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Roulette Russa
Tutto sembrava andare come sperato e guardare il proprio locale dal lato del bancone, stava assumendo per Alyce una sensazione completamente diversa, nuova e soddisfacente. La sfilata procedette senza nessun problema e ogni cliente sembrava essere affascinato dalle modelle e dai modelli. Una volta uscita di scena, la rossa cercò subito il docente e rise alle sue parole, chinando di poco lo sguardo e riempiendo un bicchiere d'acqua dal rubinetto dietro al banco. «A proposito di luoghi affollati, se dopo l'inaugurazione resti, devo farti vedere una cosa... credo che ti piacerà.» un leggero ghigno si sollevò sulle labbra rosse della ragazza, mentre sorseggiava quel bicchiere di acqua che sembrava stesse rinvigorendo la gola di lei.
Non era una proposta indecente, strano a dirsi, ma Alyce aveva tutta l'intenzione di far vedere a Brian la stanza che lei amava di più: quella delle torture. Era davvero fiera di quel posticino così carino (?) che voleva mostrare l'opera d'arte al ragazzo per cui aveva un "leggero" debole.
Osservò i suoi clienti e mentre questi parlavano tra di loro, Luke si avvicinò a lei, dicendole qualcosa nell'orecchio.
Alyce spostò lo sguardo su quel Logan che era seduto tra gli altri e sorrise appena. Quindi il capo era venuto a guardare quello che aveva messo su, peccato che vederlo durante l'inagurazione era davvero troppo confusionario, tanto da non riuscire a fare un giro completo anche delle stanze più private e riservate, lì dove avrebbe portato Brian dopo l'evento.
La voce del docente, poi riportò l'attenzione all'attività che i quattro lì davanti volevano provare.
Il sorriso di Alyce prese una nota sadica e quasi perversa, nel vedere che aveva carne fresca da poter utilizzare per quell'esperimento molto divertente.
La lingua disegnò il contorno delle labbra, mentre lo sguardo smeraldo passava su ogni pezzo di carne che era lì davanti a sé, ad aspettare spiegazioni.
«E questo è solo l'inizio.» rispose a Nick, riguardo il complimento della sera, mentre alzava un sopracciglio con quel sorriso che voleva dire molto di più.
In un attimo, sul bancone, apparvero due pistole, come se con la sola forza del sadismo, le avesse evocate al suo cospetto (?)
Le dita affusolate accarezzarono le due armi, mentre continuava ad alternare lo sguardo dall'uno all'altro dei partecipanti.
«Le regole sono semplici. Un proiettile, un solo vincitore. Dividetevi in due coppie, al mio via premete il grilletto.»
Prese un proiettile da sotto il bancone e lo mise nel rullo dei proiettili, poi passo le dita per farlo roteare e lo spinse dentro, così da caricarlo.
«Pensate sempre alla vostra vita e alle cose che volete ricordare, perché non vi posso assicurare che questo sia il vostro ultimo respiro.» scrollò le spalle con leggerezza e fece un occhiolino innocente, mentre consegnò la pistola da Brian «Direi che puoi aprire le danze.» disse, poi, spostando con una mano lui e Morrigan da un lato.
Andò poi verso Hakon e Nick e con le dita fece lo stesso che aveva fatto precedentemente per caricare la revolver di Brian e Morrigan «Guardatevi sempre negli occhi, potete vedere il terrore dell'avversario mentre preme il grilletto, oppure la speranza che quel colpo colpisca voi. E' davvero ... eccitante...» sussurrò in un soffio, posando lo smeraldo su Nick.
Sicuramente il modo che aveva Alyce di divertirsi, era decisamente fuori dal comune, ma allo stesso tempo riusciva a trasmettere quell'adrenalina giusta che nemmeno una scossa elettrica avrebbe potuto dare.
