Lezione di Incantesimi - biennio

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    35.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"


    36.
    Lunedi 14 dicembre.
    Le giornate passavano sempre più velocemente quando il Natale era vicino.
    Era quasi metà del mese e si sentiva la voglia di voler dare una pausa a quella che era la prima parte della scuola. I ragazzi del primo ce la stavano mettendo tutta per ambientarsi, ancora un po’ spaesati dai ritmi e dalle abitudini cambiati. Quelli del secondo, invece, erano cresciuti e spesso apparivano quasi più maturi di quelli degli anni successivi. Eva li osservava giorno per giorno e vedeva in loro molto potenziale seppur doveva ammettere che ci fossero tante cose da imparare e soprattutto tanta strada da fare per molti di loro.
    Tuttavia si riteneva soddisfatta di tutto quello che i suoi occhi vedevano giorno per giorno per giorno in quei giovani che varcavano la soglia della sua aula. Dal primo giorno di settembre, ad oggi, aveva fatto caso a quanti studenti avessero preso un po' più di confidenza anche nell’nell’entrare in aula senza tenere la testa bassa. Quello era uno dei suoi obiettivi fin dall’inizio della sua carriera e poteva ritenersi soddisfatta quando quei sorrisi esplodevano sul volto dei suoi studenti mentre oltrepassavano la porta.
    Una cosa a cui teneva ancora di più per il loro bene e la loro crescita era la loro istruzione e la loro capacità di affrontare sfide sempre nuove, spesso più grandi di loro, proprio com’era accaduto anche questo 31 Ottobre. I ragazzi finiti in infermeria erano stati tanti, tuttavia meno di quelli che lei temeva di dover curare e questo l'aveva rincuorata.
    Era per questo, quindi, che aveva deciso di programmare quella lezione speciale per il biennio, unendo i due anni e decidendo di affrontare uno degli argomenti più ostici, a suo parere, della magia.
    Per questo motivo, sulla lavagna dell'aula c’erano due parole scritte con elegante scrittura: magia elementale. Quello era uno degli argomenti tanto cari ad Eva e spesso teneva lezioni sul controllo e la consapevolezza degli elementi.
    Oggi era proprio una di quelle lezioni e lei aspettava che i suoi studenti entrassero in aula per prendere posto. Era seduta alla sua scrivania, mentre correggeva i compiti del triennio, talvolta sorridendo di quello che vi era scritto.
    Ogni studente che si sarebbe affacciato a lezione, avrebbe ricevuto un sorriso e un buongiorno dalla docente, con un tono caldo e amorevole.
    Sui banchi di ogni studente vi era una pergamena e quattro pietre colorate: bianca, rossa, verde e azzurra. La pergamena era poggiata su di esse con le istruzioni della docente che riportavano tali parole:

    Carissimi studenti,
    Come potete leggere dalle parole alla lavagna oggi affronteremo un argomento molto importante e verrete messi alla prova, sotto la mia guida. Vi pregherei di non toccare le pietre fin quando non ve lo dirò.
    Inoltre, se vi sentite pronti vorrei sapere la vostra risposta ad almeno due di queste domande: cos’è la magia elementale? Quale e perché è l’elemento che credete più utile per un incantesimo? Cosa vi spaventa maggiormente dell’utilizzo di una magia elementale?
    Ricordate, non ci sono risposte giuste o sbagliate, quindi non abbiate timore.
    Eva Ivanova


    Con un po' di attesa ma eccoci qui.
    La lezione del biennio di incantesimi può avere inizio e voi non dovete far niente se non entrare e dare una piccola risposta a a quello che Eva vi ha scritto.
    Voglio avvisarvi che le scadenze di queste lezioni, salvo imprevisti, saranno:

    17 Dicembre
    21 Dicembre
    4 Gennaio


    Così da avere un po' di respiro durante le feste. L’ultima scadenza sarà lunga in quanto la prova pratica chiederà una vostra maggiore attenzione essendo molto personale, per questo voglio che prendiate il tempo di cui necessitate.
    Bacini

    Ps. Se avete dubbi o domande, non esitate a scrivermi ♡
    Scadenza: 17 Dicembre 2020, ore 23,59
    Eva Ivanova

    34.
    "
    Pensa, credi, sogna e osa.
    "
    Doc. Incantesimi, Resp. Diop

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    Benjamin D' Angelo
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    Era l’inizio del mese di dicembre: Era lunedì 14 quando l’ orologio segnava le ore 8.00. Benjamin aveva aperto gli occhi azzurri e si alzò dal letto infilandosi le pantofole che i genitori adottivi gli avevano regalato per il suo undicesimo compleanno e andò verso il bagno dove c’era la doccia che lo aspettava così entrò chiudendosi. Si spogliò mettendo i panni dentro al cesto di vimini che si trovava sotto al mobile. Dopo essersi spogliato entrò facendo attenzione a non cadere mettendosi un tappetino anti scivolo. Benjamin con un gesto della mano destra si chiuse all’interno dell’ anta della doccia. Sulla mensola con la mano sinistra appoggiò sia il bagnodoccia al profumo muschio bianco e lo shampoo ultradolce. Dopo essersi bagnato riprese in mano il bagnodoccia e si insaponò il corpo. Più tardi perse lo shampoo mettendolo un po’ sui capelli bagnati e si formò una bella schiuma e poi si sciacquò tutto e alla fine si vestì con la divisa e appena fu pronto uscì dal dormitorio per andare a mangiare qualcosa. Dopo aver finito ripulì il vassoio e poi si avvio verso la sua prima lezione che stava per iniziare e appena arrivò si guardò attorno e vide la lavagna con la scritta “ Magia Elementale ” e i banchi pieni di quattro pietre ciascuno e le istruzioni su una pergamena.

    ‘ Oh! Che bello oggi imparerò qualcosa di speciale. Spero solo di riuscirci essendo la mia prima lezione.’

    Pensò Benjamin mentre entrò in aula salutando con educazione la professoressa con un sorriso:

    “ Buongiorno! Professoressa. “

    Disse il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli biondi, mentre si sedette sul primo banco vicino alla finestra per ottenere una visuale maggiore e prese la pergamena srotolandola e cosi facendo cominciò a rispondere alle domande poste dalla professoressa.

    “ La magia Elementale si basa sull’ uso dei quattro elementi. Si chiama col nome di “Catena Monoculare e per chi non lo sa esistono poi anche in natura e sono i seguenti: l’Acqua, Aria, Fuoco e Terra. ”

    Finì di scrivere la prima risposta alla prima domanda prima di proseguire con le altre due rimaste. Le avrebbe fatte entrambe sperando che le risposte sarebbero state almeno giuste così cominciò a scrivere:

    “ L’ elemento più utile per un incantesimo secondo me è l’ Acqua perché nonostante sia uno dei elementi fondamentale visto che è una sorgente vitale per il pianeta. Vengono anche associati i seguenti animali come ad esempio: Il Cancro, i Pesci e Scorpione. Le persone sotto questi segni sono molto intuivi.

    Concluse di nuovo prima di passare all’ ultima domanda che la professoressa gli aveva proposto.

