Lezioni di Magitecnica I triennio 2020-2021

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    L'attenzione degli studenti cadde sul centro della stanza in cui, in contrasto con le pareti ricoperti di schermi luminescenti, si trovava un trespolo di legno pieno di rami.
    «No, ragazzi, non si tratta di un appendiabiti» Una voce profonda rimbombò nell'aula mentre Morrigan Dragomir Maverick fece la sua comparsa discendendo una rampa di scale.
    Il docente vestiva un abito in lana viola, costeggiato da linee argentate; ma sarebbe stata la carne su cui erano sparsi tatuaggi di ogni forma e colore a spiccare.
    «Tra le tante caratteristiche che differenziano l'uomo dagli altri essere viventi si trova la sua tenacia nel modificare il mondo che lo circonda» Il moro raggiunse il trespolo per poi sbattere le mani. In quella stanza, priva di comode sedie in cui riposarsi, sarebbe risultato difficile perdere il filo del discorso e il vero intento di quel gesto si palesò subito dopo.
    Dal soffitto calarono quattro sfere bianche grandi quanto palloni da calcio. Sulla superficie levigata comparvero dei video in time lapse: da prima, in un vergine deserto venne erette una piramide in un battito di ciglia; dunque, in una infinita campagna verde le pecore lasciarono il posto a schiavi che tirarono su il Colosseo in una questione di attimi; infine, sul busto nudo di un Morrigan Maverick - in costume da bagno - comparvero un'infinità di tatuaggi.
    «All'essere umano piace cambiare l'ambiente che lo circonda. Qualcuno lo fa per ambizione, altri ancora per commemorare, e il sottoscritto lo fa per lasciare ogni posto meglio di come lo ha trovato» Diverse occhiate vennero lanciate agli studenti presenti nell'aula. «Poi, c'è chi lo fa senza averne intenzione. Non serve essere degli adulti per sapere che le nostre azioni influenzano chi ci sta intorno. Delle volte bastano anche solo i pensieri per farlo, altre ancora i sentimenti» I ragazzi del triennio erano adulti, ormai. C'erano quelli più responsabili, e poi quelli caotici, ma tutti erano accumunati da un qualcosa: uno spirito di sopravvivenza.
    «Siamo solo dei capitoli di un libro, alla fine, e l'importante non è solo stupire il lettore ma ricordarsi di come ci sia un'unica trama a cui siamo legati» Morrigan amava le donne quanto apprezzava la tecnologia, e ormai il loro vedo non vedo aveva influenzato anche le sue frasi. Specialmente quella atte a dare consigli.
    Le mani applaudirono un'altra volta e le pareti, ricoperte da schermi, dal blu neon passarono al rosso ciliegia. Sul trespolo, chiari come relitti su un vergine fondale marino, comparvero delle sagome viola. Gli studenti avrebbero potuto strizzare le palpebre per notare come queste "ombre" fossero degli animali squamosi.
    «Camaleonti!» La mano disegnò teatralmente un arco nell'aria indicando le piccole creature la cui pelle cominciò a riempirsi di chiazze rossastre. «Oggi parleremo degli spezzaincantesimi» Un ultimo battito di mani e sugli schermi affissi alle pareti comparve il manuale di Magitecnica sul capitolo dedicato agli spezzaincantesimi «Qualcuno saprebbe dirmi cosa centrano dei camaleonti con l'arte dello spezzare incantesimi?»

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    Benvenuti alla lezione di Magitecnica!
    Come potrete leggere in questo topic, le lezione avranno una durata off game di un mese e saranno divise in tre parti. Ad ogni parte corrisponderà un mio post e un vostro. Infine, Morrigan effettuerà un quarto post in cui comunicherà i voti. Poiché la lezione è divisa in parti, saranno previste delle scadenze. Eventuali ritardi corrisponderanno a una penalità nel voto finale.

    In questa prima fase della lezione che chiameremo Entrata vi limiterete a descrivere la vostra entrata in aula, eventuali interazioni con altri studenti e la vostra risposta alla domanda di Morrigan.
    Al centro dell'aula è stato disposto un trespolo su cui sono arrampicati diversi camaleonti: perché parlare dei camaleonti in una lezione per spezzaincantesimi? Fatecelo sapere.
    Le domande non hanno una risposta corretta o sbagliata ma serviranno a dare a Morrigan un assaggio del modo in cui i vostri pg ragionano.





    Qui sotto vi allego un'immagine abbastanza attendibile della stanza (L'unica differenza è che mancherà la struttura circondata da piante al suo centro che sarà sostituita dal trespolo).

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    Vi chiederei di avvisarmi in caso vogliate editare qualcosa nel vostro post. Qualora vi dia il permesso e dobbiate apportare modifiche al vostro post vi pregherei di segnalarlo specificando anche cosa avete modificato. La ragione dietro a questa piccola regola è evitare che si creino incongruenze.

    Come sempre, vi pregherei di taggare altri studenti con cui deciderete di interagire (Per farlo vi basterà digitare il simbolo "@" accompagnato dal nickname legato all'account dello stesso studente).

    Infine, vi chiederei di segnare in uno spoiler finale un piccolo riassunto del vostro post. Leggerò sempre i vostri post ma il riassunto finale mi aiuterà a mantenere tutto sotto controllo molto più facilmente.

    Ricordo che in QUESTA sezione troverete informazioni utili sia sull'aula che sul programma.

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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    "Yeee, siamo di nuovo nell'angar degli avengers!" tutto allegro, Jesse entrò nell'aula al fianco del suo migliore amico, Blake, del resto a seguito del suo cambio di corso e del suo lasciarsi con Lilith, il ragazzo aveva scoperto di aver molte più occasioni scolastiche per star con lui e solo con lui, e ciò lo aveva reso felice, persino in un orario così tardo del lunedì.
    Era arrivato in divisa, con in spalla lo zaino che si tolse subito e dal quale estrasse un taccuino e una penna, pronto a prender appunti, ben sapendo che avrebbe avuto, la sera, tutta la trascrizione pdf, ma preferendo avere anche i propri, soprattutto per gestire eventuali prove pratiche con maggior concezione di causa.
    Gli studenti c'erano, l'entusiamo anche, le cose a caso pure (?): mancava solo il docente. E Morrigan non si fece attendere, spuntando da una rampa di scale iniziando a recitare frasi ad effetto "E' un po' megalomane, ma io lo adoro" confessò a Blake "Sì, insomma, è il tony stark della scuola... è un haidenstone avengers onorario!" concluse poi con occhi scintillanti, nel mentre l'uomo parlava del trespolo, faceva comparire le sfere bianche e iniziava ad introdurre il discorso della giornata: per fortuna, il suo parlare per frasi ad effetto rendeva semplice il seguirlo, date le necessarie pause enfatiche, permettendo all'opalino di sussurrare senza perdersi.
    La giornata sarebbe girata sul fatto che l'uomo era un po' come le scale di Hogwarts: gli piaceva cambiare. Alcune volte lo faceva apposta, altre volte lo faceva senza volere, ma quella era una sua prerogativa, con buona pace delle dighe dei castori, degli alveari e del miele delle api e di un sacco di altri esempi. L'uomo era il re degli animali e portava ogni caratteristica ben oltre ciò che gli animali selvatici potevano anche solo immaginare.
    "Ehm... ma prof, non sente freddo?" chiese Jesse avvampando brevemente nel rendersi conto di come il docente fosse di fatto mezzo nudo e molto tatuato: era pur sempre un ragazzo dichiaratamente fidanzato con un altro e ciò forse avrebbe dovuto spiegare il suo crescente imbarazzo 'Sì, insomma, io dovrei vedere mezzo nudo solo Blake e Adamas' e, per inciso, uno dei due era di troppo.
    E no, Blake, non stavamo parlando di Adamas!
    Il docente spiegò come si fosse capitoli di uno stesso libro, con una unica trama, cosa che strappò in effetti un sorriso al ragazzo, che aveva la medesima visione del mondo, reputando sempre più importante il collettivo del singolare. Lo osservò dunque muoversi per l'aula, fino a rivelare il senso di quel trespolo che dall'inizio della lezione stava calamitando la sua attenzione, portando all'introduzione dell'elemento strano della lezione: i camaleonti "Uh qui vado forte" esclamò all'amico "Sì, insomma, Roger un camaleonte!" affermò lui, alludendo al suo famiglio, per quanto la sua confidenza venne meno quando fu spiegato a cosa essi dovessero legarsi.
    'Uh' trasalì lui, fissando poi quasi in panico il docente, lasciando le sue rotelline ruotare per un po' fino a far sentire un po' puzza di bruciato (?) e far levare al cielo la mano del ragazzo "I camaleonti a differenza di molti animali hanno gli occhi che si muovono indipendentemente e gli danno un campo visivo più ampio" propose lui, omettendo di dire come ciò minasse in quelle fasi la loro percezione tridimensionale "Forse uno spezzaincantesimi come un camaleonte deve guardare più cose contemporaneamente per capire come rompere un maleficio... non lasciare nulla al caso... o di inesplorato..."
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    Jesse arriva tutto felice, ascolta e parlotta con Blake a tratti.
    Risponde alla domanda di morrigan e prima si preoccupa che prenda freddo... o faccia venire le caldane a Jesse (?) o che Blake si ingelosisca e dia fuoco a Morrigan (?!)
     
