchè non sapeva esattamente da dove cominciare, anche se poi, alla fine, dei lampi di geni gli venivano comunque. Tutto quello che avevano detto i suoi compagni aveva senso, ma conosceva Phil abbastanza da sapere che non faceva mai niente di scollegato. Era sicuro che una trappola avrebbe messo in moto anche l'altra. Non erano cose scollegate tra di loro ed era un bravo runista ed alchimista per essere così banale. Disegnò su di un foglio tutte le rune che avevano citato i suoi compagni scrivendo vicino, con la sua grafia da femminuccia, cosa avevano detto. Quando sentì abbastanza silenzio intonro a se, alzò appena la testa dal suo foglio e guardò il suo "professore". Forse toccava a lui rispondere? Alla fine aveva disegnato le rune che i suoi compagni avevano detto in una maniera che per lui avessero senso. La mia idea, invece, è che hai creato esattamente un congegno animato che controllavi tu. Mi scusi, lei, da qui dentro. Credo che sia definita animazione completa in quanto è vero che il tappeto si sarebbe attivato solo se ci saremmo passati sopra, i lampadari solamente se qualcuno avesse preferito volare, ovviamente e certamente non io, e le mani solo se qualcuno avesse cercato di costeggiare il muro, ma, abbiamo fatto i bravi bambini e siamo passati tutti quanti in fila indiana, rispettando quello che c'è stato impartito. Il problema principale di Blake in quel momento era che Phil lo aveva visto al di fuori della cattedra e da sempre, lo aveva sempre massacrato e di conseguenza portato ad un ragionamento. Qualsiasi esso fosse, forse, la cosa che più gli aveva insegnato era quella di pensare un pò a tutte quante le soluzioni, assurde che potessero sembrare. é ovvio che sono state utilizzate più rune e penso che ogni runa fosse collegata tra di loro, sia perchè ami queste diavolerie e sia perchè sei un ottimo alchimista, quindi è impossibile che ogni cosa avesse vita propria e volontà propria. L'intento era quello di metterci in difficoltà, e si sa che con l'animazione completa, all'oggetto viene data un'anima propria, ma che risente dell'influenza di dell'aspetto preponderante del carattere dell'incantatore, quindi dire l'ostilità, le rune utilizzate, i miei compagni ne hanno dette fin troppe e tutte uguali per mettermi a ripetere quello già detto, e soprattutto il caso. E lei è il tipo di persona che ama vedere come noi studenti di Hidenstone ci muoviamo quando succedono cose a caso. Si fermò un secondo e poi sfogliò un pò il libro, dio solo sapeva quanto in quel momento Samuel Black doveva essere fiero di lui, esattamente come doveva esserlo Olwen, ma forse era così preso proprio perchè nessuno dei due lo stava vedendo, in quanto a Phil era una lotta di supremazia a prescindere nei suoi confronti. Magari stava facendo tutta una cosa fantascentifica e non ci aveva capito una mazza, ma aveva cercato di ricordare quali e come erano disposte le rune sugli elementi animati. é possibile che da qualche parte c'è una Triquestra, con incise le rune di animazione e gli incantesimi già detti da Howie, che controlli tutta la baracca? Se ci fossimo mossi tutti insieme, davvero il "percorso divertente" non si sarebbe ribellato effettivamente a noi perchè è stato programmato in questo modo? Chiese poi retoricamente. Forse lo stava facendo più stratega e cattivo di quanto davvero non lo fosse, ma lo aveva fregato troppe volte - e forse anche quella - per far sì che tutto si poteva ridurre ad una triscele runica che animava un muro. Insomma lo avrebbe deluso! Comunque, aveva finito il suo sproloquio e non aveva, forse, risposto alla domanda che gli era stata posta. Ma in fondo era tipico di Blake parlare di quello che decideva lui e non sottostare necessariamente alla volontà altrui. Ma gli sembrava di fare il copiato di quello che i suoi compagni avevano esplicato sicuramente molto meglio di lui.
    blake barnes

    "
    Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra
    "

    blake barnes - 19 anni
    Pureblood
    black opal

    code by ©#fishbone




    Blake non risponde volutamente alla domanda diretta di Phil in quanto pensa che le rune utilizzate sono quelle che hanno detto i suoi compagni e non si vuole ripetere.
     
