Il Passaggio

Leah Branwen

La voce aveva lasciato la ragazza stordita, mentre reggere lo sguardo dell'Ippogrifo iniziava a diventare faticoso anche per il suo cuore selvaggio, ma non poteva lasciarsi bloccare così, dovevano reagire, tutti, uniti.

Mia stava subendo l'offensiva dell'Ippogrifo senza pietà, e Leah sentì montare dentro di sè una furia micidiale; Nessuno avrebbe infierito un attimo di più sui suoi amici.

Si mise di fronte alla prefetta (di nuovo):

Mia! Prendi una delle caramelle che ho in tasca e mangiala! Ti restituirà un po di energie (forse!)

Una volta fatto ciò, avrebbe puntato la bacchetta versa l'animale, mentre la mente le gridava

Foolle! Fooolleeee!

e, focalizzandosi sulla gemma sulla sua fronte, avrebbe gridato:

Carpe Retractum!

Se tutto fosse andato bene, una cordicella bianca avrebbe dovuto portare l'animale da Leah... o, molto probabilmente, viceversa.

In ogni caso, senza cambiare bersaglio, avrebbe castato un secondo incanto, forse più stupido del primo, soprattutto quando stai per far imbestialire l'ippogrifo che ti sta arrivando addosso (o viceversa, rip)

Circumrota!

Quindi gridò a Mia

Creare nuovi cuscini piumati e incidere tatuaggi carini sul professor Olwen potrebbe funzionare!!

E perchè no, una preghierina verso i dadi da parte del player potrebbe aiutre.

"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stats

Howard H. Van Leeuwen

Avevano scagliato una serie di incantesimi che aveva avuto davvero un grande effetto su quelle due creature, e presumibilmente Howard avrebbe potuto davvero utilizzare un momento per riprendersi e per recuperare le energie in seguito alle cure che aveva fornito al suo amico Cameron. Era stato davvero un incantesimo molto forte, che indubbiamente aveva prosciugato una parte delle energie magiche del ragazzo, e di conseguenza aveva bisogno di un momento di riposo per riprendere le proprie energie e per essere del tutto in grado di apportare nuovamente delle cure con lo stesso incantesimo dopo poco. Lo sguardo andò quindi sulla grande abilità dei suoi compagni, i quali erano riusciti ad eseguire delle combinazioni elementali davvero particolarmente stupefacenti, tanto da portare il prefetto ad acclamarli con grande gioia. “Bravissimi ragazzi, continuiamo così!” E, dopo aver detto quelle parole, il ragazzo sarebbe rimasto nuovamente indietro, chiaramente non al centro del combattimento, andando successivamente a riprendere un po’ di respiro e a riposarsi un minimo, così da contribuire successivamente a tutto il resto della lotta.
Il ragazzo ascoltò le parole di Cameron, un ragazzo che indubbiamente si era distinto per la propria abilità in lotta, ed il fatto che in quel momento avesse dato delle direttive sicuramente era un motivo di fierezza e di orgoglio in Howard. Alle sue parole il prefetto accennò in primo momento un solo movimento con il capo, al quale successivamente accompagnò delle parole indubbiamente confortanti e piacevoli, cercando allo stesso tempo di rivolgersi a tutti. “Forza ragazzi, attuiamo questa strategia, tentiamo di unire le nostre forze ed agiamo con coraggio! L’intelligenza ci fa pensare le combinazioni, e con audacia noi le attuiamo in battaglia, nel nome dei nostri predecessori Dioptase saggi e valorosi!” Ed in quel momento il ragazzo si strinse la spilla da prefetto che aveva al petto, andando successivamente a rivolgere la propria attenzione verso Aidan. Si diresse velocemente verso di lui, pronto ad aiutarlo con l’incantesimo che in quel momento aveva sbloccato, andando successivamente ad eseguirlo con tutta la calma e la minuziosità di cui era sempre stato dotato, cercando di mostrarsi allo stesso tempo abile ed elegante. Tracciò dunque una linea obliqua lentamente nei confronti del ragazzo, andando successivamente ad enunciare il nome dell’incantesimo. “Vulnera Sanetur!” E, successivamente, puntò gli occhi contro la gemma che splendeva nell’occamy, ripensando a ciò che aveva vissuto nella visione ricevuta poco prima. “Forza Dioptase, dimostriamo il nostro valore nel nome degli antichi, dell’isola e di questa accademia.”

