Posts written by Howard H. Van Leeuwen

  1. .
    Benvenutissimo! Io sono Andrea, e ti do il mio personalissimo e colorato benvenuto nel nostro forum! Spero tu possa trovarti bene tra di noi e che possa ambientarti subito in questa grandissima famiglia, ma sono certo che riuscirai benissimo!
    Mi accodo agli altri: hai già qualche idea sulla tipologia di PG che ti piacerebbe creare?
  2. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard era molto felice che Aidan apprezzasse il proprio contributo, tanto da rimanere particolarmente contento del fatto che le divinità e gli esempi che avesse avanzato fossero effettivamente piaciuti. Nel valutare l’utilizzo effettivo del ghiaccio da parte degli inuit, tuttavia, Howard sembrava non avere una vera e propria spiegazione ulteriore a quelle che avesse dato. SI morse appena il labbro inferiore, cercando poi di procurare altri esempi per l’uso di quel materiale. “Beh, come abbiamo detto, il ghiaccio è sicuramente uno degli elementi più importanti nella costruzione, ed è secondo me su questo punto che andrebbe posta l’attenzione. Il ghiaccio però può anche essere usato nel trattamento dei dolori o in ambito medico, quindi potrebbe anche essere probabile che ci fossero alcune tecniche di medicazione particolari ed a noi sconosciute che prevedessero l’uso del ghiaccio o una sorta di ‘magia rituale’ ad esso relativa, perché no?”. E dopo aver provato a dire qualcosa in merito alla questione del ghiaccio, Howard avrebbe sicuramente parlato ancor di più riguardo al tipico abbigliamento di quelle persone, cercando di collegare il loro abbigliamento anche alle loro tendenze religiose.
    “Considerando che abbiamo parlato di ghiaccio e di legno, nell’ambito del vestiario io li immaginerei con degli abiti sicuramente pesanti e decorati con pellicce animali molto evidenti. Allo stesso tempo, però, l’imponenza degli abiti che in qualche modo rappresenterebbe anche quella della ‘tribù’, potrebbe essere accompagnata da una serie di dettagli che rimandino al loro culto delle divinità. Potrebbero essere dei simboli, delle particolari rune magari ad oggi cadute in disuso o in qualche modo imparentate a livello linguistico con quelle norrene, o anche delle semplici decorazioni che potessero rispecchiare le qualità delle divinità da loro venerate.” E dopo quel piccolo momento di pausa, iniziò totalmente un nuovo pensiero a balenare nella propria testa: in che modo comunicavano? La loro lingua era una lingua come le altre o presentava delle specificità del tutto uniche? Avrebbe quindi iniziato con il suo solito immaginare delle teorie di ogni genere, anche affidandosi ad alcune curiosità che aveva avuto modo di leggere in qualche libro. “Per quanto riguarda la loro lingua, c’è da dire che la lingua parlata dalle popolazioni inuit era molto diversa da una qualsiasi lingua che parliamo noi nel quotidiano. Non solo a livello di grammatica o di sintassi, ma penso anche a livello di vocabolario: ho letto che loro avevano più di 50 modi per riferirsi alla neve, motivo per il quale sicuramente utilizzavano delle parole a noi ignote. E forse è anche questa una chiave per interpretare correttamente le usanze e la cultura inuit: il loro utilizzare un codice linguistico diverso dall’ordinario per descrivere una situazione e uno stile di vita sicuramente fuori dal comune. Me la immagino anche come una lingua molto compatta, una lingua che forma le varie parole di una frase appallottolando quanti più mattoncini possibili, così che in una sola parola si possano cogliere varie sfumature di significato.” Si fermò un attimo, andando a quel punto a guardare gli altri amici, accennando un sorriso ed aspettando una loro eventuale risposta in merito a ciò che aveva detto.

