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.Quella giornata era stata un po' piatta, doveva ammetterlo, perciò era finita a fingere di lucidare il bancone o i boccali per gran parte del tempo, in attesa che Jonathan tornasse. Quando rientrava dalle missioni, se erano andate bene, portava al Canto sempre un sacco di gente, quindi ci sarebbe stato movimento e soprattutto tanto lavoro.
Chissà se quella volta, non avrebbe aggredito nessuno, cosa che ogni tanto succedeva, se qualcuno osava contraddirlo o dire qualcosa che non gli piaceva... solamente i più tosti, lo facevano lo stesso senza temere le conseguenze. Sorrise al pensiero, buttandosi lo straccio sulla spalla e posandosi col culo al mobile dietro il bancone, quello dove erano riposte tutte le bottiglie e quant'altro.
Lasciò, approfittando dell'occasione, che la sua mente vagasse a tutto ciò che aveva passato da quando era sola.
Aveva affrontato più missioni di quante potesse effettivamente contarne, tutte mortali, tornandone con solo qualche graffio, ma forse a provarla di più, era stato trovarsi al cospetto della Dea Freya. Aveva pagato un prezzo troppo alto persino per lei, anche se qualcuno probabilmente ci vedeva solamente il lato positivo, proprio come Baker.
Non fu difficile capire quando gli uomini fossero diretti verso il Canto, visto che non erano propriamente silenziosi. Sorrise, riponendo lo straccio sotto al bancone e disponendo una bella quantità di boccali, tutti in fila piano di legno, riempiendoli di Rum, la cassa pronta a contenere fino all'ultimo spicciolo che possedevano. Forse a passare così tanto tempo con Jonathan, stava diventando avara pure lei. Ma non c'era niente di male nel voler i soldi.
Pochi istanti dopo, entrarono diversi uomini preceduti dal Baker. Con un sorriso ferino, si avvicinò a lui ed incurante della nomea terrificante che si portava dietro in ogni luogo, gli posò un braccio sulla spalla, quasi le servisse a mantenere l'equilibrio. Siete tornati, finalmente... stavo cominciando ad annoiarmi. Osservò sia lui che il suo seguito con occhio critico, rimirando ogni centimetro di pelle scoperta e non tanto pregustando il momento in cui le camere al piano di sopra sarebbero state occupate. Sei ferito? Domandò, anche se ad un rapido check superficiale, non scorgeva graffi, tagli o chiazze di sangue... ma aveva imparato a non escludere che ce ne fossero. Tutto okay? E... perché quel tizio sta cantando? E' già ubriaco? Domandò, inclinando il capo ed indicando Einar.
Si sentiva molto più sollevata di quanto volesse ammettere, nel constatare che sembrassero tutte le stesse persone che erano partite. Sì, Becca si era segnata mentalmente nomi e cognomi. Tutti tranne... Jon, dov'è il ragazzino? Non sarà... non completò la frase, rabbrividendo all'idea che un ragazzo così giovane, potesse essere morto.
Si scostò appena solamente quando vide avvicinarsi Sigurth, assumendo un atteggiamento più professionale.Rebecca Wagner
DenriseWaitressBisexcode by ©#fishbone
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.DANA AN FENGL'amore è sognare in due.PARLATO - PENSATO - NARRATODana dopo aver fatto la missione Varchi degli Abissi aveva saputo che Jonathan era appena tornato. Non aveva mai fatto una vacanza per riposarsi un po’ dopo una stressante missione . Avrebbe indossato un abito comodo come una maglietta bianca a maniche lunghe e pantaloni scuri con scarpe nere per l’ occasione, sperava di non essere di peso quel giorno.
‘Che cosa avrà in mente Jonathan stavolta ? ‘
Pensò la guaritrice una volta raggiunta la destinazione dove si teneva l’ incontro si accorse all’ improvviso che era la prima volta che sarebbe andata al locale Canto della Sirena. Una volta entrata dentro cominciò a farsi strada osservando con molta attenzione che non era la prima ad arrivare c’erano Sigurth e un altro uomo a lei sconosciuto, così passò lì a fianco finché non notò il proprietario che la aveva invitata di certo non avrebbe dovuto dirgli di no così con un tono pacato e gentile nonostante fosse taciturna e quasi fredda con le persone lo salutò.
“Ciao! Jonathan è un piacere essere qui come mai mi hai invitato eh ? “
Domandò la giovane donna mentre si posizionò vicino una ragazza che lavorava li e rimase zitta osservando in silenzio notando in quel momento che c’era anche il pirata Black con cui aveva fatto la precedente missione nonostante non la aveva neanche salutata e a volte si sentiva fuori posto ma quel giorno non voleva mancare all’ incontro con gli altri Denrisiani, sperando di fare qualche altra amicizia oltre a Edward e Joanne che aveva visto nella missione. Non era facile per lei farne altre nuove per via del suo carattere tacitano e tranquillo. Per Dana le amicizie spesso non erano il suo forte ma doveva tentare o almeno provarci una buona volta e avrebbe cercato di capire il perché era lì.Scheda - Statistiche - Outfit
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