Hedwin Keratack

Il goblin sembrava avere su quello spazio spettrale l'influenza di un sovrano e a un suo cenno la realtà mutò come se non ci fosse cosa più naturale. La faccia da "Sti Cazzi" di Hedwin fu palese come un rullo di tamburi in una caverna, ma il vecchio Keratack non disse nulla, come non proferì parola nemmeno quando Sélène volle prender l'iniziativa.
D'altronde anche lei aveva bisogno di uno spazio su quel palcoscenico e gestire una contrattazione in due è sempre assai poco proficuo; Hedwin il suo l'aveva fatto. Infatti aveva dimostrato la propria posizione e facilitato la cooperazione del non morto, quindi, da quel momento, stava alla strega nera condurre il pollo nel pollaio e quando questa citò la leggenda della spada di Godric (quella di carne) il proprietario del Paiolo fu più che convinto di aver fatto la scelta giusta.
-Bella mossa giocare la carta degli usi di quei dannati obbrobi con le orecchie a punta. Not bad! Anche se io avrei più puntato sull'assumerlo come guida. Hai visto come gestisce la realtà del mondo di mezzo? Osservandolo avresti potuto scoprire qualcosa di più per i tuoi giochetti di magia illegale e la ricerca della bacchetta sarebbe stata più sicura e veloce.- Erano di nuovo in piazza e lo scenario della battaglia era a dir poco pericoloso, ma, per Hedwin è sempre tempo per provarci con una bella ragazza e così, mentre si avvicinavano al cavaliere nero, il ventre gonfio dell'uomo toccò la schiena esile della donna -magari, finita sta vicenda, potrei svelarti qualche infido trucchetto diplomatico... in privato s'intende.-
Il sorriso da stregatto rimase stampato sul volto tutto rughe anche quando raggiunsero il nemico e i due ragazzoni di quella loro strana squadra, ma, ignorando totalmente un Harry che si ritirava per leccarsi le ferite, Hedwin non lasciò mai la schiena di Sélène, rivelando così il motivo principale del perché le si era incollato dietro; se un attacco avesse voluto raggiungerlo, avrebbe dovuto centrare prima la strega.
Con questa sicurezza di carne, la bacchetta scattò due volte dopo il (si spera) magistrale Oppugno di Samuel.
-Levicorpus!-
Il cavaliere avrebbe dovuto separarsi dalla bestia a quattro zampe per poi venire sbattuto, ripetutamente contro di essa; che questo avrebbe dato all'animale una maggior voglia di tradire il suo vecchio padrone? Il fato avrebbe dato ben presto la sua risposta, ma Hedwin aveva ancora da fare.
-Impedimenta!- l'obbiettivo era quello di rallentare il cavaliere nero in modo tale da renderlo più vulnerabile alla grandinata dei colpi degli altri due e magari dare la possibilità alla squadra di fottergli l'arma. -Non dobbiamo per forza uccidere quando possiamo rubare! Poi il folletto non lo farà entrare! Questo qui non ha voce per contrattare e senza la sua spada per me fa pena!-
Forse quell'ultima frase poteva risparmiarsela, ma ehi! Se non fosse così chi amerebbe Hedwin Keratack?

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

-Ecco digliene quattro a quella scrofa imburrata di sangue!- Hedwin aveva potuto assistere al due di picche che l'anfitriona del momento aveva riservato alla schiavetta scappata dalle galere di pieno 800, la sua amata Sélène -C'è chi sa apprezzare la bellezza e il mistero quando li vede e chi no-
Accolse la sua vecchia amica con un solito inchino profondo quanto il proprio sorriso e un baciamano giusto un pelino umido. -E' un piacere vederti mon chere!-
Una risata gutturale e una pacca sul ventre gonfio suonarono come dei tamburi in una caverna. -Ah Ah! Sapevo che avresti apprezzato come ho dato nuova vita al tuo vecchio giocattolino- Le dita scivolarono con avidità sulla gabbia color del sole che avvinghiava la zanna del basilisco.
-Ad ogni modo si, questa fottuta serata sembra interessante e quindi perché non infilarci il mio bel nasino?-
Il tempo gli diede più che ragione e in un attimo la spiegazione della vampira strinse il cuore e l'attenzione di tutti i presenti, come una mano che sapeva bene dove colpire.
-Attenzione tesoro, che qui non sei l'unica interessata ad arruffarsi chincaglierie letali, oscure e affoga istinto di sopravvivenza.- Il dito rugoso indicò sia Alexander Olwen che Samuel Starosta -Li vedi quelli? Due auror e stando alle mie informazioni uno dovresti conoscerlo mooolto bene- Un ghigno e un assottigliarsi di bocca e occhi si susseguirono in pochi istanti. -Stasera ti darò l'onore di guardarti le spalle, ma si cauta mon cher.-
Era da molto che non si vedevano, ma l'attenzione e le voglie che Hedwin provava per Sélène erano sempre le stesse.
Ad ogni modo, dopo quella bicchierata, fatta per sugellare il bel discorso di Phoebe, un nuovo mondo prese a pitturarsi sulle retine di ognuno dei presenti e in pochi attimi Et voilà!
-Il mondo di mezzo!-
Sélène aveva blaterato qualcosa su quella dimensione, ma Hedwin era un uomo "semplice" e preferiva quella definizione, anzi ne andava molto fiero. -Mezzo...Bello eh?-
Ad ogni modo Harry continuava a seguire il padre come un ombra stanca, e poi una figura conosciuta disse un po' di belle parole e corse verso la Gringott con Sélène che gli corse dietro. -Ah le donne!-
In quel momento una luce venne notata quasi per sbaglio, ma non ci fece troppo caso. -Siamo in un mondo di fantasmi no? Sarà un abitante del cazzo no?-
Più che altro delle voci attirarono di più la sua attenzione, e cercò di acuire le orecchie per capire cosa mai dicessero e per identificare al meglio la loro provenienza.
In ogni caso Hedwin aveva le sue priorità; Sélène.
Una volta arrivati davanti alla gringott lei citò il libro e Hedwin annuì -Oh e vedi che ti sei fatta più cauta? Anche se andare dietro ad un auror.. Mah! Ad ogni modo non ti preoccupare ci penso io.- La bacchetta si agitò verso la strega -Desilludo!-
Fatto questo allungò il braccio attorno al collo del ragazzo a cui erano andati dietro -Ehi come va Sammy? Posso chiamarti Sammy vero?- poi vide gli incanti del tipo e il suo fare furtivo -Ah vuoi fare sneaky sneaky eh.. ti capisco, ma non osare morire che abbiamo un accordo!- lo lasciò andare e fece un inchino per fargli guidare il gruppo, poi una volta entrato non disse nulla, ma ispezionò l'area alla ricerca di indizi o di qualsiasi cosa potesse aiutarli per trovare la bacchetta o Olivander stesso.

