Lezione VERDE&DCAO Biennio

Febbraio 2022

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    Dioptase
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    La parte della teoria poteva sembrava la parte facile della lezione, infatti quando la professoressa Onfroy disse loro quello che sarebbe stato il proseguo capì perchè era stato detto di non mettersi troppo comodi, restare in un aula non era in programma per quella lezione. Sentire come la successiva meta sarebbe stato un ambiente contaminato corrotto non era il massimo, ma se c'era da fare la sua parte l'avrebbe fatta senza alcun problema. Pensò per un attimo a quale gruppo seguire e scelse di andare di seguire la professoressa di Magia Verde. Raggiunse il gruppo e la passaporta che gli fece arrivare al momento del tocco in una specie di bosco, ma non era un bosco comune, era di fatto intriso di magia oscura, un aria molto pesante anche solo nel respiro, alberi che sembrava morti o ormai a un passo dalla morte. Una scena non bella da vedere.

    Che cosa è successo qui?

    Guardò meglio cosa potesse essere e cosa poteva fare poi quando la docente gli fece vedere quei fuochi fatui sapeva che potevano essere un possibile pericolo, era meglio non farli arrabbiare o mettersi nella loro strada. Quei rumori che emettevano tra striduli vari erano un bel fastidio da sentire. Doveva provare a rimettere in sesto in parte quella zona di bosco in cui erano. Si rivolse ai compagni che aveva vicino.

    Io provo a sistemare queste piante, devono tornare verdi come erano.

    A quel punto cercò il suo primo bersaglio, un bell'albero ormai pronto al funerale, ma poteva tornare in vita come non mai. Puntò quindi la bacchetta contro lo stesso e tracciò una spirale con la medesima. A quel punto disse la formula magica.

    Regeneret.

    Osservò come quella pianta riprese vita, tornò un bell'arbusto verde e pieno di vita, così come doveva essere. Ripetette il movimento con la bacchetta facendolo contro un'altra pianta vicina alla precedente. Poi con la stessa importante determinazione disse nuovamente la formula magica.

    Regeneret.

    Osservò anche come quella pianta tornò a vivere, era come se quella spirale che aveva avvolto la pianta era tornata alla salute piena.

    RevelioGDR


    Giada sceglie di stare nel gruppo della professoressa Onfroy e cura un paio di alberi di buona dimensione che ha vicino a se.

    Nome: Incanto Rinvigorente
    Classe: Erboristico
    Formula: Regeneret
    Movimento: tracciare una spirale che avvolga la pianta in questione.
    Effetto: questo incantesimo permette di ridare vita a piante particolarmente sofferenti. Funziona egregiamente con piante babbane, ma può funzionare anche con leggeri disturbi di piante magiche.
    Note: Con Magia Verde I può interessare più di un singolo esemplare, fino ad un’area di massimo 3m2.

    Coraggio: 7

    Empatia: 8

    Intelligenza: 7 (dopo conversione)

    Resistenza: 8

    Tecnica: 7

    Intuito: 6

    Destrezza: 7

    Carisma: 8 (dopo conversione)
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Un proseguimento della lezione che aveva un forte interesse per Harry, passare dal parlare dei fuochi fatui e le leggende che erano legate ad essi per arrivare fino a una parte in cui avrebbero dovuto fare la loro parte. Sinceramente per quanto fosse interessante mettere in sesto un ambiente corrotto facendo parte del gruppo della docente Onfroy fosse una mansione tanto interessante e bella, credeva che il suo posto fosse con il professor Ensor, era più parte di lui così come la materia. Le adorava entrambe ma Difesa contro le Arti Oscure era forse quella che preferiva tra le due. Raggiunse la passaporta che era stata creata per loro poi improvvisamente si ritrovò con tutti gli studenti e gli studentesse della classe in un luogo che era veramente infimo, sembrava essere finiti agli inferi per come era ridotto.

    Accidenti, ma che è passato qui? Un uragano?

    Si guardò in giro per capire meglio, ma era difficile dare una risposta ai suoi interrogativi mentali. Rimase con il gruppo del professore di DCAO quindi cercò di fare la sua parte per far prendere tempo all'altro gruppo, non doveva annientare quei dodici, se non errava nel contare e vedere, fuochi fatui che erano rimasti all'interno di quell'ambiente creato dal professore. Era difficile ragionare sul come affrontarli per distrarli e non per annientarli. Usare il giusto incantesimo poteva essere utile, erano pur sempre delle creature magiche molto potenti. Optò per sfruttare un incantesimo legato al mondo dell'esorcismo. Puntò la bacchetta contro due spiriti che erano più laterali in quel gruppo, si muovevano su e giù come se fossero alla ricerca di un riparo sicuro. Quindi decise di isolarli dal resto del gruppo. Con la bacchetta fece un cerchio in senso anti orario, aveva visto come il sole dava noia a quelle creature. Disse quindi la formula magica.

    Lumos Astralis.

    A quel punto vide come quei due spiriti avevano raggiunto una zona ancora più isolata togliendosi dal fascio di luce che era uscito dalla sua bacchetta. Era giunto il momento di metterli a riposo facendoli diventare inermi. Con la bacchetta puntata contro di essi, tracciò una S in aria e dette una decisa scoccata in avanti. Andò quindi nuovamente di formula magica.

    Salus Templi.

    Dalla punta della bacchetta si generò una sorta di getto di sale bianco che andò proprio contro ai due Fuochi Fatui e sembrò far quello che serviva e aveva ideato nella sua mente per non ammazzarli e far prendere tempo all'altro gruppo.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR

    Harry sceglie il gruppo del professor Ensor poi tiene a bada senza uccidere due Fuochi Fatui tra tutti quelli presenti con il Lumos Astralis approfittando della debolezza verso la luce del sole e l'incanto Salino.

    Nome: Sortilegio della Luce Astrale
    Classe: Astrale
    Formula: Lumos Astralis
    Movimento: Un cerchio in senso antiorario
    Effetto: genera un fascio di luce simile a lumos ma che gode dei potere dell’astro splendente in cielo. Di giorno emette un fascio arancione che può abbagliare e ustionare; di notte evoca un fascio azzurrino che può rendere visibile l’invisibile
    Note: l'effetto e l'efficacia della magia sono in funzione di Carisma, ma risentono anche dell'intuito del PG.

