Blind Valentine

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    Gli Snasi
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    Blind Valentine
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    Molte erano state le candidature mandate via gufo a Wand 1, ma solo 6 fortunati erano stati scelti. Una ventina di persone erano state convocate in momenti separati negli studi di Wand 1 per svolgere dei colloqui finali, ma alla fine solo 6 gufi erano partiti, convocando i ragazzi nuovamente agli studi per il 14 febbraio alle ore 9.00.
    Arrivati sul posto, i concorrenti erano stati accolti dallo staff ed affidati a trucco e parrucco per essere messi un po' in ordine.
    Sbrigate i cavalli burocratici, incluso contratto e assicurazione sulla vita, i ragazzi erano stati fatti entrare in una ampia sala dominata dal rosa e dal rosso dove era stato messo a loro disposizione un lauto brunch, il tutto non prima che un tecnico avesse messo loro al petto un cartellino riportante il loro nome, una sorta di spilla al collo che avrebbe funto da microfono e un misterioso braccialetto bianco in gomma. Il tecnico li aveva anche informati che, da quel momento, sarebbero sempre stati filmati e registrati.
    Furono lasciati soli nella stanza, a scrutarsi, osservarsi, conoscersi e perché no, mangiare qualcosa; i produttori lasciarono loro un po' di tempo, forse anche per abituarsi alle telecamere (invisibili) e ai microfoni, poi, improvvisamente, le lampade a forma di cuore iniziarono a lampeggiare diffondendo nella stanza un clima di allarme ed attesa, al termi della quale la porta che loro stessi avevano varcato si aprì nuovamente.
    Fu da lì che fece il suo ingresso Rihanna, in carne e ossa.
    "Benvenuti, miei adorati single a questa prima edizione di Blind Game, dove l'amore diventa anche un gioco!"
    Rihanna era spaziale come lo era in video se non di più: bellissima, carismatica, sicura di sé come solo una regina avrebbe potuto esserlo, tanto che non sarebbe stato strano se il suo arrivo fosse stato accolto da urla di stupore, gridolini ed applausi; era improbabile che ai presenti fosse sfuggito come la colonna ufficiale del programma fosse stata una sua canzone, ma chi poteva davvero aspettarsi che Magic 1 fosse riuscita davvero ad ingaggiare una donna impegnata come Rihanna, già ampiamente divisa nei suoi molti ruoli di popstar mondale, imprenditrice, Ambasciatrice straordinaria e plenipotenziaria nella neo-repubblica delle Barbados (cit.), nonché superquattro della Lega dei Duellanti?
    "Come sapete, Wand 1 vi ha organizzato l'intera giornata in questo giocoso primo appuntamento al buio, ma lasciate che lo diciamo anche a chi sta già seguendo la diretta, ricordando a tutti l'appuntamento a stasera ore 21.00, quando manderemo in onda il riassunto della giornata, prima dell'ultima prova e di eleggere la coppia vincitrice tramite televoto!" dichiarò lei, salutando la telecamera e tornando poi a guardare i concorrenti.
    "Lo staff ha ricevuto le vostre candidature e ha individuato tramite i suoi esperti la persona migliore per voi tra i candidati" un modo altisonante per descrivere tre domande in croce, non trovate? (?) "Che ci abbiano visto lungo o meno, questo lo dovrete scoprire voi, ma si sa, l'affinità di una coppia si vede sul lungo termine... o nelle sfide... e visto che abbiamo solo un giorno, qui a Blind Valentine vi testeremo con due sfide!"
    Rihanna si concesse un sorriso divertito, poi si sistemò i capelli "Abbiamo in serbo per voi due prove. Al termine di ciascuna delle sfide ci sarà una coppia vincitrice, che otterra un premio in galeoni d'oro, ma il vero premio, comprensivo di una romantica crociera per due persone nel mar dei caraibi, sarà decretato dal pubblico, che tramite televoto eleggerà la miglior coppia"
    La donna batté energicamente le mani, visibilmente divertita e si rimise in piedi "Siete pronti a scoprire chi sarà il vostro appuntamento al buio, e dove lo terrete?" chiese lei, ai limite del seduttivo, indicando poi a ciascuno di loro il braccialetto che gli era stato fornito dallo staff, che improvvisamente si colorò e li trasportò via: erano delle passaporte.

    Quando la consueta sensazione di risucchio terminò, i sei prescelti si ritrovarono divisi a coppie in quella che pareva proprio una cucina d'alta classe.
    Eva si ritrovò accanto a James, contraddistinti dal colore rosso. Vath si ritrovò accanto a Killian, identificati dal giallo, e infine Andrè e Nick si trovarono uniti nell'amore per il pene e dal colore blu.
    Si guardarono, videro i colori, notarono la splendida cucina e poco altro, perché, improvvisamente, comparve anche Rihanna, in tenuta da cuoca.
    Una cuoca molto sexy.
    "Siete soddisfatti della scelta?"[/crimson] chiese lei, indicandoli e facendo loro notare come i loro braccialetti ora fossero colorati [color=crimson]"Forse è ancora un po' presto per questo, del resto avete tutta la giornata per conoscervi, cominciando da una splendida cena, per voi e per la giuria... e ovviamente anche per me!" rise lei "Dovrete preparare un menu a vostra scelta per sei persone e presentarlo, comprensivo di antipasto, primo, secondo e dolce. Avete a vostra disposizione queste magnifiche attrezzature e un budget di 500 sterline: l'unica regola è che dovete cucinare tutto voi. La dispensa è a vostra disposizione con le cose fondamentali, ma sta a voi procurarvi gli altri ingredienti, dopo aver deciso il menù: nulla, in fondo, unisce più una coppia di fare la spesa e cucinare la spesa, non trovate?" propose con un occhiolino "Ci sono due cucine identiche a questa per permettervi di lavorare senza spiarvi o ostacolarvi. I piatti dovranno essere pronti per le ore 18.00: vi permettiamo di mangiare tra di voi, ma prima vi chiediamo di istruire i camerieri e presentarci le portate, una alla volta... e perché proprio quella portata!"
    La donna osservò le coppie, poi fece loro un ultimo occhiolino "In bocca al drago: non vedo l'ora di scoprire cosa ci proporrete! Metterò il mio vestito migliore per l'occasione" e detto ciò, scomparve con un puf
    NOTE OFF
    Benvenuti al vostro esclusivo (?) evento di San Valentino.

    Riassumo di seguito le coppie:
    gialli: Vath e Killian
    rossi: eva e james
    blu: nick e andré

    Siete tutti contro tutti.
    Per ogni prova avrete 7 giorni: in questi giorni potrete fare quanti post vorrete, anche molto brevi (ogni post dopo il primo vi fornirà sempre e comunque 1exp), dove andrete a delinerare il rapporto dei pg e il piano per gestire la sfida e svolgerla.
    Potete fare tutto ovviamente anche in un sol post come fosse una lezione: vi lascio massima libertà in merito.
    Ogni prova avrà un vincitore, che sarà deciso da me sulla base di due criteri:
    - tattica: come avete deciso di svolgere la prova e la sua coerenza con le vostre skill e pp
    - affiatamento: quanto avete interagito e avete instaurato un rapporto di coppia. Badate che non pretendo cadiate innamorati appena vi vediate: qui si parla di lavorare in squadra e magari provare a flirtare, piacersi... comuqnue vi lascio ovvia libertà di coerenza xD

    Faccio notare di non aver richiesto descrizioni precise: siamo qui per divertirci non per flexare le nostre competenze tecniche e i nostri manierismi!