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

-Si va in scena!-
In un turbinio di fiamme verdi, Hedwin Keratack si ritrovò nel camino di una magione da soldi.
-Mmm... mi stuzzica lo stile "Pilastri della Terra"... chissà a quanto Falney la venderebbe-
Come se fosse stato un semplice respiro, quella frase gli era scivolata fra le labbra; c'era molta più gente di quanto si aspettasse, mancava poco alle 21, e qualcuno avrebbe potuto sentirlo, ma poco gli importava. Anzi, probabilmente gli avrebbe fatto piacere ricordare agli altri presenti quanto ricco lui fosse, sebbene già il suo abbigliamento facesse il possibile per sottolinearlo.
Una cintura rossa, dal centro placcato in oro zecchino, stringeva le ampie falde del suo vestito in seta animata dai colori dell'arcobaleno, e, mentre delle babbucce dallo stile orientale gli ornavano i piedi da Hobbit, la testa era avvolta da un turbante multicolor, regalo di Nicholas.
Già al primo passo fuori dal camino, il rumore di Bessie, il suo bastone da passeggio con il pomolo a forma di cobra argentato e gli occhi di rubino, rendeva chiara la presenza del vecchio, rimbalzando fino alle alte volte a sesto acuto, mentre il grande ciondolo che portava al petto attirava l'attenzione dei più. Nella teca di vetro dello stesso, infatti, riposava l'antico horcrux di Herpo il folle; una zanna di Basilisco.
Hedwin era stato indeciso fino all'ultimo se portare o no l'artefatto, che sarebbe stato, in tutto e per tutto, un arma a doppio taglio. D'altronde la vicenda con l'acromantula doveva essere ancora sistemata e poi molti maghi lì presenti, di ciò Hedwin ne era sicuro, erano degli incurabili moralisti, quindi l'horcrux avrebbe potuto turbare i loro animi fragili e socialisti. Tuttavia c'era anche la possibilità che qualcuno potesse anche pensare di rubarselo.
D'altro canto però quell'artefatto oscuro era un simbolo, simbolo di quanto in là il contrabbandiere potesse spingersi e di quanto forte era la sua influenza; non era ancora stato arrestato seppur avesse, dichiaratamente, quell'oggetto oscuro da più di un anno.
In ogni caso, l'Horcrux serviva per ribadire ancor di più l'ormai ovvio potere di Hedwin Keratack e della sua famiglia.
Non era un mistero, infatti, che in quell'ultimo anno il vecchio avesse messo in moto un immensa macchina di marketing della propria immagine, arrivando anche a mettere le mani su molte aziende private e terreni agricoli. Tuttavia a molti erano arrivate voci anche su un contrabbando di oggetti rari, tra cui anche gli ingredienti necessari alla pozione antilupo.
-Che sia per tutto questo che mi hanno invitato?- A questa domanda retorica, Hedwin, batté il bastone a terra e si perse in una risata per poi avvicinarsi all'anfitrione della serata; d'altronde aveva deciso di andare fin lì anche per ampliare i propri affari.
Le rivolte dei lycan avevano scombussolato il mercato e dato che la situazione sembrava prolungarsi doveva iniziare anche lui a guadagnarci qualcosa su da tutto quel casino e iniziare a salutare il padrone di casa era cosa buona e giusta, il resto sarebbe venuto da sé. Ne era sicuro.
-Quintus Falney! Quale piacere conoscerla!- Dopo aver avvicinato l'uomo, Hedwin gli dedicò un'alzata di braccia da vecchio capitalista quale era, per poi passarsi Bessie sulla mano sinistra, mettere in risalto l'anello d'argento comune a molti VIP, e, infine, stringere con forza la mano del ministeriale.
-Ah e condoglianze per il figlio! Vedrà che avrà giustizia se ci si appoggerà alle persone giuste- concluse con un occhiolino e senza quasi dargli tempo di replica, fece un passo indietro -E ora mi scusi, ma il buffet sta chiamando questo vecchio pancione- batté la mano libera sul ventre gonfio e prima di raggiungere il tavolo al centro della stanza sfornò un sorriso da stregatto -durante questa bellissima serata avremo sicuramente tempo di parlare di molte cose.-
Detto ciò si voltò e raggiunse il cibo, con cui iniziò a riempirsi il piatto, manco non mangiasse da 2 settimane, ma anche se sorrideva, anche se si comportava da pagliaccio menefreghista, i suoi occhi volarono ovunque. Quello era un ottimo posto per girare la stanza senza dare nell'occhio e studiare, così, la situazione.
Lo sguardo del vecchio sembrava uno scanner e viaggiava alla ricerca di possibili alleati o persone interessanti con cui intavolare una discussione.
Magari con quelle occhiate colme di nonchalance avrebbe notato pezzi grossi del movimento dei lupi, oltre a possibili propri fan o altri ricconi.

