Hidenstone Games

Evento inizio anno

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    Era pronta per un altro anno scolastico? A dire il vero no, non lo era affatto. Strano ma vero quello che le era capitato quell'estate l'aveva segnata per sempre. Spike era entrato nella sua vita, e non aveva preso solamente la sua verginità ma aveva preso anche un bel pò di litri di sangue. Sangue che si era sicuramente rimarginato, ma che Regina aveva visto andare via come se niente fosse. Le era piaciuto? Si, forse le era piaciuto e forse le era piaciuto veramente fin troppo. Era qualcosa che non sapeva spiegare e che non riusciva neanche a dire a suo fratello Adrien. Cosa doveva dirgli poi? Ciao Fratellone credo di avere una cotta per un vampiro millenario che mi scopa e mi tira il sangue ogni volta che ci vediamo e soprattutto ogni volta che vuole? No, forse non era per niente il caso, contando anche il fatto che lei conosceva fin troppo bene quel ragazzo e non voleva mettergli pensieri in testa. Non voleva che lui sapesse quella cosa e si allarmasse. Nessuno avrebbe capito il suo piacere, nessuno avrebbe capito il suo dolore se qualcuno lo avesse allontanato. Comunque, aveva due fori costanti sul corpo, dipendeva da dove spike decideva di prelevare, ed una sciarpina di cotone nera sul collo a proteggere le parti più visibili. Almeno così poteva tranquillamente uscire e fare quello che voleva. Inoltre aveva ricominciato ad sentire Julian. Ovviamente neanche lui sapeva niente e comunque dall'ultima volta e discussione, seppur sapeva che gli era mancato come non mai, il rapporto non riusciva a riprendere allo stesso modo. Alla fine lo salutò, con un bacio sulla guancia. Buon Hidenstone Games! Disse sorridendogli e portandosi i capelli boccolati per l'occasione dietro le spalle. Poi si voltò e salutò Blake con una mano ma anche Louise con un grande entusiasmo. Si, Spike le aveva cambiato leggermente modo di fare e di vedere le cose! Oh grazie! Mi sono allenata tantissimo quest'estate!Buonaforutna, porta in alto il nome delle ragazze! Aggiunse poi sorridendo un pò a tutti, facendo un segno con la mano e poi facendo un occhiolino anche ad Aidan. Alla fine era un amico no? E se lui non l'avesse friendonizzata, allora lei non si sarebbe depressa e non avrebbe mai conosciuto il vampiro. Era tutto un circolo. Si guardò intorno e cercò di capire se anche i suoi fratelli erano arrivati. Se vedete Adrien, ditegli pure che io sono sugli spalti! Aggiunse poi sorridendo di nuovo a tutti, dando un altro bacio a Julian e poi allontanandosi. Odiava le avvenutra, odiava l'ignoto ed odiava tutto quello che poteva aversi in quel tipo di giochi. Poi qualcuno doveva pur rimanere a fare il tifo, no? Infatti, una volta sugli spalti, Regina decise di mettere le mani intorno alla bocca per amplificare il suono ed urlare: Forza ragazze! Fategli vedere chi comanda! Era un tifo mirato anche se a nessuno in particolare ma ad una categoria. Quell'anno era l'anno del femminismo, dopotutto!
    Regina Beauvais

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    citcitcit
    "

    Regina Beauvais - 17 anni
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    Interagisce con Julian Miller Numero cinque Louise De Maris Decide di non partecipare ai giochi e sale sugli spalti!
     
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  2. Adrien Beauvais
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    Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
    Nuovo anno, nuova pace, finalmente! Ora suo padre poteva finalmente mettersi a tacere e smetterla di infastidirlo con i suoi soliti discorsi. Ricominciare la scuola significava, per Adrien, intraprendere quel cammino che lo avrebbe portato alla scelta del percorso che, a sua volta, avrebbe segnato il suo futuro. Era così desideroso di arrivare a partecipare ai M.A.G.O. che ci aveva anche leggermente pensato su.
    Ritornando agli Hidestone Games, chiunque avesse conosciuto anche un po' Adrien avrebbe pensato che fosse strano che un tipo come lui si mettesse in gioco in gare a squadre, soprattutto perché l’opale non era in grado di fare squadra. Tuttavia, il diciottenne aveva pensato che la sua partecipazione a quel tipo di competizione avrebbe potuto essere l’inizio del suo allenamento per il cambiamento, per lasciarsi alle spalle il vecchio Adrien. Non che sarebbe stato più gentile con gli altri da un momento all’altro, ma ci avrebbe provato. Il discorso che aveva affrontato con Aaron Barnes aveva smosso qualcosa dentro di lui, ma non l’avrebbe mai ammesso, tantomeno di fronte al medimago. Non era ancora l’attimo giusto per lasciar andare la corazza dura che si era costruito addosso. Aveva deciso di rimanere con i capelli rasati, ormai ci si era abituato, ma non aveva mai tolto, invece, l'orecchino che portava ad uno dei suoi lobi.
    Si guardò attorno con la coda dell’occhio: gli spalti erano gremiti di gente, di studenti vari che era sicuro non avrebbero mai fatto il tifo per lui se avesse dovuto affrontare il tutto da solo. Uno sbuffo lasciò le sue labbra e si avvicinò al gruppo di coloro che avrebbero partecipato.
    D’improvviso, roteò gli occhi: quella sadica della Burke era già lì, impettita e pronta a pronunciare frasi del tutto inutili. Ah, santa fottuta pazienza!
    Vecchia megera! Chissà cosa cazzo le passa per la mente…
    Era ancora troppo presto per pensare “chi me lo ha fatto fare!”, ma era certo che, nel corso delle sfide, sicuro l’avrebbe detto ad alta voce.
    Si fece strada tra gli smistandi, con volto serissimo. Non diede alcun buongiorno, né accenno di saluto, ma si concentrò nell’analizzare i volti lì presenti. Uuuh, c’era la ragazzina, quella che le aveva buttato l’acqua addosso. Era tempo di infastidire qualcuno. Si avvicinò alla rossa, da dietro, facendo piano, in modo tale che non lo sentisse, né lo vedesse, poi affiancò le sue labbra al suo orecchio e – BU! -.
    Il suo intento era proprio quella di farla spaventare: voleva ricambiare il favore.
    Qualunque fosse stata la loro conversazione, al suo momento, si sarebbe fatto avanti e avrebbe pescato, senza rivolgere alcuna occhiata ad alcuno, l'oggetto che gli spettava.


    ADRIEN BEAUVAIS
    n(ST):02.05.2004
    2043:18 ANNI
    once:BLACK OPAL
    year:II ANNO


    Cerca di spaventare Cassedy Hartmann.