    “ Non riuscirci subito oppure sbagliare pronuncia dell’ incantesimo che apprendi durante il corso dell’ anno.”

    Aveva risposto a tutte a tre le domande, aspettando gli altri compagni di corso. Era davvero curioso di saperne di più sull’ argomento cosi aspettò che la professoressa iniziasse a parlare.



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    Benjamin entra nell' aula salutando la professoressa educatamente e si guarda attorno e poi si sedette nel banco vicino alla finestra e rispose alle domande della professoressa


    Edited by Benjamin D' Angelo - 15/12/2020, 13:15
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Era arrivato un altro lunedì. A scuola cominciava a sentirsi aria di Natale ed Aidan cominciava a sentirsi meno Grinch del solito. Era strano per lui, perché in quel periodo preferiva fare Harakiri col puntale dell'albero di natale piuttosto che fare regali di natale abbracciare, baciare i parenti che venivano a fare visita a casa durante le vacanze. Non poteva rimanere a scuola, dato che i genitori lo obbligavano sempre a tornare a casa, per le vacanze, quindi doveva sopportare gli abbracci, i baci...e soprattutto le domande scomode dei parenti (le sapete tutti, dai).
    Perché quest'anno non si sentiva il Grinch? Semplice. Perché dal primo giorno che mise piede ad Hidenstone aveva conosciuto persone interessanti, simpatiche e soprattutto carine. Lì non si annoiava mai, si divertiva a stuzzicare gli altri compagni, si divertiva a scherzare...ma soprattutto aveva trovato una persona in particolare con cui aveva legato davvero tanto e con cui amava passare del tempo. Non immaginava di trovare una persona così e ne era sorpreso e ringraziava la fortuna ( o quello che era) per avergliela fatta conoscere. Quindi quest'anno non gli importava nulla degli abbracci, dei baci e delle domande scomode. Era così in pace con se stesso che era disposto a sopportare con più tranquillità le vacanze di natale, perché nulla poteva rovinare la sua...felicità.
    Dopo tutta questa noiosa introduzione torniamo a noi.
    Quindi Aidan era tranquillo. Ed in attesa dell'inizio delle vacanze doveva iniziare il lunedì con una nuova lezione: Quella di Incantesimi, con la professoressa Ivanova. E quale miglior buongiorno se non quello di sapere che seguirà una lezione con quella grandissima gnocca donna che era la Professoressa Ivanova?
    Grazie a tutto quello che gli stava capitando ed al fatto che si sarebbe rifatto gli occhi con la prof di incantesimi, Aidan si era svegliato di buonissimo umore.
    Si era alzato, aveva indossato la sua divisa e si era diretto in sala grande per la sua consueta colazione. No, non quella classica inglese. Aveva optato per due cornetti alla nutella ed un cappuccino. “Menomale esiste la crema di nocciole anche nel mondo magico” aveva mormorato con la bocca piena di un grosso pezzo di croissant.
    Finita con calma la colazione (per fortuna non è uno che non riesce a svegliarsi e quindi è sempre puntuale), si diresse verso l'aula di Incantesimi.
    Lì salutò la professoressa, salutò gli eventuali compagni che erano arrivati prima di lui e raggiunse il suo banco. Lì trovò un foglio di pergamena e delle pietre colorate. Prima di prendere la pergamena guardò la lavagna.
    “Magia Elementale...” lesse le due parole, particolarmente interessato e poi abbassò lo sguardo su ciò che c'era sul banco. Si concentrò soprattutto sulle parole scritte sulla pergamena, leggendola più volte e pensando a cosa rispondere.
    Appena scelse le due domande a cui rispondere, cominciò a scrivere.

    La magia elementale è un ramo della magia che utilizza gli elementi come parte principale di un incantesimo. Sappiamo tutti che gli elementi sono Aria, Acqua, Terra, Fuoco (ma anche elettricità e ghiaccio). Ed Ognuno di questi ha una sua serie di incantesimi che hanno una loro specifica utilità. Io, personalmente, mi trovo molto bene con questo ramo della magia. Non perché sono bravo ad usarli (ci sarà ancora molto da imparare), ma perché mi piace il fatto di usare gli elementi come modo di attacco o di difesa contro un nemico.
    Riguardo alla seconda domanda, “quale e perché è l'elemento più utile per un incantesimo?” trovo che ogni elemento ha la sua utilità per un incantesimo. L'aria, l'elettricità e il fuoco potrebbero essere utili come incantesimi di attacco, essenzialmente. Mentre terra, aria e ghiaccio potrebbero essere utilizzati maggiormente per gli incantesimi difensivi. E' anche vero, però, che il fuoco potrebbe creare una sorta di muro difensivo tra noi e il nemico, quindi questo potrebbe essere utile per entrambi i tipi di incantesimo (difesa e attacco). In conclusione, la mia risposta è che ogni elemento è utile per un incantesimo.
    Finito di scrivere, Aidan piegò il foglio e attese che la professoressa cominciasse a parlare.

    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

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    Aidan Si alza, mangia, entra in aula, saluta, risponde alle prime due domande. Ciao.
     
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    Alexandra A. V. Kenway
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    Prima lezione: incantesimi.
    Iniziare l’anno scolastico dal primo di settembre era difficile, i nuovi studenti, la nuova scuola, doversi ambientare, riuscire a seguire gli orari, memorizzare i volti e i nomi di studenti e professori. Ma iniziare dopo due mesi dall’inizio effettivo della scuola, beh era un altro conto.
    Girava per corridoi sconosciuti vedendo gruppetti di studenti affiatati che progettavano gruppi di studio e parlavano delle lezioni, un po’ li invidiava perché le facevano ripensare al suo gruppo di studi a Hogwarts: una macchina ben oliata e perfettamente calibrata, così si definivano, perché spesso non serviva nemmeno che parlassero tra di loro, uno sguardo e già sapevano chi doveva fare cosa.
    Si riscosse dai pensieri ormai passati e si concentrò sul percorso da seguire, gli addobbi che decoravano l’istituto erano talmente belli da distrarre coloro che percorrevano i corridoi, ma non ebbe troppe difficoltà a trovare la strada giusta per l’aula di incantesimi. Guardò la porta dinanzi a sé, prese fiato e bussò.
    Entrò nell’aula un po' intimidita, si guardò intorno e fortunatamente non era la prima, 'Una novità', pensò, ’stranamente non sono io la secchiona’. Guardò la professoressa e accennò un timido “buongiorno” prima di dirigersi verso un banco centrale, lontano dagli altri due.
    Per ogni studente erano state predisposte quattro pietre colorate e una pergamena, lesse quanto riportava e sorrise, amava le lezioni che iniziavano così. Estrasse dalla borsa una piuma, il calamaio con l’inchiostro e la sua bacchetta, sollevò i capelli e li rigirò per formare uno chignon e lo bloccò con la bacchetta. Dopo aver constatato che i capelli rimanevano fermi si preparò a rispondere alle domande.