    Nome: Incanto Salino
    Classe: Esorcismo
    Formula: Salus Templi
    Movimento: Tracciare una S e scoccare in avanti
    Effetto: genera dalla bacchetta un getto di sale bianco da esorcismo
    Note: con Cor<25 provoca danni senza malus sugli spiriti; con COR≥25 provoca anche malus quali accecamento o avvelenamento; con COR ≥ 35 provoca danni pieni e malus extra in tutte le creature oscure. In caso si possegga Duello1, si possono attivare effetti aggiuntivi in funzione delle altre proprie skill. Se si possiede Rune1, è possibile usare la magia per tracciare simboli magici o anche un cerchio di sale attorno a sé a scopo protettivo; con Difesa1, si potrà generare una nube di sale attorno a sé a scopo difensivo per un turno; con Poz1, sarà possibile salare un liquido con questa magia; con Elem1, è possibile versare il sale sulla terra per impedire l'attecchimento di piante, anche non oscure; con Div1, rende visibili gli spiriti colpiti anche a chi prima non li percepiva; con Med1, consente di cauterizzare una ferita oscura(ma causa danno pieno); con Ment1 può favorire un esorcismo (ma causa danno pieno); con Tec1 è possibile usare il sale per ripulire dalla magia nera un oggetto.
    Gli effetti sopra descritti, nel caso non si possegga Duello1, si attivano possedendo la skill necessaria, ma di secondo livello.

    Coraggio: 10

    Empatia: 9

    Intelligenza: 09

    Resistenza: 11

    Tecnica: 9

    Intuito: 9 (Dopo conversione)
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    Fu lieto che alla professoressa piacquero le risposte date, le leggende erano come se fossero parte della loro vita, negli Stati Uniti dove era cresciuto la storia babbana era decisamente legata al mondo delle leggende e anche nel mondo magico esistevano eccome, i Fuochi Fatui di fatto erano parte di moltissimi di quelli. Dopo la spiegazione della docente su quello che gli avrebbe aspettati raggiunse la ghianda che era la loro passaporta, toccò la stessa e si ritrovò in un bosco anche peggio di come era stato raccontato, era veramente pieno di magia oscura, un luogo che sembrava essere ormai lontano da quello che era la vita di un bosco o una foresta, una vista alquanto sconcertante da vedere davanti a se. Fece la sua scelta, rimase nel gruppo della docente di Magia Verde per pulire e mettere in sesto quella foresta. Guardò quello che poteva fare, c'era da sanificare l'acqua, le piante potevano essere riportate a vita, e infine notò anche le spore. Il respiro era difficile in quell'ambiente, quello era poco ma sicuro. Decise di optare per fare la sua parte contro le spore emesse dai fuochi fatui, come gli fece notare la professoressa non erano lontani da loro e sperava di non trovarseli per il momento faccia a faccia. Osservò il movimento delle spore e a quel punto decise di giocare con gli incantesimi elementari, poteva essere la base del successo. Puntando quel grosso gruppo di spore davanti a se fece una spirale a tre giri con la bacchetta e dette una scoccata decisa e diretta verso le spore. Disse quindi la formula magica.

    Ventus.

    Dal catalizzatore della sua bacchetta uscì una folata di vento potente al punto giusto che riuscì a spingere lontano da quella zona ciò che aveva puntato. Il resto del gruppo poteva completare il lavoro facendo rivivere le piante.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    James segue la professoressa Onfroy nel gruppo di cura della foresta e opta per sistemare le spore che sono state emesse dai fuochi fatui con il Sortilegio del Vento.

    Nome: Sortilegio del Vento
    Classe: Elementale
    Formula: Ventus
    Movimento: tracciare una spirale a tre giri e scoccare in una direzione precisa
    Effetto: solleva una folata di vento che causa malus ai nemici, in base al valore di Intelligenza del mago che lancia Ventus.
    Note: Incanto Metereologico. Può provocare malus a Destrezza, alla riuscita delle azioni e status Lentezza.
    Se il bersaglio ha Resistenza inferiore di almeno cinque punti all'Intelligenza del mago, può cadere.
    Con Intelligenza >20 la magia si protrae fino al turno successivo. Con Intelligenza >30 l'effetto è considerato Tempraneo.

    Coraggio: 7

    Empatia: 5

    Intelligenza: 5

    Resistenza: 7

    Tecnica: 6

    Intuito: 6

    Destrezza: 6

    Carisma: 7
     
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    Black Opal
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    Non erano male, quelle due materie insieme. A Brooks piacevano entrambe ed era proprio curioso di vedere cosa ne sarebbe scaturito.
    Ma se sperava in una lezione tranquilla, per quanto tranquilla avrebbe potuto essere una lezione di Ensor, si sbagliava di grosso. Aveva appena salutato il proprio migliore amico, che il gemello fece il suo ingresso, avvicinandosi. Era strano da un po' di tempo, se doveva essere sincero. Da quando lui e Nick erano tornati da Bali, quasi non gli parlava e Brooks sospettava di saperne il motivo. Fitz non era mai stato uno da "ti affronto subito e dopo amici come prima". No, lui gli aveva sempre fatto pagare tutto per mesi, silenzi interminabili, occhiatacce, vendette più psicologiche che fisiche. E quando arrivava la sfuriata, se arrivava, il riccio era troppo spossato da quella guerra fredda per portare realmente avanti la conversazione.
    Osservando di nascosto il gemello, si chiese se Nickie gli avesse raccontato quanto avvenuto a Bali e sperò proprio di no, sennò la vendetta sarebbe stata ancora più perfida. Deglutì a vuoto ed in quel momento, come un fulmine a ciel sereno, lo colpì il ricordo dell'ultimo giorno di vacanze prima della ripresa della scuola dopo Natale. Lo ricordava distintamente. Erano tornati dalle vacanze da poco e Nick era a casa loro. Brooks era al piano di sotto con i genitori, ma quando non aveva più visto comparire i due, preso dalla curiosità era salito al piano di sopra. La porta era chiusa, quindi era andato a prendere un bicchiere che conteneva gli spazzolini dei loro genitori, quindi lo capovolse e lo posò contro il muro per ascoltare. Quasi si lasciò sfuggire un gemito terrorizzato quando aveva capito che la conversazione era virata su Bali. Ma man mano che la conversazione proseguiva, si faceva troppo dolorosa per il ragazzo. Aveva riposto il bicchiere e se n'era andato, tornando dai suoi come se nulla fosse stato.
    Aveva cercato di non pensarci, ma non poteva cancellare ciò che aveva sentito.
    Quando aveva visto Amalea entrare, aveva colto la palla al balzo ed una volta finito il test, sarebbe sgusciato dai due, avvicinandosi a lei e cadendo sulla sedia accanto a lei.
    Non era stato eccessivamente complicato; forse la Onfroy era riuscita a mitigare la severità di Ensor e sarebbe stata una manna dal cielo, quella.
    Solamente quando venne tirata fuori la passaporta a forma di ghianda dopo le varie spiegazioni del caso, Brooks osò prendere la mano della dioptase. Toccò la passaporta. Vennero avvolti dal nulla più totale per qualche secondo, finché i loro piedi non toccarono di nuovo il suolo ma stavolta non si trovavano in aula o in posti simili, bensì in... una riserva naturale. Era bellissima o almeno, avrebbe dovuto esserlo. Ma sembrava essere passata della nebbia acida o qualcosa del genere. Non mi piace, è tutto rovinato sussurrò, stringendo la mano di Ama, sentendosi stringere il cuore in una morsa. La radura era veramente messa male ed avrebbe voluto fare qualcosa per sistemare le cose. C'era anche un putrido laghetto.
    Vieni con me? Le domandò, allentando appena la stretta sulla sua mano per permetterle di andare anche con Ensor, se preferiva. Lo stesso Ensor che, wow, li aveva appena protetti da una dozzina di Fuochi Fatui.
    Quindi avrebbero dovuto allontanarsi e, se fosse andata con lui, si sarebbe trascinato dietro Amalea... sennò l'avrebbe lasciata andare.
    Herbivicus sussurrò verso un arbusto bistrattato, nella speranza che ricrescesse bello e forte. Era solamente uno, però Brooks era convinto che fosse giusto così. Si iniziava dal niente ed alla fine si sarebbero trovati con una foresta rigogliosa e ancora più bella di prima. Aguamenti scelse come secondo incantesimo, puntando una macchia di verde con dei fiorellini che sembravano piuttosto sofferenti. Voleva che continuassero a crescere belli come lo erano prima di ciò che gli era accaduto. Era triste vedere la natura in quelle condizioni.
    Brooks O'Connor