Si mise al centro delle due coppie e poggiò entrambi i palmi delle mani sul marmo del bancone
«Ogni volta che il vostro dito si piegherà su quel grilletto, non avrete il tempo di rivedere tutta la vostra vita davanti. Meno di due secondi e il proiettile avrà colpito proprio la vostra tempia.» un sibilo ammaliante che sembrava insinuarsi nelle orecchie dei presenti, mentre invitava ad avvicinare la canna della pistola alla testa dei partecipanti «Pistole alle tempie.» gli occhi guardarono prima Hakon, invitandolo con un cenno del capo a guardare il proprio avversario. Poi Brian. A lui si soffermò di più. I denti andarono a prendere il proprio labbro inferiore, come se - nonostante sapesse gli effetti reali di quella pistola - Alyce fosse un tantino preoccupata per il docente di Difesa. Mandò giù a vuoto e il suo sguardo felino si assottigliò, sibilando un leggero «Sparate.» come una sirena che spinge i proprio marinai contro gli scogli.
Hakon vs. Nick - il tamburo della revolver battè, quando il dito si piegò sul grilletto, un attimo rapidissimo e... niente. Non avvenne niente. Il colpo di Hakon andò a vuoto, ora era il turno di Nick.
Alyce osservò il compagno di acromantula passare la pistola all'avversario e lei, con lo smeraldo scrutò le loro espressioni. Ancora un via e - niente. Anche Nick era salvo.
Altro giro, altra corsa... le possibilità erano sempre meno. Ma ancora entrambi andarono a vuoto.
«Oh, interessante. Rimangono altri due colpi. Uno ciascuno. Avete un cinquanta per cento di possibilità di essere il vincitore e cinquanta di essere il morto. Non potete più tirarvi indietro, ragazzi.» rise appena, semplice come se avesse offerto un gelato al cioccolato ad un bambino, poi con un cenno della mano che andava da lei alla coppia, spinse Hakon a sparare di nuovo e ---
Brian vs. Morrigan - nel mentre i due accanto si sfidavano fino all'ultimo colpo, la sfida tra i docenti di Hidenstone, sembrò essere quella che più teneva sulle spine la stessa gestrice del locale.
Quando la pistola salì verso la tempia di Brian, la prima a stringere gli occhi per un breve istante fu lei.
Poi, quando non sentì lo sparò andare a buon segnò, quasi umettò le labbra divertita.
Era il turno di Morrigan, che sicuramente sarebbe stata un'altra grande perdita di carne fresca e molto gustosa, ma era pur sempre così che andava la vita, no?
Si nasce per morire. Si vive per crescere e morire almeno con dignità in un locale appena aperto, circondato da donne mezze nude, senza nemmeno aver il tempo di assaporare con mano quella merce umana. Davvero una gran bella perdita, no?
Quando l'indice spinse sul grilletto, attivando il tamburo che spinse nel rullo dov'erano adagiati i proiettili, qualcosa accadde.
Uno scoppio, lo sparo andò a segno.
E Morrigan sentì il proiettile perforargli la tempia, pungere nel cervello, mentre il suo corpo iniziò a tremare. Ogni nervo del suo corpo si era irrigidito e quasi sembrava che quella che stava avendo, fosse una crisi epilettica.
Vedeva tutto intorno a sé tingersi di rosso, volteggiare frettolosamente. Le gambe non reggevano, talmente tese con quel fascio di nervi che si era irrigidito. Non poteva fare nulla per tentare di portarlo alla normalità.
Era questo l'effetto di uno sparo in testa?
Il calore lo stava abbandonando e ogni suono divenne confuso e ovattato. La vista non c'era più, anche se sapeva di avere gli occhi aperti, anzi, spalancati dalla paura. Un fischio acuto e poi... il buio.
Il corpo inerme, con la schiuma alla bocca, cadde in terra.
«Uffa, uffa, uffa. Non è divertente così. Brian, con te perdono sempre tutti.» sbuffò con un broncetto infantile, incrociando le braccia sotto i seni, che sporsero appena dall'indumento che li copriva «E se provassimo a giocare io e te?» alzò un sopracciglio, lanciando il guanto di sfida al docente già vincitore di una roulette.
... Morrigan aveva finito di giocare la sua partita con la vita.Sfida Alcolica
Quando era a genio, a Luke piaceva molto ironizzare su tutto quello che aveva intorno. Quando Skyler gli lanciò l'amo, lui abboccò, consapevole che forse quella sarebbe stata una conversazione sempre più sarcastica, se l'infermiere avesse iniziato a bere «Se fossi una signorina, probabilmente a quest'ora ti era già difficile sederti...» sbuffò una risata roca, quindi incrociò le braccia scolpite al petto, ricambiando l'occhiolino, chiudendo quella battuta a senso unico alludendo a come probabilmente avrebbe invaso antri nascosti di una Skyler signorina.
