2° Lezione Biennio_POZIONI

[Aprile 2021]

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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Osservò come la docente riempiva la lavagna con lo scritto di una qualche pozione, non c'erano molti ingredienti nella stessa ma sembrava interessante. Si segnò su un foglio gli ingredienti elencati, sarebbe potuto essere utile in una futura fase della lezione. Se avesse dovuto cercare i tentacoli di Purvincolo non avrebbe saputo dove cercarli ma per fortuna erano già lì grazie al bel lavoro della docente. Attese di poter dire la sua in merito ai Tentacoli di Purvincolo alzando la mano. Poi al suo turno prese la parola.

    Non possiamo ingerire troppi tentacoli di purvincolo perchè hanno lo sgradito effetto di far crescere negli orecchi dei peli viola, ma come lato positivo aumenta la resistenza agli incantesimi oscuri.

    Non aveva detto molto ma era ciò che sapeva sull'argomento. Poi passò a osservare le sanguisughe, erano creature decisamente strane, ma aveva sentito che in passato erano state usate anche nella medicina babbana. La sua attenzione passò poi sull'Aloe Vera e il Bubotubero, degli ingredienti decisamente più classici per alcune pozioni. Aspettò come al solito il suo turno poi rispose alla domanda sulla prima pianta.

    Il gel di Aloe Vera può essere utilizzato in diversi modi, idrata i capelli o la pelle, favorire la circolazione, può essere usato come crema anti età, può favorire la chiusura di piccole ferite, oppure come lenitivo in caso di infiammazioni e irritazioni.

    Concluse la sua frase lasciando spazio agli altri studenti della classe. Poi pensò come rispondere alla successiva domanda, quella legata al pus di Bubotubero. Ci pensò qualche attimo di più dato che sembrava una domanda leggermente più complessa.

    Io credo che la motivazione per cui il pus di Bubotubero viene usato nelle pozioni, principalmente in quelle curative, è il fatto che quando viene diluito in giusta maniera ha una sorta di predilezione per il trattamento topico di ferite, acne o cose simili.

    Aveva provato a dare le sue opinioni, almeno aveva detto la sua.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
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  2. T.J.C.
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    Thomas si passò la mano tra i capelli ancora e ancora, lasciando che lo sguardo vagasse libero tra Gyll ed Elisabeth, le uniche ragazze con cui bene o male aveva un qualche tipo di rapporto in quell'aula. Aveva salutato anche i ragazzi che, in fin dei conti, gli risultavano piuttosto simpatici e lanciò un'occhiata a Ciàran che in pochi passi aveva preso posto vicino a una delle due ragazze.
    L'attenzione dell'opale venne presto attirata da Adamas, il quale, a pochi posti da dove era seduto lui, gli chiese una penna. Il ragazzo annuì e infilò la mano nella borsa alla ricerca dell'oggetto smarrito, estraendone una col cappuccio smanchiucchiato ma perfettamente in grado di scrivere... credeva.
    «Nessun problema amico, tieni la mia.»
    Gliela passò ammiccando e con un mezzo sorriso prima di poggiare il mento sul palmo della mano destra e riprendere ad ascoltare la docente. Quella sì che valeva la pena di essere guardata.
    Aspettò che la donna finisse di parlare, prima di schiudere le labbra nel tentativo di risposta, ma qualcuno lo precedette e lui si ritrovò a dover restare in silenzio. La cosa divertente fu tuttavia rendersi conto di come i compagni non avessero alcuna intenzione di placarsi e, nel bel mezzo di una risata, sussurrò a Gyll qualche parola.
    «Ma non prendono aria tra una risposta e l'altra?»
    Sperò che l'insegnante non lo sentisse e, quando Elisabetta diede voce alla risposta relativa alla seconda domanda, non riuscì proprio a trattenersi.
    «Oh andiamo, questa l'ha sicuramente letta da qualche parte.»
    Commentò a voce abbastanza alta di modo da potersi rivolgere all'insegnante, prendendo la parola un attimo dopo al riguardo.
    «Ripara i tessuti, per tradurre ai comuni mortali quanto detto dalla Law. Oltre alla cicatrizzazione quindi favorisce anche l'idratazione.»
    Tenne a specificare mentre recuperava una matita dalla borsa e se la portava tra i denti.
    Ascoltò il resto delle risposte puntando gli al cielo e scuotendo il capo: era impossibile che una persona sapesse davvero tutte quelle cose.
    «Le proprietà curative del pus del bubotubero, se ben ricordo, furono scoperte da Sacharissa Tugwood ma per uno scopo ben diverso; lei infatti realizzava pozioni di bellezza che eliminavano l'acne. »
    Aggiunse alla fine prima di restare in silenzio e, nel mentre, rivolgere un sorriso a chiunque avesse l'ardire di guardarlo in quel momento.
    Era una fortuna che Pozioni fosse la sua materia preferita, ma restava dell'idea di aver decisamente bisogno di qualche lezione privata per raggiungere il livello della Law.
    Thomas J.
    Carter

    I REBEL; THEREFORE I EXIST.

    Black Opal - I anno

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    Thomas risponde alle ultime due domande su tre, dà la penna ad Adamas e si rivolge a Gyll a bassa voce.
     
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    Ametrin
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    ‘Essenza di Purvincolo…’
    Se effettivamente Thomas gli avesse imprestato una penna, Adamas si sarebbe finalmente concentrato a prendere appunti. Erano argomenti che, come accadeva la maggior parte delle volte, aveva affrontato anche ad Hogwarts, seppur in maniera più superficiale e affrettata. Hidenstone aveva il pregio di insegnargli molteplici sfumature del mondo magico e, perché no, anche di quello Babbano, e Adamas aveva imparato ad apprezzarla sempre di più. La sua frequenza, iniziata come un capriccioso atto di ribellione nei confronti della sua famiglia Purosangue, si era rivelata una benedizione celata.
    ‘E poi, qui ho incontrato Jesse…’
    Il mondo della medicina, sia magica che Babbana, era infestato da sostanze, piante e creature abbastanza schifide: Adamas già non era un fan di molte creature magiche, nonostante fossero carine e coccolose (addirittura, ci aveva messo del tempo ad abituarsi al suo Croup e al Chocobo di Jesse!), ma quando si trattava di animaletti viscidi, o piante pericolose, li rifuggiva con tutto il suo cuore.
    Ascoltò le risposte dei compagni, non sentendosi di aggiungere qualcosa alle già molto esaustive risposte date alle prime due domande; sarebbe solamente risultato ridondante, e all’idea che i Babbani potessero usare le sanguisughe per curarsi dovette trattenere un urletto.
    Tuttavia, non poteva rischiare di fare brutta figura.
    “In medicina è abbastanza comune usare sostanze acide o basiche, no? Il fatto di avere un… pH, mi pare che sia il nome scientifico, più o meno alto permette di pulire o riequilibrare alcuni sistemi. L’Infermiere Mave mi ha riferito che i Babbani in alcune situazioni di pericolo di vita usino l’acido carbonico, mentre l’acido ialuronico viene utilizzato per curare alcune patologie della pelle. Forse è per questo che il pus di Bubotubero ha effetti benefici… cioè, se può funzionare un acido Babbano, perché non uno magico?”
    Tacque un attimo, per poi domandare: “In questa pozione l’aloe vera aiuta a contenere l’effetto del pus di Bubotubero e del Purvincolo, per caso? Da come ne ha parlato la mia collega, sembrerebbe una pianta miracolosa…"
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Risponde alla terza domanda, e pone a sua volta un quesito alla Prof.

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    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 16 anni


    All’arrivo progressivo degl’altri suoi compagni, Aibileen non mancò di sorridere e salutare con un cenno del capo o della mano tutti quelli che conosceva e con cui aveva avuto un minimo a che fare, facendolo con particolare convinzione verso Addison Dannel, che mostrò loro un sorriso decisamente radioso e contagioso.
    Fu con allegria che la meticcia autraliana vide arrivare Thomas Carter, senz’alcun segno di pestaggio sul volto pergiunta, per quanto la timidezza fosse ancora un po’ presente nei suoi confronti, da parte della bruna in uniforme giallo-viola:

    << C.. Ciao, Thomas! >>

    La giovane Ametrin, durante quel lasso di tempo e, ovviamente, quando la lezione ebbe effettivamente inizio, udì pronunciare le parole “Essenza di Purvincolo” svariate volte; ma nonostante ciò, stava comunque provando delle serie difficoltà a concentrarsi, quella mattina!

    “Quand’è stata l’ultima volta che l’ho vista… ?”

    … Aibileen, ma ti sembra il momento? Avanti, non pensare più a quell’SMS, per il momento, afferra quella stramaledettissima penna e comincia a prendere appunti: e su! Non è poi così difficile, davvero. Basta stringere la propria mano intorno al bastoncino miracoloso, e cominciare a farlo strusciare sul foglio, dando forma con i propri movimenti alle lettere che occorrono per comporre determinate parole e, con esse, dar forma a delle frasi di senso compiuto.
    Semplice vero?
    Fortunatamente, nei momenti in cui la loro insegnante spiegava, la ragazza riuscì a concentrarsi abbastanza dall’ascoltarla quel che bastava per prendere un po’ di appunti e reimmergersi nell’atmosfera. Non ce la fece, però, ad evitare di mettersi a disegnare (e, fin qui, tutto nella norma: fare piccoli, rapidi disegnini sul foglio l’aiutava a concentrarsi meglio sulla lezione, spesso e volentieri!) dei mini-velenotteri (ma che teneri..) e delle caricature di thestral (uhm… Sì, sono assai adorabili, però: che depressione, ragazza mia!) .
    In particolare, trovò molto interessante l’idea del macerato di ortiche come fertilizzante: era davvero un’ottima dritta e, per quanto non escludesse di aver già studiato ciò a lezione, lei personalmente non riusciva di certo a ricordarsi tutte le nozioni acquisite durante gli anni passati ad Hogwarts!
    Anche l’atto del prelievo di tentacoli ed altre parti del corpo di creature magiche varie e variegate, era un argomento che la interessava moltissimo, e che le stava particolarmente a cuore. Nonostante si sentisse assai intimidita dagl’interventi a raffica di alcuni suoi compagni, trovò alla fine il coraggio di alzare la mano, nonché di prendere la parola:

    << M.. Mi scusi, Professoressa O'Neill… Grazie per averci procurato i tentacoli di Purvincolo… Ma quale metodo avete usato, e.. Esattamente, lei e la Professoressa Onfroy, per prelevarli, riuscendo a causargli, al contempo, il minor dolore e danno possibili? >>

    Sapeva che le domande sulle Creature Magiche, in generale, andavano poste alla mora, ed anche lei denrisiana, nonché da Aibileen adorata, docente di Magia Verde, ma in quel caso specifico, la sua domanda le sembrava avere più a che vedere con delle pratiche riguardanti la materia di Pozioni, che non quella più specificamente dedicata alle Creature Magiche ed all’Erbologia! Poco dopo l’eventuale intervento della loro esperta insegnante denrisiana dai capelli rossi, il musetto di un cucciolo di Purvincolo che si sfregava contro quello della sua mamma trovò ben presto spazio sul suo quaderno di Pozioni.
    Il fatto che l’acido corrodesse non le era nuovo, per quanto, ovviamente, avrebbe fatto tutto il possibile per non arrivare a causarsi delle ustioni: alla sua pelle (come avrete ormai capito) ci teneva; in tutti i sensi!
    Elisabetta Law ed Harry Wood risposero con prontezza alla domanda che la Professoressa O'Neill pose loro sulle conseguenze sgradevoli di un’indigestione di tentacoli di Purvincolo. Pur avendo una madre ed uno zio medimaghi, dovette ammettere di non essere in grado di comprendere ed assimilare neanche la metà delle nozioni che la coetanea Dioptase stava apportando alla sua arzigolata e ben argomentata risposta! Dopo aver guardato Elisabetta Law con gl’occhi belli spalancati dallo stupore ed uno sguardo decisamente ammirato, Aibileen si sporse indietro quel che bastava per sussurrare sbrigativamente, ed il più a bassavoce possibile, ad Aidan Hargraves:

    << … I peli viola dentro le orecchie, se corti, potrebbero anche essere una cosa carina, però. Sono un po’ Ametrin nell’animo, questi Purvincoli. >>

    Concluse il tutto con un rapido occhiolino giocoso, la rivalità tra casate era veramente solo e soltanto un modo per divertirsi, giocare e fare gruppo, per lei. Per quanto fosse certa di essere in grado di riconoscere, nonché di preferire, ad occhi chiusi l’atmosfera che regnava nella Sala Comune della propria, quando vi si trovava una puffolosa, coccolosa e disagiata folla di Ametrin, che essa fosse tutta in uniforme giallo-viola o meno.
    Il fatto che la loro professoressa fosse una druida aumentava non di poco la sensazione di fascino e di magia che scaturiva naturalmente da lei, agl’occhi della timida e sognatrice ragazza di città che era Aibileen Beatrix.
    Durante un certo lasso di tempo, impiegato ad ascoltare gl’interventi dei suoi compagni, comunque, la suddetta non osò più prendere la parola. In parte perché ancora impensierita dall’SMS ricevuto quella mattina, ed in parte per timidezza, si limitò a lasciarsi cullare dalla fluidità che poteva trovare nel passaggio tra un intervento e l’altro, dove, per gioia della giovane Ametrin, venne rispettato il tempo che ognuno si prendeva per condividere con gl’altri quello che sapeva e porre le sue domande, senza mai venire interrotto da chicchessia.
    Agl’interventi irriverenti ed arguti di Thomas Carter, intercettò il suo sguardo, sorridendogli timidamente, ma incoraggiante (il fatto che fosse palesemente lei ad aver bisogno d’incoraggiamento, e non di certo il compagno, era un dettaglio tranquillamente trascurabile, no?). Paradossalmente, la nonchalance del coetaneo Opale l’aiutò indirettamente, comunque, a farsi appunto forza, e a prendere nuovamente la parola anche lei:

    << L’.. L’aloe vera, come già abbondantemente ed esaustivamente detto dai miei compagni, aiuta a guarire le infiammazioni e le irritazioni, ragion per cui, q.. Quando si va al mare, l’aloe è ottima per lenire le scottature causate dal sole. V.. Viene usata molto sia dai maghi c.. Che dai babbani… Per i diversi scopi già spiegati, in gel, come bevanda, mischiata a dei succhi, ma anche in alcune creme, n.. Nonché in certi prodotti per capelli, tra cui alcuni shampoo. >>

    Il fatto di starsi rendendo perfettamente conto di star raccontando delle palesi e pure ovvietà, in particolar modo rispetto agl’interventi di non pochi suoi compagni, non la stava aiutando ad andare oltre le sue rinomate difficoltà a prendere la parola “in pubblico”. Per quanto, dopo quanto avvenuto durante le vacanze di Natale a Roma, esse si fossero ridotte notevolmente: nel senso che, se non altro, ogni tanto ci provava ed alle volte, in qualche modo, ci riusciva pure!
    L’aver la madre e lo zio medimaghi, pergiunta in due paesi così diversi, l’aiutava ad essere a conoscenza di qualche nozione, ricetta ed aneddoto concretamente utili in determinate situazioni, ma nulla di così elevatamente teorico, purtroppo! O meglio, magari, per alcune cose, la spiegazione dei due parenti c’era pure stata, ma lei, sinceramente, più della metà di esse non se le ricordava praticamente più, ormai!

    “Dovrò cercare di approfondire di più l’argomento…”

    Si disse con convinzione, mentre il nodo di tensione e di ansia che le aveva attorcigliato lo stomaco per tutto il tempo in cui aveva preso la parola, piano, piano, finalmente, si affievoliva, ed attendeva il proseguimento della lezione.


    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    SPOILER (click to view)
    -Saluta sorridente tutti quelli che conosce, ed interagisce mezzo con Addison Dannel, e realmente con Thomas Carter, Aidan Hargraves e, bon, la Professoressa O’Neill, naturalmente.

    -Si perde trai suoi pensieri, ascolta i compagni e la Professoressa O’Neill, abbozza qualche disegnino (Mini-Velenotteri, Thestral e musetti di Purvincoli), pone una domanda.

    -Si sente intimidita dalla prontezza d’intervento dei suoi compagni. I modi di Thomas Carter le infondono indirettamente coraggio, ed alla fine, dice qualche ovvietà sull’Aloe Vera, con l’ansia, la timidezza.. Insomma, con il disagio che la contraddistinguono.
     
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    Dioptase
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    Aidan con le ragazze era sempre gentile e disponibile, solo che a volte ce ne erano alcune che davvero lo facevano innervosire, tipo Elisabeth e le sue battute. Non riusciva ancora a capire cosa le aveva fatto, la prima volta che si era scontrato con lei e col suo comportamento aveva occupato la lista delle persone antipatiche ad Aidan. Eppure era carina, fisicamente. Solo il carattere era un po' difficile.
    Quando lei si avvicinò a lui e a Gyll, rivolgendogli quella frase, Aidan fece il suo amato sorrisetto sarcastico e le rispose “Ciao anche a te, Elisabeth. Vuol dire che ho altre emozioni, a differenza della tua unica emozione che provi. Credo tu sappia qual è, vero? Penso che tu ti conosca meglio di come ti conosco io. Però devo ammettere una cosa: oggi sembri più simpatica dell'ultima volta che ti ho incontrata. È successo qualcosa di interessante? ”
    Quando poi si rivolse a Gyll, sapeva che probabilmente lei avrebbe saputo rispondere, però non aveva resistito “Stai attenta anche tu, Elisabeth...non sia mai che qualcuno metta di nascosto qualche ingrediente sbagliato”. Ed anche lì fece il suo sorrisetto sarcastico. Ovviamente non avrebbe mai fatto una cosa del genere. La sua casata non navigava in buonissime acque e già c'era l'idiota del gruppo.
    Poco dopo arrivò Aibileen e a lei rivolse un sorriso a trentadue denti. “Aibi, ciao! Io sto benissimo, grazie! Tu come stai invece?”
    Successivamente salutò anche Thomas, che gli fece un cenno del capo.
    Finalmente la lezione cominciò e la professoressa rispose alla domanda che le fece Aidan...cioè che lo avrebbe scoperto durante la lezione.
    Il ragazzo fece spallucce e si zittì, per ascoltare la professoressa.
    Dopo una sfilza di informazioni, la professoressa fece una domanda. Sapeva rispondere, sì...e alzò anche la mano, ma gli altri la prima che rispose disse praticamente tutto ciò che avrebbe voluto dire lui. Però aggiunse una cosa che Elisabetta non aveva detto (o aleno non aveva sentito) "Oltre alle fiamme provocherebbe anche sudorazione e tremori... così, per completezza..."
    Subito dopo sentì le parole sussurrate della compagna ametrin e sorrise divertito e a cui rispose "a te starebbero bene sai? Quando ha parlato delle fiamme dall'ano mi è venuta in mente una saga di film sulle auto babbane potenziate..."
    non disse nient'altro perché la professoressa aveva ripreso a parlare e quindi Aidan continuò ad ascoltarla.
    La professoressa parlò di un altro ingrediente: la sanguisuga.
    "aaah le amorevoli e affettuose sanguisughe." mormorò, segnando qualche altro appunto sul quaderno.
    Poi parlò di altri ingredienti: il bubotubero e l'aloe vera a cui susseguì un'altra domanda a cui ovviamente rispose nuovamente la compagna dioptase e anche altri (forse), tra cui Aibileen. Aidan fece nuovamente spallucce e non alzò nemmeno la mano, dato che non sapeva cos'altro dire, oltre a quello che avevano già detto.
    Stessa cosa anche alla terza domanda che fece la professoressa. Questa volta però sapeva qualche cosa al riguardo, ma anche qui non alzò la mano, limitadosi a prendere appunti. Voltandosi verso Gyll, notó che Thomas chiacchierava con lei. Tra l'altro lei gli aveva detto che il posto era riservato a lui. Non riuuscì quindi a trattenere una domanda. Si sporse verso di lei e, sussurrandole, le chiese "Cosa avete da dirvi tu e Thomas, eh?" Le fece un sorrisetto divertito "guarda che sono geloso!".
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 16 anni

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    Interagisce con Elisabeth Lynch (scusa Fra u.u), con Gyll McKenzy, con Aibileen Beatrix saluta Thomas, aggiunge qualcosina alla prima domanda e decide di non rispondere alle altre due domande, tanto hanno detto tutto gli altri u.u
     
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    Benjamin D' Angelo
    Ametrin | 16 Anni


    'Oh! Non pensavo che le avesse fatto piacere un complemento del genere. Credo che oggi potrei imparare qualcosa che non so!'