    .
  11.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Denrise
    Posts
    383
    Reputation
    +160

    Status
    🗲
    dominic-sherwood-shadowhunters
    Philipp Garlic
    Predone | 28 anni
    Non erano molti gli studenti che avevano superato la sua selezione e così come loro studiavano il suo fisico, chi eccitandosi, chi preoccupandosi, così lui studiava loro: all'alchimista non sfuggì la soddisfazione di Elisabeth, così come l'allegria inconsapevole di Howard e l'imbarazzo di Jesse Lighthouse.
    E poi vabbè, c'era il ragazzo che era convinto di essergli entrato nel cuore, mentre probabilmente era posizionato un po' più in basso e dietro (?), ma ogni volta gli dimostrava anche come, a suon di menarlo come un fabbro, avesse finito per forgiare una tempra dura, ma anche utile, abbastanza coraggioso, inoltre, da osar chiedere quello che tutti si stavano domandando.
    "Queste?" chiese lui nel mentre la garza concludeva il lavoro e il docente poteva tornare a coprirsi, non senza una smorfia "Un Capitano del Sacro Ordine Magico di Malta, che Thor la strafolgori" disse lui, esaustivo come sempre, sollevando poi il mento per piantare i suoi occhi diversi sul Barnes "Comunque non ti eccitare troppo: lei è in fondo al mare, e i druidi mi hanno detto di non fare sforzi per un mese. Quindi posso perfettamente aprirvi il culo" chiarì lui con un sorriso bastardo, sigillandoli nell'aula e andando poi a rivolgersi ai sopravvissuti e ai perdenti, spiegando un po' come si sarebbe svolta la giornata, spostando la propria bacchetta su Howard "Anapneo" comandò lui "Così magari la pianti con quei versetti" dichiarò, dall'alto della sua premura, cedendo poco dopo la parola ai ragazzi e alle loro speculazioni.
    Lighthouse fornì una risposta confusionaria, ma completa, che spinse Philipp ad annuire ed Elisabeth a provare nuovamente a spiccare.
    Il fabbro la ascoltò con grande attenzione, ma rimase come una sfinge, così come fece con Howard.
    E poi ci fu Blake. L'opale la prese molto alla lontana, cercando di ragionare a livello metanarrativo, cosa che fece aggrottare la fronte di Philipp.
    O forse era il suo costante passare dalla terza alla prima persona?
    "Chiamami Philipp e dammi del tu" concesse lui, forse con un lieve principio di malditesta, ben compatibile col fatto che Blake avesse dato il via al Ragnarok, alzando la mano poco prima "Del resto te lo meriti: ti ho fondato più volte della mia donna" concesse lui, allargando un sorriso bastardo e feroce dei suoi, che però ben presto tornò a virare sulla perplessità nel mentre lui si lanciava nella sua serie di riflessioni.
    Quando ebbe finito, Philipp rimase per un istante a bocca aperta, poi espirò dal naso come un toro e posò la bacchetta su una gomma che aveva sulla scrivania, che prontamente schizzò verso la fronte del Barnes, centrandolo.
    "Perché cazzo io ti chiedo una cosa e tu mi rispondi altro?" domandò lui, indicandolo con la mano aperta "Ti ho chiesto come cazzo ho fatto a prendere per la collottola un sacco di tuoi compagni sfigati e risbatterli indietro, e tu mi vieni a dire che c'era un sigillo runico da qualche parte? E grazie al cazzo!" brontolò lui, mettendosi a braccia conserte, con una tal velocità che si tracciò in volto una smorfia di dolore "Comunque su due cose c'hai ragione: mi piacciono le rune e sono un alchimista incredibile. E sì, c'era un progetto d'insieme, ma non un cazzo di sigillo - che poi vorrei capire dove cazzo hai sentito parlare di sigilli avanzati che attivano magie diverse su cose diverse - ma vi ho semplicemente sbattuto in faccia le tre più importanti magie di animazione!" affermò lui, levando gli occhi al cielo e ripromettendosi di pestare Olwen perché sì.
    "Sappi che da adesso in poi, ogni volta che ti chiedo una cosa e tu mi rispondi il cazzo che vuoi, ti tiro una gomma in faccia, sempre più forte, finché non ti lancio direttamente un'arma. E lo stesso vale per te, Light..." ed eccolo chinarsi sul registro "House: ogni volta che ti sento dire uh, cioè, sì insomma, e altre cose del genere, ti centro!"