    Cos’è la magia elementale? si fermò un attimo a pensare, poi con calma raddrizzò la schiena, intinse la penna nel calamo e iniziò a scrivere la sua risposta.
    la magia elementale è quella branca di magia che studia gli elementi, non conosco approfonditamente questo lato della magia, ma posso supporre che sia volta a ricreare e imbrigliare i quattro elementi principali quali Fuoco, Aria, Acqua e Terra.
    Quale e perché è l’elemento che credete più utile per un incantesimo?
    A mio avviso non c’è un elemento che prevalga sull’altro o che sia migliore, fanno parte di un circolo nel quale essi si annullano tra di loro. Se rapportati alle catastrofi naturali sono elementi che portano distruzione in egual misura anche se non con le stesse conseguenze. Se, però, dovessi scegliere quale dover utilizzare opterei per Fuoco o Acqua

    Cosa vi spaventa maggiormente dell’utilizzo di una magia elementale? Non poterla controllare. Vedere che il proprio incantesimo ti si sta ritorcendo contro può essere veramente spaventoso

    In ultimo scrisse il suo nome nell’angolo alto a sinistra del foglio e lo lasciò sul banco in attesa di un cenno da parte della professoressa.
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    La routine è un rifugio a suo volta sicuro e pericoloso: ti dà una dimensione in cui agire il più protetta possibile, ma rischia di diventare logorante alla lunga.
    Ma, soprattutto, gli imprevisti sono all’ordine del giorno e vanno a sconquassare quel precario equilibrio, turbando gli animi.
    Per Adamas, la routine imperava soprattutto al mattino: oramai era abituato a svegliarsi, scrivere a Jesse e correre a lezione dopo aver fatto colazione. Pozioni era andata discretamente, ma si era reso conto troppo tardi di aver scordato la bacchetta in dormitorio.
    ‘Cavolo - devo recuperarla… c’è Incantesimi, dopo.’
    Era dunque corso nella Sala Comune degli Ametrini per mettere a soqquadro la sua parte della stanza; la bacchetta era finita sotto il letto, ma era riuscito a trovarla solo dopo una lunga ricerca confusionaria in tutta la sua roba.
    ‘È tardi, dannazione… corri corri corri!’
    Giunse in classe poco prima dello scadere dei 15 minuti, trafelato più per l’ansia che per la corsa in sé; fortunatamente, non era stato beccato da nessun Prefetto o professore.
    “Pfff - buon… buongiorno, prof…”
    Caracollò in uno dei posti rimasti liberi nelle prime file, abbastanza distrutto mentalmente da non rendersi conto del mondo circostante.
    ‘Oh - magie elementali…’
    Cercò di recuperare un minimo stato di calma, prima di iniziare a comporre lo scritto.

    “La magia elementale racchiude in sé quelle pratiche che vanno a mediare e manipolare le forze della natura; permettono quindi di controllare i quattro elementi principali, ossia acqua, fuoco, aria e terra, nonché le loro espressioni più peculiari, quali ghiaccio o elettricità. Il mago che voglia esercitare il controllo degli elementi dovrà studiare e conoscere a fondo gli stessi.

    Tra gli elementi, ritengo che la manipolazione del fuoco sia quella più utile, benché potenzialmente più pericolosa. Dal punto di vista evolutivo e sociale, la scoperta del fuoco è stata quella che ha dato all’Uomo la maggiore spinta adattativa, come ricorda anche il mito di Prometeo; gli ha fornito una protezione dal freddo e dalle belve feroci, nonché un focolare attorno al quale riunirsi coi suoi simili. Tuttavia, allo stesso tempo è l’elemento principale associato maggiormente alla distruzione (benché anche gli altri tre non siano scevri da aspetti pericolosi e potenzialmente mortali).

    In magia, l’uso degli Incanti Elementali di Fuoco permette di avere un grosso vantaggio sui nemici, siano essi animali o piante; inoltre, grazie alla sua luce, è potenzialmente utile anche nei confronti di creature oscure o che prediligono l'oscurità, quali Inferi e Tranelli del Diavolo.”

    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Primi Giorni


    Era finalmente cominciato l'orario di lezione. Ciò che attendeva Marcus al varco era la lezione di Incantesimi. Con la sua fedele bacchetta al fianco, il ragazzo percorreva a passo deciso e spedito i corridoi di quella scuola che ora cominciava finalmente a riuscire a seguire senza perdersi. Al solito, un motivetto insistente pervadeva la sua testa e lo accompagnava lungo la via.

    Arrivò quindi in fretta di fronte all'aula, il suo sguardo che scrutò prima la professoressa, una bellissima donna dai capelli biondi e gli occhi verdi, e quindi gli studenti, fra cui notò alcuni volti noti in Benjamin e Alex.

    Buongiorno. - Salutò il docente con un cenno del capo e un sorriso accennato, prima di inoltrarsi fra i banchi e cercare un posto. Preferendo d'istinto facce note, la scelta ricadeva fra i due, e Alex era la persona che più aveva senso, comunque la si vedesse, essendo anche lei una Dioptase. Con un gesto della mano destra salutò la ragazza e si posizionò in una seduta vicino alla sua, per poi voltarsi verso Benjamin e salutare anche lui. In fondo, erano tutti compagni.

    Passò quindi lo sguardo sulla pergamena che avevano di fronte, leggendone il contenuto, e passando lo sguardo sulle pietre non appena vennero nominate. Sorrise lievemente alla vista delle domande. Era un quesito soggettivo e oggettivo al tempo stesso, le risposte potevano variare ma sarebbero grossomodo state tutte giuste, sembrava più un test della personalità che non altro. Non esitò però a scrivere rapidamente i suoi pensieri in risposta ad ognuna di esse.

    CITAZIONE
    La magia elementale è la magia che usa gli elementi naturali per uno scopo. Acqua, Fuoco, Terra e Aria sono i più comuni e utilizzati, ma non sono le uniche manifestazioni naturali che possono venir usate. Riguardo all'elemento più utile invece, è impossibile giudicarlo veramente. Ci sono tante possibili occasioni, e ogni elemento offre una soluzione diversa ad ogni situazione. La loro vera forza, probabilmente, risiede proprio nella versatilità, visto che dove un elemento non è appropriato, un altro può prendere il suo posto.

    Si soffermò più a lungo a pensare sull'ultima domanda. Non pensava spesso a quel lato della magia, sebbene fosse un tipo abbastanza cauto. Annuì, pensando fra sè e sè, mentre riprendeva a scrivere.

    CITAZIONE
    Utilizzare un incantesimo nel modo sbagliato e creare danni irreparabili è sicuramente una delle conseguenze peggiori in seguito all'utilizzo di ogni magia, non solo elementale. Quella è la mia paura.