    Lo sguardo celeste di Benjamin per la prima volta fu contento e poi lui osservò Aidan fare anche lui la domanda ma la professoressa O Neil disse che avrebbe spiegato lì a poco cosa erano quelli ingredienti. Poi dopo aver ascoltato con attenzione le parole della professoressa riguardo il complimento che lui le aveva fatto sul suo arredamento di cui l’ insegnante O Neil si era impegnata tanto. Sul suo volto comparve un sorriso dolce. Era molto contento che finalmente c’era una materia molto interessante come Pozioni, quella mattina. Così rispose:

    “Si figuri, professoressa è quello che penso, certo che mi fermerò sicuramente dopo la lezione per saperne di più.”

    Disse lui mentre si era seduto al suo banco e osservò la lavagna dove c’erano scritti gli ingredienti che servivano per la pozione che avevano in programma quella mattina. Così ascoltò la spiegazione della professoressa. Non voleva fare brutta figura e cosi alzò la mano un po’ timoroso prima di passare alle domande sperando di non sbagliare nessuna risposta.

    “ Mi scusi, professoressa posso chiederle come mai non possiamo tagliarli i tentacoli di Purvincolo? E’ vero che la saliva della sanguisuga può essere utilizzata nella medicina come anestetizzante ? “

    Chiese il biondo Ametrin ancora una volta curioso, mentre attese una risposta dall’ insegnante e così con un po’ di ragionamento cominciò a dare una valida spiegazione alla prima domanda che aveva posto la professoressa O Neil così:

    "Se ingeriamo troppi tentacoli di Purvincolo o Murtlap di cui nome proviene dalla lingua originale. Può provocare una crescita di fastidiosi ciuffi peli color viola nelle orecchie e come si sa il morso dell’animale che però non è particolarmente dannoso per un mago, ma è pericoloso per i babbani perché la ferita dalla creatura può causargli una reazione eccessiva che evoca delle fiamme che fuoriescono dall'ano e l’effetto dura soltanto quarantotto ore. "

    Controllò che quello che aveva detto era giusto, anche se il suo sguardo celeste era preoccupato, aveva paura che la prima risposta non fosse corretta. Così si fermò un attimo a riflettere mentre leggeva bene la seconda domanda e cominciò a scrivere la risposta con le idee un po’ più chiare:

    “ Nel mondo non magico Il Gel di Aloe Vera ha moltissime funzioni come ad esempio è un’ottima cura contro le scottature e poi è anche un’applicazione che è usata anche sui capelli bagnati. Può essere anche utilizzata per fare la crema sia per viso, sia per il corpo e infine può essere anche un ottimo rimedio per scacciare via gli insetti. “

    Anche se non era perfetta come spiegazione. Comunque però aveva detto sua. Gli mancava da fare soltanto l’ ultima, così alzò la mano un attimo e poi cominciò a riflettere a come poteva rispondere cercando di essere più chiaro possibile così provò ad andare un po’ a intuito:

    “ Il Pus di Bubotubero è un acido che ha un sgradevole odore sa di benzina e si trova nella Foresta Eterea o in altri posti e poi se l’ acido si diluisce in acqua può curare sia le ferite sia lo stomaco ed è anche molto utile come rimedio contro chi ha l’ acne giovanile. “

    Aveva completato le tre domande sperando che le risposte alla professoressa le sarebbero piaciute, anche se non era stato esauriente come la sua compagna Elisabetta, la ragazza Dioptase, ma si era impegnato così Benjamin attese che la lezione di Pozioni proseguisse.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Risponde alla professoressa O Neil al complimento che le aveva fatto sull' arredamento e accetta l' invito di raggiungerla dopo la lezione, poi ascolta la spiegazione prima e fa una domanda infine risponde alle domande della professoressa seduto al banco C10
     
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    Ciarán Hinds

    "Gold is the new black."
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    « If you worship gold, avarice is your religion. »
    [Scheda][Statistiche]

    L'enorme mano andò a stringere la matita e una serie di scatti annotarono le varie risposte della docente. Il mezzo-gigante la seguì con lo sguardo tra una domanda e l'altra e poi nella stanza calarono le tenebre.
    Un calore gli circondò le tempie mentre Airwen parlava di fegato di drago. Sentì una voce tra pelle e anima "Si, deve essere stato il fegato di drago a causare la combustione". Ritornò coi piedi per terra in una questione di secondi riprendendo a respirare a fatica.
    Fu la presenza di Elisabeth a tranquillizzarlo. Riprese ad ascoltare la lezione con calma, chiedendosi il perché di quel ricordo ma non seppe darsi risposta. Forse per questo motivo decise di offrire una sua personale spiegazione a Aibileen, una ragazza con cui aveva condiviso una scampagnata mortale in stile Ensor. Sempre che la docente glielo avesse permesso.
    «Ho sentito parlare di un incanto. Prende il nome di Recido e trasforma la punta di una bacchetta in un bisturi» Un sorriso gli contornò il volto «Permette di tagliare superfici senza causare il minimo dolore. Ma ciò che è tagliato con questo incanto non può ricrescere» E per nessun motivo bisognava tagliare un filo del corrente tramite Recido. Sul serio, ragazzi, non provateci a casa.
    «Confermo ciò che hanno detto tanti altri» Il dito indicò il lobo destro riferendosi chiaramente alla peluria improvvisa. «Ma c'è da fare un'altra specificazione, basata però su una mia teoria» La mano ruotò andando a indicare gli ingredienti magici offerti dalla docente. «In quanto creature magiche riescono a subire maggiormente l'influenza dell'ambiente che li circonda. Quindi mangiare i loro tentacoli potrebbe provocare altri effetti non previsti, sopratutto se si eccede con le dosi. Ho sentito parlare gli anziani del villaggio di gente uscita di senno per aver mangiato carne di snaso cresciuto in luoghi maledetti». I vecchi che chiamavano Denrise ancora con il suo vecchio nome erano persone che ne sapevano di storie. Molte erano false, ma questa aveva tutte le pretese per essere veritiera.
    «E mi riallaccio a questo discorso per rispondere anche alla terza domanda» Il pollice indicò qualche compagno alle sue spalle. «Hanno ragione a parlare di acidità come qualità utile alle pozioni guaritive, ma credo sia anche interessante spiegare il perché si usi il pus di bubotubero e non altri materiali babbani o magici» Indice e medio formarono una "V". «Primo, in quanto pianta magica il bubotubero è più propenso ad assorbire le influenze del luogo in cui cresce. Coltivare un bubotubero a pochi passi dal Dito di Freya» Iconico luogo della Foresta Eterea «Lo renderebbe certamente più propenso a sviluppare capacità curative contro gli incanti profani o che prevedono la corruzione della natura». Il medio si abbassò «E trattandosi di un qualcosa simile ai brufoli, immagino che siano destinati a scoppiare da un momento all'altro. Meglio usarlo spesso che sprecarlo» Aveva sentito dire dai druidi del villaggio quanto quella sostanza fosse preziosa.
    «Per l'aloe vera non ne so molto. Ma ho conosciuto» In modo molto approfondito «Delle ragazze di Denrise che la usano per curare i propri capelli» Il capo ruotò e lo sguardo andò ad analizzare la chioma della mezza-veela «La usa anche lei, vero?». Dopo aver atteso una eventuale risposta, il ragazzo avrebbe aggiunto anche un «E aiuta a prevenire infezioni. È ottima contro i batteri» Non aggiunse altro perché molti altri studenti si erano soffermati sulle proprietà di quella pianta e fare altrimenti avrebbe rischiato di appesantire la risposta. Certo per un vichingo l'igiene era importante: morire per un'infezione era la peggiore delle morti. I denrisiani non muoiono in una camera da letto, ma in un fottuto campo di battaglia tra schiantesimi, kraken o draghi.

    «Parlato»
    "Parlato"
    Narrato

    Interagisce con Airwen, commentando le tre domande, e propone una sua risposta al quesito di Aib.
    Aibileen Beatrix

    Prende posto in Aibileen

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    Ain't No Rest For The Wicked @ Cage The Elephant - @ CTF
     
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    Addison Dannel
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    La sedicenne si mise a sedere nel posto libero (D15), dopo aver cambiato posto essendo quello che aveva puntato già occupato. Posò la roba che velocemente aveva raccolto tra le braccia su tavolo libero davanti a lei. Notò con rammarico che la boccetta d'inchiostro nero si era riversata sulle pergamene ed anche sulla manica destra della camicia candida.
    Sbuffò quasi irritata, mentre prendeva nella mano sinistra la penna d'oca e la intingeva nel calamaio ormai mezzo vuoto.
    Cominciò a prendere appunti alzando gli occhi di tanto in tanto verso l'insegnante e alla prima domanda alzò la mano destra, quasi saltando sulla sedia, con il solo risultato di macchiare ulteriormente con l'inchiostro la pergamena che le stava davanti.
    Lo sguardo si fece quasi rammaricato alla vista del disastro che le stava di fronte agli occhi.

    Prima il posto occupato, poi l'inchiostro adesso la penna che perde...poi? Spero che non ci siano altre brutte sorprese...

    L'aloe vera è utilizzata molto nel mondo no-mag ed ha parecchie applicazioni utili per esempio: aiuta a combattere l'acne, le occhiaie, le punture d'insetto, gli arrossamenti e le bruciature dovute al sole ed è utilizzata molto spesso per crema per il corpo ed il viso...

    Si rimise a sedere, con le guance in fiamme, dopo aver osservato la reazione dei suoi compagni di classe.
    Alla seconda domanda, passò la piuma della penna d'oca sulle labbra un paio di volte, da destra verso sinistra, chiudendo gli occhi per un momento

    A cosa serviva il il Bubotubero? Il pus di Bubotubero, cerca di ricordare Addison...almeno una cosa utile... che cosa diceva la tua professoressa di Erbologia?...mhhh dannazione... pensa! AH! TROVATO!

    Alzò la mano destra in maniera un po' titubante stavolta e disse con tono titubante e non proprio sicuro di sé, anzi aveva decisamente un tono interrogativo e la voce non era così alta come la prima volta.

    Se diluito il pus di Bubotubero può essere un ottimo rimedio per l'acne?



