Sussurri voraci

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    Denrise
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    JASON KRATOS BYRNE
    Druido
    Code ©#fishbone

    Sembrava tutto pronto per poter affrontare quel viaggio verso la morte e oltre. All'affermazione di Phil sulla cura per la follia, Jason storse il naso «Le cure ci possono essere, a dire il vero. Le pozioni e pratiche magiche che agiscono sulla mente sono molteplici, ma senza saperne la vera natura, di tale follia, poco possiamo fare. Non possiamo agire alla cieca.» questo era quel che lo preoccupava di più «Non agiamo su niente di mentale, se non siamo sicuri di quel che potrebbe aver scatenato questa follia. Potremmo solo peggiorare le cose, potremmo rendere permanente l'effetto.» era più un consiglio che un modo di mostrare le sue competenze, infatti guardò un po' tutti prima di avviarsi a perlustrare la nave.
    «Certo ti avviserò!» rispose ridendo a Philipp, dando poco peso a quella battuta, che poi gli sembrò anche abbastanza carina.
    Quando portò su le palle, notò che Phil le radunò di nuovo, ma non disse niente.
    La sua spiegazione successiva gli fece comprendere il tutto. «Tutto chiaro!»
    Sicuramente stavano smorzando la tensione con tutto quel da farsi.

    All'urlo di Philipp, Jason cercò stabilità sul ponte, non certo che quella tempesta avesse fatto reggere quella catapecchia dov'erano.
    Erano partiti da poco e già avevano i primi problemi. Dove diamine si era andato a cacciare, per il suo spirito di appartentenza.
    Quando la carpentiera gli afferrò la mano, l'aiuto ad alzarsi «Che cosa è successo, ragazzi?» domandò preoccupato, guardandosi attorno, per vedere se c'erano altre anomalie. Poi portò lo sguardo verso l'alto al richiamo di Phil. «Merda.» gli attacchi mentali non erano proprio un ottimo inizio, i nemici si stavano avvicinando e probabilmente quella tempesta era solo il loro biglietto da visita.
    Infatti non passò troppo, che la pioggia divenne palla di cannone. Si tenne in piedi, cercando di allargare le gambe, facendo in modo da abbassare il baricentro e tenersi in equilibrio. Si voltò verso la direzione dello sparo e sgranò gli occhi «La Poseidon.», la puzza tuttavia, anticipava l'arrivo «Cazzo, è nauseabondo.» la Fortezza si avvicinava e Jason cercava di eludere il suo naso a quell'odore, respirando con al bocca pur di non far entrare la puzza.
    Tre di loro non ce la fecero, due erano le ragazze che erano accanto a lui «Provate a respirare con la bocca, ragazzi, la puzza si sente di meno!» suggerì, mentre lo sguardo andava verso la Poseidon.
    «E' il capitano Ludwig!» gli occhi di Jason poi cercarono di puntare sulle creature, provando con la sua conoscenza [Magia Verde I] a cercare di capire se avesse già visto quei pennuti da qualche parte.
    Quando il loro canto venne intonato, fu strano come questo superava la pioggia della tempesta. E se fosse stato quello a far impazzire la ciurma? «TAPPATEVI LE ORECCHIE COME POTETE!» gli venne da suggerire, sperando che potesse funzionare e adottando la pratica di Philipp, spara e poi le domande. Tuttavia quel canto si era ficcato nella testa, e non riusciva più a toglierselo «Merda!» esclamò prendendo a calci un barile di legno che era lì vicino, come se non riuscisse a controllare la sua rabbia per quel che stava succedendo.
    Ma non bastò. Sgranò gli occhi e la sua mente parlò ancora, si accasciò a terra, stringendo le iridi cioccolato e portando una mano alle orecchie, come a voler isolare quelle parole «CHI SEI?!» domandò a gran voce, come se in quel momento, chiunqeu si fosse ficcato nella sua testa, poteva dialogare con lui.
    Le visioni che vennero in seguito, furono strazianti. Quello che vedeva non poteva essere vero. «BASTA! BASTAAA!» urlava a quelle immagini che si ripetevano davanti ai suoi occhi.
    Non riusciva a credere a quel che stava vedendo, possibile che Ludwig aveva fatto tutto quello con la sua ciurma? Poteva esserne i motivo dell'ira di qualsiasi creatura che adesso si stava vendicando?
    Non fece in tempo a riprendersi, era ancora incosciente in quella fase di trance che sentì gli artgli di uno degli uccelli infilarsi nelle sue spalle e a poco a poco si sentiva sollevato e spostato.
    Cercò di riprendersi e se ci fosse riuscito, dalla cinta avrebbe preso la sua bacchetta, afferrandola saldamente, quindi se gli fosse stato possibile, avrebbe provato a sollevare un braccio, cercando di indicare la bacchetta e «PAPERANTE» avrebbe ruggito, sperando di riuscire a trasformare quell'uccello in una o più paperelle di gomma, per liberarsi da quella presa.
    Tuttavia, se fosse riuscito avrebbe cercato di castare su di se, con una linea dal basso verso l'alto, tracciata a mezz'aria «MOLLIATE» cosicché se fosse caduto, almeno qualcosa avrebbe aiutato la discesa.
    Azione 1: tenta di trasfigurare l'uccello in... paperelle bellissime ♥
    Azione 2: molliate su se stesso, per attutire eventuali cadute.


    Stat:
    Coraggio: 24

    Empatia: 30

    Intelligenza: 23

    Resistenza: 31 Tecnica: 26

    Intuito: 20

    Destrezza: 22

    Carisma: 28
    Porto con me: 2 Pozioni curative, 1 Pozione Esplosiva e 1 Pozione Soporifera
    Magia Verde I
    Arti Difensive I


     
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    AIRWËN
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    Mai in vita sua si era sentita così schifata da un odore tanto nauseabondo come quello che sentì quando scorsero la Poisedon avvicinarsi alla loro nave. Era una puzza di cadavere, di decomposizione che neanche con le sue pozioni peggio riuscite aveva mai odorato, per non parlare di cosa già si intravedeva sulla nave "maledetta" benchè ancora non li avesse ancora affiancati... sangue, interiora, carne in putrefazione e ogni altra prova di cos'era successo su quella nave della morte.
    Vista e olfatto di quegli orrori, la fecero crollare nauseata, vomitando pure la cena della sera precedente.
    Quando riuscì a riprendersi, la visione di quei rapaci tanto vicini sicuro non l'aiutarono a star meglio... non erano uccelli normali, erano creature deformi che di un volatile avevano solo il becco affilato, delle specie di ali e zampe artigliate.
    Uno di quegli esseri afferrò Jason che si era accasciato a terra come poco prima era successo a Calypso che ora era finita a vomitare l'anima insieme a lei.
    La bestia aveva appena preso il volo con quell'omone artigliato tra le zampe, significavano che erano anche parecchio forti per sollevare un uomo di quella mole!

    [Oh Dea, devo fare qualcosa! Se riescono a portarlo sulla Poiseidon per lui è la fine!]

    Per sua fortuna aveva già la bacchetta stretta tra le mani, così più rapida possibile, in modo da impedirgli di allontanarsi il meno possibile dalla loro nave, provò a disegnare una I nella direzione del rapace, provando a prendere bene la mira, considerando tempesta e oscillamenti della nave, e dicendo a voce alta e decisa << Immobilus! >>
    Se avesse funzionato, l'animale si sarebbe immobilizzato, privandogli della possibilità di volare.
    E già sapeva cosa avrebbe fatto se effettivamente l'incanto avesse funzionato: avrebbe subito tracciato una circonferenza con la bacchetta, puntandola ad un metro circa sopra la superficie dell'acqua, esattamente sotto dove sarebbe in teoria caduto Jason, e immaginando nella propria mente di far comparire piattaforme rotonde, avrebbe provato a dire << Circularis! >>

    Era una strega e la magia nel suo mondo esisteva, ma anche per loro le leggi della fisica, scoperte dai babbani, valevano e se avesse impedito all'animalaccio di volare, sarebbe precipitato in mare con Jason, ma piazzandoci sotto una piattaforma, avrebbe evitato al ragazzone di finire in acqua.
    La forma delle piattaforme poco le interessava, bastava fossero belle solide per fermare la caduta e alla giusta altezza perchè la maggior parte delle onde non vi arrivassero... certo l'urto magari gli avrebbe fatto un po' male, ma almeno non sarebbe finito in mare aperto nel pieno di quella tempesta, peggiorando la sua situazione già abbastanza critica.

    25 anni _ MEZZAVEELA _ Irlandese _ Outfit 1 2 3
    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Equipaggiamento:
    - Bacchetta
    - 2 Pozioni Cura Ferite (ripristina 7 PV)
    - 1 Antidoto Mentale: Cura stati mentali alterati
    - 1 Pozione per prevenire stati mentali alterati (dura per due turni dopo il post in cui la si beve)
    - 1 Pozione Extimulo Potente: nei due post successivi dopo l'utilizzo il mago che la assume avrà +5 al dado per colpire e +5 al danno.

    SKILL: Med I Poz I

    Statistiche:

    Coraggio: 20

    Empatia: 30

    Intelligenza: 32

    Resistenza: 21

    Tecnica: 30

    Intuito: 20

    Destrezza: 21

    Carisma: 30

     
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    Scheda 32 y.o. Morrigan Denrise. Stats
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    Morrigan Maverick
    Long may I reign!