    Black Opal
    I Anno
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    Usa Herbivicus e Aguamenti
     
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    Ametrin
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    BENJAMIN D'ANGELO
    Se so cos’è l’amore, è grazie a te.

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    PARLATO - PENSATO - NARRATO
    La doppia lezione in compresenza proseguì e Benjamin ascoltò gli interventi che fecero i suoi compagni trovandosi d’ accordo senza fiatare, ma rimase sorpreso dalle parole di Nick e Edith, una Dioptase che non conosceva bene. Amava la professoressa Onfroy, adorava il modo in cui spiegava fin da quando aveva iniziato l’ Accademia e che avrebbe seguito quel ambito di studio, anche se Ensor non era proprio il suo insegnate preferito, lo doveva ringraziare per averlo fatto crescere. Poi sul suo volto appari un sorriso quando si accorse che il libro delle creature magiche che lui, si era portato dietro, si era aggiornato e notò che c’erano tutte le informazioni utili in caso di necessità sui Fuochi Fatui.

    ‘ Wow! Non sapevo che fosse un libro magico’

    Mentre rimase con gli occhi ancora spalancati per la sorpresa. Dopo essersi ripreso dallo stupore, Benjamin si voltò verso la professoressa Onfroy il quale le ricambiò il sorriso non appena, lei, gli rispose alla domanda che le aveva posto in quel momento.

    “Grazie mille! Professoressa,ne farò tesoro lo prometto.”

    Disse Benjamin mentre osservò in silenzio la professoressa Onfroy battere le mani per far sparire le pergamene e le penne che avevano usato e poi all’ improvviso il suo sguardo celeste si posò sulla passaporta a forma di ghianda che in quel momento era apparsa. Si ricordò che l’ aveva presa anche al primo anno, ma fu una sensazione terribile.

    ‘Non ancora..mi farà sentire male.. di nuovo accidenti! Tanto non mi ci abituerò mai...’

    Pensò Il secondino dallo sguardo celeste ripensando all’ anno precedente quando la dovette attraversare. Prima ascoltò entrambi professori con molta attenzione. Quando arrivò il suo turno di attraversare quella passaporta che prese con la mano destra e appena la toccò sentì l’ ombelico del suo stomaco tirare e poi si accorse che le provocava un forte senso di nausea come se vomitasse. Non era una sensazione tanto piacevole nonostante l’ avesse presa anche l’anno prima. Sperava che finisse presto anche la sensazione di quel terribile capogiro, infatti fu così appena toccò a terra.

    ‘E’ stato orribile ho un grosso mal di testa... lo sapevo che non la dovevo prenderla. ‘

    Mentre fece un ‘ espressione degustata ogni volta che la prendeva la passaporta. Dopoché aprì gli occhi dallo stupore ritrovò a Rothiemurchus, una delle più grandi riserve naturali della Scozia. Sentì i polmoni chiusi per via dell’ aria che c’era, poi con lo sguardo celeste osservò quello che aveva attorno a sé: le piante erano deperite marce come quando la frutta andava a male, ogni pianta era priva di foglie e con i rami rinsecchiti.

    ‘Che cosa è successo qui?’

    Pensò Benjamin mentre si trovava in uno spiazzo un po’ rialzato da dove poteva vedere meglio la situazione e vide un piccolo laghetto che un tempo era stato bellissimo. Fece una scelta dolorosa, decise di rimanere con la professoressa Onfroy per aiutarla rimettere posto quella radura.

    ‘Di certo l’ insegnante Onfroy avrà bisogno d’ aiuto!’

    Così pensò Benjamin con un sorriso stampato sul volto che si allungò sulla sua faccia mentre avrebbe seguito la professoressa Onfroy che camminava sullo spiazzo, finché lei gli fece vedere un gruppo di Fuochi Fatui che emettevano suoni striduli e fastidiosi. Poi lo sguardo celeste si posò sul professor Ensor che l’ aveva protetti da dodici fuochi fatui aggressivi così Benjamin rimase per pochi secondi sorpreso dal gesto.

    ‘Non sarà che anche il professor Ensor ha un cuore...’

    Pensò Benjamin mentre s’ allontanò cosi poté fare qualcosa per aiutare il gruppo. Benjamin era una persona che aiutava chi era in difficoltà. Così si occupò del laghetto che aveva bisogno di una pulita. Cosi si concentrò e cercò di focalizzare nella sua mente il lago con l’ acqua cristallina e infine lanciò l’ incantesimo del Sortilegio dell’ Acqua pronunciando la formula, con la giusta pronuncia e utilizzando la giusta enfasi si sarebbe attivata la magia che aveva scelto pronunciando.