    E dopo quelle gentil parole, si rivolse ai due ragazzi mancanti "Quanto a voi. Sono felice che avete gli occhi e avete notato che mi piace la Runa Tiwaz, visto che ce l'ho tatuata addosso, ma perché cazzo dovrei sbatterla ovunque? E al centro della mia triscele non ci metterei mai Tiwaz: la runa centrale serve a definire le condizioni di attivazione della magia, e quindi nel vostro caso doveva indicare voi. Ho scelto Fehu: il bestiame. Molto appropriato" ghignò "Comunque cinque punti ai black opal. La risposta migliore l'ha data Lighthouse, ma mi rifiuto di dare punti ad uno che non ha le palle per dire le cose dritto in faccia, quindi li assegno a Lynch" affermò lui, indicando la ragazza e mettendosi poi seduto più comodamente.
    "Quindi. Animazione. Come accennavo prima a Blake, si possono animare le cose in molti modi e ogni incantesimo ha pro e contro. L'incantesimo di Animazione Controllata Minore, ti permette di fare uno sfracello di cose con un gesto della mano. Afferri, sposti, colpisci, pari... non puoi portare via cose e appena hai altro da fare la magia finisce, ma sa essere molto comodo. L'incato di animazione controllata è l'incantesimo preferito dei magitecnici e degli alchimisti: animi una cosa per un po' di tempo e poi le dici cosa fare in base alla situazione. E' versatile ed è comodo. Poi ci sono le magie avanzate" e a quel punto fu lui a tosse.
    Bevve un sorso d'acqua da una bisaccia, poi tornò a parlare.
    "Dicevo. Gli avanzati: L'incanto di animazione apparente ti fa iscrivere ordini in un oggetto, che a quel punto non ha più bisogno di te. Lo farà e basta: molto comodo per sorvegliare o proteggere qualcosa, o comunque contrattaccare un nemico noto o una strategia preventivata. Ottimo anche perché non ti devi sbattere con le rune: puoi comandare il cazzo che vuoi - quindi no, Howard: niente rune sui lampadari. Infine c'è l'Incantesimo di Animazione Controllata di Massa, che vi permette di controllare molte cose uguali insieme: fantastico per gestire orde di nemici"
    Philipp aveva incantato il gessetto della lavagna affinché trascrivesse gli incanti citati e i loro punti di forza "Questi sono gli incanti di animazione... poi ci sono altre magie che consentono comunque di animare oggetti, come l'Incantesimo Ruotante, quello di Appello e anche un paio di altre formule trasfigurative che la gente si scorda sempre: L'incantesimo di animazione scritta e la magia preferita dai coglioni del ministero: l'incantesimo di animazione cartacea. E da questo voglio partire con voi - dentro" chiarì lui, tirandosi in avanti sulla sedia, squadrandoli.
    "Voi mi direte che lo conoscente da anni e la mia risposta sarà sempre la stessa: e sti grandissimi cazzi?" affermò lui, non prima di aver inspirato per bene, per prolungare non poco quell'affermazione.
    Allargò le braccia, fece una smorfia e tornò a parlare "Pure io sono quindici anni che impaletto vampiri, 10 che vado per mare e due che martello qualsiasi cosa passi da brugnir, Barnes inclusi: non è che se una cosa la sai fare finisce lì. Una cosa la puoi sempre fare meglio, se ti alleni, e visto che qui dobbiamo imparare ad animare bene - non come certi coglioni, che ti animano la cosa a caso per avere un amichetto e poi ciaone - partiamo da qualcosa che conoscete bene e lavoriamoci"
    Battendo sulla lavagna, fece comparire una domanda: se non avessi saputo che le magie fuori le aveva fatto un alchimista con i controcoglioni come Garlic o Brugnir, come avresti potuto impiegare l'incanto di animazione controllata minore per superare la prova?
    "Pensatece e scrivetelo su un foglio... voglio almeno due soluzioni a testa e sì, Howard, tu puoi scrivere quella che hai usato, ovvamente" gli disse lui, scoccando uno sguardo divertito "Quando siete convinti, mandate le risposte a chi vi valuterà... che no, non sarò io, ma sarà il grande fabbro brugnir in persona" e a quel punto si concesse un sorriso feroce, facendo comparire un indirizzo alla lavagna e indicando con una puntina sulla mappa la posizione del negozio.
    "Lui è là che vi aspetta: dovrete mandargli le risposte con l'incantesimo di animazione cartacea. Scegliete con cura tragitto, percorso e altre magie da metterci sopra... non vorrei che il compito non gli arrivasse e dovessi mettervi zero" concluse lui, scoppiando in una tonante risata.
    NOTE OFF
    La lezione prosegue e siamo alla prova pratica.
    Aldilà di tanto parlare, la prova consiste nel rispondere alla domanda alla lavagna e inviare le risposte a denrise.
    La mappa la trovate qui: il brugnir forgen è nel villaggio.