    Con sguardo trionfale posò l'oggetto con cui stava scrivendo, osservando le sue risposte come un trofeo di cui essere fiero. Volse dunque uno sguardo alla professoressa, in attesa che prendesse la parola e che gli altri studenti finissero di scrivere.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Marcus Ainsworth - Dioptase - 16 anni - Scheda
     
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    parlato - pensato- ascoltato
    Dopo la notte di Halloween, Mia si era fatta diverse domande. Dopo quello che aveva vissuto e dopo aver rischiato davvero di farsi del male, oltre che non essere poi così abile nel difendere i suoi compagni, aveva riflettuto parecchio sulla necessità di impegnarsi ancora di più nelle lezioni e negli incantesimi, nel perfezionare l’uso della Magia per evitare che certi incidenti potessero ripetersi. Certo, avrebbe potuto andare peggio senza ombra di dubbio e aveva fatto meno danni dell’anno precedente, ma avrebbe sempre voluto di più, continuava a sognare di guadagnare la certezza di riuscire a proteggere tutte le persone a cui voleva bene con fare sicuro, senza nutrire alcun dubbio su sé stessa e le proprie abilità. Invidiava chiunque avesse più autostima e si era arrivata a domandare come ci si sentisse credendo un po’ di più in sé stessi.
    Mia agognava la pausa natalizia, e mentre camminava rapidamente per il corridoio, diretta alla lezione di incantesimi in lieve ritardo –si era appisolata sui libri e aveva rischiato di non arrivare in tempo, motivo per cui aveva i capelli leggermente scompigliati e la camicia dell’uniforme stropicciata- continuava a pensare e ripensare a chi le mancasse per i regali di Natale. Ecco, forse il suo buon proposito di impegnarsi di più a lezione avrebbe funzionato di più se la concentrazione, negli ultimi giorni, non avesse cominciato a scivolarle tra le dita come sabbia asciutta spronata dalla brezza. Insomma, Mia era sempre stata una ragazza studiosa anche perché non aveva mai avuto molto altro di cui occuparsi, non aveva mai avuto molti amici prima di Hidenstone e di certo non era abituata ad avere grandi impegni con i quali riempire le sue giornate.
    Ora aveva così tante cose da fare, persone con cui stare, che riuscire a conciliare tutto alle volte le sembrava impossibile. Giusto prima di entrare in classe avrebbe mandato un messaggio a Cameron, ricordandogli della lezione, impugnando poi la bacchetta per pronunciare un “Alohomora”, aprendo la porta e infilando in aula. Si sarebbe fiondata con passo rapido verso uno dei banchi liberi, dedicando un sorriso e un cenno di saluto a ognuno dei presenti, gentile e dolce come suo solito.
    “Buongiorno Professoressa Ivanova.” avrebbe salutato poi a mezza voce, per non disturbare troppo, prendendo posto e lanciando solo alla fine un’occhiata alla lavagna. Magia Elementale. Di certo un argomento più che azzeccato, soprattutto dopo quel che era successo alla notte di Halloween e quanto quel genere di incantesimi si fossero rivelati propizi durante quell’occasione.
    Avrebbe quindi abbassato lo sguardo, leggendo la pergamena ben attenta a non sfiorare nemmeno per sbaglio le pietre che fermavano il foglio, prendendosi qualche istante prima di cominciare a scrivere.
    ” La magia elementale rientra sotto la categoria della magia verde e riguarda tutti gli incantesimi e rituali che coinvolgono gli elementi.” cominciò a scrivere, rispondendo alla prima domanda. “Questa tipologia di incantesimi permette di avere il controllo sui quattro elementi naturali –acqua, terra, aria e fuoco- ma anche su qualsiasi altro tipo di manifestazione, come il ghiaccio o l’elettricità, e risentono anche delle condizioni circostanti.” concluse rapidamente, rendendosi presto conto di essere stata troppo riassuntiva ma di non sapere nemmeno cos’altro aggiungere. Dopo qualche attimo di incertezza si sarebbe focalizzata sulla domanda successiva, scegliendo la terza. “Penso che il lato più spaventoso di questo genere di magia sia la sua impredivibilità.” scrisse all’istante, ripensando a come si era sentita l’ultima volta che ne aveva castato qualcuno. “La Natura ha un suo equilibrio e una sua energia che vanno ben oltre la nostra volontà e il nostro controllo, lo vediamo durante una tempesta o un maremoto: l’uomo può cercare di contenerne la forza, ma non può farlo troppo a lungo. La mia paura è che questo genere di Incantesimi, ancora di più di tutti gli altri, possa fallire o non portare al risultato sperato: se con incantesimi generici o offensivi il fallimento o il successo dipende dalle mie abilità, ho la sensazione che quando si tratta di magia elementale la Natura abbia la facoltà di decidere a sua volta se e come assecondarmi, e temo sempre che le cose possano andare oltre le mie previsioni.” scrisse quindi lasciandosi un po’ prendere dall’agitazione e scrivendo in modo un po’ meno ordinato in alcuni punti. Non era così semplice aprirsi in quel modo, anche se si trattava di un compito scritto non era facile mettere i pensieri in ordine e dargli un senso. Alla fine, rendendosi conto che avrebbe potuto rispondere anche all’ultima domanda aggiunse “Sono dell’idea che non vi sia un elemento più importante degli altri, tutti possono risultare più o meno fondamentali in base al tempo atmosferico e al posto in cui ci si trova.” concluse quindi, appoggiando la penna sopra al foglio.
    code made by gin




    Mia saluta tutti i presenti, Ivanova compresa, e poi risponde alle domande.
     
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    Amelia Farley
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    parlato - pensato- ascoltato
    Amelia stava camminando con passo deciso ed elegante per il corridoio, la sua borsa con all’interno i libri che pendeva dalla sua spalla, i capelli biondi pettinati che scivolavano leggeri e ordinati sulla sua schiena, seguendo i suoi passi regolari. Era ovviamente in impeccabile orario, come ogni volta, indipendentemente dal momento della giornata. La sua divisa, perfettamente stirata, abbracciava il suo corpo accentuandone le forme, seppur appariva solo in parte sotto al cappotto che aveva deciso di indossare. Dalla notte di Halloween aveva come l’impressione che il freddo le fosse penetrato nelle ossa e la seguisse un po’ ovunque, forse non aveva davvero superato quel che era successo come voleva far credere a tutti, o forse il ritorno verso Hidenstone, con addosso solo la sua camicia da notte e tra le mani un sexy –ma inutile contro il freddo- completino intimo non le aveva giovato poi troppo.
    Ma lei era un Farley, e i Farley hanno il fuoco nelle vene, o almeno questo era quello che continuava a ripetersi quando nel cuore della notte il suo battito accelerava un po’ troppo e le sembrava di trovarsi ancora in quella stanza che sapeva di salsedine, circondata dal legno e dal rumore distante di passi. No, lei non era debole, un ragazzino suicidatosi anni prima non avrebbe avuto il potere di toglierle il sonno o la lucidità troppo a lungo.
    Diciamo pure che quella notte non aveva dormito comunque troppo bene, nonostante lei fosse una Farley e fosse più forte di certe cose, e non era dell’umore migliore. Avrebbe impugnato comunque la sua bacchetta, recitando un “Alohomora” con voce ferma e sicura, facendo il suo ingresso nell’aula ahimè già abbastanza popolata. Avrebbe rivolto un rapido cenno alla Ivanova, regalandole un elegante ”Buongiorno” per poi prendere posto in uno dei banchi di legno più lontano dagli altri, ben attenta a evitare lo sguardo di chiunque dei presenti, concentrandosi piuttosto sulla pergamena.
    L’avrebbe studiata rapidamente, sfiorando –senza toccarle davvero- le pietre che fermavano il foglio per poi estrarre la sua penna stilografica e cominciare a scrivere in calligrafia ordinata, contenta di poter godere di qualche momento di temporaneo silenzio, prima che qualcuno si sedesse vicino a lei e provasse a disturbarla.
    ”La Magia Elementale è una magia che si basa sull’utilizzo degli elementi della natura, da quelli classici che la compongono –acqua, aria, terra e fuoco-, fino a coinvolgere qualsiasi altro tipo di manifestazione della sua forza. Rientra nella categoria della magia verde, insieme agli incanti erboristici, che si focalizzino invece sul coinvolgimento del regno vegetale. La Magia Elementale, proprio perché così legata alla Natura, risente dell’ambiente in cui si decide di utilizzarla, risultando più efficace durante una giornata di pioggia o di pieno sole, ancora di più ovviamente in un ambiente all’aperto.” avrebbe scritto come inizio, ricontrollando rapidamente il suo operato per poi proseguire.
    ”Sono dell’idea che l’elemento più utile per un incantesimo sia il Fuoco: è sicuramente quello più efficace e distruttivo, permette di avere risultati immediati e più definitivi –se pensiamo all’acqua, all’aria e alla terra appare subito evidente che essi richiedano più tempo per agire, e che non sempre il loro operato sia irreversibile-, riuscendo a colpire bene o male qualsiasi obbiettivo. Inoltre il Fuoco non è solo un ottimo strumento di offesa, ma anche di difesa: è un rimedio per allontanare le creature della notte, funziona contro qualunque essere tema la luce e permette di vedere meglio anche nei posti più bui. . Infondo era una Farley no?! Che cosa ci si poteva aspettare come risposta da una della sua famiglia…!
    ”Non penso che la magia debba essere temuta da un mago abile, conscio delle sue capacità e attento.” avrebbe aggiunto poi come conclusione, osservando il suo operato con un certo orgoglio per poi sistemarsi sulla sedia, la schiena impettita e la penna appoggiata ordinatamente sul banco, segno che aveva terminato.