    “Aguamenti!”

    Disse Benjamin mentre fece un disegno di un onda e infine dalla bacchetta uscì un forte gesto d’ acqua che avrebbe ridato vita al laghetto rendendolo come era, poi avrebbe anche utilizzato concentrandosi e focalizzandosi sulle piante che erano rigogliose e infine lanciò l’ incanto dell’ incantesimo della crescita e utilizzando la giusta enfasi si sarebbe attivata la magia che aveva scelto pronunciando.

    “Herbivicus”

    Mentre tracciò un segmento verticale, dal basso verso l'alto Avrebbe fatto crescere la vegetazione accanto al laghetto e poi lasciò fare anche agli compagni del gruppo.


    Scheda - Statistiche - Outfit

    @yuiccia



    Sceglie la prof Onfroy per aiutarla e usa Herbivicus e Aguamenti per rigenerare la radura.
     
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    La saga del lei, lui, l'altro e l'altro ancora continuava imperterrita, persino in contesti dove gli affari di cuore e di chimica non avrebbero dovuto fare il loro ingresso. Eppure, quando gli adolescenti son stati ragionevoli? Rare, rarissime volte. Come un pavone albino, un esemplare bellissimo ma raro. Vi pare che quei ragazzini fossero rari e fuori dal comune? Affatto.
    Comunque la ragazzina accolse il suo migliore amico con un sospirone da cuore infranto e poi risanato, andando un po' contro quello che si era prefissata nella sua mente. Non era mai stata capace di dire no a Brooks, non fino in fondo, neanche quando lui aveva detto che la vedeva come una sorella salvo poi infilarle due metri di lingua in bocca. Ma la sottonaggine, si sa, non ha nulla di scientifico, di razionale, per cui nel momento in cui toccò loro prender la passaporta ghiandosa la Davidson strinse le falangi a quelle del Black Opal, venendo catapultati, con tanto di nausea -che non pensava di poter associare esclusivamente al viaggio magico- in un mondo dove la natura regnava sovrana, nonostante la distruzione. La Dioptase si lasciò andare ad un paio di colpi di tosse, che furono più difficili del solito visto che avvertiva un peso costante sul petto. L'aria era malsana lì, in quel rialzo con tanto di piccolo laghetto che aveva perso i fasti del tempo. In un primo momento non si accorse della presenza delle rune incise sugli alberi, ma rimase affascinata e anche un po' intimorita dal risvolto della medaglia che poteva avere la magia. Alberi marci, acqua putrida, erba ben lontana dal colore brillante cui si era soliti associarla. Lì vi regnava la morte. E morte significava Fuochi Fatui? E come se li avesse evocati la Onfroy avvertì i ragazzi della loro presenza, che rendevano orribile ogni cosa che toccavano. Così come Ensor iniziò a darsi da fare per abbattere le creature. «Professoressa, mi scusi, ma i Fuochi Fatui sono sotto l'effetto delle rune?» Avrebbe chiesto, non interrompendo il contatto fisico con l'O'Connor buono, cercando di catturare l'attenzione della strega. «Non sarebbe meglio liberarli?» Non si sentiva pronta ad affrontare qualcosa di quella portata, ma cercare di rimettere in sesto quel posto sì. A quanto pare il seme piantato da Morrigan il primo giorno di lezione stava dando i suoi frutti nell'animo dei due ragazzini. Fu alquanto naturale quindi supportare l'incantesimo dell'irlandese, in combo con il suo erbivicus, tracciò una spirale in direzione dell'arbusto: «Regeneret!» Poi, dopo il suo aguamenti, avrebbe proseguito con il tracciamento di due cerchi in senso orario e poi una stoccata verso l'arbusto coinvolto precedentemente. «Fortis Incrementum». Sperava che con quelle azioni combinate potessero essere quella famosa goccia che avrebbe potuto strabordare dal vaso, in questo caso però con una accezione positiva.
    Amalea Davidson

    "
    Fill your paper with the breathings of your heart.
    "

    Dioptase
    Corvonero

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    Usa un regeneret ed un fortis incrementis sullo stesso arbusto di Brooks.
     
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    Ametrin
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    L'aria di Hiddenstone faceva bene, persino ai più scansafatiche come lui. Bisognava però sottolineare una cosa che, magari a quelli più svogliati di lui, si poteva facilmente dimenticare: Nathan dimostrava un reale interesse e senso di partecipazione quando e come voleva lui. Poi se in ballo c'erano le sue materie preferite ancora meglio! Il fatto che l'osservazione sul corromperli con il cibo fosse inutile con le creature magiche che avrebbero trattato a lezione fosse corretta era proprio una testimonianza di ciò. Poco mancava che avrebbe preso una bottiglietta, scorporato il pensiero e spedito con gufo celere alla docente di Pozioni. Dubitava però di avere le capacità di riuscirci nel concreto. Ad ogni modo bisognava premiarne l'intenzione, no? Anche perché con Ensor a rivolgersi a lui, Nathan per un momento perse la bussola, visto che non lo stava rimproverando. Non ancora, almeno. Ad ogni modo lo smarrimento sul cosa centrasse con lui l'habitat fu fugato con l'essere tirato in ballo su come rabbonirli in modi che non contemplassero la loro morte. Nonostante il test, la mente di Nathan continuava a frullare sulle parole del docente di Difesa Contro le Arti Oscure, ancor di più quando finirono con l'aggrapparsi ad una pigna-passaporta -«è causale che sia una pigna?» avrebbe chiesto con fare innocente ma sguardo di chi la sapeva lunga- ed arrivare ad un luogo che dire più arido del cuore di Ensor era dire poco. L'aspirante magiveterinario si abbeverava delle parole della docente di Magia Verde, neanche fosse un cristiano che ascoltava il Verbo (si dice così?), storcendo poi il naso all'insistenza di Ensor di voler abbattere le povere creature magiche. Dannazione, c'erano dei sigilli sugli alberi che facevano pensare ad altro, quindi perché non cercare di distrarli mentre gli altri mettevano -o tentavano di farlo- in sesto l'habitat dei poverini? Perciò, incurante delle conseguenze, Nathan cercò di seguire sì Brian, ma di agire a modo suo. Quindi invece di puntare direttamente verso il fuoco fatuo decideva di colpire qualcosa lì vicino che potesse comunque confonderlo, farlo incazzare ancora di più, certo, ma non per questo utile allo scopo di guadagnare tempo. Ad esempio puntò una radice che spuntava dal terreno, proprio usata da uno dei fuochi fatui come supporto, e con la bacchetta vi prese la mira: «depulso!» E poi, però, finì col prendere un'ardua scelta, scegliendo un incantesimo esorcistico che forse non avrebbe avuto senso, ma in un certo qual modo si potevano equiparare i fuochi fatui a degli spiriti? Infuocati e lanciatori di palle infuocate, ma pur sempre spiriti, no? Tracciò una esse e scoccò in avanti in direzione di un paio di fuochi fatui più piccini. «Salus Templi».
    Nathan Parker
    King

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    The biggest misunderstanding about me is that I'm just a bratty, gobby idiot.
    "

    Ametrin
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    Opta per un depulso e salus templi. Sceglie Ensor.
     