    I vostri pg sanno di essere ripresi costantemente, avete intorno a voi png da poter sfruttare per avere strumenti e chiarimenti in on, e io resto a disposizione in off altrettanto: io non esiterò i singoli post, tuttavia se avete dubbi o volete chiarimenti, chiedetemi pure; al bisogno lancerò anche dei dadi extra per determinare se sapete/trovate/riuscite a fare quella determinata cosa.

    Per questo primo giro vi è richiesto di realizzare una cena completa di antipasto, primo, secondo e dolce.
    A voi stilare il menu, realizzarlo (incluso procurarvi gli ingredienti) e poi presentarlo a Rihanna e alla giuria.
    Avete indicazione di fare delle porzioni anche per voi: se avete piacere di giocarvi anche la cenetta a lume di candela, liberissimi: come dicevo, vi lascio massima libertà su come gestirvi e su cosa descrivere (nel senso, se volete fare più post per gli acquisti va bene tanto quanto riassumere brevemente la cosa e tirar dritto: io valuterò il tutto a livello complessivo).
    L'unica cosa che vi chiedo per forza di fare sono due: stilare il menu e presentarlo a rihanna e soci. Per il resto, massima libertà.

    Potete portare con voi solo un oggetto (no animali, no armi) e potete convertire exp fino al vostro primo post.

    Scadenza: domenica 20/02/2022 ore 12.00

    Mi raccomando: divertitevi e divertitemi ;)

    RevelioGDR


    Edited by Lo Snaso Sibillino - 15/2/2022, 01:33
     
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    Boh.
    Come ha detto la buona Zendaya nei panni di MJ, è una parola perfetta, universale.
    Boh era la parola perfetta per descrivere il motivo della candidatura di Nick a quel programma. Lo aveva visto in tv una sera tardi mentre era concentrato a fare alcuni conti e si era inevitabilmente distratto. Ma aveva trovato ciò che proponeva, interessante. Avrebbe potuto passare una giornata diversa, conoscere qualcuno che non aveva nessuna voglia di impegnarsi e, perché no, ottenere un'ottima scopata.
    Non aveva idea, appunto dal nome, di chi si sarebbe trovato davanti una volta convocato, ma quando aveva ricevuto il gufo, aveva sperato che chiunque fosse, che lo conoscesse o meno, fosse alla sua altezza. Non gli interessava se fosse simpatico o meno, proprio come aveva segnato nella domanda di partecipazione, l'importante era che fosse attraente, indipendentemente dal sesso.
    Era il 14 febbraio, il giorno di San Valentino e lui era consapevole che sarebbe stato uguale a tutti gli altri -scopare era il suo scopo primario- ma al contempo, diverso.
    Quindi si presentò agli studi poco prima dell'orario di convocazione, perché le vere queen si fanno attendere. Solo gli sfigati arrivano troppo in anticipo.
    State attenti ai capelli, ci tengo aveva così ammonito gli addetti che avrebbero dovuto mettere mano ai suoi folti capelli castani. Era consapevole di stare bene in qualunque modo, ma ci perdeva almeno due ore ogni mattina -quando gli andava bene- per sistemarli, tra pettine e gel ed altri mille prodotti così complicati che scrivere i nomi sarebbe stato molto difficile.
    Alla fine, poteva ritenersi soddisfatto. Non aveva niente di che addosso, non si era agghindato troppo, sapendo quanto risultasse spettacolare anche senza fare grandi sforzi. Il suo abbigliamento, quindi, consisteva in normalissimi pantaloni neri dello stesso tessuto dei jeans, una maglietta bianca che ben aderiva ai suoi addominali e, per completare il tutto, una giacca di pelle. Ah sì, ovviamente il suo sorriso magnetico. Bene, era pronto a conoscere chi fosse stato messo in coppia con lui.
    Aveva firmato un paio di cose e dopodiché era stato condotto, assieme ad altre persone -riconobbe André e la docente di incantesimi di Hogwarts (che il tipo l'avesse mollata? Nick si sentiva oltraggiato per quella cosa, come si poteva mollare una bomba sexy come la Ivanova?)- in una stanza dove il rosa la faceva da padrone insieme al rosso ed il ragazzo suppose che fosse una cosa abbastanza canon, vista quella "festa". Attento a dove mette le mani avvertì ancora, stavolta guardando il tecnico che gli stava mettendo microfono, braccialetto e badge di riconoscimento. Sorrise, annuendo. Essere filmato era il suo pane quotidiano, era un maginfluencer dopotutto (e giuriamo che inizieremo ad usare questa facoltà).
    Ci rivediamo, eh fu il suo saluto nei confronti di André, mentre si avvicinava a lui. Lo aveva conosciuto quasi due anni prima alla festa di laurea di Barnes e gli aveva lasciato il proprio numero secondario, prima che scoppiasse tutto quel casino. Beh non era stato inutile, visto che alla fine era riuscito ad adescarlo a casa propria e scoparselo.
    Professoressa Ivanova, è un piacere vederla salutò anche la donna e, se lei glielo avesse permesso, le avrebbe preso delicatamente la mano tra le proprie, portandosela alle labbra per un baciamano degno di un uomo d'altri tempi. Aveva conosciuto anche lei due anni prima.
    Gli altri non li conosceva e non erano molto di suo interesse, anzi li snobbò completamente, concentrandosi solamente sui due di cui sapeva qualcosina in più, soprattutto sul biondo. Non disse altro poiché le lampade a cuore si accesero lampeggiando e diffondendo una strana luce e tensione nell'aria, ma non durò molto e la porta si aprì.
    Nick si era immaginato un conduttore di almeno sessant'anni, pelato e consumatore abituale del McDonald's single da tutta la vita la cui unica vagina vista era stata quella della madre e che si sarebbe potuto fare qualche sega guardandoli dalle telecamere, non certo... Rihanna. Okay, Nick era abituato ad invitare personaggi famosi nelle sue sale giochi in tutto il mondo -non lasciatevi ingannare, sono molto più raffinate di quello che potreste credere- ma a lei non era mai arrivato. La osservò con ammirazione, mantenendo però un calcolato contegno che non lasciava trasparire nessuna emozione.
    Ascoltò incantato ogni parole che la donna pronunciò, assimilando tutte le informazioni ed immagazzinandole nel cervello. Bene, avrebbero dovuto vincere non tanto per il premio, che comunque lui se lo poteva permettere -ma probabilmente il suo futuro partner no, quelli là sembravano tutti dei poracci-, ma sia per dimostrare di essere il migliore, sia perché sennò il suo ego ne avrebbe risentito. Che più o meno erano la stessa cosa.
    Non disse niente ma si appuntò mentalmente che una volta finito tutto quello, le avrebbe chiesto di esibirsi al suo nuovo locale, non appena i lavori fossero finiti. Sarebbe diventato spaziale.
    Comunque, il suo braccialetto cambiò improvvisamente colore ed il buio lo avvolse per qualche secondo, risucchiato nell'oblio. Ma non durò molto, come di consueto. I piedi di Nick si posarono sul duro pavimento e sicuramente non sarebbe rimasto molto a lungo l'unica cosa dura, ma sorvoliamo.
    A quanto pare siamo insieme propose Nick, sollevando il bracciale illuminato di blu a mo' di conferma, rivolgendosi al docente di divinazione. Sorrise. Il blu mi sembra il colore più regale, in mezzo alla plebe gli disse, riferendosi gli altri, con nonchalance manco non fossero presenti. E poi apparve di nuovo Rihanna in una veste piuttosto atipica ma molto... mlmlml.
    Sì, almeno ho una possibilità di vincere replicò, riferendosi alla contentezza della scelta, ammiccando ad André. Oltre che attirato dai cazzi, sperava che sarebbe stato attirato anche dalla cucina.
    Quando la donna dalla pelle color ebano scomparve, si girò a fissare il suo partner. Beh, direi che abbiamo un po' di tempo prima di iniziare a cucinare, no? Domandò abbassando suadente la voce, avvicinandosi al suo orecchio. In fondo mancavano nove ore al termine della prima prova. Che emozione, sembrava di essere nella terza prova per diventare un Hunter.
    Nicholas Ross