Skyler, Skyler, Skyler. Ci vedi lungo. La roulette non è il gioco giusto per voi due, infatti Luke, dopo che tornate a richiedere il vostro alcol, vi occupa totalmente in quella sfida.
Mette una particolare sveglia al centro tra voi due «Se non riuscite a finire i vostri shots entro il tempo limite, la sfida è persa. Chi di voi finisce prima, il premio... beh lo sapete, tuttavia... » alza un angolo delle labbra in un ghigno perverso «... potremmo discutere anche di altri premi...» e quando lo mormora guarda Skyler per primo «... ne ho altri molto particolari...» e Markab per ultimo.
Una batteria ciascuno di sei shots, viene messa davanti a voi. Luke con rapidità riempie i bicchieri e i liquidi al loro interno prendono colorazioni diverse.
Alcuni vengono spostati di posto, altri vengono invertiti tra loro, fino a quando non avete davanti la completa batteria da sei cicchetti che dovrete buttare giù «Come vedete, l'ordine tra voi è uguale, i tassi alcolemici anche... sta a voi decidere da quale iniziare. Pronti? Via!» e la sveglia iniziò a ticchettare...SPOILER (clicca per visualizzare)//Siamo quasi alla fine di questa emozionante avventura per mari (?), questo giro ho schiacciato un po' l'acceleratore così da darvi la possibilità di trovarvi più avanti con la trama.
Sotto troverete le specifiche di quello che potrete giocarvi, in base alla vostra cornice di gioco.
XO XO
Roulette:
- Brian e Morrigan; purtroppo per voi, il gioco e durato poco (e come poteva durare tanto con uno come Brian, mlml) e Morrigan, beh, semplicemente: sei morto.
Sché!
Ti ho dato le direttive sulle tue sensazioni e dovrai giocartele, per poi sbattere a terra. Per nostra (s)fortuna, sei solo svenuto per 3 turni. A meno che qualcuno non decide di concederti delle amorevoli cure e farti riprendere
Brian, che dire (follettini e follettine) puoi pavoneggiarti e decidere se accettare la seconda sfida di Alyce.
- Hakon e Nick; siete bellissimi. La vostra è una sfida all'ultimo colpo, nel vero senso della parola.
I primi due colpi che vi sparate sono vuoti. Il proiettile ancora non ha colpito nessuno di voi, ma adesso... beh, non avete scelta.
Giocatevi i vostri colpi già esistati, quelli che vanno a vuoto, per intenderci e poi... Hakon, tocca a te premere il grilletto per primo, quindi giocate fino al grilletto premuto entrambi.
Stupitemi con le vostre emozioni e sensazioni
Sfida Markabalcolica:
- ehi giovanotti, la vostra sfida è iniziata e sul tavolo vi ho messo i sei shots che dovrete buttare giù.
Valuterò la vostra rapidità con cui buttate giù il bicchierino e la vostra resistenza, per decretare il vostro stato di sublime ubriachezza.
Mi spiego meglio:
- ogni bicchierino ha un tasso alcolico che va da 2 a 12 (ho fatto le cose in piccolo, per questa volta)
- i primi tre sono rispettivamente: 2 - 4 - 6, quindi vanno di due in due
- questi tassi alcolici verranno tolti dal vostro parametro di resistenza (es. RES 35 - pg a beve shot n°2 con tasso alcolemico 4: stato di ubriachezza 35-4=31 potete ancora camminare sulle vostre gambe, e così via)
- Luke vi ha mischiato i gradi alcolici, perché ha deciso di essere un po' stronzo, quindi l'ordine alcolemico non è rispettato come vi aveva promesso (e che vi aspettavate? Che fosse leale? Guardate dove siete)
- accanto a voi c'è dell'acqua che - se presa a piccoli sorsi - vi toglierà -1 dalla vostra ubriachezza, ma potrete berla 1 volta a turno (1turno=1post)
- in questo turno, dovrete giocare di berne 3 di shots.