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    Blake Barnes
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    Non conosceva benissimo il professor Maverik, ma da quando aveva fatto il suo recupero per la sua materia e da quando aveva deciso di cambiare corso e quindi avere lui come insegnate obbligatorio, allora aveva seriamente cominciato a cercare delle vere informazioni su di lui, sulla sua storia. La chiacchierata che avevano avuto nel suo ufficio l'aveva incuriosito, il fatto che fosse un densiriano, un auror e chissà quale altra stregoneria, aveva fatto in modo che Blake Barnes si interessasse a lui e soprattutto ne uscisse completamente affascinato.
    Era arrivato a lezione in tempo e grazie a Jesse. Finalmente un pò di respiro ed un pò di tempo per lui. Era ovvio che non riusciva ad essere una persona puntuale da sola, ma con le giuste leve riusciva a fare tutto. Sorrise al ragazzo e quando entrarono in quell'aula guardò quegli orsi enormi all'entrata, gli sorrise, alzò la mano e poi un piccolo medio: Fanculo sono entrato in tempo! Ecco si, diciamo che Blake era una persona che faceva realmente quello che aveva in mente, quindi mandare a fanculo due orsi grandi 4 metri circa, seppur non veri, ma comunque non troppo poco offensivi, gli sembrava un'ottima idea e quindi non perse tempo a passare all'azione! Dio solo sapeva come il professore decideva di "punire" quell'insolenza, oppure semplicemente lasciare che gli orsi lo sbranassero. Comunque entrando nell'aula e vedendo quel trespolo così al centro lasciò il ragazzo perplesso che si mise affianco al suo NON- parabatai e fece un respiro lasciando il suo zaino per terra. Mi piace quest'aula: sa di ricco e sofisticato! Devo dire a mio fratello che voglio una camera così! Disse poi guardandosi ancora intorno. Gli piaceva veramente e quella era la prima lezione del terzo anno che faceva con il docente visto e considerato che l'altra lezione del biennio l'aveva fatto con la vecchia insegnante che non aveva perso tempo a provarci con lui. Sogghignò. Si lo sapeva di essere attraente, ma a proposito di persone attraenti. Quando il docente fece la sua comparsa, Blake lo guardò intensamente, ma poi vide anche il suo amico farlo e gli diede decisamente una gomitata al fianco destro guardandolo come per dirgli: ma la smetti? Io sono qui! Ecco, adesso se Adamas fosse stato li sarebbe stato degno di lui. Si, è un tipo figo. Ma per favore, asciugati la bava! Sussurrò irritato al suo amico. Ok, Blake era geloso anche di quante molecole di ossigeno entravano nel naso di Jesse ed era geloso adesso più che mai in quanto lui era single ed il suo migliore amico no. Ecco, non che Blake si sarebbe mai fatto Jesse, ma... era una cosa strana, se prima aveva meno tempo per pensare al fatto che lo divideva con troppe persone adesso era palese che avesse molto tempo per pensare proprio a quello e quando Jesse disse anche l'altra frase al professore gli arrivò un’altra gomitata, non troppo forte al fianco destro. Blake stava ascoltando tutto quello che il prof stava dicendo ma si concentrò seriamente quando sentì la parola "spezzaincantesimi" e soprattutto quando fece quella domanda. Si mise seduto leggermente più composto sul suo posto e pensò semplicemente a qualcosa. Perchè un camaleonte associato a degli spezza incantesimi? Si mordicchiò il labbro, guardò le sfere bianche che raccoglievano appunti e poi si mise una matita sopra l'orecchio come se fosse uno scrittore. Uno spezzaincantesimi è una persona che ha un intuito da paura, di conseguenza riesce a percepire prima degli altri o comunque in maniera completamente assoluta la magia che si utilizza su di un dato oggetto, o comunque le proprietà magiche che lo fanno. Mio fratello lo ha ripetuto per almeno tre mesi per un esame che non so neanche di cosa sia, quindi immagino che i camaleonti possano centrare qualcosa in quanto hanno la capacità di riconoscere una determinata proprietà dell'oggetto in cui si posizionano e prenderne le sembianze. Cosa ci dobbiamo fare con queste creaturine? Ecco diciamo che la risposta l'aveva data, a modo suo e senza impegnarsi più del dovuto per avere un linguaggio attento, ma Blake non puntava mai all'essere il primo della classe sui libri, ma ad essere quello che i professori avessero più a cuore e più in mente. Guardò prima il professor Maverik ed i suoi tatuaggi in bella vista e poi si voltò a guardare di nuovo il biondino di fianco a lui. Malissimo.

    RevelioGDR
     
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    UN RAGAZZO SOGNA SEMPRE DI ESSERE IN UN GRUPPO, ROCK: TUTTO È PIÙ GRANDE DELLA REALTÀ.
    Ma che ore erano? Dannazione, quel lunedì non riusciva proprio a svegliarsi come doveva. Livs lo aveva tenuto sveglio tutta la notte, contro ogni aspettativa, a parlare poi del niente di importante. Eppure non l'era pesato fino a quando la sveglia non era suonata. Lì aveva capito che quello sarebbe stato il lunedì dei lunedì. Quella biondina aveva risvegliato quella parte sbagliata di lui, quella che geneticamente forse gli apparteneva di più e la faceva sembrare anche giusta. Dannazione.
    Quando entrò a lezione di magitech quasi sbiancò ricordandosi che fosse una delle sole lezioni dove aveva l'obbligo di rimanere in piedi.
    Ma perché non eliminavano il lunedì dalla settimana?
    Entrò, piazzandosi vicino a Blake, a cui diede una leggera pacca sulla spalla, mugugnando appena, senza realmente dire nulla. A Jesse fece un cenno del capo, poi la voce del docente lo portò a prestare attenzione. Per fortuna non doveva prendere appunti. Cercò di seguire ogni parola e ogni cambiamento di schermo.
    Interessante l'argomento, così come i camaleonti. Lucas attese gli altri parlare, poi prese parola anche lui «L'adattamento di uno spezzaincantesimi, è pari a quello della mimetizzazione dei camaleonti, probabilmente. Un po' come gli archeologi babbani, lo spezzaincantesimi va in ogni luogo dove vi possono essere maledizioni da spezzare. Ogni luogo è diverso, ogni maledizione anche. Deve riconoscere le trame delle maledizioni che non sono tutte uguali, adattarsi, prestare attenzione ai pericoli che questa professione comporta. Credo. Insomma, deve avere l'occhio lungo e saperlo sfruttare fino a mutare in base a ciò che va a spezzare» - azzardò semplicemente, con un mezzo sbadiglio soffocato.
    Lo sguardo celeste si spostò su uno dei camaleonti «Che creature meravigliose.» - sospirò appena.
    ©Scheme Role by Amphetamines' - Vietata la copia anche parziale.
     
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    Gli orsi colossali, eletti da Morrigan a guardiani dell'aula, si scambiarono uno sguardo e contro la puntualità di Blake finirono a chiudersi tra le spalle. Ci sarà un tempo e luogo per sbranare l'opale, ma non ora.
    Il docente, dal canto suo, sorvolò sul gesto ma non sulle risposte. Il primo a parlare fu Jesse che, analizzando le capacità del camaleonte, elaborò una tesi basata sulle abilità che uno spezzaincantesimi dovrebbe avere. «Ottimo punto di vista, Jesse, ma niente appunti!» Il docente sfoderò la bacchetta, la puntò verso l'opale, bofonchiò qualcosa e sparò un getto blu verso il taccuino. La carta si piegò su sé stessa e delle piume spuntarono tutt'attorno come spine su un porcospino. In una questione di secondi, un'aquila calva delle dimensioni di un piccione iniziò a svolazzare nell'aula posandosi - se questo lo avesse permesso - sulla spalla dello stesso Jesse «Farà quello che le chiederai fino a fine lezione e non ti farà del male» Sorrise «Tranne se provi a scriverle qualcosa sopra».
    Anche Lucas diede un'ottima risposta. L'ametrino, in modo similare all'opale di cui prima, fece notare come la capacità del camaleonte di adattarsi all'ambiente esterno fosse essenziale per la sopravvivenza di uno spezzaincantesimi. Aveva ragione.
    "Non posso dare un'aquila a tutti, però" Le mani di Morrigan applaudirono ancora una volta e una sfera bianca scivolò alla sua altezza. Le dita del mago l'attraversarono come fosse nebbia per uscirne subito dopo stringendo una busta in plastica colorata colma di caramelle. Un gesto secco e una di queste, al gusto di menta, venne lanciata all'ametrino «Ottima risposta anche te, Lucas».
    Gli occhi bruni, costeggiati da rughe d'espressione, si spostarono sul resto degli studenti. «Mi avete dato ottime risposte, così corrette che le riciclerò nel manuale e al mio prossimo convegno» Iniziò, per poi spostare l'attenzione sul giovane Barnes «Ma è Blake ad aver dato la risposta più interessante».
    Il docente si inchinò verso il trespolo strizzando le palpebre per mettere a fuoco le sagome delle piccole creature «Molti di voi si sono focalizzati sui parallelismi tra lo spezzaincantesimi e il camaleonte» Una piccola pausa, come piace a Jesse «Ma Blake ha fatto notare come, per sopravvivere, queste creature finiscano per riconoscere una determinata proprietà dell'oggetto in cui si posizionano per prenderne le sembianze poi. E io sfrutterò questo spunto per spostare il focus dallo spezzaincantesimi all'incantesimo da spezzare».
    Morrigan alzò il braccio e la punta della bacchetta si accese mentre una delle sfere perse di quota. «Oggetti e animali hanno un carattere che può mutare con il tempo in seguito a degli stimoli esterni» Il mago chiuse la mano sinistra a mo' di pugno «Un abile magitecnico riesce a forzare questo cambiamento in un oggetto; al contrario, un mago dotato in generale cambia l'oggetto stesso senza neanche accorgersene» Il catalizzatore in larice disegnò un arco e l'opacità del bianco andò a diminuire; come una nebbia che si disperde rivelando una reliquia antica, una maschera da clown comparve al centro della sfera.
    Qualche studente rise, ma durò poco. I camaleonti si gettarono dal trespolo, per poi fuggire tra le gambe degli studenti verso l'uscita dell'aula. Fissare quel cimelio non sarebbe stato come osservare un quadro tra una calca così densa da perdere il fiato; al contrario, chiunque avesse mantenuto lo sguardo troppo a lungo sulla maschera si sarebbe sentito mancare il fiato come indossando un maglione in lana sotto lo scoppio del sole estivo.
    Morrigan riprese fiato «Gli esseri umani, ma lo stesso vale per le creature magiche in generale, sono circondate da un'aura magica che ha delle proprietà uniche» Cominciò lui «Quando un mago potente inizia a provare sentimenti oscuri, questa oscurità passa ai suoi oggetti; proprio come un fornello che espande il suo calore negli oggetti di metallo che lo circondano» Con un gesto lento e diluito, la bacchetta eseguì un arco inverso e l'opacità della sfera tornò allo stato originale: la maschera divenne un ricordo e ai ragazzi sarebbe spettato speculare sulla sua natura «L'accumulo di questi sentimenti muta il carattere degli oggetti stessi, offrendo nuove capacità che però richiedono dei sacrifici» Il disagio provato poteva essere uno tra questi «Se andrete a Notturn Alley, nel locale conosciuto come Magie Sinister troverete un'infinità di cimeli di questo tipo: dita di cardinali maledetti, maschere di boia spietati e tanto altro» Che una di quelle statue lo avesse divorato se lo tenne per sé «Oggetti potenti estremamente diversi l'uno dall'altro, accumulati dal solo essere stati posseduti da individui... estremamente caldi».
    Il discorso si era fatto troppo pesante per i gusti di Morrigan e questo tornò a sorridere lanciando poi una caramella al retrogusto di sambuca verso Blake «Nessuno sa con certezza il perché, ma sembra quasi che gli oggetti, come i camaleonti con l'ambiente che li circonda, finiscano a emulare l'aura stessa del mago che li possiede per - passatemi il termine - "sopravvivere". Delle volte acquistano poteri classificati da qualcuno come "bianchi", basti pensare alle reliquie sacre. E altre volte succede quello che avete appena percepito» Il pollice indicò la sfera bianca che, aumentando di quota, scomparve nel soffitto.
    «Ma tutti noi possiamo avere un ruolo attivo» Tranne Jesse con Adamas, ma come dargli torto «Per influenzare gli oggetti che ci circondano e gli oggetti che sono stati influenzati già da qualcun altro» Morrigan raggiunse la "quarta" parete dell'aula: una spessa lastra di vetro che dava sul laboratorio. La bacchetta si posò sui lati della porta andando a disegnare dei sigilli di natura astro-aritmantica.
    «Ma prima che vi spieghi come fare da un punto di vista pratico» Nel parlare diede le spalle, troppo concentrato sui simboli che stava tracciando (o forse per spronarli a cercare una risposta su Google) «Qualcuno di voi saprebbe farmi almeno due esempi di cavalieri o combattenti del passato che, per un motivo o per un altro, hanno prese una piega che voi... denuncereste... qualcosa che va contro i vostri ideali, a esempio. Magari un cavaliere che rompe il suo giuramento per abusare dei più deboli. Parlatemene. E nel farlo, sottolineate bene perché ciò va contro i vostri ideali» Anche quella poteva sembrare una domanda campata in aria, ma Morrigan era certo che i suoi studenti, estremamente dotati, avrebbero potuto riconoscerne il filo logico.