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    Andrè De Long-Prée
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    Andrè, per sua fortuna, non aveva mai avuto nessun problema in merito a seduzione e relazioni: aveva sempre avuto qualche uomo che lo bramava, e quasi sempre aveva intrattenuto delle relazioni con persone alle quali teneva molto. Era arrivato ad un periodo della sua vita, però, in cui voleva smettere di soffrire per amore: voleva sperimentare, provare quanto più possibile, motivazione che lo aveva portato a dedicarsi alle relazioni occasionali. L’iscrizione a quel programma, in verità, non era per trovare la propria anima gemella, per la quale sapeva che avrebbe dovuto aspettare anni di duro lavoro nel costruire una relazione, bensì voleva solamente dedicare un po’ di tempo a se stesso e ad un altro uomo, un uomo che sperava di poter deliziare con le proprie capacità. Voleva stupire, voleva inebriare, voleva sentirsi corteggiato e voleva allo stesso tempo corteggiare il prossimo. Chissà chi gli avrebbe presentato la vita davanti?
    Andrè non era mai stato in televisione per programmi di quel tipo, anzi, le sue apparizioni in tv erano totalmente relative al mondo a cui era dedicato prima dell’insegnamento: la danza. Alcuni dei suoi balletti, se non praticamente tutti, erano stati trasmessi con orgoglio dalle magi-trasmittenti del Paese; quindi, il suo debutto in televisione c’era già stato. Doveva solamente sperare di trovare qualcuno che potesse appassionarlo, e che sapesse come prenderlo per farlo davvero esprimere al meglio.
    “Beh, i tarocchi parlano chiaro, dicono che incontrerò qualcuno di estremamente affascinante. Speriamo che i miei istinti divinatori non mi abbandonino proprio in questo momento!” Disse, parlando con le ragazze del trucco e del parrucco, una delle quali si stava occupando di opacizzare la sua pelle con della cipria, e l’altra invece si era preoccupata di aggiustare il suo ciuffo biondo così da farlo sembrare il più attraente possibile. “Non troppa lacca, per favore. Altrimenti mi diventano di pietra!” E dopo aver detto quelle parole, il ragazzo lasciò che le donne terminassero il proprio lavoro prima di alzarsi e di dirigersi nella sala adornata di rosso e di rosa.
    Il ragazzo indossava un abbigliamento molto particolare che metteva in risalto il suo fisico asciutto ma particolarmente elegante, coronato da un paio di gambe slanciate e con le forme al punto giusto. Indossava una maglietta a maniche lunghe bianca a collo alto che aderiva al suo corpo leggermente e che rendeva i suoi addominali leggermente più visibili del solito. Il tutto era abbinato ad un paio di pantaloni in jeans neri particolarmente aderenti che mettevano in mostra le forme del ragazzo, slanciandogli anche la figura, assieme ad un paio di stivaletti che lo rendevano più elegante. Il tutto era contornato da una collanina che girava attorno al collo della maglietta e da un cappottino peloso che gli donava quel brio in più che sicuramente non l’avrebbe fatto passare inosservato. Arrivato in quella sala, il ragazzo si incontrò con Nick e con Eva, due persone che aveva avuto modo di conoscere: con Nick, ovviamente, c’era stata un’avventura focosa tra le lenzuola di una delle case dell’imprenditore inglese, mentre con Eva c’era un rapporto di conoscenza ed amicizia dovuto alla corrispondenza tra colleghi. “Ciao, Nick. Come stai? È da tanto che non ci… vediamo.” E poi lo sguardo si poggiò su Eva, alla quale rivolse un sorriso sincero, inarcando appena il fianco e parlando con lei. “Ciao cara, noto che anche tu sei qui! Che sorpresa!”.
    E dopo aver detto quelle parole ed essere stato agghindato con cartoncini e braccialetti, il ragazzo ascoltò il discorso di nientepopodimeno che… Rihanna. Era una forza della natura quella donna, e sicuramente aveva la stima assoluta del docente di divinazione, che immediatamente sembrò applaudire alle parole della donna. Non appena il suo discorso terminò, tuttavia, il ragazzo notò il proprio braccialetto cambiare colore, avvertendo poi uno strappo all’altezza dell’ombelico, a testimonianza del fatto che fosse stato soggetto di una smaterializzazione. Si ritrovò all’interno di un ambiente culinario, e la cosa più sconvolgente fu che ci si ritrovò insieme a Nick. Lo sguardo, per un primo momento, si poggiò sui muscoli dell’altro, come a volerne constatare lo stato effettivo, andando poi ad accennare un lieve commento con la testa, accennando al fatto di essere piacevolmente sorpreso da tutto ciò che aveva avuto modo di vedere e di sperimentare già.
    “Ah beh, a quanto pare era destino. Persino le mie carte mi dicevano che avrei incontrato qualcuno di estremamente affascinante.” Disse, ammiccando con il proprio sguardo nei confronti dell’altro, come a volerlo già sedurre con le proprie parole, flirtando in maniera molto sottile e leggera. Voleva cuocerlo a fuoco lento, proprio come sperava di poter cucinare di lì a breve, ed era sicuro che si sarebbero uniti in ‘amore’ ben presto, magari non sotto i riflettori e in diretta sul canale principale delle magi-trasmittenti televisive. Lasciò quindi che l’altro parlasse, andando ad annuire in merito alla contentezza del partner che gli era stato affidato, andando a quel punto a lasciarsi solleticare l’orecchio da quelle parole molto piacevoli da parte dell’altro. Si passò una mano nei capelli, andando successivamente a mordersi il labbro inferiore delicatamente, sfarfallando con il proprio sguardo magnetico e rispondendo alle parole del ragazzo con audacia. “Cos’è… vuoi già passare al dolce e passare al secondo round dell’altra volta? Ed io che pensavo di preparare un bel menu afrodisiaco, o comunque molto… piccante.” Disse, passando il proprio dito sulla linea centrale dei pettorali dell’uomo, guardandolo leggermente dal basso con i propri occhi azzurri e sorridendo di sbieco in maniera maliziosa. Voleva vincere a tutti i costi, sì.