    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda Stat.
    RevelioGDR


    Addison si sposta dal posto che aveva puntato e si sistema nel posto D15, risponde poi alle domande della professoressa e prende appunti
     
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    Dioptase
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    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Prima che la lezione iniziasse a tutti gli effetti, Howard aveva ben preparato la propria postazione così da poter prendere appunti in maniera agevole, e come suo solito avrebbe sfruttato la prima parte della lezione specialmente per arricchirsi a livello di conoscenze, che sperava avrebbe saputo applicare nella parte successiva. La mano fu passata nel ciuffo biondo come al solito, a mo’ di tic, mentre gli occhi viaggiarono per qualche istante sul volto di Ciaran, distogliendosi nel momento in cui sembrò che la lezione stesse effettivamente avendo inizio. La parte teorica si stava rivelando uno spunto interessantissimo per Howard, il quale aveva iniziato a trascrivere ogni singola informazione pronunciata dalla professoressa e dai propri compagni, prendendo degli appunti ordinati e precisi che sicuramente avrebbe potuto utilizzare per approfondire al meglio i suoi studi in merito a quei singoli ingredienti. Si passò una mano tra i capelli, mentre ascoltava i vari interventi di tutti, ed effettivamente fu battuto sul tempo nell’esprimere alcune risposte a quelle domande, ma dato che la sua curiosità non aveva limiti, decise di dare anche lui il suo contributo personale e porre anche una domanda di approfondimento alla docente, curioso di avere un responso che avrebbe potuto aggiungere ai suoi appunti. Alzata con educazione la mano, il ragazzo attese il permesso della professoressa prima di iniziare ad esporre con il solito tono di voce delicato e gentile, accompagnando il tutto con un sorriso lieve. “Professoressa, l’effetto collaterale è quello della crescita di questi strani peli viola, come i miei compagni hanno già precedentemente approfondito. Esiste però un rimedio contro questo effetto indesiderato? Un incantesimo per rimuoverli, una pozione che se ingerita può risolvere la situazione?” E, dopo aver esposto quella domanda che stuzzicava la sua curiosità, sottolineando quanto lui avesse effettivamente una predilezione nella cura delle altre persone, proseguì successivamente con le risposte alle altre domande mantenendosi sempre piuttosto dettagliato nelle spiegazioni, come era nella sua natura.
    “L’aloe vera ha sicuramente delle proprietà lenitive e cicatrizzanti per il nostro organismo, e difatti il mio medico mi ha prescritto delle creme che ne contenevano in quantità corrette per poter aiutare la mia pelle a sconfiggere l’acne e le sue cicatrici. Tuttavia, ricordo anche che in una clinica la usarono al termine di un’operazione sulla pelle del viso, e questo perché l’aloe ha anche proprietà rinfrescanti e protettive. Serve per ‘coccolare’ la pelle dopo che questa ha subito uno stress, rimpolpandola e rinvigorendola, ma soprattutto creando una pellicola protettiva contro le impurità e i batteri.” Si fermò per qualche istante, prima di procedere ad azzardare una risposta anche all’ultima domanda, cercando anche qui un dialogo con la docente per vedere se le sue supposizioni fossero esatte o meno. “Il pus di bubotubero penso che venga utilizzato per le sue proprietà acide, e penso ancora che i suoi impieghi trovino soprattutto maggior compimento nell’industria cosmetica e del benessere. Immagino che il pus di una pianta di bubotubero giovane possa essere diluito ed utilizzato in pozioni specifiche per effettuare una sorta di ‘peeling chimico’ del viso, una pratica utilizzata appunto per eliminare determinate cicatrici.” Si fermò per qualche istante, prima di proseguire con quanto aveva da esporre. “Ipotizzo anche che sia maggiormente utilizzato in pozioni che vengono applicate per contatto, anziché per ingestione, proprio per permettergli di espletare al meglio le proprie potenzialità e proprietà. Ne è un esempio l’essenza di Purvincolo stessa che, appunto, si utilizza applicandola sulle ferite direttamente. E’ un’osservazione giusta?” Chiese conferma, ma solo perché effettivamente non sapeva se fosse un ragionamento azzardato o se avesse un vero e proprio fondamento. L’umiltà era una delle caratteristiche principali che regnava in lui, ma durante quell’anno aveva imparato ad uscire maggiormente dalla zona di comfort, forse per tentare di esprimere al meglio le sue potenzialità.
    RevelioGDR


    Dopo aver preso appunti, Howard risponde alle domande proposte dalla professoressa basandosi sulle sue conoscenze pregresse, le esperienze passate, e pone anche delle domande personali in merito ai dubbi stuzzicati dalla sua personale curiosità.
     
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    La sua voglia di fare lezione, quel giorno, era ancora meno del solito, quasi che sfiorava gradi sotto lo zero che nemmeno si può immaginare. Poco prima che la lezione entrasse nel vivo, la mezza-veela si stiracchiò sulla sua sedia, distendendo le braccia in aria e sentendo la schiena schioccare appena, con un sospirone che potesse svegliarla, anche solo lontanamente. Gyll non era una di quelle ragazzine che si preoccupasse di arrivare a lezione impreparata, perché anche se avesse studiato, la sua preparazione non sarebbe mai stata abbastanza da arrivare a quella degli altri. Ma non ne soffriva minimamente, era come se si sentisse costretta a concludere quel percorso di studi, per poi essere finalmente libera di viaggiare e fare quello che più preferiva, era questo che la spingeva ancora a dare almeno il minimo tra i banchi di scuola. L’arrivo di Aidan lasciò che la scaldasse appena le guance, con quel bacio che ricambiò quasi al volo, ma poi quando Lynch le passò accanto commentando la sua poca prestanza in pozioni, la ragazzina la guardò sollevando un sopracciglio «Pensavo di far esplodere proprio tutta l’aula, mi aiuti?» – poi sbuffò appena, gonfiando le guanciotte, apprezzando l’intervento di Aidan che per fortuna era sempre pronto ad aiutarla in quelle lezioni cosi pressanti.
    Poggiò la guancia sul palmo della mano, braccio piegato a poggiarne il gomito sul banco e stava quasi addormentandosi nell’attesa dell’inizio, quando sentì Thomas arrivare ed occupare il posto che lei diligentemente aveva conservato per il concasato, salutandola aveva fatto sussultare la mezza, che si rese conto di quanto ci volesse poco per chiudere gli occhi e abbandonarsi ad un dolce sonnellino che avrebbe tanto desiderato. I suoi occhi da cerbiatto si voltarono verso il ragazzo, quindi, e il turchese cercò lo sguardo dell’altro con un sorriso smagliante «Oh, finalmente. Dovrai tenermi sveglia o rischierò di addormentarmi dentro il calderone oggi.» – mormorò appena, coprendo uno sbadiglio con la mano e stiracchiandosi di nuovo come un gatto al sole. Dopo un altro sospiro stanco e pigro, decise di rispondere alla domanda dell’opale al suo fianco «Ho voglia di fare tutto, tranne che stare seduta, tu?» – purtroppo però non erano lì per chiacchierare e la voce della docente glielo ricordò, proprio iniziando la lezione.
    La piccola cercò di seguire ogni spiegazione e provò ad appuntare mentalmente tutto quello che la docente diceva, scrivere non era sicuramente nelle sue corde e la sua memoria era abbastanza forte per ricordare maggior cose possibili, se solo la sua attenzione fosse stata allo stesso livello, probabilmente sarebbe stata una bravissima studentessa modello. Ma ehi, nessuno era perfetto, giusto?
    Gli ingredienti scritti sulla lavagna, sicuramente avrebbero aiutato la mezza-veela a ricordare cosa le servisse, temendo davvero che il suo calderone sarebbe scoppiato quel giorno. Però c’era una parte di quella lezione, così come delle altre, che non erano proprio delle sue preferite: le domande. Gyll sgranò gli occhi. E ora? Cosa doveva dire? Volse lo sguardo su ogni compagno che prendeva parola e quasi si sentiva mancare l’aria per quanto stessero parlando. Scivolò con il bacino sulla sedia, cercando di farsi più piccola possibile nascondendosi dietro la schiena di Aidan, che aveva davanti a sé. Accolse il sussurro di Thomas con una risata nascosta, poi avvicinò le labbra al suo orecchio «Secondo me no. Dovrebbero mettere delle maschere d’ossigeno in ogni aula.» – lei sicuramente non avrebbe mai avuto tutto quello che avevano gli altri da commentare, infatti rimase nel suo piccolo spazietto, cercando di attirare ben poco l’attenzione e provando anche a non perdere la concentrazione. Il celeste dei suoi occhi, poi, si spostò sul compagno di banco, notando il suo commento, fatto forse a voce un tantino meno discreta. Lo ascoltò, notando come anche lui fosse abbastanza preparato rispetto quella materia e quando tornò in silenzio non potè che allungarsi di nuovo verso di lui «Ah però! Sei preparato anche tu! Mi sa che verrò a cercarti per imparare qualcosina, prima dei M.A.G.O.» – quindi poggiò il mento sulle braccia che incrociò poco dopo sul banco, rimanendo in quella posizione anche quando Aidan si rivolse a lei. Con un dito gli spinse la spalla, in segno di dispetto, con un sorrisetto sul volto «Segreti da Black Opal» – ironizzò a bassissima voce, facendogli poi una smorfia condita da una linguaccia. Ah, com’era difficile stare al passo con tutti quei secchioncelli…
    Gyll McKenzy

    "
    Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male.
    "
    Black Opal, II anno

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    Interagisce con Aidan e Thomas cercando di non attirare troppo l'attenzione sul fatto che lei non fosse preparata su quelle domande T.T
     
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    2° Lezione Biennio__POZIONI
    Argomento lezione:
    Essenza di Purvincolo

    k5mWRWv

    Per prima cosa volle rispondere alle domande sui tentacoli di Purvincolo, iniziando da Elisabetta:
    << No, la professoressa ne aveva alcuni esemplari da mostrare a lezione e le ho chiesto i tentacoli che mi servivano per le nostre pozioni. Questo perchè è una creatura che si trova nelle coste britanniche, quindi vicino ad acqua salate dove trova i crostacei di cui si nutre, oltre ai piedi dei malcapitati che per sbaglio li pestano. - si rivolse poi ad Aibileen e a Benjamin - Per rispondere ad entrambi... Non bisogna esagerare nel "raccoglierli" poichè è pur sempre parte del Murtlap, bisogna scegliere quelli ancora giovani, al massimo adulti ma non i "cuccioli" dove i tentacoli non si sono ancora ben formati.
    Essendo poco vascolarizzati e privi di recettori, si procede prima addormentando la creatura, così non si sentirà minacciata e non tenterà di azzannarti, e poi con delicatezza, si procede con un taglio netto. Con un fazzolettino si tampona il poco sangue che perderà, veramente poche gocce, e con una incantesimo di cura si risveglierà che neanche si accorgerà che ha qualche appendice in meno.>>