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

Quando Ryu Okami stette al gioco del mafioso e pescò fuori dai polmoni quella piccola metafora, la mano di Hedwin tamburello sul ventre gonfio.
-Mi sono sempre piaciuti i vermi.-
Il suo sorriso da stregatto era lì, ad accompagnare ogni parola.
-Si mimetizzano davanti a tutti, sul bruno dei rami e il verde delle foglie- La testa si abbassò un poco, mentre le mani mimarono le mosse di un bruco acquattato -non si fanno vedere, e nel frattempo ingrassano, mangiano e divorano tutte le fottute piante che vogliono- gli arti iniziarono ad abbuffarsi di cibo immaginario -e all'improvviso...Puff! Casa casetta per qualche mese e poi...- Le mani rigate dall'età tornarono per la seconda volta a deflagrare nell'aria in movimenti liquidi e veloci -Puff! Si sono evoluti in qualcosa di molto più bello e schifosamente ricco.-
La serata continuò, così come le trattative e le parole lanciate al vento.
Hedwin scoppiò in una risata fragorosa.
-Certo certo. Ci scommetto l'uccello- e la mano volò prontamente a stringere i genitali -che è la stessa cosa che hanno detto tutti quelli che sono morti male e che tra l'altro avranno avuto il doppio dei tuoi anni e della tua esperienza.-
In un momento di silenzio il vecchio cominciò a dondolare prima su un piede e poi su un altro, ondeggiando come un pendolo di altri tempi. La mano scivolò più volte sulla barba ispida e sbiancata dagli anni.
-Io non so per quale motivo ti serva la bussola, ma, Ryu kun kun, permetti a questo vecchio verme- la mano indicò il proprio petto con la lentezza più di uno squalo che di un insetto -di darti una dritta. Ogni strada ha dei fottuti ostacoli, soprattutto quella che porta, gente orgogliosa come me, tuo padre e te- lo sguardo ammiccò -perché se tu sei venuto qui, sei orgoglioso almeno la metà del tuo Otōsan- la lingua di Hedwin ritornò sul filo del discorso -ogni via verso i nostri più profondi desideri è disseminata di pericoli e morte e prendere scorciatoie simili- indicò la bussola -anche se costano solo 150 galeoni, di solito non fa altro che aumentarli.-
Il capo annuì piano -Quindi, prima di concludere questo affare, lascia che, sempre per il legame che unisce le nostre famiglie, ti dia un suggerimento. Si cauto e se sono informazioni quelle che cerchi, va, scortato da qualcuno di fiducia, alla Vie en Rouge, qui a Diagon Alley. Alla fine quella è la loro principale merce di scambio e di vendita.-
Gli occhi scuri del vecchio puntarono quelli del ragazzino, mentre il dito rugoso la bussola -Usa quella cosa il meno possibile e fatti strada con le tue sole forze.-
Perché stava aiutando così tanto quel ragazzo?
-Forse mi piace?-
Hedwin annuì.
-Si, ha le palle ed è diretto. E poi se gli dovesse succedere qualcosa pervia di una cosa che gli ho venduto io il padre se la potrebbe prendere a male.- E gli affari sono sempre affari vero caro il mio Hedwin?