Potete indicare lo shot che bevete, scrivendo in spoiler il colore di quest'ultimo, nell'ordine in cui li prendete.
I colori sono - in ordine per come li vedete voi, a partire da sinistra:
1. viola 10
2. blu 4
3. celeste 12
4. verde 8
5. giallo 2
6. fucsia 6
Accanto vi ho messo il tasso alcolemico, ma vi pregherei di seguire la coerenza e, quindi, agire ricordandovi che Markab e Skyler non sanno esattamente che gradazioni hanno davanti realmente, con la convinzione che Luke le abbia messe in ordine, dal più basso al più alcolico.
Ci tengo solo a fare qualche piccolo appunto: al momento, non sono ammessi auror e studenti.
Leggere la descrizione del locale per non uscire fuori ambientazione.
Al momento gli acquisti non sono disponibili, se diventerà possibile acquistare - nel corso della role - ve lo comunicherò ♥
Per dubbi, chiarimenti, perplessità e quant'altro, potete scrivere in questo topic o tramite mp, telegram, fax, segreteria... ehm...
Scadenza: 02 Giugno 2020, h23.59. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Sceglie, in ordine:
1) il bicchiere viola, sperando gli porti fortuna come ex Ametrino;
2) lo shot giallo, essendo l'oro il suo colore preferito;
3) il chupito fucsia, perché sì.
Beve quindi piccoli sorsi d'acqua, per poi parlare a Markab.. -
Nick Ross.
User deleted
SPOILER (clicca per visualizzare)Alyce Coffey Markab Castlewine Skyler Mave Hakon. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Appena in tempo a questo giro ma ce la feci.
Hakon risponde a Skyler, consegna il bicchiere vuoto all’aiutante di Luke, poi segue il gruppo diretto alla roulette russa, a meno che lo si obblighi a fermarsi con qualche azione fisica.
Risponde a Nick mentre si sparano addosso a vicenda, poi si spara alla tempia per la terza volta.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Markab minaccia Hakon e poi va alla prova alcoolica.
Beve: blu, verde, fucsia e quindi sorseggia acqua. -
."LOL" Fu l'unica cosa a cui pensò Morrigan udendo le parole di Hakon a quel cuoricino di Skyler Mave "Ho fame."
Il mento di Morrigan si curvò verso l'alto mentre le sue narici si dilatarono. Gli bastò respirare un po' di tensione per capire di dovere agire. Il suo braccio si allungò fino ad una ciotola contenente noccioline. Con la mano libera, ne raccolse un po' prima di cercare di posizionarsi, quanto più in mezzo possibile, tra Markab Castlewine e Hakon. Il primo era bello grosso ma il secondo era un denrisiano. Era chiaro chi avrebbe vinto a cazzotti.
Con fare lento, si portò parte delle noccioline in bocca. I denti le sgranocchiarono senza troppa fatica. Mangiare tra due persone che litigano aiutava sempre a placare una situazione movimentata. Anche se una zuffa sarebbe stata divertente «Comunque, se volete favorire ve le lascio sul balcone.»
Non vi racconterò di come il magitecnico si fosse ritrovato ad osservare una bella rossa parlare con così tanta leggerezza di come sarebbe potuto morire da un momento all'altro "Da buon denrisiano non ho mai desiderato morire nel letto di casa mia, bensì in combattimento. Certo che anche morire con le labbra di questa qua attorno al mio uccello non sarebbe male. Ha personalità, mi piace."
Gli occhi del magitecnico erano puntati su quelli del docente di difesa contro le arti oscure. Le labbra di Morrigan si arricciarono a stento, cercando di trattenere un sorriso. L'ex auror curvò il capo verso il collega sussurrandogli uno scherzoso «Oh, se mi guardi così mi sciolgo che Incendio Maxima spostati.»
Negare il timore che le cervella di Ensor potessero dipingere un'opera d'arte moderna sul completo del denrisiano sarebbe stato mentire. Un collega gli era già morto - anche se solo per poco - tra le braccia. Se fosse successo lo stesso di nuovo, qualsiasi studente che avrebbe incontrato Morrigan nei corridoi (E non solo quelli mossi da Andrea), si sarebbero toccati vedendolo.