    code made by gin


    Amelia entra in aula, non saluta nessuno a parte la prof e prende posto in disparte rispetto agli altri.
    Risponde a tutte le domande.
     
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    Addison Dannel
    Ametrin | 16 anni



    Addison entrò in classe con passo sicuro di sé, ai piedi indossava i suoi amati anfibi neri lucidi, alti fino alla caviglia.
    Portava delle parigine nere e la gonna viola della divisa ondeggiava ad ogni suo passo.
    Sopra portava la giacca dello stesso colore della gonna e con i bordi ed i bottoni di un bel giallo acceso, come la cravatta che la ragazza portava attorno al collo.
    I capelli rosso fuoco erano tenuti insieme in una treccia che finiva a metà schiena. La frangetta era ben curata e tagliata di fresco. Sulla spalla destra teneva la tracolla della borsa piena di pergamene, calamai di diverso colore e piume d'oca.
    Appena entrò in aula si diresse verso il banco vicino a quello di Benjamin D' Angelo Benjamin e lo salutò alzando la mano sinistra sorridendogli.

    Ehi, ciao, posso sedermi vicino a te?

    Senza aspettare una risposta si sedette rivolgendo allo stesso tempo un saluto cordiale alla professoressa.

    Buongiorno Professoressa

    Gli occhi grigi come il cielo d'inverno andarono sulle quattro pietre e poi sul foglio che lesse avidamente.
    Un enorme sorriso le si dipinse sulle labbra e pensò

    Penso che adorerò questa lezione!!!!!

    Tossicchiò ricomponendosi e cominciò a rispondere per scritto alle prime due domande, tirando fuori un calamaio e una piuma d'oca dalla borsa ora posata per terra.

    "La magia elementale riguarda tutte quelle magie che hanno come punto di riferimento principale i quattro elementi naturali che sono rispettivamente: Acqua, Aria, Terra e Fuoco. Secondo me, il Fuoco, potrebbe essere uno degli elementi più utili per un incantesimo elementale; perché può sia essere utile come difesa, per esempio erigere un muro di fuoco o un cerchio di fuoco, sia come attacco, che essa sia una lancia di fuoco o una colonna di fuoco eccetera..."

    Si girò ,sempre sorridendo, a guardare i suoi compagni di classe, tornando poi con lo sguardo sulla professoressa.


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    Addison entra in classe, si siede vicino a Benjamin D' Angelo
    , saluta la professoressa, risponde alle prime due domande e poi ascolta le altre risposte
     
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    Lilith Walker
    NOT TOO CLOSE, PLEASE. NOT TOO FAR, PLEASE.
    La ragazza si era presentata addirittura in anticipo, forse non prima della professoressa che avrebbe dovuto sistemare l'aula, ma sicuramente circa una mezz'ora prima della lezione la ragazza era posizionata vicino alla prima sedia o panca disponibile in corridoio. Come sempre con un libro aperto e le cuffiette alle orecchie. I capelli bianchi lattei si presentano a chiunque li guardi bianchi lattei così come la sua pelle dal colorito poco salutare, la sciarpa tenuta alta sul viso (fino al naso) ed un paio di occhiali da sole in grembo. Altrettanto eclettico l'ombrellino che obbligatoriamente doveva tenere con se per via della leggera fotosensibilità della pelle. Oggi c'era la lezione di INCANTESIMI, una materia che aveva sempre amato molto ad Hogwarts e che sperava di poter proseguire con altrettanto fervore anche qui. Indipendentemente dall'arrivo altrui quindi Lilith si sarebbe cercata di posizionare in un banco in solitaria e poca se non nessuna attenzione avrebbe presentato agli altri studenti se non un lieve sguardo dalle iridi rossastre/blu. La sua intenzione è quella di mantenere un basso profilo silenziosa e accorda per poter studiare la situazione senza crearsi antipatie tra i nuovi compagni. Dunque quando la professoressa era arrivata in classe questa si era limitata a squadrarla da capo a piedi e puntare verso di lei in modo fisso le iridi, il respiro ritmico e il capo che si è staccato da lei solo per procedere allo studio delle pietre e degli arnesi presentati dalla Professoressa e infine, ritornata a sedere, si era nuovamente immersa nella compilazione su un foglio delle risposte richieste:

    "La magia Elementale è una branca dello studio dei fenomeni arcani che concentra la sua applicazione su quelli che vengono definite forze primordiali: Acqua, Aria, Terra e Fuoco. Bensì solo queste da solo non bastino per descrivere il caleidoscopico insieme delle energie terrestri i maghi hanno preferito convogliare lo studio delle relative formule e quindi la costruzione dei vari incanti in queste direzioni definite "Ancestrali". La magia Elementale è anche una delle più antiche perchè la Natura in se stessa è forse la forma più naturale di stupore e devozione umana, quando difatti quella che Aristotelicamente definiamo "Meraviglia" è nata questa fu scatenata da un fenomeno naturale. E' dunque facilmente deducibile che la stessa vita umana primordiale e quindi magia possedesse un forte legame con questo ambito ma io credo, a mio parere puramente deduttivo, che sia con l'Elementalismo più che con la magia verde che questa musica primeva trovi il suo vero concetto. Per la scelta di un elemento per questo incantesimo senza essere a conoscenza della tipologia di utilizzo né di altri fattori che potrebbero generare una mia scelta a seconda della situazione io propenderei per l'Acqua, logica docet infatti che sia uno degli elementi più versatili e anche uno dei più indicati insieme per le sue proprietà conduttori. Infine devo tristemente apostrofare che nulla mi spaventa se non forse il non conoscere perfettamente l'incantesimo che utilizzeremo, ma se applichiamo la domanda nella sua totalità non può la magia spaventarmi in se e dunque neanche questa branca specifica... può causarmi frustrazione il fallimento, il mio corpo potrebbe avere una difesa volta alla sopravvivenza qual'ora qualcosa andasse storto ma mentirei se definissi qualcosa che temo di quest'arte. Fuggirei magari ma tenterei ugualmente"