    Ai fini della prova valuterò soprattutto la coerenza tra l'itinerario, la forma del chartanimus e le altre magie che avrete usato sopra alla carta.

    Scadenza domenica 29 ore 23.59
    Divertitevi e divertitevi
    se ci riuscite (?)
    RevelioGDR
     
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    1,200
    Reputation
    +323
    Location
    Holyhead, Galles

    Status
    🗲
    Philipp Garlic non era particolare solo per le iridi di diverso colore, ma anche per improvvisi attacchi di voce acuta da farle rizzare i peli sulle braccia. Blake era già stato ripreso più volte, così come Jesse per la sua balbuzie informativa(?), ma alla Lynch proprio non andò giù ricevere dei punti solo perché Lighthouse avesse un problema nell’esporre concetti in pubblico. Non si arrischiò nel dire che non li volesse quei cinque miserabili punti e lo avrebbe fatto sul serio se non avesse pensato alla Coppa delle Case. Pertanto si limitò a stringere le palpebre per due secondi prima di perdersi nel parole del sostituto del sostituto di Black. Sostituto che sembrava non voler valutare egli stesso i compiti loro assegnati, preferendo spedirli al suo datore di lavoro. Ma era mai possibile che la vecchia bacucca cadesse sempre più in basso nelle scelte che faceva? Inutile ricordare ai più che la Lynch avesse individuato in Victoria Burke la fonte di tutti i mali del mondo. Ad ogni modo prese una pergamena pulita ed una biro nera babbana, fissando intensamente la traccia come se questa avesse potuto recare in seno la risposta esatta. O meglio le risposte, visto che ne erano richieste almeno due. Con grafia stretta, lunga e tendente a sinistra la ragazzina iniziò a tracciare lettere una accanto all’altra che andavano a formare parole di senso compiuto. Sperava che anche le sue idee lo fossero.

    1. Nello scenario proposto avrei adoperato l’imperium sulle braccia di pietra dopo averle attivate camminando al di fuori del tappeto incantato. L’intento è di rallentarne il movimento e diminuirne la dimensione fino a renderle innocue, percorrendo la parte di corridoio priva della stoffa rossa animata.
    2. Un altro utilizzo dell’incanto di animazione controllata minore poteva prendere in esame i candelabri. Mantenere la possibilità di movimento senza però esserne attaccati, comandando loro di trasportarla fino alla soglia dell’aula..
    3. Infine, altra possibilità può essere quella che ho adoperato io con muto per trasfigurare il tappeto. Infatti con l’imperium avrei potuto rendere più elastico e dalle forme di un serpente il tappeto, ordinandogli di proteggermi dall’eventuale attivazione dei candelabri e delle mani di pietra.


    Una volta messo l’ultimo punto, si occupò di scrivere lungo i margini del foglio una serie di rune volte alla protezione, come thurisaz, isaz ed algiz, toccandole poi con la punta del catalizzatore una alla volta per far sì che si attivassero se qualcosa fosse entrato in contatto il foglio, sia stato esso di natura meteorologica, faunistica o floristica. Tutto ciò grazie ad un «Canete runae» di chiaro stampo olweniano. Ma quello non bastava, infatti tornò ad usare la bacchetta per disegnare un’onda in direzione della pergamena, con il fine di renderlo impermeabile. «Impervius», perché da uno sguardo veloce sulla mappa aveva notato che non c’era solo il rischio di finire in mare ma anche bagnato da fiumi, cascate e dai ghiacciai perenni sul picco d’Odino, senza considerare la possibilità di rovesci. Ora avrebbe dovuto castare l’incanto crea origami. Ma, prima di farlo, cercò di comprendere quale fosse la forma più opportuna. Senza dubbio un uccello, qualcosa con cui avesse un legame ed il pensiero volò all’aquila che più volte le era corsa in aiuto. Eppure sentiva che quella pergamena non sarebbe stata soddisfacente e giusta, non come un volatile in cui lei stessa si era trasformata. O almeno la sua testa, in una delle lezioni del professor Black. Per cui, sgomberando la mente per richiamare l’immagine di un pennuto dal petto rosso, le ali grigie e più grandi del corpo, ma non per questo deboli, e la fine del corpo che ricordava un serpente. E solo dopo averne visualizzato ogni singola piuma, gli occhi piccoli e tondi, così come minuscolo il becco di una sfumatura di giallo tendente all’arancio, la ragazza colpì la superficie che recava traccia del suo compito per ripiegarlo in un qwetzal splendente. «Chartanimus!»
    Infine, rimaneva il percorso da fargli affrontare. Per poco sbatti nel tracciare un percorso avrebbe potuto comandargli di percorrere il cammino via mare, sorvolando il mare a nord dell’isola per poi rientrare dallo stretto naturale tra caverna verde e tempio fino a giungere al cuore del villaggio. Eppure lei voleva accertarsi che le protezioni e soprattutto quell’uccello in via di estinzione giungessero alla meta testando la loro resistenza. E così, puntando in direzione della testa ma anche delle ali, la battitrice visualizzò un percorso che da Hiddenstone portasse la pergamena incantata in direzione riserva, poi da lì al lago di Vann che avrebbe risalito fino al tempio di Freyr, mantenendo una direzione sud-ovest per evitare la vegetazione dell’altro lato del lago. Poi da lì, proseguendo dritto e sorvolando quello che era un mulino nei pressi della piazza nuova, avrebbe curvato tra le abitazioni fino a giungere alla fucina di Brugnir, sperando intero. E con quella idea e forza di volontà l’ex Prefetta pronunciò la breve, potente, formula: «cursus».
    Elisabeth
    Lynch