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    Post molto tranquillo. Morrigan commenta le vostre risposte dando caramelle a Lucas e Blake, mentre a Jesse trasmuta il taccuino in un'aquila che lo seguirà fino a fine lezione eseguendone gli ordini.
    Poi, vi parla di come alcune persone traslino i propri sentimenti sugli oggetti in loro possesso dandogli determinate capacità magiche.
    Infine, vi chiede di fargli due esempi a testa di guerrieri o cavalieri del passato che hanno fatto un qualcosa che non rispetta i vostri ideali. Interpretate come meglio credete questa domanda! Ma date molto rilievo allo spiegare come queste gesta vadano contro i vostri ideali.




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    Come sempre, vi pregherei di taggare altri studenti con cui deciderete di interagire (Per farlo vi basterà digitare il simbolo "@" accompagnato dal nickname legato all'account dello stesso studente).

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    Blake Barnes
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    Non si era mai impegnato pià di tanto per cercare di far colpo a lezione su qualche professore. Blake era una persona estremamente pratica e non amava per niente essere il primo della classe, almeno non in voti. Inoltre, non si impegnava neanche troppo ad ascoltare le lezioni, ad esprimersi al meglio ne tanto meno a dire qualcosa di troppo sofisticato. Anche su quello, Blake rimaneva la persona più coerente e contraddittoria del mondo. Rispose alla domanda dell'isegnante perchè doveva dire quello che pensava, ma sentendo le risposte di Lucas e Jesse in particolare, si rendeva comunque conto che comunque poteva fare uno sforzo in più almeno nell'esposizione. Ma niente, non ce la poteva proprio fare ed infatti quando il blocco di Jesse divenne un'aquila, gli venne da ridacchiare e quando venne data la caramella a Lucas, gli venne da sorridere all'amico ed annuire come per dargli la sua approvazione. Certo, Blake che fa Blake, era ovvio! In fondo senza la sua approvazione nessuno era nessuno e quello doveva essere chiaro a tutti. Ma quando il professore fece il suo nome, Blake si voltò completamente verso di lui ed alzò un sopracciglio e poi sgranò gli occhi. Davvero era stato lui ad aver dato la domanda più interessante? Oddio, non è che rischiava di prendere una E? Ecco, quasi come se fosse davvero preocupato della cosa, riuscì a stare poco attento a tutta la spiegazione succssiva, guardandosi intorno e pensando che uqell'aula era veramente bellissima e che voleva un qualcosa in una delle sue case che somigliassero a quella. Solamente quando il professore nominò Magie Sinister, la sua attenzion tornò ad essere presente. Professore! Ma lei dice che chi va da magie sinister, in qualunque caso, abbia delle cattive intenzioni? Ovviamente la sua domanda aveva un senso, sempre e solo nella sua testa, ma gli rodeva ancora il fatto che suo fratello avesse incantato una cavolo di sfera magica per sapere coa facesse in goni istante della sua vita. Cavolo se non era normale come cosa! Eppure sapeva che Aaron era una persona buona e sicuramente aveva intenti altrettanto buoni. Attese la risposta e cominciò a seguire anche la lezione, prendendo al volo la caramella che gli diede il professore, scartandola e rendendosi conto che era al retrogusto di sambuca. Sogghiò. Ok, adesso poteva anche stare seriamente attento. E comunque, quel fugi fugi generale di camaleonti non potevano certo passare inosservati. Comunque, il tutto aveva sicuramente un senso e Blake era comunque una persona curiosa, senza contare che Morrigan Mavrik era riuscito a catturare la sua attenzione sia con quell'esame sia con la loro chiacchierata. I cavalieri devono per forza essere esistiti oppure possiamo parlare di qualcosa di "fantastico"? Chiese poi attendendo nuovamente la risposta.Attese semplicemente la spiegazione del professore e poi fece un piccolo sospiro. Doveva imparare ad alzare la mano, su quello era certo. Era un ragazzo indisciplinato anche se doveva ammettere che da quando faceva tirocinio con Phil a suo di pugni nello stomaco ed in faccia, la disciplina era almeno qualcosa che adesso riconosceva. Ascoltò prima qualcuno del quinto e poi, in un piccolo momento di silenzio decise che era il suo turno. Sauron il bianco. Non è un cavaliere ne tanto meno un combattente del passato ed in realtà se non lo conoscete vuol dire che siete dei grandi ignoranti. Detto questo. Devo ammettere che non so esattamente perchè come prima scelta mi è venuto in mente lui, in genere sono sempre stato attratto dal lato oscuro delle persone, forse perchè è quello che riesco a tirare meglio fuori sia da me stesso che dalle persone stesse! piccola pausa di riflessione, in quanto in quel momento sembrav star parlando più a se stesso che al suo professore. Poi si riprese. Non va contro i miei ideali tanto l'aver venduto la sua anima al diavolo, quanto quella di non essere stato fedele ai suoi amici, anzi al suo unico amico. Sinceramente, non sono un tipo che ha moltissimi ideali, credo in poche cose ma ci credo veramente, una di questa è l'amicizia. Credo che Sauron si sia venduto a qualcuno che non conosceva veramente. Credo che alla fine della questione non sia neanche stato per un ideale più grande, ossia il potere, ma semplicemente ha deciso di schierarsi dalla parte che, in quel momento gli conveniva di più. Il fatto è che a me, personalmente, non piacciono gli ignavi. non mi interessa da che parte si sta nel mondo, da che parte si decide di stare, l'importante è che si mantenga una posizione. Galndalf ha chiesto aiuto ad un suo vecchio amico, amico che riteneva saggio e potente ed ha ricevuto in cambio una porta in faccia, senza alcuna spiegazione. é stato rinchiuso o meglio confinato in una torre senza neanche una spiegazione o comunque con una spiegazione così blanda ed inesauriente che era meglio non averla ricevuta. Ed in effetti Blake non era un tipo da grandissimi ideali o valori, credeva davvero in poche cose. Gli venne spontaneo guardare Jesse. Non avrebbe mai tradito la sua fiducia nonostante, su moltissime cose, la pensavano drasticamente in modo differente. Questa volta infatti si girò verso il suo non parabatai, non lo fece per una mancanza di rispetto verso il suo professore ma quello che voleva dire era più rivolto a lui che alla lezione generale. Quando si tradisce un amico, per qualsiasi ideale o valore, non si merita neanche una fine dignitosa. Sauron ha tradito Gandalf quando più ne aveva bisogno solamente perchè ha creduto poco nella sua amicizia e troppo in qualcuno che ha fatto solo promesse vane. Non sapeva esattamente cosa volesse trasmettere a Jesse, forse il fatto che non lo avrebbe mai tradito per nessuna cosa al mondo. Quindi si, credo che avrei denunciato il comportamento di Sauron per essere un volta bandiera e sicuramente perchè chi non crede in un vero amico, allora è meglio che muore direttamente. Aveva risposto alla domanda posta dal professore? Non lo sapeva effettivamente, ma Blake, come già detto, non era uno di quelle persone che aspirava al massimo, diceva solo quello che pensava senza neanche troppo sforzarsi.
    RevelioGDR


    Edited by Blake Barnes - 18/2/2021, 19:27
     
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    UN RAGAZZO SOGNA SEMPRE DI ESSERE IN UN GRUPPO, ROCK: TUTTO È PIÙ GRANDE DELLA REALTÀ.
    Le lezioni di Magitech sembravano quasi essere una continua simulazione di realtà virtuale, proprio come nei videogiochi. Forse era per questo che cercava di parteciparvi il più possibile, cercando di stare attento a tutto quello che succedeva. Ogni sfera che si illuminava, lui la seguiva con lo sguardo, accompagnando l'ascolto della spiegazione e beandosi delle immagini create dal docente.
    Mise in tasca la caramella guadagnata e sorrise appena al docente, avrebbe conservato la caramella per momenti più opportuni della lezione, magari per concedersi un momento di pausa tra una dormita e l'altra. Oh, sì. Agoniava ancora il tanto caro letto. Ricambiò il sorriso di Blake, quindi tornò ad interessarsi a quello che il docente aveva da dire.
    La domanda di Blake lo fece voltare in sua direzione e poi lentamente in direzione del docente. Quella domanda interessava anche lui, non poteva negarlo, quindi attese impaziente la sua risposta.
    Successivamente a quella, lo sguardo di Lucas si fissò sulla sfera bianca che il docente aveva portato alla loro attenzione. La faccia del pagliaccio gli fece sbuffare un ridere stanco, poi la sensazione cambiò, diventando via via più fastidiosa. Spostò i piedi a far passare i camaleonti sfuggenti. Tuttavia, continuava a guardare quel pagliaccio, come se non riuscisse a staccarne lo sguardo, sentendosi quasi soffocare. Portò una mano ad allentare l'ultimo bottone della camicia della divisa e la cravatta che la componeva. Muovendo appena il collo, si trovò costretto a distogliere lo sguardo sentendosi molto meglio «Professore, cos'era.» - indicò la sfera, poco prima che andasse via, quasi come a voler sapere di più.
    Alla domanda del docente, iniziò a riflettere su ogni figura che poteva sembrare papabile per la richiesta.
    Ascoltò qualche studente più grande, poi Blake, sorridendo al grande Sauron che venne nominato. Lasciò spazio a qualche altro intervento, quindi prese parola «Lancillotto e Bruto.» - disse con la voce un po' roca, dovuta al troppo fumo di quel periodo. Schiarì la gola, quindi e proseguì. «Lancillotto, il cavaliere della tavola rotonda di Re Artù. Ha tradito il suo Re per amore di Ginevra, moglie di quest'ultimo. L'amore spinge a fare cose che a volte sono sbagliate, come il tradimento. E' andato contro al mio ideale di lealtà, nei confronti dell'amicizia, certo, ma io lo allargherei anche nei confronti di chi si ama. Ha portato Ginevra a tradire con lui, una regina che tradisce il proprio re. Non credo che potrei mai perdonare una cosa del genere.» - prese una pausa, respirando appena, poi tornò sulla richiesta fatta «Bruto, figliastro di Cesare. Ha tradito la figura del padre. L'onore e il rispetto nei confronti della figura genitoriale, sono un ideale che per me vale più di ogni altra cosa al mondo. Se anche loro stessi sbagliano, probabilmente è perché sono umani. Uccidere un genitore è un atto di tradimento troppo alto per poterlo commettere.» - era forse per questo che voleva arrivare a capo di quello che era successo ai suoi genitori? Ritornò in silenzio, aspettando il restante della lezione.
    ©Scheme Role by Amphetamines' - Vietata la copia anche parziale.
     