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    Dipendente Ministeriale ~ C.M.I. ~ 31 anni ~ Inglese
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    Il Ministeriale aveva saputo della cosa solo una volta che, tra la sua posta ordinaria, vide una lettera indirizzata a lui con un mittente che mai aveva avuto modo di conoscere in maniera più che approfondita. Lo scapolo d'oro, unico rampollo della Casata Remar, si era visto recapitare la conferma di essere stato scelto per partecipare al programma televisivo di Wand 1 "Blind Valentine". «Come hai potuto Xilia, mi hai candidato ad una cosa così frivola senza il mio consenso?!?» Aveva detto in lamentela alla cugina rea confessa di essere stata lei la causa di quella convocazione. «Ho una certa posizione all'interno del Ministero della Magia, non posso permettermi di fare figuracce in diretta nazionale di fronte a migliaia di persone.» La risposta della Medimaga era stata caustica. «Beh allora non farne!» Se c'era una cosa che Ecate Soxilia O'Connor sapeva di Vath era che, di fronte ad un impegno, non si tirava mai indietro e quindi, dopo essersi presentato al colloquio, non sì stupì se il cugino venne preso tra i fortunati sei che avrebbero dato il via alla prima edizione di quel format per la televisione. La mattina del quattordici si presentò puntuale all'appuntamento delle nove e truccatori, costumisti e parrucchieri furono felici del fatto che Vath fosse il concorrente su cui c'era da operare i minori lavori per essere messo a posto. Il giorno prima, nonostante fosse domenica, era riuscito a trovare il modo di vedere il suo estetista di fiducia che, per l'occasione aveva avuto la cortesia di riceverlo a serrande abbassate nel suo studio per una seduta di manicure e, subito dopo, si era recato dal parrucchiere per sistemare i capelli. Il completo che avrebbe indossato era stato sistemato con cura su un appendiabiti, essendo San Valentino optò per un damascato tono su tono bordeaux dai motivi floreali coordinato con il panciotto e il papillon. Camicia di seta nera e pantalone nero, ad esso avrebbe abbinato un orologio da tasca in argento, un set di gemelli raffiguranti un paio di sterline d'argento e una cintura di pelle nera con la fibbia d'argento; immancabile sarebbe stato il proprio bastone da passeggio con la bacchetta celata all'interno di esso. Gli avevano dato un braccialetto bianco in gomma che mal si sposava con il resto del suo abito, appuntato un cartellino con il proprio nome e cognome sul petto e un microfono sul colletto e spiegato per sommi capi come si sarebbe svolto il tutto. Lasciati soli nella stanza Vath avrebbe notato come, tra le persone selezionate, lui conoscesse solamente l'auror Killian Ambrosia Degan. Il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale avrebbe preso due flûte con del prosecco e mise in un piattino alcune tartine al salmone e con quel piatto in mano ed i flûte nell'altra si diresse verso la giovane Degan offrendole uno dei due flûte. «Miss Degan...» Iniziò a dire, lasciando trasparire un sorriso, ma non fece in tempo a dire altro che la porta da cui erano entrati tutti si spalancò e comparve Rihanna. La famosa cantante sarebbe stata la presentatrice di quel concorso e dopo le spiegazioni a favore sia dei concorrenti che degli spettatori a casa e subito dopo Vath percepì il classico gancio all'ombelico della Passaporta che sì rivelò essere il braccialetto, ora giallo come quello di Killian al proprio fianco. Sorrise alla ragazza e poco dopo notò come ci fossero anche gli altri concorrenti, entrata Rihanna spiego le regole della sfida, una sfida culinaria. Erano salvi, entrambi avevano origini italiane, con alle spalle un'ottima cultura culinaria, attese la fine della spiegazione e fece un occhiolino alla sua compagna in quella giornata. Le si sarebbe avvicinato all'orecchio con un sorriso sussurrandole con fare complice. «Visto che ci hanno tirato in ballo… balliamo e, se per te va bene, direi di dedicare il menù a noi e alle nostre origini.» Disse, prendendo parola appena furono lasciati da soli. La giovane donna avrebbe potuto risentire le note del profumo di Vath che aveva già sentito in precedenza. Il Ministeriale aveva già qualche idea in mente e secondo il suo parere sarebbero stati ampiamente nel margine di soldi a loro concessi.


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    Nick non si lamentava, poteva andargli molto, molto peggio.
    Potevano accoppiarlo con qualcuno che non fosse alla sua altezza.
    Ora, non che la Divinazione fosse una cosa che gli interessasse particolarmente, ma colui che la esercitava per inculcare qualcosa di buono nelle giovani menti influenzabili, era decisamente più degno di nota. E scopava bene. Che altro avrebbe voluto, di più? Wow, avrebbe avuto un sacco di cose da dire a Thomas, quando fosse tornato a casa. Si chiese perché non si fosse candidato anche lui, insomma, Nick glielo aveva proposto. Oppure si era candidato e non lo avevano selezionato? No, impossibile.
    Ma torniamo a noi.
    Quando incontrò André, ancora prima di sapere che sarebbe stato il suo partner occasionale, lo osservò da testa a piedi, dando particolare attenzione alla parte inferiore del corpo, fasciata da quei pantaloni aderenti. Il ragazzo non si sforzò nemmeno di fingere che non lo stesse guardando, tanto cosa gli importava? Erano lì per quello ed anche se non lo avessero messo con lui, avrebbe fatto la stessa identica cosa. Gli occhi non erano certo lì di bellezza.
    Oh benone direi, gli affari vanno a gonfie vele ed anche la vita... privata. Non mi posso lamentare. Ammiccò al giovane, a seguito di quelle insinuazioni, dopodiché non ci fu modo e tempo di dirsi molto altro poiché prima apparve Rihanna ed in seguito, furono trasportati in un posto completamente diverso: una cucina. Un ghigno si dipinse sul volto dell'imprenditore nello scoprire che il suo partner era proprio Andrè.
    Pensa un po', forse dovrei iniziare anche io a credere nella lettura delle carte. Anche se hanno un po' minimizzato con il termine "affascinante". Mimò il gesto delle virgolette con le dita ed indossò un piccolo broncio che, dai, chi non se lo sarebbe limonato con quel broncetto adorabile? Tralasciando il fatto che io me lo limonerei pure così (?)
    Peccato che ci siano tutte queste telecamere disse, abbassando ulteriormente la voce in un sussurro così flebile che solo il biondo avrebbe potuto sentirlo e solo se avesse teso le orecchie. Altrimenti accetterei volentieri la tua proposta, soprattutto ora che il nostro incontro non è dato da faccende spiacevoli. Ovviamente si riferiva alle mazzate che avevano preso sul tetto del Barnes Hotel. Incredibile che fossero passati quasi due anni da allora... la vita di tutti loro era ripresa a scorrere in maniera più o meno normale. O meglio, quasi tutti. Eve lo aveva evitato per qualcosa tipo un anno e mezzo, dopo che costretta dalla situazione, aveva dovuto rivelare a tutti di essere un vampiro.
    Allora... cosa avevi in mente? Si posò su uno dei piani da cucina dove più tardi avrebbero, a stretto contatto, tagliuzzato, sminuzzato, mescolato e giocato con gli ingredienti per creare un menù vincente. Tirò fuori il telefono, girandoselo tra le dita e lo posò al lato estremo del bancone, quindi fece leva sui palmi e si sollevò come se non pesasse niente, sedendosi proprio sul piano. Riprese il telefono. Dici che ci fanno vincere se gli pubblicizzo 'sta roba sui social? Potrei fare un servizio fotografico ai piatti propose, con un ghigno sardonico. E non solo a quelli soffiò, poi illuminandosi come se avesse avuto l'idea del secolo. Già si stava immaginando André con il cibo infilato nei posti più improbabili, ma dovette mettere un freno all'immaginazione, altrimenti sarebbero stati guai. Abbiamo abbastanza soldi a disposizione per creare qualcosa di originale, dimmi solo cosa vuoi che faccia ed io lo farò... anche se mi aspettò che ricambierai il favore, dopo annunciò, allungando il braccio verso il suo viso e sfiorandogli la mandibola con le dita da pianista. Qualsiasi cosa precisò, leccandosi il labbro specularmente a come aveva fatto l'altro qualche attimo prima.
    Nicholas Ross