    "
    Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can.
    "

    Black Opal
    Serpeverde
    Battitrice

    code by ©#fishbone



    Risponde alla domanda di Garlic dando tre possibilità di utilizzo. Poi traccia delle rune che attiva con un canete, successivamente impermealizza la pergamena con un incantesimo, fa il chartanimus cui da la forma di un qwertzel splendido -richiamo alla lezione di alchimia anni precedenti- ed infine traccia un percorso mentale che canalizza attraverso il cursus.

    Coraggio: 30
    Empatia: 7
    Intelligenza: 16
    Resistenza: 20
    Tecnica: 15
    Intuito: 14
    Destrezza: 16
    Carisma: 18

    Oggetto: Paletto mercurio duplice (danni d20+2): che diventano una coppia di orecchini a forma di squalo e delfino. Toccando il delfino diventano un paletto rotondo e sottile; toccando lo squalo, uno squadrato e largo.
     
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    252
    Reputation
    +131

    Status
    🗲
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard aveva avuto modo di ascoltare le risposte del docente e aveva preso appunti a riguardo: come al suo solito, non era mai contento abbastanza, e si sarebbe sempre fatto in mille per poter conquistare una buona valutazione in una materia che apprezzava così tanto. La penna scorreva agevolmente sul proprio foglio e tutto ciò che diceva Philipp veniva accuratamente annotato, mentre lui cercava di mantenere l’attenzione ben viva, così da segnare assolutamente tutto. Philipp sembrava un professore molto improntato alla praticità, e per quanto Howard amasse gli svarioni teorici, in quel momento aveva davvero voglia di mostrare quanto fosse effettivamente in grado di dare vita ad ottime applicazioni pratiche della teoria studiata.
    In quel momento, dopo aver assistito a quella brusca scena con Blake e aver ascoltato anche la spiegazione piuttosto cruda e diretta del docente, il ragazzino si sarebbe immediatamente messo ad immaginare altri modi che avrebbe potuto impiegare per superare la prova che doveva svolgere in precedenza. Aveva avuto una buona intuizione nell’usare l’imperium, e per quella motivazione avrebbe deciso di inserire quella come prima soluzione da adottare, mentre per la seconda avrebbe optato per qualcosa di diverso, ma che comunque fosse sufficientemente sensato.
    “1. Inizierei parlando di come ho utilizzato l’incantesimo imperium per ostacolare l’azione dei lampadari. Ho utilizzato l’imperium su uno dei due lampadari così da sfruttare la catena con cui era legato al soffitto a mo’ di ‘rampino’ per agganciarlo all’altro lampadario, limitandone quindi i movimenti.
    2. Userei l’imperium anche sulle mani di pietra, in particolar modo mi concentrerei sulla parte che collega queste mani di pietra al muro. Una volta attivate le mani di pietra, avrei usato l’incantesimo su questa parte di connessione così da modificarne l’elasticità, andando ad aggrovigliarla attorno ad un’altra mano di pietra così da non permetterle di afferrarmi, e farei la stessa cosa con le altre, a mo’ di ‘benda’ attorno alla stessa mano.”
    E scrisse quelle parole sul proprio foglio, andando successivamente a metterlo davanti a sé così da iniziare a comprendere al meglio quale strategia usare e quali incantesimi applicare al foglio di carta che avrebbe successivamente incantato a dovere. Si passò per un momento una mano nei capelli, andando successivamente a sfarfallare appena con lo sguardo, iniziando a ragionare. “Il tragitto è lungo, quindi c’è bisogno che la carta resista a questo momento. Dovrò incantare il foglio con delle rune che permettano di preservarne la forma, e poi magari dovrei trovare una soluzione