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

I passi leggeri dell'orientale gli ricordarono quelli di una volpe alla ricerca di cibo. Uno molto specifico. Il suo sguardo non si era soffermato mai più del necessario sulla caterva di oggetti rari.
-Che cosa ti brucia dentro giovanotto?-
La fronte tutta rughe però si sciolse alla domanda sincera di Ryu.
-Ah ma loro sanno che c'è qualcosa.-
La sua risata rimbalzò nella stanza -Ogni tanto mi mandano un uccellino, fin qui- le braccia si allargarono ad indicare tutto il ben di dio che li circondava -ma ogni volta torna al nido più confuso di prima. Delo tutto inutile per la sua mammina.-
Il sorriso da stregatto si fece ancor più ampio -A volte è arrivato un intero gruppo a cercare vermi in giro per tutto il paiolo, ma alla fine gli uccellini se ne sono sempre volati via con nulla fra le loro zampette.-
Innegabile era anche l'aiuto che le sue spie interne al ministero gli davano -Ma questo meglio non dirlo.-
La fiamma del ragazzino vibrò anncora, voleva, desiderava, bramava.
-Certo che lo so, ma ho anche tanta altra merce mica male.-
Sul palmo della sua mano destra comparve il compasso dimensionale. -Un simpatico oggettino capace di perforare qualsiasi cosa.- Sul palmo sinistro, invece, iniziò a danzare una carta nera; l'eco di un ruggito la face vibrare. -La gabbia di un demone ineluttabile pronto ad essere scagliato contro i tuoi nemici.-
L'occhio s'ingrandì vorace. -Interessato? No? Si? Bhé tu riflettici- una frustata dei polsi e gli oggetti scomparirono, un altra e sulla mano apparve una scatoletta.
Era un ottagono nero dal diametro di pochi centimetri e alto altrettanti.
Lo sguardo chiaro si avvicinò alla bussola fino a quasi accarezzarla. -uno strumento di mistero il Pyxis Animarum è-
La testa fu scossa così forte che sembrò quasi perderla. -Maledetto Harry! Devo smetterla di guardare Star Wars!-
Lasciati perdere i consigli cinematografici di un figlio al proprio padre, la voce di Hedwin continuò a sussurrare.
-Un oggetto antico che risale all'epoca di Herpo il Folle. La sua catena di proprietari è lunga e molti hanno compiuto grandi cose, altri sono morti tendando di compierle.-
Gli occhi si puntarono in quelli dello studente -Mi chiedo a quale dei due gruppi tu appartenga.-
Non gli aveva chiesto direttamente il perché la volesse, ma di certo il quesito era implicito e se Ryu si fosse sbottonato un po' a lui certo non sarebbe dispiaciuto.

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

Quel pomeriggio era tranquillo e al Paiolo non si vedeva troppa gente.
-Ed ecco a voi la scala reale!-
-No! Ancora no!-
-Ma che cazzo c'ha Dicembre?! E' il mese della scala reale?!-
-Signori miei! Non se che altro dirvi se non il solito "sono solo più bravo di voi a barare-
Quel sorriso da stregatto continuò a illuminare il tavolo mentre le mani rugose si allungarono a prendere la montagnola di fiches. Per poi contarle ad una ad una con la goduria di uno Zio Paperone malvagio-caotico.
-Pronti a farne un altra?-
-Col cazzo caro il mio demone in vestaglia! Sei peggio di un idrovora e non sbagli mai un colpo!-
-Ci continui ad aspirare così tanti soldi che fra un po' dovrò chiedere a Doris di vendere il cane!-
-Ah quella gran donna dovrebbe vendere te! Anche se ci farebbe ben poco!-
-Si, si. Continua, continua a far lo spiritoso e a sputare sulle mani di chi ti ha reso ciò che sei.-
-Eh, Eh, ben detto Eward! Ben detto!-
Le sete d'arcobaleno che coprivano il rubicondo proprietario del paiolo frusciarono quando le braccia arpeggiarono nell'aria per mettere in risalto quello stile così abbagliante.
-Tante storie per qualcosa che poi tanto riguadagnate con gli affari che tiro su io-
Poi il dito rugoso si alzò verso il cielo -Che poi io non devo nulla a voi che voi non dobbiate a me!-
-Fanculo è un circolo senza fine! Io me ne vado!-
-Dai un altra partitina, tanto per intaccare ancora di più il vostro orgoglio da pesce cani decrepiti?-
-Decrepito a chi?!-
Alexis sbattè con tanta forza sul tavolo che gli innumerevoli bicchieri che v trovavano spazio tintinnarono.
-Da quanto è che non scopi Alexis?-
-Ah fanculo!-
Fu così che Alexis prese le sue cose e con la drammaticità di uno spettacolo del Rouge, se ne uscì dalla scena, fra le risate dei suoi due vecchi amici.
-Io no. Io rimango Hed, ma smetto di giocare con te.-
Edward il più anziano dei tre matusa mise le mani a cono!
-Harris-
Una tuta arancione comparve dal soppalco del Paiolo, il ragazzino che vi era dentro non si vedeva tanto il cappuccio era basso.
-NO. Non di nuovo!-
-Vieni subito qui-
-Ma io non voglio! Mi usi sempre per rifarti i soldi che perdi contro quello stronzo di mio padre!-
-Ti strappo quella la lingua biforcuta se non scendi entro il 3-
Le dita di Hedwin si alzarono per ogni numero pronunciato.
-1- l'indice -2- il medio e poi l'anulare -3 e col cazzo che ti compro la play station 5-
Il rumore dei passi fu così rapido che molti pensarono al ragazzino come un millepiedi scatenato.
In un attimo lui era lì, davanti ai due anziani.
-Bene-
La mano fu appoggiata sulla spalla del figlio.
- Come al solito ho apprezzato che tu ti sia offerto spontaneamente.-
Il sorriso da stregatto quasi illuminò col riflesso delle lampade elettriche il volto del figlio, seminascosto dal cappuccio arancione.
Gli orecchi più attenti poterono sentire un "vaffanculo" come risposta, ma il vecchio Keratack non ci fece caso.
Piuttosto la sua attenzione fu catturata da un ragazzino asiatico che si era presentato lì affianco; proprio al banco.
Aveva chiesto ad Harry la stanza numero 13 per la serata e un Bloody Mary.
-Interessante- La barbetta semi-incolta fu accarezzata come un gatto. -Che sia lui Okami Junior?-
Infatti, qualche giorno prima aveva ricevuto una chiamata internazionale da uno dei suoi soci d'oltreoceano, un certo Okami. Pezzo grosso nel governo magico Giapponese, ma con una particolare fissa per la linea purosangue.
-Si insomma, una di quelle cagate sull'onore nipponico.-
I due erano in contatto da un paio di anni e capitava che Hedwin lo aggiornasse sui nuovi acquisti o le merci particolarmente rare e succoso. D'altronde, quello del giapponese era un portafoglio di tutto rispetto.
Detto fatto, Hedwin aveva specificato le nuove misure d'ingresso al Paiolo Segreto ed ecco che dopo poco arrivò lui.
Un ragazzino giovane e asiatico.