    Morrigan deglutì così forte da sobbalzare. L'odore di putrefazione gli ricordò gli anni passati al servizio del ministero. L'ex auror era stato tante volte a contatto con defunti e cadaveri e la visione di ossa e carne marcia aveva perso la sua ascendenza drammatica. Al contrario, quel tanfo lo costrinse a portarsi il gomito davanti alle narici tentando di schermare l'odore.
    "Peggio di quella volta in cui mi scordai di mettere il petto di pollo in frigo prima di partire per New York. Al mio ritorno avrei preferito che la mia casa fosse stata infestata dagli Inferi."
    Ma il mago si sarebbe dovuto adattare a quel lezzo perché altrimenti il timone gli sarebbe sfuggito di nuovo dalle mani. Le gocce d'acqua gli avevano infestato le vesti e dalla sua camicia un piccolo colibrì prese il volo per nascondersi sotto coperta. Il tecnomago si sentì privato del suo stesso cuore ma almeno Granduchessa sarebbe stata al sicuro. Scuotendo la testa come un cane bagnato si ricordò che il suo compito, in quel momento, era pensare al timone e non agli uccelli.
    Le mani strinsero i pioli cercando di non perdere la presa a causa dell'acqua. Solo allora si accorse degli effetti dell'incanto di Airwën. Le gocce della tempesta scivolano sul legno del timone preservandone dunque la funzionalità. Sul volto dell'ex auror apparve un'espressione soddisfatta e dalle sue labbra fuoriuscirono delle parole di complimento. Quella decisione, unita alle riparazioni effettuate da Calypso, avrebbero dato alla Fortezza qualche possibilità in più di sopravvivere

    Ma quelle speranze cominciarono a svanire quando l'enorme ombra della Poseidon si proiettò sul mago. Dell'equipaggio non vi era rimasto molto se non quei ricordi decomposti che avevano nauseato la ciurma dell'ex Auror. Ma il problema era un altro.
    Morrigan vide un gruppo di rapaci appollaiato sul pennone principale. Piume nere come la notte e un volto più grottesco di quello di sua zia Klad. L'ex auror ricollegò il loro aspetto a quello delle creature incontrate dalla Poseidon e le sue mani cominciarono a sudare.
    «Se quelle sirene cominciano a cantare sarà un problema. Dobbiamo proteggere le nostre orecchie...», suggerì Morrigan al suo compagno di timone. Quelle creature potevano essere denrisiani tramutati, per quanto ne sapeva lui. Erano stati corrotti come il capitano Ludwig? Difficile a dirsi. Le creature magiche non erano la sua specialità.
    Ma fu troppo tardi. Un suono profondo e costante cominciò ad avvolgerlo. Immediatamente, il rumore della tempesta diminuì di tonalità per fare spazio a quel canto. Le note penetrarono nell'animo del mago e quest'ultimo aggrottò le sopracciglia spalancando le palpebre tese come una corda di violino. Morrigan sentì i suoi denti frusciare gli uni contro gli altri con l'avanzare della sua mascella. Le sue labbra si serrarono e l'idea di dare consigli svanì.
    "Ma perché proteggerci quando possiamo eliminare direttamente la fonte?" Le braccia di Morrigan iniziarono a spingere il timone cercando di inclinare la nave. Se ci fosse riuscito, i cannoni della Fortezza sarebbero finiti per puntare direttamente verso la Poseidon. La nave nemica era incredibile e potenzialmente un ottimo bottino da riportare a Denrise. Ma non per Morrigan. Almeno non in quel momento.
    Tuttavia, i cannoni erano distanti dall'ex Auror. Farli sparare sarebbe stato il compito di qualcun altro. Il tecnomago si sarebbe limitato a passare la mano destra all'interno della manica sinistra della camicia per estrarre la sua bacchetta.
    Tenendo gli occhi fissi verso il pennone principale della Poseidon, quello su cui erano appollaiati i due rapaci usignolo-wannabe, il mago si concentrò cercando di immaginare l'elettricità presente nel temporale. Le nuvole nere era gravide di fulmini. Il tuono che aveva udito in precedenza ne era la prova. Morrigan prese una boccatta d'aria prima di tracciare una saetta verso uno dei due rapaci appollati (Quello più lontano dall'albero su cui era retto il pennone). Dunque, dalle sue labbra uscì una singola parola «Electro».

    CITAZIONE
    Nome: Incantesimo Tonante
    Classe: Elementale
    Formula: Electro
    Movimento: tracciare una saetta e indicare il bersaglio
    Effetto: genera una scarica elettrica a bassa tensione dalla bacchetta
    Note: con Intelligenza >25 consente di evocare da una nube un fulmine che colpisca il bersaglio; con Intelligenza >35 consente di far persistere la scarica elettrica oltre il termine dell'azione e del turno (su indicazione del master in funzione del dado) causando danni nel tempo e malus a Destrezza.

    Se l'incantesimo fosse andato a segno, una scarica elettrica avrebbe colpito il rapace. Morrigan sperava che l'acqua della tempesta potesse agire da conduttore per ampliare la potenza offensiva dell'incantesimo. Ad ogni modo, se ci fosse riuscito o meno, il mago non si sarebbe trattenuto dal dire:

    «Diventerai proprio un McChicken saporito, stupido pennuto».

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    ✕ schema role by psiche


    Coraggio: 24
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    Intelligenza: 30
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    Tecnica: 31
    Intuito: 20
    Destrezza: 24
    Carisma: 20

    Magitecnlogo & Duellante nato

    3 Oggetti:
    1 - Calzini (Se approvati)
    2 - Gessi
    3 - 1kg di Farina

    Riassunto: Morrigan tenterà di inclinare la nave in modo da far entrare la Poseidon nel raggio di tiro dei cannoni (Prima azione). Dunque, utilizzerà l'incantesimo tonante contro il pennone principale della Poseidon tentando di colpire almeno un rapace (Seconda azione).
     
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    Calypso O'Queen Carpentiere

    Parlato - Pensato - Ascoltato


    Il colpo di cannone che colpì la nave la fece barcollare e per poco Calypso non si ritrovò di nuovo a terra. Il primo pensiero non fu tanto per i suoi compagni di viaggio quanto per le condizioni della nave. Sapeva di non aver potuto fare molto per riparare i danni, il materiale e il tempo a sua disposizione erano stati pochi, tuttavia sembrò che nonostante i danni appena ricevuti, l'albero di prua riuscì a restare in piedi. Ciò le fece tirare un sospiro di sollievo ma doveva subito rimettersi a lavoro se voleva che la nave continuasse a reggere, anche perché quel colpo di cannone poteva significare solo una cosa: la battaglia era imminente.
    Infatti le bastò guardare in direzione dello sparo e lì la vide, riconoscendola subito: la Poseidon.
    L'aveva adocchiata un paio di volte al porto, mentre si trovava a lavoro, e ricordava bene quanto l'avesse impressionata. Non c'erano dubbi che si trattasse di una drakkar di tutto rispetto, e il vento li spingeva proprio in quella direzione... e più si avvicinavano, più Calypso poteva distinguere nell'aria un puzzo nauseabondo.
    Non riucì a trattenere un conato di vomito che le impedì di fare il suo lavoro e correre a riparare i danni.
    Non era però la puzza di marciume e cadavere la cosa peggiore, no... aveva visto quei rapaci, diversi da qualunque uccello avesse mai visto prima, non era sicura neanche di aver letto di loro in un libro, e lei di libri ne aveva letti tanti, ma le loro voci... erano qualcosa di diverso dai soliti versi di animali a cui era abituata, e prima ancora che iniziassero ad avere effetto pensò che qualcosa non andava, non andava affatto. Un brivido le percorse la schiena e poi iniziò ad avvertire qualcosa crescere dentro di lei, come un principio di rabbia che cresceva pian piano.
    Il primo istinto fu, ovviamente, quello di sfogarsi contro un membro della ciurma in particolare, e tutti ormai sapevano chi... ma non appena la nausea passò e alzò la testa vide i danni che erano stati fatti alla nave. E se c'era qualcosa che non sopportava, era vedere la Drakkar che si era impegnata così tanto a sistemare, ridotta in quello stato. Potevas quasi sentire le grida di dolore della nave. Se non poteva sbarazzarsi dell'ira che continuava a crescere, doveva indirizzarla verso i suoi nemici, che avevano fatto tutto quello, cercare di sfogarla in modo da aiutare i suoi compagni. E lei era lì per un compito ben preciso. Doveva riuscire a riparare la nave prima che la rabbia prendesse il sopravvento. Mentre pensava a tutto ciò, uno di quegli uccellacci tentò di attaccarla, lei però riuscì a schivarlo
    Corse così all'albero. Non aveva tempo per ripararlo come prima, e di certo di pazienza non ne aveva più visto anche l'effetto del canto di quegli uccellacci, così puntò la bacchetta contro l'albero danneggiato gridando: Reparo!.
    Non stette neanche lì a guardare se avesse funzionato, si voltò verso il volatile che aveva provato a prenderla. Sfruttò allora anche in quel caso la rabbia crescente per provare ad attaccare il volatile: Stupeficium! Gridò il primo incantesimo che le venne in mente.