    RevelioGDR


    Interagisce con Numero cinque eHarry Wood!
  3. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard non era soddisfatto della risposta che aveva dato alla domanda che il nuovo ‘professore’ gli aveva posto, ed il fatto di aver ricevuto delle occhiate ‘scrutanti’ da parte dello stesso sicuramente non davano uno dei quadri migliori per sentirsi a proprio agio. Nonostante tutto, la situazione venne velocemente salvata dal proprio vero docente di Rune Antiche, che in quel momento entrò rapidamente all’interno della classe, regalando uno spettacolo a tutti gli studenti con il suo carattere da macchietta che sicuramente non passava inosservato. Seguì per un primo momento le vicende ed i battibecchi tra i due, iniziando poi a prendere ispirazione e appunti su tutto ciò che i due stavano esponendo: di certo non immaginava che quella fosse una materia noiosa, ed il fatto che potesse scoprire sempre cose molto interessanti e nuove non faceva altro che infervorare la sua voglia di conoscenza, quella sete di sapere che tanto lo contraddistingueva.
    Seguiva i discorsi dei due non solo con gli occhi, ma anche con le parole che scriveva sul foglio, iniziando a fantasticare in merito alle popolazioni da loro tirate in ballo. In qualche modo, Howard sentiva di volersi maritare con uno di quegli uomini di una di quelle popolazioni così rustiche e legate al preservare la tradizione, culture che portavano alti i valori e che riuscivano a dipingersi di colori caratteristici ed unici nel proprio genere. Era un argomento interessante per lui, e questo si poteva benissimo intendere dallo sguardo luccicante e furbo che scattava tra un uomo e l’altro, salvo poi abbassarsi appena sui suoi appunti quando venne posta la domanda sulla quale fare un brainstorming generale. Howard si guardò intorno, dirigendosi poi da Harry e Aidan, con i quali sicuramente aveva avuto modo di parlare e conversare anche in passato, specialmente con il secondo.
    Decise di ascoltare le loro considerazioni in primis, commentandole successivamente così da corredarle delle proprie idee e dei propri ragionamenti, cercando di giustificare tutto ciò che voleva intendere in maniera molto puntuale e rigorosa. “Mi piace moltissimo questa impostazione che avete dato! Sono d’accordo sul fatto che il legno possa essere una risorsa molto importante, proprio per il fatto che questo può essere usato sia per le case che per le navi come dice giustamente Harry! Vorrei però anche considerare l’importanza di un altro materiale, o elemento, con i quali una popolazione dell’Alaska dovrebbe aver sicuramente avuto a che fare, a mio avviso: il ghiaccio. Un elemento che, dal punto di vista spirituale, potrebbe rappresentare la purezza, la luce, il candore, mentre a livello materiale può rappresentare quella stabilità, quella perseveranza, quella resistenza tipiche di un popolo che deve essere stato abituato a temperature e condizioni metereologiche estreme.” Si fermò per qualche istante, continuando poi il proprio discorso sul ghiaccio proprio in merito al discorso della postazione di pesca e di conceria delle pelli. “Anche nell’ambito della pesca, il ghiaccio potrebbe essere di grande aiuto: proprio come i babbani sfruttano la tecnica del congelamento per mantenere gli alimenti freschi e gustosi per più tempo, potremmo immaginare che le popolazioni in Alaska sfruttassero il loro ‘amico’ ghiaccio anche nella vita quotidiana e casalinga di tutti i giorni, rivelandosi una preziosa risorsa per la conservazione del pesce e, magari, anche per la conservazione ed il trattamento delle pellicce che usavano per vestirsi.”
    E quando il discorso virò sulla religione, il ragazzo sembrò accennare un piccolo segno concorde, come se volesse di fatto annuire con quanto detto da tutti loro. “Sono d’accordo con le influenze dei famosi miti norreni su un ipotetico culto di queste religioni, ma allo stesso tempo non sono molto convinto delle possibili influenze cristiane. Nel senso: Kwaku sembrava piuttosto categorico nel sottolineare quanto il cristianesimo fosse distante dalla concezione religiosa e spirituale delle popolazioni baltiche, e se questa popolazione dell’Alaska ha preso degli elementi da costoro, allora l’assetto religioso potrebbe essere di tipo più norreno. Chiaramente, mi sentirei di spingermi e di immaginare un pantheon basato su divinità legate agli elementi e alle materie da loro più utilizzate, e quindi una divinità delle foreste, una del gelo, una divinità degli animali, una divinità delle esplorazioni marine, e così via.” A quel punto, Howard attese il riscontro degli altri due amici che aveva nel proprio gruppo, particolarmente preso da quella conversazione.