    Era chiaro che la ragazza fosse preoccupata che non avessero fatto soffrire dei poveri roditori dal pessimo carattere, spiegandole come si ottenevano i tentacoli, si sarebbe sicuramente sentita rassicurata, così da poterli utilizzare nella pozione, senza il rimorso di aver ferito o addirittura ucciso un povero animaletto.
    Dopo aver ascoltato la risposta anche all'ultima domanda da lei posta alla classe, un sorriso le illuminò il volto.
    << Sono molto soddisfatta. Bene o male tutti avete risposto alle mie domande, chi più chi meno, in modo completo e mi sono piaciuti tutti i vostri ragionamenti sul perchè il pus di Purvincolo viene tanto utilizzato per le pozioni curative.>>
    Sì, era decisamente felice di così tanto interesse e curiosità, oltre alla partecipazione attiva nel voler rispondere e commentare le varie domande poste.
    Erano le classi così vive e piene di voglia d'imparare e di mettersi in gioco che le ricordavano perchè aveva deciso di diventare docente.
    << Brava Elisabetta per l'intuizione sulla capacità di questo acido nel legarsi con l'acqua diluendosi facilmente.
    Adamas hai una buona memoria, ti sei ricordato dell'utilizzo degli acidi nella medicina e probabilmente l'infermiere Mave avrà parlato dell'Acido Carbonico usato per regolare il pH del sangue, come stimolante respiratorio e, tramite il freddo, anche per la distruzione di tessuti anomali o malati...
    Sì, oltre ai suoi numerosi benefici utili per la pozione di cura da applicare sulle ferite che stiamo per creare, l'Aloe Vera aiuta a mitigare gli effetti dell'acido che se no creerebbe più danni di quanti ne guarirebbe.>>

    << Ahimè, Thomas vi ha appena raccontato l'aneddoto sul pus di Bubotubero che avevo in mente per quando avrei dovuto prelevare l'acido dalla pianta.
    Vi toccherà limitarvi a guardarmi e a schifarvi.>>

    Era chiaramente una battuta, infondo voleva metterli a loro agio durante la lezione, esser tesi e troppo preoccupati durante il momento pratico di quella materia, rischiava solo di portare guai durante esecuzione.
    Si girò verso Howard per dargli conferma sulle sue teorie:
    << Esatto, giuste entrambe le deduzioni.
    Il principale utilizzo dell'Aloe vera è esterno, quindi soprattutto per pozioni da applicare e non da ingerire, ma ciò non toglie che possa esser aggiunto anche in pozioni da bere.
    I babbani hanno numerose bevande dove è contenuto, proprio per i benefici che comporta anche al corpo "dall'interno": ha proprietà antibatteriche e antivirale contro alcuni batteri e virus, infatti è un immunostimolante, stimola il sistema immunitario soprattutto durante il cambio di stagione. E non dimentichiamoci delle proprietà antiossidanti e disintossicanti, ha vitamine importanti come la C ed è ricco di sali minerali, per questo la concimazione col fertilizzante naturale alle ortiche nominato prima.>>

    La risposta di Ciaran la lasciò un poco stupita, non si aspettava una considerazione così spirituale da parte di uno studente ancora così giovane, ma forse era per le sue origini Denrisiane, avevano un'innato legame per tradizioni e credenze.
    << Affascinante la tua teoria Signor Hinds, non mi aspettavo di sentire un ragionamento così' "mistico". Sicuramente ha il suo fondamento, soprattutto per una druida di Denrise come la sottoscritta.>> Quel ragazzo le era stato simpatico fin da subito, aveva un modo di pensare fuori dagli schemi, proprio come i suoi concittadini denrisiani... non che fosse un complimento a tutto tondo (riferito a Lord Jonathan), ma sicuramente permetteva di vedere un concetto sotto un aspetto diverso e che però poteva pienamente comprendere.
    << Ogni vostra affermazione sul perchè il pus di Bubotubero è tanto usato nelle pozioni di cura è stata ben pensata.
    Abbiamo la predisposizione al trattamento di ferite e problemi cutanei di Harry, la capacità di esser diluito facilmente in acqua e quindi si lega bene ad altri elementi pozionistici di Elisabetta, pulisce la ferita e fa da antibatterico come diceva Adamas, elimina influenze negative e magari magia nera con cui le ferite potrebbero esser state infettate... E come un po' tutti avete ricordato, è nato e parecchio utilizzato contro l'acne e impurità della pelle.
    Sapete, è quasi buffo pensare che questo pus lo otteniamo dai "brufoli del bubotubero" e serve a curare i "nostri brufoli">>


    << Ora che ho potuto ascoltare i vostri interventi e compiacermi delle vostre giuste risposte ed interessanti ragionamenti, possiamo iniziare la parte pratica della nostra lezione: la creazione della pozione.>>
    Airwen posse leggermente la bacchetta in direzione della lavagna, le cui scritte cambiarono veloce così da mostrare il procedimento.

    iNfbkH9


    CITAZIONE
    Nome: Essenza di Purvincolo
    Tipologia: Curativa
    E' una pozione che allieva i dolori causati da abrasioni, tagli e probabilmente aiuta anche la loro guarigione.
    L'ingrediente principale dell'Essenza sono i tentacoli in salamoia dei Murtlap.

    Ingredienti:
    4 Tentacoli di Purvincolo
    2 Sanguisughe
    Acqua distillata
    10 gr Gel di aloe vera
    5 gr Pus di Bubotubero

    Preparazione:
    1. Far bollire 750 ml d’acqua su fiamma media;
    2. Selezionare con attenzione i tentacoli di Purvincoli, che non siano troppo vecchi.
    N.B. Devono essere conservati in salamoia e tirati fuori solo quando devono essere aggiunti alla pozione.
    3. Tagliarli in parti uguali e aggiungerli alla pozione;
    4. Mescolare 4 volte in senso antiorario e aggiungere l’acqua distillata necessaria per arrivare ad 1L.
    5. Far bollire per circa 15 minuti;
    6. Aggiungere le sanguisughe nel calderone: aggiungere la prima e mescolare in senso orario per 5 minuti, poi aggiungere la seconda e ripetere;
    La pozione lentamente diventerà arancione e avrà un odore abbastanza gradevole.
    7. Aggiungere il Pus di Bubotubero e lasciar bollire per 7 minuti;
    8. Nella boccetta destinata alla conservazione della pozione, versare la salamoia (quella in cui sono stati conservati i Tentacoli di Purvincolo) fino a riempirne un 1/3 ;
    9. Aggiungere il gel d’Aloe al calderone e mescolare energicamente 6 volte in senso orario.
    10. Agitare la bacchetta per 3 volte in senso circolare;
    11. Quando la pozione avrà ottenuto un tenue colore giallino e sarà completamente limpida, versarla nella boccetta di destinazione;
    N.B. Chiudere attentamente il contenitore della pozione in modo che niente possa contaminarla.
    Prima dell’utilizzo, agitarla energicamente per far rimescolare salamoia e pozione.
    Aspetto: completamente limpida, ma con un tenue colore giallino.

    << Iniziamo aggiungendo 750 mL di acqua nel calderone per metterlo su fiamma media.>> prese la caraffa graduata e aprendo il rubinetto vi mise l'acqua, per poi versarla nel calderone posto sopra il proprio ripiano da lavoro così che tutti gli studenti potessero vederlo. Con la bacchetta vi accese sotto il fuoco, regolandolo a fiamma media, ma i ragazzi avevano il fuoco alla parete Sud con degli stecchi di legno pronti all'uso.
    Rapida raggiunse il barattolo contenente i tentacoli in salamoia e ne svitò il tappo, poi con delle grosse pinze ne afferrò 4 appoggiandoli in una vaschetta di acciaio che si era portata dietro.
    << Di questi ne prendiamo 4, ricordatevi che devono esser conservati in salamoia e tirati fuori solo quando vanno aggiunti alla pozioni, scegliete sempre con attenzione che siano ancora belli rosei e morbidi, quasi gommosi.
    Li taglierò in pezzi di circa 1.5 cm possibilmente tutti uguali e li aggiungerò subito nel calderone, dove l'acqua nel frattempo si sarà riscaldata per bene.>>

    Prese le appendici, tornò al proprio banco, e posizionato il tagliere in modo che l'intera classe vedesse bene (tagliere del miglior materiale che Hidestone potesse trovare per i proprio alunni, certo non badava alle spese!), con un coltello dalla lama bella affilata iniziò rapida a tagliare i tentacoli in parti uguali più piccole, di circa 1.5 cm, aggiungendole nel calderone di acqua calda come aveva detto.
    << Mescoliamo 4 volte in senso antiorario, senza correre, dovete esser sempre attenti a non mescolare mai con troppa energia a menochè non sia la pozione a richiederlo. - fece quanto detto per poi continuare - Ora si aggiunge acqua fino ad arrivare ad 1 litro. Ricordatevi che il vostro calderone ha delle tacche che indicano i quantitativi di pozione presenti al suo interno. - con la bacchetta, fece leviate in aria il calderone di Aibileen portandolo ad altezza testa e con la mano indicò la tacchetta interna al calderone, a cui si riferiva. - Questo è quella del litro.>>
    << Mentre la pozione bolle per 15 minuti, vi consiglio di usare qualcosa per tener d'occhio il tempo, come un orologio o un timer anche da cucina tipo quello che ho io che suona quando mancano 5 minuti, noi ci occupiamo di prelevare il pus dal Bubotubero e il gel dall'aloe vera.
    Quando sono previsti "momenti morti" come questi, portatevi avanti con la preparazione di quanti più ingredienti potete, così da non superare il tempo limite che porterebbe a cuocere troppo la pozione rovinandola.>>