    RevelioGDR



    Calypso prova a riparare i danni all'albero di prua con un "Reparo"
    Calypso attacca il volatile che ha provato ad attaccarla con uno "Stupeficium"

    Equipaggiamento: cassetta degli attrezzi (a mano)

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    Coraggio: 25
    Empatia: 20
    Intelligenza: 25
    Resistenza: 30 Tecnica: 30
    Intuito: 25
    Destrezza: 25
    Carisma: 20

    Skill: Magitecnologo; Incantesimi Avanzati


    Edited by Calypso O'Queen - 11/4/2020, 22:14
     
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    Denrise
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    Jonathan Baker | Predone
    Avevate presente la classic espressione non poteva andare peggio? Ecco, proprio ciò pensò Jonathan quando la Fortezza stava andando fuori rotta, causando così le ire del fato che diedero inizio alle danza con uno sparo di cannone. La Fortezza fu centrata in pieno e per rimanere in equilibrio il predone dovette far richiamo a tutto il suo equilibrio, poggiandosi di peso sul timone per qualche secondo. PORCO ODINO!
    Non c'era tempo da perdere. Aiutò Morrigan a inclinare la drakkar affinché la Poseidon potesse entrare in rotta di collisione con le palle di cannone. Proprio durante questo momento un odore fetido e vomitevole aleggiò nell'aria. Istintivamente posò lo sguardo sull'imbarcazione nemica e lì vide sangue, resti umani e le interiora della sua gente. Per un istante sentì risalire un conato di vomito non abbastanza forte per distrarlo da ciò che stesse facendo, così chiuse per un secondo gli occhi e seguì il consiglio di Jason riguardo il respirare con la bocca aperta.
    Come se ciò non fosse abbastanza, sul bordo della Poseidon intravide il capitano Ludwig, l'uomo che stavano cercando e diversi rapaci dall'aspetto orribile, abominevole, terrificante. Morrigan suggerì di tapparsi le orecchie, purtroppo però diede precedenza al timone. Vorrei ascoltarte, ma al momento c'ho le mani occupate. Affermò con un tono grave e sofferto a causa dello sforzo che stava impiegando.
    Accadde così ciò che l'ex auror aveva previsto: il suono di un canto particolare arrivò dritto alle orecchie. Cosa stava accadendo? Si sentiva male? A dir il vero no, tuttavia pian piano sentiva il sampre più infastidito da tutta quella situazione e, chiariamo, Jonathan non era mai stato bravo a gestire la rabbia. MA CAZZO, CI SI METTE ANCHE IL FOTTUTISSIMO DRUIDO? Sbottò non appena vide con la coda dell'occhio Jason venir pseudo rapito da una di quelle strane creature. Mo la nave po' sparà, ma io non c'ho bisogno dei cannoni! Tu allora che lasciò le mani dal timone e con la destra cercò il proprio catalizzatore magico per poi puntarlo su se stesso. Cominciò a correre verso l'estremità della Fortezza più vicina alla Poseidon, dopodiché pronunciò il fatidico incantesimo: Ascendio! L'obiettivo chiaramente era quello di far un grosso balzo in aria per poi atterrare su un punto qualsiasi della nave nemica. TU HAI SFONDATO PARTE DELLA MIA NAVE, ORA IO SFONDERO' LA TUA TESTA! Ovviamente l'obiettivo di tale minaccia era il capitano ormai fuori di sé.

    RevelioGDR


    Jonathan aiuta Morrigan a inclinare la nave, dopodiché usa un'azione di movimento (narrativamente spiegata con ascendio) per arrivare sulla Poseidon.

    Skill: Duellante Magico, Resiliente, Magizoologia

    Coraggio: 33
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    Intelligenza: 20
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    Tecnica: 20
    Intuito: 34
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    Denrise
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    Philipp Garlic
    Predone | 26 anni

    Per Philipp quel giorno era una prima volta in tanti sensi: era la prima volta che si imbarcava con mezzi denrisiani, era la prima volta che si presentava ed agiva come fabbro e, ancora, era la prima volta che faceva da vedetta.
    Non era mai stato bravo con le novità, ma cercò di far buon viso a cattivo gioco, tenendosi in alto e osservando pigramente la debolezza dell'intuito di Calypso, maledicendo sé e tutta la stirpe della ragazza per averli condotti a quel momento 'Devo smetterla di credere che gli inglesi siano diversi da idioti!' imprecava infatti lui, osservando il mondo precariamente oscillare, prima che tutta la situazione degenerasse con le visioni e tutto il resto.
    'Merda!' non ci volle molto a capire che erano nei guai e l'apparire della Poseidon, così come il bombardamento di benvenuto, ne fu chiaro segnale, con o senza le urla di Jason a riguardo 'Come l'hanno ridotta!' la sua enorme e famosa stazza serrò quasi lo stomaco del ragazzo nel vederla così rovinata, così come fu un duro colpo vedere ciò che restava del capitano.
    Forse fu quello a farlo vomitare, o l'oscillare dell'albero. O la sfiga al dado.
    In oggi caso accadde, con somma vergogna di Philipp 'Fanculo!' si nascose quanto più possibile, vomitando in silenzio e cercando avidamente di respirare con la bocca tra un conato e l'altro, sopraffatto dall'orrore, nel mentre cercava in qualche maniera di pensare, riflettere, sul da farsi. Di tempo, in effetti, ne aveva, ma il canto degli uccelli era sempre più forte e subdolamente stava influenzando quelle riflessioni, portandolo a scelte molto estreme.
    "STATE ZITTI!" Philipp emerse dal proprio schifoso nascondiglio, levando la bacchetta e scoccandola verso gli uccelli, che praticamente poteva guardare negli occhi "Bombarda Maxima!"
    Non c'era molto da andar per il sottile quel giorno, con o senza rabbia, e un attacco esplosivo poteva risolvere diversi problemi insieme: poteva centrare i due uccelli e ferirli, poteva almeno distruggere il pennone e obbligarli a prendere il volo e, più banalmente, poteva coprire il loro canto o, ancor meglio, farli desistere dalla loro melodia. C'erano scelte preferibili ad altre, ma ciascuna di queste era sufficientemente vantaggiosa da guidare la volontà del biondo, che poi si sarebbe guardato intorno per calcolare i danni alla nave e al suo equipaggio.
    'Coglioni!' avrebbe lasciato lo zaino con la borraccia sul pennone, poi sarebbe disceso aiutandosi anche col cavo d'acciaio, atterrando nei pressi dei cannoni e lanciando un ultimo sguardo a Calypso ed Airwen, registrando cosa stesse facendo 'Ci servirà un modo per andare all'arrembaggio' si disse lui, non intendendo nel caso evocare Giorgio Vanni e Cristina d'Avena (?).
    Un modo sicuro sarebbe servito, ma qualcuno, giustamente, voleva accorciare i tempi, come Jonathan, che si lanciò letteralmente sull'altra nave con una mossa che poteva oscillare tra il geniale e la morte.
    'Esibizionista del cazzo' pensò lui, quasi sdegnato, puntando la propria bacchetta contro il capitano e tracciando un cerchio in senso antiorario, nel mentre realizzava come a lui non servisse rischiare la vita a quel modo per tentare di colpire il capitano "Orbis!" decretò infatti, puntando il torace dell'uomo, completamente indifferente al suo destino: il canto degli uccelli gli ricordavano quanto dovesse essere spietato con chi cadeva preda delle tenebre, del resto 'Non colpisco quel bastardo di Jason solo perché piace ai cazzo di uccelli: magari lo sbranano, così li possiamo fottere mentre si fottono lui!' rifletté lui, ricordandoci quanto credesse profondamente nel legame di una ciurma, ma scegliendo comunque una traiettoria, spostandosi opportunamente, perché il druido non rischiasse di essere ferito dalla sua offensiva.
    RevelioGDR


    Phil odia tutto e tutti, incluso sé stesso, il viaggio e il fatto di vomitare. Si rimette dritto e scaglia dritto per dritto un Bombarda Maxima sui pennuti canterini [duello I], poi scende sul ponte, tenendosi nella zona cannoni, e punta direttamente il capitano con un Orbis [Duello; Quirk]

    Luce del Cacciatore
    Philipp ha fatto della caccia all’oscuro una vocazione, tanto che ha la facoltà di manifestare Orbis come due paletti scagliati.
    I due paletti non sono tangibili ma possono provocare danni da perforazione tra cui sanguinamento.


    Equipaggiamento:
    - un'alabarda sulla schiena in argento di Heimdallr (d22)
    - un paletto al fianco sinistro in frassino (narrativo)
    - un cavo di alcuni metri in ferro
    - una borraccia (in una sacca da viaggio)
     
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    Gli Snasi
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    Sussurri voraci | Quest
    A differenza di Philipp e Calypso, Jason riuscì a ottenere qualche vaga informazione su quei volatili portatori di discordia e ira. Anche tu, come i tuoi amici, non ricordavi di aver mai visto o letto di tali creature, eppure ciò ti sembrava strano data la tua professione da druido. Doveva sicuramente trattarsi di una specie esotica, ma c'era dell'altro. Gli effetti estremamente negativi causati dal loro canto e l'abominevole modo in cui avevano ridotto la drakkar di Ludwig ti davano da pensare. Forse non erano semplici creature magiche, forse non erano rapaci com'era stato detto dal capitano - molto probabilmente neanche lui sapeva cosa fossero e per tale ragione li aveva descritti così - forse erano creature oscure (allo stesso piano di dissennatori, Lethifold e Mollicci) e ciò spiegava come mai nessuno di voi li conoscesse.
    Creature oscure o persone corrotte, come ipotizzato da Morrigan, in quel momento erano nemici estremamente pericolosi e ciò Jason lo sapeva bene. Il suo incantesimo trasfigurativo fu ben riuscito [D20: 11+6], tuttavia al contatto con quel tipo di magia le piume dello pseudo rapace si illuminarono appena per tornar poi del loro originario colore pochi istanti dopo come se in realtà nulla fosse accaduto. Diverso fu l'effetto sortito dall'Immobilus di Airwen [D20: 20+8]. La creatura oscura si immobilizzò nell'aria, costringendola a precipitare in mare. Jason fu salvato dalla combinazione di un Circularis eseguito a hoc e del suo Molliate che attutì la caduta. La piattaforma generata dalla professoressa di Pozioni era situata a cavallo tra le due navi e avrebbe potuto facilitare un possibile arrembaggio o il ritorno alla Fortezza.
    Calypso, intanto pensò alle riparazioni della nave [D20: 7+7]. Il lavoro che aveva intenzione di svolgere all'albero di prua era meticoloso, tuttavia fu interrotta proprio a metà dal rapace che prima aveva cercato di colpirla. Era chiaro che non l'avrebbe lasciata agire indisturbata e ciò spinse la carpentiera a passare all'attacco. Dalla sua bacchetta fuoriuscì un fascio di luce rossastro che centrò la creatura, facendola accasciare a terra [D20: 16+6= -22 PV]. Era morta? Assolutamente no. Sbatté le ali per rialzarsi dal duro legno della Fortezza e accadde qualcosa di inaspettato: gonfiò il petto e gli arti che proseguivano nelle ali si gonfiarono e in quello stesso istante le piume divennero affilate come rasoi. Partì nuovamente all'attacco e questa volta Calypso non fu in grado di schivare. La creatura poggiò le zampe sulle tegole della drakkar e quasi come se fosse abituata a camminar sulla terra ferma scattò verso di te, colpendoti sul fianco sinistro da un'ala come se fosse una lama [D30: 17+6= -23 PV]. Non vi erano parole per descrivere il dolore provato dal colpo e il sangue fuoriuscì copiosamente sul punto offeso. Riparare la nave era ancora una priorità?
    Morrigan e Jonathan intanto continuarono a far lavoro di squadra: insieme riuscirono a inclinare la Fortezza affinché i cannoni potessero centrare la Poseidon. Successivamente si divisero. Il primo tentò di sfruttare la tempesta a suo favore [D20: 5+7+5= -17] e così fu: un fulmine non molto deciso colpì il pennuto posto più sull'estremità destra del pennone che pose fine al suo idilliaco canto. Jonathan, invece, senza troppi problemi riuscì a raggiungere la Poseidon.
    Phil, invece, parve essersi affezionato alla Fortezza e tentò di colpire a distanza. Il Bombarda Maxima [D20: 7+8+4] andò a buon fine, ma i rapaci - comunque ben distanti tra loro - riuscirono a evitarlo spiccando il volo, già all'erta a causa del fulmine precedente. In tal modo l'incantesimo centrò unicamente il pennone su cui erano poggiati [d20: 17+8], distruggendolo e danneggiando appena anche l'albero di poppa. Forse non era il caso di prendersela con loro? Chissà, a ogni modo subito dopo il catalizzatore magico del predone fu puntato contro il capitano e il suo particolare Orbis [D20: 11+4+8= -23 pv] centrò il capitano che però non emise il minimo segno di dolore. Eppure i paletti avevano trafitto la sua pelle, su più parti, era caduto a terra e chiunque al posto suo avrebbe come minimo urlato, ma lui non lo fece.