    RevelioGDR


    Interagisce con il gruppo Alaska (salmoni and co), Harry Wood Numero cinque
  4. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Che Howie fosse un secchione era ormai chiaro a tutti, ma sicuramente questo suo tratto della personalità non era fastidioso in alcun modo. Non voleva mai sembrare una di quelle persone che si riteneva superiore alle altre, anche perché aveva una mancanza di fiducia che bastava per almeno altre tre o quattro persone, rendendo il suo animo incredibilmente umile e dolce.
    Quella volta si sarebbe recato a lezione con il suo solito modo di camminare molto delicato e gentile, indossato la divisa alla perfezione, e portando con sé non solo la sua spilla da prefetto ed una spilla completamente scintillante che ricordava il profilo di un unicorno, ma anche il suo borsone fatto a maglia da lui che aveva una forma molto semplice, non aveva una cerniera, e disponeva anch’esso di spille varie di ogni tipo. Insomma: Howie andava dovunque con dolcezza e portava il buonumore, proprio come Pollyanna.
    Nell’entrare in classe, tuttavia, il ragazzo fu leggermente sconvolto da chi si trovò davanti. Per un momento il pensiero di vedersi davanti il professor Olwen venne rimpiazzato da quello di avere un superquattro disposto a fare lezione, ed effettivamente sembrava un’idea particolarmente interessante. Alla fine, dopotutto, ogni professore aveva avuto modo di fare delle presenze con delle persone importanti nel loro ambito o con esperti del settore, quindi sicuramente immaginava che quell’esperienza si sarebbe rivelata costruttiva e formativa sotto ogni singolo punto di vista.
    “Buongiorno… professore?” Ed il tono ascendente che aveva usato alla fine della parola ‘professore’ era un chiaro segno di come non avesse idea dovesse rivolgersi a quel signore che si stava prodigando a tenere quella lezione. Lo sguardo si mosse rapidamente sul corpo del superquattro, come a volerlo squadrare molto velocemente, salvo poi tornare immediatamente sugli occhi dell’uomo mentre procedeva a prendere posto. Sul volto di Howard, proprio come avveniva in ogni situazione di sconforto o di inadeguatezza, si poteva notare un generico sottotono rossastro, a sinonimo della sua reazione in merito a quanto il prof avesse proferito.
    Decise di lasciar perdere eventuali viaggi mentali per non privarsi di una visione professionale del proprio corpo docenti, iniziando quindi a pensare a come rispondere al quesito che il docente aveva espresso. Effettivamente era un quesito molto interessante, e anche se immaginava quale potesse essere la risposta più adatta, decise di optare per una delle sue opzioni preferite: l’argomentazione. Dopo essersi schiarito la voce ed aver lasciato tutti parlare, prese parola nel momento a lui dovuto, iniziando a ragionare in merito a ciò che veniva chiesto. “Secondo me è importante sottolineare che, nell’accezione ‘popoli del Mar Baltico’, non sono solo da nominare le popolazioni originarie della più nota penisola Scandinava, quanto anche ai popoli della Lituania, della Lettonia, e di tutte le altre realtà geografiche lì presenti. La croce cristiana che si trova presso il Ministero della Magia Danese può sicuramente essere un segno di qualcosa appartenente alle popolazioni del mar Baltico, ma va comunque ricordato che l’area in esame è stata l’ultima ad essere soggetta all’opera di ‘cristianizzazione’, e quindi hanno anche subito meno l’influenza di tale religione.” E dopo aver fatto una breve pausa, il ragazzo avrebbe ripreso a parlare per esporre le proprie idee, sperando di farsi comprendere e di vedere apprezzata la sua capacità di andare oltre alla superficie delle cose. “D’altra parte, però, è presente una rappresentazione del Dio Thor in una nota serie di fumetti americani. Se questi fumetti non hanno nulla a che vedere dal punto di vista geografico con le popolazioni del Mar Baltico, ne rappresentano tuttavia una parte del patrimonio storico-culturale e religioso, riportando quindi una rappresentazione della figura di una divinità venerata presso le popolazioni del Mar Baltico stesso. Se quindi dobbiamo rispondere considerando un punto di vista geografico-situazionale, l’oggetto maggiormente appartenente a quei popoli è sicuramente la croce cristiana. Se dobbiamo ragionare dal punto di vista storico-culturale e rappresentativo, i fumetti con Thor come protagonista offrono uno specchio sulla cultura delle popolazioni in oggetto.” E dopo aver detto quelle parole avrebbe aspettato un feedback dal docente, sfarfallando come al solito con le proprie ciglia e mantenendo il suo tipico sorriso delicato.

    RevelioGDR
  5. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard era un ragazzo molto allegro, ma allo stesso tempo era anche una persona molto privata e che riteneva di dover mantenere segrete molte cose. Non erano cose estremamente strane, semplicemente riteneva che la propria vita privata dovesse rimanere di dominio esclusivamente suo: aveva avuto moltissimi problemi in ambito amoroso, considerando il suo ex ragazzo che l’aveva lasciato subito dopo hogwarts e considerando anche che il ragazzo per cui aveva sempre avuto una cotta era sparito nel nulla, ancor prima che lui potesse rivelargli i propri sentimenti. Diciamo che quindi immaginava di rivivere qualcosa di particolarmente attinente alla propria vita amorosa, essendo la parte della propria vita più particolare e sicuramente più difficile da trattare.
    Decise quindi di prendere accuratamente appunti su tutto quello che la professoressa si mise a spiegare, partecipando con attenzione alla lezione e cercando di segnare ogni piccolo dettaglio, per poi aspettare l’arrivo della parte pratica della lezione nella quale avrebbe dovuto assaggiare la pozione e descrivere ciò che gli sarebbe tornato in mente. Decise quindi di aspettare il proprio turno, andando a bere il quantitativo corretto di pozione così da osservarne gli effetti, facendo naturalmente attenzione a non ingerire troppo composto onde evitare effetti strani. Dopo aver assunto quella pozione, quindi, il ragazzo sembrò per un momento rimanere come immobile, e ciò che nella realtà sembrò durare giusto qualche secondo, nella sua mente sembrava essere un vero e proprio film.
    Stava vedendo se stesso, a otto anni, che camminava insieme ai propri genitori e fratelli nell’aeroporto di Amsterdam. Sentiva le proprie mani che trascinavano la valigia pesante che portava con sé, mentre gli occhi guardavano per l’ultima volta qualcosa che fosse in suolo olandese, anche se non sapeva che poi sarebbe tornato in patria ma come visitatore. Era il momento in cui lui e la sua famiglia stavano affrontando il trasloco e si stavano definitivamente trasferendo nel Regno Unito, dove il padre del ragazzo aveva appena aperto il più grande punto di produzione della propria azienda di prodotti agroalimentari. Vedeva la propria figura di bambino completamente spaesata, come se davvero non riuscisse a capire cosa stesse accadendo, e nel frattempo i suoi occhietti color cielo volteggiavano tra i volti dei famigliari nella speranza di cogliere una qualche sfumatura di emozione, ma era come se tutti avessero indossato una maschera di pietra. Era quella sensazione di abbandono della propria terra natia nella speranza di trovare un terreno fertile e florido sul quale costruire un impero, era quella sensazione di ignoto e di ansia nei confronti del futuro. Era quella sensazione che lui, da bambino di otto anni, non poteva assolutamente capire, ma che rivivendo quel momento era riuscito a cogliere completamente.
    E quel ricordo sembrò terminare con la mano di suo padre che accarezzava delicatamente il volto della madre, cercando di catturare il suo sguardo e tentando di rassicurarla con alcune dolci parole olandesi. La mano del fratello maggiore, a quel tempo diciottenne, andò a scompigliare con fare allegro il ciuffo biondo di Howard, che in quel momento si mise a urlettare e sbattere i piedi per via del fastidio. E dopo quell’ultimo ‘frame’ che gli era stato regalato da quella pozione, Howard sembrò immediatamente tornare nel ‘mondo reale’, puntando il proprio sguardo in maniera molto istintiva sul braccialetto che aveva al polso e che gli era stato regalato da sua nonna prima della partenza. Alzò lo sguardo a quel punto, tenendo un sorriso molto delicato e commosso sulle proprie labbra, prendendo a parlare alla docente di ciò che aveva visto. “Ho rivisto un momento che ricordavo ma del quale non avevo ben chiare le emozioni. Mi sono rivisto da bambino, durante il trasferimento dall’Olanda, solo che in quel momento io non capivo molto, e pensavo solamente che fosse per cambiare un po’ aria. Nel sogno però ho avvertito l’ansia dei miei genitori, la preoccupazione dei miei cari, quella sensazione di ignoto che ti cattura quando stai correndo un rischio e non sai se ne valga la pena. Sono molto commosso, non mi aspettavo che potessi rivivere tali emozioni e ricordi in questo modo.” E dopo aver detto quelle parole, il ragazzo avrebbe ripreso il proprio posto, aspettando la fine della lezione e prendendo appunti nel caso in cui avesse dovuto segnarsi qualcosa in particolare.

