Amalea Davidson

nome Amalea, una delle varianti del nome Emily, significa gran lavoratrice dalla mente curiosa.Un nome decisamente profetico.
cognome Davidson, banalissimo cognome che condivide con una buona percentuale di persone nel mondo.
luogo di nascita Ayr, Scozia
data di nascita 04 marzo 2006
razza umana
ex scuola Hogwarts, Corvonero
casa Hiddenstone Dioptase
stato di sangue mezzosangue
stato sociale benestante
allineamento neutrale malvagio
famiglio Georgette, una civetta delle nevi
curiosità
• Ama il Quidditch ma non ha mai avuto il coraggio di salire in sella su una scopa davanti a tutti, figurarsi presentarsi ai Provini;
• Fondamentalmente studia un po' tutto ma è solo nelle materie che più l'appassionano e la coinvolgono che dà il meglio di sé;
• Ha una buona estensione vocale ed una discreta intonazione ma si ostina a cantare solo sotto la doccia;
• Ha dieci nipotini che dice di mal sopportare ma per cui venderebbe ogni singola parte di sé;
• Apprezza tutto ciò che contiene carboidrati ma ha anche una insana passione per i cavoli;
• Ha tre nei sul seno sinistro che se uniti danno vita ad un triangolo scaleno;
• Se qualcuno dovesse chiederle cosa volesse cambiare di lei risponderebbe "tutto", ma in realtà non cambierebbe proprio niente nel momento di farlo.

♔ carattere ♔

♔ fisico ♔

Se dovessimo paragonare Amalea ad un animale questo sarebbe senza dubbio un felino, precisamente un gatto nero obeso che la maggior parte del genere umano tenderebbe ad evitare, persino cambiare strada pur di non far incrociare i loro destini, fondamentalmente per una questione di apparenze e superstizioni. E questo succede anche con lei. Se il povero piccolo felino non è ben visto per via del colore del suo pelo come sinonimo di cattivo auspicio, ciò che più allontana le persone comuni da lei è la sua fisicità ben al di là degli stereotipati e comuni canoni di bellezza.
Il fatto di non essere accettata dalla società per il suo aspetto esteriore ha portato la Davidson a chiudersi in un carattere tutt'altro che facile da gestire, soprattutto quando non vi è un minimo di confidenza con un'altra persona, svettando per essere ironica -un'arma dal doppio taglio, che non sempre è compresa e che finisce per lo più col ferirla- ambiziosa, permalosa ed anche un po' altezzosa, in quanto gioca molto sui punti di forza per nascondere quelli più deboli e fragili, come quello di sentirsi perennemente sola anche se circondata di gente.
Sebbene sia una fervida sostenitrice del "non fare agli altri ciò che non vuol esser fatto a te" e di cercare di andare sempre al di là delle apparenze, alla fine finisce col dare lei stessa delle etichette seppur non lo ammetterebbe neanche sotto tortura.
Concludendo, si potrebbe affermare come la personalità della strega viva di un fortissimo paradosso tra quello che vorrebbe essere -libera, non giudicata, se stessa- quello che in realtà è -insicura, saccente e un pizzico petulante- e come la vedono gli altri, ovvero brutta, un po' banale, a tratti insulsa. Ma, d'altro canto, è piuttosto ovvio che sia così viste le numerose maschere che indossa a protezione del suo io più fragile.