per rendere il foglio immune ad altri fattori atmosferici.” Iniziò quindi a considerare il tragitto che avrebbe dovuto fare il suo foglio, analizzandone le varie tappe in maniera accurata: in primo luogo si preoccupò di immaginare che il suo foglio passasse per la zona compresa tra i giardini e la riserva, proseguendo al di sopra del Lago Vaan: non voleva farlo passare per i picchi di Odino perché immaginava che una zona montagnosa fosse molto più complessa da gestire rispetto che ad una zona lacustre. In seguito all’attraversamento del lago e del tempio di Freyr, dunque, il ragazzo avrebbe voluto che il suo foglietto raggiungesse il villaggio e, in particolar modo, la fucina di Brugnir che, a quanto pare, avrebbe valutato i loro lavori e le loro risposte. Decise quindi di creare una specie di composizione di rune sul proprio foglio, utilizzando dell’inchiostro magico prodotto con la propria bacchetta, così da poter scrivere le rune che aveva immaginato. “Atramenta!” Disse, eseguendo un quadrato con la bacchetta, andando a quel punto ad iniziare a scrivere sul proprio foglio, e disegnando in particolar modo una runa Uruz, con il significato di resistenza, assieme ad una runa Hagalaz, che aveva disegnato proprio in maniera tale da ‘incastrarla’ con la precedente. Voleva che in qualche modo le due rune interagissero tra di loro, così da donare un certo significato di “protezione dalle tempeste” o comunque dalle intemperie in generale, e soprattutto anche di donare una certa protezione all’acqua e all’umidità a quel foglio. “Canete Runae!” Disse, andando quindi a pensare in maniera non verbale all’incantesimo Impervius così da rafforzare ancora di più quel concetto di ‘impermeabilizzazione’ del foglio, tenendo la propria bacchetta poggiata sull’incastro di rune che aveva generato. Successivamente, sempre con l’utilizzo di Atramenta, avrebbe poi disegnato sul proprio foglio di carta la runa Isaz, isolata dalle altre due, così che le applicazioni magiche che aveva applicato perdurassero, e soprattutto che potesse rafforzare il concetto di protezione. A quel punto, dopo aver sufficientemente applicato delle misure preventive al proprio foglio di carta, il ragazzo ne avrebbe approfittato per iniziare ad immaginare all’animale che avrebbe assunto: doveva essere un animale in grado di volare agevolmente e velocemente, e soprattutto che passasse inosservato e volasse con grande agilità, motivazione per la quale decise di optare per un colibrì. Immaginava molto chiaramente la velocità con la quale sbatteva le ali e che utilizzava per volare davvero con molta velocità, andando quindi a puntare la propria bacchetta sul foglio. Chiuse gli occhi per un istante, così da concentrarsi meglio, per poi enunciare “Chartanimus!”, e nel momento in cui l’incantesimo fosse riuscito, il ragazzo avrebbe ripensato attentamente al percorso che aveva immaginato prima, volendo quindi che il proprio colibrì evitasse le montagne per passare volando al di sopra del lago, essendo impermeabile. “Cursus!” disse, enunciando quell’incantesimo verso la parte frontale del colibrì, e nel momento in cui lo pronunciò cercò di visualizzare al meglio la fucina del fabbro. Per dare una maggiore accuratezza al suo colibrì, tuttavia, decise di utilizzare un altro incantesimo che facesse diventare quel colibrì ‘ossessionato’ da Brugnir, così che potesse raggiungerlo più facilmente. “Craveo Brugnir!” Così facendo, dopo aver eseguito una spirale dall’esterno all’interno in senso orario, cercò di incantare il foglio così che il suo scopo fosse proprio quello di raggiungere Brugnir, volendo creare una specie di ‘ossessione’ nell’animaletto appena animato.
    RevelioGDR
     