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Jesse non era impensierito dagli orsi o dalle creature feroci, in parte perché sapeva di essere agile e veloce, in parte perché purtroppo aveva a che fare con Blake, che, diciamocelo, era ben più pericoloso!
    "Uh!" quando ricevette la prima gomitata, il ragazzo sobbalzò e spaventato si pulì la bocca, convinto di star davvero perdendo bava in stile sanbernardo "Ahio!" ma fu solo alla seconda che comprese come il ragazzo, in vero, fosse solo geloso. Lo fissò un po' perplesso, massaggiandosi il fianco senza aver del tutto compreso cosa stesse succedendo, quindi si giocò la sua arma finale con l'amico "Scusa..." pigolò infatti, sperando che ciò bastasse a placare il Barnes: di solito lo era.
    Forse avrebbe dovuto imparare ad essere più come roger: lingua lunga, occhi strabici che mostravano il mondo a 360° e una fiera adattabilità che derivava dal comprendere al volo cosa li circondasse. Forse, avrebbe persino dovuto imparare all'attivo, ma per quello ci sarebbe voluto decisamente troppo tempo e per quanto Morrigan fosse un mago, ciò era oltre le sue possibilità.
    Il ragazzo sorrise al complimento del docente per la sua osservazione, sobbalzando quando vide i suoi appunti trasfigurarsi fino a prendere il volo "Uh, ciao simbolo dell'america!" esclamò all'aquila, che poi vide posarsi sulla sua spalla, cosa che gli lasciò tranquillamente fare, del resto era fin troppo abituato a farsi mettere i piedi in testa: sulla spalla era quasi un punto in avanti no? "Ciao, appunti, sono Jesse!" propose al volatile, tentando poi di carezzarla, non senza una discreta prudenza.
    Il ragazzo dunque non la prese male, né per la trasfigurazione, né se l'aquila avesse finito per beccarlo: stare con Blake lo aveva reso sufficientemente zerbino da subire tutto con un sorriso e avere anche la forza per gioire del fatto che la miglior risposta l'avesse data lo scaldabanco (letteralmente, visto la sua tendenza incendiaria)"Bravo!" sussurrò infatti subito a Blake, dandogli anche una dolce gomitata per permettere all'altro di volgersi a lui e vedere il suo ammiccare fiero.
    Jesse era felice il suo amico, Blake per il suo ego e Lucas pure anche se non sapeva bene come mai; pure Morrigan era felice, soprattutto per via del nuovo materiale per convegno, sicché fece a loro un inquietante regalo, mostrando qualcosa che dapprima fece storcere la bocca al Lighthouse e, lentamente, fargli sentire caldo "Solo io crepo di caldo?" chiese agli amici, allentando la cravatta e non spogliandosi solo per la presenza di Morrigan 'Se Blake mi vede che mi spoglio davanti ad un uomo che non è lui o Adamas distrugge tutto e ciaone a camera uguale a quella del prof in casa Barnes con anche cuccetta per Jesse!' si disse lui, ben conscio di quanto sapesse essere distruttiva la gelosia dell'opalino.
    "Tu hai caldo?" chiese anche all'aquila, rendendosi a quel punto conto di come la sensazione fosse andata scemando, nel mentre Morrigan parlava delle influenze sui caratteri degli oggetti e di come l'oscurità fosse permeante, come tanti altri aspetti della persona: lo spezzaincantesimi conosceva questa verità e la usava 'Uh, ok... allora sono fottuto' si disse lui, nel mentre questo narratore rifletteva sul fatto che tanto, con quell'intuito pari ad un primino, certo non poteva andare lontano in quel campo.
    L'animo zerbino di Jesse ben si confaceva alla sua resistenza e alla sua destrezza, ideale anche per reggere le poderose bordate di Adamas (?), tuttavia lui restava uno curioso, quindi osservò il lavorio di Morrigan, lasciando che a rispondere prima fossero gli altri.
    "Io se penso a grandi combattenti del passato mi viene in mente Robert Edward Lee, eroe della guerra di secessione, un vero genio della guerra, un uomo che credeva nell'america, nella sua patria e che ha servito la Virginia nella fazione opposta a quella che desiderava per spirito patriottico" spiegò lui "Un vero esempio di devozione alla causa... peccato che la causa fosse quella degli stati del sud e fosse anche uno schiavista..." ammise lui, mostrando storcendo la bocca quanto disapprovasse tutto ciò: l'unico schiavismo che era disposto ad accettare era del resto il proprio, ad opera dei suoi uomini.
    "Un altro grande eroe comabettente fu Achille, di cui si canta nell'Iliade!" e tutto questo glielo aveva insegnato Adamas, vero patito di mitologia greca: sembrava strano a dirsi, ma quei due facevano anche altro oltre a copulare! "Achille era un guerriero invicibile, immortale persino, e per amore non si fermò davanti a niente... ma... quando uccisero Patroclo, lui non solo tornò in guerra, com'era giusto che fosse, ma... una volta ucciso Ettore, artefice della morte del suo caro, decise di maltrattare anche il cadavere e non riconsegnarlo ai Troiani per la degna sepoltura che meritava... facendolo solo dopo giorni e giorni di insulti, davanti alle lacrime di Priamo, suo padre..." propose lui, zittendosi e osservando poi l'aquila, quasi a chiedergli se avesse dato una risposta sensata.
    'Una beccata sì, due beccate no?' si chiese lui, anche se forse questo narratore sperava non dovesse mai scoprirlo.
    RevelioGDR


    Jesse fa il bravo con Blake e si fa seviziare dall'aquila quanto lei desidera.
    Cita come esempi il generale Lee e Achille
     
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    «No, sebbene la proprietaria mi abbia imprigionato in un lupo di pietra, vi garantisco che è una persona tranquilla» Rispose lui al quesito di Blake su Magie Sinister, senza rivelare comunque come questo umile player shippasse la suddetta proprietaria con il fratello del giovane opale «Dire che ogni cliente abbia cattive intenzione è un po' come dire che ogni fuoco vada spento» E in seguito al chiacchierata intima che i due avevano avuto, Blake avrebbe dovuto capire come non fosse così «Per quanto quegli oggetti siano di natura oscura, alla fine è l'uso che se ne fa a determinare se le intenzioni siano maligne o meno» Ma Morrigan non continuò perché era un tipo pratico che di filosofia ne sapeva ben poco. Che facesse ricorso al chaos o meno, il magitecnico lasciava sempre ogni posto meglio di come lo trovava - e tanto gli bastava -.
    Alla curiosità di Lucas, Morrigan finì per sorridere, quasi come se volesse spezzare la tensione del momento «Potrei parlartene ma i tuoi sogni finirebbero per diventare cupi tendoni da circo popolati da clown con cattive intenzioni» Il docente esorcizzò il discorso sul nascere perché i ragazzi di quell'età dovevano sognare altro a.k.a. Megan Fox in Transformer e, sopratutto, perché l'idea che certe reliquie oscure fossero a portata degli studenti mal sarebbe stata accettata da Victoria.
    Quando poi prese a tracciare glifi e simboli sul portone di vetro, fu felice di aver dato le spalle al resto degli studenti "Saruman il bianco, non Sauron il bianco, lol".



    In compenso tutti i presenti riuscirono ad arrivare al dunque: ciò che loro reputavano sbagliato nelle azioni di quei guerrieri.
    Morrigan si alzò e con un rapido colpo di bacchetta i sigilli disposti a ovale sulla parete di vetro cominciarono a brillare. L'aria sembrò incresparsi e in una questione di secondi una porta che sembrava dare sul cosmo comparve di fronte agli studenti.
    «Come ben sapete, per castare un incantesimo è necessario concentrarsi, focalizzare e lanciare» Trattandosi di studenti del terzo, dava per scontato che sapessero le basi del casting. «"Concentrarsi" vi permette di isolare la mente dalle distrazioni esterne. "Focalizzare" vi permette di delineare nella vostra mente gli effetti dell'incantesimo. Infine, "lanciando l'incanto" trasformate questi vostri pensieri in realtà.»
    Gli occhi passarono sui presenti «La "concentrazione" non deve agire come un muro bensì come un filtro. Dall'esterno possono provenire degli stimoli vi motiveranno a dare il massimo al momento del lancio».
    Allontanandosi dal portale cosmico alle sue spalle, Morrigan raggiunse ancora una volta il centro dell'aula. «Abbiamo compreso come i nostri sentimenti possano influenzare gli oggetti in nostro possesso. Al di là del portale troverete diversi di questi oggetti» La mano destra emulò un cerchio nell'aria «Raggiunto uno di questi, dovrete circondarlo per poi colpire il terreno castando un "finite" all'unisono» Morrigan fece quanto detto, finendo per sembrare un Garlic intento a impalettare un vampiro «Vi ricordo che le motivazioni che renderanno questo rituale efficace sono personali, e potrete trovarle solo dentro di voi. È per questo che è importante comprendere cosa si ha di fronte, e cosa si vorrebbe lasciare meglio di come l'avete trovato» La mano sinistra venne sollevata per poi chiudersi a pugno «Cercate nel vostro Io qualcosa di opposto a ciò che vi troverete di fronte, e usate il vostro carattere per piegare quello dell'oggetto».
    Qualche secondo per rispondere alle eventuali domande «Se siete sprovvisti di bacchetta, potete imprimere sul terreno il simbolo "7" che per molti di voi rappresenta la valenza aritmantica del "Finite Incantem" e la completezza» Un sorriso verso i presenti «Non a caso l'arcano dEl Carro è rappresentato dal numero 7» Ma qui si stava spostando su altri campi.
    «E ora andate, hop hop» Con teatralità Morrigan indicò il portale dietro di sé confidando che i presenti lo attraversassero.




    I ragazzi si ritrovarono da soli in un cunicolo stretto e basso. Il soffitto era stato costruito con blocchi di pietra accuratamente tagliati, ma con il passare degli anni l’allineamento di questi doveva essersi mutato e ora incombevano sporgenti al centro del percorso, strisciando sul muschio luminoso - unica fonte di illuminazione - che cresceva a chiazze lungo il percorso.
    L’aria era calda e pesante, e la polvere che si alzava sotto il peso dei loro passi si andava a intrecciare in spesse spire contro il soffitto.
    Doveva trattarsi di una piramide, o forse di un tempio atzeco, difficile a dirsi. Raramente ciò che si legge sui libri è pienamente rispecchiato dalla pratica.
    Privo di ragnatele, i primi esseri viventi a visitare quel posto da lì a qualche anno dovevano essere proprio gli abitanti di Hidenstone. Camminando tra gli antichi passaggi, i ragazzi avrebbero trovato una scalinata larga quattro metri e alta almeno cinque: dava su una cripta, e le urla dei coetanei - unite a un ticchettio sempre più veloce - lasciarono intuire ai tre che in quel luogo si sarebbe svolta la prova pratica della lezione di Magitecnica.