    RevelioGDR
  6. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Nel ricevere il saluto di Ben e della professoressa, Howard accennò un lievissimo sorriso dovuto al suo essere particolarmente disponibile al dialogo con gli altri, specie nel contesto scolastico che era principalmente quello che più lo caratterizzava al meglio. Decise quindi di rispondere a Ben, andando poi a sorridere anche in direzione della professoressa. “Secondo me sarà una lezione molto piacevole, a me piacciono molto le lezioni di pozioni!” E dopo aver detto quelle parole, quindi, il ragazzo avrebbe iniziato a prendere eventuali appunti su tutto quello che la professoressa avrebbe detto, trovando tuttavia particolarmente interessante quell’esercizio che gli aveva chiesto di eseguire. Dopo aver riflettuto in maniera piuttosto concentrata, cercando quindi di trovare degli ingredienti che potessero essere raggruppati in macro-aree, il ragazzo avrebbe iniziato ad esprimere la propria risposta. “Se dovessi indicare gli ingredienti come ‘macroaree’ di riferimento, e quindi banalmente se dovessi associare a “m’ama, non m’ama” la parola fiore e non margherita, allora direi che una pozione possibile potrebbe essere l’unguento cura ustioni, in quando comprende almeno un fiore – ovvero l’artemisia – e anche il sangue di salamandra, che riterrei essere piuttosto vicina alla rappresentazione della ‘lucertola’.” E si fermò per prendere un attimo di respiro, tornando successivamente a parlare di ciò che aveva immaginato in più. “Sempre con lo stesso ragionamento di ‘generalizzazione’, un’altra pozione possibile potrebbe essere la pozione risvegliante, la quale presenta vari ingredienti, tra cui figurano il sangue di salamandra e le spine di pesce palla, che è per l’appunto un pesce.” Dopo aver espresso le proprie idee, il ragazzo avrebbe poi tentato di dare ‘man forte’ all’idea di Gyll, dato che comunque gli ingredienti che avevano in aula sembravano ricordare sicuramente la pozione da lei nominata precedentemente. “Se dovessimo giudicare però gli ingredienti che ci sono stati presentati e le loro descrizioni, direi che l’idea che ha avuto Gyll in partenza mi sembra quella più completa: effettivamente la pozione della memoria è quella che presenta degli ingredienti che sembrano combaciare con gli indizi forniti. Questo, ovviamente, avverrebbe nel caso in cui si dovesse entrare più nello specifico dei singoli ingredienti, distaccandosi dall’originaria idea della ‘macroarea’”. E dopo aver detto quelle parole, il ragazzo si sarebbe messo a sedere nuovamente, attendendo chiaramente l’intervento da parte degli altri compagni e quello della propria docente, cercando comunque di segnarsi sul proprio quaderno degli appunti tutto ciò che veniva detto dagli altri, così da presentare degli appunti precisi, ordinati e ben completi, che sicuramente si sarebbero rivelati utili ai fini degli esami.