    Azione 1: Pesca dal calderone l'oggetto.
    Azione 2: //
    Mezza azione: //

    Statistiche:
    Coraggio: 09
    Empatia: 05
    Intelligenza: 09
    Resistenza: 10
    Tecnica: 08
    Intuito: 10
    Destrezza: 10
    Carisma: 08
     
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    of a perfect stranger
    in the hallways of my heart
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    L'aria che si respirava a Hidenstone era diversa da quella di Londra, e per Nick era decisamente migliore. Lontano dallo stress di casa, dagli obblighi del titolo, dalle richieste impossibili della madre...insomma, riusciva a respirare. La proposta della preside, gli Hidenstone games, erano una novità ben accetta, una che Nick aveva intenzione di prendere al volo. Non vedeva l'ira di vedere chi avrebbe partecipato e chi no, ma sopratutto non vedeva l'ora di rivedere tutti i suoi amici e conoscenti. Arrivato insieme agli altri, aveva girato il viso verso gli spalti, cercando qualche viso familiare. Poi si era concentrato sui ragazzi intorno a lui, salutandoli tutti con un gran sorriso - riservando un ghigno a Regina e una pacca a James, e sventolando una mano per fare ciao a Mia - e annuendo al discorso di Eric.
    -Buoni Hidenstone Games a tutti!
    Si avvicinó a Louise, mettendosi sula destra della ragazza, per poi salutarla con un leggero bacio sulla guancia.
    -Buongiorno, Louise! Come stai? Pronta per questa pazzia?
    Attese con calma il proprio turno, guardando con attenzione le pescate di tutti, per poi avvicinarsi al palchetto per effetuare la sua. Una volta arrivato il suo turno, si avvió con passo sicuro e cadenzato, arrotolando leggermente la manica destra della camicia una volta arrivato davanti al calderone.
    -Preghiamo Merlino che vada tutto bene - sussurró, prima di infilare la mano e pescare.
    © code by LaNine e prelevabile Qui






    Di base arriva, saluta e pesca

    Stats:
    Coraggio: 8

    Empatia: 8

    Intelligenza: 9

    Resistenza: 9(+1)

    Tecnica: 7

    Intuito: 9

    Destrezza: 8

    Carisma: 10

    Quirk:
    non siamo topi da biblioteca:
    Nic ama stare all’aria aperta e anche le sue magie lo manifestano; +1 ad aqua eructo, inoltre l’acqua è un potente fertilizzante che fa crescere rapidamente l’erba e qualsiasi tipo di pianta

    Ha con se:
    • Pendente in guscio di Drago-Tartaruga: quando indossato -1 ai danni subiti, +1 Resistenza




    Scusate se il post esce stranoe se non ho taggato la gente con cui ho interagito, sono da cellulare appena torno al pc se c'è qualcosa da sistemare lo faccio
     
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    Elisabeth Lynch aveva accolto la proposta di Victoria Burke con un sopracciglio sollevato, uno sbuffo celato dietro il mezzo bicchiere di succo di zucca che si era versato per mandare giù un incredibile pezzo di carne stopposo. Eppure, il giorno seguente si presentò, col suo completo sportivo migliore all'ingresso del labirinto, sorvolando la folla con lo sguardo alla ricerca della capigliatura castana che diventava di un intenso ceruleo quando... il ricordo si arrestò nel ritrovare il proprietario di cotanto potere vicino ad una ragazza. Seppur ne deva il profilo di una spalla il taglio ed il colore erano equivocabili: Mia Freeman era tornata. Avvertì una forte stretta alla bocca dello stomaco, un fastidio che non era legittimata a provare. O forse sì?
    Le cose tra lei ed il Dioptase erano sempre state appannate, confuse, ricche di tensione e di passione. Non voleva cadere di nuovo nel tunnel di perdizione che li aveva travolti da quel pomeriggio passato ad Oslo. Non se lo poteva permettere. Con tutte le forze si sforzò di mantenere un'espressione neutrale, le braccia strette sotto il seno e lo sguardo che resisteva nel volgere nella direzione in cui Cameron Cohen tornava ad approcciarsi con la ragazza che amava, ignara dei pensieri di lui su quel triangolo che andava riformandosi.
    Si incamminò verso il gruppetto dei "grandi", sfilando alle spalle dell'amico fino a giungere accanto alla sua nemesi per eccellenza: Jessica Veronica Whitemore. «Bentornata all'inferno», si rivelò alla ragazza con un sorrisetto che per una volta non suggeriva la voglia matta che aveva di metterle le mani al collo per strozzarla come la peggiore delle galline del pollaio. No, per una volta, Elisabeth Lynch stava tendendo una mano alla sua compagna di casa sin dai tempi hogwartsiani. Quanto agli altri si limitò a fare un cenno del mento, ascoltando le parole della Preside alla ricerca di un indizio su quello che davvero rappresentava la competizione. Sempre se ne fosse mai esistito uno. E quando toccò avvicinarsi al tavolo in ardesia, la battitrice non staccò lo sguardo dalla donna mentre la mano entrava nella bocca del calderone per pescare l'amuleto della sua squadra, memore dell'immagine che fino a qualche secondo prima era sulla sua testa. «E che vincano i migliori».
    Elisabeth
    Lynch

    "
    Sometimes you have to stand alone. Just to make sure you still can.
    "

    Black Opal
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    Battitrice

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    Interagisce con la putroccola (Jess) e guarda Cameron Cohen e Mia Freeman.
    Azione 1:<b> pesca l'oggetto dal calderone

    <b>PP

    Coraggio: 30
    Empatia: 8
    Intelligenza: 17
    Resistenza: 23+1 di conversione
    Tecnica: 17
    Intuito: 14
    Destrezza: 16
    Carisma: 18

    Oggetti
    Spilla Opale: spilla in bronzo a forma di Thurisaz con incastonato un opale nero. fornisce +4pp a Carisma e -2 a Empatia se indossato
    Paletto mercurio duplice (danni d20+2): che diventano una coppia di orecchini a forma di squalo e delfino. Toccando il delfino diventano un paletto rotondo e sottile; toccando lo squalo, uno squadrato e largo
     