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    Black Opal
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    Sapeva che ci fosse stato qualcosa tra il suo gemello e il ragazzino per cui si stava prendendo una colossale cotta? In realtà no, per cui per evitare metagame vari, diremo che Fitz non digerirà tanto la libertà dell'altro O'Connor di toccare il suo Nick, ma non dirà niente in proposito, aggiungendolo semplicemente alla montagna di m che gli riverserà contro al momento di presentargli il conto. Com'era il detto? La vendetta va servita fredda?! Lui preferiva servirla a temperatura ambiente, in uno dei due poli a sua scelta.
    Pensieri che vennero accantonati solo per sentirsi ancor più ringalluzzito dalle sue idee che furono ben accette da entrambi i docenti, compreso il suo Responsabile di casa che ammirava. Forse era uno dei pochi a nutrire quel tipo di rispetto nei suoi confronti, visto che i suoi stessi compagni rosso e neri lo guardavano più con timore che con riverenza. Per cui, una volta superata la fase test, e seguita la trafila per la passaporta insieme a Mc Callister -il gemello aveva deciso di appiopparsi alla sua tipa-non tipa- non ci pensò due volte nel seguire l'Oscuro sterminatore di Fuochi Fatui per quel dì. «Ti va di venire con me?» Una domanda tranquilla, ma che nello sguardo celava ben più di un senso. Quanto ancora sarebbero continuate quel tipo di comunicazioni tra di loro? E com'era possibile in quel luogo di morte, dove persino respirare diveniva difficile, vedere solo del vivo e pulsante interesse per lui? Gli avrebbe sfiorato un fianco, in ogni caso, sia per invogliarlo a seguirlo, sia per accomiatarlo se avesse deciso di proseguire con le operazioni di recupero e messa in sicurezza dell'area. Quanto a lui e ai fuochi fatui, ne puntò uno, optando per un incantesimo animale, con il chiaro scopo di addomesticarlo. «Imposium», seguito poi da un «flipendo», in direzione di un'altra creatura magica.
    Fitz O'Connor

    "
    I etched the face of a stopwatch on the back of a raindrop and I did a swap for the sand in an hourglass.
    "

    Black Opal
    Serpeverde
    Bisex

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    Sceglie Ensor. Usa un imposium ed un flipendo.
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Quando la lezione entrò nel vivo, finalmente Julian si sentì soddisfatto, seppur un po' irritato per non esser stato calcolato più di tanto dai due docenti di cui cercava di attirare l'attenzione.
    La scelta che fece fu quella di seguire Ensor, anche solo per stargli più simpatico di quello che pensava di essergli: sapeva che ad Ensor difficilmente uno studente gli era simpatico, ma lui voleva fare del suo meglio per provarci. Seguì il gruppo attraverso la passaporta, sentendo le ulteriori spiegazioni dei due docenti e annuendo di tanto in tanto, fin quando il professor Ensor non attirò l'attenzione del riccio su un fuoco fauto che provò ad attaccarli.
    «Wow.» - non sapeva se fosse più stupito dal protego del docente dalla nomea pessima o dal fuoco fauto che lanciò quelle gigantesche sfere di fuoco.
    «Beh, all'opera allora.» - disse mentre fece qualche passo in direzione di uno dei fuochi fauti, rimanendo sempre a debita distanza. «Affascinante...» - si trovò a mormorare, dovendosi poi risvegliare quando uno dei fuochi fauti decise di ritentare a lanciare contro di lui una delle sfere infuocate «Dannaz-- Protego!» - cercò di agire rapidamente e se ci fosse riuscito la sfera si sarebbe schiantata con il suo scudo messo su d'emergenza.
    «Quest'accoglienza non è delle migliori...» - bofonchiò tra sé, mentre cercava di apparire agli occhi del fuoco fauto quanto più pacato potesse apparire, nonostante la situazione che lo vedeva affrontare uno spirito.
    Lo vide avanzare velocemente verso di lui, trovandolo sicuramente come una minaccia «Impedimenta!» - tracciò la linea dall'alto verso il basso, per tentare di rallentare i movimenti del fuoco fauto.
    Nel frattempo, provò a spostarsi di qualche passo indietro, tentando di mettere ancora più distanza tra loro. In quel momento avrebbe voluto tanto conoscere qualche interessante incantesimo d'esorcismo. Strinse i denti, doveva andare avanti.
    Tenta un protego per difendersi dal fuoco fauto+un impedimenta per rallentarlo.
    Julian Miller

    "
    Light my fire.
    "
    Studente, I anno - Dioptase

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    |Kàra Onfroy| Docente Magia Verde