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    Per lui quella non era una lezione, il che era veramente un male non solo perchè Blake era indisciplinato già di per se, ma perchè Phil odiava quando lo era, il che rendeva Blake ancora peggio. Insomma, un loop senza fine da cui non uscire mai. Infatti, il ragazzo non fece altro che ghignare quando gli disse che la nave che lo aveva attaccato, comunque, giaceva infondoal mare e che lui era invece solamente ferito, ma allo stesso tempo, un pò gli dispiaceva il fatto che quel bastardo di un biondone densiriano non facesse altro che riuscire a vincere ogni sua sfida. Insomma non era giusto! Era palese che ogni tanto gli facesse bene perdere anche a lui, no? Evidentemente no,ma quando gli furono rivolte quelle parole, Blake sgranò gli occhi. Non hai mai avuto una vittoria schiacciante! Inoltre seppur Jesse ha un suo modo di esprimersi, non è giusto che i punti vengano assegnati ad un'altra persona. Specialmente perchp Liz non si merita il contentino di nessuno. Avrebbe fatto di tutto pur di innervosirlo, era più forte di lui, e non sapeva neanche bene come era nata tutta quella sua ostilità e stima nei confronti di Phil. Ma comunque quelli erano i suoi amici e nesusno dei due meritava un trattamento del genere. Oh. NOn ti ho risposto direttamente alla tua domanda perchè è ovvio che erano rune quelle che muovevano il tutto e conosco quel segno e magia trasfigurativa avanzata perchè mio fratello è sempre stato un secchione ed ho un professore di rune che si aggira sempre con la parabatai di mio fratello in casa e fuori. Oltre al fatto che, in maniera del tutto sorprendente, studio e la trasfigurazione e l'alchimia sono materie che mi piacciono ed interessano particolarmente. Ecco, bastava come risposta. Poi la cosa si fece leggermente più seria e dovette per forza ricomporsi. Il problema era che Blake non era mai stato per le cose scritte, pensate troppo ed anche solo prorgrammate. non era bravo a riflettere su quello che doveva fare, infatti, davanti a tutto quello, aveva fatto l'unica cosa sicura che sarebbe riuscita: distruggere. Lui era fatto in quel modo! Avrebbe usato un bombarda maxima per far cadere giù tutto quell'amaradam e sarebbe passato sopra le macerie. Ma non poteva scrivere quello, quindi dopo almeno un quarto d'ora in cui guardava il soffitto, guardava i suoi compagni, di nuovo Phil e le sue ferite, sfogliando a casaccio il libro di trasfigurazione, decise di mettersi davvero di impegno e cercare di concludere qualcosa, anche perchè la lezione era quasi finita e lui non aveva ancora idea di cosa scrivere. Che poi perchè doveva scrivere addirittura due soluzioni? Sbiffò.
    1. Avrei potuto utilizzare, forse, un Convèrto, per alterare il materiale del tappeto, in maniera tale da renderlo sicuramente più duro, quindi resistente al movimento e di conseguenza, avrei bloccato i uoi movimenti. Inoltre ci avrei inciso una runa fehu, dritta, in maniera tale da rafforzare il mio incantesimo. Quindi avrei utilizzato l'incantesimo Corpus mutatio, per mutare gli incantesimi in piante in maniera tale da rendere almeno lo spazio "aereo" completamente immune. In quanto alle mani di pietra, credo che avrei utilizzato un Reducio, in maniera tale da renderle piccole e di conseguenza non un problema per me.
    2. avrei castato un imperium ed avrei trasferito la mia volontà su quella dei vari oggetti. Oppure avrei tatto semplicemente un incantesimo che potesse annullare completamente gli effetti delle rune che erano stati apposti.
    Non era un granchè la seconda risposta, ma Blake neanche era un granchè nel fare determinati compiti e quello era fin troppo risaputo. Una volta finito di scrivere e "riletto", Blake non fece altro che piegare il foglio in quattro e posizionare ai margini quattro rune: THURISAZ,GEBO,JERA, ALGIZ. In maniera tale che la sua busta potesse essere protetta ma altrettanto fornutata. Castò un Canete runae! Toccando le rune con la punta della bacchetta, e facendolo nella precisa combinazione in cui le aveva incise. Adesso doveva pensare al percorso. Alzò appena la mano. Posso usare qualcosa di reale e vivo? Chiese poi ma senza davvero aspettare una risposta, quindi alla fine fece un fischio molto basso ed attese. Ares si sarebbe presentato sul suo banco ed avrebbe fatto le fusa. Deve arrivare da Brugnir. Veglia su di lui. non farlo avvicinare dai densiriani, lo sai benissimo che puzzano e sono di un'antipatia che pochi conoscono. Passate per il dito di Freya, costeggia il lago fino ad arrivare al tempio di Frey. Ti raccomando non inoltratevi nelle montagne di Ve. è un casino li dentro.Una volta li arriva al porto, e vai in direzione piazza nuova, e troverai il posto dove farlo andare.ok? Aggiunse seriamente sorridendo al suo animaletto. Chartanimus! Sarebbe divenuta una piccola mantide religiosa che si sarebbe messa sul corpo di Ares - qualora fosse arrivato davvero da Blake - Chorium Runae ed una runa Naudiz sarebbe apprsa sul collare dell'animale domestico. Mi fido di te. Aggiunse prima di dargli una piccola carezza tra le orecchie. Cursus aggiunse infine. Ares poteva partire tranquillamente e fare il suo viaggio. Avrebbe protetto quel foglio a tutti i costi. Certo Blake non aveva pensato alla pioggia o ad altro, solamente alla fine ultimo. Sospirò ementalmente pregò che quella piccola mantine, che si sorreggeva nel pelo nerissimo del suo gatto, sarebbe rimasta li, incatenta al collare del felino come lui stesso l'aveva posizionata.
    blake barnes