    Ludwig Si rialzò e proseguì con ciò che stava facendo: al centro della Poseidon erano stato inciso sul legno un particolare cerchio alchemico e col sangue strane forme erano disegnate su esso. Il capitano strinse con forza su una ferita che l'Orbis gli aveva appena recato e un'altra goccia si unì a quel che parve l'inizio di un rito arcano.
    Nel frattempo un secondo e un terzo colpo di cannone furono sparati a danno della Fortezza. Eppure era chiaro come nessuno strumento da guerra fosse sul pontile, allorché divenne chiaro come qualcuno dovesse per forza trovarsi nei pressi della murata per caricare i cannoni. A subire ingenti danni questa volta fu la stiva della Fortezza. La drakkar del nostro equipaggio cominciò a imbarcare acqua e se non avesse voluto far la fine del Titanic bisognava agire in fretta.
    L'uccello che non era stato folgorato precedentemente cominciò a svolazzare intorno alla Poseidon e da allora non aveva mai smesso di eseguire il suo canto. La rabbia nel nostro equipaggio stava per raggiungere un nuovo livello. Tutti erano esageratamente frustrati da tutto ciò che stava accadendo, compreso l'operato dei vostri stessi compagni. Tutta quella situazione era solo frutto della sfortuna o dell'incompetenza di alcuni di voi? Ecco, pensieri del genere divennero impossibili da evitare e la fiducia - grande o poca - che fino a quel momento provavate l'un l'altro cominciò a vacillare.
    L'altro, invece, non si accorse che Morrigan fosse la causa del fulmine e quindi riversò la sua ira sul bersaglio a lui più vicino: Philipp. Proprio com'era accaduto con l'esemplare che stava combattendo Calypso, anche questo gonfiò il proprio petto e buona parte dei suoi arti, facendo diventare le proprie piume estremamente taglienti e sfrecciò nel cielo. Partì in picchia contro il biondo [D20: 12+7= 19] e affondò buona parte delle piume più esterne dalla sua ala sinistra contro il tuo petto. La destra, invece, incontrò un ostacolo che senza troppi termini ti aveva salvato: l'albero vicino a cui ti trovavi. Non pareva esageratamente rovinato dopo il colpo incassato, ma certo era che se si fosse trattato di quello di prua avrebbe ceduto.
    Forse stava andando tutto molto bene, tuttavia Jonathan avrebbe potuto sentir chiaramente un forte rumore di passi provenire da sotto di lui e farsi sempre più vicini. Dalla loro stiva emersero altri quattro membri dell'equipaggio. Questi, a differenza di Ludwig, avevano uno sguardo completamente assente, bocca aperta, schiena piegata e ferite in molte parti del loro corpo. Ognuno di loro stringeva ben salda in mano la propria bacchetta e per quanto possibile lo scenario assumeva una connotazione ben peggiore.

    RevelioGDR


    Eccoci al terzo giro di post e come sempre non possono mancare le note off:

    - Siete tutti bravissimi, mi raccomando nel rimaner coerenti con il mood alterato del vostro PG;
    - Nelle valutazioni delle azioni di Morrigan e di Philipp noterete degli strani +5 e +4. Quelli di Phil sono dovuti alla skill Duellante Nato, quello di Morgan è un bonus che arbitrariamente ho voluto assegnargli per aver trovato la sua idea particolarmente brillante con l'ambientazione proposta;
    - Jason, la piattaforma in cui ti trovi è proprio a metà strada fra la Poseidon e la Fortezza. Puoi passare sulla drakkar che preferisci senza consumare un'azione di movimento;
    - La Drakkar se non riparata nelle aperture sulla stiva impiegherà 3 giri di post ad affondare;
    - Prossima scadenza: martedì 14 alle 23:59.

    Alcuni di voi mi hanno scritto preoccupati per la loro azione. Ci tengo a chiarire che non valuto la lunghezza dei post, ma unicamente le azioni e le scelte dei vostri pg. Se a causa di tempo vi ritrovate a far un post più breve del solito non c'è problema.
    Chiarito ciò buona fortuna e possa il cuore essere la vostra chiave guida.
     
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    Philipp Garlic
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    "FANCULO!" non era esattamente un buon giorno per Philipp, ma in vero come lo sarebbe mai potuto essere date le premesse? Si erano imbarcati in un'impresa alquanto rischiosa e quando si metteva in gioco così tanto era normale che le cose andassero male, ciò che lui proprio non riusciva a sopportare era l'incompetenza dei suoi compagni, che includeva anche la loro incapacità di coordinarsi e gestire le cose con un certo ordine 'ME LI HA FATTI SCAPPARE!' ruggiva infatti lui osservando il suo bombarda maxima assolutamente sprecato a causa del fulmine non a ciel sereno di Morrigan, che aveva causato qualche danno e messo in allarme le creature quanto bastava per schivare la sua mossa 'PERCHE' CAZZO COLPISCE QUELLI QUI IN ALTO QUANDO CE NE SONO OVUNQUE DI 'STI BASTARDI?!' perché aveva avuto una bella idea, ma tra la sua natura, la sua xenofobia e il canto degli uccelli, chi voleva andarglielo a spiegare?
    Forse Jonathan sarebbe stato così cafone ed impudente, ma il ragazzo si era lanciato al momento in altre mirabolanti avventure, così come il resto della ciurma, impegnata a gestire gli enormi uccelli canterini e, perché no, non rimanerci secchi.
    Notò con la coda dell'occhio la buona mossa di Airwen e il fallimento di Jason, così come rimase un po' perplesso quando vide il capitano prendersi in pieno i suoi paletti, perdere sangue, cadere a terra, ma rialzarsi senza un verso 'O è morto, o sarebbe meglio lo fosse' decretò lui, perdendo qualsiasi scrupolo nell'attaccarlo. Lo avrebbe fatto immediatamente, tentando uno Schiantesimo o un Diffindo, anche per impedirgli qualsiasi rito egli stesse cercando di compiere col proprio sangue 'Sangue che io gli ho fatto versare' non che si sentisse in colpa per quello, era convinto che dato il suo menefreghismo si sarebbe inflitto da solo una ferita, ma ciò non di meno rendeva il tutto una sua responsabilità, tuttavia non vi riuscì mai, dapprima perché due bordate letteralmente scossero la nave, gettandolo a terra "MERDA!" ululò lui, vedendo poi con gli occhi un altro di quei dannati uccelli piombare su di lui nel mentre trasmutava le sue piume 'Ecco perché quel coglione di Jason ha fallito' si disse lui.
    Il ragazzo lasciò a terra il cavo in acciaio ed invece sguainò la sua alabarda, non potendo comunque evitare una ferita in pieno petto, che bruciò come il fuoco 'VAFFANCULO, UCCELLO DI MERDA!' ruggì dentro di sé mentre dalla sua bocca usciva un sibilo ed il Cacciatore ruotava la sua arma per poter sfruttare la sua parte uncinata. Tentò di tracciare in aria una mezzaluna, piantando, se possibile, in un'ala della creatura l'uncino, per poi voltarsi e tentare di trascinare la creatura verso il bordo e sbatterla fuori dalla nave, disposto, nel caso il gioco di forza fosse andato contro di lui, a mollare l'arma.
    Se il piano del ragazzo fosse riuscito, la creatura sarebbe stata sbattuta fuori dalla nave, dandogli qualche istante di sollievo per tentare una nuova mossa "SMETTETELA DI FARE I COGLIONI E BOMBARDATE DEI FIGLI DI TROIA!" urlò lui al limite dell'esasperazione, caricando un cannone con una palla a ricerca, puntando poi il capitano, o meglio, il cerchio alchemico che stava incantando e che non intendeva fargli attivare, al punto di dargli priorità anche rispetto ai nuovi nemici emersi ' 'Sti cornuti escono fuori manco ci fossero tutte le puttane di quel coglione, ma prima la magia nera e poi tutto il resto!' si disse lui, puntando la bocca del cannone sul capitano e fissando con tutto sé stesso il sigillo.
    RevelioGDR


    Phil odia tutto e tutti, indipendentemente dagli uccellacci, così dapprima tenta di usare la propria alabarda [d22; skill: duellante nato] per afferrare con la parte uncinata l'uccello per un'ala, ferirlo, rendere difficoltoso il volo e scaraventarlo fuoribordo.
    Secondariamente insulta tutti ad alta voce, poi carica un cannone con una palla a ricerca e spara tentando di colpire il sigillo magico che sta incantando Ludwig [magitec I? Duellante Nato? Fai te]