    S
    apeva bene in che cosa si stavano imbarcando, era consapevole della condizione critica del luogo ma non mancò di sussultare all'arrivo dell'attacco, facendo appena in tempo a cominciare a pronunciare un Protego quando Brian terminò il suo, lanciandogli un'occhiata di ringraziamento. "State attenti." si assicurò, con gentilezza e la protezione che la caratterizzava sempre, per poi voltarsi e fare cenno ai ragazzi che avevano scelto di unirsi alla sua causa di seguirla, rapidi, per quella che un tempo era una foresta rigogliosa di cui ora rimaneva ben poco di piacevole.
    Giada le era sempre sembrata una ragazza pratica, che andava dritta al punto, e Kàra non potè evitare di notare come la sua tecnica puntasse proprio a risolvere il problema alla radice: la osservò mentre lanciava dei perfetti Regeneret, che portarono le piante a rinvigorirsi all'istante, salvo poi cominciare a dare segni di cedimento subito dopo, non appena alcune spore le sfiorarono. La Docente fece appena in tempo ad aprire la bocca che James intervenne con un Ventus provvidenziale, che allontanò le spore permettendo alle piante di farsi di nuovo rigogliose. La donna sorride, voltandosi appena verso Beauvais. "Ottima intuizione." si complimentò orgogliosa per poi voltarsi verso Brooks. Il ragazzo poteva sembrare uno di quelli che non avevano troppo a cuore lo studio e la scuola, di certo c'erano stati diversi momenti nei quali si era domandata se davvero quella fosse la sua strada, ma non si sorprese troppo nel vederlo così affranto per lo stato di quel posto. Non la sorprese nemmeno troppo vedere il suo impegno che trovò supporto nell'intervento, speculare, di Benjamin D'Angelo, che permise agli incantesimi di supportarsi a vicenda e che riuscirono a far riprendere diversi arbusti, oltre che riportare acqua pulita sgorgare dal terreno. "Complimenti per il lavoro di squadra." confermò ad entrambi per poi osservare Amelea con intensità, colpita dal fatto che fosse stata l'unica a riuscire a mantenere abbastanza calma da fare una simile osservazione. "Hai ragione, come abbiamo accennato prima i Fuochi Fauti risentono molto di ciò che accade intorno a loro e di conseguenza le Rune non fanno certo eccezione. E' bene romperne l'effetto o salvaguardarli, se non altro." concordò con lei, pronta anche ad aiutarla in quella che poteva essere una situazione delicata e complessa, ma tutta la questione degenerò prima che potesse proporle una strategia. L'arbusto che Amalea aveva scelto risentì positivamente della sua influenza, la ragazza avrebbe fatto appena in tempo a vederlo rinvigorirsi prima che tutto intorno a loro cambiasse radicalmente, mentre i Fuochi Fatui emettevano un sibilo inquietante.


    Un tuono scosse la foresta e tutto quanto, per un lunghissimo minuto, venne avvolto da un luce accecante, come quella di un lampo ma ben più intensa. Tutti quanti sarebbero stati costretti a coprirsi gli occhi in qualche modo perchè la luce non gli accecasse del tutto, ma avrebbero potuto comunque sentire l'odore acre delle fiamme, e i più grandi del gruppo avrebbero riconosciuto senza dubbio un Bombarda Maxima, il distruttivo incantesimo usato probabilmente in tutta l'area.
    Kàra avrebbe stretto i denti, cercando di aprire gli occhi non appena il lampo si fosse attenuato, sgranando gli occhi nel vedere il cielo ora di un nero intenso, popolato da nuvole dense e consistenti.
    Lì, sospeso nell'aria appena sopra il lago, ora compariva la sagoma scura di un uomo incappucciato, visibili solo la bacchetta e due occhi luminosi, che sembravano tutto tranne che cordiali. Prima ancora di chiedersi chi fosse Kàra sfoderò la bacchetta, lanciando un incantesimo di un verde intenso che sembrò arrestare l'avanzata delle fiamme, ma era palese lo sforzo anche solo dai lineamenti contratti della docente. "Chi sei, che cosa vuoi da questo posto?" ringhiò Kàra con rabbia, nella posizione e nel tono una severità che nessuno dei presenti le aveva mai sentito usare prima, era chiaro che sarebbe stata pronta ad usare qualunque arma a sua disposizione per fermarlo.
    "Sciocchi mortali, voi non capite che dove c'è distruzione nasce anche il potere." ringhiò di rimango la cupa figura, cercando di aumentare l'intensità del fuoco, certo che la donna non avrebbe potuto resistere a lungo, e sicuramente sottovalutando tutto i presenti, cosa che la Docente di Verde non sembrava intenzionata a fare.
    "Non possiamo permettergli di vincere, dobbiamo mettere in sicurezza questo posto." cercò di spronarli, a loro scegliere se agire sull'ambiente circostante o dedicarsi alla tetra figura, di cui però la donna sembrava già starsi occupando, almeno per il momento.
    I Fuochi Fatui, per tutta risposta, sembrarono ancora più turbati da quella nuova presenza e cominciarono a muoversi sempre più rapidi, diffondendo più spore, muovendosi tra gli alberi come impazziti: erano chiaramente spaventati e calmarli avrebbe dovuto essere una delle priorità.


    PARLATO - ASCOLTATO - NARRATO
    bymars





    Attendente la risposta di Brian Ensor prima di postare.
     
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    Brian Ensor | Docente DCAO
    Gli studenti si divisero in due gruppi esattamente com'era stato loro consigliato. Quello che si unì a Brian fece il possibile per fermare i fuochi fatui e, nonostante le criticità del momento, doveva ammettere che il risultato fu ottimale.
    Orbis! Un vortice di energia radiante allontanò i quattro fuochi fatui non coinvolti in combattimento. Gli occhi del docente si posarono verso tutti i membri del suo gruppo, soffermandosi un lungo istante se Nathan. Prima o poi capirò perché i meno meritevoli poi son quelli che hanno le idee migliori. Per quello che era l'obiettivo della prova il Salus Templi fu estremamente apprezzato. Anche Wood ha usato il medesimo incantesimo. Sospirò mentre fece cenno ai ragazzi di avvicinarsi. Non cantate ancora vittoria, avverto del potenziale magico nelle vicinanze. Effettivamente l'aura magica del professore percepiva qualcosa di oscuro nelle vicinanze, qualcosa che parve entrar in scena nell'immediato.
    Sectumsempra! Il bersaglio dell'incantesimo era proprio il docente, il quale agitò rapidamente la bacchetta. Protego Horribilis! Nel mentre l'incantesimo del mago oscuro impattava contro la barriera del docente, Brian ruotò il suo sguardo in direzione degli studenti. Io lo terrò impegnato, voi fate qualcosa per renderlo inoffensivo.
    Questa foresta oramai è il nostro territorio. Abbiamo bisogno di questa foresta per i nostri esperimenti, andatevene e avrete salva la vita. Brian non si scompose minimamente. La figura era incappucciata e anche gli studenti chiunque poteva nascondersi dietro di essa. Non credete a una sola parola. Dimostratemi cosa avete imparato per tutti questi anni. Forse un uomo saggio avrebbe suggerito agli studenti di tramortirlo, ma non ucciderlo. A Brian francamente della questione non interessava e nell'immediato un suono acuto risuonò tra le orecchie di tutti.
    Altri fuochi fatui giunsero a raccolta. Ve n'era uno per ogni studente. Fate attenzione a loro, ma rimanete concentrati. La vostra priorità è lui! La barriera del docente intanto ancora lottava per rimanere intatta contro l'incantesimo oscuro.
    Ogni fuoco fatuo avrebbe tentato di ostacolare come possibile le azioni degli studenti o, quanto meno, di proteggere il mago che li aveva chiamati a raccolta.



