-
..
-
Joshua B. Evans.
User deleted
. -
.AIDAN HARGRAVESBeh, da una prima stima mio caro ragazzo
Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!Code ©#fishboneLa lezione era davvero interessante. Ma il problema era che si stava rivelando un casino assurdo.
Ad un certo punto credeva di essersi addormentato perché gli era sembrato di essersi perso una grossa parte della lezione. Ma era più che sicuro del fatto che i suoi occhi erano rimasti spalancati, dimenticandosi anche di sbattere le palpebre, accorgendosene solamente dopo che una lacrima cominciò a scendere dall'occhio destro.
“Cazzo” il dioptase si strofinò gli occhi con i dorsi delle mani e quindi riprese a concentrarsi sulla lezione.
Non si era nemmeno accorto di cosa fosse successo a Lucas.
Si riprese solamente quando una voce che conosceva fece il suo ingresso in aula. Si voltò, vedendo il prof Olwen e ridacchiò divertito. “Allora non è stato chiuso nel bagno dei professori! Ero convinto che il signor Kwaku l'avesse chiusa in bagno perché voleva prendere il suo posto.”
Gli sarebbe piaciuto un bel pacco di pop corn per godersi al massimo lo spettacolo che il professore e il superquattro stavano mettendo in scena, però doveva anche trattenersi dalle risate per le reazioni di entrambi: Il prof furioso come mai lo aveva visto e Kwaku divertito come un qualsiasi bulletto che si divertiva a maltrattare il povero sfigato di turno.
Poi tornarono a parlare della lezione, finalmente, e riprese a confondersi sempre di più.
Quando parlò del fumetto, che poi lanciò direttamente ad Aidan, lui lo prese al volo quasi con sguardo trionfante “Mitico! Grazie mille. Mi sa che mancava nella mia collezione di fumetti marvel.”
Quindi lo riposò nel suo zaino e continuò ad ascoltare la lezione.
Arrivò il momento della prova pratica ed Aidan cercò di ascoltare con attenzione ciò che avrebbero dovuto fare.
Quando si ritrovò una bella runa tatuata sulla mano, sbuffò. “Perché dovevano scegliere me come prefetto? Tutte queste responsabilità mi mettono ansia. Ma poi non ho capito nulla di quello che devo fare.”
Per sua fortuna si aggiunse Harry al suo gruppo, cominciando a dare le sue idee che glii fecero capire al meglio ciò che doveva fare in quella prova.
Lo ascoltò, annuendo ad ogni sua proposta.
“Se non fosse per te, Harry, mi ritroverei a cercare di capire che diamine devo fare. Comunque...il fatto che sia un villaggio vicino al mare, ci sta. Le case potrebbero davvero essere come le hai dette tu. E anche il fatto della pesca, soprattutto del salmone. Magari potremmo anche aggiungerci qualche cosa riguardante un villaggio baltico. Che poi...secondo me si somigliano tra loro...penso proprio per il fatto che si sono uniti tra di loro.”
Si grattò la testa, pensieroso.
“Riguardo la religione...potrebbero tranquillamente essere anche cristiani...ma essendo collegati ai signori del mar baltico...forse potrebbero avere delle influenze norrene, quindi credono anche loro ai vari dei Norreni? Boh, non saprei...” poi si guardò intorno “Chi si vuole unire a noi due? Stiamo cercando di inventarci una bella popolazione del villaggio dell'alaska!”SPOILER (clicca per visualizzare)Aidan è confuso.
Poi cerca di fare qualcosa assieme ad Harry e chiede se qualcuno vuole unirsi al gruppo. -
.Vide la frusta arrivare poco dopo aver sentito lo schiocco, ma non fece assolutamente nulla per fermare la sua avanzata verso Lucas. Una bella svegliata gli avrebbe fatto solamente bene, quindi sorrise e scosse la testa.
Dovevi stare attento gli sussurrò con una mezza risata. Stai bene? Gli sussurrò ancora alla fine, anche se non c'era poi così tanta preoccupazione, nel suo tono di voce. La preoccupazione maggiore andò, piuttosto, verso quello che il fake docente disse pochi attimi dopo.
Inarcò le sopracciglia, detestandosi per aver sbagliato. Quando non riusciva ad eviscerare e rispondere alle domande trabocchetto correttamente, si innervosiva, perché sentiva il bel voto al quale ambiva, sempre più lontano... ma non tutto era perduto, suppongo. Avrebbe recuperato nella parte pratica, ma l'idea non le impedì di rimanere abbastanza interdetta quando l'uomo indicò il vaso giapponese, forse l'unico con il quale non era riuscita a trovare un collegamento. Stritolò la mano di Lucas per il nervosismo, prima che il loro ritardatario docente di rune, facesse il suo ingresso all'interno dell'aula.
Osservò il battibecco tra Kwaku ed Olwen con un certo divertimento, abbandonando per un attimo il nervosismo precedente. La cosa che la sollevò maggiormente, però, fu l'espressione "quasi impossibile" perché forse stava a significare che nonostante avessero fallito, avrebbero tenuto in considerazione il fatto che ci avessero provato nonostante fosse una domanda così difficile.