    Equipaggiamento:
    - un'alabarda in argento di Heimdallr (d22)
    - un paletto al fianco sinistro in frassino (narrativo)
    - un cavo di alcuni metri in ferro (a terra)
    - una borraccia (in una sacca da viaggio)
     
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    Jonathan Baker | Predone
    Prima regola di un predone: a vincere una battaglia non era il capitano più abile, bensì chi gestiva al meglio il proprio equipaggio. Sono fottuto. Di disse, notando come la propria ciurma non fosse quella che tecnicamente avrebbe chiamato carne da combattimento. Le due ragazze sembravano quasi voler evitare lo scontro frontale, Jason familiarizzava con un volatile, Phil pareva più interessato a camperare piuttosto che ad assaltare la nave e Morrigan giocava a fare Thor. M'annateve tutti a fanculo! Si disse mentre spiccò il volo, atterrando poi a bordo della Poseidon.
    Quella drakkar era decisamente un'altro passo rispetto alla Fortezza e per un solo istante balenò l'idea di provar a prenderne possesso. Prima però devo capire quanti cazzo di zombie ci sono. Ok, non erano zombie, ma il loro comportamento era alquanto simile e il canto perpetuo di un volatile evitò al presone di farsi la più sensata delle domande: poteva ancora salvarli? L'istinto di sopravvivenza prese il sopravvento, così puntò la bacchetta contro uno dei quattro membri dell'equipaggio e la voce scandì le seguenti parole: Bombarda Maxima! Non aveva idea se il colpo avesse potuto danneggiare gravemente la nave, ostacolare in qualche modo il loro movimento o magari spingerli alla ritirata, ciò nonostante l'istinto suggerì ciò che aveva fatto a gran voce e Jonathan ascoltava sempre il proprio istinto.
    Se da una parte aveva i pirati a cui pensare, dall'altra aveva il capitano Ludwig. Merda, così sono circondato. Corse in direzione dell'esplosione - dalla parte opposta del capitano - ripose la bacchetta nella tasca sinistra con i fiammiferi e sguainò l'ascia. Se ve mozzo le gambe nun me potete acchiappà! Troppo brutale come scelta? Forse, ma non a caso il predone era un lavoro per uomini. Vorrei tanto dirve che ciò farà più male a me che a voi, ma ora come ora non me ne frega un cazzo. Raggiunto il tizio più vicino avrebbe alzato l'ascia verso il cielo, intenzionato a colpire con forza contro una caviglia forse già in pessime condizioni.
    Si trovava in inferiorità numerica, ragion per cui doveva essere creativo per trovar un modo per salvarsi la pellaccia. Non aveva fiducia nell'operato dei suoi compagni e se solo era, da solo avrebbe dovuto eliminar ogni minaccia l'una dopo l'altra. Sapeva perfettamente come il capitano Ludwig fosse un predone di tutto rispetto e le sue abilità con la spada erano note. Forse proprio perché si trattava di sopravvivenza Jonathan decise di occuparsi prima dei pesci piccoli, in modo tale che in seguito non avrebbero potuto dar man forte al loro capitano.


    RevelioGDR


    Jonathan usa Bombarda Maxima contro il gruppo di pirati, dopodiché si arma di ascia a tenta di tagliare una caviglia a un membro dell'equipaggio.
    Equipaggiamento: ascia, scatola di fiammiferi, corda e bottiglia di rum.

    Skill: Duellante Magico, Resiliente, Magizoologia

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    Empatia: 24
    Intelligenza: 20
    Resistenza: 32
    Tecnica: 20
    Intuito: 34
    Destrezza: 20
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    Morrigan Maverick
    Long may I reign!

    "Mi piace l'odore del napalm di pollo fritto al mattino" Pensò Morrigan, notando come il fulmine avesse impattato, seppur in modo deludente, contro quello stupido pennuto. La strategia dell'ex auror sembrava aver dato i suoi frutti eppure solo uno dei due volatili aveva smesso di cantare.
    L'altro, alimentando quella simpatica ninna nanna, cullato a sua volta dal vento, continuava a disegnare geometrie nel cielo sopra Morrigan. Inoltre, dopo pochi secondi, l'altro collega usignolo si gettò contro un membro della ciurma di Morrigan.
    "Oh, no" Pensò il tecnomago "Se lo uccide la kill andrà a lui nonostante la mia fatica. Dovrò portarmi avanti."
    Morrigan attese qualche secondo ignorando la situazione della nave, d'altronde il suo lo aveva fatto portando i cannoni a portata della Poseidon. Ora spettava alla carpentiera rimetterla a posto. Sempre se ne avesse avuto le capacità, cosa di cui il mago cominciò a dubitare.
    I suoi compagni di viaggio sembravano così incompetenti. Il biondino vittima del rapace sembrava una primadonna mentre il gigante che lo aveva aiutato col timone aveva deciso di buttarsi in mezzo ad un manipolo di zombie "Giusto, giusto. A Denrise vedranno per la prima volta 'l'alba dei morti viventi' fra 100 anni. Dovrò rimediare alla situazione io stesso, aye".
    Primo, concentrarsi sull'ultimo usignolo. Morrigan sapeva che il suo canto sarebbe stato, prima o poi, un problema. Anche se per ora non percepiva alcuna anomali, prevenire era sempre meglio che curare, giusto?
    "Non sarà facile colpirlo con un fulmine. Questa volta si sta muovendo. E troppo, per giunta. Giusto, si sta muovendo" La creatura sembrava danzare nei cieli nonostante il forte vento e la forte pioggia. Le gocce del temporale dovevano aver invaso il suo folto piumaggio proprio come uno sciame di mosche invade un cadavere. Che ciò potesse costituire un problema al suo volare? No, apparentemente no. Almeno per il momento.
    Morrigan piegò il braccio sinistro a 90° gradi, poi alzò l'indice per cercare di comprendere la direzione del vento. Se ciò non fosse bastato, l'ex Auror avrebbe studiato anche il movimento delle vele alla fine di poter prevedere i movimenti della creatura. Dunque, puntò il bersaglio con la bacchetta. Immaginò un telo di ghiaccio sopra quest'ultima che si espandeva dal becco, sigillandolo, fino alle ali, limitandone il movimento. Il ghiaccio non sarebbe stato stretto e affilato, al contrario avrebbe assunto la forma di tanti piccoli cerchi deformi. Così facendo la creatura avrebbe perso la sua forma aerodinamica, o per lo meno, data l'acqua che si trovava addosso a causa della tempesta, avrebbe assunto un peso sufficiente per sbilanciarsi. E, chissà, magari cadere nell'acqua. «Glacius».

    CITAZIONE
    Nome: Incantesimo Congelante [Incantesimi[
    Classe: Elementale
    Formula: Glacius
    Movimento: Puntare l'obiettivo
    Effetto: Genera dalla bacchetta un gelido raggio in grado di congelare cose, animali o persone
    Note: con Intelligenza > 25 può inglobare nel ghiaccio animali e oggetti in funzione di Intelligenza; con Intelligenza > 35 il mago può dirigere il getto magico e farlo piegare; con Intelligenza > 45 può ibernare. Con Tecnica > 25 permette di usare questa magia per ricoprire oggetti di ghiaccio e manipolarne la forma e l'affilatezza.

    Dunque, sentendosi fiero di aver notato come al seguitarsi delle gesta del capitano un gruppo di zombie era apparso dal nulla, Morrigan decise di concentrarsi su quest'ultimo. Poiché il mago si era concentrato da prima sull'usignolo, non sarebbe stato il primo ad attaccare il capitan Ludwig. Si sentì bruciare il petto per la delusione. Quei ragazzini erano troppo sciocchi per interrompere il loro nemico.
    Morrigan, in seguito alle azioni della sua ciruma, avrebbe fatto ondeggiare la bacchetta per poi scoccarla verso i piedi del capitano. Si immaginò un cerchio di sabbia allungarsi per bloccare i piedi del capitano. Non lo avrebbe voluto ingoiare fino al collo. Il suo scopo era immobilizzarlo e trasformare la base di quel cerchio alchemico in qualcosa di facilmente trasportabile dal vento della tempesta. In quanto a magitecnologo sapeva quanto la precisione in un rituale potesse essere importante. «Cumtello»

    CITAZIONE
    Nome: Incanto Sabbiatomba
    Classe: Magia Elementale
    Formula: Cumtello (fusione di Cuntumulo e Tellus)
    Movimento:ondeggiare la bacchetta e scoccare un colpo verso il punto in cui si vuole generare la magia
    Effetto: dalla bacchetta si libera una scintilla gialla che, impattando con una superficie orizzontale formata da elemento terra (terra, pietra), anche parzialmente sintetico (pavimento, asfalto), purché non incantato magicamente, la trasforma in sabbie mobili. Tali sabbie mobili attirano verso il basso qualsiasi essere non vivente fino ad inglobarlo completamente, se possibile; in caso di esseri viventi, questi verranno attirati al fondo per la parte caudale (gambe/coda), venendo inglobati fino all'altezza del collo. Quando la magia termina il suo effetto o ingloba al massimo possibile qualcosa, si solidifica in sabbia, bloccando i movimenti di qualcuno senza però soffocarlo.
    Note: è possibile sfuggire alle sabbie mobili tramite la propria destrezza o incanti di levitazione; maggiore è l'intelligenza del mago, maggiore è la forza trainante.
    Il raggio di azione della magia è pari a r=1+Intelligenza/10. Il raggio indica anche la profondità pozza di sabbie mobili.

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    ✕ schema role by psiche


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    Destrezza: 24
    Carisma: 20

    Magitecnologo & Duellante nato

    3 Oggetti:
    1 - Calzini (Se approvati)
    2 - Gessi
    3 - 1kg di Farina

    Riassunto: Morrigan useà un Glacius contro l'ultimo rapace canterino (Prima azione). Dunque, dopo che il resto della ciurma si sarà accanita contro Ludwin, cercherà di trasformare il pavimento della sua nave in una sabbia mobile allo scopo di immobilizzare i piedi del capitano (?) e rovinargli il cerchio alchemico (Seconda azione).
     