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    I am the master of my fate: I am the captain of my soul.

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    Killian Ambrosia Degan
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    Durante l'orario di pausa in una noiosissima giornata di lavoro, Shanessa ed Ecate, spettegolando sul più e sul meno e facendosi alcune confidenze, decisero di ordire un complotto contro Vath e Killian che, secondo la loro opinione avevano molte affinità. Un po' per gioco e un po' per metterli in difficoltà decisero di iscriverli senza il loro consenso alla prima edizione del reality show "Blind Valentine". Se da una parte Ecate poteva contare sulla dedizione del cugino nel portare a termine ogni cosa sempre e comunque, Shanessa sapeva bene che, se avesse esposto il progetto a Killian lei si sarebbe tirata indietro. Decise quindi di iscriverla e partecipare lei stessa, sotto mentite spoglie della sorella gemella, alle audizioni e ai colloqui. Solo quando si vide recapitare la lettera di conferma Killian venne a sapere della partecipazione. Era in cucina, seduta al tavolo, intenta a strafogarsi di mini-pizzette quando Shanessa entrò sventolando la lettera d'ammissione. «Killa! Andrai in televisione!» Killian avrebbe alzato lo sguardo dal vassoio, lentamente, posandolo sulla gemella. Uno sguardo carico d'odio omicida, l'improvvisa scomparsa degli elfi domestici con uno schiocco di dita e il silenzio carico di tensione fecero capire a Shanessa che forse aveva superato quella sottile linea che separa la sua smisurata fiducia nelle capacità di Killian alle paure psicosomatiche che la sorella poteva reggere tutte d'un colpo. Shanessa voleva provarle che le emozioni, quelle che lei voleva evitare fermamente, non sono un qualcosa di evanescente, di effimero, che sparisce non appena incontrano una difficoltà, ma un qualcosa di molto più solido e quale occasione migliore se non quella di San Valentino. Dopo le spiegazioni, gli esempi e le rassicurazioni che le diede, Killian le sbatté in testa il vassoio, ovviamente vuoto. «Vacci tu al posto mio allora Shine, sei più spigliata, più empatica… E poi sei tu ad aver ricevuto la lettera... Nessuno si è accorto che eri tu, siamo praticamente identiche. » Ma non riuscì a convincerla. Mancava poco più di un ora all'appuntamento negli studi di Wand 1 e Killian per l'occasione aveva scelto un abito che si componeva di due pezzi uniti tra loro, un corpetto e una gonna a strati sovrapposti di tull, su entrambi sono ricamate delle rose nere, una fusciacca separava le due parti, creando uno stacco nero. Era decorata da un fiocco di raso nero adornato con delle piccole perline argentate, le stesse che adornavano il bastone in ebano, a simboleggiare la rugiada. Ci aveva messo più del dovuto a prepararsi ma era comunque riuscita ad arrivare puntuale e, dopo essere passata sotto le mani di truccatori, acconciatori, microfonisti e tecnici della luce, riuscì ad entrare in sala. Osservò i partecipanti, non conosceva nessuno di loro tranne uno a cui si avvicina con un sorrisino teso, accettando il calice che le veniva offerto «Signor Remar...» Il saluto interrotto dall'entrata in scena di Rihanna che spiegò le regole del gioco e il bracciale si rivelò essere una Passaporta. Si ritrovò in una cucina super accessoriata da fare invidia allo chef più stellato, al suo fianco, col bracciale dello stesso colore, c'era Vath.
    Ascoltò e annuì alle parole del ministeriale, gli sistemò il bavero per poi appoggiargli una mano al braccio
    «Sono d'accordo, con la cucina italiana dovremmo cavarcela... Ballare eh… Beh, non so… Vedi un po' tu» Bisbigliò sorridendogli, stringendo la presa sul braccio e battendo la punta del bastone per terra.