Dopo qualche minuto ebbe modo di studiarlo, lì, svenuto sulla poltrona rossa del proprio bazar nascosto e privato.
-E' un bel ragazzo, chissà cos'è che desidera così tanto da voler la bussola?-
Non passò troppo tempo che Ryu si svegliò e, dopo un secondo di annebbiamento porse un saluto al vecchio proprietario, che in tutta risposta si esibì in uno dei suoi soliti inchini.
-Presente-
Il sorriso da Joker era brillante quasi quanto la sua vestaglia multicolorata, le ciabattine con la stessa fantasia e il foulard, sempre di tutti i colori, che gli impreziosiva il collo.
-E tu devi essere Okami-kun- un altro sorriso -Si, ho fatto i compiti a casa, anche se mi fermo a dono, kun e al san.-
Poi con un gesto molto teatrale che sapeva da piroetta indicò il luccicare di tutti gli oggetti, animali in ibernazioni, pozioni e vari libri che componevano il paiolo segreto.
-Cosa desideri da questo umile luogo e dai miei umili servigi?-
Era ben conscio della bussola, ma voleva sentir parlare il ragazzo e allungare la discussione... ne era incuriosito.

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

Quel pomeriggio era tranquillo e al Paiolo non si vedeva troppa gente.
-Ed ecco a voi la scala reale!-
-Ma vaffanculo!-
-Fai schifo-
-Signori miei! Sono solo più bravo di voi a barare-
Quel sorriso da stregatto continuò a illuminare il tavolo mentre le mani rugose si allungarono a prendere la montagnola di fiches.
-Pronti a farne un altra?-
-Col cazzo caro il mio demone in vestaglia-
Le sete d'arcobaleno che coprivano il rubicondo proprietario del paiolo frusciarono quando le braccia arpeggiarono nell'aria per mettere in risalto quello stile così abbagliante.
-Qualcosa in contrario con il mio look Alexis o sei solo invidioso?-
-Fanculo io me ne vado!-
-Io no, ma smetto di giocare con te.- Edward il più anziano dei tre matusa mise le mani a cono! -Harris-
Una tuta arancione comparve dal soppalco del Paiolo, il ragazzino che vi era dentro non si vedeva tanto il cappuccio era basso.
-NO-
-Vieni subito qui-
-Ma io non voglio, quel decrepito vince sempre!-
-Decrepito a ...-
La mano di Hedwin si era alzata per fermare l'amico di vecchia data -Porta subito giù le tue chiappe o ti puoi scordare qualsiasi videogames per circa... mmm...- la mano accarezzò la barbetta grigia con la stessa cura che MAD dell'ispettore Gadget ci metteva per accarezzare MAD cat -si, diciamo tutta la vita.-
I rumori dei passi fu così rapido che molti pensarono al ragazzino come un millepiedi scatenato e in un attimo lui era lì.
-Bene- La mano fu appoggiata sulla spalla del figlio. -ho apprezzato che ti sia offerto spontaneamente.- Sempre il solito sorriso da stregatto. -Ti farà bene e magari ti cresceranno pure le palle a forza di perdere. Ti si atrofizzano davanti a quei videocosi-
Un mugugno come risposta.
-Bene, a sto punto vi lascio soli. Vado a vedere se Jasmine è libera-
Hedwin prese la sua vincita e trotterellò verso l'appartamento. -Mi è proprio venuta voglia di fare quattro salti. Così proverò pure il materasso nuovo.-
Tuttavia per raggiungere casa sua doveva oltrepassare il piccolo cortile interno che conduceva a Diagon Alley e proprio lì, in quel retrobottega all'aperto, preso dai suoi pensieri non si accorse di un uomo. Lo scontro gli fece salire il sangue al volto.
-Ehi pezzente! Quella lecca cessi di tua madre non ti ha insegnato a guardare dove cammini?-
Quel concentrato di simpatia di Hedwin Keratack sopra la vestaglia d'arcobaleno, aveva messo una spessa giacca di pelliccia, hai piedi le sue solite pantofoline arabe, anch'esse fosforescenti e multicolor.