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    JASON KRATOS BYRNE
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    Freeze.
    Cosa cazzo stava succedendo su quella nave?
    In un attimo era il putiferio, gente che lanciava incantesimi, bombarda maxima che volavano a destra e sinistra, il suo paperante che non andava assolutamente e quelle piume che, anzi, sembravano illuminarsi alla trasfigurazione. Che cazzo stava succedendo.
    E quella voce nella sua testa, poi, proprio non gli era piaciuta.
    Si ritrovava preda di quell'uccellaccio, uccello che non aveva mai visto fino ad ora, nemmeno nei suoi più strani libri. Questo era molto strano «Che cazzo sono questi aborti viventi!» era arrabbiato, incazzato, non sopportava più niente e nessuno, questo non era da lui. A stento aveva la lucidità di evitare le parolacce in presenza delle donne, che lui tanto rispettava. Se li aveva trasfigurati e non era accaduto niente, probabilmente erano persone, o creature che potevano prendere le sembianze di quegli uccelli orribili. «Lasciami brutto stronzo, ti cucino sul falò!» per fortuna, tra un insulto e l'altro, qualcuno aveva provveduto a liberarlo: infatti la creatura sembrò immobilizzarsi nell'aria e lui venne lasciato, finalmente, libero. Su di un ponte magico.
    Corse verso la sua nave, la Fortezza «Col cazzo che mi avrà quell'inferno fetido.» ruggiva di rabbia, come mai era avvenuto prima, lui che era sempre molto controllato.
    «Salvato da una donna, ma tu guarda dove siamo arrivati.» bofonchiò tra sé, a denti stretti, senza alzare la voce, mentre era ancora sul ponte, diretto la fortezza.
    Insomma, come mai era così arrabbiato con tutto quello che accadeva?

    Rimesso piede sulla drakkar, Jason osservò uno di quegli amabili uccellacci rivoltarsi verso Calypso. «Lei ci serve, uccellaccio del malaugurio, quindi gira al largo!» disse, provando a posizionarsi tra l'aborto e Calypso, stringendo al massimo la bacchetta tra le dita e ringhiando come un cane.
    Mise la mano sinistra alla sacca con le ampolle, quindi passò dietro una boccetta curativa alla carpentiera «Bevi questa e stai dietro di me, occupati della nave che qui ci penso io, ma sbrigati o getto a mare tutto quello che mi circonda! Sono già stanco di questa robaccia!» sì, era arrabbiato e la gentilezza l'aveva lasciata a casa, vicino al cagnolone Seth, che faceva da guardia al suo Speziale.
    Poi fu un attimo e il braccio destro, con un movimento morbido del polso tracciò un arco rivolto verso l'alto e la roca voce ruggì un «Fianto duri!» con tutta la rabbia che aveva addosso.
    Il suo intento sarebbe stato di reggere quanto più potesse quella barriera, attorno alla carpentiera, per poter aiutarla nella sistemazione, cercò di tenere quanto più potesse la concentrazione, gli occhi sfidavano quel condor male uscito «Chi sei...» sussurrò, come se potesse realmente parlare con lui e nella sua testa si facesse sempre più strada l'idea che quello che aveva davanti fosse una persona o qualcosa di simile, capace di trasfigurarsi in quell'animale.
    Cercò di tenere le gambe leggermente divaricate, provando ad abbassare il baricentro del proprio corpo, così da tenere saldo il suo equilibrio .

    Azione 1: Insulta tutti. Si piazza tra Calypso e il condorschifo, passando la pozione a Calypso [- 1 pozione cura]. Insulta tutto.
    Azione 2: Fianto Duri, per proteggere Calypso, reggendo la barriera davanti a loro. [Arti Difensive I] Insulta l'aborto.


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    Intelligenza: 23

    Resistenza: 31 Tecnica: 26

    Intuito: 20

    Destrezza: 22

    Carisma: 28
    Porto con me: 2 Pozioni curative [-1], 1 Pozione Esplosiva e 1 Pozione Soporifera
    Magia Verde I
    Arti Difensive I


     
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    AIRWËN
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    Airwën si era dato tanto da fare per evitare che Jason finisse sulla nave trascinato da quelle orribili creature e quando vide che Jonathan si era letteralmente lanciato sulla nave nemica e ora era circondato dall'equipaggiamento-zombi, avrebbe voluto urlargli le peggiori maledizioni che druidiche che conosceva.

    << Jonathan! Brutto CRETINO! Cosa ci fai sulla Poseidon?! - poco le fregava che l'avesse o no sentita, era più uno sfogo personale, poi le sue origini irlandesi si fecero sentire e nel momento che perse la pazienza, iniziò a imprecargli contro in gaelico - Agus má fhaigheann tú bás ansin, ní aiséirífidh mé thú ach chun tú a mharú! I gcónaí má mhaireann mé!>>

    = Se poi ci muori, ti resusciterò solo per ammazzarti io! Sempre se sopravvivo!


    Come che non bastasse, la nave ebbe uno scossone improvviso tanto forte da minacciare seriamente il suo equilibrio; il suono delle palle di cannone che colpivano il solido legno de la Fortezza si sentì così chiaro e minaccioso da far capire a chiunque sul ponte che erano stati colpiti, e probabilmente stavano imbarcando acqua.

    [Oh Sacra Dea! Per fortuna che abbiamo preso la Fortezza! Con l'altra saremmo sicuramente già affondati, spezzati come un ramoscello!]

    Cosa doveva fare??
    Jonathan sulla nave nemica, Philipp e Calypso attaccati da quegli uccellacci che sembravano essersi pompati e fatti più pericolosi, e il capitano Ludwig che non sembrava minimamente scalfito dai pugnali magici del predone, anzi aveva iniziato pure quello che sembrava un rituale con tanto di cerchio alchemico insanguinato sul ponte della Poseidon.
    Per fortuna Jason scelse di tornare da loro a difendere Calypso, così almeno la carpentiera era salva (si sperava), e dando un'occhiata rapida al loro timoniere, le sembrò ancora reggere bene la situazione, con tanto di incanti contro l'ultimo "usignolo". Se fossero arrivati vivi alla fine di quello scontro, sicuramente si sarebbe congratulata con lui per come era riuscito sia ad aiutare loro sia al contempo a gestire la povera nave martoriata.

    [Ok Airwën, concentrata!
    Chi ha bisogno di immediato aiuto? I due predoni.
    E il problema più grosso oltre all'imbarcare acqua? Il Capitano-probabilmente-nonmorto che vuole combinare qualcosa di ben peggiore.]


    Philipp sembrava essersi momentaneamente liberato del suo rapace ed era corso a far fuoco coi cannoni, lo sguardo fisso sul cadavere dell'ex-capitano.
    Restava aiutare il predone-suicida sulla Poisedon.
    Estrasse dalla scarsella la pozione Extimulo Potente e con la bacchetta stretta in mano, scelse uno degli incantesimi che meglio conosceva, essendo una pozionista l'aveva usato parecchie volte.
    Provò a dare una stoccata verso la pozione e dopo aver detto << Plasmatio >> avrebbe provato a fare delle rotazioni rapide e piccole intono ad essa.
    Si sarebbe concentrata sul continuare le rotazioni finchè, dopo le iniziali scintille verde acqua, segno che la fiala era stata elettrificata, non avesse visto il colore del liquido acquisire una lieve sfumatura azzurra. A quel punto avrebbe capito che l'incanto aveva funzionato ed era concluso.
    Ugualmente, che avesse o no funzionato, avrebbe poi fatto un profondo respiro, così da reprimere un attimo la rabbia che le pompava nel corpo e riconcentrarsi di nuovo.
    Puntando la bacchetta verso la pozione (che sperava di esser riuscita a trasfigurare), cercò di ripetere per tre volte, decisa e precisa sulla pronuncia:
    << Harmonia Nectere Passus.
    Harmonia Nectere Passus.
    Harmonia Nectere Passus! >>
    intanto che la sfiorava con la punta del catalizzatore.
    Nella sua mente cercava di mantenere chiara e definita l'immagine dei pantaloni di Jonathan, le sue tasche all'apparenza profonde avrebbero sicuramente potuto contenere la sua pozione, se fosse riuscita a trasportarla dentro ad esse.
    Se avesse funzionato, se avesse visto l'oggetto forse potenziato sparire dalla sua mano per poi scorgere un rigonfiamento nuovo in una delle tasche del predone, con tutto il fiato che aveva in corpo, avrebbe URLATO nella sua direzione, nel modo migliore possibile per poter farsi notare e sentire da lui, cercando di sovrastare i tuoni della tempesta, magari scegliendo il momento giusto in cui era più sicura di non esser colta da un rombo improvviso:

    << JONATHAN!!!!!! JONATHAAAAAN!!!
    BEVI LA POZIONE NELLA TUA TASCA!!!!! FIDATIIIIIIII!!!>>


    25 anni _ MEZZAVEELA _ Irlandese _ Outfit 1 2 3
    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Equipaggiamento:
    - Bacchetta
    - 2 Pozioni Cura Ferite (ripristina 7 PV)
    - 1 Antidoto Mentale: Cura stati mentali alterati
    - 1 Pozione per prevenire stati mentali alterati (dura per due turni dopo il post in cui la si beve)
    - 1 Pozione Extimulo Potente: nei due post successivi dopo l'utilizzo il mago che la assume avrà +5 al dado per colpire e +5 al danno. --> In attesa dell'esito del Master

    SKILL: Med I Poz I

    Statistiche:

    Coraggio: 20

    Empatia: 30

    Intelligenza: 32

    Resistenza: 21

    Tecnica: 30

    Intuito: 20

    Destrezza: 21

    Carisma: 30



    RIASSUNTO:


    Airwen impreca contro Jonathan che si è lanciato sulla nave nemica dopo che si è tanto data da fare per salvare Jason dalla stessa fine.
    Dopo una veloce valutazione della situazione in cui si trovano, decide di aiutare Jonathan che è solo sulla nave nemica contro un equipaggio di simil-zombi e il loro capitano.
    Estrae dalla scarsella la sua Pozione Extimulo Potente e cerca di incantarla con l' Incantesimo di miglioria pozionistica.
    Poi si concentra ancora di più per provare a far comparire quella stessa pozione (sperando potenziata dal precedente incanto) in una delle profonde tasche dei pantaloni di Jonathan con l' Incanto di spostamento.
    Infine, se l'ultimo incanto funziona, aspetta il momento giusto per urlare al predone, più forte che riesce, di bere la pozione nella sua tasca.