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    Black Opal
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    Fitzgerald trascinava i piedi sollevando, ogni tre passi, un po' di polvere e una manciata di pietrisco mentre avanzava sospinto dal movimento della folla verso il luogo designato per l'inizio della tre giorni di giochi made in Burke. Sembrava quasi che la vita vera stesse accadendo da qualche parte lontano da lui, visto che, mani in tasca, sembrava più seguire l'onda che cavalcarla. Per una volta non aveva la smania di primeggiare, guadagnarsi il posto in prima fila a suon di spallate -la cui colpa scaricava puntualmente su terzi- e sibili, perché sapeva che la sua destinazione fosse a non più di qualche centimetro di distanza da colui che era tornato a recriminarlo. O almeno così gli piaceva pensare.
    Ed eccolo lì vicino a Louise -o Louisa, non aveva mai registrato davvero l'ultima vocale del suo nome- bello come il sole, tanto da far male. Non era un amante delle prove sportive però l'aria di novità l'aveva portato a non prendere posto negli spalti accanto a chi aveva deciso di non scendere in campo. «Little sunshine», si era chinato al suo orecchio, sussurrando il saluto sulla pelle che sperava sollevarsi in quella che comunemente veniva definita pelle d'oca. Non sapeva il perché di quel nomignolo, tantomeno da dove provenisse, l'aveva semplicemente lasciato libero di volare fino a lui. «L'estate ti ha donata, ti vedo proprio in forma», si intromise l'opale nella conversione tra i due sulla scia delle parole del Dioptase prima di tacere per colpa della donna che aveva preso parola. Lasciò che l'ologramma brillasse su di loro, studiandone gli effetti della luce sul volto di Nicholas piuttosto che soffermarsi su quelle che sembravano torrette di guardia spuntate come funghi all'interno del perimetro. Così come i suoi occhi si puntarono sul fondoschiena di lui mentre erano in attesa del proprio turno per pescare l'oggetto che forse l'avrebbe portato lontano da Mc Callister. Sperava che il fato non fosse loro avverso. «Che Odino me la mandi buona» ed infilò la mano per pescare la sua condanna. O la sua gioia.
    Fitz O'Connor

    "
    I etched the face of a stopwatch on the back of a raindrop and I did a swap for the sand in an hourglass.
    "

    Black Opal
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    Interagisce con Louise De Maris e Nicholas Mc Callister.

    Pesca l'oggetto.

    PP
    Coraggio: 6
    Empatia: 6
    Intelligenza: 5
    Resistenza: 5
    Tecnica: 6
    Intuito: 5
    Destrezza: 6
    Carisma: 8
     
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    Black Opal
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    Per assurdo che potesse sembrare, Brooklyn non vedeva l'ora di tornare a calpestare i corridoi di quell'Accademia.
    Le motivazioni erano molteplici, ma prima fra tutte la possibilità di passare intere giornate in compagnia di Nick -il suo migliore amico-, di Marlee -la sua migliore amica ed ex- e di Amalea, la sua ragazza. Faceva piuttosto strano, per lui, pronunciare quella parola. Il procedimento che aveva portato a quell'evento era stato piuttosto frastagliato, ma ora poteva dire di essere contento. Sotto un unico tetto aveva tutte le persone alle quali teneva di più, compreso quello stronzo del suo gemello.
    La sera prima, mentre si ingozzava di patatine fritte, la Preside aveva dato notizia che dal giorno seguente e per tre giornate, si sarebbero svolti gli Hidenstone Games ed il ragazzo non vedeva l'ora di mettersi alla prova. Non era eccessivamente competitivo, ma aveva energie da vendere e non aveva intenzione di perdere quell'occasione, oltre al fatto che se avesse ottenuto una vittoria, avrebbe potuto dedicarla alla sua bella. Sorrise, attraversando il giardino fino a raggiungere i suoi amici.
    Individuò ben presto Nick e Fitz in compagnia di Louise e per un attimo si fermò, osservandoli da lontano con esitazione. Aveva sofferto per la scelta di Nick, si era innamorato di lui e glielo aveva detto, quando lo aveva invitato in vacanza a Bali. Ma era stato più un gesto di correttezza che una vera e propria recriminazione. Aveva voluto dirglielo in modo che tra loro non ci fossero più segreti e potessero proseguire la loro vita in tutta sincerità, soprattutto se il loro desiderio era quello di diventare Parabatai.
    Rimase in disparte lo stesso, sentendosi a disagio all'idea di intromettersi tra quei due, quindi si guardò attorno in cerca di qualche altra faccia conosciuta; Brooks era, fin da bambino, molto socievole e non aveva alcuna difficoltà a fare amicizia, ragion per cui avrebbe potuto avvicinare un primino oppure andare da qualche suo ex compagno. Peccato non ci fosse Marlee, almeno avrebbe potuto avvicinarsi a lei. Sempre ammesso che non ci fosse stato Thomas, in quel caso non avrebbe voluto disturbare nemmeno loro. Sospirò, rimpiangendo la scarsa propensione allo sport di Ama.
    Alla fine, i suoi occhi individuarono Adrien e decise di avvicinarsi a lui. Lo conosceva da così tanto tempo che ormai aveva perso il conto degli anni, visto che era il fratello di Marlee.
    Ehi iniziò, avvicinandosi e notando che vi era anche una ragazzina che non aveva mai visto. Nonostante fosse solamente al suo secondo anno e quindi non potesse riconoscere tutti, intuì che si trattasse di una primina anche e soprattutto per come si presentò ad Emma.
    Sei nuova? Le domandò quindi, indossando uno di quei suoi dolcissimi ed irresistibili sorrisoni. Io sono Brooklyn, ma ti prego... chiamami solamente Brooks. Posò poi una mano sulla spalla dell'amico, indicandogli con il mento Fitz e Nick, mimando un conato di vomito. Secondo te perché devono fare i piccioncini ovunque? Gli domandò con tono annoiato ma era tutto soprattutto per scacciare quella sensazione di disagio che ancora gli attanagliava il petto.
    Con un sospiro, si avviò al calderone e pescò la sua stagione, prima di tornare affianco di Adrien e Cassedy.
    Brooks O'Connor


    Black Opal
    II Anno
    Bisex

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    Il post in breve: Guarda da lontano Nicholas Mc Callister e Fitz G. O'Connor, interagisce con Adrien Beauvais e si presenta a Cassedy Hartmann
    Azione 1: Pesca

    Azione 2: //

    Mezza-azione: //
    Quirk Attivo: -
    Skill:-
    Inventario: - Mirai
    Geko del Vento - X - addomesticato

    Caratteristiche: Geko di colore dorato piuttosto schivo, che ama stare nella tasca del suo padrone. Ama camminare sulle pareti, sui soffitti e… per aria. Balzando, infatti, genera dei piccoli cuscinetti d’aria solida che resistono qualche minuto, abbastanza forti perché il padrone (e solo lui) vi si possa aggrappare o appoggiare per massimo 5 secondi.



    Coraggio: 12
    Empatia: 10
    Intelligenza: 9
    Resistenza: 08
    Tecnica: 06
    Intuito: 09
    Destrezza: 08
    Carisma: 08
     
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    Gli Snasi
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    Prima Prova
    hidenstone

    Un sorriso mesto si dipinse sul volto dell'austera preside agli auguri che gli studenti si dedicavano man mano che salivano sul palco. Invitava a salire sul palco, a scendere o a infilare la mano nel calderone a chi mostrava esitazione e, quando tutti fecero la loro pescata, con un movimento di bacchetta il calderone sparì.
    Due minuti di pausa permisero agli studenti di individuare i loro compagni di squadra e la sorte sorteggiò per loro il seguente verdetto.

    CITAZIONE
    James, Jessica, Howard, Adrien e Nicholas pescarono dal calderone una stella marina gialla.

    Harry, Erik, Jilian, Cassedy e Brook trovarono una foglia d'acero rossa.

    Giada, Mia, Emma, Regina, Fitz e Blake presero un candido fiocco di neve.