    La ragazza avrebbe preso il proprio tempo con calma incidendo le parole sul foglio e proteso per una esplicazione scritta piuttosto che verbale. Non sta ignorando i propri compagni, più che altro ne studia le interazioni.
    STATUS: sano
    Corpo 10%Mente 90%No sessuale/pansessuale
    Black Opalocchi: rosso/azzur.capelli: bianchi
    Albinismo Tipo 1 Aspherger 16 anni
    Q.I: 180 Apatica Rigida
    "LA FELICITA’ E’ FATTA DI UN NIENTE CHE AL MOMENTO IN CUI LO VIVIAMO CI SEMBRA TUTTO."


    Edited by Lilith Infernal - 18/12/2020, 00:33
     
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    Aibileen fece il suo ingresso in aula con aria assorta, salvo poi salutare con un sorriso i compagni che incrociò. Con un cenno del capo ed il medesimo sorriso, fece lo stesso anche con l'insegnante d'incantesimi, appena la vide:

    << Buongiorno, Professoressa Ivanova! >>

    Non se ne rendeva pienamente conto ma, indubbiamente, faceva parte di quegli studenti che, dall'entrare in aula con lo sguardo basso, era arrivata a fare il suo ingresso, non dico in maniera trionfale, ma, se non altro, come una persona normale.
    La loro professoressa le piaceva, ed il suo rapporto con la materia d'Incantesimi era migliorato notevolmente, rispetto ai suoi primi anni ad Hogwarts. Aveva un modo di fare rassicurante, capace di metterla a suo agio.
    Dopo la notte di Halloween, tra l'altro, sentiva sempre più il bisogno d'imparare a difendere e a difendersi tramite i suoi incantesimi. Chissà se ce l'avrebbe fatta...
    Andò a sedersi al primo banco che le capitò sotto tiro, guardando la pergamena e le quattro pietre con curiosità.
    La loro insegnante era veramente un mito!
    Andando a leggere il contenuto della pergamena, rimase qualche minuto a riflettere, poi cominciò a scrivere la propria risposta alle domande poste dalla loro professoressa:

    “La magia elementale è quell'energia magica legata ai quattro elementi: l'Aria, l'Acqua, la Terra ed il Fuoco. Credo che sia difficile da stabilire un unico elemento più utile degli altri, per un incantesimo generico. Dipende molto dalla situazione. Se proprio dovessi decidere, però, sceglierei un incantesimo elementale legato alla Terra: le piante sono molto diverse tra di loro, possono rivelarsi utili per gli scopi più disparati, ed essere delle valide alleate.
    Ciò che mi spaventa maggiormente dell'idea di scagliare incantesimi elementali, è la facilità con la quale si può perdere, o mal misurare fin dall'inizio, il controllo che si vuole avere su un determinato elemento.”



