Kāra Onfroy

Kára Onfroy

Carattere. Kāra appare, a primo acchito, come una persona posata, molto spesso silenziosa e tranquilla indipendentemente da ciō che le sta accadendo intorno. Nonostante il suo carattere pacato, la sua presenza emana una certa autoritā e non č comunque usuale che le persone la scambino per una persona debole o passiva: anche nel silenzio sa essere autorevole e meritevole di rispetto, anche quando non sta facendo nulla di concreto per imporsi. Non č una persona che tende a voler ricoprire necessariamente un ruolo da leader, piuttosto non disdegna il lavoro in solitaria e non le dispiace essere lei quella che tiene tutto sotto controllo. Sa essere precisa e ama le cose perfette, motivo per cui tenda ad essere spesso piuttosto fissata col lavoro e la produttivitā. Sopratutto in ambito professionale sa essere alquanto testarda, quando decide di fare qualcosa č impossibile convincerla del contrario. Puntuale e precisa, č sicuramente una ragazza affidabile e che non farebbe mai qualcosa senza essere sicura che sia la cosa migliore da fare.
Sa essere comunque severa, sa come far rispettare le regole pur senza basare la sua educazione sulla violenza o l'arroganza. Per quanto non si esprima mai in modo violenti o troppo bruschi, sa come farsi rispettare e guadagnarsi fiducia e rispetto delle persone che la circondano.
Alle volte dimentica se stessa in favore del proprio lavoro e dei suoi doveri, tende anche a sacrificarsi spesso per il bene degli altri. Ha sempre avuto una naturale propensione all'insegnamento, dal momento che le piace l'idea di condividere le proprie conoscenze con gli altri.
E' una persona pių pratica che studiosa, le piace sperimentare con le proprie mani quel che fa piuttosto che perdere ore e ore a studiare sui libri, per quanto sia stato comunque necessario per portarla fino a qui. La maggior parte delle sue conoscenze derivano dai suoi tentativi ed esperimenti, che le hanno permesso col tempo di acquisire una certa abilitā nella cura delle creature magiche e nell'erbologia, seppur abbia comunque dovuto affrontare bene o male degli studi. E' un'appassionata di antichitā, mitologia e vecchie credenze e per questo ha recuperato molti testi antichi su Denrise e in generale su vecchie tradizioni e usanze.
Tende ad essere portata per l'ascolto pių che per le grandi conversazioni, le piace offrire il suo aiuto agli altri ed č sempre disponibile per chiunque abbia bisogno del suo aiuto. Dal momento che ha spesso condiviso le sue conoscenze per aiutare alcuni abitanti di Denrise, č portata per cercare di fare del suo meglio per servire il prossimo.

Fisico. Kara ha trent'anni, č nata in Inverno e conosce queste informazioni solo grazie a dei rituali divinatori. E' una donna dall'aspetto giovane e quasi etereo, spesso viene scambiata per mezza sirena per via della sua bellezza quasi eterea, nonostante per lei la bellezza non sia mai stata degna di particolare attenzione ha un aspetto acqua e sapone che la rende ancora pių simile ad un essere magico, intoccato da vanitā o accessori estrosi. Ama vestire di nero e sorride raramente, la sua pelle č pallida, quasi diafana, nonostante per via della sua passione per le erbe stia spesso al sole tende a coprirsi sempre con vari strati di vestiti per evitare di prendere colore e di bruciare la sua pelle cosė chiara. I suoi occhi sono azzurro chiaro, quasi color ghiaccio, e nonostante abbia quasi sempre un'espressione gentile non serve altro che un lieve movimento degli zigomi per renderli severi o addirittura taglienti. Nonostante non sia una persona che parla molto, da piccola parlava ancora meno tanto che alcuni abitanti del suo villaggio a lungo l'hanno creduta muta, e quasi nessuno avrebbe saputo descrivere la sua voce se non utilizzando la parola "flebile". Le labbra carnose sono rosee in modo naturale, ma troppo spesso secche tanto che č sue abitudine incresparle il meno possibile e cospargerle continuamente con un burro di mandorle e nocciole coltivate da lei stessa.
I capelli sono lunghi e castani, quasi lisci e solo talvolta leggermente mossi, se asciugati alla leggera brezza autunnale o primaverile. La sua carnagione chiara presenta poche imperfezioni, solo qualche neo che spunta sovente e poche sporadiche lentiggini in estate. E' leggermente pių alta della media, magra, dalle forme sinuose ma appena accennate, non abbondante in nessun posto ama fare bagni di notte in una fonte nascosta della quale ubicazione non ha mai parlato con nessuno, č fermamente convinta che sia proprio quell'acqua, caricata di potere femminile dalla luce della Luna, che lascia la sua pelle cosė liscia e pare rallentare il suo invecchiamento.