Per un secondo sentì soltanto il cuore battergli in petto. Poi il clack. Ensor era vivo e Morrigan poteva tornare a respirare.
"Forma, dimensione, velocità. Sono i principali fattori che determinano la mortalità di un colpo. Però sarebbe veramente seccante sopravvivere. Il colpo attraversa l'ippocampo e addio memoria a lungo termine. Se invece passa attravero l'area di Broca, ti tocca parlare come zio Huttharson dopo tre litri di birra e whisky." E il mago non conosceva tutte le altre possibili conseguenze. Senza pensarci due volte, il dito affondò del grilletto.
Il bianco e il rumore. Cercò di riprendere il controllo del suo corpo ma lo sentì distante. Non sentì nemmeno la bava rigargli il volto. Doveva avere perso la cognizione del tatto (Ma quello non lo aveva mai avuto). Infine, il nero. I colpi che gli aveva mandato Jessica erano andati a buon fine.
«Parlato»
"Pensato"
NarratoBe the chaos you want to see in the world.©. -
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Roulette Russa
Hakon e Nick stavano gareggiando ed erano arrivati a rivedere tutto quello che avevano vissuto, ad ogni sparo.
Mancava l'ultimo e per uno dei due sarebbe stata la fine.
Hakon tentò, ma andò a vuoto nuovamente, senza poter provare l'ebrezza di morire.
Tuttavia il naso di Alyce si storse e non poco. Lo sguardo smeraldo si posò su Brian, quando le parole del neo-adepto mostrarono poca voglia di stare lì. Quello sguardo significava che non aveva intenzione di star zitta, era quasi un avviso per il docente che stava per esplodere come un Bombarda. Poi cercò Logan e si morse l'interno della guancia. Sentì il sapore del sangue, la lingua schioccò sul palato e «A quanto pare nemmeno la morte vuole uno così petulante e rompipalle.» sbottò appena, sempre con quel sorriso da psycho sul volto «Nessuno ti costringe a stare qui, puoi anche uscire dalla stessa porta dalla quale sei entrato. Lì fuori possiamo lanciarci tutti gli anatemi che vuoi. Ma non nel mio locale. Ci sono i fight club sparsi ovunque. Puoi sfogarti lì.» sorrise ancora e lo smeraldo si spostò sul ragazzo accanto.
La morte non aveva voluto Hakon, il suo sparo era andato a vuoto ancora una volta.
Ma per Nick, questo fu diverso.
Quando il proiettile toccò la tempia, sembrò non aver sparato la testa, ma lo stomaco.
Al suo interno qualcosa successe: sentì il colpo perforargli la sacca interna, come se roteasse talmente velocemente e fosse tagliente come le lame di un frullatore, mentre usciva dalla parte completamente opposta.
Se si fosse toccato, avrebbe visto del sangue all'altezza della bocca dello stomaco, oltre al dolore insopportabile che aveva provocato lo sparo.
Il bruciore, la paura. Il sangue pareva non fermarsi, mentre la mano e le vesti si inzuppavano completamente «Oh, no.» mormorò la proprietaria, con un fare decisamente spaventato, o meglio, preoccupato «Rick! Rock! Cestino.» avrebbero portato davanti allo sparato, un cestino, perché bianco come la morte, Nick avrebbe sentito il bisogno di vomitare tutto quello che aveva mangiato e non.
Tuttavia, il dolore era talmente forte e il sangue talmente tanto che le gambe si piegarono su se stesse e crollò svenuto tra le braccia delle guardie «Portatelo giù. Non vorrei che mi sporcasse i divanetti. Ci penserò io più tardi, a lui.» sollevò le spalle e le scrollò, mentre i due fratelli si apprestavano ad eseguire l'ordine.
Ma loro non erano la sola coppia in gioco. L'eccitazione e l'adrenalina che ogni sparo faceva salire nelle vene di Alyce, l'aveva portata a spingersi oltre. Doveva provare l'ebrezza di sparare con quella pistola, voleva sentire gli effetti sulla sua pelle, era per questo che aveva sfidato Brian, con quella sua solita strafottenza che le faceva venire la faccia di corno, anche durante la serata in cui avrebbe dovuto essere protagonista e sempre presente.