Ametrin

Gli ametrini erano la casata dei competitivi, ma anche dei coccolosi, e questo forse aveva portato i giovani a sommare nella maniera erronea i loro talenti, tentando una gara di coccole con il loro sedicente docente e l'ippogrifo, con risultati non proprio entusiasmanti (per dirla alla Lancelot).
Intanto, anche la battaglia con l'ippogrifo proseguiva, non prima ovviamente di aver soccorso la prefetta a terra: Leah offrì le proprie caramelle alla ragazza, che ne trangugiò sei rapidamente e senza far storie. Non si accettavano cose dagli sconosciuti e non si mettevano cose altrui in bocca, certo, tuttavia era probabile che Mia, dopo gli incresciosi avvenimenti (già ampiamente biasimati da questo snaso) ad opera della mancanza di decenza di Liz e Cameron, fosse oltre queste indicazioni di massima e ciò non la punì.
Le rune risuonarono col suo corpo, tanto che in bocca non solo sentì l'energia magica fluire in lei, ma avvertì la forma di ciascuna runa, come se fosse un nuovo tipo di sapore.
Riconobbe Ansuz, Othila, Berkana e le seguenti, ma la sua consapevolezza andò oltre ad esse e si estese alle rune alle pareti, ove riconobbe Othila all'inverso con Thurisaz ed altre rune in una conformazione che non credeva di aver mai visto prima, ma che improvvisamente fu a lei chiara: un primo cerchio vietava gli incanti offensivi; un secondo quelli elementali. La presenza di Thurisaz infine forse spiegava i lampi che avevano colpito precedentemente i suoi compagni: erano attirati dalle magie vietate.
Sarebbero state informazioni importanti da comunicare, ma al momento Leah stava tenendo occupata la bocca di Mia e quindi i suoi protetti dovettero fare da sé: Ben assalì con incanti offensivi l'ippogrifo dopo che l'Imposium di James lasciò il mezzo-pennuto del tutto indifferente, fornendo comunque l'assiste a Leah per tentare di attirare a sé la pietra, finendo invece lei attirata, alla creatura, cosa che la spinse ad una mossa disperata: nel mentre il Farfallum Explodit di James assaliva l'ippogrifo, la ragazza tentò di ruotare la pietra, forse per sfilarla, ottenendo come unico risultato quello di far urlare la creatura, che si imbizzarrì sulle zampe posteriori.
Intanto, Adamas affrontava Lancelot, e un po' anche sé stesso (almeno la propria dabbenaggine (?)).
In effetti non sono lui, ma sono comunque una proiezione della sua immagine, e posso garantirti che anche il vero professore apprezzerebbe
Il tono della luce/ombra appariva disteso, tranquillo, proprio come quello di Lancelot, eppure nonostante ciò sul campo infruiava la battaglia; certo, i danni maggiori li aveva provocati l'ippogrifo, ma tutte le rune incise dal docente alla fine avevano rivelato il loro uso, provocando danni elettrici a molti sventurati, al punto da fare infuriare, e a ragione, Adamas, che aggredì l'uomo prima con l'elemento vento, poi quello ghiaccio, provocando dei danni alla creatura, che incassò con un verso gutturale, fino a farlo ritrarre, il che forse instillò sollievo in Adamas, che ben presto venne smorzato dal continuare a lamentarsi dell'uomo, la cui colorazione, progressivamente, virò verso il violaceo.
Non... importa se... prenderai il controllo su di me: sono forti... ce... la faranno lo stesso... a prendere la pietra prima di te
L'ombra non pareva star parlando con Adamas o l'ippogrifo, ma con qualcosa nella sua testa, qualcosa che stava combattendo. Per un istante parve osservare il Capitano, parendo lanciandogli un ultimo sguardo gentile e speranzoso, poi, come, come se fosse stato premuto un pulsante, parve perdere qualsiasi emozione e attaccò.
Una Lagus rosso sangue comparve dolorosamente sul fianco di Adamas, fungendo come catalizzatore per la punizione folgorante delle rune tracciate precedentemente, che investirono con una scarica ad alto voltaggio il ragazzo.
Anche Benjamin e James furono colpiti dalla scarica elettrica, il tutto mentre l'ippogrifo si era levato in aria, aggredendo con una folata di vento James, sbattendolo lontano, per poi dedicarsi interamente a Leah.
Un nuovo scambio di sguardi vi fu tra i due, ma questa volta la furia dell'animale era talmente palpabile, talmente profonda, che qualcosa nell'ametrina si spezzò, e quando ella esitò, anche solo per una frazione di secondo, su di lei si abbatté un tuono di una violenza quasi inaudita, che aveva solo un precedente: ciò che aveva gettato a terra e nella disperazione Mia.
Poteva Leah sopravvivere a qualcosa che aveva quasi ucciso una ragazza del terzo anno? Vedendo la punizione tonante crollare su di sé ella fu certa di no, ma improvvisamnete la sua protezione costituita dal gomitolo schizzò in cielo, intercettando e assorbendo parte di quella furia elettrica, che andò ad abbattersi su di lui meno violentemente.
La biondina si ritrovò ugualmente stesa a terra, prona, coperta di brividi dalla testa ai piedi, sconvolta di essere andata così vicina a perdere la vita, pur essendosela, almeno per il momento, cavata.
Mia, intanto, pareva essersi un poco ripresa: non stava bene, ma era in grado di alzarsi e non tremare più come una foglia, neanche di fronte all'immagine dell'ippogrifo che iniziava a sfaldarsi come nebbia, assomigliando sempre più ad un oscuro fantasma, che poi iniziò a dispiegare le ali, volandos sempre più in alto, come richiamato da qualcos'altro.