    Aidan, Ben, Cameron, Louise ed Elisabeth ottennero la scura rondine.

    Un forte battito di mani riportò l'attenzione sul palco.
    La prima prova sta per aver inizio, ragion per cui vi chiedo un istante di attenzione. Le stelle marine si faranno spazio nel labirinto sfruttando l'entrata nord, le foglie d'acero la est, i fiocco di neve seguiranno il sentiero presso sud e le rondini a ovest.
    Mentre Victoria continuava ad agitare la bacchetta, l'immagine illusoria dei quattro ingressi apparvero in aria. Lungo la strada troverete dei carri in legno. Lì troverete una grande quantità di pozioni caratterizzate dal colore della vostra squadra. Procedendo arriverete a uno spiazzo e lì la prova avrà inizio. Il vostro obiettivò sarà quello di centrare i membri delle squadre avversarie con quelle pozioni. Impattando contro una qualunque superficie, il contenitore della pozione si dissolverà e il liquido all'interno esploderà in un denso e colorato fumo appiccicaticcio. Se verrete colpiti sarete eliminati da questo primo gioco. Quando una sola squadra rimarrà in campo, il gioco avrà fine. Oh, dimenticavo, in questa prova non potrete usar la magia.
    Lasciò spazio alle domande qualora ce ne fossero state e quattro elfi domestici accompagnarono gli studenti ai vari ingressi, tornando poi da Victoria. La preside entrò anche lei nel labirinto da un quindi ingresso nascosto, il quale le avrebbe dato la possibilità di osservare la partita e assicurarsi che nessuna scorrettezza sarebbe avvenuta.
    Lo spiazzo presso cui sarebbero arrivati non era completamente vuoto. I folti rovi facevano da limite a quella che sembrava un'arena ovale. Sparsi v'erano alberi che avrebbero permesso una postazione sopraelevata, rovine di alcune mura che avrebbero fatto da copertura, particolari oggetti che si trovavano lì unicamente per poter essere sfruttati per la prova, uno spesso strato di terra battuta avrebbe facilitato quei movimenti che dall'erba alta potevano essere ostacolati.
    Accanto a Victoria ogni elfo aveva un taccuino in mano. Sonorus. La preside puntò la gola presso uno di questi. Assegneremo un punto ogni volta che qualcuno riesce ad eliminare un avversario. Fate, quindi, attenzione a non essere colpiti e possa la fortuna essere sempre in vostro favore!
    Gli Hidenstone Games ebbero finalmente inizio.



    NOTE OFF
    Eccoci al gioco della prima giornata!
    Si tratta una partita a paintball con l'unica differenza che verranno lanciate pozioni.

    Come spiegato dall'elfo verrà assegnato un punto per ogni eliminazione, quindi è anche possibile che non sia l'unica squadra rimanente a essere in testa.
    Ogni partecipante ha UNA SOLA azione e può essere cercar di colpire qualcuno o trovar una postazione favorevole.

    • Trovare una postazione favorevole: descrivete nel post cosa sperate di trovare (un albero per aver una visuale dall'alto, delle rovine poste in maniera tale da sembrar un nascondiglio, una balla di fieno che possa dar copertura).
    In tal caso il master tirerà un d20 e assegnerà un bonus proporzionale al risultato.

    • Lanciare una pozione: questo è il vostro tentativo per cercar di eliminare qualcuno. Il vostro lancio consiste in un d20 più il vostro modificatore di intuito al quale andrà sottratto il modificatore in destrezza dell'avversario più vari bonus accumulati. Se il risultato sarà almeno 10, avrete centrato il bersaglio.

    Per rendere il gioco il più equo possibile, in questo primo turno l'azione di trovare una postazione favorevole avverrà prima del lancio della pozione. Successivamente verrà utilizzato il principio della coerenza (se ti ho già davanti e ho la pozione in mano, probabilmente non riuscirai ad agire indisturbato).

    Vi chiedo di specificare in spoiler a ogni post quale azione scegliete, di specificare il bersaglio se volete lanciare una pozione, cosa sperate di trovare se cercate una postazione favorevole.

    Per qualsiasi info potete:
    - inviare un MP allo Lo Snaso Triangolino, Lo Snaso Ubriaco, Lo Snaso Sbadato;
    - contattare su telegram Fra uragano, Alex o Giada.

    Scadenza: martedì 06/09/2022 ore 23.59


    RevelioGDR


    Ho inserito Blake nel terzo gruppo. Devo postare per forza ora o altrimenti mi scala il giorno ç_ç
     
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    Ametrin
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »

    Il gioco aveva effettivamente inizio, il calderone aveva dato il suo esito, aveva preso dallo stesso un oggetto che era chiaramente una stella marina di colore giallo, essa poteva essere associata all’estate e al mare e la cosa gli piaceva parecchio. La loro entrata per il labirinto era segnata, dovevano entrare dalla zona nord dello stesso. Si diresse quindi allo stesso pronto al combattimento insieme alla sua squadra, era lieto di poter stare insieme a suo fratello Adrien al quale si rivolse appena superato l’ingresso del labirinto a loro assegnato.

    Adri, facciamo vedere di che pasta siamo fatti noi Beauvais. Facciamo nere le altre squadre.

    Fece un occhiolino al fratello e gli dette una pacca sulla schiena. Poi quando vide le pozioni gialle sul carro lungo la loro strada prese quelle che gli servivano per la battaglia e a grandi passi e con grande concentrazione si portò allo spiazzo accanto al fratello e alla sua squadra, sembravano pronti per andare seriamente in una “guerra” e l’unica parola che conosceva era vittoria. Quindi al via ufficiale di quei giochi accademici fu pronto per guardarsi intorno e cercare la tattica migliore per attaccare o difendersi. Il suo primo pensiero fu l’offensiva e non iniziare a nascondersi, alla fine era sempre un gioco e la loro vita non era in discussione. Quindi poteva effettivamente prendersi qualche rischio in più.

    Andiamo ragazzi, possiamo vincere.

    Quindi prese subito una pozione e cercò di lanciarla con la massima concentrazione possibile contro un ragazzo della squadra rossa, Erik. Fu lui il suo primo obiettivo, se lo avesse colpito poteva essere subito eliminato dal gioco e poteva essere un punto per la sua squadra.
    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    Azione I: Prova a colpire subito Erik.

    Coraggio: 12
    Empatia: 8
    Intelligenza: 9
    Resistenza: 7
    Tecnica: 7
    Intuito: 10
    Destrezza: 8
    Carisma: 10

    Quirk:
    Re degli stalloni:
    Ognuno ha i suoi talenti e le sue affinità e sembra proprio che James eccella nelle cavalcature. +1 a Imposium; +2 se applicato su una cavalcatura.

    Non ti muovere!: James ha imparato a gestire bene l’incanto immobilizzante tanto che gode di +1 al dado, +2 se lo usa contro animali.