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    Andrè De Long-Prée
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    Continuava tranquillamente a parlare con quel ragazzo, e il ‘mood’ flirtante che si poteva sentire dalle parole dei due era indubbiamente particolare ed interessante. Nick era un ragazzo che aveva indubbiamente molto da offrire, sia a livello personale che in merito ad esperienze, ed ovviamente Andrè non si sarebbe lasciato sfuggire una possibile esperienza indimenticabile con lui come quella di una crociera, così come avrebbe adorato approfondire la loro conoscenza ed amicizia. Dopotutto, chi aveva detto che dopo quell’incontro non potesse nascere qualcosa di duraturo tra loro, sebbene entrambi non volessero una relazione seria?
    Le parole dell’altro erano simpatiche e lusinghiere in alcuni casi, tanto da portare il docente ad accennare qualche carezza lieve nei confronti della spalla dell’imprenditore, così come alcuni risolini di circostanza in merito a ciò che diceva. “Ah beh, tu sei indubbiamente interessante ed affascinante. Le carte hanno dato un input, poi il resto dobbiamo svilupparlo noi, no?” Ed Andrè riteneva che il fatto che lui fosse un esperto di divinazione, in alcuni casi, era davvero un elemento che lo rendeva decisamente più interessante e più particolare: la divinazione era misteriosa, ed indubbiamente lo era anche lui. “Sono certo che riusciremo a proseguire la nostra … conoscenza altrove. Non credi anche tu?” E disse quelle parole con fare molto attraente e malizioso, visibilmente voglioso di stuzzicarlo un po’, ma comunque deciso anche a vincere quella gara assieme al suo compagno di squadra e, per quella sera, partner.
    “Avevo pensato sicuramente a qualcosa di sofisticato, ma non troppo elaborato e difficile. Potremmo fare un antipasto con avocado e prosciutto crudo di prima qualità, poi pensavo a della pasta fatta a mano con crema di tartufi e guanciale croccante come primo, il tutto servito con dei pezzi di focaccia fatta da noi – o da me.” Si fermò per un istante, riprendendo poi a parlare del secondo e del dolce. “Per secondo non ho un’idea ben precisa, tu cosa consigli? Poi pensavo a un soufflè al cioccolato come dessert, di quelli con il cuore morbido.” E terminò il proprio discorso, tornando ad ascoltare ciò che diceva il ragazzo.
    “Magari poi, tra di noi, possiamo fare un altro tipo di servizio fotografico. Oppure potresti prendermi come tua musa ispiratrice e dedicarmi tanti scatti.” E quelle parole le accennò con un tono di voce molto leggero, quasi soffiato, andandogliele a sussurrare proprio sulle labbra con delicatezza, per poi passare le proprie mani sul collo dell’altro con delicatezza, rompendo un po’ le distanze tra i due. “Io direi che puoi dedicarti agli acquisti se ti fa piacere, io magari posso portarmi avanti con qualche preparazione, e poi quando torni potremmo continuare a cucinare in coppia. Magari impastiamo insieme, io davanti e tu dietro, chiaramente.” E dopo aver detto quelle parole, il ragazzo accennò un sorriso in maniera particolarmente vistosa, facendolo seguire da una risata molto spontanea, riprendendo quindi poi il proprio discorso. “Beh, se io gestisco i lavori qui, per bilanciare successivamente dovrai dare tu gli ordini. Quindi sì, mi pare logico che ricambierò, e lo farò anche con molto piacere e passione.”
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    Il ministeriale apprezzò indubbiamente il gesto che Killian, ricalcando quello che lei stessa gli aveva rivolto tempo prima nella sala Grande di Aaron Barnes, gli fece. La sua fine attenzione ai dettagli tuttavia notò come la ragazza mise più personalità nel gesto che lei gli rivolse quel giorno. Un sorriso compiaciuto spuntò sulle labbra di Vath alla decisione di lei di ballare assieme e, per assecondare quella voglia di ballare e attirare l'attenzione delle telecamere su di loro portò la mano sinistra verso la schiena di Killian e con classe eseguì con lei una breve giravolta terminando in un casquè. «Ho già in mente un paio di piatti e vorrei definire con te il restante menù: come antipasto pensavo una tartare di salmone con semi di papavero mentre come secondo un filetto di Angus con purea di patate.» Le avrebbe sussurrato, sostenendone il peso e cercando di non gravarle troppo sulla gamba infortunata. In attesa che lei esponesse le proprie idee la risollevò e si mise immediatamente all'opera prendendo dalla postazione che condividevano il necessario per preparare quei due piatti. «Appena abbiamo una lista completa del menù se vuoi possiamo andare assieme a comprare gli ingredienti.» Le sussurrò, da dietro le spalle, cingendole i fianchi con le mani.


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    Killian Ambrosia Degan
    Auror | 28 anni
    Lo aveva detto scherzando e lui l'aveva presa in parola. Riuscendo a seguirlo nella giravolta ma tentennando, stringendo la mano sul braccio al casquè, rilasciando quando capì che riusciva a sostenerla «Era ironica la cosa del ballo.» Disse prima di scoppiare in una risatina «Mi piace come idea… Quindi abbiamo un antipasto di pesce e un secondo di carne, manca il resto del menù e il dolce» Rispondendo nello stesso tono, facendosi pensierosa.«Come primo direi lasagne con gamberetti e zucchine, per restare sul tema mare. Tagliolini in crema di latte con funghi e salsiccia per l'altro. E, come secondo da affiancare al filetto, pesce spada in crosta… Manca il dolce.» Disse aiutandolo a recuperare alcuni utensili. «Meglio fare anche una lista degli ingredienti che ci servono.» Lo aveva alle spalle e quando gli appoggiò le mani sui fianchi si girò verso di lui sollevando la testa per cercare i suoi occhi. Affondando lo sguardo negli occhi acquamarina le venne un'idea «Una Mousse al cioccolato e peperoncino?» Chiese sorniona, accarezzandogli le braccia.

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    Ok in effetti, soldi o meno, non era certo che si sarebbe mai ritrovato a fare una crociera con Andrè, in qualsiasi altra circostanza. Quindi era anche un'opportunità per fare qualcosa di interessante. Sorrise di sbieco, osservandolo e godendo di ogni secondo delle sue attenzioni, come se fossero linfa vitale. All'uomo piaceva parecchio essere adulato e non avrebbe mai fatto niente per negarlo, anzi lo avrebbe solamente confermato sempre più.
    Annuì ad entrambe le sue domande, indossando uno dei suoi ghigni maliziosi, mentre stava praticamente spogliando con gli occhi il suo interlocutore e non si premurava minimamente di nasconderlo, non gli importava proprio.
    Ascoltò le sue parole in merito al menù, annuendo di quando in quando, riflettendo su come sarebbero venute bene su instagram le foto di quei piatti. Mi pare un ottimo menù, anche se spero che il soufflé sarà l'unica cosa morbida, qui. Fu un sussurro malizioso e provocatorio, uno dei suoi, atto a preparare il terreno per quello che sarebbe venuto dopo e che sarebbe piaciuto molto ad entrambi.
    Oh sì, ho scaricato un'app che modifica le foto in modo eccellente sussurrò di rimando, fingendo di non essersi accorto delle sue insinuazioni, ma il suo sorriso ammiccante diceva tutt'altro. Va bene, allora... io prendo i soldi e mi smaterializzo in un qualche supermercato, tu prepara tutti gli ingredienti già presenti qui. E per il secondo piatto lascia fare a me, ho un'idea spiegò con un sorrisetto che nulla di buono prometteva.
    Puoi scommetterci, non accetterei di stare in nessun'altra posizione. Ma cosa intendeva, esattamente? Si stava ancora parlando dell'impastare? Non lo avrebbe mai saputo, anche perché Nick pochi secondi dopo, scomparve nell'etere.