    [ Nome: Incantesimo di miglioria pozionistica.
    Classe: Trasfigurazione
    Formula: Plasmatio
    Movimento: una stoccata verso una pozione e poco dopo fare delle veloci e piccole rotazioni fino a che l’incanto non è concluso.
    Effetto: Aumenta considerevolmente la potenza e l’efficacia di una pozione
    Note: L'incanto ha un raggio massimo di 50 cm.
    Con la stoccata il composto all’interno della fiala viene elettrificato da una sequenza di scintille verde acqua in modo da aumentare l’agitazione delle molecole e quindi il suo valore energetico,
    poi durante il movimento rotatorio viene mescolato velocemente e mentre ciò accade piccole quantità vengono trasfigurate in zolfo, mercurio e sale( i 3 principi alchemici che tutto formano).
    L’incanto è concluso quando la pozione acquista una lieve sfumatura azzurra.
    L’incanto deve essere eseguito On game nella role in cui si vuole utilizzare la pozione.
    Questo incantesimo sarà autoconclusivo una volta ottenuta la skill Alchimia Fondamentale Con la skill Pozionistica base la potenza e l’efficacia della pozione viene raddoppiata
    Con la skill Pozionistica Alchemica la potenza e l’efficacia della pozione viene triplicata Con la skill Pozionistica Avanzata la potenza e l’efficacia della pozione viene quadruplicata.]


    [ Nome: Incanto di spostamento
    Classe: Generico
    Formula: Harmonia Nectere Passus
    Movimento: puntare la bacchetta verso l'oggetto e, dopo aver ripetuto per tre volte la formula magica, sfiorarlo con la punta del catalizzatore.
    Effetto: crea un collegamento tra due oggetti, una sorta di passaggio utilizzabile per trasferire creature e persone anche in luoghi nascosti dalla magia e impossibili da individuare.
    Note: utile per raggiungere luoghi che non si conoscono, impossibili da raggiungere dunque con la smaterializzazione; si tratta di un incantesimo estremamente complesso, che richiede grandi abilità ed energie. C'è il pericolo che, nel passaggio di esseri viventi,
    essi possano spaccarsi o addirittura morire se l'incanto non viene effettuato da un mago o una strega esperto/a.]
     
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    Calypso O'Queen Carpentiere

    Parlato - Pensato - Ascoltato


    Iniziava a non capirci più nulla.
    Era stato difficile concentrarsi per cercare di riparare la Fortezza piuttosto che cercare di far esplodere quegli esseri, ma pian piano la situazione stava peggiorando e le veniva sempre più difficile ragionare lucidamente. L’unico attimo di soddisfazione fu riuscire a colpire una di quelle bestiacce, che sembrava averla presa di mira, ma nonostante il suo incantesimo fosse andato a buon fine, sembrava aver a malapena scalfire il volatile. Quest’ultimo a quel punto sembrava averla quasi presa sul personale. Calypso non poté fare nulla per evitare il colpo, il dolore che le prese al fianco era lancinante e a quel punto pensò davvero di poter dire addio alla propria lucidità. Si accasciò a terra, dolorante, tenendosi la ferita con una mano, urlando di dolore.
    Quasi non si accorse neanche dell’ennesimo colpo di cannone che, stavolta, prese la stiva.
    Il suo primo pensiero, in un’altra occasione, sarebbe stato correre nonostante la ferita nella stiva a riparare il danno ma non poteva esserlo, non in quelle condizioni. Nella sua mente voleva solamente fare a pezzi quel volatile che l’aveva colpita, per poi magari passare anche alla Drakkar nemica, e poco le importava che sopra ci fosse Jonathan, se l’era cercata, era da pazzo suicida saltare così, da solo, senza un piano, su quella Drakkar, senza pensare alle conseguenze.
    E gli altri della ciurma... non erano buoni a nulla! Qualunque incantesimo lanciassero a quei pennuti, sembrava non sfiorarlo neanche, Garlic addirittura li aveva mancati. Almeno lei era riuscita a prendere in pieno il suo avversario! Avrebbe dovuto lasciare i pennoni così come erano, avrebbe dovuto lasciarlo affogare, tanto era inutile!
    Anzi, era inutile tentare di salvare la nave, dopotutto come sarebbero potuti sopravvivere a tutta quella situazione? Sarebbe stato meglio non imbarcarsi in quella impresa disperata, ma ormai c’era dentro fino al collo, e non avrebbe resistito a lungo con quella ferita, o al canto di quelle creature.
    Fu Jason a riscuoterla da quei pensieri, piazzandosi tra lei e quella creatura. Quasi non sentì quello che disse a quella creatura, e neanche quello che le disse passandole quella boccetta. Non capì chiaramente cosa effettivamente fosse quella roba, poté intuirlo solo sapendo che quel tipo fosse un druido. Beh, in altre occasioni sarebbe stata più prudente ma in quel momento voleva solo che quel dolore, o quella sensazione di ira, svanissero.
    Bevi questa e stai dietro di me, occupati della nave che qui ci penso io, ma sbrigati o getto a mare tutto quello che mi circonda!
    Ma chi era quel tipo per dirle cosa fare o cosa non fare?!
    Calypso presela pozione e la stappò, bevendola tutta d’un fiato, ma non perché glie l’avesse chiesto lui, ma perché non ci teneva a dare a quell’essere la soddisfazione di ucciderla. Voleva prima farlo fuori lei, poi avrebbe anche potuto morire annegata, non glie ne fregava nulla.
    Fu mentre il dolore pian piano svaniva che il cervello le si schiarì un po’.
    Ma cosa sto facendo? Cosa vado a pensare...?
    La rabbia era ancora molta, nei confronti di quegli esseri, nei confronti di Jonathan, nei confronti di Garlic e di tutti gli altri, e anche nei confronti di Jason che aveva osato rivolgersi a lei in quel modo. Ma ciò che le faceva più rabbia era l’idea di darla vinta ai loro nemici. Il suo ruolo era far reggere il più possibile la Fortezza, quella già di per sé era già una piccola vittoria e solo lei poteva farlo. Nessun altro, per quanto gli uomini di quella nave si vantassero di essere superiori a loro donne dell’equipaggio, poteva farlo. Certo, poi si sarebbe vendicata di tutti quei commenti sessisti.
    Si alzò quindi in piedi velocemente, o almeno quel tanto che la ferita le permettesse, e brandì la bacchetta raggiungendo il più velocemente possibile la stiva che stava iniziando a imbarcare acqua.
    Maledizione... Doveva assolutamente impedire che annegassero. Ancora una volta, ringraziò il cielo, gli dei o chi per loro, di aver scelto la Fortezza al posto della Perla d’Avorio, o a quel punto non avrebbero avuto più speranze. Puntò la bacchetta contro la spaccatura causata da quel colpo di cannone e pronunciò nuovamente: Reparo! Tenendosi comunque pronta, in caso di necessità, a tornare di sopra. Non sapeva se avrebbe funzionato, se fosse riuscita a riparare il danno, e la loro unica speranza se non ci fosse riuscita sarebbe stato sconfiggere i nemici e, magari, impossessarsi della Poseidon, anche se l’idea non la ispirava affatto. Ma in quel momento doveva concentrarsi sulle riparazioni.
    RevelioGDR



    Calypso, mentalmente, si lamenta di tutti i membri della nave. Prende comunque la pozione che le da Jason e la beve, per poi decidere di andare nella stiva per tentare di riparare con un "Reparo" il danno provocato dal colpo di cannone nemico per evitare che la Fortezza imbarchi acqua.

    Equipaggiamento: cassetta degli attrezzi (a mano)

    Statistiche:
    Coraggio: 25
    Empatia: 20
    Intelligenza: 25
    Resistenza: 30 Tecnica: 30
    Intuito: 25
    Destrezza: 25
    Carisma: 20