Eppure sentiva che se avesse balzato quell'occasione, non ne avrebbe avute altre.
Scrollò le spalle e afferrò la pistola che era stata di Brian e Morrigan, mentre i due buttafuori avevano sollevato Morrigan, guardando poi verso la rossa per istruzioni.
«Portatelo in una delle camere e fatelo riprendere, poveretto. Quando si risveglia, chiamatemi... mi occuperò anche di lui.» e così avrebbero fatto, salendo al piano superiore e mettendelo in uno dei privé con i divanetti. L'avrebbero fatto sdraiare e poi avrebbero dato degli amorevoli buffetti sulle sue guance.
Uno di loro parlava di una secchiata d'acqua, ma prima che lo scimmione potesse prenderla, Silene, una delle ragazze intrattenitrici del locale, si fece spazio «Lasciatelo a me, ci penso io. Andate! Via! Sciò! Scimmioni.»
Ma ritornando a quella folle coppia che aveva preso gusto a rendere il loro strano rapporto un misto tra il suicidio e la pazzia pura, Alyce caricò l'unico colpo e guardò Brian «Io non sono tutti, dude. Dovresti saperlo.» disse facendogli un occhiolino, mentre sollevava il proprio braccio e lo portava alla tempia.
Gli occhi di smeraldo si sarebbero fermati sul docente, mentre l'indice esplodeva il colpo con una leggerezza disarmante, come se non avesse nulla da perdere.
Poi passò la pistola al compagno e lo invitò a provare «Se perdi, accetterò volentieri la cena che mi offrirai domani.» ma non aveva parlato di nessuna cena, il prof.
I colpi che esplosero andarono tutti a vuoto, fino ad arrivare all'ultimo. Il colpo era ancora in canne ed era il turno di Alyce.
Quella sì che era stata una sfida fino all'ultimo respiro, eh!
Brian aveva trovato pane per i suoi denti e questo ormai doveva averlo capito.
«Il colpo è ancora qui. O forse non l'ho messo?» rise, in quel misto tra euforia e pazzia, lasciando il dubbio che l'avesse caricato davvero quel proiettile.
Pistola alla tempia e «BANG!» fece cadere la testa in avanti. Qualche secondo di silenzio e immobilità, per poi sollevarla e «Non è questo il giorno, a quanto pare... sta a te!» e passò l'arma, umettando le labbra con la lingua, quasi famelica.
Sentiva ancora l'adrenalina per quel tentato suicidio con cui aveva giocato.
Tuttavia, non sempre Ensor era portato a vincere e con Alyce di mezzo, questo non poteva sicuramente accadere. Quando il suo indice premette il grilletto... un fischio lancinante gli rimbombò per la testa. Ogni sua fibra corporea tremò a quel suono fastidioso e il cervello cercava un modo per spegnerlo.
E lo fece, lo fece dopo attimi di sofferenza che parvero durare ore, più che brevi secondi. Lo avrebbero portato a dover resistere, per quanto gli fosse possibile a quelle orecchie che quasi parvero sanguinare per il calore che provava, mentre lo stridio piano piano veniva allontanato dal cervello.
Ma non solo lo stridio.
Brian si sarebbe accorto che dopo quello sparo, non avrebbe sentito più nulla. Niente.
Né la musica, né la voce di Alyce che avrebbe visto toccargli il braccio quasi preoccupata. Nulla. Tutto era spaventosamente silenzioso e con esso, anche l'orientamento era compromesso, le gambe sembravano non trovare più l'equilibrio, per fortuna c'erano degli sgabelli pronti a reggerlo, qualora avesse voluto.Sfida alcolica
Ma in quello stesso momento non si stava svolgendo solo una sfida tra la vita e la morte. Era in ballo molto di più, era in ballo una serata di divertimento tra alcol e Luke (?) che non tutti potevano dire di poter meritare.
La sfida che era stata proposta pretendeva serietà (?) e un fegato grande quanto tutta Londra.