    I piedi di Nick poggiarono in un vicolo dove nemmeno la luce del sole penetrava. Era una stradina affianco ad un supermercato che ben conosceva e che presentava prodotti di alta qualità a basso prezzo, quindi sarebbero riusciti a fare tutto con le sterline a disposizione.
    Per prima cosa, andò nel reparto frutta e verdura ed insacchettò degli avocado freschi -abbondò, non si sapeva mai- che sarebbero serviti sia per l'insalata che per l'antipasto, dopodiché prese il mango per il secondo piatto ed una cipolla. Finito ciò, cambiò reparto ed andò a prendere una bottiglietta di succo di limone, dello yogurt greco, della maionese, della senape di Digione che sarebbero serviti per il contorno, ovvero l'insalata esotica, mentre per il piatto principale -il tacchino- prese appunto la carne, varie spezie e dell'olio, tornò indietro e prese dei limoni, prese del sale e dell'aglio. Quindi buttò tutto nel carrello ed il secondo piatto era apposto. Dopodiché andò a procurarsi la cioccolata e lo zucchero a velo per il soufflé, quindi passò al reparto salumi e prese del prosciutto crudo, quello più di qualità che avevano, dopodiché andò a prendere i tartufi e guanciale per il primo. C'era quasi tutto, mancava solamente qualcosa per fare una salsa da accompagnare al tacchino. Ah, e lo champagne. Quindi andò a prendere quest'ultimo, mentre rifletteva su che salsa presentare. Quando si decise, andò a prendere della passata di pomodori, della panna da cucina e dei peperoni. Il resto già lo aveva per altre ricette. Poteva tornare.

    Quindi, riapparve in cucina, osservando Andrè al lavoro per disporre tutti gli ingredienti che avevano già a disposizione. Sorrise, posando su un banco un paio di borse della spesa colme. Ecco qui! Dovrei aver preso tutto. Per secondo ho pensato al tacchino alle erbe con insalata esotica. Ed ovviamente ho preso lo champagne annunciò, aprendo appena appena la borsa per far intravedere il suo contenuto. Tu a che punto sei?
    Nicholas Ross


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    Ascoltò la risata di Killian e il sorriso spontaneo spuntò sulle labbra di Vath. La ragazza sapeva essere cordiale e, in quel momento, citando Capitan Shakespeare, stava brillando quanto una stella. Stardust a parte il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale avrebbe mantenuto il contatto con i fianchi della ragazza, trasformandolo in una leggera carezza con i polpastrelli delle dita. Il contatto visivo tra i due non sarebbe terminato, lo sguardo degli occhi color acquamarina di Vath avrebbe sostato su quello verde smeraldo di Killian e un perenne sorriso avrebbe accompagnato l'inclinarsi del capo in avanti alle proposte della giovane, trovandosi d'accordo con lei sulle scelte fatte mancava solo il dolce e, riflettendo brevemente le sussurrò a fior d'orecchio. «Una Mousse al cioccolato e peperoncino?» Dicendolo contemporaneamente a Killian e, facendo così, rise leggermente. Non si trattava di essere un Legilimens o di altro, avevano stabilito quel senso di complicità che gli faceva percorrere un brivido lungo la schiena. Ora che il menù era pronto, non restava loro altro da fare ché acquistare gli ingredienti e comporre i piatti.


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    Killian Ambrosia Degan
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    Si era avvicinata di un passo al tocco ipnotico e provocante delle mani appoggiate sui fianchi, il suo allarme di prossimità aveva cominciato a suonare, non appena aveva accorciato la distanza. Decise di ignorarlo, non tanto per il momento poco adatto ma perché si era accorta che, nelle altre occasioni in cui si erano approcciati, a parte il primo incontro, non era fastidioso e insistente come di norma.
    Era come se Vath riuscisse, in chissà quale modo, ad avere un ascendente positivo in tutto ciò e Killian ne era intrigata.
    Quella carezza, sensuale, erotica, innocente e delicata allo stesso tempo, aveva anche la capacità di placare quel senso di ansia. Si mosse senza pensarci, quasi per istinto, attratta da quel sorriso complice, dal aver detto la stessa cosa nello stesso momento. Senza distogliere lo sguardo da Vath si alzò in punta di piedi quel tanto che bastava da arrivargli alla bocca, stampargli un bacio a fior di labbra e tornare in posizione. Troppo tardi si era accorta di quello che stava facendo, lo aveva baciato in diretta televisiva.
    «Ops… » Bisbigliò coprendosi la bocca e abbassando leggermente la testa. «Forse è meglio fare la lista delle cose da comprare...» Cambiando subito discorso, sperando che l'uomo non facesse qualcosa di altrettanto avventato.

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    Vath ricordava la violenta reazione di lei all'approssimarsi di un contatto fisico con uno sconosciuto e, per un attimo, temette di aver commesso un errore. La reazione ci fu da parte della giovane eppure, tra tutto quello che poteva pensare, fu un bacio. Un'espressione, tinta da genuino stupore, comparve sul volto di Vath che, all'abbassarsi del volto e lo sguardo di lei, alzò la mano destra all'altezza del mento prendendolo con delicatezza e invitandola ad alzare sguardo e mento verso di lui. Si sarebbe avvicinato a lei con il volto e, replicato il gesto di lei, si allontanò e sorrise complice. «Ops.» Lei aveva compiuto, presa dal momento, il primo passo. Vath avrebbe colto l'occasione per fare il successivo con altrettanta intraprendenza, il bacio che prima fu solo a stampo fu qualcosa di più passionale. Delineato il menù era semplice stilare la lista degli ingredienti. «Zucchine, patate, filetto di salmone, filone di spada, gamberi, salsiccia, funghi, uova, farina, peperoncino, latte, burro, cioccolato, pangrattato, petto d'oca affumicato e semi di papavero. Direi che non manca nulla.» Sorrise alla ragazza, porgendole la mano per una Smaterializzazione Congiunta. Poi ripensò al cameramen, che fino a quel momento aveva ronzato attorno a loro e ritenne che fosse difficile trasmettere gli acquisti senza che lui si unisse a loro e così, prima di fare qualsiasi cosa guardò la targhetta con il nome dell'operatore e lo chiamò per nome con garbo e gentilezza. «Noi andremo a fare degli acquisti, al Billingsgate Market di Trafalgar Way. Potresti farci la cortesia di seguirci?» Prese il proprio Magifonino dalla tasca e compose un numero, sapeva che il famoso mercato del pesce in quel momento era chiuso ma Vath aveva aiutato commercialmente Joseph Conrad Smith con un carico di Shrake bloccato alla dogana tempo prima ed era il momento di riscuotere quel favore. «Joseph buongiorno, non so se stai guardando Wand 1, ma la nostra conversazione sta venendo registrata. So che è un favore enorme ma avrei bisogno di acquistare del pesce per oggi e ho subito pensato a te e al mercato di Billingsgate. Sarebbe un'ottima pubblicità per i tuoi affari e questo programma è in diretta nazionale.» Una risposta dall'altro capo del telefono e Vath sorrise. «Ottimo, saremo da te tra circa cinque minuti.» Riagganciò la chiamata e fece un occhiolino d'intesa a Killian. «Per il pesce fresco siamo a posto!» <i>Le disse, entusiasta, condividendo con lei quella gioia nell'aver messo a posto una tessera di quel puzzle e, detto quello, si smaterializzò insieme a lei in un vicolo vicino al mercato ittico


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    Edited by Vath Remar - 17/2/2022, 15:20
     
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    James "Lone Wolf" Nogard
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    James sinceramente non aveva mai preso in considerazione l'idea di finire in un reality, figuriamoci uno incentrato sul trovare la combinazione perfetta per trovare il compagno o la compagna di vita perfetta.

    Chi cazzo me lo ha fatto fare...

    Mormorò mentre quei tizi si affaccendavano per sistemargli la chioma, quel giorno meno ribelle del solito.