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    Howard H. Van Leeuwen
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    Howard era uno di quegli studenti che adorava studiare, e soprattutto amava studiare argomenti teorici interminabili sui quali poi esercitarsi con la pratica. Non amava, d’altra parte, i puri insegnamenti tecnici: a che scopo imparare a fare qualcosa senza sapere cosa realmente sia ‘quel qualcosa’? Per sua fortuna, in quella giornata avrebbe avuto modo di affrontare una lezione di Incantesimi, una delle materie da lui predilette ed insegnate dalla docente nella quale riponeva più rispetto e devozione: dopotutto era stata la Ivanova stessa a volerlo come prefetto, e Howard voleva assolutamente mostrarle riconoscenza, rispetto e farle capire quanto quella decisione fosse giusta. Se l’era meritato per via delle sue onorificenze accademiche, questo sicuramente, ma in ogni caso voleva far capire davvero di essersi meritato quella nomina.
    Il ragazzo aveva indossato la propria divisa alla perfezione, addirittura stirandola magicamente prima di indossarla, andando successivamente a togliere eventuali imperfezioni che si erano formate su di essa. Si passò una mano tra i capelli, sbattendo appena le palpebre, per poi afferrare il solito zainetto di velluto nero con sopra una serie di spille colorate e coccolose: era prefetto, ma di certo non poteva assolutamente fare a meno del suo immancabile stile da ragazzo-zucchero filato. Lungo la strada per l’aula, Howard avrebbe immediatamente guardato in direzione di alcuni compagni che, vedendolo passare, gli avevano rivolto un amichevole saluto, ricambiando dunque con un cenno della mano o con un sorriso. Entrò quindi in classe, rivolgendo un caloroso saluto a tutti i suoi compagni noti, per poi rivolgersi alla docente con il suo solito modo di fare piuttosto elegante ed appropriato. ”Buongiorno a tutti! Buongiorno professoressa, come sta?” E dopo averle posto quella domanda seguita da un sorriso smagliante, il ragazzo prese immediatamente posto in aula, sedendosi con modo di fare composto ed ordinato. Decise dunque di iniziare ad ascoltare le parole della docente come al suo solito, segnando i passaggi importanti di ciò che lei appena detto.
    Quando fu il tempo di iniziare a rispondere alla domanda, Howard accennò un lieve sorriso: l’idea di trattare la magia elementale lo colpiva come non mai, visto che comunque era una delle branche da lui più amate e predilette, e per quella motivazione aveva scelto di rispondere a quel compito in maniera estremamente completa, ancor più del solito.
    “La magia elementale è una branca della magia che si occupa dell’utilizzo degli elementi della natura come strumenti di attacco, difesa o come semplice manifestazione di potere magico. Quando si parla di elementi della natura, tuttavia, è necessario precisare che non ci si riferisce alle piante e agli animali: si tratta esattamente delle forme più basilari e fondamentali che costituiscono l’universo e la nostra Terra. Con la magia elementale, dunque, non controlliamo lo stato di crescita di una pianta, perché altrimenti si sfocerebbe in un incantesimo erboristico; piuttosto, evochiamo e plasmiamo l’acqua, il fuoco, la terra, l’aria principalmente, ma anche l’elettricità, e tutte queste forme di materia allo stato primordiale e naturale che, se padroneggiate, possono portare l’esecutore dell’incantesimo a livelli di potenza estremamente elevati. Dopotutto, già a livello storico, sono presenti maghi dalla grandissima abilità che si cimentavano nell’esecuzione di incantesimi di questo tipo con spiccata maestria; per citare un esempio, ricordiamo l’utilizzo di un incantesimo acquatico di Albus Silente contro Lord Voldemort nella battaglia al ministero della magia, nella quale riuscì a rinchiudere il suo nemico in una sfera d’acqua e a minacciarne la respirazione.” Si fermò per qualche istante, andando successivamente a rispondere alla seconda domanda, collegandosi in qualche modo anche alla prima. “Tuttavia, la magia elementale è in grado, come ho già accennato precedentemente, di arrecare danni e di proteggere, se usata con estrema accuratezza. E nel chiedersi quale elemento sia migliore, decontestualizzando da una qualsiasi ipotetica situazione, secondo me la risposta migliore è l’elemento terra. Tramite il controllo di questo elemento, infatti, si potrebbero innalzare muri di imponenza elevata, inscalfibili, costituiti di roccia, e allo stesso tempo si potrebbe usare l’elemento in maniera offensiva, generando dei proiettili molto duri che, se scagliati ad alta velocità, potrebbero minare serialmente alla vita di qualcuno. Insomma, la terra ha tutte le carte in regola per poter creare delle protezioni imponenti e degli incantesimi offensivi di estrema potenza.” E, dopo aver terminato quella domanda, il ragazzo avrebbe proceduto a rispondere anche alla terza, sempre scrivendo con la sua solita calligrafia elegante: dopotutto la Ivanova aveva specificato che si dovesse rispondere ad almeno due delle tre domande, quindi perché non rispondere a tutte? “Gli incantesimi elementali sono estremamente complessi perché, oltre ad eseguire il corretto movimento di bacchetta e a pronunciare la formula, è necessario entrare in una sorta di simbiosi con l’elemento da noi prescelto per poterlo dominare nella maniera più adatta. Nessuno di noi è oggettivamente in grado di entrare in totale comunione con la natura, ma il tentativo deve essere proprio questo, perché altrimenti potrebbe sfuggirci il controllo di ciò che stiamo facendo, in alcuni casi anche in maniera del tutto fatale. Questo è ciò che mi spaventa di più della magia elementale: il fatto di poter in qualche modo perdere il controllo di ciò che si sta manipolando, qualora non si mantenesse una sufficiente concentrazione ed uno stato di consapevolezza sufficientemente elevato.” E, dopo aver fatto quello, avrebbe seguito eventuali altre istruzioni della docente.
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    Penultimo lunedì di lezioni per quell'anno solare. Questo significava solo una cosa: le vacanze di Natale erano imminenti. Già normalmente non era un amante della festività e, con gli ultimi avvenimenti, il suo spirito natalizio era più vicino a quello di un Grinch. Lo scorso Natale era stato portatore di cattive notizie che si erano evolute in qualcosa di funereo e definitivo, quello di quest'anno cosa le avrebbe riservato? Probabilmente solo il silenzio di quattro mura che non era mai riuscita a chiamare casa.
    Di certo non sarebbe rimasta nel castello a farsi rincorrere dai fantasmi dell'anno prima e, quasi sicuramente, quell'anno avrebbe finito davvero con il consegnare un permesso alla Burke per partire prima dello Jul Ball.
    Con quella gioia di vivere che si trascinava dietro -al momento era nella parte calma e tetra delle montagne russe che aveva visto nel sogno di divinazione- aveva finito con il dirigersi all'aula di incantesimi quella mattina, pronunciando con noia un «alohomora» che le permettesse di entrare e prender posto il più rapidamente possibile.
    Un «buongiorno» sarebbe stato rivolto alla Ivanova andando poi diretta verso un banco occupato da uno strano ragazzino dei Dioptase di cui si accorse solo quando il suo regale fondoschiena si era già accomodato sulla sedia. «Tanto non stavi aspettando nessuno, no?» Dopo tutto il suo coccige non aveva incontrato la durezza di una borsa o di uno zaino con cui tener occupata la sedia. Poi il suo sguardo sarebbe scivolato su ciò che effettivamente occupava il banco: quattro pietre colorate ed una pergamena quasi sicuramente frutto di un geminio. «Dritta al sodo su ciò che bisogna fare, eh?» Pensò chinandosi verso la sua borsa, rovistando al suo interno per trovare una delle biro di manifattura babbane. Si resa conto a Pozioni di aver lasciato il suo calamaio e la sua piuma in camera e, certamente, non avrebbe sprecato i quindici minuti di pausa tra una lezione e l'altra per recuperarli. «Mpfh, delle volte sembra che i professori vogliano lasciar fare il lavoro sporco agli studenti.» Commentò a voce così bassa che solo Marcus avrebbe potuto udirla davvero. Certo, era un buon modo per saggiare la prontezza di mente degli alunni di Hiddenstone ma d'altra parte non sempre ciò era ben visto dagli stessi discenti.

    La magia elementale è la denominazione data per quella branca di magia che è strettamente relazionata con i quattro elementi fondamentali: acqua, aria, fuoco e terra. Attraverso questi elementi la magia lavora, di riflesso e tramite la manipolazione, sulle influenze planetarie, la natura, la metereologia e persino l'alchimia. Tale tipo di magia può essere benevola o caotica e distruttiva a seconda di chi la pratica, basti pensare ad un fuoco acceso per contrastare il freddo o alla creazione di un incendio per causare danni a persone o cose.
    Rispondere a quale sia l'elemento più utile per un incantesimo e perché è piuttosto difficile poiché tutti hanno la propria utilità, sia essa negativa che positiva.
    Il fuoco è considerato l'elemento più potente e letale, ma anche purificatore; prendiamo ad esempio l'incantesimo bruciante, l'Incendio così come l'Incendio Maxima, genera fiamme che però possono essere rese innocue con l'incanto Freddafiamma.
    L'acqua è comunemente legata alla vita, alla calma, come può essere l'acqua eructo o l'aguamenti, ma anche devastante come l'Oceanum Plenere. La terra, l'elemento della stabilità, può essere manipolata in pericolose sabbie mobili o togliere persino pezzi di terra o addirittura ridisegnare la geografia di un paesaggio, come il Concutio Mundis. L'aria, infine, è l'elemento più imprevedibile e il più difficile da manipolare poiché si presenta sotto forme diverse come brezze leggere, raffiche di vento o tempeste e tra i vari incanti ci sono quello ventagliente o il sortilegio laceravento.
    Senza dimenticare come oltre ai quattro elementi principali ci sia anche l'elettricità, che fa parte degli elementi secondari, più letale e distruttivo del fuoco dato che la sua natura è offensiva e distruttiva.
    Ciò che invece mi spaventa maggiormente per l'utilizzo della magia elementale è proprio nell'instabilità nel riuscirli a manipolare correttamente, richiedendo un grande esercizio ed una volontà ferrea nel utilizzarli nel modo più corretto possibile.


    Certamente non avrebbe potuto scrivere che avrebbe voluto ridurre a brandelli con dei dischi ventosi la Preside per poi bruciarli e disperderli nell'aria con un ventus. No, sarebbe risultato un po' indigesto.
    Elisabeth
    Lynch

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    Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can.
    "

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    Battitrice

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    Si siede accanto a Marcus e risponde a tutte e tre le domande.
     