    Veloce prese i guanti protettivi in pelle di drago e mise gli occhialini protettivi, afferrò il becher (tipo un bicchiere graduato in vetro) e con due lunghe pinze (simili a quelle per il barbecue) con delicatezza strizzò un po' dei bozzi presenti sul fusto del Bubotubero, stando ben attenta che il pus schizzasse e colasse dentro il piccolo contenitore in vetro.
    << Come avete visto, non è poi così difficile! E' proprio come schiacciare un brufolo di acidi corrosivi-urticanti. Ne dovete schiacciare fino ad averne 5 grammi.>> se voleva esser divertente, forse il suo umorismo da pozionista non era il massimo della comicità.
    << Lo lasciamo un attimo qui, lontano dalla fiamma del calderone. Ora passiamo all'altra pianta, decisamente meno pericolosa.>>
    Appoggiato il becher col pus puzzolente e giallognolo sul ripiano da lavoro, tolse i guanti e si spostò affianco all'enorme aloe vera appoggiato a terra.
    << Si prende una di queste grosse "foglie" e con un altro coltello affilato si taglia per tutta la lunghezza e in questo altro contenitore mettiamo il gel che otteniamo, ne pesiamo 10 grammi.>>
    << Ora ci occupiamo dell'ultimo ingrediente necessario.
    - con un barattolo di vetro in una mano, e nuove lunghe e sottili pinze nell'altra (diverse da quelle con cui aveva schiacciato i bozzi), si avvicinò al contenitore con dentro le sanguisughe - Di queste ne dobbiamo prendere 2, attenti ad infilare SOLO le pinze, questi esserini riuscirebbero ad attaccarsi al vostro dito prima ancora che li abbiate visti far lo scatto.>>
    Aveva appena preso il secondo "lombrico nero" che un suono si sentì all'improvviso, acuto e un poco fastidioso, ripetersi nell'aula, il trillo simile ad una sveglia: era il timer che aveva messo la professoressa.
    Con l'ultimo ingrediente appena "catturato", tornò vicino al calderone e appena l'oggettino risuonò per avvisare dello scadere dei 15 minuti, era già pronta a riprendere la pozione.
    << Per prima cosa aggiungiamo le 2 sanguisughe. Ne aggiungiamo una e mescoliamo in senso orario per 5 minuti, poi ci aggiungiamo anche la seconda e di nuovo mescoliamo per altri 5 minuti nello stesso verso.>>
    Lo fece e lentamente la pozione iniziò a cambiare colore diventando arancione, emanava un odore alquanto sgradevole.
    << Purtroppo non tutte le pozioni hanno un buon odore o semplicemente nessun odore. Questa puzza a metà del procedimento, poi smette per fortuna. Il colore vedrete che cambierà in un arancione mentre mescolerete.>>
    << Ora aggiungiamo il Pus di Bubotubero e lasciamo bollire 7 minuti. In questo breve arco di tempo, dobbiamo prendere la provetta o le, nel caso sia un quantitativo per più pozioni e ci dovrete versare la salamoia in cui erano conservati i tentacoli di Purvincolo fino a riempirne 1/3 .
    Andrete un po' ad occhio, se siete in dubbio su quanto sarebbe, chiedete al vostro compagno o chiamatemi direttamente. Vi ho preparato il contenitore dove andrà la vostra pozione sul vostro banco.>>

    Prese la propria boccetta e aiutandosi con un mestolino, per via dell'esagerate dimensioni e peso del barattolo con i tentacoli, vi versò la salamoia riempiendone 1/3.
    Ancora una volta suonò il timer e al 7° minuto aggiunse il gel di Aloe nel calderone.
    << Aggiunto il gel, questa volta, si deve mescolare energicamente per 6 volte in senso orario.>>
    << Per ultimo, prendete la bacchetta e muovetela sopra il calderone 3 volte in senso circolare.
    Se avete fatto un buon lavoro, come potete vedere, la pozione acquisirà un tenue colore giallo e sarà completamente limpida, pronta per esser versata nella boccetta dove abbiamo già messo la salamoia.
    Per queste pozioni che si utilizzano misure "ad occhio", consiglio contenitori regolari, niente robe dalle forme strane o vi sarà difficile dire se si è versato 1/3 e quanto dei restanti 2/3 di preparato.>>

    Soddisfatta mostrò la pozione giallina e limpida dentro il calderone sopra il ripiano da lavoro, riempì la propria boccetta e con attenzione la richiuse.
    << Chiudetela bene, in modo che non venga contaminata e prima dell'uso la dovete agitare perchè restando ferma, salamoia e pozione tenderanno a separarsi avendo differenti densità.>>
    Fece un profondo respiro, per poi guardare i suoi studenti con un gran sorriso, e nascondendo con mastria la preoccupazione del momento giunto, disse incoraggiante:
    << Avete il procedimento e la lista degli ingredienti. Adesso sta voi creare l'essenza di Purvincolo.
    Se vi serve aiuto e un qualche dubbio, chiamatemi e io arriverò al vostro banco. Meglio porre una domanda in più piuttosto che una in meno e sbagliare!
    Infondo, sono qui apposta per insegnarvi la magica arte delle pozioni!>>

    Detto questo, fece in cenno agli alunni per far capire loro che dovevano iniziare.

    Docente: AIRWEN O'NEILL
    Descrizione AULA: QUI
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    COMPLIMENTI a tutti quelli che hanno partecipato alla parte teorica rispondendo alle domande da me poste! Sono stata molto felice, avete mostrato attenzione e interesse nel partecipare attivamente alla lezione.
    Ora inizia la Parte Pratica della lezione, se avete dubbi o domande, scrivetemi pure su Telegram o un MP appena leggo vi rispondo!

    Come libro di testo, considerate "Mille Pozioni per Mille Utilizzi", ma potete trovare la pozione anche nel "Compendio delle Pozioni" da me scritto e modificato per esser unico e personalizzato apposta per questo forum.
    Trovate la

    N. POSTI BANCO assegnati:

    CIARAN A1
    ELISABETH A2
    AIBILEEN A3
    HOWARD A4

    HARRY B6
    AIDAN B7
    ELISABETTA B8

    BENJAMIN C10
    GYLL C11
    THOMAS C12

    ADAMAS D16
    ADDISON D15

    Vi chiedo un mini-riassunto, anche schematico, sotto spoiler o nel role code, ma ben distinto dal testo ONGdr, così da aiutarmi quando andrò a scrivere la mia risposta inserendo tutti.

    CRITERI di VALUTAZIONE
    - Impegno nella stesura dei post
    - Partecipazione con domande e interventi nella Parte Teorica
    - Descrizione della lavorazione degli ingredienti ed esecuzione della pozione nella Parte Pratica
    - Se mancano o sono stati sbagliati del passaggi nella preparazione
    - Utilizzo di tecniche e oggetti per favorire la creazione della pozione
    - Coinvolgimento durante la lezione

    Punti massimi assegnabili: 20 Tot.
    RANGE di Punti assegnati nelle 3 parti della lezione:
    0-3: Entrata
    0-5: Parte TEORICA
    0-12: Parte PRATICA = 0-3 Scarso | 4-6 Accettabile | 7-9 Buono | 10-12 Perfetto

    Premio: 1 fiala monouso della pozione creata

    SCADENZA: 23 / 04 ore 23:59

     
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    Black Opal
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    Harry Wood
    Black Opal | 16 anni


    Le sue parole sembrarono essere state corrette per quello che disse in merito la professoressa, si segnò sempre sul suo foglio di appunti ciò che poteva essere utile, era una sua caratteristica che faceva da sempre. Vide la pozione che avrebbero dovuto preparare sulla lavagna e si segnò anche ogni aggiunta della docente, era fondamentale per far si che venisse bene. Voleva far bene a quella materia e l'attenzione doveva essere massima per far si che tutto andasse per il meglio. Iniziò a prendere ciò che gli serviva per la stessa pozione poi si mise all'opera. Mise subito 750 ml di acqua sul calderone, poi alzò la fiamma a un livello medio. Prese dei tentacoli in salamoia, quattro precisamente, gli scelse così come gli era stato detto tra quelli più rosei nel colore, morbidi e quasi gommosi. Poi con un coltello in argento taglio i tentacoli in dei pezzi di circa 1 cm e mezzo, tutti il più possibile della stessa misura e li aggiunse subito al calderone. Mescolò poi il tutto per quattro volte in senso antiorario tenendo sempre la stessa velocità ma senza voler correre troppo. A quel punto mise altri 250 ml di acqua nel misurino e poi lo aggiunse a calderone. Prese il tempo dal suo orologio, e passati dieci minuti iniziò a mettersi i guanti protettivi in pelle di drago e gli occhiali di protezione per prendere il pus di Bubotubero e il gel dell'Aloe Vera. Con le pinze in dotazione fece un movimento molto attento per strizzare al meglio uno dei bozzi presenti sul bubotubero facendo cadere il pus nel bicchiere graduato, arrivò fino ad averne un totale di circa 5 grammi. Poi posato il contenitore passò al gel di Aloe Vera. Tolti i guanti prese una delle foglie della pianta e tagliò la stessa per tutta la sua lunghezza facendone uscire il gel all'interno, fece cadere il gel sempre in un bicchiere graduato per arrivare fino a un totale di dieci grammi. Passò quindi anche al momento di occuparsi delle sanguisughe, ne prese due con un paio di pinze mai usate, stette molto attento a non mettere la mano all'interno del barattolo così come era stato consigliato. Il suo orologio disse che ormai erano passati i quindici minuti. Mise subito all' interno del calderone le due sanguisughe, prima una e mescolò in senso oraio per cinque minuti, poi la seconda e mescolò altri cinque minuti sempre in senso orario. Il colore della stessa iniziò a cambiare verso l'arancione o qualcosa del genere. L'odore che emanava il calderone era terribile. Mise anche il pus di bubotubero, e controllò che passassero sette minuti sul suo orologio. Nel frattempo prese le provette e ci mise all'interno la salamoia dove aveva preso i tentacoli di purvincolo. Ne riempi tre fino ad un terzo di ognuna. Dopo sette minuti mise anche il gel di Aloe Vera nel calderone. A quel punto mise una grande energia per mescolare la pozione per ben sei volte in senso orario. Infine mosse la bacchetta magica sul calderone per tre volte andando a formare dei cerchi. Notò un buon colore giallo così come era stato predetto dalla docente.

    Dovrebbe andare bene a quanto vedo.

    Poi proseguì e iniziò a mettere la pozione nei contenitori dove aveva messo precedentemente la salamoia, riempì i restanti due terzi rimanenti. Poi chiuse quei contenitori graduati. Guardò nuovamente il colore al loro interno. Era un giallo più attenuato. Si assicurò che fossero chiuse bene per evitare problematiche. Poi iniziò nel frattempo a dare una pulita al bancone dove aveva appena lavorato.