    Lesse il contratto, sorridendo appena sull'assicurazione sulla vita (Non si possono portare armi, ma non per questo non potrei staccare la testa ad un rompicazzo qualsiasi...)

    Entrando in quella sala fastidiosamente addobbata per quel giorno "speciale", ignorò categoricamente tutto, soffermandosi solo sulle persone che popolavano quel posto, cercando pericoli e minacce, o semplici seccature, come ogni uomo di guerra farebbe.

    Avrebbe accettato con uno sbuffo tutta la roba che gli avrebbero appioppato, tanto era arrivato consapevole di tutto quello.

    Non fece cenni agli altri, se ne stette semplicemente appoggiato ad una parete a scrutare gli altri, cercando di intuire che tipo di persone esse fossero. Ignorò le telecamere, tanto ansia o raba simile non avrebbero potuto certamente spegnerle.

    Si raddrizzò all'accendersi delle luci lampeggianti: era il segnale che (forse) l'attesa era finalmente finita. Un sopracciglio si sollevò, nel vedere quella bella donna varcare la soglia della loro sala.

    Terrò per me qualunque commento, è meglio
    Pensò sommessamente il guerriero.

    Ignorando completamente l'identità della rossa, ascoltò con pazienza le ridicolezze che la donna andava blaterando.

    Pffff

    Fece sottovoce, facendo finta di esserzi strozzato, cercando in tutti i modi di non ridere.

    Un colore a lui familiare avvolse il suo braccio destro, ove aveva messo il braccialetto: rosso, come quello della slendida doonna accanto alla quale venne smaterializzato.

    Una cucina... spero vivamente che i coltelli mi serviranno solo per il cibo

    Pensò, con l'accenno di un sorriso sulle labbra.


    Tagliamo corto

    Disse rivolgendosi alla donna.

    Finiamo velocemente questa "prova" e via... pensavo ad una serie di portate canadesi, con 500 sterline possiamo fare qualcosa di interessante

    Nonostante la sua naturale fretta, attese una risposta dalla donna, prima di aggiungere

    Puoi chiamarmi Lone...

    Guardò il cartellino della donna, mentre ignorava che il suo aveva un nome ben diverso stampato sopra

    Eva

    Sospirò

    Penso che dopo cena saremo obbligati a passare del tempo assieme, quindi, se avrai voglia di conoscermi meglio (spero di no), potrai provarci... farlo li

    Guardò la donna, aspettandosi commenti sui suoi modi burberi e mille altre cose che le persone potevano usare per dare fastidio.
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    Andrè De Long-Prée
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    Nick era davvero un uomo attraente, sapeva cosa dire e sapeva dire le cose al momento giusto. Quelle sue parole molto sensuali avevano sicuramente ispirato il professore di divinazione, tanto da spingerlo a sorridere con fare decisamente stuzzicante, per poi portarlo a rispondere con altrettanta partecipazione. “Mi sembri molto ispirato, devo dire. Beh, sono certo che passeremo dei bellissimi momenti insieme, senza rischiare che altre cose restino morbide.” Ed accennò un sorriso malizioso, speranzoso del fatto che l’altro potesse cogliere al volo il fatto che lui avesse compreso quel riferimento, andando successivamente a prendere dalla dispensa alcune delle cose che gli servivano per iniziare la preparazione della pasta.
    Salutò il ragazzo che si sarebbe diretto a comprare determinati ingredienti per le portate che avevano proposto, andando comunque a parlare con lui mentre lo vide allontanarsi prima di smaterializzarsi. “Sono certo che riuscirai indubbiamente a proporre un secondo piatto spettacolare! E confido anche molto nella tua capacità di fare foto… dopotutto quelle che metti sui social sono tutte da mozzare il fiato.” E gli lanciò un ultimissimo occhiolino prima di iniziare a tutti gli effetti a dedicarsi all’impasto che avrebbe dovuto creare per poter realizzare la pasta fatta a mano.
    Aveva appreso quelle ricette dalla propria madre, ed indubbiamente aveva da sempre esercitato le proprie abilità in cucina per via del suo grande amore nei confronti di quell’arte. Sapeva fare indubbiamente le preparazioni più semplici, ma talvolta dava il meglio di sé anche con delle preparazioni di un certo livello, mostrandosi particolarmente abile nella preparazione di salse ed elementi di questo tipo. Ogni piatto doveva presentare una componente che contrastasse con un’altra, secondo lui, ed era per quel motivo che avrebbe accompagnato la crema di tartufi della pasta con la croccantezza ed il sapore forte del guanciale, a sinonimo che avrebbe sicuramente contrastato come non mai. Iniziò a quel punto a pesare la quantità di farina che aveva preso in dispensa, e dal momento che doveva preparare della pasta per otto persone, ovvero i sei ospiti più loro due, avrebbe pesato ben 600 grammi di farina che poi avrebbe disposto a fontana davanti al suo piano di lavoro.
    A quel punto, dopo aver creato un piccolo foro al centro di quel ‘vulcano’, il ragazzo decise di iniziare a rompere le uova, arrivando ad un massimo di otto così da usare un uovo per ogni persona coinvolta, andando a mescolare ed incorporare la farina alle uova prima con una forchetta e successivamente andando ad impastare con le mani, utilizzando in particolar modo la parte inferiore del palmo, così da modellare ed incorporare bene tutti gli ingredienti a contatto con il calore delle mani.
    Successivamente, dopo aver aspettato un po’ per far riposare la pasta, l’avrebbe stesa con il mattarello cercando di ottenere uno spessore grossolanamente sottile: non era un grande amante delle tagliatelle sottilissime, lui preferiva che la pasta si sentisse bene in bocca e che si masticasse con piacere, motivazione per la quale decise di farla leggermente più spessa del normale. Dopo aver steso la pasta, dunque, avrebbe utilizzato un macchinario apposito per tagliarla in fettuccine regolari, ottenendo quindi otto porzioni di quel primo che avrebbe presentato assieme a Nick ai giudici.
    Una volta che l’imprenditore fu di ritorno dalla spesa, il professore di divinazione gli rivolse un sorriso che, per la prima volta, non sembrava sexy come gli altri: era sinceramente felice di star affrontando quell’avventura con quel ragazzo, e di conseguenza voleva mostrargli davvero la sua contentezza. Una volta ascoltate le parole dell’altro, il veggente accennò un cenno con la propria testa, andando a questo punto a mordersi appena il labbro inferiore. “Uh, una bella ricetta per il secondo, mi piace! Io ho appena fatto il primo, diciamo che ci ho messo un po’, e dobbiamo semplicemente cuocere la pasta in una pentola d’acqua bollente e preparare il sugo di tartufi e guanciale croccante. Tu cosa preferisci fare? Fare il secondo da solo mentre preparo la focaccia, o magari impastare la focaccia assieme a me con quelle belle mani forti che hai?” E gli disse quelle ultime parole andando a toccare la punta del suo naso con il dito sporco di farina, mordendosi il labbro e stuzzicandolo un po’, accennando subito dopo una risatina maliziosa.
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