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

-Oh Alyce! Il tuo primo anno di bancarella lo facciamo vicini!- Sfrego le mani l'una contro l'altra, sorriso da stregatto bene in vista e frusta appoggiata al manico del proprio trono di legno e velluto -Ne sono molto contento.- Il sopracciglio si alzò con un po' di perplessità quando Alyce chiese di Harry -Perché è interessata a lui? Devo stare attento a questa Serpe vestita da puttana-
Il dito scattò ad indicare il figlio. -Si che c'è, è proprio davanti a te. Questo rennone dal naso rosso.-
-Buon pomeriggio signorina Coffey- Da dietro al banco a forma di slitta la renna più massiccia arrossì di colpo -grazie mille per il bicch...- Un colpo di frusta giocattolo strappò quelle ultime parole. -Ringrazio anche io per la tua estrema gentilezza nei confronti di mio figlio, ma ora sta lavorando e mi serve lucido- Il palmo aperto si appoggiò come un avvoltoio sul petto prosperoso. -Ma se vuoi puoi sempre darlo a me. Gradisci qualcosa invece dal Paiolo? Un Sangue di Giuda, un po' di gelato riscaldante? Chiedi e ti sarà dato.-
Dopo che Alyce fosse tornata al suo stand, arrivò il primissimo vero cliente della giornata. Hedwin lo salutò con un cennò e lasciò Mirty al suo lavoro.
-Aehm... si, certo. Calda- Mirty odiava quella parte del suo lavoro, perché non erano gli altri fratelli a gestire tutte le vendite? Perché lei non poteva starsene dietro le quinte con i suoi gelati. Perché il padre la ricattava, ecco perché. -A..arriva subito!-
Occhiatacce da parte di Willie e Hedwin furono subito dedicate a lei. -Contieniti Mirty, sei un gelato speciale e ce la puoi fare.- E in effetti ce la fece, in un attimo il docente più allegro e gioviale dell'accademia si trovò davanti un bel bicchierone di cioccolata calda. -B..beva piano mi rac...comando, pizzica un poco.-
In effetti Brian, nel gustare la bibita, sentì subito la frizzantezza del sangue delle due creature magiche, oltre che ad una sensazione di benessere generale. In più, quando avrebbe cominciato a parlare si sarebbe accorto di avere la lingua molto più leggera, come se non desiderasse altro che muoversi e se avesse cominciato a mentire si sarebbe accorto che questo effetto sarebbe stato ancora amplificato.
Harry, dal canto suo, quando vide un buffo Skyler con tanto di cappellino da babbo Natale riscoprì quanto la vita era degna d'essere vissuta. -Ciao Sky, p..per te tutti i drink che vuoi-
-C...ciao Skyler! G..grazi e buone f..feste anche a te! P..eter. Ah! Si... lui. Bhè...- Mirty divenne dello stesso colore del mirtillo. -Non ancora, ma io non...- Sprofondò nel proprio vestito da elfa. Skyler le stava simpatico, ma giusto in quei giorni aveva ripensato a Peter e alla proposta che le aveva fatto. Non l'aveva chiamato, per lo stesso motivo per cui ora voleva morire; non era stata abituata a ricevere attenzioni e tutto quello la metteva in tremendo imbarazzo.
-Io stacco tardi, ma ti chiamo una volta finito.- Harry aveva parlato a bassa voce per evitare che il padre sentisse troppo, ma a fine frase gli scivolò comunque un occhiolino.
-Ecco qui birra in cartone rigido e riciclabile e... Willie sono pronte le patatine?!-
-Si, si, sexy rudolph arrivano! Devo finire di mettere l'esatta quantità di salsa su ogni patat.- Un colpo della frusta di Hedwin. -Ecco le patatine!-
Skyler, dopo averle mangiate sentì subito il proprio olfatto acuirsi, cosa che di certo l'avrebbe aiutato a trovare il suo parabatai se questo si fosse presentato.
Harry salutò la sua fiamma, ma quando fece per intascarsi la mancia... un colpo di frusta. -Ti lascio amoreggiare quanto vuoi, ma quel che si guadagna qui va al sottoscritto per poi essere ridistribuito a fine serata.-
-Ridistribuito...Se ciao e buondì-
Il sorriso malvagio di Hedwin andava da parte a parte del suo faccione rubicondo.

Scheda | Stat.