    CITAZIONE
    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato

    Morrigan vi spiega come effettuare il rituale di esorcismo ultimo.

    CITAZIONE
    Nome: Rituale di Esorcismo Ultimo
    Effetto: Annulla gli effetti di un incantesimo o le influenze magiche su un oggetto.
    Modus Operandi: Per effettuare questo rituale è consigliata la presenza di più maghi. È necessario disporsi in cerchio attorno al soggetto che si vuole annullare, dunque bisogna colpire il terreno con la bacchetta pronunciando la formula "Finite". Se non in possesso di una bacchetta, è possibile ottenere lo stesso risultato incidendo a terra il numero "7".
    Se il rituale ha successo, l'incantesimo o le influenze magiche sull'oggetto saranno annullate. L'eventuale descrizione del successo dipenderà dal Fato.
    Post previsti: 1. È suggerita una azione che scali su Intuito per analizzare, tramite sensi e conoscenze pregresse, la natura dell'incantesimo o dell'influenza allo scopo di facilitare il rituale. È necessaria una azione per eseguire il rituale.
    Durata: Infinita, salvo che il fato decreti altrimenti.
    Note:
    A seconda della natura dell'Esorcismo, si prenderanno in riferimento diversi parametri:
    - Coraggio, se collegato a uno spirito o una creatura simile;
    - Tecnica, se collegato a un oggetto animato o una creatura artificiale;
    - Intelligenza, se collegato a tutto il resto.
    Se la somma dei dadi è superiore ai PV restanti del soggetto da esorcizzare, quest'ultimo verrà esorcizzato.
    Se il soggetto da esorcizzare è di natura oscura, sarà necessario che la somma dei parametri di riferimento degli Esorcisti sia pari al doppio del parametro di riferimento del soggetto da esorcizzare (Es. Se colui che ha lanciato l'Ardemonio - incanto di Magia Nera - ha 50 in Intelligenza, è necessario che la somma dell'Intelligenza degli esorcisti sia pari o superiore a 100). In caso contrario, è rimesso al Fato il compito di determinare gli esiti dell'esorcismo.
    Se almeno uno degli esorcisti coinvolti nel rituale è in possesso della skill Spezzaincantesimi Professionista, eventuali 1 critici da parte degli esorcisti non verranno computati come un fallimento critico.
    Se un membro è in possesso della skill Esorcista, il Fato tirerà il suo dado con Vantaggio.

    In seguito vi invita ad attraversare un portale che vi condurrà all'interno di quello che sembra una piramide o un tempio atzeco, difficile a dirsi! Qui sarete da soli (Tranne per Jesse, che avrà la fidata aquila sulla spalla) ma, dopo una decina di minuti di camminata, vi ritroverete di fronte a uno scenario simile (Decidete voi da quale scalinata entrare).

    PAVRjpf



    Qui incontrerete un Costrutto che, ricordiamo, è un "un oggetto animato o una creatura costruita artificialmente". Ognuno di voi si troverà di fronte a un costrutto diverso e in base al vostro bg noterà cose diverse di quest'ultimo.
    Assieme a voi ci saranno anche altri colleghi PNG del terzo anno che vi aiuteranno per il rituale.
    N.B. Blake, Lucas, Jesse: siete separati l'uno dall'altro.

    Il costrutto si troverà sul piedistallo al centro della stanza. Quest'ultima è illuminata da sfere di fuoco che, grandi quanto un pugno chiuso, orbitano a tre metri d'altezza; sono almeno una dozzina e vi forniscono un'ottima illuminazione.
    All'interno troverete tutto ciò che è presente nella mappa: dalle fontane ai lati della stanza, ai macigni in alto a sinistra etc...
    Ogni lato dei "quadratini" corrisponde a circa 1,5 metri di lunghezza.

    Lascio a voi descrivere gli altri tre png studenti che troverete nella stanza. Siete liberi di muovere sia quest'ultimi (Vi serviranno per effettuare il rito) che il costrutto, nonché di autoconcludere la riuscita del rituale.

    Per quanto concerne il costrutto... il materiale di cui è composto non può essere distrutto dalla semplice magia in vostro possesso e sebbene possiate rallentarlo, non potrete fermarlo. L'unico modo per "disattivarlo" è appunto tramite il rituale.
    Per darvi un'idea della sua potenza, immaginatevi di avere a che fare con una creatura di livello XXXX.

    Nell'aria sentite l'acre odore di umidità e un ticchettio che si fa sempre più veloce.

    BLAKE: Il costrutto che ti troverai davanti è un mantello grigio topo in lana. Cercherà di stritolare te o i tuoi compagni in modo similare a come farebbe un Lethinfold. Sebbene non si tratti di un'armatura non sottovalutarlo: può fluttuare e evitare attacchi meglio di quest'ultime.
    Qualcuno dei presenti dice di riconoscerlo come il mantello di "Peter Minus" e, essendo cresciuto in una cerchia di maghi facoltosi e importanti, puoi affermare di aver sentito da uno di questi che si trattasse "del mago che ha tradito James Potter, uno dei suoi migliori amici - nonché padre del famoso Harry -, portandolo alla sua morte".

    LUCAS: Il costrutto che ti troverai davanti è un'armatura a piastre d'argento alta circa due metri; è armata di lancia da torneo e scudo a torre. Qualora entriate nel suo raggio di azione cercherà di infilzarvi o allontanarvi con qualsiasi mezzo a sua disposizione.
    Sul guardastanca dell'armatura noterai due lance nere incrociate su un cuore rosso in campo bianco: sei sicuro si tratti del simbolo che rappresentava Lancillotto e ciò, unito a un rapido studio dei simboli presenti sul costrutto, ti porterà a concludere che si tratti proprio di quella che doveva essere una sua armatura.

    JESSE: Il costrutto che ti troverai davanti è una panoplia composta da un kranos, una corazza e degli schinieri - da uno di questi, all'altezza del tallone, sporge una freccia - in cuoio lavorato; è armata di uno xiphos in ferro e di un oplon in bronzo. Tenterà di menare fendenti su di voi e non avrà granché bisogno dello scudo per difendersi perché estremamente agile.
    All'altezza del tallone spicca una freccia: ciò ti ricorda Achille e, con un rapido studio dei simboli presenti sul costrutto, concluderai che si tratti proprio di quella che doveva essere una sua armatura.




    Vi chiederei di avvisarmi in caso vogliate editare qualcosa nel vostro post. Qualora vi dia il permesso e dobbiate apportare modifiche al vostro post vi pregherei di segnalarlo specificando anche cosa avete modificato. La ragione dietro a questa piccola regola è evitare che si creino incongruenze.

    Come sempre, vi pregherei di taggare altri studenti con cui deciderete di interagire (Per farlo vi basterà digitare il simbolo "@" accompagnato dal nickname legato all'account dello stesso studente).

    Infine, vi chiederei di segnare in uno spoiler finale un piccolo riassunto del vostro post. Leggerò sempre i vostri post ma il riassunto finale mi aiuterà a mantenere tutto sotto controllo molto più facilmente.

    Per qualsiasi domanda, sapete dove trovarmi!