    Ha con se:

    - Bacchetta Magica
    - Uncino D'argento
     
    .
  9.     +1   -1
     
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Il momento di mettersi in gioco, tutto sarebbe stato legato a quel calderone e cosa avrebbe pescato dallo stesso, l’attesa fu decisamente breve e nel palmo della sua mano destra vide come ci fosse una foglia d'acero di colore rosso. Era legato indissolubilmente all'autunno la stessa e la cosa poteva essere insospettabilmente interessante. Quindi il loro ingresso fu quello che era alla destra del labirinto, forse poteva essere una posizione vantaggiosa per i giochi dell'accademia e quella battaglia amichevole che stava per iniziare tra di loro. Notò come la squadra era ben fatta e pronta al combattimento. Quando tutti furono vicino a quel carro pieno di pozioni di pozioni con il colore della loro squadra ne prese un po' prima di dare un po' di forza e entusiasmo al resto del team.

    Siamo forti, siamo preparati, possiamo vincere. Facciamo nostra la prova, mettiamoci l'anima.

    Voleva essere un qualcosa per incoraggiare studenti e studentesse della sua stessa squadra, era fondamentale la parte motivazionale in una prova del genere. Quindi la tappa successiva fu il raggiungere quello spiazzo centrale, la battaglia stava per iniziare. Il tempo era fondamentale nella riuscita di quello che voleva fare, attaccare fin da subito, senza pensarci due volte dato che se le altre squadre perdevano elementi era più facile affrontarle nel corso della prova stessa. Uno sguardo rapidissimo a giro per capire come agire e trovò la prima mossa da fare, era un ragazzo della squadra con Emma, Mia, Regina e tanti altri. Ma il suo colpo era diretto, almeno sperava, verso Fitz. Cercò di utilizzare la massima forza nel lancio per colpirlo alla sprovvista.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Azione I: Lancia la pozione contro Fitz.


    Coraggio: 14

    Empatia: 11

    Intelligenza: 11

    Resistenza: 13

    Tecnica: 11

    Intuito: 12

    Destrezza: 10

    Carisma: 11
    Quirk:
    • Colui che bagna
    Hai Shawn Mendez, e anche se in on i PG non lo sanno, noi lo sappiamo e accettiamo (?). +1 ad aqua eructo, inoltre i soggetti bagnati da questo incanto subiscono -1 alle prove di resistenza ai tentativi di seduzione e convincimento.
    • Flipendo, o mio flipendo!
    E' importante conoscere bene le formule e tu, sei ormai a conoscenza dei pro e dei contro di un flipendo. +1 al dado quando utilizza Flipendo.
    • L'ho già affrontato a lezione!:
    Brian ama mettere alla prova i suoi studenti, incitandoli a fronteggiare un numero spropositato di creature. Durante il proprio turno e solo una volta per quest, puoi usare una mezza azione per tentare un tiro su intelligenza e a discrezione del master potete aver un'informazione sul suo punto debole, come renderle meno aggressive o cosa bisogna evitare di fare.
    • Senso dell’orientamento: Harry si affida sempre ai suoi doni percettivi per trovare la strada. +1 quando usa guidami, +2 se lo impiega per trovare una via di fuga.

    Ha con se:
    - Bacchetta Magica
    - Cuore di Gomma
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Il calderone era parte integrante del destino per quella giornata, un oggetto poteva decidere dove sarebbero finiti e in quale squadra. Avere i giusti compagni e/o compagne di gioco era importante per trovare una vittoria finale, non avrebbe fatto la differenza la vittoria ma poteva essere importante per avere le giuste motivazioni prima di un banchetto che voleva il prima possibile. Quindi vide un fiocco di neve nella sua mano destra, un oggetto che poteva essere solo invernale e non era assolutamente la sua stagione preferita, ma se ne sarebbe fatta una ragione. La sua squadra era molto al femminile e la cosa era interessante dato che le ragazze insieme potevano fare la differenza. Arrivata all'ingresso del labirinto nel sentiero a loro dedicato, a sud dello stesso, prese le pozioni necessarie per la prova dal carro, era un colore che non si vedeva spesso nelle pozioni quello. Poi giunti al grande spiazzo tutti erano pronti per combattere, ma prima di osare l'attacco volle vedere di trovare un nascondiglio, un qualcosa che potesse proteggerla dai colpi che poteva esserle rivolti contro dagli altri giocatori. Spesso la miglior cosa era il difendersi, coprirsi e poi provare ad attaccare e di fatto volle provare subito a cercare quella copertura che poteva decisamente aiutarla Delle rovine potevano essere una postazione favorevole per la sua difesa e si mise quindi a cercare un qualcosa del genere.

    Mi serve un nascondiglio, dei muri sarebbero perfetti per non essere colpita. Dea bendata aiutami.

    La ricerca di un riparo sperava che desse esito positivo.

    RevelioGDR



    Azione I: Cerca delle rovine nelle quale nascondersi dai giocatori/giocatrici avversari/e e dai colpi possibili lanciati contro di lei.

    Coraggio: 11

    Empatia: 9

    Intelligenza: 9

    Resistenza: 11

    Tecnica: 9

    Intuito: 9

    Destrezza: 8

    Carisma: 9

    Quirk:

    La ragazza che sussurrava alle piante: Giada ha un animo dolce ed ha una empatia tale da renderle facile entrare in sintonia con le piante. +1 a Fortis Incrementum, +2 se lo usa per proteggersi o proteggere gli altri.