    Spero di aver fatto un buon lavoro.

    Il giudizio finale non spettava a lui, ma alla docente.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR


    Harry tenta di fare la pozione passo dopo passo.
     
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  13. T.J.C.
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    Il moro individuò in fretta l'espressione di Aibileen e la ricambiò con un sorriso e un occhiolino: doveva averle parlato della propria passione per le pozioni il pomeriggio che avevano trascorso alle grotte e nonostante tutto la ragazza sembrò sorpresa di quel suo intervento. Goditelo, avrebbe pensato, nella convinzione che cose del genere potessero accadere unicamente durante gli incontri di quella materia e di poche altre.
    Quando Gyll gli si avvicinò sussurrando qualcosa, lui sorrise a propria volta senza però staccare gli occhi dall'insegnante: era meglio evitare di essere ripresi.
    «Ho voglia di fare tutto, meno che di stare ad ascoltare. Potremmo saltare le prossime ore, magari...»
    Le propose lì per lì mentre un ragazzo del suo anno -Aidan, per altro, e ancora una volta cercò lo sguardo di Aibileen mordendosi la guancia per non ridere- attirava le attenzioni della biondina che avevano in mezzo.
    A quel punto lui si rimise comodo, stravaccato sulla sedia mentre le iridi seguivano la turnazione di chi rispondeva all'insegnante. Fu nuovamente la voce di Gyll a distrarlo e, nel voltare il capo verso di lei, le rivolse un occhiolino con espressione divertita.
    «Pozioni è la mia materia, dolcezza.»
    Sussurrò prima di avvicinarsi ancora una volta a lei: se non si faceva problemi l'opalina a parlare con lui in quel modo davanti al corteggiatore -o peggio, fidanzato- chi era lui per opporsi?
    «Ora che ci penso, se ti dessi ripetizioni poi dovresti pensare a un modo per ripagarmi.»
    E, se non ricordava male, la biondina aveva già qualcosa da farsi perdonare. Avrebbe volentieri allungato una mano sotto il banco per sfiorarle la gamba, ma la distanza tra i tavoli non lo rendeva possibile.
    Peccato.
    Nel sentir dire alla docente che le aveva rubato la scena, Thomas si strinse tra le spalle rivolgendole un sorriso quasi ingenuo.
    «Scusi. Ah, professoressa, dopo la lezione potrei passare dal suo ufficio? Dovrei chiederle un paio di cose sul programma.»
    Dovette fare davvero fatica per non guardare Kjell, restando invece completamente serio di fronte allo sguardo dell'insegnante.
    Quando poi fu il momento di preparare la pozione, per Thomas non esisté più nulla e anzi iniziò a mettersi subito a lavoro.
    Mise a bollire l'acqua prima del tempo e la lasciò lì a scaldare mentre selezionava con cura i tentacoli, recuperando quelli la cui pelle sembrava essere particolarmente tesa. Li tagliuzzò stando bene attento a mantenere lo stesso diametro e, quando fu soddisfatto, eliminando quelli che non rispecchiavano la meticolosità con cui solitamente preparava le pozioni, li aggiunse all'acqua. Mescolò 4 volte in senso antiorario e e aggiunse i 250 millilitri di acqua necessari, lasciando poi a bollire per un quarto d'ora.
    Sollevò lo sguardo verso i compagni, quasi annoiato da un simile preparato che a Hogwarts aveva fatto almeno un paio di volte. D'altro canto non avrebbe neppure dovuto sforzarsi più di tanto.
    Recuperò con calma le sanguisughe, aggiungendole al preparato una alla volta e mescolando tra le due dosi. A quel punto fu il momento del pus di Bubotubero e nel versarlo l'opale fece bene attenzione a non toccarlo con le dita e a non inalarne l'odore. Poi si rivolse a Gyll.
    «Vuoi una mano? Posso offrirti sette minuti in paradiso.»
    Le disse con un sorriso impertinente, riferendosi al tempo necessario per far bollire il tutto.
    Se l'altra non avesse avuto bisogno di aiuto, avrebbe riempito la fiala per un terzo del suo contenuto con la salamoia prima lasciata da parte e in cui galleggiavano i tentacoli più vecchi. Al calderone avrebbe poi aggiunto il gel e mescolato sei volte in senso orario.
    Infine recuperò la bacchetta agitandola tre volte sul calderone.
    Avrebbe atteso il parere dell'insegnante prima di sigillarla nella boccetta, non potendo però fare a meno di avanzare un'osservazione.
    «Ho sentito dire che la pozione ha un effetto maggiormente benefico se al posto del gel si usano le foglie dell'aloe... è vero? Così come le tremoline al posto delle sanguisughe.»
    Thomas J.
    Carter

    I REBEL; THEREFORE I EXIST.

    Black Opal - I anno

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    Ametrin
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    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 16 anni


    Fortunatamente, Aibileen arrivò dopo il momento di attrito tra Elisabeth Lynch, Aidan Hargraves e Gyll Mckenzie, altrimenti, avrebbe certamente cercato di difendere la coetanea dai capelli rossi, pur cercando di trovare delle attenuanti alla compagna Opale più grande, ma avrebbe anche rifilato un fintissimo pizzicotto all'amico Dioptase sul braccio, perché no, certe minacce non si facevano neanche per scherzo! Non assistette, però, a nulla di tutto ciò, ed anzi, quando arrivò, si ritrovò davanti semplicemente una Gyll Mckenzie talmente sulle nuvole da non sentire il suo saluto (non che Aibileen, quando era intimidita, riuscisse ad avere la voce più alta dell'universo, eh)! Non vedendo perché avrebbe dovuto insistere (avevano una giornata intera di lezioni insieme per salutarsi, d'altronde, e avevano avuto l'occasione di parlarsi molto, fino a quel momento! Per quanto, a pelle, le ispirasse una sincera e genuina simpatia), si limitò a sorridere ad Aidan Hargraves che, invece, l'aveva sentita e le aveva risposto.

    << Pozioni è una materia che adoro, lo sai! >>

    Gli disse, facendogli un occhiolino, ma decidendo, almeno per il momento, di non raccontare dell'SMS che l'aveva tanto impensierita quella mattina. E se esitava a parlarne persino con lui, non era roba da poco! Ma le sue elucubrazioni mentali vennero prontamente stroncate dall'effettivo inizio della lezione di Pozioni, Grazie a Merlino.
    Agl'interventi di Elisabetta Law, che aveva trovato particolarmente sorprendenti, dedicò alla coetanea Dioptase un veloce pollice alzato ed un sorriso, ripromettendosi di chiederle di studiare insieme per continuare a migliorare in quella materia che, sin dai tempi di Hogwarts, tanto adorava.
    Al commento che la giovane studentessa appartenente al gruppo dei giallo-viola fece sottovoce ed al volo ad Aidan Hargraves sul lato decisamente Ametrin dei Purvincoli, l'amico le rispose facendo l'adulatore ruffiano (come suo solito), e parlandole di film babbani spericolati.
    La sedicenne, allora, si rivoltò verso il tavolo che si trovava dietro di lei, ossia quello dove si era seduto il coetaneo Dioptase e, sempre a bassavoce e sorridendogli, replicò con un:

    << Uno di quei film, potremmo vederlo insieme! Anche con Gyll, se le va >>

    Non tardò a tornare a sedersi bella composta, seguendo con il maggior livello di attenzione che le riusciva la lezione della loro docente dai capelli rossi.
    Non interpretò il modo di parlare di Gyll Mckenzie e di Thomas Carter in maniera anche solo lontanamente maliziosa, ragion per cui, non ebbe reazioni particolari al loro chiacchierare, per quel che riguardava un'eventuale reazione da fidanzato geloso dell'amico Aidan Hargraves.
    Anzi, quando la docente di Pozioni rispose alla domanda che aveva posto, prese appunti con grande e meticolosa attenzione, salvo poi dedicare un sorriso alla suddetta, decisamente e visibilmente rincuorata.

    << G.. Grazie mille, Professoressa O'Neill! >>

    Poi, la parte teorica della lezione proseguì, fino ad arrivare a quella pratica, durante la quale, si augurava, si sarebbe svegliata ancora di più, distraendosi in maniera più decisa, almeno fino alla fine della preparazione della pozione, dal richiamo dei propri pensieri.
    Osservò, per rinfrescarsi al meglio la memoria, come la docente procedeva per preparare l'Essenza di Purvincolo, sobbalzando dalla sorpresa quando, per mostrare le tacche presenti sui calderoni, fece levitare magicamente in aria il suo!
    Quando, poco dopo, la Professoressa O'Neill fece comprendere loro che era giunto il momento di mettersi in gioco, Aibileen versò i 750 ml d'acqua richiesti nel proprio calderone. Quando arrivò il momento di andare a prendere gli stecchi di legno per accendere il fuoco, ad Aibileen tremarono le mani per un attimo. Era ovviamente abituata, ormai, a tale procedimento, ma aveva una certa paura del fuoco (quando non si trattava di osservarlo, a debita distanza, scoppiettare nel camino) e quindi, ogni volta che si trattava di passare per quella tappa di preparazione di una pozione, sentiva l'ansia assalirla!
    Attese che il tremore alle mani le passasse del tutto, poi, afferrò uno stecco di legno, andando ad adagiarlo sotto il suo calderone. Dopo aver regolato la fiamma in modo che fosse a livello medio, tirò un sospiro di sollievo.

    “Come facciano gli altri a non avere paura che gli esploda anche solo un briciolo di fiamma in piena faccia, quando pronunciano l'incantesimo “Incendio”, devo ancora capirlo!”