    Scadenza 28 Febbraio alle 22:00

    ✕ schema role by psiche
     
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Perché Jesse era così circondato ed amato dagli uccelli, e soprattutto perché in questo Jesse assumeva sempre un ruolo un po' esterrefatto e comunque passivo?
    Forse ci si sarebbe dovuta tenere una lezione sopra, magari a Magia Verde o magari proprio quel giorno, giacché si parlava di esorcismo, magari prima che la giusta (?) gelosia di Blake richiamasse un ardemonio a casissimo e trasformasse tutti i pennuti attorno all'aspirante marine in adorabili polli arrosto da opportunamente salare con le sue lacrime.
    Jesse ascoltò con orecchie dritte ciò che disse l'uomo su Selene, ma pian piano abbassò lo sguardo, non sapendo bene cosa pensare 'Ma... se è nera è nera... un po' come il terrorismo... non importa perché, è sempre sbagliato no?' il ragazzo non era esattamente macchiavellico nella visione del mondo e distinguendo bianchi e neri, fondamentalmente si trovava troppo ristretto per l'elastica visione del più sexy esiliato del mondo, il quale, dopo essersi ripreso da un doppio infarto carpiato che portava il nome di Blake Barnes ed aveva la firma distintiva di Berta, che aveva il magico potere di trasfigurare ogni nome in altro, ebbe la forza di raccontar loro ancora una volta di quali fossero le fasi per castare una magia.
    'Uh, fico non avere appunti... o meglio... averli dentro un'aquila... sì insomma... almeno non devo fingere di essere interessato' si disse lui, volgendo poi lo sguardo al pennuto, cui tentò ancora cautamente di carezzare un fianco "Ehi, siccome sei il simbolo degli States, ti posso chiamare Flag, o ti offendi?" disse lui, che, nel dubbio, andava così a comporre la triade finali di animali: la Jolly Roger Flag: in fondo, Jesse era uno semplice, una volta che aveva uno schema era troppo scemo per cambiarlo.
    Ascoltò comunque il docente, nel mentre si dedicava all'animaletto temporaneo, sgranando gli occhi quando si sentì dire di come utilizzare la concentrazione 'Uh... fico!' affermò tra sé e sé di fronte a quel nuovo concetto, ascoltando quindi con maggior attenzione anche la parte seguente, che verteva intorno a quel rituale di gruppo non orgiastico, per quanto prevedesse lo ficcar bacchette 'Speriamo di ricordare tutto' si disse con un po' di ansia, memorizzando anche il concetto del sette, a mal parata, e osservando a quel punto Flag 'Non potevi essere un pappagallo, che imparava le cose e le ripeteva?' si disse infatti, trovando un po' sadica quella scelta del docente, per quanto non vi fosse certamente malignità in ciò, ma trattandosi comunque di Jesse, che, mangiando pane e ansia, vedeva tutto come un dramma.
    'Beh, uh, non sarò solo, dai...' sospirando Jesse ascoltò il consiglio del docente sul come eseguire al meglio quella prova, quindi, con dolcezza, strinse la mano di Blake "Non ti dirò buona fortuna perché la fortuna serve agli sfigati... tipo me" propose storcendo la bocca e piazzando poi entrambe le mani sulle spalle dell'altro "Ti dirò solo... sii all'altezza di te stesso... e devasta qualsiasi cosa ci sia oltre quel portale come solo tu sai fare!" propose lui, dimentico del fatto che la prova non girasse intorno l'incendiar cose (?).
    Fu così che dopo una pacca sulla spalla al povero Luke, Jesse si avviò oltre il portale, sperando vivamente di incontrare di nuovo gli amici 'O uh, tutta gente dell'ultimo anno!' pregò, in fondo al suo cuore, dimentico del fatto di essere l'incarnazione del mai-na-gioia.
    La prima non gioia fu il cambio di temperatura 'Merda...' pensò quasi subito, dovendo allentare quasi subito il colletto e rimpiangere di non avere il modello estivo, o non potersi per esempio mettere nudo 'Se mi tolgo la divisa perdo punti... che palle!' pensò lui, infastidito dalla cosa, sospirando dentro l'angusto ma privo di ragnatele corridoio, coprendosi naso e bocca con la manica al fine di respirare quella che pareva proprio antica polvere e che sapeva bene potersi rivelare una trappola mortale 'Sì, uh, tipo la maledizione di Tutankamon o come si chiamava... quella che respiravi le muffe tossiche se aprivi la tomba e crepavi male' rimembrò lui, non sapeva manco bene dove, cercando di porre rimedio alla cosa alla bene e meglio nel mentre si guardava intorno, cercando di comprendere dove fosse.
    Non ci riuscì molto: era qualcosa di antico, ma dove fosse e a quale civiltà appartenesse proprio gli sfuggiva.
    Camminò con passo calmo ma deciso, mandando avanti l'aquila perché indagasse, ma ad un certo punto sentì delle urla, al che si bloccò 'Oh no!' e fu così che estrasse la bacchetta e si diede alla corsa, sperando vivamente di non cadere in una trappola e trovandosi ad un certo punto a dover fare un bel respiro profondo e salire una scalinata in una volta, per giungere in cima ad essa sudato, affannato, arrossato e con davanti un automa di quelli alla Maverik 'Sì, insomma, cattivo... tipo quello dell'esame MAGO!' pensò lui, sentendo poi un altro urlo.
    "BROOKE!" un urlo disperato si levò per la stanza, nel mentre un ragazzo a Jesse abbastanza noto spuntava da un lato, puntando la bacchetta contro quell'armatura gigantesca, castando un Impedimenta finalizzato a bloccare la sua avanzata verso una ragazza dai capelli ricci a terra.
    "Ehi, pezzo di merda: ficcati quella freccia in culo e stai lontana da Brooke!" urlò un terzo ragazzo, biondino, che saltò sopra una colonna abbattuta, scagliando uno Schiantesimo contro il nemico "Ha già due uomini che la sfondano, non le serve anche l'armatura!" decretò, nel mentre Jesse gemeva, quasi in coppia con la riccia 'No, il triangolo no!'
    Non lo aveva considerato ed invece ora ce l'aveva davanti: il ragazzo conosceva fin troppo bene Nate, suo concasato maggiore, così come era difficile non sapere del suo chiacchieratissimo menage a trois con Lucas e Brooke, sia perché una relazione a tre, con tutti che si facevano tutti, non era proprio una cosa comune, perfino tra i fluidi maghi Millenials, sia perché un vertice del trio era Lucas Scott, e non eri nessuno se non avevi almeno beccato un paio di volte Lucas Scott a copulare anche con i muri e, nel caso di Jesse, ti era pure toccato togliergli punti sentendogli dire, generalmente col membro al vento, se fossero più i suoi centimetri o i punti persi.
    Insomma, gente alla Hidenstone: sobria!
    'Perché loro: perché non Blake, Erik e Adamas!' imprecò lui, dimentico del fatto che due dei succitati manco seguissero quel corso e sopratutto dimentico del fatto, appunto, di essere mai-na-gioia e che siccome i PNG doveva scegliergli questo narratore era andato sull'usato/trash sicuro.
    Chi stava comunque andando sul sicuro era anche l'armatura: di chiara ispirazione greca, questa fu minimamente rallentata dall'offensiva dei due maschi, salvo poi caricare ancora Brooke, attualmente a terra, poggiata contro una colonna, chiaramente non in ottima forma.
    "Ehi, no, uh, ha due persone che la amano, non puoi farli piangere tutti e due!" esclamò lui, forse ricordandosi come fosse importante focalizzarsi su di una ragione per scagliar le magie (o forse no (?)) e gettandosi in avanti per intercettare l'armatura e scoccare a qualche metro di distanza un colpo verso terra "Imperium!" esclamò dunque, sollevando parte del pavimento come se fosse nata una radice, allo scopo di far inciampare la statua, cosa che, infatti, gli riuscì!
    "Yo, Lighthouse, ti usci alla festa? Sai che con quegli addominali scolpiti nel marmo che ti ritrovi puoi farlo quando vuoi vero?" esclamò l'ametrino Lucas "Fa strano vederci vestiti con sto caldo, non trovi?" domandò lui allegro, facendo avvampare Jesse che biascicò un mesto "I miei addominali sono di Blake... e di Adamas..." pigolò lui, ricordando al mondo come in fondo stesse pure lui in un bizzarro e assurdo triangolo.
    "LUCAS SMETTILA DI METTERE IN IMBARAZZO LIGHTHOUSE CHE POI SI METTE A PIANGERE: PENSA A QUEL COSO GIGANTE!" strillò Nathan, avvicinando poi la povera Brooke ed applicandole addosso un incanto curativo.
    "Uh, sì, il costrutto... il RITO!" affermò lui, nel mentre Lucas tentava un nuovo approccio, sempre con quello che pareva essere un altro schiantesimo e cui Jesse reagì con qualcosa di similare "Farfallus Explodit!" esclamò dunque, puntando alla faccia dell'armatura, nella speranza che lo scoppio e lo scintillio la distraessero quanto bastava per tirarla su.
    "State bene?" chiese lui, nel mentre l'armatura cigolava e lui si portava alle sue spalle, notando ciò che prima Lucas gli avrebbe messo là dove non batteva il sole 'Uh, freccia... tallone... ACHILLE!' si rese conto lui, arrivando anche ad un'altra conclusione 'QUINDI SIAMO A CRETA!' disse lui, non tanto perché era un cretino (solo un po'), quanto perché tendeva a saltare a conclusioni affrettate e correlate a cose che sentiva familiari, come il suo prolungato soggiorno in Grecia.
    Fortunatamente quella conclusione fallace non ebbe seguito, mentre il ragazzo decise invece di puntare su una coppia di altre magie "Accio freccia!" esclamò infatti, richiamando a sé la freccia che l'armatura aveva nel tallone, salvo non lasciare neanche che la magia facesse il suo corso per far altro "Reducto!" disse invece, scagliandola all'indietro diretta all'altro tallone, facendo conto che gli allenamenti col suo scudo in paravibranium potessero sortire qualche effetto in termini sia di precisione sia di prontezza di spirito. E così fu!
    "Woooh, bel colpo!" urlò Lucas, lasciando un Jesse imbarazzatissimo e rossissimo, che dovette socchiudere gli occhi e grattarsi la nuca, quel tanto che bastava per sentire troppo tardi l'urlo di richiamo di Nate e trovarsi davanti l'automa a caricarlo, il quale, come detto dal narratore, decisamente era troppo fulmineo per necessitare di uno scudo come difesa. Quindi perché non servirsene per l'attacco.
    "Auch!" commentò stoicamente un impatto che di fatto era come andare contro un tir ed essere sbattuti all'indietro a folle velocità 'Cazzo... ma non sono... io l'unico coglione che usa uno scudo come arma?' si chiese lui, forse per non pensare quanto sarebbe stato doloroso l'impatto col terreno 'Per me è finita' si disse, manco fosse una daimon della terza serie di sailor moon davanti ad un cuore gigante.
    "MOLLIATE!" strillò infine Brooke, ergendosi in piedi e attutendo con la magia l'atterraggio nel nostro sfigato preferito, che, quanto toccò la fredda pietra, si trovò tutte le sue ossa a posto e non causalmente rimischiate.
    '... E anche oggi ne siamo usciti vivi... per ora!' si disse lui, tirandosi in piedi e trovandosi davanti la spada (lo xiphos) gigante dell'armatura sopra la sua testa, tipo spada di Damocle.
    "Uh!" fu il suo unico commento prima di gettarsi di lato come se ne andasse della sua vita 'Beh, in effetti ne va della mia vita...' ci pensò bene lui, nel mentre i tre combinavano tre Incarceramus per tentare di fermarlo o almeno rallentarlo.
    Jesse fece una capriola in terra, leggero come non mai, sia per la tensione, sia perché in questo post non si lanciavano dadi caratterizzati dalla proverbiale sfiga di questo PG, quindi si rimise in piedi, trovandosi davanti la costruzione piegata a terra e bloccata con la spada con la lama contro il pavimento, laddove l'avrebbe tagliato in due.
    "FLAG, vagli negli occhi e non farti ammazzare!" non ci pensò molto su su quale fosse la strategia migliore, anche perché i tre ragazzi stavano dicendo fosse un buon momento per il rito "Imperium, Imperium!" disse lui, sollevando due lembi di roccia dal pavimento per bloccare le mani del finto achille per un po', correndo poi di lato per formare un cerchio con gli altri ragazzi.
    'Una motivazione: mi serve una forte motivazione!' qualcuno avrebbe potuto obiettare che portare a casa la pelle era una eccellente ragione, ma qui si stava parlando di Jesse e della sua vita (un po' come tutti i suoi amici) non è che ne avesse troppo conto, e quel giorno serviva qualcosa di forte, qualcosa ai limiti dell'estremo.
    'Onore ad Achille!' se la sua vita non aveva valore, quella dei tre Franceschi (?) con lui invece ne aveva, e poi, anche la memoria di Achille la meritava 'Sei stato un grande eroe, forse un grande amante e forse un enorme stronzo... ma non meriti... di essere in sto posto del cazzo a menare dei ragazzini perché sì!' il ragazzo dispose in verticale la bacchetta e fece alcuni profondi respiri, per richiamare a sé tutta la sua concentrazione, la sua determinazione e anche la sua volontà 'Tu, devi finire!' e a quel pensiero, come anche gli altri, puntò la bacchetta a terra, anche se lui, teatralmente, lo fece anche inginocchiandosi.
    "FINITE!" strillò a pieni polmoni, evocando un eco che si voce con le voci degli altri tre, nel mentre lanciava un'occhiata decisa alla Volontà Residua di Achille, osservandone ancora i simboli sopra riposti, che ancora una volta gli ricordarono come fosse verosimilmente una magia di animazione di qualcosa forse anche di molt antico 'E anche no: tornatene in un museo, dove non puoi far danni e non ne puoi anche prendere!' si disse lui, usando appunto la concentrazione come filtro della realtà, lasciando entrare solo ciò che occorreva per trovare forza.
    Un cerchio bianco collegò loro quattro e lentamente tutto parve risplendere, lasciando l'armatura come preda di un attacco epilettico, finché non cadde in ginocchio, immobile!
    "GRANDEEEE!" esclamò Lucas balzando in piedi, trovandosi rapidamente addosso Nathan, che letteralmente lo baciò come non ci fosse un domani, al punto che Jesse dovette coprirsi gli occhi.
    'Waaaaah, che imbarazzo!' si disse lui, chiedendosi se con Adamas era altrettanto ridicolo, salvo poi sobbalzare quando sentì una mano sulla spalla, voltandosi per tirare un calcio e fermandosi a pelo davanti ai biondi lineamente di Brooke "Grazie per prima... e ottimo lavoro!" affermò lei con un occhiolino, andando poi dai due, che abbracciò dolcemente, lasciando il ragazzo da solo col suo uccello in mano.
    E sì, stavo parlando dell'aquila "Grazie dell'aiuto, Flag..." affermò quando si posizionò sul suo avambraccio "Uh, senti, so che sei un foglio di appunti, maaaa... vuoi del cibo come premio... sì, cioè, tipo che trasfiguro il foglio in un topolino e gnam?" chiese lui, tra serio e faceto, come fin troppo spesso gli capitava.
    RevelioGDR


    Jesse pensa cose a caso, coccola blake, saluta lucas e cerca di instaurare un buon rapporto con la sua aquila.
     