Black Opal

I Black Opal avevano fatto gruppo.
La cosa era così sconvolgente che avevano persino scoppiato la copia di Brian, il che (ammesso che lui non venisse mai a scoprirlo) era un'ottima notizia, anche se che docente di difesa potevi essere se non ti accompagnavi a qualche bestia pericolosa?
Il threstral e le tre puffole stavano ancora seminando il panico e il fumo per la caverna, provocando malessere in molti dei presenti, che dovettero essere rapidamente gestiti.
Jessica decise che fosse ora di portare la pioggia in mezzo a tutto quel fuoco; l'idea era valuta, tuttavia la sua esecuzione era certamente non semplice: non erano all'aperto e lei non era una docente di magiastronomia, comunque nonostante il fumo, una nuve bianca si andò a formare in alto, iniziando poi a far cadere stille d'acqua che progressivamente placarono almeno il fumo, con gran piacere per le corde vocali sue e di Jesse.
Liz da tutto questo non è che avesse molto di cui festeggiare, data la sua simpatia per gli altri due, e le sue magie non parvero invertire la tendenza: il vento colpì la puffola a lei più vicina senza però abbatterla, mentre la gemma proprio non pareva volerne sapere di strapparsi dalla fronte della creatura, anche se, ora, osservandola meglio, ella avrebbe notato una strana aura nera addensarsi attorno a lei, quasi il male stesso la stesse inglobando.
Unica consolazione per la ex-prefetta fu che il bullacapite tanto biasimato di Harry fallì, mentre la sua azione di protezione verso Jesse funzionò quanto bastava per generare un getto sotto alla puffola e farla sfrigolare e strillare, interrompendone la rotazione e dando il tempo a Blake di finire ciò che aveva iniziato l'amica con la puffola a loro vicina e schizzare verso Jesse.
La distanza tra la sua magia e il prefetto era troppo grande per colmarla col ghiaccio, tuttavia l'azione di Harry, coadiuvata dai fulmini di Brooks, consentì al Barnes di raggiungere il suo migliore amico senza ustionarsi ulteriormente. La sua azione protettiva non parve avere particolari effetti, del resto lui non era nato per curare il prossimo, tuttavia la sua vicinanza parve rincuorare Jesse, che prima si dedicò alle sue ferite, alleviandole sensibilmente e permettendogli di spuzzare un discreto getto d'acqua sulla terza puffola, che a sua volta sfrigolò furiosa, avvicinando poi il ragazzo e esplodendo in una vampa di calore che lo sbattè indietro, ustionandolo sul dorso della mano sinistra.
Privo della sua focosa protezione, il threstral dispiegò le ali e si sollevò in volo tentando una fiammata su Jessica, la quale, anche perché protetta dai residui del suo flammalgeo, non subì alcun danno, a differenza di Elisabeth, che nuovamente si trovò investita da un raggio nero emesso dalla gemma, che la sbalzò indietro lasciandole nel corpo la sensazione del gelo della morte. Le tenebre che aveva notato intorno alla creatura, intanto, si erano espanse, trasformando il Threstral in una creatura sempre più fatta di fumo, che improvvisamente iniziò a dirigersi verso l'alto, fuggendo.