    Pensò mentre, finalmente, poteva dedicarsi alle fasi di quel compito a lei più congeniali. Dopo aver afferrato il barattolo dove si trovavano i tentacoli di Purvincolo in salamoia, lo aprì per poi, con le pinze apposite, afferrarne 4. Li posò sul magnifico tagliere a loro disposizione, tagliandoli con espressione concentrata, cercando di fare in modo di ridurli alle stesse dimensioni di quelli che la Professoressa O'Neill aveva gettato, nella dimostrazione di poco prima, nel suo calderone. Più rilassata, mescolò, con delicatezza, quattro volte il preparato in senso antiorario. Poi, piano, piano, aggiunse dell'altra acqua al suo preparato, fino a farlo arrivare alla tacca del calderone corrispondente ad 1 litro.
    S'infilò con cura gli occhialini protettivi, per poi passare ai guanti in pelle di drago, guardò sbrigativamente l'ora sul magifonino che prima era nella sua borsa e che, per controllare il tempo che passava, posò sul tavolo, attivando la sveglia e programmandola per suonare dopo 15 minuti, a partire da quel momento. Poi prese il becher e, con le due lunghe pinze che si trovavano lì apposta, nonché con una lentezza quasi da bradipo ubriaco, strizzò delicatamente qualche bozzo del fusto del Bubotubero, concentrandosi al massimo per dirigere lo schizzo di pus (… non era il massimo della vita, schiacciare gli pseudo-brufoli di una pianta, quello era certo, ma le capacità curative dell'Essenza di Purvincolo erano decisamente più importanti di tale piccolo, frivolo dettaglio! Senza contare che, con il cugino tredicenne, ne aveva viste decisamente di peggiori) dentro il contenitore di vetro afferrato poc'anzi.
    Adagiando il suddetto, una volta riempito, sul banco, si levò i guanti ed afferrò l'affilatissimo coltello che le sarebbe servito per tagliare una delle grosse “protuberanza” dell'aloe vera dall'alto verso il basso, concentrandosi quanto le riuscì per far finire il gel della suddetta pianta in un contenitore ancora vuoto, fermandosi e pesando il suddetto un paio di volte, prima d'interrompere il procedimento con un sorriso soddisfatto: se i suoi occhi non la stavano ingannando, era proprio arrivata ai 10 grammi che le servivano!
    Infine, dopo aver buttato una veloce occhiata all'ora del suo magifonino, andò a svitare, con cautela (… non che le sanguisughe fossero brutte, per carità: semplicemente, preferiva evitare il più possibile eventuali attacchi a sorpresa da parte loro!), il contenitore dove si trovavano, appunto, le sanguisughe, infilandovi esclusivamente le pinze che stava usando (alle sue dita ci teneva particolarmente, ed alle sue mani in generale: senza, non si disegnava, né volava, né tanto meno preparava pozioni molto bene, da quel che aveva sentito dire!) per acciuffarne due, una alla volta.
    Fortunatamente, dopo poco, la sveglia del suo magifonino si mise a suonare, e la ragazza, prontamente, la spense, prima di lasciar cadere la prima sanguisuga nel calderone, e cominciare a mescolare in senso orario per 5 minuti, per poi attuare lo stesso procedimento con la seconda.

    “... Certo che non deve trattarsi proprio di una piacevolissima esperienza, per le sanguisughe...”

    … E meno male che si tratta di una pozione curativa, e non di un'acqua di colonia!

    “Che buon profumino...”

    Pensò, ironica. Senza più badare a tale dettaglio, versò il Pus di Bubotubero nel suo preparato, lasciando poi bollire il tutto in santa pace per 7 minuti. Riattivò e riprogrammò la sveglia del suo magitelefonino per, subito dopo, occuparsi della salamoia che si trovava all'interno del barattolo che, prima, ospitava i tentacoli di Purvincolo che aveva messo nel suo calderone all'inizio della preparazione della pozione. La fece infatti finire nella sua provetta e, aiutandosi con un mestolino, fece attenzione a non riempire il contenitore più di 1/3, basandosi sulla quantità che aveva visto presente in quella della docente, durante la dimostrazione pratica e visiva di quest'ultima. Questa volta, al sentire la sua sveglia suonare all'improvviso, sobbalzò appena, facendo finire qualche goccia di salamoia sulla sua divisa.
    Sbuffando ed alzando gl'occhi al cielo, aggiunse sbrigativamente il gel al suo tentativo di Essenza di Purvincolo, per poi mescolare il tutto con forza per 6 volte, rigorosamente in senso orario. Infine, afferrò la propria bacchetta e, con essa, tracciò tre cerchi sopra il suo calderone. Come ultima sequenza di gesti, versò il risultato liquido di quel compito nella provetta dove aveva messo poc'anzi la salamoia, per poi sforzarsi di richiuderla il più ermeticamente possibile. Sperando di aver preparato quella pozione come si deve, nonostante fosse da un bel po' di tempo che non si cimentava nella preparazione della stessa, si accinse a far tornare il suo tavolo lindo e pulito, esattamente come lo aveva trovato al suo arrivo in aula.


    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    SPOILER (click to view)
    Interagisce brevemente con Aidan Hargraves, ringrazia la Professoressa O'Neill per la rassicurante risposta alla sua domanda, alza il pollice ad Elisabetta Law per i suoi interventi, e poi cerca di preparare una buona Essenza di Purvincolo.
     
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    “Che cosa vuol dire 'segreti da black opal'?” chiese lui alzando un sopracciglio. Che cosa non gli voleva dire Gyll?
    Era sicuro che glielo avrebbe chiesto finita quella lezione perché, per il momento, doveva concentrarsi sulla pozione da fare.
    Poco dopo fu la sua amica Aibileen a rivolgersi a lui. Le fece un sorriso dopo che le disse quelle parole e le rispose “Un ripassino di pozioni non mi farebbe male.” sempre in un sussurro, cercando di non disturbare.
    Sempre quella ragazza commentò la sua battuta proponendo la visione di uno dei film che aveva citato. Aidan, sempre in sottovoce rispose “Ti piacciono i film sulle auto truccate e le corse clandestine? Non ti credevo così ribelle...” Fece un sorrisetto e poi continuò “Comunque, possiamo vedercelo quando vorrai. Non so se a Gyll piacerebbe, però”.
    E detto ciò finì la sua conversazione piuttosto infastidito, però, dai mormorii che sentiva nella zona di Gyll e Thomas. 'Vuole rubarmi la ragazza quello?' sbuffò ma decise di continuare a seguire la lezione, senza dar troppo peso a quelle cose. A lezione lui non amava molto chiacchierare.
    Era arrivato il momento della creazione della pozione, quindi Aidan osservò ciò che faceva la professoressa senza dire una parola. Appena la professoressa finì la sua pozione e quindi fece loro cenno di potere iniziare.
    “Ok...ottimo. Si comincia” Mormorò, iniziando a versare 750ml di acqua nel suo calderone, facendo molta attenzione che l'acqua non superi la tacchetta che indicava il peso che serviva. Quindi si alzò, andando a recuperare gli stecchi per il fuoco. Osservò incuriosito quello che faceva Aibileen e lui la imitò, agitando uno di quegli stecchi e mettendolo sotto il suo calderone. Lo regolò a media fiamma, come era scritto alla lavagna.
    Andò nuovamente a leggere alla lavagna e a quel punto capì che doveva prendere i tentacoli di purvincolo.
    Prese il barattolo dove erano conservati i tentacoli e ne prese quattro, che poggiò poco dopo sul tagliere. “okay...ora tagliamoli....in parti uguali. Ma che succederebbe se, per caso li tagliassi a 1,6cm?” Fu una domanda a cui non aveva la minima intenzione di trovare una risposta, quindi cercò di essere più preciso possibile. Finito di tagliare, aggiunse quei tentacoletti dentro il calderone. Successivamente mescolò l'acqua e i tentacoli in senso antiorario per quattro volte. “Con calma e senza fretta...” mormorava intanto, concentratissimo, senza dare ascolto a nessuno dei compagni.
    Fatto ciò, prese l'acqua distillata, non senza gettare un'occhiata al procedimento, e ne gettò quanto ne bastava per farla arrivare ad un litro esatto.
    Prese il cellulare che teneva in tasca e avviò velocemente il timer, programmandolo per quindici minuti.
    Ora arrivava il momento più difficile, per il dioptase: Prendere il pus di bubotubero. Allora prese i guanti di pelle di drago, li indossò, indossò anche gli occhialini di protezione, si armò di pinze e e becher e cominciò con l'operazione 'schiaccia-brufoli'. Non senza una piccola smorfia schifata, cominciò a strizzare alcuni di quei bozzi, più delicatamente possibile “Merda che schifo...non schiaccio nemmeno i miei, per quanto mi fanno schifo...”.
    Raggiunta la quantità necessaria, Aidan osservò il timer e vide che aveva ancora tempo. Posò il becher con il pus sul banco, tolse i guanti e gli occhialini, prese un altro becher vuoto, un coltello e raggiunse la pianta di Aloe. Fece come aveva spiegato la professoressa e raccolse anche quel liquido, nella corretta quantità necessaria.
    “Ora...le sanguisughe”. Dopo aver posato tutto sul banco e gettando un'altra occhiata al timer, andò a recuperare le due sanguisughe. Anche in questa situazione, il dioptase prese delle pinze e contenitore e, prestando molta attenzione, ne catturò due. Velocemente raggiunse il suo calderone e osservò il timer. Con sua grande fortuna non era ancora scattato.
    Attese che il timer suonasse, lo disattivò velocemente, per non creare disturbo e aggiunse la prima sanguisuga dentro il calderone. Prese il mestolo e cominciò a mescolare in senso orario per cinque minuti. Di tanto in tanto posava lo sguardo sull'orario del cellulare, per essere preciso. Arrivato a cinque minuti, aggiunse anche l'altro e fece anche qui lo stesso procedimento di prima.
    Come aveva spiegato la professoressa, la pozione era diventata di colore arancione e emanava una puzza terribile. “Scoreggia di gruppo?” mormorò, con un sorrisetto divertito.
    Aggiunse infine il pus di bubotubero e avviò un altro timer, stavolta di sette minuti.
    “Ottimo...ora la provetta...” prese il contenitore e lo mise di fronte a se, sul banco. “e la salamoia...” Prese poi il barattolo dove erano conservati i tentacoletti e riempì di un terzo la provetta con il liquido che si trovava lì dentro.
    Attese che il timer suonasse allo scoccare dei sette minuti e quindi aggiunse il liquido dell'aloe. Mescolò energicamente per sei volte in senso orario, poi prese la bacchetta e la agitò in modo circolare per 3 volte.
    Diede un'occhiata alla pozione, sperando che abbia fatto un buon lavoro e con un mestolino riempì il contenitore. Infine lo chiuse con attenzione, sempre come aveva fatto la professoressa. Solo a quel punto tornò ad osservare i compagni curioso di vedere se anche loro avevano finito. Però rimase in silenzio ed attese il giudizio della professoressa senza fare commenti.
    Aidan Hargraves

    "
    .Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei
    "

    Dioptase, 17 anni

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    Interagisce con Aibileen Beatrix e si mette a preparare la pozione, seguendo il procedimento
     
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37 replies since 4/4/2021, 01:25   1283 views
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