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    Black Opal

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    Blake Barnes
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    Pensò alla risposta che Morrigan gli diede e stette in silenzio perchè quello non era il momento di parlare di quanto suo fratello riuscisse ad essere coglione quando ci impegnava. Anche perchè, la verità, era che Blake non parlava mai male di suo fratello almeno non in presenza di altri. Altra cosa fondamentale di Blake era che comunque riusciva seriamente ad essere una persona distratta. Distratta quando parlava di cose serie, quando doveva ricordarsi i nomi, quando doveva fare qualcosa sia di importante che di meno importante. Alla fine aveva chiamato Naga, Nega almeno per 4 msi, non si ricordava i nomi dei suoi professori e di conseguanze perchè mai stare attento ad un nome di un personaggio di fantascienza che neanche esisteva? Non è che lo facesse apposta per perdere punti o per farsi notare, era che Blake davvero era una persona distratta ed anche abbastanza menefreghista sul punto. Comunque, alla fine la lezione divenne sicuramente molto più interessante. Quando si aprì il portale, Blake non fece poi troppo caso alle spiegazioni di Morrigan, salvo quello che davvero gli interessava per tornare al suo socio vivo e vegeto, e non perchè non voleva morire ma perchè non voleva che Jesse stesse in apprensione per lui, cosa non vera visto e considerato che Blake era così assurdamente stronzo che delle volte faceva anche apposta che gli servisse qualcosa pur di farlo correre da lui. Ma non era quello il momento di fare lo stronzo quindi quando gli strinse la mano sogghignò e scosse il capo. Ehi non puoi essere sfigato se sei il mio Socio! Il che era tutto un dire, visto e considerato che invece di dirgli che non era sifigato perchè era tremendamente bravo ed intelligente, gli diceva che non lo era solamente perchè era suo amico. Ma in fondo, Jesse e Blake avevano quel rapporto e non sarebe mai cambiato, per sfiga di Jesse e per fortuna di Blake! Sorrise al ragazzo e poi si gonfiò proprio come un pavone. Speriamo che la prova sia alla mia altezza! Giusto per non sembrare una persona troppo scortese e sopratutto con un orgoglio che la galassia non poteva contenere affatto! Ecco, sarebbe stato divertente vedere Xander e Blake nella stessa stanza. Chissà se l'ego di uno sarebbe esploso per colpa dell'ego dell'altro! Comunque non era quello il momento di pensare al suo ego, e come al solito non era il momento di pensare a nient'altro rispetto a quello che stava succedendo. Due ragazzi del terzo anno si avvicinarono a Blake: Jason e Dikon. Blake alzò un sopracciglio, odiava lavorare in Team, ma alla fine non poteva fare altrimenti. Vediamo se è vero che sei uno studente pericoloso!Cominciavano proprio con il piede giusto, ma Dikon era un dioptase e si sapeva che in quella casata erano tutti un pò spocchiosetti. Davvero vuoi scorpirlo in una lezione di Magitec? Chiese alzando un sopracciglio e non aspettando che dicessero altro si incamminò in quello che era un corriodio stretto, brutto e che non vedeva l'ora finisse. Quando finì, i due ragazzi erano comunque dietro di lui e quello che si videro di fronte fu assolutamente sensazionale. Wao! Maverik fa sempre cose assurdamente ingegnose! I suoi occhi brillavano alla vista di quelle sfere di fuoco che illuminavano tutto quello che avevano intonro. Questa cosa non mi piace per niente! Quel coso ci attaccherà e noi ci faremo male! Dikon era un Ametrin, coccoloso, per carità, ma a quel punto anche troppo pauroso. Ma non poteva capitare con Erik e Jesse? Fce un sospiro profondo e sfoderò la bacchetta. Smettetela di fare commenti e vediamo di fare questo rito come si deve. Prima finiamo prima ce ne andiamo, prima posso andare ad allenarmi! Eh certo, perchè le lezioni, comunque, per Blake erano sempre un pò una perdita di tempo e questa cosa nessuno gliela avrebbe tolta dalla mente. Sembra un Lethinfold. Se riusciamo a non permettergli di volare troppo sarà facile prenderlo e procedere con il rito... In fondo i dioptase erano i secchioni, giusto? Ma neanche a farlo apposta e neanche a farlo finire di parlare che quel coso di lana grigio topo si era avventato sul collo del piccolo dolce dikon che non faceva altro che dimenarsi. Blake puntò la bacchetta contro il mantello, precisamente all'altezza del fianco destro del ragazzo e di conseguenza alla parte più larga del mantello stesso. Diffindo! L'intento era quello di farlo allontanare senza fargli eccessivamente del male, o comunque non farlo a Dikon. Il mantello si scnsò solamente, riuscendo a schivare quello che era stato l'incantesimo tagliente. Blake, comunque, a differenza del dioptase che stava ancora cercando nella sua mente delle informazioni per accerchiare o levare di mezzo quel coso, puntò di nuovo la bacchetta verso quel coso, questa volta puntò direttamente al cappuccio. Immobilus Se solo si fosse rallentato e quel coglione di un Ametrin avesse fatto la sua parte invece di tremare come un cretino coniglio sarebbe stato meglio. L'incantesimo riuscì alla perfezione (?) - almeno facciamoglielo credere - Dikon ebbe la prontezza di cercare di allentare la presa e riuscire a divincolarsi. Il fatto era che Blake odiava quelle situazioni, odiava dover essere lui la persona a dover trascinare gli altri, si, strano ma vero... voleva vincere e stare con persone competenti non dover fare da balia a due scemi. Ma il compito di un leader era esattamente quello no? Allora fece un respiro profondo. Concentrazione, calma e pazienza ecco cosa ci voleva veramente per Blake per riuscire a fare qualsiasi cosa. Concentratevi e cercate di pensare a qualcosa di profondo. Sicuramente avrete sentito meglio di me il prof Maverik parlare della buona riuscita di questa cosa, quindi...impegno. Non ho intenzione di perdere o far brutta figura con Maverik. Non si trattava neanche dei voti in realtà, si trattava solamente di riuscire ad essere il migliore nella mente di ogni professore. Non gli interessava di essere visto come un diamante grezzo, l'importante era che fosse l'unico che avevano in mente. Guardòi suoi compagni, il fatto era che l'incantensimo non aveva durta eterna quindi quello che doveva succedere dopo doveva essere rapido ed infatti lo fu. Ecco cos'è il mantello di peter minus! Il migliore amico di James, il padre di Harry potter. Li ha traditi e Lily e James sono morti. Il dioptase era sicuramente quello più sveglioe Blake non fece altro che guardarlo malissimo. Si stava concentrando per dire quelle cose stupide? Immobilus!Lo fece di nuovo e questa volta, sentendo le parole di Jason, si morse il labbro. Lui non avrebbe mai tradito Jesse, ne tanto meno Erik per una cosa del genere. Non ne sarebbe stato davvero capace. Come si poteva vivere dopo aver fatto un gesto così miserabile? Blake Barnes non credeva in niente che non fosse se stesso, faceva eccezione solamente l'amicizia. In quella ci aveva sempre creduto ed in un momento fu preso quasi da un senso di colpa verso Jesse, al solo pensiero di poterlo tradire e farlo uccidere. Guardò gli altri e due, ed in sincrono perfetto urlarono. FINITE! Non voleva neanche pensarci ad una tale eventualità.
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    UN RAGAZZO SOGNA SEMPRE DI ESSERE IN UN GRUPPO, ROCK: TUTTO È PIÙ GRANDE DELLA REALTÀ.
    Il tempo passato in quell'aula sembrava passare molto velocemente. Alla fin fine, Maverick era un ottimo docente e sapeva come tenere svegli i propri studenti. Ogni risposta di Morrigan era alla portata di tutti, era difficile non comprendere cosa stesse dicendo o spiegando, riusciva ad arrivare a tutti.
    E poi, Lucas amava le parti pratiche a cui sottoponeva ognuno di loro.
    Quella volta sarebbe stato qualcosa di squadra e ci sperava un po' di andare con Blake e Jesse, proprio perché conosceva entrambi e sapeva di potersi fidare di loro, tuttavia il suo team era diverso da come l'aveva immaginato. Quando attraversò il portale, con lui c'erano due ragazze rispettivamente del terzo e del quarto anno e un ragazzo del quinto: Rin, Percy e Frances. Lucas conosceva quest'ultima in quanto era della sua stessa casata, con gli altri due non aveva avuto molto a che fare; Rin era una dioptase, Percy un opalino, e soprattutto con lui, il rapporto era quasi nullo, in quanto non si erano mai trovati a lavorare insieme.
    All'imbocco del portale, Lucas guardò tutti e tre i presenti, quindi sorrise ad ognuno di loro «Pronti?» - i tre annuirono e attraversarono quel passaggio che li avrebbe catapultati chissà dove.
    Lucas is guardò attorno, quasi a voler cercare di esaminare quanto più di quel luogo potesse esaminare. Mentre camminava sentiva la polvere attaccarsi sui suoi vestiti e quasi non sapeva se fosse un'impressione, ma la sentiva fin già nei pori della pelle.
    «Rimaniamo compatti, non sappiamo se questo luogo nasconde delle trappole.» - Lucas camminava in capo al gruppo, con accanto l'altro ragazzo del team. Con la coda dell'occhio lo sguardò, sembrava molto sicuro di sé «Chi ha la bacchetta, la tiri fuori. E no, Jones, non sto parlando di quella bacchetta.» - disse, ghignandosela appena. Ok, Lucas aveva già un'idea di chi avesse accanto, ma doveva ammettere che forse non era male avere qualcuno che sapeva fare del sarcasmo anche in una situazione incerta.
    Scosse il capo e prese il catalizzatore, dalla tasca di dietro del pantalone «Percy, non sarebbe il caso che almeno uno di voi si avvicini a noi? Non è carino lasciare noi ragazze dietro.» -Rin, per quanto intelligente, non amava ficcarsi in situazione pericolose. Lucas non capiva tanto il timore che provava la ragazzina, ma concordava che forse non era stato giusto lasciarle da sole. Insomma, uno spirito romantico, l'amor cortese, era ancora lievemente presente nel cavaliere morto dentro Lucas.
    L'ametrino rallentò il suo passo, per poi allungare il braccio verso Frances e farle segno di andare avanti, dov'era Percy, mentre lui si sarebbe posizionato al lato di Rin, sorridendole appena.
    «Lo sentite anche voi questo ticchettio?» - domandò Jug, guardandosi attorno, poco prima di entrare nello spiazzo - probabilmente il centrale - dov'era il loro costrutto.
    Quando i quattro arrivarono lì, si posero tutti uno accanto all'altro, alternandosi tra ragazzi e ragazze. «Oh Merlino.» - mormorò Jug, sgranando gli occhi alla vista dell'armatura di due metri «Cosa oh Merlino, Jones. E' una semplice armatura, la buttiamo a terra e proseguiamo.» - disse l'Opale, sicuro di sé, mentre avanzava verso il costrutto. Rin e Frances si avvicinarono a Lucas «Secondo me si farà male.» - preoccupazione c'era nel tono della compagna di Casa di Lucas, che invece strinse la bacchetta tra le dita, pronta ad agire.
    «Percy, non fare il coglione!» - ma l'Opale era già a portata di lancia. Infatti, non appena aveva finito di parlare, quello si era avviato verso le scale del piedistallo e aveva puntato la bacchetta contro l'armatura «Stupeficium!» - disse, sicuro, mentre poi si girava di spalle e con fare certo si pavoneggiava «Visto? Non è successo nien--» - nemmeno il tempo di finire la frase, che la lancia di Lancillotto finì per spazzare all'aria il ragazzo.
    «Io lo sapevo che non era una buona idea!» - disse, sbattendo i piedi in terra e sollevando un po' di polvere. Lucas, nel frattempo, aveva impugnato meglio la bacchetta «Percy!» - fece qualche passo verso il ragazzo, cercando di aiutarlo ad alzarsi, mentre la voce di Rin suonava di nuovo, imperativa «Expelliarmus!» - l'incantesimo andò ad impattare contro la lancia, ma senza avere l'effetto desiderato «Deprimo!» - la ragazzina del quarto anno, sembrò cercare di piegare l'armatura sotto una forta pressione. L'armatura sembrò quasi cedere, tuttavia dopo un leggero vacillare e una piccola flessione, si rialzò in piedi.
    Il costrutto, vedendo quei ragazzi minacciare la sua incolumità, iniziò a puntare contro di loro la lancia e a piegare la schiena. Lucas sgranò gli occhi, quando si accorse che il principale obiettivo erano lui e Percy «Protego!» - gridò, facendo impattare quella punta sullo scudo che prontamente era riuscito a creare.
    Percy sembrava non aver accettato tanto il fatto di aver avuto uno scacco matto dall'armatura, quindi per un attimo riacquistò la lucidità e sembrò muovere la bacchetta «Nebula Recanto!» - una coltre fitta di nebbia, avvolse l'armatura, che sembrava essersi fermata nuovamente.
    Il ticchettio si faceva più rapido, Lucas temeva che quello fosse il tempo che aveva a disposizione, quindi «Agiamo prima che la nebbia si dissolva!» - disse l'ametrino, mentre dai quattro studenti si levarono degli incanti, quasi uno dopo l'altro «Cumtello!» - la terra sotto i piedi dell'armatura si fece mobile «Incarceramus!» - delle corde si legarono attorno al busto. Quel cavaliere che si era perduto, adesso aveva difficoltà a muoversi, i ragazzi puntavano le loro bacchette contro il costrutto, quasi in attesa di qualcosa. Lucas guardò il cavaliere «Il tradimento è il peggiore dei mali che tu possa aver fatto.» - disse, guardandolo, quasi come se stesse sentenziando qualcosa. Lucas non avrebbe mai accettato un tradimento, né in amicizia, né in amore. E Lancillotto aveva tradito un amico, un re e aveva portato a tradire Ginevra. Aveva fatto esattamente quello che per lui era più straziante. Il dolore nel cuore di qualcuno non lo si rimargina, si distrugge e basta. Incollare i pezzi è difficile, rimarranno sempre le crepe di quella rottura che il tradimento ha creato. Doveva pagare per quello che aveva fatto.
    Era lì, ora, fermo e impossibilitato a scappare. Stava a loro, mettere fine a quella maledizione. Percy si avvicinò all'Ametrino «Quando vuoi, Jones.» - mormorò, piazzando una mano sulla spalla. Poi i due ragazzi si guardarono e dopo che tutti e quattro si erano posizionati in cerchio attorno al costrutto, Lucas fece un cenno di assenso del capo «FINITE!» - il coro di quelle quattro voci si levarono all'unisono, quasi fossero una sola ed unica voce.
    ©Scheme Role by Amphetamines' - Vietata la copia anche parziale.
     