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    Ametrin
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    «Due settimane, Em-Em, e saremo finalmente liberi!» Braccia al cielo vittoriose, cravatta allentata nonostante fossero le nove e dieci del mattino, l'euforia di chi accarezza il profumo di vacanza e l'abbraccio dei vecchi amici. Il suo magifonino, soprattutto nelle ore notturne, ribolliva per tutti i messaggini che inviavano sulla chat di gruppo made in U.S.A. sui programmi che lo avrebbero atteso a Boston. Non vedeva l'ora di riaffacciarsi sulla vecchia vita ma un po' gli piangeva il cuore a lasciare lì i suoi nuovi amichetti, tra cui la dolce e tenera Emma Lewis che camminava al suo fianco. Le diede un abbraccio, con tanto di un bacio schioccante e rumorosissimo sulla fronte, mentre si dirigevano verso l'aula di incantesimi. «Alohomora!» Avrebbe castato una volta giunto a destinazione lasciando passare la biondina per prima, con le iridi già puntate verso la cattedra per vedere una delle docenti più gnocche di Hiddenstone. «Buongiorno, prof!» Un saluto fatto con voce squillante mentre nella testolina bacata si affacciava uno strano pensiero. «La Farley è mille volte meglio!» Si diede una manata sulla tempia destra, ripetendolo il gesto un paio di volte, come se quello fosse bastato per far uscire dall'orecchio opposto quel pensiero un po' molesto. Fu così che perse tempo ed arrestò il suo passo davanti al Prefetto dei Dioptase e non a quello occupato dalla Ghiacciolina o dalla sua bestie. «Oh, ehi, Howie, ti spiace se mi siedo con te?» Avrebbe chiesto dopo aver urtato il banco e fatto tintinnare le quattro pietre sul lato "vuoto" della superficie. «Giuro che farò il bravo.» Cercò di rassicurarlo prendendo posto accanto a lui e afferrando la pergamena su cui erano scritte delle istruzioni un po' confusionarie. «Tu hai già scritto qualcosa?» Avrebbe chiesto allungando il collo sulla sua parte di banco, trasformandosi momentaneamente in una giraffa, salvo poi battere in ritirata. «Scusa, è che non ho studiato e quindi... okay, provo a inventare qualcosa...» Mormorò sconsolato, impugnando la penna e intingendola nel calamaio lasciandone sul bordo l'eccesso di inchiostro. «Ovviamente evito la prima, troppo sbatti.» Soppesò cercando di concentrarsi sulle altre due finendo però con il rileggere la seconda più volte.
    «Ed io che diamine ne so?»
    Con stizza iniziò a tracciare lettere una dopo l'altra che avrebbero dato vita a frasi sconclusionate.
    L'elemento più utile per un incantesimo per me è l'aria perché è l'unico elemento sempre presente. Al tempo stesso però è anche il più difficile da gestire, perché invisibile e impalpabile. Ed è questo quello che mi spaventa di più, non saper gestire bene un elemento attraverso la magia. Prendiamo il fuoco: le fiamme sono ammalianti, seducenti, riscaldano e ti proteggono dal freddo ma, se non controllate, possono anche ucciderti o, peggio, lasciarti ferite permanenti.
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    Risponde alla seconda e terza domanda. Interagisce con Emma Lewis e Howard H. Van Leeuwen.
     
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    Cameron Cohen
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    Pozioni era una delle materie più noiose in assoluto, ancora peggio della parlantina di Olwen e della pesantezza di Black. Là proprio non riusciva a schiodarsi da una A piuttosto rosicata, anche se erano più le volte in cui prendeva S o peggio, ma proprio non gli veniva voglia di applicarsi. Il tedio lo pervadeva ogni volta che sedeva in quell'aula falsamente allegra, quindi quando la docente -e l'orologio- annunciarono la fine della lezione, fu il primo ad alzarsi e darsela a gambe, cercando una boccata d'aria fresca. Quella mattina, tra l'altro, aveva avuto modo di stare con Mia solo pochi minuti a colazione e la cosa non gli piaceva per nulla; non è che pretendesse di passare giorno e notte con la ragazza, tuttavia sperava che sarebbero riusciti a ritagliare un po' di tempo durante incantesimi, tra una spiegazione e l'altra.
    Si diresse verso l'aula in questione con nient'altro che un quadernino ed una penna, all'interno del proprio zaino, sicuro che Mia avrebbe volentieri condiviso il materiale con lui, in caso di necessità. Lesse di sfuggita il messaggio di Mia e sorrise, ma ormai era arrivato. Estrasse la bacchetta e la puntò alla porta, evidentemente scocciato. Alohomora. Pronunciò, osservando l'ampia porta aprirsi e venendo invaso dal leggero e delicato profumo alla vaniglia. Sorrise, abbracciando l'aula con lo sguardo, ampliando il sorriso quando i suoi occhi castani, incontrarono i fili biondi che erano i capelli della sua ragazza. Buongiorno a tutti. Salutò, senza focalizzarsi troppo su nessuno; non aveva alcun interesse nel socializzare con altre persone dopo una noiosissima lezione di pozioni. Ma non potevano abolirla come avevano fatto con Storia, Aritmanzia e Cura? Non si capacitava di come una materia così stupida, esistesse ancora.
    Ad ogni modo, prese posto accanto a Mia, scivolando vicino a lei e posando un braccio sul bianco schienale dietro di lei, avvicinandosi per darle un bacio all'angolo della bocca. Buongiorno sussurrò, stavolta con tono molto più caldo e dolce rispetto a quello usato poco prima per salutare in generale. Alzò gli occhi verso la lavagna ed uno sbuffo sonoro, uscì dalle sue labbra.
    Figata queste pietre, a cosa servono? Chiese, indicandole con il dito, prima di concentrarsi nella risposta alle domande, sebbene fosse estremamente svogliato, quella mattina. In effetti si chiese come potesse, il cappello parlante, averlo smistato tra i corvi, tanto tempo prima.
    Ehm... una magia che si basa sull'uso degli elementi, suppongo? Una tipologia di magia che potenzia gli incanti di fuoco, terra, aria, acqua. Rispose quindi alla prima domanda, stravaccandosi manco fosse stato a casa sua, prima di pensare al resto. L'elemento che credo più utile per un incantesimo... uhm, forse il fuoco. Insomma, non ha rivali. Nemmeno l'acqua può spegnere certe magie di fuoco, come per esempio l'ardemonio. Mi pare che non potesse essere spento così facilmente, ma potrei sbagliarmi. Fece spallucce ed ammiccò a Mia, avvicinandosi a lei per sussurrarle qualcosa. Hai visto che bravo, oggi? Ho studiato. Gongolò, anche se non era proprio vero, ma poco importava. Direi che nulla mi spaventa, nella magia elementale... Oh ciao Liz! Finalmente qualche opale con un po' di cervello. Ammiccò persino a lei -un po' a caso, invero- ma vedeva una spaventosa scarsità di opalini. E comunque lei era colei che ormai considerava come la migliore amica in un luogo pieno di idioti.
    Stat scheda Dioptase
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    Circa risponde a tutte e tre le domande e saluta in generale, interagendo davvero solo con Mia Freeman e Elisabeth Lynch
     
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