Finalmente sembrò, comunque, che il furore di Lance si spegnesse il tanto che bastava per permettere a Kwaku di continuare la lezione. Scrisse alla lavagna i nomi dei sette mari.
Ascoltò piuttosto affascinata la storia denrisiana, scrivendo di tanto in tanto qualche appunto sul proprio taccuino, ripromettendosi di mettervi ordine più tardi, quando le lezioni fossero finite o avesse avuto un'ora buca.
Man mano che la spiegazione andava avanti, si riscoprì ad ammettere che avrebbe ascoltato il non-docente per ore ed ore. Elargiva più o meno le stesse spiegazioni che avrebbe potuto dare Olwen, solo che era meno soporifero. Cosa che, comunque, non avrebbe detto al biondino.
Quando vennero eletti dei capitani, pochi attimi dopo, Jess si alzò e senza troppa indecisione, si diresse verso la Clarke.
Si sedette affianco a lei, sorridendole. Beh, è da un po' che non lavoriamo insieme... diamoci da fare esordì, ammiccandole. Ripensò al Villaggio che era toccato alla Prefetta Dioptase, cercando qualche informazione utile nella sua mente.
Dunque, per quello che so sui Giapponesi, i loro usi e costumi sono totalmente diversi dai nostri, quindi immagino che nonostante sia comunque un villaggio, quindi meno tecnologicamente avanzato, possano avere delle conoscenze in più che ad altri villaggi -un po' come Denrise- non hanno. Oltre che probabilmente potrebbero essere più tolleranti rispetto ad altri nei confronti di tutto ciò che è diverso, popoli compresi. E poi, probabilmente, non hanno un rapporto totalmente cattivo con il ministero. Che ne dice? Sussurrò a Lilith ed a chiunque altro si fosse aggiunto a quel gruppo.Jessica Whitemore
Black OpalIV AnnoBisexcode by ©#fishbone
. -
..
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Gruppo di lavoro Dagaz Numero cinque.
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con il gruppo Alaska (salmoni and co), Harry Wood Numero cinque.
-
Joshua B. Evans.
User deleted
. -
.AIDAN HARGRAVESBeh, da una prima stima mio caro ragazzo
Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!Code ©#fishboneAidan stava ringraziando la dea Fortuna che in quel preciso istante aveva messo nel suo gruppo due compagni che ne capivano meglio di lui. Non era sicuro, però, che lo avrebbe detto a loro. Si limitò ad ascoltare i due ragazzi, Harry e Howard, estremamente daccordo con tutti e due. Quando Howard parlò del ghiaccio, come uno dei materiali utilizzati dal villaggio, Aidan annuì con vigore “sì! Ci stavo pensando anche io. Da quello che mi hanno sempre detto, gli inuit abitavano nelle igloo...insomma, creavano delle abitazioni con il solo e unico materiale che avevano e conoscevano in antichità. Correggetemi se sbaglio, ovviamente. Riguardo alla religione, in effetti hai ragione, Howard. E mi piace molto la tua idea. Tutto influenzato dalle leggende norrene. Un po' come la religione che si professava in grecia che è praticamente uguale a quella che avevano nell'impero romano, solo che con nomi diversi, no? Tutto il villaggio è ovviamente influenzato dalla popolazione del mar Baltico. Solo che loro ci hanno aggiunto qualche piccolo dettaglio inerente alla loro cultura.
Ho letto che fanno parte del Macusa ma...boh...magari non sono molto felici di essere sotto quel ministero americano...ma credo non possano fare altro che accettare questa cosa. Secondo me non saranno molto bravi a combattere. Non è un popolo ribelle e, nonostante tutto, preferisce rimanere così come sono, nella loro pace. Però si sono completamente distaccati agli usi e costumi che ci sono in America”. Aveva detto tutto d'un fiato, perché temeva di perdersi e forse aveva detto un mucchio di stronzate, ma nemmeno se ne sarebbe reso conto.
“Quindi...ricapitolando. Villaggio marittimo, abitazioni colorati, in legno, pescatori, religione simile a quella norrena, niente Cristianesimo. Mi piace un sacco le varie divinità che hai elencato tu, Howard...quindi vorrei tenerle. E anche l'uso del ghiaccio per...magari per conservare il cibo, anche se mi sembra una cosa ovvia...oppure per cos'altro?”
Il dioptase attese i due compagni, in attesa di altre idee e anche di qualche correzione su quello che disse lui. Non era bravo in queste cose, doveva ammetterlo.SPOILER (clicca per visualizzare)interagisce con Harry Wood e Howard H. Van Leeuwen. -
.L'esercizio appariva abbastanza semplice e creativo, quindi Cameron avrebbe potuto sbizzarrirsi a tirare fuori le idee.
