Black Heart

-L'infanzia di Black può essere considerata normale...se la normalità contempla l'assenza di una figura materna e un padre così preoccupato dal suo passato da chiudere in casa il figlio. Con la scusa di farlo studiare, egli si assicurava che il figlio non sfuggisse dalla sua sorveglianza, così nessuno dei suo vecchi alleati poteva trovarlo, scoprire il suo legame di sangue e usarlo per vendicarsi dell'ex Mangiamorte o convincerlo a cambiare di nuovo bandiera.

-Durante I primi dieci anni di vita, Black assistette all'incupirsi delle paranoie del padre, che ci misero poco a farlo cadere nel baratro dell'alcolismo; col tempo Black imparò ad approfittare delle sbronze del padre e dei suoi successivi svenimenti per sgattaiolare fuori dal loro appartamento e esplorare un po la Grande Mela, diventando inevitabilmente amico dei ragazzi molto più grandi delle bande No-mag della città.

- Un'altra cosa che iniziò a fare durante gli svenimenti del padre era prelevare ogni volta qualche soldo dal portafogli del genitore, iniziando a metterli da parte. A 9 anni scoprì che tra I ragazzi della banda c'era un mago, un quindicenne che lo aveva preso in simpatia, e che si accorse dei poteri latenti di Black passando del tempo con lui.

- Questo ragazzo gli suggerì di scriversi a Ilvermorny, così, al compimento del suo decimo anno d'età, Black usò i suoi risparmi per comprare il necessario, quindi seguì il suo amico nel Massashussets (lasciando un biglietto a casa nel quale diceva semplicemente che era andato a Ilvermorny e che quindi non si sarebbero rivisti per almeno sette anni), iscrivendosi così alla scuola.

-Black effettivamente stette nel Massashussets per I successivi 7 anni, alloggiando, durante le estati, dal suo amico, aiutandolo come poteva a pagare le spese, facendo vari lavoretti in nero, più o meno duri. A scuola invece non se la cavava male: dal punto di vista teorico, grazie anche ai numerosi volumi che si era dovuto leggere negli anni, era piuttosto preparato; d'altra parte anche nella magia pratica era estremamente portato, tuttavia Pozioni e Magitecnica non erano materie che facevano al caso suo...dal secondo anno faceva il battitore nella squadra di Quindicch del Tuono Alato, giocando, l'ultimo anno al fianco di Krasus Thunderbolt.

-Uscito da scuola con voti discreti, decise di abbandonare il suo amico, che voleva restare nel Massashussets, e decise di cercare un lavoro che potesse soddisfare la sua sete di avventure e ricchezze. Pochi mesi dopo, in Florida, mentre lavorava al porto di Miami, incontrò suo padre, che nel frattempo aveva deciso di cambiare vita ma non abitudini, mettendosi così al servizio del Re del Mar dei Caraibi come corsaro, diventando capitano di un vascello.

-Black rimase affascinato dalla nuova professione del genitore, e perciò decise di arruolarsi nella sua ciurma. Tuttavia ben presto iniziò a mal sopportare la presenza invadente del padre, tutt'altro che oggettiva, e inoltre iniziava sorgere in lui la volontà di fare carriera per conto suo, cosa che su quel vascello gli era impossibilitata.

-Fu così che quando, circa un anno dopo il suo arruolamento, incrociarono un drakkar denrisiano, Black chiese e ottenne il permesso di arruolarsi li. Inutile dire che il cambio di bandiera fu una delle sue scelte migliori: in poco tempo entrò nelle simpatie del capitano e della ciurma, e le taglie che Denrise affidava ogni giorno ai predoni fornivano entrate di denaro cospicue. Inutile dire che a Denrise divenne come di casa, anche grazie al ricongiungimento con la madre, figura genitoriale intravista solo nella sua infanzia più remota, anche se purtroppo un incidente nel porto ne causò la morte 6 anni dopo, causando comunque un certo dolore nel cuore dell'uomo...

-Quando il capitano, ormai anziano, morì, la ciurma decise di affidargli la nave, come punto di partenza per una grande carriera ; Black aveva sognato da sempre quel momento, e così iniziò a fare progetti per ottenere una nave più grande, una ciurma, equipaggiamenti...