    RevelioGDR
  7. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Howard era uno di quegli studenti che amava tutte le materie che gli potessero permettere di essere preciso e creativo allo stesso modo, e pozioni era proprio una di quelle. Aveva sempre amato quelle lezioni in cui doveva preparare le pozioni o giocare con gli ingredienti in qualche modo, e sicuramente anche quella volta si sarebbe divertito ed avrebbe imparato qualcosa di nuovo, considerando anche quanto fosse particolarmente interessato a quella materia che sarebbe stata fondamentale in quello che sperava fosse il suo futuro da medimago. Mancava poco alla fine del suo percorso scolastico, e doveva chiaramente mettersi più con attenzione a decidere i tirocini, così da essere sicuro di beccare quelli più giusti per lui.
    Decise quindi di indossare la propria divisa perfettamente, come al suo solito, lasciando che fosse perfetta in ogni suo piccolo dettaglio e stirata magicamente così da non avere alcuna piega. Era un perfezionista, e questa cosa si rifletteva particolarmente attraverso il suo modo di vestirsi e di atteggiarsi, sebbene fosse sempre una persona disponibile con chiunque. Dopo essersi preparato per la lezione, quindi, il ragazzo si sarebbe immediatamente diretto verso l’aula, adottando chiaramente un passo molto elegante ma risoluto, tenendo sempre la propria spilla della prefettura brillante al proprio petto. Il fatto di essere prefetto era qualcosa che gli era sempre piaciuto, forse perché sapeva anche di essere uno degli studenti con la media più alta, ma in qualche modo lui voleva che tutti lo guardassero in maniera diversa, ovvero per come era realmente: una bella persona capace di divertirsi e di voler bene a chiunque, non solo una mente logica dominata dai numeri e dalla razionalità.
    Entrò in classe con il suo passo elegante, rivolgendosi prima alla propria docente. Le rivolse uno sguardo molto amichevole e rispettoso, andando poi a salutarla con classe, prima di dirigersi verso il posto che avrebbe occupato per quella lezione. “Buongiorno, professoressa. Come sta?” E immediatamente si dirige verso il banco scelto, rivolgendo un sorriso anche a Gyll e a Benjamin, andando a passarsi una mano tra i capelli in maniera molto veloce. “Ciao ragazzi, anche voi siete curiosissimi di sapere cosa faremo oggi? Io non sto nella pelle!” E disse quelle parole guardando con attenzione tutto ciò che la professoressa aveva organizzato, apprezzando moltissimo tutti gli ingredienti che erano stati esposti ed iniziando a pensare a cosa avrebbero potuto creare quel giorno. Sperava potesse essere una pozione molto difficile, così da riuscire a porsi una sfida da superare a tutti i costi!

    RevelioGDR


    Si siede nel posto A3.
  8. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Il fatto di aver portato a galla un baule con l’aiuto di una compagna che non era parte della sua squadra, sicuramente gli faceva capire come fosse una cosa bella il fatto di possedere amici. Howard era sempre stato amico di Emma, ed era davvero molto felice che lei si fosse prestata ad aiutarlo nell’impresa di portare a galla un baule posto davvero in profondità, e che sicuramente sarebbe stato molto più difficile portare a galla altrimenti. Sapeva di aver azzardato in precedenza, quindi per quel momento avrebbe cercato di prendere un baule sicuramente superiore a quello che aveva preso nel turno precedente anche grazie all’aiuto di Emma.
    Dopo aver riportato le gemme alla propria squadra, quindi, il ragazzo avrebbe preso immediatamente a correre verso il mare, se non fosse che in quel momento vide Cameron avere sicuramente qualche problema. Sarebbe quindi scattato immediatamente nella sua direzione, se non avesse visto che Elisabeth stava già prestando soccorso. Si avvicinò ai due, ma per qualche motivo sapeva che non sarebbe minimamente stata una buona idea: aveva capito più o meno cosa fosse successo, ma sicuramente Elisabeth stava prestando il giusto aiuto a quel ragazzo. Cosa avrebbe dovuto fare? Continuare a cercare gemme, o andare lì per rendersi conto di cosa stesse succedendo?
    Per una volta nella propria vita, anziché pensare ad essere perfetto in una qualche attività, Howard decise di far fede ai propri doveri di amico e di prefetto. Cercò quindi con lo sguardo gli altri membri della sua squadra, annunciando poi qualcosa a voce. “Voi continuate con le gemme, ho dei doveri da prefetto da svolgere!” E lo disse andando poi incontro alla figura di Elisabeth e di Cameron, osservando come quest’ultimo fosse sdraiato a terra.
    Si avvicinò ad entrambi con la bacchetta sfoderata, chiaramente desideroso di dare una mano a Cameron per quanto gli fosse possibile, mettendo anche in pratica gli insegnamenti del corso di Cura dei Viventi e delle Persone. Per il momento non sapeva se Cameron avesse ingerito dell’acqua o meno, o se avesse dei problemi a respirare, e quindi si sarebbe avvicinato a loro con fare molto tranquillo ed amichevole, iniziando a parlare con voce tranquilla. “Elisabeth, che succede? So che tu potrai aiutarlo meglio di chiunque altro, ma in quanto suo prefetto volevo sapere se potessi darti una mano in qualche modo.” Ed era così, Howard era dolce e gentile con tutti, ed in quel momento stava unicamente pensando al benessere di un ragazzo che faceva parte della sua casata.