nome&cognome // Kāra Nome che deriva dalla mitologia nordica, una valchiria dell'Edda, scritta da Helgakviđa Hundingsbana II. Nell'epilogo dell'opera si dice che, secondo una credenza pagana, una vecchia favola, ci fosse la possibilitā che le persone potessero reincarnarsi dopo la morte. Si crede quindi che le valchirie Sigrun e Helgi, dopo la loro dipartita, si fossero reincarnate, una in una nuova Helgi e l'altra nella figlia di Halfdan, ovvero Kara. Significa selvaggio o burrascoso, in lingua vichinga.
Onfroy. Non avendo una propria famiglia, non si puō dire che sia un vero e proprio cognome e comunque č utilizzato in maniera singolare. In scandinavo significa "colui che porta la pace", ed č spesso utilizzato come nome per i figli maschi ma il padre adottivo di Kāra ha pensato di utilizzarlo per lei.
data&luogodinascita // Non si conosce la sua data precisa di compleanno, č nata con ogni probabilitā in inverno, e anche il luogo preciso č sconosciuto. Per comoditā lei e Albert han sempre festeggiato il 21 dicembre, durante Yule (Natale vichingo).
casata&annoscolastico // Ex tassorosso.
allineamento //Legale Neutrale (LN): il Giudice, agisce come gli suggeriscono le leggi, le tradizioni o il suo codice d'onore personale. L'ordine e l'organizzazione sono di vitale importanza per lui, poiché egli crede o nel suo ordine e vive quindi secondo un codice preciso, oppure nell'ordine collettivo e prende parte a sistemi governativi fortemente organizzati.
stato di sangue // Mezzosangue.
professione // ha lavorato per la maggior parte della sua vita nel piccolo forno di Albert, per poi cominciare a praticare come erborista mentre studiava per poter diventare docente ad Hidenstone (se passerā il provino ma infondo č brava a gestire gli Snasi).
curiositā // La sua pianta preferita č la quercia; Non č raro che prenda sotto la sua ala protettiva creature magiche ritrovate in giro o abbandonate e per lei č sempre difficile non tenerle con se; il suo animale da compagnia č un Demiguise, Metcalfe, che risulta particolarmente bravo nel comparire a scomparire a suo piacimento.
Bacchetta: legno di salice, scaglia di Maride, 12 pollici.