    "
    Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra
    "

    blake barnes - 19 anni
    Pureblood
    black opal

    code by ©#fishbone

     
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Black Opal
    Posts
    747
    Reputation
    +391

    Status
    🗲
    jpg
    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Philipp non era proprio il tipo di insegnante che piacesse a Jesse, visto che aveva il magico potere di farlo sentire sempre inadeguato, per quanto, in vero, fosse anche una delle ragioni per cui masochisticamente, gli piacevano insegnanti come lui o Ensor, sicché con un sospiro incasso l'insulto del Garlic ed annuì passivamente, conscio del fatto che, in un certo senso, avesse anche ragione, per quanto non lo trovasse giusto. Sentendolo però minacciare lui e Blake, si drizzò "P-prof" poi si ricordò quello che l'uomo aveva detto e sgranò gli occhi, udendo anche la protesta di Blake, al termine della quale si alzò in piedi alzando la mano "Professor Garlic. Non ho nulla da ridire sulla sua valutazione, anche perché capisco che... se mi mangio le parole sono meno preciso... ma.." e a quel punto deglutì, soprattutto per reprimere un uh o due "Da Prefetto, non le posso permettere di prendere a gomme in faccia... o altro Blake Barnes, qualsiasi altro Opale o qualsiasi altro studente" affermò lui, lanciando un lampo gelido dagli occhi "La pregherei di non costringermi a fare rapporto alla preside." affermò infine, sicuro che nessun altro nome al di fuori di Victoria avrebbe mai potuto impensierire uno come Garlic.
    Tornò a sedere e mise una mano sulla spalla di Blake, scotendo la testa "Hai ragione a sclerare, ma lascia perdere, specialmente per me... ho detto cose a caso incasinandomi e lui mi ha punito per questo, non mi sento di fargliene una colpa" ammise lui, rimuginando sopra al proprio insuccesso, con molta frustrazione, ma anche una punta di soddisfazione 'Ho fatto una presentazione migliore di Elisabeth... solo che l'ho detta male... immagino che sarà nera!' e questo, forse, valeva più di ogni altra cosa.
    Philipp parlò dell'animazione a tutto tondo, trascendendo la mera alchimia e concludendo anche con quei coglioni del ministero, cosa che fece vincere un'altra occhiataccia al non-docente, in quanto, al Ministero, c'era l'eroe di Jesse.
    E no, non Morrigan: suo padre 'Non sai niente del delicato lavoro ministeriale, buzzurro!' pensò lui indignato, provando profondo fastidio nel sentir dire certe cattiverie da un uomo i cui principi di disciplina e costanza gli erano così vicini: lui stesso capiva perfettamente l'importanza del perfezionamento, e anzi, trovava che la costanza fosse proprio la sua più grande dote (dopo gli addominali), sicché non ebbe molto da ridire sulla scelta del chartanimus, dovendo però con fastidio ammettere di odiare ed amare assieme quell'uomo così fastidioso.
    'Vabbe, facciamo l'esercizio va' ' si disse lui, prendendo un foglio di carta e scrivendo sopra due possibili impieghi dell'imperium.
    1. Per superare il tappeto animato, avrei potuto impiegare l'Incanto di Animazione Controllata Minore per alzare una parte del pavimento e creare un corrimano cui attaccarmi per non essere sbalzato indietro dalla velocità del tappeto.
    2. Per evitare le mani dalle pareti, immaginando che fossero attivati dalla mia vicinanza al loro raggio di azione, avrei potuto usare l'incantesimo per estroflettere le mattonelle dalla parete e farle guardare in alto, mentre avrei fatto guardare verso il muro quelle del pavimento e del soffitto, cosicché nessuna mi notasse mentre le schivavo

    Inseriete le due soluzioni, Jesse avrebbe riflettuto sulla geografia del luogo, e alla fine avrebbe trovato il percorso secondo lui più sicuruo.
    "Reducio" avrebbe dunque esordito, dimezzando le dimensioni del foglio, andando poi ad agire sulla colorazione della carta "Colovaria, Colovaria" avrebbe detto, rendendo la parte superiore scritta verdognola e la parte inferiere cerulea.
    Il ragazzo avrebbe osservato con cura la colorazione, per assicurarsi fosse omogenea, poi avrebbe recitato la formula più importante "Impervius" disse infatti con un lieve ghigno, servendosi infine della magia regina, immaginando esattamente il percorso che avrebbe dovuto fare 'Supera i giardini, piccolo e veloce, poi tuffati nel lago, tieniti abbastanza in superficie e nuota veloce, sperando che da sopra gli uccelli non ti vedano e da sotto i pesci rimangano confusi dal tuo colore... poi arriva al villaggio e cerca Brugnir' il ragazzo, confidando anche che le dimensioni ridotte potessero aiutare molti uccelli a non vedere il bersaglio, scoraggiando al contempo i più piccoli, puntò infine la bacchetta ed enunciò "Chartanimus" trasformando il foglio, sperava, in un aeroplanino, pronto a schizzare via.
    'In fondo... è qualcosa di spigoloso... chi mai vorrebbe mangiarlo?' si disse lui, speranzoso che il suo compito potesse giungere intero al fabbro, per ricevere una non-gentile valutazione.
    RevelioGDR
     
    .
15 replies since 9/5/2022, 01:00   380 views
  Share  
.
UP