    Ha con se:
    - Bacchetta Magica
    - Pelliccia
     
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    Black Opal

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    Black Opal
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    BIPOLARE CON DRAMMA
    stato emotivo persistente che, quando estremo, altera sentimenti, pensieri e comportamenti.
    Aveva imparato a rimanere in disparte... No, scusate, non poteva mai cominciare così un post per Blake Barnes. Camicia rossa bordeaux, pantaloni neri di un tessuto che sembrava essere leggermente elegante, scarpette da ginnastica, occhiali da sole, maniche fino al gomito. Blake odiava la divisa perchè odiava essere messo allo stesso livello degli altri. Quando vide il messagio di Erik sorrise. Era contento che lo avesse contattato, e sapeva che lo aveva fatto anche con Jesse. Sorrise ancora prima di andare, senza salutare pressochè nessuno, a parte chi lo aveva salutato, con un gesto del capo, verso il calderone. Quando prese il suo bigliettino e lesse "Fiocco di Neve" gli venne quasi da ridere, ma comunque si diresse prima verso Erik, gli diede una pacca sulla spalla amichevole e lo salutò. Credo che tu sia l'unico giocatore alla mia altezza, quindi guardati le spalle! Glielo disse in amicizia, ma il tono di Blake era sempre stranamente minaccioso. Ma andiamo, chi diavolo farebbe del male ad Erik? Che poi, Blake non avrebbe mai fatto del male intenzionale a nessuno, a parte che alla Lynch, ma quello era un'altra storia. Si fece il giro dei suoi amici, prima di mettersi affianco a Mia e guardare di un male Cameron anche solo per averle rivolto parola che per lui era già morto. Prima o poi avrebbero dovuto parlare, quello era certo. Si morse il labbro. e poi guardò la sua aquadra. Giada, Mia, Emma, Regina, Fitz. Sospirò. Ok. Siete tutti scarsi ma se usate la testa ce la possiamo fare davvero. Era sincero e li in mezzo lo conoscevano tutti anche se alcuni di loro non gli avevano mai parlato. Tu, mi sembri quello più portato. Disse indicando Fitz. Se non volete esporvi aiutate la squadra e nascondetevi bene, senza farvi trovare, lasciate i più forti ai più forti. Erik e Jessica sono bravi, sono agili ed entrambi fanno il quinto, quindi tenetevi alla larga da loro, vi colpirebbero e voi neanche ve ne accorgereste. la Lynch è intelligente, furba e veloce. Se riuscite a farla fuori subito non sarebbe male, ma credo anche che sia troppo forte per voi. I primini sono le prede più facili, quindi chi ha "paura" o stress addosso, si concentri su di loro, oppure su quelli del secondo anno. Non fate cazzate, non andate a cazzo duro verso chi è più forte di voi. Strano che sia io a dirlo, ma voi dovete fare squadra se no perderemo.Certo si era che le sue doti da leader erano strane. Blake non era una persona che ti parlava in maniera chiarissima, in genere i suoi discorsi erano esattamente come lui: caos puro, ma erano sinceri e cercavano di rendere sempre l'idea [#carisma30].
    Fece un occhiolino a Louise prima di entrare nel labirinto, dopo aver preso abbastanza munizioni, messe in maniera strategica nelle tasce dei suoi pantaloni, ed una verso il calzino. Veramente stava andando a fare una battaglia di paitball con una camicia che costava più di 10 divise di ogniuno di loro? Si, lo stava per fare, comunque diede i suoi occhiali da sole ad una ragazza e poi guardò ancora una volta i suoi compagni di squadra. Guardatevi le spalle. Se non siete sicuri di fare un ottimo tiro, allora non fatelo, ma difendetevi. Li hano piazzato delle macerie, si andranno a nascondere li chi ha paura, giocate d'astuzia, siate silenziosi. Aggiunse poi lasciando che gli altri entrassero e facessero la prima mossa. Il tirocinio con Philipp Garlic, le mazzate - letterali - prese dal densiriano, le chiacchierate con Morrigan, le punizioni di Brian e le infinite paternali di Samul Black, erano servite a qualcosa: a creare un mostro. Blake era diventato più abile nel combattimento e non solo con le mani e la forza, ma anche con l'astuzia e la testa. Se prima era quello che si buttava in mezzo alla nebbia senza sapere quello che lo aspettava, adesso osservava attentamente il suo nemico. Garlic lo aveva picchiato così tanto e fatto perdere per così tante volte, che adesso cercava di percepire anche il minimo movimento. Sarebbe entrato in quella mezza specie di arena, quasi in sordina, rimanendo con le spalle al muro, che i più impulsivi si uccidessero tra di loro! Dio solo sapeva quando Blake in quei cinque anni era cambiato. Poi individuò la persona giusta, si avvinò a lui in maniera veloce, furtiva, e lanciò la pozione. Bentornato a scuola! Lo disse con una certa arroganza, ma sempre vigile a qualsiasi movimento degli altri e cercando di schivare qualche pozione che veniva lanciata nella sua direzione.
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    INCENDIARIO
    Blake Barnes
    Quando sei pazzo, pazzo come questo, non lo sai. La realtà è ciò che vedi. Quando ciò che vedi si sposta, allontanandosi dalla realtà di chiunque altro, per te è ancora realtà.



    Blake fa la sua entrata da star, saluta i suoi fan, le sue fan, posa gli occhiali da sole, prima di andare verso il lato sud, aspetta che le altre squadre si disperano e trattiene la sua con un discorso strategico, più che di incoraggiamento. Poi va verso il lato sud, prende le pozioni ed aspetta prima di entrare nell'arena. Una volta che gli altri sono entrati ed hanno sferrato il loro primo colpo, decide di colpire Aiden. Si, abbastanza scontato.
     
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  12. Louise De Maris
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    User deleted


    LIBERTÀ
    Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza.
    Era intrepida e sinceramente agitata. La causa era il non sapere quali sarebbero stati i suoi compagni di squadra e quali le prove che avrebbe dovuto affrontare. Tuttavia, il suo nervosismo fu presto stemperato, anche se sarebbe tornato a rinnovato vigore poco dopo, dalle diverse persone con cui fu felice di scambiare due chiacchiere.
    - Grazie - rispose gentile e con un sorriso a trentadue denti a Regina, non appena questa le avesse augurato una buona fortuna.
    La sua momentanea solitudine fu presto interrotta da un improvviso bacio sulla guancia. Si girò velocemente verso colui che l'aveva salutata in quel modo e i suoi occhi le si illuminarono vedendo il volto gioviale di Nicholas McCallister.
    - Ehiiii! - lo salutò, felice di rivederlo. Si erano sentiti molto saltuariamente durante l'estate, perchè, ormai, lui aveva attirato le attenzioni di Louise dopo quel brutto attacco respiratorio a fine del suo primo anno.
    - Devo dir la verità: sono abbastanza agitata. Non accade tutti i giorni di affrontare simili gare. Eppure sono anche molto molto contenta!! Solo che non vedo l'ora di capire chi sarà nella mia squadra e quali gare dovremo affrontare... -
    Si grattò una guancia e portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
    - Tu, invece? Come ti senti per questi Hidestone Games? - gli domandò.
    La loro conversazione fu interrotta da un ragazzo che conosceva soltanto di vista e che sembrava davvero essere molto affiatato con il suo interlocutore. Che stessero insieme? Mise da parte la sua curiosità, per dar spazio ad un leggero rossore che le colorò le guance a quel complimento.
    - Oh... grazie! -
    Nessuno, se non Blake, le aveva mai detto qualcosa di così carino. E si, l'estate e i mille viaggi che i Barnes l'avevano "costretta" a compiere avevano fatto miracoli. Era ancora magrissima, ma qualche cosetta l'aveva messa su. Le ossa del suo corpo erano meno prominenti.
    - Penso che noi due ci conosciamo soltanto di vista... piacere, Louise! - si presentò, allungando una mano verso Fitz.