Hedwin Keratack

-Ma guarda te che cazzo mi tocca fare-
Hedwin Keratack stava giocherellando con la folta barba che si era autocostretto a farsi crescere per l'occasione, quando dei movimenti troppo lenti di Harry, suo figlio, attirarono la sua attenzione. La mano scattò e il lieve frustino di cuoio colpi la massiccia schiena di un barista vestito da renna.
-Muovi il culo Rudolf! Hop hop!-
Il naso di Harry era stato colorato di un rosso fin troppo natalizio.
Un mugugno in risposta al colpo e il gigante biondo accelerò la preparazione del bancone.
La bancarella per quel 31 Dicembre era un tendone verde, con un pinnacolo a sfera di un rosso glitterato.
Il tavolo sui cui Harry stava finendo di fissare gli spillatori imitava una gran slitta di legno.
Dalla parte della clientela una tavola di di legno rosso seguiva le linee della slitta e dava la possibilità di appoggiare gomiti, bicchieri e piatti e sarà stata lunga abbastanza da ospitare una decina di persone che si sarebbero potute accomodare su delle sedie alte di legno scuro.
I clienti non avrebbero dovuto temere il freddo, il tendone, infatti, isolava termicamente sia la zona ristoro che quella dietro alla slitta, riservata allo staff.
Qui oltre ad Harry stavano trafficando un elfa di Babbo Natale vestita totalmente di verde e con tanto di cappello a punta e un altra renna, anche se questa era molto meno massiccia rispetto alla prima.
-Merlino stramaledetto!-
Un altro colpo di frusta -Piano con il linguaggio Willie, ricordati che oggi sei un animale educato!-
-Ma che animale ed animale! Lo sai che ti posso denunciare?-
-Per cosa? Perché ti sto colpendo con una frusta giocattolo che non farebbe male nemmeno ad un folletto? Lavora e forse continuerò a pagarti l'università! Hop Hop!- Un altro colpo di frusta.
-P...padre va bene così?-
La giovane elfa aveva appena finito di piazzare le vasche di gelato riscaldante sul lato interno del bancone-slitta, e di fissare alla trave laterale un thermos enorme e trasparente di cioccolata calda frizzantella.
Gli occhi della ragazza cercavano di guardare il padre vestito di una sgarciante tutina rossa con tanto di cappello, ma la paura li bloccava più in giù, sulla base del trono su cui Hedwin Keratack era seduto.
-Va benissimo Mirty cara, ma vedi di tirare fuori un bel sorriso o ti puoi sognare da lontano il tuo nuovo laboratorio e Willie per l'amor di Silente togliti quella fascia anni 80 dalla testa, ti storge tutte le corna!-
-Signore, siamo pronti con la AlcoolClaus e la Melting Snow.-
-e qui, maledetto torturatore, con il Christmas Sandwich e le Holy Chips-
-Ah bene Harry, bene Wille.- La frusta giocattolo puntò la renna con la fascia anni 80 sul braccio, infatti il ragazzo non se l'era tolta, ma spostata lì. -Quando ti ho visto misurare ogni centimetro del banco e sistemare anche i fiocchi di neve ho avuto paura che saremmo stati pronti per il Natale dell'anno prossimo.-
Fu in quel momento che una presenza molto gradita al vecchio lo fece perfino alzare dal suo trono di legno per fare un inchino molto profondo, uno di quelli che Sélène Du Marais aveva imparato a conoscere.
-Carissima! Speravo tanto che ci raggiungessi e alla fine il mio desiderio natalizio è stato esaudito! Si vede che quest'anno ho fatto il bravo bambino!-
Un sorriso inquietante quasi quanto quello della donna le fu servito poi la mano rugosa indicò il vestito da Babbo Natale -Hai visto? Quasi quasi invidio il tuo look da schiavetta, ma il mio commercialista ha detto che i vestiti a tema portano attenzione e soldi e chi sono io per contraddire una persona che ho costretto a studiare queste cose per la maggor parte della sua vita?-
Il riferimento ovviamente era verso uno dei suoi sterminati figli.
-Per l'alcool bhè... finché hanno soldi venderei anche agli infanti, ma ci saranno un po' di auror per le strade, meglio rimandare l'alcool ai minori ad un altra occasione.- Un altro sorriso da stregatto. -Per il resto vendiamo cibo e bevande a tema! C'è l'Alcool Claus, la cioccolata frizzantella, e tanto altro. Ma io ti consiglio in particolare il gelato riscaldante... ti rimette al mondo e toglie dalle ossa questo maledetto freddo!- Un occhiata fin troppo maliziosa fu lanciata verso Sélène.

Il tempo continuò a scorrere e gli affari in mattinata erano andati piuttosto bene, ma il pomeriggio era giunto, l'ora di punta, l'ora in cui si spennavano più portafogli. Chi si sarebbe avvicinato a quel tendone verde con tanto di banco-slitta pieno di alcool e cibo a tema, nonché con tanto di due uomini renna un elfa timida ma affascinante ed un Babbo Natale su un trono?

Scheda | Stat.