Per prima cosa, si avvicinò ad Elisabeth -non che non lo fosse già- e le mise un braccio attorno alle spalle, scrutandola dai suoi centimetri in più. A quanto pare lavoreremo insieme annunciò, autoinvitandosi nel gruppo della sua -per ora- ragazza. Le sorrise. Non era passato nemmeno un mese da quando stavano effettivamente insieme, eppure il suo cuore si era molto acquietato rispetto a tempo prima, quando sembrava un mare in tempesta.
Non farmi sfigurare, mi raccomando la minacciò scherzosamente, osservandola con adorazione. Non capiva proprio come tutti potessero considerarla così odiosa, quando aveva così tanto da offrire a chiunque. In realtà, comunque, sarebbe stato lui a non dover far sfigurare lei, visto che a lezione era sempre tra le più brillanti.
Villaggio della Crimea, eh? Sussurrò tra sé, riflettendo. Adorava il fatto che Lancelot avesse proposto loro un lavoro dove il punto cardine non erano le sole conoscenze apprese sui libri, ma anche frutto della loro logica e della loro inventiva.
Un popolo piuttosto bellicoso, non credi? Iniziò, iniziando distrattamente a disegnargli dei cerchietti sul dorso della mano con il proprio indice. Non era molto bravo comunque in quel genere di cose, quindi probabilmente gli sarebbero uscite delle idee piuttosto scarne, ma non era mai stato così tanto interessato alla scuola, da farsi quel genere di problemi. Effettivamente si chiedeva come avesse fatto ad arrivare fino al quarto anno senza perderne mai nessuno, visto che i suoi voti spesso peccavano.
Magari avevano pure rituali violenti. Che ne so, se i bambini non raggiungevano delle determinate caratteristiche, li buttavano in mare. Un po' come facevano gli Spartani o come probabilmente fanno ancora i Denrisiani. Rabbrividì al pensiero che potessero ancora avere quel genere di usanze, anche se dai, doveva essere improbabile... vero?
Sicuramente hanno un capo villaggio che è sempre in prima linea, non uno che si tira indietro. Ed indice mensilmente qualche genere di scorreria per appropriarsi dei tesori altrui. Sarebbe stato divertente far parte di un popolo così commentò alla fine, lasciando lo spazio alle persone un po' più intelligenti, mentre lui non aveva fatto altro che dire stronzate.Cameron Cohen
DioptaseIII AnnoEterosessualecode by ©#fishbone
. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Numero cinque eHarry Wood!.
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Gruppo di lavoro Dagaz Numero cinque E Howard H. Van Leeuwen.
-
.Se c'era una cosa che non si poteva certo dire ad Hidenstone, era che ci si annoiasse. Ogni giorno c'era qualcosa di nuovo -o, in quel caso, qualcuno- che movimentava le lezioni, rendendole sempre uniche nel loro genere.
Quel giorno non faceva certo eccezione ma non si sarebbe aspettata niente di meno da una lezione di rune, visto che l'Olwen aveva sempre una certa inventiva, un po' come Ensor ma meno mortale, sebbene non si aspettasse certo un furto di cattedre.
Comunque, incrociò le braccia sul banco, osservando uno ad uno i membri -inesistenti- del suo gruppo, ascoltando se avessero qualcosa da dire, sennò avrebbe preso la parola, riepilogando tutto ciò che era stato detto e scrivendolo in un foglio.
Dunque... Il villaggio giapponese è più avanzato rispetto agli altri villaggi, hanno tecniche in più ed anche più innovative. Non si riducono ad attività brutali come quelle dei denrisiani e forse sono anche abbastanza civilizzati. Per quanto riguarda la loro religione, sono monoteisti e credono nell'esistenza di un solo Dio, quindi, al contrario di tantissimi altri popoli. Questa potremmo considerarla una bella innovazione. Potrebbe essere un villaggio di pescatori, perché è così che spesso viene raffigurato il Giappone, soprattutto se è un villaggio vicino al mare. Crediamo possano avere usi e costumi poco "brutali", come per esempio l'assenza di strane e pericolose iniziazioni, per quanto siano molto più severi rispetto ai popoli occidentali, quindi sicuramente hanno prove dure da superare che però non implicano la morte. Che ne so, devono impararsi a memoria la "Guida al bravo pescatore" o qualcosa del genere. Potrebbero anche avere delle statue del Buddha disseminate per il villaggio ed alle quali rivolgersi prima di un'ipotetica missione o se qualcosa va storto. Sollevò la penna dal foglio, riflettendo su cos'altro potessero aggiungere. Ci teneva che i suoi voti non scendessero mai sotto la O, soprattutto perché quello era l'ultimo anno e, come tale, andava celebrato. Sarebbe interessante visitarlo per farsi un'idea. Dovreste portarci lì, in gita. Quel particolare non era proprio parte essenziale del tema, ma avrebbe adorato una visita ai popoli orientali.Jessica Whitemore
Black OpalIV AnnoBisexcode by ©#fishbone
SPOILER (clicca per visualizzare)Fa cagare ma non avevo materiale. -
..