    RevelioGDR


    Azioni: Facendo fede ai propri doveri di prefetto (e amico), raggiunge Elisabeth e Cameron e chiede cosa sia successo, chiedendo anche se possa essere di aiuto in qualche modo. <3

    Cameron Cohen Elisabeth Lynch

    Coraggio: 16

    Empatia: 19

    Intelligenza: 19

    Resistenza: 14

    Tecnica: 16

    Intuito: 17

    Destrezza: 12

    Carisma: 13

    EDIT: Ho modificato perché avevo aggiunto le informazioni ma non in uno spoiler, LOL
  9. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Era ormai giunto il giorno della seconda prova, ed il ragazzo si era sicuramente preparato psicologicamente per affrontare qualcosa di divertente e di piacevole. Avevano ricevuto l’istruzione di portare con sé un costume, ed ovviamente Howard ebbe la bellissima idea di metterselo di già addosso, così da arrivare ben pronto alla gara e prepararsi in anticipo. Al solito, non avrebbe minimamente potuto optare per un abbigliamento che fosse un minimo ‘sobrio’, e decise di mettere un costume che puntasse molto sulla sua natura un po’ giocosa. Infatti, il suo costume era completamente azzurro, e presentava varie paperelle (tipo quelle di gomma) dai colori più disparati.
    Era sicuramente una scelta di stile, ma allo stesso tempo era una scelta strategica: se avessero dovuto fare qualche gara, magari avrebbe potuto distrarre l’occhio della persona contro la quale avrebbe gareggiato, magari accecandolo con quel costume particolare, fuori dall’ordinario. In ogni caso, la prova si rivelò ben presto non appena a tutti fu spiegato cosa dovevano fare, motivazione per la quale il ragazzo avrebbe tenuto la bacchetta in mano e la mano nell’altra, così da prepararsi prima di immergersi nell’acqua. “Vediamo se riesco ad arrivare dove vorrei. Lumos!” E decise di lanciare quell’incantesimo con lo scopo di illuminare la punta della propria bacchetta, considerando che era davvero intenzionato a scendere in profondità, sebbene non troppo. A quel punto, quindi, salutò la propria squadra per iniziare ad immergersi da solo: se si fosse diretto da solo dove più immaginava, stando lì sotto, avrebbe sicuramente dato meno nell’occhio e avrebbe potuto raggiungere con più facilità il baule che aveva intenzione di prendere.
    Durante il percorso, quindi, il ragazzo avrebbe cercato di immergersi il più possibile, confrontando la propria mappa con il percorso che stava seguendo ed apprezzando moltissimo la moltitudine di pesciolini e bellezze marine che lo circondavano, dipingendosi un sorriso sul volto. Non doveva lasciarsi distrarre troppo da quelle cose, motivazione per la quale avrebbe cercato di continuare a nuotare fino al baule.
    Nel momento in cui l’ebbe raggiunto, il ragazzo avrebbe tentato di recuperarlo, così poi da risalire in superficie in maniera molto lenta e tranquilla, cercando anche di modulare per bene il fiato disponibile.

    RevelioGDR



    Azioni: Usa Lumos, e poi si immerge per andare a recuperare il baule numero 8.

    Coraggio: 16

    Empatia: 19

    Intelligenza: 19

    Resistenza: 14

    Tecnica: 16

    Intuito: 17

    Destrezza: 12

    Carisma: 13
  10. .
    Nome e Cognome PG (+link scheda): Howard Hielke Van Leeuwen
    Prestavolto: Froy Gutierrez
    Razza/Abilità: -
    Occupazione: Dioptase, Studente del quarto anno, Prefetto, Percorso: Cura delle creature e dei viventi

    Nome e Cognome PG (+link scheda): Andrè De Long-Prée
    Prestavolto: Matthew Pollock
    Razza/Abilità: -
    Occupazione: Professore di Divinazione

    Nome e Cognome PG (+link scheda): Aleksey Konstantin Golubev
    Prestavolto: Aaron-Taylor Johnson
    Razza/Abilità: -
    Occupazione: Auror
  11. .
    Nome pg: Howard H. Van Leeuwen
    Foglia scelta: Acero

    Nome pg: Andrè De Long-Prée
    Foglia scelta: Salice

    Nome pg: Aleksey Konstantin Golubev
    Foglia scelta: Quercia
  12. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Il colpo che aveva lanciato contro Cameron aveva ormai fatto cilecca, e questa cosa forse gli diede un minimo di fastidio. Un fastidio che, per un primo momento, cercò di contenere, e che solo dopo una dose di rilassamento indotto era riuscito a far andare via. Non era un ragazzo che amava fallire, e sebbene non fosse per niente un tipo presuntuoso, non si concedeva minimamente la possibilità di non riuscire in qualcosa. E a quel punto, ormai, era come scoccata la sua necessità di voler mostrare a tutti di poter riuscire a fare qualcosa, e quello era il momento per poterlo fare.
    Il nascondiglio su cui si era messo era come svanito nel nulla, e poco ci mancava che lui cadesse praticamente di testa contro il suolo, riuscendo tuttavia a rimanere in piedi alla fine, atterrando e piegando appena le ginocchia. Ormai erano in tre, e stava con una sua compagna di squadra, quindi facilmente avrebbero colpito Cameron qualora avessero adoperato una strategia anche particolarmente furba. “Non avviciniamoci tra di noi, Jess. Altrimenti ci elimina in un colpo solo.” E disse quelle parole andando immediatamente a correre in direzione opposta a quella di Jessica, così da togliere possibilità a Cameron di colpirli entrambi.
    Subito dopo, con la propria mano, immediatamente andò a prendere una pozione, cercando di lanciarla a tutta forza contro il ragazzo. “Non mi piace in questo modo, ma non possiamo perdere!” Non mancò minimamente di sottolineare quanto non amasse essere in due contro uno, ma comunque sul suo volto si leggeva chiaramente la voglia di vincere e di arrivare a fare i punti necessari per essere comunque in testa. Voleva assolutamente portare la propria squadra avanti assieme a Jessica, e infatti nei suoi occhi si poteva leggere tutto quell’ardore e quella voglia di agire velocemente. Doveva solamente riuscire a colpirlo, o comunque a disorientarlo sufficientemente così da far sì che Jessica potesse colpirlo.