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āra nasce in circostanze sconosciute, in una famiglia mista che le permette di nascere quindi come mezzosangue. Dei suoi primi anni di vita si sa molto poco in realtā, lei non ricorda assolutamente nulla e non ha, ad oggi, incontrato nessuno che possa illuminarla circa il suo passato, ma molte persone al villaggio di Denrise hanno creato svariati pettegolezzi per riuscire a spiegarsi il suo arrivo, tutti ugualmente infondati. C'č chi sostiene che sia stata rapita dalle arpie, seguendo le vecchie leggende che volevano queste creature attratte dai bambini, e chi invece č convinto che sia stata lei stessa a liberarsi dei genitori in tenera etā e che si sia cresciuta da sola. Vi starete chiedendo, ora, perchč nessuna di queste versioni metta Kāra in ottima luce? Beh, come č facile da immaginare una bambina orfana, arrivata dal nulla in un villaggio come quello di Denrise, senza memoria e evidentemente senza famiglia, di certo non ha fatto subito una buona impressione. La piccola Kāra, al tempo, era una bambina di 4 anni, piuttosto magra e ben poco propensa al dialogo, silenziosa e attenta e sempre sulle sue. Nessuno č mai riuscito a capire da dove venisse, nemmeno anni dopo, ma se non altro le persone hanno col tempo imparato ad accettarne la presenza e convincerci. Sicuramente se non fosse stato per Albert, il burbero fornaio che al tempo lavorava in una delle antiche botteghe del villaggio, la piccola Kāra sarebbe finita a fare compagnia ai cani randagi.
ALbert ha quindi deciso di prendere la piccola orfana sotto la sua ala protettiva, seppur in modo graduale: ha cominciato offrendole goffamente un rifugio per la notte e poi, dal momento che la bambina si dimostrava collaborativa e pronta ad aiutarlo, le ha proposto di restare con lui. Albert, dopotutto, conosceva che cosa significasse essere isolati e allontanati: cresciuto come MagoNo, ha sperimentato fin dalla giovane etā che cosa significasse essere quello diverso e di conseguenza non ha faticato ad empatizzare con quella creaturina spuntata dal nulla. I due hanno trovato in fretta la loro chimica e hanno cominciato a costruirsi un rapporto solido e duraturo. Kāra cominciō a crescere in fretta, a diventare via via pių sciolta, meno timida, per quanto sempre selvatica: dimostrava di apprezzare molto pių i boschi dello stesso villaggio, e rimaneva una ragazzina di poche parole, forse anche perchč il dialogo tra lei e Albert era comunque ridotto all'osso.
E' proprio durante una delle sue esplorazioni nel bosco che ha incontrato una delle persone pių importanti della sua vita: una ninfa. Le due si sono incontrate per caso, durante una delle passeggiate di Kāra alla ricerca dei primi funghi autunnali per una delle preparazioni di Albert, e di certo non č stato semplice approcci, ma col tempo hanno cominciato ad incontrarsi sempre pių spesso. Sono passati anni prima che Kāra venisse a sapere che quella stessa ninfa aveva avuto un ruolo fondamentale nel permetterle di arrivare a Denrise sana e salva, e di certo il loro rapporto non ha fatto altro che sedimentarsi sempre di pių, diventando un'amicizia duratura e profonda.
Albert č stato il primo a spingere Kāra ad approfondire la conoscenza della sua magia, non appena ha compreso le sue capacitā, e ha fatto di tutto per riuscire a mandarla a studiare ad Hogwarts. Malgrado lei non fosse inizialmente propensa ad allontanarsi dalla ninfa, dai suoi boschi e dal patrigno, alla fine non č riuscita ad evitarlo ed ha cominciato a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria.
La sua passione per le piante e le creature magiche non č nata comunque in mezzo ai banchi di scuola, ma piuttosto durante l'estate, quando si perdeva ad esplorare i dintorni di Denrise, grazie alle conoscenze che ha appreso sperimentando con le sue mani e mettendosi in gioco. In particolare, quando aveva quattordici anni gran parte del villaggio di Denrise, Albert compreso, cominciō ad ammalarsi in modo sistematico, mostrando sintomi simili all'influenza ma molto pių intensi, in alcuni casi in particolari alquanto preoccupanti. In quell'occasione, quando molte persone non sapevano cosa fare, Kāra fu spinta cosė tanto dalla necessitā di trovare una soluzione da lavorare con tutta se stessa ad un antidoto, ovviamente aiutata da un'altra curatrice esperta della zona.
Dopo quell'esperienza ha cominciato a comprendere fino infondo quanto le piacesse aiutare le persone e quanto potesse essere brava nel farlo attraverso le erbe. Insieme al suo desiderio di aiutare le persone, ovviamente, č nata anche la sua passione nell'aiutare qualsiasi altra creatura vivente -come se prima non portasse qualsiasi esserino che riusciva a salvare in casa, facendo impallidire ogni volta Albert, che perō infondo non faceva nient'altro che borbottare e lasciarla fare...! Una delle creature che ha salvato č il suo attuale compagno di avventure, Metcalfe: i Demiguise, per quanto creature diffidenti, non sono cosė difficili da addomesticare e lui ha scelto volontariamente di rimanere al suo fianco, dimostrando un aiutante efficace e intelligente.
Kāra quindi, crescendo, ha continuando a coltivare la sua passione per l'Erbologia e la Cura delle Creature magiche, cominciando a credere sempre di pių che quello potesse essere il vero scopo della sua vita. Anche se non č molto sicura che la parte della docente faccia per lei, č convinta che potrebbe davvero essere un valore aggiunto per l'Accademia e aiutare attivamente i propri studenti.
E la ninfa, vi starete chiedendo? Kāra ha cercato di salvare la poverina da un incantesimo che l'ha legata per sempre ad un albero, un'edera in particolare, che Kāra ora porta sempre con sč.