Il loro inatteso e gradito ospite era sempre in Accademia, tra alti e bassi, e ciò bastò a Lancelot per farlo annuire, come a tradire che fosse appagato da quella risposta, per quanto la sua bocca in ben altra direzione si mosse
"Sono lieto che il soggiorno ad hidenstone sia per lui ristoratore - come lo è per molti nostri studenti - mi chiedo solo dove avrebbe trascorso a sua volta le vacanze estive, e se un capocasata potesse in questo essere di aiuto" lasciò le sue cortesi ma ferme iridi puntate sulla donna e poi passò oltre, deciso a non rovinare a nessuno dei due la serata e forse fu anche per questo che avvicinò Skyler, sicuramente una delle sue parti preferite dello staff accademico, data la sua competente spensieratezza.
"Questa sera considerami assetato come lo sono di conoscenza" propose all'infermiere, inclinando anche un occhiolino di simpatia, perché ancora una volta si trovava incapace di non provare tenerezza per quel labrador troppo cresciuto
'Riesce al contempo ad essere un perfetto adolescente ed un perfetto infermiere, entrambe le cose nel momento perfetto' si disse lui nel mentre il giovane tradiva il proprio lato adolescenziale con una indiscreta uscita sulla nuova docente di astronomia.
"L'idromele è un tocco di classe, Skyler" brindò in suo onore
"E, per quanto riguarda Summer, devo ammettere che è riuscita a colmare con grande agilità l'enorme vuoto lasciato da Daniele" al quale brindò
'E almeno siamo sicuri che il vuoto di Jessica lei non lo possa colmare' per quanto in ciò Lancelot si stesse solo illudendo. (?)
"Ma Summer non è l'unica novizia... anche per Kara si chiude il primo ciclo solare in questa accademia" rilevò, indicandola col calice che aveva in mano
"Qual è il tuo bilancio, ordunque?" chiese infine, forse un po' sibillino, lasciando poi scivolare tra di loro l'eccentricità di André, che si mise a flirtare qui e là, fino a strappare all'infermiere una meta per lui e il suo parabatai per l'estate: ibiza
'Più scontato della trama di un romanzo Harmony' rilevò lui, sorseggiando quanto preparatogli magnificamente dal biondo, col quale si strozzò anche quasi quando il docente di divinazione gli ricordò come non si dovesse biasimare la prevedibilità in quella scuola, perché le alternative erano generalmente in peggio!
'Merlino... dammi la forza!' si disse lui, mettendosi verbalmente una mano sul cuore, lasciandosi cullare dalle parole di Skyler e soprattutto dalla vittoria degli Ametrini: ascoltò con ampio interesse le parole della preside e quando sentì ciò che già conosceva non poté che allargare un enorme sorriso, finendo per posare il bicchiere ed applaudire, soprattutto in direzione di Erik e Mia.
Il suo sorriso radioso rimase sul suo volto per tutto il tempo, almeno finché morrigan non lo attaccò
"Ouch" protestò lui, osservando ai limiti dello scandalizzato il proprio abito, riservando poi lo stesso sguardo al docente, come a ricordargli chi avrebbe, nel caso, pagato la tintoria. Fu solo un istante, ovviamente, perché poi un sorriso morbido si stagliò sul suo volto
"Che maniere denrisiane, Morrigan, anche se comprendo perfettamente di meritare una punizione dopo sittanta fortuna col mio staff accademico" propose lui, decidendo di prenderla sportivamente, ma rifiutando lo scontro con l'uomo, essendo lui adatto a ben altre battaglie.
'Facciamo vedere di cosa sono capaci gli Ametrin' con passo gentile e per nulla imbarazzato del suo nuovo colore, Lance raggiunse il palco, cercando di privare André o chi per esso del microfono.
"Buonasera a tutti..." esordì lui, cercando col silenzio di imporre poi lo stesso negli studenti
"Vi ruberò solo un istante, ma concedetemi alcuni secondi per ringraziare Erik Foster e Mia Freeman per l'incredibile lavoro che hanno svolto in un anno così complicato per la nostra casata e comunque premiato con la vittoria, e ovviamente di ringraziare tutti gli ametrini, cominciando dal loro Capitano, Adamas, e proseguendo con tutti gli altri, nessuno escluso... e infine, permettetemi anche di ringraziare quanti di voi sono stati loro vicini, come insegnanti, compagni, amici, fidanzati" con un ampio sorriso chiese ed incominciò un applauso per tutti loro, che poi terminò dopo qualche istante
"Gli ametrini fanno del gruppo la loro forza... e senza di voi, tutti voi, noi non saremmo niente, quindi grazie, grazie a tutti voi... e permettetemi dunque di rigraziarvi nel modo che più mi si confà" e a quel punto, con decisione, estrasse dalla sua custodia il violino.
"Cosa può esserci di meglio in una serata di inzio estate di un brano di Bach o Mozart? O preferite forse uno Shubert?" domandò lui, lanciando poi uno sguardo un po' felino alle prime file, socchiudendoli poco dopo per posare il catalizzatore ora archetto sulle corte.
Iniziò lentamente la sua melodia, con note lente, armoniche, vibranti e melense, richiamando una melodia che forse alcuni potevano aver sentito, ma che in tutta quella noia e pomposità difficoltosamente avrebbero riconosciuto, poi, dopo un istante di interruzione, sarebbe ripartito con un ritmo ben più deciso, accompagnato dal battere deciso del piede nell'intonare una delle poche canzoni movimentate che conosceva:
Payphone.