Nel Paiolo Magico i corpi erano burattini mossi dai fili della musica. Joanne e Anthony si erano lasciati trasportare finendo per scappare via alla ricerca di passione e scoperta, altri, invece, da queste note furono accolti al loro ritorno nel locale. Le due location alternative erano state teatro di emozioni, deliri, ma avevano fatto anche da palcoscenico per vittorie e sconfitte.
Thomas e Daniele, una volta trovato Hedwin, si presero un bella pacca sulla spalla, qualche parola sul fatto di fare buona pubblicità al paiolo e in cambio dei gettoni, nelle loro mani fu posata una freccetta di bronzo.
Samuel oltre alla conquista della freccetta d'argento fu graziato anche da un occhiolino di congratulazioni, mentre a Charles Freeman, unico detentore della freccetta dorata, fu stretta calorosamente la mano.
-Ah il tipo della caramella! Congratulazioni vivissime!- Un inchino profondo, con tanto di ondeggiamento del lungo foulard colorato che teneva alla testa.
-Lascia che mi presenti in via ufficiale, ragazzo. Io sono Hedwin Keratack e confido che parlerai della tua vittoria a quanta più gente possibile, nonché di tutte le gran figate e fighe che hai trovato qui da noi- Gli scucì un sorriso da stregatto. -Ti auguro un buon continuo di serata ed un ottimo ritorno qui da noi! Ciao Campione!-
-Fallito! vedi di portarmi fama in qualsiasi buco tu viva.-
Un battere di mani e un virare di quelle ali da insetto che lo tenevano a diversi centimetri da terra.
-E' stato un piacere Aaron! Sono molto contento che tutto sia stato di tuo gradimento e non vedo l'ora di parlare dei nostri piani futuri.-
-Non vedo l'ora di spillarti quanti più soldi possibili moscio vermiciattolo che non sei altro.-
D'altronde aveva perso contro una ragazzina all'apparenza tutta fragilina e posata. Che razza di uomo avrebbe potuto essere?
Proprio a lei, a Rebecca fece un profondo inchino, senza nascondere troppo la mano che aveva iniziato a toccare a strisciare sul proprio inguine.-A presto Madamoiselle, torni a trovarci!-
Fra i vari clienti che stavano iniziando a lasciar la scena vi erano anche Stephanie Hudson-Bennett eMorrigan Maverick, il quale tuttavia, aveva torto. Era passata a mala pena un'ora dalle 21 e la festa era solo agli inizi.
Questo lo avevano compreso molto bene Philipp e Kenna che riguardo al grande tempio atzeco stavano valutando un esplorazione tutta peperoncino e cannella.
La scelta sarebbe stata loro e in effetti, come aveva fatto notare Philipp, i pupazzi di gelato non sembravano così difficili da aggirare.
Tuttavia, quelle altitudini verdi e antiche della locaton tropicale non furono mai raggiunte da Nick.
Willie Keratack, infatti, agì veloce per evitare che il pugno dell'uomo colpisse Thomas e applicò un rapido sigillo astronomico.
Il negoziante si trovò nel bel mezzo del porto di Londra, ma in una versione che racchiudeva tutto il trash anni 80 di colui contro cui aveva perso a freccette.
Scelta sua? assolutamente no, ma vi si era adattato piuttosto in fretta.
Avrebbe avuto gli stessi nervi saldi quando avrebbe notato la perfidia di Willie Keratack?
Non importa cosa Nick avrebbe fatto e quante volte avrebbe tentato di stracciare quella tutina. Qualsiasi vestito si sarebbe messo, per due interi giorni, si sarebbe ritrasfigurato in quella perla degli anni dell'aerobica e degli scaldamuscoli colorati: i mitici 80.
Nemmeno nudo poteva stare. La tutina sarebbe ricomparsa dopo due minuti coi gioielli al vento.
Un destino terribile?
Non quanto i dolori che attanagliarono il capitano della caravella e la banda della nave che furono presi letteralmente a cannonate.
Il colpo fu così forte, infatti, da rendere quegli uomini birilli umani; nemmeno il palco resse alla potenza dell'aguamenti mestruato crollando su sé stesso.(18+10+4+2)
Se Alexander Olwen voleva attenzioni... bhé le aveva ottenute.
I bersagli che non erano caduti in uno stato d'incoscienza iniziarono a sbraitare contro di lui e avvicinarsi sfilando la bacchetta. Il party sull'oceano, stava per diventare una gang bang sull'oceano, ma a questo pose rimedio Willie, che francamente si stava anche scassando di rimediare alle sfuriate dei clienti.
Anche Alexander, come Nick, fu teletrasportato al porto.
Tutti gli altri, ad ogni modo, avrebbero potuto continuare la serata al Paiolo come meglio avrebbero creduto, anche se Skyler aveva un piano ben predeterminato.
Verso mezzanotte i Fucking Crazy Diricawls, terminarono la loro performance con tanto di fuochi d'artificio animati, lasciando poi spazzio alla musica dance del momento.
Le casse a palla avrebbero accompagnato i clienti fino alle 3 del mattino, orario di chiusura. Hedwin si lasciò andare ad un discorso di addio in cui ringraziava i portafogli di tutti i presenti e le loro attenzioni. Volò anche qualche vaffanculo, ma pure dei drink offerti un po' a caso; una precisa scelta di marketing.
Verso le 3 e mezza Harry fu finalmente pronto per raggiungere l'infermiere di Hidenstone e scoprire se Amazon consegnasse veramente altalene così speciale a quell'ora della notte.

-Dopo la mia entrata in scena.- si lisciò la vestaglia -Ho salutato tutti i presenti. Chiedendo pure come sta procedendo- lo sguardo di ghiaccio si puntò su Aaron Barnes -e fra i presenti ci sei anche tu.-
Lo squadrò ancora per un po', poi scosse forte la testa, tanto che il turbante d'arcobaleno quasi non si slegò. -AHHH lasciamo perdere e continua pure a divertirti.-
Divertirsi però era un parolone.
La Gioviale di Gamp era un avversario ostico a cui nessuno dei due contendenti era preparato.
Al primo tentativo Rebecca era divenuta la fontana di Trevi del vomito, mentre Aaron aveva rispedito al mittente il liquido manco fosse stato un pacco difettato di amazon.
Al secondo la situazione si era invertita.
Aaron ci aveva provato. Provato con tutte le sue forze, ma quella birra cosa sembrava davvero imbevibile. Rigettò tutto nel secchio.
Rebecca non fu da meno nel coraggio e tenendosi le viscere ben strette ritentò. Ma quella lotta sembrava essere la tredicesima delle dodici sfide di Ercole e si trovò a sputare tutto nel bicchiere.
-Attenzione signori, ultimo tentativo-
Che fossero destinati a non superare la sfida?
Che la fortuna e uno stomaco di ferro avrebbero potuto ribaltare la situazione?