    Le sue dita sottili tirarono fuori dal calderone una rondine scura: Louise la guardò concentrata, mentre una fossetta si faceva spazio tra le sue sopracciglia e la sua fronte si corrugava, cercando in tutti i modi di capire quale fosse il suo significato.
    Una voce la fece ritornare tra il mondo dei vivi. Ops... era ancora sul palchetto. Scese da quello e ritornò a sostare tra i suoi coetanei e quasi-coetanei.
    Poco dopo, a fine smistamento, la Preside, "finalmente!", diede loro le informazioni tanto agognate.
    Si fece strada con il suo gruppo verso la loro entrata e i carretti con le pozioni. Una volta che queste fossero state raccolte, mentre coloro che aveva pescato la rondine camminava verso lo spiazzo dal quale avrebbe avuto inizio la prima prova, poco prima di arrivarci, abbastanza lontani per non essere udita dagli altri, ma abbastanza vicini per distinguere lo scenario che si presentava, cominciò a parlare:
    - Vorrei proporre un'idea, se non vi dispiace. Vedete che tutto è attorno all'arena a cerchio? Io direi di disperderci equilibratamente, in modo tale da coprire l'intera area, e nasconderci in vari punti. L'ideale sarebbe quello di cambiare postazione ogni tot. tempo, in modo tale da non essere scoperti facilmente. Perchè potrebbe capitare che qualcuno, ad esempio, veda che sono su una rovina: per coprirsi le spalle, potrebbe chiamare un suo amico e farmi fuori. Se io cambiassi posizione ogni tot, sarebbe difficile colpirmi. Ovviamente dovremmo utilizzare molta cautela di movimento. Ma avere tutta l'area sotto controllo significherebbe colpire più avversari. Ora ditemi voi cosa ne pensate... -
    Qualsiasi cosa avessero detto
    gli altri, lei si sarebbe nascosta a prescindere. Avrebbe scelto un albero che non fosse nè troppo avanti, in prima fila rispetto all'arena, nè troppo in fondo, dalle foglie molto fitte e dai rami abbastanza robusti da reggere il suo peso. Prima di tutto, avrebbe preso dei rami con ancora foglie attaccate, trovati per terra. Si sarebbe arrampicata su uno di questi, perchè era in grado di farlo sin da bambina, e si posizionò su un ramo. Non lasciò che le sue gambe rimanessero penzoloni, ma con una buon equilibrio, le distese sul tronco. Non avrebba avuto alcun rischio di cadere. Aggiustò i rami con le foglie che aveva raccolto in modo tale che la mimetizzassero. Poi, scostò leggermente le foglie, cosicchè solo gli occhi potessero sbirciare quello che stava accadendo.




    18 ANNI
    AMETRIN
    SCHEDA PG
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    LOUISE DE MARIS
    Una donna è libera nel momento in cui desidera esserlo.


    Interagisce con Regina Beauvais, Nicholas Mc Callister e Fitz G. O'Connor.
    Espone i suoi pensieri sul piano d'azione alla sua squadra (Aidan Hargraves, Benjamin D' Angelo1, Cameron Cohen e Elisabeth Lynch). Si nasconde su un albero e si mimetizza con una costruzione improvvisata di rami e foglie, anche se dove si è posizionata e il modo (gambe non penzoloni, ma distese sul ramo. Schiena poggiata al tronco) non dovrebbero darla a vedere.

    Azione 1: Espone il suo piano d'azione.
    Azione 2: Si nasconde su un albero.
    Mezza azione: Si mimetizza con rami e foglie.

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    Transfy-Supporter: Louise è una supporter nata, si preoccupa del benessere degli altri tanto da modellare qualsiasi cosa a supporto della causa. +1 tec quando trasfigura piante, +2 se lo fa per proteggere un alleato.

    Oggetti con sè che indossa:

    Pendente in zaffiro dei Mari: quando indossato -1 ai danni subiti, +1 Tecnica
     
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    Si era sforzata di essere positiva, di non pensare troppo a Cameron e a quello che avrebbero potuto dirsi. Andiamo, quando un Cohen avrebbe potuto davvero rifiutare una sfida?! Era scontato che si sarebbe presentato, non così scontato che decidesse di rivolgerle la parola anche se non era sicura che quel "ciao" potesse davvero considerarsi un'interazione. Era venuto con Elisabeth, ovviamente, e anche se poteva andare peggio sentì comunque una stretta allo stomaco. Che cosa poteva pensare? Lei e Elisabeth non avevano mai avuto un rapporto di amicizia molto profondo, non poteva accusarla di averla tradita, eppure lei si era davvero sforzata di includerla sempre, di farla sentire ben accetta... sapeva della loro relazione, perchè aveva assecondato Cameron? O era stata lei a volerlo?
    Non volevo cercare un colpevole, si era già detta più volte di passare oltre, era solo più difficile farlo ora che li aveva davanti. Voleva essere adulta, matura, superiore, cercare di non fissarsi troppo sul vuoto che provava e il dispiacere e cercare di andare oltre. Non voleva e non poteva rimanere ancorata a quella perdita, aveva altro a cui pensare, altro da fare nella sua vita che non fosse concentrarsi solo su una relazione andata male, ma era più semplice nel silenzio e nella solitudine della sua stanza.
    Si limitò a replicare al saluto di Cameron con un leggero cenno, incapace di replicare in altro modo ma se non altro era meglio che ignorarlo del tutto no? Di certo lui aveva superato la loro rottura meglio di lei, e per quanto Mia non si sarebbe definita troppo orgogliosa non aveva voglia di mostrargli subito quanto ancora potesse starci male.
    Si sarebbe ritrovata ad aspettare il sorteggio di tutti i compagni con la gola chiusa, rigirandosi tra le mani ansiosamente il suo fiocco di neve, sentendosi sollevata solo quando anche Blake si unì alla sua squadra e confermò di essere in gruppo con persone che la mettevano a suo agio. Non si allontanò nemmeno di un centimetro da Blake, anzi apprezzò parecchio la sua vicinanza e gli rivolse un'occhiata grata.
    Si aspettava forse qualcosa di peggio, più rabbia magari? Aveva guardato Cameron in cagnesco ma grazie al cielo per il momento aveva evitato di fare di peggio, il che era già un miracolo. Alla fine del suo discorso cercò comunque di intervenire, cercando di smorzare un po' i suoi toni. "Chiunque decida di nascondersi non è un codardo, sia chiaro, fate solo ciò che vi sentite di fare e non esagerate." suggerì per poi rivolgere un'occhiata diretta a Blake. "Niente stronzate, per favore." aggiunse, rivolta a tutti ma a Barnes in particolare: sospettava che la sua rabbia ci fosse ancora, da qualche parte -ci sarebbe rimasta male in caso contrario? Forse- ma preferiva prevenire anzichè curare.
    Recuperate alcune pozioni dal carro avrebbe puntato alla boscaglia, se ce ne fosse stata: il suo piano era trovare un albero, non troppo altro da risultare impossibile da scalare, ma pieno di rami sufficienti a trovare un riparo sopraelevato da cui avere una visuale migliore. Per quanto potesse essere migliorata, lo scontro fisico diretto non era comunque il suo forte, tanto meglio puntare sull'astuzia e cercare un punto di osservazione abbastanza sicuro, meglio ancora se tra le foglie, da cui poter trarre qualche vantaggio.

    | ms.