    RevelioGDR



    Scadenza: 1 marzo alle 23:59
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    Sembrò che quella tattica fosse vincente, aveva optato per un Ventus per eliminare in parte le spore, e notò con piacere che riuscì anche a dare una grossa mano al resto dei compagni, era piacevole come cosa. Le spore non sembrarono più fare quel lavoro di inversione che stavano facendo fino a quel momento. Le parole della docente lo fecero sorridere di piacere, era importante per se stesso, per il gruppo e per la casata far bene a lezione. Quel clima di pace durò poco, all'improvviso un tuono entrò nella loro mente, nella loro vista e soprattutto nell'ambiente circostante, dalla potenza di esso gli toccò chiudere momentaneamente gli occhi, poi quando gli riaprì notò come fosse stato un incantesimo, ma non sapeva distinguerlo. Vide poco lontano un qualcosa che sembrava essere una sagoma di una persona, ma le uniche cose visibili erano la sua bacchetta magica e degli occhi quasi luminescenti, era impossibile non notarli. Era difficile distinguere chi fosse, ma faceva alquanto paura. Volle dare manforte alle parole della docente, era giunto il momento di un maggiore impegno e mettere in sesto ancora di più la natura che era vicino a loro. Se prima aveva diretto la sua attenzione sulle spore decise di dedicarsi alle piante e alla natura. Diresse la bacchetta contro l'albero che aveva vicino, poi fece due cerchi in senso orario, dette una stoccata decisa verso il suo obiettivo e disse la formula magica.

    Fortis Incrementum!

    A quel punto avrebbe fatto la stessa cosa con un albero di medie dimensioni alla sua sinistra, voleva far crescere anche quello al meglio. Fece lo stesso movimento con la bacchetta, poi una nuova stoccata contro l'albero da lui ora puntato e nuovamente la formula magica.

    Fortis Incrementum!

    Sperava che dalla bacchetta potesse uscire un getto di aria calda, una sorta di ventata piena di calore che potesse aiutare gli alberi nella loro crescita.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    James prova a usare l'Incantesimo Serra Improvvisata contro due alberi a lui vicini, uno alla destra e uno alla sinistra.

    Nome: Serra improvvisata
    Classe: Erboristico
    Formula: Fortis Incrementum
    Movimento: Fare due cerchi in senso orario con la bacchetta, poi dare una stoccata verso la pianta.
    Effetto: Dalla bacchetta uscirà una forte ventata calda che permetterà alla pianta scelta come obiettivo di crescere in maniera molto rapida. In pochi minuti una pianta può guadagnare una decina di centimetri in più nella sua grandezza. Fa un effetto come se fosse una serra potenziata.
    Note: E' un incantesimo non dannoso per le piante, il calore che emana verso le piante gli permette di crescere rapidamente quindi è consigliato principalmente per le piante più piccole. Non è consigliato invece per le piante carnivore.

    Coraggio: 7

    Empatia: 5

    Intelligenza: 5

    Resistenza: 7

    Tecnica: 6

    Intuito: 7

    Destrezza: 6

    Carisma: 8
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Aveva tentato di curare le piante con un incantesimo decisamente adeguato dal suo punto di vista, a prima vista tutto sembrò andare per il meglio, ma poi all'improvviso le piante sembrarono quasi patire quasi immediatamente, ma però vide come la folata di vento lanciata da James, il ragazzo della casata di Ametrin, riuscì a spedire via quelle spore che erano il problema principale. Quelle piante furono rinvigorite, non poteva che essere soddisfatta delle sue mosse e azioni. Quel cielo che sembrava già cupo prima divenne improvvisamente una specie di bufera, un forte rumore e un fulmine furono un immagine che divenne realtà, le toccò anche chiudere gli occhi per come era forte quel fulmine. Quando fu capace di riaprire gli occhi, il cielo era diventato pieno di nuvole nere e dense. Davanti a loro si palesò come un figura di una persona, ma di essa si vedeva solamente occhi e la bacchetta. La professoressa sembrò molto preoccupata e si mise all'opera per difenderli. Loro dovevano curare ancora l'ambiente, di sicuro i docenti avevano più forza e potenza magica di loro, non c'era dubbio. Annuì a quelle parole poi si mise all'opera. Se in prima istanza aveva lasciato perdere le acque era giunto il momento di aiutare anche quella parte di natura. Prima puntò puntato la bacchetta verso un corso d'acqua di modeste dimensioni vicino a loro. Disegnò con la bacchetta una specie di onda e disse la formula magica.

    Aguamenti.

    A quel punto avrebbe nuovamente puntato il corso d'acqua e ripetendo lo stesso movimento, quindi disegnando ancora un onda, poi sarebbe andata a dire la formula magica.

    Aqua Eructo.

    Il suo scopo era chiaramente purificare quell'acqua.

    RevelioGDR


    Giada prova a usare il Sortilegio dell'Acqua per purificare l'acqua del fiume, poi sempre sullo stesso corso d'acqua prova a usare l'Incanto Acquasgorgante.

    Nome: Sortilegio dell'Acqua
    Classe: Elementale
    Formula: Aguamenti
    Movimento: disegnare un'onda
    Effetto: Genera un forte getto d'acqua dalla bacchetta
    Note: con Intelligenza > 25 è possibile modificarne concentrazione salina e temperatura; con Intelligenza > 30 è possibile deviare il getto.