Dioptase

Come insegnava il povero zio Ben, da grandi poteri derivavano grandi responsabilità, e certamente le magie "Maxima" non potevano trovarsi all'ultimo anno di Hidenstone solo perché erano le più difficili, ci doveva essere di più: erano complicate.
Ad ampio raggio, stancanti, poco controllabili, erano magie che ponevano un mago contro i propri stessi limiti e difetti, richiedendo la massica cura, perché esponevano tutti ad un rischio concreto, incluso l'accavallamento e l'annullamento reciproco.
La lezione pareva essere stata appresa sulla pelle stessa dei dioptasi: Regina si era fatta più attenta, Howard aveva deciso di prendere in mano anche l'umore del gruppo, Lilith e Julian avevano smesso di trapanare i timpani a tutti; Nicholas non stava più venendo molestato da nessuno, nel mentre Aidan non citava Gylla da almeno due post e Cameron aveva smesso il ruolo di bullo per avventurarsi nella strategia.
Aidan redarguì vocalmente il non-docente e poi seguì la strategia di Cameron, del resto, come notò anche Nicholas, non c'era molto altro da fare se non proseguire e insistere sull'unica cosa che al momento era apparsa logica ed efficace e così fu: le fiamme del ragazzo distrussero il golem e sciolsero il ghiaccio, togliendo una pericolosa arma dalle mani del sedicente Samuel e lasciando ampio campo agli altri: Nicholas richiamò ancora le acque, le quali vennero elettrificate alla magia di Regina, friggendo letteralmente la coppia dei nemici, dando tutto il tempo ad Howard per curare Aidan e riportarlo in forze, nel mentre Cameron chiudeva l'assalto con un nuovo Glacius, che intrappolò i due.
Bella strategia accennarono le due voci unite Un vero peccato che giunga... quando siamo troppo stanchi per resistere ancora...
E fu così che Samuel si accasciò ed iniziò a lampeggiare nel mentre i suoi colori si facevano via via più torbidi e neri, così come le tenebre che avvolgevano la gemma sulla fronte dell'occamy.
Samuel allungò una mano e toccò la creatura e fu un lampo di luce, al termine del quale davanti ai ragazzi si trovava una copia dell'Occamy, enorme e grigia, e priva della gemma sulla fronte.
L'originale si fece via via più piccolo e liquido, iniziando poi a risalire le pareti, come se chiamato da altro, nel mentre la copia(-carbone) emetteva un grido così acuto da costringere tutti a tapparsi dolorosamente le orecchie, nel mentre la sua figura si accresceva sempre più. Tra quelle urla, comunque, una voce flebile si sarebbe potuta sentire.
Prendete la gemma prima che arrivi a Lui
Qualsiasi cosa avesse travolto l'ombra di Samuel al punto da farlo strafigurare in un Occamy gigante, pareva aver mantenuto un ultimo barlume, sufficiente a lanciare loro un monito e ricordare che la prova non era ancora superata e che il premio se la stava battendo di gran carriera.