I due sfidanti erano capitati male, c'è da dirlo, con un barman che aveva deciso di alzare ed abbassare le proprie gradazioni, quasi per vedere fino a che punto si potesse spingere la cirrosi epatica di un mago. E con Skyler e Markab stava giocando veramente sporco, tuttavia il divertimento stava avendo la meglio.
Alle parole di Skyler, il bartender rispose con un solo sollevamento del sopracciglio, contornato da un ghigno strafottente mentre con il mento spinse ad indicare i cicchetti quasi a voler invitare a fare quella bevuta il prima possibile, per meritare quel premio che sembrava essere di gradimento all'infermiere.
Incrociò le braccia al petto, studiando gli sfidanti.
Appena appena, Skyler avrebbe potuto guardare gli occhi di Luke allargarsi, dopo i primi tre shots bevuti dal medimago, in quanto Skyler sembrava non assorbire minimamente gli effetti alcolici di quei miscugli che aveva fatto.
Questo non era possibile dirlo per Markab, che con l'alzare e abbassare il grado alcolemico, iniziava ad invertire già le lettere nelle parole.
Luke sbuffò una risata, non nascondendola assolutamente, quindi si avvicinò al bordo del bancone e poggiò i palmi delle mani sulla superficie «Se per te è troppo, puoi fermarti anche qui e decretare il biondino come vincitore...» strafottente e fastidioso, quasi punzecchiò il giornalista. Markab sembrava non reggere come il proprio compagno di bevute [Skyler - Res32-(7-1)/Markab -Res30-(15-1)].
Il suo parlare era molto lento e difficoltoso, ma riusciva ancora a formulare delle frasi di senso compiuto... secondo lui. Ogni tanto le gambe iniziavano ad essere mollicce e ogni tanto le sentiva piegarsi e - come si dice dalle parti di questa povera player - facevano Giacomo Giacomo.
«Allora? Prosegui o getti la spugna, per la vittoria del tuo amichetto?» chiese Luke, quasi sarcastico e pronto alla resa dell'altro.
Nel frattempo, però, aveva spinto verso di lui gli altri shottini.
La sfida sarebbe continuata fino a quando Markab non avrebbe buttato giù tutti gli shottini? O si sarebbe fermato? Questo rimarrà un mistero.
La gente iniziava a scemare e gli ubriachi ad aumentare. Rick e Rock portarono fuori, di peso, molti clienti che avevano alzato un po' il gomito, mentre la musica scemava. Il personale iniziava a ripulire i tavoli, tirando su le sedie.
Alyce guardò la serata terminare e se Brian fosse stato ancora lì, lo avrebbe raggiunto al di là del bancone e poggiando un gomito sulla sua spalla gli avrebbe sorriso.
Non poteva dire nulla, non l'avrebbe sentita, ma alla fine andava bene così, aveva parlato anche troppo per questa serata.SPOILER (clicca per visualizzare)//Beh, l'evento è finito, andate in pace.
Hakon: +6EXP +1Cor
Brian: +6EXP +1Cor
Nick: +6EXP +1Cor
Markab: +6EXP +1Res
Skyler: +6EXP +1Res
Morrigan: +6EXP +1Cor
Alyce: 8EXP
Damine: 2EXP (da comunicare dove assegnare gli exp - puoi scrivermi in privato)
Brian: l'udito ti ritorna il giorno dopo.
Nick: vieni portato al piano di sotto, dove soffrirai ancora per un po'. Ma dopo un paio di ore - nausea a parte - tutto torna alla normalità.
Morrigan: Rick e Rock non sono maestri della delicatezza e gli "schiaffetti" che ti danno in faccia li senti, ma quando ti svegli trovi il volto di Selene (puoi leggere chi è, nella descrizione del locale). Hai il dubbio che sia stata lei a darti quei ceffoni da camionista.
Markab: te ne vai dal locale letteralmente sbronzo e con il portafoglio vuoto, per aver pagato il conto.
Skyler: visto il termine della serata, hai un buono da spendere con Luke: puoi andare al Rouge, una sera e bere gratis. Tuttavia, per sfortuna, vale solo per te.
Potete giocare - se volete - gli spunti che vi ho dato.
Grazie per l'attesa e per il gioco.
Baci..