    RevelioGDR


    AZIONE: Cerca di colpire Cam con velocità, allontanandosi da Jessica così che Cameron non potesse beccarli entrambi con una sola pozione.

    STATS:
    Coraggio: 16 (dopo la conversione exp)

    Empatia: 19

    Intelligenza: 19

    Resistenza: 14

    Tecnica: 16

    Intuito: 17

    Destrezza: 12

    Carisma: 13
  13. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Il suo colpo nei confronti di Erik sembrava aver sortito i propri effetti. Sebbene in un primo momento la propria pozione si scontrò a mezz’aria con quella dell’altro, alla fine, una folata di vento era riuscita a portare la situazione in suo vantaggio, lasciando quindi che il fumo colorato colpisse Erik e lo eliminasse. Che il fatto di aver scelto una strategia di nascondigli e di mimetizzazione fosse utile lo sapeva già, ma aver eliminato uno studente chiaramente più forte di lui era pur sempre una soddisfazione della quale difficilmente si sarebbe dimenticato. Ovviamente Erik era anche un suo amico, quindi sicuramente gli dispiaceva averlo colpito, ma in quel momento erano nel bel mezzo del gioco e, in quell’occasione, ogni singola cosa valeva.
    A quel punto doveva solo capire meglio cosa fare, e quindi doveva spostare immediatamente la propria attenzione nei confronti di un altro obiettivo. Doveva tentare di sfruttare la stessa tecnica di furtività che aveva usato con Erik, ma questa volta si sarebbe focalizzato maggiormente su una persona della sua età. C’era Cameron lì vicino, un ragazzo con il quale aveva avuto a che fare e con cui si era sufficientemente aperto, esternando anche cose più personali. Insomma, era un rapporto un po’ strano, fatto ogni tanto di silenzi e di incomprensioni, ma sicuramente un rapporto che si sarebbe potuto revitalizzare in futuro. In quel momento, però, Howard sapeva di doversi concentrare al mille per mille per poterlo colpire e per riuscire a proteggersi eventualmente dal colpo di ritorno dell’altro.
    Dopo aver preso di nuovo la mira, quindi, il prefetto dei Dioptase cercò di colpire in maniera furtiva Cameron, lanciando contro di lui una delle proprie pozioni. “Scusa, ma devo provare.” Disse a bassa voce, come se volesse effettivamente autoconvincersi che quella non fosse poi un’azione crudele, nella speranza che nel caso in cui avesse colpito Cameron questo non si fosse arrabbiato. Cercò con tutto se stesso di lanciare un proiettile che fosse veloce e rapido, così da colpirlo nella maniera più istantanea possibile.

    RevelioGDR


    AZIONE: Cerca di colpire Cameron Cohen dall'alto del proprio albero, cercando di fare un colpo furtivo sfruttando il mimetismo con l'albero stesso.

    STATS:
    Coraggio: 16 (dopo la conversione exp)