Dimenticatevi fisici scolpiti, longilinei ma con le curve giuste al posto giusto. Dimenticatevi cosce sode, toniche e forti. Dimenticatevi quei numeri che a lungo hanno perseguitato le donne -giovani o vecchie che fossero poco importa- perché qui non sentirete taglie trentotto, 90-60-90 o le classiche strafighe patinate che si sentono dei piccoli anatroccoli. No qui avrete carne, grasso, in eccesso su di un corpo comunque alto per essere di una ragazzina di soli quindici anni. Qui non ci sono ventri piatti e pieni di cubetti ultra definiti, ma solo addome adiposo e fianchi larghi. Qui troverete una normalità che è stata a lungo demonizzata, derisa e allontanata.
Amalea Davidson è una giovane strega, metà scozzese e metà messicana, che ha preso il colore delle iridi, l'altezza e l'incarnato pallido dalle radici paterne e tutto il resto dalla genetica materna. Fianchi larghi, spalle un po' strette, cosce tornite ed un seno fin troppo generoso.
Ecco, solitamente quando si pensa ad una donna brutta si ha sempre l'idea di un essere femminile da un viso talmente brutto dove basta infilare un bel sacchetto di carta per non essere visto. Con Amalea il sacchetto però sarebbe stato uno di quelli giganti neri che dai piedi l'avrebbero dovuta coprire fino al seno, giusto per essere un po' meno cattivi perché il suo viso è in realtà molto armonioso oltre che terribilmente espressivo. Due grandi occhi, leggermente allungati, di un intenso azzurro, con sfumature verdi, tendente al blu dei mari in tempesta; un nasino delicato nella curva e nella punta che armonizza comunque un viso tondeggiante e privo dei classici zigomi alti e ben definiti ed, infine, una bocca sensuale, carnosa con il labbro superiore a richiamare un piccolo cuore. Ecco, se si dovesse giudicare l'aspetto di una persona solo dal suo viso Amelea Davidson sarebbe davvero bellissima, peccato però che siamo nella realtà e quella parte al di sotto del suo mento vale e purtroppo la identifica fin troppo bene.

Amalea nasce dall'unione di Duncan Davidson, fulvo scozzese, Tassorosso e Guaritore presso il San Mungo, e Rocío Hernández Garcí, figlia di terza generazione di una coppia di messicani, Corvonero e giornalista per la Gazzetta del Profeta. In realtà, a voler essere sinceri, è la quarta ed ultima dei figli della strana coppia e anche quella meno, come dire, cercata dai due. Infatti, la sua nascita è dovuta ad una disattenzione oltre che alla credenza per la donna di essere entrata in menopausa, tanto da evitare qualsiasi tipo di contraccettivo la notte dei festeggiamenti del venticinquesimo anniversario di matrimonio.
Per i quarantacinquenni fu piuttosto strano riprendere ad avere a che fare con pannolini, pappette e rigurgiti, tanto che approfittarono dei tre figli grandi -Mike, 20 anni; Mathias, 18 e Molly di 16- per coinvolgerli nel suo processo di crescita, tanto che per Amalea erano cinque i genitori invece di due. Tutto sommato l'esistenza della famigliola Davidson era abbastanza tranquilla vista la carriera di successo dei due adulti, cui si unì Mike come ministeriale presso l'Ufficio di Cooperazione Internazionale, Mathias come Spezzaincantesimi e Molly come Medimaga, giusto per continuare le tradizioni di famiglia. Da sempre cocca e mascotte della famiglia, le veniva praticamente concesso tutto fino alla nascita di Isabel, prima figlia di Mathias. Con l'arrivo dei nipoti, infatti, la piccola Corvonero si sentì esclusa tanto da rifugiarsi nel caldo abbraccio dato dal cibo, portandola ad aggravare già una conformazione fisica lontana dai canoni e più portata alla formosità, scatenando quindi un rapporto malsano con la bilancia, un disturbo alimentare e delle importanti oscillazioni di peso. Al momento ha programmato l'ennesima dieta, fissata ovviamente per un lunedì anche se non ha ancora specificato di quale mese e quale anno.
Gli anni ad Hogwarts, tra i bronzo-blu, hanno aumentato non solo il suo bagaglio culturale e la sua fame di conoscenza, ma anche affinato il suo naso alla ricerca del gossip più succulento o la minima traccia per lo scoop degno di un Pulitzer. Da grande infatti vorrebbe fare la giornalista, con il sogno di divenire editorialista per la Gazzetta del Profeta, uno dei più importanti quotidiani del mondo magico. Forte della sua decisione, dopo i G.U.F.O., si trasferirà all'Accademia di Hiddenstone, dopo essersi innamorata del percorso G.E.M.M.A. in Magisprudenza e Commercio, per l'indirizzo giornalistico.