    Recuperate le pozioni e discusso con la squadra, cerca riparo in un albero non troppo alto ma frondoso, in modo da avere una visuale sopraelevata e un nascondiglio che possa coprirla, almeno in parte, alla vista degli altri.


    Statistiche:

    Coraggio: 12

    Empatia: 23

    Intelligenza: 27

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    Tecnica: 15

    Intuito: 22

    Destrezza: 13

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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Si era distratto un attimo, giusto un secondino in più, quando tutti erano arrivati e si era perso l'entrata di Regina. Era assurdo, fino a quando era stato attento attento a cercarla nella folla, non era arrivata, poi eccola lì, lui si gira a salutare Cam e taaac, arriva lei.
    Quella distrazione gli era costato un bacio sulla guancia sfuggente. Gli occhi di Julian per un attimo si sgranarono dallo stupore di quell'arrivo, poi un sorriso egocentrico si illuminò sul suo volto a vederla «Se vinco, ti offro da bere. Se perdo lo farai tu a me per consolarmi.» - le fece un occhiolino, osservandola da capo a piedi «Non fa un po' caldino per quella?» - chiese muovendo la testa ad indicare la sciarpetta nera che aveva al collo, trovandola un attimino fuori luogo.
    Sentendola poi dire che sarebbe stata sugli spalti, Julian rimase perplesso, quindi quando si avvicinò di nuovo a lui «Il tuo spirito competitivo è spento? Spero che tiferai per il migliore qui dentro.» - le fece un occhiolino, calando il tono di questa frase e dedicandogliela appena si fosse avvicinata per quel secondo bacio, che lui avrebbe ricambiato immediatamente, premendo le sue labbra sulla sua guancia, socchiudendo gli occhi e respirando il suo profumo.

    Purtroppo quel momento terminò subito, interrotto da quella vecchiaccia antipatica di Victoria, che iniziò a parlare, manco fosse la protagonista assoluta di quella scuola.
    Guardò cosa aveva pescato e scrollò le spalle, aspettando che anche gli altri potessero fare il loro percorso.
    Pian piano le squadre si andarono a formare e lui guardò ogni elemento di queste, pensando quanto fosse dannato il destino per averlo messo in una squadra composta da persone che non conosceva o che conosceva solo di sfuggita.
    Sorrise a tutti, comunque, soffermandosi appena su Cassedy «Benvenuta! Io sono Julian e sarò il tuo incubo per il resto dell'anno!» - il suo strafottente sorriso si fece strada insieme ad un ulteriore occhiolino, poi guardò la squadra, dopo aver sentito le parole di VikVik e aver capito la sfida «Beh, direi che abbiamo un ottimo inizio. Che ne dite se chi ne fa fuori di più, riceve una birra in omaggio da tutti noi? O qualsiasi cosa preferisca da bere... o preferite... altro - era un modo per motivare ulteriormente la sua squadra? Forse. Soprattutto quando l'inclinazione vocale dell'ultima parola, lasciò intendere qualsiasi cosa volessero loro intedere.
    Rise e quando fu il momento di entrare, non si perse d'animo. Si guardò intorno e cercò di individuare una siepe abbastanza alta e corposa, piena di fogliame, per potersi posizionare alle sue spalle, così da avere una barriera innanzi a sé.
    Julian Miller

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    Il post in breve: Parla con Regina Beauvais, poi con la sua squadra, iniziando da Cassedy Hartmann. Propone una sfida interna alla squadra e una volta entrato cerca una siepe alta abbastanza da coprirlo, anche se fosse accovacciato.
    Azione 1: -
    Azione 2: -
    Mezza-azione: -
    Quirk Attivo: -
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    Empatia: 6
    Intelligenza: 6
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    Tecnica: 7
    Intuito: 6
    Destrezza: 6
    Carisma: 7
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      Diciamocelo, Julian ha solo una cosa in mente. +1 a Detector, inoltre con questa magia ha la possibilità di comprendere una singola cosa/azione che ecciti il bersaglio
     
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    Il sorriso che prese posto sul viso di Nick alla risposta di Louise era quasi abbagliante. Era contento di vederla decisamente meglio di quando l’aveva conosciuta, e si prese quindi la libertà di quel piccolo gesto d’affetto.
    -Effettivamente non capita spesso, ma l’adrenalina che ti danno queste cose è comparabile solo a quella che ti da il quidditch! - ridacchiò, passandosi una mano tra i capelli - effettivamente mi sento leggermente agitato anche io, ma spero vada tutto per il meglio!
    Stava per continuare il discorso quando due parole susssurrate direttamente nel suo orecchio lo fecero rabbrividire. Si passò una mano sul braccio, riabbassando i peli che si erano rialzati alla voce di Fitz, e si girò leggermente verso di lui, sorridendogli a trentadue denti e donandogli un bacio sulla guancia.
    -Buongiorno…-gli passò un braccio intorno al bacino, tenendolo vicino a se fino al momento della pesca. Tirò fuori la stella, e con suo dispiacere non era in squadra ne con Fitz ne con Lou. Ne effettivamente con Brooks, che aveva notato pochi secondi prima e aveva salutato con una mano. Però almeno c’era Jess con lui.
    Fece un sorriso al moro accanto a lui, alzando le sopracciglia in maniera scherzosa.
    -Roleplay? Tu fai la preda e io il cacciatore, che ne dici? - gli fece l’occhiolino, per poi dirigersi verso l’ingresso della sua squadra.
    -Facciamogliela vedere, ragazzi!
    Il dioptase aveva deciso che avrebbe prima mirato a qualcuno e forse, successivamente, si sarebbe nascosto. Dopo aver preso le pozioni necessarie da carretto, si era avvicinato allo spiazzo, lentamente, cercando di vedere se c’era qualcuno di scoperto da poter colpire. Con la coda dell’occhio notò Blake mirare ad Adrien - arrivando addirittura a schernirlo, anche se Nick non ne era proprio sicuro, non si era mai sicuri di niente con Blake - e decise che sarebbe stato lui il primo ad essere preso di mira. Chiuse un occhio, per essere più preciso, e lanciò. Ridacchiò, perchè che il colpo fosse andato a segno o meno tutto quello era tremendamente divertente.
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    Il post in breve: interagisce con Louise De Maris e Fitz G. O&#39;Connor. Saluta Brooks Ryan O'Connor da lontano e si prepara a vincere (cit.)

    Azione 1: Cerca di colpire Blake

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    Empatia: 8

    Intelligenza: 9

    Resistenza: 9(+1)

    Tecnica: 7

    Intuito: 9

    Destrezza: 8

    Carisma: 10

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    non siamo topi da biblioteca:
    Nic ama stare all’aria aperta e anche le sue magie lo manifestano; +1 ad aqua eructo, inoltre l’acqua è un potente fertilizzante che fa crescere rapidamente l’erba e qualsiasi tipo di pianta

    Ha con se:
    • Pendente in guscio di Drago-Tartaruga: quando indossato -1 ai danni subiti, +1 Resistenza
     
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