    Empatia: 19

    Intelligenza: 19

    Resistenza: 14

    Tecnica: 16

    Intuito: 17

    Destrezza: 12

    Carisma: 13
  14. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Se c’era qualcosa che Howard non apprezzava per niente, questa era la poca educazione. O meglio: l’ineducazione. Non credeva minimamente che quei ragazzi non avessero ricevuto un certo numero di regole da parte delle proprie famiglie, al contrario riteneva che queste non fossero state sufficientemente assorbite dagli studenti stessi. Era vero: non aveva alcuna prova contro di lui in merito al lancio del petardo, ma Adrien aveva deciso di configurare una situazione perfetta per cacciarsi definitivamente nei guai. Se difatti le sigarette erano uno strumento proibito, ancor di più avrebbe fatto arrabbiare il prefetto olandese il fatto di aver ricevuto del fumo sul viso con quel fare da vero teppistello.
    Nonostante tutto, però, sebbene la voglia di scagliare una quantità infinita di fatture ed incantesimi contro quel ragazzo fosse infinita, decise di optare per una via differente. Sapeva benissimo che quel tipo di persone gioiva nel vedere la rabbia sul volto di chi veniva provocato, e dall’alto della sua esperienza in campo di prefettura, avendo ormai ricoperto quella carica per tre anni circa, il ragazzo avrebbe attuato una strategia ben più efficace. Si passò una mano tra i capelli, rimanendo comunque lievemente più basso dell’altro ragazzo sebbene Howard fosse di ben due anni più grande, essendo ormai uno studente del quarto anno.
    “Immagino ti sia divertito sufficientemente con il fumo. Ad ogni modo, non ho prove sul fatto che tu abbia lanciato il petardo, ma posso sicuramente affermare che tu abbia usato la sigaretta in un luogo dove non è consentito farlo, soffiato il fumo contro il mio viso con fare villano, gettato la sigaretta a terra inquinando, e tentato di deridere me.” Si fermò per un momento, andando poi a sfarfallare appena con lo sguardo, continuando il proprio racconto. “Immagino che tu non sappia cosa vuol dire soffiare il fumo in faccia a qualcuno, dunque ti invito ad informarti in merito al significato di questo gesto. Comunque sia, per la questione del petardo, ci sono moltissimi modi per scoprire se tu sia stato colpevole o meno.” Si fermò per un istante, sapendo chiaramente di dover inventare qualcosa che potesse far presa su di lui, o che comunque potesse portarlo a confessare quanto fatto. Howard non gli avrebbe presumibilmente fatto nulla, ma voleva semplicemente che quel ragazzo si assumesse le responsabilità per quanto fatto. “Ci sono vari modi per poterlo fare, e ti assicuro che la legilimanzia o il veritaserum sono le tecniche meno cruente per scoprirlo.” Ovviamente nessuno avrebbe potuto usare quelle pratiche per scoprire il fautore del lancio del petardo, essendo del tutto immorali e, nel secondo caso, anche illegali, quindi si sarebbe servito di quella frase solamente per mettere una pulce nell’orecchio di Adrien.
    “Dunque, hai qualcosa da confessare? Perché, altrimenti, possiamo tranquillamente discuterne con la Preside. A quel punto, però, se dovessi risultare menzognero, l’espulsione potrebbe presentare una bella via battuta e spianata, pronta per essere percorsa.”

    RevelioGDR
  15. .
    Howard H. Van Leeuwen
    Studente | 17 anni

    Difficilmente Howard adoperava delle decisioni poco ragionate, ed in quel momento il suo obiettivo era quello di nascondersi alla perfezione, così da crearsi una difesa completamente blindata così da essere molto più difficile da centrare e da rimanere più mimetizzato in confronto agli altri. Aveva sfruttato ben due delle sue azioni per potersi nascondere, quindi confidava sul fatto di riuscire ad essere sufficientemente coperto dal proprio albero da riuscire ad attaccare in maniera particolarmente lesta. Ora doveva solamente ragionare sull’obiettivo da centrare, e quindi si sarebbe dovuto dedicare ad un momento di strategia.
    Prese, intanto, una boccetta di pozione colorata in mano, osservando prima attorno a sé così da individuare qualche nemico da freddare silenziosamente. Avrebbe dovuto colpire qualche preda facile del biennio, oppure avrebbe dovuto dedicarsi ad una preda più succulenta ed optare per il proprio mimetismo così da generare un vero e proprio attacco con effetto sorpresa? Non si permise ulteriori tentennamenti, dato che la seconda parte del suo ragionamento era decisamente più interessante.
    Difficilmente, se non avesse utilizzato quell’occasione d’oro in cui riversava, sarebbe riuscito a buttare giù qualcuno di particolarmente forte. Jessica era in squadra con lui, quindi non l’avrebbe sicuramente colpita, motivo per il quale restavano solamente due nomi che riecheggiavano nella sua testa. Per chi avrebbe optato? Elisabeth? Erik? Doveva assolutamente considerare le migliori condizioni che avrebbero portato ad un colpo più sicuro. La prima era sicuramente rinomata per essere un asso nelle situazioni di competitività, il secondo era un ragazzo sicuramente molto eclettico ed adattabile, quindi avrebbe potuto costituire un problema di dimensioni anche maggiori.
    Lo sguardo azzurro di Howard si infiltrò quindi tra i rami del proprio albero, e con un semplice movimento della propria schiena riuscì anche a proiettare lievemente il proprio corpo in una posizione di maggior precisione nell’eventuale lancio. Stava cercando di massimizzare le proprie singole variabili di fare punto tentando di portare a proprio favore anche le condizioni di riuscita del lancio e la probabilità di colpire il proprio nemico. Con gli occhi tentò di rimanere fisso su Erik per studiare i suoi eventuali movimenti, cercando quindi di sfruttare il momento più adatto per colpirlo velocemente e furtivamente. “Scusa.” Disse a bassa voce, come se stesse parlando tra sé e sé, sperando vivamente di riuscire a colpire quel ragazzo. Decise quindi di scagliare la propria pozione tentando di colpire con precisione e furtività Erik, sperando di essere riuscito a sfruttare la mimetizzazione ottenuta dal proprio nascondiglio sull’albero.

    RevelioGDR


    AZIONE: Cerca di colpire Erik Foster dal proprio nascondiglio, tentando di effettuare un colpo furtivo sfruttando la mimetizzazione nell'albero in cui si era nascosto.

    STATS:
    Coraggio: 16 (dopo la conversione exp)

    Empatia: 19

    Intelligenza: 19

    Resistenza: 14

    Tecnica: 16

    Intuito: 17

    Destrezza: 12

    Carisma: 13
232 replies since 27/12/2019
.
UP