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    La magia è un fenomeno così contraddittorio. Sorretta dalla logica e dai ragionamenti, diventava esponenzialmente più forte nel momento in cui a questi si uniscono le emozioni.
    Jesse, Blake e Lucas riuscirono a superare la prova privando i costrutti dell'energia negativa che li aveva tenuti in moto fino a quel momento. Sebbene le influenze di questi eroi del passato si fossero mitigate a causa dello scorrere del tempo, ciò che riuscirono a fare i tre - grazie all'aiuto dei restanti membri del gruppo - fu ragguardevole.
    I costrutti caddero a terra e un portale si formò alle loro spalle. Sarebbe bastato attraversarlo per tornare a Hidenstone.
    «Molto bene!» Le mani vissute di Morrigan applaudirono e le labbra - ancor più vissute - si piegarono in un sorriso. «Circa un quarto di voi» E i tre rientravano in questa fetta «È riuscito a superare la prova senza troppe difficoltà».
    Il pollice indicò diversi carrelli trascinati da automi su cui erano distesi studenti doloranti. «Salutate Skyler da parte mia!» Le dita si chiusero per salutare i feriti che, dritti dritti, avrebbero raggiunto il vero eroe di Hidenstone: l'infermiere.
    Poi un battito di ali si fece più forte, e all'udito si aggiunse la vista permettendo ai presenti di notare una sagoma alata rossa come la lava sempre più vicina. Si trattava del drago nano di Morrigan che, tramite Engorgio, era diventato grosso quanto un ippogrifo. Tra le fauci erano stretti dei cavi che terminavano in grossi malloppi. Arrivato al centro della stanza, la mascella si aprì come una persiana e i pacchi caddero a terra.
    «Jesse lighthouse...» Le mani del magitecnico cominciarono a sgrufare in quell'ammasso di oggetti. Dopo qualche secondo Morrigan allungò verso il prefetto un blocco di cuoio lavorato «Fanne buon uso. E tieniti l'aquila, spero che ti abbia mostrato quanto la carta possa tornare più utile in battaglia che per prendere appunti, aye» Flag non aveva accettato il cibo del prefetto, ma non per questo aveva rifiutato il suo tentativo di stringere amicizia.
    «Blake Barnes...» Alla "torcia umana" Morrigan passò un velo di lana, tanto leggero quanto caldo. «Il fuoco distrugge, ma plasma anche la materia» Sorrise «Ciò che è successo nel passato, può essere cambiato nel futuro. Fanne buon uso» Una pacca sulla spalla e passò al prossimo.
    «Lucas Jones...» Un pesante blocco d'argento venne passato all'ametrino che avrebbe dovuto usare entrambe le braccia per sollevarlo. «Il folklore parla di questo materiale come un qualcosa in grado di respingere l'oscurità» Iniziò «Ma spesso è la stessa oscurità che dobbiamo accettare. Delle volte bisogna sciogliere una spada per ottenerne una ancora più affilata. Fanne buon uso».
    Il magitecnico salutò i presenti che, a uno a uno, abbandonarono l'aula. Solo dopo aver raggiunto la scrivania si accorse di aver sbagliato le coordinate mandando gli alunni in un tempio che avrebbero dovuto esplorare degli spezzaincantesimi - che lo stavano consultando - nei prossimi mesi «Ops».

    «Parlato»
    "Pensato"
    Narrato
    ✕ schema role by psiche


    Sono stati assegnati 20 punti al fine della valutazione, così distribuiti:
    0-4: entrata
    0-6: parte teorica
    0-10: prova pratica

    Ametrin
    Lucas: 3+6+10=19
    Totale = 11*+19 =30 Punti Casata

    Black Opal
    Jesse: 4+6+10=20
    Blake: 4+6+10=20
    Totale = 40 Punti Casata

    Dioptase
    Totale = 22* Punti Casata

    *Data la disparità di membri, sono stati attributi 11 punti alle case con meno studenti.

    Morrigan Maverick
    +1 Tec +1 Res +8 Exp

    Jesse Lighthouse
    Voto E (20/20):+1 Tec +1 Res +6 Exp

    CODICE
    <b>Cuoio di Achille:</b> un blocco di cuoio lavorato dagli antichi magiartigiani greci. Se lavorato per creare un oggetto, risveglierà il suo antico potenziale nel momento in cui alla rabbia farai prevalere i tuoi ideali.
    In quanto frequentante di Magitecnica sei libero di lavorarlo da solo o accompagnato da un Magitecnico in possesso della relativa skill (In questo caso potrai svolgere la lavorazione come Tirocinio con i relativi bonus).
    Il blocco può essere usato per creare un singolo oggetto.

    <b>Flag:</b> un'aquila calva delle dimensioni di un piccione in carta d'appunti. È troppo fragile per essere portata in quest! Però rivestendola di un qualcosa di più resistente, magari del cuoio lavorato da artigiani esperti, ciò potrebbe cambiare.


    Blake Barnes
    Voto E (20/20):+1 Tec +1 Res +6 Exp

    CODICE
    <b>Lana di Peter Minus:</b> un blocco di lana pregno di energia oscura. Se lavorato per creare un oggetto, risveglierà il suo antico potenziale nel momento in cui alla possibilità di tradire un amico per ottenere un vantaggio personale farai prevalere i tuoi ideali.
    In quanto frequentante di Magitecnica, sei libero di lavorarlo da solo o accompagnato da un Magitecnico in possesso della relativa skill (In questo caso potrai svolgere la lavorazione come Tirocinio con i relativi bonus).
    Il blocco può essere usato per creare un singolo oggetto.


    Lucas Jones
    Voto E (19/20): +1 Tec +1 Res +4 Exp

    CODICE
    <b>Argento di Lancillotto:</b> un blocco di argento lavorato dagli antichi artigiani celtici. Se lavorato per creare un oggetto, risveglierà il suo antico potenziale nel momento in cui alla possibilità di agire in nome dell'amore farai prevalere i tuoi ideali.
    In quanto frequentante di Magitecnica sei libero di lavorarlo da solo o accompagnato da un Magitecnico in possesso della relativa skill (In questo caso potrai svolgere la lavorazione come Tirocinio con i relativi bonus).
    Il blocco può essere usato per creare un singolo oggetto.

     
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12 replies since 2/2/2021, 22:37   261 views
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