    Nome: Incanto Acquasgorgante
    Classe: Elementale
    Formula: Aqua Eructo
    Movimento: Disegnare un'onda
    Effetto: Genera acqua nel punto di impatto del fascio di energia sprigionato dalla bacchetta. L'acqua non fuoriesce dalla bacchetta, ma zampilla dal terreno.
    Note: con Intelligenza > 25 è possibile modificare la composizione salina dell'acqua; con Intelligenza ≥ 35 si possono produrre getti d'acqua bollenti o gelidi; con Intelligenza ≥ 45 si possono generare più gayser (danno cumulativo e non distinto: permette di colpire più bersagli o ampliare comunque la zona di azione)

    Coraggio: 7

    Empatia: 8

    Intelligenza: 7

    Resistenza: 8

    Tecnica: 7

    Intuito: 6

    Destrezza: 7

    Carisma: 8
     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Il cielo divenne improvvisamente scuro, un colpo di un fulmine fu funesto nell'aria. Quel fulmine colpì come "fulmine a ciel sereno". Improvvisamente gli toccò chiudere gli occhi da quando era forte quella cosa. Non sapeva cosa fosse successo o cosa stesse accadendo. Appena riaprì gli occhi invece era chiaro che tutto ciò era legato a un incantesimo, un Bombarda Maxima. Ma non sembravano essere soli, a poca distanza una figura rimase a mezzo, era una sagoma di una persona, ma quello che era maggiormente visibile era una bacchetta magica e un paio di occhi che erano un colpo per chi li guardava, una figura che metteva paura, e la bacchetta confermava che era una persona, dato che le creature magiche non le possedevano e non potevano averle. Vide come il professore fece la prima mossa nel difendersi da quella persona, lui si che era un vero esperto degli incantesimi, gli sarebbe piaciuto diventare un giorno come lui. Quando chiese anche a loro di fare la loro parte nello sconfiggerlo sapeva che non poteva tirarsi indietro, non lo avrebbe mai fatto. Puntò quindi la bacchetta contro la persona che gli stava attaccando, quindi disegnò una spirale con la medesima in senso antiorario, poi disse la formula magica.

    Incarceramus.

    A quel punto avrebbe tentato nuovamente l'offensiva, quindi avrebbe dato una stoccata verso la sagoma della persona che era contro di loro. Poi avrebbe detto nuovamente la formula magica.

    Expulso.

    Sperava che ciò potesse fare tanti danni a colui che gli stava attaccando, seppur non fosse semplice.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR

    Harry prova a usare la fattura imprigionante e l'Expulso contro il mago oscuro che gli sta attaccando.

    Nome: Fattura Imprigionante
    Classe: Offensivo
    Formula: Incarceramus
    Movimento: Disegnare una spirale in senso antiorario
    Effetto: Genera delle grosse funi dalla bacchetta che avviluppano la persona o la Creatura Magica contro cui è lanciato l’incantesimo
    Note: con Tecnica > 25 possibile decidere il materiale delle funi tra quelli non magici. Con Magitecnica 2, è possibile realizzare anche funi con materiali magici.
    con Coraggio > 25 le funi infliggeranno il dolore (generalmente metà del dado al netto di bonus e malus); con Intelligenza ≥ 35 le funi possono inibire la magia del mago.

    Nome: Expulso
    Classe: Offensivo
    Formula: Expulso
    Movimento: Stoccata in direzione dell'obiettivo
    Effetto: Schiantesimo di media potenza, se applicato su un oggetto potrebbe farlo esplodere.

    Coraggio: 10

    Empatia: 9

    Intelligenza: 09

    Resistenza: 11

    Tecnica: 9

    Intuito: 9

    Destrezza: 09

    Carisma: 10
     
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    Ametrin
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    BENJAMIN D'ANGELO
    Se so cos’è l’amore, è grazie a te.

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    PARLATO - PENSATO - NARRATO

    In quel momento Benjamin fu sorpreso gli occhi che Giada aveva usato l’ incantesimo Regeneret, James l’ incantesimo Ventus per spazzare via le spore, mentre Brooks, insieme a lui avevano fatto rigenerare con i loro incantesimi il posto rendendolo migliore di prima. Si accorse che avevano fatto un ottimo lavoro entrambi.

    “ La ringrazio Professoressa.”

    Disse Benjamin mentre osservò in silenzio Amelea che era rimasta calma durante la situazione, poi Benjamin notò che i Fuochi fatui stavano emettendo un sibilo inquietante. All’ improvviso gli arrivò alle orecchie un tuono che gli fece fare un salto e poi una terribile scossa che si sentì per tutta la foresta per un lunghissimo minuto avvolgendola in una luce fortissima che gli sembrava come un abbagliante di una macchina e fu costretto a coprirsi gli occhi con le mani per non rimanere accecato. Le narici si storsero per via dell’ odore acre delle fiamme che sentiva in quel momento e poi Benjamin riconobbe subito l’ incantesimo Bombarda Maxima che aveva distrutto probabilmente tutta l’ area.

    ‘ Non è possibile.... è davvero quello di Incanto....è talmente terribile.... se gli altri potessero darmi una mano visto che mi occupo dei Fuochi Fatui. ’

    Mentre alzò gli occhi celesti verso il cielo che gli fece spalancare senza pensarci troppo e notò subito: era coperto da nuvole dense e consistenti di colore nero come se dovesse piovere. Una figura misteriosa era comparsa sopra al lago che sembrava un uomo incappucciato con uno sguardo crudele che metteva paura.

    ‘ Ma doveva spuntare sta cosa proprio ora? ‘

    Pensò Benjamin mentre gli faceva paura, ma non troppo un po’ di spavento quella figura gliela aveva procurato però! Poi Benjamin in quel momento fece un respiro profondo dove gli fece ritrovare la calma mentre in quel istante capì che era arrivato di cambiare strategia. Era il più grande del gruppo e doveva tentare di fare qualcosa per poter calmare i Fuochi Fatui che sembravano molto agitati da quella strana creatura. Mentre la sua mente calma aveva quei pensieri.

    ‘ Vediamo se il mio intuito è buono stavolta... proviamo se uso due incantesimi per i fuochi Fatui utilizzando FreddiFiamma e Sabbiatomba forse funzionano... in questo caso...’

    Pensò l’ Ametrin mentre cercò completare la prova finale insieme al gruppo. Cosi Benjamin mantenendo la calma come gli era stato chiesto si concentrò puntando la bacchetta e focalizzando le fiammelle dei fuochi Fatui per cercare di calmarle pronunciando con la gusta estasi.

    “Flammalgeo!”

    Disse mentre sperava che la prima cosa era stata giusta da fare prima di poter procedere ad isolare le piccole fiammelle senza far del loro del male. Mantenendo ancora la calma, puntò con la bacchetta concentrandosi sul terreno focalizzandosi sull’ asfalto e pronunciando la formula con la giusta enfasi.

    “Cumtello!”

    Disse Benjamin mentre cercò di isolare le piccole fiammelle che scappavano. Quando ebbe finito, lasciò lavorare anche gli altri del gruppo.



    Scheda - Statistiche - Outfit

    @yuiccia



    Benjamin cerca di calmare le fiammelle agitate con Flammalgeo e Cumtello
     
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