    Skill: Magitecnologo; Incantesimi Avanzati
     
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    La situazione in cui l'equipaggio si trovava era disperata e l'unica via di salvezza stava nell'organizzazione. La pozione curativa di Jason permise a Calypso di trovare la forza necessaria per muoversi autonomamente, tuttavia non senza fatica. La ferita che le era stata provocata non era assolutamente trascurabile e sicuramente senza l'aiuto del druido la ragazza non sarebbe riuscita a raggiungere la stiva.
    Mentre la carpentiera si allontanava la creatura che prima l'aveva attaccata riprovò nel suo intento, imbattendosi tuttavia contro il Fianto Duri di Jason. A causa della fretta, la barriera [d20: 8+7] non fu eretta in maniera magistrale, tuttavia bastò per causare un live danno al rapace [D20: 6].
    Intanto sotto la stiva l'incantesimo di riparazione [D20: 9+7] ebbe l'effetto sperato: il legno distrutto dall'esplosione cominciò a rimarginarsi a vista d'occhio, impedendo all'acqua di entrare più di quanto non avesse già fatto. Questa azione preventiva era riuscita a salvaguardare l'imbarcazione, tuttavia non impedì a chi stava sotto coperta sulla Poseidon a fermare la proprio offensiva. Per un istante i rumori della tempesta divennero quasi impossibili da percepire a causa di uno sparo vigoroso come pochi. L'esplosione dei cannoni [D20: 19] causò danni addirittura maggiori rispetto a prima e Calypso non poté far nulla per uscirne incolume [D25:21].
    Cadde a terra e per pochi istanti perse conoscenza. L'acqua entrava inesorabilmente sulla Fortezza, ma nonostante la sfortuna fu propria questa a darti la possibilità di riprenderti, quando violentemente bagnò il corpo e scosse il tuo viso. La bacchetta era ancora ferma sulla tua mano e nuovamente la scelta su cosa fare era soltanto tua.
    Anche coloro che si trovavano sul ponte sentirono gli effetti del colpo ricevuto. A causa della tempesta e dell'assenza di un timoniere la Fortezza - così come la Poseidon - persero la rotta su cui stava navigando. Airwen, dopo essere riuscita a migliorare [D20: 7+5] sotto alcuni punti di vista la pozione che aveva creato e dopo essere riusciva a spedirla all'interno della tasca di Jonathan - riuscì a intravedere all'orizzonte un qualcosa di non ben definito. L'unica certezza era che si trattava di un qualcosa di estremamente alto e che le navi si stavano dirigendo in quella direzione. Purtroppo la distanza era ancora tale da impedirti di capire se anche quel qualcosa fosse in movimento o meno.
    Forse concentrarsi su ciò non era un'ottima idea, poiché il rapace che aveva precedentemente sbattuto contro la barriera di Jason provò a vendicarsi su di te. Fu un attacco in picchiata [D20: 18+7] che con gli affilatissimi artigli ti graffiò la schiena, costringendoti a cadere. Come se ciò non fosse abbastanza, la creatura riassunse la postura eretta, lasciando poi sfregare l'ala sinistra contro il duro legno della nave mentre si avvicinava verso di te.
    Philipp e Morrigan erano alle prese con il loro uccello, tuttavia la tattica impiegata era estremamente diversa: il primo si armò di alabarda e il secondo di incantesimi elementali. L'arma contundente [D22: 7+8+4] non riuscì a penetrare l'ala della creatura a seguito del suo rafforzamento. Le piume erano troppo dure per riuscire in un'impresa del genere, tuttavia forse a causa del precedente fulmine, il rapace avverti dolore nella zona dell'articolazione centrata dal biondo. Poi arrivò il contrattacco: quasi come se il rapace volesse offrire una prova di forza, non tentò di schivare l'offensiva del cacciatore, poiché non attendeva altro che si avvicinasse per poter affondare il becco sulla spalla sinistra. Il risultato fu [D20:19+7] pressoché rovinoso. Il becco, a differenza dei comuni rapaci, era estremamente aguzzo e chiunque al posto di Phil si sarebbe contorto dal dolore. La creatura poté assaporare il sangue del giovane che continuò a uscire anche dopo che il rapace lasciò per un qualche motivo la morsa, adottando poi una fuga rapida per raggiungere la Poseidon.
    A Morrigan la situazione andò decisamente meglio. Il Glacius [D20: 14+7] riuscì nell'intento, infatti sia le ali che il becco della creatura divennero pressoché inutilizzabili. Finalmente nessuno pareva più cantare, ciò nonostante la rabbia non era uno di quelle sensazioni che sparivano da un momento all'altro. Tutti i membri dell'equipaggio avrebbero sfogato la loro ira non contro ciò che il cervello avrebbe riconosciuto come un nemico, bensì contro la creatura più vicina. L'unica eccezione fu Calypso, poiché a causa dell'esplosione riuscì a perdere conoscenza.
    A discapito di Morrigan, l'unica cosa che non andò proprio come se l'era immaginata fu la caduta del rapace. Questo cadde, sì, ma non in mare. Finì sul ponte della Poseidon a metà strada tra Jonathan e Ludwig.
    A proposito della Poseidon, Morrigan e Phil tentarono di sfogare la loro rabbia sul cerchio alchemico disegnato sul ponte. Questo, prima venne inglobato in alcune sabbie mobili - senza però il capitano - e successivamente fatto esplodere con alcune tegole di legno, formando ora un rapido accesso al sotto coperta.
    Ciò poteva interessare Jonathan? Assolutamente no, poiché dopo aver bevuto la pozione mandatagli da Airwen e preso dal suo istinto feroce, impugnò la bacchetta per un sonoro Bombarda Maxima che investì il gruppo di predoni che erano appena saliti sul ponte [D20: 13+8+4+5] di fatto stendendoli tutti. Non era chiaro capire se fossero vivi o morti, tuttavia forse preso anche dalla rabbia proseguì la sua opera con l'ascia recentemente acquistata. La gamba dell'uomo [D20:4+8] non fu mozzata, ma sicuramente non poteva lamentarsi della sua performance.
    Ciò però non stupì affatto l'imperturbabile capitano Ludwig, il quale era rimasto a guardare il punto su cui una volta c'era il cerchio alchemico. Non sapevate cosa fosse o a cosa servisse, ma chiaro era che ci teneva e ciò lo spinse a estrarre finalmente la bacchetta. La puntò contro Jonathan. Fe-rma-la.
    Come un infermo mentale che ebbe un attimo di lucidità prima dell'atto finale, il capitano puntò la bacchetta contro il predone. Quel momento in cui era tornato in sé dipendeva dal fatto che oramai il cerchio non c'era più? Chi poteva dirlo, chi poteva ragionarci ora che l'effetto del canto era ancora incorso. Tutte domande strazianti che dovettero essere messe totalmente da parte a seguito di una parola che fece raggelare il sangue a Jonathan, l'unico in grado di udirla. Crucio. [D50: 46]


    RevelioGDR


    Quarto giro di post, sono fiero di voi! Ora vi lascio alcune note perché so che vi piacciono tanto (?)

    - Per chi non lo ricordasse i PV si calcolano facendo 20+RES;
    - A causa del lancio di dado, l'unico effetto aggiuntivo che Airwen ha dato alla sua pozione è un +1 post alla sua durata;
    - Il danno che hanno inflitto Philip e Jason non corrisponde a quello che ho segnato, infatti l'ho dimezzato. Questo perché a Jason la barriera è riuscita a pelo, per Phil invece si è trattato di un attacco fisico rivolto nella zona in cui la creatura si è "boostata";
    - A causa delle ferite accumulate per Calypso tornare sul ponte conterà come un'azione (un po' come a voler dire che ci mette più tempo perché ferite);
    - Come specificato sopra, tranne Calypso in questo turno tutti attaccheranno la persona/creatura a loro più vicina;
    - La riparazione di Calypso vi ha fatto ottenere un turno, ora la Fortezza affonderà tra 3 giri di post.
    - Vi lascio un reminder con i punti ferita accumulati finora

    Rapace A: KO (in mare)
    Rapace B: -22-6= -28 (da Jason a Airwen)
    Rapace C: -17-9= -26 (da Philip)
    Rapace D: 0 (appena attaccato da Morrigan)
    Pirata A: KO
    Pirata B: KO
    Pirata C: KO
    Pirata D: KO
    Capitano Ludwig: -23

    Calypso: -23+7-21= -37
    Philip: -19
    Airwen: - 25
    Jonathan: -46
     
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    JASON KRATOS BYRNE
    Druido
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    Quella barriera che aveva eretto non era per niente come la desiderava. Aveva sicuramente fatto una buona riuscita visto che aveva colpito quell'uccello incapace, che si era ficcato direttamente contro lo scudo, facendosi male da solo.
    Al vederlo, Jason ebbe un moto di soddisfazione, ma non era abbastanza.
    Ma l'uccello non era il solo problema che stavano avendo su quel fronte.
    Da dov'era Jason, quello che riusciva a vedere era un disegno abbastanza chiaro che stavano finendo ammazzati tutti quanti, ma ancor di più, la ragazza che si sarebbe dovuta occupare della loro nave.
    La loro salvezza dipendeva da quella nave su cui erano, quella nave era malandata e la sua vita dipendeva da quella carpentiera. L'enorme frastuono dello scoppio, fece sgranare gli occhi di Jason
    «Per tutti gli déi del mare!» imprecò appena, mentre cercava di tenersi in equilibrio.
    «O'Queen, che cazzo succede là sotto?» domandò, aspettando una risposta e cercando di tenere la bacchetta ben salda tra le dita.
    «O'Queen!» urlò non avendo sentito una vera e propria risposta.
    Tirò un respiro profondo e cercò di mantenere quanto più potesse la calma, anche se sentiva la rabbia sprizzare da tutti i pori.
    Guardò quell'uccellaccio e puntò verso di lui la bacchetta. Lasciando cadere la barriera, sapeva di essere esposto, tuttavia doveva eliminare quella creatura il prima possibile e con questo significava esporsi, almeno al momento.
    «Ma che cosa sei...» vibrò tra le labbra, roco, poi lanciò una stoccata in sua direzione e dal profondo del suo petto urlò «Bombarda Maxima!» e cercò di eliminare quel pennuto che lo stava infastidendo fin troppo.
    Calypso ancora non aveva risposto e la cosa lo agitava ancora di più.
    Che doveva fare? Scendere in stiva o rimanere su a difendere l'entrata al piano di sotto?
    «Calypso!» provò a chiamarla di nuovo, mentre la bacchetta puntava verso l'area davanti a sé.
    Respirò più volte profondamente, cercando di liberare la mente da tutta quell'ira che provava, tentò di tenere la mano ferma e con decisione tracciò quell'arco rivolto verso l'alto e nuovamente «Fianto Duri!» ruggì con decisione.


    Azione 1: Bombarda maxima su pennuto diversamente bello.
    Azione 2: Fianto Duri, per sicurezza ce lo rimettiamo. [Arti Difensive I] Insulta l'aborto.


    Stat:
    Coraggio: 24

    Empatia: 30

    Intelligenza: 23

    Resistenza: 31 Tecnica: 26

    Intuito: 20

    Destrezza: 22

    Carisma: 28
    Porto con me: 2 Pozioni curative [-1], 1 Pozione Esplosiva e 1 Pozione Soporifera
    Magia Verde I
    Arti Difensive I


     
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48 replies since 1/4/2020, 17:54   1107 views
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